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Webinar: valutazione del rischio idraulico ed eventi NaTech

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Webinar: valutazione del rischio idraulico ed eventi NaTech

 

Il 22 novembre 2023 un incontro gratuito in modalità webinar si soffermerà sugli eventi NaTech e sui rischi idraulici con particolare riferimento alla valutazione e prevenzione del rischio.

 

La cronaca degli eventi idrogeologici di questi ultimi anni ci mostra come il nostro Paese sia ad elevato rischio idraulico, con eventi meteorici intensi che causano ingenti danni alle abitazioni e agli edifici produttivi e coinvolgono, di conseguenza, gli occupanti, lavoratori compresi.

 

Questo rischio idraulico è legato sia a fattori esterni alle unità produttive (ad esempio, carenze idrauliche del reticolo idrico e conseguenti alluvioni), ma anche a fattori interni (carenza dei sistemi di smaltimento aziendali, errata gestione o manutenzione delle reti idrauliche).

 

Un rischio che diventa ancora più elevato quando ci si trova ad avere a che fare con eventi “NaTech” – incidenti tecnologici come incendi, esplosioni e rilasci tossici causati da disastri naturali – negli stabilimenti a rischio di incidenti rilevanti.

 

Per affrontare questi temi, con attenzione agli aspetti normativi e giuridici e, in particolare, alle prospettive per una efficace valutazione e prevenzione, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 22 novembre 2023 un webinar gratuito dal titolo “Valutazione del rischio idraulico ed eventi NaTech nei luoghi di lavoro”.

 

Il dissesto idrogeologico e il rischio idraulico

Il Italia il dissesto idrogeologico – i fenomeni e i danni reali o potenziali causati dalle acque superficiali o sotterranee, ad esempio con riferimento a frane, alluvioni, erosioni costiere e valanghe – rappresenta un problema di notevole importanza.

In particolare, nel sistema di allertamento, per rischio idraulico si intendono gli effetti indotti sul territorio dal superamento dei livelli idrometrici critici (possibili eventi alluvionali) lungo i corsi d’acqua principali.

 

Se sono diversi i fattori naturali che possono predisporre il nostro territorio ai dissesti idrogeologici, ad esempio la conformazione geologica e geomorfologica, il rischio idrogeologico è fortemente condizionato anche dall’azione dell’uomo.

 

Sono diversi i fattori di rischio che hanno aggravato nel tempo il dissesto. Ad esempio, la densità della popolazione, la progressiva urbanizzazione, l’abbandono dei terreni montani, l’abusivismo edilizio, il continuo disboscamento, l’uso di tecniche agricole poco rispettose dell’ambiente e la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua.

 

L’attuale frequenza di episodi di dissesto idrogeologico impone, anche nel mondo del lavoro, una politica di previsione e prevenzione non più incentrata sulla riparazione dei danni, ma sull’individuazione delle condizioni di rischio e sull’adozione di interventi per la sua riduzione.

 

L’interazione fra rischi naturali e rischio industriale

È poi importante parlare anche di eventi NaTech (Natural Hazard Triggering Technological Disasters) che consistono in incidenti industriali causati da disastri naturali, ad esempio terremoti, inondazioni, frane ed eventi meteorologici estremi.

 

Infatti l’interazione fra rischi naturali e rischio industriale può comportare una amplificazione degli effetti e dei danni, determinata sia dal contemporaneo verificarsi di più eventi incidentali (o catene di eventi) di magnitudo superiore, sia dalla possibile indisponibilità dei sistemi di protezione e mitigazione delle conseguenze e delle risorse per la gestione dell’emergenza.

 

Con gli eventi NaTech siamo di fronte ad eventi che possono essere definiti incidenti tecnologici (incendi, esplosioni, rilasci tossici) che possono verificarsi all’interno di complessi industriali e lungo le reti di distribuzione a seguito di eventi calamitosi di matrice naturale.

 

Il webinar sul rischio idraulico ed eventi NaTech

Per parlare di rischi idraulici, di eventi NaTech e di prevenzione, si terrà mercoledì 22 novembre 2023 – dalle ore 15.00 alle ore 17.00 – l’evento gratuito in modalità webinar “Valutazione del rischio idraulico ed eventi NaTech nei luoghi di lavoro”.

 

Il webinar affronterà il problema della valutazione del rischio idraulico da un punto di vista normativo e giuridico ma soprattutto in una prospettiva tecnica di valutazione e prevenzione.

 

I relatori:

  • Francesco Marcandelli: Ingegnere idraulico ambientale, CSE e formatore in materia di sicurezza sul lavoro
  • Lucio Fattori: Consigliere Nazionale AiFOS, ingegnere civile strutturista, RSPP e formatore

 

Ai partecipanti al webinar sarà inviato un attestato di presenza valido per il rilascio di n. 2 crediti per Formatori area tematica n.2 e per RSPP/ASPP.

 

Il link per iscriversi all’evento gratuito:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/valutazione-del-rischio-idraulico-ed-eventi-natech-nei-luoghi-di-lavoro

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595037 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

16 novembre 2023

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Terna sigla la partnership con Innovit per accelerare startup italiane innovative

“Le intese firmate oggi favoriranno relazioni più proficue fra chi crea tecnologia Made in Italy e chi ha a disposizione i capitali per incentivare le idee e renderle concrete e utilizzabili a vantaggio dell’evoluzione del settore elettrico”: lo ha affermato l’AD e DG di Terna Giuseppina di Foggia, sottolineando il valore strategico dell’accordo raggiunto.

 Terna

Terna, l’accordo con il Consolato italiano e Innovit per sostenere le startup innovative

Terna ha firmato un’importante intesa con il Consolato Generale d’Italia, a San Francisco, con lo scopo di sostenere e accelerare le startup italiane ad alto grado di innovazione. In particolare, il supporto si concretizzerà nell’accompagnare queste società nella loro crescita e nel favorire la collaborazione con partner tecnologici locali. È stato inoltre siglato un memorandum of understanding con Innovit (Italian Innovation and Culture Hub) dalla durata di tre anni, nel corso dei quali le due importanti realtà si sosterranno a vicenda nelle iniziative di open innovation e supporteranno congiuntamente startup promettenti. “Le intese siglate tra Terna, eccellenza italiana e leader europea nella transizione verde, il Consolato Generale e il nostro Italian Innovation and Culture Hub Innovit a San Francisco favoriranno il sostegno a startup innovative italiane nel formidabile ecosistema della Silicon Valley, a beneficio della transizione energetica e della nostra economia”: così Mariangela Zappia, Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, ha commentato il successo della partnership. “Questa unione tra un grande gruppo industriale e i nostri avamposti negli USA rappresenta un esempio perfetto del ‘fare sistema’ che è al centro della strategia di diplomazia della crescita della Farnesina”.

La presenza di Terna in Silicon Valley

Non è la prima volta che Terna dà luogo a importanti collaborazioni nell’area. Nel 2020, ha avviato una partnership con l’ecosistema della Silicon Valley, consolidando successivamente la sua presenza nella Bay Area dalla seconda metà del 2022. Terna ha poi istituito la “Innovation Antenna” a San Francisco, con l’obiettivo di presidiare fisicamente l’ecosistema dell’innovazione in Silicon Valley e di collaborare con aziende innovative locali e americane. Questo impegno si traduce non solo nello scouting di progetti innovativi per la transizione energetica ma anche nella creazione di relazioni con startup e attori dell’innovazione negli Stati Uniti, condividendo esperienze e know-how.

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Stefano Venier: combattere la povertà alimentare, l’impegno di Snam

Nelle parole dell’AD Stefano Venier il valore di “Insieme per gli altri”: l’iniziativa organizzata da Snam e Fondazione Snam ETS in occasione della Giornata Mondale dell’Alimentazione ha coinvolto dipendenti, pensionati e fornitori in undici città italiane.

Stefano Venier - Un CEO a mensa

“Un CEO a mensa”: l’AD di Snam Stefano Venier serve alla mensa dell’Opera Cardinal Ferrari

L’AD di Snam Stefano Venier l’ha definita “una esperienza importante” parlando dell’opportunità avuta lo scorso 16 ottobre in occasione della Giornata Mondale dell’Alimentazione di poter aiutare alla mensa dell’Opera Cardinal Ferrari, che da più di 100 anni a Milano sostiene quanti hanno bisogno. “Un luogo in cui le persone più fragili trovano un’isola di serenità e sicurezza, e vengono accolte con dignità e qui riescono anche a sorridere”, ha sottolineato il manager. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di “Insieme per gli altri”: organizzata da Snam e Fondazione Snam ETS, attraverso la settimana di volontariato aziendale, ha coinvolto dipendenti, pensionati e fornitori in undici località italiane (Milano, Roma, Napoli, Bologna, Salerno, Firenze, Taranto, Torino, Catania, Brindisi e Pordenone). I volontari hanno servito oltre 8mila pasti, preparato 22mila pacchi e raccolto più di 100mila Kg di cibo per circa 30mila persone in difficoltà, insieme a Croce Rossa Italiana, Opera Cardinal Ferrari, Banco Alimentare, Caritas locali, Opera San Francesco, Pane Quotidiano, Comunità di Sant’Egidio. Per l’AD Stefano Venier è stata “un’esperienza particolarmente profonda, che restituisce un senso di utilità semplice a chi aspetta un aiuto”.

Stefano Venier: combattere la povertà alimentare è il primo passo per sostenere una transizione giusta

La soddisfazione dell’AD Stefano Venier per quella che è stata “un’esperienza molto umana, molto forte” emerge anche nel video. “Da sempre Snam e soprattutto le sue persone sentono forte il bisogno di restituire qualcosa, di fare un’opera utile dal punto di vista sociale”: un senso di utilità “che tutti noi abbiamo bisogno di provare almeno una volta nella vita”. Stefano Venier si è congratulato con le persone del Gruppo anche in un post LinkedIn: “Ringrazio le persone del Gruppo – colleghi, pensionati, fornitori – che in più di 500 hanno collaborato con gli enti del territorio, da Pordenone a Catania, per raccogliere e distribuire le eccedenze alimentari e per servire pasti completi a chi non se li può permettere, contribuendo così a combattere la povertà alimentare, primo passo per sostenere una transizione giusta”.

