Errore sul database di WordPress: [Got error 28 from storage engine]
SHOW COLUMNS FROM wp_users LIKE 'axact_author_order'

Errore sul database di WordPress: [Duplicate column name 'axact_author_order']
ALTER TABLE wp_users ADD `axact_author_order` INT( 4 ) NULL DEFAULT '0'

Errore sul database di WordPress: [Got error 28 from storage engine]
SHOW FULL COLUMNS FROM `wp_options`

Errore sul database di WordPress: [Got error 28 from storage engine]
SHOW FULL COLUMNS FROM `wp_options`

Errore sul database di WordPress: [Got error 28 from storage engine]
SHOW FULL COLUMNS FROM `wp_options`

Errore sul database di WordPress: [Got error 28 from storage engine]
SHOW COLUMNS FROM `wp_cptch_whitelist` LIKE 'ip_from_int'

Errore sul database di WordPress: [Got error 28 from storage engine]
SHOW FULL COLUMNS FROM `wp_options`

Comunicati Archivi - Comunicati stampa e News
Category

Comunicati

Comunicati

L’evoluzione professionale di Claudio Machetti in Enel

Claudio Machetti esordisce professionalmente presso il Banco di Roma come analista finanziario, arrivando a capo della Direzione Finanziaria. Oggi è in Enel in qualità di Direttore Global Energy and Commodity Management and Chief Pricing Officer del Gruppo.

Claudio Machetti

Claudio Machetti in Enel: l’esordio e il percorso fino ad oggi

È il 2000 quando Claudio Machetti fa il suo ingresso in Enel. La sua prima mansione all’interno del Gruppo lo vede nelle vesti di Responsabile dell’Area Finanza. Successivamente, partecipa alla creazione di Enelfactor ed Enel Insurance, divenendone Presidente fino al 2014. Ricopre poi il ruolo di Direttore Finanziario del Gruppo, lavorando a diretto riporto dell’Amministratore Delegato e operando, inoltre, nei board di consociate quali Wind Telecomunicazioni e Terna. Nel 2009, a seguito della nascita della Direzione Risk Management, la divisione responsabile del controllo dei rischi aziendali, Claudio Machetti viene scelto come Direttore. Attualmente, è Direttore Global Energy and Commodity Management and Chief Pricing Officer del Gruppo

Le altre esperienze professionali di Claudio Machetti

Prima di entrare in Enel, Claudio Machetti ha operato all’interno di altre importanti realtà italiane. Dopo il diploma di maturità ottenuto presso il liceo classico “Tito Lucrezio Caro” di Roma e la laurea in Scienze Statistiche presso l’Università La Sapienza, avvia la sua carriera professionale presso il Banco di Roma, esordendo in qualità di analista finanziario. Specializzatosi in equity, passa alla Direzione Finanziaria, occupandosi dell’IPO di alcune società nella Borsa Italiana. La sua prima esperienza lavorativa termina nel 1990, quando viene assunto da Ferrovie dello Stato Italiane per ricoprire il ruolo di Dirigente Responsabile dell’Unità Mercati Finanziari. Successivamente il Gruppo FS gli affida la Direzione della Finanza Operativa. Claudio Machetti partecipa anche alla creazione della società finanziaria Fercredit.

No Comments
Comunicati

Umberto Lebruto: aree residenziali e verde al posto degli scali Milano Farini e San Cristoforo

Umberto Lebruto, AD di FS Sistemi Urbani, ha presentato lo scorso aprile il progetto di rigenerazione urbana degli ex scali ferroviari Milano Farini e Milano San Cristoforo: al loro posto sorgeranno social housing, servizi pubblici e tanti spazi verdi.

Umberto Lebruto

Umberto Lebruto: il progetto che farà rinascere la città

Gli ex scali Milano Farini e Milano San Cristoforo sono coinvolti nel progetto di rigenerazione portato avanti con impegno da FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS Italiane. Presentato dall’AD di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto nell’ambito dell’evento tenutosi lo scorso aprile e intitolato “Dagli scali, la nuova città. Sei anni dopo”, il progetto vedrà trasformare radicalmente l’area di circa 45 ettari al momento occupata dalle stazioni dismesse. Al loro posto sorgeranno servizi di innovazione per attività artigianali e manifatturiere, servizi pubblici, un’area residenziale e un parco di oltre 25 ettari. “Un obiettivo importante che persegue Regione Lombardia unitamente a FS Sistemi Urbani e Comune di Milano da tempo”, ha sottolineato l’Assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche.

Umberto Lebruto: più del 65% dell’area diventerà uno spazio verde

L’intervento agli scali di Milano Farini e Milano San Cristoforo è parte di un progetto più ampio, che coinvolge ben sette scali ferroviari del Gruppo FS e rappresenta il piano di rigenerazione urbana relativo a Milano più grande degli ultimi anni. Un’iniziativa complessa che ha richiesto tempistiche molto lunghe. “Abbiamo iniziato ad unirci in questo processo sin dal 2006 e, nel 2017, abbiamo raggiunto un accordo molto equilibrato fra Regione, Comune e Ferrovie – ha spiegato Umberto LebrutoIn questi sei anni abbiamo iniziato a rendere fruibili alla città gli spazi abbandonati da tanti anni e non più utilizzati per la circolazione dei treni”. L’AD di FS Sistemi Urbani ha sottolineato poi come la presenza dei binari abbia raffigurato “una frattura storica” per il quartiere che presto sarà ricucita. Più del 64% dell’area sarà destinata a piazze ed aree verdi, con un parco che collegherà Porta Garibaldi con Bovisa. Un 20-25% sarà invece destinato al social housing.

No Comments
Comunicati

Iren: il Presidente Luca Dal Fabbro annuncia il lancio del più grande biodigestore d’Italia

“Noi abbiamo una miniera a cielo aperto che sono i nostri rifiuti, che dobbiamo smettere di chiamare rifiuti perché sono risorse, e queste vanno trasformate e valorizzate”: il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro ha sottolineato l’importanza strategica dell’economia circolare.

 Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro presenta i progetti di Iren al Festival Ecomondo

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, è intervenuto al Festival Ecomondo 2023, che si è tenuto dal 7 al 10 novembre alla Fiera di Rimini. Ecomondo rappresenta una sorta di expo italiana dedicata all’economia circolare ed è un punto di incontro per l’industria, i policy maker e gli esperti del settore ambientale. Iren ha partecipato attivamente all’evento con una serie di panel e attività legate all’economia circolare e alla transizione ecologica. Nel corso della prima sessione, “Materie prime critiche ed economia circolare”, è intervenuto personalmente il Presidente Luca Dal Fabbro, che ha parlato delle strategie e delle soluzioni innovative per mitigare il rischio di carenza di materie prime critiche. In particolare, ha messo in evidenza i notevoli sforzi che Iren sta compiendo attraverso gli investimenti sugli impianti di recupero, che potrebbero soddisfare, attraverso lo sfruttamento dei rifiuti tecnologici, gran parte del fabbisogno nazionale di questi materiali, importantissimi per l’industria dell’alta tecnologia. Iren ha inoltre promosso il coinvolgimento delle nuove generazioni: all’evento hanno partecipato gli studenti del Liceo Bertolucci di Parma, che sono stati omaggiati inoltre con il Premio Planet Fan Eduiren 2022. L’artista Matteo Moras, noto come Mattley, ha presentato opere d’arte realizzate con scarti di legno, dando prova di uno splendido connubio tra arte e sostenibilità.

Luca Dal Fabbro: “Recuperare le materie rare per evitare la dipendenza dall’estero

Luca Dal Fabbro ha evidenziato l’importanza del riciclaggio e del riutilizzo dei rifiuti, non solo in riferimento alle problematiche ambientali, ma anche per una questione di sicurezza strategica. L’Italia soffre infatti della scarsità di diversi materiali fondamentali nella produzione di apparecchiature tecnologiche sofisticate e per la transizione ecologica, che è dunque costretta a importare da Paesi esteri, come la Cina, rischiando così un’eccessiva dipendenza. Da qui, la grande importanza di investire sul recupero: “Recuperare questi materiali è importante perché l’industria italiana dipende da circa 5 o 6 materie critiche che importiamo dall’estero e la tensione geopolitica e le crisi potrebbero rischiare di ridurre l’approvvigionamento di queste materie critiche, fermando le nostre imprese”. Particolarmente preziosi come fonte delle cosiddette materie critiche, ha sottolineato Luca Dal Fabbro, sono i rifiuti tecnologici, che potrebbero, se valorizzati dovutamente, sopperire al nostro fabbisogno nazionale, anche in maniera significativa. “Pensiamo solo ai cellulari e ai computer che gettiamo che sono ricchi di rame, di palladio, di zinco, di litio, tutte materie essenziali per la nostra impresa che ad oggi importiamo totalmente”. Il Presidente di Iren ha dunque nuovamente rimarcato l’importanza di considerare i rifiuti come vere e proprie risorse, anche nell’ottica di rendere l’Italia meno dipendente dalle importazioni estere.

No Comments
Comunicati

Tyrrhenian Lab: la seconda edizione del Master di Terna in collaborazione con tre atenei

È ufficialmente partita la seconda edizione del Master “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, promosso da Terna in stretta collaborazione con le Università di Cagliari, Palermo e Salerno all’interno del progetto Tyrrhenian Lab. Il Gruppo, sotto la guida di Giuseppina Di Foggia, ha stanziato un investimento complessivo di 100 milioni di euro, distribuiti nel periodo 2022-2026.

Terna

Terna: al via la seconda edizione del Master

L’inaugurazione del Master, che rappresenta la seconda di tre edizioni programmate, è stata celebrata attraverso un evento simultaneo organizzato presso i tre atenei coinvolti. Il Tyrrhenian Lab ha l’ambizioso obiettivo di creare un centro di formazione di eccellenza distribuito tra le sedi delle tre città coinvolte nel percorso dei cavi del Tyrrhenian Link. L’elettrodotto sottomarino di Terna unirà la Campania, la Sicilia e la Sardegna, con un totale di circa 970 km di collegamento e 3,7 miliardi di euro di investimenti: l’infrastruttura favorirà l’integrazione dei flussi energetici provenienti da fonti rinnovabili. Considerando il successo della partecipazione alla prima edizione, Terna, in collaborazione con le tre università, ha deciso di aumentare il numero di posti disponibili. Saranno ora 19, anziché 15, gli studenti selezionati per ciascuna delle tre sedi universitarie, portando il totale dei partecipanti a 57.

Terna: candidature e presenza femminile in crescita

Quest’anno, il numero di candidature ha registrato un notevole incremento, con un totale di circa 300 domande (36% a Palermo, 34% a Salerno e 30% a Cagliari), rispetto alle 170 della prima edizione. Inoltre, è in crescita anche la presenza femminile, che costituirà circa il 40% dei 57 selezionati, rispetto al 33% della precedente edizione. Anche quest’anno, il Master promosso da Terna ha suscitato interesse non solo tra i neolaureati (51%) e coloro che hanno già esperienza lavorativa (33%), ma anche tra coloro che avevano precedentemente intrapreso un percorso accademico (16%). Al termine del corso, articolato in undici moduli per un totale di 60 crediti formativi, gli studenti saranno assunti da Terna, con il supporto delle università coinvolte, e avranno l’opportunità di lavorare presso la sede territoriale come esperti di algoritmi e modelli per il Mercato Elettrico, sistemi di analisi e regolazione degli apparati di campo, nonché sistemi di Automazione di Stazione (SAS).

