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Alessandro Benetton: con Mundys una “nuova era” per l’hub di Fiumicino

Intervistato da “Il Messaggero”, Alessandro Benetton ha illustrato le principali novità di Mundys (ex Atlantia) soffermandosi sul futuro dell’hub di Fiumicino.   

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: “Fiumicino aeroporto più apprezzato d’Europa, a breve inaugurazione nuovo Molo B”

Alessandro Benetton ha presentato a “MoltoEconomia – Il Messaggero” il nuovo volto di Atlantia, ora Mundys, che si prepara a diventare la piattaforma globale leader nei servizi di mobilità sostenibile. Per la holding non una semplice operazione di rebranding ma un rinnovato assetto azionario, un partner importante come Blackstone, un nuovo management e soprattutto nuove linee guida di sviluppo. Innovazione e sostenibilità i pilastri del nuovo percorso, l’hub di Fiumicino, “il più apprezzato in Europa per qualità dei servizi”, uno dei principali protagonisti: “Aeroporti di Roma è uno dei gioielli del nostro Gruppo infrastrutturale – ha dichiarato Alessandro Benetton, oggi Vice Presidente di Mundys – Sta diventando sempre più un luogo di innovazione, tramite la presenza dell’Innovation Hub, un acceleratore di impresa con caratteristiche uniche al mondo che consentono a startup internazionali di testare i loro prodotti e servizi direttamente sul campo”. Lo scalo romano è inoltre considerato uno dei più sostenibili, con il Molo A che può vantare la massima certificazione ambientale. Risultati che il Gruppo intende replicare con il nuovo Molo B, che verrà inaugurato proprio in questi giorni: “Il nuovo molo è la dimostrazione più tangibile di come gli investimenti in infrastrutture favoriscano la crescita della competitività e la nascita di nuova occupazione. Come Mundys” – ha sottolineato – “siamo davvero orgogliosi di supportare lo sviluppo di uno dei principali hub intercontinentali, al servizio di Roma e del Paese, considerato un punto di riferimento da tutto il settore aeroportuale”.

Alessandro Benetton: “Con Blackstone un nuovo capitolo della nostra storia imprenditoriale”

Il Molo B di Fiumicino, spiega Alessandro Benetton, testimonia l’avvio di una nuova era che prenderà sempre più forma grazie al piano di sviluppo al 2027. 2,2 miliardi di investimenti destinati a nuove infrastrutture aeroportuali sostenibili, innovazione tecnologica e decarbonizzazione. Spazio anche a droni, vertiporti e corsie smart grazie alle tecnologie e alle soluzioni testate e realizzate nell’Innovation Hub: “L’ambizione è quella di gestire e realizzare infrastrutture sostenibili e innovative, migliorando l’attrattività dei territori e semplificando la vita delle persone in movimento”. Per quanto riguarda Mundys, la nuova società ha in programma un piano di investimenti da 10,4 miliardi nei prossimi cinque anni. Potenziare le infrastrutture esistenti, introdurre innovazioni tecnologiche per offrire nuovi servizi digitali agli utenti e ridurre le emissioni con fonti rinnovabili i tre macro obiettivi. Oltre 3,3 miliardi verranno destinati all’’Italia, Paese al centro di quello che Alessandro Benetton definisce un “nuovo capitolo della nostra storia imprenditoriale che vogliamo scrivere con i nuovi partner di Blackstone e le nuove professionalità che si sono unite al Gruppo”.

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Alessandro Benetton: il “nuovo viaggio” di Mundys raccontato dal Presidente di Edizione

Portare “valore aggiunto sul fronte dello sviluppo internazionale, dell’innovazione e della crescita sostenibile”: la sfida di Mundys nelle parole di Alessandro Benetton.

Alessandro Benetton Presidente di Edizione

Alessandro Benetton: Mundys, la nuova sfida che io e i miei cugini stiamo per affrontare

Da anni Alessandro Benetton condivide riflessioni, emozioni, aspettative legate alle proprie sfide professionali con i suoi follower. Lo ha fatto anche nei giorni scorsi parlando del “nuovo viaggio” di Atlantia in un video: nuovo nome, nuovi obiettivi, nuovo team per diventare entro cinque anni leader nel mondo per la gestione di infrastrutture sostenibili e innovative e nei servizi di mobilità integrata e sostenibile. “Una nuova sfida che io e i miei cugini stiamo per affrontare”, spiega il Presidente di Edizione. E per sottolineare ulteriormente il valore del progetto cita le parole di Martin Luther King: “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”. Una frase che “mi sta guidando in questa fase della mia vita”, racconta Alessandro Benetton ai suoi follower.

Alessandro Benetton: nel “nuovo viaggio” di Mundys innovazione, internazionalità e attenzione all’ambiente

Mundys, spiega Alessandro Benetton, “nasce in Italia per competere in tutto il mondo con l’ambizione di gestire e realizzare infrastrutture sostenibili e innovative, migliorando l’attrattività dei territori e semplificando la vita delle persone in movimento”. Per riuscirci, aggiunge il Presidente di Edizione, “dovremo essere in grado di lasciarci contaminare da quanti più soggetti possibili, dalle università alle startup”. In quest’ottica sono già stati lanciati tre progetti: “L’Innovation Hub, acceleratore di startup interno all’aeroporto di Fiumicino a Roma. MobiUS, laboratorio di mobilità sostenibile in partnership con la Bocconi di Milano. E VeniSIA, acceleratore di progetti sulla sostenibilità in collaborazione con la Ca’ Foscari di Venezia”. Il “nuovo viaggio” di Mundys parte da qui, conferma Alessandro Benetton, per arrivare a portare “valore aggiunto sul fronte dello sviluppo internazionale, dell’innovazione e della crescita sostenibile”.

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La Traiettoria di Alessandro Benetton a “Passa dal BSMT”

Alessandro Benetton tra gli ospiti di “Passa dal BSMT”: tra ricordi d’infanzia e progetti per il futuro, l’imprenditore ripercorre le principali tappe della sua vita fino alla pubblicazione dell’autobiografia “La Traiettoria”.

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Alessandro Benetton: “Giovani? Hanno meno pregiudizi, dobbiamo fidarci delle loro capacità

Nel raccontare la mia storia personale ho affrontato con trasparenza anche i momenti di paura, le insicurezze e soprattutto i fallimenti. Troppe volte infatti i grandi dimenticano come si sentivano da giovani”. Ed è proprio ai giovani che Alessandro Benetton si rivolge nella sua autobiografia “La Traiettoria”. Il fondatore di 21 Invest, tornato di recente alla guida della holding di famiglia Edizione, ne ha parlato con Gianluca Gazzoli in un episodio del podcast “Passa dal BSMT”. Dagli anni del liceo alle ultime sfide imprenditoriali, “La Traiettoria” è un racconto che mette in primo piano emozioni, rapporti personali e soprattutto fallimenti, indispensabili per trovare la propria strada. Un insegnamento prezioso per le nuove generazioni ma spesso dimenticato dagli adulti, che tendono a minimizzare le difficoltà già affrontate nel proprio percorso. “Alla soglia dei 50 anni mi sono reso conto che nella mia vita non ho mai voluto guardare indietro – racconta Alessandro Benettoncercando tra le vecchie carte ho trovato dei temi che avevo scritto da piccolo. Da lì l’idea di tenere un diario”. Diario che, spiega, sarebbe dovuto rimanere nel cassetto. Un’idea non condivisa dai giovani collaboratori che aiutano l’imprenditore nella sua avventura sui social: leggendo lo scritto ne hanno intravisto le potenzialità. “La mia fiducia nei giovani – ha spiegato – nasce anche dal fatto che sono molto più neutri rispetto ai messaggi che ricevono, hanno molti meno pregiudizi e questo mi incoraggia a pensare che saranno capaci di gestire meglio di noi i nuovi media e le nuove tecnologie”.

Alessandro Benetton: “Con i social ho potuto raccontare la mia versione

Conosce bene il significato di pregiudizi Alessandro Benetton che, fin da giovane, ha espresso la forte volontà di distaccarsi dal nome della famiglia per intraprendere un percorso autonomo: “Da mio padre, orfano fin da giovane, ho imparato il senso etico del lavoro, delle responsabilità e dell’autosufficienza. Con il suo affetto mia madre ha fatto da collante. Ma con un denominatore comune, ossia che fin da piccolo avrei dovuto conquistarmi quello di cui avevo bisogno e soprattutto essere indipendente”. Dopo tre anni alla Goldman Sachs l’imprenditore decide di pagarsi gli studi ad Harvard e, chiusa la parentesi come Presidente di Benetton Formula, si allontana dal business di famiglia e fonda 21 Invest, affacciandosi così nel mondo del private equity. Con l’avvento dei social, Alessandro Benetton ha avuto l’opportunità di raccontare il suo percorso alternativo: “Quando ho incominciato tutti quelli che si occupavano della mia comunicazione reputavano che non fosse professionale e che avrei potuto essere oggetto di critiche. Ovviamente davo per scontato che mi sarei trovato ad affrontare una salita fatta di pregiudizi basati sulla mia esperienza e sui miei privilegi. I social mi hanno cambiato e ora sono in questa nuova fase proprio perché ho potuto raccontare la mia versione”.

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Alessandro Benetton: tre libri che ogni imprenditore dovrebbe leggere

Limitarsi a leggere di business è un errore, spiega Alessandro Benetton. Dalla psicologia alla storia del Bitcoin, tre titoli da scoprire per lasciarsi ispirare. 

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: “Pensieri lenti e veloci”, il libro di Kahneman per migliorare il decision making

Leggere esclusivamente di business è uno degli errori più comuni ai quali va incontro ogni imprenditore, soprattutto nei primi anni di carriera. Per sviluppare una mentalità vincente è invece necessario sporgersi oltre i confini dell’imprenditoria e lasciarsi contaminare anche da podcast, film e soprattutto libri. Non ha dubbi Alessandro Benetton, che ha dedicato l’ultimo appuntamento della sua rubrica Youtube a tre titoli che l’imprenditore reputa essenziali per trovare nuovi stimoli e ispirazioni. Il primo libro consigliato dal Presidente di Edizione è “Pensieri lenti e veloci” dello psicologo e vincitore del Premio Nobel per l’economia Daniel Kahneman. Un testo che esplora i meccanismi dietro le decisioni prese dall’essere umano e dimostra quanto i processi decisionali violino sistematicamente i principi di utilità e razionalità: “A Kahneman possiamo dare il merito di aver sfatato questo mito e lo spiega facendoci scoprire due sistemi: quello dei pensieri veloci, più impulsivo, quasi automatico e che ci fa prendere le famose decisioni di pancia, mentre il secondo è legato a pensieri più consapevoli e cauti. Non bisogna diventare esperti di psicologia – sottolinea Alessandro Benetton ma conoscere i meccanismi alla base della nostra mente può migliorare la qualità delle decisioni che prendiamo”.

