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Aprile 2022

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L’AD di Italgas Paolo Gallo: bisogna puntare sul biometano

L’Amministratore Delegato di Italgas è stato ospite della trasmissione “Radio Anch’io” su Rai Radio 1 in cui si è parlato della questione dell’approvvigionamento del gas: secondo Paolo Gallo il biometano potrebbe rappresentare la soluzione per uscire dalla dipendenza russa.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: le alternative al gas russo

Il problema della dipendenza dell’Italia dal gas di Mosca è bello grande: si stima che circa il 40% del gas usato dagli italiani provenga dalla Russia. La percentuale si avvicina alla media europea che si attesta attorno al 45%. In molti si chiedono se esiste davvero una via d’uscita o se l’Italia sarà costretta a sottostare a ciò che decide il Cremlino. Paolo Gallo, AD di Italgas, ammette che il Paese si trova in una situazione di “forte dipendenza dalla Russia”, al contempo però c’è anche “una molteplicità di fonti di approvvigionamento alternative su cui si sta lavorando per riuscire a sostituire il gas russo con maggiori quote di gas da importare via tubo o sotto forma di Gnl”. C’è da dire poi che “abbiamo tre terminali di rigassificazione che, al momento, non sono saturi e possono accogliere rifornimenti incrementati; abbiamo inoltre due terminali già autorizzati che, se costruiti, potrebbero portare fino a 20 miliardi di metri cubi in più di metano”, ha aggiunto l’AD. In questa situazione sembra assumere un ruolo sempre più strategico il biometano.

Paolo Gallo: i vantaggi del biometano

Il biometano, un combustibile ottenuto dalla purificazione del biogas, è una fonte rinnovabile con emissioni di CO2 quasi pari a zero e, sottolinea l’AD di Italgas, “ha un ruolo determinante in questo percorso di emancipazione dal gas russo”. “È stato calcolato – spiega Paolo Galloche la produzione in Italia può raggiungere gli 8 miliardi di metri cubi l’anno che corrisponde alla capacità di un impianto di rigassificazione di grandi dimensioni”. Per questo motivo converrebbe stimolarne la produzione che attualmente ammonta solo a mezzo miliardo circa di metri cubi l’anno. “Possiamo aumentare questa produzione di quasi 20 volte, – continua – risolvendo anche gran parte del problema dei rifiuti”. C’è però un ostacolo da superare: i tempi delle autorizzazioni. L’AD riporta che “al momento in Italia ci sono 50 impianti in attesa di autorizzazione, iter che spesso dura più di quanto necessario per l’effettiva costruzione dell’impianto”. Affinché la soluzione del biometano funzioni, quindi, i tempi andrebbero senz’altro velocizzati.

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Francesco Starace: la sfida epocale della sostenibilità, la vision dell’AD di Enel

“Sustainability. Moving Beyond”: l’AD di Enel Francesco Starace e Ban Ki-moon, 8° Segretario Generale delle Nazioni Unite, al workshop organizzato nell’ambito della cerimonia di apertura del Master Safe in “Gestione delle Risorse Energetiche”.

Francesco Starace

Francesco Starace: l’importanza di un sistema dell’energia in sintonia con quello che il pianeta può assorbire e digerire

“Per la prima volta nella storia dell’umanità abbiamo la possibilità di tornare indietro nel tempo”: intervenuto lo scorso 24 marzo alla cerimonia di apertura della XXIII edizione del Master Safe in “Gestione delle Risorse Energetiche”, Francesco Starace ha invitato a riflettere sulla sfida epocale che oggi il mondo è chiamato a fronteggiare. “Sustainability. Moving Beyond”, il talk interattivo a cui ha preso parte l’AD e DG di Enel, ha visto anche la partecipazione di Ban Ki-moon, 8° Segretario Generale delle Nazioni Unite. Francesco Starace ha spiegato come dopo “migliaia di anni di sviluppo del sistema mondiale dell’energia in equilibrio con il pianeta”, negli ultimi 150 anni quell’equilibrio è stato rotto. Oggi quindi secondo l’AD di Enel abbiamo la possibilità di “tornare indietro nel tempo e dire che quei 150 anni sono stati solo un bip nella storia dell’umanità” impegnandoci al contempo nell’implementazione di un sistema energetico “in sintonia con quello che il pianeta può assorbire e digerire”. La tecnologia in questo gioca un ruolo fondamentale perché può contribuire a rendere tale sistema “competitivo, facile da installare, mantenere e gestire”. L’auspicio dell’AD è quindi di “spingere più veloce che possiamo” perché “quanto prima riusciamo a farlo, tanto è meglio da un punto di vista economico e ambientale”: questo “cambierà la politica e probabilmente renderà il mondo più giusto ed equilibrato”.

Francesco Starace: l’approccio Esg è fondamentalmente un modo strutturato per mitigare il rischio

Non solo sostenibilità: nel corso del talk Francesco Starace ha parlato anche di inclusione, formazione e di altri temi al centro dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta dai Governi dei 193 Paesi membri e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU. L’AD ha inoltre fatto notare come oggi la dimensione Esg sia ancora più preziosa: l’attenzione degli investitori oggi si concentra sempre più sui dati Esg “come un modo per filtrare i giusti investimenti ed eliminare rischi dal portafoglio”: se un’impresa è sostenibile o diventa più sostenibile infatti “è anche sempre meno rischiosa”. L’approccio Esg è “fondamentalmente un modo strutturato per mitigare il rischio”: basti pensare che “se un’azienda ha un’alta attenzione alla sostenibilità e si separa sempre più dai combustibili fossili, diventa meno esposta” e allo stesso modo se presta maggior attenzione ai suoi fornitori la sua catena di valore è meno soggetta a interruzioni e così via. In sostanza, come ha evidenziato l’AD e DG di Enel Francesco Starace, “se la percezione di rischio del mercato aumenta, aumenta anche il valore della dimensione

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Claudio Machetti: dal Banco di Roma alla Direzione della Business Line di Enel

Direttore della Global Energy and Commodity Management Business Line di Enel, Claudio Machetti ha ricoperto incarichi di rilievo in oltre 30 anni di carriera professionale.

Claudio Machetti

Claudio Machetti: il percorso manageriale in Enel

Nato a Roma nel 1958, Claudio Machetti è Direttore della Global Energy and Commodity Management Business Line di Enel (fino a marzo 2021 denominata Global Trading) dal 2014: gestisce per il gruppo le attivita di trading delle commodities, il sourcing di carbone, gas, CO2 e olio combustibile, ma anche l’attività sui mercati all’ingrosso di gas ed energia elettrica e l’impiego commerciale degli impianti di produzione. Tale carica è stata preceduta da numerose altre esperienze in Enel. Dopo essere entrato nel Gruppo nel 2000, viene nominato Responsabile dell’Area Finanza e, al contempo, collabora alla fondazione della controllata finanziaria Enelfactor, assumendo l’incarico di Amministratore Delegato. Più tardi ricopre il ruolo di Presidente di Fondenel (il fondo pensione integrativo dei dirigenti Enel) e Fopen (il fondo pensione di operai, impiegati e quadri del Gruppo). Nel 2005 Claudio Machetti viene nominato Direttore Finanziario e quattro anni più tardi diventa Direttore per il controllo dei rischi aziendali della Direzione Risk Management. Successivamente, entra nei Consigli di Amministrazione di Terna, Endesa e Wind Telecomunicazioni.

L’esperienza di Claudio Machetti presso il Banco di Roma e Ferrovie dello Stato Italiane

Dopo la laurea in Scienze Statistiche conseguita presso l’Università la Sapienza di Roma, nel 1983 Claudio Machetti avvia la carriera professionale presso il Banco di Roma. Esordisce inizialmente come impiegato nella filiale di Milano e successivamente viene nominato analista finanziario della Direzione Centrale di Roma, occupandosi dell’analisi del merito di credito dei grandi gruppi industriali italiani. Una profonda competenza acquisita in ambito equity gli consente di ottenere il ruolo di funzionario della Direzione Finanziaria, Ufficio Analisi Finanziarie, fino a essere promosso come Vicedirettore Responsabile del Nucleo Analisti Finanziari nel 1990. Terminata l’esperienza presso il Banco di Roma, Claudio Machetti entra, nel 1992, in Ferrovie dello Stato Italiane. In un primo momento opera in qualità di Dirigente Responsabile dell’Unità Mercati Finanziari e nel 1996 viene nominato Direttore della Finanza Operativa. Contemporaneamente fonda e diventa Amministratore Delegato di Fercredit, società finanziaria specializzata in ambito captive nei settori del factoring, del leasing e del credito al consumo.