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Dai primi incarichi professionali al ruolo di Amministratore Delegato: la carriera di Alessandro Bernini

Dall’esordio come Revisore contabile nel 1979, Alessandro Bernini intraprende una carriera di rilievo che lo porta, nel 2022, alla nomina come Amministratore Delegato del Gruppo MAIRE.

 Alessandro Bernini, AD del Gruppo MAIRE

L’esordio professionale di Alessandro Bernini

Amministratore Delegato di MAIRE, multinazionale leader nella trasformazione delle risorse naturali e nell’Engineering, Alessandro Bernini esordisce professionalmente nel 1979 in qualità di Revisore contabile. Successivamente, entra a far parte di Ernst & Young, collaborando con importanti gruppi nazionali e internazionali come Saipem e Pirelli, occupandosi di aspetti tecnici legati alla revisione della contabilità. Durante questo periodo, sostiene il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri contribuendo alla stesura dei Principi Contabili Nazionali. È il 1994 quando diventa Partner di Big Four e assume il ruolo di Responsabile degli uffici di Brescia. Si occupa contemporaneamente di alcuni importanti lavori forensic per la sede centrale. Due anni più tardi, Alessandro Bernini passa al Gruppo Saipem (Eni) come Chief Financial Officer, assumendo, a partire dal 2002, il ruolo di Responsabile della Segreteria Societaria e Corporate Governance. In questo periodo, gioca un ruolo fondamentale nell’acquisizione di Bouygues Offshore e del gruppo Snamprogetti.

Alessandro Bernini: l’ingresso in MAIRE

Successivamente, Alessandro Bernini entra in Eni in qualità di Chief Financial OfficerNel 2013, entra in MAIRE (all’epoca Maire Tecnimont), dove ricopre vari ruoli di responsabilità, come Group Chief Financial Officer e Consigliere in diverse società del Gruppo, fino a diventare Amministratore Delegato nel maggio 2022. Negli anni 1998-2000 e nel 2008, Alessandro Bernini è Visiting Professor al Master in Contabilità presso l’Università di Pavia.

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L’obiettivo di Carlo Messina: rendere Intesa Sanpaolo la banca più sostenibile al mondo

Supporto all’economia reale, iniziative sociali e ambientali, investimenti in Fintech e IA: la banca guidata da Carlo Messina si evolve per affrontare le sfide future.

L'AD di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina

Leadership sostenibile ed evoluzione digitale: Carlo Messina disegna il futuro di Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo è determinata a diventare la banca d’impatto numero uno al mondo. Mentre alcune aziende fanno marcia indietro sull’ESG, noi raddoppiamo”. Un obiettivo importante quello rivelato dal CEO del Gruppo, Carlo Messina, in una recente intervista rilasciata a Institutional Investor, che proprio lo scorso settembre ha premiato il manager come Miglior CEO delle banche europee per la sesta volta consecutiva. Carlo Messina ha illustrato i capisaldi del nuovo corso di Intesa Sanpaolo: leadership sostenibile, trasformazione tecnologica e investimenti su Fintech e Intelligenza Artificiale. Una strategia che va di pari passo con la crescita degli indicatori economici: il CEO ha infatti ricordato che, nonostante l’incertezza dei mercati e il contesto geopolitico sfavorevole, Intesa Sanpaolo ha ottenuto il miglior utile netto degli ultimi 15 anni: “Vogliamo che tutti i nostri stakeholder, nel prossimo decennio, traggano vantaggio dalla nostra leadership sostenibile”, ha sottolineato rinnovando il supporto all’economia reale e alle numerose iniziative sociali e ambientali avviate negli anni.

Carlo Messina: Intelligenza Artificiale tecnologia disruptive, ma serve etica e responsabilità

500 milioni di euro: è la stima del reddito lordo aggiuntivo che entro il 2025 verrà generato esclusivamente dalle iniziative tecnologiche di Intesa Sanpaolo. Per prepararsi alle sfide del Fintech, l’Istituto guidato da Carlo Messina ha investito nella trasformazione tecnologica e ha adottato una soluzione completa di core banking di nuova generazione basata sul cloud. A questo si aggiunge il lancio di Fideuram Direct, la prima rete italiana di consulenti patrimoniali da remoto per soddisfare le esigenze dei clienti che desiderano investire a distanza. Sul fronte dell’Intelligenza Artificiale, Intesa Sanpaolo è pronta a sfruttare quello che Carlo Messina riconosce come “un enorme potenziale per liberare nuove opportunità di business, aumentare l’efficienza e gestire i rischi”. Tuttavia, ha concluso il CEO, per affrontare questa rivoluzione sarà fondamentale agire in modo etico e responsabile.

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Il successo di Riva Acciaio tra siti produttivi, qualità e innovazione

Riva Acciaio, fondata nel 1954 e parte del Gruppo Riva, si è affermata come il principale produttore italiano di acciai di qualità. Con una produzione destinata al mercato italiano ed estero, le sue attività si svolgono negli stabilimenti di Caronno Pertusella (VA), Lesegno (CN), Sellero, Malegno e Cerveno nella Valle Camonica (BS).

Riva Acciaio

Riva Acciaio: oltre 60 anni di esperienza nel settore siderurgico

Con un’esperienza di oltre 60 anni nella realizzazione di prodotti lunghi e acciai di alta qualità, Riva Acciaio guarda al futuro con l’obiettivo di rimanere competitiva e allineata alle sfide ambientali del settore siderurgico. L’azienda si distingue per il suo laboratorio all’avanguardia presso Lesegno che, dotato del simulatore termomeccanico “Gleeble 3800”, collabora con istituzioni accademiche di prestigio come l’Università di Pisa, il Politecnico di Torino e il Politecnico di Milano. Gli stabilimenti di Cerveno, Malegno, Caronno e Lesegno sono certificati secondo la norma IATF 16949, il che consente al Gruppo di rifornire il mercato dell’automotive con prodotti di alta qualità. Nel frattempo, lo stabilimento di Sellero è certificato secondo la norma UNI ES ISO 9001, garantendo alti standard qualitativi. Riva Acciaio si impegna costantemente nel monitoraggio dei suoi processi produttivi al fine di mantenere gli stakeholder al centro delle politiche aziendali. Tale impegno a lungo termine è un segno tangibile della sua attenzione alla qualità e alla soddisfazione del cliente. Un elemento chiave dell’approccio aziendale è il riguardo costante verso l’innovazione e la sostenibilità.

Riva Acciaio: l’eccellenza dello stabilimento di Lesegno

Nell’ambito delle attività di Riva Acciaio, lo stabilimento di Lesegno emerge come una punta di diamante. Tale impianto, avviato nei primi anni ‘60, è rapidamente diventato un protagonista di primo piano nel settore siderurgico italiano. La sua reputazione si estende oltre i confini nazionali, confermando la sua rilevanza a livello internazionale. Le tecnologie avanzate che caratterizzano le attività del Gruppo sono garanzia di qualità del prodotto. In particolare, lo stabilimento di Lesegno si è distinto grazie all’avvio di due importanti progetti nel 2018 e nel 2020. Tali iniziative hanno ulteriormente consolidato la sua posizione di rilievo nel panorama europeo, dimostrando la capacità di Riva Acciaio di rimanere competitiva e all’avanguardia nel settore.

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Mario Putin e la trasformazione di Serenissima Ristorazione

Mario Putin è un imprenditore di successo nel settore della ristorazione, noto per essere alla guida del Gruppo Serenissima Ristorazione, una delle principali realtà nazionali nel campo della ristorazione commerciale e collettiva. Il suo percorso professionale è caratterizzato da una serie di decisioni audaci e da una lunga storia di impegno e dedizione.

Mario Putin, imprenditore alla guida di Serenissima Ristorazione

Mario Putin: l’esordio professionale

Il percorso di Mario Putin prende avvio all’età di 16 anni, quando decide di lasciare l’Italia per recarsi in Spagna. Durante i quattro anni trascorsi all’estero, intraprende una collaborazione significativa con i fratelli Giovanni e Alberto per la gestione della Automatismo para ceramica, azienda attiva nel settore ceramico. Nel 1969, fa ritorno in Italia e si unisce al fratello Franco nella gestione dell’azienda Impianti Putin Installazioni Automatiche e Costruzioni (IPIAC). La sua permanenza in questa società prosegue fino al 1996. In questo periodo, si verifica un evento significativo che avrà un impatto duraturo sulla sua carriera imprenditoriale. Mario Putin concede un proprio capannone in affitto a una società di ristorazione, Serenissima Ristorazione, iniziando a investire gradualmente nell’azienda e diventando azionista di maggioranza nel 1986.

Mario Putin e il successo di Serenissima Ristorazione

Una volta diventato azionista di maggioranza, Mario Putin intraprende un’importante attività di ristrutturazione e trasformazione dell’azienda. Applicando le competenze produttive e gestionali acquisite nel corso del suo percorso formativo, si concentra sulla ricerca della qualità e sulla cura dei prodotti e servizi offerti. Tale approccio gli permette di coniugare perfettamente l’alta qualità con l’efficienza industriale, trasformando gradualmente Serenissima Ristorazione in un Gruppo di successo nel settore della ristorazione. È il 1996 quando Mario Putin prende una decisione cruciale per la sua carriera imprenditoriale: lascia l’azienda di famiglia per dedicarsi completamente a Serenissima Ristorazione. Questa mossa si rivela vincente, poiché contribuisce notevolmente all’espansione e al successo del Gruppo nel panorama della ristorazione. Oggi è una delle aziende leader nel settore, in grado di soddisfare sia il consumatore finale sia le grandi aziende ed enti pubblici con servizi e prodotti di altissima qualità.

