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IllyCaffè tra crescita record e strategie future: l’intervista a Cristina Scocchia

Negli ultimi anni, IllyCaffè ha conquistato risultati straordinari, consolidando la sua posizione di rilievo nel mercato del caffè. In una recente intervista, l’Amministratore Delegato Cristina Scocchia ha rivelato le chiavi del successo e le sfide affrontate dal Gruppo per continuare a crescere in un panorama commerciale internazionale sempre più complesso.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: crescita finanziaria e strategia per i mercati chiave

IllyCaffè ha recentemente riportato risultati finanziari eccezionali, con un aumento significativo dell’Ebitda del 18% e un balzo del 67% nell’utile netto. Questo successo è attribuibile a due fattori principali: il miglioramento dei principali mercati in cui il Gruppo è presente e un aumento dell’efficienza operativa. “Siamo riusciti infatti a far sviluppare Illy, come da piano strategico, in primis nel mercato americano, un segmento fondamentale perché ama i prodotti italiani di qualità: era un nostro preciso obiettivo riuscire ad incrementare la penetrazione”, ha specificato Cristina Scocchia evidenziando il desiderio dell’azienda di raggiungere una parità di peso tra il mercato statunitense e quello italiano. Le priorità del Gruppo per il futuro si concentrano su tre mercati chiave: gli Stati Uniti, l’Europa e la Cina. Mentre il mercato americano rimane un obiettivo cruciale per l’azienda, c’è una crescente attenzione verso l’Europa, dove IllyCaffè mira a espandere la propria presenza attraverso una distribuzione più ampia dei suoi prodotti. Per quanto riguarda invece la Cina, rappresenta un’enorme opportunità di crescita, nonostante le sfide attuali. IllyCaffè, ha precisato Cristina Scocchia, si avvale di collaborazioni strategiche con partner locali, come Chancemate, per penetrare efficacemente il mercato cinese, adattando i propri prodotti ai gusti e alle preferenze dei consumatori locali.

Cristina Scocchia: innovazione, sostenibilità e ottimismo per il futuro

Per mantenere la sua posizione di leadership, IllyCaffè si impegna nell’innovazione e nell’adattamento ai gusti globali. Mentre l’espresso rimane un simbolo dell’italianità nel mondo, il Gruppo cerca di diversificare la propria offerta per soddisfare le esigenze dei consumatori internazionali. Questo include lo sviluppo di prodotti come l’instant coffee per il mercato cinese e il “cold brew” per i mercati anglosassoni. “Rimaniamo alfieri dell’espresso – ha ribadito Cristina Scocchiama la nostra presenza in 140 Paesi del mondo ci stimola a trovare nuove soluzioni”. Sul fronte dello sviluppo sostenibile, IllyCaffè è da lungo tempo un pioniere nella promozione della sostenibilità e dell’economia circolare nel settore del caffè: “Abbiamo iniziato a occuparci di sostenibilità quando il termine non era ancora stato coniato o quasi”, ha sottolineato l’AD. L’azienda, oltre a collaborare con produttori e consumatori per promuovere pratiche agricole sostenibili, ha lanciato il primo caffè prodotto interamente attraverso l’agricoltura rigenerativa. Nonostante le incertezze legate al contesto geopolitico globale, il Gruppo rimane ottimista sulle prospettive future. “Lo scorso anno abbiamo avviato un programma d’investimento da 120 milioni di euro a Trieste che ci permetterà di accrescere la nostra capacità produttiva e logistica, con ricadute positive anche sull’occupazione”, ha quindi concluso Cristina Scocchia, sottolineando che “questo sforzo è confermato, con un orizzonte quinquennale”.</p

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Equità e merito: la visione di Cristina Scocchia per il futuro corporate

Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di Illycaffè, è una figura di ispirazione e un esempio di successo femminile nel mondo corporate. Attraverso la sua esperienza e le sue parole, emerge chiaramente il bisogno di superare gli stereotipi di genere che ancora permeano l’ambiente lavorativo, specialmente nelle posizioni di alto livello.

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè

Cristina Scocchia e la leadership femminile

Nella sua brillante carriera, Cristina Scocchia ha dimostrato che le competenze e lo stile di leadership non sono una questione di genere ma di capacità individuale e di carattere. Tuttavia, in Italia, solo il 3% dei CEO è donna, un dato che riflette la persistente visione stereotipata dei ruoli di leadership come preminenza maschile. La stessa manager osserva che la nomina di molte donne come Presidenti piuttosto che Amministratori Delegati, con compiti più istituzionali che esecutivi, rappresenti una conferma dei soliti schemi sociali. Riconosce tuttavia che anche piccoli passi, come l’incremento delle donne in posizioni di comando, possono innescare un cambiamento culturale necessario. Con una quota femminile del 30% tra i dirigenti di Illycaffè, Cristina Scocchia evidenzia l’importanza di offrire pari opportunità a tutti, indipendentemente dal genere, sottolineando che il vero valore risiede nella capacità di ciascuno di dimostrare il proprio merito.

Cristina Scocchia: fondamentale saper affrontare le sfide

La sua storia personale, priva di vantaggi pregressi e focalizzata sul duro lavoro e l’ambizione, serve da ispirazione per molte donne. Cristina Scocchia invita a non lasciarsi definire dal proprio punto di partenza, compreso il genere, e a perseguire i propri obiettivi con determinazione. In un contesto più ampio, l’esempio di Jacinda Ardern, ex Premier della Nuova Zelanda, che si è dimessa citando l’esaurimento delle energie, dimostra un approccio autentico e onesto alla leadership. Questo atto di trasparenza, secondo l’AD, dovrebbe essere valorizzato come un modello sia di impegno sia di realismo, poiché mostra che prendersi una pausa e riconoscere i propri limiti è segno di forza e saggezza. Attraverso le sue riflessioni, Cristina Scocchia non solo mette in luce le sfide che le donne affrontano nelle posizioni di leadership, ma incoraggia anche un cambiamento di prospettiva verso una maggiore inclusione e valorizzazione del merito, indipendentemente dal genere.

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Illycaffè: crescita a doppia cifra nel 2023, Cristina Scocchia conferma piani per Trieste

In attesa dell’approvazione del bilancio 2023, prevista per il 30 marzo, l’AD di Illycaffè Cristina Scocchia ha anticipato un altro anno da record per il Gruppo, con una crescita del fatturato che si attesta intorno al 5%.

Cristina Scocchia su Nordest Economia

Cristina Scocchia: il 2023 di Illycaffè, un altro anno da record

Nel corso del 2023, Illycaffè è riuscita a conquistare importanti quote di mercato in tutti i principali Paesi, in linea con i risultati da record raggiunti l’anno precedente. Nel piano industriale al 2028 si prevede un’ulteriore spinta sullo sviluppo internazionale globale. “Registriamo un’espansione a doppia cifra negli USA, che sono il nostro secondo mercato: il piano industriale oltreoceano prevede il raddoppio dei ricavi (oggi intorno ai 90 milioni). Abbiamo grandi aspettative anche in Spagna e Francia che sono oltre all’Italia i Paesi europei con le migliori potenzialità”, ha spiegato l’AD di Illycaffè Cristina Scocchia nell’intervista rilasciata a “Nordest Economia”. Il trend di crescita dovrebbe dunque proseguire anche nel 2024, nonostante lo scenario geopolitico ancora molto volatile. “Il blocco del canale di Suez che costringe le navi a circumnavigare l’Africa sta provocando per tutte le aziende, compresa Illycaffè, rincari in media del 30% dei costi della logistica e dei noli dei container verso Asia e Stati Uniti”, ha evidenziato la manager, ribadendo la scelta responsabile del Gruppo di non aumentare i prezzi, così come aveva fatto durante i rincari dell’energia a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina.