No Comments
Comunicati

Webinar: il trasporto di merci pericolose e la consulenza ADR

Comunicato Stampa

Webinar: il trasporto di merci pericolose e la consulenza ADR

 

Il 13 dicembre 2023 un incontro in modalità webinar si soffermerà sull’Accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada, sul ruolo del Consulente ADR e sui suoi obblighi e il suo legame con gli altri attori della sicurezza. 

 

In Europa il trasporto merci pericolose è soggetto a norme e regolamenti complessi e dettagliati, strutturati anche in base alla tipologia di merce da trasportare, ai confezionamenti ed ai veicoli di trasporto da utilizzare.

In particolare, il trasporto su strada è regolamentato dall’Accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada (ADR) che, siglato già alla fine degli anni ’50 del precedente secolo, ha avuto negli anni diversi aggiornamenti.

 

L’Accordo ADR regolamenta molti aspetti del trasporto delle merci pericolose. Ad esempio:

  • classificazione delle sostanze pericolose
  • metodi di prova
  • disposizioni su costruzione e prova degli imballaggi e delle cisterne
  • condizioni di imballaggio delle merci
  • marcatura ed etichettatura dei colli
  • placcatura e marcatura dei mezzi di trasporto
  • struttura dei veicoli e delle cisterne
  • requisiti per il trasporto e documenti di viaggio
  • abilitazione dei conducenti utilizzo dei mezzi di trasporto

L’Accordo individua poi importanti obblighi dei vari soggetti in materia di sicurezza.

 

Chi è il Consulente ADR? Quali sono i suoi principali obblighi? Qual è il suo legame con il ruolo di RSPP e HSE manager?

 

Per rispondere a queste domande l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 13 dicembre 2023 un webinar gratuito dal titolo “La consulenza ADR: chi, cosa e perché”.

 

Trasporto merci pericolose: l’accordo ADR e i consulenti per la sicurezza

L’Accordo ADR contiene misure di controllo e altre misure di supporto per l’osservanza delle disposizioni di sicurezza.

 

Si indica che ogni impresa, la cui attività comporta trasporti di merci pericolose, oppure operazioni di imballaggio, di carico, di riempimento o di scarico, connesse a tali trasporti, designa uno o più consulenti per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose, denominati “consulenti”, incaricati di facilitare l’opera di prevenzione dei rischi per le persone, per i beni o per l’ambiente inerenti a tali attività.

 

Nell’accordo sono riportati i casi in cui le disposizioni dell’Accordo non si applicano alle imprese, ad esempio con riferimento ai limiti dei quantitativi trasportati o al fatto che tali imprese non eseguono, a titolo di attività principale o accessoria, trasporti di merci pericolose o operazioni di carico o scarico connesse a tali trasporti, ma che eseguono occasionalmente trasporti nazionali di merci pericolose, o operazioni di carico o scarico connesse a tali trasporti che presentano un grado di pericolosità o un rischio di inquinamento minimi.

 

Le funzioni del consulente per la sicurezza, da adattare alle attività dell’impresa, sono:

  • verificare l’osservanza delle disposizioni in materia di trasporto di merci pericolose;
  • consigliare l’impresa nelle operazioni riguardanti il trasporto di merci pericolose;
  • redigere una relazione annuale, destinata alla direzione dell’impresa o eventualmente a un’autorità pubblica locale, sulle attività dell’impresa per quanto concerne il trasporto di merci pericolose. La relazione è conservata per cinque anni e, su richiesta, messa a disposizione delle autorità nazionali.

 

Trasporto merci pericolose: il webinar sulla Consulenza ADR

Proprio per parlare di trasporto merci pericolose e del Consulente ADR si terrà mercoledì 13 dicembre 2023 – dalle ore 15.00 alle ore 16.15 – l’evento gratuito in modalità webinar “La consulenza ADR: chi, cosa e perché”.

 

Nel webinar si forniranno informazioni sull’Accordo ADR, dove ADR è l’acronimo di “Accord Dangereuses Route”, sintesi di “Accord europeen relatif au transport international des marchandises dangereuses par route”, ossia “Accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada”.

Ricordiamo che l’accordo originale è stato siglato a Ginevra il 30 settembre 1957 come European Agreement concerning the International Carriage of Dangerous Goods by Road.

 

Durante l’incontro si approfondiranno, in particolare, il ruolo e i compiti del Consulente ADR. Verranno fornite informazioni sui suoi principali obblighi e sui rapporti e legami professionale con i ruoli di RSPP e HSE manager.

 

Il relatore del webinar:

  • Marco Berrettini: Consulente ADR e Responsabile Tecnico gestione rifiuti

 

Ai partecipanti al webinar sarà inviato un attestato di presenza valido per il rilascio di 1 credito per Formatori area tematica n.2 e per RSPP/ASPP.

 

Il link per iscriversi all’evento gratuito:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/la-consulenza-adr–chi–cosa-e-perche

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595037 – fax 030.6595040 www.aifos.itconvegni@aifos.it

 

 

30 novembre 2023

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

ufficiostampa@aifos.it

http://www.aifos.it/

No Comments
Comunicati

Gianni Lettieri vuole trasformare Atitech in un polo nazionale delle manutenzioni aeronautiche

Nel 2022, Atitech ha raggiunto un margine operativo lordo del 10%, nonostante la pandemia, e prevede di chiudere il 2023 con circa 160 milioni di ricavi. Sottoscritti, inoltre, importanti contratti che confermano il trend di crescita delle attività legate al business tradizionale: i dettagli del piano di rilancio ideato dal Presidente Gianni Lettieri.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: vogliamo riportare la full maintenance in Italia

69 milioni di fatturato nel 2022 e 160 milioni di ricavi stimati per il 2023: da quando ne ha assunto le redini l’imprenditore Gianni Lettieri nel 2009, la crescita di Atitech è inarrestabile. È passata dall’essere sull’orlo del precipizio a divenire la società indipendente di manutenzioni più grande d’Europa con 20 linee e 15 nelle aree di parcheggio. Il merito va tutto al piano di rilancio del Presidente Gianni Lettieri che, dopo aver portato i livelli di produzione a +37% a Napoli e a +210% a Fiumicino, ora si è posto l’obiettivo di far diventare Atitech il polo nazionale delle manutenzioni aeronautiche. A fine 2022, attraverso Meridie, l’imprenditore ha acquisito Alitalia Engineering Maintenance, portando a nove gli hangar a disposizione della società. “È la prima tappa di un progetto che ha nei due centri, Capodichino e Fiumicino, gli asset strategici del nuovo polo nazionale delle manutenzioni aeronautiche – spiega il Presidente di Atitech –. Stiamo lavorando per riportare in Italia le attività relative alla full maintenance che prima del 2008 erano state esternalizzate a favore di concorrenti come Lufthansa Technik, Air France Industries, Bedek e altre, creando una sorta di officina italiana per la riparazione a 360 gradi di aeromobili”.

Gianni Lettieri: nuova opportunità di crescita dalla conversione di aerei passeggeri in cargo

Se da un lato il Covid ha frenato il mercato del nuovo, dall’altro ha spinto il business delle manutenzioni che è quindi in crescita. Questo si è verificato, precisa Gianni Lettieri, “soprattutto in Asia, dove si è sviluppata un’offerta low cost”, da affrontare con “un’ulteriore internazionalizzazione”, senza però mai perdere di vista il valore del nostro Made in Italy, “un misto di qualità, professionalità, attenzione per i dettagli ed eleganza formale”. “All’interno di Atitech e dell’ex Alitalia – sottolinea il Presidente – esistono professionalità e competenze capaci di soddisfare le più svariate esigenze dei vettori sul mercato”. Il trend di crescita nel settore delle manutenzioni è confermato anche dai recenti accordi conclusi da Atitech. A fine 2022 la società ha firmato un contratto decennale per la manutenzione degli aerei di ITA Airways e a inizio 2023 è arrivata la fornitura quinquennale di servizi di assistenza per Poste Air Cargo, insieme a contratti con l’Aeronautica Militare e la Guardia di Finanza. Intanto, l’incremento dell’e-commerce ha aperto la strada a una nuova opportunità. “Dalla fine del 2021 abbiamo cominciato a convertire gli aeromobili B737-800 da passeggeri a cargo per diverse compagnie aeree, lavorando su progetti sviluppati dalle Israel Aerospace Industries attraverso un accordo di partnership — conclude Gianni Lettieri —. Abbiamo investito 60 milioni per la conversione di aeromobili civili da passeggeri a cargo, attività in crescita”.

No Comments
Comunicati

Claudio Descalzi: Eni negli USA, l’Inviato Speciale Presidenziale per il Clima in visita al CFS

Claudio Descalzi: “L’impegno di Eni verso la decarbonizzazione è forte, profondo e irreversibile e si basa su un percorso di trasformazione che abbiamo intrapreso già da dieci anni. Eni sta riducendo le sue emissioni totali Scope 1, 2 e 3 per raggiungere Net Zero nel 2050”.

Claudio Descalzi

Eni, l’AD Claudio Descalzi accoglie l’Inviato Speciale Presidenziale per il Clima degli Stati Uniti al CFS di Devens

Emerge anche nelle parole dell’AD di Eni Claudio Descalzi la soddisfazione per la visita dell’Inviato Speciale Presidenziale per il Clima degli Stati Uniti, John Kerry, alla sede di Commonwealth Fusion Systems (CFS) a Devens, Massachusetts, vicino Boston. “È con grande piacere che sono qui oggi con John Kerry, che sta svolgendo un lavoro straordinario per accelerare in maniera concreta la transizione energetica a livello globale”, ha sottolineato l’AD Claudio Descalzi che insieme all’Amministratore Delegato di CFS Bob Mumgaard ha accolto lo scorso 20 novembre l’Inviato Speciale Presidenziale per il Clima degli Stati Uniti presso la sede di Commonwealth Fusion Systems (CFS). “Abbiamo una storica collaborazione scientifica con il MIT e siamo investitore strategico in Commonwealth Fusion Systems: stiamo investendo significativamente nella fusione magnetica con l’obiettivo di portarla all’industrializzazione, e attribuiamo valore alle collaborazioni internazionali e pubblico-private per accelerarne la commercializzazione. Siamo partiti da qui, nell’ecosistema di innovazione statunitense unico nel suo genere, il cui approccio dovrebbe essere visto come un modello per altri Paesi che si avvicinano a questa tecnologia”, ha rimarcato in merito l’AD Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi: guardiamo al futuro investendo in soluzioni breakthrough per la transizione

L’AD di Eni Claudio Descalzi ha quindi ricordato il “forte, profondo e irreversibile” impegno di Eni verso la decarbonizzazione: “Si basa su un percorso di trasformazione che abbiamo intrapreso già da dieci anni. Eni sta riducendo le sue emissioni totali Scope 1, 2 e 3 per raggiungere Net Zero nel 2050. Da un lato, stiamo lavorando alla riduzione del contenuto carbonico nella produzione energetica da fonti tradizionali, ad esempio con la diminuzione significativa delle nostre emissioni di metano; dall’altro, stiamo aumentando progressivamente la nostra offerta di prodotti a basse emissioni di carbonio, crescendo sia nella produzione di rinnovabili che di biocarburanti”. Ma Eni, ha aggiunto l’AD Claudio Descalzi, a conferma della vision lungimirante che la contraddistingue da 70 anni, è sempre più proiettata su ciò che sarà: “Guardiamo anche al nostro futuro, investendo in soluzioni breakthrough per la transizione, come l’energia da fusione, che rappresenta una fonte di energia sostenibile e virtualmente inesauribile. Ecco perché oggi siamo orgogliosi di condividere i progressi di CFS con una persona lungimirante come John Kerry”.

No Comments
Comunicati

Infortuni domestici: più di 2 milioni nel 2022. L’emergenza continua. Lavorare sulla prevenzione.