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Alice Carli eletta da “Forbes Italia” tra i 100 manager più influenti

Alice Carli è indubbiamente una figura di spicco nel mondo della moda, del lusso e del lifestyle. La sua recente inclusione nella prestigiosa lista dei 100 manager più influenti di “Forbes Italia” sottolinea il suo eccezionale contributo all’industria e alle sfide economiche globali.

Alice Carli, Executive Brands Advisor per Luxury e Lifestyle Brands presso FORMIA

Alice Carli: la manager innovativa nella lista di “Forbes Italia”

Nell’edizione numero 72 di “Forbes Italia”, pubblicata di recente, è stata resa nota la lista annuale delle personalità che hanno lasciato un’impronta significativa nel mondo degli affari, fondato aziende di successo e contribuito in modo rilevante alle sfide economiche globali. Tra questi leader, Alice Carli spicca come un esempio concreto di innovazione e visione. Una delle caratteristiche che la rendono un’ispirazione per molti è la sua convinzione che l’eccellenza non sia un obiettivo statico, ma piuttosto una visione mentale in costante evoluzione. Una solida mentalità innovativa che ha aperto ad Alice Carli le porte del successo, portandola a ricoprire incarichi chiave come Executive Brands Advisor per Luxury e Lifestyle Brands presso FORMIA.

Il percorso di Alice Carli verso il successo e l’eccellenza

Il percorso professionale di Alice Carli è caratterizzato da un impegno costante verso l’eccellenza e dalla volontà di affrontare le sfide con passione. La sua carriera, che l’ha portata da Milano a Cambridge, fino alla Harvard Business School online, l’ha vista raggiungere posizioni di grande rilievo nel settore della moda, del lusso e del beauty. Nel corso degli anni, ha infatti occupato ruoli di responsabilità come Strategic Advisor per aziende come Kaufmann & Partners e Samir Sulemanov, e ha collaborato con brand di fama internazionale come il Gruppo Della Valle, Furla e L’Autre Chose, dimostrando una notevole influenza e competenza nel settore. Un momento particolarmente significativo nella carriera di Alice Carli è arrivato a maggio 2023, quando è stata la prima manager donna italiana a essere intervistata nel format online “Global Chapter” della Harvard Business School.

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Mercato del Litio sempre più al centro della strategia economica globale

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  • 17 Novembre 2023

La corsa all’elettrificazione degli autoveicoli sta continuando in maniera impetuosa. Tutto questo pone un problema di reperibilità delle materie prime necessarie al percorso di transizione dal fossile al “green”. Il fulcro della questione diventa così il mercato del Litio, che è diventato anche argomento di scontro commerciale tra la Cina da una parte e gli Stati Uniti con i suoi alleati occidentali dall’altra.

L’importanza del mercato del Litio

litioAlla base di questa tensione di mercato c’è l’essenzialità del litio nella sua forma di carbonato, quale elemento per la produzione degli accumulatori. Questi ultimi sono al momento la miglior soluzione possibile per le batterie dei veicoli elettrici. Ecco perché il mercato del Litio è così importante. Non a caso l’Unione Europea ha inserito il Litio nell’elenco delle materie prime strategiche.

Comanda la Cina

La Cina si è mossa con grande anticipo e lungimiranza in questo ambito, sviluppando così una leadership nel mercato del Litio grazie al controllo dell’intera catena del valore. Oltre a detenere riserve importanti, Pechino ha anche sviluppato le sue capacità di estrazione e raffinazione. Infine la Cina si è anche specializzata nella produzione degli accumulatori agli ioni di litio.
Secondo i dati EV Volumes, la Cina è riuscita a incrementare la sua quota di produzione mondiale di autoveicoli elettrici passando dal 19% nel 2021, al 32% nel 2022 (fonte dati XTB group).

Questione di prezzo

E’ chiaro che tutti questi movimenti sul mercato del Litio hanno un effetto sui prezzi. Dopo una fase di crescita avuta qualche anno fa, a cui è seguita una stabilizzazione, nel 2023 c’è stato un forte rallentamento, pari addirittura al 70%, scivolando a 165.000 CNY tonnellata. Questo impatto tuttavia non si è ancora trasferito in misura integrale in Europa, dove la riduzione è stata solo del 50%. L’annullamento di questo divario, il punto di zero spread tra i due prezzi, potremmo però non vederlo affatto.

Pressione sull’Europa

La crescente richiesta di veicoli elettrici nei prossimi anni, porterà ad un incremento inevitabile anche della richiesta di litio, A meno che non cambi la tecnologia di base per la produzione delle batterie. Significa che se l’Europa non riuscirà a raggiungere i propri obiettivi di produzione mineraria ed industriale entro il 2030, il prezzo del litio potrebbe tornare a crescere in maniera vigorosa. Ricordiamo che tra gli obiettivi del “European Critical Raw Materials Act” (CRM) c’è quello di limitare a non oltre il 65% la fornitura massima da un singolo paese terzo.

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“Disegnare il futuro”: presente all’evento anche Tommaso Putin (Serenissima Ristorazione)

L’evento “Disegnare il futuro”, organizzato da Italia Economy presso Le Village CA Triveneto di Padova, è stato un’occasione di confronto tra gli attori istituzionali e il mondo delle imprese sul tema dell’innovazione e delle iniziative della Regione Veneto per la crescita del territorio. Tra gli ospiti anche Tommaso Putin, Vicepresidente di Serenissima Ristorazione, una delle principali aziende italiane nel settore della ristorazione collettiva.

Tommaso Putin

Tommaso Putin: come l’innovazione sta cambiando il settore della ristorazione

Tommaso Putin, Vicepresidente di Serenissima Ristorazione, ha portato la sua visione all’evento “Disegnare il futuro”, organizzato da Italia Economy a Padova. Il convegno, dedicato a tutte le realtà e i professionisti veneti che vedono nell’innovazione la chiave per il futuro, ha esplorato le sfide e le opportunità che la Regione offre per la crescita del territorio. Tommaso Putin ha mostrato come Serenissima Ristorazione sia una delle aziende italiane più innovative nel settore della ristorazione collettiva, in grado, grazie a investimenti e ricerca nelle nuove tecnologie, di soddisfare le esigenze di ospedali, scuole, aziende e locali pubblici con servizi di alta qualità. Non a caso lo stabilimento di produzione a Boara Pisani, (realizzato in provincia di Padova grazie a un investimento di 30 milioni di euro, è uno dei centri più all’avanguardia e tecnologicamente avanzati per la produzione di pasti in legame refrigerato.

La leadership di Serenissima Ristorazione e il contributo di Tommaso Putin

Nel centro di Serenissima Ristorazione lavorano quotidianamente 300 collaboratori. Con sedi dislocate in Polonia, Spagna e a New York, oggi il Gruppo può contare su un totale di oltre 10.000 dipendenti ed è punto di riferimento per il settore a livello internazionale. Merito anche di Tommaso Putin che, nell’ultimo anno in qualità di Vicepresidente, ha promosso investimenti in innovazione e sostenibilità nonostante la pandemia e l’inflazione. Laureato in Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano, Tommaso Putin decide di specializzarsi in Amministrazione e Controllo di Gestione e di arricchire le sue conoscenze di business internazionale con corsi di formazione e lavorando per diversi anni in una società di revisione. Raggiunte le competenze e l’esperienza necessarie, nel 2003 fa il suo ingresso in Serenissima Ristorazione, azienda di famiglia, nelle vesti di Chief Financial Officer. Nel 2022, grazie ai risultati raggiunti, arriva la nomina a Vicepresidente del Gruppo. Attualmente è anche al suo secondo mandato come Vicepresidente di ANIR Confindustria.

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Paolo Gallo (Italgas): “Oltre 589 milioni di investimenti nel 2023”

“Nei primi nove mesi del 2023 il Gruppo Italgas ha conseguito performance solide e di valore che hanno permesso di continuare a crescere anche in un contesto socio-economico instabile a causa del protrarsi delle tensioni internazionali”: lo ha affermato Paolo Gallo, AD di Italgas, elogiando la notevole resilienza di cui il Gruppo ha dato prova.

 Paolo Gallo

Italgas, l’AD Paolo Gallo illustra i notevoli risultati del terzo semestre

Non si ferma l’espansione di Italgas: nel terzo trimestre dell’anno 2023, l’AD Paolo Gallo ha tratto un bilancio dell’andamento del Gruppo, evidenziando come tutti gli indicatori mostrino risultati estremamente positivi. Nello specifico, Italgas ha raggiunto una crescita di ricavi del 26%, toccando gli 1,37 miliardi di euro, un aumento del 15,9% del margine operativo lordo (che raggiunge i 910,5 milioni di euro) e un incremento dell’utile netto del 10,8%, ammontando a 316,7 milioni di euro. Gli ottimi risultati sono stati trainati da una serie di operazioni condotte con successo. L’acquisizione di Veolia, società specializzata nella gestione delle reti idriche, ha permesso a Italgas di posizionarsi tra i più importanti gestori d’acqua del Paese. Nel frattempo, è anche stata ultimata la semplificazione di Depa Infrastructure, operatore nel settore energetico greco che gestisce ben 7.700 chilometri di condotte per il gas, rifornendo mezzo milione di clienti, attraverso la fusione di tre differenti DSO. “La nostra visione ha confermato la centralità delle reti di distribuzione del gas – smart, digitali e flessibili”, ha commentato Paolo Gallo.

Gli investimenti di Italgas per la digitalizzazione e la sostenibilità sotto la guida di Paolo Gallo

Nonostante i notevoli traguardi raggiunti nei primi 9 mesi del 2023, Paolo Gallo sta mettendo le basi per una crescita ancora superiore attraverso un poderoso piano di investimenti. Nello specifico, Italgas ha investito 589 milioni di euro nell’estensione delle reti, nella trasformazione digitale e nel repurposing delle infrastrutture, con la posa di 679 chilometri di nuove condotte gas. L’AD ha affermato: “Con quasi 600 milioni di euro investiti nei primi nove mesi, il Gruppo ha intensificato le attività di estensione e trasformazione digitale delle reti del gas, sia in Italia che in Grecia, continuando a favorirne l’evoluzione anche come elemento strategico di stimolo alla produzione di gas rinnovabili come biometano, metano sintetico e idrogeno”. Una percentuale notevole degli investimenti è stata indirizzata alle migliorie delle condotte, che hanno portato a una riduzione del 10,8% delle fughe di gas.