Cristina Scocchia: i piani per lo stabilimento di Trieste

Illycaffè si prepara al lancio in Italia della nuova macchina professionale Illetta, con cui punta a reinventare l’esperienza del caffè al bar. Ideata dall’architetto Antonio Citterio, usa l’iconico design a ponte per nascondere l’anima tecnologica che gli consente di azzerare l’errore umano. L’AD Cristina Scocchia ha confermato inoltre l’investimento da 120 milioni di euro nello stabilimento triestino. Qui “saranno realizzati una seconda tostatura e un ampliamento delle linee di produzione di tutti i prodotti più iconici. Il progetto sarà completato nell’arco del piano industriale. Stiamo rispettando i tempi. Abbiamo stabilizzato una sessantina di persone che avevano un rapporto di lavoro somministrato con contratti a tempo indeterminato”. Intanto, viene ribadita la volontà di Illycaffè di sbarcare in Borsa entro il 2026. “Siamo già passati ai principi contabili internazionali e alla redazione del bilancio integrato della sostenibilità dell’azienda per essere pronti a questo passaggio importante per l’azienda”, ha concluso Cristina Scocchia.

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Navigare l’oceano dei cambiamenti, Cristina Scocchia: il piano di crescita di Illycaffè

Nell’attuale panorama economico, le aziende devono affrontare sfide senza precedenti. Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di Illycaffè, non è da meno nel fronteggiare le tempeste del mercato globale. Con la saggezza trasmessa dai suoi nonni e l’esperienza acquisita in aziende come Procter & Gamble, L’Oréal e KIKO Milano, si prepara a condurre il Gruppo verso nuove rotte di crescita.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: la strategia resiliente di Illycaffè

La crescita non è mai un percorso lineare, specialmente in un ambiente in cui i costi di produzione sono in costante aumento. Illycaffè ha visto il costo di produzione aumentare del 15%, con un raddoppio dei prezzi delle materie prime. Tuttavia, Cristina Scocchia e il suo team hanno adottato una strategia coraggiosa. Come ha sottolineato l’AD, “tanto più è dura la salita tanto più devi accelerare per scollinare”. La visione è una delle tre stelle polari che guida il Gruppo e Cristina Scocchia sa esattamente dove vuole condurre l’azienda: verso una presenza globale sempre più forte e un “secondo mercato domestico” negli Stati Uniti. Il piano industriale di Illycaffè prevede una quotazione entro il 2026, dimostrando un impegno a lungo termine per il successo. La seconda stella polare è l’innovazione, unita alla trasformazione digitale e alla sostenibilità. Questi elementi sono cruciali per mantenere la competitività nell’odierno mercato globalizzato. Con il piano di crescita di Illycaffè, l’azienda mira a raddoppiare la sua presenza nell’e-commerce, cercando di passare dal 15% attuale a una quota ancora più importante. La sostenibilità è anch’essa centrale nella strategia del Gruppo che mira a creare valore per l’intera filiera, dimostrando una responsabilità sociale e ambientale.

Cristina Scocchia: un compasso morale solido è indispensabile

La terza stella polare di Illycaffè è rappresentata da un compasso morale forte. In un mercato turbolento, l’etica aziendale e la responsabilità sociale diventano sempre più importanti. Cristina Scocchia ha sottolineato l’importanza di evitare di scaricare i costi sulla filiera cercando di mantenere un equilibrio tra profitto e responsabilità. La visione del Gruppo è riflessa nel suo motto, “Live Happilly”, che è un’incarnazione dei valori di felicità, inclusività, rispetto e curiosità che da sempre guidano l’azienda. Nonostante l’instabilità dei costi di produzione, l’aumento dei prezzi delle materie prime e le sfide della logistica, Illycaffè rimane risoluta. Come sottolineato da Cristina Scocchia, “siamo tutti sulla stessa barca”. Questo spirito di resistenza, coraggio e solidarietà è una testimonianza della resilienza dell’azienda di fronte alle avversità. Dopo la pandemia e di fronte alle nuove sfide, il Gruppo è pronto a costruire il futuro con un nuovo piano industriale. Con una solida base di valori e un impegno per la sostenibilità, si prepara a navigare l’oceano dei cambiamenti economici.

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Cristina Scocchia (Illycaffè): “Per la nostra miscela di arabica selezioniamo solo l’1% di chicchi migliori al mondo”

Cristina Scocchia ripercorre l’iter che l’ha portata a diventare AD di Illycaffè e consiglia i manager del futuro sulle qualità necessarie per raggiungere il successo: “Coraggio, determinazione e tanto impegno sono caratteristiche basilari, che devono accompagnarsi a una grande capacità analitica, ma anche a una buona dose di intelligenza emotiva”.

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè

Il percorso manageriale di Cristina Scocchia e il focus su gusto e sostenibilità

Non tutti i grandi Gruppi possono vantare una AD con il percorso e le competenze di Cristina Scocchia. Dopo una carriera nella multinazionale statunitense Procter & Gamble, ha ricoperto la posizione di AD prima per L’Oréal e poi per KIKO Milano, riportando entrambe le società a livelli importanti di crescita dopo anni complicati. La manager è infine approdata a Illycaffè nel 2022 e sta portando il Gruppo verso nuovi traguardi. In una lunga intervista rilasciata a “Tgcom24”, l’AD espone quelle che sono, secondo lei, le qualità fondamentali per diventare un manager di successo: innanzitutto la perseveranza, la dedizione e la strategia, ma anche aspetti più sottovalutati come l’empatia e l’intelligenza emotiva. “Testa e cuore”, sostiene l’AD di Illycaffè, “devono andare a braccetto”. Il grande punto di forza del Gruppo resta, in ogni caso, il suo caffè: un prodotto la cui alta qualità viene garantita attraverso una attenta selezione delle materie prime e una cura meticolosa di tutti i comparti della filiera produttiva. Riguardo a questo aspetto, Cristina Scocchia sottolinea: “Realizziamo il nostro blend 100% Arabica selezionando solo l’1% dei migliori chicchi al mondo, acquistandoli direttamente dai produttori con i quali costruiamo una relazione di lungo periodo”. Ambiziosi anche i traguardi sul clima, che prevedono la Carbon Neutrality entro il 2033 e il completo abbattimento delle emissioni per il 2050.

I progetti di Cristina Scocchia con Illycaffè tra arte, gusto e ricerca

Cristina Scocchia mette in risalto l’importanza del mantenere un approccio creativo, facendo leva sulla intrinseca ricchezza culturale ed esperienziale di un materiale pregiato e antico come il caffè. Illy Chef Ambassador, ad esempio, celebra la sinergia tra caffè e alta cucina attraverso la creazione di miscele realizzate in collaborazione con chef stellati. Illy Art Collection, invece, unisce la bellezza estetica delle tazzine da collezione realizzate da grandi artisti con il gusto unico del caffè, nella direzione di una esperienza sinestetica. “Le Illy Art Collection rendono concreta l’idea di bellezza di Illy poiché chi assapora un espresso Illy in una tazzina d’artista associa, nel medesimo gesto, l’aroma e il gusto del blend a un’esperienza estetica completa, visiva e tattile, di contatto con l’arte contemporanea”. Estremamente importante, inoltre, investire sull’istruzione e l’innovazione, in modo da formare professionisti competenti in grado di lavorare la materia prima con il necessario rispetto e accompagnare il progresso tecnico dell’azienda. Cristina Scocchia fa riferimento, in particolare, al progetto dell’Università del Caffè, che dal 1999 ha formato oltre 350.000 persone in ogni aspetto della trattazione di questo pregevole prodotto.