INCIDENTI DOMESTICI: 2 MILIONI 448 MILA NEL 2022 IN ITALIA

IN POCHI GIORNI, TRA VENETO E FRIULI, DUE VITTIME PER UN CAMBIO DI LAMPADINA IN CASA: SI TRATTA DI UN CINQUANTENNE DI RONCHIS IN COMA E DI UN 78ENNE DI SPINEA CHE HA PERSO LA VITA NELLA TARDA MATTINATA DI IERI.

MA IL DRAMMA NON CONOSCE CONFINI GEOGRAFICI E COLPISCE TUTTA L’ITALIA DA NORD A SUD DEL PAESE.

EPPURE LA GRAN PARTE DEGLI INCIDENTI POTREBBE ESSERE EVITATA.

IN CASA, COME AL LAVORO, MANCA LA CULTURA DELLA SICUREZZA. FACCIAMO INFORMAZIONE E FORMAZIONE ATTRAVERSO I MEDIA TRADIZIONALI, MA ANCHE CON I SOCIAL PERCHÉ SIMILI TRAGEDIE NON DEVONO RIPETERSI.

QUESTA È UN’EMERGENZA NAZIONALE IN CUI SI DEFINISCONO NITIDAMENTE GLI IDENTIKIT DELLE VITTIME: DONNE, BAMBINI E ANZIANI.

Intervento di Mauro Rossato Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering.

Nella tarda mattinata di ieri 27 novembre a Spinea nel veneziano un uomo di 78 anni ha perso la vita cambiando una lampadina in terrazza. Ha perso l’equilibrio ed è precipitato. Mentre, è di pochi giorni fa la notizia di un cinquantenne in Friuli Venezia Giulia che, per compiere lo stesso tipo di intervento, è caduto dalla scala sulla quale era salito. Ha battuto la testa e ha immediatamente perso conoscenza, finendo in coma. Prima di lui a settembre, sempre a causa di una caduta dall’alto in casa, ha perso la vita un 67enne nel padovano.

Ma questi sono solo alcuni dei più recenti e gravi incidenti che accadono tra le mura domestiche ogni giorno nel nostro Paese.

Perché la casa, il rifugio più sicuro per eccellenza, è in realtà uno dei luoghi più pericolosi della quotidianità. E a dirlo come spesso accade, accanto alle notizie di cronaca, sono le indagini statistiche.

Le più recenti rilevazioni ISTAT relative all’ultimo trimestre del 2022 hanno contato 612 mila incidenti domestici e 549 mila persone che hanno subito ferite o sono morte. Un’emergenza evidentemente sottovalutata dal momento che, attraverso una proiezione annuale, si parla di circa 2 milioni 500 mila incidenti in quattro trimestri.

Milioni di infortunati tra i quali, stando sempre alle più recenti indagini ISTAT disponibili, ma relative agli anni precedenti, danno una percentuale di decessi pari allo 0,3%. Percentuale che, applicata ai dati del 2022 (2.196.000 persone coinvolte) porterebbe a 6.588 vittime per il 2022.

Secondo l’ISTAT nel 2022, più del 64,3% degli incidenti domestici vede come vittima una donna, il 22% ha più di 80 anni. Oltre il 5% degli incidenti coinvolge i bambini e adolescenti da 0 ai 14 anni.

In base ai dati raccolti dal sistema SINIACA (Sistema Informativo Nazionale Incidenti in Ambienti di Civile Abitazione), istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), gli incidenti domestici più frequenti sono le cadute (una persona su due e soprattutto donne anziane) che possono provocare non solo danni fisici, e conseguente disabilità, ma anche disturbi psicologici, ansia e depressione dovuti alla paura di cadere nuovamente. Mentre, i principali fattori che determinano le cadute in casa sono: lavori domestici, scale (fisse o removibili), sedie, sgabelli, pavimenti lisci, bagnati o sconnessi, fili elettrici o prolunghe, tappetini per il bagno, ostacoli vari (sporgenze e spigoli, piedini o gambe dei mobili), illuminazione insufficiente, assunzione di farmaci, in grado di provocare sonnolenza, disturbi motori e visione confusa, malattie come l’osteoporosi.

Gli ambienti più pericolosi sono: la cucina (20%), soggiorno e camera da letto (26%), scale (10%), bagno (7%), a causa di superfici scivolose o bagnate di sanitari, vasca, doccia, pavimento, altri locali interni (8%), garage e cantina (13%), giardino e altre aree esterne alla casa (6%).

Ma se le principali cause di infortunio si conoscono, com’è possibile che non si riesca ad invertire la tendenza?

Data la frequenza degli infortuni a dir poco sottostimata, occorre pensare ad un piano di prevenzione più accurato e mirato con campagne efficaci che vadano dalla scuola alla famiglia anche attraverso i media tradizionali e i social. Questo contribuirebbe alla diffusione di corretti stili di vita, con particolare attenzione alle categorie a maggior rischio, ovvero donne, bambini e anziani.

Senza il sostegno di un’informazione capillare nel nostro Paese, infatti, continueremo anno dopo anno a rileggere le statistiche e a ritrovare ancora milioni di infortuni.

Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering

No Comments
Comunicati

Gian Maria Mossa: “Financial Times”, Banca Generali è “Best Private Bank in Italy 2023”

Gian Maria Mossa: Banca Generali è la “Best Private Bank in Italy 2023”, la qualità e l’unicità del percorso di sviluppo nei servizi di consulenza patrimoniale alle famiglie sono stati riconosciuti dalla giuria composta dai giornalisti delle testate del Gruppo “Financial Times”, The Banker e PWM.

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa: Global Private Banking Awards, Banca Generali premiata come “Best Private Bank in Italy 2023”

Banca Generali, guidata da Gian Maria Mossa, è “Best Private Bank in Italy 2023”: lo ha decretato la giuria internazionale raccolta dalle testate specializzate del Gruppo “Financial Times” al termine di un lungo processo di selezione e valutazione. Il riconoscimento attesta in particolare la qualità e l’unicità del percorso di sviluppo nei servizi di consulenza patrimoniale alle famiglie che negli ultimi anni, con la guida di Gian Maria Mossa, ha subito una forte accelerazione. Non a caso è la quinta volta negli ultimi sette anni che questo importante riconoscimento viene assegnato a Banca Generali, anche alla luce dei risultati di rilievo raggiunti sotto il profilo della qualità del lavoro e dell’ambiente inclusivo e sostenibile che è riuscita a creare per tutti gli stakeholders nonostante le sfide e le incognite poste dal mercato.

Gian Maria Mossa: Banca Generali, l’impegno nel promuovere un ambiente inclusivo e sostenibile

Il punto di forza dell’Istituto che Gian Maria Mossa guida dal 2017 “in un mercato italiano del private banking altamente competitivo, risiede anche nelle iniziative chiave poste in essere per servire la sua base clienti composta da individui con patrimoni elevati”. La giuria, nello spiegare le motivazioni del riconoscimento, ha fatto riferimento anche alla personalizzazione del servizio, all’ampiezza della gamma e alla soddisfazione dei clienti nel rapporto con la rete, oltre a specifiche iniziative, come quella ad esempio per le donne banker o per i giovani talenti. Ha inoltre riconosciuto il percorso di crescita di Banca Generali e i progressi raggiunti nel promuovere un ambiente inclusivo e sostenibile, in linea con gli obiettivi del Piano strategico, come evidenziato in diverse occasioni anche dall’AD Gian Maria Mossa. I Global Private Banking Awards, giunti alla quindicesima edizione, si sono affermati tra i più rilevanti riconoscimenti nel settore del private banking globale: il premio come “Best Private Bank in Italy 2023” a Banca Generali è stato ufficialmente annunciato in occasione della cerimonia ufficiale.

No Comments
Comunicati

Stefano Venier: Snam, il valore dei progetti in sviluppo a Ravenna per il futuro dell’energia

Snam, l’AD Stefano Venier a Ravenna per presentare insieme al Sindaco i progetti sul territorio e le ricadute economico-occupazionali: dai lavori per la collocazione e l’allacciamento della FSRU BW Singapore al primo progetto italiano di CCS su scala industriale legato all’hub di Ravenna.

 Stefano Venier, AD di Snam

Stefano Venier: Snam e il Comune di Ravenna presentano i progetti dell’azienda sul territorio

L’AD di Snam Stefano Venier è intervenuto a Ravenna insieme al Sindaco Michele de Pascale e al COO Massimo Derchi per illustrare i progetti dell’azienda sul territorio. In occasione dell’incontro è stata firmata anche la convezione per le opere di compensazione e mitigazione riconosciute alla città a fronte dell’accoglienza garantita alla nave rigassificatrice FSRU BW Singapore. La seconda nave rigassificatrice acquistata da Snam, la cui entrata in esercizio è prevista per la fine del 2024, garantirà al Paese 5 miliardi di metri cubi di gas aggiuntivi oltre a quelli già forniti dalla FSRU Golar Tundra in attività a Piombino da luglio 2023. Di grande rilevanza strategica il progetto, come ha spiegato l’AD di Snam Stefano Venier: “Ha un ruolo strategico per la diversificazione e la sicurezza energetica del Paese. Assieme all’impianto di Piombino, garantirà 10 miliardi all’anno di metri cubi di gas, pari al 15% dei consumi nazionali, con il 40% della domanda che a quel punto sarà coperto dal GNL”. I lavori collegati alla collocazione e all’allacciamento della FSRU BW Singapore permetteranno al Comune di effettuare importanti interventi in diversi ambiti: dalla rigenerazione urbana alla mobilità sostenibile, dalla riforestazione al risparmio energetico, per un impegno complessivo pari a circa 24 milioni di euro. Notevoli anche le ricadute occupazionali: saranno più di 1.200 le persone impiegate e verranno coinvolti più di 100 fornitori della provincia di Ravenna e della Regione Emilia Romagna e assegnati contratti a imprese del territorio del Ravennate per oltre 300 milioni di euro.

Stefano Venier: l’avanzamento dei lavori per il progetto pilota CCS (Carbon Capture and Storage) in sviluppo a Ravenna

L’AD Stefano Venier, in occasione della conferenza stampa a Ravenna, ha fornito aggiornamenti anche sull’avanzamento dei lavori nell’ambito del progetto CCS che porta avanti insieme a Eni: “Sono stati completati al 60% e già nel 2024 prevediamo di iniziare a catturare le prime molecole di anidride carbonica”, ha spiegato l’AD di Snam aggiungendo che “farà di Ravenna il più grande hub del Mediterraneo per la cattura e lo stoccaggio della CO2”. L’avvio della fase 1 è previsto infatti per l’inizio del prossimo anno con l’iniezione ai fini dello stoccaggio permanente di 25mila tonnellate all’anno di CO2, catturate dall’impianto di gas di Casal Borsetti di Eni. La fase 2 verrà avviata invece entro il 2026 e raggiungerà una capacità di stoccaggio di 4 milioni di tonnellate all’anno entro il 2030. Infine, ulteriori espansioni potranno portare i volumi fino a 16 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. Snam abiliterà il progetto realizzando e gestendo le infrastrutture con cui trasportare la CO2: come ha sottolineato anche l’AD Stefano Venier, Ravenna si conferma per il Gruppo un polo strategico, lungo il quale transiterà anche il corridoio dell’idrogeno verde proveniente dal Nord Africa.

No Comments
Comunicati

Italy’s Best Employer 2024, riconoscimento per GSA

GSA è al primo posto della classifica Italy’s Best Employer 2024 del suo settore. Le valutazioni che hanno generato la graduatoria riguardano il grado di soddisfazione e benessere del lavoro all’interno dell’azienda, prendendo in esame temi quali il welfare, il wellbeing, la conciliazione vita-lavoro e lo smart working.