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Trastevere, siglato accordo tra Gruppo FS e Roma Capitle. Umberto Lebruto: si apre una nuova stagione

Umberto Lebruto, AD di FS Sistemi Urbani, commenta l’avvenuto accordo tra Gruppo FS e Comune di Roma per procedere con la riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria di Roma Trastevere.

Umberto Lebruto

Umberto Lebruto sull’accordo con Roma Capitale: Trastevere sarà un punto focale

È stato firmato il protocollo d’intesa tra Comune di Roma e Gruppo FS relativo agli interventi previsti nell’area comprendente le aree della stazione di Trastevere. Definiti gli obiettivi comuni e le funzioni da realizzare, si potrà procedere con la riqualificazione dell’area che si trasformerà in un nodo trasportistico e in un polo di attrazione dei servizi. L’AD di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto ha sottolineato che Trastevere sarà ancora di più un “punto focale per Roma”. La stazione, situata al centro di quattro quadranti storici della Capitale, diverrà dunque un importante nodo, grazie a questo “grande accordo”, come definito dall’AD di FS Sistemi Urbani.

Umberto Lebruto: nuova stagione per la zona storica di Roma

Trastevere, ha sottolineato Umberto Lebruto, “è inserita in quattro quadranti di città storici che da sempre sono stati separati per la presenza della infrastrutture ferroviarie”, ovvero le linee per Fiumicino, Ostiense e la Tirrenica, le quali hanno diviso “il quartiere dove il punto focale è proprio la stazione di Trastevere”. Adesso, con questo protocollo, si potrà finalmente “trasformare quella barriera in una porta girevole” e i quattro quadranti “saranno ricuciti e rigenerati”. Nella prima fase è previsto lo sfondamento dei sottopassi, che saranno riqualificati e allungati, così da unire le due parti della città. È in questo modo che, come evidenziato da Umberto Lebruto, la parte Nord e la parte Sud iniziano a “ricucirsi e vivere una nuova stagione”.

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Claudio Descalzi: l’intervento dell’AD alla cerimonia per i 70 anni di Eni

Claudio Descalzi: “Eni è l’esempio di un’Italia forte, positiva, rispettosa, capace di adattarsi e trasformarsi, e di raggiungere risultati incredibili”.

Claudio Descalzi, AD di Eni

Claudio Descalzi: Eni capace di evolvere costantemente, di innovare, di anticipare i cambiamenti

Il Presidente Giuseppe Zafarana e l’AD Claudio Descalzi hanno celebrato lo scorso 10 ottobre i 70 anni di Eni nel corso di un evento in programma presso il contesto architettonico del Gazometro di Roma Ostiense. In un video-messaggio, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato il ruolo di Eni nell’accompagnare la crescita del Paese. “In questi 70 anni di storia Eni è stata capace di evolvere costantemente, di innovare, di essere pioniere dei cambiamenti, di anticiparli. Allo stesso modo, negli ultimi anni, nel creare e intraprendere il nostro percorso di transizione energetica ci siamo trasformati in modo profondo, non solo in termini di strategia e azioni ma di cultura interna”, ha ricordato l’AD Claudio Descalzi nel suo intervento. Nel tempo “siamo diventati un alleato importante per lo sviluppo sostenibile del Paese, ruolo che oggi continuiamo ad assolvere come leader della transizione e garante della sicurezza energetica nazionale. La nostra strategia di decarbonizzazione al 2050 è fatta di soluzioni, servizi e prodotti che contribuiranno alla neutralità carbonica. Per concretizzarla, puntiamo sulle competenze delle nostre persone e su una profonda trasformazione aziendale, basata sulla diversificazione tecnologica ed energetica. Grazie alla presenza globale che abbiamo costruito, possiamo affrontare le sfide del settore energetico e, al tempo stesso, promuovere l’accesso all’energia e lo sviluppo locale nei Paesi in cui operiamo”.

Claudio Descalzi: puntiamo sulle competenze delle nostre persone e su una profonda trasformazione aziendale

L’AD Claudio Descalzi, ricordando il ruolo di Eni nel diventare un alleato importante per lo sviluppo sostenibile del Paese nonché il valore “della nostra strategia di decarbonizzazione al 2050, fatta di soluzioni, servizi e prodotti che contribuiranno alla neutralità carbonica”, ha rimarcato l’impegno di quanti lavorano all’interno del Gruppo per sostenerne quotidianamente la crescita. Come infatti ha ricordato l’AD “abbiamo tutti imparato a pensare e agire in modo diverso: nuovi modelli industriali, nuovi business, ricerca e innovazione continua, con un approccio costantemente volto all’integrazione”. Fondamentale poi l’approccio adottato nei Paesi in cui opera: “Abbiamo accresciuto la capacità di integrarci nelle comunità dei Paesi in cui operiamo, lavorando per supportarne lo sviluppo, costruendo una relazione e una fiducia tali da essere considerati parte delle loro realtà: un grande valore nel lungo periodo, che supera quello del profitto nel breve”. Cooperare e creare forti alleanze è la chiave: “Per noi lavorare in un Paese significa lasciare al mercato domestico buona parte dell’energia che produciamo, creare lavoro e diffondere l’accesso all’energia, promuovere sviluppo sanitario, imprenditoriale, agricolo, scolastico”. Questa Eni, ha ribadito infine l’AD Claudio Descalzi, è “l’esempio dell’Italia forte, positiva, rispettosa, capace di adattarsi e trasformarsi, e di raggiungere risultati incredibili”: l’Italia che “portiamo ogni giorno nel mondo, con orgoglio”.

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Banca Generali, la strategia dell’AD Gian Maria Mossa per l’espansione in Svizzera

“Vicina alle famiglie, non solo nelle esigenze più complesse ma anche nelle sfide per la protezione e nei servizi per il risparmio”: così Gian Maria Mossa definisce BG Suisse Private Bank, società dipendente da Banca Generali recentemente autorizzata a operare in territorio elvetico.

 Gian Maria Mossa, AD di Banca Generali

Gian Maria Mossa: “Capitolo di rilievo della nostra strategia

Banca Generali potrà ora operare “come una vera e propria banca” sull’intero territorio svizzero: lo annuncia l’AD Gian Maria Mossa, esprimendo grande soddisfazione per la riuscita dell’operazione. Finma, l’autorità di vigilanza bancaria elvetica, ha infatti concesso la licenza a BG Suisse Private Bank, filiale di Banca Generali che opererà nel territorio della Confederazione. “L’Italia continua per noi ad essere naturalmente il punto di riferimento principale, ma fuori dai confini italiani è proprio la Confederazione Elvetica a costituire un approdo di spessore”, ha affermato Gian Maria Mossa, rassicurando clienti e investitori che il nostro Paese rimarrà al centro delle attività dell’Istituto. La rappresentante svizzera di Banca Generali sarà guidata da Veit de Maddalena come Presidente del CdA, Renato Santi come AD e Alida Carcano come guida operativa.

Gian Maria Mossa: “La Svizzera ancora fondamentale nel mercato bancario

In seguito al conferimento della licenza, Gian Maria Mossa ha sottolineato l’importanza strategica che l’ingresso in Svizzera gioca nel processo di espansione di Banca Generali. “La Svizzera è tutt’altro che al tramonto», ha affermato l’AD, evidenziando come il Paese rimanga “una piazza fondamentale per le banche e la finanza in generale e in particolare per la gestione di patrimoni privati”. Le prime filiali, secondo le anticipazioni, saranno concentrate nella zona del Ticino, ma sono previste aperture anche a Zurigo e Ginevra. La sede di Lugano conterebbe già una cinquantina di dipendenti. Gian Maria Mossa ha inoltre rivolto un appello a tutti i private banker che potrebbero accompagnare Banca Generali nel suo processo di crescita: “Siamo sempre interessati ad attrarre banker che abbiano le caratteristiche citate e che possano quindi contribuire al rafforzamento delle nostre attività”.

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Pietro Labriola racconta i segreti per il successo professionale: “Imparate il più possibile dai vostri capi”

“Al primo intoppo, se non c’è la passione, non riesci a fare nulla nella vita. Quindi preferisco fare qualcosa che mi piace”: con questa mentalità Pietro Labriola abbandonò la sicurezza della formazione in ingegneria per studiare economia e commercio. Oggi, è AD di TIM.

 Pietro Labriola, AD di TIM

La storia di Pietro Labriola: le sliding doors che gli hanno cambiato la vita

AD del Gruppo TIM, membro del board di GSMA e del Consiglio Generale di Confindustria, ‘Best Ceo’ secondo Institutional Investor: la carriera di Pietro Labriola è indubbiamente piena di successi. Ma mentre la racconta al podcast “Connecting the Dots – The Invisible Path to Success”, il manager mette l’accento su come le sue scelte siano state guidate dal coraggio e dalla passione. Cresciuto nella periferia di Bari come un ragazzo intelligente e vivace, spiazza i genitori abbandonando gli studi in ingegneria per iniziare Economia e Commercio. Nonostante le difficoltà al primo esame, conclude il percorso accademico con il 110 e lode. Studia per diventare commercialista (“sono sempre stato una persona che fa il piano B”, dice divertito) ma viene affascinato dal boom della telecomunicazione all’inizio degli anni ’90. Pietro Labriola dunque ad un confortevole posto di lavoro in banca a Bari preferisce uno stage a Milano presso France Telecom. Un’altra importante sliding door, che lo porterà alla rapida carriera culminata alla guida del Gruppo TIM

Pietro Labriola: “Coinvolgo i miei dipendenti nei processi decisionali e gli faccio sempre capire perché prendo certe decisioni”

Per il suo sviluppo umano e professionale, Pietro Labriola ringrazia il suo primo capo, che gli attribuì immediatamente una grande fiducia permettendogli di crescere. Lo faceva infatti partecipare alle riunioni e ai processi decisionali, portandolo così a maturare molto più velocemente. Pietro Labriola ha poi fatto propria questa strategia di management: rendere i propri colleghi partecipi dei processi decisionali, e far loro capire le ragioni dietro alle scelte. Un ulteriore consiglio è quello di seguire le proprie passioni anche quando questo significa affrontare un grande cambiamento. Il lungo soggiorno di lavoro in Brasile e i risultati conseguiti permisero infatti al manager di ottenere numerosi riconoscimenti che portarono la sua carriera all’apice della gerarchia di TIM.