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Cristina Scocchia: non permettete al vostro punto di partenza di definirvi

Intervistata da “Il Messaggero”, l’AD di Illycaffè Cristina Scocchia ha raccontato la propria esperienza come manager di successo e donna: un connubio troppo spesso ostacolato dagli stereotipi.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: anche io sono stata vittima degli stereotipi

Amministratore Delegato di L’Oréal, poi di KIKO Milano e adesso di Illycaffè, Cristina Scocchia ha vissuto gli effetti degli stereotipi di genere in prima persona. Lo ha raccontato nel corso di un’intervista rilasciata a “Il Messaggero”, in cui ha evidenziato come le donne siano purtroppo ancora vittime di tanti luoghi comuni. La prima volta che ha dovuto fare i conti con la diversità di genere è stato dopo essere entrata nella multinazionale Procter & Gamble mentre era ancora una studentessa universitaria. “Era il 2004 ed ero l’unica donna del team commerciale dell’area geografica che va dall’Europa dell’Est al Medio Oriente e all’Africa  – racconta – la diversità di genere e culturale è il primo muro che ho dovuto scalare”. E lo ha fatto alla grande, arrivando alla guida di importanti realtà internazionali. Non sono tante però le donne che riescono a conquistare lo stesso incarico, e non a causa di una mancanza di merito. “Purtroppo – ha evidenziato Cristina Scocchiacredo sia un ruolo professionale visto ancora come maschile”, e questo è legato al fatto che alcune caratteristiche necessarie come il prendere decisioni difficili sotto pressione, l’assertività e l’attitudine gestionale vengano riconosciute solo agli uomini, lasciando alle donne i cliché della dolcezza e della capacità di accudimento. “Noi donne, come gli uomini, abbiamo uno stile di leadership che non dipende dal genere, ma da competenze e carattere”, ha sottolineato la manager.

Cristina Scocchia: adesso sogno più donne in ruoli decisionali

Mi piacerebbe vedere più donne in posizioni di comando. È più frequente che ricoprano l’incarico di Presidente, un compito istituzionale e non esecutivo. E allora si ricade nei soliti schemi, poiché le doti richieste sono quelle dell’ascolto, della diplomazia e della capacità di mediazione. È un gran peccato, se si comincia da qui per un cambiamento culturale va anche bene, l’importante è che non ci si fossilizzi”. In Italia, solo il 3% dei CEO è donna. Una percentuale davvero esigua. Nella realtà guidata da Cristina Scocchia, la quota femminile tra i dirigenti arriva a toccare il 30%. “Un buon inizio”, sottolinea la manager, la quale poi precisa: “Tuttavia ciò che è veramente importante non è il numero, semmai che tutti abbiano la stessa opportunità nel dimostrare il proprio valore”. Rivolgendosi poi alle donne che non credono di riuscire a conciliare la carriera con la vita da mamma, Cristina Scocchia propone loro di “guardarsi dentro e capire ciò che si vuole, non lasciarsi spaventare dai sacrifici. È bellissimo fare solo la mamma, se è ciò che desideri, ma se la tua inclinazione è conciliare più ruoli, provaci. Ci saranno momenti difficili, resistere comunque vale la pena. Alle trentenni dico sempre: non permettete al vostro punto di partenza, e quindi anche all’essere donna, di definirvi”.

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Economia: l’AD Cristina Scocchia racconta perché bisogna essere positivi

Da gennaio 2022, Cristina Scocchia è Amministratore Delegato di Illycaffè, realtà presente in 34 Paesi. In una recente intervista con il Vicedirettore de “Il Giornale” Nicola Porro, l’AD spiega perché bisognerebbe essere ottimisti e racconta dell’impatto del costo delle materie prime sul settore agroalimentare.

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè

La situazione economica dell’Italia secondo Cristina Scocchia, AD di Illycaffè

Come una voce diversa dal coro, Cristina Scocchia crede nell’ottimismo e nell’impatto che l’essere positivi può avere sull’economia. Nell’intervista con Nicola Porro fornisce così il suo punto di vista sull’attuale situazione economica dell’Italia. “Il sistema economico in Italia in questo momento ha delle luci e delle ombre – afferma – le luci sono di più delle ombre. L’anno scorso abbiamo finito il 2022 con la crescita del PIL italiano al + 3,8%. L’Ocse ci dice che quest’anno l’Italia chiuderà di nuovo con il segno positivo. Certo, ci sarà una brusca frenata: dal +3,8% scenderemo al +0,6%. Ci fermeremo comunque in territorio positivo”. Una notizia quindi da tenere per buona. Anche l’inflazione è data in diminuzione: dall’8,7% al 6,7%. I numeri suggeriscono che il pericolo della recessione potrebbe essere dunque scampato. Confrontando inoltre l’economia italiana con le altre, l’AD di Illycaffè sostiene che l’Italia si starebbe comportando bene. Nonostante il crollo del 2020 e la decrescita del PIL più forte di tutti i Paesi industrializzati, il Belpaese si è ripreso, e lo dimostrano i numeri: nel 2021 si è registrato un +6,7% e nel 2022 un + 3,8%. “Il doppio quasi di quanto hanno fatto, ad esempio, gli Stati Uniti”, sottolinea Cristina Scocchia. Questo dimostra che, come Paese, nei momenti difficili sappiamo “tirarci su le maniche e dare il meglio di noi”, cosa che “anche questa volta ha pagato”.

Cristina Scocchia: l’impatto del costo delle materie prime sull’agroalimentare e una proposta alle aziende per vincere in futuro

Qual è stato l’impatto del costo delle materie prime sull’agroalimentare? L’AD di Illycaffè non può che ammettere che “l’impatto è stato fortissimo” e riporta l’esempio concreto dell’azienda da lei guidata. “Nel 2022 – racconta Cristina Scocchiaabbiamo avuto un aumento dei costi di produzione del 17%, ovvero più 43 milioni che per un’azienda come noi di 550 milioni di fatturato, è un’esplosione veramente molto grande”. Questo è stato il risultato di quella che chiama “la tempesta perfetta”: da un lato l’aumento del costo del caffè verde, dovuto al cambiamento climatico, dall’altro l’aumento di gas, energia, packaging, logistica, container, etc.

Il colpo più forte l’hanno però avuto le piccole realtà, che in Italia costituiscono il 95%. “Quando sei piccola è più dura perché tanto maggiore è la dimensione aziendale, tanto maggiore è la solidità finanziaria”, spiega infatti l’AD. Il problema è che con “una minore redditività e una minore solidità finanziaria riescono a investire meno in nuovi prodotti e nuove tecnologie; riescono ad attirare meno talenti a livello internazionale, di conseguenza perdono le battaglie a livello globale, perché a livello globale la dimensione fa ancora la differenza”. Cosa possono fare allora? Cristina Scocchia ritiene che per vincere in futuro, gli imprenditori italiani devono “aprire i propri capitali al private equity, al mercato, a forme di finanza straordinaria e devono aprire anche la gestione a manager che non appartengono alla famiglia”.

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“Business People” intervista Cristina Scocchia: impegno ESG insieme ai dati economici

Cristina Scocchia ha parlato del percorso intrapreso da Illycaffè per “integrare il valore con i valori”: focus sulle parole della manager nell’intervista rilasciata a “Business People”.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: la responsabilità sociale d’impresa in Illycaffè

Di strada ne è stata percorsa tanta ma il faro che guida Illycaffè rimane lo stesso dal principio: unire l’attività economica con l’impegno in termini sociali e ambientali. Lo aveva specificato Ernesto Illy, Presidente dell’azienda di famiglia dal 1963 al 2005, quando nel 1976 pronunciò queste parole: “La funzione dell’impresa industriale è fondamentale ed irrinunciabile, ma la sola prospettiva economica non può bastare a legittimare l’operato, dovendo essere integrata con il rispetto dell’uomo, della comunità e dell’ambiente”. Visione lungimirante che rispecchia tuttora le attività dell’azienda, guidata oggi dall’AD Cristina Scocchia con la stessa attenzione verso i temi della responsabilità sociale d’impresa, della sostenibilità e dell’impegno etico. In tal senso, sono tre le principali aree di intervento con cui opera Illycaffè e che le hanno consentito, tra le altre cose, di diventare Società Benefit nel 2019. La prima è “la catena responsabile del valore e dell’agricoltura sostenibile”, ovvero analisi e miglioramento degli impatti lungo tutta la filiera del caffè, ha sottolineato l’AD nell’intervista. La seconda è la responsabilità sociale, con programmi a sostegno dell’infanzia e della famiglia e con un focus sull’istruzione grazie a progetti realizzati nei Paesi produttori. A questo, ha aggiunto l’AD Cristina Scocchia, si sommano gli interventi di “economia circolare e quindi miglioramento dell’efficienza energetica e nel consumo delle risorse”.