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Marco Domizio: il percorso imprenditoriale del Founder di Ares Ambiente

Una lunga esperienza nell’intermediazione dei rifiuti, poi la fondazione di Ares Ambiente, oggi attiva su tutto il territorio italiano: l’iter professionale di Marco Domizio.

Marco Domizio

Marco Domizio: studi e prime esperienze lavorative

Marco Domizio nasce a Bergamo nel 1974 e qui studia come geometra. Subito dopo aver ottenuto il diploma, fa il suo ingresso in un’azienda lombarda attiva nel settore dei rifiuti. Un’esperienza che termina dopo sei anni, quando decide di collaborare in veste di Responsabile Commerciale con una società specializzata in attività di spurghi e pulizie industriali. In quegli anni contribuisce ad espandere la clientela e a realizzare un impianto di compostaggio, attivo tutt’oggi, in provincia di Bergamo. Risultati che vengono notati anche da una primaria azienda attiva nella provincia di Milano, che lo assume con il ruolo di Responsabile Commerciale. Collaborando con la società, Marco Domizio consolida la sua carriera nel settore: è infatti il fautore dell’installazione, sul territorio della Regione Campania, di sette impianti di trito-vagliatura.

Marco Domizio: la nascita di Ares Ambiente

Durante gli anni di esperienza nell’azienda milanese, Marco Domizio si specializza anche nella gestione delle attività di trasporto transfrontaliero di rifiuti sia a mezzo gomma/intermodale che a mezzo nave. Successivamente, diventa Responsabile Commerciale di un impianto di compostaggio in provincia di Bergamo, per poi gestire una cava di estrazione di minerali naturali. In seguito, porta avanti una collaborazione con due realtà attive nel campo ambientale (trasporti conto terzi e intermediazione). Nel 2008 matura la decisione di mettersi in proprio. A Treviolo, in provincia di Bergamo, Marco Domizio fonda Ares Ambiente, S.r.l. specializzata nello smaltimento, recupero e trasporto di rifiuti urbani, speciali non pericolosi e speciali pericolosi. L’azienda attualmente opera su tutto il territorio nazionale ed è in possesso di numerose certificazioni che ne testimoniano l’attenzione all’ambiente, alla qualità e alla sicurezza (UNI EN ISO 9001:2015, UNI EN ISO 14001:2015 e UNI ISO 45001:2018). Nel 2021, grazie alla costante solidità dimostrata negli anni, Ares Ambiente ha ottenuto il riconoscimento di Azienda Best Performer dal quotidiano “LombardiaPost”.

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Il contest “avisini che spettacolo!” è giunto al termine

Il contest “Avisini che spettacolo!” è alle battute finali, Il prossimo 7 maggio è alle porte e i 13 talenti selezionati sono pronti ad attendere il pubblico sul palco per un pomeriggio di grande spettacolo, musica, danza, cabaret, nel nome della sensibilizzazione al dono.

A selezionare i vincitori tra i 13 finalisti, una giuria di qualità, formata da volti noti del mondo della radio, del cinema e YouTube: Andrea Castoldi, regista, scrittore, sceneggiatore e attore – lo ricordiamo nelle vesti del co-protagonista di “Vacanze di Natale 2000” oltre che come autore di numerosi lungometraggi, tra cui “Te lo leggo in faccia” e “Zio c’è!”; Micky Boselli, l’energica voce di Radio Number One che accompagna e riempie di briosa allegria le nostre giornate; Davide Luca Civaschi, meglio conosciuto con il nome d’arte Cesareo, nonché chitarrista dell’eccentrico gruppo “Elio e le Storie Tese”; Valeria Bonalume, la due volte campionessa italiana di pole dance – tre se consideriamo la competizione di coppia – nonché richiestissima modella e performer; ultimo, ma non per importanza, Gabriele Vagnato, il giovanissimo creator dalla spiccata ironia e dall’esilarante comicità, con un grande seguito sui suoi canali social. A condurre il contest è Marco Maccarini, il noto presentatore televisivo che certamente non ha bisogno di presentazioni.

A rappresentare le diverse città lombarde, Debora Martinazzi prima ginnasta ed ora ballerina di Brescia, Stendhart giovane gruppo di ballerine della provincia di Lecco, Letizia Codeluppi giovane promessa di Varese con la passione per il Musical, Paolo Pastore di Mantova che con la sua voce ha già incantato concorsi e talent televisivi, Tommy Mauri cantautore e musicista di Monza e Brianza, Merging Beats band milanese dal forte profilo alternative e rockettaro e dalle musiche graffianti, Fool Arcana, un affiatato duo di Milano nato dalle eclettiche personalità di Riccardo Oliva e Cecilia Barra Caracciolo, Niox e Sisca di Nova Milanese, duo di artisti emergenti capaci di intrecciare due stili musicali differenti, Diorama giovanissimo cantautore di origini pugliesi trapiantato a Milano che propone musica fresca, all’avanguardia e accattivante; Coriale cantautore nato a Crotone, milanese adottivo che culla l’orecchio degli ascoltatori con brani intimi ed emotivi; Matteo Canèla imprenditore agricolo di Brescia con la passione per il palco e la voglia di intrattenere il pubblico attraverso sketch comici, Gaspare Pellegatta, milanese, mente creativa, irrequieta, fluida, che ci propone brani dal sound indie ed elettronico, TES gruppo musicale di Lodi che lo scorso marzo si è classificato terzo al Premio Nazionale Lucio Dalla.

Queste le eccellenze che hanno impressionato positivamente l’attenta giuria e che si preparano a competere sabato 7 maggio, sul grande palco a Milano, in Piazza Città di Lombardia alle ore 17.00. La partecipazione è gratuita e il divertimento assicurato!

Evento organizzato da Avis Regionale Lombardia, partner istituzionale Regione Lombardia, media partnership di Radio Number One, inserito nell’ambito della Civil Week 2022, la manifestazione che si svolgerà dal 5 all’8 maggio dove cittadini attivi, organizzazioni di terzo settore e scuole faranno vivere il proprio impegno civico attraverso iniziative diffuse in tutto il territorio metropolitano. La kermesse è promossa da Corriere della Sera – Buone Notizie, CSV Milano, Forum Terzo settore Adda Martesana, Altomilanese e Milano, Fondazione di Comunità Milano, Fondazione Comunitaria Nord Milano e Ticino Olona con il patrocinio di Regione Lombardia, Città metropolitana di Milano e Comune di Milano.

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Progetto Tyrrhenian Lab, Terna punta sullo sviluppo delle competenze legate alla transizione

Nato in sinergia con le Università di Cagliari, Salerno e Palermo, il progetto targato Terna si pone l’obiettivo di formare nel Mezzogiorno figure di elevata professionalità per dare impulso alla transizione energetica del Paese.

Terna, il commento dell’AD e DG Stefano Donnarumma: "Tyrrhenian Lab asset strategico per il Paese"

Tra le opere infrastrutturali più importanti del prossimo decennio, il Tyrrhenian Link è un elettrodotto sottomarino progettato da Terna che collegherà Sardegna, Campania e Sicilia. L’infrastruttura consentirà una maggiore capacità di scambio elettrico tra le regioni coinvolte e soprattutto di integrare la produzione di energia da fonti rinnovabili. Un passaggio fondamentale in vista della transizione energetica del Gruppo e soprattutto del Paese, che deve farsi trovare pronto di fronte alle sfide del prossimo futuro. Da queste considerazioni nasce la volontà di Terna di affiancare all’opera il "Tyrrhenian Lab", centro di eccellenza per lo sviluppo di competenze tecnologiche e digitali funzionali al cambio di paradigma energetico. Un vero e proprio "campus diffuso" che verrà istituito in collaborazione con le Università, e non solo, di Cagliari, Salerno e Palermo, le città dove approderanno i cavi dell’elettrodotto. "Il Tyrrhenian Lab – ha commentato l’AD e DG Stefano Donnarummaci permetterà di perseguire tre obiettivi cruciali per accelerare il processo di transizione energetica che tutti i giorni affrontiamo: investire sui giovani, accrescere le nostre competenze specialistiche e valorizzare i territori". Il progetto, attraverso nuove partnership, verrà esteso anche a centri di ricerca, istituzioni, enti e imprese locali: "Sarà un asset strategico non solo per Terna – ha spiegato il manager – ma anche per il Paese e, in particolare, per le comunità con le quali abbiamo intrapreso un grande lavoro di ascolto, dialogo e collaborazione".

