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Novembre 2019

Comunicati

Eliminazione della violenza contro le donne: «C’è bisogno di cultura oltre che di cura e riabilitazione». È l’appello di AAF – Associazione Aiuto Famiglia in occasione del 25 novembre

La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, fissata dalle Nazioni Unite ogni 25 novembre, riaccende i riflettori su una piaga che flagella l’Italia, da nord a sud, senza distinzione: le donne continuano a essere vittime degli uomini.

Le statistiche in questo senso non sono rincuoranti: mentre si assiste a una diminuzione generalizzata di violenze sessuali, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori rispetto al 2018, sale di contro il numero dei femminicidi.

«La violenza sulle donne, di qualsiasi natura essa sia, non è accettabile – spiega Aldo Vincenzo Delfino, presidente di AAF – Associazione Aiuto Famiglia -. La nostra realtà svolge attività di supporto, anche su scala nazionale, verso quelle persone che intendano migliorare il rapporto o difenderlo da crisi o peggio ancora da rotture. Nelle situazioni con cui veniamo in contatto è emerso un aspetto da non sottovalutare: le donne che cercano il nostro aiuto per risollevare le sorti della relazione con il partner, sono sempre di più vittime di violenze psicologiche. Giunte a quel punto, però, non devono più tormentarsi per recuperare la storia ma cercare di occuparsi di se stesse, del loro bene e dei figli, laddove ci siano. L’aspetto positivo è che le donne che si interfacciano con AAF – Associazione Aiuto Famiglia stanno cominciando a non accampare scuse o inventare storie poco credibili, come accadeva in passato. Oggi se c’è violenza nella storia, lo dicono. Certamente non tutte sono pronte a farlo, sia chiaro, ma l’ammissione del problema può essere considerato l’inizio per la sua risoluzione. Almeno in linea teorica».

Perché nella pratica ci sono gli uomini che, assolutamente non impensieriti dalle conseguenze penali e dalla recente introduzione del “Codice Rosso”, si trasformano in carnefici…

«Dobbiamo impegnarci tutti, a ogni livello, per evitare la violenza sulle donne – continua Aldo Vicenzo Delfino -. Non smettiamo allora di parlare delle misure penali per chi si macchia di questi atroci delitti e degli strumenti che le donne possono adottare per tutelarsi, non limitiamoci ad ammonire chi compie atti violenti o persecutori nei confronti del gentil sesso, ma organizziamo azioni per avviare uomini violenti verso programmi di educazione all’affettività e riabilitazione perché non compiano più atti che offendano la dignità e attentino all’incolumità della donna.

Dal canto nostro, noi volontari di AAF – Associazione Aiuto Famiglia ci stiamo attivando per creare gruppi di confronto per promuovere nelle nuove generazioni l’educazione alla non-violenza e il rispetto delle relazioni e gruppi di auto mutuo aiuto per persone maltrattanti. C’è bisogno di cultura oltre che di cura e riabilitazione».

Per ulteriori informazioni: https://www.aiutofamiglia.org

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Salute e Benessere

CIOCCOLATO ALL’OLIO D’OLIVA CHE FA BENE AI DIABETICI

Cioccolato all'olio di oliva

Cioccolato all'olio di oliva

CIOCCOLATO ALL’OLIO D’OLIVA CHE FA BENE AI DIABETICI

Il cioccolato è da sempre considerato il frutto proibito dei diabetici. Concedersi qualche delizioso quadratino può far alzare pericolosamente la glicemia. Ma ora, per questi pazienti, arriva un cioccolato molto speciale, messo a punto pensando proprio ai loro bisogni. Si tratta del primo “cioccolato all’olio d’oliva”. Messo a punto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Medicina interna e Scienze mediche dell’Università La Sapienza di Roma, questo cioccolato speciale contiene oleuropeina, una sostanza derivata dall’olio extravergine d’oliva, che contribuisce a tenere bassa la glicemia.

Mangiare 40 grammi di questo cioccolato non modifica in alcun modo la glicemia, come accadrebbe con altri tipi di questo prelibato alimento. A dimostrarlo è stato uno studio sperimentale pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition. Secondo i risultati, il nuovo cioccolato consentirà anche ai diabetici di sfruttare l’attività antiossidante e protettiva di questo alimento sul sistema cardiovascolare senza effetti collaterali. In particolare, il nuovo cioccolato è stato sperimentato su 25 pazienti con diabete di tipo 2 e su 20 soggetti sani, invitati a consumare 40 grammi di crema al cacao e nocciole, normale oppure arricchita con il 4% di oleuropeina, estratta dall’olio extravergine d’oliva. “I risultati mostrano che nei diabetici il consumo di cioccolato all’olio d’oliva riduce il picco glicemico che si ha 2 ore dopo l’ingestione del cioccolato senza oleuropeina: la glicemia media dopo il consumo di 40g di cioccolata è di 140 mg/dl, dopo aver mangiato quella arricchita con oleuropeina scende a 125 mg/dl”, spiega Francesco Violi, coordinatore dello studio, ordinario di Medicina interna alla Sapienza e presidente del Collegio dei docenti universitari di medicina interna.
Altre informazione su diabete e diete al
https://www.dieta-dimagrante.com/alimentazione/alimentazione-e-diabete-la-malattia-del-millennio/

Non solo. “Il cioccolato ‘speciale’ – continua Violi – riduce anche l’attività della dipeptidil-peptidasi-4, enzima che distrugge l’ormone ipoglicemizzante Glp-1, e al contrario incrementa i livelli di insulina in circolazione, permettendo perciò un miglior utilizzo del glucosio e dello stesso ormone ipoglicemizzante. Tutto questo si traduce in un miglior profilo metabolico dopo il consumo del cioccolato all’olio d’oliva, che può essere quindi indicato per i diabetici”. Finora questi pazienti erano costretti a scegliere prodotti senza zucchero, mentre grazie all’oleuropeina potranno assaporare un cioccolato dolce ma innocuo. L’oleuropeina è stata identificata da Violi in studi precedenti ed è responsabile dell’effetto protettivo dell’olio extravergine d’oliva sul metabolismo: contenuta in olive e foglie d’olivo, evita gli sbalzi di glicemia dopo mangiato, che nei diabetici sono assai spiccati e che contribuiscono a un peggioramento dell’aterosclerosi e a un aumento del rischio di infarto e ictus, ricorda una nota.

“Studi precedenti – sottolinea Violi – hanno verificato che il consumo di 10g di olio extravergine d’oliva ai pasti riduce di circa 20 mg/dl la glicemia postprandiale, potenzialmente prevenendo la patologia in chi è sano, ma anche contribuendo a gestirla al meglio in chi è già diabetico. Abbiamo perciò pensato di analizzare se l’aggiunta di oleuropeina, che avevamo identificato come responsabile di questo effetto, nella preparazione della cioccolata riducesse il picco glicemico: il risultato positivo ottenuto è molto importante”

Insomma un cioccolato arricchito che premia il gusto e anche la salute.

FONTE:  www.equivalente.it

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Comunicati

Farmacie ospedaliere, orari e informazione da migliorare

Robot farmacia ospedaliera Monselice

Robot farmacia ospedaliera Monselice“Farmacie ospedaliere, orari e informazione da migliorare” studio di
Cittadinanzattiva

Roma, 22 novembre –  Oltre il 70% dei cittadini si dichiara soddisfatto del servizio pubblico di farmacia ospedaliera, perché giudica professionale e disponibile il personale preposto e sufficientemente garantito l’accesso ai farmaci. Questo il dato che emerge dal “Monitoraggio civico delle farmacie ospedaliere. Focus sulla distribuzione dei farmaci”, realizzato da Cittadinanzattiva e presentato ieri a Genova nella cornice del XL congresso della Sifo, la Società italiana di Farmacia ospedaliera.

Un rapporto dal quale sono però emerse aree di criticità, come gli orari di apertura delle farmacie ospedaliere e l’informazione e comunicazione al momento della consegna delle terapie, ambiti sui quali cui si dovrebbe intervenire per una maggiore garanzia dei diritti dei pazienti. Emerge infatti che anche se più di una farmacia su tre è aperta almeno sei giorni a settimana (dato che, letto al contrario, significa peraltro che quasi due su tre non lo sono), soltanto una su quattro garantisce l’orario continuato.
Sul fronte dell’informazione, ritenuta dagli stessi farmacisti parte fondamentale del proprio ruolo, il cittadino afferma di riceverla più dal proprio medico (nel 52% dei casi) che dal farmacista (38%).

Farmacia Ospedaliera NotiziarioSu entrambi gli aspetti, rileva il monitoaggio di Cittadinazattiva,  pesa sicuramente la carenza di personale, denunciata dai direttori responsabili del servizio, che interessa per il 43% il servizio di erogazione al pubblico e per il 63% le aree di counseling, informazione e comunicazione.

A fornire un ampio resoconto dell’iniziativa è l’agenzia Dire, che riporta i commenti e le valutazioni di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva,  e Simona Serao Creazzola, presidente della Sifo (insieme nella foto della stessa Dire).

Con questo primo monitoraggio, Cittadinanzattiva contribuisce a dare una fotografia, dal punto di vista dell’organizzazione e del funzionamento, del servizio di farmacia ospedaliera perché solo partendo dai dati possiamo capire gli elementi di forza e i punti di debolezza e ragionare su standard di qualità” ha spiegato Gaudioso. “Quello che sta a cuore alla nostra organizzazione è che, durante tutto il percorso di cura, sia garantito l’accesso alle terapie farmacologiche in qualità, in sicurezza e in tempi certi e celeri. Dai dati abbiamo rilevato che ci sono fattori che ostacolano e rallentano l’accesso ai farmaci e ai dispositivi; è prioritario, quindi, attivare azioni di miglioramento che puntino a costruire un servizio sempre più attento e più a misura di cittadino. Perché ciò si realizzi, e questo è un obiettivo su cui la nostra organizzazione lavora ed è impegnata da anni, è fondamentale che ci sia una integrazione tra tutte le professionalità coinvolte, sia il farmacista ospedaliero sia quello di comunità”.

“Abbiamo partecipato con entusiasmo e convinzione al monitoraggio proposto e realizzato da Cittadinanzattiva” ha sottolineato da parte sua Serao Creazzola.  “La nostra professione da anni sostiene la necessità che tutta la sanità diventi trasparente, per entrare in un rapporto nuovo con le forze sociali e con i diretti interessati, cioè i malati. In questo senso, il Monitoraggio ci indica qualcosa di chiaro perché il paziente e la sua famiglia si attendono cose specifiche dal farmacista ospedaliero, riconoscendogli un ruolo di riferimento nell’ambito del percorso di cura”.

“Come dicono le cifre della ricerca” ha detto ancora la presidente Sifo “i malati si attendono e chiedono al farmacista ospedaliero una maggiore presenza proattiva rispetto all’informazione sull’uso razionale e appropriato del farmaco, all’attività di promozione dell’aderenza alle terapie, al counseling e alla riconciliazione terapeutica. Leggendo i dati di sintesi del Monitoraggio ci conforta poi il giudizio positivo che i cittadini hanno espresso nei confronti della nostra professione: questo significa che nel futuro occorre che i farmacisti ospedalieri si facciano sempre più carico del bisogno conoscitivo e relazionale nei confronti dei farmaci, e che continuino a garantire l’uso razionale e ottimizzato delle risorse per rendere possibile l’accesso alla cura ed all’innovazione sul nostro territorio nazionale. È sempre più evidente, infatti” ha concluso Serao Creazzola “che proprio su questi bisogni si può creare quella nuova fiducia professionale di cui abbiamo tutti bisogno per un Servizio sanitario rinnovato e a misura di persona”.

L’iniziativa ha visto a fianco le due organizzazioni, con il sostegno non condizionato di Teva, con l’obiettivo di individuare insieme le criticità, lavorare per superarle ed investire in un servizio che abbia standard ancora più elevati di efficienza e professionalità e sappia rispondere ai bisogni di cittadini. L’attività è stata realizzata attraverso una fase di osservazione diretta da parte dei volontari del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva e interviste a cittadini e direttori del servizio farmaceutico delle strutture ospedaliere e delle Asl. I cittadini coinvoltisono stati 1233, provenienti da tutta Italia (tranne la Valle d’Aosta) e 69 i direttori responsabili del servizio (163 strutture/punti di erogazione raggiunti). Due terzi del campione di cittadini che ha partecipato all’indagine è rappresentato dagli stessi pazienti, poco meno di uno su tre invece è un familiare. Oltre due terzi ha una età compresa tra i 31 e i 70 anni ed è affetto da una patologia cronica nel 76% dei casi. Il 42% si reca nella farmacia ospedaliera circa una volta al mese, il 30% una volta ogni 2-3 mesi, il 7% circa una volta ogni 15 gg.

Qui di seguito, le principali risultanze del monitoraggio nella sintesi di Dire.

Accesso ai farmaci e dispositivi ospedalieri

L’86% dei cittadini dichiara che farmaci o dispositivi sono stati erogati nei tempi stabiliti dalla prescrizione. Ad uno su due è capitato che gli stessi fossero indisponibili in farmacia ed effettivamente due direttori del servizio su tre dichiarano che talvolta si registrano ritardi, dovuti per lo più a carenze o lentezza degli uffici amministrativi (67%) o ai tempi di inserimento dei prodotti nel Prontuario terapeutico (51%). Soltanto un cittadino su dieci ha dichiarato di aver avuto bisogno di un farmaco o dispositivo in orari di chiusura della farmaci, ma oltre due su tre sono riusciti comunque a reperirlo entro i tempi della prescrizione. E comunque oltre il 60% dei Direttori afferma che le dimissioni sono programmate negli orari di apertura della farmacia ospedaliera. Il 35% delle farmacie è aperto infatti almeno sei giorni a settimana e il 39% almeno cinque. Soltanto una su quattro fa orario continuato e la consegna della terapia al domicilio è attiva nel 58% delle farmacie, sebbene solo nel 37% sia prevista una figura professionale che si reca al domicilio del paziente per la somministrazione o informazione sulla terapia.

