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Luca Dal Fabbro: i risultati 2023 confermano la validità del modello di business di Iren

Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren, ha commentato con soddisfazione i risultati del 2023, evidenziando la solidità del modello di business dell’azienda.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: Iren cresce con Ebitda +14% e utile netto +13%

A seguito dell’approvazione dei risultati da parte del Consiglio di Amministrazione, Luca Dal Fabbro ha sottolineato come l’Ebitda sia cresciuto del 14% e l’utile netto abbia registrato un incremento del 13%. Numeri che, secondo il Presidente, confermano la capacità di Iren di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del contesto economico, climatico ed energetico, continuando a fornire servizi di alta qualità ai propri clienti. Ha inoltre ribadito il ruolo cruciale dell’azienda come partner affidabile nella transizione energetica e nella creazione di valore per il territorio, le comunità e gli azionisti. “I risultati approvati – ha evidenziato Luca Dal Fabbro – ci consentono di proporre un dividendo in forte crescita dell’8% e pari a 11,88 centesimi per azione con un pay-out del 60%”.

Luca Dal Fabbro: capacità rinnovabile a 800 MW e indebitamento sotto controllo

Gli investimenti di Iren sono proseguiti consentendo di raggiungere un importante traguardo: una capacità rinnovabile di 800 MW e l’avvio di nuovi impianti dedicati all’economia circolare. Nonostante tali investimenti, e grazie a una gestione efficace dei flussi di cassa e del capitale circolante netto, il Gruppo ha contenuto l’aumento dell’indebitamento, mantenendo il rapporto Ifn/Ebitda stabile a 3,3x. Luca Dal Fabbro ha quindi concluso sottolineando che, nel 2023, Iren ha visto l’ingresso di oltre 1100 persone all’interno del Gruppo, dimostrando non solo la crescita costante dell’azienda, ma anche la sua solidità e impegno nel creare occupazione.

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Pier Silvio Berlusconi: l’impronta del CEO nella crescita costante di MFE

Pier Silvio Berlusconi: “La strategia del nostro sistema crossmediale, appena c’è mercato, è efficace e porta risultati eccellenti. È proprio questo il modello di sviluppo che vorremmo estendere al progetto di broadcaster europeo”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE, crescita costante in termini di raccolta pubblicitaria, di redditività e di utili

Parola chiave: miglioramento. Pier Silvio Berlusconi la ripete più volte nell’intervista al TG5 in cui anticipa i risultati economico-finanziari registrati nei primi nove mesi 2024 da MFE. “Abbiamo migliorato sotto tutti i punti di vista: rispetto alle nostre previsioni, al budget, abbiamo migliorato rispetto all’anno scorso e soprattutto anche rispetto agli ultimi tre mesi. Siamo soddisfatti. Mentre tutte le aziende Media in Europa hanno rallentato, noi siamo riusciti – caso direi abbastanza unico – ad accelerare ulteriormente” ha sottolineato il CEO Pier Silvio Berlusconi portando l’attenzione su due dati in particolare. L’utile, in crescita del +38,7% (escluso il contributo dell’emittente tedesca ProSiebenSat1) rispetto al periodo omologo dell’anno precedente e quindi “una crescita importante”. Inoltre “abbiamo migliorato la posizione finanziaria netta di circa 200 milioni rispetto alla fine dell’anno scorso e abbiamo remunerato tutti i nostri azionisti con un dividendo di circa 140 milioni di euro”. Meglio di così “onestamente è difficile”.

Pier Silvio Berlusconi: MFE, nei risultati dei nove mesi la validità di un modello di sviluppo da portare in Europa

Nel corso dell’intervista Pier Silvio Berlusconi ha parlato anche dell’offerta televisiva del nostro Paese evidenziandone la ricchezza e il valore: “La televisione italiana nel suo complesso, quindi ci metto anche l’importantissimo ruolo che ha la Rai come servizio pubblico, dà un’offerta ai telespettatori davvero ricca per informazione, intrattenimento, fiction. Non c’è una televisione così ricca in Europa, ma oserei dire anche nel resto del mondo. Mediaset in più ha l’orgoglio di farlo in maniera completamente gratuita”. Nelle parole del CEO Pier Silvio Berlusconi emerge netta l’immagine di “un’Italia trainante”, così l’ha definita, che MFE è in grado di valorizzare come dicono anche i numeri registrati nei primi nove mesi: “La strategia del nostro sistema crossmediale, appena c’è mercato, è efficace e porta risultati eccellenti. È proprio questo il modello di sviluppo che vorremmo estendere al progetto di broadcaster europeo”, ha ribadito in merito, “l’artefice dell’espansione europea di Mediaset” come lo ha descritto anche “Il Giornale” in un articolo dello scorso 20 novembre in cui ne evidenzia lo spessore manageriale e in particolare la capacità di unire “tradizione e innovazione, lezioni del passato e visioni per il futuro”. E la conferma è anche nei numeri che realizza MFE: un percorso di costante crescita che prosegue da anni nonostante le difficoltà che il settore dei media sta attraversando a livello globale.

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Stefano Venier: Snam, investimenti in crescita del 46% per la transizione energetica

Stefano Venier, AD di Snam: “I risultati dei primi nove mesi sono molto positivi e confermano l’andamento registrato nel corso dei trimestri precedenti, con gli investimenti e i principali indicatori in decisa crescita, pienamente coerenti con la nostra guidance”.

Stefano Venier

Stefano Venier, Snam: sintesi dei risultati dei primi nove mesi del 2024

I risultati dei primi nove mesi del 2024, come sottolineato anche dall’AD Stefano Venier, attestano la centralità di Snam nel rispondere alle sfide globali legate alla sicurezza e alla transizione energetica. Numeri “molto positivi” che riconfermano l’andamento registrato nel corso dei trimestri precedenti “con gli investimenti e i principali indicatori in decisa crescita, pienamente coerenti con la nostra guidance”: in particolare nei dati si legge la forte accelerazione nell’evoluzione di un sistema energetico più resiliente e sostenibile, in linea con l’impegno che Snam sta portando avanti con la guida di Stefano Venier. Basterebbe guardare agli 1,8 miliardi di euro di investimenti registrati al 30 settembre, in crescita di +46,1% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente: a trainarli gli interventi per la costruzione del terminale di rigassificazione di Ravenna e l’avvio della Linea Adriatica. Progetti il cui valore strategico è riconosciuto su scala internazionale, in quanto fondamentali anche nell’ottica di garantire la sicurezza energetica in Europa.

Snam, Stefano Venier: l’obiettivo di una transizione energetica sostenibile nel lungo periodo

La “decisa crescita” degli investimenti, ha evdenziato Stefano Venier, si accompagna a quella dei principali indicatori economico-finanziari con l’EBITDA a +12,2% rispetto ai primi nove mesi del 2023 e l’utile netto adjusted che registra un incremento del 5,7%. Numeri letti dall’AD nel quadro dei rilevanti progressi raggiunti nell’ambito della strategia di internazionalizzazione e diversificazione che porta Snam, impegnata in diversi progetti di rilievo strategico legati anche a soluzioni tecnologiche innovative come idrogeno e biometano, a rafforzare la propria presenza in Europa. “Proseguiamo nel nostro percorso di rafforzamento della sicurezza del sistema con l’obiettivo di una transizione energetica sostenibile nel lungo periodo, come delineato nel Transition Plan presentato ad ottobre ai nostri stakeholder”, ha sottolineato infine Stefano Venier ricordando che il 50% degli investimenti di Snam è allineato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) e che il 30% rispetta i criteri della Tassonomia Europea.

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Gruppo Riva: dal commercio di rottami a leader europeo nel settore siderurgico

Gruppo Riva emerse negli anni ’50, nel contesto del miracolo economico italiano, rispondendo alla domanda di acciaio per la ricostruzione del Paese. Sotto la guida di Emilio Riva, l’azienda si espanse in Europa, diventando leader del settore. Oggi punta alla sostenibilità, investendo nel riciclo e nella gestione autonoma dei rottami.

Gruppo Riva

Gruppo Riva: dalla rinascita dell’Italia alla svolta green della siderurgia

Gruppo Riva nacque a inizio anni ’50, nel pieno boom economico del secondo dopoguerra. Emilio Riva e il fratello Adriano captarono le grandi prospettive di sviluppo che il settore dell’acciaio avrebbe avuto in un’Italia bisognosa di essere ricostruita. In questa fase, il Paese si trovò ad entrare di colpo nella modernità industriale con una tale rapidità e intensità che prese il nome di “miracolo economico”. In questo contesto, l’intuizione di Emilio Riva si rivelò vincente. L’azienda che fondò accompagnò la ripresa italiana e, in poco tempo, riuscì ad espandersi anche all’estero attraverso acquisizioni mirate di importanti realtà produttive europee. Con sedi in Germania, Francia, Belgio e Spagna, Gruppo Riva si trasformò nel giro di qualche anno da una semplice attività di commercio di rottami ferrosi a uno dei primi gruppi siderurgici del Vecchio Continente. Un primato che detiene tutt’oggi, mentre è impegnato nella continua valorizzazione di uno dei suoi valori fondamentali: la sostenibilità. A testimoniarlo sono le acquisizioni, risalenti a gennaio 2023, di alcuni siti di raccolta, selezione e frantumazione di rottami metallici con cui il Gruppo punta all’autonomia nella catena del riciclo dell’acciaio.

Gruppo Riva: l’introduzione della prima colata continua curva a tre linee

Negli anni ’60, l’industria siderurgica italiana si trovava ad affrontare un periodo difficile dovuto alla sempre più forte concorrenza internazionale, favorita dallo sviluppo di miniacciaierie rese competitive dalla tecnologia del forno elettrico ad arco. Diverse imprese furono costrette a chiudere i battenti. Emilio Riva, che appena dieci anni prima ebbe la lungimiranza di dare vita a Gruppo Riva in un momento particolarmente favorevole, intuì che fosse necessario investire in innovazione e ricerca per stare al passo con i grandi produttori. Decise così di rivolgersi a Luigi Danieli e a Renzo Colombo per realizzare una nuova tecnologia: la colata continua curva a tre linee. Prima ad essere installata in Italia, il 2 giugno 1964 questa entrò in funzione per la prima volta presso lo stabilimento di Caronno Pertusella. Si trattò di un risultato significativo, sia per l’industria dell’acciaio italiana che per Gruppo Riva, che poté abbandonare i lingotti di dimensioni ridotte e realizzare le billette direttamente dall’acciaio liquido, con una migliore resa del ciclo produttivo e una notevole riduzione dei costi.

