All Posts By

articolinews

Comunicati

Riva Acciaio: innovazione ed eccellenza nella siderurgia italiana

Riva Acciaio è una delle realtà più significative del panorama siderurgico italiano e raggruppa le attività di Gruppo Riva, uno dei principali operatori europei nel settore dell’acciaio.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: 70 anni di eccellenza e innovazione

Fondato nel 1954 da Emilio Riva, pioniere della siderurgia europea del dopoguerra, il Gruppo ha costruito la sua fortuna sulla realizzazione di prodotti “lunghi” di alta qualità, utilizzando acciaierie ad arco elettrico. Riva Acciaio ha consolidato la sua leadership grazie a elevati standard produttivi e a una costante strategia di crescita e investimenti. Presieduta da Claudio Riva da giugno 2014, l’azienda opera con un capitale interamente privato e impiega oltre 5.500 dipendenti. La sua presenza è ben radicata in Italia, Francia, Germania, Belgio, Spagna e Canada. Riva Acciaio mantiene una quota di mercato significativa nei prodotti “lunghi”, confermando la sua posizione di leadership in questo importante segmento. La produzione include trafilati, pelati e rettificati, derivati dall’ulteriore lavorazione a freddo dei laminati, rispondendo alle esigenze di comparti merceologici come la meccanica, l’automotive e il movimento terra, che richiedono standard qualitativi particolarmente elevati.

Riva Acciaio: tecnologia e ricerca

Uno dei punti di forza di Riva Acciaio è il suo impegno continuo nell’innovazione tecnologica. L’azienda è stata la prima in Italia a introdurre la colata continua curva a tre linee, un’importante innovazione siderurgica che ha segnato un passo avanti significativo nel settore. L’azienda, inoltre, investe annualmente in programmi di miglioramento qualitativo dei prodotti e dei processi, sicurezza negli stabilimenti e compatibilità ambientale della produzione. L’avanzato laboratorio di ricerca e sviluppo, situato nello stabilimento di Lesegno (CN), è dotato di sofisticate apparecchiature come il simulatore termomeccanico “Gleeble 3800” e rappresenta il cuore tecnologico del Gruppo. Questo laboratorio ha stretto numerosi accordi di collaborazione con importanti centri universitari e di ricerca, tra cui il Politecnico di Torino e l’Università di Pisa, dimostrando l’impegno di Riva Acciaio nel promuovere l’innovazione e la ricerca nel settore siderurgico. La strategia aziendale si basa su una visione a lungo termine che mira a rafforzare la sua posizione di leader nel mercato internazionale dell’acciaio. Gli investimenti continui nella ricerca e nello sviluppo tecnologico, unitamente alla formazione e alla valorizzazione del personale, sono gli elementi chiave che consentono al Gruppo di mantenere alti standard qualitativi e di soddisfare le crescenti esigenze del mercato.

No Comments
Comunicati

Carlo Acutis sarà santo: l’articolo di Federico Motta Editore sul tema

La storia di Carlo Acutis, il ragazzino beatificato da Papa Francesco e presto santo, ha riacceso la curiosità su come avviene la canonizzazione nella fede cattolica. Federico Motta Editore ha pubblicato un articolo sull’argomento.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: la storia di Carlo Acutis

Morto a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante, Carlo Acutis aveva dimostrato fin da piccolissimo una profonda fede cattolica e nel nome della stessa verrà presto fatto santo. Nell’articolo pubblicato da Federico Motta Editore si racconta di un ragazzo particolarmente devoto che viveva con profondo sentimento spirituale il sacramento dell’eucaristia. Mosso dal suo credo religioso, diede vita, insieme all’Istituto San Clemente (inserire di dove), a una mostra itinerante sui miracoli eucaristici nel mondo. Lo spiccato interesse per internet lo portò poi ad unire le sue due grandi passioni, realizzando diversi siti a sfondo religioso. Dopo la morte nel 2006, è stato sepolto nel cimitero di Assisi, come da sua volontà, e adesso riposa presso il santuario della Spoliazione della città. La sua storia ha attirato devoti da tutto il mondo e nel 2020 Papa Francesco lo ha beatificato. Di recente, la Santa Sede ha annunciato che presto diverrà santo.

Federico Motta Editore: il processo che porta alla canonizzazione

Inizialmente sancita dai vescovi, a partire dal XII secolo la canonizzazione vede il Papa in un ruolo sempre più centrale. Nell’opera “I santi e i beati” di Federico Motta Editore si racconta che, oltre ad autorizzare la canonizzazione vescovile e a proclamare i nuovi santi durante il concilio, i Papi iniziarono a canonizzare, di propria iniziativa, i santi di una delle diocesi della Cristianità. Oggi il processo prevede che, affinché una persona diventi santa, devono trascorre almeno cinque anni dalla sua morte. In quella che viene chiamata fase diocesana, poiché avviene all’interno della diocesi, vengono raccolte le testimonianze sulla vita della persona per assicurarsi che le virtù attribuitegli siano vere. Una volta avuto esito positivo, si richiede l’apertura della causa di beatificazione che dà inizio alla fase romana. Qui i documenti vengono passati al Dicastero per le cause dei santi che si occupa di verificare i requisiti per la santità. Nella fase intermedia della beatificazione viene riconosciuto beato chi è martire della fede o ha compiuto un miracolo certificato. Infine, se fa seguito un secondo miracolo si può procedere con la canonizzazione.

No Comments
Comunicati

Valentino Confalone: formazione, carriera e riconoscimenti sul portale WikiCeo

Su WikiCeo è disponibile la biografia di Valentino Confalone, uno dei migliori top manager italiani nel settore farmaceutico che vanta una carriera costellata di successi e riconoscimenti in aziende di rilievo come Schering, Bristol Myers Squibb, Dompé e Gilead. Attualmente guida Novartis Italia come Country President and Managing Director Italy.

Wikiceo

Valentino Confalone: formazione e primi incarichi professionali su WikiCeo

Nato a Napoli il 1° settembre 1967, Valentino Confalone si laurea in Economia presso l’Università Federico II di Napoli e, nel 2001, consegue un Master in Relazioni Internazionali e in Business Administration presso la IESE Business School di Barcellona. La sua passione per la pallanuoto, sport nel quale ha militato in alcune delle squadre più rilevanti, testimonia il suo spirito competitivo e determinato. Esordisce professionalmente nel 1995 in qualità di Analista di Invitalia, supportando le start-up italiane nel loro processo di avvio. Successivamente, nel 1998, si trasferisce in Belgio per lavorare presso Levi Strauss, dove si occupa di Finance & Business Analysis e Strategic Business Planning. Il 2001 segna l’inizio del suo percorso nel settore farmaceutico con Schering Pharmaceuticals in Spagna, dove, come parte del programma Schering-Plough Management Associate, ricopre varie posizioni nelle aree di vendita e marketing. Dal 2002 al 2003, in qualità di Product Manager Biotech, Valentino Confalone coordina le attività e le campagne di marketing per l’HCV e gestisce un team di rappresentanti. Nel 2004 si trasferisce a Roma per unirsi a Bristol Myers Squibb Italia come Senior Product Manager, definendo le strategie di marketing per il lancio di uno psicofarmaco. Due anni dopo, nel 2006, assume il ruolo di Marketing Director Oncology per i mercati europei a Parigi, dove contribuisce al lancio di farmaci innovativi per oncologia ed ematologia.

Valentino Confalone: leader strategico e innovatore nel settore farmaceutico

La carriera di Valentino Confalone, come evidenziato nel portale WikiCeo, prosegue a Parigi come Direttore della Business Unit francese di Virologia nel 2007 e, nel 2010, diventa Responsabile Leader dello sviluppo del piano strategico europeo di accesso al mercato oncologico. Nel 2013 viene nominato Presidente & General Manager di Bristol-Myers Squibb in Portogallo, pilotando un modello di business innovativo e coordinando l’integrazione delle organizzazioni portoghesi e spagnole. È il 2015 quando assume il ruolo di Head of Europe in Dompé, definendo l’organizzazione e l’avvio dell’Unità Biotech e lanciando due prodotti biotecnologici nell’area dell’oftalmologia e della terapia cellulare. Due anni più tardi, viene chiamato a guidare Gilead Italia come Vicepresidente e General Manager, dove promuove iniziative di sensibilizzazione e accesso all’assistenza sanitaria durante la pandemia di Covid-19. Nel 2022, Valentino Confalone approda in Novartis Italia con la nomina di Country President and Managing Director Italy. Qui guida una riorganizzazione significativa della filiale e la fusione di Novartis Pharma e Novartis Oncology, superando costantemente gli obiettivi aziendali. Per il suo contributo straordinario al settore farmaceutico e la sua leadership esemplare, nel 2023 riceve il Premio Italia Informa, e nel 2024 viene insignito del premio speciale “Il cuore oltre l’ostacolo” durante i Winning Women Institute Awards, per il suo impegno nel raggiungere la piena parità di genere ai vertici aziendali e nell’eliminazione del gender pay gap.

No Comments
Comunicati

Pier Silvio Berlusconi: MFE, i nostri professionisti decisivi per vincere le sfide del settore

Il raggiungimento dei risultati di rilievo presentati da MFE in anni segnati da “guerre, tassi di interesse alle stelle, inflazione, caro energia” passa anche attraverso il valore di quanti lavorano ogni giorno per la crescita del Gruppo: lo riconosce anche il CEO Pier Silvio Berlusconi, che annuncia ulteriori assunzioni.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: la squadra di MFE si amplia, oltre 300 ingressi nel 2023 e nuove assunzioni anche nel 2024 e 2025

Un anno da incorniciare”: così il CEO di MFE Pier Silvio Berlusconi ha definito il 2023 nel commentare i risultati presentati lo scorso 17 aprile. I principali indicatori economico-finanziari e la raccolta pubblicitaria raccontano di una crescita che è proseguita anche nel primo trimestre 2024 consolidandosi. Ma a impreziosire la performance di MFE, oltre ai risultati, sono anche le nuove assunzioni. In un anno in cui i colossi mondiali del settore media hanno tagliato quasi 100mila posti di lavoro, il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi si configura in controtendenza: “Noi abbiamo deciso, oserei dire per una questione di etica imprenditoriale, di tornare ad assumere. C’eravamo dati un obiettivo di 250 nuove assunzioni, posso dire che abbiamo chiuso con ben oltre 300 nuovi ingressi. E vorremmo fare la stessa cosa nel 2024 e nel 2025, assumendo soprattutto giovani e donne”.

