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6 Settembre 2019

Dieta e Alimentazione

La prestigiosa cucina «D’O» ospita le ostriche Sandalia di I love Ostrica

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  • 6 Settembre 2019

Le ostriche di I love Ostrica, l’esclusivo format di shop online (www.iloveostrica.it), catering e degustazioni con protagoniste ostriche, crudités di mare e pescato di altissima qualità, entrano nella prestigiosa cucina del Ristorante «D’O»di San Pietro all’Olmo, Cornaredo (MI), con un’eccellenza della produzione ostricola sarda: le ostriche Sandaliadiventano protagoniste del nuovissimo piatto “Ostrica Sandalia, champagne e spinaci novelli”.

Per il piatto proposto, la scelta da parte del bergamasco Luca Nicoli, patron di I love Ostrica e profondo conoscitore della cultura ostricola, ricade su un’eccellenza nostrana. La Sandalia proviene dalla Cooperativa Pescatori Tortolì, in provincia di Ogliastra. Fondata negli anni Quaranta, la cooperativa ha profonde radici nel territorio sardo e si è distinta, per tutto il secolo, per il suo lavoro, tanto da diventare un punto di riferimento per la mitilicoltura, l’ostricoltura e l’acquacoltura.

L’ostrica Sandalia racchiude tutti i profumi del territorio, appagando l’olfatto già all’apertura. Candida, perlata, al palato equilibrata, carnosa, inizialmente salina, presenta un’interessante croccantezza, dovuta alla gradevole callosità del mollusco. Un’esperienza di sapore che, nell’accostamento culinario con champagne e spinaci novelli, delizierà gli ospiti del Ristorante D’O.

Nella versione proposta da «D’O», l’ostrica è concepita, quindi proposta, nella sua forma “destrutturata”. Scomposta in due parti, all’ospite sarà possibile cogliere, al palato, le differenti sensazioni e consistenze: dal muscolo, equivalente di croccantezza e tendenza dolce, al corpo, sinonimo di setosità e polposità.

Si rinviene l’armonia dei saporie l’equilibrio dei contrastiche rendono l’assaggio una vera e propria esperienza gastronomica. «Siamo orgogliosi che un ristorante simbolo della cucina italiana come è D’O abbia selezionato una nostra ostrica per la propria carta. Le ostriche si rivelano, ancora una volta, un prodotto versatile, affascinante per gli abbinamenti cui si presta; essa racchiude un mondo che viene magistralmente rappresentato da questa collaborazione» – ha dichiarato Luca Nicoli, fondatore di I love Ostrica.

Le ostriche, d’altronde, rientrano perfettamente nell’ottica puramente POP di cui il rinomato ristorante si fa portavoce con la sua cucina. La tradizione delle ostriche, infatti, conserva le memorie delle popolazioni dell’Antica Roma, e torna adesso in Italia in un percorso di riscoperta culinaria destinato a crescere.

Per info e prenotazioni: Ristorante D’O http://www.cucinapop.do

 

I LOVE OSTRICA. I love Ostricanasce da La Piazzetta del Pesce, e-commerce e delivery di pesce di alta qualità per ristoranti e privati, realtà fondata nel 2007 da Luca Nicoli, oggi a tutti gli effetti leader nella distribuzione italiana di prodotti di lusso, in particolare ostriche. Considerate che nell’ultimo anno sono oltre 2.000.000 le ostriche distribuite in Italia. L’accurata selezione dei fornitori, a cui viene imposto un rigido capitolato di autocontrollo, è alla base dell’alta qualità di ogni prodotto che viene tracciato in tutta la sua filiera produttiva, dal momento in cui viene pescato fino alla consegna. Con I love Ostrica, il portale di lusso che si occupa di eventi, show cooking, chef a domicilio, serate didattiche, le ostriche diventano vere protagoniste, portando all’attenzione di un pubblico curioso e selettivo un prodotto pregiato, tutto da scoprire.

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Eventi

Green Mobility Solutions per la IX edizione de “I Maestri del Paesaggio” con Lozza e Base ALD

“Green Mobility Solutions” è il nome dello spazio dedicato a Base ALD Bergamo e Lozza S.p.A., all’interno della IX edizione di “Landscape Festival – I Maestri del Paesaggio”, la manifestazione organizzata dal Comune di Bergamo e dall’associazione Arketipos dedicata a natura, paesaggio e design al via da oggi a Bergamo e in programma fino al 22 settembre 2019.

Nei 18 giorni di manifestazione Lozza S.p.A. e Base ALD Bergamo esporrà in Bergamo Alta, nella splendida cornice di Passaggio di Torre d’Alberto, tra Colle Aperto e Piazza della Cittadella, 4 automobili ibride ed elettriche, sia modelli di top gamma sia quelli accessibili a tutte le tasche, per fare cultura e alimentare la curiosità sul mondo dell’elettrico e su tutte le novità del panorama automobilistico.

Non solo, un modello Renault Zoe del servizio Muoviti Controcorrente – Car Sharing Bergamo by Lozza, presentato qualche mese fa e nato grazie alle sinergie realizzate tra Lozza Spa, ALD Automotive, e Comune di Bergamo, è macchina ufficiale de “I Maestri del Paesaggio” e durante il periodo della manifestazione sarà a disposizione dell’organizzazione per gli spostamenti degli ospiti e per ogni necessità organizzativa. Inoltre, proprio davanti all’ingresso della sede di Sant’Agostino dell’Università degli Studi di Bergamo, che ospiterà alcuni degli appuntamenti dell’International Meeting of the Landscape and Garden 2019 con alcuni tra i più importanti esponenti del landscaping del mondo, è presente uno stallo del servizio di car-sharing a disposizione di turisti e cittadini per vivere in modo nuovo e sostenibile la città di Bergamo.

La mobilità si sta evolvendo e insieme a lei il modo di viverla, qualsiasi siano le esigenze, familiari o professionali. Base ALD Bergamo e Lozza S.p.A. abbracciano il messaggio della manifestazione green mettendo l’ambiente e la mobilità sostenibile al centro della loro missione e cercando sempre nuove soluzioni che abbiano un impatto positivo sulla società e sul territorio.

Presso lo spazio espositivo in Passaggio di Torre d’Alberto, sarà possibile chiedere maggiori informazioni e prenotare un test drive. Ad accogliervi tutti i giorni dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00 il personale di Base ALD Bergamo, pronto a guidare tutti i visitatori all’interno dell’allestimento.

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Salute e Benessere

Edoxaban LIXIANA®: ESC 2019, presentati i risultati positivi di ENTRUST-AF PCI

ESC2019: Daiichi Sankyo presenta i dati positivi di ENTRUST-AF PCI, lo studio che valuta efficacia e sicurezza di edoxaban in pazienti con FA e sottoposti a un PCI


Lo studio ENTRUST-AF PCI ha raggiunto l’endpoint primario di sicurezza di non inferiorità relativamente al sanguinamento tra la doppia terapia a base di edoxaban e la triplice terapia antitrombotica con AVK in pazienti con FA dopo l’impianto di uno stent. I risultati pubblicati su The Lancet e presentati da Daiichi Sankyo al Congresso ESC 2019

Parigi, 4 settembre 2019 – Daiichi Sankyo ha annunciato oggi i risultati di ENTRUST-AF PCI, il primo ampio studio randomizzato per valutare l’efficacia e la sicurezza di edoxaban (LIXIANA®) in monosomministrazione giornaliera in associazione ad un inibitore P2Y12, rispetto a un regime terapeutico a base di antagonisti della vitamina K in associazione ad un inibitore P2Y12 e ad acido acetilsalicilico in pazienti affetti da fibrillazione atriale sottoposti con successo a un intervento coronarico percutaneo (PCI) con inserimento di stent. Il trial ha dimostrato la non-inferiorità della duplice terapia con edoxaban rispetto al regime di triplice terapia con AVK, per l’endpoint composito di sanguinamenti maggiori o sanguinamenti non-maggiori clinicamente rilevanti in un periodo di 12 mesi. 1,2 I risultati sono stati pubblicati su The Lancet e presentati oggi nella Hot Line Session dell’ESC 2019 che si sta tenendo a Parigi.

Si stima che tra il 20% e il 40% circa dei pazienti con FA presenti anche malattia coronarica (CAD), e una parte considerevole di tali pazienti richieda rivascolarizzazione mediante intervento coronarico percutaneo (PCI) e impianto di stent.3 Le attuali linee guida di trattamento per questi pazienti raccomandano una triplice terapia con AVK che include un inibitore P2Y12 e aspirina; tuttavia, la triplice terapia è stata associata ad un alto rischio di sanguinamento.4 ENTRUST-AF PCI è uno studio internazionale prospettico di Fase IIIb, randomizzato a gruppi paralleli, in aperto con valutazione in cieco dell’endpoint, che ha confrontato un regime antitrombotico di 12 mesi con edoxaban 60mg in monosomministrazione giornaliera in associazione ad un inibitore P2Y12, rispetto ad un antagonista della vitamina K, in associazione ad un inibitore P2Y12 e 100mg di aspirina per una durata, adattata al rischio, da 1 a 12 mesi, in pazienti affetti da fibrillazione atriale e sottoposti con successo ad impianto di stent per sindrome coronarica acuta (ACS) o coronaropatia (CAD) stabile. L’obiettivo primario di sicurezza era il composito di sanguinamento maggiore e sanguinamento non-maggiore clinicamente rilevante, così come definiti dall’ISTH (International Society of Thrombosis and Haemostasis).

“Per i pazienti con fibrillazione atriale sottoposti a intervento coronarico percutaneo, una strategia di trattamento antitrombotica che prevenga sia il sanguinamento che i potenziali eventi coronarici è fondamentale – ha spiegato Andreas Goette, MD, primario del Dipartimento di cardiologia e terapia intensiva del St. Vincenz-Hospital di Paderborn, Germania, e principale sperimentatore dello studio – Questi risultati dello studio ENTRUST-AF PCI supportano l’uso di una doppia terapia antitrombotica con edoxaban più un inibitore P2Y12 come opzione alternativa e con un profilo di sicurezza equivalente alla tripla terapia basata su AVK, che include un inibitore P2Y12 e aspirina adattata al rischio, per una durata da 1 a 12 mesi”.

Lo studio ENTRUST-AF PCI ha arruolato 1.506 pazienti con FA sottoposti con successo a impianto di stent per ACS (51,6%) o CAD stabile (48,4%). I pazienti sono stati randomizzati per ricevere edoxaban una volta al giorno (60 mg o 30 mg per criteri di riduzione della dose) più un inibitore P2Y12 per 12 mesi o un AVK in associazione ad un inibitore P2Y12 più 100 mg di aspirina. Il sanguinamento maggiore o non-maggiore clinicamente rilevante, endpoint primario dello studio, si è verificato in 128 (17,0%; annualizzato: 20,7%) pazienti nel gruppo edoxaban e 152 (20,1%; annualizzato: 25,6%) pazienti nel gruppo AVK (HR: 0,83, IC 95%: 0,654-1,047), dimostrando la non-inferiorità della doppia terapia a base di edoxaban per i 12 mesi post-PCI (p = 0,001, margine di non-inferiorità pre-specificato = 1,2). Si è riscontrata una tendenza verso un minor sanguinamento con edoxaban, tuttavia i risultati non hanno mostrato superiorità statistica (p = 0,115).1 Percentuali simili per il principale risultato di efficacia per il composito di morte cardiovascolare, ictus, eventi embolici sistemici, infarto miocardico spontaneo e trombosi stent-definita, sono state osservate tra il regime di doppia terapia a base di edoxaban e il regime di tripla terapia basato su AVK.

“Questi risultati rafforzano il valore di edoxaban nel trattamento della FA nei pazienti post-PCI, – ha dichiarato Hans Lanz, MD, Vicepresidente del Global Medical Affairs Specialty & Value Products di Daiichi Sankyo – ENTRUST-AF PCI fa parte di EDOSURE, il nostro programma di ricerca clinica edoxaban progettato per affrontare un ampio range di condizioni cardiovascolari e tipi di pazienti, compresi gli anziani. Siamo incoraggiati da questi risultati che rappresentano un grande progresso per una miglior gestione dei pazienti post-PCI. “

Nello studio ENTRUST-AF PCI, gli eventi emorragici sono stati coerenti con tutte le definizioni di sanguinamento comunemente applicate (ISTH, TIMI, BARC). L’emorragia intracranica si è verificata in 4 pazienti (0,58% all’anno) trattati con edoxaban e 9 pazienti (1,32% all’anno) trattati con AVK. Un sanguinamento fatale si è verificato in 1 paziente in trattamento con edoxaban e in 7 pazienti in trattamento con AVK.

ENTRUST-AF PCI è uno degli oltre 10 studi randomizzati e controllati, registri e studi clinici non randomizzati che compongono EDOSURE, il programma di ricerca clinica Edoxaban. Si prevede che oltre 100.000 pazienti in tutto il mondo parteciperanno agli studi EDOSURE, con l’obiettivo di generare nuovi dati clinici e real-world sull’uso di edoxaban nelle popolazioni affette da fibrillazione atriale e tromboembolia venosa, con l’obiettivo di formire a medici e pazienti una maggiore fiducia nel trattamento.