Terna, i dettagli del progetto

Le prime attività formative del Tyrrhenian Lab vedranno la luce già dal prossimo autunno, con il primo master universitario che si concluderà nel 2023. Il focus delle lezioni verterà su mercato elettrico, IoT, sistemi di analisi, monitoraggio e gestione dati di sistemi complessi, con diverse esperienze sul campo. L’obiettivo di Terna è creare una struttura organica e formare, entro il 2025, oltre 150 figure specializzate sul mondo del power system nel Mezzogiorno. Gli studenti delle università, una volta concluso il master, avranno la possibilità di essere assunti nelle sedi del Gruppo presenti nelle tre città e contribuire alla trasformazione digitale e alla transizione energetica dei territori in vista del Tyrrhenian Link. "Come primo operatore nazionale – ha dichiarato Francesco Del Pizzo, Direttore Strategie di sviluppo rete e dispacciamento di Ternaabbiamo a responsabilità di sviluppare determinate professionalità. E siamo contenti di farlo nel Mezzogiorno – conclude – dove c’è un enorme potenziale sia in termini di messa in pista di nuove infrastrutture sia di crescita delle competenze".

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Le tecniche di coaching per una prevenzione attiva ed efficace

Comunicato Stampa

Le tecniche di coaching per una prevenzione attiva ed efficace

Un corso in presenza a Brescia il 23 e 24 giugno 2022 fornirà strumenti e tecniche derivanti dal coaching e permetterà di applicarle nell’ambito della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

L’aumento sensibile dei dati relativi alle denunce di infortunio e malattia professionale ci mostra come le strategie di prevenzione messe in atto nelle aziende non riescano effettivamente a incidere sui problemi che sono alla radice degli accadimenti infortunistici. Accadimenti che si annidano, ad esempio, nei comportamenti delle persone, negli atteggiamenti degli operatori, in abitudini e consuetudini difficili da scalfire a livello aziendale.

 

In questa situazione servono metodiche nuove da applicare al settore della salute e sicurezza dei lavoratori. È necessario uscire dalla selva dei formalismi e delle conformità e comprendere che la riduzione di infortuni e malattie professionali si può realizzando parlando con i lavoratori, accogliendo le loro osservazioni, utilizzando la loro esperienza.

Per rendere i lavoratori parte attiva del sistema di prevenzione e sicurezza è possibile utilizzare le tecniche e le metodiche del coaching. Il coaching, applicato nel campo della sicurezza del lavoro, può essere in grado di aiutare gli operatori a sviluppare le proprie competenze e consapevolezze verso una prevenzione aziendale attiva ed efficace.

 

Come utilizzare il coaching in ambito salute e sicurezza? Ci sono percorsi formativi per imparare ad applicare tecniche e strumenti derivanti dal coaching per migliorare la prevenzione?

 

Il corso in presenza sull’utilizzo delle tecniche di coaching

Proprio per far conoscere le potenzialità del “safety coaching”, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza il 23 e 24 giugno 2022 a Brescia un corso di 16 ore in presenza dal titolo “Le tecniche di coaching in ambito salute e sicurezza”.

 

Il corso – rivolto a formatori, consulenti, RSPP e a tutti coloro che vogliono sviluppare le proprie competenze per facilitare e ottenere migliori risultati nel proprio lavoro – si pone l’obiettivo di fornire strumenti e tecniche, che derivano dal coaching, in modo da poterle applicare applicazione nell’ambito della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

I docenti del corso:

  • Alessandra Marconato: coach e formatore esperienziale. Nella sua attività lavora con team manageriali e singoli manager per la definizione di obiettivi organizzativi e individuali;
  • Marzia Dazzi: coach, trainer, psicologa del lavoro.

 

I vantaggi e le finalità del coaching in azienda

Nel “work safety coaching” il supporto che il coach fornisce al cliente/lavoratore (coachee) serve a migliorare la consapevolezza delle capacità e potenzialità fornendo anche un supporto per la definizione degli obiettivi nel campo della salute e sicurezza e traducendo aspirazioni sfuocate e vaghe in risultati da raggiungere. Con il coaching – tramite l’ascolto, la pazienza, il rispetto e riconoscendo la validità dell’esperienza e della percezione del lavoratore sui possibili rischi del suo lavoro – si riconosce al lavoratore il ruolo di conoscitore dei pericoli cui è sottoposto giornalmente, lo si aiuta a vedere la situazione e il contesto in cui opera in modo nuovo, stimolando in lui l’assunzione di altri punti di vista e schemi concettuali che lo possano garantire da rischi non valutati.

 

In questo senso il coach elabora tattiche comportamentali e strategie di diverso respiro, disegna nuovi modelli organizzativi, elabora programmi di formazione in base alle conoscenze acquisite rinforzando in modo mirato abilità e tecniche lavorative specifiche.

 

Con queste attività di coaching il cliente-lavoratore è messo al centro del sistema di prevenzione e protezione, viene reso partecipe, attivo, diventa promotore e alleato degli altri attori della sicurezza aziendale per costruire un efficace sistema di tutela.

 

Coaching: i contenuti e le informazioni sul corso

Il corso di 16 ore in presenza “Le tecniche di coaching in ambito salute e sicurezza” si svolgerà, dunque, il 23 e 24 giugno 2022 a Brescia – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 – presso la sede di AiFOS Service in Via Branze, 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Il programma e gli argomenti trattati durante il corso:

  • Prima GiornataProcesso di Coaching e competenze
    • Perché il coaching è utile anche in ambito salute e sicurezza
    • Le competenze chiave del coaching e loro declinazione e applicazione in ambito salute e sicurezza
    • Strumenti del coaching da applicare in ambito safety
    • Il coaching per lo sviluppo della leadership visibile
    • Individuare le convinzioni (limitanti) che portano a comportamenti disfunzionali e non “sicuri”
  • Seconda giornata – Il Coaching in ambito salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
    • L’importanza del linguaggio (del coaching) per chi si occupa di salute e sicurezza
    • Bias cognitivi e come “superarli”
    • Che cosa sono le emozioni e come si distinguono da altri stati emotivi
    • Il ruolo delle emozioni nei comportamenti umani e l’importanza di sviluppare l’intelligenza emotiva
    • Tipologie di collaboratori e diversi approcci: capire cosa “è utile al proprio collaboratore” per motivarlo ad agire diversamente
    • Far emergere le criticità e risolverle attraverso gli strumenti del coaching

 

Il corso è valido come 16 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, coordinatori alla sicurezza, formatori qualificati terza area tematica, HSE (area organizzativa-gestionale) e Consulenti AiFOS (ambito organizzazione e gestione delle risorse umane).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/le_tecniche_di_coaching_in_ambito_salute_e_sicurezza

 

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

28 aprile 2022

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Renato Mazzoncini (A2A): autonomia energetica, ruolo dell’idrogeno strategico

I cambiamenti nello scenario geopolitico dimostrano l’importanza di raggiungere al più presto l’autonomia energetica. Per Renato Mazzoncini lo sviluppo dell’idrogeno è una delle strade da intraprendere, soprattutto in virtù degli obiettivi sul clima.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: “Per la decarbonizzazione non possiamo fare affidamento solo sull’elettrico”

Il recente conflitto scoppiato in Ucraina, che arriva dopo mesi di rincaro dei prezzi, ha ulteriormente complicato lo scenario energetico mondiale. Paesi come l’Italia, estremamente dipendenti dalle forniture di gas russe, si trovano di fronte alla sfida dell’autonomia energetica, che va ad aggiungersi a quella della transizione green. L’idrogeno, secondo Renato Mazzoncini, può rappresentare proprio quella fonte alternativa di cui il Paese ha bisogno. L’AD di A2A lo ha dichiarato durante il suo intervento all’Hydrogen Forum 2022: “Mi pare sia evidente a tutti che non c’è più la tranquillità con cui pensavamo di approvvigionarci di gas – ha sostenuto l’AD – L’idrogeno diventa quindi fondamentale per riuscire effettivamente a dare l’autonomia energetica al Paese”. Già lo scorso anno A2A aveva annunciato circa 200 milioni di investimenti sulla fonte alternativa: “Abbiamo dovuto necessariamente introdurre l’idrogeno all’interno dell’ultimo Piano industriale, un Piano molto spinto sulla decarbonizzazione – ha ricordato Renato Mazzoncini, che ha poi sottolineato – Al 2050 non ci si può arrivare solo con l’elettrone”.

Renato Mazzoncini: “Con la produzione di idrogeno A2A diventa attore interessante”

Per portare a compimento il processo verso la neutralità climatica bisognerà quindi andare oltre l’elettrificazione: “Nel mondo decarbonizzato il 55% degli usi finali saranno elettrone e il resto sarà molecola, che ovviamente dovrà essere green – ha spiegato Renato MazzonciniMentre l’elettrone arriverà dall’idroelettrico, dall’eolico o dal solare, gli studi ci dicono che per la molecola circa il 30% sarà biometano, mentre il 14% arriverà dall’idrogeno. Una parte rilevante, quindi non si può non immaginare di essere produttori”. La Life Company al momento si occupa sia di generazione elettrica (secondo produttore in Italia dopo Enel), sia di gestione e distribuzione del gas. Per A2A al momento lo sviluppo dell’idrogeno è ancora agli inizi, e di certo non aiuta uno “scenario di estrema incertezza anche dal punto di vista regolatorio”: “Stiamo cercando di capire come produrre idrogeno green raggiungendo il più velocemente possibile il break even – ha concluso Renato Mazzoncinie dobbiamo renderlo competitivo rispetto alle altre fonti di energia”.