Pier Silvio Berlusconi: MFE, nuove professionalità e competenze avanzate per disegnare il futuro del settore

Si legge anche in diverse iniziative a cui il CEO Pier Silvio Berlusconi ha preso parte il valore riconosciuto ai professionisti di MFE. “Abbiamo superato un brutto periodo, otterremo dei grandi risultati e devo ringraziare tutti voi”, aveva sottolineato lo scorso dicembre durante un incontro che ha coinvolto i dipendenti Mediaset, occasione anche per scambiarsi gli auguri natalizi. Più recente invece la partecipazione all’Open Day per i “figli di Striscia La Notizia”: intervenuto a sorpresa, ha parlato con i bambini rimarcando il valore del lavoro che i loro genitori portano avanti ogni giorno nel realizzare il programma. “Insieme siamo futuro”, ha ricordato in diverse occasioni il CEO Pier Silvio Berlusconi ai dipendenti. E quel futuro sarà disegnato anche da quanti sono entrati (o lo faranno a breve come da piano) nella squadra di MFE: “Non assumiamo solo data scientist o digital oriented già formati che hanno un loro ruolo già definito in azienda, ma anche giovani che formiamo singolarmente e che seguiremo nel corso della loro carriera. Tra loro ci sono i nostri manager del futuro”.

No Comments
Comunicati

Paolo Arrigoni: il GSE e Assocarta alleati per una filiera cartaria più sostenibile

Nell’ottica di promuovere la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica nel settore cartario italiano, Assocarta e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), guidato dal Presidente Paolo Arrigoni, hanno stretto un importante accordo di collaborazione presso la Cartiera dell’Adda a Calolziocorte.

Paolo Arrigoni

Paolo Arrigoni: l’accordo per la sostenibilità nella filiera cartaria

Questa sinergia si propone di facilitare il processo di decarbonizzazione della filiera cartaria nazionale, offrendo strumenti mirati ad aumentare l’utilizzo di fonti rinnovabili, la condivisione dell’energia e l’efficienza energetica nei processi produttivi. L’accordo, firmato dal Presidente di Assocarta, Lorenzo Poli, e da Paolo Arrigoni e Vinicio Mosè Vigilante, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato del GSE, apre le porte per un dialogo costruttivo tra le aziende del settore e i tecnici del GSE. L’attenzione sarà rivolta alle opportunità offerte dagli incentivi per l’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili, nonché all’implementazione di interventi mirati all’efficientamento energetico. Il Presidente di Assocarta ha sottolineato l’importanza dell’accordo nel perseguire una decarbonizzazione competitiva del settore cartario italiano, evidenziando i significativi progressi compiuti dal comparto nel ridurre le emissioni specifiche, ribadendo la necessità di continuare su questa traiettoria positiva. Il Presidente ha inoltre enfatizzato l’importanza della cogenerazione, da integrare con le fonti rinnovabili e in particolare con il biometano, come tecnologia chiave per valorizzare al meglio le risorse energetiche disponibili. “Il settore della carta – ha aggiunto – non chiede altro che produrre alle stesse condizioni competitive dei concorrenti esteri europei per affrontare al meglio la concorrenza extraeuropea”.

L’analisi del Presidente del GSE Paolo Arrigoni

La filiera italiana della carta, seconda in Europa solo alla Germania, è un attore importante del tessuto imprenditoriale italiano”, ha fatto sapere il Presidente Paolo Arrigoni. “Per preservarne la competitività e traghettare le industrie della carta verso la neutralità carbonica – ha aggiunto – è necessario quindi adottare una strategia diversificata che includa l’efficientamento energetico dei processi industriali, economia circolare, uso di combustibili low carbon, cattura della CO2 ed elettrificazione dei consumi”. Il protocollo si inserisce in una serie di accordi promossi dal GSE con i settori industriali italiani a elevato consumo energetico. L’obiettivo è quello di affiancare attivamente le imprese, recandosi direttamente sul campo, per collaborare con loro e con il MASE nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni efficaci. Tali soluzioni, supportate dai meccanismi gestiti dal GSE, mirano ad accelerare il processo di innovazione, definendo un mix ottimale di utilizzo delle risorse energetiche, con particolare attenzione ai vettori green, al fine di mantenere alta la competitività internazionale delle aziende italiane di punta. GSE e Assocarta si concentreranno su progetti sperimentali per migliorare i processi nella produzione di carta, sviluppando soluzioni avanzate sostenute da incentivi pubblici. Queste includono l’utilizzo di idrogeno verde e bioidrogeno, oltre al supporto dell’elettrificazione. L’accordo, che avrà una durata di tre anni, promuoverà anche l’autoconsumo di energia rinnovabile e l’adozione di tecnologie sostenibili per ridurre le emissioni e aumentare la competitività del settore.

No Comments
Comunicati

Intelligenza Artificiale: potenzialità e rischi secondo Gianni Prandi

“L’IA non è capacità cognitiva, non riproduce i processi e le attività mentali che generano le nostre conoscenze. È una formidabile archivista: un secchione, non un genio”. Si apre così l’editoriale di Gianni Prandi pubblicato di recente da “L’Espresso” e dedicato ai rischi e alle opportunità dell’Intelligenza Artificiale.

Gianni Prandi

Il monito di Gianni Prandi sull’IA

Gianni Prandi richiama alla memoria l’entusiasmo con cui negli anni ‘80 furono accolti i primi personal computer, spesso visti come strumenti quasi magici capaci di fare qualsiasi cosa. Questo paragone serve a mettere in guardia contro la stessa sopravvalutazione che oggi circonda l’IA. “Quella confusione tra realtà e fantascienza – scrive – è stata deleteria, diffondendo una nebbia in cui è rimasta imprigionata una generazione”. Oggi l’IA viene etichettata come un miscuglio di idee disparate, portando alla diffusa convinzione, ormai diventata un luogo comune, che non ci sia motivo di preoccuparsi del futuro poiché sarà l’IA a occuparsi di tutto. “Bisogna invece cominciare subito a chiarire che l’intelligenza non è intelligente: non è capacità cognitiva, non riproduce i processi e le attività mentali che generano le nostre conoscenze”, ribadisce Gianni Prandi. “Il suo mestiere è un altro, come se fosse uno straordinario archivista: sa incamerare quantità formidabili di dati e catalogarli con una rapidità eccezionale in modo da poterli confrontare. Usando il termine che si usava per distinguere le doti degli studenti: è un secchione, non un genio”.

Gianni Prandi: fondamentale stabilire regole e principi

È cruciale chiarire che l’Intelligenza Artificiale non è davvero “intelligente”. Non possiede capacità cognitive autonome né riproduce i processi mentali umani. Il suo ruolo è principalmente quello di gestire enormi quantità di dati, catalogandoli e confrontandoli con una rapidità che surclassa il cervello umano. L’esperienza di Vidierre con il sistema avanzato di Media Intelligence WOSM© è illuminante in questo senso: “In 30 anni di monitoraggio della rete Internet l’abbiamo vista accumulare miliardi e miliardi di byte”, scrive Gianni Prandi. “Il problema è che si affronta un cambiamento così profondo in maniera superficiale. Si mescolano fantascienza e paure creando una nuvola di caos tale da lasciarci privi persino di una definizione di intelligenza artificiale”. L’unione tra potenza di calcolo, grandi quantità di dati e correlazione statistica ha aperto una nuova frontiera. Pur operando in un’azienda che si occupa di elaborare dati, il fondatore di Vidierre mantiene un approccio umanistico: “Non posso non farmi domande su dove ci porterà l’Intelligenza Artificiale, che non ha la sua forza nella capacità di comprendere, ma in quella di agire: è azione senza intelligenza, questo caratterizza la sua rivoluzione”, riflette. La domanda cruciale è come intendiamo utilizzare l’IA. Siamo davvero pronti per una civiltà del fare, in cui l’IA risolve problemi, completa mansioni e migliora le sue prestazioni? Tutte le innovazioni, se non governate, rischiano di schiacciare l’uomo, avverte Gianni Prandi. “Credo che sia importante stabilire regole e principi – conclude – Il rischio è che comprima l’autonomia, l’indipendenza e la capacità di decidere: un percorso che trasforma l’essere umano in un mezzo, mentre dovrebbe restare il fine”.

No Comments
Comunicati

Pietro Labriola confermato come AD di TIM: crescita sostenibile e nuove strategie

Nell’assemblea tenutasi a fine aprile, TIM ha confermato Pietro Labriola come Amministratore Delegato, affiancato da Alberta Figari nel ruolo di Presidente. L’AD ha espresso fiducia nel percorso di crescita e sviluppo intrapreso, sottolineando l’impegno per garantire uno sviluppo sostenibile del Gruppo nei prossimi tre anni.

Pietro Labriola

Pietro Labriola confermato alla guida di TIM

La lista del Consiglio di Amministrazione riflette una continuità nell’attuazione del piano strategico. “L’Assemblea degli Azionisti di oggi segna un importante continuità nel piano che stiamo portando avanti per proseguire sul percorso di crescita e sviluppo intrapreso con 22 mesi di performance in miglioramento e di rispetto dei target finanziari – ha sottolineato Pietro LabriolaSi tratta di una nuova tappa di un cammino che continuerà con l’obiettivo di cogliere tutte le occasioni che nasceranno dall’evoluzione del mercato”. L’Amministratore Delegato ha quindi sottolineato l’importanza di una struttura finanziaria solida e di opzioni strategiche focalizzate, mirando a un ritorno alla generazione di valore sul mercato italiano. L’efficienza nei costi e il rafforzamento delle aree di business sono priorità chiave per il prossimo triennio, con l’obiettivo di remunerare gli azionisti nel medio termine.

Pietro Labriola: continuità e impegno per un futuro promettente

Per la nomina del Consiglio di Amministrazione, la lista di maggioranza è quella proposta dal consiglio uscente. Oltre all’AD Pietro Labriola e alla Presidente, gli altri componenti eletti sono: Giovanni Gorno Tempini, Paola Camagni, Federico Ferro Luzzi e Domitilla Benigni. “Come già negli ultimi due anni, dopo la giornata di oggi lavoreremo con ancora maggior determinazione, a vantaggio di tutti i soci che con grande senso di responsabilità direttamente o indirettamente hanno permesso di garantire la continuità”, ha aggiunto Pietro Labriola. Secondo l’Amministratore Delegato, è fondamentale una collaborazione concreta tra istituzioni, soci, dipendenti, sindacati e management che, “nel rispetto dei ruoli e delle prerogative reciproche”, possano “assicurare il miglior futuro possibile ad una società strategica come la nostra”.