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Terna proclamata “Miglior datore di lavoro” nel settore energia dalla società di ricerca ‘Statista’

“Il risultato ottenuto da Terna conferma come le sue persone siano un asset fondamentale per l’azienda e la sua creazione di valore nel tempo”: il Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia esprime grande soddisfazione per l’importante riconoscimento.

 Terna, da maggio 2023 guidata dall'AD Giuseppina Di Foggia

‘Statista’: “Terna è il migliore datore di lavoro nel settore energia”

‘Statista’, società tedesca specializzata nell’analisi dei dati e nella valutazione di aziende, proclama Terna ‘Italy’s Best Employer 2024’, con un punteggio di 8,83 su 10, mettendola in testa alla classifica nel settore “Materie Prime, Energia, Approvvigionamento e Smaltimento”. In seguito a un sondaggio che ha interpellato i dipendenti di oltre 4.500 aziende, è emerso che la maggioranza dei collaboratori della realtà guidata da Giuseppina Di Foggia sono soddisfatti del loro impiego e lo raccomanderebbero ad amici, conoscenti e famigliari. In una nota, la società leader nel settore delle forniture elettriche ha così spiegato il notevole risultato raggiunto: “L’impegno di Terna nei confronti dei propri lavoratori si è concentrato principalmente sull’adozione di nuove modalità di lavoro focalizzate sulla digitalizzazione dei processi aziendali e sulla sostenibilità, al fine di garantire maggiore efficienza e produttività, apportando benefici logistici e migliorando il work-life balance”.

Nuovi progetti per Terna: le assunzioni STEM e l’istituzione della Terna Academy

Dall’inizio del 2023, Terna ha registrato 320 nuove assunzioni, in particolare provenienti dall’area STEM (matematica, fisica, ingegneria, chimica), spesso tra laureati delle migliori università italiane. Per i nuovi dipendenti, è stato strutturato un percorso di induction che ne facilita l’inserimento. In particolare, viene attuata una innovativa politica di ascolto dei dipendenti e delle loro esigenze, in modo da garantirne la motivazione e valersi anche dei loro consigli per migliorare l’attività del Gruppo. È stato lanciato il progetto Terna Academy, hub di ricerca e formazione che permetterà ai dipendenti di rafforzare le loro competenze distintive.

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Paola Severino intervistata da Maria Latella in ‘Effetto D’, dedicato alle carriere eccezionali al femminile

“Credere nel merito”: Paola Severino, avvocato di talento, ex-Ministro della Giustizia e dal 2021 Presidente della Scuola Nazionale di Amministrazione, ha spiegato cosa significa essere una donna in carriera in un Paese che fatica ancora ad accettare il progresso nell’uguaglianza di genere.

 Paola Severino

Paola Severino: “Scegliere una donna in quanto donna sarebbe mortificante”

Indietro non si torna”: nel ciclo di incontri e interviste ‘Effetto D’, Maria Latella intervista donne italiane le cui carriere eccezionali mostrano come l’emancipazione femminile sia un processo inarrestabile. La prima ospite è stata Paola Severino, avvocato di fama internazionale con alle spalle esperienze istituzionali e professionali di altissimo livello. Tra gli incarichi che ha ricoperto spiccano infatti la posizione di Ministro della Giustizia durante il Governo Monti, la Vicepresidenza dell’Università Luiss ‘Guido Carli’ e la nomina a Presidente della Scuola Nazionale di Amministrazione. Paola Severino ha affermato che la maggiore difficoltà di molte donne in carriera è quella di bilanciare vita famigliare e professionale. “Ho sempre sognato di creare un piccolo asilo all’interno del mio studio, convinta che poter avere il proprio bambino vicino durante il lavoro sia un grande stimolo”. Per questo, nel suo studio, ha voluto dare opportunità a giovani donne di talento. Ma scelte sempre e comunque secondo il criterio del merito: “Scelgo le donne in base al talento, sceglierle in quanto donna sarebbe mortificante”.

Paola Severino: “Ho subito l’invidia maschile, ma non ho mai invidiato una donna”

Le donne, tuttavia, sono ancora poche nelle posizioni veramente importanti, tanto nelle aziende quanto nel settore pubblico. Per questo Paola Severino ha sviluppato una personalissima tecnica di promozione: lo stilare una lista di donne brillanti, che consiglia a colleghi, collaboratori e amici ogni volta che questi faticano a trovare una figura adeguata alle loro esigenze. Il progresso è inevitabile: le nuove generazioni stanno cambiando mentalità e presto l’ascesa delle donne alle posizioni più prestigiose e influenti sarà inarrestabile. “Le generazioni più giovani stanno cambiando il modo in cui vedono le differenze di genere. La mia nipotina, ad esempio, gioca a calcio con i suoi fratelli e non ha mai percepito differenze di trattamento. È stata persino selezionata dalla squadra femminile della Roma prima dei suoi fratelli maschi. Le differenze di genere stanno lentamente svanendo”. Questo perché le donne, in alcuni ruoli, sono davvero insostituibili, secondo Paola Severino. Hanno una capacità di approfondimento che sembra spesso superiore a quella dei colleghi maschi, e sono accomunate da una forte propensione al dettaglio. “Anche se c’è ancora un lungo cammino da percorrere, credo che il futuro sia luminoso. Non possiamo tornare indietro, dobbiamo continuare a spingere per un mondo in cui uomini e donne abbiano le stesse opportunità e il merito sia riconosciuto indipendentemente dal genere”.

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Mercati dei Paesi più fragili a rischio con la politica “higher for longer”

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  • 4 Novembre 2023

A partire dall’estate il contesto economico globale ha cominciato a fare i conti con una nuova retorica da parte delle banche centrali. La FED in primis ha abbracciato l’idea dell’higher for longer, ossia mantenere i tassi elevati più a lungo del previsto. Uno scenario che potrebbe creare problemi ai mercati dei Paesi più fragili. Ma non tutti.

I tassi di interesse elevati e i mercati

mercatiE’ abbastanza evidente che, nonostante gli sforzi fatti dalle banche centrali nell’ultimo anno e mezzo, la battaglia contro l’inflazione galoppante sia tutt’altro che vinta.
Le ripetute strette monetarie soltanto negli ultimi mesi hanno fatto invertire la rotta all’inflazione, che però scende troppo piano. Ecco perché la Federal Reserve statunitense ha confermato che manterrà i tassi alti più a lungo.

Le pressioni a causa dei prezzi energetici

Il guaio è che dopo i tagli di Arabia e Russia alla produzione di petrolio, e dopo il più recente scoppio delle tensioni in Medio Oriente, i prezzi dell’energia sono tornati ad aumentare significativamente. Dopo un periodo di “tregua”, sono ricomparse le candele di inversione nelle tendenze di Brent e il WTI, che ora si ritrovano di nuovo sui 90 dollari al barile. Questo significa nuove pressioni inflazionistiche in arrivo.
Inoltre la politica dell’higher for longer ha fatto salire i rendimenti del titoli di Stato, innescando una corsa agli strumenti difensivi sui mercati.

I mercati più esposti

In generale uno scenario simile non è mai di aiuto ai mercati dei Paesi più fragili. Lo dimostra la storia. Negli anni Novanta la Federal Reserve ha mantenuto i tassi di interesse alti per un lungo periodo, e le principali economie dei mercati emergenti hanno sperimentato una crisi della bilancia dei pagamenti a causa del forte deflusso di capitali.

Sebbene oggi quelle stesse economie sono meno vulnerabili di allora, perché si indebitano di più all’interno e non dipendono completamente dai prestiti esteri, sono soprattutto quei Paesi di frontiera a soffrire in questo contesto, per via della correlazione tra valute rispetto ai paesi circostanti. Ma anche alcune economie asiatiche, perché sono per lo più importatrici di petrolio con bassi tassi di interesse.

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L’11 e 12 novembre torna il Memorial Correale: un appuntamento imperdibile per gli appassionati di collezionismo.

Il prossimo weekend si sabato 11 e domenica 12 novembre 2023, si terrà la 60° edizione del Memorial Correale, la storica manifestazione di collezionismo che ogni anno richiama migliaia di visitatori da tutta Italia.

Quest’anno, per la prima volta, l’evento si svolgerà presso l’Hotel Il Gambero, una splendida struttura alberghiera situata nei pressi degli scavi archeologici di Stabia, a pochi passi dalla stazione della Circumvesuviana Napoli-Sorrento.

L’occasione sarà anche un’opportunità per celebrare i 150 anni dalla scomparsa di Alessandro Manzoni, uno dei più grandi scrittori italiani di tutti i tempi.

In suo onore, Poste Italiane ha realizzato l’annullo speciale e sarà possibile acquistare una serie di prodotti filatelici esclusivi, tra cui anche la busta primo giorno e la cartolina a tiratura limitata.

Questi articoli saranno disponibili solo sabato dalle ore 9 alle 14, presso il servizio filatelico temporaneo allestito all’interno dell’Hotel Il Gambero.