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Crescita e sostenibilità: le novità di Health Italia

Health Italia è un’azienda leader nel settore della sanità integrativa in Italia, impegnata a migliorare il benessere delle persone attraverso servizi innovativi e personalizzati. Grazie alla continua crescita, all’attenzione alla sostenibilità e all’uso di tecnologie come la telemedicina, l’azienda rappresenta un punto di riferimento nel panorama sanitario nazionale.

Health Italia

Health Italia: soluzioni innovative per il benessere e la prevenzione

Da oltre 20 anni, Health Italia si dedica a migliorare la qualità della vita delle persone offrendo un’ampia gamma di servizi di sanità integrativa. L’azienda propone soluzioni su misura per famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni, includendo piani sanitari personalizzati e programmi di welfare aziendale. Grazie a una vasta rete di strutture convenzionate e all’uso di tecnologie all’avanguardia come la telemedicina, l’azienda rende l’accesso alle cure più semplice e immediato. Inoltre, attraverso iniziative come Hi Welfare e Health Point, l’azienda supporta il benessere dei dipendenti e promuove la prevenzione come elemento chiave per una vita sana.

Crescita e sostenibilità: il futuro di Health Italia

Nel corso del 2023, Health Italia ha registrato una crescita significativa, migliorando la propria redditività e rafforzando la solidità finanziaria. Questo successo è il risultato di una strategia focalizzata sull’efficienza operativa e sull’innovazione continua che caratterizza l’impresa romana. «Il Gruppo ha affrontato una importante riorganizzazione strategica con una focalizzazione sul core business, tramite un processo continuo di semplificazione gestionale e strutturale, che proseguirà anche nel 2024, unitamente a una politica di efficientamento», ha evidenziato l’AD Livia Foglia. L’azienda si impegna anche sul fronte della sostenibilità, come dimostra il rating ESG “A” ottenuto da Cerved Rating Agency. «Guardando al futuro, intendiamo capitalizzare il promettente tasso di crescita nel settore della Sanità Integrativa, mantenendo l’attenzione su efficacia commerciale, efficienza gestionale e sostenibilità», ha concluso la manager.

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La carriera di Valentina Pellegrini, Vicepresidente e Consigliere Delegato del Gruppo Pellegrini

Imprenditrice italiana, Valentina Pellegrini ha consolidato la sua leadership come Vicepresidente e Consigliere Delegato del Gruppo Pellegrini.

Valentina Pellegrini

Valentina Pellegrini, dalla laurea all’esordio professionale

Entrata in azienda nel 2010 dopo il conseguimento della laurea in Economia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Valentina Pellegrini ha inizialmente curato le aree di Amministrazione e Gestione del Personale, fino a ricoprire, nel 2014, un ruolo chiave alla guida del Gruppo. Con le sue competenze strategiche, ha contribuito a rendere il Gruppo Pellegrini leader a livello nazionale e internazionale nei servizi di ristorazione collettiva, welfare aziendale, distribuzione automatica, pulizia e servizi integrati, vendita di derrate alimentari e lavorazione delle carni fresche. Dal 2013, è anche attivamente impegnata in iniziative di solidarietà attraverso la Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus, istituita insieme alla famiglia. La fondazione ha dato vita al Ristorante Solidale Ruben, un progetto rivolto a persone in temporanea difficoltà economica, che rappresenta oggi un modello di sostegno e inclusione sociale.

Gli incarichi ricoperti da Valentina Pellegrini

Negli anni, l’innovazione è diventata un pilastro della strategia aziendale, culminata nel 2016 con l’istituzione dell’Accademia Pellegrini, un centro d’eccellenza per la Ricerca, lo Sviluppo e la Formazione. L’Accademia risponde all’obiettivo di migliorare costantemente i servizi offerti e investire nella crescita professionale dei dipendenti, puntando anche alla sostenibilità come componente centrale del modello di business del Gruppo. Oltre all’attività all’interno dell’azienda, Valentina Pellegrini è attiva nella promozione della categoria imprenditoriale. Dal 2017 è membro del Comitato Strategico di ORICON (Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione) e, dal 2021, fa parte del Consiglio Direttivo di Assolombarda. Oltre a ciò, il suo contributo si estende anche alla Fondazione BPM, dove è membro del Consiglio di Amministrazione dal 2020.

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Pietro Labriola (TIM): l’appello per la competitività europea

Pietro Labriola ha lanciato un appello per un piano industriale europeo a supporto delle telecomunicazioni. Sottolineando l’importanza di infrastrutture digitali e una remunerazione adeguata agli operatori, il manager ha invitato l’Unione Europea a intraprendere azioni concrete per favorire investimenti e competitività nel settore TLC. Il suo intervento riflette un richiamo strategico alla crescita e sostenibilità delle telecomunicazioni in Europa.

Pietro Labriola

Pietro Labriola: l’appello per infrastrutture e competitività nel settore

Al Forum delle Telecomunicazioni di Assotelecomunicazioni – Asstel, Pietro Labriola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di TIM, ha lanciato un appello chiaro e deciso al Governo e all’Unione Europea. Sottolineando l’importanza di un piano industriale europeo per sostenere la competitività nel settore delle telecomunicazioni, il manager ha evidenziato come le infrastrutture digitali siano cruciali per la crescita economica del continente. “Abbiamo bisogno di infrastrutture digitali perché non si inventano”, ha dichiarato Pietro Labriola, rimarcando la necessità di adeguate risorse per supportare l’espansione. Ha anche sottolineato come il settore sia stato “spremuto come un limone” negli ultimi anni, richiamando l’attenzione sulla necessità di investimenti per ripristinare la competitività.

Pietro Labriola: l’importanza di una politica industriale europea secondo l’AD di TIM

Pietro Labriola ha spiegato che il rilancio del settore TLC richiede un intervento decisivo delle istituzioni europee per un ritorno economico congruo sul capitale, fondamentale per incentivare nuovi investimenti. “Non stiamo chiedendo nulla di differente da quello che è la pratica economica”, ha precisato il manager, ponendo l’accento su una revisione delle politiche industriali del passato, che hanno ridotto le capacità del settore. Per Pietro Labriola, solo con il supporto dell’Unione Europea sarà possibile tornare a investire ai livelli necessari per garantire la competitività e l’innovazione nelle telecomunicazioni europee.

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L’alta qualità di Amica Chips arriva in 22 Paesi

Quella di Amica Chips è una storia che nasce nel 1990 in provincia di Mantova, ma che oggi è conosciuta in 22 Paesi del mondo e ha trasformato l’azienda in leader del mercato delle patatine. L’obiettivo è sempre stato puntare sull’alta qualità e la vastità dei prodotti, ma l’azienda fondata da Alfredo Moratti si impegna anche nella salvaguarda dell’ambiente, attraverso un packaging riciclato e la depurazione delle acque utilizzate.

Amica Chips

Amica Chips: patatine croccanti per una storia di successo

Leader nel mercato delle patatine, fondata da Alfredo Moratti nel 1990 a Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova, Amica Chips è un punto di riferimento nel settore alimentare. Il suo fatturato supera i 140 milioni di euro, con più di 350 dipendenti e una struttura di 70.000 mq, i suoi prodotti vengono esportati in oltre 22 Paesi nel mondo grazie alla loro ampia varietà. Nel 1991, l’azienda rientra nella fornitura per la grande distribuzione. Dopo cinque anni acquisisce DORITA, una piccola azienda mantovana di snack e patatine. Successivamente, Amica Chips avvia una serie di acquisizioni strategiche che le permettono di consolidarsi nel mercato delle patatine e snack: nel 1998 rileva Pandal, azienda milanese di chips, crostini e corn flakes, spostando la produzione proprio a Castiglione delle Stiviere; mentre nel 2004 acquisisce MIA, nota azienda del Triveneto.

Amica Chips: l’attenzione all’ambiente

Amica Chips si è impegnata profondamente nel volgere l’attenzione alla sostenibilità ambientale. Da sempre attenta alla qualità, l’azienda guidata da Alfredo Moratti ha introdotto nel 2021 la confezione “AMICA”, composta dal 30% di plastica riciclata e, inoltre, ha garantito la depurazione e il filtraggio delle acque e dei fiumi utilizzati, rispettando la natura. Nel 2023, Amica Chips ha collaborato con la start-up Treebu per creare una foresta di 500 alberi di pawlonia in Italia. Inoltre, i ricavi della linea “Eldorada” 2023 sono stati destinati alla piantumazione di nuovi alberi per ridurre la produzione di CO2.

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Pier Silvio Berlusconi: innovazione per il mercato europeo dei media, focus su MFE

MFE – MEDIAFOREUROPE verso l’obiettivo del primo grande broadcaster europeo in grado di competere con i colossi globali del settore: focus sulle attività e sui progetti guidati dal CEO Pier Silvio Berlusconi.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi sulla strategia di MFE: crescere insieme ai mercati locali

Nato nel 2021 su iniziativa di Pier Silvio Berlusconi, MFE – MEDIAFOREUROPE è il Gruppo paneuropeo che riunisce le attività televisive Mediaset in Italia, Spagna (attraverso Mediaset España) e la partecipazione nella tv tedesca ProSiebenSat.1. Un progetto che ha raccolto e valorizzato l’ampia esperienza consolidata da Mediaset in decenni di attività nel settore dei media, dell’intrattenimento e della tecnologia. Oggi, grazie alla vision messa in campo dal CEO, il Gruppo rappresenta una realtà internazionale e indipendente attiva sui principali mercati mediatici, in grado di supportare il ruolo competitivo dell’Europa sul panorama globale. È proprio questo, infatti, uno dei grandi obiettivi su cui Pier Silvio Berlusconi ha espresso più volte una chiara vision: costruire un polo mediatico solido su scala continentale che riesca a confrontarsi con le grandi aziende nel mondo. Come farlo? Crossmedialità, tecnologia e diversificazione geografica, tra l’altro, per un modello che tenga in alto l’asticella della qualità dei contenuti e dell’offerta al pubblico, consentendo anche di attenuare eventuali squilibri tra i vari mercati. “Ogni nazione deve farsi una tv adatta al proprio pubblico”, aveva specificato il CEO, aggiungendo come questa debba essere “calda, locale, in diretta, prodotta al momento e consumata nell’immediato”.