No Comments
Comunicati

Luca Dal Fabbro sul futuro di Egea: l’intervista rilasciata alla “Gazzetta d’Alba”

Luca Dal Fabbro ha preso parte al Forum di Alba organizzato da Jobslab, per discutere della trasformazione del mercato del lavoro insieme a un centinaio di esperti. A margine dell’evento, il Presidente di Iren ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato dell’acquisizione di Egea.

Luca Dal Fabbro (Iren)

Luca Dal Fabbro: il closing dell’acquisizione è atteso tra luglio e agosto

Proprio ad Alba ha la sua sede centrale Egea, l’azienda multiservizi con cui Iren ha sottoscritto un accordo di investimento vincolante per l’acquisizione di una quota pari al 50% del capitale sociale della NewCo in cui convergeranno i rami operativi. “Siamo nella fase interinale – ha spiegato Luca Dal Fabbro nell’intervista – In questo momento, la procedura è approdata presso il Tribunale di Torino. Attendiamo l’omologa, nell’ambito della procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa. Speriamo di poter arrivare al closing, cioè la chiusura dell’operazione, tra luglio e agosto”. In attesa che venga conclusa l’operazione, il Presidente di Iren ha rivelato che l’azienda ha formato un gruppo che ha il compito di osservare, seppur senza potere decisionale, quanto avviene in Egea. A giochi fatti, “entreranno in azienda, senza interruzioni”.

Luca Dal Fabbro: nessun licenziamento, i dipendenti vanno ringraziati

Sul futuro di Egea, il Presidente di Iren è ottimista. “Parliamo di un’azienda che ha punti di forza e interessanti potenzialità di creazione di valore. Sono gli aspetti su cui intendiamo fare leva – ha sottolineato Luca Dal FabbroTra le varie questioni, Egea ha senza dubbio avuto problemi di cassa. Con l’inserimento di nuovi manager e il rafforzamento di alcuni settori aziendali, sono convinto che si possa riprendere in mano l’azienda e rilanciarla garantendo un futuro lavorativo stabile e solido ai lavoratori. È come un fiore che deve sbocciare”. A proposito di dipendenti, il manager ha rassicurato sul fatto che non ci sia alcun piano di licenziamento: “Iren è un’azienda molto sensibile su questo tema e non produrremo certo utili nel futuro a scapito delle lavoratrici o lavoratori. Intendiamo prima di tutto lavorare con le risorse Egea. Parliamo di persone che hanno sopportato questa fase molto complessa e che hanno permesso l’erogazione di tutti i servizi con il loro impegno costante. Credo che a loro vada il nostro primo ringraziamento”.

No Comments
Comunicati

Umberto Lebruto: nuovo accordo tra RFI, FS Sistemi Urbani e il Comune per il rilancio di Catania

Attraverso un passo significativo verso il miglioramento delle infrastrutture e la rigenerazione urbana, il Comune di Catania ha firmato un Protocollo d’Intesa con Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e FS Sistemi Urbani, di cui Umberto Lebruto è Amministratore Delegato. L’accordo mira a potenziare le infrastrutture e a rigenerare le aree dismesse o in fase di dismissione di proprietà del Gruppo FS nella città siciliana.

Umberto Lebruto sottoscrive Protocollo d’Intesa a Catania

Protocollo d’Intesa firmato con la partecipazione di Umberto Lebruto

La firma del protocollo è avvenuta alla presenza di figure chiave, tra cui Enrico Trantino, Sindaco di Catania, Dario Lo Bosco, Presidente di RFI, Umberto Lebruto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Sistemi Urbani, Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS, e Paolo La Greca, Vicesindaco con deleghe all’Urbanistica, Mobilità e Rapporti con l’Università. La firma del Protocollo d’Intesa con il Comune di Catania, ha fatto sapere l’Amministratore Delegato del Gruppo FS, rappresenta un esempio significativo di come Ferrovie dello Stato Italiane sia impegnata a progettare e realizzare opere infrastrutturali integrate, condivise con i territori e capaci di generare valore e benefici per la comunità. La recente intesa segna l’inizio di un percorso mirato a fornire ai cittadini servizi di mobilità connessi e intermodali, oltre a riqualificare spazi urbani attualmente non utilizzati, rendendoli attrattivi e trasformandoli in centri di servizi e funzioni utili. Il Sindaco di Catania ha spiegato che la realizzazione delle opere ferroviarie permetterà alla città di usufruire di corridoi di mobilità su ferro a livello regionale, nazionale e internazionale, facilitando così la connessione della Sicilia con il continente europeo. Tali interventi restituiranno a Catania il rapporto con il mare, che era stato negato per oltre 160 anni da una cintura ferroviaria, ostacolando il benessere collettivo dei cittadini dell’area metropolitana etnea.

Umberto Lebruto: interventi integrati per la rigenerazione delle aree urbane

Il protocollo si pone come un catalizzatore per una serie di interventi che mirano non solo al miglioramento delle infrastrutture di trasporto, ma anche alla rigenerazione urbana delle aree dismesse. L’obiettivo è creare un sistema di mobilità integrato e intermodale che faciliti gli spostamenti e migliori la qualità della vita dei cittadini. La trasformazione delle aree dismesse in centri di servizi e funzioni utili rappresenta inoltre un’opportunità per rivitalizzare il tessuto urbano, creando nuovi spazi pubblici e privati che favoriranno l’attrattività e lo sviluppo economico della città. L’accordo prevede l’istituzione di una Cabina di Regia e di un Tavolo Tecnico, con l’obiettivo di delineare e sviluppare una strategia coerente per gli interventi previsti. Il Comune di Catania, Gruppo FS, RFI e FS Sistemi Urbani, la società guidata da Umberto Lebruto collaboreranno per promuovere interventi di efficientamento del sistema dei trasporti ferroviari e stradali, migliorando l’integrazione modale e ricucendo gli spazi urbani della città. Tra le aree di intervento rientrano gli ex scali merci e le ex officine ferroviarie, con l’intento di inserirvi nuovi servizi pubblici e privati che possano potenziare l’attrattività complessiva delle zone coinvolte.

No Comments
Comunicati

Annalaura Lettieri, una carriera professionale di successo

Con una consolidata esperienza in operazioni di fusione e acquisizione, finanza e diritto societario, Annalaura Lettieri ricopre dal 2008 i ruoli di General Counsel e membro del Consiglio di Amministrazione di Meridie, oltre a essere membro del CdA di Atitech.

Annalaura Lettieri

Annalaura Lettieri, dalla laurea ai primi incarichi professionali

Nata a Napoli nel 1978, Annalaura Lettieri, oggi Membro del Consiglio di Amministrazione di Atitech e General Counsel di Meridie S.p.A., si iscrive presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II dove nel 2011 consegue con lode la laurea in Giurisprudenza. È in quello stesso anno che esordisce professionalmente come Assistant in PricewaterhouseCoopers. Successivamente, dal 2002 al 2005, ricopre il ruolo di Junior Associate nel Dipartimento di Diritto Bancario e Finanziario dello studio legale Bonelli Erede Pappalardo, dedicandosi principalmente alla redazione e alla negoziazione dei contratti. Contemporaneamente, Annalaura Lettieri ottiene l’abilitazione all’esercizio dell’attività forense e si iscrive all’albo degli avvocati di Napoli.

Le collaborazioni di Annalaura Lettieri e il ruolo chiave in Atitech

Il 2005 segna l’ingresso di Annalaura Lettieri nel Gruppo MCM Holding S.p.A. In qualità di General Counsel, ottiene un incarico di grande responsabilità: supervisionare lo sviluppo di un ambizioso progetto immobiliare dal valore di 150.000.000 euro, progettato per integrare funzioni commerciali e residenziali nel cuore della città di Salerno. A partire dal 2008, stringe collaborazioni significative con diverse realtà aziendali di spicco, tra cui Fondo Greco S.r.l., La Fabbrica S.r.l., Le Cotoniere S.p.A., Atitech Manufacturing S.r.l., Atitech S.p.A., Manutenzioni Aeronautiche S.r.l., e Meridie S.p.A. fornendo supporto in diverse operazioni, tra cui M&A, private equity, project finance e corporate governance. Il ruolo di Annalaura Lettieri è, inoltre, stato fondamentale nel supportare Atitech nell’ottenimento di un finanziamento di 15 milioni di euro. Una parte significativa di questa somma è stata investita in progetti mirati all’espansione sul territorio, al potenziamento dell’efficienza energetica e alla promozione di iniziative per lo sviluppo sostenibile.

No Comments
Comunicati

Pier Silvio Berlusconi: Mediaset, l’offerta crossmediale alla prova della Total Audience

“Siamo il 1° editore italiano, leader nella Total Audience, grazie a un sistema multimediale integrato sempre più digitale”: i numeri che confermano le parole del CEO Pier Silvio Berlusconi.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: Total Audience, la leadership di Mediaset e il valore della piattaforma Mediaset Infinity

Il 2024 è l’anno della Total Audience: come anche il CEO Pier Silvio Berlusconi ha sottolineato in diverse occasioni, si tratta di una tappa importante nella storia dell’intero settore. E non solo perché tutti i broadcaster saranno costretti a misurarsi quotidianamente ma anche perché sarà determinante agli occhi degli investitori per la lettura della campagna pubblicitaria con tutti gli indicatori di frequenza, copertura e ascolto trasversale a tutti i programmi. Insomma, è da anni che si guarda in questa direzione. E che Mediaset sia già proiettata molto bene lo dicono anche i numeri. “Siamo il 1° editore italiano, leader nella Total Audience, grazie a un sistema multimediale integrato sempre più digitale”, aveva sottolineato il CEO Pier Silvio Berlusconi a gennaio nel corso dell’evento “Gli sviluppi digitali e l’innovazione Mediaset”. Basti pensare che se per gli altri canali la Total Audience è scesa del 15%, Mediaset ha registrato un +1,4%. Merito anche di diversi programmi la cui componente digital contribuisce significativamente. Mediaset raggiunge ogni settimana il 95% della popolazione adulta italiana. Inoltre è il primo operatore con più di 8,7 miliardi di stream.