Cristina Scocchia: Società Benefit e Certificazione B Corp, l’impegno di Illycaffè e gli obiettivi futuri

Come illustrato da Cristina Scocchia, Illycaffè è diventata una Società Benefit nel 2019: “È stata una scelta in linea con il Dna dell’azienda, con l’assetto valoriale che Ernesto Illy le ha trasmesso”. Il passo successivo è avvenuto nel 2021, quando è stata conseguita la Certificazione “B Corp”: prima azienda italiana del settore a essere certificata in tal senso, Illycaffè riconosce in questo “un passo fondamentale, perché si tratta di un riconoscimento terzo. È importante avere un comportamento responsabile nei confronti delle comunità e dell’ambiente, ma questo non può essere solo oggetto di un’autovalutazione”. La certificazione è infatti rilasciata da un ente imparziale che attesta l’impatto positivo dell’azienda sull’ambiente e sulle persone. La sfida è ora proseguire in tale direzione e continuare a fare ancora meglio, come specificato dall’AD Cristina Scocchia. “Chi non comprende che questa trasformazione culturale deve diventare un punto di forza perde un vantaggio competitivo”, ha spiegato nell’intervista, “e, di conseguenza, condanna la propria azienda a non avere un futuro”. Il ruolo dei leader è anche “integrare il valore con i valori, ossia integrare il valore economico con i valori etici sociali e ambientali”. Un commento, infine, sugli obiettivi di sostenibilità per il futuro: “Uno su tutti: il raggiungimento della Carbon Neutrality entro il 2030. Per centrarlo dovremo lavorare molto, è un target tanto sfidante quanto importante”.

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Lavoro e parità di genere: le considerazioni di Cristina Scocchia, AD di Illycaffè

Cristina Scocchia ha condiviso il proprio punto di vista su alcuni grandi temi del contesto lavorativo odierno: per l’AD di Illycaffè è importante “la creazione di una cultura aziendale meritocratica e inclusiva, capace di riconoscere il talento e crescerlo valorizzandone la diversità e l’unicità”.

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“Fondazione Gambero Rosso”: Cristina Scocchia ospite della rubrica “Parità di genere”

“Non lasciatevi scoraggiare e non permettete mai agli stereotipi e ai pregiudizi di decidere chi siete o chi volete diventare”: messaggio chiaro e diretto quello di Cristina Scocchia in una recente intervista rilasciata alla “Fondazione Gambero Rosso” per la rubrica “Parità di genere”. Tema su cui la manager e attuale AD di Illycaffè è impegnata da tempo per scardinare diversi stereotipi che ostacolano le pari opportunità. “Noi donne non abbiamo bisogno di un trattamento di favore”, spiega nell’intervista: “Abbiamo bisogno ‘solo’ di un cambiamento culturale che riconosca la centralità del merito e dia pari opportunità a tutti, senza pregiudizi e stereotipi”. Da qui nasce il suo impegno per “la creazione di una cultura aziendale meritocratica e inclusiva, capace di riconoscere il talento e crescerlo valorizzandone la diversità e l’unicità”. Competenze, leadership, pensiero strategico, gestione del cambiamento: sono questi i fattori con cui valutare le capacità delle persone e, come evidenzia Cristina Scocchia, sono “doti che hanno sia gli uomini che le donne”. È necessario, pertanto, un cambiamento culturale che consenta di valorizzare il talento e ciò che le persone possono mettere al servizio della comunità.

Il mondo del lavoro nella prospettiva di Cristina Scocchia: importante partire dal fattore culturale

Quali elementi per incentivare un diverso approccio alla questione? Secondo Cristina Scocchia, per fornire pari opportunità “bisogna agire innanzitutto a livello culturale”: “Spesso nelle famiglie manca la consapevolezza che entrambi i partner hanno pari diritto a realizzarsi in ambito lavorativo, per cui bisognerebbe favorire una più equa distribuzione dei carichi familiari che oggi ricadono per l’80% sulle spalle delle donne”. Insieme a questo, prosegue, serve anche “potenziare i servizi per le famiglie, dagli asili nido alle scuole elementari a tempo pieno” e un “uguale accesso alla formazione, materie scientifiche, tecnologiche e digitali le quali aumentano le possibilità di impiego, dando accesso a carriere più qualificate e più remunerate perché in linea con la transizione digitale e ambientale che stiamo vivendo”. La trasformazione auspicata da Cristina Scocchia può portare risvolti positivi anche dal lato economico: È uno spreco di risorse che non possiamo permetterci. Un’occupazione femminile al 60% varrebbe addirittura 7 punti di PIL, più di quanto ci aspettiamo dal PNRR”, spiega nell’intervista proponendo “un angolo diverso per far capire a tutti che l’empowerment femminile non fa bene solo alle donne, ma a tutti”. Infine, un messaggio rivolto alle nuove generazioni: “Provate a raggiungere i vostri sogni con impegno, passione, determinazione e tanta resilienza. Non lasciatevi scoraggiare e non permettete mai agli stereotipi e ai pregiudizi di decidere chi siete o chi volete diventare”.

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MBA Honoris Causa a Cristina Scocchia, riconosciuto il suo modello di leadership

Il Presidente di CUOA Business School ha evidenziato che “con il Master Honoris Causa in Business Administration, CUOA Business School intende riconoscere i suoi successi, la qualità e le competenze che caratterizzano l’elevata capacità manageriale di Cristina Scocchia”.

Cristina Scocchia

La leadership valoriale di Cristina Scocchia riconosciuta da CUOA Business School

Valori solidi, grandi capacità manageriali e forte senso etico: queste le qualità riconosciute da CUOA Business School a Cristina Scocchia in occasione dell’assegnazione di un Master Honoris Causa in Business Admnistration. Conferimento che giunge a conclusione di un anno di grandi sfide per l’AD di Illycaffè – azienda di Trieste specializzata nella produzione di caffè di alta qualità sostenibile – di cui ha assunto le redini a gennaio 2022. Una nuova pagina di un percorso professionale di successo che ha visto la manager operare in realtà di grande calibro quali Procter&Gamble, L’Oréal Italia e KIKO Milano. E riconosciuto oggi anche da CUOA Business School: “Con il Master Honoris Causa in Business Administration, CUOA Business School intende riconoscere i suoi successi, la qualità e le competenze che caratterizzano l’elevata capacità manageriale di Cristina Scocchia. In modo particolare ne apprezziamo lo stile di leadership valoriale, che ha caratterizzato la sua carriera”, così il Presidente Federico Visentin nel corso della cerimonia.