GSA Gruppo Servizi Associati

GSA è la migliore azienda della safety chain e del multiservice

È GSA – Gruppo Servizi Associati, società leader nel campo della sicurezza e della prevenzione antincendio, ad aver guadagnato il primo posto nella classifica Italy’s Best Employer 2024 per quanto riguarda il settore della prevenzione, sorveglianza e primo soccorso antincendio per le grandi infrastrutture. Valutando oltre 4.500 aziende con più di 250 dipendenti, con la partecipazione di circa 20.000 lavoratori, la graduatoria ha raccolto le 450 aziende top italiane. Con ricavi consolidati pari a 173 milioni di euro nel 2022 e oltre 5.000 dipendenti, GSA ha ricevuto una valutazione di 7,83 su 10, aggiudicandosi la vetta della classifica stilata da Statista. La società – con sedi a Roma, Udine, Milano, Genova, Aosta, Firenze, Napoli, Bari, Cagliari, Oristano e filiali a Chamonix e a Lione, in Francia – opera per clienti di rilievo come Aspi, Anas, il Traforo del Monte Bianco, il Traforo del Gran Sasso, l’Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Regione Lombardia e Fincantieri. A cui si aggiungono importanti aziende ospedaliere, come il Policlinico Umberto I di Roma, il Policlinico Universitario Gemelli, l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e l’Istituto Gaslini di Genova, e altri clienti quali il Senato della Repubblica, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, il Museo Egizio, la regione Toscana e la regione Marche per quanto riguarda la divisione Facility.

GSA: la soddisfazione del management

GSA – racconta il Vicepresidente e fondatore Alessandro Pedone – da tempo mette al centro del suo percorso di crescita le risorse umane, quale cardine delle proprie best practices. Essere primi significa per noi essere sempre più attrattivi nel mercato del lavoro e ancor meglio percepiti dai clienti. Ormai il wellbeing aziendale deve essere al centro di un sano sviluppo”. Secondo l’AD Antonio Musacchio, è invece “motivo di orgoglio apprendere che anche quest’anno GSA, nel proprio settore, è ai vertici della classifica best employer di Statista”. Nel 2023 l’azienda ha finalizzato importanti trattative sindacali che hanno portato, tra le altre cose, al riconoscimento dei buoni pasto per migliaia di lavoratori. Inoltre, sottolinea l’AD, “continuiamo incessantemente a lavorare per raggiungere gli obiettivi del nostro piano ESG attuando una politica attenta alla salvaguardia dell’ambiente e alle tematiche sociali”, ricordando poi che “grazie alle recenti acquisizioni GSA supererà i 200 milioni di euro di ricavi” ed entrerà, tramite la consociata spagnola Previnsa, “nel complesso mondo delle centrali nucleari divenendo leader europeo in un ambito fortemente specialistico, caratterizzato da stringenti regole e procedure”.

No Comments
Comunicati

Sabrina De Filippis: Mercitalia Logistics investirà 9 milioni di euro in Liguria

“Sotto il segno del porto” è il convegno promosso dall’Autorità del Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale che ha avuto luogo nell’Auditorium di Via Fossamastra a La Spezia. All’evento era presente anche l’Amministratore Delegato di Mercitalia Logistics Sabrina De Filippis.

Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis al convegno “Sotto il segno del porto”

La Liguria è una regione strategica per il trasporto merci ferroviario e, di conseguenza, per il Polo Logistica del Gruppo FS. “Circa il 18% dei trasporti totali di Mercitalia Rail sono in questa regione – ha infatti sottolineato Sabrina De Filippisconcentrati principalmente in 4 impianti, tra cui quello di La Spezia che rappresenta circa il 24% dei volumi regionali. I volumi di manovra gestiti in Liguria tramite Mercitalia Shunting & Terminal rappresentano, inoltre, il 23,5% dei volumi complessivi della società”. All’incontro, l’AD di Mercitalia Logistics ha ribadito il piano che interesserà la Liguria, per la quale il Gruppo prevede investimenti per 8 miliardi di euro nei prossimi dieci anni.

Sabrina De Filippis: potenzieremo le infrastrutture e il sistema della logistica in Liguria

Gli investimenti previsti dal Gruppo FS in Liguria saranno destinati al potenziamento delle infrastrutture e del sistema della logistica e al miglioramento dei servizi rivolti ai passeggeri. Lo ha ricordato Sabrina De Filippis durante il confronto. “Muoviamo l’economia del Paese – ha spiegato l’AD di Mercitalia Logistics – e lo facciamo in modo concreto e sostenibile per rispondere alle esigenze del mercato e per raggiungere gli sfidanti obiettivi dettati dall’Unione Europea. Il Piano Industriale 2023-2032 del Gruppo FS prevede investimenti in Liguria dedicati al completamento e potenziamento di infrastrutture ferroviarie e stradali, al miglioramento dei servizi ai passeggeri, e al potenziamento del sistema della Logistica”. Nello specifico, la società investirà 9 milioni di euro per il potenziamento dei terminal intermodali di Genova Sampierdarena e Santo Stefano di Magra, rinnovando la flotta con nuovi locomotori e incrementando i servizi intermodali e convenzionali.

No Comments
Comunicati

Alessandro Benetton e l’eredità della Fondazione Cortina: “Così i Mondiali di Sci hanno rilanciato il territorio”

Con lo scioglimento della Fondazione Cortina, il Presidente Alessandro Benetton ha tracciato un bilancio, sottolineando l’effetto positivo sull’economia, le imprese e il territorio.

 Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: “L’effetto ‘palla di neve’ ha trasformato Cortina in un grande guadagno per le imprese”

La Fondazione Cortina ha concluso la propria opera, e con successo: lo ha affermato Alessandro Benetton, annunciando lo scioglimento della Società e, conseguentemente, il venire meno della propria posizione di Presidente. La Fondazione ha infatti accompagnato imprese, società e realtà locali legate agli importanti Mondiali di Sci di Cortina, con un significativo ritorno economico che si è anche esteso sul territorio e sulle realtà locali. Secondo l’imprenditore, si è trattato del classico “effetto palla di neve”. Alessandro Benetton ha sottolineato come il successo sia stato raggiunto nonostante le estreme difficoltà che la pandemia di Covid-19 ha causato all’economia e alle imprese. In questo senso, l’attività delle Fondazione Cortina potrebbe essere intesa come un efficace modello e paradigma per la gestione di altri grandi eventi del futuro, tra cui le Olimpiadi Invernali del 2026. Secondo un’analisi condotta dal Centro Studi Sose, che ha analizzato gli impatti economici dei Campionati Mondiali di Sci a Cortina nel 2021, il 5,9% delle aziende coinvolte ha registrato un aumento del fatturato e dei ricavi nel 2020, con un valore molto simile a quello del biennio precedente. Il 78,7% delle imprese intervistate ha approvato la scelta del Governo di investire nel territorio, mentre il 62,7% ha ritenuto gli investimenti effettuati come un’importante eredità per la zona di Cortina.

 Alessandro Benetton: i numeri e gli investimenti dietro al successo di Cortina

Quasi il 68% delle imprese intervistate ha ritenuto che la realizzazione delle infrastrutture previste per i Campionati Mondiali di Cortina 2021 abbia rappresentato una buona opportunità per l’occupazione, e quasi il 70% degli imprenditori ha concordato sul fatto che tali investimenti abbiano contribuito al rilancio del territorio, confermando dunque le osservazioni di Alessandro Benetton. Secondo il report di Sose, nel biennio 2018-2020, il 3,5% delle imprese ha beneficiato direttamente delle iniziative legate ai Campionati Mondiali di Sci o agli investimenti effettuati per l’evento, percentuale che sale al 7,1% se si considera anche l’indiretto beneficio. Alla fine del 2021, questi valori aumentano rispettivamente al 3,9% e al 13,6%. Inoltre, i ricavi delle imprese nel biennio 2018-2019 hanno registrato una crescita superiore al 5% rispetto al 2017. Nel 2020, il 5,9% del fatturato delle imprese coinvolte è stato direttamente attribuito ai Mondiali. Un dato interessante riguarda il mercato del lavoro: il 63,5% delle imprese ha dichiarato che, se non ci fossero stati i Campionati del Mondo di Sci, avrebbe assunto meno personale o addirittura non avrebbe assunto affatto. Alessandro Benetton ha inoltre sottolineato che per la realizzazione del progetto sportivo dei Mondiali sono stati investiti circa 100 milioni di euro di fondi pubblici e privati, gestiti dal Commissario straordinario ad acta. Tali investimenti, avviati nel 2018, hanno generato una produzione attivata di oltre 275 milioni di euro e un contributo in termini di valore aggiunto di più di 108 milioni.

No Comments
Comunicati

Risparmio energetico a Torino: Il ruolo degli impianti fotovoltaici

  • By
  • 28 Novembre 2023

Come gli impianti fotovoltaici possono contribuire al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni inquinanti.

Il contesto energetico di Torino

Torino, una delle più grandi ed importanti città del nostro paese, è pronta ad intraprendere sfide significative anche nel campo energetico. La dipendenza dalle fonti di energia tradizionali, come il gas naturale e il carbone, comporta infatti costi elevati e un impatto ambientale negativo. In questo contesto, gli impianti fotovoltaici emergono come una soluzione chiave per il risparmio energetico e la transizione verso un sistema più sostenibile.

 

L’energia solare come alternativa pulita

L’energia solare rappresenta un’alternativa pulita e rinnovabile alle fonti di energia convenzionali. Gli impianti fotovoltaici sfruttano l’energia del sole per generare elettricità senza produrre emissioni nocive per l’ambiente. L’installazione di impianti fotovoltaici Torino può svolgere un ruolo significativo nel soddisfare il fabbisogno energetico della città in modo sostenibile.

 

Produzione di energia locale e riduzione dei costi

La produzione di energia locale tramite impianti fotovoltaici consente di ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche esterne e di mitigare l’aumento dei prezzi dell’energia. Tra l’altro, l’energia solare può essere utilizzata direttamente negli edifici o immessa nella rete elettrica, generando risparmi significativi sulla bolletta energetica. Con un corretto dimensionamento degli impianti e la gestione intelligente dell’energia, è possibile ridurre notevolmente i costi energetici a lungo termine.

 

L’impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità

Gli impianti fotovoltaici non solo consentono un notevole risparmio energetico, ma hanno anche un impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità locale. Riducendo l’utilizzo di combustibili fossili, si contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Inoltre, l’adozione diffusa di impianti fotovoltaici promuove la sostenibilità e sensibilizza la comunità sull’importanza di un consumo energetico responsabile.

 

In breve

Gli impianti fotovoltaici rappresentano una soluzione chiave per il risparmio energetico, a Torino così come nell’intera regione Piemonte. Grazie all’energia solare, la città può ridurre la dipendenza da fonti energetiche tradizionali, ridurre i costi energetici e contribuire alla tutela dell’ambiente.

Investire in impianti fotovoltaici significa dunque abbracciare un futuro sostenibile, in cui la produzione di energia pulita diventa una realtà quotidiana. Con la sua esposizione al sole favorevole, che garantisce un buon numero di ore di luce ogni anno, Torino può diventare un modello di riferimento per altre città interessate a ridurre il proprio impatto ambientale e a promuovere un sistema energetico più efficiente.