Pier Silvio Berlusconi: puntiamo a creare un progetto di broadcaster multitouchpoint paneuropeo

In ottica di sviluppo digital risultano significativi anche i risultati registrati dalla piattaforma streaming del Gruppo che guida Pier Silvio Berlusconi: come riporta anche “Italia Oggi” nell’articolo pubblicato lo scorso 4 maggio, “dando una occhiata alle classifiche pubblicate settimanalmente da Auditel e relative agli ascolti digitali dei contenuti diffusi dai principali broadcaster televisivi italiani a dominare, da gennaio ad aprile 2024, c’è Mediaset, che viaggia su medie attorno ai 190 milioni di stream visti settimanalmente”. Numeri su cui incidono i brillanti dati di marzo che ha visto Mediaset Infinity riprendersi il primato dei siti tv più visti con 796.571 (+10.1%). La piattaforma si conferma infatti motore di crescita: nel 2023 c’è stato un aumento di tempo speso del 47% sul 2022 e sono oltre 2,5 milioni gli utenti medi al giorno. Titoli storici ma anche serie originali e iniziative pensate appositamente per arricchire l’offerta crossmediale che, in linea con la vision del CEO Pier Silvio Berlusconi, si conferma valore aggiunto di MFE. “Dal momento che puntiamo a creare un progetto di broadcaster multitouchpoint paneuropeo, vogliamo esportare il modello crossmediale in Spagna”: un sistema “che per efficienza ed efficacia possa essere comparabile a quello dei big tech e dei giganti del Web”. È questo un passaggio fondamentale “del nostro progetto internazionale”.

No Comments
Comunicati

Daniele Ragone: il percorso professionale dell’Amministratore Unico di Progetti del Cuore S.r.l.

Tra importanti incarichi presso aziende e tribunali, pubblicazioni accademiche e attività nel mondo dello sport, l’Amministratore Unico di Progetti del Cuore S.r.l. Daniele Ragone ha maturato un’esperienza consolidata in diversi settori di competenza.

Daniele Ragone

Daniele Ragone: un percorso tra managament, revisione contabile e curatela fallimentare

Nato a Parma il 15 gennaio 1972, Daniele Ragone ha avviato il suo percorso accademico presso l’Università degli Studi di Parma, dove ha conseguito una laurea in Economia Aziendale con una tesi sulla “Riforma del Collegio Sindacale nelle società non quotate”. Nel corso degli anni, ha inoltre arricchito ulteriormente la propria formazione conseguendo numerosi certificati linguistici e due prestigiosi Master, rispettivamente in Procedure Concorsuali e Revisione dei Conti degli Enti Pubblici. Ha acquisito le prime esperienze professionali nello Studio Ragone, assumendo successivamente un ruolo significativo come Dottore Commercialista e Revisore Contabile. Parallelamente, ha maturato un’esperienza consolidata come Curatore Fallimentare e Consulente Tecnico per il Tribunale di Parma, rafforzando la sua reputazione nel campo del diritto societario. Nel 2008, Daniele Ragone ha avviato una collaborazione con AUDIT TEAM S.r.l. che lo ha visto specializzarsi ulteriormente nella revisione contabile e organizzativa delle aziende, oltre a fornire consulenze per acquisizioni internazionali. Una vasta gamma di esperienze che gli hanno permesso di sviluppare competenze approfondite nella gestione delle procedure concorsuali, permettendogli di assistere numerose società nell’accesso a queste procedure in vari tribunali italiani.

Daniele Ragone e Progetti del Cuore S.r.l.

Queste esperienze hanno arricchito il curriculum e le competenze di Daniele Ragone, preparandolo per il suo attuale ruolo, quello di Amministratore Unico di Progetti del Cuore S.r.l., realtà che promuove una concezione innovativa e solidale di comunicazione e pubblicità aziendale. La società si occupa di supportare i servizi erogati da Comuni e Associazioni di volontariato alle fasce più deboli della popolazione, come bambini, anziani e persone diversamente abili, specialmente in località in cui i fondi non sono sufficienti. Progetti del Cuore S.r.l. opera grazie al sostegno di aziende locali, che ottengono in cambio un ritorno d’immagine. Daniele Ragone è anche noto per il suo percorso nel mondo del rugby (sia come dirigente che come giocatore professionista) e in ambito accademico (è autore di numerose pubblicazioni su portali e riviste accademiche e ha firmato anche il “Codice del fallimento” del 2014).

No Comments
Comunicati

Riva Acciaio, le tecnologie innovative impiegate negli stabilimenti di Cerveno e Sellero

Cerveno e Sellero, stabilimenti siderurgici di Riva Acciaio nella Val Camonica, si distinguono per la varietà e l’elevata qualità delle lavorazioni, rappresentando delle vere e proprie eccellenze di settore in Italia.

Riva Acciaio

Lo stabilimento di Riva Acciaio a Cerveno: lavorazioni e procedure

Lo stabilimento di Cerveno, costruito all’inizio degli anni ’80 e acquisito da Riva Acciaio nel 1983, rappresenta un esempio di eccellenza nella produzione di laminati lunghi di qualità. Grazie ai numerosi investimenti effettuati nel corso dei decenni, lo stabilimento ha incrementato sia la capacità produttiva sia la specializzazione nel settore. Cerveno si distingue oggi per la produzione di tondi, quadri, billette e piatti, prodotti dai molteplici utilizzi in diversi settori industriali. Molte le lavorazioni ad alta complessità, tra cui lo stampaggio, la trafilatura, la pelatura e la rettifica. Cuore e orgoglio dello stabilimento è il grande laminatoio, che impiega circa 140 dipendenti. Si tratta di un sofisticato macchinario dotato di un forno di riscaldo in grado di trattare 85 tonnellate di acciaio all’ora, un treno sbozzatore a trio e un treno continuo a 13 gabbie di cui due calibratrici. Il laminatoio è dotato di una placca di raffreddamento e un impianto di confezionamento, assicurando il rispetto delle tolleranze dimensionali attraverso un sofisticato misuratore di profili. Cerveno vanta anche un reparto di collaudo attrezzato con linee di raddrizzatura taglio a freddo e sabbiatura. Questi impianti permettono di condurre controlli e collaudi non distruttivi, che vengono messi in atto attraverso verifiche superficiali e controlli a ultrasuoni: una prova lampante, dunque, della leadership di Riva Acciaio nell’innovazione tecnologica.

Gli investimenti di Riva Acciaio a Sellero e l’eccellenza del reparto torneria cilindri

Anche lo stabilimento di Sellero, costruito alla fine degli anni ’60 e acquisito da Riva Acciaio nel 1995, spicca per la quantità di lavorazioni e impianti tecnologici impiegati. Con i suoi circa 140 dipendenti, la struttura è specializzata nella produzione di laminati a caldo in acciaio, offrendo una vasta gamma di profili tra cui HEA, HEB, UPN, IPE, IPN, piatti, tondi e billette. Attraverso investimenti strategici ben pianificati, Riva Acciaio ha raddoppiato la capacità produttiva dello stabilimento. Anche Sellero è dotato di un laminatoio, che presenta un forno di riscaldo a spinta da 80 tonnellate all’ora, treni sbozzatori e finitori di alta precisione e linee di taglio a freddo e a misura. Un’altra eccellenza dello stabilimento è il reparto torneria cilindri, dedicato alla lavorazione meccanica e ai trattamenti termici dei cilindri di laminazione e dei prodotti laminati. Qui, le lavorazioni spaziano dalla smerigliatura alla fresatura, fino alla rettificatura, con trattamenti termici effettuati tramite forni a campana e a carro. Il laboratorio interno è attrezzato per eseguire prove tecnologiche sui prodotti realizzati, assicurando che soddisfino i rigorosi standard qualitativi richiesti dal mercato.

No Comments
Comunicati

Luca Dal Fabbro all’Italian Investment Council Remind: investire per crescere

Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro è intervenuto nel corso dell’Italian Investment Council Remind, un luogo di confronto tra esperti, leader aziendali e decision-maker su idee innovative, strategie e prospettive per favorire la crescita del Paese. Gli investimenti in innovazione e le partnership pubblico-privato tra le soluzioni proposte dal manager.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: puntare sull’innovazione per far ripartire la macchina industriale italiana

Abbiamo di fronte a noi una grande sfida che è quella di rifar partire la macchina industriale italiana, la seconda potenza industriale e agroalimentare d’Europa in un contesto evolutivo che sta cambiando in maniera molto veloce”. Così Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, dal palco di Palazzo Ferrajoli nel suo intervento all’Italian Investment Council Remind. “Siamo lo 0,9% della popolazione mondiale ma siamo la settima potenza industriale del mondo – ha ricordato il manager – questo però durerà poco se non investiamo in innovazione”. Guardando alla transizione energetica, pilastro fondamentale della politica industriale italiana ed europea, Luca Dal Fabbro ha messo in luce il fatto che quasi la totalità delle tecnologie relative alla transizione energetica, dai pannelli fotovoltaici alle batterie, sono prodotte in Cina. A questo si aggiunge che “il 95% delle terre rare che servono per fare le batterie sono in mano ai cinesi”. Come fa allora l’Italia a rimanere competitiva sul mercato internazionale? Secondo il Presidente di Iren è essenziale aumentare gli investimenti in innovazione e ricerca, un settore in cui siamo molto indietro rispetto agli altri Paesi europei. “L’Italia investe un miliardo di euro nel finanziare operazioni di venture capital, quindi per sostenere startup di giovani italiani o anche esteri che fanno business, la Francia quasi 6 miliardi di euro, l’Inghilterra 12 miliardi di euro, la Germania intorno ai 4 miliardi di euro”, ha rimarcato il manager, sottolineando inoltre la necessità di una strategia basata sulla collaborazione tra il pubblico e il privato.

Luca Dal Fabbro: il partenariato pubblico-privato per mantenere la competitività con l’estero

Da un lato gli investimenti in innovazione, dall’altro la partnership pubblico-privato: è questa, dunque, per Luca Dal Fabbro, la chiave per consentire all’Italia di affrontare le sfide del futuro e mantenersi competitiva sul mercato internazionale. Sulle terre rare, ad esempio, una forte collaborazione tra lo Stato e le aziende come Iren darebbe a queste ultime la possibilità di recuperare fino al 30% del fabbisogno di questi materiali. Come? Con un totale di dieci impianti di recupero, dal costo di mezzo miliardo di euro. Iren sta già lavorando in questo senso e presto inaugurerà in Toscana il primo impianto europeo di recupero di materiali rari, basato su un’innovativa tecnologia idrometallurgica completamente Made in Italy. “Per quanto fatturiamo 7 miliardi e siamo sicuramente tra le utilities leader in Italia non ce la facciamo da sola e quindi una partnership pubblico-privato è fondamentale”, ha sottolineato il manager, che ha proposto per il prossimo futuro “un piccolo PNRR dedicato al recupero dei materiali rari”. Un esempio di partenariato pubblico-privato molto virtuoso è l’operazione di project financing che sta vedendo la collaborazione tra Iren e il Comune di Torino per rendere più efficienti 800 immobili. “Con il supporto brillante di CDP e insieme al Comune di Torino, renderemo efficienti 800 immobili riducendo la bolletta elettrica di 20 milioni di euro l’anno”, ha riportato Luca Dal Fabbro che, infine, ha fatto luce anche sulle potenzialità di creare filiere produttive integrate tra grandi imprese e piccole e medie imprese così da incentivare ulteriormente la crescita dell’ecosistema industriale italiano.