I visitatori potranno ammirare e acquistare una vasta gamma di oggetti da collezione, tra cui monete antiche e moderne, francobolli, banconote, decorazioni militari, cartoline, storia postale, gettoni, stampe, orologi, folder, bollettini illustrativi, interi postali, album, immagini sacre, carte telefoniche, quotidiani, locandine, libri, fumetti, figurine, calendari militari, penne da scrittura, pins, spille e oggettistica varia.

Inoltre, potranno trovare accessori e raccoglitori per conservare e valorizzare le proprie collezioni.

Il Memorial Correale sarà aperto al pubblico sabato 11 novembre dalle ore 9 alle 19 e domenica 12 novembre dalle ore 8:30 alle 11.

L’ingresso è libero e gratuito.

Per rendere più piacevole la permanenza dei visitatori, l’Hotel Il Gambero offrirà un servizio bar e una sala ristorante dove si potranno degustare i prodotti tipici della cucina locale.

Inoltre, l’Hotel dispone di un ampio parcheggio custodito e videosorvegliato.

Per raggiungere il Memorial Correale si può utilizzare sia l’auto che i mezzi pubblici.

L’Hotel Il Gambero si trova a Castellammare di Stabia nella strada Provinciale Varano n.135.

Per chi arriva in treno, la stazione più vicina è quella di Via Nocera della Circumvesuviana Napoli-Sorrento.

Da lì si può raggiungere l’Hotel a piedi in circa 15 minuti o con l’autobus linea Eav L2.

Il Memorial Correale è anche un’occasione unica per visitare le meraviglie archeologiche di Stabia.

A soli 5 minuti dall’Hotel si trovano infatti le splendide Villa Arianna e Villa San Marco, le antiche domus romane che conservano ancora affreschi e mosaici di rara bellezza.

Non perdete questa opportunità di vivere un weekend all’insegna della cultura e del divertimento.

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Andrea Mascetti: l’importanza dei progetti che valorizzano il turismo alpino in Lombardia

Sei milioni di euro: questa è la cifra che Finlombarda, in tandem con Banca Sella e Rsi Srl, investirà nell’ammodernamento degli impianti sciistici di Colere, rendendo l’intero comprensorio più attraente per il turismo e aumentando il numero di escursioni. Lo ha annunciato il Presidente Andrea Mascetti.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti (Finlombarda): il turismo alpino asset fondamentale per il territorio

Lo ha sottolineato anche il Presidente Andrea Mascetti parlando del coinvolgimento di Finlombarda nel progetto di rilancio del comprensorio sciistico “Colere Ski Area 2200”: il turismo alpino gioca un ruolo chiave “per lo sviluppo economico della nostra regione sia d’estate, sia d’inverno” e ne rappresenta “uno degli asset principali”. Parole che esprimono efficacemente il valore dell’operazione portata avanti con il contributo della società finanziaria di Regione Lombardia guidata da Andrea Mascetti: il finanziamento siglato da Istituto per il Credito Sportivo, nel ruolo di lead arranger, Finlombarda, società finanziaria di Regione Lombardia, e Banca Sella con Rsi Srl per un importo del valore complessivo pari a 6 milioni di euro e con una durata di 17 anni, punta a rendere più attraente il comprensorio sciistico invernale e aumentare le attivià escursionistiche della Val di Scalve.

Andrea Mascetti: “Colere Ski Area 2200”, focus sul progetto di rilancio realizzato anche grazie a Finlombarda

Nelle parole del Presidente Andrea Mascetti si legge la soddisfazione per la partecipazione di Finlombarda “al finanziamento in pool del comprensorio sciistico di Colere”. Il finanziamento è assistito dalla garanzia concessa dal Fondo di garanzia per l’impiantistica sportiva gestito da Istituto per il Credito Sportivo: Rsi Srl, che si è aggiudicata la concessione per la progettazione, costruzione, manutenzione e gestione di “Colere Ski Area 2200” in provincia di Bergamo nell’ambito della procedura di gara indetta dal Comune di Colere, investirà le risorse finanziarie per rilanciare la competitività e attrattività del comprensorio sciistico. “La competitività dei nostri territori passa anche dalla valorizzazione di quei fattori indispensabili per un turismo montano di successo” ha evidenziato infine il Presidente Andrea Mascetti.

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Luca Dal Fabbro (Iren): “Le comunità energetiche porteranno enormi benefici sui territori”

La diffusione delle comunità energetiche potrebbe non solo aiutare il bilancio famigliare, ma anche rendere il Paese più resiliente di fronte alle crisi geopolitiche, come la scarsità di gas seguita alla guerra in Ucraina. Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, evidenzia i pregi di un modello che potrebbe, nei prossimi anni, diventare predominante.

Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren

Luca Dal Fabbro: tre ragioni per cui tutti dovrebbero investire nelle comunità energetiche

In un’analisi dettagliata e approfondita, il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro ha esposto i vantaggi del modello delle cosiddette comunità energetiche, associazioni tra privati residenti nella stessa area (che può essere un condominio, un isolato o un quartiere) che si accordano per acquistare e mantenere un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili (come può essere una serie di pannelli solari). Secondo il Presidente di Iren, le comunità energetiche offrono tre grandi vantaggi: il primo è di natura ambientale, ossia la possibilità di produrre localmente energia pulitao. Il secondo è di carattere economico: non solo l’energia prodotta e consumata verrà scalata dalle bollette, a vantaggio del budget familiare, ma in caso di eccedenza potrà essere ceduta al resto della rete elettrica, con un ulteriore vantaggio economico. Il terzo vantaggio riguarda, invece, l’efficienza: trattandosi di energia prodotta a chilometro zero, sarà caratterizzata da minori sprechi (a causa dell’effetto Ohm, infatti, l’energia che viaggia per lunghi percorsi subisce delle perdite) e subirà interruzioni di servizio e blackout in misura decisamente inferiore. In un periodo in cui i rivolgimenti geopolitici hanno messo a dura prova i conti degli italiani, le comunità energetiche potrebbero rappresentare, secondo Luca Dal Fabbro, una soluzione versatile che aumenterà la resilienza dell’intero Paese.

Luca Dal Fabbro: “Vi spiego perché le comunità energetiche saranno una toccasana per la nostra economia”

L’effetto positivo delle comunità energetiche non si limiterà tuttavia a creare beneficio agli investitori diretti, ma comporterà, spiega Luca Dal Fabbro, potrà avere ricadute positive più ampie. Il Presidente di Iren infatti rileva: “La costruzione di comunità energetiche significa far lavorare il territorio, far lavorare gli elettricisti, gli installatori, i fornitori locali, i manutentori. Quindi, ha un beneficio enorme sul territorio, perché significa scaricare sull’economia dei luoghi questo nuovo modo di produrre energia”. Tutte le fasi della produzione di elettricità tramite le comunità energetiche daranno un “grosso impulso” all’economia: dall’installazione, alla manutenzione, fino allo smaltimento, una grande quantità di denaro sarà investita non per acquistare materie dall’estero, bensì per alimentare l’economia locale. Luca Dal Fabbro sostiene inoltre che il costo di installazione di una comunità energetica è, nonostante le apparenze, molto contenuto. Un condominio di Torino che sta applicando questa tecnica rimborserà l’investimento iniziale, secondo le stime, in sei soli anni: a partire da allora, costituirà un risparmio netto per i condomini. La burocrazia necessaria a procedere all’installazione di un pannello solare è, inoltre, piuttosto snella. Per questo, il Presidente di Iren ritiene che questo modello avrà una diffusione sempre più larga in futuro.

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Terna: di cosa di occupa il gestore della rete elettrica nazionale

Terna è una società per azioni italiana che opera nel settore delle reti di trasmissione, è proprietaria della rete di trasmissione nazionale dell’elettricità in alta e altissima tensione ed è il più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia elettrica in Europa.

Terna, il gestore della rete elettrica nazionale

Terna: la storia

Terna nasce nel 1999 a seguito della liberalizzazione del settore elettrico. Inizialmente controllata dal Gruppo Enel, nel 2005 viene trasferita alla Cassa Depositi e Prestiti e avvia un processo di crescita che la porta a sviluppare elettrodotti strategici per l’integrazione delle fonti rinnovabili e l’interconnessione con i Paesi limitrofi. La mission della società diventa quella di garantire la sicurezza e la qualità dell’approvvigionamento elettrico nazionale, contribuendo allo sviluppo sostenibile del Paese nel ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica. Nel corso degli anni arriva così ad affermarsi come punto di riferimento nell’ambito della sostenibilità ambientale, sociale e di governance, testimoniato anche dalla lunga serie di riconoscimenti ricevuti da enti indipendenti ed esperti del settore. Nel 2022 il Gruppo lancia Terna Academy, un hub di ricerca e formazione che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo di competenze utili ad affrontare le sfide della transizione energetica. Poco dopo inaugura anche il Tyrrhenian Lab, un centro di formazione d’eccellenza realizzato in partnership con le Università di Cagliari, Salerno e Palermo rivolto ai talenti del Mezzogiorno.

Terna: le attività

Dal 2004 quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana, Terna conta oggi oltre 5.000 dipendenti. Il Gruppo è gestore di più di 74mila km di linee elettriche in alta tensione, 896 stazioni di trasformazione e smistamento e 26 linee di interconnessione con l’estero. La società si occupa, da un lato, della pianificazione, costruzione e gestione delle infrastrutture di trasmissione e dei servizi connessi, dall’altro delle attività non soggette a regolazione tariffaria quali le attività internazionali, le energie rinnovabili e lo sviluppo tecnologico. Inoltre, Terna è attiva a livello internazionale con Terna Plus, la società che si occupa di sviluppare nuovi business mediante l’esportazione di competenze tecniche sotto forma di technical advisory e assistenza, presente anche in Albania, Brasile, Cile, Perù e Uruguay. Attualmente, il Gruppo è impegnato nella realizzazione di diverse opere volte a potenziare le connessioni energetiche tra il Nord e il Sud Italia e tra la Penisola e l’estero. Rientrano tra queste: l’elettrodotto Italia-Tunisia, il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link.