La soddisfazione di Cristina Scocchia: “È stata una cerimonia emozionante”

“Ha agito con pensiero strategico e piena consapevolezza di quanto il successo collettivo valga più di quello individuale”, ha aggiunto il Presidente di CUOA Business School, specificando come Cristina Scocchia “nel suo percorso professionale, si sia fatta guidare da forte senso etico e da grande attenzione per la responsabilità sociale e ambientale nel fare impresa”. È con questo spirito, infatti, che la manager è solita affrontare gli impegni derivanti dal suo ruolo di Amministratore Delegato: un incarico per cui ha spesso evidenziato la necessità di un approccio che integri “il valore con i valori”, principio ricordato anche durante la premiazione. Il Presidente di CUOA Business School ha infatti evidenziato che “è massima espressione del suo modello manageriale il pensiero, da lei più volte espresso, della necessità di un ‘Giuramento di Ippocrate’ anche per i manager: una bussola per l’operato di chi è al vertice delle organizzazioni e guida le imprese oltre la logica del profitto, verso una piena consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa”. Grande la soddisfazione di Cristina Scocchia: “È stata una cerimonia emozionante, soprattutto pensando che negli anni scorsi hanno premiato Mario Draghi e Leonardo Del Vecchio”, ha dichiarato l’AD di Illycaffè.

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Cristina Scocchia ospite del “Forum di Cernobbio”: l’intervista all’AD di Illycaffè

Restare “ragionevolmente ottimisti” nonostante i contesti geopolitico e macroeconomico non siano rassicuranti: così Cristina Scocchia nell’intervista al “Forum di Cernobbio”.

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Cristina Scocchia: ragionare con ottimismo, l’analisi dell’AD di Illycaffè

Guerra, energia, inflazione e post-pandemia sono alcune delle questioni principali che caratterizzano la contemporaneità a livello globale. Situazioni che gravano su imprese, famiglie e cittadini, alle prese con difficoltà sempre più evidenti. Si è parlato di questo al 48° “Forum di Cernobbio”, organizzato da The European House – Ambrosetti e tenutosi a Villa d’Este dal 2 al 4 settembre 2022. Al summit ha preso parte anche Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di Illycaffè, che ha fornito il punto di vista di chi vive da vicino l’impatto della crisi sul tessuto imprenditoriale nazionale. “Il contesto geopolitico e quello macroeconomico non sono rassicuranti, è normale che le aziende abbiano preoccupazioni per quelli che sono i mesi che ci aspettano”: l’AD ha inoltre riportato gli ultimi dati Cerved secondo cui “sono 100.000 le aziende a rischio di default nei prossimi mesi, aziende di piccole dimensioni soprattutto nel sud del Paese e nell’ambito dei servizi e delle costruzioni”. Nonostante la situazione, però, è importante mantenere la bussola e ragionare con ottimismo. “Credo che il nostro Paese abbia attraversato con successo delle crisi grandi tanto quanto quella che ci troviamo ad affrontare oggi”, così Cristina Scocchia: “Ce l’abbiamo fatta in passato, possiamo farcela anche oggi. Essere pessimisti porta solo ad aumentare i risparmi, che però non sono produttivi. Essere invece ragionevolmente ottimisti e positivi spinge i consumi, che sappiamo essere un volano per la produzione e quindi per i posti di lavoro”.

Cristina Scocchia: nel Paese c’è “tutto ciò che ci serve per riuscire ad affrontare questa sfida”

Dal punto di vista delle imprese, uno dei maggiori problemi da affrontare è il rincaro dei prezzi energetici. Come evidenziato da Cristina Scocchia, infatti, siamo vicini a una soglia di insostenibilità per la manifattura italiana”: “Ricordiamoci che siamo un Paese manifatturiero, le nostre aziende devono competere non solo con aziende americane che hanno dei costi 7 volte più bassi, ma anche con aziende francesi e spagnole che hanno comunque il prezzo dei beni energetici in qualche modo calmierato”. L’intenzione, comunque, è quella di rimanere positivi poiché “abbiamo tutto ciò che ci serve per riuscire ad affrontare questa sfida”. Nella fattispecie di Illycaffè, Gruppo che Cristina Scocchia guida da quasi un anno, la strategia ha l’obiettivo di puntare sulla crescita, crediamo che per uscire da questa tempesta quasi perfetta sia necessario crescere”. Pertanto, “espansione nei mercati internazionali, soprattutto Cina e Stati Uniti, digitale e sostenibilità”: queste “le tre stelle polari che speriamo ci guidino fuori dalla tempesta”, ha specificato l’AD nell’intervista. Infine anche una considerazione sul fatto che, a livello di Esecutivo, si continui nel sostegno verso imprese e famiglie come fatto negli scorsi anni: inoltre, “è importante che aumentino i servizi alle famiglie, abbiamo bisogno di asili nido, di scuole pubbliche a tempo prolungato, abbiamo bisogno di tutti quei servizi socio-educativi che permettono alle famiglie, mamma e papà, di potersi dedicare anche al lavoro e conciliare i due aspetti”.

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Il percorso professionale di Cristina Scocchia: l’AD di Illycaffè ne parla a “Fortune Italia”

Nell’intervista rilasciata a “Fortune Italia”, Cristina Scocchia ha ripercorso le esperienze maturate in carriera e analizzato anche alcuni aspetti che caratterizzano, in negativo, il mondo del lavoro in Italia.

 Cristina Scocchia

Cristina Scocchia intervistata da “Fortune Italia”: gli esordi in Procter&Gamble e la crescita professionale

“Arriva in azienda un gruppo di fornitori, salutano con molti ossequi i miei dirigenti, io sono invisibile. Poi si girano verso di me e mi porgono il cappotto. ‘Può appenderlo per favore?’, mi chiedono. ‘Volentieri’ rispondo. E mi presento: ‘Piacere, sono l’Amministratore Delegato’”: a raccontare l’episodio è Cristina Scocchia, ospite di “Fortune Italia” per un’intervista di ampia riflessione sulla propria carriera e in generale su alcuni tratti del mondo lavorativo italiano. Un ambiente che, a guardare l’esempio riportato dall’AD di Illycaffè, appare ancora troppo penalizzante nei confronti delle donne e dei giovani. Il contributo è fornito proprio da chi, negli anni, ha avuto modo di confrontarsi con realtà di diversa composizione e operative in vari mercati del mondo, quali Procter&Gamble, L’Oréal Italia, KIKO Milano e, in ultimo, Illycaffè: da qui deriva per la manager un esteso bagaglio di competenze orientato alla creazione di team variegati. Come raccontato nell’intervista, è già negli anni universitari che Cristina Scocchia riesce a incamminarsi in questo percorso. “È stata dura, per 3 anni ho lavorato dalla mattina alla sera, il tempo per studiare era dalle 23 alle 3 del mattino. È stato faticoso, ma ne è valsa la pena. Ho capito che era un treno da prendere subito, uno di quelli che passa una volta nella vita”: il riferimento è alla multinazionale Procter&Gamble, conosciuta in un career day all’Università Bocconi di Milano. L’azienda, dopo uno stage di 3 mesi, le propone l’assunzione: è l’inizio di una carriera di successo che la porterà verso posizioni di grande responsabilità manageriale.

Cristina Scocchia sul mondo del lavoro in Italia: mancano pari opportunità, quote rosa “medicina amara, ma necessaria”

Ripercorrendo la propria carriera, Cristina Scocchia racconta come l’esperienza in Procter&Gamble l’abbia condotta al vertice delle Cosmetics International Operations, con responsabilità del brand Max Factor in oltre 75 Paesi. Lo step successivo la vede operare in l’Oréal, realtà internazionale che la nomina AD della divisione italiana: “La sfida era costruire un team e fare un turn-around di vendite e di fatturato”, sottolinea, evidenziando come in quattro anni l’azienda sia “entrata nel retail, abbia investito in trasformazione digitale e lanciato nuovi prodotti e categorie di merce”. Arrivata in l’Oréal a 39 anni, “l’annuncio ufficiale l’ho fatto al mio quarantesimo compleanno. Sapevo che in Italia sarei stata più credibile a 40, che a 39”: una battuta, specifica, che rivela però come l’Italia non sia un Paese che offre pari opportunità a tutti, tende a penalizzare molto le donne e i giovani. Lo dico sempre con una punta di amarezza, ma dubito che in Italia avrei avuto le stesse opportunità che ho avuto quando avevo 20 anni. Le aziende italiane che investono sui giovani sono l’eccezione più che la regola”. Con capacità e impegno Cristina Scocchia riesce a proseguire nel suo percorso professionale ed entra nel 2017 in KIKO Milano, anche qui nelle vesti di AD: esperienza positiva che porta l’azienda a crescere anche negli anni complicati della pandemia. A inizio 2022 la manager fa ingresso in Illycaffè nel ruolo di AD: tra gli obiettivi, oltre alla crescita a livello nazionale e internazionale, anche una storica quotazione in Borsa per l’azienda.