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Percorsi di Pace

Percorsi Di Pace

Esposizione di arte contemporanea

ARTISTI :

Lorenza Bucci Casari – Caltanino – Angela Esposito – Federico Farnesi – g. Marinò – Giovanni Ingrassia – Sonia Mazzoli – Marisa Muzi –  Carlo Pantaleone – Simona Sarti –  Federico Sambo – Sergio Savarino –

Vincenza Spiridione – TrasformArte

 

 A CURA DI: Sonia Mazzoli – Lorenzo Salinetti e Marina Zatta

 

La GARD Galleria Arte Roma Design presenta da sabato 23 Aprile 2022, una nuova edizione della mostra denominata  Percorsi Di Pace, esposizione collettiva di Arte Contemporanea, con questa mostra si vuole dedicare uno spazio alla riflessione del non dimenticare, ad un obbiettivo comune la Pace.

Quattordici  sono gli artisti selezionati : Lorenza Bucci Casari – Caltanino – Angela Esposito – Federico Farnesi, g. Marinò – Giovanni Ingrassia – Sonia Mazzoli – Marisa Muzi – Carlo Pantaleone – Simona Sarti – Federico Sambo  Sergio Savarino – Vincenza Spiridione – TrasformArte di Daniela Di Gregorio Zitella, diversi per stile, linguaggi e tecniche usate: fotografia, pittura, scultura, ecoArte . L’obbiettivo è creare un’esposizione ricca di generi artistici, che faccia riflettere il visitatore.

 

Percorsi Di Pace                                                                                                                                                                   

… uniti da un desiderio di pace globale da cui nasce la provocazione artistica all’origine di questa esposizione.  Anche prima della terribile invasione dell’Ucraina dobbiamo con chiarezza dirci che il mondo non ha mai conosciuto un  periodo di pace, è il contesto sociale in cui viviamo, quello dei paesi occidentali democratici, che ci ha permesso un periodo di decenni di pace, il resto del mondo non è stato così fortunato, la pace, così come la ricchezza, non sono equamente condivise. Naturalmente questo nulla toglie alla netta disapprovazione di quanto sta accadendo , così come alla solidarietà sentita e necessaria nei confronti del popolo ucraino ma, al contrario, con questa mostra desideriamo cogliere  desiderio del pacifismo mondiale per dire e ribadire che la Pace deve essere cercata da tutta l’umanità e la solidarietà non deve avere confini basati sulle differenze di paesi, culture, etnie.  Per questo abbiamo ampliato le narrazioni artistiche presenti in mostra alle riflessioni su temi generici non solo della Pace ma anche su Intolleranza, Immigrazione, Razzismo, Emarginazione, Fame.

 

Galleria Arte Roma Design:   è una storica galleria aperta negli anni ’90 che ha nel tempo progettato centinaia di eventi d’arte con più di 1.000 artisti. Situata al centro di Roma, nel quartiere Ostiense che vede la presenza del sito archeologico della Piramide Cestia, del Cimitero Acattolico in cui sono sepolti molte personalità della  Storia e della Cultura e della Centrale Montemartini, spazio industriale adibito a Museo Archeologico.

 

Soqquadro è un’associazione culturale che nasce nell’ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all’Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.

 

DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design – V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno, codice d’ingresso 9090)

INAUGURAZIONE: Sabato 23 Aprile – dalle ore 17.00 – alle ore 21.00

DURATA : Dal 23 Aprile al 10 Maggio 2022

ORARI:  Dalle 16.00 alle 19.30 –  dal lunedì – al venerdì –  ( visitabile solo su appuntamento “ WhatsApp o Sms”)

INGRESSO: libero – Info e Prenotazioni +39 340.3884778 – Infomail: [email protected]

 

Ufficio Stampa –  Marina Zatta

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FDA, esame approvato che scopre il Covid con il respiro, risultato in 3 minuti

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  • 23 Aprile 2022
Food and Drug Administration - 'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici

FDA, esame approvato che scopre il Covid con il respiro, risultato in 3 minuti

Roma, 20 aprile – Si chiama InspectIR Covid-19, un nome vagamente investigativo, ed è proposto come test per identificare una possibile infezione da Sars CoV 2 tramite l’analisi del respiro, con un dispositivo simile a quello dell’etilometro, il famoso ” esame con il palloncino” che preoccupa  ogni conducente di auto  rientrato dopo una cena con amici o in un ristorante dove  si è consentito un bicchiere di vino in più.

InspectIR Covid-19 è stato accreditato (in situazione di emergenza) dalla FDA, l’agenzia di regolamentazione del governo americano.
È sensibile a specifiche sostanze chimiche legate all’infezione e può essereapplicato in strutture mediche e sanitarie, ma inoltre – oltre che  in questa funzione potrebbe collocarsi tra i suoi usi elettivi – nei terminal di volo per i test finali, grazie a un dispositivo mobile grande quanto un bagaglio a mano. Anche in questo caso, tuttavia, l’esame deve essere eseguito da una persona certificata nonché sotto la guida di un esperto di cure mediche. Il risultato si prepara in meno di 3 minuti e anche un operatore generico può valutare circa 160 test in un giorno.

L’esame per verificare la validità di InspectIR Covid-19 è stato eseguito su 2400 individui con e senza segni e sintomi dell’infezione. Ha raggiunto il 91% di sensibilità (dati riferiti ad esami con esito corretto) e anche il 99% di unicità (informazioni su esempi negativi con esito corretto).

Il valore predittivo avverso è inoltre elevato, al 99,6%. Ciò significa che le persone con risultati finali negativi rimangono effettivamente in molti casi, anche con valori altissimi di virali ridotte. Anche lo studio di ricerca è stato condotto sulla variante Omicron e su InspectIR Covid-19 ha fornito risultati di efficacia comparabili.

L’esame dell’alito anti-Covid utilizza il metodo della gascromatografia-spettrometria di massa (Gc-Ms) per trovare 5 sostanze volatili legate all’infezione nell’alito che appartengono alle famiglie di sostanze come chetoni e aldeidi. Quando il gadget identifica questi marcatori, fornisce un presunto esito positivo, che deve essere successivamente convalidato con un esame molecolare.

La FDA afferma però che anche i risultati negativi non confermano l’assenza di infezione  l’infezione al 100%.

FONTE: rifday.it

 

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“Patricia” fuori il singolo dei Flowers For Boys

“Patricia” è l’inedito della band pugliese Flowers For Boys. Il brano è un invito all’accettazione di sè e combina energicamente sonorità elettroniche e indie

Patricia è il nuovo singolo della band pugliese Flowers For Boys. Il brano è un grido all’accettazione di se stessi, un vitale invito ad amarsi nonostante gli stereotipi imposti dalla società. Si parte da argomenti molto attuali come la disforia di genere e la transfobia con l’obiettivo di lanciare un messaggio di amore verso il nostro mondo interiore al di là di ogni convenzione culturale.

Il singolo vuole comunicare come la delicatezza di un fiore può rappresentare l’energia di chi ama la vita. Patricia è un inno ad abbracciare le proprie insicurezze e ad apprezzare le sorprese del futuro nonostante i segni duri e aspri di un passato tutt’altro che amico. Tramite orecchiabili ritmicità il brano mostra la bellezza di vivere inseguendo la propria personale autenticità.

La verità è, così, lo strumento chiave per raggiungere quella felicità a cui gli esseri umani aspirano, soprattutto quando si racconta di chi abita ai margini del mondo. A livello musicale il brano Patricia è fortemente influenzato dalla house music ma, allo stesso tempo, unisce l’anima grezza dell’indie a sonorità più elettroniche.

Il risultato è un mix di influenze unico che fanno insieme divertire e riflettere. La combinazione di diversi generi è il riflesso della poliedricità del singolo che si fa manifesto del desiderio di libertà di ognuno ma in particolare di coloro che hanno bisogno di un reale stimolo per essere felici.

ASCOLTA IL BRANO QUI

BIOGRAFIA

Flowers For Boys sono composti da Carlo Candelora (chitarra), Fabio Casadibari (batteria), Federico Marinelli (basso) e Marco Vino (voce). L’origine del nome risiede nella semplicità del gesto di regalare dei fiori. Questa è una pratica antica e universale, eppure continua a generare sorpresa, soprattutto in situazioni ritenute insolite. La stessa genuina meraviglia è data dal sound unico dei Flowers For Boys che accostano originalmente le sonorità dellindiepop brit con l’electro-pop e la House music.