Pier Silvio Berlusconi: prodotti su misura e piattaforme condivise per il mercato europeo

Nella vision di Pier Silvio Berlusconi per MFE anche un forte focus sul capitale umano, come evidenzia ad esempio il programma di assunzioni avviato nel 2023 con 250 nuovi ingressi, nella prospettiva di proseguire con un totale di 1.000 assunzioni per altri tre anni. Nella strategia complessiva emerge anche una grande attenzione al prodotto, con attività che puntano alla ricerca di un’offerta editoriale per una tv “moderata, familiare e moderna”, come avvenuto sul mercato spagnolo, e vicina alle esigenze del pubblico. Modello applicabile anche in Germania attraverso prodotti locali, differenziandosi nettamente rispetto alla tendenza verso la standardizzazione da parte delle grandi realtà mediatiche nel mondo. Parte del piano ideato da Pier Silvio Berlusconi è anche lo sviluppo di una piattaforma condivisa per la distribuzione dei contenuti e della raccolta pubblicitaria, a beneficio di una maggiore collaborazione tra i diversi mercati. Tale approccio mira a valorizzare le specificità nazionali di ogni Paese, oltre a generare crescita e benefici economici che, a loro volta, possono tradursi in nuove opportunità di sviluppo e occupazione, creando valore per la competitività italiana ed europea.

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Star Italia: l’eccellenza passa dal coinvolgimento dei molti under 30 e delle donne

La grande dedizione di Star Italia nella ricerca della qualità dei materiali, della cura nell’assistenza e nella garanzia le hanno permesso di diventare una delle aziende più importanti nel settore delle ristrutturazioni di bagni. Si aggiunge anche un approccio che unisce la tecnologia al design, un team composto da donne e giovani under 30 e una grande attenzione agli aspetti ESG.

 Star Italia

La solida mission di Star Italia

Da più di tre generazioni, Star Italia si occupa della ristrutturazione di bagni e della completa conversione di vasche in doccia. L’azienda ferrarese offre servizi nel settore edile in tutta Italia, tra cui installazione di vetrate, pergole, infissi e climatizzatori. I punti forti per cui l’azienda eccelle sono rappresentati dalla qualità dei materiali, dalla personalizzazione, dall’assistenza e garanzia. Ciò che le ha permesso di diventare una delle realtà più importanti nel settore edilizio nazionale è la cura con cui segue il cliente nelle fasi di ristrutturazione: documentazione, scelta dei materiali, esecuzione dei lavori, smaltimento dei rifiuti e assistenza post-vendita. Star Italia è composta da 70 dipendenti e 150 agenti a supporto dei clienti nella fase di realizzazione; i giovani under 30 rappresentano la maggioranza degli impiegati, così come le donne compongono l’85% dell’organico. L’obiettivo di Star Italia è unire la tecnologia al design, ampliando le loro competenze progettuali nei servizi di ristrutturazione di bagni ed edifici. Costruire ambienti sicuri e accessibili, all’interno dei quali muoversi senza rischi.

Star Italia: la costruzione di un ambiente migliore

Un punto focale per l’azienda ferrarese rimane la dimensione ESG (Environmental, Social, and Governance). Grande responsabilità nei confronti della salvaguardia dell’ambiente attraverso l’uso di auto elettriche per gli spostamenti interni, l’autonomia energetica con l’uso di impianti fotovoltaici, raccolta differenziata in ufficio, eliminazione di comunicazioni cartacee e corsi di formazione specifici sul tema. Inoltre, Star Italia ha riqualificato un’area di 20.000 mq per la nuova sede di Comacchio, costruendo due edifici alimentati ad energia green e con la presenza di colonnine di ricarica. Sul piano welfare, In collaborazione con l’Associazione FAI – Fondo per l’ambiente italiano, l’azienda ha avviato il progetto “Star con te” in aiuto delle persone in difficoltà, a cui si aggiungono le sponsorizzazioni alle squadre di calcio ADS Portuense, Latina Roma e la squadra di pallavolo femminile Project Star volley. Per la sua dedizione agli aspetti ESG e per la qualità dei prodotti e servizi offerti, Star Italia ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i più importanti il Premio “Le Fonti Awards” 2023 come “Eccellenza dell’Anno Innovazione & Leadership Ristrutturazione Bagno” e il Premio “100 Top Products and Service” assegnato nel 2024 da Class Editori.

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L’Università di Parma lancia la quarta edizione delMaster ARTE: Susanna Esposito lo presiede

Fornirà le competenze tecniche ma affronterà anche le problematiche legate alla privacy e alle altre implicazioni dell’IA e della Telemedicina: il Master ARTE presieduto dalla Professoressa Susanna Esposito sarà tenuto online. Iscrizioni aperte fino al 15 novembre.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: il Master ARTE fornirà le conoscenze per l’applicazione dell’IA in campo medico

Dall’Intelligenza Artificiale alla Telemedicina: l’integrazione delle nuove tecnologie sta portando il settore della sanità a una trasformazione senza precedenti. Da qui la necessità di ampliare le conoscenze dei professionisti in tale campo. Il Master ARTE – Intelligenza Artificiale e Telemedicina offerto dall’Università di Parma e presieduto dalla Professoressa Susanna Esposito nasce proprio con questo scopo. Rivolgendosi a neolaureati e professionisti del settore che vogliono specializzarsi nell’uso delle ultime tecnologie in ambito sanitario, il programma formativo si pone l’obiettivo di fornire competenze interdisciplinari che coprano le applicazioni e le opportunità, ma anche le sfide e le implicazioni, dell’IA e della Telemedicina. Durante il corso, i partecipanti avranno la possibilità di comprendere meglio come tali tecnologie possano migliorare l’efficienza e l’efficacia delle cure, contribuendo a una maggiore soddisfazione dei pazienti e a una riduzione dei costi. Oltre ai benefici, il programma affronterà pure i fattori che ostacolano l’adozione di queste innovazioni e il loro impatto.

Susanna Esposito: un percorso formativo completo e accessibile

Con l’intento di renderlo accessibile a un pubblico ampio e diversificato, il Master ARTE sarà erogato interamente online. Il percorso annuale si suddividerà in due fasi. La prima sarà incentrata sulla Telemedicina, partendo dalla sua definizione e dai servizi che possono essere offerti, fino ad arrivare alle procedure di una televisita. I partecipanti analizzeranno i benefici, i rischi e i limiti della telemedicina, esplorando anche il mondo dei dispositivi medici, delle app e delle piattaforme legate all’e-health. La seconda parte del Master sarà invece dedicata all’Intelligenza Artificiale, affrontando aspetti tecnici, etici e giuridici. Si passerà dai concetti fondamentali dell’IA alla creazione di modelli e algoritmi predittivi, esaminando le tutele e i limiti etici e giuridici, compreso il recente Regolamento UE. Inoltre, si discuteranno le problematiche legate alla privacy nella gestione dei dati e le modalità di utilizzo di queste tecnologie nella diagnostica medica. Oltre alla Professoressa Susanna Esposito, a tenere le lezioni saranno docenti di eccellenza, provenienti da tutta Italia, tra cui professori universitari, medici e professionisti del settore.

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Diana Bracco: l’Europa ha bisogno di una visione unitaria

In occasione dell’Assemblea 2024 di Assolombarda, Diana Bracco, AD e Presidente del Gruppo Bracco, ha condiviso con il “Giornale d’Italia” le sue riflessioni sulla competitività dell’Italia in Europa e l’importanza di una visione unitaria per il futuro del continente.

Diana Bracco

Diana Bracco sulla relazione del Presidente di Assolombarda

Diana Bracco ha commentato la relazione del Presidente Alessandro Spada definendola ben strutturata e incisiva. “Condivido pienamente la sua visione – ha sottolineato – Sono convinta che l’Europa debba crescere non attraverso gli sforzi isolati dei singoli Paesi, ma tramite uno sviluppo su temi trasversali, affrontati con una visione unitaria. Solo così possiamo pensare a una crescita davvero sostenibile e coordinata per il futuro del nostro continente”. Sulla competitività italiana, Diana Bracco ha confermato la solidità dell’Italia. “Molti Paesi potrebbero prendere esempio da noi su diversi fronti, soprattutto per quanto riguarda la capacità produttiva e l’innovazione. Certo, ci sono sempre margini di miglioramento, ma non dobbiamo sottovalutare i nostri punti di forza e le nostre capacità. L’Italia ha tutte le carte in regola per continuare a essere competitiva sul panorama europeo”, ha dichiarato.

Diana Bracco: le conseguenze dei conflitti attuali

Affrontando infine la questione dei conflitti attuali in Europa e in Medio Oriente, Diana Bracco ha espresso preoccupazione per l’impatto economico non solo a livello nazionale, ma anche globale. Le guerre hanno infatti ripercussioni economiche rilevanti “soprattutto in termini di instabilità e incertezza”. “Personalmente – ha quindi concluso – sono fermamente contraria a qualsiasi tipo di conflitto, e in questo mi trovo in pieno accordo con le posizioni del Pontefice. La pace è l’unica via per garantire un futuro di stabilità, non solo economica, ma anche sociale e politica”.