Alessandro Benetton: dalla “Propaganda” degli anni ’30 alla storia del creatore dei Bitcoin

Tra le letture più recenti dell’imprenditore rivelatesi strumenti utili per il business c’è anche “Propaganda – Come manipolare l’opinione pubblica”. Scritto alla fine degli anni ’30 dal pubblicitario statunitense Edward Bernays, si tratta di un saggio che accende i riflettori sul tema della propaganda, scevra tuttavia dalla sua accezione più negativa. Spiega Alessandro Benetton: “Devo ammettere che io stesso ero uno di quelli che si approcciava al tema in maniera abbastanza critica. Ma non volevo essere vittima del pregiudizio e leggendolo si può davvero imparare molto dei meccanismi alla base della propaganda, così da riconoscerli per non essere vittime inconsapevoli”. Con il terzo libro Alessandro Benetton fa un balzo in avanti di quasi un secolo. “L’uomo più ricco del mondo”, scritto dall’esperto italiano di criptovalute e blockchain Gian Luca Comandini, prova a ripercorrere la misteriosa vita di Satoshi Nakamoto, creatore del Bitcoin di cui oggi si hanno informazioni confuse e discordanti. “I Bitcoin e la blockchain sono sempre più presenti nella nostra vita ma non sappiamo nulla su colui che li ha creati. Un vero e proprio mistero che Comandini cerca di risolvere ripercorrendo tutte le tappe della storia che ha permesso al Bitcoin di diventare una criptovaluta iconica e sconvolgere tutti gli equilibri del mercato”.

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Alessandro Benetton porta i suoi follower al TAD per presentare “Your Future You”

Alessandro Benetton: “Oggi in questo #UnCaffèConAlessandro vi porto con me al TAD, Treviso Art District, per parlarvi di uno di questi progetti. Si tratta di Your Future You”.

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Tecnologie avanzate e nuovi modi di vivere la propria socialità: il futuro secondo Alessandro Benetton

Era presente anche Alessandro Benetton lo scorso 31 gennaio alla presentazione di “Your Future You”, il progetto che si rivolge alle ragazze e ai ragazzi di 4ª e 5ª del Liceo Artistico di Treviso con l’obiettivo di stimolarne la creatività aiutandoli a focalizzarsi su come plasmare il loro futuro. “Un’occasione per i giovani ma anche per i ‘grandi’ e per gli imprenditori, di orientarsi meglio in un futuro complesso, fatto di nuove tecnologie e di nuovi modi di vivere la propria socialità”, ha spiegato Alessandro Benetton nel corso dell’evento ospitato negli spazi di “21 Gallery”. L’importanza di riconoscere le proprie attitudini, le passioni e le capacità e di tenerle in considerazione nel prendere decisioni di vita rilevanti, come ad esempio la scelta dell’università da frequentare dopo il diploma, è uno dei temi ricorrenti anche ne “La Traiettoria”, l’autobiografia uscita lo scorso maggio in cui il fondatore di 21 Invest e Presidente di Edizione ripercorre esperienze personali e professionali. “Your Future You” è prodotto dalla galleria d’arte “21 Gallery” e sostenuto da Banca IFIS.

 

Alessandro Benetton: la vera sfida di un imprenditore è capire dove va il futuro

Secondo Alessandro Benettonun imprenditore anche se impegnato su cose apparentemente più grandi, non si deve mai dimenticare che la sua vera sfida è capire dove va il futuro”: lo ribadisce anche in “Un caffè per Alessandro”, la sua video-rubrica, nell’appuntamento in cui sottolinea il valore di “Your Future You” e porta i suoi follower al TAD, Treviso Art District, dove il progetto è stato presentato. “C’è una domanda che continuo a farmi nonostante sia passato un anno dalla mia nomina in Edizione: qual è il segreto per gestire una realtà così grande? Forse oggi ho trovato una risposta: non smettere mai di lavorare a piccoli progetti”, spiega Alessandro Benetton. Tra questi “Your Future You”, nato con “un unico grande obiettivo: dare spazio ai giovani, in questo caso gli studenti del Liceo Artistico di Treviso, e aiutarli a trovare la loro personale traiettoria sfruttando i propri talenti e passioni”.

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21 Invest compie 30 anni, Alessandro Benetton: “Una sfida fin dall’inizio”

Da Alessandro Benetton una panoramica sui 30 anni di attività di 21 Invest, dalle origini ai traguardi raggiunti nel 2022.

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Alessandro Benetton: 21 Invest, le origini e la mission

12 fondi gestiti tra Italia, Francia e Polonia, oltre 100 operazioni di investimento e un portafoglio di società che oggi conta 23 aziende con un totale di più di 7.000 dipendenti. Sono i numeri raggiunti da 21 Invest in 30 anni di attività. A festeggiare il traguardo della società di investimenti il Fondatore e Managing Partner Alessandro Benetton, che in un post pubblicato sul suo profilo Linkedin ripercorre le principali tappe del percorso. È il 1992 quando l’imprenditore decide di dar vita a 21 Invest (allora 21 Investimenti), tra i primi operatori in Italia specializzato nel private equity: “La mia idea era quella di rendere il private equity una risorsa cruciale per sviluppare le nostre imprese, e non un veicolo per fare speculazioni finanziarie – scrive Alessandro BenettonEro certo che la chiave fosse condividere competenze e strategie con le tante realtà del nostro tessuto imprenditoriale”. Una sfida ambiziosa alla quale pochi anni dopo si aggiunge l’espansione in altri mercati: “Altra barriera da superare era quella di fare business solo in Italia. Per evolvere velocemente ho presto compreso che 21 Invest sarebbe dovuta uscire dai confini di casa e confrontarsi con altri mercati, spesso più sofisticati”. Nel 1998 la società si espande come Gruppo 21 Partners in Francia, mentre nel 2013 con un’operazione simile apre una sede anche a Varsavia, sbarcando nel mercato polacco.

Alessandro Benetton: “Il segreto di 21 Invest? Sentirsi parte integrante delle aziende

Durante gli ultimi 15 anni di attività, tutte le aziende cedute da 21 Invest e quelle tutt’ora in portfolio hanno registrato un aumento del fatturato del +61%, oltre ad un incremento complessivo di 6.000 dipendenti. Tanti i casi di successo, ma non sono mancati gli sbagli, ammette Alessandro Benetton: “In questi 30 anni abbiamo avuto alti e bassi, come tutte le organizzazioni. Ho commesso qualche errore lungo il percorso che mi ha permesso di comprendere le tante regole invisibili della leadership e del business, delle relazioni e della finanza”. Più che positivi i numeri del 2022. In Italia la società ha investito in totale circa 100 milioni di euro, puntando su Enegreen S.p.A. e Trime. Tramite Aussafer Due ha inoltre portato a termine le acquisizioni di Laserjet e Ramo, operazioni che hanno portato alla nascita di un gruppo da oltre 100 milioni di ricavi. Oltralpe, 21 Invest ha concluso con successo l’investimento nella piattaforma di aste online Agorastore e ha portato avanti le operazioni di aggregazioni strategiche per ProductLife Group, TVH Consulting ed Edukea. “Tralasciando le conoscenze tecniche, credo che il vero segreto sia la capacità di prenderci a cuore le realtà in cui investiamo – ha spiegato Alessandro BenettonCi sentiamo parte integrante delle aziende e nutriamo profonda stima nei valori fondanti e nelle persone che hanno dato origine alle singole attività”.

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Alessandro Benetton, AdR apre all’innovazione: “Giovani avranno ampio spazio di manovra”

Inaugurato lo scorso ottobre, l’Innovation Hub di Fiumicino nasce per migliorare la customer experience dei passeggeri. Ne parla Alessandro Benetton in un’intervista al “Corriere della Sera”.

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Innovation Hub, sul “Corriere della Sera” il commento di Alessandro Benetton: “Non un costo ma un investimento per il futuro

Una nuova era fatta di contaminazione, grandi cambiamenti e macrotrend”: è con queste parole che Alessandro Benetton apre la sua recente intervista al “Corriere della Sera”. Al centro del colloquio l’Innovation Hub recentemente lanciato da Aeroporti di Roma nel Terminal 1 di Fiumicino. Un acceleratore nato in collaborazione con LVenture Group per lavorare a stretto contatto con start-up provenienti da tutto il mondo e contribuire allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi destinati all’ecosistema aeroportuale. Dieci le realtà selezionate dalla prima call for ideas, alle quali si aggiungono tre start-up promosse direttamente da AdR, che per l’iniziativa ha previsto un investimento di 50 milioni di euro. Risorse che serviranno per contribuire direttamente al supporto delle strart-up: “L’ordine mondiale sta cambiando, con le piattaforme tecnologiche sempre più fondamentali – ha detto Alessandro Benetton al “Corriere della Sera” – Tutto questo ci obbliga a guardare oltre”. Non è un caso che la Holding guidata dall’imprenditore abbia sostenuto con forza il progetto di AdR: “Mi piace pensare che questo tipo di iniziative non vengano considerate costi ma investimenti. La sostenibilità – ha aggiunto – deve essere vista come un’occasione per dare inizio a un nuovo ciclo, vantaggioso per tutti”.

Alessandro Benetton: “Innovation Hub modello replicabile in tutto il settore della mobilità

Tra i progetti in corso d’opera spiccano soluzioni innovative come “Digiport”, sviluppata da Airsiders e che consente di visualizzare sul proprio smartphone tutte le informazioni, i servizi disponibili e i percorsi dell’aeroporto. Intanto AdR è pronta a lanciare una seconda call for ideas. Un’edizione ancora più allargata, spiega Alessandro Benetton: “La contaminazione di idee e tecnologie deve essere meno disciplinata. I giovani avranno più spazio per presentare progetti anche apparentemente meno legati a questo settore”. Il progetto di open innovation già prevede collaborazioni con altri scali e soprattutto, sottolinea Alessandro Benetton, è un modello facilmente replicabile nei diversi rami del settore dei trasporti, dalle stazioni ferroviarie fino alle autostrade: “I canali che per noi erano classici, come la banca d’affari o la società di consulenza, oggi vengono messi in discussione dalla voglia di essere più al centro del proprio destino. Un’opportunità – conclude – resa possibile dalle nuove tecnologie”.

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Alessandro Benetton, alcuni consigli ai finalisti della Start2impact Competition

L’augurio di Alessandro Benetton agli imprenditori giunti alla fase finale della Start2impact Competition, iniziativa che premia le idee imprenditoriali innovative.

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Alessandro Benetton: scoprire sempre il nuovo, mettendo la persona al centro

Fare impresa in un mondo che si evolve rapidamente e continuamente, una nuova dimensione in cui cambiano i rapporti tra le persone e anche nel mondo del lavoro. Per Alessandro Benetton è importante essere pronti a questo, con la consapevolezza che andando avanti la scoperta sarà quella di trovare sempre la novità, il diverso e la voglia di conoscenza. Il Presidente di 21 Invest e di Edizione S.p.A. ha reso partecipe di questa riflessione i finalisti della Start2impact Competition, progetto che finanzia le idee più innovative legate ai territori e alle comunità premiandone l’impatto positivo sulla vita delle persone. Proprio al concetto di persona Alessandro Benetton ha dedicato parte del suo intervento, accogliendo con favore il fatto che “tutti avete messo al centro la persona, come si sente la persona e come vive la persona: per me questa è già di per sé una vittoria, ma lo deve essere anche per voi perché questo è il grande cambiamento che dovranno affrontare la nostra società e le nostre comunità nel futuro”.