Carenza di personale

Risentono maggiormente di carenza di personale le aree/attività di counseling, di informazione e di comunicazione (64%); segue l’allestimento delle terapie (55%); il servizio di erogazione al pubblico (43%); l’attività di gestione del magazzino centrale o periferico (39%), la gestione amministrativa del servizio (32%) e, infine, la preparazione delle consegne ai reparti (26%). Ed infatti, mancano farmacisti ospedalieri (lo dichiara l’83% dei Direttori); c’è carenza di magazzinieri (64%); di personale amministrativo (54) e informatico (42%) per la gestione amministrativa. C’è meno bisogno di infermieri (24%). Oltre il 75% dei Direttori afferma che negli ultimi 3 anni è stata effettuata una ristrutturazione/riorganizzazione del servizio che, a detta degli stessi, in oltre due casi su tre ha prodotto un miglioramento della qualità del servizio e benefici alle persone.

Ruolo del farmacista: sicurezza delle cure

Per oltre il 90% dei Direttori intervistati, l’informazione/comunicazione sul corretto utilizzo del farmaco/dispositivo rappresenta l’attività per la quale il farmacista ospedaliero ha ruolo e una funzione preminenti, oltre al monitoraggio intensivo dei farmaci innovativi e alla compilazione dei registri AIFA (83%); alla garanzia dell’uso sicuro dei prodotti e alla farmacovigilanza (77%). Ed ancora rispetto all’uso razionale e appropriato del farmaco (62%); all’attività di promozione dell’aderenza alle terapie, il counseling (rispettivamente 49% e 38%) e alla riconciliazione terapeutica (36%). Elevata l’attenzione alla prevenzione e gestione del rischio clinico, in particolare, per la conservazione dei farmaci (67%) e per il trasporto appropriato (62%). Anche rispetto alla prevenzione/gestione di errori in terapia, sono previste specifiche procedure come la disposizione separata in magazzino (81%) e nei carrelli (36,2%); la procedura su modalità di scrittura/uso di abbreviazioni (59%) e etichettatura dei prodotti (23%), fino alla verifica dell’associazione paziente-farmaco/dispositivo (46%).

Informazione e comunicazione ai cittadini

Sebbene oltre il 90% dei Direttori del servizio dichiari di svolgere attività di counseling e che a farlo siano quasi sempre gli stessi farmacisti (98%), allo stesso tempo, nel 62% dei casi dichiarano che la struttura non è dotata di un ambiente dedicato. Questa attività risente molto della una carenza di personale (64%). Secondo il 71% dei cittadini intervistati le informazioni che ricevono sulle modalità di assunzione o utilizzo dei farmaci e dispositivi sono esaustive; mentre il 23% dei cittadini dichiara di non ricevere alcuna informazione. Poco meno della metà lamenta che sono poco utilizzati strumenti come promemoria, materiali scritti e di facile comprensione. Bene sui tempi di attesa, infatti, prima di essere ricevuti allo sportello della farmacia ospedaliera/ASL per la consegna del farmaco/dispositivo, il 90% dei cittadini aspetta al massimo mezz’ora.

Umanizzazione e comfort delle strutture

Le strutture sono servite dal trasporto pubblico (97%) e dotate di parcheggi (86%), di cui nel 35% a pagamento. Esiste ancora un 11% di servizi che presenta barriere architettoniche o ostacoli fisici. E all’interno dell’85% delle strutture osservate, non sono presenti percorsi (ad es. tattili) per non vedenti e ipovedenti non accompagnati. Più della metà degli osservatori (62%) constata la presenza di un bagno per disabili nei pressi della farmacia. Dal punto di vista del comfort dell’ambiente in cui attendono le persone, i monitori dichiarano posti a sedere integri (74%) e in numero sufficiente (66%); è presente un sistema di climatizzazione nel 73% dei casi. I monitori hanno osservato segni di fatiscenza alle pareti nel 23% delle strutture.

FONTE: www.rifday.it
IMMAGINI: www.pharmathek.com
www.notiziariochimicofarmaceutico.it

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Salute e Benessere

Giornata del donatore: Avis comunale Bergamo premia i suoi migliori donatori

Sette uomini e una donna, sono stati premiati in occasione della “Giornata del Donatore”, nata nel 1936 con la fondazione di Avis Comunale di Bergamo e condivisa con l’Amministrazione comunale di Bergamo.

Una giornata speciale che premia i donatori più affezionati e meritevoli, che hanno superato le 100 donazioni. L’iniziativa si è tenuta venerdì 22 novembre, presso la Sala Consigliare di Palazzo Frizzoni, alla presenza delle autorità di Avis e Comunali, rappresentate da Roberto Guerini, presidente di Avis comunale Bergamo e del Sindaco Giorgio Gori.

A ricevere la benemerenza con diploma, i donatori Marco Baldissera, Giorgio Beni, Isidoro Carminati, Riccardo Chiari, Mario Cortesi, Maria Lucilla Danesi, Enrico Guglielmo Galmozzi e Enrico Giovanni Motterlini, persone che si sono distinte per generosità, senso di comunità e merito.

“Donare è la vittoria più grande per sé stessi e per la propria comunità. Queste persone si sono distinte per impegno, perseveranza e per senso civico ed è giusto che ricevano un riconoscimento per il loro contributo. La Giornata del Donatore vuole ricordare a tutti l’importanza del dono e la sempre maggiore necessità di emocomponenti. Nel 2019, abbiamo registrato 100 donazioni in più rispetto all’anno precedente (4832 donazioni). Sono dati incoraggianti ma c’è ancora molto da fare. Tuttavia, ci riempie di orgoglio sapere che a Bergamo ci sono 3541 donatori e 457 aspiranti. Ringraziamo l’Amministrazione comunale di Bergamo che da oltre trent’anni ci supporta in questa iniziativa” ha sottolineato Roberto Guerini, presidente di Avis Comunale Bergamo

Per informazioni: www.avisbg.it

Facebook @avis.comunalebergamo

Instagram @aviscomunalebergamo

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News Notizie dal mondo

La polizia tedesca controlla il DNA di 900 uomini alla ricerca del killer delle donne

Polizia tedesca analizza DNA 900 uomini

Polizia tedesca analizza DNA 900 uominiBERLINO – La polizia tedesca ha chiesto sabato a circa 900 uomini di sottoporsi al test del DNA per aiutare a risolvere il raccapricciante omicidio di una ragazza di 11 anni nella città occidentale di Grevenbroich circa 23 anni fa. La ragazza, Claudia Ruf, è stata rapita, violentata e soffocata a morte da un omicida anonimo nel 1996 in un caso che ha scioccato il paese e all’epoca era molto pubblicizzato. Il suo corpo è stato trovato a Euskirchen, 70 chilometri (43 miglia) a sud di Grevenbroich.

Un ufficiale di polizia si propone di illustrare un test della saliva a Grevenbroich, Germania, sabato 23 novembre 2019.
La polizia nella città di Grevenbroich, nella Germania occidentale, ha chiesto a circa 900 uomini di farsi avanti e di far testare il loro DNA per aiutare risolve il raccapricciante omicidio di una ragazza di 11 anni decenni fa. La ragazza, Claudia Ruf, è stata rapita, violentata e soffocata a morte da un omicida anonimo nel 1996. (Roland Weihrauch / dpa via AP)


900 uomini, che avevano tra i 14 e i 70 anni al momento dell’uccisione di Ruf, hanno ricevuto inviti per un test con tampone di saliva per l’identificazione del loro DNA. Gli agenti di polizia all’inizio di questo mese sono andati da casa a casa per consegnare gli inviti e rispondere alle domande. Avevano anche uno stand sulla piazza della chiesa nel quartiere Hemmerden di Grevenbroich per informare i residenti sul test del DNA di massa.

Hanno spiegato che sul corpo della ragazza sono state trovate tracce di DNA dell’autore e che sperano che il test di massa li conduca all’assassino. Ovviamente non tutti i 900 uomini sono sospetti, ha detto la polizia.

Mentre è improbabile che il vero assassino si faccia avanti per offrire il DNA, gli investigatori sperano che un parente possa venire per i test e attraverso quei risultati del DNA relativi a quelli trovati sul corpo della ragazza li conducano all’autore, la polizia ha spiegato ai residenti.

Gli uomini sono stati invitati a venire alle prove in una scuola elementare locale questo e il prossimo fine settimana. La polizia ha detto che dopo che i test sono stati eseguiti, tutto il DNA che non si presenta come una corrispondenza nell’analisi genetica verrà eliminato.

Il Rheinische Post ha riferito che alle 10 di sabato mattina, i primi uomini erano già in fila fuori dalla scuola elementare per essere sottoposti a test. La nuova spinta arriva dopo che gli investigatori nel 2010 avevano già testato senza successo circa 350 uomini DNA nella zona. Dicono che da quei test nel 2010, hanno trovato nuovi suggerimenti che potrebbero aiutarli a trovare l’assassino controllando i 900 uomini.

La polizia non ha detto se qualcuno dei 350 uomini precedentemente testati facesse parte del gruppo di 900 che speravano di raggiungere ora, e non potevano essere immediatamente raggiunti sabato per chiarimenti. Ruf fu rapita nel maggio 1996 quando andò a fare una passeggiata con il cane del vicino. Il suo corpo è stato trovato due giorni dopo su un sentiero solitario nei campi vicino a Euskirchen. Era stato cosparso di benzina e bruciato.

Per mesi, gli investigatori hanno chiesto aiuto al pubblico per trovare il suo assassino. I poster della ragazza sono stati montati su autobus e treni e volantini distribuiti dalla polizia. Oltre un anno dopo la sua uccisione, il caso è stato mostrato alla TV pubblica, chiedendo nuovamente al pubblico di farsi avanti con suggerimenti. È stata offerta una ricompensa e il caso di Ruf è stato il primo nello stato occidentale del Nord Reno-Westfalia a ottenere la sua homepage in quel momento.

All’inizio di questo mese, il padre di Claudia si è rivolto al pubblico in un video e ha chiesto loro di aiutare a risolvere la morte di sua figlia. “Dopo più di 23 anni, c’è una grande possibilità di risolvere il triste destino di mia figlia”, ha detto Friedhelm Ruf. “L’autore è stato in grado per troppo tempo di nascondersi dietro tutti noi.”

FONTE: www.mail.com
IMMAGINE: www.mail.com

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A Parigi manifestanti marciano contro la violenza domestica

Francia - Femminicidio

Francia - FemminicidioA Parigi manifestanti marciano contro la violenza domestica

I manifestanti marciano per Parigi per fare pressione sul governo francese affinché faccia passi più forti per prevenire la violenza domestica mortale, un problema che il presidente Emmanuel Macron ha definito “la vergogna della Francia”.

La parola “violenza” è incollata su un muro da un gruppo di donne in una strada buia di Parigi. A Parigi e nelle città di tutta la Francia, i segni sono ovunque. “Reclami ignorati, donne uccise” e “Lei lo lascia, la uccide”, leggevano in stampatello nero incollati su maestosi edifici municipali. Sotto la copertura della notte, gli attivisti li hanno incollati alle pareti per attirare l’attenzione sulla violenza domestica, un problema che il presidente francese Emmanuel Macron ha definito “la vergogna della Francia”.

23 novembre 2019
La Francia ha tra i più alti tassi di violenza domestica in Europa, in parte a causa delle scarse risposte della polizia alle denunce di abusi. Gli attivisti affermano che 130 donne sono state uccise da un partner attuale o ex solo quest’anno in Francia, circa una ogni due o tre giorni.
Le vittime e gli attivisti della violenza domestica hanno incollato poster in Francia dopo ogni morte per attirare l’attenzione sul problema. Pianificano una marcia a Parigi sabato prima che il governo francese sveli nuove misure lunedì per affrontare il problema.
Si prevede che le misure includeranno il sequestro di armi da fuoco da parte di persone sospettate di violenza domestica e l’assegnazione di priorità alla formazione della polizia.

Nei primi otto mesi del 2019 sono state 100 le vittime di femminicidio. Il paese d’oltralpe registra uno dei tassi più alti in Europa di uccisioni di donne sulla base del genere.
Donne vittime di violenza in fuga dall’America Centrale, ma gli Usa non le accolgono
Domenica è stata contata la 101esima vittima: una signora 90enne assassinata a bastonate; il sospettato è il marito 94enne.
«Io, vittima di violenza, cinque anni per avere una sentenza»
Nel 2018 le autorità avevano registrato 121 femminicidi. In Francia il tasso di questi assassinii è di 0,18 su 100mila donne, secondo le ultime cifre di Eurostat risalenti al 2017, cioè più di Svizzera (0,13), Italia (0,11), Spagna (0,12), meno della Germania (0,23).
Francia, Fermato in auto con il cadavere della moglie dentro la valigia
Il governo ha organizzato una tavola rotonda sul tema, con 80 delegati provenienti da vari ambiti, tra cui vari ministri. Le conclusioni della concertazione saranno annunciate il 25 novembre, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

FONTE: www.ilmessaggero.it | www.mail.com
IMMAGINE: www.ilmessaggero.it

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Eventi

Unibg: al via i Career Day 2019

Visto il grande successo di partecipazione, tornano i “Career Day” del Polo di Ingegneria dell’Università degli studi di Bergamo. Martedì 26 e mercoledì 27 novembre, i rappresentanti di 32 aziende saranno a disposizione degli studenti, che avranno modo di conoscere le più grandi realtà economiche del territorio.