No Comments
Comunicati

Confortare chi sta attraversando il dolore di una perdita

  • By
  • 28 Novembre 2023

Offrire supporto a chi ha subito una significativa perdita è un compito impegnativo. Spesso, ci si trova impreparati, senza sapere cosa dire o fare, e la situazione può risultare ancor più complicata a causa delle restrizioni legate alla pandemia di covid-19. Gli esperti concordano sul fatto che, in questi momenti, la presenza e il sostegno degli amici e dei familiari siano fondamentali. Il distanziamento fisico, necessario per limitare i rischi di contagio, può però ostacolare chi desidera offrire il proprio conforto. Nonostante ciò, è possibile svolgere un ruolo significativo nell’essere di supporto a chi sta vivendo un lutto. Esaminiamo ora alcune modalità per farlo, con un’attenzione particolare ai servizi funebri e alla cremazione a Roma.

Evitare frasi stereotipate inappropriate In situazioni così delicate, frasi convenzionali spesso risultano inadatte e possono persino minimizzare l’entità della perdita. Tentare di razionalizzare il dolore in modo troppo semplicistico, come con affermazioni del tipo “almeno hai gli altri figli” o “è stata la volontà di Dio”, può risultare poco confortante. In questi momenti, è più efficace mostrare semplicemente vicinanza ed empatia, riconoscendo la profondità del dolore e garantendo la propria presenza costante.

Offrire assistenza concreta con servizi funebri a Roma La gestione di questioni pratiche e burocratiche, come l’organizzazione dei funerali, può risultare complicata per chi vive un lutto. In questo contesto, è possibile offrire un supporto concreto contattando servizi funebri a Roma che si occupino di ogni dettaglio, dalla preparazione del corpo all’allestimento floreale e all’ottenimento della documentazione necessaria. Un esempio di agenzia che offre servizi completi, compresa la cremazione, è Bonanni Pompe Funebri Roma.

Preservare la vicinanza nel tempo Spesso, chi affronta un lutto riceve conforto solo nei primi giorni successivi alla perdita. Tuttavia, è cruciale mantenere la presenza nel tempo. Utilizzando la tecnologia, possiamo effettuare videochiamate, inviare messaggi o fiori nel corso delle settimane per confermare la nostra disponibilità ad ascoltare quando la persona ne avrà bisogno.

Ricordare date significative con sensibilità Alcuni giorni possono essere particolarmente difficili per chi vive il lutto. Ad esempio, l’anniversario di matrimonio di chi ha perso il coniuge rappresenta un momento delicato.

No Comments
Comunicati

Luca Dal Fabbro: “Concentrarsi sul recupero di materiali rari per garantire il futuro dell’industria italiana”

“Oggi l’Italia manca quasi totalmente della capacità impiantistica per poter estrarre materie prime strategiche”: lo ha affermato il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro di fronte alla Commissione Industria del Senato, sottolineando l’importanza critica del recupero dei materiali rari.

 Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: “Recuperare materie critiche per salvaguardare il futuro dell’industria italiana”

Il recupero delle materie prime cosiddette “rare” o “critiche” non rappresenta solo una questione ambientale, ma innanzitutto una fondamentale necessità strategica: lo ha affermato Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, di fronte alla Commissione Industria del Senato della Repubblica. Il manager ha presentato i risultati di un importante studio sulle materie prime realizzato in collaborazione con Ambrosetti: “Le materie critiche sono 34, quelle strategiche 16. Per quanto riguarda l’industria italiana, dagli studi che abbiamo fatto, emerge che ce ne sono 4-5 che sono pivotali. E questo è importante perché dal punto di vista industriale dobbiamo pensare che alla fine dobbiamo concentrarci sulle nostre priorità e sulla filiera industriale del Paese”. Luca Dal Fabbro ha inoltre rivendicato il ruolo pioneristico di Iren nell’avviare questo processo: il Gruppo sta investendo in diversi impianti di recupero, in località quali Arezzo e il Piemonte, in cui vengono utilizzate le più moderne tecniche, tra cui quelle che fanno affidamento sull’idrometallurgia e l’Intelligenza Artificiale.

Luca Dal Fabbro: “Autorizzazioni per impianti di recupero troppo lente”

Il settore del recupero di materiali rari, osserva tuttavia Luca Dal Fabbro, non è esente da criticità di varia natura. Innanzitutto, burocratiche: l’iter per fare autorizzare un impianto di recupero può durare oltre 4 anni e mezzo. L’Italia sta facendo un buon lavoro sul disassemblaggio dei rifiuti elettronici, ma è quasi completamente priva di strutture per estrarli e reimpiegarli: fare aprire nuovi impianti rapidamente è dunque una necessità urgente. Luca Dal Fabbro ha inoltre messo in evidenza il problema dell’end of waste: “Spesso mancano specifiche norme che lo caratterizzano, cioè cosa fare del prodotto lavorato. Per garantire i flussi di ingresso bisogna poi che il legislatore preveda e incentivi dei sistemi di raccolta. Per realizzare una filiera è necessario sostenere poi la ricerca e l’Italia potrebbe capitanare alcune di queste ricerche”.

No Comments
Comunicati

Navigare l’oceano dei cambiamenti, Cristina Scocchia: il piano di crescita di Illycaffè

Nell’attuale panorama economico, le aziende devono affrontare sfide senza precedenti. Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di Illycaffè, non è da meno nel fronteggiare le tempeste del mercato globale. Con la saggezza trasmessa dai suoi nonni e l’esperienza acquisita in aziende come Procter & Gamble, L’Oréal e KIKO Milano, si prepara a condurre il Gruppo verso nuove rotte di crescita.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: la strategia resiliente di Illycaffè

La crescita non è mai un percorso lineare, specialmente in un ambiente in cui i costi di produzione sono in costante aumento. Illycaffè ha visto il costo di produzione aumentare del 15%, con un raddoppio dei prezzi delle materie prime. Tuttavia, Cristina Scocchia e il suo team hanno adottato una strategia coraggiosa. Come ha sottolineato l’AD, “tanto più è dura la salita tanto più devi accelerare per scollinare”. La visione è una delle tre stelle polari che guida il Gruppo e Cristina Scocchia sa esattamente dove vuole condurre l’azienda: verso una presenza globale sempre più forte e un “secondo mercato domestico” negli Stati Uniti. Il piano industriale di Illycaffè prevede una quotazione entro il 2026, dimostrando un impegno a lungo termine per il successo. La seconda stella polare è l’innovazione, unita alla trasformazione digitale e alla sostenibilità. Questi elementi sono cruciali per mantenere la competitività nell’odierno mercato globalizzato. Con il piano di crescita di Illycaffè, l’azienda mira a raddoppiare la sua presenza nell’e-commerce, cercando di passare dal 15% attuale a una quota ancora più importante. La sostenibilità è anch’essa centrale nella strategia del Gruppo che mira a creare valore per l’intera filiera, dimostrando una responsabilità sociale e ambientale.

Cristina Scocchia: un compasso morale solido è indispensabile

La terza stella polare di Illycaffè è rappresentata da un compasso morale forte. In un mercato turbolento, l’etica aziendale e la responsabilità sociale diventano sempre più importanti. Cristina Scocchia ha sottolineato l’importanza di evitare di scaricare i costi sulla filiera cercando di mantenere un equilibrio tra profitto e responsabilità. La visione del Gruppo è riflessa nel suo motto, “Live Happilly”, che è un’incarnazione dei valori di felicità, inclusività, rispetto e curiosità che da sempre guidano l’azienda. Nonostante l’instabilità dei costi di produzione, l’aumento dei prezzi delle materie prime e le sfide della logistica, Illycaffè rimane risoluta. Come sottolineato da Cristina Scocchia, “siamo tutti sulla stessa barca”. Questo spirito di resistenza, coraggio e solidarietà è una testimonianza della resilienza dell’azienda di fronte alle avversità. Dopo la pandemia e di fronte alle nuove sfide, il Gruppo è pronto a costruire il futuro con un nuovo piano industriale. Con una solida base di valori e un impegno per la sostenibilità, si prepara a navigare l’oceano dei cambiamenti economici.

No Comments
Comunicati

Claudio Descalzi: Eni al “Green&Blue Talk”, l’intervista all’AD

“Green&Blue Talk”: l’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi intervistato dal Vicedirettore del “Corriere della Sera” lo scorso 10 ottobre nel corso dell’evento di Rcs Academy.

Claudio Descalzi

Eni, Claudio Descalzi al “Green&Blue Talk”: la risposta di Eni alle sfide del settore energetico

L’AD Claudio Descalzi è intervenuto nel corso della quinta edizione del “Green&Blue Talk” di Rcs Academy intitolata “Transition To Net Zero – Innovare l’Energia”. Questione energetica, indipendenza e diversificazione per lo sviluppo del sistema-Paese sono alcune delle tematiche che ha affrontato l’AD di Eni intervistato dal Vicedirettore del “Corriere della Sera” Daniele Manca. Parlando del settantennale di Eni, Claudio Descalzi ha sottolineato come un importante punto della trasformazione del Gruppo, nonché “elemento a supporto della transizione”, sia stato “lo spostamento progressivo” dal petrolio al gas che “continuerà nei prossimi anni”. Eni, ha spiegato l’AD, si è focalizzata “sul gas da noi prodotto, rispetto a quello acquistato da terzi riuscendo ad avere un’indipendenza: questo ci ha consentito di essere presenti sull’intera catena del valore e consolidare il nostro rapporto con i Paesi in cui operiamo, in primo luogo in Africa”.

Claudio Descalzi: innovazione e transizione energetica, le tecnologie punto di partenza del cambiamento

Transizione e sicurezza energetica, ha ricordato l’AD Claudio Descalzi, sono le sfide che oggi il mondo dell’energia si trova ad affrontare. La risposta di Eni è nel suo Dna: nella comprovata capacità di evolvere costantemente, di innovare, di essere pioniere dei cambiamenti, di anticiparli come nel 2014 quando, sotto la guida dell’AD, ha preso il via un nuovo percorso di trasformazione orientato a una crescita sostenibile. “Avendo Eni una marcata connotazione industriale il punto di partenza del cambiamento sono state le tecnologie. Tecnologie proprietarie però, che abbiamo voluto sviluppare in casa, nei nostri sette centri di ricerca e attraverso numerosi accordi con atenei internazionali che in questo periodo hanno prodotto più di 8.500 brevetti che coprono tutti i nostri processi industriali”, ha evidenziato l’AD Claudio Descalzi nel corso del “Green&Blue Talk”. Come indicano le parole del manager, nella vision di Eni la transizione energetica è prima di tutto una transizione tecnologica che richiede una forte capacità industriale e innovativa accompagnata da una grande attenzione per la dimensione sociale. Diversificazione del mix energetico e geografico, sviluppo di nuove tecnologie e ruolo centrale del gas sono alla base del modello che Eni ha adottato per rispondere efficacemente alle sfide che si trova ad affrontare oggi il sistema energetico mondiale (sostenibilità ambientale, accesso universale all’energia, sicurezza energetica per citarne alcune).

No Comments
Comunicati

21 House of Stories di Alessandro Benetton sui Navigli: l’intervista del “Corriere della Sera”

Descrivendo 21 House of Stories, Alessandro Benetton ha evidenziato la grande importanza della condivisione delle idee: “Progettare il futuro fuori dalla propria zona di comfort è vincente”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: 21 House of Stories, ospitalità per tendenze emergenti

Il valore della comunità, della condivisione e del vivere insieme. Nasce da questi presupposti 21 House of Stories, il progetto di Alessandro Benetton ideato insieme al fratello Mauro. Dopo il successo raggiunto in Città Studi, una nuova sede è stata inaugurata sul Naviglio Pavese di Milano, con hotel di design a quattro stelle, 104 camere, piscina, due terrazze, bar e ristoranti. Il tutto con possibilità di co-working in pieno stile ospitalità ibrida. “L’idea mi è venuta pensando ai Campus americani, frequentati sia da me che dai miei figli”, ha spiegato Alessandro Benetton in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”: “Al di là dell’apprendimento e dell’aspetto puramente accademico, mi hanno fatto capire il valore della comunità, dello stare insieme, della condivisione. Ecco allora uno spazio dedicato all’ospitalità ibrida, dove rilassarsi ma anche lavorare grazie al co-working”. Un’iniziativa che punta allo scambio reciproco e attraverso cui sviluppare nuovi progetti: “Ecco la cosa più bella sarebbe, tra un anno, sapere che qui dall’incontro e dalla creatività di due giovani è nata una nuova startup. Per me il tema della condivisione delle idee è chiave: progettare il futuro fuori dalla propria zona di comfort è vincente”.