Alessandro Benetton: nella vita e nell’impresa conta lo spirito da maratona   

Alessandro Benetton ha poi evidenziato come il parere espresso nella Start2impact Competition sia appunto “una sensazione, la giuria non può esprimere un vero e proprio giudizio dal mio punto di vista”: questo semplicemente perché “siete in fasi diverse, alcuni di voi sono un po’ più avanti, altri sono leggermente più indietro, ma questo non vuol dire assolutamente niente”. Il consiglio, quindi, sul considerare la vita, anche quella imprenditoriale, come una maratona: “Il tempo intermedio è molto relativo perché poi alla fine vale il tempo finale”, ha suggerito Alessandro Benetton agli imprenditori, specificando come questo vada letto non solo in termini di risultati economici ma anche di approccio alla propria situazione. In altri termini, “la vita ti insegna questo: quando pensi di essere primo con distacco e magari ti deconcentri perché sei troppo convinto, se ne approfitta qualcuno che pensava di essere più indietro e che tu davi per scontato”.

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“La Traiettoria”: Alessandro Benetton racconta la sua autobiografia su “Qdpnews”

Alessandro Benetton torna a parlare della sua autobiografia: “Un punto di svolta, per la prima volta nella mia vita ho guardato indietro invece che al futuro”.

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Alessandro Benetton ospite come autore a “Una Montagna di Libri”

Si è tenuta dal 9 luglio al 18 settembre l’ultima edizione di “Una Montagna di Libri”, ciclo di incontri con autori nazionali e internazionali che ogni anno anima Cortina D’Ampezzo. A prendere parte alla manifestazione anche Alessandro Benetton. L’imprenditore è intervenuto come autore dell’autobiografia “La Traiettoria”. Pubblicato da Mondadori la scorsa primavera, il libro offre una panoramica inedita sulla vita del Fondatore di 21 Invest, recentemente nominato Presidente della holding di famiglia Edizione. Dagli studi al rapporto con i genitori fino ai numerosi successi imprenditoriali, senza tuttavia sorvolare sui momenti di difficoltà e sui fallimenti: “La Traiettoria” si rivolge soprattutto alle nuove generazioni con l’obiettivo di spingere i giovani a trovare e seguire la propria strada. Intervistato a latere dell’evento dal “Quotidiano di Pavia”, Alessandro Benetton ha dichiarato: “Dire che i giovani hanno troppe opportunità può essere vero forse in alcuni casi, ma la maggior parte delle volte non è così. Avere un’opportunità non significa solo avere un’idea, ma anche la capacità e la fortuna di poterla attuare, il senso di direzione, la ricerca della propria traiettoria”.

Alessandro Benetton: “La Traiettoria un’occasione per rimettere ordine e guardare al futuro

Durante la sua carriera Alessandro Benetton è sempre stato consapevole dei privilegi e dei vantaggi ottenuti grazie al suo cognome. Tuttavia, sottolinea, “La Traiettoria” “è anche la storia di chi deve fare un percorso per scoprire il proprio personaggio, un qualcosa che si costruisce ogni giorno. Fondamentale – aggiunge l’autore – è farsi sempre tante domande, non demordere e guardare avanti con coraggio”. In ogni percorso anche le persone attorno a noi rivestono un ruolo cruciale: “Importante è stare vicino a chi ti vuole bene, bene inteso come il metterti in condizione di affrontare le prove senza sconti. Non c’è un’età precisa, ma di sicuro si tratta di un’indole che va incoraggiata fin da piccoli”. Percorso che, sottolinea, non è mai una linea retta, anzi: “Sono stato lontano anni dall’attività di famiglia, mentre adesso ricopro una posizione completamente diversa. Per arrivarci sono servite tante esperienze e soprattutto la voglia di dimostrare le proprie idee. Ogni tanto si sbaglia ma ci si può rimettere in carreggiata”. Per Alessandro Benetton pubblicare “La Traiettoria” ha rappresentato un vero e proprio “turning point”: “Per la prima volta nella mia vita ho guardato indietro invece di guardare avanti. Un’occasione per rimettere in ordine e creare una nuova partenza”.

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Alessandro Benetton: 21 Invest, le “potenzialità speciali” del Sud nell’intervista al Presidente

Alessandro Benetton“Il Sud ha senza dubbio delle potenzialità speciali, forse non riconducibili a un modello di business immediato ma che sulle lunghe distanze contano perché il lato umano dell’economia è quello che sopravvive alle sfide più difficili”.

Alessandro Benetton

Il lato umano dell’economia: intervista ad Alessandro Benetton

Le “potenzialità speciali” del Sud, il “lato umano” dell’economia, le sfide a cui sopravvivere: per Alessandro Benetton, intervistato a margine dell’incontro organizzato lo scorso 18 ottobre a Napoli dall’Università Parthenope nell’ambito del Contamination Lab e dal gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali, “la simpatia e l’empatia tipiche del Sud se canalizzate possono diventare un grande attrattore di opportunità”. Il Presidente di 21 Invest e di Edizione si è detto convinto “che ciascun individuo debba cercare di sfruttare ciò che ha a disposizione”: il Mezzogiorno può quindi contare su “un livello di energia e una peculiare estrosità delle singole persone invidiabile”. Non lo dicono solamente “i grandi successi della squadra di calcio del Napoli” ma anche “la gestione del Covid e come le imprese meridionali siano riuscite ad adattarsi velocissimamente sia alla sfera digitale che a quelle tendenze che io definisco post-social network”. Il riferimento di Alessandro Benetton è alla consapevolezza che, a fronte dei ben noti limiti di queste grandi risorse tecnologiche, a fare la differenza è il fattore umano: “Ed ecco che il Sud ha senza dubbio delle potenzialità speciali in questo senso, forse non riconducibili a un modello di business immediato ma che sulle lunghe distanze contano perché il lato umano dell’economia è quello che sopravvive alle sfide più difficili”.

Alessandro Benetton: dietro ogni imprenditore c’è sempre una persona con le sue emozioni

Nel corso dell’incontro e dell’intervista a seguire, Alessandro Benetton ha affrontato diversi argomenti, molti dei quali anche al centro della sua autobiografia “La Traiettoria” in cui racconta esperienze professionali ma anche personali. Essere “i detonatori del cambiamento” è l’invito che ha lanciato anche nel corso dell’intervista: “Io, ad esempio, l’ho fatto fondando 21 Invest con l’idea di investire nelle aziende del mid-market e farle crescere. Era il 1992 e dopo 30 anni è una realtà consolidata con un team di 50 persone divise tra gli uffici di Treviso, Milano, Parigi e Varsavia, ma all’epoca era un segno di discontinuità. Era il voler fare qualcosa di grande con le mie forze”. 21 Invest ha portato il private equity in Italia: “Il tessuto imprenditoriale meridionale ci ha dato una grandissima soddisfazione, sia dal punto di vista umano che da quello del business. Faccio sempre fatica in qualche modo a schematizzare il Mezzogiorno, che spesso viene descritto come particolare con un’accezione non sempre positiva. Sinceramente credo sia particolare perché ha dei punti di forza straordinari. Ma di sicuro in tutto il Sud è evidente la voglia di rivincita e di colmare i gap di occupazione ed economia”. Chi fa private equity “si immagina di dover condividere una visione, portare un valore aggiunto e per questo c’è una predisposizione speciale per le caratteristiche umane”. Ma come ha spiegato Alessandro Benetton fondamentale oggi è anche la condivisione: “Lo scopo è creare una comunità globale di organizzazioni che vedono nella risoluzione dei problemi sociali un’importante direzione di sviluppo del business. Senza dubbio impatto sociale e impresa devono viaggiare alla stessa velocità, individuando nella risposta ai bisogni della società un vantaggio competitivo”.

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Alessandro Benetton consiglia tre film per ricominciare col piede giusto

Alessandro Benetton ha consigliato ai suoi followers tre film interessanti, ricchi di insegnamenti da cui trarre spunto. L’obiettivo è affrontare le nuove sfide di quest’anno con rinnovata grinta.

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Alessandro Benetton: l’importanza di accettare i propri limiti

Settembre è spesso il mese della ripartenza: dopo il periodo di vacanze, ci si dedica a nuovi progetti e riprendono gli impegni. "Il modo migliore che conosco per partire dandosi la carica è quello di circondarsi di nuovi stimoli", ha spiegato Alessandro Benetton in un recente video pubblicato sul suo canale Youtube. Proprio per questo ha deciso di condividere con chi lo segue tre suggerimenti cinematografici, tre film in grado di trasmettere degli insegnamenti universalmente utili. Il primo è "A Beautiful Mind" (2001), l’avvincente storia del matematico John Forbes Nash Jr. Oltre a essere un Premio Nobel, si tratta di una persona affetta da una patologia importante: "È un film che consiglio in primis per la storia di questo grande personaggio, ma anche per quello che ci insegna. John Nash era sicuramente un genio ma aveva un grandissimo limite, soffriva di schizofrenia. Questa condizione non solo aveva pesantissime ripercussioni nella sua vita quotidiana, ma anche sui suoi progressi come matematico". Per Alessandro Benetton il film insegna l’importanza dell’accettazione nel superamento dei propri limiti: "Tutti noi abbiamo qualcosa che sembra metterci i bastoni tra le ruote, spesso la reazione è arrendersi o ignorare il problema. Il film ci indica invece una terza strada, quella di conoscere il proprio limite, accettare che fa parte del percorso e andare avanti facendo tesoro di questa nuova consapevolezza".

Alessandro Benetton: dal cinema tanti insegnamenti

Alessandro Benetton ha consigliato altri due film ai propri followers: "L’arte di vincere" (2011) è tratto dalla storia vera dell’Oakland Athletics, una squadra di baseball americana che, alla fine del 2001, si era trovata sconfitta su tutti i fronti e privata di alcuni giocatori importanti. È toccato all’allora Direttore Generale risollevarne le sorti, trovando una nuova strada per cambiare la situazione: "A volte il successo arriva perché si ha il coraggio di pensare con la propria testa, anche quando questa suggerisce dei percorsi inusuali". Prima di invitare a condividere nei commenti altre riflessioni e suggerimenti cinematografici, Alessandro Benetton ha consigliato un terzo film, "Rush" (2013). La pellicola racconta la storica rivalità tra Niki Lauda e James Hunt, grandissimi piloti di Formula 1. Caparbietà, resilienza e l’importanza della competizione sono al centro di questo film: "Nella crescita personale così come nel business, nessuno cresce veramente senza la voglia di primeggiare", ha concluso l’imprenditore.

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Alessandro Benetton intervista Rick DuFer: la filosofia come strumento concreto

Per Alessandro Benetton la filosofia è una delle materie umanistiche che più di tutte possono influenzare positivamente l’approccio al business. L’imprenditore ne ha parlato con il filosofo di "Daily Cogito" Rick DuFer.