Il progetto musicale è nato nel 2019 e conta già una serie di concerti sulle proprie spalle nei più importanti live club del barese (Garage Sound, MAT Laboratorio Urbano), così come la partecipazione ad alcuni importanti contest e festival sul territorio nazionale. I Flowers For Boys sono stati finalisti regionali del premio MarteLive (in corso), ospiti sul main stage del Ritratti Festival di Monopoli, dell’ISS Fest di Ruvo di Puglia. Vengono selezionati soprattutto per il grande evento organizzato dal MEI al Meeting di Rimini del 2021.

La band pugliese ha all’attivo un singolo chiamato “L’Estate sulla Pelle”, autopubblicato nel 2020.
Il 22 aprile esce il loro nuovo singolo, “Patricia”, per l’etichetta Angapp Records.

Credits

Lyrics: Marco Vino, Carlo Candelora, Federico Marinelli, Fabio Casadibari
Composers: Marco Vino, Carlo Candelora, Federico Marinelli, Fabio Casadibari
Producer: Carlo Candelora
Label: Angapp Records
Photo Credits: Marika Sciscio

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Le tapparelle intelligenti, un futuro ecosostenibile

Ci preoccupiamo sempre più spesso di quale sia lo stato di salute del nostro pianeta, se certe specie si estingueranno e se questo sarà anche il destino della razza umana, per via dell’inquinamento e dei turbamenti che la Terra affronta a causa della sconsiderata azione dell’uomo. Cerchiamo di adottare uno stile di vita che potremmo definire “ecosostenibile”: consumiamo con moderazione, sprechiamo il meno possibile e cerchiamo di smaltire le cose che gettiamo in modo tale che non rilasciano tossine nella superficie. Siamo più responsabili, insomma.

Il primo luogo dove cerchiamo di educarci al rispetto dell’ambiente è la nostra casa. Per cui la scienza sta sviluppando varie tecnologie “green” per permetterci di vivere in maniera responsabile anche all’interno delle nostre quattro mura domestiche.

Uno degli strumenti più utili in questo senso sono le tapparelle intelligenti. Grazie a queste, il nostro impatto ambientale è ridotto all’osso. Perché? Regolando le ore di luce e di calore che possono entrare grazie al rialzo delle tapparelle, possiamo risparmiare molti soldi in energia che altrimenti impiegheremo per i sistemi di riscaldamento e climatizzazione.

Questi sistemi purtroppo rilasciano delle emissioni dannose nell’atmosfera. Quindi, una tecnologia in grado di limitare l’uso è sicuramente da considerare ecosostenibile.

Sempre più spesso quindi sentiamo parlare di tapparella Smart che viene definita così in quanto è dotata di un motore, ma anche perché viene comandata da una persona o da remoto, attraverso uno smartphone scaricando una app domotica, oppure da un telecomando o da un interruttore.

Ma quali sono i vantaggi che offre a chi la acquista una tapparella Smart? Vediamolo insieme.

Principali benefici di acquistare una tapparella Smart

I vantaggi di chi acquista una tapparella definita Smart sono veramente tanti partendo da uno molto semplice da comprendere ma molto importante e cioè l’aumento del valore economico della casa in questione.

Infatti ,nel momento in cui una persona deve vendere il suo immobile, potrà giocarsi la carta delle tapparelle intelligenti che sicuramente saranno gradite dai nuovi proprietari.  Altro grande beneficio per coloro che acquistano tapparelle intelligenti, che non si dovrebbe sottovalutare, riguarda la sicurezza perché grazie a questo innovativo strumento è possibile impostare una programmazione per farsi che le tapparelle si abbassino e si alzino in automatico.

In questo modo si simulerà la propria presenza in casa andando scoraggiare eventuali ladri.  Inoltre prima abbiamo accennato all’aspetto ambientale e lo vogliamo nuovamente citare perché lo riteniamo molto importante in quanto le tapparelle Smart sono un ottimo metodo per ridurre il consumo della climatizzazione o del riscaldamento.

Ovviamente consumare di meno non significa solo dover pagare bollette meno salate ma anche rispettare l’ambiente un po’ di più.  Per fare ciò bisognerà tenere abbassate le tapparelle in modo da creare uno strato d’aria che faccia da isolante tra la finestra e l’esterno.

Questa è una cosa che servirà sia in inverno per evitare che entri freddo e anche d’estate per far sì che il calore non entri dalle finestre.

I vantaggi quindi sono assolutamente rilevanti e devono essere presi in esame con molta attenzione e pragmatismo.

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Come avere una caldaia più efficiente?

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  • 23 Aprile 2022

Secondo una recente ricerca, quasi la metà dell’energia consumata nelle case italiane è dovuta al riscaldamento e nella maggior parte dei casi ciò non viene fatto in modo efficiente.

La maggior parte delle caldaie c’è infatti bisogno di riscaldare l’acqua ad 80 gradi per aumentare la temperatura dei radiatori in modo che riscaldino la nostra casa alla temperatura desiderata.

Queste caldaie funzionano con un’efficienza intorno all’80%, il che significa che il 20% del combustibile bruciato non viene utilizzato per il nostro riscaldamento.

Le caldaie a bassa temperatura

Se invece di riscaldare l’acqua ad 80 gradi utilizzassimo caldaie che riscaldano l’acqua a 35ºC o 40ºC impiegheremmo meno energia, poiché l’energia che dobbiamo trasmettere all’acqua è direttamente proporzionale alla differenza tra la temperatura finale e la temperatura della rete, e saremo più efficienti con il riscaldamento in questo modo.

Ciò è possibile grazie a  caldaie a bassa temperatura  in grado di adattare il proprio funzionamento alle reali esigenze di ogni momento, le quali raggiungono  rendimenti intorno al 95% , il che implica solo il 5% di perdite.

Per questo è conveniente utilizzare radiatori a bassa temperatura che non dovranno riscaldarsi poi così tanto per riscaldare gli ambienti, come accade con le caldaie tradizionali.

Il prezzo di una caldaia a bassa temperatura può aggirarsi intorno ai 5.000 euro, mentre una caldaia a gas convenzionale costa circa 2.000 euro.

Le caldaie a condensazione

Una tecnologia ancora più efficiente sono le  caldaie a condensazione, che sono in grado di condensare una parte significativa del vapore acqueo contenuto nei loro gas di combustione.

Quando la temperatura scende al di sotto del punto di rugiada dell’acqua infatti, questa condensa cede calore che diventa vapore acqueo.

Il calore estratto dalla condensazione dei gas viene utilizzato dalla caldaia stessa, con un vantaggio ambientale ed economico per gli utenti.

Grazie a questo sistema, queste caldaie riescono a sfruttare meglio l’energia rispetto alle caldaie standard o a bassa temperatura, il che significa raggiungere  valori di prestazione anche superiori al 100 % e risparmiare energia, oltre che emissioni di CO2 in atmosfera e denaro.

Parlane con il tuo tecnico di installazione caldaie di fiducia per capire quale possa essere la caldaia più efficiente da acquistare, così da poter avere una caldaia realmente efficiente.

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Francesco Milleri: garantire a tutti un futuro più sano, la vision di EssilorLuxottica

Francesco Milleri, AD di EssilorLuxottica: "Come azienda di riferimento del settore, sentiamo la responsabilità di contribuire a un futuro migliore per le generazioni a venire".

Francesco Milleri

Francesco Milleri: EssilorLuxottica punta ad eliminare i difetti visivi non corretti entro il 2050

La mission di EssilorLuxottica è aiutare il mondo a vedere meglio, vivere meglio e godere appieno della vita. Le parole dell’AD Francesco Milleri espresse in diverse occasioni ricordano l’impegno del Gruppo nel garantire una buona vista, diritto umano fondamentale. La vision su cui EssilorLuxottica impronta attività, progetti e iniziative è quella di un Pianeta in cui i problemi di vista non siano di ostacolo a nessuno, dove tutti possano avere accesso alle cure oculistiche e vedere bene. L’eliminazione entro il 2050 dei difetti visivi non corretti in tutto il mondo è l’obiettivo a cui punta il Gruppo guidato da Francesco Milleri nella consapevolezza che per conseguirlo occorre un impegno condiviso. Lo attesta anche il piano d’azione definito da EssilorLuxottica per catalizzare maggiori risorse e partecipazione e ispirare un cambiamento diffuso dei sistemi, attraverso la definizione del percorso da intraprendere per eliminare gli errori di rifrazione entro il 2050. Oltre 20 luminari nelle cure oculistiche e 100 esperti della salute degli occhi hanno sottoscritto il report "Eliminating Poor Vision in a Generation", realizzato dal Gruppo per guardare insieme a un futuro più sano in cui tutti abbiano la possibilità di vedere correttamente.