 

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“La Stampa”: l’intervista a Cristina Scocchia (Illycaffè)

Cristina Scocchia è oggi alla guida di Illycaffé. Manager in grande ascesa, è anche membro del CdA di Fincantieri e di EssilorLuxottica.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: passione e impegno le chiavi per raggiungere risultati importanti

L’ascesa in Procter&Gamble avviata già durante gli anni all’Università Bocconi, la leadership delle Cosmetics International Operations, il risanamento di L’Oréal Italia e in seguito di KIKO Milano, e infine l’approdo ai vertici di Illycaffè. È solo un breve sunto della carriera di Cristina Scocchia. Originaria di Sanremo, classe 1973, la top manager si è fatta strada nel panorama nazionale e internazionale grazie soprattutto alla capacità di dare un nuovo corso alle aziende che ha guidato. I successi ottenuti vanno di pari passo con la sua reputazione online: al momento suo è il primo posto nella classifica del settore Food&Retail, così come il 22° (seconda tra le donne) nella classifica generale. “Non seguo le classifiche – ha commentato Cristina Scocchia rispondendo alle domande del quotidiano “La Stampa” – ma sono contenta di avere la fortuna di poter lavorare molto con tantissima passione e impegno, raggiungendo importanti risultati”. La nomina ad Amministratore Delegato di Illycaffè è l’esempio di come la carriera non sia uno sprint, ma una vera e propria “maratona” durante la quale “si possono ottenere dei riconoscimenti, ma ci sono anche cadute e ti puoi sbucciare le ginocchia per poi rialzarti, tirare il fiato e tornare a correre”.

Cristina Scocchia e il suo rapporto con i social

Una strada che tuttavia non bisogna percorrere da soli: “Bisogna sapere gioire dei successi ma anche guardare indietro per aiutare chi sta affrontando la propria maratona”. Una lezione che per Cristina Scocchia vale per tutti gli ambiti della vita, compresa quella social. Oggi la manager ha un profilo Linkedin e di recente è sbarcata anche su Instagram: “Molte persone, soprattutto donne che intraprendono una carriera, mi vedono come un esempio e mi contattano: cerco di rispondere a tutti. Se nel mio piccolo posso dare ispirazione, la giusta grinta, se posso dare una mano ne sono felice”. Intanto l’AD di Illycaffè lavora tra Milano, Trieste e New York per raddoppiare il mercato estero, in particolare quello statunitense, che per il Gruppo è il più importante dopo quello italiano. E non solo: sotto la sua guida il leader della produzione di caffè sta preparando anche il suo ingresso in Borsa. Nonostante gli impegni, Cristina Scocchia si occupa da sola della gestione dei suoi profili social: “Anche se il tempo a mia disposizione è quello che è, con un mercato da seguire in oltre 100 Paesi e una famiglia, è un modo bello per comunicare. La leadership non è portare medaglie, ma prendersi cura delle persone: questa è la mia etica del lavoro. Il raggiungimento di risultati – conclude – va condiviso”.

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Giovani e lavoro, cosa manca alle imprese per attrarli: Cristina Scocchia al Meeting di Rimini

Cristina Scocchia, ad di Illy Caffè, ha preso parte al Meeting di Rimini per parlare di lavoro, di giovani e di leadership.

Cristina Scocchia al Meeting di Rimini

Tra i tanti ospiti dell’edizione 2022 del Meeting di Rimini c’era anche Cristina Scocchia, amministratore delegato di Illy Caffè ed ex CEO in KIKO e L’Oréal. Da maggio 2022 ricopre inoltre l’incarico di membro del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Rischi e del Comitato Nomine di Fincantieri (di quest’ultimo è anche Presidente). Cristina Scocchia, in una intervista pubblicata sul canale Youtube ufficiale del Meeting di Rimini, ha parlato del futuro del mercato del lavoro, dell’importanza del capitale umano in una azienda e delle sfide che ci aspettano. Ha inoltre riflettuto sul significato di questa importante kermesse, e sul titolo assegnato a questa edizione del 2022: "Una Passione per l’uomo". "Io credo sia un titolo bellissimo", ha commentato la manager, "perché richiama ognuno di noi alla nostra responsabilità anche di leader".

Cristina Scocchia: il significato di leadership e il futuro del mercato del lavoro

Ma cosa significa, nel concreto e al giorno d’oggi, essere un buon leader? Per Cristina Scocchia significa "non tanto avere il potere, ma avere la responsabilità. Se si è un leader si è responsabili delle persone che ci vengono affidate, delle persone che di te si fidano e che a te si affidano. Nei momenti difficili le persone vogliono potersi affidare, allora in qualità di leader avremo il dovere di prenderci cura di tutti, in particolare di chi è più fragile e vulnerabile". Per quanto riguarda il mercato del lavoro, Cristina Scocchia ha evidenziato come davanti a noi si prospettano diverse sfide: "Abbiamo tanti giovani che vorrebbero trovare un lavoro, ma purtroppo non ci riescono perché non hanno ricevuto un percorso d’istruzione e formazione adeguato alle esigenze del mercato attuale. D’altro canto, abbiamo giovani che il lavoro ce l’hanno ma decidono comunque di dimettersi anche senza averne trovato un altro, perché? Perché le aziende non riescono a essere abbastanza partecipative, coinvolgenti, valoriali".

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Prospettive di crescita in Illycaffè: Cristina Scocchia guida il Gruppo verso la quotazione

In seguito alla nomina ad Amministratore Delegato di Illycaffè, Cristina Scocchia ha fatto il punto su alcuni dei maggiori obiettivi che attendono lo storico Gruppo di Trieste.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia e Illycaffè, prospettive di sviluppo

Manager dalla solida esperienza internazionale, Cristina Scocchia è approdata in Illycaffè a gennaio 2022, quando il Gruppo l’ha nominata al ruolo di Amministratore Delegato. Una sfida professionale che, dopo le esperienze di successo in L’Oréal Italia e KIKO Milano, la vede impegnata nel definire e implementare la prossima fase di crescita per Illycaffè. La stessa manager aveva anticipato, in un’intervista al “Corriere della Sera”, il sopraggiungere di una nuova avventura in un importante Gruppo italiano. L’annuncio giunse poi a novembre 2021 quando Cristina Scocchia confermò si trattasse di Illycaffè, con nomina resa effettiva dal 1° gennaio 2022. La manager approda così in un settore del tutto diverso rispetto alle precedenti esperienze lavorative: il ruolo, come confermato da Cristina Scocchia in diverse interviste, prevede obiettivi di grande portata come quello della quotazione in Borsa.

Cristina Scocchia: gli indirizzi previsti nel futuro Piano Industriale

Con Cristina Scocchia Illycaffè si pone l’obiettivo di rafforzare la propria posizione competitiva in Italia, mercato chiave in cui punta a crescere sia nel settore Horeca sia negli altri canali. L’azienda di Trieste, specializzata nella produzione di caffè di alta qualità sostenibile, ha infatti in programma anche di espandersi nel canale della grande distribuzione. Sul fronte estero, il Gruppo intende crescere a livello internazionale partendo dall’Europa, zona che presenta ampi margini in Paesi quali Spagna, Francia e Germania. Lo sviluppo del business guidato da Cristina Scocchia ha poi in programma di raggiungere i mercati statunitense e cinese, ritenuti strategici dal Gruppo. Non da ultimo, tra gli obiettivi indicati dall’AD anche importanti strategie di crescita per realizzare un efficace processo di quotazione in Borsa.