ENTRUST-AF PCI

(EdoxabaN TReatment VersUS Vitamin K Antagonist in PaTients With Atrial Fibrillation Undergoing Percutaneous Coronary Intervention) è uno studio prospettico di Fase IIIb, randomizzato a gruppi paralleli, in aperto con valutazione in cieco dell’endpoint. Questo studio è stato disegnato per valutare la sicurezza e rafforzare le informazioni preliminari sull’efficacia di un regime antitrombotico a base di edoxaban rispetto al regime antitrombotico a base di antagonisti della vitamina K, in pazienti affetti da fibrillazione atriale e sottoposti con successo a intervento coronarico percutaneo (PCI) con impianto di stent. L’obiettivo primario di ENTRUST-AF PCI era quello di confrontare il trattamento antitrombotico a base di edoxaban e quello a base di AVK, per un periodo di 12 mesi, per quanto riguarda l‘incidenza di sanguinamenti maggiori o sanguinamenti non-maggiori clinicamente rilevanti (così come definiti dalle linee guida ISTH). Per questo studio sono stati arruolati 1.506 pazienti da 186 cliniche distribuite in Europa e Asia. I partecipanti sono stati randomizzati, secondo un rapporto 1:1, a ricevere per 12 mesi un trattamento a base di edoxaban in associazione ad un inibitore P2Y12, oppure un trattamento standard con antagonisti della vitamina K in associazione ad un inibitore P2Y12 e aspirina per 1-12 mesi.1

La Fibrillazione Atriale

La FA è una condizione in cui il cuore batte in modo rapido e irregolare. Quando ciò accade, il sangue può accumularsi e addensarsi nelle camere del cuore causando un aumento del rischio di coaguli di sangue. Questi coaguli di sangue possono staccarsi e viaggiare attraverso il flusso ematico verso il cervello (o talvolta verso un’altra parte del corpo), dove possono potenzialmente provocare un ictus.5

La fibrillazione atriale è il tipo più comune di disturbo del ritmo cardiaco ed è associata a una notevole morbilità e mortalità.6 Più di sei milioni di Europei hanno una diagnosi di FA, e si stima che questa cifra è destinata almeno a raddoppiare nei prossimi 50 anni.7,8 Rispetto a quelli che non ne soffrono, le persone con questa aritmia hanno un rischio di ictus 3-5 volte più alto..1 Un ictus su cinque è causato da FA.7

Edoxaban

Edoxaban è un inibitore diretto del fattore Xa (pronunciato “Decimo”) somministrato una volta al giorno. Il fattore Xa è uno dei componenti chiave responsabili della coagulazione del sangue, quindi inibirlo significa rendere il sangue più fluido e meno incline alla coagulazione. Edoxaban è attualmente commercializzato da Daiichi Sankyo e i suoi partner in più di 30 Paesi nel mondo.

FonteDaiichi Sankyo Italia

Daiichi Sankyo
Daiichi Sankyo è un Gruppo attivamente impegnato nello sviluppo e nella diffusione di terapie farmaologiche innovative con la mission di migliorare gli standard di cura a livello globale e di colmare i diversi bisogni dei pazienti ancora non soddisfatti, grazie ad una ricerca scientifica e una tecnologia di prima classe. Con più di 100 anni di esperienza scientifica e una presenza in più di 20 Paesi, Daiichi Sankyo e i suoi 15.000 dipendenti in tutto il mondo, possono contare su una ricca eredità di innovazione e una valida linea di farmaci promettenti per aiutare le persone. Oltre a mantenere il suo solido portafoglio di farmaci per il trattamento delle malattie cardiovascolari, e con la Vision del Gruppo al 2025 di diventare una “Global Pharma Innovator con vantaggi competitivi in area oncologica”, Daiichi Sankyo è impegnata nella ricerca di nuove terapie oncologiche e in altre aree terapeutiche incentrate su malattie rare e disordini immunitari.
Per maggiori informazioni visita il sito http://www.daiichi-sankyo.it

Contatti
Daiichi Sankyo
Elisa Porchetti
Tel.+39 0685255-202
[email protected]

Valeria Carbone Basile
Tel: +39 339 1704748
[email protected]

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Comunicati Salute e Benessere

Conoscere il rischio biologico con le metodologie esperienziali

Comunicato Stampa

Conoscere il rischio biologico con le metodologie esperienziali

Un corso a Brescia il 3 ottobre 2019 per trasmettere conoscenze e strumenti in materia di gestione del rischio biologico nei luoghi di lavoro attraverso l’uso di metodologie esperienziali.

 

Benché siano molti gli organismi che nei luoghi di lavoro possono essere causa di infezioni e allergie o che possono portare effetti tossici, uno dei rischi che è ancora spesso sottovalutato nelle aziende è il rischio biologico.

Tuttavia questo rischio è trasversale: non solo è presente in attività in cui è tradizionalmente riconosciuto (ambienti sanitari, laboratori, settore dei rifiuti, allevamenti animali, …), ma anche in vari ambienti come uffici, scuole, mezzi di trasporto, centri sportivi, … E, nella realtà, non esistono ambienti di lavoro in cui tale rischio possa essere completamente ignorato.

 

Ci sono corsi che permettono di poter approfondire la conoscenza del rischio per migliorare la prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro? Ci sono attività di formazione che affrontano il rischio biologico con percorsi formativi innovativi ed efficaci?

 

Il corso per affrontare in modo innovativo il rischio biologico

Per fornire a tutti gli operatori e ai professionisti HSE gli strumenti per affrontare la gestione del rischio biologico l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 3 ottobre 2019 a Brescia un corso di 8 ore in presenza dal titolo “Il rischio biologico con le metodologie esperienziali”.

Il corso si propone l’obiettivo di trasmettere conoscenze e strumenti applicabili ad ogni luogo di lavoro, in cui si presenti il rischio biologico, attraverso l’uso di metodologie esperienziali che i discenti potranno poi utilizzare nei propri ambiti lavorativi.

Per presentare un percorso formativo efficace il corso sarà caratterizzato dall’utilizzo di metodologie didattiche innovative.

In un mondo caratterizzato da tempi, esigenze, conoscenze, strumenti e possibilità diverse rispetto al passato, i metodi di formazione devono inevitabilmente mutare, ad esempio spostandosi sempre più verso forme di apprendimento che comprendano elementi quali il coinvolgimento, la creatività, la partecipazione attiva dei soggetti.

Nel corso sul rischio biologico saranno utilizzate metodologie esperienziali che arricchiranno la formazione con il valore aggiunto dato dall’esperienza vissuta.

L’esperienza è un fattore importante e significativo di sviluppo e apprendimento, un fattore in grado di favorire un cambiamento reale nelle persone, anche attraverso l’utilizzo di strumenti come il gioco, l’osservazione e la riflessione sulle attività svolte.

 

Gli agenti biologici e la normativa in materia

Il Titolo X (Esposizione ad agenti biologici) del Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008), definisce agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni.

Inoltre gli agenti biologici sono suddivisi in quattro gruppi di rischio;

  • Agente biologico del gruppo 1: un agente che presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani;
  • Agente biologico del gruppo 2: un agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche;
  • Agente biologico del gruppo 3: un agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e che costituisce un serio rischio per i lavoratori; l’agente biologico può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche e terapeutiche;
  • Agente biologico del gruppo 4: un agente che può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili di norma efficaci misure profilattiche e terapeutiche”.

E la classificazione (Allegato XLVI del Testo Unico) è stilata sulla base della pericolosità degli agenti, valutata sia nei confronti dei lavoratori che della popolazione generale.

 

Gli argomenti del corso e le informazioni per iscriversi

Il corso “Il rischio biologico con le metodologie esperienziali”, organizzato dall’Associazione AiFOS, si terrà il 3 ottobre 2019 – dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00 – a Brescia presso Aifos Service in via Branze n. 45.

 

Durante la giornata verranno affrontati i seguenti argomenti:

  • I microrganismi
  • Le attività a rischio
  • La classificazione degli agenti biologici
  • La valutazione dei rischi
  • Le misure di contenimento
  • Le misure preventive
  • Utilizzo del gioco del Domino come metafora per comprendere e far comprendere il rischio biologico

 

La partecipazione al corso vale come 6 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, Formatori qualificati (area 2) e Coordinatori alla sicurezza. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/rischi-specifici/rischi-specifici/il_rischio_biologico_con_le_metodologie_esperienziali

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

 

05 settembre 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Etica e Società

Essere sexy con l’Abbigliamento giusto

Oggi i sexy shop sono ancora un tabù, nonostante siano ormai entrati nel panorama dei negozi di una qualsiasi città. All’interno si trovano articoli erotici e materiale pornografico; per questo nella percezione comune restano luoghi misteriosi dediti ai vizi e all’assenza di freni inibitori, frequentati da persone poco raccomandabili.

Nella realtà possono rivelarsi la soluzione ideale, anche per chi non mette in atto particolari pratiche sessuali: in questi punti vendita si trova anche intimo e abbigliamento sexy perfetto per sedurre il proprio uomo, grazie ad un ampia gamma di proposte, per tutte le taglie e adatte ad ogni personalità che normalmente i negozi convenzionali non hanno.

Grazie allo sviluppo delle tecnologie, negli ultimi anni sono sorti anche numerosi e-commerce che vendono questa merce, eliminado l’imbarazzo che molti individui provano quando si recano in un negozio fisico di questa tipologia.

Abbigliamento sexy: perché compralo

Cosa indossare è da sempre una scelta ardua per le donne, soprattutto quando si deve sedurre un uomo.

Molto spesso si ha paura di risultare volgari o di essere giudicate come donne facili, se si indossano proposte più accattivati, che vengono scartate solo per antiquati pregiudizi.

Si pensa erroneamente che gli individui di genere maschile non prestino attenzione a come una persona è vestita e soprattutto cosa porta sotto gli abiti. Niente di più sbagliato: una giusta scelta valorizza la figura, e rende più sensuali, risultando così la strategia vincente per conquistare l’uomo che si desidera.

L’ abbigliamento sexy è fondamentale anche dopo anni di relazione per continuare a mantenere vivo il rapporto. Basta pigiami o muntande extra-large che coprono tutto: anche in un solido rapporto, non si deve dare mai per scontato il proprio amato, ma renderlo felice indossando lingerie provocante.

Inoltre se ben indossato, ci si sentirà più attraenti, avendo maggiore positività e fiducia in sé stesse.

Come scegliere l’intimo sexy

Il compito della biancheria intima è quello di valorizzare le forme e rendere ancora più femminile la persona che lo indossa. Anche se nella maggior parte dei casi invisibile ad occhi esterni, la lingerie seducente ha un reale effetto sul fascino che una donna sente di avere.

Se scegliere l’abito o il vestito ideale è facile e istintivo, decidere per quale intimo optare è assai più complesso. Vi sono delle regole di base da seguire, ma in ogni caso con il pizzo non si sbaglia mai!

·         Taglia: deve esaltare la fisicità. Capi di biancheria intima troppo stretti rendono evidenti le imperfezioni, lasciando segni evidenti di elastici che stringono sul corpo. Quelli troppo larghi, non mettono in risalto le forme.

·         Colore: quando si deve scegliere, si deve tenere sempre in considerazione il proprio incarnato. Con una carnagione chiara, si deve evitarle colori come giallo, arancione, rosso. Se si è scure di pelle, si deve preferire tonalità che non siano nude.

·         Tessuto: è consigliabile privilegiare fibre naturali, più piacevoli di quelle sintetiche, soprattutto con temperature elevate.

·         Modello: vi sono innumerevoli proposte e per questo vanno sempre tenute in mette le caratteristiche del proprio seno e del lato b.

 

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Comunicati News Senza categoria

Alberto Di Luzio è il nuovo General Manager di Midea Italia

Nuovo ingresso in casa Midea, colosso cinese focalizzato nei comparti  trattamento aria e home appliances, con la nomina di Alberto Di Luzio in qualità di nuovo General Manager della filiale italiana.

Nel suo incarico Di Luzio – che riferirà direttamente a Marianna Zhao, Vicepresidente dell’International Business Platform di Midea, avrà la responsabilità dello sviluppo delle filiale Italiana per tutti i brand del gruppo e i business Libera Installazione e Incasso, oltre a coordinare le attività a livello West Europe per il brand Toshiba, ad esclusione del mercato tedesco.

Alberto inizia nel 2002 in Indesit Company, dove ha operato ricoprendo ruoli di crescente responsabilità, a partire dall’area industriale, proseguendo poi nel Marketing prima in headquarter e poi nella business region Russia. Rientrato in Italia, è successivamente passato nel team commerciale, muovendosi da Incasso e a Libera Installazione come Sales Director per tutti i brand dell’azienda, e guidando di qui con successo l’integrazione di Indesit Company nel gruppo  Whirlpool.

Forte di questa lunga esperienza nel settore, Di Luzio avrà il compito di accompagnare la struttura nell’ambizioso percorso di crescita che il gruppo Midea si prefigge tanto nel mercato europeo quanto in quello italiano.

Nel suo quotidiano lavoro Alberto si avvarrà della collaborazione di Ada Han, congiuntamente nominata Deputy Country manager: forte di una consolidata esperienza a livello internazionale in Midea,  lo supporterà nel rafforzare le relazione con i molteplici interlocutori del gruppo e nell’eseguire le strategie  di consolidamento dei brand nel mercato.

L’azienda intende infatti proseguire il percorso di crescita, per validare anche presso il consumatore finale l’indiscussa leadership tecnologica e produttiva nel panorama delle soluzioni per la casa.