Nel 2018, 540 studenti hanno avuto la possibilità di chiedere informazioni relative alle aziende presenti, valutare le opportunità legate ai tirocini o eventuali opportunità di lavoro. Gli studenti infatti hanno la possibilità di consegnare il proprio curriculum agli stand aziendali e discutere prospettive e opportunità. Un momento importante di incontro e confronto con il mondo delle imprese e di promozione dei rapporti tra Università e mondo del lavoro. La partecipazione ai Career Day di Ateneo inoltre accresce la consapevolezza degli studenti circa le proprie competenze e conoscenze.

Questo evento è la prosecuzione di una proficua collaborazione tra Università e mondo industriale locale, nazionale ed internazionale, fiore all’occhiello proprio del Polo di Ingegneria dell’Università degli studi di Bergamo, che da anni si rivela per le imprese un partner strategico di livello per la ricerca e per la tecnologia. Numerosi infatti sono i progetti nati in collaborazione con le imprese del territorio e i contratti di ricerca a livello internazionale. Caratteristica del Polo di Ingegneria, è proprio l’approccio multidisciplinare dei suoi Dipartimenti e il forte collegamento col territorio.

È anche grazie a questa impostazione che i tassi di occupazione degli studenti laureati è altissima. Il tasso di occupazione dei laureati magistrali in Ingegneria e Scienze applicate sfiora il 90%, mentre supera il 94% quello dei laureati magistrali in Ingegneria gestionale, dell’Informazione e della Produzione.

La manifestazione è rivolta agli studenti e ai neolaureati di tutte le facoltà. Sul sito dell’Università è possibile trovare la lista e la descrizione delle imprese partecipanti e la mappa degli stand.

Gli incontri si svolgeranno dalle ore 10:00 alle ore 15:00 presso l’Università degli studi di Bergamo Edificio A, Via Einstein 2 – Dalmine. L’Ufficio Placement organizza inoltre periodicamente incontri di formazione sulla redazione del cv e su come prepararsi e gestire al meglio un colloquio di selezione, dal titolo “Scurricula: come evitare che il curriculum diventi carta straccia e il colloquio di lavoro un due di picche.”

Per informazioni: www.unibg.it

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Comunicati

Riduco, Riuso, Riciclo: premiati i disegni di 12 bambini

Sono stati scelti questa mattina i disegni di 12 bambini che lo scorso 26 ottobre in occasione del lancio della campagna Al proprio posto hanno interpretato in modo personale le 3R: Riduco, Riuso e Riciclo.

A premiare l’impegno dei piccoli alunni, il Sindaco Giacomo Ghilardi, l’Assessore all’istruzione, formazione, lavoro, politiche educative e infanzia Maria Gabriella Fumagalli e l’Amministratore Unico di Nord Milano Ambiente Sandro Sisler che consegneranno a scuola, nei prossimi giorni, ai piccoli autori il diploma di Per me e per gli altri: Riduco, Riuso e Riciclo per il mio futuro, per la loro attenzione ad una tematica così d’ attualità e importante per il loro futuro che, grazie alla propria sensibilità, sono stati capaci di interpretare in maniera molto semplice e spontanea.

“Siamo molto felici che così tanti bambini abbiano preso parte al lancio della campagna Al Proprio Posto commenta il sindaco Ghilardi È sicuramente un segno positivo che dimostra come il tema del rispetto dell’ambiente sia sempre più attuale e riguardi sempre più da vicino anche, e soprattutto, i più piccoli. Il territorio in cui viviamo è una risorsa per il futuro di tutti i cittadini: il Comune sta dando il suo contributo attraverso maggiori controlli e iniziative sempre più sostenibili, ma serve il sostegno di tutta la cittadinanza per renderlo più pulito e sostenibile.

L’amministratore unico di Nord Milano Ambiente, Sandro Sisler, aggiunge: “Il progetto Al Proprio Posto è nato in sinergia con il Comune di Cinisello Balsamo per sensibilizzare la cittadinanza al riciclo, riuso e riduzione della produzione dei rifiuti e dare vita a un ambiente sano e sostenibile per tutti. È bello vedere così tanta partecipazione da parte dei più piccoli perché loro sono il futuro del nostro pianeta e vanno adeguatamente informati e sostenuti affinché possano comprendere il rispetto per l’ambiente fin da subito”. 

I 12 bambini degni di menzione verranno premiati nei prossimi giorni a scuola, anche per generare un esempio positivo sui propri compagni. Riceveranno un diploma simbolico: Agnese e Irene della Scuola Primaria Bauer, Giulia della Scuola Primaria Parco dei Fiori, Martino e Matteo della Scuola Primaria Parini, Nur, Lara e Viola della Scuola Primaria Monte Ortigara, Rodolfo della Scuola Primaria Costa, Sade e Sanjali della Scuola Primaria Villa, Sara della Scuola dell’Infanzia San Martino, Sina della Scuola dell’Infanzia Petrarca e Valentina della Scuola dell’Infanzia Collodi.

“Al proprio posto” è la campagna di sensibilizzazione fortemente voluta da Nord Milano Ambiente e l’Amministrazione Comunale di Cinisello Balsamo è stata presentata lo scorso 26 ottobre per infondere una maggiore consapevolezza sui temi del riciclo, riuso e riduzione della produzione dei rifiuti, legati in modo imprescindibile a una corretta raccolta differenziata. Per essere efficace, però, questo progetto ha bisogno della piena consapevolezza e del coinvolgimento della cittadinanza.

Proprio per questo motivo, dopo un workshop istituzionale in cui sono stati esposti gli elementi cardine della campagna, la giornata ha visto il coinvolgimento dei più piccoli attraverso laboratori e giochi a tema raccolta differenziata. “Cosa fai a casa per produrre meno rifiuti, per riusarli, per riciclarli?” è la domanda che Oreste Castagna, volto televisivo amato da grandi e piccini, ha posto ai bambini presenti al Centro Culturale Il Pertini. In risposta, i piccoli hanno raccontato, attraverso disegni, slogan e brevi poesie, il loro punto di vista su un tema tanto importante come quello del rispetto dell’ambiente.

Per saperne di più: http://www.nordmilanoambiente.eu
https://www.comune.cinisello-balsamo.mi.it/

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Editoriali Salute e Benessere

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Amazon Pharmacy per il la vendita di farmaci online

Roma, 21 novembre – “Le minacce della e-pharmacy sono il vero nemico da cui debbono guardarsi le farmacie: un gigante come Amazon ci mette poco a cannibalizzare il settore, mettendo in ginocchio la rete degli esercizi territoriali, come è già accaduto in altri mercati per una miriade di piccoli negozi”.

Lo diceva poco più di un anno Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri,  in un’intervista rilasciata alla rivista iFarma nell’estate del 2018, perfettamente consapevole dei profondi cambiamenti prodotti dall’information technology, capace di cambiare il mondo in una manciata di anni senza che molti quasi se ne accorgessero e facessero in tempo ad adeguarsi, finendo in molti casi per essere travolti.

Il rischio paventato dall’autorevole farmacologo sembra ora essersi fatto più vicino e minaccioso: il gigante mondiale dell’e-commerce, Amazon, ha infatti annunciato nei giorni scorsi la nascita di Amazon Pharmacy, divisione che si occuperà di uno dei pochi mercati destinati a crescere (quello appunto dei farmaci) al quale l’azienda di Jeff Bezos guarda con attenzione e interesse da anni, come testimoniato dall’acquisizione a carissimo prezzo, nel 2017, di PillPack. Operazione che merita un breve riassunto, anche per meglio per comprendere il significato della nuova mossa di Amazon.

PillPack, come qualcuno ricorderà, è l’azienda fondata da un farmacista e un ingegnere informatico che ha sviluppato un innovativo sistema di gestione dei medicinali: il cliente, dopo aver attivato un account, indica sia i farmaci che usa normalmente sia la sua farmacia di riferimento (che detiene le prescrizioni mediche), quindi fornisce i propri dati assicurativi e quelli di pagamento. Dopodiché PillPack consegna al cliente un dispositivo che contiene tutti i medicinali correttamente divisi per giorno in bustine etichettate. In questo modo, il paziente non deve fare altro che sfilare dalla bocca del dispenser la sua bustina quotidiana. Grazie a una app per smartphone, è poi possibile gestire i nuovi ordini per la ricarica e ricevere la consegna in pacco anonimo direttamente a casa. Nel caso di cambiamento di prescrizioni o scadenze, il proprio medico può direttamente contattare l’azienda.

Un servizio molto evoluto e personalizzato, dunque, grazie anche alla dettagliata profilazione dei  clienti-pazienti e dei loro bisogni. Ma anche un servizio fin qui rivelatosi efficiente, preciso e puntuale e con ricadute estremamente positive in termini di aderenza alle terapie, fattore che lo rende molto interessante anche agli occhi delle compagnie assicurative: cure appropriate e assunte correttamente sono una variabile fondamentale nella ottimizzazione e quindi nel contenimento delle spese sanitarie. Ovviamente, per sviluppare il suo business ha dovuto chiedere (ottenendole senza troppa fatica) le licenze per vendere farmaci al pubblico, asset fondamentale e che – insieme a tutto il resto – ha convinto Bezos a sborsare l’iperbolica cifra di un miliardo di dollari per assicurarsi PillPack, considerandola l’arma finale per arrivare (in tempi relativamente brevi) ad assicurarsi una quota del 30% del mercato delle farmacie online statunitensi, con margini impressionanti.

Quell’arma, ora, Bezos si accinge ad usarla in tutta la sua potenza:  lo testimonierebbe, secondo quanto riferisce l’emittente statunitense Cnbc, la decisione  di cambiare la ragione sociale e il logo di PillPack, fin qui presentatasi al pubblico come “an Amazon company”. Ora diventa   “PillPack by Amazon Pharmacy”, a sottolineare un fondamentale upgrading da società satellite a divisione integrata all’interno di Amazon.  Che a sua volta, aggiungendo Pharmacy al marchio, conferma senza alcuna possibilità di equivoco la sua intenzione di premere sull’acceleratore del business pharma,  in particolare nel mercato dei farmaci da prescrizione, che negli USA vale oltre 330 miliardi di dollari e rappresenta per Amazon un’opportunità estremamente redditizia. Fatto che rappresenta una pessima notizia, prima di tutto, per i colossi della distribuzione che gestiscono  tradizionali catene di farmacie, come CVS e Walgreens.

PillPack  ha subito dichiarato che non ci saranno cambiamenti nel servizio per i clienti esistenti o nuovi e che manterrà  comunque il proprio marchio, anche se nelle prossime settimane informerà i suoi clienti della sua nuova “dignità”, utilizzando alla scopo etichette e materiali stampati che includeranno riferimenti ad Amazon Pharmacy. Intanto, sulla home page del sito della società ha già fatto capolino il nuovo logo PillPack by Amazon Pharmacy. E Amazon (altra dimostrazione dell’importanza strategica che annette all’operazione) sta a sua volta promuovendo PillPack, presentandola ai  suoi clienti Prime con una landing page appositamente lanciata per presentare il servizio. Cosa che – per dare un termine di paragone – non era avvenuta in passato per altri settori: il marchio di calzature Zappos, ad esempio, acquistato nel 2009, non menziona mai Amazon, nemmeno nella sua pagina “About us” o in quella relativa ai termini di servizio.

Sulla base di quanto riferisce Cnbc, il percorso è chiaro: “La modifica del marchio significa che le ambizioni di Amazon nel mercato della farmacia vanno anche oltre PillPack” ha dichiarato ad esempio Stephen Buck, un analista che ha lavorato nel settore farmacia per più di un decennio, secondo il quale Amazon Pharmacy potrebbe essere una farmacia che dispensa tutti i tipi di prodotti e prescrizioni e potrebbe anche evolvere in una sorta di marketplace di farmacie, al cui interno altre farmacie propongono la vendita on line di farmaci.

Ulteriore segnale dell’importanza delle novità sul naming di PillPack è la promozione di n altro segnale della crescente importanza di PillPack: l’AD   TJ Parker,  il giovane farmacista che fondò  l’azienda nel 2013 insieme a Elliot Cohen per poi venderla a Bezos nel 2018, ha ottenuto durante l’estate  i galloni di vicepresidente e se in precedenza riferiva al vice presidente di Amazon Nader Kabbani, ora riferisce direttamente a Doug Herrington, vice presidente senior della compagnia per il Nord America.

Se Amazon Pharmacy, almeno negli USA, può approntare il suo assalto finale al mercato dei farmaci, va precisato che una tale prospettiva è al momento preclusa altrove, del tutto o in parte: in Italia, ad esempio, le uniche vendite di farmaci on line consentite sono quelle di medicinali senza obbligo di prescrizione, che peraltro possono essere venduti soltanto dai siti delle farmacie e delle parafarmacie  in possesso di apposita autorizzazione del ministero della Salute. Del tutto vietata, invece, la vendita tramite portali marketplace. Ma, appunto, è la situazione attuale, e potrebbe cambiare, anche alla luce dell’andamento positivo del mercato on line di farmaci Sop e Otc (insieme ovviamente a tutte le altre referenze commerciali), che registra incrementi davvero significativi.