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Alessandro Benetton: Fondazione dedicata ad under 30, la vision dietro il progetto

Alessandro Benetton sul valore che i giovani portano nella nostra vita e più in generale nella nostra società” l’idea di una nuova Fondazione nel cui comitato scientifico siederanno giovani under 30 per individurare progetti da finanziare su inclusione sociale, sostenibilità e terzo settore coinvolgendo anche le aziende di Edizione.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: i giovani sono portatori di competenze una volta meno affinate

Proietta sempre più il suo sguardo sui giovani e sulle nuove generazioni Alessandro Benetton, come dicono le numerose iniziative che ha promosso anche recentemente lasciandosi ispirare dalla consapevolezza che “in un mondo che cambia così in fretta è fondamentale offrire loro il supporto e le opportunità per crescere e svilupparsi al meglio”. Lo ha fatto anche scrivendo la sua autobiografia, “La Traiettoria”, nata proprio dal bisogno di “avvicinarmi ulteriormente ai giovani, quegli stessi giovani che i social mi avevano dato modo di incontrare e conoscere meglio”.  È a loro che si rivolge in quelle pagine raccontando esperienze professionali e di vita e condividendo aneddoti e riflessioni: “A quei giovani che spesso si sentono incompresi, che talvolta si smarriscono nel loro percorso e lottano per ritrovarsi”. Ma come scrive anche su LinkedIn, “i giovani sono portatori di competenze una volta meno affinate”: basti pensare ad esempio “all’alfabetizzazione digitale o all’intelligenza emotiva, qualità cruciali nel mondo del lavoro, di cui oggi sentiamo parlare tanto specie dopo la scossa che abbiamo provato con la pandemia in termini di salute mentale”. Ed è proprio riflettendo su questi aspetti che Alessandro Benetton ha ideato una nuova iniziativa di rilievo, annunciata in un’intervista su “Grazia”: la nascita di una fondazione per sviluppare il talento di chi ha meno di 30 anni.

Alessandro Benetton: i giovani meritano tutto il nostro ascolto, il nostro impegno e il nostro supporto

Dietro l’idea di una nuova Fondazione dedicata agli under 30, spiega Alessandro Benetton su LinkedIn, una “visione strutturata che promuove inclusione sociale, sostenibilità e la collaborazione tra università italiane e straniere”: l’obiettivo è “creare un impatto concreto, aiutando ragazzi talentuosi ma senza risorse a proseguire gli studi e realizzarsi”. Tra i primi progetti, iniziative che spaziano dallo sport alla formazione, con scuole digitali e ristrutturate, e concorsi culturali per giovani artisti le cui opere saranno esposte nei nostri aeroporti: d’altronde sono coinvolte nel progetto anche le aziende di Edizione, da Mundys ad Aeroporti di Roma. Nel comitato scientifico della nuova Fondazione siederanno quindi solo under 30 “portando un punto di vista fresco e innovativo”: l’inizio delle attività è previsto nel 2025. “Offrire ai giovani la possibilità di esprimersi, di prendersi delle responsabilità e di fallire, se necessario, è il più grande regalo che possiamo fare loro. Perché non sono solo il futuro: sono già il presente. E meritano tutto il nostro ascolto, il nostro impegno e il nostro supporto”, spiega Alessandro Benetton sottolineando con queste parole il valore dell’iniziativa.

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MFE, sistema crossmediale unico in Europa: l’analisi di Pier Silvio Berlusconi

Come evidenziato da Pier Silvio Berlusconi, MFE – MEDIAFOREUROPE rappresenta oggi il primo polo mediatico europeo in grado di competere con i colossi del settore nel mondo.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE cresce con il modello crossmediale

Pier Silvio Berlusconi traccia per MFE – MEDIAFOREUROPE un percorso di evoluzione che conferma il Gruppo tra le maggiori realtà nel settore dei media e della comunicazione in Europa. Un tragitto avviato da anni che fa della qualità, dei contenuti e della tecnologia gli elementi cardine di un sistema crossmediale unico nel suo genere. Tutto ciò anche alla luce della crescita del Gruppo, avvenuta ad esempio a livello di produzione in Italia e in Spagna, con un’offerta televisiva moderata, contemporanea e adatta a ogni pubblico e con ambizioni di ulteriore crescita anche in Germania. Per far questo, MFE – MEDIAFOREUROPE punta sempre più su una piattaforma condivisa per la distribuzione e la raccolta pubblicitaria, pensata per competere a livello globale con le grandi realtà mediatiche. Obiettivo ambizioso ma su cui Pier Silvio Berlusconi mostra fiducia anche in virtù dei risultati del primo semestre 2024, che indicano una crescita nei ricavi, nel risultato operativo e nell’utile, oltre che un miglioramento della posizione finanziaria netta di 240 milioni rispetto al 2023. Inoltre, con un titolo che cresce più della media europea, MFE si proietta verso una strategia che guarda al futuro del settore dei media in Europa.

Pier Silvio Berlusconi: prodotti televisivi integrati anche sul digitale

Analizzando le performance di MFE – MEDIAFOREUROPE, Pier Silvio Berlusconi ha evidenziato in diverse occasioni come la strategia di diversificazione geografica, unita al sistema crossmediale, rendano MFE un esempio unico in Europa. Tale modello integra i canali più tradizionali, come la tv e la radio, con il web, dove i contenuti esclusivi vengono riproposti ma anche arricchiti con novità. Come dichiarato dal CEO, “la televisione generalista non è morta, anzi il prodotto televisivo funziona bene anche sui device digitali”. Non a caso Mediaset Infinity ne è la prova tangibile, con oltre 12,2 milioni di utenti raggiunti a giugno 2024 (dato Audicom) e una previsione di quasi 16 milioni di televisioni raggiunte mensilmente, totalizzando un bacino mensile pubblicitario che si attesta sugli 860 milioni. Facendo leva anche sulla visione on demand e sul VOSDAL – ovvero la possibilità di guardare contenuti tv subito dopo la messa in onda – Mediaset Infinity è diventata uno dei pilastri della crossmedialità di MFE, contribuendo a risultati oltre ogni previsione nel primo semestre 2024. Merito anche della grande capacità del Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi di creare e diffondere contenuti locali, autentici e in linea con le specificità dei mercati nazionali.

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Alfredo Moratti (Amica Chips): un modello di leadership per le nuove generazioni

Il contributo di Alfredo Moratti, Presidente e fondatore di Amica Chips, nell’industria alimentare italiana può essere considerato un esempio di leadership per le generazioni a venire, la dimostrazione che con passione e dedizione si possono raggiungere risultati straordinari.

Alfredo Moratti

La storia di Alfredo Moratti e la nascita di Amica Chips

Nato il 2 agosto 1953 a Castiglione delle Stiviere, Alfredo Moratti è un noto imprenditore dell’industria alimentare italiana, conosciuto soprattutto per aver fondato lo storico brand di patatine fritte confezionate Amica Chips. La sua carriera affonda le radici nella tradizione familiare ma sono la sua determinazione e la propensione all’innovazione a definirne la storia professionale. Avvia il suo percorso come operario nell’azienda di famiglia, specializzata in escavatori, nella quale sviluppa una solida etica del lavoro. Nel 1990 intraprende la sua avventura imprenditoriale, fondando Amica Chips e dedicandosi alla produzione di patatine fritte di alta qualità. L’attenzione maniacale per la sicurezza e la qualità delle materie prime si traduce rapidamente in un successo commerciale, con i prodotti dell’azienda che entrano nei supermercati Esselunga, segnando l’inizio della distribuzione su larga scala. Negli anni successivi Alfredo Moratti amplia la propria visione acquisendo marchi di prestigio come DORITA, PANDAL e MIA, consolidando la presenza di Amica Chips nel mercato. L’azienda diventa infatti un punto di riferimento nel settore.

Un futuro promettente: la vision di Alfredo Moratti tra continuità familiare e innovazione

Con l’ingresso dei figli Laura e Oscar, e successivamente della moglie Luisa e del genero Nicola, Amica Chips si conferma come una realtà a conduzione familiare. Negli anni 2000 Alfredo Moratti guarda al futuro con ambizione, decidendo di investire nell’ampliamento del sito produttivo e costruendo un magazzino centralizzato all’avanguardia. Oltre a rafforzare l’infrastruttura aziendale, tali investimenti contribuiscono a preparare l’azienda ad affrontare le sfide future. Nel 2015 Amica Chips celebra il suo 25° anniversario con un evento speciale che coinvolge i dipendenti e le loro famiglie, in un momento significativo volto a ricordare il passato e proiettare l’azienda verso il futuro. Oggi Alfredo Moratti continua a essere una figura di riferimento nel panorama imprenditoriale italiano, distinguendosi per il suo approccio che unisce tradizione familiare, innovazione e impegno profondo per l’eccellenza.

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Stefano Venier: Snam tra sicurezza energetica e decarbonizzazione, parla l’AD

Sicurezza energetica, la vision dell’AD di Snam Stefano Venier: “L’Italia, nel continuare a lavorare nella giusta direzione, può essere fiera del percorso compiuto”.

Stefano Venier (Snam)

Pronti ad affrontare l’inverno: il punto dell’AD di Snam Stefano Venier nell’intervista a “QN”

Nell’intervista pubblicata lo scorso 21 ottobre sul “Quotidiano Nazionale”, l’AD Stefano Venier sottolinea il ruolo strategico che Snam riveste per la sicurezza energetica del Paese. Nel mercato globale dell’energia, contraddistinto da una persistente fragilità, permangono ancora elementi di incertezza: nonostante ciò “siamo pronti ad affrontare l’inverno grazie alla diversificazione degli approvvigionamenti e alla dotazione infrastrutturale che stiamo implementando”. Non solo: i progressi raggiunti a fronte delle strategie lungimiranti implementate in questi anni collocano oggi il Paese al di sopra della media europea sul fronte del riempimento degli stoccaggi. Secondo Stefano Venier infatti “l’Italia, nel continuare a lavorare nella giusta direzione, può essere fiera del percorso compiuto, non soltanto per la rapidità con cui già allo scoppio del conflitto russo-ucraino abbiamo valorizzato le nostre tre differenti rotte di approvvigionamento da Sud (oggi superiori al 50%), ma anche per i progetti infrastrutturali celermente avviati per incrementare la capacità di trasporto via tubo verso nord e dotarci di nuovi rigassificatori”. In questo a giocare un ruolo importante è stata proprio Snam: l’AD sottolinea infatti che “con la nave di Piombino attiva da luglio 2023 e con la prossima entrata in esercizio del terminale di Ravenna, la capacità di rigassificazione complessiva del Paese salirà a 28 miliardi di metri cubi”. E “con i nostri investimenti diamo anche un contributo al Pilil valore aggiunto che nel 2023 è stato generato dagli investimenti realizzati da Snam sul territorio nazionale equivale a 2,7 miliardi di euro”.