Una leadership dimostrata anche nella partecipazione alla fiera IFA 2019, a Berlino dal 6 all’11 settembre, in cui Midea presenterà le eccellenze del proprio portfolio merceologico di climatizzazione e home appliances, testimoniando il profondo impegno del gruppo verso un’innovazione costante che garantisca il miglior comfort domestico ad ogni consumatore.

Con un totale di 33 unità produttive e oltre 130mila dipendenti in tutto il mondo, una catena di export che si dirama per 200 Paesi e un fatturato annuo pari a 38 miliardi di dollari, Midea vanta il primato di più grande azienda cinese nel settore delle soluzioni per la casa secondo Moody’s, Standard&Poor’s e Fitch Ratings, nonché la 245esima maggiore società a livello planetario nel ranking Forbes Global 2000.

 Midea Italia S.r.l., via Lazzaroni  5, 21047 Saronno (VA)  – Tel: +39.02.96193015 – Fax: +39.02.9624665

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Eventi

Orticolario: un evento culturale e artistico per chi vive la natura come uno stile di vita

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  • 6 Settembre 2019

Orticolario, l’evento culturale e artistico dedicato a chi vive la natura come stile di vita, torna dal 4 al 6 ottobre al parco storico di Villa Erba, la villa Ottocentesca, già dimora estiva del regista Luchino Visconti, a Cernobbio, sul Lago di Como.

Anche questa undicesima edizione, intitolata “Fantasmagoria” e dedicata al “Viaggio”, alle bacche e ai piccoli frutti, mette al centro l’arte, capace di andare oltre e di abbattere i confini tra interno ed esterno. Il risultato? Tre giorni dedicati alla cultura del bello e del rispetto per la natura con installazioni, giardini tematici, un’ampia offerta di piante rare e da collezione, artigianato artistico, arte e design. Il ricco programma di incontri e workshop, ma anche di laboratori didattico-creativi per i bambini, si ispira al senso di “giardinaggio evoluto”: “giardinaggio” per costruire uno spazio fisico e mentale dove ci si possa riappropriare del tempo e della propria essenza,“evoluto” perché un giardino è tale se e solo se è abitato dall’arte, dal teatro, danza, musica, poesia, lettura, dal design.

Link al sito: https://orticolario.it

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Comunicati

Andrea Mascetti: l’impegno di Fondazione Cariplo in ambito culturale

In qualità di coordinatore della Commissione arte e cultura di Fondazione Cariplo, l’avvocato Andrea Mascetti annuncia in un’intervista attività e investimenti su Varese e provincia: tra gli obiettivi anche quello di riportare in auge la lettura tra i giovani.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: Fondazione Cariplo, i progetti della Commissione Arte e Cultura per Varese

"Siamo di fronte a un’emergenza che riguarda la lettura: nel nostro Paese sta diventando una rarità. Oltre che con gli strumenti di lavoro già presenti, vogliamo affrontarla con altri nuovi perché torni a essere centrale, soprattutto nella formazione culturale dei giovani": è l’avvocato Andrea Mascetti, coordinatore della Commissione Arte e Cultura di Fondazione Cariplo, ad accendere i riflettori su questa problematica. In un’intervista a "Malpensa24" il legale varesino illustra le linee guida che orienteranno le attività dell’ente. In arrivo cinque milioni di euro per progetti nel territorio della provincia: "Siamo impegnati su diversi fronti per inquadrare i temi più importanti dei prossimi quattro anni: tra i primi spunti, oltre all’emergenza lettura, c’è il rapporto tra mondo del lavoro e cultura". Il riferimento non è solo "agli operatori culturali della sfera associativa o del terzo settore, bensì a tutto il mondo che lavora attorno alla cultura. Per esempio artigiani che operano per il recupero di beni storici, oppure consulenti che sviluppano i progetti delle associazioni e le accompagnano". Come sottolinea Andrea Mascetti, "anche in questo caso è necessario trovare nuovi strumenti per sviluppare possibilità di lavoro".

Andrea Mascetti: la lettura deve tornare al centro della formazione culturale dei giovani

La Commissione Arte e Cultura di Fondazione Cariplo, come spiega il coordinatore Andrea Mascetti, guarda quindi alla "rinascita delle librerie indipendenti, che un po’ allargavano la coscienza del pubblico, o anche dei piccoli editori, di libri rari o creati in modo artigianale". Rientrano quindi nel progetto di rilancio definito dall’ente, che comprende anche i luoghi in cui si può sviluppare la lettura: "Se si tolgono le grandi catene quel mondo di piccole librerie, magari anche monotematiche (ad esempio sullo sport, la montagna, la cultura orientale, etc.) ormai è venuto meno perché non riesce a tenere il passo con le esigenze dell’economia attuale. L’auspicio è che si possa ridare fiato a queste voci indipendenti". Nell’intervista l’avvocato parla anche delle attività di Fondazione Cariplo, in cui sono rappresentate tutte le province lombarde: nell’ultimo mandato, su ventotto componenti quattro provengono da quella di Varese. Tra loro anche Andrea Mascetti: "Ogni sei anni viene data alle province una grossa somma di denaro: a Varese spetteranno cinque milioni di euro per i cosiddetti Progetti Emblematici, di grande caratura. Sono già stati depositati e sono molteplici; è iniziata l’istruttoria in cui si capirà a quali verranno aggiudicati i fondi. Di solito riguardano un progetto sulla cultura, uno sulla ricerca scientifica, uno sul sociale e uno sull’ambiente".

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Roberto Casula: l’iter formativo e professionale, i dettagli

È la laurea in Ingegneria Mineraria conseguita presso l’Università di Cagliari a dare il via al percorso professionale di Roberto Casula, che si contraddistingue particolarmente per le esperienze di rilievo manageriale svolte.

Roberto Casula

Roberto Casula: laurea e prime esperienze professionali

Originario di Cagliari dove è nato nel 1962, Roberto Casula si laurea presso l’università della città sarda in Ingegneria Mineraria. Superato l’esame di stato per l’abilitazione alla professione, entra in Agip S.p.A. nel ruolo di Reservoir Engineer: si occupa quindi di prove di produzione e acquisizione di dati sui pozzi, dedicandosi allo studio del comportamento dinamico dei giacimenti di idrocarburi. Il 1992 segna l’inizio di una lunga esperienza professionale all’estero: viene chiamato infatti a lavorare come Reservoir Engineer, Petroleum Engineer e Chief Development Engineer presso Agip Angola Ltd, la consociata con sede a Luanda. Nel 1997 Roberto Casula rientra in Italia: in qualità di Development and Production Coordinator di Eni S.p.A. si dedica allo svolgimento di attività operative e di business legate ai Paesi dell’Africa Occidentale e Centro-Asiatica. Nominato nel 2000 Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto per le attività in Iran, vi si trasferisce l’anno successivo per coordinare a Teheran le fasi 4 e 5 del Giant South Pars Project, in qualità di Project Director.

Roberto Casula: principali tappe della crescita professionale

Nel 2004 Roberto Casula diventa Managing Director di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A., una consociata del gruppo, con sede a Gela. Successivamente si sposta a Tripoli per ricoprire il ruolo di Managing Director di Eni Nord Africa BV. Alla fine del 2007 viene nominato Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana e Presidente delle 3 consociate Eni Abuja (Nigeria): data la profonda conoscenza del territorio sviluppata in numerosi anni di attività, nel 2011 diventa Executive Vice President con competenze estese ai Paesi dell’Africa e del Medioriente. Nel luglio 2014 Roberto Casula diventa Chief Development Operations & Technology Officer del gruppo, a diretto riporto dell’Amministratore Delegato

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Scienza e Tecnologia

Esternalizzare il Servizio clienti: tutti i vantaggi

L’esternalizzazione o Outsourcing è una strategia alla quale le aziende, sia di grandi che di piccole dimensioni, ricorrono sempre più di frequente. Se ben svolto, può portare al raggiungimento di un notevole vantaggio competitivo, dati i numerosi benefici che apporta.

Questo processo implica il far gestire a personale esterno specializzato determinati processi o compiti. Normalmente viene impiegata quando un’azienda ha bisogno di competenze specifiche o non vuole utilizzare il personale in forza per consentire ai dipendenti di concentrarsi sulle proprie mansioni.

Le funzioni aziendali oggetto di esternalizzazione sono solitamente quei processi a basso valore aggiunto che richiedono un investimento in tecnologie e in infrastrutture che si ritiene controproducente effettuare.

Sono presenti numerose realtà affermate nel settore, d’elevata competenza, grazie al quale il processo avviene in maniera ottimale.

Tutte le competenze non distintive di una attività possono essere affidate a soggetti terzi: per esempio esternalizzare servizio clienti è una procedura molto diffusa.

Perché esternalizzare il servizio clienti?

Il servizio clienti è funzione strategica di ogni impresa, perché si è in contatto diretto con il cliente finale. Per questo l’outsourcing del servizio clienti è una partica sempre più utilizzata. Non deve essere lasciata al caso, ma gestita da professionisti.

Optare per questa strategia porta alla trasformazione dei costi fissi in variabili: si eliminano le spese per usufruire di costose tecnologie e quelle di formazione del personale. Oltre a ciò, assicura che i clienti ricevano tutto l’aiuto necessario, portando un deciso aumento della soddisfazione nei fruitori, che con maggiore probabilità toneranno ad usufruire dei servizi dell’azienda.

Un esempio di questa pratica sono i call center che si fanno carico di una determinata capacità di chiamate in entrata a un prezzo fisso concordato.

Tutti vantaggi dell’Outsourcing in generale

 

  • Maggiore l’efficienza: è possibile concentrarsi sulle core competencies e lavorare più efficientemente. Inoltre il personale svolge le mansioni per le quali è stato assunto e non ha l’onere di ulteriori impieghi.
  • Maggiore flessibilità: si risponde più rapidamente ai cambiamenti, poiché è possibile affidarsi a terzi specializzati.
  • Maggiore qualità e accesso a competenze specializzate: porta a un incremento della qualità, perché il lavoro esternalizzato viene affidato a fornitori con determinate competenze, che i lavoratori interni difficilmente hanno. Di conseguenza si sopperisce facilmente alla mancanza di know-how o personale qualificato.
  • Risparmiare sui costi: le aziende esterne hanno un alto grado di specializzazione nei rispettivi servizi. Questo permette loro di lavorare in modo molto più efficiente in termini di costi, risultando vantaggiosi rispetto al reclutamento di un dipendente interno. Inoltre è possibile fare outsourcing in paesi più poveri dove il costo del lavoro è inferiore.
  • Riduzione dei rischi: si ha la sicurezza e la tranquillità di affidarsi a professionisti, in grado di eseguire al meglio i compiti affidatigli.
  • Riduzione della complessità: il management interno può essere molto articolato. L’esternalizzazione può essere una soluzione ideale quando la complessità diventa troppo elevata da gestire.
  • È una risorsa fondamentale per le piccole aziende che non hanno le dimensioni necessarie per produrre tutto da sé e non possono permettersi strutture ad hoc e all’avanguardia.
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Percorsi Assisi: il DG Giovanni Lo Storto parla del coinvolgimento della Luiss nel progetto

Un progetto di formazione interuniversitaria che coinvolge Sacro Convento, Istituto Teologico di Assisi e alcuni dei principali atenei del Paese, tra cui la Luiss Guido Carli: il Direttore Generale Giovanni Lo Storto sottolinea il valore di “Percorsi Assisi”, la Scuola di formazione in economia e lavoro in partenza il 31 agosto.

Giovanni Lo Storto, Direttore Generale Luiss

Luiss Guido Carli: il DG Giovanni Lo Storto parla del progetto “Percorsi Assisi”

Metodi di insegnamento innovativi per progettare il futuro, lasciandosi guidare dalle parole di San Francesco. Nasce su questa idea “Percorsi Assisi”, la prima Scuola di Economia interuniversitaria, realizzata dal Sacro Convento e dall’Istituto Teologico di Assisi in collaborazione con alcuni dei maggiori atenei del Paese tra cui la Luiss Guido Carli. Proprio l’ateneo di Confindustria ha ospitato lo scorso 19 giugno la presentazione del progetto, durante la quale è intervenuto anche il Direttore Generale Giovanni Lo Storto. Sono cinquanta gli studenti e i laureati under 35 coinvolti nell’iniziativa, in programma dal 31 agosto all’8 settembre: nove giorni in cui sono previsti corsi sul campo, lavori di gruppo, workshop sui temi dell’economia circolare, dell’etica di impresa e della comunicazione, ma anche incontri con personalità di rilievo culturale. L’ottica è promuovere una positiva “contaminazione” di visioni ed esperienze con alcuni dei valori propri del cammino francescano, come l’attenzione all’ambiente inteso come “casa comune”, lo stupore davanti al reale, la condivisione fraterna e il valore dell’accoglienza. “Il tempo che viviamo, con la sua frenetica rincorsa alla velocità del progresso a tutti i costi, ci impone di rallentare e ragionare sul valore che creiamo con le nostre azioni” ha sottolineato in merito Giovanni Lo Storto, spiegando come oggi manchi “l’allenamento alla lentezza”. “Non una lentezza sterile, fine a sé stessa, ma una lentezza ragionata, che stabilisce delle priorità e fissa degli obiettivi a lungo termine” ha specificato il Direttore Generale della Luiss Guido Carli.