E se mai le regole cambiassero (così come sono inopinatamente cambiate due anni fa quelle sulla proprietà delle farmacie) non sarà inutile ricordare che Amazon in Italia si è già mosso con grande lucidità strategica: è del novembre 2018, solo per fare un esempio, l’ottenimento della licenza per svolgere nel nostro Paese il servizio di corriere postale, con le ragioni sociali Amazon Italia Logistica e Amazon Italia Transport. Licenza che, peraltro, si è andata a saldare con l’accordo stretto nel giugno del  2018 con Poste Italiane per la consegna a domicilio dei pacchi del gruppo  (definito all’epoca come “una partnership per lo sviluppo dell’ecommerce in Italia”) e che rafforza le strategie di penetrazione del gigante dell’e-commerce mondiale in Italia.

Tutto questo per dire che il rischio paventato da Garattini non è un esercizio da profeti di sventura, ma la prefigurazione di scenari che non solo sono possibili ma probabili, essendosi già materializzati altrove. Inutile cullarsi nella illusoria convinzione che “certe cose non cambieranno” e che nella società e nella cultura italiana non c’è spazio per quelle che qualcuno ritiene ancora “americanate”, per usare un termine d’altri tempi.

Nella patria della dieta mediterranea, nessuno scommetteva due lire sugli hamburger con patatine e ketchup dei fast food, che invece hanno cambiato le nostre abitudini alimentari e oggi punteggiano i nostri centri storici, parte integrante dei nostri panorami urbani. Ma anche altre “americanate” come Halloween e il Black Friday, solo per fare due esempi di stagione, con buona pace di chi riteneva che mai e poi mai avrebbero potuto attecchire nel Bel Paese, si sono invece radicati a tempo record tra le abitudini nazionali. E questo nonostante si trattasse di “americanate” che non viaggiavano alla velocità supersonica con cui viaggia tutto ciò che il web porta con sè. E solo questo – per tornare alle farmacie – meriterebbe più di una riflessione, L’argomento, invece, non sembra registrare molta attenzione da parte delle rappresentanze di categoria (solo per fare l’ultimo e più fresco degli esempi, nelle 20 pagine della lunga e articolata relazione del presidente Andrea Mandelli al Consiglio nazionale della Fofi del 18 novembre, non una sola riga è dedicata alla questione),  comprensibilmente impegnate in problemi come, solo per citarne alcuni,  la riforma della remunerazione, la farmacia dei servizi e il rinnovo della convenzione: L’urgenza del presente, insomma, prevale sul futuro. Anche quando, come in questo caso,  e per questo, forse, il futuro ha una strettissima parentela con il presente.

FONTE: www.rifday.it
IMMAGINE: www.rifday.it

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Comunicati

Risate assicurate a Santo Stefano: Nando Timoteo, comico di Colorado Cafè e Zelig, porta in scena Christmas Comedy al Circo di Peschiera Borromeo (MI)

Per trascorrere piacevolmente la festività di Santo Stefano (26 dicembre, ore 18.00) il Circo di Paride Orfei, ubicato in via Carducci a Peschiera Borromeo (Milano), accoglie sotto il tendone “Christmas Comedy”, uno spettacolo tutto da ridere dalle venature natalizie.

Lo show, curato da Nando Timoteo, affermato comico dallo humor sottile e intelligente, è un alternarsi di situazioni comiche a un ritmo forsennato. Gli argomenti trattati sono i più disparati, dalla vita di coppia all’incompatibilità dei due sessi, dai viaggi di piacere all’attualità, dai test del militare alla direzione d’orchestra. Cose, queste, che apparentemente sembrerebbero non centrare nulla l’una con l’altra ma che con estrema maestria l’attore e comico cuce e ricama in un quadro più ampio. L’improvvisazione fa il resto, rendendo unico ogni spettacolo.

Nando Timoteo non è nuovo a performance di questo tipo, dato che calca il palcoscenico fin dai primi anni ‘90: il suo percorso artistico è costellato di partecipazioni, in veste di ospite fisso, a Colorado Cafè, interventi a Zelig Off, vittorie a concorsi di comicità e prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale. Ha inoltre preso parte ai film di Diego Abatantuono “Eccezziunale veramente capitolo secondo…me” e “2061 un anno eccezionale”.

«Con Christmas Comedy si vuole coniugare la comicità a quella magica atmosfera che solo il circo può ricreare – spiega Paride Orfei -. Lo spettacolo è pensato per rendere ancora più speciale il pomeriggio di Santo Stefano, che non ha mai vere e proprie proposte. Prevedo grasse risate per il pubblico. Nando Timoteo in questo è un maestro senza pari».

È previsto un servizio di animazione gratuito con intrattenimento ludico e piccola scuola di circo per i bambini che preferiranno giocare e vivere la magia del tendone. Sarà attivo per tutta la durata dello show il servizio bar.

Le prevendite di Christmas Comedy sono aperte: per informazioni e biglietti chiamare i numeri 3316522892 o 3491072574.

Christmas Comedy
26 dicembre 2019
Spettacolo alle ore 18.00
Prevendite ai numeri 3316522892 – 3491072574
Platea 18 euro
Tribuna 15 euro

(Posti limitati, prevendita obbligatoria)

Piccolo Circo dei Sogni – Via Carducci a Peschiera Borromeo (Idroscalo – Milano)

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Eventi

“Secondo Orfea: quando l’amore fa miracoli” al Teatro Giovanni XXIII di Sotto il Monte

Il Teatro Giovanni XXIII di Sotto il Monte regala momenti magici per il Natale: durante i giorni dell’avvento prosegue il ciclo di Prosa e non solo del Teatro con lo spettacolo Secondo Orfea: quando l’amore fa miracoli, il 7 dicembre alle ore 20.30.

Margherita Antonelli, direttamente da Zelig, interpreta Orfea, donna semplice e piena d’amore, vedova di un centurione che vive a Gerusalemme nell’anno 1.

La sua monotona vita verrà sconvolta quando due giovani sposi, Giuseppe e Maria, andranno ad abitare vicino a casa sua: Maria dà alla luce un figlio, Gesù, del quale Orfea comincerà presto ad occuparsi e che crescerà come fosse suo fino a vederlo morire e risorgere. La vita di Gesù è guardata con amorevolezza e buon senso, da una donna semplice e forte come Orfea: lei assiste alla crescita di questo Dio-Bambino, con la curiosità, la dolcezza, fermezza di molte madri che vorrebbero il meglio per il loro figlio.

Lo difenderà, sosterrà, criticherà e si addolorerà al seguito di questo ragazzo, il “suo Gesù”, come una madre attenta e amorevole. Lo ascolterà sulla montagna, lo accudirà alla morte, e si rallegrerà di questo Dio che mantiene le Promesse sino alla Resurrezione. In scena una cesta, che diverrà il lettino della figlia di Giairo, la tomba di Gesù e tanto altro ancora, e delle lenzuola che saranno la tovaglia delle nozze di Cana, il lembo del mantello dell’emorragica, il sudario di Gesù, uno sgabello e un tavolo. Oggetti semplici, per un Dio che ha usato pochi grani di senape, una pecorella, delle lanterne e poco altro per spiegare la grandezza del Padre.

Una visione, quindi, dei fatti del Vangelo, rivisitati e teneramente riletti da una donna semplice, concreta, che è metafora della Fede, quella fede in un dio fattosi bimbo, ragazzo, adolescente e adulto.

Una fede, quella di Orfea, fatta di cibo preparato con cura, di acqua presa alla fontana, di rimproveri benevoli, di cammini lunghi per ascoltarlo, di discussioni con gli scribi, di domande profonde, per difendere questo ragazzo un “po’ strano!”.

 

Un binomio tra fede e verità, tra amore e rispetto, tra unione e accettazione del ‘diverso’, che diventa manifesto di questa società, sì in continua e accelerata evoluzione, ma tanto bisognosa di valori semplici e universali.

 

BIGLIETTI: Intero: € 12 – Ridotto* € 10

* minori di 18 anni e studenti universitari

 

INFO e PRENOTAZIONI:

035 4360046

[email protected]

Viale Pacem in Terris, 30 – 24039 Sotto il Monte (Bg)

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Comunicati Salute e Benessere

Formazione salute e sicurezza: focus su nuovi metodi e tecnologie

Comunicato Stampa

Formazione salute e sicurezza: focus su nuovi metodi e tecnologie

Si è svolto il 19 novembre 2019 a Milano presso Palazzo Pirelli un convegno AiFOS in collaborazione con Regione Lombardia per presentare esperienze originali e approcci innovativi.

 

Perché la formazione alla sicurezza sul lavoro sia efficace è necessario che un docente formatore non sia solo competente, ma che conosca e sappia utilizzare anche le più recenti e utili metodologie per migliorare l’apprendimento.

Inoltre, il progresso scientifico nell’era dell’information technology mette a disposizione di enti di formazione e aziende una vasta gamma di nuove soluzioni tecnologiche che possono rappresentare utili strumenti di formazione. Tali soluzioni, però, a fronte di molti vantaggi possono presentare anche delle criticità che è bene conoscere per garantire il pieno successo dell’attività formativa.

 

Quali innovative metodologie didattiche si possono impiegare per migliorare la formazione? Che strumenti tecnologicamente avanzati sono oggi disponibili per integrare o sostituire la formazione in aula?

 

Proprio per rispondere a queste domande l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS), che lavora da oltre 15 anni analizzando i processi formativi e testando l’efficacia degli strumenti di apprendimento, ha organizzato per il 19 novembre 2019, un convegno dal titolo “Tecnologie e metodologie della formazione per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”. Grazie alla collaborazione con Regione Lombardia l’evento si è svolto nella prestigiosa cornice di Palazzo Pirelli a Milano.

 

Storytelling e mattoncini LEGO® per migliorare l’efficacia della formazione

In apertura dell’iniziativa l’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Melania Rizzoli, ha portato i saluti della Giunta Regionale lombarda e del Presidente Attilio Fontana assente per un viaggio istituzionale in Cina. Si è poi entrati nel vivo delle tematiche all’ordine del giorno con il moderatore avvocato Lorenzo Fantini (già Dirigente del Ministero del Lavoro Divisione Salute e Sicurezza) che ha dato la parola all’ing. Lucio Fattori (RSPP, Formatore e consulente aziendale) e al suo intervento dal titolo “Dal formatore allo storyteller: narrare la sicurezza sul lavoro”.

Fattori ha incentrato la sua esposizione sulla necessità di incrementare l’efficacia della formazione e mantenere viva l’attenzione dei discenti in aula. La tecnica narrativa dello storytelling rappresenta la chiave per stimolare la partecipazione, intesa non solo come attività intellettiva ma anche empatica. Nella seconda parte dell’intervento, sotto la lente di ingrandimento la metodologia LEGO® SERIOUS PLAY®, che consiste nel costruire con le proprie mani modelli tridimensionali del tema in gioco, sia esso di carattere strategico, operativo o relazionale. Un modo per ottenere un elevato coinvolgimento dei partecipanti, una focalizzazione sul tema senza distrazioni e il raggiungimento degli obiettivi formativi.

 

La formazione di oggi nel mondo del lavoro di domani

La seconda relazione del pomeriggio è stata quella del Professor Rocco Vitale, Presidente AiFOS e sociologo del lavoro che ha affrontato il tema “E-learning partecipato: quando la formazione a distanza riesce a coinvolgere l’utente”. La sua esposizione è stata utile per delineare vizi e virtù dell’introduzione di internet nei processi formativi, prima con la formazione a distanza e poi con l’e-learning. Ancora parzialmente inesplorate le potenzialità in termini di interazione totale e di apprendimento collaborativo: il sistema di fruizione, nonostante le innovazioni tecnologiche, rimane per molti aspetti quello della formazione a distanza improntato all’interazione one to one e all’apprendimento isolato. Nella visione di Vitale, gli ulteriori progressi tecnologici già in atto devono essere visti come “amici” dell’uomo e sfruttati per un nuovo approccio alla formazione. Grazie all’intelligenza artificiale e all’internet of things sarà possibile adottare nella formazione il modello della “comunità di pratica”, creando ambienti dinamici entro i quali il partecipante costruisce il proprio corso in base alle proprie conoscenze ed ai propri obiettivi da raggiungere. Il grande scoglio? La normativa, ancora legata esclusivamente ad aspetti burocratici e formali.

 

Emozione e formazione: un binomio vincente

Un’esperienza unica nel suo genere quella esposta da Oriana Pozzi, Formatrice e consulente in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che sulla scia dei tradizionali corsi di guida sicura ha avviato con successo il progetto “GAB Therapy – Guida Al Buio”. Chiunque, in totale sicurezza, può provare le sensazioni e le emozioni di guidare un’automobile privato del senso principale – la vista – lungo un circuito. Utilizzata nel mondo del lavoro, questa terapia serve a responsabilizzare le persone, intervenendo sulla gestione emozionale e migliorando il controllo razionale delle situazioni, a tutto vantaggio del benessere psicofisico delle persone.

 

La tecnologia “internet of things” applicata alla sicurezza

Marco Magro, Formatore e consulente in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ha esposto le enormi potenzialità offerte dal cosiddetto “internet of things”, vale a dire lo sviluppo di sistemi di interazione tra oggetti i quali si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri.

Il modello Universus già adottato presso l’omonimo ambiente dimostrativo di Frosinone rappresenta una impareggiabile possibilità di analisi dei comportamenti concretamente posti in essere dai lavoratori non solo in termini di analisi dei fabbisogni formativi, ma anche a livello di correzione in tempo reale delle pratiche scorrette. Un esempio? Dispositivi di protezione individuale dotati di tag possono “parlare” con il software di controllo e comunicare il mancato utilizzo da parte del lavoratore. A questo punto il software può comunicare (ad esempio tramite un palmare) allo stesso lavoratore il mancato utilizzo del DPI o può anche solo registrare ai fini statistici questo dato. In un secondo momento, il progettista della formazione avrà accesso a una banca dati di cattive abitudini sulle quali incentrare l’attività formativa. E questo è solo un piccolo esempio di quello che l’“internet of things” può rappresentare negli ambienti di lavoro di domani.