No Comments
Comunicati

Stefano Venier: Piano Strategico 2023-2027, l’AD incontra i professionisti di Snam

Stefano Venier: l’importanza del roadshow aziendale “lungo il nostro territorio per raccontare il nostro piano di investimenti, di azioni e di progetti per un’infrastruttura multimolecolare, in grado cioè di trasportare non solo gas naturale, ma anche biometano, idrogeno e anidride carbonica catturata, guidando la Transizione Energetica”.

Stefano Venier

Stefano Venier a Panigaglia: l’incontro con i professionisti di Snam nell’ambito del roadshow aziendale

Come racconta l’AD Stefano Venier su LinkedIn, prosegue il roadshow aziendale per presentare il Piano Strategico 2023-2027 ai professionisti di Snam, impegnati in prima persona quotidianamente nel “guidare la Transizione Energetica” e disegnare il futuro del settore. Dopo aver fatto tappa a Crema, Minerbio, Ravenna e Ancona, l’AD di Snam si è recato nei giorni scorsi a Panigaglia, dove dagli anni ‘70 è attivo il primo impianto di rigassificazione costruito in Italia. Sono circa 120 persone le persone direttamente coinvolte nel business LNG, ricorda Stefano Venier, a cui si aggiungono “i colleghi OLT Offshore LNG Toscana e quelli di ECOS e Gaslin con i loro 138 marittimi: le nostre competenze si stanno allargando, insieme alle nostre opportunità di sviluppo”. L’AD di Snam sottolinea quindi il ruolo decisivo che il GNL riveste per la sicurezza energetica italiana ed europea anche in considerazione del cambiamento strutturale degli assetti di approvvigionamento che ha riguardato il Paese in questi ultimi anni: “E continuerà ad avere un ruolo strategico nei prossimi anni”.

Stefano Venier: Snam, le nostre persone i pilastri per affrontare le grandi sfide e guidare la Transizione Energetica

Sicurezza energetica e diversificazione, ricorda Stefano Venier, sono “due facce della stessa medaglia e sappiamo bene che l’equilibrio tra questi due fattori è l’unica strada percorribile per la Transizione Energetica”. Impossibile che si possa realizzarla senza infrastrutture adeguate per il trasporto: “La nostra sarà fondamentale in qualunque quadro regolatorio ci muoveremo”. È questa l’ambizione di Snam, come ha avuto modo di ricordare l’AD Stefano Venier ai professionisti durante gli incontri organizzati nell’ambito del roadshow aziendale: “Costruire infrastrutture energetiche per un futuro sostenibile e trasportare molecole decarbonizzate, sia che nascano verdi, come idrogeno e biometano, sia che annullino l’impronta carbonica, attraverso la CCS”. Un percorso che “stiamo percorrendo insieme, verso un obiettivo comune” perché, in un contesto di grandi sfide e cambiamenti, è indispensabile poter contare “su pilastri forti che non cambiano: la professionalità, la autentica cultura del lavoro e l’impegno degli uomini e delle donne di Snam”. 

No Comments
Comunicati

Luca Dal Fabbro: Iren, accordo per l’acquisizione del 50% della NewCo per i rami operativi di Egea

Il Presidente Luca Dal Fabbro ha illustrato le peculiarità dell’accordo Iren-Egea per l’acquisizione del 50% della NewCo che assorbirà i rami operativi del gruppo di Alba.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: il know-how di Iren per rilanciare il Gruppo Egea

Con la firma di oggi, poniamo le prime basi di un nuovo capitolo per la società Egea. Iren interverrà con il proprio know-how, le proprie best-practices e le proprie capacità gestionali per rilanciare le attività industriali di Egea, testimoniando così la forte e decisa responsabilità nei confronti dei territori piemontesi in cui è presente. Permetterà inoltre di garantire i livelli occupazionali e, di conseguenza, il futuro dei dipendenti”: così il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro si è espresso in occasione dell’annuncio dell’accordo per l’acquisizione del 50% della NewCo in cui saranno trasferiti rami operativi del Gruppo EGEA. Il manager ha sottolineato l’integrazione delle attività nel portafoglio di business con prevalenza di attività regolate. Si tratta di un passo avanti importante verso il risanamento e rilancio di Egea, con le garanzie derivanti dalle competenze e dall’esperienza di Iren. La NewCo sarà partecipata dal Gruppo guidato da Luca Dal Fabbro al 50% attraverso un aumento di capitale di 85 milioni di euro, sottoscritto e deliberato al momento del closing dell’operazione.

Luca Dal Fabbro: la solidità patrimoniale del Gruppo Iren

Anche il Gruppo Iren trarrà dei benefici dall’operazione, come sottolineato da Luca Dal Fabbro, che auspica la conclusione dell’iter concorsuale entro l’estate. Iren potrà infatti espandere le sue attività nel basso Piemonte, rafforzando la sua presenza in un’area dal grande potenziale. “Le attività oggetto dell’operazione potranno integrarsi perfettamente nel portafoglio di business di Iren con prevalenza di attività regolate (idrico, teleriscaldamento e ambiente) e quelle a mercato (clienti) e sulle quali Iren prevede importanti piani di sviluppo in termini di qualità dei servizi”, spiega Luca Dal Fabbro. Il manager, intervenuto durante la presentazione dei risultati 2023, ha illustrato la solidità patrimoniale del Gruppo Iren, in grado di sostenere l’acquisto del 50% “mantenendo la ratio IFN/EBITDA del 2024 non superiore al 3,4x, come previsto dal Piano Industriale”. Gli investimenti di sviluppo, ha concluso il Presidente, sosterranno la crescita del Gruppo in linea con la disciplina finanziaria.

No Comments
Comunicati

Il ruolo chiave dei green jobs secondo Gianni Prandi (Vidierre)

L’importanza dei cosiddetti green jobs sta emergendo sempre più chiaramente nel panorama lavorativo italiano, come sottolineato da Gianni Prandi, fondatore e membro del CdA di Vidierre. I risultati di una recente analisi condotta dalla società di Assist Group confermano che la maggioranza degli italiani riconosce l’importanza di questi lavori per la salvaguardia del nostro Pianeta.

Gianni Prandi

Green jobs, Gianni Prandi: verso un futuro lavorativo più sostenibile

Come sottolineato da Gianni Prandi, le previsioni sulle professioni più richieste nel prossimo futuro mostrano una crescente domanda di figure professionali qualificate nel settore della sostenibilità. La recente analisi di Vidierre, infatti, mette in luce come le competenze richieste per i green jobs siano considerate fondamentali per affrontare le sfide ecocompatibili del nostro tempo. Non si tratta solo di salvaguardare l’ambiente: i green jobs rappresentano un valore aggiunto anche dal punto di vista economico. Queste professioni non solo aiutano le aziende a conformarsi alle normative ambientali, ma contribuiscono anche a riorganizzare l’ecosistema economico in una prospettiva sostenibile. In questo modo, si punta a preservare e potenziare il valore economico della società nel suo complesso.

Gianni Prandi: l’opinione degli italiani sui green jobs

La recente analisi condotta da Vidierre ha confermato che gli italiani guardano positivamente ai green jobs, riconoscendo il loro ruolo cruciale nella transizione verso un’economia più sostenibile. Tali professioni non solo offrono interessanti prospettive lavorative, ma rappresentano anche un modo concreto per contribuire attivamente alla protezione del nostro Pianeta. In un’epoca in cui la sostenibilità e l’ecologia sono al centro del dibattito globale, i green jobs emergono come una risposta concreta e strategica alle sfide del futuro. L’analisi condotta da Vidierre e l’approfondimento di Gianni Prandi mettono in luce l’importanza di investire in formazione e sviluppo professionale in questo settore, preparando così il terreno per un futuro lavorativo più sostenibile e prospero in Italia.

No Comments
Comunicati

Diana Bracco: la vision, la carriera e l’impegno per il sociale

Alla guida del Gruppo Bracco, multinazionale attiva nel campo della diagnostica per immagini e dei servizi per la salute, Diana Bracco è una delle più importanti imprenditrici e dirigenti del settore della salute, con oltre 50 anni di esperienza nel comparto.

Diana Bracco

Diana Bracco: l’imprenditrice alla guida del Gruppo Bracco

Laureata in Chimica all’Università di Pavia, Diana Bracco ha iniziato la sua carriera nell’azienda di famiglia, diventando Direttore Generale nel 1977 e Presidente e Amministratore Delegato nel 1999. Grazie alla sua leadership, il Gruppo Bracco ha vissuto una significativa espansione, arrivando a registrare un fatturato di 1,8 miliardi di euro, 3.700 dipendenti e oltre 2.000 brevetti. Oltre ai suoi incarichi all’interno dell’azienda, Diana Bracco ha ricoperto importanti ruoli nell’associazionismo industriale, tra cui quello di Vicepresidente di Confindustria con delega per Ricerca & Innovazione e quello di Presidente di Federchimica e Assolombarda. Nel 2015 ha presieduto l’Expo di Milano, contribuendo al successo dell’evento e promuovendo il ruolo della donna attraverso il progetto Women for Expo. Attualmente è membro di vari consigli direttivi ed è attivamente impegnata nel sociale e nel culturale, ricoprendo incarichi in diverse fondazioni e istituzioni di prestigio.

L’impegno sociale e culturale di Diana Bracco

Oltre alla sua carriera nel settore della salute e nell’associazionismo industriale, Diana Bracco si distingue anche per il suo impegno sociale e culturale. Ha presieduto programmi di volontariato come Responsible Care e ha dato vita alla Fondazione Bracco, di cui è Presidente, che si occupa di valorizzare il patrimonio culturale, la cultura scientifica e la responsabilità sociale, con particolare attenzione per donne e giovani. Diana Bracco ha ricoperto, e continua a ricoprire, ruoli di rilievo in altre fondazioni e istituzioni, come quello di Presidente della Fondazione Milano per Expo 2015 e del CdA dell’Università Bocconi di Milano. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti nel corso della sua carriera, tra cui lauree honoris causa in Farmacia e Medicina, il titolo di Cavaliere del Lavoro, la Medaglia d’oro del Comune di Milano e l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce.