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Alessandro Benetton e Rick DuFer: il futuro della filosofia

Un errore molto diffuso è pensare che ambiti o discipline più tecniche e scientifiche, come ad esempio l’economia o l’Intelligenza Artificiale, non abbiano bisogno del contributo delle materie umanistiche. L’argomento è stato affrontato da Alessandro Benetton nell’ultimo episodio della rubrica Youtube "What’s Next". Per l’occasione l’imprenditore ha intervistato il filosofo, scrittore e divulgatore Riccardo dal Ferro, meglio noto come Rick DuFer. La prima domanda rivolta all’ideatore dello show podcast "Daily Cogito" riguarda nello specifico il futuro della filosofia, per Alessandro Benetton una delle materie da approfondire per perfezionare il proprio approccio al business. "La filosofia può sembrare un sapere astratto, poco concreto, ma non è assolutamente così – avverte Rick DuFer – La filosofia è lo studio di come costruiamo concetti e idee, che sono alla base dell’interpretazione con cui cerchiamo di comprendere il mondo. Un esempio lampante è il concetto di imperativo categorico di Kant, che oggi viene utilizzato in modo concreto, utile e proficuo in ambiti che vanno dalla giurisprudenza alla bioetica. E non solo: in ambiti tecnologici, come ad esempio l’IA, la materia ha tantissimo da dire. Oggi moltissimi filosofi stanno collaborando con ingegneri e informatici per capire quali sono i limiti etici delle nuove tecnologie".

Alessandro Benetton: il legame tra filosofia e business

La filosofia risulta essere uno strumento concreto anche nel mondo imprenditoriale. Tra le sue applicazioni pratiche c’è sicuramente quella legata al business, commenta Alessandro Benetton. Figure come Sergio Marchionne ne sono un esempio. Per Rick Du Fer, che oltre ad essere un filosofo è anche un imprenditore, il contributo fornito dalla materia è innegabile: "La filosofia fornisce chiavi interpretative che permettono di capire meglio i fenomeni intorno a me, il che è fondamentale per fare imprenditoria. Essenziale nell’ambito imprenditoriale è anche il pensiero critico, nel senso di guardare con sguardo autocritico ai modi con cui io mi approccio al mondo". "La filosofia è un po’ come una bussola – aggiunge Alessandro Benettone serve a capire dove ci troviamo e in che modo agire". Tra i filosofi che un giovane imprenditore dovrebbe studiare, Rick DuFer consiglia Spinoza, che in una delle sue celebri frasi afferma che essere felici significa pensare ciò che si vuole e dire ciò che si pensa: "Per me – conclude l’ideatore di "Daily Cogito" – l’imprenditoria si riassume nell’atto di costruire un proprio modo di pensare, un mindset, che permetta di esprimersi al meglio senza seguire gli altri e allo stesso tempo prendendosi la responsabilità del proprio modo di essere".

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Alessandro Benetton: saggistica, “La Traiettoria” tra i più letti in estate

La classifica dei libri più letti nel mese di luglio premia "La Traiettoria": l’autobiografia di Alessandro Benetton conquista i lettori.

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"La Traiettoria" di Alessandro Benetton è tra i libri di saggistica più letti in estate

È uscito nelle librerie e negli store online lo scorso 10 maggio "La Traiettoria", autobiografia di Alessandro Benetton: 396 pagine in cui il fondatore di 21 Invest si racconta a 360 gradi. I traguardi professionali ma anche l’infanzia, il rapporto con i genitori, l’essere padre: ne emerge un viaggio tortuoso, segnato anche da errori che hanno portato a nuove scoperte e consapevolezze. Parla a lettori di ogni età Alessandro Benetton con la sua autobiografia: negli insegnamenti e nei messaggi riportati, ognuno può trovare le coordinate, l’ispirazione, la spinta, per imboccare e seguire la propria traiettoria, qualunque sia il suo punto di partenza, qualunque sia la meta.

Alessandro Benetton: "Volevo raccontarmi così, esattamente come sono"

"La traiettoria" di Alessandro Benetton risulta infatti tra i libri più letti dell’estate. Nell’ultima settimana di luglio è stato il saggio più venduto nelle librerie Mondadori ed è riuscito a posizionarsi anche nella classifica della saggistica GFK. Il motivo di un tale successo è proprio nella capacità di raccontarsi senza sconti, in maniera intima e onesta, arrivando a creare un dialogo con il lettore. "È stato un percorso lungo ma quello che volevo emergesse era prima di tutto la trasparenza" ha sottolineato Alessandro Benetton in uno dei numerosi eventi di presentazione che si sono tenuti nelle scorse settimane. "Volevo raccontarmi così, esattamente come sono, e il giudizio spietato dei miei figli mi ha tranquillizzato": non a caso il libro è dedicato soprattutto a loro, "ad Agnese, Tobias e Luce, i miei figli, il futuro che vedo allungarsi verso il domani".

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Private Banking, Banca Generali si conferma solida: nel primo semestre raccolta a 3 miliardi

Nonostante le complessità del periodo, l’Istituto di Private Banking guidato da Gian Maria Mossa presenta numeri che ne confermano la solidità e le prospettive di crescita per il futuro. "Grande lavoro dei nostri professionisti", ha commentato l’AD di Banca Generali.

Private Banking, Banca Generali: "Raccolti frutti del piano strategico al 2024"

La forte contrazione dei mercati nazionali non riesce a frenare Banca Generali. L’istituto italiano leader nel Private Banking ha chiuso il primo semestre con un utile netto consolidato di 131,3 milioni di euro. Un dato apparentemente negativo, se rapportato ai numeri del 2021 (-31%), ma che risponde ad una delle crisi finanziarie peggiori degli ultimi decenni. La conferma arriva dall’utile netto ricorrente, che si attesta a 107,9 milioni di euro, segnando un +30% rispetto al dato dello scorso anno. Tiene anche la raccolta complessiva, che nei primi sei mesi dell’anno ha raggiunto quota 80,9 mld (+3 miliardi). Buone notizie anche sul fonte delle masse investite in prodotti ESG, che oggi rappresentano il 15% del totale, confermando il trend di crescita avviato agli inizi del 2021 (14,3%). Nonostante il periodo, che oltre alle gravi tensioni geopolitiche vede il rafforzarsi delle politiche restrittive da parte delle Banche Centrali, Banca Generali – si legge nella nota ufficiale – "ha potuto raccogliere i frutti del suo impegno a favore di una maggiore sostenibilità finanziaria dei suoi risultati, sottolineato nel corso del recente avvio del piano strategico 2022-2024".

Private Banking, Mossa (Banca Generali): "Buona tenuta grazie alla flessibilità del nostro modello"

Alla base dei risultati ottenuti da Banca Generali nei primi sei mesi del 2022 la flessibilità del modello di business, la spinta alla crescita e l’attenzione alla gestione dei costi. A dichiararlo è l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Gian Maria Mossa. Commentando i numeri, il manager alla guida dell’Istituto di Private Banking ha acceso i riflettori sull’impegno e il lavoro svolto dai professionisti del Gruppo: "La componente ricorrente del conto economico mostra una buona tenuta grazie alla grande flessibilità del nostro modello di business, alla ripresa del margine di interesse ed alla tenuta della redditività della componente gestita. Inoltre, anche il mese di luglio sta confermando gli ottimi risultati dei mesi precedenti". Banca Generali ha deliberato la distribuzione di un monte dividendi cash per 228 milioni pari a 1,95 per azione, corrispondenti ad un pay-out del 70,5%. Appare ottimista l’AD, che sottolinea i passi avanti fatti nello sviluppo di importanti progetti avviati con il Piano: "Questo, unito alle prospettive sui tassi e alla continua innovazione dei nostri servizi e offerta ci rende fiduciosi di poter continuare a crescere centrando gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati", conclude.

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Alessandro Benetton: “La Traiettoria” conquista sempre più lettori

La classifica dei libri più letti nel mese di luglio: nella categoria “saggistica” svetta “La traiettoria”, l’autobiografia di Alessandro Benetton.

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“La Traiettoria” di Alessandro Benetton convince sempre più lettori

L’autobiografia di Alessandro Benetton è tra i libri più letti nella categoria saggistica. “La Traiettoria” del Presidente di Edizione S.p.A. ha conquistato i lettori risultando il saggio più venduto nelle librerie Mondadori. Il libro ne ripercorre il percorso di crescita umana e professionale attraverso spunti, messaggi, ricordi che Alessandro Benetton ha voluto condividere in particolare con i giovani invitandoli a trovare le proprie coordinate e la spinta per imboccare e seguire la propria strada. “La Traiettoria” è riuscito inoltre a posizionarsi nella classifica della saggistica GFK.

Alessandro Benetton: La Traiettoria, il racconto di un viaggio intimo e onesto

Il racconto della propria infanzia e del rapporto con i genitori, in particolare con il padre. L’adolescenza “un po’ ribelle”, la bocciatura al liceo. E poi i grandi traguardi professionali: Alessandro Benetton si racconta a 360 gradi in “La Traiettoria” parlando delle intuizioni e delle scelte coraggiose che ne hanno inesorabilmente segnato il destino a partire da 21 Invest, la “creatura a cui ho dedicato 30 anni della mia vita”. Ma la conquista più importante per Alessandro Benetton è stata diventare padre: “Ho instaurato con i figli un rapporto diverso rispetto a quello dei miei genitori, con un dialogo più parallelo e meno verticale”. In “La Traiettoria” emerge il racconto di un viaggio tortuoso, segnato anche da errori che hanno portato a nuove scoperte e consapevolezze. Probabilmente è proprio questo ad aver conquistato i lettori.

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Alessandro Benetton: “Farcela da soli? Magari agli inizi, ma per crescere servono connessioni”

Pensare di dover fare affidamento esclusivamente sulle proprie forze può rivelarsi un errore fatale, avverte Alessandro Benetton. Per fare veramente la differenza è necessaria una solida rete di connessioni.

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Costruire un’impresa, Alessandro Benetton: "Partnership l’unica via per il successo"

Per quanto possano apparire come frasi da dire con orgoglio, "Mi sono fatto con le mie mani", "Non devo niente a nessuno", "Ho fatto tutto da solo" sono parte di quella narrazione che accomuna la figura dell’imprenditore a quella di decisore solitario. Una narrazione che ormai da tempo si è rivelata fallace. Alessandro Benetton ha affrontato l’argomento nell’ultimo episodio della rubrica Youtube #UnCaffèConAlessandro. "All’inizio possiamo partire da soli, affidandoci solo alle nostre forze. Ma arriva sempre il momento in cui il focus passa dall’avviare un’impresa a farla crescere. E tutto si gioca sulla rete di connessioni che abbiamo costruito". Per allargare la propria prospettiva e il proprio business, la capacità di trovare partner adeguati si rivela fondamentale. L’imprenditore fa l’esempio del Gruppo Edizione, che guida da inizio anno nelle vesti di Presidente: "Una realtà solida che comprende aziende importanti, con investimenti internazionali e una prospettiva di lungo periodo. Per costruire un’impresa di queste dimensioni – spiega Alessandro Benettonè necessaria un’infrastruttura di connessioni solide con partner in tutto il mondo".