Giovanni Lo Storto: il profilo professionale del Direttore Generale della Luiss

Oggi Direttore Generale dell’Università Luiss Guido Carli, Giovanni Lo Storto nasce nel 1970 a Troia, in provincia di Foggia. Si laurea in Economia alla Luiss. Tra il 1995 e il 1997 è Ufficiale del corpo di amministrazione dell’Esercito. Successivamente lavora presso l’Unione Italiana di Riassicurazione, in Bartolini come Direttore Operativo di filiale e in Swiss Re, in staff al CEO Italia. Dal 1997 al 2005 è stato prima cultore della materia e poi professore a contratto di Economia e Gestione delle Imprese di Assicurazione alla Luiss Guido Carli e all’Università degli Studi dell’Aquila. Nel 2015 opera come Consigliere di amministrazione indipendente in doBank SpA, realtà per la quale ha ricoperto inoltre l’incarico di Presidente del Comitato Rischi. Amministratore Delegato di L.Lab Srl, è inoltre nei Consigli di Amministrazione delle riviste Internazionale e Formiche, dell’Agenzia di stampa Askanews e delle Fondazioni Gerardo Capriglione e Bruno Visentini. Da maggio 2018 è Consigliere di Amministrazione indipendente di Pirelli & C. S.p.A., membro del Comitato Controllo, Rischi, Sostenibilità e Corporate Governance, nonché membro del Comitato per la Remunerazione. Giovanni Lo Storto ha contribuito alla nascita dell’incubatore di impresa LuissEnlabs. Numerosi i riconoscimenti ricevuti nel corso della sua carriera: oltre al Premio Internazionale Icaro Daunia, il Premio Argos Hippium e il Premio speciale Nicola Zingarelli, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Ha ricevuto inoltre il Premio Guido Carli sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

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Salute e Benessere

Edoxaban LIXIANA® efficace e sicuro nei pazienti anziani con FANV

ESC 2019: dati real world del Registro ETNA- AF dimostrano efficacia e sicurezza di Edoxaban per il trattamento della fibrillazione atriale non valvolare anche nei pazienti anziani e molto anziani

Edoxaban (LIXIANA®) è efficace e sicuro per il trattamento della fibrillazione atriale non valvolare anche nei pazienti anziani e molto anziani, con o senza una storia pregressa di emorragia intracranica (ICH), con comorbilità e ad alto rischio cardiovascolare. Inoltre, i dati specifici europei dimostrano che i risultati di efficacia e sicurezza dello studio di Fase III ENGAGE AF-TIMI-48 sono stati confermati nella pratica clinica di routine in tutta Europa.2 I risultati “real world” del Registro ETNA- AF presentati da Daiichi Sankyo al Congresso ESC 2019.

Parigi, 2 settembre 2019 – Edoxaban (LIXIANA®) è efficace e sicuro per il trattamento della fibrillazione atriale non valvolare anche nei pazienti anziani e molto anziani, con o senza una storia pregressa di emorragia intracranica (ICH), con comorbilità e ad alto rischio cardiovascolare. A dimostrarlo è la bassa incidenza di sanguinamenti maggiori (inclusi ictus emorragico ed emorragia intracranica), che emerge dai primi dati real-world a un anno di follow-up su 24.962 pazienti anziani con FANV, non preselezionati, arruolati nel Registro ETNA-AF (Edoxaban Treatment in routiNe clinic prActice). Inoltre, i dati specifici europei dimostrano che i risultati di efficacia e sicurezza dello studio di Fase III ENGAGE AF-TIMI-48 sono stati confermati nella pratica clinica di routine in tutta Europa.2 I risultati sono stati presentati da Daiichi Sankyo al Congresso Europeo di Cardiologia, in corso a Parigi.

Attualmente il programma globale ETNA-AF è il più grande e completo archivio di dati provenienti dalla pratica clinica quotidiana sull’utilizzo, l’efficacia e la sicurezza di un singolo anticoagulante orale non antagonista della vitamina K (DOAC) in pazienti con fibrillazione atriale non valvolare (FANV). I risultati del Registro ETNA-AF, ad un anno di follow-up, hanno dimostrato che:

  • L’incidenza di sanguinamenti maggiori, inclusi emorragia intracranica (ICH) ed ictus ischemico, così come definiti dall’International Society on Thrombosis and Haemostasis (ISTH), è stata generalmente bassa in tutti i gruppi di pazienti, compresi quelli anziani. Nell’anno, i sanguinamenti maggiori si sono verificati nello 0,6% di pazienti di età <65 anni, nello 0,9% di pazienti di età ≥65 e <75 anni, nell’1,2% di pazienti di età ≥75 e < 85 anni e nell’1,8% di pazienti di età ≥85 anni. Emorragie intracraniche si sono verificate nello 0,2% dei pazienti di età <65 anni, nello 0,3% dei pazienti di età ≥65 e <75 anni, nello 0,3% dei pazienti di età ≥75 e < 85 anni e nello 0,3% dei pazienti di età ≥85 anni. Ictus ischemici si sono verificati nello 0,6% dei pazienti di età <65 anni, nello 0,7% dei pazienti di età compresa tra 65 e 75 anni, nello 0,9% dei pazienti di età compresa tra 75 e 85 anni e l’1.3% dei pazienti con età ≥85 anni.
  • La mortalità cardiovascolare e la mortalità per tutte le cause aumentano con l’età, così come ci si aspetterebbe; la mortalità cardiovascolare è stata osservata in proporzione minore rispetto alla mortalità per tutte le cause, in tutti i gruppi di età. Non c’è stato, inoltre, un incremento dell’incidenza di emorragia intracranica con l’aumento dell’età. La mortalità per tutte le cause/ mortalità cardiovascolare si è verificata in 35 (1, 1%) /18 (0,5%) pazienti di età <65 anni, 136(1,8%) /62 (0,8%) di quelli di età tra ≥65 e <75 anni, 275 (3,3%)/116(1,4%) dei pazienti di età ≥75 e <85 anni e 196(8,7%)/76 (3,4%) di soggetti con età ≥85 anni.“Questi risultati sono importanti perché la prevalenza di fibrillazione atriale non valvolare e il rischio di ictus, e quindi la necessità di anticoagulanti orali, aumentano con l’età”, ha spiegato Raffaele De Caterina, professore di Cardiologia, Istituto di Cardiologia dell’Università di Pisa. “Inoltre, i pazienti anziani hanno maggiori probabilità di avere altre comorbilità e di assumere vari farmaci che possono interferire con il trattamento. I dati provenienti da questi pazienti non selezionati supportano la crescente evidenza del positivo profilo di sicurezza di edoxaban e del suo utilizzo come trattamento efficace per pazienti affetti da fibrillazione atriale, anche nei pazienti anziani e molto anziani”.

Inoltre, un’ulteriore analisi ad 1 anno di follow-up della differenza negli outcomes tra i soggetti trattati con edoxaban affetti da FA con un’anamnesi di emorragia intracranica (cioè quelli a maggior rischio di ictus, morte e emorragia ricorrente) e quelli senza questa anamnesi ha dimostrato che:

  • L’incidenza dei sanguinamenti maggiori (definizione ISTH), incluse le emorragie intracraniche e i sanguinamenti non maggiori clinicamente rilevanti, è stata generalmente bassa in entrambi i gruppi.
  • Le emorragie intracraniche si sono verificate in 3 (1,2%) pazienti con e 56 (0,3%) pazienti senza questa anamnesi. Ogni anno l’incidenza di ictus ischemici è stata maggiore in pazienti con anamnesi di ICH (6 [2,4%]) rispetto a quelli senza questi precedenti (165 [0,8%]).

Questi nuovi dati suggeriscono che edoxaban è un’opzione efficace di trattamento anche per i pazienti con o senza precedenti di emorragia intracranica, avvalorando la necessità di un’efficace prevenzione dell’ictus nei pazienti affetti da fibrillazione atriale non valvolare con un’anamnesi di emorragia intracranica.

“La ricchezza di nuovi dati che abbiamo condiviso al Congresso ESC di quest’anno proviene dal più grande e completo archivio di dati del mondo reale sull’utilizzo di edoxaban. Questi nuovi risultati alimenteranno il programma di ricerca clinica in corso su edoxaban, contribuendo ad espandere la solida base di evidenze sull’efficacia e la sicurezza di questa importante terapia per i pazienti con FA”, ha commentato Wolfgang Zierhut, MD, direttore esecutivo del Medical Affairs e capo della sezione Thrombosis and Cardiovascular di Daiichi Sankyo Europa

L’analisi sui pazienti europei
Facendo eco ai dati del registro globale, ulteriori analisi ad un anno di follow-up su 12.574 pazienti con FA e comorbidità, provenienti da dieci paesi europei, hanno dimostrato una bassa incidenza di eventi clinici, sia di sanguinamento che di ictus. Episodi di sanguinamento maggiore si sono verificati nell’1,05% (n=125), emorragia intracranica nello 0,23% (n=28) e qualsiasi ictus o eventi embolici sistemici si sono verificati nello 0,82% (n=98) dei casi.Destinazione non trovata! La mortalità per tutte le cause è stata osservata nel 3,55% dei pazienti, e può essere classificata come bassa in un contesto ad alto rischio.

Quest’analisi confronta i dati al primo anno di follow up su 12.574 pazienti (età media di 73,6 anni) con gli outcomes della coorte europea dallo studio clinico di Fase III ENGAGE AF-TIMI 48,Destinazione non trovata! che ha valutato la sicurezza e l’efficacia di edoxaban rispetto al warfarin, per la prevenzione di ictus o ictus ed eventi embolici sistemici nei pazienti con FA.4 Nell’ETNA-AF, edoxaban è stato utilizzato in un’ampia gamma di pazienti anziani con FANV. Inoltre, la riduzione della dose al basale tra ETNA-AF e ENGAGE AF-TIMI 48 era simile e nel complesso c’era una buona aderenza (84%) alle condizioni di riduzione posologica approvate in Europa.5

“Il punteggio HAS-BLED più elevato nell’ETNA-AF rispetto all’ENGAGE AF-TIMI 48 suggerisce che, in contesti clinici reali, i medici sono più a loro agio nell’usare edoxaban in pazienti con rischio di sanguinamento più elevato – ha commentato il Prof. Raffaele De Caterina – Questa nuova analisi rafforza il profilo di sicurezza e di efficacia di edoxaban nei pazienti anziani con fibrillazione atriale non valvolare ad alto rischio cardiovascolare, ma suggerisce anche che i risultati di efficacia dello studio ENGAGE AF-TIMI 48 sono ampiamente confermati nella pratica generale.”

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ETNA-AF
ETNA-AF (Edoxaban Treatment in routiNe clinical prActice in patients with nonvalvular Atrial Fibrillation) è un programma globale che combina dati da distinti studi non interventistici condotti in Europa, Asia orientale e Giappone in un unico database. Un totale di più di 28.000 pazienti saranno inclusi nei Registri ETNA –AF e seguiti per 2 anni (in Europa per 4 anni). L’obiettivo primario di ETNA –AF è quello di raccogliere informazioni sull’uso di edoxaban nella pratica clinica quotidiana, inclusi i profili di efficacia e sicurezza in pazienti con FANV non selezionati. 6,7,8,9,10

La Fibrillazione Atriale
La FA è una condizione in cui il cuore batte in modo rapido e irregolare. Quando ciò accade, il sangue può accumularsi e addensarsi nelle camere del cuore causando un aumento del rischio di coaguli di sangue. Questi coaguli di sangue possono staccarsi e viaggiare attraverso il flusso ematico verso il cervello (o talvolta verso un’altra parte del corpo), dove possono potenzialmente provocare un ictus. 11

La fibrillazione atriale è il tipo più comune di disturbo del ritmo cardiaco ed è associata a una notevole morbilità e mortalità.12 Più di sei milioni di Europei hanno una diagnosi di FA, e si stima che questa cifra è destinata almeno a raddoppiare nei prossimi 50 anni.13,14Rispetto a quelli che non ne soffrono, le persone con questa aritmia hanno un rischio di ictus 3-5 volte più alto..15 Un ictus su cinque è causato da FA.

Edoxaban
Edoxaban è un inibitore diretto del fattore Xa (pronunciato “Decimo”) somministrato una volta al giorno. Il fattore Xa è uno dei componenti chiave responsabili della coagulazione del sangue, quindi inibirlo significa rendere il sangue più fluido e meno incline alla coagulazione. Edoxaban è attualmente commercializzato da Daiichi Sankyo e i suoi partner in più di 30 Paesi e regioni del mondo.