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Risparmio privato, Banca Generali e Marco Montemagno promuovono l’educazione finanziaria

Il risparmio privato è una componente fondamentale della stabilità economica delle famiglie. Tuttavia, in Italia le competenze finanziarie sono al di sotto della media dei Paesi OCSE. Tra le realtà impegnate nella promozione dell’educazione finanziaria Banca Generali, artefice del progetto Edufin 3.0 insieme a Marco Montemagno.

Banca Generali

Imparare a gestire il risparmio privato per le sfide del futuro: l’obiettivo di Edufin 3.0

Come possiamo gestire al meglio il nostro risparmio privato? Come possiamo affrontare le sfide finanziarie del futuro? Queste sono domande che riguardano tutti gli italiani, ma che spesso non trovano risposte chiare e semplici. Per questo motivo, Banca Generali ha lanciato Edufin 3.0, un progetto che vuole rendere l’educazione finanziaria accessibile e coinvolgente per tutti, usando i social media come canale e servendosi delle skills di Marco Montemagno come divulgatore. Il risparmio privato è infatti una componente fondamentale della stabilità economica, ma sulle competenze finanziarie l’Italia sconta un grosso gap rispetto ai principali partner europei e internazionali. Basti pensare che, secondo il rapporto Edufin 2023 del Ministero dell’Istruzione, oltre il 50% dei decisori economici delle famiglie italiane non conosce i concetti di base su temi come la finanza, il risparmio privato e gli investimenti. Percentuale che tende ad aumentare se si prendono in considerazione i dati riguardanti giovani, donne e famiglie a basso reddito. Questo significa che molti italiani non sono in grado di gestire al meglio le proprie finanze e tutelarle in un’ottica di medio-lungo periodo. Edufin 3.0 nasce quindi con l’intento di diffondere contenuti semplici e diretti sui temi della finanza.

La finanza e il risparmio privato a portata di click con Banca Generali

Il format del progetto, curato da Marco Montemagno, consiste in una serie di interviste informali con esperti di vari settori, che spiegano in modo chiaro e divertente i concetti finanziari più importanti. Dalla gestione più basilare del risparmio privato agli strumenti come gli ETF, dagli approfondimenti sulla figura del consulente e del corporate advisory, passando per gli investimenti sostenibili ESG. Punto di forza di Edufin 3.0 è che l’iniziativa promossa da Banca Generali su canali come Youtube, Instagram e TikTok non si limita a educare, ma cerca di coinvolgere un pubblico più vasto e diversificato, dalle nuove generazioni agli adulti, offrendo a tutti la possibilità di approfondire i temi finanziari attraverso un mezzo potente: i social media.

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Vincenzo Sanasi d’Arpe: “Senza Consap molte vittime della strada non sarebbero risarcite”

“Il ruolo sociale ricoperto da Consap – Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada – si fonda sul presupposto che tutti i danneggiati di un sinistro hanno diritto, in ogni caso, a un giusto risarcimento”: in occasione della Giornata per la Memoria delle Vittime della Strada il Prof. Vincenzo Sanasi d’Arpe, AD di Consap, ha ricordato l’importante ruolo sociale ricoperto dalla partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

 Consap

Consap: il ruolo sociale del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada

Il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada è un organismo di indennizzo gestito da Consap con l’importante funzione di assicurare a coloro che subiscono danni stradali un adeguato risarcimento. Vi sono infatti casi in cui le assicurazioni tradizionali non offrono la necessaria copertura: ad esempio, nell’eventualità di danni causati da veicoli non assicurati oppure di veicoli messi in circolazione contro il volere del proprietario, come nel caso del furto. Può inoltre capitare che, sebbene il veicolo sia correttamente assicurato, la compagnia assicurativa non provveda al rimborso, perché in fallimento o posta in liquidazione coatta. In queste eventualità, Consap interviene consentendo alle vittime di ottenere qualche forma di risarcimento, in virtù della convinzione, sottolineata dall’AD Vincenzo Sanasi d’Arpe, che tutti coloro che hanno subito questo genere di incidenti lo meritino.

Come fare richiesta di risarcimento a Consap: massimali e procedure

Consap gestisce il Fondo di Garanzia delle Vittime della Strada secondo le disposizioni dell’art. 286 del D.Lgs. 209/2005. La liquidazione viene effettuata dalle imprese designate dall’IVASS, consultabili nella sezione “Normativa” del sito della società. I massimali di risarcimento variano in base alla data dell’incidente. Ad esempio, fino all’11 giugno 2022, il massimale per danni alle persone era di € 6.450.000,00, mentre per danni alle cose era di € 1.300.000,00. Per avviare la richiesta, è necessario compilare un modulo specifico sulla homepage del FGVS, fornendo dettagli sul sinistro e inviarlo, insieme a documenti di supporto, all’impresa designata competente e a Consap. Questo processo rigoroso garantisce una gestione conforme alle normative vigenti delle richieste di risarcimento.

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Sabrina De Filippis anticipa importanti investimenti di Mercitalia in Lombardia al convegno SetteOttavi

“Un’opportunità per ottimizzare la connettività della regione con le maggiori destinazioni italiane ed europee e contribuire al potenziamento della capacità di interscambio modale delle merci di una delle aree più produttive del Nord Italia”: l’AD di Mercitalia Logistics Sabrina De Filippis ha spiegato l’importanza degli investimenti della società in Lombardia.

Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics

Mercitalia Logistics, grande attesi per i nuovi terminal logistici annunciati da Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis ha preso parte al convegno SetteOttavi, organizzato da Confindustria Brescia per fungere da punto di incontro tra istituzione e imprese nel mondo della logistica e dei trasporti. Nel corso dell’importante conferenza, a cui ha presenziato anche il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, l’AD di Mercitalia Logistics ha annunciato una nuova serie di importanti investimenti, per un totale di 3 miliardi di euro. “Gli investimenti costituiscono uno dei pilastri del nostro Piano Industriale, con oltre 3 miliardi di euro dedicati al rinnovo della nostra flotta, alle tecnologie e ai terminali, che rappresentano il cuore pulsante del mondo della logistica.” In particolare, Mercitalia Logistics ha programmato una serie di importanti iniziative in Lombardia, regione di cui Sabrina De Filippis ha sottolineato la centralità a livello economico e industriale. Nello specifico, il Polo Logistico del Gruppo FS aprirà due nuovi terminal, uno a Segrate (nei dintorni di Milano) e l’altro a Brescia. “In Lombardia siamo concentrati particolarmente sulla realizzazione dei nuovi terminal di Milano e Brescia per oltre 340 mila mq complessivi: un’opportunità per ottimizzare la connettività della regione con le maggiori destinazioni italiane ed europee e contribuire al potenziamento della capacità di interscambio modale delle merci di una delle aree più produttive del Nord Italia.

Sabrina De Filippis: “Così connetteremo la Lombardia al territorio europeo”

Sabrina De Filippis ha sottolineato l’importanza strategica di connettere la Lombardia alla rete europea TEN-T, operazione in cui l’istituzione dei nuovi terminal giocherà un ruolo determinante. L’AD di Mercitalia Logistics ha rivelato, nel corso del suo intervento, importanti dettagli su costi e tempistiche della loro costruzione: “Attraverso la società TerAlp sono in corso i lavori per oltre 100 milioni di euro nel terminal di Milano Smistamento a Segrate, che contiamo di completare entro il 2026, mentre a Brescia, con un investimento di oltre 60 milioni di euro, prevediamo l’attivazione nel 2028. Connessioni che ci consentiranno di movimentare i flussi delle merci, in linea con lo sviluppo dei corridoi della rete europea TEN-T.” Particolarmente atteso dalle imprese è il terminal bresciano ‘La Piccola’, che sarà, secondo le anticipazioni, dotato di attrezzature sofisticate che garantiranno altissimi standard di sostenibilità e sicurezza.

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Stefano Venier (Snam): “Innovazione fattore chiave per la neutralità carbonica”

L’innovazione è il fattore chiave per la transizione energetica verso un sistema a basse emissioni di carbonio. Questo è il messaggio che ha voluto trasmettere Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam, durante il primo evento della quinta edizione di “Green & Blue Talk”, promosso dal “Corriere della Sera”. 

Stefano Venier

Stefano Venier: “Futuro sostenibile? Servono soluzioni innovative”

Il 10 ottobre si è tenuto a Milano “Transition to Net Zero – Innovare l’Energia”, il primo evento di “Green & Blue Talk”, una serie di incontri sul tema dell’energia e della sostenibilità organizzati dal “Corriere della Sera” e da Pianeta 2030. Obiettivo della 5a edizione dell’evento: discutere le sfide e le opportunità che il settore energetico deve affrontare in un contesto geopolitico in continua evoluzione. Tra i protagonisti della giornata, che ha visto la partecipazione delle principali realtà italiane nel settore dell’energia, anche Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam, primo operatore europeo nel trasporto del gas naturale con una rete, in Italia e all’estero, di circa 38.000 km e attiva anche nello stoccaggio e nella rigassificazione. Il manager, che ha preso parte alla sessione dell’evento dedicata alla questione energetica, indipendenza e diversificazione per lo sviluppo del Sistema Paese, ha messo in evidenza il ruolo dell’innovazione, fattore indispensabile per il futuro sostenibile che l’Europa intende creare: “In un’azienda come Snam, che lavora per abilitare la transizione energetica, il tema dell’innovazione è sicuramente centrale. E l’innovazione – ha aggiunto Stefano Venier riguarda innanzitutto i processi, perché senza questi non troveremmo le soluzioni per arrivare alla neutralità carbonica, obiettivo che dobbiamo conseguire.