Alessandro Benetton: più servizi in un unico luogo, Milano piena di energia

Alessandro Benetton ha inoltre evidenziato come 21 House of Stories continui a puntare su Milano dopo la precedente apertura in Città Studi: “Una città che attrae, dinamica e piena di energia, in cui succede molto. I dati sul turismo anche internazionale sono straordinari. E poi ci sono tanti stranieri che vengono a studiare qui: mi auguro che dopo tanti anni in cui parliamo di fuga di cervelli si possa invertire la rotta”. Anche la scelta dei Navigli è frutto del fattore attrattivo esercitato da Milano: “Ne abbiamo uno anche in Città Studi: poi c’è stata l’occasione di questo immobile in via Ascanio Sforza. Per me i Navigli sono sempre stati un posto iconico, di tendenza, rappresentativi della Milano contemporanea. Questo sistema di canali è un esempio perfetto dell’ingegnosità di questa città”. A conclusione dell’intervista anche alcune considerazioni su “La Traiettoria”, libro di Alessandro Benetton pubblicato da Mondadori nel 2022. “Mi piaceva l’idea che nella mia storia, quella di un giovane che cresce, i lettori potessero trovare invece che delle palesi differenze, dei punti in comune, che toccano tutti. Come, per esempio gli errori e gli aggiustamenti che si fanno durante il proprio percorso”, ha dichiarato l’imprenditore: “Io ho vissuto i momenti tristi anche come un’occasione per ridisegnare la mia vita. Conosciamo noi stessi quando incontriamo degli ostacoli e dal modo in cui reagiamo: possono essere anche un’opportunità di crescita”.

No Comments
Comunicati

Renato Mazzoncini (A2A): investimento da 307 milioni per una Brescia più sostenibile

307 milioni gli investimenti di A2A per la transizione ecologica e l’economia circolare del territorio: lo ha sottolineato l’AD Renato Mazzoncini.

 Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A

Renato Mazzoncini presenta i Bilanci di Sostenibilità Territoriale per Brescia e Milano

La Life Company A2A opera quotidianamente per supportare il percorso di transizione ecologica dei territori in cui è presente: per dimostrarlo, l’AD Renato Mazzoncini ha presentato il Bilancio di Sostenibilità Territoriale di Brescia, che mostra come i progetti di A2A abbiano un impatto positivo in termini di efficienza energetica, riduzione delle emissioni, ciclo idrico ed altri aspetti fondamentali per le comunità in cui il Gruppo si trova ad operare.  A Brescia, in particolare, la Life Company ha mostrato risultati particolarmente positivi: la società guidata da Renato Mazzoncini ha investito 307 milioni di euro e generato un impatto economico complessivo di 447 milioni di euro. Anche a Milano A2A ha presentato risultati notevoli, con investimenti arrivati a 370 milioni e il 100% dei rifiuti avviato a recupero di energia o di di materia.

Renato Mazzoncini: gli innovativi progetti di A2A sul territorio bresciano

Brescia rappresenta, secondo l’AD Renato Mazzoncini, un caso peculiare: è infatti “L’unica provincia in cui A2A gestisce tutti i servizi di cui si occupa: rifiuti, teleriscaldamento, sistema idrico integrato, produzione, distribuzione e vendita di energia, distribuzione e vendita di gas, mobilità elettrica e illuminazione pubblica. È un unicum.”. Non a caso, dunque, è proprio qui che la Life Company ha sperimentato alcuni fra i progetti più innovativi. Fiore all’occhiello la rete di teleriscaldamento, lunga oltre 680 chilometri e in grado di servire 180.000 appartamenti equivalenti utilizzando esclusivamente fonti rinnovabili. Con un ulteriore investimento di 100 milioni di euro, A2A ha implementato a Brescia la tecnologia flue gas cleaning condensation che, valendosi del calore generato dal termovalorizzatore, permette di scaldare ben 12.500 appartamenti.

No Comments
Comunicati

FME Education: le metodologie educativo-didattiche ai tempi della digitalizzazione

L’integrazione degli strumenti digitali nella didattica ha segnato la nascita a metodologie innovative che permettono di coniugare l’apprendimento e il divertimento: le soluzioni di FME Education vanno proprio in questa direzione.

FME Education

FME Education: strumenti digitali e nuove metodologie didattiche

La digitalizzazione è un processo che sta investendo tutti gli ambiti della nostra vita, implicando cambiamenti profondi nel modo di vivere. In ambito scolastico, le tecnologie digitali sono divenute degli strumenti ormai fondamentali da integrare nelle metodologie educativo-didattiche. Quelle più nuove tengono conto dell’interazione tra le varie aree di sviluppo (cognitiva, emotivo-affettiva, istintuale, culturale, sociale) e delle fasi evolutive degli studenti. In alcuni casi, come accaduto durante la pandemia, il digitale ha sostituito completamente la formazione in presenza, ma ci si è presto resi conto che è la combinazione della didattica tradizionale con le nuove tecnologie a garantire un’esperienza di apprendimento migliore per gli studenti. Lo sa bene FME Education che da tempo propone soluzioni basate su tale approccio.

Le soluzioni di FME Education in ambito didattico

Riconoscendo la trasformazione digitale come una sfida impegnativa ma necessaria, da dieci anni FME Education propone soluzioni digitali innovative per il mondo della formazione. Con i suoi strumenti, fornisce agli studenti degli strumenti adatti per combinare l’apprendimento e il divertimento. Conoscendo approfonditamente i processi di apprendimento degli studenti, l’Editore milanese fornisce supporto a genitori e insegnanti in tutte le relative fasi del processo. FME Education pensa infatti anche ai docenti, supportandoli con corsi di formazione e percorsi didattici digitali. Le soluzioni dell’Editore specializzato in formazione e contenuti digitali innovativi si rivolgono dunque a studenti, insegnanti, famiglie e scuole e hanno come obiettivo quello di supportare l’apprendimento e l’insegnamento con proposte che combinano esperienza, tecnologie e creatività.

No Comments
Comunicati

True Italian Experience: il profilo professionale dell’AD Maurizio Rota

Maurizio Rota si è specializzato nell’ambito della comunicazione integrata, dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo di imprese basate sulle nuove tecnologie. Attualmente, ricopre l’incarico di Vicepresidente e Amministratore Delegato di True Italian Experience.

Maurizio Rota, Vicepresidente e Amministratore Delegato di True Italian Experience

Maurizio Rota: le attività professionali

Diplomato presso il Liceo Scientifico “Dante Alighieri” di Matera e laureato in Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Maurizio Rota si distingue per uno stile caratterizzato dall’equilibrio tra disruption e organizzazione. Nel corso della sua carriera professionale ha lavorato a numerosi progetti all’avanguardia e in linea con le tendenze del momento, conseguendo diversi successi. La solida formazione accademica, unita a una profonda conoscenza delle tecnologie, gli hanno permesso di spiccare nel suo ambito. Rientrano tra i suoi maggiori successi quello di aver contribuito alla creazione e allo sviluppo di WOSM© – World Open Source Monitoring, tra i sistemi di Media Intelligence e analisi Big Data più avanzati al mondo per la raccolta, l’analisi e la gestione dei dati provenienti da TV, stampa, radio, siti web e social network.

Il percorso manageriale di Maurizio Rota in Assist Group

Nel 2016, Maurizio Rota diventa Direttore Generale e Membro del Consiglio di Amministrazione di Assist Group, realtà indipendente che opera nell’ambito della comunicazione e del marketing strategico. Dal 2020 è Amministratore Delegato di True Italian Experience, un’azienda innovativa attiva nel settore del turismo incoming che fa parte di Assist Group, assumendo un ruolo cruciale nella definizione e attuazione di strategie finalizzate alla promozione dell’Italia all’estero, alla vendita di esperienze di viaggio e alla digitalizzazione di tutta la filiera turistica. Maurizio Rota è infatti specializzato nella supervisione di progetti di rilevanza nazionale e internazionale volti a valorizzare brand e prodotti mediante strategie e attività di marketing e comunicazione.

No Comments
Comunicati

Rapporto AiFOS 2023: un convegno sulla qualificazione del formatore

Comunicato Stampa

Rapporto AiFOS 2023: un convegno sulla qualificazione del formatore

 

I risultati della ricerca sulla qualificazione del formatore alla sicurezza, la presentazione del Rapporto AiFOS 2023 e il convegno gratuito del 6 dicembre 2023 a Roma.

 

Affinché la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro sia un elemento cruciale nelle strategie di prevenzione di infortuni e malattie professionali, è necessario che i formatori siano qualificati e competenti, consapevoli delle proprie responsabilità, abili nella comunicazione e aggiornati sulle ultime novità normative, tecnologiche e metodologiche.

 

Ricordiamo che il Decreto Interministeriale del 6 marzo 2013 ha stabilito i “criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro” al fine di migliorare la qualità della formazione. Tuttavia, a più di dieci anni dall’approvazione del decreto, è ormai essenziale fare un bilancio relativo alle competenze dei docenti, che rivestono un ruolo fondamentale per l’efficacia del processo formativo.

 

Proprio a partire da questa esigenza, nel 2023 l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) ha avviato una nuova attività di ricerca per analizzare la situazione della qualificazione dei formatori, raccogliere l’opinione dei docenti qualificati e fare eventuali proposte migliorative per un futuro aggiornamento dei criteri.

I risultati del nuovo Rapporto AiFOS 2023, che comprende le analisi e i risultati della ricerca, saranno presentati a Roma il 6 dicembre 2023 durante un convegno gratuito in presenza.

 

La ricerca AiFOS sulla qualificazione del formatore alla sicurezza

L’Associazione AiFOS ha dunque condotto nel 2023 la nuova attività di ricerca “La qualificazione del formatore alla sicurezza” che sarà raccolta nel Rapporto AiFOS 2023.

 

Alla ricerca, svolta tramite questionari, hanno partecipato 669 formatori da tutta l’Italia.

 

Cercando di raccogliere qualche dato sulla figura del formatore alla sicurezza, come emerge dai questionari, possiamo dire che quasi nel 70% dei casi si tratta di un operatore maschio che opera in più realtà aziendali (69%) e con qualifica in tutte le tre aree (66,7%).

 

Riprendiamo anche qualche dato relativo alle sue opinioni.

 

Riguardo alla normativa e ai criteri attuali di qualificazione della figura del formatore si sostiene che i criteri sono abbastanza semplici, che tutti possono accedere alla qualificazione (la pensano in questo modo il 63,2% degli operatori) e che i criteri non consentono, dunque, una efficace selezione delle professionalità (73,1%).

 

E in vista di una revisione dei criteri di qualificazione dei formatori alla sicurezza, la maggioranza degli operatori che hanno partecipato alla ricerca indica che si dovrebbe puntare di più sull’esperienza svolta dai formatori (83,7%), si dovrebbe prevedere un’area comune a tutti (comunicazione) e poi prevedere diverse aree tematiche (74,6%), dovrebbe essere reso obbligatorio il possesso della capacità di comunicazione (82,1%), dovrebbe essere prevista come obbligatoria la frequenza di un corso formazione formatori per la didattica (75%), dovrebbe essere specificato meglio cosa si intende per “esperienza lavorativa o professionale coerente con l’area tematica della docenza” (78,6%).