Francesco Milleri: EssilorLuxottica in prima linea per un futuro senza problemi della vista

La realizzazione della propria mission, come ricordato in diverse occasioni dall’AD Francesco Milleri, impone a EssilorLuxottica un impegno trasversale. Per garantire a tutti una buona vista, il Gruppo si muove in diverse direzioni. In primo luogo investendo in innovazione: dal prodotto, al design, alla creazione di nuovi modelli di business, un buon paio di occhiali può cambiare il futuro. Ne è un ottimo esempio Essilor Stellest, nuova generazione di lenti per la correzione della miopia nei bambini. In secondo luogo promuovendo interventi sostenibili per le comunità svantaggiate al fine di garantire l’accesso alle cure: grazie a un innovativo approccio al business, alla filantropia e alla collaborazione pubblico-privato, EssilorLuxottica si impegna da anni per consentire l’accesso sostenibile alle cure oculistiche laddove non esisteva. Dal 2013 a oggi, 450 milioni di persone nei Paesi in via di sviluppo hanno potuto ricevere cure adeguate: inoltre con il sostegno di diversi partner no-profit, tra cui Essilor Vision Foundation, Vision for Life e OneSight, il Gruppo che Francesco Milleri guida in qualità di AD ha potuto fornire occhiali a oltre due milioni di persone, offrire esami oculistici e finanziare programmi locali per la cura degli occhi, al fine di sensibilizzare e garantire un impatto sostenibile nel lungo termine. L’impegno di EssilorLuxottica è anche nei progetti di ricerca e sviluppo avviati in collaborazione con diversi enti come il Vision Impact Institute (VII) per promuovere la consapevolezza sull’impatto dei difetti visivi non corretti: assicurare un futuro all’insegna della cura della vista significa infatti capire l’importanza della salute degli occhi per il miglioramento della qualità della vita e dargli l’attenzione che merita.

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Serenissima Ristorazione si impegna nella diffusione della cultura alimentare nelle scuole

Serenissima Ristorazione propone da anni iniziative di educazione alimentare e ambientale che hanno come destinatari maestri e alunni nelle scuole in cui è attiva con i propri servizi. Coinvolti anche genitori e Comitato Mensa.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione: le iniziative di educazione alimentare e ambientale nelle scuole

Serenissima Ristorazione è attiva su numerosi progetti che hanno come obiettivo principale quello di sensibilizzare a fini educativi il pubblico delle scuole in cui è presente con i propri servizi su argomenti alimentari ed ambientali. Nel corso di queste iniziative sono distribuiti ai partecipanti, docenti e scolari, materiali didattici che abilitano alla creazione di un percorso di formazione condiviso su salute e buon vivere. Piattaforme similari sono inoltre previste per i genitori degli alunni e per il Comitato Mensa, al fine di rinforzare i concetti alla base dei programmi pensati appositamente per i figli. Tra i progetti che hanno avuto più successo nel corso degli anni: quello basato sull’importanza di frutta e verdura, attraverso la ripartizione in cinque diversi colori rappresentanti i valori nutrizionali e i vantaggi per la salute. Un altro importante programma di Serenissima Ristorazione all’interno degli istituti scolastici è quello che esplicita le differenze esistenti tra sigle come Km zero, biologico, denominazione di origine protetta e indicazione geografica protetta. Occasione, questa, per rendere i ragazzi consapevoli su concetti quali tradizioni, località e territorio di prossimità.

Gli allestimenti di Serenissima Ristorazione a corredo dei progetti nelle scuole

Tra le iniziative di Serenissima Ristorazione sull’educazione alimentare ed ambientale nelle scuole vale la pena citare anche quella incentrata sulla dieta mediterranea, basata sulla nozione di “piramide alimentare”, oppure quella sui cibi dal Mondo, che intende far conoscere la vera origine dei piatti etnici sempre più acquistati nei nostri negozi e ipermercati, e anche presenti in misura sempre maggiore nei menù delle mense scolastiche. Un altro progetto interessante è quello che incoraggia l’introduzione dello sport nelle attività settimanali, focalizzandosi soprattutto sui suoi evidenti vantaggi per la salute. In ultima istanza, il programma sulla riduzione dell’impatto ambientale sensibilizza gli scolari sulla scelta di stili di vita sostenibili anche dal punto di vista alimentare, mentre quello sulla riduzione nell’uso del sale chiarisce in che modo sostituire quest’ultimo con le spezie per insaporire le pietanze sia in realtà una alternativa più salutare. Serenissima Ristorazione, inoltre, per accompagnare anche visivamente gli argomenti esaminati nei diversi corsi, organizza allestimenti scenici all’interno dell’area mensa come, ad esempio, isole per la raccolta differenziata e infografiche pensate appositamente per gli alunni, oltre a lavagne con i piatti del giorno, pannelli decorativi e porta pane e frutta.

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Fintech e nuovi servizi private banking nel prossimo triennio di Banca Generali

Sviluppo delle piattaforme digitali, nuovi target di mercato e zero emissioni al 2040. Con il nuovo Piano industriale, Banca Generali traccia un nuovo percorso di crescita. Il Gruppo intende rafforzare il suo posizionamento nel private banking e assumere via via le caratteristiche di una banca sempre più Fintech.

Banca Generali: grazie al digitale personalizzazione totale di offerta e servizi private banking

Raccolta netta totale tra i 18 e i 22 miliardi, masse tra i 105 e i 110 miliardi e una crescita annua dell’utile netto del 10-15%. I principali target finanziari fissati da Banca Generali nel nuovo Piano industriale 2022-2024 testimoniano le forti ambizioni di crescita del Gruppo, che intende continuare sulla scia dei risultati da record raggiunti lo scorso anno. Per conseguire tali obiettivi, il leader del private banking ha definito una strategia basata su tre pillar in grado di valorizzare gli storici punti di forza dell’Istituto. “Il primo – ha dichiarato l’AD Gian Maria Mossa – punta ad avvicinare ulteriormente la Banca ai nostri professionisti ed ai nostri Clienti, grazie all’evoluzione dell’offerta e del modello di servizio e a un crescente supporto alla rete”. Entrando nel dettaglio, lo scopo di Banca Generali è servire una platea di clienti private banking più ampia, rafforzando la propria presenza in particolare nei segmenti High Net Worth e Affluent. Un’opportunità che l’Istituto intende cogliere proponendo soluzioni sempre più personalizzate grazie al supporto del digitale, con piattaforme dedicate in grado di intercettare le esigenze di entrambe le fasce di mercato.

Banca Generali: modello data driven e iniziative in tema di sostenibilità

Il secondo pilastro del nuovo Piano, strettamente connesso al primo, nasce con l’obiettivo di trasformare Banca Generali in una banca sempre più improntata al Fintech, continuando sul processo di digitalizzazione, open banking e automatizzazione avviato negli ultimi anni. Uno sviluppo che consentirà all’Istituto di private banking di predisporre tre modelli di servizio specifici (Enhanced, Guided, Self) differenziati per accessibilità digitale. Terzo e ultimo pillar la sostenibilità. Da sempre centrale nella strategia, per il prossimo triennio l’obiettivo è rafforzare il posizionamento del Gruppo nell’ambito e rendere Banca Generali “punto di riferimento su tematiche ESG per tutti gli stakeholder”. L’impegno dell’Istituto continuerà a coinvolgere ogni livello della società, dai clienti fino agli azionisti, con uno sguardo sempre rivolto alle comunità e alle future generazioni. Diverse le iniziative in campo. Lato dipendenti, il focus verterà su work-life balance, Diversity e Inclusion. In tema di sostenibilità ambientale, Banca Generali raggiungerà zero emissioni nette entro il 2040. La Banca si è detta inoltre pronta a sottoscrivere gli impegni sia del Principle of Responsible Investment (PRI) che della Task Force on Climate-related Financial Disclosures. In aggiunta, entro il 2024 il Gruppo intende toccare quota 40% di prodotti ESG sul totale delle soluzioni gestite.

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Ideal Standard, azienda leader nella performance: focus su Atelier Collections

Ideal Standard: Atelier Collections, la collezione progettata dallo studio Palomba Serafini Associati per garantire la massima personalizzazione per l’ambiente bagno.