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L’AD di Illycaffè Cristina Scocchia si racconta in un’intervista a “Quarta Repubblica”

Cristina Scocchia è l’attuale Amministratore Delegato di Illycaffè. Prima di entrare nella famosa azienda leader nella produzione di caffè, ha guidato due importanti realtà della cosmetica: L’Oréal Italia e KIKO Milano.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: il percorso che l’ha portata a diventare Amministratore Delegato a 40 anni

In un’intervista del 2021, Cristina Scocchia racconta di essersi interessata al percorso per diventare AD durante gli anni dell’università, in particolare a seguito di una presentazione tenuta da un’importante multinazionale americana, la Procter & Gamble. Affascinata dai loro discorsi sul talento, la valorizzazione e il merito, decise di mandare un curriculum e fu assunta per uno stage di tre mesi a Roma. Al termine dello stage, l’Amministratore Delegato dell’azienda le propose un contratto, con la premessa che oltre a lavorare a tempo pieno si sarebbe dovuta laureare a pieni voti. "Mi disse: qui devi lavorare come se fossi laureata e poi laureati col massimo dei voti perché noi assumiamo solo chi ha 110", ricorda. L’AD di Illycaffè ammette che la gavetta è stata dura ma che quando le si è palesata l’opportunità non ha perso tempo. Dopo la laurea si è occupata per quattro anni della vendita in Europa e negli Stati Uniti di un prodotto per dentiere. Nel 2013, all’età di 40 anni, è stata chiamata da L’Oréal per guidare la filiale italiana e con la sua gestione è riuscita a riportare l’azienda alla crescita, ottenendo persino il riconoscimento della legione d’onore dall’ambasciatore francese per l’obiettivo raggiunto.

Cristina Scocchia in KIKO: da co-pilota di una multinazionale estera a pilota di una multinazionale italiana

Una volta vinta la sfida di far tornare L’Oréal a prosperare, Cristina Scocchia affronta una nuova avventura. "A quel punto ho sentito che non volevo più fare il copilota, occupandomi di un’azienda bellissima ma come capo di una filiale. Volevo provare a fare non più il copilota ma il pilota", afferma. Così diventa Amministratore Delegato di KIKO, portando l’azienda a raggiungere i 600 milioni di fatturato e ad aprire circa 900 negozi in 27 Paesi. Grazie a un importante percorso di trasformazione fortemente voluto dall’AD, l’azienda è riuscita a dare grande prova di resilienza persino in un periodo difficile come quello della pandemia. Le basi strategiche gettate tra il 2018 e il 2019, comprendenti innovazione di prodotto, crescita dell’e-commerce e trasformazione digitale, hanno infatti permesso a KIKO di raddoppiare la profittabilità in due anni e di resistere al colpo dato dalla pandemia. In piena emergenza Covid-19, l’azienda è persino stata capace di estendersi in tre nuovi Paesi, aprendo negozi nei Balcani, in Arabia Saudita e in Grecia. La KIKO guidata da Cristina Scocchia ha conquistato anche il mercato cinese, dove è cresciuta esponenzialmente in pochissimo tempo, soprattutto grazie all’e-commerce.

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Cristina Scocchia (AD di Illycaffè): Piano Industriale a breve, puntiamo alla quotazione in Borsa

Cristina Scocchia ad “Adnkronos”: “Abbiamo un Piano Industriale a cui sto lavorando insieme a tutta la squadra da quando mi sono insediata e che condivideremo a breve con il CdA”.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia, il punto sugli obiettivi di Illycaffè nelle parole dell’AD

Nuovo Piano Industriale e prospettive di crescita in arrivo per Illycaffè, storica azienda di Trieste specializzata nella produzione di caffè di alta qualità sostenibile. Ne ha parlato recentemente Cristina Scocchia, AD del Gruppo da gennaio 2022. “Questo Piano ha due obiettivi: avviare una nuova fase di crescita e preparare l’azienda alla quotazione in Borsa nell’arco di Piano 2023-26”, evidenzia nell’intervista ad “Adnkronos”: “Vogliamo farlo rafforzando la posizione competitiva che abbiamo in Italia, che per noi è il mercato chiave su cui vogliamo continuare a crescere sia nell’Horeca sia negli altri canali. In Europa invece vogliamo accelerare e in Cina e USA vogliamo addirittura raddoppiare”. Intenzioni ben definite per una crescita in cui la grande scommessa è “l’e-commerce che conta il 15% e vogliamo raddoppiarlo nell’arco di Piano”. Come osservato da Cristina Scocchia, il Piano Industriale sarà di durata quinquennale e giungerà in un contesto storico di post-pandemia e di conflitto in Ucraina. Una “tempesta perfetta” che “non riguarda solo la nostra azienda ma tutte le aziende e tutti i settori”, specifica nell’intervista: “Il problema è che l’impatto di questi avvenimenti non sarà solo a livello economico e politico ma anche sociale e culturale. E di questo si deve tenere conto anche quando si elaborano le strategie aziendali future”.

Cristina Scocchia: in atto “tempesta perfetta” a livello internazionale, serve resilienza e coraggio

Sottolineando come la razionalizzazione dei costi sia “una condizione necessaria ma non sufficiente”, Cristina Scocchia ha condiviso il suo pensiero su come ambire alla crescita: “Servirà un mix strategico basato su innovazione, sostenibilità e trasformazione digitale, perché questo è l’unico modo in una tempesta perfetta per mantenere la competitività aziendale. E poi servirà un mix di resilienza e coraggio, che è necessario per continuare a investire in una situazione di costi alle stelle come questa”. Nonostante il contesto storico, il 2022 per Illycaffè “è partito molto bene”: “Rispetto al +18% di ricavi che avevamo fatto nel 2021 quest’anno stiamo facendo ancora meglio. È un segnale di ottimismo e positività”. La strategia è ora “assorbire questo aumento dei costi senza riversarlo su tutta la catena del valore” e “la capacità oggi sta proprio nell’avere la flessibilità per rispondere a questi fattori esogeni in maniera rapida”, aggiunge Cristina Scocchia. Una riflessione, in conclusione, sulla grande opportunità fornita dal PNRR, definito come “un’occasione storica paragonabile al Piano Marshall”: “Sprecare questa opportunità sarebbe un peccato che le generazioni future non ci perdonerebbero”, così la manager al termine dell’intervista.

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Mercati USA e Cina, nuovi trend e quotazione: la nuova sfida in Illycaffè di Cristina Scocchia

Dopo aver risanato L’Oréal Italia e KIKO Milano, Cristina Scocchia ora ha il compito di guidare l’espansione di Illycaffè e il suo ingresso in Borsa. Un percorso, ha dichiarato la manager a "Repubblica", che verrà portato a termine nonostante i mutamenti negli scenari macroeconomici.