 Stefano Venier: ripristinando le aree interessate dagli scavi ne preserviamo la biodiversità vegetazionale e faunistica

Nell’intervista, l’AD Stefano Venier parla anche del primo Transition Plan di Snam: una roadmap “articolata, flessibile e soggetta a futuri aggiornamenti che indica strategie, obiettivi, azioni e risorse con cui guardiamo alle prossime decadi” per arrivare al Net Zero entro il 2050. Sono 26 i miliardi investiti da qui al 2032 “o direttamente collegati alla decarbonizzazione o comunque relativi al consolidamento di un sistema multi-molecola che abiliti la transizione”: già oggi “il 50% del nostro funding è collegato a obiettivi di riduzione delle emissioni”. Gli obiettivi principali includono il Net Positive Impact sulla natura entro il 2027, il 52% degli investimenti allineati alla tassonomia UE entro il 2032 e la neutralità carbonica entro il 2040. Focus sulle emissioni quindi ma anche sulla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità vegetazionale e faunistica nei territori in cui opera: l’obiettivo è “avere cantieri a impatto positivo già entro il 2027”. D’altronde rivestono “un ruolo imprescindibile” anche all’interno del Piano strategico, come Stefano Venier ricorda anche nell’intervista: “Siamo presenti in tutto il Paese con 33mila chilometri di tubi, 4 rigassificatori (più quello di Ravenna in arrivo), 9 impianti di stoccaggio, a cui si aggiungeranno presto i 3 di Edison Stoccaggio, e oltre 700 cantieri attivi su 18 regioni, operando in trasparenza e raccordo con le amministrazioni locali ed esercitando un presidio anche idrogeologico del territorio, che teniamo sotto controllo con asset sempre più intelligenti e piattaforme digitali per la gestione integrata di impianti e processi”.

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L’impegno di Serenissima Ristorazione per ambiente e società

Serenissima Ristorazione, realtà leader nella ristorazione collettiva, fissa nuovi standard in materia di sostenibilità. Le recenti iniziative sono volte alla riduzione dell’impatto ambientale, agli investimenti in tecnologia e alla promozione di collaborazioni per il bene sociale. Impegnata nell’innovazione e nel valore condiviso, l’azienda adotta un approccio olistico alla crescita.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione: investimenti per un futuro sostenibile

Con un impegno costante verso l’ambiente, Serenissima Ristorazione ha reso pubblico il suo secondo Bilancio di Sostenibilità, nel quale vengono analizzate le iniziative e gli investimenti mirati a promuovere una crescita inclusiva e sostenibile. Il documento, riferito al biennio 2022-2023, mette in luce l’impatto ambientale e sociale dell’azienda, evidenziando le strategie messe in atto per migliorare. Negli ultimi due anni l’azienda ha sviluppato numerosi progetti per aumentare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale. Tra questi, l’installazione di un impianto fotovoltaico presso il Centro di Cottura di Mogliano Veneto ha permesso una significativa diminuzione delle emissioni di CO2, trasformando l’energia solare in elettricità senza ricorrere a combustibili fossili. Nel 2023 l’azienda ha destinato oltre 30 milioni di euro a progetti di sviluppo tecnologico, mitigazione dell’impatto ecologico e ha pianificato ulteriori investimenti di 60 milioni per il 2024. La promozione della filiera corta è un altro pilastro dell’impegno dell’azienda, che si avvale per il 99% di fornitori italiani. Questa scelta non solo riduce l’impatto dei trasporti, ma incentiva anche l’utilizzo di mezzi elettrici e carburanti ecologici. Per il suo contributo nella lotta al cambiamento climatico e per le eccellenti performance gestionali e finanziarie, l’azienda ha ricevuto nel 2024 la prestigiosa pergamena “Green” del Premio Industria Felix.

Collaborazioni e impegno sociale di Serenissima Ristorazione

Il 2023 ha segnato l’inizio di importanti collaborazioni per l’azienda nel campo del benessere sociale. Infatti, Serenissima Ristorazione ha avviato una partnership con Animenta, associazione no profit che promuove la consapevolezza sui disturbi dell’alimentazione, donando terapie e organizzando incontri educativi in diversi licei italiani per sensibilizzare giovani e famiglie. Parallelamente, ha stretto accordi con realtà come Caritas, Legambiente e il “Progetto 739”, volto all’inclusione lavorativa di persone con disabilità. Non meno rilevante è l’investimento sul capitale umano interno. Nel 2023 è stata lanciata la Serenissima Corporate Academy, con l’obiettivo di formare i collaboratori e le collaboratrici dell’azienda, provenienti da numerose nazioni diverse, e promuovere l’innovazione aziendale. Inoltre, Serenissima Ristorazione ha rafforzato il suo impegno contro lo spreco alimentare, recuperando cibo integro da donare attraverso il “pasto solidale”, in collaborazione con enti come il Banco Alimentare.

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Pier Silvio Berlusconi: MFE in Europa per investire e creare nuova occupazione

Pier Silvio Berlusconi, MFE: “In Italia stiamo aumentando il prodotto italiano, lo stiamo facendo in Spagna dando vita a una tv moderata, familiare e moderna. Ed è quello che vorremmo si facesse e sarebbe giusto fare in Germania. Anche investendo di più e creando nuova occupazione”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE leader anche in Spagna e abbiamo un’importante presenza in Germania

Pier Silvio Berlusconi, intervistato lo scorso luglio in merito alla notizia della promozione da parte degli analisti di JPMorgan con il rialzo della raccomandazione a “Overweight” da “Neutral”, aveva ricordato che “l’augurio, la speranza, il progetto a cui lavoriamo è quello di creare il primo vero broadcaster europeo che abbia un’impronta tale sul pubblico da poter competere con i giganti, con le multinazionali del web e di internet”. Portare avanti il progetto in uno scenario particolarmente complesso per il settore dei media come quello attuale (basti pensare che durante le varie crisi il mercato della pubblicità è passato da 10 miliardi di euro a 6 miliardi, una perdita del 40%) e la concorrenza anche da parte del web rende la sfida ancora più ardua. Nonostante ciò “siamo riusciti a diventare leader anche in Spagna e abbiamo un’importante presenza in Germania”: la conferma di quanto evidenziato dal CEO di MFE è nei numeri del primo semestre 2024 che sono stati presentati lo scorso 20 settembre. “Abbiamo tutti i fondamentali in crescita. Ricavi in crescita, risultato operativo in crescita, utile in crescita, posizione finanziaria netta migliorata dalla fine dell’anno scorso di 240 milioni. Ultimissimo, il nostro titolo cresce di più della media di tutti i broadcaster in Europa”: merito anche della dimensione internazionale del Gruppo, una “diversificazione geografica che attutisce gli squilibri nei diversi mercati”, che unitamente a un sistema crossmediale sempre più evoluto ed esportabile in tutta Europa fanno di MFE un “modello unico” a livello europeo. Nei mesi scorsi anche autorevoli testate di rilievo internazionale come “Les Echos”, “Augsburger Allgemeine”, “Financial Times” hanno dedicato diversi articoli al progetto MFE rimarcandone il valore anche in relazione alle prospettive di evoluzione del mercato.

Pier Silvio Berlusconi: la crescita internazionale di MFE nella vision del CEO

Il sistema crossmediale di MFE, nato su iniziativa di Pier Silvio Berlusconi, convince anche gli investitori: anche nel primo semestre il Gruppo ha conseguito infatti un deciso aumento della raccolta pubblicitaria, consolidando in Italia il trend estremamente positivo che aveva caratterizzato l’ultima parte del 2023 e registrando segnali di un deciso miglioramento anche in Spagna, dove prosegue il processo di forte rinnovamento dell’offerta editoriale televisiva e digital avviato nel corso dello scorso esercizio. Numeri che riflettono la vision di Pier Silvio Berlusconi dietro la strategia di MFE: “Noi non abbiamo voglia di conquistare per conquistare, ma vogliamo aiutare a crescere”. È quanto il Gruppo sta facendo

anche in Germania dove è primo azionista del Gruppo tv Prosiebensat. “Si tratta di fare il meglio per una importante media company europea e per tutti gli azionisti. Assumendo una strategia chiara e concreta”, aveva spiegato il CEO lo scorso marzo al “Corriere della Sera”. Lo riporta anche il documento dello scorso 8 aprile con cui MFE propone di “analizzare e preparare uno spin-off delle attività non core di ProSiebenSat.1 Media come opzione aggiuntiva (e esplicitamente non come alternativa esclusiva) alle ripetute intenzioni del management di cedere tali attività non core” per portare Prosiebensat a rifocalizzarsi sull’intrattenimento, il core business. Ora MFE attende i risultati del terzo trimestre e, secondo indiscrezioni diffuse lo scorso 4 ottobre da “Bloomberg News”, starebbe valutando “la possibilità di fare una mossa già il mese prossimo se non mostreranno sufficienti progressi nel raggiungimento degli obiettivi”. Il progetto di MFE per creare un grande broadcaster europeo “non significa fare una tv italiana in Germania con prodotti congelati tipo quelli delle piattaforme, senz’anima”, aveva ribadito Pier Silvio Berlusconi lo scorso marzo. “Ogni nazione deve farsi una tv adatta al proprio pubblico. Calda, locale, in diretta, prodotta al momento e consumata nell’immediato e in questo caso assolutamente tedesca. Noi persino in Italia stiamo aumentando il prodotto italiano, lo stiamo facendo in Spagna dando vita a una tv moderata, familiare e moderna. Ed è quello che vorremmo si facesse e sarebbe giusto fare in Germania. Anche investendo di più e creando nuova occupazione”: di base, come sta avvenendo anche in Spagna, c’è la consapevolezza che “grazie ai potenziali risultati economici creeremmo nuovo sviluppo” con nuove dimensioni che “porterebbero aumenti di ricavi e sinergie” a partre dalla tecnologia e dallo sviluppo di “una piattaforma comune di distribuzione di contenuti e di raccolta pubblicitaria capace di resistere e fronteggiare i colossi d’oltreoceano”.