 

Inoltre è importante definire con chiarezza le caratteristiche che deve possedere un istruttore per le parti pratiche (93,6%).

 

Rimandiamo alla partecipazione al convegno del 6 dicembre 2023 che presenterà nel dettaglio i vari risultati e le altre tematiche affrontate nella ricerca.

 

Il convegno gratuito sulla qualificazione del formatore alla sicurezza

Proprio per presentare il Rapporto AiFOS e riflettere sui risultati della ricerca, il 6 dicembre 2023 si terrà il convegno gratuito in presenza “La qualificazione del formatore alla sicurezza. Rapporto AiFOS 2023”.

 

Il convegno si terrà a Roma – presso il Centro Congressi Confcommercio (Sala Solari) in Piazza G.G. Belli 2 – dalle 10.00 alle 13.00.

 

L’incontro servirà anche a far emergere criticità, punti di forza e possibili suggerimenti di modifica al Decreto Interministeriale. Infatti i risultati del sondaggio verranno sottoposti all’attenzione della Commissione Consultiva per spronarla a rivedere ed aggiornare i criteri di qualificazione, anche alla luce delle nuove competenze digitali e relazionali che il formatore deve aver sviluppato dopo gli anni della pandemia.

 

Il programma dell’evento e le informazioni per iscriversi

Veniamo agli interventi e alla struttura del convegno gratuito “La qualificazione del formatore alla sicurezza. Rapporto AiFOS 2023:

 

Moderatore

Francesco Naviglio, Segretario Generale AiFOS

 

Saluti istituzionali

Anna Rita Fioroni, Presidente Confcommercio Professioni

 

Interventi

Marco Masi, Presidente Comitato Scientifico AiFOS

Sara Stabile, Primo ricercatore DiMEILA INAIL (Dipartimento medicina epidemiologia igiene del lavoro e ambientale)

Mario Gallo, Segreteria Tecnica Ministero del Lavoro

Rocco Vitale, Presidente AiFOS

Matteo Fadenti, Vicepresidente AiFOS

 

Conclusioni

Lorenzo Fantini, Direttore dei Quaderni della Sicurezza AiFOS. Già Dirigente Ministero del Lavoro, divisione salute e sicurezza

 

A tutti i partecipanti verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di n. 3 crediti per Formatori area tematica n.1 (normativa/organizzativa) e RSPP/ASPP.

 

Per avere ulteriori dettagli sul convegno gratuito e iscriversi, è possibile utilizzare questo link:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/la-qualificazione-del-formatore-alla-sicurezza-rapporto-aifos-2023

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.itconvegni@aifos.it

 

23 novembre 2023

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

ufficiostampa@aifos.it

http://www.aifos.it/

No Comments
Comunicati

Caronno Pertusella, il primo stabilimento di Riva Acciaio: così ha fatto la storia dell’industria siderurgica

Caronno Pertusella e Malegno sono due stabilimenti storici di Riva Acciaio: uno è stato il luogo che ha visto l’esecuzione della prima colata continua a tre linee in Italia, il secondo è il primo impianto del Gruppo in Val Camonica.

 Riva Acciaio

Caronno Pertusella: il primo stabilimento di Riva Acciaio

Caronno Pertusella, Comune situato nella provincia di Varese, rappresenta uno dei pilastri di Riva Acciaio. La sua storia inizia nel 1956, quando Emilio Riva intraprese la costruzione di questo stabilimento, completandola in soli sette mesi. Il 7 marzo 1957, giorno della prima colata, è ancor oggi celebrato come l’anniversario ufficiale del Gruppo Riva. Ma la vera innovazione è arrivata nel 1964, quando Caronno Pertusella ha adottato la tecnologia pionieristica della colata continua curva a tre linee. Questa innovazione ha rivoluzionato il settore siderurgico italiano, consentendo di ottenere billette direttamente dall’acciaio liquido, aumentando l’efficienza produttiva e riducendo i costi, e facendo così la fortuna di Riva Acciaio. Oggi, dopo decenni di investimenti costanti, Caronno Pertusella è divenuto uno degli stabilimenti più avanzati ed ecologicamente compatibili. È specializzato nella produzione di acciai speciali, sia al carbonio che legati. Billette e blumi da colata continua vengono prodotti in una vasta gamma di dimensioni e qualità e sono utilizzati per la realizzazione di macchine per movimento terra, nel settore minerario, nella produzione di energia e nell’industria automobilistica.

Malegno: il più antico stabilimento di Riva Acciaio in Val Camonica

Lo stabilimento di Malegno rappresenta un sito storico nello sviluppo di Riva Acciaio. Situato nella Valle Camonica, un’area con una lunga tradizione nella metallurgia, Malegno è il più antico dei tre stabilimenti del Gruppo in quella zona. Costruito negli anni ’30 con il nome di Società Elettrosiderurgica di Valle Camonica (SELVA), è controllato totalmente da Riva Acciaio a partire dagli anni ’90. Oggi, lo stabilimento di Malegno è specializzato nella produzione di tondo trafilato, pelato e rettificato in acciai per cementazione e bonifica, oltre a trafilati quadri e piatti in acciai da costruzione. I prodotti trovano applicazione in diversi settori, tra cui specialmente quello dell’automotive. Lo stabilimento ha ricevuto un grande numero di attestati: la certificazione UNI EN ISO 9001 per la gestione della qualità, l’UNI EN ISO 14001 per la gestione ambientale, l’UNI ISO 45001 per la salute e la sicurezza sul lavoro e la IATF 16949 per la fabbricazione di prodotti destinati all’ automotive.

No Comments
Comunicati

Il centenario di Italo Calvino: Federico Motta Editore approfondisce l’opera del grande scrittore

Capace di spaziare tra numerosi generi e utilizzare un novero di registri che vanno dal fiabesco allo sperimentale, Italo Calvino è senza dubbio un gigante della letteratura italiana: per questo, Federico Motta Editore ne analizza l’impatto in diversi volumi.

 Federico Motta Editore

Un secolo di Italo Calvino: Federico Motta Editore omaggia il grande autore

Federico Motta Editore festeggia il centenario di Italo Calvino: nato il 15 ottobre 1923 a Santiago de Las Vegas (Cuba), Calvino ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura italiana e internazionale, diventando uno dei giganti del ‘900. La sua produzione letteraria, sviluppata in 40 intensi anni di attività dell’autore, ha toccato uno straordinario numero di generi e pratiche letterarie, dando prova di eclettismo e di un inesauribile desiderio di sperimentare le possibilità sconfinate dell’arte della scrittura. “Il sentiero dei nidi di ragno”, pubblicato nel 1948, costituisce l’esordio letterario dello scrittore, un libro che riprende la personale esperienza nella lotta partigiana: il romanzo narra infatti il tema della Resistenza vista dagli occhi di un bambino. Successivamente, Calvino si orienta invece verso un genere totalmente diverso ovvero la fiaba e il racconto fantastico, realizzando la celeberrima trilogia “I nostri antenati”: “Il visconte dimezzato” (1952), “Il barone rampante” (1957) e “Il cavaliere inesistente” (1959). Risale al 1963 “Giornata di uno scrutatore”, che costituisce un momento di riflessione etica e politica. Come afferma Giulio Iacoli nelle pagine de “L’età moderna”, volume curato da Federico Motta Editore, in quest’opera Calvino tratta “tutto il periodo retrostante dell’impegno politico e dell’adesione a un rigore laico e illuministico

Italo Calvino nelle opere di Federico Motta Editore

Una caratteristica dell’opera di Calvino, come evidenziato da Federico Motta Editore, è quella di reinventarsi continuamente, buttandosi in sperimentazioni sempre più spericolate e ardimentose. A partire dal 1965, Calvino pubblica infatti le “Cosmicomiche”, in cui il programma illuministico della Giornata viene sviluppato poeticamente. In quest’ultima opera, Calvino utilizza una narrazione che è a metà tra la scrittura scientifica e il racconto mitologico: attraverso lo sguardo di Qfwfq, entità cosmica antica come l’universo, riesce a trasformare i misteri e le meraviglie del cosmo in una continua fonte di stupore. “Se una notte d’inverno un viaggiatore” (1979) è invece il romanzo postmoderno per eccellenza, con il quale Calvino si interroga sulla natura stessa della narrazione. La trama, squisitamente metaletteraria, vede come protagonista un Lettore che cerca continuamente il finale di un romanzo incompleto, incappando in altri incipit di storie incomplete. Calvino mostra tutta la sua abilità di scrittore nel cimentarsi in dozzine di generi diversi, dal racconto erotico orientale alla novella filosofica. Italo Calvino morirà nel 1985, lasciando incompiute le “Lezioni americane”, che costituiscono il suo testamento critico e filosofico. Federico Motta Editore approfondisce in maniera estesa l’opera e la figura di Calvino nei suoi volumi: in particolare, nella “Storia generale della letteratura italiana”, ma anche nei volumi dedicati al Novecento di Historia, in cui compare un arguto saggio di Giulio Iacoli.

No Comments
Comunicati

Economia Argentina, ecco cosa può succedere con Milei presidente

  • By
  • 28 Novembre 2023

L’Argentina ha scelto Javier Milei come nuovo presidente, indirizzando così il paese verso una svolta non solo politica ma anche della propria economia. L’esponente di estrema destra è infatti favorevole ad una dollarizzazione del paese.

L’elezione di Milei e le conseguenze per l’economia

economia argentinaMilei ha vinto col 56% il ballottaggio contro il progressista Massa (44,04%), candidato ben visto dall’elite internazionale e soprattutto dal Fondo Monetario Internazionale che ha finanziato l’Argentina con un prestito di oltre 50 miliardi di dollari.
Si tratta di una notte storica, ha detto il nuovo presidente.  E non c’è dubbio che lo sarà davvero, anzitutto per l’economia Argentina.

Il ruolo del dollaro

La posizione di Milei rispetto al dollaro statunitense ha un ruolo cruciale nel suo programma politico. Il nuovo presidente ha infatti apertamente dichiarato ce vuole una dollarizzazione dell’economia argentina. Compiere un passo del genere significherebbe dire addio al peso, che ha perso enorme valore nell’ultimo anno e mezzo tanto che le piattaforme online gratis non lo negoziano neanche più.

Il rapporto di cambio rispetto al dollaro è ai massimi storici, e non è difficile immaginare visto il tasso di povertà al 40% nel paese che solo una piccolissima fetta della popolazione si possa permettere di comprare dollari al giorno d’oggi. Il rischio della dollarizzazione quindi è di innescare grosse tensioni sociali.

Nuovo scenario geopolitico

Riflessi importanti sull’economia Argentina si avranno però soprattutto a livello geopolitico. Chiaramente dollarizzare l’economia Argentina significa avvicinare sensibilmente le proprie posizioni a quelle statunitensi, abbandonando quindi sempre di più quelle dei BRICS (principalmente Brasile e Cina). Una vera e propria rivoluzione geopolitica.

La preoccupazione del mondo finanziario

Per questo motivo il mondo della finanza è preoccupato per la vittoria di Milei. Il peso argentino garantito attraverso i mercati paralleli è crollato di oltre il 10% a 1.000 per dollaro (fonte dati XTB group), innescando una nuova svalutazione del tasso di cambio ufficiale. Anche perché Milei promette anche di chiudere la banca centrale.