 

L’immagine per comunicare: un ritorno alle origini

Con le meravigliose opere di Leonardo Da Vinci si è concluso il pomeriggio a Palazzo Pirelli. Attraverso la relazione dal titolo “L’uso delle immagini nella formazione” lo psicologo del lavoro e formatore Andrea Cirincione ha ribadito l’importanza della parte iconica della comunicazione, che deve supportare e ampliare per quanto possibile il messaggio orale/verbale. Innumerevoli i vantaggi dell’uso di immagini metaforiche all’interno di corsi di formazione: aumentano l’interesse, implementano lo svolgimento del corso e permettono all’allievo di prendere parte alla lezione in una maniera più empatica. Chiaramente, sarà richiesto al docente un duplice sforzo nelle direzioni dell’insegnare e del comunicare per fare comprendere appieno il contenuto informativo dell’immagine proposta.

 

Chiudendo virtualmente il cerchio aperto con la prima relazione del convegno, Cirincione ha parlato delle immagini come elemento di “visual storytelling”, una tecnica ancora più efficace rispetto allo storytelling per vari motivi: la mente processa più velocemente il segnale visivo rispetto a quello verbale, il messaggio è universale e non necessita di decodifica, tocca con maggiore forza il lato emozionale e salva dall’overload informativo tipico dell’information age.

 

Per visionare i materiali proposti dai relatori: http://bit.ly/37lOHdn

 

 

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

21 novembre 2019

 

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Eventi

Il futuro sostenibile passa da Bergamo

Una mattinata all’insegna della sostenibilità, del buon cibo e dello sport dedicate alle famiglie. L’appuntamento è per domenica 24 novembre, dalle 10 alle 16, in iSchool (via Ghislandi 57 Bergamo) in occasione di un brunch a porte aperte alla scoperta di aule, laboratori e il sistema educativo della scuola secondaria di primo e secondo grado di via Ghislandi 57 a Bergamo.

Il futuro ci riguarda” è il messaggio che quest’anno la scuola vuole dare a tutti, a partire dai propri studenti che, attraverso lezioni dedicate e incontri con esperti del tema, come quello dello scorso ottobre con il Presidente della Società Meterologica Italiana, Luca Mercalli, vengono educati a un futuro innovativo e sostenibile fin dai banchi di scuola.

«Quest’anno – evidenzia Valentina Fibbi titolare della scuola la scuola ha messo in campo una serie di azioni con l’obiettivo di diminuire il proprio impatto sul pianeta, stimolando docenti, allievi e famiglie in un impegno concreto e promuovendo piccoli gesti quotidiani: fontanelle d’acqua ad ogni piano per ricaricare le borracce in dotazione, eliminazione della plastica dai dispenser di merendine, dal bar e dalla mensa, potenziamento della raccolta differenziata e la recente installazione della colonnina per la ricarica dei mezzi elettrici. Siamo certi che un sistema intelligente e che sensibilizzi fin da giovani faccia la differenza perché siamo ancora in tempo se iniziamo ora»

Durante la giornata a porte aperte, sono in programma una serie di laboratori esperienziali a cura degli studenti sviluppati aderendo alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (dal 13 al 24 novembre) il liceo delle scienze applicate terrà una lezione interattiva sul cambiamento climatico, il liceo delle scienze umane racconterà il percorso intrapreso attraverso una performance artistica dedicata alla sostenibilità, gli studenti del linguistico saranno protagonisti di una lezione in lingua russa, mentre i ragazzi dell’istituto di grafica e comunicazione scatteranno agli ospiti una foto e renderanno i protagonisti dello scatto un po’ più “green” grazie al photobooth realizzato durante le ore di grafica.

Per i più piccoli, futuri studenti di iSchool Middle, sarà allestita una mostra interattiva curata dall’Orto Botanico di Bergamo sul tema dell’impronta alimentare: con tanta creatività e passione, la scuola sensibilizzerà attraverso giochi e riflessioni sui temi del climate change e della green economy.

Ma non è tutto. Durante la giornata, Lussana Basket animerà la palestra della scuola mettendo in campo i suoi giocatori in una partitella per un momento di educazione allo sport sano e di squadra.

Lo sport, porta appetito: ad occuparsi degli ospiti sarà Taste, il ristorante didattico gestito dall’Istituto Alberghiero di iSchool, che preparerà un ottimo brunch. Durante la giornata sarà inoltre possibile vivere gli spazi innovativi della scuola, come la camera oscura dell’Indirizzo di Grafica e Comunicazione. Tutti i partecipanti dell’Open Day avranno la possibilità di essere selezionati e portarsi a casa un pezzo del mondo iSchool, selezionato da docenti e studenti del corso di fotografia: una Canon Reflex.

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Comunicati

Tipologie e Funzionamento delle Carte di Credito

Le carte di credito sono di delle schede di materiale plastico con una forma rettangolare, contenenti una banda magnetica e un microchip, per mezzo delle quali si possono effettuare vere e proprie transazioni monetarie, poichè legate ad un conto corrente intestato. Quando si parla di queste transazioni, ci si rivolge nei termini specifici di moneta elettronica.

Le carte di credito sono necessariamente collegate ad un conto corrente bancario e per l’ottenimento delle stesse si firma una documentazione che ne regolino l’uso. La carta di credito, a differenza di quella di debito o ricaricabile, consente all’utente di effettuare delle spese a credito, che verranno a scadenza mensile rendicontate presso il conto corrente di partenza.

Quali tipologie di carte di credito esistono?

Le carte di credito recensite su www.cartaricaricabile.net si possono distinguere in due tipologie specifiche: carte revolving e carte a saldo. Le carte a saldo: permettono le transazioni durante un certo periodo di tempo a credito, a termine del quale verrà sottratta in un’unica soluzione la somma effettiva dal conto. Le carte revolving, più moderne, invece permettono una rateizzazione delle spese effettive in formule di 6, 12, 18, 24 o 36 mesi.

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Eventi Salute e Benessere

L’Italia si colora di viola: arriva il Purple Day di Anytime Fitness

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  • 21 Novembre 2019

Anytime Fitness è la palestra per tutti: in ogni club si respira un clima conviviale, in cui poter svolgere in autonomia o in gruppo le attività più adatte alle proprie necessità. Il primo franchising al mondo per il fitness continua ad andare incontro alle esigenze di tutti, dai più giovani ai più adulti.

Arriva così il Purple Day, una giornata firmata Anytime Fitness che colorerà di viola tutta l’Italia coinvolgendo tutti i club del territorio nazionale con offerte, gadget ed iniziative vantaggiose. Per i più pigri, che hanno rimandato l’iscrizione in palestra troppo a lungo preferendo il divano, per i più restii, che non hanno lontanamente pensato di iscriversi, Lunedì 25 Novembre sarà il giorno perfetto per mettere da parte ogni dubbio ed entrare nel mondo di Anytime Fitness.

I club di MilanoRomaBergamoMarghera e Parma inonderanno le città dei colori di Anytime Fitness proponendo benefici per chi voglia entrare a far parte di una vera e propria community, dove la filosofia non è quella dei centri “d’élite” ma del “sentirsi a casa”, dove ognuno può trovare l’offerta fitness più adatta alle proprie esigenze.

Chi si iscriverà nella giornata di Lunedì 25 novembre, otterrà subito iscrizione gratuita, welcome pack e molti altri vantaggi: uno zaino firmato Anytime Fitness, il “passaporto” di Anytime e l’immancabile chiavetta magnetica per viaggiare con la certezza di avere libero accesso ad ogni club, in qualsiasi parte del mondo.

Con Anytime Fitness la fitness experience è tutta un’altra storia: ogni palestra mette infatti a disposizione un ricco calendario di corsi che spaziano dal mondo aerobico a quello anaerobico. Da zumba e total body alla ginnastica dolce e posturale, con specifica attenzione per gli over 50. E anche per l’allenamento a corpo libero e per il training funzionale c’è tutto ciò che serve: dalle palle mediche agli elastici a muro, dalle battle ropes sino ad arrivare al rack multifunzionale.

Supporti indispensabili per allenare tutti i muscoli del corpo, da soli o in compagnia.

Ma la vera rivoluzione è la formula del “sempre aperti”: 24 ore al giorno, ogni giorno, anche durante le festività. Così, anche chi lavora o è sempre in viaggio, non è costretto a rinunciare al proprio momento fitness.

A prendersi cura di ogni cliente sono personal trainer competenti, preparati, e con lunga esperienza professionale. La loro presenza è fondamentale non solo come accompagnamento durante l’allenamento, ma anche per favorire la socializzazione di ogni nuovo iscritto. Entrare a far parte di un centro Anytime Fitness, infatti, significa accedere a un ambiente accogliente, con una community globale, in cui molto spesso vengono organizzate anche attività extra, come cene, aperitivi o feste.

E in ognuno dei 4.500 club ci si può allenare su macchinari di ultima generazione che regalano un’esperienza altamente coinvolgente e interattiva. Una delle innovazioni più interessanti, ad esempio, è che i cardio macchinari, oltre ad essere connessi ad Internet e a bluetooth, hanno uno schermo attraverso il quale è possibile vedere addirittura Netflix. Altra attrezzatura all’avanguardia è l’Air Runner, tapis roulant ad aria che si adatta all’andatura del runner – a differenza di ciò che avviene solitamente. Infine, l’app Anytime Fitness –ad uso esclusivo degli iscritti- su cui è possibile inserire i dati personali e programmare il proprio allenamento avendo a disposizione video, esercizi, recuperi suggeriti ed un archivio degli allenamenti già svolti.

Un database personale con cui sia il corsista che il personal trainer possono sempre monitorare i progressi fatti.

IL MODELLO ANYTIME FITNESS

Anytime Fitness è il più grande franchising del fitness al mondo. Nato negli USA nel 2002, conta oltre 4.500 club in 37 Paesi – dal Canada al Giappone, dal Qatar all’Australia, dal Regno Unito al Cile – con più di 4 milioni di iscritti. In Italia è arrivato nel 2016, per volere di Domenic Mercuri e Rino Centrella, co-fondatori di Anytime Italia s.r.l, a cui si è aggiunto successivamente il terzo socio, Daniel Pagnoni. Nel giro di tre anni hanno già avviato ben 19 club lungo tutto lo Stivale. Il successo del modello proposto da Anytime Fitness è testimoniato anche da importanti riconoscimenti come il conseguimento, nel 2014 e per le tre edizioni successive, del primo posto nella classifica “Entrepreneur Franchising 500”, che ogni anno premia il “Miglior Franchising nel Mondo” per solidità finanziaria e tasso di crescita.

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Etica e Società Eventi

Lega Serie A in collaborazione con WeWorld Onlus per #UNROSSOALLAVIOLENZA

La Lega Serie A e WeWorld Onlus rinnovano il proprio impegno nella difesa dei diritti delle donne e contro ogni forma di sopruso verso l’universo femminile presentando, in vista della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la terza edizione della campagna di sensibilizzazione nazionale #UNROSSOALLAVIOLENZA.

In Italia e nel Mondo una donna su tre è vittima di violenza. La situazione è drammatica e ancor più grave è il fatto che agli abusi ci si abitua, fino a credere che siano la normalità. La violenza è subdola e silenziosa e non è facile vederla

“Siamo in prima linea per accrescere la consapevolezza nell’opinione pubblica di un fenomeno drammatico e inaccettabile. La campagna che abbiamo ideato tre anni fa serve proprio per porre sotto i riflettori questo tipo di violenza, con la quale non è possibile convivere. Il nostro messaggio lo scorso anno ha raggiunto dieci milioni di persone, la Serie A è pronta a fare la sua parte e per questo ringrazio tutti i calciatori che scenderanno in campo con il segno sul viso per dare un cartellino rosso alla violenza sulle donne”, ha dichiarato il Presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccichè.

“Uno dei problemi più difficili di chi lavora con le donne vittime di violenza è proprio riuscire a intercettarle e farle uscire allo scoperto. Per contrastare il problema serve intervenire sugli effetti della violenza, fisica ed economica, e stare al fianco delle donne che vogliono costruirsi una vita nuova, ma è altrettanto importante accendere un riflettore, parlarne, far sentire a queste donne che non sono sole. Per questo sono così orgoglioso di poter avere al nostro fianco un alleato come Lega Serie A perché insieme possiamo innescare movimento potente che dica a queste donne che un’altra vita è possibile”, ha commentato Marco Chiesara, Presidente di WeWorld Onlus.

Il mondo del calcio è pronto a dare il suo contributo, per questo le gare della 13ª Giornata di Andata della Serie A TIM 2019/2020 si coloreranno di rosso. Il simbolo della campagna #unrossoallaviolenza, infatti, richiama il cartellino rosso per esorcizzare insieme a tutte le donne vittime di violenza la paura che vivono ogni giorno.

Concretamente i calciatori e gli arbitri scenderanno sul terreno di gioco con un segno rosso sul viso, accompagnati all’ingresso in campo da bambine che indosseranno la maglietta dell’iniziativa. Segnale forte anche dai capitani di tutte le squadre, che indosseranno la fascia simbolo della giornata. In ogni campo sarà, inoltre, esposto uno striscione e sui maxischermi verrà trasmesso lo spot della campagna, per sensibilizzare il pubblico presente sugli spalti e i telespettatori che il cartellino rosso da mostrare è quello verso la violenza sulle donne.