Alessandro Benetton: "Imprenditori geni solitari? Tutta un’illusione"

Tra le controllate della holding di Treviso anche Telepass e Autogrill, realtà che di recente hanno lavorato proprio in questa direzione: "Per Telepass – ricorda Alessandro Benettonnel 2020 abbiamo deciso di affiancarci a Partners Group, impresa globale di private equity che gestisce asset per 127 miliardi. L’obiettivo era ed è ancora rendere Telepass il leader europeo nel mercato del pagamento legato alla mobilità. Partners Group ha al suo interno aziende del mondo digital e fintech, essenziali per la strategia di sviluppo a livello internazionale. Strategie che da soli – sottolinea – non avremo mai potuto perseguire". Percorsi che, data la presenza di molteplici portatori di interesse, prevedono manovre ed operazioni lunghe, complesse e faticose: "Lo facciamo perché ne vale la pena: spendersi per allargare la propria rete è l’unico modo per crescere davvero". Anche icone come Steve Jobs, Elon Musk e Mark Zuckerberg hanno portato avanti questa impostazione, nonostante su di loro aleggi il mito di "geni solitari": "Basta dare una sbirciata dietro le quinte per capire che è tutta un’illusione. Pensare ad un imprenditore come ad un ‘one man show’ è il primo passo per il fallimento. La verità – conclude Alessandro Benettonè che il valore di un imprenditore è definito in gran parte dalla rete di connessioni che è riuscito a costruirsi".

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Alessandro Benetton a RTL 102.5: “La Traiettoria è un libro dedicato soprattutto ai più giovani”

Un insieme di ricordi ed emozioni che diventa autobiografia e al tempo stesso libro motivazionale. Nasce così "La Traiettoria" di Alessandro Benetton.

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Alessandro Benetton: "Dai social sto imparando molto. Il mio un diario personale che vuole ispirare"

Imprenditore alla guida di 21 Invest, Alessandro Benetton oggi è conosciuto anche per il suo impegno nel mondo dello sport e per la presenza assidua sui social. Ed è proprio dalle attività sul web che prende forma l’idea di pubblicare per la prima volta un libro. A parlarne è lo stesso imprenditore, che lo scorso 14 giugno è stato ospite di "W l’Italia", trasmissione radiofonica in onda su RTL 102.5, per presentare "La Traiettoria". Un volume, edito da Mondadori, che va oltre il semplice racconto autobiografico e punta a imporsi come libro motivazionale, rivolgendosi in particolare ai più giovani. "Per la prima volta, quando ho festeggiato i 50 anni, ho guardato indietro per ritrovare vecchi compagni di scuola e sono incappato nei temi che ho scritto alle elementari. Ho ritrovato la passione per la scrittura e ho iniziato a tenere un diario personale". Diario che viene poi notato dai ragazzi che gli danno una mano a gestire i social, attività nata soprattutto per comunicare la differenza sostanziale tra il suo percorso imprenditoriale e il business di famiglia: "Nonostante fosse nato come progetto personale – ha spiegato Alessandro Benettonper i ragazzi del team il mio diario aveva le potenzialità per diventare fonte di ispirazione. Dai social sto imparando tantissimo".

Alessandro Benetton: "Mortificare i giovani un errore, bisogna valorizzare le loro capacità"

Nonostante una vita ricca di successi e soddisfazioni personali, ne "La Traiettoria" di Alessandro Benetton i veri protagonisti sono, paradossalmente, i fallimenti: "È proprio nel momento in cui le cose non vanno bene che sei obbligato ad uscire dalla comfort zone. Lì si apre il mondo del cambiamento e la vera scoperta della propria traiettoria". Un insegnamento che va dato soprattutto ai giovani: "Spesso gli adulti mortificano i ragazzi sottolineandone le mancanze, piuttosto che a valorizzare ciò che sanno fare. E tendono a parlare delle esperienze passate come prove facili da superare, io invece ho cercato di raccontare esattamente come mi sentivo in quel momento". La bocciatura al secondo anno di liceo è un esempio perfetto: "Una vera svolta per me: ho imparato presto che ognuno di noi è ciò che fa quando gli capita quello che non si aspetta". Pochi anni più tardi la decisione di studiare negli Stati Uniti: "Dovevo scoprire se ero bravo a fare qualcosa, capire di essere Alessandro e non solo un Benetton. Sono stati anni fantastici, soprattutto perché ho potuto coltivare la mia passione per l’economia e la finanza". Il libro, dedicato ai genitori, parla molto anche di emozioni. Durante l’intervista l’imprenditore dedica ampio spazio al padre Luciano. Un rapporto che non è mai stato semplice: "Poteva sembrare freddo ma esprimeva la sua generosità guardandoti da lontano, non favorendoti, perché il concetto che voleva trasmettere è che per essere felici bisogna poter rispondere delle proprie scelte". Ed è proprio da questo rapporto che nasce una delle avventure che Alessandro Benetton ricorda con più soddisfazione, la Presidenza di Benetton Formula: "Un’intuizione straordinaria di mio padre, che aveva deciso che l’azienda doveva diventare internazionale, e uno degli strumenti che potevano permetterlo era entrare in Formula 1. Ma la semplice sponsorizzazione non gli bastava e decise di comprare il team. Mentre lavoravo in una banca di affari a Londra mi ha chiesto di dare un’occhiata ai numeri della scuderia, e da lì è iniziato un percorso di grandi cambiamenti e di coraggio, grazie al quale abbiamo potuto scoprire un grande pilota come Michael Schumacher".

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Alessandro Benetton: “Bocciato al liceo? Vi racconto la mia esperienza”

Ogni fallimento nasconde un’opportunità per rialzarsi e migliorare, soprattutto quando si parla di scuola. Alessandro Benetton ha affrontato l’argomento nel suo ultimo video Youtube ripreso dal “Corriere della Sera”.

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Alessandro Benetton: bocciatura un “incidente di percorso” che tutti possono superare

Fondatore e Presidente di 21 Invest, imprenditore premiato da Ernst&Young, Cavaliere del Lavoro. E di recente nominato alla guida di Edizione, la holding di famiglia. Molti immaginano la carriera di Alessandro Benetton come un percorso senza particolari ostacoli. Nulla di più sbagliato. Sono diverse le sfide che l’imprenditore ha dovuto affrontare per arrivare dov’è ora. La prima già da giovanissimo, durante gli studi. Ne ha parlato per la prima volta durante l’ultimo episodio di un #UnCaffèConAlessandro, rubrica Youtube ripresa anche dal portale del “Corriere della Sera”. “Al liceo sono stato bocciato. Una frase che detta ad alta voce mi fa ancora un certo effetto e mi riporta alla mente tantissimi ricordi, non tutti felici”. Ricordi ed esperienze che l’imprenditore ha già messo nero su bianco nella sua autobiografia dal titolo “La Traiettoria”, edita da Mondadori, e che ha deciso di condividere direttamente anche sui social: “Partiamo da un presupposto fondamentale: un fallimento nella scuola non vuol dire necessariamente un fallimento nella vita – sostiene Alessandro Benetton, portando i noti esempi di Einstein, Hack ed Edison – persone incappate in una bocciatura ma entrate poi nella storia dell’umanità. Nessuno di loro si è fatto fermare dal fallimento scolastico, perché capirono che si trattava di un incidente di percorso e non di una condanna per la vita”.

Alessandro Benetton: grazie ai miei professori ho capito che studiare significa poter realizzare i propri sogni

È importante dare il giusto peso a quello che sicuramente è un campanello d’allarme, ma farne un dramma si rivela una strategia inutile: “Una bocciatura può essere un’opportunità e può portare a una vera svolta nella tua vita – spiega Alessandro Benettonproprio come quello che è successo a me”. Una vera e propria “doccia fredda” quella che colpisce il giovane durante gli anni al liceo: “Non tanto per aver perso un anno, ma perché sentivo di aver fallito in qualcosa di importante. ‘Ho deluso i miei genitori’, ‘Non posso fare niente’, ‘Sono un fallito’: questo tipo di pensieri non mi dava pace”. Il cognome importante non avvantaggia, ma conferisce maggiore peso: “Un Benetton che fallisce era un problema per l’immagine della mia famiglia”. La svolta avviene quando, proprio a causa della bocciatura, Alessandro Benetton incontra quello che considera il suo primo maestro: “Don Tarcisio, professore di filosofia, che mi ha insegnato una delle lezioni più importanti: l’ignoranza non è un male se è la benzina che accende il desiderio della conoscenza”. Con Don Tarcisio, Alessandro Benetton capisce che studiare significa possedere gli strumenti per raggiungere i propri obiettivi. Fondamentale il supporto dei genitori, che hanno il dovere di far capire ai figli la gravità del fatto, ma soprattutto che non sono destinati ad una vita di fallimenti: “Un bambino può cogliere l’opportunità nascosta dietro il fallimento – conclude – solo se i suoi genitori gliela mostrano”.

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“La Traiettoria”, l’autobiografia di Alessandro Benetton presto nelle librerie

La bocciatura al liceo, il dissenso con la famiglia e le esperienze accumulate in anni di carriera imprenditoriale. Per la prima volta Alessandro Benetton condivide i dettagli più personali della sua vita, tra regole familiari infrante e lezioni da cui prendere ispirazione.

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Alessandro Benetton: "Grazie a cadute e sbagli ho scoperto sulla mia pelle come migliorarmi"

Dai video Youtube alla pubblicazione di un libro: un percorso ormai diffusissimo tra i giovani influencer, ma che fa notizia quando il protagonista è niente meno che Alessandro Benetton. Il fondatore di 21 Invest, nonché neo Presidente della holding di famiglia Edizione, ha infatti pubblicato la sua nuova autobiografia dal titolo "La Traiettoria". Edito da Mondadori, il libro è disponibile dal 10 maggio. A darne la notizia lo stesso imprenditore in un video sul suo canale Youtube: "Ho sempre amato scrivere – spiega – ma ho sempre rifiutato. Cosa potevo mai dire di diverso e di utile? Intorno al mio 50° compleanno qualcosa è cambiato". Due i motivi dietro la scelta di Alessandro Benetton. Il primo è strettamente connesso all’attività iniziata sui social: "Da quando ho incominciato a interagire mi sono reso conto che tante cose che davo per scontato non lo sono affatto. Spesso studenti e giovani imprenditori mi scrivono per dire che grazie alla mia esperienza hanno imparato qualcosa di nuovo. Ecco che l’idea di un libro ha iniziato ad avere un senso".