FonteDaiichi Sankyo Italia

Daiichi Sankyo
Daiichi Sankyo è un Gruppo attivamente impegnato nello sviluppo e nella diffusione di terapie farmaologiche innovative con la mission di migliorare gli standard di cura a livello globale e di colmare i diversi bisogni dei pazienti ancora non soddisfatti, grazie ad una ricerca scientifica e una tecnologia di prima classe. Con più di 100 anni di esperienza scientifica e una presenza in più di 20 Paesi, Daiichi Sankyo e i suoi 15.000 dipendenti in tutto il mondo, possono contare su una ricca eredità di innovazione e una valida linea di farmaci promettenti per aiutare le persone. Oltre a mantenere il suo solido portafoglio di farmaci per il trattamento delle malattie cardiovascolari, e con la Vision del Gruppo al 2025 di diventare una “Global Pharma Innovator con vantaggi competitivi in area oncologica”, Daiichi Sankyo è impegnata nella ricerca di nuove terapie oncologiche e in altre aree terapeutiche incentrate su malattie rare e disordini immunitari.
Per maggiori informazioni visita il sito http://www.daiichi-sankyo.it

Contatti
Daiichi Sankyo
Elisa Porchetti
Tel.+39 0685255-202
[email protected]

Valeria Carbone Basile
Tel: +39 339 1704748
[email protected]

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Come camperizzare un furgone

Ecco alcuni suggerimenti per camperizzare il tuo furgone e trasformarlo in un camper autonomo e come assicurarsi che il tuo furgone sia in perfetta forma per soddisfare tutte le esigenze. Questo articolo è stato scritto in collaborazione con il portale specializzato van-life.it

Innanzitutto ti servirà:

  • Serbatoio d’acqua dolce – 12L a persona per tre giorni
  • Un lavandino collegato a un serbatoio per acque reflue a tenuta stagna
  • Serbatoio acque reflue grigio / nero – 12L a persona per tre giorni, scaricato e monitorato se la capacità è inferiore al serbatoio dell’acqua dolce
  • Tubo di evacuazione – (3 m per serbatoi montati) o abbastanza lungo da collegarsi a un serbatoio portatile sigillato
  • Un bidone della spazzatura con un coperchio
  • Toilette (portatile o fissa) – Deve avere un minimo di 3 litri a persona per tre giorni ed essere utilizzabile all’interno del camper con il letto preparato

come camperizzare un furgone

Meglio fai date o affidarsi ad un professionista?

Se hai le competenze, queste modifiche possono essere fatte da te. Serbatoi d’acqua, lavandini, tubi, ecc. Possono essere acquistati in negozi di ferramenta. Articoli come una toilette a cassetta possono essere acquistati presso i negozi specializzati di camper e campeggio. Altrimenti, suggeriamo di contattare un’azienda specializzata in allestimenti camper.

Suggerimenti per l’installazione di un serbatoio di acqua dolce e di acque grigie.

La maggior parte dei furgoni viene convertita in un camper a 2 posti letto con un letto matrimoniale, un sedile del conducente e un sedile del passeggero. In questo caso sono necessari un serbatoio per acqua dolce da 25 litri e un serbatoio per acque reflue da 25 litri. Sono 12 litri in ciascun serbatoio per ogni persona per un massimo di tre giorni.

Serbatoio di acqua dolce

Utilizzare un contenitore / tanica di plastica opaca stretta da 25 litri come serbatoio dell’acqua dolce. Il serbatoio necessita di un tubo di alimentazione opaco per il lavandino e uno sfiato. Il serbatoio dell’acqua dolce con un rubinetto può anche essere riposto sopra il lavandino con il rubinetto sopra il lavandino.

Serbatoio acque grigie

L’acqua grigia deve defluire dal lavandino attraverso una trappola per l’acqua del tubo flessibile e in un contenitore di plastica opaca da 25 litri utilizzato per le acque reflue grigie. Il tubo flessibile deve essere impermeabile e a prova di perdite. Inoltre, è necessario installare un tubo di sfiato da 6 mm sul serbatoio delle acque reflue che sale sopra il fondo del lavandino e termina all’esterno del furgone.

Dove conservare i serbatoi dell’acqua?

Entrambi i serbatoi dell’acqua devono essere sicuri quando il veicolo è in movimento. Possono essere riposti in un armadio sicuro o fissati con una cinghia removibile. Inoltre, devono essere facilmente accessibili per lo svuotamento e il riempimento senza perdite. Devi essere in grado di conservare il tubo di collegamento e lo sfiato in un armadio separato, un contenitore o un sacchetto di plastica sigillabile per quando sono scollegati dal serbatoio. La maggior parte dei furgoni immagazzina i serbatoi sotto il lavandino o il serbatoio di acqua dolce a volte può essere sopra il lavandino.

Suggerimenti per l’installazione di un wc portatile

Poiché la maggior parte dei camper a 2 posti letto è piuttosto piccola, l’opzione più semplice per utilizzare il tuo spazio è quella di utilizzare una toilette a cassetta o una toilette portatile, piuttosto che una toilette fissa.

Innanzitutto, la toilette deve essere sicura nel veicolo per un movimento minimo per quando il veicolo è in movimento. La toilette deve quindi essere facilmente accessibile per l’uso all’interno del camper con un sacco di spazio per la testa, le gambe e il gomito, anche con il letto fatto.

Ricorda, la toilette deve avere una capacità di 3 litri a persona per tre giorni, quindi è un minimo di 6 litri in un camper da 2 posti letto.

Altri requisiti su come camperizzare un furgone

Due articoli non menzionati sopra, ma necessari sono:

Bidone della spazzatura

Non devi andare troppo di fantasia con questo. Basta un semplice bidone della spazzatura con un coperchio. Tuttavia, ti consigliamo di fissare il cestino della spazzatura con delle corde o avvitarlo su una porta dell’armadio, ad esempio. Esistono bidoni specifici per camper se lo desideri.

Strutture per cucinare e dormire

Per entrambe le soluzioni bisogna munirsi di un minimo di esperienza come falegname poiché difficilmente si trovano mobili perfettamente adattabili ad un furgone. Se vuoi sapere come camperizzare un furgone usa l’ingegno e la fantasia, crea un letto con cassetti incorporati, in modo da sfruttare ogni singolo spazio del letto. Per la cucina, se non vuoi cucinare all’interno del tuo furgone si consiglia di acquistare un fornello da campeggio, anche uno a due fuochi, e di costruire un mobile estraibile (ad esempio dal portellone posteriore), con un vano sottostante per la bombola del gas. Infine installa due gambe pieghevoli (possibilmente regolabili) al tuo mobile in modo da appoggiarsi saldamente a terra.

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Comunicati Scienza e Tecnologia Senza categoria

IDEMA sensibilizza i professionisti della climatizzazione al RAEE

IDEMA Clima, azienda italiana leader nelle soluzioni per la climatizzazione, sta promuovendo, in collaborazione con il consorzio Ecoped/Ridomus, un’attività di sensibilizzazione nei confronti degli obblighi imposti dalla normativa RAEE rivolta a professionisti del settore quali installatori, centri assistenza tecnica, distributori e manutentori di impianti di climatizzazione.

In particolar modo, IDEMA offre alla propria clientela un accesso prioritario, esclusivo e conveniente a tutti i vantaggi offerti da EasyRAEE, il servizio che permette di adempiere in maniera conveniente e semplificata a tutti gli obblighi imposti dalla normativa “UNO CONTRO UNO” (D.M. 65/2010).

Grazie a questa attività, IDEMA si schiera ancor di più dalla parte della tutela ambientale, offrendo ai propri clienti l’opportunità di accedere ad una gestione facilitata degli adempimenti RAEE, grazie a tre esclusivi servizi: “EasyRAEE Albo”, che permette di ottenere (o modificare/aggiornare) in modo veloce, sicuro e facilitato, l’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali (A.N.G.A), “EasyRAEE Registri”, che consente una gestione corretta e automatizzata di tutti gli obblighi di tracciabilità imposti dalla normativa RAEE, e “EasyRAEE Ritiri”, dedicato al prelievo e allo smaltimento dei RAEE, realizzato tramite mezzi idonei per il trasporto di questi ultimi verso gli impianti di trattamento autorizzati.

Per ricevere maggiori informazioni e godere di esclusivi vantaggi sull’acquisto di EasyRAEE, è sufficiente visitare il sito www.easyraee.it/servizi/distributori-cat-installatori/#offertaeasyraee, telefonare al numero 800.151.188, o scrivere un’e-mail a [email protected].

Idema Clima S.r.l. – Strada Statale dei Giovi 31, 22070 Vertemate con Minoprio (CO) – Tel: +39 031 887197 – Fax: +39 031 887012 – E-mail: [email protected] – www.idemaclima.com

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Salute e Benessere

Proteggere i capelli dopo il trattamento di tintura

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  • 6 Settembre 2019

Ci sono capelli particolarmente delicati, che richiedono cure ancora più speciali rispetto quelli più forti e meno soggetti a rovinarsi. Ecco perché dobbiamo conoscere bene i nostri capelli ed usare prodotti che ci forniscano vitamine, la giusta idratazione e che siano specifici per il nostro tipo di capelli. Un’altra possibilità, specie quando questi sono particolarmente giù di tono, è quella di sottoporsi ad un trattamento specifico per capelli.

Se i tuoi capelli sono ad esempio biondi e delicati, una buona opzione è optare per quei prodotti pensati proprio per la cura dei capelli tinti, poiché nutrono dalle radici alle punte. Inoltre tali prodotti restituiscono la lucentezza che i prodotti chimici di alcuni trattamenti rimuovono dai nostri capelli nel tempo. Vengono inoltre eliminati completamente gli sgradevoli toni giallastri per mantenere il tuo biondo naturale più a lungo.

Se i tuoi capelli sono invece rossi o mogano, la tua scelta dovrebbe ricadere su quella famiglia di prodotti intelligenti che preservano il colore dei capelli tinti e che hanno la proprietà di agire direttamente alla radice della corteccia del capello.

La tintura è infatti un processo delicato che può danneggiare i capelli, quindi è molto importante prendersi cura dei capelli tinti poiché più te ne prendi cura più ritardi il doverli tingere di nuovo e quindi impedirai ai tuoi capelli di diventare più sensibili a qualsiasi minaccia, sia essa interna o esterna. Solo prendendotene cura adeguatamente sarai in grado di allungare il tempo di colorazione mantenendolo più a lungo come il primo giorno.

Gli esperti di New Image, parrucchiere Roma Eur, come sempre, sono a tua disposizione per qualsiasi domanda sul colore o sulla cura dei tuoi capelli.

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Pop-up Garden|Future, Music & Food: apre il “pioneer corner” di Spazio FaSE

Tutto pronto per l’apertura del Pop-Up Garden di Spazio FaSE, una piazza verde a cielo aperto di oltre 4000 mq della splendida cartiera di fine ‘800 inedita al pubblico e ripensata in chiave green dall’Architetto Paesaggista Paola Innocenti. Un “Pioneer” Corner, realizzato in occasione della kermesse de I Maestri del Paesaggio, manifestazione organizzata da Arketipos e Comune di Bergamo, che veste di nuovi ritmi e colori l’ex Cartiera Paolo Pigna.

L’apertura dei cancelli è in programma per giovedì 5 settembre con FaSE Jazz I ritmi del blues e dello swing contagiano il Bosco Urbano rievocando nella piazza grande l’atmosfera tipica delle strade di New Orleans. Tra composizioni di Steve Swallow, Michel Petrucciani, Michael Brecker e brani originali che attingono alla musica modale e alle più recenti esperienze del jazz contemporaneo si esibiscono gli Spicy Salmon, il quintetto composto da talenti under 25, nato all’interno dei laboratori di perfezionamento jazz del CDpM, (Centro Didattico produzione Musica), che vanta esibizioni alla Casa della Cultura di Milano, all’International Jazz Day di Bergamo, alla Giornata Europea della Musica e al Dieci10.

Si continua venerdì 6 settembre con l’evento inaugurale di Pop-Up Garden | Future, Music & Food. Per la prima volta sotto il cielo di Spazio Fase torna dalle 19 il Pic Nic Elettronico sotto le Stelle. Il format di grande successo approda ad Alzano per dare vita al Bosco Urbano dall’aperitivo fino a tarda serata con dj set, trampolieri e performance d’environment che non possono che lasciare senza parole. Un unico fil rouge: la musica elettronica, vera protagonista della serata, che dalle 21 avvolge Spazio FaSE con Water Piano, l’emozionante performance di Luca Longobardi, compositore e pianista italiano che incorpora il linguaggio della musica elettronica contemporanea con le arti multimediali. Le sonorità sperimentali incontrano il suono puro del pianoforte, il bosco dialoga con l’acqua che ospita lo strumento e le luci rendono il cielo del Pop-Up Garden ancora più magico catturando non solo l’orecchio, ma anche l’occhio dello spettatore.

Sabato 7 settembre si cambia sound approdando negli anni ’50 con Shakin’ All Over! Il suono graffiante del rock’n’roll e il ritmo travolgente del Rockabilly, abiti in stile, zucchero filato e pop corn sono gli ingredienti perfetti per una serata tutta da ballare e dedicata a chi ha sempre voluto tornare indietro nel tempo.

E per concludere il weekend di Spazio FaSE, l’appuntamento è domenica 8 settembre con l’aperitivo iconico della provincia bergamasca: “Ü ‘n du col biànc”. Il nuovo aperitivo della domenica, sponsorizzato da Campari, che ripropone la tradizione del classico Campari soda in due con il vino bianco rivisitandolo in chiave moderna in una versione gourmet che unisce il mito alla modernità. All’interno dei grottini, suggestive nicchie tipiche della vecchia struttura industriale, il cocktail bar, la birreria ed il bistrot offrono eccellenze selezionate e street food da gustare su tavolini e sedute vintage che rievocano l’atmosfera dei piccoli baretti di città e paese che per generazioni hanno animato il rito dell’aperitivo.

Così, un angolo di storia industriale della provincia di Bergamo riprende vita tutti i giorni, dal 5 al 22 settembre dalle 11.00 all’1.00, con eventi nel bosco urbano, un nuovo concept che unisce sostenibilità, design industriale e coscienza ambientale, un’area food con caffetteria, bistrot d’eccellenza e cocktail bar, esposizioni di arte, design e moda e un playground dove grandi e piccini possono dare libero sfogo alla fantasia grazie a laboratori creativi e giochi antichi.