L’impegno di Lega Serie A e WeWorld Onlus non si ferma qui. Anche i social si coloreranno di rosso con le foto dei calciatori insieme alle loro compagne e degli altri testimonial che, da soli o in coppia, dichiareranno il proprio impegno pubblicando una foto con il simbolo della campagna, esortando i propri followers a fare lo stesso con l’hashtag #unrossoallaviolenza.

Quest’anno i testimonial della campagna saranno gli sportivi Marco Materazzi, Bernardo Corradi, Alessandro Del Piero, Elisa Di Francisca, Marta Pagnini e Rossella Brescia, che insieme a Lega Serie A e WeWorld Onlus lanceranno un appello con uno spot per dare tutti insieme #unrossoallaviolenza. Ma non sarà soltanto il mondo dello sport ad essere protagonista poiché un importante supporto all’iniziativa arriverà dal mondo del cinema, dalle tv, dalle aziende e dalle istituzioni, attraverso i volti tra gli altri di Benedetta Porcaroli, Camilla Filippi, Francesca Senette, Francesco Mandelli, Federico Russo, Giorgia Cenni e Giulia Elettra Gorietti.

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Non sai cosa regalare a Natale? Punta sul fascino delle carte geografiche murali

Difficile resistere alla bellezza di una carta geografica. Antica o moderna, ci avvolge con la sua atmosfera misteriosa e fuori dal tempo, evocando i nostri ricordi più belli e facendoci sognare a occhi aperti.

Per questo, le mappe e le cartine geografiche murali sono da sempre fra i regali più graditi, soprattutto a Natale.

Se stai cercando idee e spunti originali per amici, parenti e conoscenti, quindi, ti basta ispirarti al tema del viaggio e scegliere la carta geografica murale più adatta al caso.

Oggi, il concetto di carta geografica quale strumento esclusivamente didattico è definitivamente superato: la grafica curata e il fascino raffinato, infatti, ne fanno un complemento d’arredo molto apprezzato e facile da inserire, qualsiasi sia il contesto o lo stile dell’arredamento.

Perfette per gli ambienti di lavoro, dalla sala d’aspetto di uno studio alla sala conferenze, dal negozio alla reception, le mappe murali si avviano a diventare vere e proprie protagoniste dell’home styling.

Sempre molto romantica in camera da letto, la carta geografica da muro dona un tocco trendy ad un ingresso un po’ anonimo; appesa sopra il divano del salotto è un grande classico, ed è la soluzione “furba” per rinnovare immediatamente un ambiente “datato” senza cambiarne l’arredamento.

Nella cameretta dei più giovani, la carta geografica murale è il centro intorno al quale ruotano tantissime attività: studio, gioco, immaginazione.

Basta scegliere la cartina giusta: moderna e molto colorata per un bambino, antichizzata per una persona dallo stile sofisticato e minimal, una riproduzione antica per chi ama le atmosfere del passato.

Fatto ciò, si completa il soggetto scelto con la cornice più appropriata. In questo modo, puoi creare il dono natalizio “su misura” per tutti i tuoi destinatari, anche se non ne conosci in modo approfondito i gusti e lo stile.

Originali e di grande effetto, le carte geografiche murali sono un’inesauribile fonte di ispirazione per ogni tipo di regalo.

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Iterchimica, Vito Gamberale: un futuro più sostenibile e tecnologico con il Gipave

Il Gipave è un nuovo additivo supermodificante a base di grafene creato per rendere l’asfalto ecosostenibile: ne parla Vito Gamberale, Presidente di Iterchimica che ha brevettato sia il prodotto (l’additivo Gipave) che il processo produttivo.

Vito Gamberale

Iterchimica, il brevetto Gipave: le considerazioni del Presidente Vito Gamberale

"Voglio esprimere l’orgoglio di tutta l’azienda per questa innovazione straordinaria nel campo degli additivi per asfalti che ci permette di immaginare un futuro più sostenibile e tecnologico per le infrastrutture stradali": è nelle parole del Presidente di Iterchimica Vito Gamberale il valore del Gipave, il nuovo supermodificante a base di grafene realizzato e brevettato dall’azienda bergamasca. High-tech e green si fondono nel prodotto, pensato per realizzare pavimentazioni ecosostenibili e 100% riciclabili senza pesare eccessivamente sui costi: l’incremento oscilla infatti solamente tra il 10 e il 15 per cento. Sperimentato su strade extraurbane a Roma e Milano, a inizio ottobre è stato impiegato per la prima volta nel centro abitato di Bergamo, su un tratto della circonvallazione Fabriciano di circa 800 metri. Non a caso Vito Gamberale, presente durante i lavori, ha ringraziato il Sindaco Giorgio Gori che "ancora una volta si dimostra sempre attento a conciliare la sicurezza e i servizi per i cittadini con l’ausilio delle tecnologie più avanzate".

Vito Gamberale: Gipave, un’innovazione targata Iterchimica

Iterchimica, guidata dal 2015 dall’Ing. Vito Gamberale, ha brevettato sia il prodotto (l’additivo Gipave) che il processo produttivo. I risultati delle sperimentazioni saranno analizzati da un laboratorio indipendente. L’obiettivo è ultimare entro l’anno i test di laboratorio e sul campo e arrivare nel 2020 alla commercializzazione del prodotto. Ma la società bergamasca, leader nel settore della produzione di additivi per asfalto, è ottimista. Come sottolineato dal Presidente Vito Gamberale infatti, i "risultati ottenuti finora ci fanno ben sperare in termini di maggior durata e resilienza delle strade grazie a questa innovazione tutta italiana".

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L’Ambulatorio Veterinario Aleandri a Roma, efficienza e professionalità al servizio del tuo pet

Attivo nelle zone di Marconi, Monteverde, Portuense e Gianicolense, l’Ambulatorio Veterinario Aleandri nasce nel 1992 sotto la direzione sanitaria del dott. Fabio Maria Aleandri, medico veterinario specializzato in Cardiologia Veterinaria.

Fin dai suoi albori, la struttura si avvale di uno staff medico altamente qualificato e di strumentazioni tecnologicamente all’avanguardia per associare al più alto livello di professionalità ed efficienza terapeutica il massimo rispetto per la sensibilità del tuo amico a quattro zampe; metodologie sicure e a ridotto margine di invasività consentono di effettuare diagnosi precise e tempestive, così da mettere in atto le strategie di cura più efficaci senza causare effetti collaterali o traumi.

Alla collaborazione con Oncovet e con laboratori diagnostici d’eccellenza, il Centro Veterinario Aleandri unisce la pregevole Certificazione ISO 9001:2008, ovvero la più elevata garanzia di qualità e affidabilità per la salute degli animali d’affezione.

Il Centro effettua vaccinazioni, check up periodici, visite e ogni tipo di analisi cliniche (sangue, urine, feci, liquidi cavitari, esami istologici e citologici, colture micotiche); ecografie, radiografie e altre diagnostiche per immagini vengono eseguite in loco con il supporto delle tecnologie più avanzate.

La sala operatoria, perfettamente sterile e accessoriata con tavolo chirurgico, lampada scialitica, blocco anestetico, superficie operatoria riscaldata, attrezzature per il monitoraggio, la rianimazione, l’elettrocardiografia e l’endoscopia, è dedicata agli interventi sui tessuti molli (chirurgia addominale, toracica, cutanea) e duri (chirurgia ortopedica); speciali esami preventivi consentono un dosaggio bilanciato e sicuro dell’anestesia.

E’ previsto il ricovero in day hospital; in caso di malattie infettive, i gatti dispongono di appositi locali per la degenza.

Le prestazioni di medicina interna, rivolte a gatti, cani e conigli, includono tutte le più comuni problematiche inerenti la cardiologia, l’ortopedia e l’oncologia, con possibilità, in caso di necessità, di visite specialistiche.

Le prestazioni di ostetricia prevedono dosaggi ormonali, strisci vaginali ed ogni tipo di parto cesareo, sia d’urgenza che programmato.

Ai nuovi clienti vengono applicate speciali offerte di benvenuto, con sconti e prestazioni gratuite sulla prima visita.

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Salute e Benessere

Attivita’ Sessuali Sicure

Ci sono molte attivita’ sessuali che sono completamente sicure e non vi metteranno a rischio di contagio.

  • Potete baciarvi, coccolarvi, massaggiarvi e strofinarvi i corpi reciprocamente.
  • Potete masturbarvi reciprocamente, toccando e palpando le zone sessuali del partner (ma evitate di prendere sperma o fluidi vaginali su qualche ferita della pelle aperta; proteggetevi con i cerotti!).

Esplorare e godersi queste attivita’ sessuali puo essere divertente.

Inoltre esse possono anche essere un buon modo per imparare qualcosa sul vostro corpo e su come dare e ricevere piacere sessuale. La seduzione resta la chiave di svolta di un rapporto amoroso di successo. Una panne di desiderio femminile o maschile non è una malattia. I farmaci per la potenza sessuale ha dimostrato di migliorare la sessualità di uomini e donne per raggiungere l’orgasmo, fatto essenziale per una vita sessuale soddisfacente.

Solo perche’ state uscendo con qualcuno non e’ necessariamante regola che dobbiate averci un rapporto sessuale.

Per alcune persone certe passioni sessuali sono collegate all’amore e ad un rapporto molto stretto. Altri pensano che il sesso in una coppia dovrebbe avvenire solo dopo il matrimonio. Per altri ancora sesso e amore sono due cose ben differenti.

La cosa importante e’ che vi sentiate bene e a vostro agio con voi stessi e con quello che state facendo, e che abbiate cura della vostra salute, tenendola al sicuro da ogni pericolo.

In che modo qualcuno puo’ venire contagiato tramite un rapporto sessuale?

L’HIV e’ stato trovato nei fluidi sessuali di una persona infetta. Per un maschio questo significa nei fluidi che vengono fuori dal pene prima e durante il sesso. Per una femmina, significa che l’HIV si trova nei fluidi prodotti dalla vagina prima e durante il sesso per aiutare a rendere il rapporto sessuale piu’ facile.

Come puo’ una persona venire infetta con l’HIV?
  • Se un maschio con HIV ha rapporti vaginali senza preservativo, il fluido infetto puo’ passare nel flusso sanguigno della femmina attraverso un piccolissimo taglio o piaga dentro il suo corpo. Tale ferita puo’ essere cosi’ piccola che voi nemmeno sapete di averla.
  • Se una coppia ha rapporti anali il rischio di infezione e’ maggiore che nei rapporti vaginali. La parete interna dell’ano, o del canale anale, e’ piu’ delicata della parete interna della vagina ed e’ piu’ probabile che venga lesa durante il sesso.
  • Se una femmina con HIV ha rapporti sessuali senza il preservativo, l’HIV potrebbe essere trasmesso nel sangue del maschio attraverso una piccola area infiammata sul suo pene o attraverso il dotto che attraversa tutto il pene.

Se c’e’ un qualsiasi contatto con il sangue durante il sesso, questo comporta una aumento del rischio di infezione. Per esempio, ci potrebbe essere sangue nella vagina se il rapporto sessuale avviene durante il ciclo menstruale della femmina. Vi possono anche essere sanguinamenti durante i rapporti anali.

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Eventi

“La squadra dei sogni. Il cuore sul prato”

Si terrà lunedì 25 novembre alle 20.30 al Teatro E. Peroni di Piazza del Popolo a San Martino Buon Albergo l’appuntamento gratuito da titolo “La squadra dei sogni. Il cuore sul prato”, che vede il giornalista e noto volto televisivo, Marino Bartoletti, in dialogo con il pallavolista del Calzedonia Verona, medaglia olimpica, maglia azzurra della nazionale, Emanuele Birarelli.

La serata, organizzata dal Consorzio Young Sport&Cultura Community con il patrocinio del Comune di San Martino Buon Albergo, sarà presentata dal giornalista sportivo Alberto Bruno Cristani che, partendo dal nuovo libro di Bartoletti – da cui il titolo dell’iniziativa – inviterà a una riflessione a 360° sul mondo dello sport toccando gli abiti più distanti.

«Eventi come questo trovano il supporto dell’Amministrazione Comunale – commenta Giulio Furlani, Assessore allo Sport del Comune di San Martino Buon Albergo -. Ospiti del calibro di Bartoletti e Birarelli, con le loro esperienze e storie, informano e motivano i nostri giovani sull’importanza di praticare lo sport nel modo giusto, non solo dal lato agonistico, ma anche relazionale. Ringrazio a nome dell’Amministrazione comunale il Consorzio Yougn Sport&Cultura e le società sportive che promuovono questi incontri fuori dai soliti schemi sportivi e indirizzati a una cultura ed educazione allo sport».

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Comunicati

Beni sequestrati e confiscati sotto la lente dei commercialisti

L’amministrazione giudiziaria dei beni sequestrati e confiscati è un tema sempre più attuale, viste anche le importanti modifiche intervenute al quadro normativo di riferimento. Se n’è parlato, con un’analisi dello stato attuale e degli eventuali scenari, in un convegno organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Bergamo nella sede alla Rotonda dei Mille.

La Commissione dell’Ordine preposta all’amministrazione giudiziaria ha esposto articoli e norme, oltre a rappresentare le recenti modifiche al quadro normativo, chiarendo quali sono nello specifico i poteri e gli obblighi degli amministratori giudiziari. Il 159, chiamato anche codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, ha regolamentato anche il sequestro di beni di tipo economico.