Alessandro Benetton: "Il mio cognome un’opportunità ma allo stesso tempo un ostacolo"

Su Youtube l’imprenditore anticipa alcuni dei passaggi della sua vita privata e professionale che finora non era mai riuscito a condividere: "Nel libro – spiega Alessandro Benettonracconto ad esempio in modo schietto di come sono stato bocciato al liceo. Una cosa che tempo fa mi faceva vergognare ma che oggi so essere stata fondamentale per trovare il mio percorso, la mia traiettoria". L’altra motivazione dietro la scelta di scrivere un’autobiografia il bisogno di fissare dei punti fermi, tra cui spicca in particolar modo il rapporto con la famiglia. "Per tanto tempo è stato complicato e, non lo nego, a volte mi ha fatto soffrire. Mio padre è un gigante dell’imprenditoria e ciò mi ha sicuramente concesso tante opportunità sia sullo studio che sul lavoro. Ma l’ombra di un gigante è molto ampia e per uscirne bisogna camminare parecchio". Fin dai primi anni il percorso imprenditoriale di Alessandro Benetton prende una strada diversa da quella degli affari di famiglia, con la fondazione di 21 Invest e l’ingresso nel private equity: "Ho sempre voluto che la gente pensasse a me prima di tutto come ‘Alessandro’. Volevo tracciare il mio percorso e l’unico modo per farlo era infrangere le regole, anche se questo voleva dire dissentire con mio padre". Fallimenti, successi, sofferenze, gioie, esperienze e persone: "Scrivere questo libro mi ha permesso di ricordarmi che cosa provavo allora, quando cercavo ancora la mia strada. E allo stesso tempo – conclude – mi ha permesso di guardare al passato con una prospettiva nuova, quella di imprenditore e di padre".

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Investimenti sostenibili ESG: Banca Generali, la vision sulla sostenibilità nel Piano 2022-2024

Investimenti sostenibili ESG: la sostenibilità continua ad essere al centro delle strategie di Banca Generali, come indica il Piano 2022-2024 approvato dal CdA lo scorso febbraio.

Investimenti sostenibili ESG: la road map di Banca Generali per il triennio 2022-2024

Prosegue e si rafforza l’impegno a favore della sostenibilità di Banca Generali, da sempre in prima linea negli investimenti sostenibili ESG. Lo attesta il nuovo Piano strategico e finanziario 2022-2024 presentato lo scorso febbraio. La road map per i prossimi tre anni si focalizza su diversi pilastri: oltre a rafforzare il proprio posizionamento nell’ambito della sostenibilità in modo da diventare sempre più punto di riferimento su tematiche ESG per gli stakeholder, si punta anche a un aumento del potenziale di mercato avvicinando al mondo della consulenza e alla propria gamma di soluzioni nuovi segmenti di clientela con offerte più personalizzate. In quest’ottica fondamentale è anche rafforzarsi nell’impostazione di data driven bank estendendo ulteriormente l’ecosistema di piattaforme e strumenti digitali per creare soluzioni più adeguate ai bisogni di clienti e consulenti finanziari. Leader negli investimenti sostenibili ESG, Banca Generali intende raggiungere nel triennio una percentuale del 40% in prodotti ESG (fondi e wrappers) sul totale delle soluzioni gestite complessive. La nuova strategia consente un’evoluzione del modello di business che, partendo sempre dal ruolo centrale e prioritario del consulente finanziario, riesce ad abbinare ulteriori proposte di servizio che fanno leva sulla tecnologia e possono avvantaggiarsi di una proposizione maggiormente integrata dei principi ESG.

Investimenti sostenibili ESG: Banca Generali rafforza il proprio impegno con il Piano 2022-2024

La sostenibilità ricopre da sempre un ruolo importante nella strategia di Banca Generali. L’impegno sul fronte degli investimenti sostenibili ESG è anche nei numeri realizzati nel triennio precedente: a fine 2021 le masse gestite certificate ESG ammontavano a 6,5 miliardi di euro, pari al 18% del risparmio gestito totale. Basti pensare che l’obiettivo prefissato al termine del 2020 era del 10% per intuire la portata di tale accelerazione. D’altronde negli ultimi due anni, in un contesto profondamente mutato, la sensibilità intorno alle tematiche sociali e ambientali è considerevolmente aumentata e l’approccio di investimento guidato da temi ESG si è diffuso ulteriormente, supportato anche dal contributo degli organismi internazionali in tema di normativa (SFRD, Tassonomia). Tra le diverse iniziative intraprese in questo periodo anche la profonda revisione di tutte le corporate policy, soprattutto in tema di governance, investimenti, finanza e politiche sul credito. Forte degli obiettivi definiti nel nuovo piano 2022-2024, Banca Generali prevede di arrivare nel prossimo triennio a sottoscrivere gli impegni del Principle of Responsible Investment (PRI) e della Task Force on Climate related Financial Disclosures (TCFD). L’Istituto leader negli investimenti sostenibili ESG ha fissato inoltre alcuni obiettivi sfidanti sul clima, quali la riduzione al 2025 del 25% del carbon footprint rispetto ai livelli del 2019 in relazione ai titoli corporate nelle soluzioni gestite e il raggiungimento di zero emissioni nette per il 2040 (con un phase-out al 2030 delle società che utilizzano carbone). E punta a contribuire fattivamente a iniziative di impatto sociale sul territorio.

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Alessandro Benetton e il concetto di Kaizen: una filosofia di business da cui prendere spunto

Non tutte i casi imprenditoriali di successo nascono da rivoluzioni, ha affermato nel suo ultimo video Alessandro Benetton. Meglio allora puntare su costanza e impegno quotidiano.

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Alessandro Benetton: miglioramenti complessi possibili anche con piccoli gesti quotidiani

Microsoft di Bill Gates, Apple di Steve Jobs, e ancora Henry Ford con la catena di montaggio, Elon Musk che punta ad arrivare su Marte. Tutti modelli considerati sinonimo di successo, soprattutto per aver dato il via ad una vera e propria rivoluzione nei rispettivi settori. Punti di riferimento, sicuramente d’ispirazione. Ma per Alessandro Benetton è bene non dimenticare che la verità è un’altra: nella maggior parte dei casi, la chiave per un buon progetto imprenditoriale è nascosta infatti nei piccoli cambiamenti quotidiani. È su questo principio che si basa il concetto di "Kaizen" spiegato dal Presidente di 21 Invest nell’ultimo appuntamento della rubrica Youtube #UnCaffèConAlessandro. Coniato nel 1986 in Giappone per descrivere la filosofia di business basata sul miglioramento continuo e applicata da realtà di successo come la Toyota, il termine "Kaizen" si è poi diffuso anche in altri ambiti, come la crescita personale e la carriera: "Il suo significato si è evoluto nel tempo, ma la base è sempre la stessa – afferma Alessandro Benettoncon piccoli gesti, fattibili e quotidiani, è possibile creare dei miglioramenti complessi".

Alessandro Benetton: fattibilità e quotidianità gli ingredienti principali della filosofia Kaizen

"Gli elementi essenziali sono due: la fattibilità e la quotidianità. Ed è quello che facciamo con 21 Invest – spiega Alessandro BenettonSe andassi da un imprenditore e gli dicessi che dall’oggi al domani potrei trasformare la sua impresa familiare in un leader del settore, penserebbe di me che sono un incompetente. Se invece presentassi un piano quinquennale di miglioramento, con lo stesso obiettivo ma raggiunto gradualmente, sicuramente vorrebbe parlarne". Nonostante il fascino dei casi sopracitati, la parola successo non deve per forza essere accostata ad aggettivi come "rivoluzionario" o "storico". Attuare dei piccoli miglioramenti ogni giorno può apparire a primo impatto noioso, ma il più delle volte cambiare prospettiva e applicare i principi del Kaizen è l’unica via per far crescere un’impresa o realizzare un progetto. "La vita di un imprenditore è fatta anche di questo – commenta Alessandro Benetton, che conclude il video con una citazione – L’imprenditore statunitense John Willard Marriott diceva: ‘non puoi migliorare del 100% in una cosa, ma puoi migliorare dell’1% in 100 cose".

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Edizione, Alessandro Benetton: “CdA di primissimo livello, due donne tra gli indipendenti”

Due "importanti ingressi" e altrettante "gradite riconferme" per il CdA che affiancherà Alessandro Benetton nella sua nuova avventura in Edizione.

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Edizione, Alessandro Benetton: "Costruire team di lavoro solido step fondamentale"

"Vi avevo promesso che avrei raccontato la mia esperienza in Edizione, e quindi eccomi qui. In ogni azienda, un primo passaggio fondamentale è costruire un team di lavoro solido, e dato che in Edizione abbiamo da poco ufficializzato il nuovo Consiglio di Amministrazione, ci tengo a presentarvelo". Inizia con queste parole il messaggio recentemente apparso sui social di Alessandro Benetton. L’imprenditore ha da poco preso in mano le redini della Holding di famiglia: il suo compito come neo Presidente è reinterpretarne l’approccio industriale e riportare Edizione ad essere nuovamente punto di riferimento italiano nel mondo. E la discontinuità inizia non solo con un nuovo modo di comunicare, ma soprattutto con una squadra di "primissimo livello". Nel CdA, oltre allo stesso Alessandro Benetton e all’Amministratore Delegato Enrico Laghi, siederanno in rappresentanza della famiglia anche Carlo Bertagnin Benetton, Christian Benetton ed Ermanno Boffa. Sono quattro invece i consiglieri indipendenti eletti dall’Assemblea dei Soci: "Due di questi sono in realtà due gradite conferme: Claudio De Conto e Vittorio Pignatti-Morano Campori, persone che hanno dimostrato negli anni il valore del loro contributo".

Alessandro Benetton: nel CdA spazio a donne di "caratura internazionale"

I seggi restanti tra gli indipendenti saranno invece occupati da due volti nuovi. Ad accompagnare Alessandro Benetton e cugini nel nuovo corso di Edizione anche Irene Boni e Francesca Cornelli. AD di Talent Garden e con passato in Yoox Net-A-Porter, Irene Boni porterà in Edizione le sue competenze nel mondo della tecnologia e dell’innovazione, con un focus sui giovani talenti del futuro digitale. Francesca Cornelli, economista e Dean and Professor of Finance alla Kellogg School of Management, contribuirà con il profondo know-how sui temi della business education e dello sviluppo manageriale: "Entrambe figure di caratura internazionale – scrive Alessandro Benettonche sono orgoglioso di poter contare tra i membri di questo Consiglio". L’ingresso di Boni e Cornelli, fa sapere la Holding in una nota, "amplia il network relazionale internazionale del Gruppo e lo spettro di competenze distintive e di elevato profilo che abbraccia i settori del management, della finanza e M&A così come i temi di governance, educazione, innovazione e tecnologia".

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Edizione S.p.A., la Presidenza va ad Alessandro Benetton: “Ho visto un’occasione di discontinuità”

Alessandro Benetton ha deciso di accettare l’incarico come Presidente di Edizione: l’obiettivo del cambio di statuto e di management è ridare lustro al Gruppo.

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Alessandro Benetton: "Presidenza Edizione la sfida più grande della mia carriera"

Alessandro Benetton è il nuovo Presidente di Edizione S.p.A.: la decisione è stata annunciata lo scorso 14 gennaio dallo stesso imprenditore attraverso il suo canale Youtube. Il fondatore di 21 Investimenti ha accettato la nomina ricevuta dall’Assemblea straordinaria. Durante la stessa seduta la Holding controllata dalla famiglia Benetton ha anche approvato la trasformazione da società a responsabilità limitata a società per azioni. A ricoprire la carica di Amministratore Delegato Enrico Larghi. "Si tratta di un passo molto importante per me, nonché probabilmente la sfida più grande della mia carriera – ha dichiarato Alessandro Benettonanche se vi confesso che non avrei mai pensato di arrivare qui. Il mio lavoro è sempre stato 21 Invest, e non ho mai avuto a che fare, fino ad oggi, con le aziende di famiglia, se non per un breve periodo". La Holding racchiude tutte le aziende dei Benetton, dai trasporti fino al settore immobiliare, e controlla realtà quali Atlantia, Autogrill e Benetton Group. Diverse le novità del nuovo statuto, tra cui una governance che prevede un periodo di lock up di cinque anni e l’introduzione del diritto di prelazione nel controllo di Edizione a favore della famiglia Benetton.