No Comments
Comunicati

Pier Silvio Berlusconi (MFE – MEDIAFOREUROPE): il percorso professionale del CEO

Nel corso della sua carriera professionale, Pier Silvio Berlusconi ha guidato operazioni di rilievo strategico per Mediaset: tra queste anche la nascita del Gruppo MFE – MEDIAFOREUROPE, avvenuta a novembre 2021.

Pier Silvio Berlusconi, CEO di MediaForEurope

Pier Silvio Berlusconi: gli incarichi professionali da Mediaset a MFE – MEDIAFOREUROPE

Contando costantemente su capacità di leadership e visione a lungo termine, Pier Silvio Berlusconi ha intrapreso una carriera professionale di successo all’interno di Mediaset, realtà divenuta successivamente MFE – MEDIAFOREUROPE, Gruppo europeo altamente specializzato nel settore dei media e della comunicazione. Il suo percorso professionale, sviluppato in oltre 30 anni di attività, ha inizio nel 1992 operando nelle principali aree Mediaset, tra cui Publitalia e la rete televisiva Italia1. Dopo quattro anni, Pier Silvio Berlusconi viene nominato Responsabile del Coordinamento Palinsesti Reti Mediaset, per poi assumere nel 1999 il ruolo di Vicedirettore Generale Contenuti di RTI, società Mediaset attiva in ambito televisivo. Successivamente opera, a partire dal 2000, in qualità di Vicepresidente di Mediaset, nonché di Presidente e Amministratore Delegato di RTI. A maggio 2015 Pier Silvio Berlusconi diventa Amministratore Delegato del Gruppo Mediaset e, negli stessi anni, è attivo anche come membro del Comitato Esecutivo del Gruppo.

MFE – MEDIAFOREUROPE: i progetti guidati da Pier Silvio Berlusconi

Numerose le operazioni strategiche condotte da Pier Silvio Berlusconi in Mediaset prima e in MFE – MEDIAFOREUROPE successivamente. Tra queste, ad esempio, l’accordo con il Gruppo francese Vivendi nel 2017 per lo sviluppo di progetti industriali di calibro internazionale, collaborazione proseguita con un nuovo accordo nel 2021. Altro progetto è quello che ha condotto nel 2019 all’acquisizione di azioni di ProsiebenSat.1, uno dei maggiori Gruppi televisivi in Europa, per una quota pari al 9,9% dei diritti di voto. Tramite successive acquisizioni, Mediaset ha raggiunto una quota di partecipazione prossima al 30%. A novembre 2021, su impulso di Pier Silvio Berlusconi, nasce MFE – MEDIAFOREUROPE, holding paneuropea attiva nel settore media e comunicazione e altamente specializzata in contenuti e tecnologia. Il Gruppo riunisce attualmente le attività televisive italiane, spagnole (Mediaset España) e la partecipazione nella tv tedesca. MFE – MEDIAFOREUROPE è impegnata oggi in un percorso di crescita e innovazione che, avviato già da anni, guarda alla qualità e alla diversificazione quali elementi fondamentali, oltre che puntando sulla grande esperienza sviluppata da Mediaset nel corso dei decenni. Tra gli obiettivi in campo anche quello di “offrire al pubblico un prodotto più moderno, familiare e a 360 gradi, che parli a tutta la popolazione”, come sottolineato dal CEO in una recente intervista.

No Comments
Comunicati

Luca Dal Fabbro, il 2023 di Iren: prospettive ambiziose e solida performance finanziaria

Il 2023 si è rivelato un anno di successi finanziari e prospettive ambiziose per Iren, l’azienda multiservizi di cui Luca Dal Fabbro è Presidente, che ha dimostrato una continua crescita e un impegno costante nel perseguire l’efficienza e la sostenibilità.

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren

Luca Dal Fabbro: traguardi finanziari e impegno ambientale

Concludendo l’anno con un utile netto di 255 milioni di euro, in crescita del 12,8% rispetto all’anno precedente, e un margine operativo lordo pari a 1.197 milioni, in aumento del 13,5%, il Gruppo guidato da Luca Dal Fabbro ha dimostrato una solida performance finanziaria, confermando la sua posizione di rilievo nel settore. Uno degli elementi chiave di questo successo è stato il continuo impegno negli investimenti: per un totale di 934 milioni di euro, di cui una parte significativa destinata all’efficientamento delle reti di distribuzione, allo sviluppo degli impianti di trattamento rifiuti e all’incremento della capacità di generazione rinnovabile, Iren ha dimostrato grande attenzione verso la transizione energetica e l’innovazione tecnologica. Inoltre, i 67 milioni di euro investiti in M&A indicano una strategia di crescita mirata e una visione a lungo termine per l’espansione del Gruppo. Al di là dei successi finanziari, Iren ha anche confermato un forte impegno verso l’ambiente e la responsabilità sociale d’impresa (ESG). Da segnalare, infatti, una raccolta differenziata in crescita che supera il 71%, una riduzione delle perdite idriche del 30,4% e un aumento del 35% nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili rispetto al 2022.

Sfide e opportunità, Luca Dal Fabbro: verso un nuovo capitolo con Egea

Il 2023 ha portato con sé anche nuove sfide e opportunità per la multiutility guidata dal Presidente Luca Dal Fabbro, in particolare riguardo alla firma degli accordi vincolanti con Egea. L’operazione, volta al rilancio del gruppo albese, richiederà un investimento significativo da parte di Iren, ma offre anche un’opportunità unica per consolidare la propria posizione sul mercato e ampliare le proprie attività. Con un investimento di 85 milioni di euro per acquisire il 50% della “new-co”, Iren si sta preparando per un nuovo capitolo nella propria storia aziendale: nonostante le sfide rappresentate dalla complessa situazione finanziaria di Egea, l’impegno della multiutility verso il salvataggio e il rilancio dell’azienda albese è evidente. I giorni decisivi per la firma degli accordi vincolanti rappresentano un passo cruciale verso il raggiungimento di questo obiettivo, aprendo la strada a una potenziale chiusura della procedura di composizione negoziata della crisi entro il termine del prossimo giugno.

No Comments
Comunicati

Serenissima Ristorazione e Master in Food & Beverage: una partnership per il futuro della ristorazione

In un mondo che si evolve rapidamente, l’importanza della sostenibilità e dell’innovazione nel settore della ristorazione non è mai stata così cruciale. Per questo motivo è stata annunciata una partnership strategica tra Serenissima Ristorazione, leader nel settore della ristorazione collettiva e commerciale, e il Master in Food & Beverage dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: un passo significativo verso il futuro del settore HoReCa e alimentare.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione: partnership con il Master in Food & Beverage

Con un fatturato che supererà i 500 milioni (dati preconsuntivo) e una rete di 14 società collegate, Serenissima Ristorazione rappresenta l’eccellenza nel suo campo. La scelta di diventare Executive Partner del Master in “Food & Beverage: gestione e sostenibilità dei servizi di ristorazione” segna l’inizio di un cambiamento, incentrato sulla formazione di professionisti altamente qualificati e consapevoli delle dinamiche di sostenibilità nel settore. Questa collaborazione punta a creare un percorso formativo unico, che unisce teoria e pratica attraverso tirocini, progetti di ricerca, e innovative simulazioni di business game. Un elemento distintivo di questa partnership è la possibilità per gli studenti di visitare il centro di produzione dei pasti di Serenissima Ristorazione situato a Boara Pisani (PD), per osservare l’applicazione pratica dei principi di sostenibilità che il Master intende promuovere.

Serenissima Ristorazione: formare i leader di domani

Il Master in Food & Beverage si propone di fornire agli studenti una formazione all’avanguardia, capace di coprire tematiche cruciali come la sostenibilità ambientale, la gestione del rischio e lo sviluppo di competenze manageriali specifiche per il settore. La partecipazione attiva dei top manager di Serenissima Ristorazione arricchirà il programma con preziose lezioni pratiche e case studies. I dati parlano chiaro: negli ultimi due anni, il Master ha formato 25 studenti, l’80% di questi ha trovato occupazione presso le aziende in cui è stato svolto lo stage. Tali numeri testimoniano l’efficacia del programma nell’aprire concrete vie professionali per i suoi partecipanti, preparandoli a diventare i futuri leader della ristorazione sostenibile. La sostenibilità non è solo un tema di lezione, ma un valore che Serenissima Ristorazione e l’Università si impegnano a trasmettere attraverso la recente partnership. La visione condivisa punta a formare professionisti che non solo eccellano nel loro campo ma che siano anche portatori di un cambiamento positivo verso pratiche più sostenibili e responsabili.

No Comments
Comunicati

Maurizio Rota guida TIE nel rinnovare il panorama turistico italiano

Maurizio Rota, attraverso True Italian Experience (TIE), sta reinventando il turismo in Italia, promuovendo un’esperienza unica tra arte, cultura e benessere.

Maurizio Rota

Maurizio Rota: l’innovazione nel turismo culturale

Nell’era post-pandemica, il modo di viaggiare ha subito profonde trasformazioni, spostando l’attenzione verso esperienze più ricche e significative. Maurizio Rota, Vice Presidente e Amministratore Delegato di True Italian Experience, ha saputo interpretare questi cambiamenti, proponendo un nuovo approccio al turismo in Italia. Con un focus su arte, cultura e benessere, mira a offrire ai viaggiatori internazionali un’immersione autentica nelle bellezze italiane. L’Italia, con il suo inestimabile patrimonio culturale e artistico, si presenta come la destinazione ideale per certe e rinnovate esigenze turistiche. Attraverso True Italian Experience, infatti, Maurizio Rota ha dato vita a pacchetti viaggio che incarnano la perfetta sinergia tra innovazione tecnologica e valorizzazione del patrimonio italiano. “Oltre il 94% dei turisti descrive l’Italia come la meta ideale per i viaggi incentrati sulla natura, la cultura e il benessere” evidenzia una recente ricerca. Questo trend conferma la visione di un turismo che oltrepassa il semplice soggiorno per diventare un percorso di scoperta personale e culturale.

Maurizio Rota: la digitalizzazione del turismo italiano

Le strategie di Maurizio Rota mirano a digitalizzare il settore turistico, rendendo l’esperienza di viaggio in Italia sempre più accessibile e personalizzata. Grazie alla sua lungimiranza, il CEO ha saputo cogliere l’importanza di adattarsi rapidamente alle nuove esigenze dei viaggiatori, soprattutto dei più giovani, che dopo la pandemia hanno mostrato un crescente interesse per la cultura e l’arte. “La fascia d’età tra i 14 e i 34 anni sceglie di visitare l’Italia per la cultura e per l’arte” conferma il manager, mettendo in luce come le preferenze turistiche si siano spostate verso esperienze più profonde e arricchenti. La sua visione in questo ambito non solo ha contribuito a rafforzare l’immagine dell’Italia come meta turistica di prim’ordine ma ha anche impostato nuovi standard per l’accoglienza e l’esperienza dei visitatori. True Italian Experience, sotto la sua direzione, continua a intercettare e ad adattarsi ai trend del settore, offrendo soluzioni che abbracciano pienamente le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. Il futuro del turismo in Italia passa infatti attraverso una profonda comprensione delle aspettative dei viaggiatori e un costante impegno nell’innovazione.