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Innovazione e decarbonizzazione, Alessandro Bernini: il piano strategico di MAIRE per il futuro

Alessandro Bernini, CEO del Gruppo MAIRE, ha delineato ambiziosi obiettivi per il 2024, puntando a un consolidamento della crescita rispetto ai risultati del 2023.

Alessandro Bernini

Alessandro Bernini: solidità della pipeline commerciale e visione di crescita

Durante l’evento “Out of the unBox”, Alessandro Bernini ha parlato della salute della pipeline commerciale del Gruppo, mettendo in luce la sua capacità di generare redditività e attrarre talenti. La sua visione strategica è quella di mantenere un portafoglio di progetti in grado di garantire risultati superiori rispetto al passato. “Vogliamo continuare ad essere un polo attrattivo per il personale qualificato della nostra industria – ha fatto sapere il CEO – Ritenerci ‘Employers of Choice’ non è uno slogan, ma è un dato di fatto, in quanto stiamo trovando sempre piena disponibilità in chi vuole far parte della nostra azienda, nelle varie geografie che ci interessano, dal sud-est asiatico, l’India in particolare, arrivando anche in Europa. Una disponibilità dettata dalla consapevolezza che in noi c’è capacità di sviluppo e crescita”. MAIRE ha anche presentato il piano strategico 2024-2033, confermando la necessità di aggiornare il proprio piano industriale.

Alessandro Bernini: il “Super Cycle” di investimenti e la transizione verso materie prime alternative

Un elemento chiave della strategia di crescita è rappresentato dal “Super Cycle” di investimenti, in particolare nel settore Downstream dell’Energy Value Chain, che si concentra sulla trasformazione delle risorse piuttosto che sul loro sfruttamento. Oggi risulta fondamentale adottare soluzioni innovative per la decarbonizzazione, riducendo l’impronta di carbonio e aumentando al contempo l’efficienza energetica. Alessandro Bernini ha ribadito l’importanza di una transizione verso l’uso di materie prime alternative come “rifiuti, energia elettrica che diventa, grazie al processo dell’elettrolisi, idrogeno e l’idrogeno e la CO2 sono i due Build Block fondamentali per produrre qualsiasi componente tradizionalmente prodotto con risorse naturali”. Con la controllata NextChem, MAIRE si propone come leader nell’integrazione tra investimenti e soluzioni tecnologiche innovative. “Deteniamo già le soluzioni tecnologiche, quindi la combinazione dei due: la capacità di eseguire il grande stream di investimenti delle Major e delle National, accompagnate dalla possibilità di dare una soluzione tecnologica innovativa, è quello che risulta essere vincente anche nell’ultima acquisizione di portafoglio”, ha quindi concluso il CEO.

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Storia di un’eccellenza italiana: il successo di Gruppo Riva

L’imprenditorialità e l’intuito di Emilio Riva hanno guidato Gruppo Riva verso uno straordinario processo di evoluzione, trasformandolo da una piccola società attiva nella raccolta dei rottami in una delle principali realtà siderurgiche europee.

Gruppo Riva

La visione di Emilio Riva e la nascita di Gruppo Riva

Fondata nel 1954 dai fratelli Emilio e Adriano Riva, Riva & C. s.a.s. inizia la sua attività specializzandosi nella raccolta e rivendita di rottami metallici, un settore in espansione nell’Italia del Dopoguerra, ancora impegnata nella Ricostruzione. Emilio Riva aveva però una visione più ampia: secondo l’imprenditore, la produzione diretta di acciaio avrebbe potuto generare guadagni più significativi rispetto alla semplice raccolta e vendita. Venne così realizzato il primo impianto siderurgico di Gruppo Riva a Caronno Pertusella, dotato di forni elettrici all’avanguardia, ponendo le basi per una successiva espansione.

Resilienza e innovazione: come Gruppo Riva ha affrontato la crisi degli anni ‘60

Negli anni ‘60, mentre il settore siderurgico italiano affrontava una crisi profonda a causa della crescente concorrenza internazionale, Gruppo Riva dimostrò una notevole capacità di adattamento e resilienza. Grazie a importanti investimenti in innovazione tecnologica, venne introdotta la colata continua curva a tre linee, un metodo già applicato con successo in Austria ma praticamente sconosciuto in Italia. Per realizzare questo ambizioso progetto, l’azienda si avvalse della collaborazione di esperti come Luigi Danieli e Renzo Colombo. L’implementazione della colata continua consentì al Gruppo di produrre billette direttamente dall’acciaio liquido, aumentando significativamente la capacità produttiva e gettando le basi per la futura leadership internazionale nel settore siderurgico. Gruppo Riva continua oggi a mantenere un forte focus sulla ricerca e sviluppo. Stabilimenti come quello di Lesegno fungono da veri e propri laboratori, nei quali tecnologie avanzate, come il Gleeble 3800, permettono di testare le proprietà dell’acciaio durante l’intero ciclo di lavorazione.

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Luca de Meo e Pedro Sanchez parlano del rilancio dell’auto in Spagna

Al Palazzo della Moncloa, il CEO di Renault Group Luca de Meo, ha parlato insieme al Premier spagnolo Pedro Sanchez del percorso di trasformazione sostenibile dell’industria dell’auto. Tra le priorità, la mobilità elettrica e le strategie per rafforzare la competitività europea.

Luca de Meo

Luca de Meo alla Moncloa: sfide e opportunità per l’industria automobilistica europea

Il Premier spagnolo Pedro Sanchez ha incontrato a Madrid Luca de Meo, CEO di Renault Group e Presidente dell’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA), per affrontare temi cruciali per il futuro dell’industria automobilistica. La conversazione ha toccato aspetti centrali come la competitività, la decarbonizzazione e la digitalizzazione del settore, temi che costituiscono vere sfide per l’Europa e, in particolare, per la Spagna. Sanchez, affiancato dal Ministro dell’Industria Jordi Hereu e da altri rappresentanti governativi, ha evidenziato il lavoro svolto dal suo governo dal 2018, in particolare nella promozione della mobilità sostenibile e dell’adozione di veicoli elettrici. In risposta, Luca de Meo ha illustrato alcune delle azioni strategiche avviate per favorire una transizione ecologica nel settore, tra cui iniziative mirate alla produzione di veicoli compatti, soluzioni per una mobilità urbana efficiente e innovazioni nelle auto a idrogeno. A supporto di questi obiettivi, Sanchez ha richiamato l’importanza del piano Perte, che destina 5 miliardi di euro alla mobilità verde, accelerando così l’adozione di auto elettriche e la creazione di infrastrutture adeguate.

Gli obiettivi di Renault Group nelle parole di Luca de Meo a Parigi

La settimana precedente, al Salone dell’Auto di Parigi, Luca de Meo aveva espresso chiaramente l’intenzione di Renault Group di mantenere gli obiettivi di profitto per il 2024, senza allinearsi alla tendenza di revisioni al ribasso osservata in altri gruppi automobilistici. Secondo il CEO, le performance di Renault risultano solide e in linea con le previsioni, grazie anche ai buoni risultati ottenuti dalle vendite di modelli elettrici. Per l’anno in corso, il marchio francese stima un margine operativo superiore al 7,5% e un flusso di cassa libero che supera i 2,5 miliardi di euro, e ad oggi non emergono segnali che rendano necessario un cambio di rotta. Durante il Salone, Renault Group ha catturato l’attenzione con il nuovo modello Renault 4 E-Tech Electric e Twingo E-Tech Electric Prototype, che preannuncia la nuova Twingo elettrica che arriverà nel 2026, rivisitazioni moderne di classici del passato, oltre al prototipo Emblème, compatta a idrogeno che dimostra l’impegno della Casa verso una mobilità più sostenibile. Luca de Meo ha inoltre sottolineato che la qualità e il design accattivante dei veicoli sono elementi centrali per il successo, minimizzando il ruolo degli incentivi statali che, pur utili, non dovrebbero costituire la ragione principale delle vendite.

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Il percorso professionale di Luciano Castiglione fino all’approdo in Unoenergy S.p.A.

Luciano Castiglione, esperto di lungo corso nel settore energetico, guida oggi la Direzione Commerciale Area Adriatico Sud di Unoenergy S.p.A. Con una solida esperienza in efficienza energetica, unisce strategia e innovazione, promuovendo un approccio sostenibile e orientato alla crescita commerciale.

Luciano Castiglione

Luciano Castiglione: la carriera nei settori farmaceutico ed energetico

Luciano Castiglione inizia il suo percorso professionale negli anni ‘90 nel settore farmaceutico, dove ha costruito una carriera di successo, culminata in importanti ruoli come quello di Amministratore Delegato di DEA S.p.A. Direttore Generale di Astea Energia S.p.A., ha guidato processi di privatizzazione e sviluppato linee di business in efficienza energetica. Il suo percorso formativo prende il via con una laurea in Farmacia, seguita da anni di specializzazione e crescita professionale nel Gruppo Angelini, per poi approdare nel settore energetico con Edison S.p.A., dove ha affinato le proprie competenze in contrattazione e analisi di mercato. Oggi, alla guida di Unoenergy S.p.A., Luciano Castiglione si impegna per un approccio integrato che favorisca non solo lo sviluppo aziendale, ma anche un impatto positivo sulla comunità.

Impatti e strategie sostenibili: l’approccio di Luciano Castiglione

In Unoenergy S.p.A., Luciano Castiglione porta avanti una visione orientata alla sostenibilità e all’efficienza, introducendo pratiche innovative che supportano il territorio e le esigenze delle imprese locali. Nel suo ruolo, promuove una rete commerciale che si estende su tutta l’area Adriatico Sud, con l’obiettivo di ottimizzare i consumi energetici e offrire soluzioni competitive e sostenibili. Durante la sua carriera, ha saputo adattare le strategie aziendali alle sfide del mercato, garantendo al contempo il miglioramento dei servizi offerti e la soddisfazione dei clienti. Con una flessibilità operativa consolidata, Luciano Castiglione rappresenta oggi un pilastro per l’espansione di Unoenergy S.p.A., e il suo operato continua a riflettere la sua convinzione che efficienza e responsabilità siano le chiavi del successo.