Alessandro Benetton: la Presidenza di Edizione un’opportunità per cambiare approccio industriale

È il 2012 quando Alessandro Benetton decide di guidare la transizione del Benetton Group entrando nel CdA e diventandone Presidente. Si tratta dell’unico arco temporale in cui l’imprenditore si è occupato direttamente degli affari di famiglia. La notizia della nomina a Presidente di Edizione S.p.A. rappresenta dunque una svolta significativa nel suo percorso: "Ho deciso di non rimanere in panchina ma di mettermi in gioco, insieme ai miei cugini, con l’obiettivo di riportare Edizione a quello che è sempre stata negli anni: un punto di riferimento italiano nel mondo". L’imprenditore arriva alla guida della Holding dopo un periodo particolarmente complesso: "Nella mia carica di presidente ho visto che c’è una occasione di discontinuità, per reinterpretare l’approccio industriale che ci ha caratterizzato come famiglia nel tempo. Quando mi è stata presentata l’occasione di potere avere un peso reale nelle decisioni del gruppo – ha concluso Alessandro Benettonho scelto di coglierla".

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Alessandro Benetton: Oh My Generation, il nuovo talk online dedicato a giovani e imprenditoria

Il primo episodio di Oh My Generation è andato in onda lo scorso 12 novembre. Ospiti di Alessandro Benetton lo youtuber Marcello Ascani e lo studente Andrea Baiocco.

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Alessandro Benetton: con Oh My Generation un confronto tra generazioni

Gli ostacoli per chi vuole intraprendere la carriera imprenditoriale sono molteplici. Domande e dubbi sono all’ordine del giorno: una condizione che si trova a dover affrontare non solo il professionista in erba, ma spesso anche l’imprenditore più navigato. Il dialogo tra le generazioni assume dunque un ruolo centrale. Promuoverlo è lo scopo di OMG! – Oh My Generation, un nuovo format targato Alessandro Benetton. Il fondatore di 21 Invest, da sempre attivo sui social, ha deciso di realizzare, con la presenza di un pubblico, una nuova serie di incontri e interviste incentrati sul mondo dell’imprenditoria adottando una chiave di lettura il più possibile intergenerazionale. Un’evoluzione della sua rubrica Youtube, #uncaffèconalessandro. OMG! è stata presenta da Alessandro Benetton lo scorso lunedì 24 ottobre al 21WOL di Milano, durante la registrazione del primo episodio. Per l’occasione l’imprenditore ha risposto alle domande in compagnia dello youtuber Marcello Ascani e dello studente Andrea Baiocco.

Alessandro Benetton: nella prima puntata di OMG! credibilità imprenditoriale e sostenibilità

Durante il primo dibattito di OMG! la discussione ruota intorno a tre domande principali. La prima ha riguardato gli ostacoli che si possono trovare sul percorso che porta a diventare imprenditori. Tra i principali la credibilità imprenditoriale e la difficoltà riscontrata soprattutto dai più giovani nel far accettare la propria idea di business. Un’esperienza che Alessandro Benetton conosce bene. L’imprenditore ha infatti dovuto lottare per andare oltre il business model della famiglia: "È in casi come questi che è possibile scoprire che sei un vero imprenditore. Perché a prescindere da tutto, tu quella cosa la vuoi realizzare, dimostrare che è vera". Il focus si è spostato poi sulle prospettive future dell’umanità e del pianeta. Al centro la vision di imprenditori come Elon Musk, che ambisce a inviare la prima missione di esseri umani su Marte. "Mi piace l’idea e mi piace pensare che possiamo andare oltre – spiega Alessandro BenettonAllo stesso tempo però mi fa paura pensare che possa essere una fuga dalle nostre responsabilità. Dobbiamo per prima cosa mettere a posto la nostra presenza su questo pianeta". Nella parte finale della puntata si è parlato invece di paure e dubbi degli imprenditori più giovani, legati soprattutto alle crescenti responsabilità sul piano sociale. L’importante è che di fronte a qualsiasi difficoltà si reagisca con impegno: "Proprio Elon Musk ha detto recentemente che lavorare tanto è una delle cose più importanti per un imprenditore. Una cosa che non è cambiata né col tempo, né con le tecnologie".

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DIGITALmeet 2021, Alessandro Benetton ospite di “Surfing the future”

Secondo Alessandro Benetton la chiave di svolta per affrontare le sfide del futuro è riuscire a combinare la tecnologia con l’aspetto umano. Futuro che, ha detto il Presidente di 21 Invest, è in mano ai giovani.

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Alessandro Benetton: il binomio tecnologia-uomo come chiave di volta per il successo

“Vediamo sempre di più la necessità di mettere assieme un cambiamento di tipo sociale, comportamentale, di modalità di consumi. Basti pensare alla disintermediazione che viviamo tutti quanti attraverso le tecnologie di oggi. Il mio punto di vista è che il successo verterà sulla capacità di mettere assieme questi aspetti di tipo tecnologico con degli aspetti di tipo umano. Alla fine, al centro, c’è sempre l’uomo”. A parlare è Alessandro Benetton, fondatore e Presidente di 21 Invest. L’imprenditore è intervenuto a “Surfing the future”, incontro promosso durante il DIGITALmeet 2021 di Padova. Giunto alla nona edizione, il festival è stata l’occasione per discutere degli effetti della pandemia sullo sviluppo del digitale, con un focus sulle potenzialità del Pnrr. Per il Presidente di 21 Invest oggi l’errore più comune riguardo il tema della tecnologia è quello di non tenere conto degli aspetti di lettura e di consapevolezza: “È venuta meno la comprensione dell’aspetto umano. È indubbio che grazie alla tecnologia, all’analisi e in generale all’empirismo è stato possibile costruire un mondo migliore, ma c’è sempre qualcuno che lo mette costantemente in discussione”. Il futuro, spiega Alessandro Benetton, passerà attraverso i giovani: “Dobbiamo dare fiducia alle prossime generazioni proprio perché possano portare questa nuova lettura in cui non c’è discrepanza tra chi è con la scienza e chi è contro, ma un qualcosa di più che faccia ritornare l’uomo al centro”.

Alessandro Benetton: il Paese è di fronte ad uno snodo, necessarie strategie a lungo termine

Il Paese, grazie alle risorse messe a disposizione dall’Europa e ai progetti inseriti nel Pnrr, ha in questo momento un’occasione più unica che rara per puntare al cambiamento, sottolinea Alessandro Benetton: “C’è un ecosistema favorevole sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della stabilità politica, grazie ai nomi prestigiosi che abbiamo a disposizione”. È necessario tuttavia anche un cambio di visione: le risorse europee devono essere utilizzate per affrontare non i problemi di oggi, ma quelli di domani: “Una parte del successo del mondo del private equity e del venture capital è dovuta a questa consapevolezza che guardare a breve termine ti fa correre dei rischi. Schumacher mi diceva sempre: ‘Per fare una curva al massimo della velocità e del confort, devi guardare il punto più lontano’. Funziona così anche nel mondo dell’impresa: bisogna guardare lontano per fare le cose giuste”. La politica e l’imprenditoria avranno un ruolo fondamentale nel processo: “Siamo all’interno di uno snodo: possiamo cogliere questa occasione di discontinuità, di reinterpretare queste nuove visioni come la sostenibilità ambientale e sociale – conclude Alessandro Benettonpuntando ad un nuovo modo di fare impresa come benzina per un disegno che può portare ad un nuovo ciclo”.

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Aussafer acquisisce Ramo: il contributo di 21 Invest, guidata da Alessandro Benetton

Alessandro Benetton, fondatore e Presidente di 21 Invest, ha commentato con entusiasmo la nascita di un nuovo polo dell’acciaio a Nord Est: Aussafer, partecipata della società di private equity, ha acquisito Ramo, da 50 anni attiva nel settore della lavorazione dell’acciaio.

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Aussafer, nel portafoglio di 21 Invest (guidata da Alessandro Benetton), acquisisce Ramo

Aussafer, azienda friulana, è leader nella lavorazione dei metalli ad alta tecnologia. L’attività fa parte da dicembre 2020 del portafoglio di 21 Invest, gruppo di investimento europeo fondato e guidato da Alessandro Benetton. Aussafer ha di recente concluso l’acquisizione di Ramo, altra azienda friulana attiva nel medesimo settore: si tratta di un’operazione strategica, che consente alla società nel portafoglio di 21 Invest di acquisire una tecnologia sinergica e complementare a quella del taglio laser, con significative opportunità di cross-selling. La squadra di Ramo, guidata da Marco De Sabbata, è attiva da oltre 50 anni nella lavorazione dell’acciaio con applicazione della tecnologia dello stampaggio a freddo e del taglio laser. Lo stabilimento di Povoletto, in provincia di Udine, è animato da una squadra giovane e competente. I prodotti, indirizzati in particolar modo ai settori della refrigerazione e dell’arredamento, interessano Germania ed Austria, aree strategiche per lo sviluppo del Gruppo Aussafer: l’operazione rientra quindi nella tipica strategia di 21 Invest, fondata e guidata da Alessandro Benetton, utile a supportare e far crescere le aziende italiane dal grande potenziale.

Aussafer-Ramo: il commento di Alessandro Benetton

Con l’operazione Aussafer si consolida nel suo settore, raggiungendo un fatturato di circa 50 milioni già nel 2021. Soddisfatto il fondatore e Presidente di 21 Invest Alessandro Benetton, che ha così commentato: "Questa operazione è un segnale importante del percorso di crescita condiviso che stiamo strutturando con Aussafer, nonché un primo passo concreto verso l’obiettivo di creazione di un polo industriale della lavorazione dell’acciaio ad alta tecnologia". Alessandro Benetton ha quindi menzionato Michael Porter e la sua storica teoria dello "Shared Value", fondante per il modus operandi di 21 Invest. "Con Aussafer sposiamo appieno la teoria dello "Shared Value" di Michael Porter, applicata in Italia dalle aziende partecipate da 21 Invest, accompagnando la crescita di un’azienda capace di creare valore economico e sociale per il suo territorio". Aussafer, guidata dalla famiglia Citossi, ha sede a San Giorgio di Nogaro in provincia di Udine. La sua produzione si concentra in particolare sull’elettromeccanica e prototipazione di motori elettrici, anche in ottica di mobilità sostenibile.

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Alessandro Benetton: 21 Invest rileva Witor’s e investe nel settore del cioccolato

“Sono convinto che la tradizione e l’innovazione di Witor’s sapranno coniugarsi all’approccio industriale e alle competenze sviluppate da 21 Invest nel mondo del food”: così il Presidente Alessandro Benetton sulla recente operazione del suo Gruppo.