No Comments
Comunicati

Mario Putin: l’introduzione della cottura a legame refrigerato in Serenissima Ristorazione

Il successo di Serenissima Ristorazione è legato all’utilizzo della cottura a legame refrigerato, che garantisce l’inconfondibile freschezza dei suoi pasti: per questo il Presidente Mario Putin  ha annunciato nuovi investimenti per ampliare lo stabilimento di Boari Pisani, tra i più rinomati e tecnologicamente attrezzati in Europa per quanto riguarda la tecnica Cook&Chill.

Mario Putin

Nuove aree produttive e logistiche per lo stabilimento Boara Pisani di Serenissima Ristorazione: l’annuncio di Mario Putin

Guidata dal Presidente Mario Putin, Serenissima Ristorazione ha attraversato un percorso di crescita che l’ha portata a diventare leader del settore della ristorazione collettiva: oggi, la società è evoluta in un Gruppo che conta 14 controllate e più di 10.500 collaboratori, con un fatturato che nel 2023 supererà i 500 milioni di euro (dati preconsuntivo). Quali sono le ragioni di questo successo? Innanzitutto, Serenissima Ristorazione ha sempre attuato un’accorta politica di investimenti, volti a garantire non solo un’offerta di pasti di alta qualità e adatti alle esigenze specifiche dei vari clienti (tra cui si annoverano aziende, scuole e ospedali), ma anche a sviluppare tecniche di produzione sempre più innovative e sostenibili. Particolarmente rilevante è la cottura a legame refrigerato (Cook&Chill), nota per la sua capacità di garantire ai cibi una elevata conservabilità senza tuttavia comprometterne le proprietà nutritive o di gusto. Mario Putin ha annunciato che lo stabilimento di Boara Pisani, tra i più all’avanguardia in Europa nell’applicazione di questa tecnica, sarà oggetto di un consistente ampliamento, e inaugurerà nuove aree produttive e logistiche.

Mario Putin: vantaggi e benefici dei pasti di Serenissima Ristorazione preparati con la cottura a legame refrigerato

La tecnica della cottura a legame refrigerato, che il Presidente Mario Putin continua a valorizzare con investimenti mirati, è particolarmente adatta a diversi comparti in cui Serenissima Ristorazione è attualmente in forte espansione: il settore ospedaliero, la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e il catering aereo. La tecnica del Cook & Chill permette infatti di esercitare uno strettissimo controllo sull’igiene e le qualità microbiologiche dei pasti, rendendoli particolarmente adatti al consumo da parte dei pazienti di ospedale e, di conseguenza, ideali anche per gli altri mercati proprio in ragione dello standard di qualità raggiunto. Le rigorose procedure messe in atto da Serenissima Ristorazione riducono al minimo qualsiasi rischio di contaminazione: tra queste, una delle più innovative è quella della cosiddetta “Camera Bianca”, ambiente completamente sterilizzato in cui i pasti vengono confezionati e ulteriormente esaminati con i raggi X. Attualmente, la società rifornisce circa 60 ospedali e strutture sanitarie. Gli investimenti che riguardano lo stabilimento di Boara Pisani permetteranno inoltre, secondo quanto ha anticipato il Presidente Mario Putin, di lanciare nuove linee di prodotti destinati appunto alla GDO e al catering aereo. Anche in questo caso, la conservabilità dei pasti costituisce un vantaggio, che permetterà di risolvere moltissimi problemi legati alla logistica e distribuzione degli alimenti.

No Comments
Comunicati

Verso un’economia circolare: il nuovo impianto di compostaggio di Ares Ambiente

L’impianto di compostaggio di Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone, è molto più di una struttura per Ares Ambiente: si tratta dell’impegno tangibile del Gruppo verso un futuro sempre più sostenibile.

Ares Ambiente

Un passo avanti verso l’economia circolare: il nuovo impianto di compostaggio di Ares Ambiente

Il nuovo impianto non è solo un simbolo che riflette la missione aziendale, ma rappresenta anche un importante passo avanti nell’adozione di pratiche di economia circolare. Il concetto di economia circolare, da sempre promosso dal Gruppo fondato da Marco Domizio, si concentra principalmente sulla riduzione degli sprechi e sull’utilizzo efficiente delle risorse, e l’impianto di compostaggio di Ares Ambiente è una manifestazione concreta di tale principio. Con una capacità di trattamento di circa 40.000 tonnellate l’anno, l’impianto trasforma i rifiuti organici in compost di alta qualità, riducendo così gli scarti destinati allo smaltimento e restituendo nutrienti preziosi al suolo agricolo.

Ares Ambiente: il trattamento dei rifiuti

L’investimento necessario per questo progetto sottolinea il profondo impegno di Ares Ambiente verso una gestione dei rifiuti più sostenibile. Questo non è solo un’operazione finanziaria, ma anche un investimento nel futuro del nostro Pianeta. Con l’implementazione del nuovo impianto di compostaggio, il Gruppo è in prima linea nell’affrontare con determinazione le sfide ambientali contemporanee. Attraverso un coinvolgimento attivo della comunità nella raccolta differenziata dei rifiuti, Ares Ambiente promuove un ciclo virtuoso di economia circolare. Tale approccio mira non solo a una corretta gestione degli scarti organici, ma anche a reintegrare preziose sostanze organiche nei terreni agricoli, soddisfacendo così due esigenze fondamentali in modo sinergico.

No Comments
Comunicati

Federico Motta Editore: la costruzione di un marchio autorevole tra tradizione e modernità

Da oltre 90 anni Federico Motta Editore è sinonimo di cultura e autorevolezza: grazie a una costante attenzione per l’innovazione e alla qualità dei suoi prodotti, il marchio editoriale è tra i più rinomati del settore e vanta un numero significativo di premi e riconoscimenti.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: un editore di prestigio

Cultura, autorevolezza e qualità: sono queste le caratteristiche che vengono in mente quando si parla di Federico Motta Editore. Fondata nel 1929, la Casa Editrice con origini legate alla riproduzione fotomeccanica è oggi un marchio storico dell’editoria italiana, nonché fautrice di opere di grande prestigio. Affermatasi grazie allo straordinario successo della sua “Enciclopedia Motta” negli anni ’50, è divenuta un Editore pluripremiato. Le sue opere, che non sono solo di natura enciclopedica, spaziano dall’editoria per ragazzi alle collane di architettura e alle riviste di moda. Tra le collane di maggior successo c’è quella dei libri d’arte e fotografia, contenente i famosi cataloghi delle grandi mostre d’arte realizzate da Federico Motta Editore in collaborazione con noti musei nazionali e internazionali.

L’autorevolezza di Federico Motta Editore in un continuum tra passato e futuro

La continua ricerca di nuovi strumenti e tecnologie ha caratterizzato l’evoluzione di Federico Motta Editore negli anni. Dalle videocassette ai CD-Rom, fino alle più recenti innovazioni digitali come Internet TV o mottaformazione.it, l’Editore si è sempre distinto per la sua impronta avanguardistica. Le importanti collaborazioni con autori di fama internazionale, istituzioni e realtà del mondo editoriale e dell’intrattenimento confermano l’autorevolezza e il prestigio della Casa Editrice milanese, così come i numerosi riconoscimenti ricevuti nel corso del tempo, testimonianza anche del valore e del suo impatto nel panorama culturale italiano. Il logo del Torcoliere, simbolo dell’identità di Federico Motta Editore, rappresenta la tradizione legata alla tipografia e alla stampa, sottolineando la continuità con il passato e l’attenzione alla valorizzazione del patrimonio culturale.

No Comments
Comunicati

Stefano Venier: Snam, aumentata al 30% la partecipazione in Adriatic LNG

Stefano Venier, AD di Snam: “Questa operazione rafforza la presenza di Snam in un settore, quello delle infrastrutture del GNL, sempre più strategico per la sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti energetici del Paese”.

Stefano Venier

Stefano Venier: Snam aumenta al 30% la propria quota di partecipazione in Adriatic LNG

Lo annuncia anche l’AD Stefano Venier su LinkedIn: Snam ha esercitato il proprio diritto di prelazione di incrementare dall’attuale 7,3% al 30% la propria partecipazione in Terminale GNL Adriatico S.r.l., la società cui fa capo Adriatic LNG, il terminale di rigassificazione operativo nelle acque italiane antistanti Porto Viro (Rovigo). “Asset fondamentale per il sistema energetico italiano che ad oggi copre circa il 15% dell’attuale domanda nazionale di gas naturale”, spiega l’AD sottolineando il valore dell’operazione che “rafforza la presenza di Snam in un settore, quello delle infrastrutture per ricevere il GNL, sempre più strategico per la sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti energetici dell’Italia e dell’Europa, e ne consolida il ruolo di primario operatore europeo”. Il diritto di prelazione è stato esercitato facendo seguito alla firma dell’accordo da parte di VTTI, azienda olandese specializzata nello stoccaggio di energia e infrastrutture, per acquisire la partecipazione di maggioranza nella società: “Siamo lieti di collaborare con VTTI per garantire in continuità la gestione ottimale di Adriatic LNG, un asset fondamentale per il sistema energetico italiano, e per supportarne i progetti di espansione”, commenta in merito l’AD Stefano Venier.

Stefano Venier: il rilievo strategico dell’operazione nelle parole dell’AD di Snam

Nel post, l’AD Stefano Venier si sofferma sull’esperienza di Snam “nella gestione degli impianti di rigassificazione presenti sul territorio nazionale: il terminale di Panigaglia, la FSRU Toscana di OLT al largo di Livorno, la FSRU Golar Tundra ormeggiata a Piombino e, a inizio del prossimo anno, anche la FSRU BW Singapore a Ravenna”. Con l’entrata in esercizio di quest’ultima “arriveremo a garantire una capacità di rigassificazione pari a circa il 40% della domanda nazionale di gas naturale”. Nel 2023, Adriatic LNG ha ricevuto 8,5 miliardi di metri cubi di gas da Qatar e altri 4 Paesi: “Una volta concluso il necessario percorso autorizzativo, metteremo a disposizione di Adriatic LNG le competenze tecniche degli uomini e delle donne di Snam per una gestione ottimale, con VTTI, di questa infrastruttura strategica, per realizzare i progetti di espansione e garantire la continuità operativa”. Un importante passo avanti nel percorso intrapreso da Snam per potenziare la sicurezza e la diversificazione dell’approvvigionamento del sistema energetico nazionale: in quest’ottica, come ha spiegato in diverse occasioni anche Stefano Venier, risulta fondamentale garantire una maggiore resilienza delle infrastrutture di rigassificazione italiane. Il closing della transazione è previsto entro la fine del 2024 ed è soggetto, tra le altre cose, alle necessarie autorizzazioni regolatorie. Al closing, il capitale sociale di Adriatic LNG sarà detenuto da VTTI al 70% e Snam al 30%.