Stefano Venier: come Snam affronta la transizione energetica con innovazione interna e Open Innovation

Durante l’evento sono stati affrontati diversi aspetti legati alla transizione energetica, come la diversificazione delle fonti, la sicurezza degli approvvigionamenti, l’ottimizzazione dei costi, la riconversione degli impianti e la riduzione degli impatti ambientali. Sfide che Snam affronta grazie ad un approccio che Stefano Venier ha definito di “dual track”, basato su una combinazione di innovazione sia interna che ispirata al modello Open Innovation. “Gestire l’innovazione diventa quindi un fattore fondamentale”. Senza dimenticare un altro aspetto cruciale da considerare: “È necessario anche costruire una cultura adeguata che sappia recepire e sappia valorizzare l’innovazione portandola a tutti i livelli dell’azienda”, ha concluso l’AD.

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Wikiceo: tutto quello che devi sapere sul management in Italia

Se vuoi sapere chi sono i manager italiani più influenti, quali sono i settori industriali più importanti in Italia e come si è evoluta l’economia e l’industria del nostro Paese, c’è un sito che fa al caso tuo: Wikiceo è un portale di approfondimento dedicato al mondo manageriale italiano, che offre contenuti interessanti e affidabili su biografie, settori e storia.

Wikiceo, il portale dedicato ai top manager italiani

La mission di Wikiceo

Chi sono i manager italiani che hanno fatto la differenza nel loro settore? Come si è sviluppato il management in Italia nel tempo? Quali sono i settori industriali che caratterizzano il sistema economico italiano? A queste e altre domande risponde Wikiceo, il nuovo portale dedicato alla scoperta del mondo manageriale italiano. Contenuti interessanti e affidabili sulle esperienze formative e professionali dei principali Ceo italiani. La sigla “Ceo” sta per Chief Executive Officer, l’equivalente in Italia dell’Amministratore Delegato. Sul sito è possibile trovare le biografie aggiornate di imprenditori e top manager italiani, così come informazioni sui settori industriali che più di tutti rappresentano la forza propulsiva del Paese, dall’energia fino al settore aerospaziale.

Wikiceo, utile e facile da consultare

Wikiceo è un sito utile e facile da consultare per chi vuole approfondire le tematiche legate al management in Italia. Il portalee offre infatti una ricerca semplice e veloce delle biografie dei manager italiani, divisi per nome, cognome, azienda o settore. Basato sul software libero “MediaWiki”, sviluppato da Wikimedia Foundation per Wikipedia e adottato anche da portali come Wikihow, Wikiceo nasce con l’obiettivo di offrire ai suoi visitatori un’informazione di qualità. Il sito vuole raccontare le storie, le esperienze e le competenze dei manager italiani che hanno contribuito o contribuiscono allo sviluppo economico e industriale del nostro Paese. Dai “Top Manager di sempre” come Gianni Agnelli e Adriano Olivetti ai volti meno noti ma che oggi sono alla guida delle principali realtà del Paese.

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Progresso e sostenibilità nell’industria siderurgica: le qualità dell’acciaio secondo Gruppo Riva

L’acciaio è un materiale versatile, resistente e anche “green”: quali sono i principali vantaggi del suo utilizzo secondo Gruppo Riva.

Gruppo Riva

Gruppo Riva: l’acciaio guida il progresso della civiltà

Impiegato in quasi tutti i principali settori produttivi e tecnologici, l’acciaio costituisce da secoli una preziosa risorsa nello sviluppo della civiltà. La sua capacità di resistere alle pressioni, alle temperature, agli agenti atmosferici e alla corrosione, e la sua particolare flessibilità e duttilità hanno fatto sì che l’acciaio venisse utilizzato nei campi più disparati, con un ventaglio di applicazioni davvero molto ampio, favorendo di fatto il progresso. È stato anche grazie all’adozione, da parte delle industrie siderurgiche moderne come Gruppo Riva, di elementi innovativi negli assetti produttivi, organizzativi e finanziari. Le nuove tecnologie hanno infatti permesso di garantire livelli di produttività sempre maggiori, ma anche migliori condizioni di sicurezza e una più attenta tutela ambientale. Tutto ciò ha contribuito a rendere l’acciaio un materiale particolarmente all’avanguardia.

Gruppo Riva: l’acciaio è riciclabile all’infinito

Oggi la produzione di acciaio tramite il ciclo elettrosiderurgico rientra tra i cicli industriali più vicini all’idea di economia circolare e quindi in linea con i requisiti di uno sviluppo sostenibile. I prodotti contenenti acciaio possono essere infatti riutilizzati alla fine del loro ciclo di vita per un numero infinito di volte, senza mai perdere le proprie caratteristiche. Per questo motivo, l’acciaio prodotto a forno elettrico può essere considerato un prodotto “verde”. Anche qui, il ruolo delle aziende siderurgiche ha assunto particolare rilevanza. I crescenti investimenti nei forni elettrici hanno di fatto contribuito a far aumentare progressivamente la produzione di acciaio verde. Gruppo Riva abbraccia appieno tale filosofia produttiva, realizzando all’interno dei suoi stabilimenti esclusivamente acciaio da forno elettrico.

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Gianpiero Strisciuglio (RFI): “Con il PNRR e il piano decennale cambieremo le infrastrutture”

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il piano decennale del Gruppo FS sono due strumenti fondamentali per il futuro delle infrastrutture ferroviarie in Italia: è il messaggio lanciato da Gianpiero Strisciuglio, AD di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), a latere di un convegno organizzato a Bari.

L'AD di Rete Ferroviaria Italiana, Gianpiero Strisciuglio

Gianpiero Strisciuglio: il ruolo di RFI nel PNRR

Come influirà il Piano di Ripresa e Resilienza sul panorama delle infrastrutture ferroviarie in Italia? Quali le sfide e le opportunità che si presentano? Sono le domande alle quali ha provato a rispondere Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), società del Gruppo FS. In occasione del convegno “I ponti e le gallerie italiane del PNRR”, organizzato a Bari dalla Scuola di Ingegneria & Architettura del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, il manager alla guida della capofila del Polo Infrastrutture ha illustrato lo stato di avanzamento dei progetti finanziati dal PNRR. “Come RFI – ha ricordato Gianpiero Strisciuglioabbiamo l’83% dei progetti del PNRR già in fase realizzativa”. Ad oggi RFI è impegnata con oltre 4mila cantieri in tutta Italia, per un totale di più di 42 miliardi di euro tra nuove opere e manutenzione delle linee esistenti. Protagonista degli investimenti soprattutto il Mezzogiorno, dove nei prossimi dieci anni RFI investirà 47 degli 80 miliardi previsti dal Piano del Gruppo FS.

Gianpiero Strisciuglio: il futuro delle infrastrutture ferroviarie in Italia

Un Piano decennale, quello del Gruppo FS, che insieme alle risorse del PNRR avrà un impatto decisivo sullo scenario infrastrutturale del Paese, aumentando il numero di opere civili e migliorando la qualità dei servizi. Per Gianpiero Strisciuglio l’Italia ha la possibilità di compiere un vero e proprio “salto infrastrutturale” con effetti positivi dal punto di vista ambientale, economico e sociale. L’innovazione e la digitalizzazione i principali alleati di questo processo, in particolare sotto il profilo della diagnostica predittiva, oggi indispensabile per verificare lo stato di efficienza dell’infrastruttura ferroviaria e delle opere civili e coordinare la gestione del traffico ferroviario al verificarsi di emergenze e criticità. Non a caso, per stare al passo con l’evoluzione tecnologica RFI collabora con più di 50 università, coinvolgendo anche Italferr e ANAS.

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Luca Dal Fabbro: “Con gli impianti di recupero, si potrà provvedere fino al 30% del nostro fabbisogno di materie critiche”

“Ricordo che siamo la seconda potenza industriale europea, e quindi è molto importante avere anche una focalizzazione sulla strategia di approvvigionamento, assicurarci per evitare i problemi che abbiamo avuto lo scorso anno con il gas”: secondo il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, la sostenibilità è una questione strategica ancora prima che ambientale.

 Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: “Investimento da mezzo miliardo per ridurre la dipendenza dall’estero per le materie critiche

Iren si è candidata e si candida per essere il leader nel recupero delle materie prime critiche”: lo ha affermato Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, al Forum Ambrosetti, in una sessione dedicata proprio al tema della dipendenza. Che non è solo energetica e di combustibile, ma anche quella da materiali pregiati fondamentali per la costruzione degli apparecchi tecnologici: si tratta delle cosiddette ‘materie prime critiche’, rare sul territorio europeo, e che siamo costretti ad acquistare a caro prezzo, soprattutto dalla Cina. Tuttavia, ha sottolineato Luca Dal Fabbro, una soluzione c’è: si tratta degli impianti di recupero di materia, che possono restituire questi materiali a partire dal riciclo di apparecchi tecnologici, schermi di smartphone e computer: Iren è già pioniere di questa pratica, attraverso gli impianti di Arezzo e Torino che utilizzano tecnologie innovative per recuperare materie critiche a partire dagli schermi LED. Con un investimento di mezzo miliardo di euro, ha dichiarato il Presidente di Iren, si potrebbero costruire una decina di impianti in grado di provvedere al 30% del nostro fabbisogno di materie critiche.

Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro spiega le opportunità del biogas

Il recupero di materie critiche non è l’unica specialità di Iren. Luca Dal Fabbro ha esposto gli ambiziosi progetti della multiutility nell’ambito delle rinnovabili: in particolare le rinnovabili, ma anche il biogas. Di quest’ultimo l’Italia potrebbe produrre, secondo il Presidente di Iren, 10 miliardi di metri cubi all’anno, utilizzando esclusivamente scarti. Iren sta già investendo in questa tecnologia attraverso i propri impianti di Bari, Reggio Emilia e Liguria. Luca Dal Fabbro ha sottolineato che, essendo l’Italia il secondo Paese europeo più industrializzato, permettere ai nostri imprenditori di valersi di energia a basso costo è una priorità non solo ambientale, ma anche strategica. Con le fonti rinnovabili, Iren si è dimostrata in grado di offrire energia pulita a prezzi convenienti.

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