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21 Invest, guidata da Alessandro Benetton, acquisisce la cremonese Witor’s

21 Invest investe nel settore del cioccolato attraverso Witor’s, azienda tra le maggiori rappresentanti dell’eccellenza dolciaria italiana. Il Gruppo fondato e presieduto da Alessandro Benetton ha infatti reso nota l’acquisizione dell’azienda leader nella produzione di cioccolato, conosciuta in tutto il mondo per il Boero. Fondata nel 1959 da Roberto Bonetti, l’azienda vanta una storia di oltre 60 anni nel settore: oggi, con due stabilimenti (Corte dei Frati e Gorizia) e circa 220 dipendenti, Witor’s produce ed esporta più di 350 prodotti in oltre 80 Paesi del mondo. “Insieme abbiamo la possibilità di raggiungere una posizione di leader nel mercato del cioccolato, con una filiera certificata e un’attenzione particolare alla sostenibilità, elementi oggi imprescindibili per ogni azienda di successo”, ha sottolineato il Presidente di 21 Invest Alessandro Benetton. L’operazione punta a consolidare la leadership di Witor’s nel mercato italiano ed estenderne al contempo la presenza nei mercati internazionali. Tale strategia di crescita intende valorizzare l’attuale posizionamento del marchio e rafforzarne uno degli aspetti distintivi, ovvero l’attenzione nei confronti della filiera produttiva.

Alessandro Benetton: 21 Invest al fianco di Witor’s in un ambizioso progetto industriale

Il Gruppo presieduto da Alessandro Benetton supporterà inoltre il processo di managerializzazione di Witor’s. Nell’ambito dell’operazione è stato infatti reso noto che, all’attuale gestione guidata da Rossano e Michele Bonetti, sarà affiancato il nuovo Amministratore Delegato Jean Valery Raffard, di origini francesi ma da oltre 20 anni in Italia e con un’ampia esperienza nel settore dolciario. Successivamente, nuove figure strategiche saranno individuate per il potenziamento della struttura organizzativa e manageriale. “Siamo orgogliosi che Witor’s possa essere affiancata da un operatore come 21 Invest per stimolare la prossima fase di sviluppo dell’azienda”, hanno dichiarato Rossano e Michele Bonetti. Le competenze sviluppate dal Gruppo guidato da Alessandro Benetton, così come il track record in progetti analoghi e il network internazionale, si configurano come “ingredienti chiave del progetto industriale che porteremo avanti insieme, nella prospettiva di rafforzare il posizionamento della società”.

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Olimpiadi 2026, Alessandro Benetton: Cortina valore aggiunto per affrontare prossimi eventi

Alessandro Benetton ha evidenziato l’importanza del sistema valoriale creato con i recenti Mondiali di Sci: secondo l’imprenditore si tratta di un modello da seguire per tutti gli eventi futuri.

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Alessandro Benetton: “Sistema valoriale di Cortina condiviso da tutto il territorio”

I Mondiali di Sci sono la dimostrazione concreta che anche in Italia un grande evento sportivo può chiudere con un bilancio in pareggio. Un risultato, ottenuto in piena pandemia, che ha prodotto effetti benefici anche in vista delle Olimpiadi del 2026. Sul palco del Gran Galà del ghiaccio e della neve Alessandro Benetton non ha nascosto la soddisfazione per la conferma di quello che l’imprenditore chiama “effetto palla di neve”. Il Presidente di Fondazione Cortina 2021 è stato uno dei protagonisti dell’evento organizzato dalla “Gazzetta dello Sport”, festa dedicata ai campioni italiani che si sono distinti durante la competizione dello scorso febbraio. “Si tratta di un bilancio estremamente positivo per tantissimi aspetti − ha detto l’imprenditore ricordando la recente esperienza dei Mondiali − come quello di aver contribuito al rilancio di un territorio grazie al famoso effetto di palla di neve”. Lo sviluppo economico e sociale della comunità locale è stato uno dei pilastri portati avanti dalla Fondazione: “Un sistema valoriale condiviso da tutto il territorio – ha sottolineato Alessandro Benettondagli impiantisti, agli albergatori alla gente più semplice, dalla politica locale a quella regionale”.

Alessandro Benetton: “Sistema valoriale di Cortina condiviso da tutto il territorio”

Il modello nato per Cortina 2021 può essere un grande esempio per tutte le prossime manifestazioni, sportive e non. Oltre all’uso del digitale e all’integrazione del web, che hanno permesso di raggiungere in piena emergenza sanitaria 500 milioni di spettatori, i Mondiali sono stati anche promotori di un nuovo sistema dedicato al distanziamento. “Un altro motivo di orgoglio – ha aggiunto Alessandro Benettonè che il nostro evento ha dimostrato che la sostenibilità ambientale e progettuale possono andare di pari passo con quella economica”. L’imprenditore si augura che i valori espressi durante i Mondiali possano guidare coloro che dovranno affrontare le prossime tappe: “Che non sono solo la grande opportunità delle Olimpiadi del 2026 – ricorda – ma tutti gli eventi che ci saranno da oggi fino a quel momento”. Cortina può tuttavia guardare ai prossimi Giochi olimpici invernali con forte fiducia: “Alle Olimpiadi Cortina si proietta in grande forma, con un grande allenamento e il vantaggio di avere un abbrivio – ha commentato Alessandro BenettonBisogna come sempre avere ben solidi tutti gli elementi di forza che ci hanno portato fin qua, senza dimenticare il giusto grado di flessibilità perché i temi da affrontare saranno più grandi e anche diversi”.

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Alessandro Benetton a Milano per il MiMo: il futuro dell’automotive

Alessandro Benetton: dall’esperienza decennale in Benetton Formula al Milano Monza Motor Show 2021. L’imprenditore, amante dello sport e del settore automotive, ha riflettuto sulla ripartenza e sul futuro sostenibile legato alla mobilità elettrica.

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Alessandro Benetton al Milano Monza Motor Show

Alessandro Benetton viene nominato Presidente di Benetton Formula nel 1988: si tratta di un’esperienza di grande successo a capo della scuderia di Benetton Group. In dieci anni la vittoria di 26 Gran Premi di Formula 1, due campionati mondiali piloti e uno costruttori. Alessandro Benetton torna a parlare di auto in occasione del Milano Monza Motor Show. Per l’occasione, intervistato da Alberto Sabbatini, l’imprenditore ha ricordato con gioia ed entusiasmo gli anni in Benetton Formula. "Siamo davanti a uno scenario straordinario, con questa Milano alla sua ripartenza", ha dichiarato. "Il mondo delle auto, della tecnologia e della sostenibilità si riuniscono e tutto questo non può non farmi rituffare in quel periodo di grandissime emozioni. Anche al tempo c’era la tecnologia e la voglia di partecipare a grandi eventi. È bello che oggi, dopo una fase di discontinuità come quella della pandemia, si riesca a tornare insieme in occasione del rilancio del settore, con una grande attenzione alla sostenibilità che è il vero denominatore comune di ciò che dovremo fare tutti in futuro".

Alessandro Benetton: una riflessione sulla mobilità elettrica

Alessandro Benetton ha avuto modo di confrontarsi, per l’occasione, anche con il tema della mobilità elettrica. "Bisogna affidarsi ai tecnici, ma soprattutto alla tecnologia e alla ricerca, nonché all’istinto umano di cercare sempre nuove soluzioni. Le strade che avevamo imboccato sul fossile e sul consumo di energia nel nostro Paese non erano sostenibili. Questa nuova opzione potrebbe non essere la migliore o quella definitiva, ma sarà un passo fondamentale per andare nella direzione giusta". Alessandro Benetton ha raccontato la sua quotidianità in materia di automobili: l’imprenditore al momento predilige auto sportive ma adatte alle attività con la famiglia. Possiede anche un’auto elettrica, per contribuire alla tutela dell’ambiente dove si può: "Cerco di fare del mio meglio per essere rispettoso".

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Potenzialità e debolezze della giovane imprenditoria italiana: “Money” intervista Alessandro Benetton

Alessandro Benetton, alla guida di 21 Invest, parla di esperienze personali e racconta la sua visione sul futuro dell’imprenditoria italiana: bisogna aiutare i giovani con percorsi di studi più pragmatici e più vicini al mondo del lavoro. L’importante è avere passione, curiosità ed essere determinati.

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Alessandro Benetton su “Money”: l’Italia ha ancora grandi potenzialità

“Quando avrai trovato le risposte, saranno cambiate le domande”: questo è il mantra che Alessandro Benetton riporta nella sua recente intervista su “Money”, il monito che tutti i giovani imprenditori non dovrebbero mai dimenticare. Durante l’intervista il focus è stato incentrato sull’imprenditoria giovanile e su come migliorare la situazione lavorativa dei nostri ragazzi. L’Italia, secondo Alessandro Benetton, è un Paese ancora ricco di opportunità, che deve necessariamente innovare e progredire. “Lo sto sperimentando con le aziende che sono nel portafoglio di 21 Invest”, ha dichiarato l’imprenditore. “Questa pandemia è stata un acceleratore. Alcuni processi erano già in atto e si sono solo abbreviati i tempi. Si è rivelata un’opportunità per rivedere ed innovare il proprio modello di business, oltre che un’occasione per creare disintermediazione, attraverso nuovi canali che generano un rapporto più diretto con il consumatore e soprattutto per indirizzare importanti investimenti in nuove tecnologie e digitalizzazione”. Tra le skill fondamentali che un giovane d’oggi deve avere per fare impresa c’è sicuramente la passione: “Devi stare in fissa”, commenta Alessandro Benetton. L’importante è essere analitici e precisi, darsi degli obiettivi e perseverare. Sperimentare ed essere curiosi è la chiave per imparare.

Alessandro Benetton: spronare i nostri giovani e diminuire la distanza tra discipline e domanda di lavoro

Nell’intervista a “Money”, Alessandro Benetton ha parlato anche della sua esperienza personale con i propri figli, che oggi sono studenti negli Stati Uniti, un percorso di studi internazionale che già l’imprenditore aveva affrontato in prima persona. La scuola italiana è spesso considerata obsoleta nei suoi approcci, mentre negli USA vige maggior pragmatismo e investimenti da parte di pubblico e privati. Fondamentale è “diminuire la distanza fra ciò che si studia e ciò che le aziende chiedono, magari ricordandosi anche dell’inestimabile patrimonio storico, artistico e culturale dell’Italia.” Fare squadra e incentivare le iscrizioni ad istituti tecnici (ITS), per allinearsi anche con i numeri di Francia e Germania, è al giorno d’oggi la strada da intraprendere. “Il sistema Paese deve favorire maggiormente l’assunzione dei giovani in tutta Italia attraverso piani di flessibilità in entrata, non solo nelle grandi città”, afferma Alessandro Benetton. E per i NEET, i giovani che non studiano e non lavorano, bisogna intervenire sia dal punto di vista pragmatico che emozionale: “Troppo spesso il sistema creato dal nostro Paese fa sentire molti giovani incapaci di prendere una decisione in autonomia una volta finita la scuola dell’obbligo e spesso tra la ricerca di un impiego e la scelta di intraprendere o meno un percorso universitario si scoraggiano. Dobbiamo aiutare i nostri giovani ad essere meno timidi e più responsabili”.

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