Ideal Standard

Ideal Standard: Atelier Collections, eleganza e personalità per ambienti bagno adatti a ogni necessità

L’eredità culturale è linfa vitale per disegnare la contemporaneità: un principio a cui Ideal Standard si attiene da oltre un secolo per progettare soluzioni e prodotti esclusivi. In quest’ottica è nata anche Atelier Collections: creata dallo studio Palomba Serafini Associati, riunisce innovazione e bellezza per creare ambienti bagno adatti ad ogni esigenza. Nel coniugare design, senso estetico e innovazione, Atelier Collections si configura come elemento d’unione tra il passato, il presente e il futuro dell’azienda. La linea si compone di molteplici prodotti: i sanitari Blend Cube e Blend Curve dalle linee semplici ed eleganti ma anche Conca e Joy, le nuove serie rubinetteria. E molti altri sono esposti all’interno dello showroom inaugurato di recente da Ideal Standard all’interno dell’Headquarter milanese di via Borsi.

Ideal Standard presenta Calla e Joy Neo

Fare tesoro di tutto ciò che è stato fatto, pensato e progettato è compito imprescindibile di Ideal Standard. Lo dicono anche Calla e Joy Neo, le due collezioni lanciate di recente che si inseriscono nel percorso intrapreso dall’azienda con Atelier Collections. Calla coniuga elementi classici con tocchi sottili e contemporanei: protagonista elegante, trasmette autentica raffinatezza anche negli spazi più piccoli. La linea comprende un’ampia gamma di prodotti in ceramica, tra cui eleganti lavabi e colonna, un raffinato wc, oltre al bidet e una vasca freestanding in stile neoclassico. L’estetica neoclassica della collezione si abbina perfettamente con i prodotti di Joy Neo: la linea, disponibile in diverse finiture e varietà di modelli con differenti maniglie, incoraggia l’espressione creativa combinando perfettamente stravaganza e linearità. Entrambe sono disegnate dallo studio Palomba Serafini Associati con cui Ideal Standard collabora da anni per una progettazione in grado di coniugare sempre più efficacemente design e funzionalità.

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Un corso in presenza per la sicurezza dei gas tecnici industriali

Comunicato Stampa

Un corso in presenza per la sicurezza dei gas tecnici industriali

Il 12 maggio 2022 un corso a Brescia sui gas tecnici industriali permetterà di migliorare la sicurezza mettendo in evidenza i principali rischi sia nella manipolazione dei recipienti che nell’utilizzo dei singoli gas.

 

I “gas tecnici” sono gas diffusi in quasi tutti i processi industriali che, a seconda delle loro caratteristiche, possono essere:

  • gas inerti: in condizioni normali di temperatura e pressione, se miscelati all’aria, non reagiscono con altre sostanze generando sottossigenazione;
  • gas infiammabili: miscelati all’aria, in presenza di un innesco, reagiscono formando una fiamma (incendio);
  • gas comburenti: alimentano una combustione (atmosfera sovraossigenata-incendio);
  • gas tossici: pericolosi per l’uomo (avvelenamento);
  • gas corrosivi: in grado di provocare danni a persone e cose (ustioni chimiche).

 

Inoltre con questi gas tecnici, che possono essere stoccati in bombole e serbatoi a pressioni e temperature differenti, ci sono i pericoli che possono derivare da:

  • cadute dei recipienti
  • scoppio e proiezione di oggetti
  • esposizione a nebbie e/o vapori
  • movimentazione manuale dei carichi.

 

Il problema, tuttavia, è che spesso nelle aziende c’è ancora una scarsa consapevolezza dei pericoli associati all’utilizzo e allo stoccaggio dei gas tecnici industriali. Consapevolezza che deve essere migliorata attraverso adeguati percorsi di formazione in grado di favorire comportamenti sicuri e ridurre gli infortuni.

 

Esistono percorsi formativi in grado di fornire adeguate informazioni e buone prassi da adottare durante la manipolazione dei gas tecnici industriali?

 

Il nuovo corso in presenza sull’utilizzo dei gas tecnici industriali

Partendo dalla necessità migliorare la prevenzione nell’utilizzo di questi gas, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza il 12 maggio 2022 a Brescia un corso di 8 ore in presenza dal titolo “Utilizzo in sicurezza dei gas tecnici industriali”.

 

L’obiettivo del corso è quello di creare un momento di riflessione circa l’utilizzo in sicurezza dei gas tecnici industriali partendo dalla classificazione in base alle loro proprietà chimico/fisiche, attraverso un approccio pratico che permetta di mettere in evidenza i principali rischi sia nella manipolazione dei recipienti che nell’utilizzo dei singoli gas.

 

Nel corso saranno chiariti anche il concetto di pressione (P), volume (V) e temperatura (T) osservando l’interdipendenza di questi parametri e gli effetti che questi potrebbero avere in caso di incidente. Verranno poi valutate le principali misure di prevenzione per la corretta gestione dei rischi derivati dalla manipolazione, dall’impiego e dallo stoccaggio dei gas tecnici industriali.

 

I docenti del corso:

  • Antonio Notaris: formatore qualificato AiFOS esperto in chimica;
  • Marco Gaviraghi: chimico e Tecnologo Farmaceutico, direttore dell’Area Lombardia per SIAD S.p.A.

 

Gas tecnici industriali: le bombole e i rischi di caduta

Dalla meccanica all’industria alimentare, dalla chimica alla farmaceutica. La diffusione delle bombole di gas tecnici industriali avviene quasi in ogni ambito industriale

 

I gas in bombole più diffusi nell’industria sono:

  • Ossigeno (O2)
  • Azoto (N2)
  • Argon (Ar)
  • Anidride Carbonica (CO2)
  • Acetilene (C2H2)
  • Elio (He)
  • Idrogeno (H2)
  • Miscele varie

 

Ricordiamo che nell’eventualità della caduta di una bombola in assenza di cappellotto, il rischio maggiore deriva dalla possibilità che la valvola di erogazione si spezzi per effetto dell’urto contro strutture circostanti. Questa situazione – in assoluto una delle più complesse con cui si possa avere a che fare – può portare alla fuoriuscita istantanea ad alta pressione del gas e alla proiezione della bombola con forza in qualsiasi direzione senza possibilità di controllo. Ma esistono anche situazioni in cui la caduta di una bombola può avere delle conseguenze non immediatamente visibili, come per l’acetilene.

In caso di incidente – ritorno di fiamma o caduta della bombola – l’acetilene potrebbe attivare una combustione e comportare uno scoppio anche a distanza di qualche giorno dall’evento incidentale.

 

Gas tecnici industriali: i contenuti e le informazioni sul corso

Il corso di 8 ore in presenza “Utilizzo in sicurezza dei gas tecnici industriali” si svolgerà, dunque, il 12 maggio 2022 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 – a Brescia presso la sede di AiFOS Service in Via Branze, 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Questi alcuni dei contenuti del corso:

  • Cenni di chimica;
  • P, T e V e loro relazione
  • Produzione e trasporto;
  • Recipienti;
  • Tipologie di gas (inerti, infiammabili ed ossidanti);
  • Rischi associati al loro utilizzo;
  • Caratteristiche gas criogenici
  • Bombole: colorazione ogiva, punzonatura, raccordi valvole;
  • Bombole: movimentazione e uso in sicurezza; ricollaudo;
  • Il corretto stoccaggio;
  • Riduttori di pressione, caratteristiche generali

 

Il corso prevede anche una parte pratica relativa alla dimostrazione, attraverso l’utilizzo di alcune tipologie di gas tecnici, dei diversi rischi associati alla loro manipolazione.

 

Il corso è valido come 8 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, coordinatori alla sicurezza, formatori qualificati seconda area tematica, HSE (area tecnica in materia di sicurezza sul lavoro) e Consulenti AiFOS (ambito sicurezza sul lavoro).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/utilizzo_in_sicurezza_dei_gas_tecnici_industriali

 

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

21 aprile 2022

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Le tastiere a membrana

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  • 21 Aprile 2022

Predisporre un dispositivo da esterni con gettoniera può essere un problema quando si pensa al fatto che questo sarà costantemente esposto alle intemperie, con tutti i problemi che ne conseguono per la bottoniera in particolare.

Proprio il macchinario che consente all’utente di selezionare i prodotti o servizi di proprio interesse infatti, è particolarmente sensibile alle temperature rigide ma soprattutto alla pioggia.

In questo caso è bene pensare a delle tastiere a membrana, le quali hanno delle caratteristiche tali che le rendono perfette per questo tipo di utilizzo.

Le tastiere a membrana infatti, presentano una particolare curvatura che avvolge ogni tasto impedendo di fatto che l’acqua possa filtrare al suo interno e andare a danneggiare i circuiti.

Per questo motivo una tastiera a membrana è sempre la soluzione ideale quando si progetta di posizionare all’esterno un qualsiasi tipo di macchina distributore, o quantomeno posizionarla laddove non vi è una particolare protezione dalle intemperie.