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Tecnicaer Engineering, leader italiano nella progettazione eco-sostenibile

Fondata nel 2004 ad Aosta da Fabio Inzani e Stefano Bonfante, Tecnicaer Engineering si è rapidamente affermata come uno dei principali protagonisti nel panorama della progettazione integrata in Italia. Specializzata nella realizzazione di opere pubbliche di grande rilevanza, l’azienda ha saputo espandere le proprie competenze a livello internazionale, concentrandosi in particolare su progetti di carattere civile.

Tecnicaer Engineering

Tecnicaer Engineering: eccellenza e innovazione nella progettazione

Con sedi strategiche a Torino, Milano e Firenze, Tecnicaer Engineering opera in diversi ambiti, tra cui quello ospedaliero, sanitario, universitario, scolastico, sportivo, militare e carcerario. L’azienda cura ogni fase del processo, dall’analisi di fattibilità alla gestione operativa, ponendo particolare attenzione agli aspetti architettonici, ingegneristici, strutturali, impiantistici e urbanistici. In qualità di membro fondatore del consorzio Mythos, Tecnicaer Engineering riveste un ruolo di spicco nel settore, integrando creatività e soluzioni tecniche avanzate. La sua missione è ridefinire gli standard qualitativi e funzionali, garantendo servizi che rispettano i più elevati criteri di qualità, tutela ambientale e sicurezza sul lavoro. L’azienda è certificata ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001 – UNI ISO 45001.

Tecnicaer Engineering, leader nella progettazione eco-sostenibile

Tecnicaer Engineering si distingue per la progettazione di infrastrutture eco-sostenibili, pensate per migliorare la qualità della vita delle comunità. Membro del Green Building Council, l’azienda si contraddistingue anche per l’eccellenza nel Rating di Legalità e promuove attivamente le migliori pratiche di sostenibilità ambientale, seguendo protocolli come LEED, ITACA, WEEL e BREAM. Impegnata in settori quali il Project Financing, Global Services e Facilities Management, rappresenta un partner ideale per la realizzazione di progetti complessi, unendo precisione, innovazione e una forte attenzione alla sostenibilità in tutte le sue attività.

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FME Education, un partner a supporto degli insegnanti e degli studenti

FME Education è un Editore specializzato nella creazione di contenuti didattici per la formazione. Progetta risorse innovative, destinate sia all’uso in classe che a casa, con l’obiettivo di supportare la crescita e l’apprendimento dei giovani studenti. La proposta si rivolge a insegnanti, studenti e famiglie, cercando di soddisfare le diverse esigenze di ciascun gruppo.

FME Education

Imparare divertendosi: la mission di FME Education

Il motto di FME Education, “Imparare divertendosi!”, rappresenta la missione dell’Editore. La convinzione che l’integrazione tra tecnologia e creatività possa trasformare l’insegnamento in un’esperienza coinvolgente e stimolante è alla base dell’approccio metodologico. Tale sinergia rende l’apprendimento più accessibile per gli studenti e facilita il lavoro degli insegnanti. Curiosità e coinvolgimento sono le condizioni necessarie per innescare l’apprendimento e l’offerta di FME Education si basa proprio sulla presentazione di nozioni e informazioni che mettono in campo l’esplorazione, la sfida, il gioco e la scoperta.

FME Education: un’offerta che si rivolge a scuola e famiglia

La proposta di FME Education parte dal principio che la condivisione sia alla base della conoscenza e della crescita. Sono due i luoghi elettivi della formazione a cui l’Editore si rivolge: la scuola e la famiglia. Essere un partner di insegnanti e genitori è il principale obiettivo, raggiungibile attraverso la sinergia di tre anime forti di FME Education. Ci sono infatti un team editoriale comprendente autori, redattori, docenti, creativi e consulenti; un gruppo tecnico formato da sviluppatori, grafici e programmatori; una squadra di esperti di formazione (docenti, pedagoghi e formatori) a cui l’Editore si rivolge sia per avere una consulenza per lo sviluppo di nuovi prodotti, che per affidare loro le attività di formazione sulle risorse e i servizi svolti quotidianamente nelle scuole.

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Botter: tradizione e innovazione nel settore vitivinicolo

Botter, fondata da Carlo Botter nel 1928, è un simbolo dell’eccellenza vinicola italiana. L’azienda ha consolidato la sua presenza internazionale attraverso la produzione e commercializzazione di vini di qualità, abbracciando la sostenibilità e valorizzando le tradizioni enologiche italiane. Fa parte del Gruppo Argea insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini.

Botter Spa

Botter: un secolo di eccellenza nel vino italiano

Botter S.p.A., storico marchio vinicolo di Fossalta di Piave, celebra una lunga tradizione di successo nel settore enologico. Parte integrante insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini del Gruppo Argea, il più grande operatore privato nel panorama vitivinicolo italiano, l’azienda si è affermata come uno dei principali esportatori di vino italiano nel mondo. Specializzata nella produzione e commercializzazione di vini fermi e frizzanti, Botter offre una vasta gamma di denominazioni ed etichette, tra cui Prosecco, Primitivo e Pinot Grigio, apprezzate nei mercati chiave dell’export.

Botter e la sostenibilità: l’impegno per il futuro del vino

Oltre alla qualità dei suoi prodotti, l’azienda si distingue per l’impegno verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale nel settore vitivinicolo. L’azienda promuove pratiche sostenibili nella produzione di vini DOC e DOCG e supporta la transizione ecologica della filiera. Grazie al suo orientamento internazionale e al posizionamento competitivo, Botter S.p.A. è al centro di un progetto di aggregazione che mira a coinvolgere le eccellenze enologiche italiane, valorizzandone le identità e preservandole come espressione della tradizione, con l’obiettivo di aumentare la presenza del vino italiano nel mondo.

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Amica Chips e WillBe trasformano l’e-commerce delle patatine

Amica Chips, storico brand italiano nel settore degli snack salati, ha intrapreso una nuova avventura digitale collaborando con l’agenzia di marketing WillBe per lanciare un e-commerce all’avanguardia. Questa iniziativa ha rivoluzionato l’esperienza d’acquisto dei consumatori, puntando su accessibilità, inclusività e coinvolgimento delle nuove generazioni, senza perdere di vista l’identità del marchio.

Amica Chips

Amica Chips e WillBe: la scommessa dell’e-commerce di patatine

Amica Chips ha deciso di innovare il proprio approccio al mercato collaborando con l’agenzia di marketing WillBe per il lancio di un e-commerce dedicato. Tra il 2022 e il 2023, le due aziende hanno unito le forze per creare una piattaforma online che ha ottenuto immediato successo. Secondo i fondatori di WillBe Mithya Trabacchin e Thomas Marazzato, “abbiamo dimostrato che un e-commerce di patatine può attirare l’attenzione, avvicinando un brand come Amica Chips alla propria community e ai propri clienti finali aprendo un nuovo canale di vendita diretta”. Questa iniziativa ha permesso di coinvolgere la Generazione Z, puntando sull’interazione attraverso campagne di marketing innovative. La sfida era ambiziosa: portare online un prodotto già ampiamente distribuito nella grande distribuzione organizzata. Grazie alla sinergia con WillBe, la realtà fondata da Alfredo Moratti ha sviluppato una strategia di comunicazione mirata a rendere il brand moderno e attraente per i nuovi clienti, soprattutto quelli abituati agli acquisti online. L’e-commerce, attivo dal 2023, offre la possibilità di acquistare prodotti da qualsiasi luogo e dispositivo, con un’interfaccia utente intuitiva e accattivante che riflette la natura frizzante del prodotto.

Inclusività e innovazione: il futuro digitale di Amica Chips con WillBe

La collaborazione ha portato alla creazione di un sito web accessibile e inclusivo, pensato per utenti con diverse esigenze, compresi coloro che soffrono di daltonismo, dislessia e altri disturbi visivo-cognitivi. Come affermano i titolari di WillBe, “l’inclusività del sito era un aspetto fondamentale per avvicinare il brand alla propria community, senza dimenticare nessuno”. Il restyling ha coinvolto anche i social media, canali essenziali per comunicare con un pubblico giovane e digitale, traducendo la croccantezza delle patatine in campagne di marketing che attraggono e coinvolgono gli utenti. Guardando al futuro, Amica Chips punta a mantenere la crescita raggiunta, esplorando nuove frontiere della comunicazione e fondendo realtà fisica e digitale. “Abbiamo già diverse novità pronte e altre che sono in via di sviluppo. Sarà sicuramente un 2025 interessante da molti punti di vista”. Questi successi dimostrano come l’innovazione e l’attenzione alle esigenze dei consumatori possano aprire nuovi orizzonti per un brand storico come Amica Chips.

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Su WikiCeo la carriera di Diego Nepi Molineris, AD di Sport e Salute

Diego Nepi Molineris è un dirigente italiano con ampia esperienza in ambito sportivo. Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi di primo piano in diverse aziende, sia italiane che internazionali, svolgendo ruoli importanti anche nell’organizzazione di manifestazioni sportive per il CONI e per Sport e Salute.

WikiCeo

WikiCeo esplora la vita professionale di Diego Nepi Molineris

Nato a Siena nel 1971, Diego Nepi Molineris è laureato in Scienze Politiche presso l’Università della sua città. Nel corso della sua carriera ha svolto esperienze di docenza in master e corsi di specializzazione presso diverse istituzioni, tra cui Scuola dello Sport CONI, Luiss Creative Business Center e Campus University MBA. WikiCeo, portale specializzato sul mondo manageriale italiano, evidenzia come il percorso professionale del manager sia iniziato nel 1995 presso la società inglese Matthews & Goodman, dove Diego Nepi Molineris si occupa di trattative immobiliari con istituzioni bancarie e investitori. L’anno seguente si trasferisce in Australia per lavorare nella multinazionale Larry Smith presso l’aeroporto di Sydney: qui gestisce attività legate alla finanza e al retail, acquisendo ruoli di crescente responsabilità. Nel 2000 torna in Italia come Retail Development Manager per la filiale italiana di Larry Smith. Nello stesso anno avvia una nuova tappa della carriera entrando in Aeroporti di Roma come Business Development Manager. Nel 2001 è nominato Responsabile dello Sviluppo e della Gestione presso Grandi Stazioni.