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Cristina Scocchia: "Caffè? Nel 2020 quasi la metà è stata consumata in casa"

Oltre un decennio nel settore della cosmetica non ha impedito a Cristina Scocchia di prendere in mano le redini di Illycaffè. Lo scorso gennaio, terminata l’avventura in KIKO Milano, la manager ha fatto il suo ingresso nel Gruppo di Trieste con due obiettivi ben precisi. Innanzitutto, il leader italiano nella produzione di caffè vuole dare il via ad un nuovo ciclo di espansione. Ma la vera sfida per l’azienda di Andrea Illy è arrivare a Piazza Affari. La scelta di affidare il processo a Cristina Scocchia non è un caso. Il curriculum della nuova AD di Illycaffè parla chiaro. In meno di dieci anni ha prima risanato L’Orèal Italia, per poi rilanciare anche il Gruppo di Antonio Percassi, riuscendo ad arginare con successo gli effetti della crisi causata dal Covid-19. Non sorprende dunque che la manager abbia già in mente la strategia da sottoporre al CdA. Un Piano che, ha spiegato in una recente intervista pubblicata su "Repubblica", tenga conto dei cambiamenti che la pandemia ha portato nelle abitudini dei consumatori. Gli ultimi dati del Consorzio promozione caffè sul consumo degli italiani dicono infatti che nel 2020, su 100 tazzine bevute, 48,5 sono state consumate a casa, 8,5 a casa di amici, solo 13,6 al bar e 13,3 al lavoro: "Un cambio di paradigma – ha spiegato – per tutti quelli come Illy che hanno le radici nel canale Horeca, una tendenza che proseguirà nei prossimi mesi visto che con il lockdown gli italiani si sono comprati le macchinette e un caffè su tre viene consumato in cialde".

Cristina Scocchia: "Incertezze dei mercati non impediranno l’ingresso di Illy in Borsa"

Per avviare la nuova fase di crescita, la manager intende cavalcare il trend positivo delle vendite online, che oggi rappresentano per Illy circa il 15% dei ricavi: "L’obiettivo è spingere su questo canale e raddoppiare. Ma – aggiunge Cristina Scocchiainvestiremo anche nei punti vendita che oggi sono 200 nel mondo, dalla A di Azerbaijan alla U di Usa". Ed è proprio sul mercato statunitense, il secondo più importante dopo l’Italia, che la società concentrerà buona parte dei suoi sforzi con l’intento di raddoppiare le vendite. Ma l’orizzonte di Illycaffè si estende anche ad Est: "La Cina è un mercato strategico dove investiremo molto. Il nostro è un caffè speciale, con un posizionamento di alta gamma, è uno degli aromi dell’Italia, e vogliamo fare leva sul nostro DNA per crescere all’estero partendo dall’Europa ed espanderci poi in Asia e Nord America". Obiettivi che, una volta raggiunti, serviranno da volano alla quotazione in Borsa. Sull’argomento la manager si dice ottimista, nonostante le incertezze su energia e materie prime: "Ogni crisi porta con sé anche delle opportunità. In quest’azienda ho trovato un’altissima qualità delle persone e dei processi, che mi rende fiduciosa nelle sue prospettive future. Non sarà il vento macroeconomico di questi mesi a impedire a Illy di andare avanti nel percorso verso la Borsa", conclude Cristina Scocchia.

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Cristina Scocchia entra in Illycaffè: sfide e obiettivi della manager

Da gennaio 2022 Cristina Scocchia è approdata in Illycaffè nel ruolo di Amministratore Delegato: una nuova sfida professionale dopo le esperienze di successo in Procter&Gamble, L’Oréal Italia e KIKO Milano.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia, l’incarico di AD in Illycaffè

Cristina Scocchia è pronta ad avviare una nuova fase di crescita in Illycaffè, accompagnando il Gruppo verso nuovi mercati esteri e verso l’ingresso in Borsa. Era stata l’attuale AD ad anticipare la notizia in un’intervista al “Corriere della Sera”: una nuova avventura in un importante Gruppo italiano, attivo in un settore diverso rispetto a quelli in cui la manager ha operato in precedenza. L’annuncio è poi giunto a novembre 2021, quando Cristina Scocchia confermò il sopraggiungere della nuova nomina a partire dal 1° gennaio 2022. Reduce dall’intenso lavoro svolto in KIKO Milano – che ha permesso di raddoppiare la profittabilità puntando su innovazione di prodotto, trasformazione digitale ed espansione geografica – oggi la manager è quindi al lavoro nel nuovo incarico di AD della storica azienda di Trieste: l’obiettivo, come reso noto, è portare Illycaffè a compiere il proprio ingresso in Borsa.

Illycaffè: i piani dell’AD Cristina Scocchia

Dagli esordi in Procter&Gamble agli incarichi di Amministratore Delegato di L’Oréal Italia e KIKO Milano, Cristina Scocchia non è nuova in quanto a esperienze presso grandi realtà aziendali. Ciò le consente di attingere da un bagaglio manageriale che, ampliato negli anni, le ha permesso di guidare le aziende verso la crescita. Gli stessi obiettivi combaciano con il nuovo tragitto di Illycaffè: come dichiarato dal Gruppo, è un percorso che giunge anche “in considerazione della fase positiva del mercato dei capitali e della volontà di avviare il processo di quotazione”. Diversi e significativi gli indirizzi da percorrere sotto la guida di Cristina Scocchia: tra questi, un nuovo ciclo di sviluppo per rafforzare la presenza di Illycaffè nel settore Horeca; l’espansione aziendale nel canale della grande distribuzione; la crescita nei mercati esteri, con Stati Uniti e Cina in particolare interesse; non da ultimo, porre basi solide per innescare un efficace processo di quotazione in Borsa.

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Illycaffè si affida a Cristina Scocchia per debuttare in Borsa ed espandersi in Cina e Usa

Dallo scorso gennaio Cristina Scocchia è passata a Illycaffé. La manager è pronta a dare il via ad una nuova fase di crescita e accompagnare il Gruppo verso la quotazione in Borsa.

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Con la nomina di Cristina Scocchia, Illycaffè si prepara ad un nuovo ciclo

Dopo quasi cinque anni dedicati al risanamento e al rilancio di Kiko Milano, Cristina Scocchia è alle prese con una nuova importante sfida per la sua carriera. Dal 1° gennaio la manager guida Illycaffè nelle vesti di Amministratore Delegato. L’azienda specializzata nella produzione di caffè ha scelto di affidarsi all’ex manager di Kiko con un obiettivo ben preciso: la volontà del Gruppo è infatti quella di quotarsi in Borsa. Non si tratta tuttavia dell’unica priorità. Per il 2022 Illycaffè intende portare avanti un nuovo ciclo espansivo. La decisione di consegnare le redini dell’azienda nelle mani di Cristina Scocchia non è un caso. Il percorso della manager, dai primi anni in Procter&Gamble fino all’ultima esperienza, è infatti costellato di successi.

Cristina Scocchia: anticipazioni sul nuovo Piano industriale

Fin dai primi giorni del suo mandato, Cristina Scocchia è stata impegnata nella definizione del nuovo Piano industriale quinquennale, che presenterà al CdA nelle prossime settimane. Per mettere le basi del processo di quotazione in Borsa e soprattutto dare il via alla nuova fase di crescita, la manager punta a rafforzare la presenza storica del brand nel settore Ho.Re.Ca., ma soprattutto ad espandersi nel canale della grande distribuzione: “Durante i lockdown – ha detto il nuovo AD di Illycaffè – le vendite di prodotti per il consumo domestico in casa sono molto cresciute dopo l’introduzione dello smart-working. Vogliamo sviluppare ulteriormente la trasformazione digitale dove prevediamo il raddoppio dei ricavi dell’e-commerce, che oggi vale il 15% del business, a quota 140-150 milioni”. Sul fronte dei mercati esteri, l’obiettivo è raddoppiare i volumi di vendita negli Stati Uniti e in Cina. Nel primo caso, si rivelerà fondamentale la partnership avviata nel 2021 con l’apertura di capitale a Rhone Capital. Sulla quotazione in Borsa i tempi sono ancora prematuri, spiega Cristina Scocchia: “Il Piano industriale è costruito su questo scopo. In questo tipo di operazioni sono tante le variabili esogene in campo. Si tratta – conclude – di scelte strategiche la cui elaborazione potrebbe richiedere mesi”.

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