No Comments
Comunicati

Luca de Meo, l’allarme del CEO di Renault Group: per l’elettrico necessarie più risorse

Promuovere la sostenibilità senza compromettere la sopravvivenza dell’industria automobilistica: è la richiesta che Luca de Meo, CEO di Renault Group e Presidente dell’ACEA, ha messo nero su bianco in una lettera inviata ai vertici delle istituzioni europee e ai principali stakeholder del settore.

Luca de Meo

Luca de Meo: a che punto è la transizione dell’industria automobilistica

Attuare un cambio di passo sul fronte dei regolamenti, aumentare gli incentivi e prevedere maggiori risorse per il comparto automobilistico. Può riassumersi così la recente lettera che Luca de Meo, alla guida di Renault Group, ha inviato alle autorità europee. L’impegno che l’Unione chiede alle aziende per decarbonizzare il Continente necessita di uno sforzo e un supporto finanziario maggiore. Una richiesta che appare giustificata, considerando che sia la Cina che gli Stati Uniti da anni sostengono le proprie industrie con investimenti e piani di sviluppo imponenti, mentre l’UE si è limitata a imporre rigide normative sull’eliminazione dei veicoli a emissioni di CO2 entro il 2035. E lasciando agli Stati membri l’onere di incentivare l’acquisto di auto. Tali incentivi, spiega il manager, hanno avuto un impatto limitato sullo sviluppo del settore. Le vendite di auto elettriche calano e l’Europa continua a rimanere indietro, con una quota minima nel mercato dei veicoli a emissioni zero. A rischio ci sono ben 13 milioni di posti di lavoro e una buona percentuale del PIL europeo: numeri che richiedono un intervento serio e soprattutto tempestivo.

Luca de Meo: maggiori risorse e impegno congiunto per tutelare il comparto

In questi anni i produttori europei non sono rimasti a guardare. Ingenti gli investimenti finora messi sul piatto, così come l’accelerazione sull’offerta di modelli elettrici. E ora, chiedono che gli sforzi profusi non vengano vanificati. Già diverse realtà hanno rivisto i loro piani, dando priorità a piattaforme multienergetiche che consentono la produzione sia di auto elettriche sia di veicoli con motori a combustione interna (vedi Renault Group), mentre alcuni hanno persino deciso di continuare la produzione di modelli che avevano pianificato di dismettere. Se è vero che il settore potrebbe aver accettato con troppo entusiasmo la transizione verso una mobilità più verde, è anche vero che finora la legislazione europea si è dimostrata tutta fuorché aperta alle istanze dei costruttori sulla neutralità tecnologica. In Europa, dallo scandalo Volkswagen, le aziende automobilistiche sono state sempre più escluse dai processi legislativi. Il risultato è che sulle vetture elettriche i margini sono estremamente bassi o negativi rispetto ai veicoli a combustione interna, senza contare la concorrenza di cinesi e americani. Solo con un impegno congiunto di istituzioni, aziende ed enti locali sarà possibile iniziare a invertire la tendenza.

No Comments
Comunicati

Finlombarda, un 2023 di novità: il Presidente Andrea Mascetti parla delle innovazioni

Andrea Mascetti, Presidente di Finlombarda, ha tratto un bilancio delle novità introdotte da Finlombarda nel 2023, sia nell’ambito degli strumenti di sostegno alle aziende che nell’efficientamento della società stessa.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti racconta il 2023 di Finlombarda

Per Finlombarda il 2023 è stato un anno di importanti novità e successi: lo afferma il Presidente Andrea Mascetti, sottolineando come nel corso dell’anno passato la società finanziaria della Regione Lombardia abbia introdotto nuovi strumenti attraverso cui guidare e sostenere l’espansione delle PMI e delle aziende locali. In questo processo, Finlombarda è intervenuta su più fronti, in particolare indirizzando le imprese verso i fondi comunitari del ciclo 2021-2027 e sostenendole attraverso strumenti di finanza alternativa e strutturata, anche tramite nuovi accordi con prestigiosi istituti di credito. Tra i nuovi servizi per le aziende messi a punto da Finlombarda sotto la guida di Andrea Mascetti spicca in particolare il rating ESG, che permette alle aziende di misurare il proprio grado di sostenibilità ambientale e sociale. Si tratta di un dato rilevante non solo in una prospettiva etica del fare impresa, ma anche fondamentale nel rendere le aziende attraenti e competitive in un mondo in cui questi valori vengono percepiti come sempre più centrali e determinanti.

Le riforme interne di Finlombarda sotto la guida di Andrea Mascetti

Il 2023 non è stato solo un anno in cui Finlombarda ha lanciato strumenti innovativi per le aziende, ma anche in cui la società, anche per iniziativa del Presidente Andrea Mascetti, ha dato luogo a un processo di ristrutturazione interna, in risposta alla crescita significativa del personale lavorativo. Valendosi di nuovi strumenti informatici, la società ha semplificato il proprio monitoraggio interno e tracciato un nuovo Piano di investimenti. Non a caso, nel 2023 Finlombarda ha mantenuto stabile il proprio rating finanziario e migliorato il proprio outlook. Andrea Mascetti ha inoltro promosso l’adozione di pratiche ESG all’interno della società, dando ai propri analisti la possibilità di formarsi in questa direzione attraverso specifici corsi. È proprio alle “persone di Finlombarda” che il Presidente ha attribuito i successi dell’anno appena trascorso, auspicando il superamento di traguardi ancora più ambiziosi.

No Comments
Comunicati

Metodologie didattiche inclusive: il contributo di FME Education

Valorizzare la diversità e favorire l’inclusione: in linea con le più recenti direttive ministeriali, FME Education adatta la propria offerta così da soddisfare al meglio le nuove esigenze di studenti e docenti, supportando questi ultimi non solo con strumenti che li aiutino nel loro ruolo di guida ma anche con percorsi di formazione adeguati.

FME Education

Inclusione e diversità: il metodo di FME Education

Il metodo didattico innovativo proposto da FME Education si basa su una visione inclusiva dell’ambiente educativo, che mira a coinvolgere e valorizzare ogni singolo individuo. Le risorse messe a disposizione sono progettate per agevolare la personalizzazione dell’apprendimento, consentendo a tutti gli studenti di sviluppare le proprie capacità in modo autonomo e creativo. Il focus di FME Education sulla formazione dei docenti si è inoltre rivelato fondamentale per permettere di affrontare le sfide della didattica quotidiana in classe. Grazie a strumenti digitali avanzati e a percorsi di formazione personalizzati, l’Editore supporta i docenti nell’applicazione di metodologie efficaci che favoriscono lo sviluppo delle abilità e la realizzazione del potenziale degli studenti.

Il contributo di FME Education per i nuovi docenti

I docenti hanno un ruolo cruciale nella vita degli studenti, non solo perché trasmettono loro conoscenze ma anche perché li guidano nelle scelte importanti per il loro futuro. Nell’era digitale e dell’informazione, il loro compito è diventato sempre più quello di essere “mentori” e punti di riferimento per le nuove generazioni. Tale cambiamento richiede però una formazione adeguata che tenga conto di aspetti pedagogici, sociali e di orientamento essenziali per affrontare le sfide del mondo contemporaneo. Ecco perché le direttive ministeriali, che ogni anno definiscono le priorità per la formazione dei docenti in servizio, mettono sempre più l’accento sull’adozione di metodologie didattiche inclusive. In tale contesto, FME Education si impegna a offrire proposte formative che rispondano anche a queste esigenze.

No Comments
Comunicati

L’eccellenza metallurgica di Riva Acciaio: gli stabilimenti di Malegno e Cerveno

Riva Acciaio possiede tre stabilimenti in Valle Camonica che si distinguono per la lunga tradizione metallurgica e la qualità dei prodotti: i siti di Malegno, Cerveno e Sellero. Il primo, il più antico, si occupa della produzione di tondi quadri e piatti a freddo, mentre il secondo è specializzato nei laminati lunghi di alta qualità.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: lo stabilimento di Malegno

L’impianto di Malegno, il più antico dei tre stabilimenti di Riva Acciaio in Valle Camonica, ha una lunga storia legata alla tradizione metallurgica del territorio. Costruito negli anni ’30 come Società Elettrosiderurgica di Valle Camonica, è diventato di proprietà completa di Riva Acciaio negli anni ’90. Qui lavorano circa 70 dipendenti che si occupano della produzione di tondo trafilato, pelato e rettificato in acciai per cementazione e bonifica, oltre a trafilati quadri e piatti in acciai da costruzione. Con prodotti destinati a vari settori, compreso l’automotive, lo stabilimento è certificato per la qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza sul lavoro. Le diverse aree di lavorazione e il laboratorio interno dotato di strumentazioni avanzate permettono di garantire elevati standard qualitativi e di effettuare controlli accurati sui prodotti finiti.

Riva Acciaio: lo stabilimento di Cerveno

Lo stabilimento di Cerveno, acquisito da Riva Acciaio negli anni ’80, è stato oggetto di numerosi investimenti che hanno contribuito ad aumentare la capacità produttiva e la specializzazione nella produzione di laminati lunghi di qualità. Utilizzati principalmente per industrie come stampaggio, trafilatura e pelatura, i prodotti realizzati a Cerveno vengono usati anche nel settore trattoristico e automobilistico. Il laminatoio, che impiega circa 140 dipendenti, è dotato di moderne strutture come forni, treni sbozzatori e impianti di laminazione che permettono di controllare le tolleranze dimensionali in linea. Il reparto collaudo è attrezzato con diverse linee di raddrizzatura e trattamento termico per garantire la qualità dei prodotti. Inoltre, su richiesta dei clienti, vengono effettuati controlli non distruttivi per verificare la conformità dei materiali. Con attrezzature all’avanguardia e personale altamente specializzato, lo stabilimento di Cerveno è un punto di riferimento nel settore dei laminati lunghi di alta qualità.

No Comments