Diego Nepi Molineris: le esperienze nel settore sportivo

Nel 2005 la carriera di Diego Nepi Molineris prosegue nel CONI assumendo il ruolo di Direttore degli Impianti Sportivi e del Parco del Foro Italico: tra le altre cose si dedica all’ottimizzazione degli asset sportivi e di altra tipologia. Nel 2014 è nominato Direttore Marketing & Business Development, contribuendo all’organizzazione dei principali eventi sportivi globali in collaborazione con le Federazioni Sportive Nazionali. Nel 2017 è protagonista della creazione della strategia per l’Italia Team, unendo milioni di fan attorno ai valori dello sport. Dal 2008 al 2020, invece, in occasione dei Giochi Olimpici di Pechino, Londra, Rio de Janeiro e Tokyo, Diego Nepi Molineris partecipa alla missione italiana come Responsabile dell’Organizzazione e del Funzionamento di Casa Italia. Nel 2021 è nominato Direttore Generale di Sport e Salute e nel 2023 ne diventa Amministratore Delegato. Come riportato sul profilo WikiCeo, nel 2018 ha ricevuto il “Premio Celli” istituito in onore del giornalista senese Giovanni Celli.

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Umberto Lebruto: siglata l’intesa per il rinnovamento urbano di Catania

Umberto Lebruto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Sistemi Urbani, ha siglato un importante protocollo d’intesa con il Comune di Catania e Rete Ferroviaria Italiana. L’accordo mira a potenziare le infrastrutture e a rigenerare le aree urbane dismesse, promuovendo lo sviluppo sostenibile e migliorando l’efficienza dei trasporti nella città.

Umberto Lebruto alla stipula dell'accordo

Umberto Lebruto: firmato l’accordo per la rigenerazione di Catania

Il protocollo firmato anche da Umberto Lebruto ha come obiettivo il potenziamento infrastrutturale e la rigenerazione urbana delle aree dismesse o in via di dismissione nel territorio etneo. L’accordo prevede l’istituzione di una cabina di regia e di un tavolo tecnico per definire strategie e interventi mirati. Le parti coinvolte lavoreranno insieme per promuovere l’efficientamento dei trasporti ferroviari e stradali, migliorare l’integrazione modale e ricucire gli spazi urbani. Le parti coinvolte puntano a rendere nuovamente attrattive le aree ex industriali, come gli ex scali merci e le ex officine ferroviarie, attraverso l’inserimento di nuovi servizi sia pubblici che privati.

L’impegno di Umberto Lebruto per lo sviluppo infrastrutturale

Durante la cerimonia di firma, il Gruppo FS ha sottolineato l’importanza della collaborazione con le amministrazioni locali per realizzare opere infrastrutturali integrate. “La firma del protocollo d’intesa con il Comune di Catania è un chiaro esempio di come il Gruppo intende progettare e realizzare opere infrastrutturali integrate che siano prima di tutto condivise con i territori e che producano valore e benefici alle comunità interessate”. “Quest’intesa è l’inizio di un percorso che ha l’obiettivo di fornire ai cittadini servizi di mobilità connessi e intermodali e riqualificare spazi urbani a oggi non utilizzati rendendoli attrattivi e centri di servizi e utili funzioni”. L’accordo rappresenta un passo significativo verso la trasformazione di Catania, con particolare attenzione al miglioramento del sistema dei trasporti e alla riqualificazione di aree strategiche. Grazie all’impegno di Umberto Lebruto e delle società del Gruppo FS, la città potrà beneficiare di corridoi di mobilità su ferro, sia a livello regionale che internazionale, connettendo la Sicilia al continente europeo. Questo intervento assume ulteriore importanza in vista del futuro Ponte sullo Stretto, che renderà ancora più cruciale l’efficienza delle infrastrutture siciliane.

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Stefano Venier presenta il Transition Plan: la road map di Snam verso il Net Zero al 2050

Stefano Venier: “Questo è il momento giusto per agire attraverso una roadmap di sostenibilità a tutto tondo con un percorso solido e attendibile verso le emissioni Net Zero e un impatto positivo sulla natura”.

Stefano Venier

Stefano Venier: il primo Transition Plan di Snam, una roadmap chiara e credibile verso il Net Zero al 2050

Fornisce un set completo di iniziative, metriche e Kpi per supportare una transizione credibile verso il Net Zero al 2050”, ha evidenziato l’AD Stefano Venier lo scorso 17 ottobre presentando il primo Transition Plan di Snam che prevede investimenti per 26 miliardi di euro entro il 2032 per decarbonizzare le proprie infrastrutture e diminuire l’impatto ambientale, in linea con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni: un documento che sarà costantemente aggiornato per riflettere efficacemente l’evoluzione del sistema energetico anche in relazione ai risultati conseguiti e ai progressi raggiunti sul fronte dell’innovazione tecnologica. “Abbiamo fissato obiettivi chiari e ambiziosi per la riduzione delle emissioni, in particolare quelle di scope 1 e 2, che riguardano direttamente Snam. Prevediamo di ridurre queste emissioni del 40% entro il 2030, raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040 e il Net Zero entro il 2050”, ha spiegato l’AD Stefano Venier illustrando il documento. Gli investimenti sono suddivisi in due fasi: la prima (2023-2027) focalizzata sul mantenimento dell’affidabilità e della resilienza degli asset a livello mondiale del sistema energetico e la seconda (2028-2032) sull’evoluzione verso un sistema multi-molecola. Le azioni e gli obiettivi indicati nel Transition Plan sono sostenuti da una governance chiara, con iniziative attuabili sul contenimento delle emissioni e la biodiversità e il ruolo crescente della finanza sostenibile che “ci aiuterà a raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione”. Basti pensare che dal 40% del totale dei finanziamenti impegnati nel 2020 si è passati a circa l’80% nel 2023 e la quota aumenterà ulteriormente all’85% entro il 2027: attualmente più del 50% del finanziamento sostenibile è legato agli indicatori di riduzione delle emissioni, a ulteriore conferma del più ampio impegno di Snam in materia di sostenibilità.

Stefano Venier: la resilienza del modello di business multi-molecola di Snam

Parlando del complesso percorso verso il Net Zero, l’AD Stefano Venier ha ribadito che “questo è il momento giusto per agire attraverso una roadmap di sostenibilità a tutto tondo con un percorso solido e attendibile verso le emissioni Net Zero e un impatto positivo sulla natura”: sul fronte della biodiversità, Snam si impegna a raggiungere la Zero Net Conversion quest’anno e a generare un impatto positivo sulla natura entro il 2027, che prevede il completo ripristino della vegetazione e del paesaggio ex ante combinati con policy definite sulla gestione del territorio, dell’acqua e dei rifiuti. Nei dati inclusi nel Transition Plan emerge anche la resilienza degli asset di Snam durante il percorso verso il Net Zero e oltre: come indicato in più occasioni anche dall’AD Stefano Venier, giocano infatti un ruolo fondamentale nella transizione verso la neutralità carbonica, soprattutto per le industrie energetiche e per quelle dei settori hard to abate. Sulla base di una valutazione approfondita dei rischi in tutti gli scenari, il documento conferma la resilienza del modello di business multi-molecola di Snam, basato principalmente sull’uso e l’esposizione al rischio fisico degli asset lungo l’intero percorso fino al 2050 e oltre: solo l’1% dei gasdotti presenta un rischio di sottoutilizzo fino al 2040 e meno del 10% nel 2050.

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Incontro tra Pietro Labriola e Lula: TIM Brasil punta su crescita e sostenibilità

Pietro Labriola, Amministratore Delegato di TIM, ha recentemente incontrato il Presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva e il Ministro delle Comunicazioni Juscelino Filho a Brasilia. L’AD ha ribadito l’impegno strategico di TIM per il Brasile e il ruolo cruciale delle telecomunicazioni come motore di sviluppo economico e sociale.

Pietro Labriola

Pietro Labriola: TIM rafforza la presenza in Brasile

Sul profilo LinkedIn, Pietro Labriola ha condiviso la sua visione sul settore, confermando i rischi derivanti dall’operato dei giganti digitali senza adeguate regolamentazioni. “Con la nuova configurazione del Gruppo TIM, il Brasile assume un’importanza ancora maggiore”, ha fatto sapere, sottolineando la disponibilità a “supportare agende che rafforzino le relazioni tra Brasile, Italia e l’Europa”. Nel corso degli anni, il Brasile ha implementato “politiche pubbliche e regolatorie che hanno collegato l’alta tecnologia a una vasta democratizzazione”. È proprio in questo contesto che TIM “continuerà a essere protagonista, con investimenti e soluzioni che promuovano lo sviluppo economico e sociale”. L’AD ha poi evidenziato i successi del Gruppo nel Paese sudamericano, come la diffusione del 4G in tutte le municipalità e l’acquisizione di Oi mobile, che ha permesso di migliorare la sostenibilità economica del settore. Grazie a investimenti strategici e politiche di lungo termine, ha affermato Pietro Labriola, TIM ha consolidato la propria presenza come leader nelle telecomunicazioni brasiliane, contribuendo allo sviluppo di infrastrutture avanzate e all’espansione di servizi digitali accessibili.

Pietro Labriola: TIM tra Italia e Brasile, un modello di crescita digitale e sostenibile

Durante il Business Forum di São Paulo, occasione che ha segnato l’inizio di un importante dialogo istituzionale tra Italia e Brasile, Pietro Labriola ha ribadito quanto TIM sia “brasiliana tanto quanto italiana, partecipando proattivamente al disegno industriale e di sviluppo economico e sociale del Paese e investendo in una prospettiva di lungo periodo”. Nel contesto brasiliano, TIM si distingue per il supporto a progetti regolatori innovativi come la diffusione del 5G e il concetto di “Fair Share” in cui il Brasile si afferma come leader mondiale nella costruzione di un nuovo ecosistema digitale. Secondo Pietro Labriola, l’approccio sistemico del Brasile ha permesso di creare una sinergia tra crescita del business e beneficio pubblico, un modello di riferimento per lo sviluppo sostenibile delle telecomunicazioni.

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