Tutti gli eventi presso il Pop-Up Garden di Spazio FaSE sono ad ingresso gratuito. Il servizio bar e ristorazione è attivo per tutta la giornata dalle 11 all’1.

INFO E PROGRAMMA: Facebook e Instagram

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Andrea Giraudo –  “Chi sarai mai” è il nuovo singolo estratto dall’album “Stare bene” 

Una canzone di condivisione.

Chi sarai mai è un brano da spiaggia, chitarra intorno a un falò, senso di amicizia, condivisione. L’intento è quello di arrivare a tutti, chiunque nella vita si trova intorno ad un falò con una chitarra. 

“Stare bene” (album in uscita a gennaio 2019) rappresenta il diritto di essere qui adesso. Attraverso questo progetto, Andrea Giraudo vuole parlare di musica universale, quella che non si assoggetta a target, etichette o alla moda del momento. La musica è, appunto, un linguaggio universale, primordiale, non traducibile. La musica unisce, perché cancella differenze altrimenti insormontabili, dà risposte semplici con strumenti semplici.

“Stare bene” arriva a chiunque, è un’esperienza diretta, semplice, fluisce libera come una metafora di colori, odori, sensazioni, sentimenti.

 

DICONO DI “STARE BENE”

“Stare bene è un lavoro dotato di una scrittura arguta, confezionato in maniera semplice ma non per questo demodè, in cui questo simpatico cantautore si diverte ora a giogioneggiare, ora a indossare i panni dell’elegante chansonnier”. Rumore  

“Stare bene è un disco di tante forme e stili diversi, è la faccia sorridente di un artista che ci sa fare tanto comunque lontano dai clichè”. Raro Più

“Malinconica allegria”. Rockerilla

“Andrea Giraudo è un artigiano della musica non omologato agli stilemi del mainstream, ma piuttosto delle radici ben piantate nella migliore canzone d’autore italiana”. Blogfolk

“Questo album è una miscela di rock, pop, blues e tango argentino colorato da una voce potente, graffiante, sapientemente controllata che permette di spaziare tra i diversi generi senza difficoltà alcuna”. Music Mag

 

Radio date: 30 agosto 2019

Pubblicazione album: 18 gennaio 2019

Etichetta: Rossodisera

 

BIO

Non omologato all’interno di un filone stantio o troppo nuovo. Proiettato dal pianoforte verso il pubblico. Confermato dal labiale e dal piedino di chi ascolta, restituisce sonorità con il calore di una voce roca che rimanda a suoni profondi. La musica e le parole di Andrea Giraudo sanno catturare e avvolgere lo spettatore nella rete magica dell’emozione.

Negli anni di attività i suoi spettacoli hanno alternato esecuzioni altisonanti come quella del 2007 al palazzo reale di Aqaba in occasione del compleanno della principessa Bashma Hussein di Giordania a intime sonorità in locali di nicchia. Nato nel 1971 Andrea Giraudo ascolta la collezione musicale di famiglia, si appassiona al pianoforte, delizia già a 10 anni i genitori con La Patetica di Beethoven. Dura poco il rigore di allievo. La sonorità è nelle sue vene, nei profondi anfratti della sua mente e per questo abbandona gli studi musicali e lascia scorrere il suo talento.

Il pianoforte diventa la partenza per una rete di sentieri che si diramano dal tango argentino al pop melodico, al rock‘n’roll e tocca il suo vertice più elevato con l’amato Blues.

Coofondatore nel 1995 dei “Madai”, formazione Rock-Blues che vince l’Heineken Tour nel 1996.

Il percorso musicale di Andrea Giraudo tende a esser più produttivo che interpretativo. Questo non impedisce di partecipare a Festival e Kermesse come “Pavese Festival, La Luna e i Falò” ad agosto 2016 a Santo Stefano Belbo. Dal mese di Ottobre 2016 collabora come ospite musicista al Teatro “CAB 41” di Torino, diretto da Gianpiero Perone.

 

Contatti e social

INSTAGRAM: www.instagram.com/andreagiragiraudo/?hl=it

FACEBOOK: www.facebook.com/staffandreagiraudo/

YOUTUBE: www.youtube.com/channel/UC-hzh372fqtUK2UfTfaG82A/featured 

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Come affrontare e prevenire cybercrime e tecnostress?

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  • 6 Settembre 2019

Comunicato Stampa

Come affrontare e prevenire cybercrime e tecnostress?

Un seminario il 16 ottobre 2019 ad Ambiente Lavoro di Bologna per aiutare le aziende e gli operatori a migliorare la protezione dei dati e a prevenire gli attacchi informatici e il tecnostress.

 

I dispositivi informatici e la rete digitale sono ormai uno strumento fondamentale per i lavoratori e un elemento irrinunciabile dei sistemi produttivi manufatturieri e dei servizi (sanità, trasporti, banche, pubblica amministrazione, scuola, …). E a spingere in questa direzione è anche la sempre maggiore disponibilità per le aziende di tecnologie 4.0 e di connettività di rete in grado non solo di espandere e accelerare le attività, ma anche di incrementare e migliorare la produttività.

È tuttavia evidente che questa ulteriore evoluzione del mondo del lavoro, resa possibile dal continuo sviluppo tecnologico e dall’interconnessione di strumenti e persone, possa anche portare con sé problemi nuovi. Ad esempio difficoltà in termini di protezione dei dati, correlate al costante aumento dei crimini informatici, e rischi psicosociali per i lavoratori.

 

Cyber security e tecnostress

Si stima che solo in Italia i danni causati dal cybercrime raggiungano ormai i 10 miliardi di euro. E, al contrario di quanto spesso si crede, tutte le aziende che trattano dati possono essere vittime di crimini informatici e di perdita di dati.

Per questo motivo la protezione dei dati e la cyber security – quell’insieme di tecnologie e comportamenti messi in atto per proteggere i sistemi informatici da accessi non autorizzati – sono diventate per ogni azienda un aspetto essenziale del proprio business.

Inoltre in relazione sia all’uso sempre più massivo delle tecnologie informatiche, sia alle eventuali conseguenze di attacchi di cyber crime, è bene ricordare un rischio sempre più diffuso nei luoghi di lavoro: il tecnostress.

Parlare di tecnostress è molto importante anche in relazione agli obblighi di valutazione dei rischi. Una persona che usi la tecnologia a ritmi serrati, magari in modo simultaneo e per diverse ore al giorno, rischia infatti un forte livello di stress. Rischia di bloccarsi, di divenire inefficace come un computer eccessivamente carico.

E la sindrome da tecnostress può colpire le persone non solo sul piano fisico e sul piano psichico, ma può anche produrre gravi danni produttivi, organizzativi ed economici alle imprese.

 

Il seminario di PuntoSicuro ad Ambiente Lavoro

Proprio in relazione alla necessità per le aziende di tutelarsi in materia di protezione dati e all’importanza di tener conto nella valutazione dei rischi anche dei pericoli del tecnostress, PuntoSicuro, in collaborazione con Mega Italia Media SpA, organizza per il 16 Ottobre 2019 – durante la manifestazione “Ambiente Lavoro” che si terrà a Bologna dal 15 al 17 ottobre presso il quartiere fieristico – il seminario “Cyber Security e tecnostress: come il cybercrime ha influenza sulla salute nei luoghi di lavoro”.

Durante l’incontro si mostrerà non solo come il cybercrime causa perdite economiche dirette e danni indiretti, come la perdita di reputazione e danni alla salute psicofisica dei lavoratori, ma ci si soffermerà in particolare sul fatto che uno dei fattori che permette gli attacchi informatici è l’errore umano: la partecipazione attiva dei lavoratori è quindi fondamentale per difendersi.

Comportamenti adeguati possono prevenire gli attacchi informatici e, viceversa, comportamenti disattenti possono permettere gli attacchi e causare anche danni alla salute delle persone coinvolte: un lavoratore inconsapevole delle misure di prevenzione può essere esposto a una continua tensione per l’incapacità di far fronte alle minacce, oppure, nel caso sia vittima di un attacco, può essere esposto a un forte stress, sia per la consapevolezza di aver causato l’attacco sia per l’incapacità di farvi fronte.

 

Il programma e le informazioni per partecipare

Mercoledì 16 Ottobre 2019 – dalle ore 09,15 alle ore 11,15, presso la Sala Wagner, Centro Servizi Blocco C del quartiere fieristico di Bologna – si terrà dunque il seminario “Cyber Security e tecnostress: come il cybercrime ha influenza sulla salute nei luoghi di lavoro”.

 

Questo è il programma dell’incontro:

 

  • Introduzione: Luigi Matteo Meroni, Direttore PuntoSicuro e CEO Mega Italia Media
  • intervento “I fattori causali nel coinvolgimento dei dipendenti nelle violazioni informatiche”, Adalberto Biasiotti, Esperto di security e privacy, docente e autore di varie pubblicazioni sull’argomento
  • intervento “Sovraccarico cognitivo ed errore umano”, Massimo Servadio, Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

 

Ricordiamo che l’ingresso è gratuito (il pagamento della quota d’ingresso alla Sessione Convegni di Ambiente Lavoro consente di partecipare ai convegni e seminari in programma) previa registrazione obbligatoria fino ad esaurimento posti.

 

La partecipazione all’evento è valida per 2 crediti per l’aggiornamento di ASPP, RSPP e RLS.

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e registrarsi, è possibile utilizzare questo link:

https://www.puntosicuro.it/landing-pages/convegno-cyber-security-tecnostress/

 

 

Per informazioni:

Redazione di PuntoSicuro – Via Roncadelle 70A, 25030 Castel Mella – Brescia –https://www.puntosicuro.it/[email protected]

 

 

03 settembre 2019

 

Ufficio Stampa di PuntoSicuro

[email protected]

https://www.puntosicuro.it/

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Scienza e Tecnologia

Come risparmiare sul costo dell’installazione della caldaia

Se stai cercando come risparmiare sul costo dell’installazione della caldaia, così da ammortizzare la spesa, allora devi assolutamente seguire questi consigli. Sappiamo bene quanto la spesa per il rinnovo di un impianto sia onerosa, ma esistono degli “escamotage” per assicurarsi un prezzo più vantaggioso senza dover rinunciare ad un servizio professionale: vediamo come fare!

Prezzi medi per l’installazione della caldaia

Per prima cosa, è bene cercare di capire quali sono i prezzi medi circa l’installazione di una caldaia nuova. In linea generale, possiamo dire che il costo medio si aggira intorno ai 300 euro, ma più corretto sarebbe dire “a partire da 300 euro”. Infatti, tale spesa può essere molto diversa a seconda di numerose variabili: ad esempio, in zone come le metropoli i costi sono generalmente più alti che nei paesini di provincia. Allo stesso modo, c’è da considerare il tariffario della singola azienda interpellata – è noto che ci siano azienda più care di altre -, eventuali lavorazioni da compiere durante l’installazione, lavorazioni extra d’urgenza non preventivate, ecc.

In tale situazione, va da sé che il prezzo medio sia davvero molto variabile. In questo caso, per risparmiare, è bene chiedere più di un preventivo alle aziende presenti nella tua zona, così da poter vagliare la soluzione migliore in base alle tue specifiche esigenze.

Offerte per risparmiare sull’installazione della caldaia

La miglior soluzione per risparmiare sull’installazione della caldaia è quella di aderire alle offerte e promozioni che rivenditori e centri assistenza propongono. Si tratta di pacchetti molto interessanti che ad un prezzo speciale prevedono la vendita della caldaia più la sua installazione e montaggio, comprensivi di rilascio dei documenti obbligatori.

In questo modo, l’azienda proponente attira a sé più clienti, mentre l’utente ha il duplice vantaggio di avere un servizio completo e di risparmiare sui costi: insomma, vincono tutti!

Si ringrazia per la consulenza lo staff tecnico del centro assistenza caldaie Junkers di Roma, Domus Caldaie Junkers.

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Pam Panorama (Gruppo PAM) avvia il 100esimo punto vendita a insegna Pam local

Un traguardo molto importante quello raggiunto da Pam Panorama (Gruppo PAM ) il 16 maggio scorso: a Roma, in via Ravenna 47, è stato inaugurato il centesimo PAM local.

Gruppo PAM

Pam Panorama (Gruppo PAM): inaugurato il centesimo Pam local

Convenienza, praticità e qualità: anche il nuovo negozio di Pam Panorama (Gruppo PAM) rispetterà questi principi, offrendo soluzioni su misura per le esigenze dei Clienti. Quello aperto a Roma, in via Ravenna 47, è il 100° Pam local, un traguardo importante per la storica insegna italiana. Giovedì 16 maggio si è tenuto al V Nomentano, noto quartiere della Capitale, l’appuntamento di inaugurazione del punto vendita, il 29° della città. Il nuovo negozio si trova, infatti, in una posizione strategica: a pochi passi da Piazza Bologna, cuore pulsante del quartiere residenziale, si situa nelle vicinanze anche dell’Università degli Studi "La Sapienza", importante polo attrattivo con i suoi oltre 110.000 studenti. Proprio per venire incontro alla loro richiesta, e a quella dei residenti, il Pam local è stato dotato di una pratica area ristoro, pensata per agevolare i Clienti, i quali avranno la possibilità di gustare i piatti appena acquistati potendo usufruire di un forno a microonde per scaldarli.