No Comments
Comunicati

Italgas, Paolo Gallo: ambizioso piano da 7,8 miliardi di euro al 2029 per una rete digitale e sostenibile

Italgas, leader nel settore della distribuzione del gas, ha presentato il suo nuovo piano strategico fino al 2029, confermandosi tra le principali realtà industriali impegnate nello sviluppo sostenibile. L’AD Paolo Gallo ha delineato un percorso ambizioso che mira a rendere la rete di distribuzione completamente digitale entro il 2024, investendo complessivamente 7,8 miliardi di euro.

L'Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo

Paolo Gallo: 4,6 miliardi per potenziare e modernizzare la rete di distribuzione del gas

Il cuore del piano è rappresentato da un investimento massiccio di 4,6 miliardi di euro per potenziare e modernizzare la rete di distribuzione del gas. Paolo Gallo ha posto l’accento sul raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050, una mossa strategica che richiede l’implementazione di tecnologie avanzate e sostenibili. La digitalizzazione sarà fondamentale, con la rete controllata da remoto attraverso un network proprietario, anticipando le sfide ambientali e tecnologiche. Una parte significativa del piano, pari a 1,6 miliardi di euro, sarà destinata alla trasformazione digitale della rete, garantendo la capacità di accogliere impianti di biometano e sviluppare la tecnologia del reverse flow verso la rete di trasporto. La digitalizzazione contribuirà anche allo sviluppo di un contatore proprietario H2 ready, concepito per integrare l’idrogeno nella rete, un passo chiave verso la sostenibilità energetica. “Il Gruppo si conferma tra le principali realtà industriali in grado di mettere le proprie capacità progettuali, di investimento e di creazione di valore al servizio degli obiettivi di sviluppo sostenibile dei Paesi in cui opera”, ha rimarcato Paolo Gallo.

Paolo Gallo: obiettivi ambiziosi e soluzioni innovative

Il piano prevede inoltre 2,9 miliardi di euro per il potenziamento e il miglioramento delle infrastrutture esistenti, con 170 milioni destinati al completamento del processo di metanizzazione della Sardegna. Il Gruppo guarda anche oltre i confini nazionali, con investimenti in Grecia per estendere la rete e diversificare il business. Paolo Gallo ha ribadito l’impegno dell’Europa nella transizione ecologica, ma ha evidenziato la necessità di bilanciare questa transizione con la sicurezza energetica e costi accessibili per le famiglie e le imprese. Il piano di Italgas si propone di essere una risposta concreta a queste sfide, offrendo soluzioni innovative e sostenibili. Per il 2023, Italgas prevede investimenti tecnici di circa 900 milioni di euro, con ricavi superiori a 1,75 miliardi di euro, un EBITDA di circa 1,8 miliardi e un EBIT di 680 milioni. Il Gruppo guidato da Paolo Gallo mira a raggiungere un fatturato superiore ai 2,7 miliardi di euro e un EBITDA sopra gli 1,8 miliardi entro la fine del piano, con una crescita media annua dell’8% per entrambi gli indicatori. La politica dei dividendi è infine stata aggiornata ed estesa al 2026, con l’intenzione di distribuire una cedola pari al maggiore tra l’importo risultante dal Dps 2022 aumentato del 4% annuo e il Dps pari al 65% dell’utile rettificato per azione.

No Comments
Comunicati

Risparmio privato: per il “Financial Times” Banca Generali è il miglior istituto in Italia

La giuria dei Global Private Banking Awards ha deciso di premiare ancora una volta Banca Generali con il titolo di Best Private Bank italiana. L’Istituto si conferma punto di riferimento del risparmio privato grazie a personalizzazione, ampia gamma di servizi e una rete di consulenti in grado di costruire un solido rapporto di fiducia con i clienti.

Banca Generali

Risparmio privato: Banca Generali premiata come migliore in Italia nel 2023

Il risparmio privato è una delle principali sfide per le famiglie, soprattutto in un contesto di incertezza economica e sociale. Tra gli istituti italiani che nel 2023 si sono distinti per i servizi di consulenza c’è Banca Generali. Per la quinta volta in sette anni la banca è stata infatti premiata con il titolo di Best Private Bank in Italy. Giunti alla 15esima edizione, i Global Private Banking Awards sono promossi dal prestigioso Gruppo “Financial Times”. La giuria, composta da giornalisti esperti nel settore, analisti e investitori provenienti da tutto il mondo, ha riconosciuto l’impegno e i risultati di Banca Generali, che ha saputo distinguersi per la qualità e l’unicità della gestione del risparmio privato e dei servizi di consulenza patrimoniale destinati alle famiglie italiane. Un successo che ha beneficiato anche dell’ambiente inclusivo e sostenibile creato dall’Istituto per tutti gli stakeholders.  

Con Banca Generali un servizio personalizzato e innovativo per i clienti HNWI

Negli ultimi anni, Banca Generali è stata protagonista di un percorso di sviluppo incentrato non solo sulla personalizzazione e sulla digitalizzazione dei servizi, ma anche su iniziative volte a valorizzare la carriera di donne e giovani professionisti. Secondo la giuria, tra i punti di forza del leader italiano del risparmio privato ci sono infatti progetti quali “New Generation”, lanciato con l’obiettivo di formare una nuova generazione di consulenti finanziari, e “BGWomen”, un percorso di empowerment rivolto a tutte le professioniste donna e finalizzato a rafforzare il sempre più fragile equilibrio vita-lavoro. A completare il profilo come Best Private Bank in Italia il grado di soddisfazione dei clienti, ottenuto grazie soprattutto al lavoro di consulenti esperti e costantemente aggiornati. In un mercato sempre più competitivo, si legge nella motivazione del riconoscimento, il primato di Banca Generali risiede “anche nelle iniziative chiave poste in essere per servire la sua base clienti composta da individui con patrimoni elevati”.

No Comments
Comunicati

Alessandro Benetton: icona di successo e innovazione

Alessandro Benetton emerge come figura chiave nel panorama imprenditoriale e finanziario internazionale. Dalla fondazione di 21 Invest al suo ruolo in Edizione S.p.A., Alessandro incarna l’essenza dell’innovazione e della leadership. La sua carriera si distingue per il successo in diversi ambiti, dalla Formula 1 allo sci alpino, segnando ogni settore con una visione unica e progressista.

Alessandro Benetton

La visione innovativa di Alessandro Benetton

Alessandro Benetton, un nome che riecheggia nel mondo degli affari e dell’imprenditoria, non è solo il figlio del fondatore del Gruppo Benetton, Luciano Benetton, ma un’icona di successo a sé stante. Nato nel 1964 a Treviso, ha seguito un percorso accademico d’eccellenza, culminato con una laurea all’Università di Boston e un MBA all’Università di Harvard. La sua carriera inizia con un’esperienza significativa come analista in Goldman Sachs International a Londra, una tappa che ha plasmato le sue competenze nel settore finanziario.

Il vero salto nella carriera di Alessandro avviene nel 1992, quando, a soli 28 anni, fonda 21 Investimenti, rinominata 21 Invest nel 2018. Questa mossa ha segnato la sua transizione da erede di un colosso industriale a imprenditore autonomo, ponendo le basi per ciò che diventerà uno dei gruppi leader nel private equity europeo. La carica di presidente di Benetton e quella di Giuseppe Prestia come CEO in 21 Invest, testimoniano l’impegno verso l’innovazione e lo sviluppo sostenibile.

L’eredità e l’impatto di Alessandro Benetton

Alessandro Benetton non è solo un brillante uomo d’affari, ma anche un influente leader in diversi settori. La sua presidenza del Benetton Formula 1 Racing Team dal 1988 al 1998 ha rivoluzionato il mondo delle corse, portando a successi storici con piloti del calibro di Michael Schumacher. Inoltre, il suo impegno nel mondo dello sport prosegue con la presidenza della Fondazione Cortina 2021, culminata nell’organizzazione dei Campionati Mondiali di Sci Alpino, un evento che ha lasciato un segno indelebile nello sport italiano.

La leadership di Alessandro si estende anche al settore finanziario ed esplora le dinamiche del mondo manageriale italiano, con ruoli di rilievo in Edizione S.p.A. e Atlantia. La sua visione ha contribuito significativamente alla fusione tra Autogrill e Dufry, creando un nuovo gigante nel settore della ristorazione travel retail. Queste mosse strategiche non solo rafforzano la sua reputazione come imprenditore innovativo, ma anche come un leader capace di navigare e influenzare diversi settori con successo.

No Comments
Comunicati

Carlo Messina: Intesa Sanpaolo nei primi nove mesi del 2023, l’intervista sui risultati

Intesa Sanpaolo ha “capitale in eccesso e siamo pronti a proporre a fine anno un buyback azionario”: l’intervista al CEO Carlo Messina.

Carlo Messina

Carlo Messina: Intesa Sanpaolo è un acceleratore della crescita dell’economia reale in Italia

Il CEO Carlo Messina, intervistato per CNBC Europe, ha commentato i risultati finanziari di Intesa Sanpaolo nei primi nove mesi del 2023 sottolineando come “abbiamo capitale in eccesso e siamo pronti a proporre a fine anno un buyback azionario”. Inoltre “non avremo impatti regolamentari sul nostro capitale nel 2024 e quindi potremo aggiungere un buyback al nostro payout del 75% non solo per il 2023, ma anche per il 2024 e il 2025 se il CdA lo approverà”. I risultati dei primi nove mesi del 2023 confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una redditività sostenibile anche in contesti complessi grazie a un modello di business ben diversificato e resiliente. L’utile netto, pari a 6,1 miliardi di euro, si attesta in crescita dell’85,3% rispetto allo stesso periodo del 2022: la stima per l’intero anno supera i 7,5 miliardi di euro. Intesa Sanpaolo ha maturato dividendi per 4,3 miliardi di euro, diventando la prima banca in Europa per dividend yield: il 40% dei dividendi, destinato alle famiglie italiane e alla Fondazioni azioniste, consente la realizzazione di importanti interventi di carattere sociale nei territori di appartenenza. Soltanto una recessione profonda in Italia “ci potrà far muovere in una posizione diversa, di difesa dei nostri stakeholder a lungo termine, altrimenti restiamo in posizione che ci vede con un profilo di rischio molto limitato e quindi con il bisogno di mantenere un capitale in eccesso a sua volta piuttosto limitato”, ha precisato il CEO Carlo Messina.

Carlo Messina: Intesa Sanpaolo, la forza di un modello di business ben diversificato e resiliente

Nell’intervista il CEO Carlo Messina, oltre a evidenziare la capacità di Intesa Sanpaolo di continuare a generare una profittabilità elevata e sostenibile, ne ha sottolineato il valore anche in quanto promotrice del più importante progetto per la coesione sociale nel Paese, a beneficio di tutti gli stakeholders. “Abbiamo collegato un programma per contrastare la disuguaglianza sociale”, ha spiegato il CEO: 1,5 miliardi di euro per il Sociale da destinare entro il 2027, in aggiunta al miliardo del periodo 2018-2021, qualifica Intesa Sanpaolo quale “istituzione al servizio del Paese, per promuovere una società più equa in modo strutturale e concreto” nonché “principale istituzione in Italia e ai vertici mondiali per impatto sociale” con 1.000 professionisti coinvolti. Il CEO Carlo Messina, in occasione della presentazione dei risultati, ha ricordato inoltre i tratti distintivi del modello unico di Intesa Sanpaolo: “Una consolidata forza commerciale delle divisioni al servizio di famiglie e imprese, uno sviluppo di rilievo delle attività del wealth management, un’offerta digitale tecnologicamente avanzata e una gestione delle attività internazionali improntata all’efficienza. Caratteristiche che consentono alla Banca di trarre benefici non solo dal contesto attuale ma di garantirle resilienza e redditività negli scenari futuri”.

No Comments