“In particolare, sono intervenute importanti modifiche – spiega Riccardo Trezzi, segretario generale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo – con il nuovo articolo 104 bis delle norme attuative del codice di procedura penale, sono stati regolamentati tutti i sequestri emessi ai sensi dell’articolo 321 del codice penale in base al nuovo decreto 159, fornendo tutta una serie di chiarimenti sulle modalità di operare da parte di un amministratore giudicale chiamato a gestire una procedura di sequestro al di fuori del perimetro del 159 (sequestri di prevenzione).”

Al convegno hanno partecipato Fabio Bettoni, Presidente della “Commissione Custodia ed Amministrazione Giudiziaria” dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo; Luca D’Amore, Avvocato presso il Foro di Roma, Amministratore Giudiziario, Ricercatore Fondazione Nazionale Commercialisti.

Il ruolo del professionista nominato per la custodia e l’amministrazione giudiziaria di un’azienda è stato affrontato in modo specifico. Ma si è scesi anche nel merito della gestione di un’azienda sequestrata che un professionista nominato dal Tribunale deve affrontare nella prima e delicata fase dell’insediamento.

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Etica e Società Eventi

Violenza di genere: a San Martino Buon Albergo un appuntamento aperto a tutti

Il fenomeno della violenza di genere sta assumendo negli ultimi anni dimensioni sempre più allarmanti: per affrontare questa vera e propria emergenza contemporanea, occorre mettere in campo azioni di sensibilizzazione e affrontare i pregiudizi legati ai ruoli maschili e femminili e promuovere una cultura delle pari opportunità.

Domenica 24 novembre alle ore 17.30 si terrà presso la Sala Consiliare del Municipio di San Martino Buon Albergo una serata dal titolo “Non chiamiamolo amore” organizzata dal Comune in collaborazione con l’Associazione Volontarie del Telefono Rosa di Verona.

In programma, dopo l’intervento della presidente Lorella Don e della volontaria Alessia Franzoso del Telefono rosa, il monologo “Lo stupro” di Franca Rame recitato dall’attrice Rachele Pesce.

«Come Amministrazione Comunale abbiamo il dovere di tutelare i nostri cittadini, in particolare le categorie più deboli come le donne in questo caso – dichiara Roberta Scaravelli, Assessore alle Politiche sociali del Comune di San Martino Buon Albergo -. È importante tanto intervenire a posteriori, fornendo un sostegno alle donne vittime di violenza, quanto a priori con un’indispensabile attività di prevenzione. Dobbiamo intervenire prima, affinché nessuna donna sia più vittima. Quello del 24 è il primo di una serie di incontri sul tema che intendiamo organizzare e aprire al più ampio pubblico».

 

 

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Comunicati

Campagnola Ibérica: il successo in Centro e Sud America

L’azienda di Zola Predosa si afferma in Sud America tramite la concessionaria in esclusiva per la Penisola Iberica

Campagnola Ibérica de Suministros Agricolas nasce per cogliere e soddisfare le esigenze del mercato della Penisola Iberica e fin da subito si è dimostrata una scelta di successo nel settore della raccolta e della potatura meccanizzate. Negli ultimi due anni rappresenta Campagnola anche nei Paesi del Centro e Sud America, dove sta operando con fatturati in continua crescita, confermandosi un’altra scelta vincente per il Gruppo capitanato dall’azienda emiliana.

Campagnola Ibérica è guidata dal nipote del fondatore di Campagnola srl, il Commendatore Pio Vittorio Ferretti. Il signor Maurizio Guerra sta guidando la concessionaria spagnola verso un continuo progresso. I segreti di questo successo sono la capacità manageriale e la grande passione e dedizione che Maurizio dimostra nello svolgere il proprio lavoro, avvalendosi di fidati agenti per il territorio spagnolo e validi importatori per il Portogallo ed i Paesi oltreoceano, che lo spalleggiano nel presidiare un vasto territorio sempre più ricettivo ed interessato alla meccanizzazione agricola.

Il brand Campagnola è oggi così apprezzato dall’utenza centro e sudamericana per le stesse caratteristiche per cui si fa tanto amare dagli utilizzatori finali di casa nostra e di tanti altri Paesi nel mondo: soluzioni pratiche, alta qualità, ampia gamma di prodotti disponibili ed assistenza impeccabile, tratti distintivi di un marchio sempre più noto, ma che mantiene il proprio volto umano da oltre sessant’anni.

https://campagnola.it/

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Eventi Scienza e Tecnologia

Piante aliene invasive: giornata di approfondimento a Bergamo

In Italia sono presenti più di 3000 specie aliene, di cui oltre il 15% invasive. Negli ultimi 30 anni il numero delle specie aliene nel nostro Paese è aumentato del 96%. Piante e animali alloctoni invasivi possono causare l’estinzione delle specie autoctone, alterando la composizione delle specie presenti in una certa area, portando alla degradazione totale degli habitat che occupano o modificando le dinamiche di erosione del suolo.

Questo fenomeno rappresenta una delle maggiori minacce globali alla biodiversità, con un impatto economico e sociale sempre più rilevante: nella sola Unione Europea si stima che gli impatti causati da queste specie determinino perdite superiori ai 12 miliardi di euro.

La diffusione incontrollata riguarda in particolare le piante aliene, specie esotiche che si naturalizzano nel nostro territorio dopo essere arrivate con i sistemi più disparati, attraverso la compravendita nei vivai di piante ornamentali che poi disseminano ovunque, casualmente con il trasporto delle merci o nelle valige dei viaggiatori, accidentalmente come semi trasportati nei residui di terra delle scarpe da trekking, tra le granaglie usate in agricoltura e molto altro ancora.

I loro effetti possono essere disastrosi quando le specie autoctone vengono sopraffatte o quando sono ostacolate nella crescita, come accade in presenza di ailanto, buddleia, paulonia, ambrosia ecc., al punto che la Commissione Europea ha provveduto a stilare liste ufficiali delle specie aliene invasive di rilevanza unionale con il divieto di utilizzo, vendita e movimentazione di queste specie.

Per limitare l’introduzione di nuove specie vegetali invasive e contrastare la diffusione di quelle presenti “è essenziale aumentare la consapevolezza di tutti i settori della società, dai più piccoli, con attività e laboratori di educazione ambientale, ai professionisti, pubbliche amministrazioni e a tutti coloro che sono coinvolti direttamente o indirettamente nell’utilizzo di specie animali e vegetali alieni potenzialmente invasivi” sostiene la dott.ssa Alessandra Caddeo, del team di lavoro per progetto europeo Life ASAP per l’Università degli studi di Cagliari. A tale scopo l’Ateneo cagliaritano, l’Orto Botanico di Bergamo e la Rete Orti Botanici della Lombardia organizzano una giornata a tema dal titolo “Specie aliene invasive: regolamento europeo e codici di condotta tra informazione, commercio e gestione”, Venerdì 22 Novembre 2019, dalle ore 9:15 alle ore 16:00 presso la Sala Curò e Sala Viscontea dell’Orto Botanico di Bergamo in Piazza Cittadella.

L’Università di Cagliari, infatti, è partner del progetto europeo Life ASAP (Alien Species Awareness Program, LIFE15 GIE/IT/001039), progetto di formazione, informazione e comunicazione sulle specie aliene invasive e ha scelto Bergamo come uno dei luoghi target in cui comunicare i risultati del progetto e incidere sul fenomeno.

 

La città di Bergamo vede grandi flussi di turisti e di merci grazie alla presenza dell’aeroporto, fenomeno che riguarda anche gli organismi vegetali che involontariamente, in violazione delle leggi o in maniera del tutto involontaria, sono trasportati da un continente all’altro. Qui è attivo un presidio integrato all’Aeroporto stesso, ma sono attivi anche i Carabinieri Forestali e la Regione Lombardia che nell’incontro del 22 novembre presenteranno un secondo progetto europeo, LIFE GESTIRE 2020 che ha punti di contatto con ASAP.

“Le norme non bastano a fermare l’arrivo delle specie aliene invasive: è necessario l’aiuto di tutti. È fondamentale incoraggiare l’adozione di buone pratiche e di comportamenti responsabili di tipo volontario” afferma il Dott. Gianluca Iiriti, del gruppo di lavoro Life ASAP.

Per tale motivo l’incontro di Bergamo è aperto alla partecipazione di chiunque sia coinvolto dal tema, dai professionisti del verde ai cittadini, dai progettisti ai committenti interessati ad approfondire un tema delicato, a conoscere le recenti modifiche normative materia e i principi fondamentali dei codici di condotta. La partecipazione è libera e gratuita.

Per informazioni sulle specie aliene invasive: www.lifeasap.eu

 

***

 

Il programma prevede i seguenti interventi:

10:00 Esotiche ed antropocene, un’introduzione ai lavori –  Gabriele Rinaldi, Orto Botanico di Bergamo

10:10 Il progetto Life ASAP e le normative vigenti sulle specie aliene invasive – Lucilla Carnevali, ISPRA.

10:30 Codici di condotta e buone pratiche per la gestione della flora aliena invasiva nelle attività degli Orti Botanici e del florovivaismo – Gianluca Iiriti, Orto Botanico dell’Università degli Studi di Cagliari.

10:50 Formazione, comunicazione e sensibilizzazione nell’ambito del Progetto Life ASAP (Alien Species Awareness Program) – Alessandra Caddeo – Università degli Studi di Cagliari.

11:30 La strategia di Regione Lombardia – Il progetto LIFE IP GESTIRE 2020 dal generale al particolare – Il presidio integrato all’Aeroporto di Bergamo – Anna Rampa ed Elisabetta Rossi – Regione Lombardia, Paolo Colombo – Carabinieri Forestali.

12:00 Discussione

POMERIGGIO (Sala Viscontea dell’Orto Botanico) ORE 14:00 Workshop

14:00 Liste nere e codici di condotta europei sul verde ornamentale – specie da eradicare, specie alternative esotiche e alternative autoctone, il portale della Flora d’Italia. Riconoscere ed intervenire (gruppi di lavoro) – Gianluca Iriti, Lucilla Carnevali, Alessandra Caddeo, Gabriele Rinaldi

15:00 Specie invasive in ambito naturale, esperienza, buone pratiche, successi ed insuccessi – Sessione plenaria.

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Etica e Società

Educazione, rispetto, parità: giornata di approfondimento sulle differenze e gli stereotipi di genere

Sabato 23 novembre
ore 9.30-16
Università degli Studi di Bergamo, Piazzale sant’Agostino 2

Il fenomeno della violenza contro le donne o violenza di genere sta assumendo negli ultimi anni dimensioni sempre più allarmanti: per affrontare questa vera e propria emergenza contemporanea, occorre mettere in campo un approccio multi-strategico, entro il quale riveste un ruolo di primaria importanza l’attività di prevenzione che deve necessariamente affrontare i pregiudizi legati ai ruoli maschili e femminili e promuovere una cultura delle pari opportunità.

Di tutto questo si parlerà sabato 23 novembre, in una giornata di approfondimento – organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo, in partnership con l’Associazione Aiuto Donna Uscire dalla Violenza Onlus – sul tema delle differenze e degli stereotipi di genere.

“Il nostro obiettivo – spiega Roberta Di Pasquale, docente del Dipartimento e coordinatrice dell’evento – è divulgare ad un pubblico eterogeneo strumenti riflessivo-operativi per decodificare e decostruire gli stereotipi di genere e, quindi, per educare alla parità ed al rispetto tra uomini e donne nella vita familiare, sociale, e lavorativa.”

“Anche come centro Antiviolenza – dichiara la presidente Oliana Maccarini – sentiamo l’esigenza di combattere il fenomeno, non solo intervenendo a posteriori – fornendo un sostegno alle donne vittime di violenza – ma anche avviando un’indispensabile attività di prevenzione. Dobbiamo intervenire prima, affinché nessuna donna sia più vittima, e quindi agire già dall’infanzia per diffondere la cultura del rispetto”.

L’iniziativa è aperta a tutta la cittadinanza, con particolare attenzione al corpo docente, ai genitori, agli studenti ed alle studentesse, agli operatori, alle operatrici, ai volontari ed alle volontarie dei servizi sociali, educativi, di ascolto e dei Centri Anti Violenza.

Al mattino sono previsti contributi volti ad inquadrare il tema delle differenze e degli stereotipi di genere in alcuni degli ambiti più rilevanti dell’esperienza individuale e collettiva. Nel pomeriggio verranno proposte attività laboratoriali in piccolo gruppo, finalizzate al coinvolgimento diretto dei partecipanti sui temi affrontati durante la sessione del mattino.

L’evento è organizzato in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Urbano.

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Super 100 Golden | Pulizia efficace del tuo ristorante

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  • 20 Novembre 2019

Ci sono tanti vantaggi nel mantenere pulito il tuo ristorante, oltre a ridurre il rischio di contaminazione o trasmissione di malattie legate all’alimentazione. Ciò contribuirà infatti anche a ridurre i costi di manutenzione delle attrezzature da cucina, forni, grill, microonde, ad esempio. Inoltre, diversi studi portati avanti di recente hanno dimostrato che la pulizia è l’elemento più importante che un cliente cerca in un ristorante, subito dopo la qualità del cibo. Ciò significa che la pulizia non comporta solo un “costo”, ma aiuta anche ad aumentare le entrate, in quanto può essere una leva per migliorare la soddisfazione dei clienti, incoraggiandoli a continuare a tornare. 

È pure vero che ci sono macchie di sporco particolarmente resistenti e difficili da rimuovere, soprattutto quando si parla di grasso che si è attaccato alle superfici o al pavimento, che spesso vengono lasciate dove si trovano perché nonostante diversi tentativi ci si rende conto siano difficili da lavorare. A questo proposito bisogna ricordare come esistano prodotti specifici per la pulizia in grado di rendere le operazioni di quotidiana pulizia delle cucine dei ristoranti, così come la pulizia straordinaria, una operazione molto più semplice ed efficace.