Pam Panorama (Gruppo PAM): un traguardo da celebrare

I Clienti potranno trovare anche in questo nuovo punto vendita PAM local soluzioni sfiziose e convenienti ma soprattutto veloci come il Food to Go, pensato per chi ha poco tempo. L’iniziativa "Prezzo Promessa" sarà garanzia di prezzi bassi per tutto l’anno su centinaia di prodotti di uso quotidiano. A chi presta attenzione al proprio benessere, senza rinunciare al gusto, saranno riservati i prodotti free form o integrali e un’ampia proposta di articoli biologici, vegani e superfood. Concludono l’offerta del nuovo punto vendita i "prodotti" del territorio DOP e IGP e quelli biologici per la cura e l’igiene della persona. Un traguardo da celebrare, quello del 100° Pam local, come evidenziato da Andrea Zoratti, Direttore Canali Prossimità e Supermercati: "Pam local è un format giovane ed innovativo che, dopo l’apertura dei primi 3 punti vendita pilota nel 2013, a partire dal 2014 ha saputo continuare ad innovarsi per crescere e rispondere alle esigenze dei propri Clienti. In pochi anni abbiamo raggiunto il traguardo dei 100 punti vendita con oltre 1000 addetti con un’età media inferiore ai 24 anni. Qualità, praticità e convenienza sono stati i punti di forza della nostra insegna che oggi festeggia questo importante risultato e sulla quale continueremo ad investire ed innovare con nuovi progetti già in cantiere. Siamo molto soddisfatti di celebrare questo importante traguardo qui a Roma, città che si è dimostrata estremamente ricettiva al nostro format".

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Microtransazioni e Battle Royale: la riflessione di Giampaolo Sutto

Il mercato del gaming si è evoluto rapidamente negli ultimi anni: le microtransazioni hanno sicuramente influenzato il lavoro degli sviluppatori, cosi come il fenomeno Battle Royale, sempre più amati dai giocatori di tutto il mondo. Ce ne parla Giampaolo Sutto.

Giampaolo Sutto

Giampaolo Sutto: dai free-to-play ad Apex Legends

Appassionato di videogames di lunga data, Giampaolo Sutto ha esaminato il fenomeno dei free-to-play e il boom dei Battle Royale sul suo blog dedicato al mercato videoludico. Da Candy Crush (1,5 miliardi di euro di guadagni nel 2018) a Pokemon Go (800 milioni), i giochi "gratuiti" che si avvalgono delle microtransizioni sono sempre di più e sono approdati ormai anche su pc e console, non solo su mobile. Secondo Giampaolo Sutto, le "microtransizioni sono un flusso lento ma costante che porta nelle casse degli sviluppatori una marea di guadagni. Gli utenti possono infatti acquistare dei contenuti unici per un prezzo irrisorio (qualche euro), come vestiti, armi, abilità o anche bonus". Questo sistema porta gli sviluppatori a continuare a migliorare e arricchire i propri prodotti, innescando un circolo positivo. Le polemiche sopraggiungono quando queste piccole spese consentono di ottenere vantaggi evidenti nella competizione con altri utenti. Unito al fenomeno delle microtransizioni ci sono i Battle Royale, sdoganati in tutto il mondo dal fenomeno Fortnite e il più recente boom di Apex Legends.

Giampaolo Sutto: Apex Legends VS Fortnite

Come scrive Giampaolo Sutto sul suo blog, Apex Legends ha totalizzato oltre 50 milioni di giocatori in sole 4 settimane (mentre Fortnite ci aveva impiegato 4 mesi). C’è chi parla già di Anti-Fortnite: "Per la mia opinione personale", spiega l’appassionato, "il successo di Apex è dovuto in realtà proprio a Fortnite, il quale ha fatto da vero e proprio apripista nel genere. Ovviamente, come molti hanno sottolineato, Apex Legends è la novità del momento, motivo per cui sarà visibile un temporaneo trasferimento della fanbase da un titolo all’altro". Non bisogna dimenticare però le differenze che distanziano i due titoli: Fortnite punta sulla grafica cartoonesca, sulla terza persona, sul crafting. Apex Legends punta alla visuale in prima persona ed è più in stile Overwatch. Chi vincerà tra i due? Giampalo Sutto conclude il suo articolo concentrandosi ancora una volta sui cambiamenti che in futuro verranno apportati dagli sviluppatori e che potrebbero far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra.

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Uffici di rappresentanza e filiali in Russia

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  • 6 Settembre 2019

Le società LLC (società di capitali) e PLC (Public Limited Company) hanno una struttura di gestione a tre livelli composta da:

  • Assemblea Generale
  • Consiglio di amministrazione
  • Organo esecutivo

L’Assemblea Generale è il più alto organo direttivo e deve essere tenuta almeno una volta all’anno. Il Consiglio di amministrazione si impegna alla supervisione generale delle attività della società a cui non si fa riferimento nell’assemblea generale. L’organo esecutivo di una società può essere rappresentato da un organo individuale e collettivo, ed agisce in conformità allo statuto.

Quando si progetta la formazione di società in Russia bisogna inoltre tenere presente che le società russe devono fornire rapporti IVA mensili e rapporti fiscali trimestrali.

Se un’azienda prevede di assumere cittadini stranieri, questi devono richiedere un permesso speciale, e dunque tutti i dipendenti stranieri di un’azienda devono richiedere i rispettivi permessi di lavoro individuali.

Quali sono le principali caratteristiche e requisiti di un ufficio di rappresentanza o di una filiale?

Gli uffici di rappresentanza e le filiali non sono considerate entità giuridiche separate di una persona giuridica straniera. Sono suddivisioni di una società straniera classificate come entità non residenti in Russia ai fini del controllo valutario. Questi non sono ufficialmente autorizzati a svolgere attività commerciali in Russia mentre le filiali, in quanto suddivisione di una persona giuridica straniera, possono svolgere attività commerciali.

Gli uffici di rappresentanza e le filiali devono essere registrati presso la Camera del registro di Stato, la Camera di commercio e dell’industria, i vari ministeri del governo russo, le autorità fiscali, il comitato statale di statistica e tre fondi non di bilancio (fondi pensione , fondi di assicurazione medica obbligatoria e fondo di sicurezza sociale).

L’amministratore dell’ufficio di rappresentanza o della filiale deve essere nominato dall’entità legale straniera. Tale organo esecutivo agisce in conformità con il POA (piano operativo annuale) emesso dall’entità legale straniera.

La responsabilità dell’ufficio di rappresentanza e delle filiali è simile a quella di qualsiasi altra entità legale in Russia. I rapporti IVA mensili e i rapporti fiscali trimestrali effettuati nell’ambito di un’ispezione fiscale speciale, che riguarda solo gli uffici e le filiali regionali, devono allo stesso modo essere eseguiti.

Se gli uffici di rappresentanza o le succursali prevedono l’assunzione di cittadini stranieri, questi devono richiedere un permesso di lavoro.

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Serata magica e di successo per il Trio lirico Partenopeo De Maio Lupoli al Palazzo del Trono di Cetraro

Altro grande successo si è registrato la sera 30 agosto 2019 per il Trio lirico De Maio Lupoli al Giardino di Palazzo del Trono in Piazza del Popolo a Cetraro,per il Concerto conclusivo della Rassegna concertistica “ Due Sogni di Notte di Mezz’Estate ” promossa dal Comune di Cetraro con l’organizzazione, la direzione artistica e la partecipazione del M° Sebastiano Brusco, pianista solista di fama internazionale che ha tenuto il primo concerto del 29 agosto.

Grande nuovo appuntamento,dopo i precedenti per Ferrari Event a Capri,l’Estate a Napoli,al Parco dei Campi Flegrei, nel Lazio per l’Estate a Gaeta, ambasciatori della lirica e del bel canto partenopeo il Trio lirico, composto dagli ormai conosciuti ed apprezzati Olga De Maio soprano , Luca Lupoli tenore, Lucio Lupoli tenore, accompagnati al pianoforte da Nataliya Apolenskaja sono stati davvero protagonisti di una fantastica serata dedicata al Bel Canto, all’Opera, alla Romanza da Salotto, all’Operetta ed alla classica canzone napoletana, un variegato e ricco programma che ha veramente suscitato le emozioni e le ovazioni del pubblico accorso in gran numero nel bellissimo Giardino di Palazzo del Trono di Cetraro, per una serata già preannunciata di grande spessore per la vocalità importante e la bravura degli interpreti, caratterizzata da una dote e da una versatilità, non comune,a passare dai vari generi del belcanto sempre con eleganza, raffinatezza e stile appropriato.

Eseguito in forma solistica ed in trio un programma davvero collaudatissimo, passando dall’atmosfera appassionata e sentimentale della Romanza da Salotto di Leoncavallo, De Curtis, Bixio, alla Danza di Rossini ed ai brani immortali da La Traviata di Verdi e la Turandot di Puccini, alla magia del mondo dell’operetta di Lehar ed alla struggente bellezza delle melodie classiche napoletane quali I te vurria vasa ‘, MarechiaroTorna a Surriento, O sole mio che hanno coinvolto e fatto sognare tutti gli spettatori,che hanno richiesto dei bis…

Lunghissimi applausi agli artisti e parole di apprezzamento da parte del direttore artistico della rassegna Sebastiano Brusco che si e’ detto felice di aver concluso con un tale Concerto due serate, augurandosi e dando appuntamento al prossimo anno per un programma ancora più ricco ed articolato.

Intanto vi invitiamo a seguire e ad aggiornarvi sui prossimi eventi ed appuntamenti degli artisti consultando i loro siti, quello dell’Associazione Culturale Noi per Napoli e la relativa pagina Facebook.

http://soprano Olga De Maio

http://Luca Lupoli,

http://Associazione Culturale Noi per Napoli

https://www.facebook.com/AssociazioneNoiPerNapoli

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STRUMENTO PER CONTROLLO TENUTA IMPIANTI ST 200 PT TECNOCONTROL

Tecnocontrol presenta un nuovo strumento portatile totalmente staccato dai canoni delle precedenti versioni, introducendo non solo prestazioni ad altissimo livello, ma anche praticità, robustezza, semplicità d’uso e design.

Il nuovo strumento dall’estetica ricercata, è stato studiato per privilegiare l’ergonomia d’uso, unita da una custodia dallo stile avveniristico e molto robusta, a prova di ogni tipo di utilizzo, anche i più estremi e gravosi.

Totalmente privo di tastiera, il nuovo strumento portatile Tecnocontrol è utilizzabile esclusivamente attraverso gli intuitivi comandi touch screen, così semplice che potrebbe essere utilizzato anche senza consultare il manuale d’uso, che comunque è incluso nella memoria dello strumento e consultabile a display in ogni fase di utilizzo ci si trovi.

Uno strumento davvero molto particolare L’ST200PT strumento per controllo tenuta impianti, che permette di eseguire il controllo di tenuta semplicemente selezionandone il tipo di prova da eseguire e premere sul display il tasto di avvio: lo strumento eseguirà la prova in COMPLETA AUTONOMIA, dando esatto responso sull’esito dello stato dell’impianto.

ST200PT è dotato di bluetooth, può essere collegato via Wi-Fi ed è dotato di IR per stampante per la stampa delle prove, oppure questa può essere memorizzata su apposita MicroSD alloggiata all’interno dello strumento.

Un display a colori touch screen rende immediatamente visibili i principali valori relativi alla prova effettuata. In dotazione allo strumento c’è inoltre il Datalogger che utilizza la memoria  di tipo MicroSD e l’USB-C per la carica della batteria al Litio e permette lo scarico dei dati. L’aggiornamento firmware avviene tramite microSD e Wi-Fi.

Lo strumento per controllo tenuta impianti è dotato inoltre di connettori “Push-Pull” con autoritenuta, di una batteria al Litio ricaricabile e sostituibile oppure, in alternativa, da alloggiamento per batterie “stilo”.

Le istruzioni per l’utilizzo degli strumenti Tecnocontrol sono consultabili anche a display. L’apparecchio è dotato di segnalazioni acustiche multitonali e segnalazioni tramite vibrazione mentre le sonde sono compatibili con tutti gli strumenti della serie.

È uno strumento tecnologicamente avanzatissimo, benvenuti nel futuro.

TECNOCONTROL – via Miglioli, 47 – 20090 Segrate (MI), Italia
Tel. 02.26922890 – Fax 02.2133734
[email protected]

Ufficio Stampa Studio Binaschi – Ripa di Porta Ticinese 39, 20143 – Milano
Telefono: +39 02 366 99 126  www.studiobinaschi.it
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«Da Greetings a The River. Il viaggio verso la redenzione, 1973 – 1980» | Bergamo omaggia Springsteen: grande successo per la due giorni di Città Alta

Si è conclusa la terza edizione del festival organizzato dal gruppo “NOI & Springsteen – The ties that bind”, dedicato quest’anno a «Da Greetings a The River. Il viaggio verso la redenzione, 1973 – 1980». La due giorni di sabato 31 agosto e domenica 1° settembre ha portato spiriti liberi springsteeniani da tutta Italia a Bergamo, rendendo il capoluogo orobico la capitale del suono graffiante del Boss.

Affollati dal pubblico più disparato – a dimostrazione del fatto che il Boss appassiona intere generazioni – nei luoghi della rassegna, il Teatro del Seminarino di Città Alta e il parco di Sant’Agostino sulle Mura, si sono alternati esperti scrittori, docenti, autori e critici per un’intensa lettura del mito di Springsteen, con concerti gratuiti di artisti italiani e internazionali.
Hanno intrapreso per primi il “viaggio verso la redenzione”, sabato pomeriggio al Seminarino, il giornalista Paolo Vites con la tavola rotonda “The Wild, the innocent&the street shuffle” e la conduttrice radiofonica Patrizia De Rossi con “Greetings From Asbury Park NJ”, entrambi accompagnati dal live di Roberta Finocchiaro.