Tra questi Super 100 Golden, un prodotto non tossico e non infiammabile che consente di ottenere risultati interessanti grazie alla sua formula concentrata e alla capacità di riuscire a penetrare nello sporco aggredendo le molecole e distruggendole. Ciò rende le operazioni di polizia più semplici ed efficaci, nonché veloci e sicure con la certezza di disinfettare tutte le superfici rimuovendo lo sporco ed ovviamente germi e batteri.

Tieni conto di questi consigli quando stabilisci le pratiche di pulizia da apportare nel tuo locale e continua a investire in te stesso, alla ricerca di soluzioni che possano aiutarti a migliorare sempre di più. In questo modo, avrai un ottimo ambiente di lavoro perfettamente in linea con la normativa vigente.

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Comunicati Dieta e Alimentazione

Gruppo Bracca lancia «MUST», l’acqua che parla ai giovani

È fashion è cool, è trendy e, soprattutto, è attenta all’ambiente. Gruppo Acque Minerali Bracca, il gruppo bergamasco leader nella produzione di acque minerali, lancia MUST, la nuova acqua espressione moderna del buongusto. Con uno stile unico, elegante e di tendenza, arriva negli ambienti più esclusivi e raffinati garantendo freschezza, sicurezza, qualità della materia prima.

MUST si caratterizza per essere un prodotto pensato appositamente per un pubblico giovane e grintoso, attento al glamour, ma anche ai valori di sostenibilità e responsabilità sociale. È un prodotto esclusivo dal design minimal e affusolato ad esaltare la limpidezza dell’acqua nelle sue declinazioni, rosa per la naturale e azzurra per la frizzante. Il tutto, con una caratteristica fondamentale: è riciclabile al 100%.

Tutte le bottiglie del Gruppo Bracca, inclusa la nuovissima MUST, sono totalmente riciclabili, sempre più leggere e al tempo stesso sicure.

«I contenitori in PET garantiscono sicurezza, stabilità e protezione della materia prima rientrando a pieno titolo nel’economia circolare e per questo bisogna continuare a sensibilizzare maggiormente i consumatori sulle buone pratiche di riciclo dei materiali plastici. Le bottiglie di plastica in PET sono riclabili al 100%, questo significa che, attraverso il corretto smaltimento, ogni bottiglia può dar vita ad altre bottiglie e tanti altri oggetti. Esattamente ciò che in Bracca facciamo da tempo. – dichiara Luca Bordogna, amministratore delegato del Gruppo BraccaUn impegno che rinnoviamo ed estendiamo ulteriormente anche con l’ultima arrivata: MUST. Un’acqua pura, salutare e al passo con i tempi. Naturalmente buona nella sostanza, ma più accattivante nella forma. Per conquistare anche i più giovani, diventando portavoce e promotrice di una sostenibilità ambientale che diventa, giorno dopo giorno, sempre più “un must”».

MUST infatti è un’acqua proveniente dalla Nuova Fonte Bracca e imbottigliata nel rispetto di tutte le procedure che consentono di mantenere inalterate le qualità di una risorsa primaria che nasce pura e che va preservata tale.

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Cuccia per cani da interno: scegli quella a forma di trono in HPL multistrato

 

Gli amici a quattro zampe sono animali con tantissime virtù, che spesso sono difficili da trovare nelle persone, per questo vengono definiti “i migliori amici dell’uomo”.

Infatti i cani sono creature leali, che non tradiscono mai e che diventano parte integrante di una famiglia, donando ai suoi componenti affetto e amore incommensurato.

Allo stesso tempo prendersi cura di questi esemplari è un’importante responsabilità, poiché sono impegnativi e hanno bisogno di molti accessori per il sostentamento.

Uno dei più importanti acquisti quando si possiede un cagnolino sono le cucce per cani interno: essi sono spesso abituati a vivere in piccoli appartamenti cittadini e per questo necessitano di un luogo accogliente e confortevole, che sia solo loro, dove risposarsi e dormire.  

Inoltre esse possono essere anche piacevole alla vista, visto che in vendita ci sono innumerevoli tipologie dal design accattivante che accontentano tutti i gusti.

Cucce da interno: comodità e design possono coesistere

In commercio sono a disposizione infinite alternative tra le quali sbizzarrirsi per trovare quella più adatta al proprio cane.

Erroneamente si tende a preferire la cuccia più economica: essa è spesso esteticamente poco gradevole, si sposa male con l’arredamento di casa ed è in materiale poco resistente, come la plastica. Di conseguenza poco dopo è necessario cambiarla perché rovinata dall’irruenza del cucciolo o dai suoi morsi. In questo modo invece di risparmiare, si spendono più soldi perché dopo poco ne va comprata un’altra.

A volte si evita addirittura di comprarla, arrangiandosi con coperte e cuscini, trascurando il proprio piccolo, che invece merita qualcosa di maggiore comfort.

Conseguentemente è consigliabile fare un investimento importante, ma avere garanzia della qualità, che può e deve coesistere con l’estetica: in commercio esistono numerosi modelli dal design accattivante che si inseriscono perfettamente nell’arredamento dell’abitazione.

Un esempio particolare sono le cucce a forma di trono: prodotti particolari che danno un tocco di classe e lusso all’ambiente e fanno sentire chi ci sale sopra come il re della casa!

Esse si intonano perfettamente con i mobili e le pareti delle stanze poiché vi sono innumerevoli colori tra i quali scegliere: un classico e raffinato bianco, blue navy, azzurro oceano, verde militare, nero, marrone con motivi dorati, lilla con pois bianchi, nero con fiori, bianco e giallo con tulipani e arancione con disegni geometrici.

Le caratteristiche che deve avere una cuccia da interno

Pagare inizialmente una cifra più elevata ma avere un prodotto indistruttibile è un investimento conveniente, perché in questo modo dura per tutta la vita del cagnolino e non si ha il rischio di spendere altri soldi per comprarne un’altra perché quella precedente è rovinata.

È imprescindibile optare per un materiale resistente come l’HPL multistrato, che è indistruttibile agli morsi e ai graffi. Esso è inoltre ignifugo e antistatico e non viene intaccato dalle termiti o dai parassiti.

Non assorbe né i liquidi né gli odori del cane, garantendo un alto livello d’igiene; in aggiunta a ciò è anche facile da pulire poiché si possono utilizzare normali detergenti per la casa.

Infine è raccomandabile acquistare cucce caratterizzate dalla tecnologia brevettata ad incastro, che non richiedono l’utilizzo di alcun attrezzo per la montatura.

 

 

 

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Salute e Benessere

Daiichi Sankyo Europa: L’Acido Bempedoico riduce significativamente il colesterolo

Daiichi Sankyo ha presentato al Congresso AHA i risultati due analisi combinate di quattro trial clinici di Fase III che hanno arruolato più di 3.600 pazienti

L’acido bempedoico, in aggiunta a terapie ipolipemizzanti di background, riduce significativamente il colesterolo senza tuttavia influenzare negativamente il controllo glicemico. Daiichi Sankyo ha presentato al Congresso AHA, in corso a Philadelphia, due analisi combinate di dati provenienti da 4 trial di Fase III che hanno arruolato più di 3.600 pazienti. L’Acido Bempedoico, un inibitore orale dell’adenosina trifosfato (ATP) citrato liasi (ACL) che riduce la sintesi del colesterolo nel fegato, è attualmente in fase di valutazione regolatoria da parte dell’EMA e dell’FDA.

Philadelphia, 18 novembre 2019 – L’acido bempedoico, in aggiunta a terapie ipolipemizzanti di background, riduce significativamente il colesterolo senza tuttavia influenzare negativamente il controllo glicemico. È quanto emerge da due analisi combinate di quattro trial clinici di Fase III sull’acido bempedoico che hanno coinvolto un totale di oltre 3.600 pazienti, e sono state presentate da Daiichi Sankyo all’American Heart Association (AHA) Scientific Sessions in corso a Philadelphia.

Una delle analisi ha mostrato che l’acido bempedoico ha ridotto l’emoglobina A1c (HbA1c) dello 0.19% rispetto al placebo in pazienti diabetici trattati per 12 settimane. L’HbA1 è un parametro di valutazione standard del controllo glicemico, usato nella gestione del diabete. L’analisi ha inoltre dimostrato che i pazienti trattati con acido bempedoico hanno sperimentato un numero minore di nuovi casi di diabete così come di episodi di iperglicemia, rispetto a quelli trattati con placebo. L’analisi combinata suggerisce che l’acido bempedoico non ha un impatto negativo sul controllo glicemico in pazienti con e senza diabete, se aggiunto a una terapia ipolipemizzante stabile di background.

“Molti pazienti ad alto o altissimo rischio di ipercolesterolemia combattono anche per mantenere sotto controllo i valori glicemici, siano essi soggetti già affetti da diabete o a rischio di svilupparlo. Il colesterolo elevato e la glicemia elevata sono entrambi fattori di rischio importanti per malattie cardiovascolari ed eventi quali infarto e ictus. – Ha dichiarato Wolfgang Zierhut, MD, responsabile del dipartimento Antithrombotic and Cardiovascular Medical Affairs di Daiichi Sankyo Europa – Ci sono evidenze che dimostrano che alcuni trattamenti ipolipemizzanti possano aumentare il rischio di diabete, quindi è incoraggiante per noi osservare che l’acido bempedoico, in aggiunta a terapie preesistenti, riduce il colesterolo senza tuttavia influenzare negativamente il controllo glicemico.”

Un’altra analisi ha dimostrato che in tutti e quattro gli studi di fase III, l’acido bempedoico riduce significativamente il colesterolo a bassa densità (C-LDL) nei pazienti con ipercolesterolemia, se aggiunto ad una terapia con statine alla massima dose tollerata. Nei soggetti trattati con terapia di background, l’acido bempedoico ha ridotto il C-LDL del 18% rispetto al placebo. Nei soggetti non trattati con terapia di background, l’acido bempedoico ha ridotto il C-LDL del 25% rispetto al placebo.

L’acido bempedoico è in fase di sviluppo come trattamento addizionale in monosomministrazione giornaliera per quelle persone con ipercolesterolemia che non riescono a raggiungere i loro target di C-LDL e restano all’alto rischio di eventi cardiovascolari come infarto o ictus, nonostante assumano terapie ipolipemizzanti orali ottimizzate.
La richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio dell’acido bempedoico, è attualmente sottoposta a valutazione da parte dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e della Food and Drug Administration (FDA).

Acido Bempedoico
L’acido bempedoico è un inibitore orale dell’ATP citrato liasi (ACL) che, con un meccanismo d’azione mirato, riduce la biosintesi del colesterolo nel fegato, riducendo i livelli di C-LDL in circolo. Utilizzato in monosomministrazione giornaliera, è destinato a pazienti affetti da ipercolesterolemia e/o ad alto rischio di malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD) che necessitano di una ulteriore riduzione di C-LDL, nonostante abbiano ricevuto statine alla massima dose tollerata.

L’acido bempedoico ha una modalità d’azione unica e innovativa, complementare a quella di altre terapie ipolipemizzanti come le statine. Grazie alla sua specifica modalità d’azione sul fegato, l’acido bempedoico ha una ridotta potenzialità di indurre gli effetti collaterali a carico dell’apparato muscolare associati all’uso delle statine, e determina una riduzione ulteriore del C-LDL rispetto alla monoterapia con statine nei trial clinici.
Con l’acido bempedoico si è osservata una riduzione della proteina C-reattiva ad alta sensibilità, un marker chiave dell’infiammazione associata a malattia cardiovascolare.

L’acido bempedoico in monoterapia (180 mg) e l’associazione fissa di acido bempedoico/ezetimibe (180 mg/10 mg) in compresse, sono attualmente in corso di valutazione da parte dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e della Food and Drug Administration (FDA) statunitense per la riduzione del colesterolo LDL nei pazienti che non hanno raggiunto i loro livelli ottimali di C-LDL. Daiichi Sankyo Europa ha ottenuto da Esperion la licenza esclusiva per la commercializzazione di questi prodotti nell’area economica europea e in Svizzera. Le decisioni in merito all’approvazione sono attese per la prima metà del 2020.

FonteDaiichi Sankyo Italia

Daiichi Sankyo
Daiichi Sankyo è un Gruppo attivamente impegnato nello sviluppo e diffusione di terapie farmaceutiche innovative con la mission di migliorare a livello globale gli standard di cura e colmare i diversi bisogni ancora non soddisfatti dei pazienti, facendo leva su una ricerca scientifica e una tecnologia di prima classe. Con più di 100 anni di esperienza scientifica e una presenza in più di 20 Paesi, Daiichi Sankyo e i suoi 15.000 dipendenti in tutto il mondo, contano su una ricca eredità di innovazione e una robusta linea di farmaci promettenti per aiutare le persone. Oltre a mantenere il suo solido portafoglio di farmaci per il trattamento delle malattie cardiovascolari, e con la Vision del Gruppo al 2025 di diventare una “Global Pharma Innovator con vantaggi competitivi in area oncologica”, Daiichi Sankyo è impegnata nella creazione di nuove terapie per l’oncologia e in altre aree di ricerca incentrate su malattie rare e disordini immunitari. Per maggiori informazioni visita il sito http://www.daiichi-sankyo.it

Contatti
Daiichi Sankyo
Elisa Porchetti
Tel.+39 0685255-202
[email protected]

Valeria Carbone Basile
Tel: +39 339 1704748
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