«Una rivelazione – commenta Alberto Lanfranchi, organizzatore della rassegna, in riferimento alla giovane Finocchiaro – che è piaciuta così tanto al pubblico da dover modificare il programma inserendo una sua performance in più la domenica. Questa edizione ha lasciato molto spazio ai fan, tant’è che ci è sembrato interessante far dialogare con Cotto e De Rossi due accaniti springsteeniani. Ne è emersa una tavola rotonda davvero stimolante attorno a due visioni completamente diverse dello stesso album».

Grande entusiasmo del pubblico anche per il rock della svedese Moa Holmsten, ex voce e front woman della band heavy metal Meldrum, con la sua sorprendente rilettura creativa dei classici di Springsteen. Per chi, purtroppo, se lo fosse perso, annuncia l’organizzazione, sulla pagina Facebook “Noi & Springsteen” saranno pubblicati i momenti salienti e i pezzi più interessanti del live della Holmsten e non solo.

«Siamo già con la testa nella prossima edizione del festival: manterremo il format di parole e musica, che ci contraddistingue dagli altri meeting italiani dedicati al Boss, e daremo più spazio ai fan come protagonisti o, perché no, con un contest musicale» conclude Lanfranchi.

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Pietre Ollari Bisetti: cucina creativa e naturale

Per un’alimentazione sana è necessario cucinare in modo naturale. Bisetti, specialista nella produzione di utensili da cucina, amplia la collezione di Pietre Ollari, utilizzate fin dai tempi antichi per cucinare le vivande su pietra in maniera semplice e genuina.

Le Pietre Ollari sono pietre naturali scolpite e lavorate a foggia di recipiente (dal latino “olla”) e ricavate dalla miglior Steatite. Questa pietra speciale, resistente alle alte temperature, consente la cottura di qualunque tipo di cibo (carne, pesce, verdura, formaggi, ecc.) in maniera omogenea e senza l’aggiunta di sostanze grasse, perché sfrutta i grassi contenuti negli alimenti che non vengono assorbiti dalla pietra.

Grazie alla elevata percentuale di talco, la Pietra Ollare è un antiaderente naturale e, una volta scaldata sul fornello, trattiene il calore per circa un’ora, mantenendo caldi i cibi. Le Pietre Ollari, inoltre, sono immuni all’azione degli acidi alcalini, quindi cuociono gli alimenti preservando il loro aroma naturale. Con le Pietre Ollari si possono preparare cibi dal sapore antico, privi di grassi aggiunti, mantenendo intatte tutte le proprietà organolettiche degli alimenti.

Tra le proposte di Bisetti annoveriamo Pietre Ollari rotonde e quadrate con telaio cromato oppure Pietre Ollari rotonde e quadrate con base di legno, integrabili con ciotole in porcellana, in grado di formare una vera e propria tavolozza alimentare.

Con un design ideato per chi ama cucinare con creatività e allegria, le Pietre Ollari uniscono elevate proprietà termiche ed antiaderenti per garantire una cottura di massima qualità. Riprendendo una tradizione millenaria e coniugandola con un design attuale, Bisetti rende possibile cucinare in modo sano e genuino attingendo alle proprietà delle pietre naturali.

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VMC a doppio flusso: il sistema di areazione confortevole ed economico

Qualità dell’aria e comfort termico sono fattori indispensabili per rendere l’abitazione un ambiente sano e accogliente per tutta la famiglia. Specialmente nelle nuove costruzioni a basso consumo energetico, dove la riduzione delle dispersioni di calore e infiltrazioni esterne rende l’edificio termicamente isolato al prezzo di una peggiore qualità dell’aria, è il corretto impianto di areazione a fare della propria casa un ambiente vivibile e salutare: la ventilazione meccanica controllata a doppio flusso è un sistema di rinnovo dell’aria che abbina un’immissione di aria nuova filtrata nei locali di vita, a bassa produzione di inquinanti (soggiorni e camere da letto), a una simultanea estrazione di aria viziata dai locali tecnici (bagni, cucine e lavanderie).

Le particelle nocive contenute nell’aria, insieme ad altri tipi di inquinanti chimici e biologici, tendono a stagnare negli ambienti chiusi, diventando responsabili di asma, allergie e problemi di respirazione. Se alcune di queste particelle sono visibili e facilmente percepibili, come pollini, muffe e odori sgradevoli, altre costituiscono un rischio per la salute proprio per la loro impercettibilità: radon, monossido di carbonio e polveri sottili sono inquinanti invisibili estremamente diffusi nei centri abitati. Per questo motivo si rivela indispensabile un efficace ricambio d’aria che sia in grado di filtrare l’aria in ingresso e sfruttare un canale riservato per espellere l’aria viziata.

La norma UNI EN 15251:2008 afferma che la certificazione energetica di un edificio non può non considerare una valutazione relativa alla qualità dell’aria negli ambienti progettati. La ventilazione meccanica controllata a doppio flusso offre garanzie di un rinnovo d’aria continuativo, con portate controllate in base all’effettivo bisogno dell’ambiente. Grazie alle bocchette regolabili, è possibile effettuare una riduzione delle portate quando i locali non sono occupati. Con l’aggiunta di un recuperatore di calore ad alta efficienza, la ventilazione meccanica controllata diventa un mezzo per raggiungere la più alta efficienza energetica di tutto il complesso edificio-impianto. È importante sottolineare che il consumo dei ventilatori di questi sistemi non è superiore al consumo di lampadina da 30-40 watt.

La riqualificazione energetica di un edificio offre la possibilità di una detrazione d’imposta del 55% delle spese sostenute da ripartire in rate annuali entro un limite massimo. Si tratta di riduzioni dall’Irpef, concesse per interventi che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti ed in particolare la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, il raffreddamento, la ventilazione e l’illuminazione.

Grazie anche agli incentivi, i tempi di pay-back sono estremamente vantaggiosi. Il periodo in cui un impianto di ventilazione meccanica si ripaga varia a seconda della zona climatica e delle dimensioni dell’appartamento, ma offre sempre un comfort termico ad altissima efficienza (con un recupero superiore al 90%) e consumi ridotti, oltre a contribuire al mantenimento sano delle strutture dell’edificio e della qualità dell’aria, proteggendo gli ambienti domestici dai danni causati da un’areazione non ottimale.

Atlantic offre una vasta gamma di prodotti VMC, che vanno dal residenziale al terziario, tra cui Optimocosy HR plus, la centrale doppio flusso per tutte le abitazioni nuove o in ristrutturazione, con uno scambiatore ad alto rendimento (recupero del 92%) e telecomando radio esclusivo multifunzione. Tra le funzioni disponibili annoveriamo la sovraventilazione, possibile in tre modalità (cucina, boost, raffrescamento) e la modalità assenza, che permette una riduzione della portata totale dell’alloggio con un guadagno fino al 33% su una portata costante. Grazie alla sonda CO2 ad infrarosso, in a grado di monitorare la qualità dell’aria, il flusso della ventilazione si adatta automaticamente in base alla occupazione e alle esigenze dell’abitazione mentre lo scambiatore ad alto rendimento permette un recupero del 92% delle calorie dell’aria estratta. È possibile controllare in remoto la propria centrale grazie a Cozybridge, il kit di collegamento per app Cozytouch.

Duocosy invece è una centrale doppio flusso per tutte le abitazioni nuove o in ristrutturazione, con uno scambiatore ad alto rendimento che garantisce un recupero del 92%. Tra i punti di forza annoveriamo le dimensioni compatte, l’accesso diretto ai filtri dal pannello frontale, la segnalazione tramite spia luminosa della sostituzione dei filtri e l’attivazione della sovraventilazione cucina con tasto (incluso).

Ecocompact è una centrale doppio flusso con scambiatore ad alto rendimento in alluminio, ideale per le ristrutturazioni e gli spazi contenuti, grazie ad uno spessore della macchina di solo 27 cm. L’ installazione è possibile in verticale o in orizzontale, dispone di un pannello controllo a tre velocità ed è disponibile in due varianti, semplice o “plug and play”. Fra le opzioni è possibile inserire batterie per il preriscaldamento o la sonda CO2.

Per la gamma terziario Atlantic propone invece la gamma Duotech con portate da 300 fino a 7800 mc/h, con scambiatori ad alto rendimento. È una centrale precablata pronta al funzionamento con pannelli in profilato d’alluminio estruso nero assemblato con angoli in nylon nero, pannelli doppio strato in acciaio prelaccato internamente e in acciaio trattato alluminio-zinco esternamente e pannelli di accesso posizionati secondo il lato d’ispezione scelto. Lo scambiatore a contro corrente ad alta efficienza è in alluminio e offre una possibilità di funzionamento fino a 80°C (certificato Eurovent). È dotato di una vasca raccolta condense in acciaio galvanizzato con scarico da ½” sul lato ispezione e filtri ad alta efficienza a basse perdite di carico aria nuova F7 e aria aspirata G4. Fra le opzioni può essere dotato di batterie elettriche o ad acqua per il riscaldamento e raffreddamento per un vero e proprio trattamento aria.

Atlantic rappresenta insomma un valido aiuto per rinnovare l’aria in tutti gli ambienti che necessitano di una salutare e pronta aerazione.

ATLANTIC ITALIA – YGNIS ITALIA – Via Lombardia 56, 21040 Castronno (VA)

Tel. (00 39) 0332 895240 – Fax. (00 39) 0332 893063 – www.ygnis.it – www.atlantic-comfort.it

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Comunicati

LILY – Lifestyle magazine è online!

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  • 6 Settembre 2019

Il nuovo sito dedicato agli stili di vita, tutti al femminile

Settembre 2019 – Arriva con una ventata di freschezza settembrina LILY, il nuovo magazine online dedicato al lifestyle.

Tutte le ultime tendenze dal mondo della moda e della bellezza, tanti consigli per sentirti sempre al meglio sul lavoro, in casa e nella vita di tutti i giorni.

Un magazine pensato per ragazze e donne di tutti i tipi e di tutte le età, con contenuti leggeri e piacevoli da consultare in ogni momento della giornata, anche mentre sei sulla metro o in una pausa caffè in ufficio.

Seguiremo insieme le sfilate di alta moda più belle, gli eventi più importanti dal mondo glamour, ma anche della tua vita: come organizzare il matrimonio o prepararti per un colloquio di lavoro, come diventare freelance o organizzare quel viaggio che hai sempre sognato.

LILY è la tua nuova amica online, un ritrovo magico nel quale trovare tante idee e consigli per goderti al massimo ogni momento delle tue giornate, per quanto frenetiche possano essere!

Il team di LILY – Lifestyle magazine inoltre è a tua disposizione per pubblicare i contenuti e le storie che vorrai condividere con la community di #lilymag.

Pronta per scoprire un nuovo modo di parlare di lifestyle? Ti aspettiamo su LILY!

 

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Scienza e Tecnologia

Quando il sofware gestionale ristorante diventa ponte tra virtuale e reale

Ebbene si, i software funzionano ormai da ponte tra il mondo virtuale e quello reale del ristorante. Grazie ad esso le visite a siti e social si trasformano in clienti reali. In questo modo si possono sfruttare a pieno tutti i canali di comunicazione oggi presenti per avere il locale pieno.

Ogni azienda che opera nella ristorazione ha bisogno di un gestionale ristoranti per svolgere e gestire tutte le attività in simultanea. Per questo motivo dotarsi di un software pensato per la ristorazione significa dotarsi di un prezioso alleato. 

Tra le importanti funzioni, il software sostituisce tutto ciò che prima veniva eseguito su carta, digitalizzando le prenotazioni e non solo. Infatti grazie al software si ottiene una più efficiente organizzazione delle attività ed una precisa ed efficace analisi delle performance del proprio locale.

Insomma un software per i ristoranti aiuta verso la trasformazione della propria attività, in una moderna impresa che adotta gli strumenti digitali nel proprio esercizio quotidiano.

Non solo, un software gestionale consente al cliente di prenotare online 24 ore su 24. Grazie ai sistemi di booking automatici, si possono ricevere le prenotazioni direttamente dal proprio sito e dai social, anche quando il ristorante è chiuso.

Grazie al database dei clienti consente scompare l’agenda cartacea, perchè il software consente di archiviare le informazioni sui clienti del ristorante nel pieno rispetto della loro privacy.

Con il software è possibile integrare la gestione delle campagne di marketing digitale tramite email e/o SMS. Il ristorante in questo modo dispone di una sola piattaforma che può utilizzare per attività diverse, risparmiando su costi e tempo.

Il gestionale ristoranti raccoglie informazioni importanti tipo il numero mensile di clienti effettivi e di cancellazioni. Grazie ad esse sarà possibile analizzare le perfomance del locale durante il tempo e adottare strategie migliorative per il proprio business.

Se si dispone di un buon software di gestione, diventa più semplice l’inserimento dei dati delle carte di credito in fase di prenotazione, così come avviene già in hotel e alberghi.

Infine i software sono pensati per essere semplici in modo da poter essere usati anche da chi non ha competenze informatiche. In ogni caso se ci si rivolge ad una società specializzata anche in caso di problematiche si potrà ricevere una adeguata assistenza e consulenza. l

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