In questa maniera infatti, si andrà a risparmiare notevolmente su quelli che sono i costi di manutenzione. Le tastiere a membrana infatti, non temono il freddo e la pioggia, e per questo motivo rappresentano la risorsa ideale da utilizzare in ambienti esterni.

Al contrario, una tastiera di tipo tradizionale posizionata laddove possono arrivare delle goccioline d’acqua o comunque le temperature scendono in maniera notevole, può andare più frequentemente a creare problemi e dunque necessitare di un intervento di manutenzione.

Per questo motivo le tastiere a membrana sono ormai la prima scelta per tantissime aziende o realtà commerciali di qualsiasi tipo che decidono di posizionare un proprio distributore su ambiente esterno.

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Gruppo Riva: profilo dell’azienda e stabilimenti in Italia

In oltre 60 anni di attività, Gruppo Riva è riuscito a conquistare una posizione di leadership riconosciuta a livello mondiale e raggiunta grazie agli elevati standard produttivi e a una costante strategia di crescita.

Gruppo Riva

Gruppo Riva: il profilo aziendale

Gruppo Riva è oggi il primo operatore siderurgico italiano ed è tra i principali gruppi sul panorama europeo nel settore dell’acciaio. Il suo fondatore è Emilio Riva, un pioniere della siderurgia italiana che nel 1954, in pieno dopoguerra, diede vita al Gruppo che si è poi specializzato nella realizzazione di prodotti lunghi tramite acciaierie ad arco elettrico. I mercati di riferimento dell’azienda comprendono diversi comparti merceologici, tra i quali quelli della meccanica, dell’automotive e del movimento terra, che esigono tra l’altro standard qualitativi particolarmente elevati. Nei suoi stabilimenti, dislocati tra Italia, Germania, Francia, Belgio, Spagna e Canada, vengono prodotti anche trafilati, pelati e rettificati a seguito dell’ulteriore lavorazione a freddo dei laminati. Il Gruppo, inoltre, ogni anno realizza un importante programma di investimenti con lo scopo di migliorare costantemente la qualità dei prodotti e dei processi, le condizioni di sicurezza negli stabilimenti e la compatibilità ambientale della produzione.

Gli stabilimenti italiani di Gruppo Riva

L’operatore siderurgico conta in tutto 21 siti produttivi, di cui cinque sono in Italia. Gli stabilimenti sorgono a Caronno Pertusella (VA), Lesegno (CN), Malegno (BS), Cerveno (BS) e Sellero (BS). Quello di Caronno Pertusella è lo stabilimento storico di Gruppo Riva, inaugurato nel marzo del 1957 e luogo dove è stata introdotta per la prima volta la colata continua curva a tre linee. Qui oggi si producono esclusivamente acciai speciali destinati alla produzione delle macchine movimento terra e ai settori minerario, produzione energia e automobilistico. Nello stabilimento di Lesegno che è invece il cuore tecnologico del Gruppo dove sorge un innovativo laboratorio di ricerca e sviluppo dotato di apparecchiature all’avanguardia, si producono e si laminano solo acciai di qualità. Nel sito produttivo di Malegno vengono prodotti prevalentemente tondi, piatti e quadri a spigolo vivo trafilati e pelati e tondi rettificati. Il sito di Cerveno è specializzato nei laminati lunghi di qualità, che vengono utilizzati soprattutto come materiale per stampaggio, trafilatura, pelatura e rettifica, oltre che per l’industria trattoristica e il settore automobilistico. Nella fabbrica di Sellero, infine, si producono laminati a caldo in acciaio di qualità di grandi dimensioni.

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Illycaffè si affida a Cristina Scocchia per debuttare in Borsa ed espandersi in Cina e Usa

Dallo scorso gennaio Cristina Scocchia è passata a Illycaffé. La manager è pronta a dare il via ad una nuova fase di crescita e accompagnare il Gruppo verso la quotazione in Borsa.

Cristina Scocchia

Con la nomina di Cristina Scocchia, Illycaffè si prepara ad un nuovo ciclo

Dopo quasi cinque anni dedicati al risanamento e al rilancio di Kiko Milano, Cristina Scocchia è alle prese con una nuova importante sfida per la sua carriera. Dal 1° gennaio la manager guida Illycaffè nelle vesti di Amministratore Delegato. L’azienda specializzata nella produzione di caffè ha scelto di affidarsi all’ex manager di Kiko con un obiettivo ben preciso: la volontà del Gruppo è infatti quella di quotarsi in Borsa. Non si tratta tuttavia dell’unica priorità. Per il 2022 Illycaffè intende portare avanti un nuovo ciclo espansivo. La decisione di consegnare le redini dell’azienda nelle mani di Cristina Scocchia non è un caso. Il percorso della manager, dai primi anni in Procter&Gamble fino all’ultima esperienza, è infatti costellato di successi.

Cristina Scocchia: anticipazioni sul nuovo Piano industriale

Fin dai primi giorni del suo mandato, Cristina Scocchia è stata impegnata nella definizione del nuovo Piano industriale quinquennale, che presenterà al CdA nelle prossime settimane. Per mettere le basi del processo di quotazione in Borsa e soprattutto dare il via alla nuova fase di crescita, la manager punta a rafforzare la presenza storica del brand nel settore Ho.Re.Ca., ma soprattutto ad espandersi nel canale della grande distribuzione: “Durante i lockdown – ha detto il nuovo AD di Illycaffè – le vendite di prodotti per il consumo domestico in casa sono molto cresciute dopo l’introduzione dello smart-working. Vogliamo sviluppare ulteriormente la trasformazione digitale dove prevediamo il raddoppio dei ricavi dell’e-commerce, che oggi vale il 15% del business, a quota 140-150 milioni”. Sul fronte dei mercati esteri, l’obiettivo è raddoppiare i volumi di vendita negli Stati Uniti e in Cina. Nel primo caso, si rivelerà fondamentale la partnership avviata nel 2021 con l’apertura di capitale a Rhone Capital. Sulla quotazione in Borsa i tempi sono ancora prematuri, spiega Cristina Scocchia: “Il Piano industriale è costruito su questo scopo. In questo tipo di operazioni sono tante le variabili esogene in campo. Si tratta – conclude – di scelte strategiche la cui elaborazione potrebbe richiedere mesi”.

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Un morbido peluche per dire alt alla relazione pericolosa bambini e trombosi

La storica azienda italiana produttrice dei peluche più amati al mondo al fianco di ALT per dire no alla Trombosi. Dal 19 aprile al 15 maggio acquistando un peluche della collezione dedicata ad ALT sarà possibile sostenere la ricerca contro la Trombosi e le malattie cardiovascolari nei bambini.

Un piccolo scoiattolo e un coniglietto per partecipare alla 11° Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi, in programma mercoledì 20 aprile 2022 e contribuire alla lotta alla Trombosi nei bambini. Da oggi, martedì 19 aprile fino a domenica 15 maggio, sarà possibile sostenere la ricerca sulla Trombosi infantile acquistando i peluche della collezione in edizione limitata che l’azienda italiana ha deciso di dedicare ad ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus.

Per ogni acquisto effettuato sullo shop online https://www.trudi.com/prodotto/trudino-scoiattolo-alt-onlus/ , https://www.trudi.com/prodotto/trudino-coniglio-alt-onlus/  Trudi destinerà 5 euro ad ALT Onlus. Un piccolo gesto che può fare la differenza se si considera che la Trombosi è un evento raro tra i bambini (1 caso per 100.000), ma che sta conoscendo un costante aumento nel numero di casi in bambini ospedalizzati. Un dato decuplicato negli ultimi 20 anni e che è arrivato a toccare un’incidenza di 1 caso ogni 200 bambini ricoverati (fonte: https://www.trombosiinfantili.info/).

Grazie ai fondi raccolti ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus finanzierà il R.I.T.I. unico Registro Italiano delle Trombosi Infantili. Un registro che vede l’Italia tra i primi Paesi al mondo a raccogliere i casi di Trombosi neonatale e pediatrica, da 0 a 18 anni, su una piattaforma digitale mettendo in rete medici specialisti di diversa provenienza e formazione, coinvolti ogni giorno nella cura e nell’assistenza a bambini affetti da patologie trombotiche. Obiettivo del network: definire le caratteristiche epidemiologiche della Trombosi Infantile, promuovere la ricerca italiana sulla Trombosi Infantile, migliorare l’assistenza ai bambini affetti da Trombosi attraverso lo sviluppo di protocolli diagnostici e terapeutici dedicati, creare una rete di medici esperti nell’assistenza a questi pazienti, che possa divenire un punto di riferimento con cui discutere casi complessi.

ALT Onlus e Trudi hanno a cuore i bambini. Per la loro salute hanno deciso di unire le forze informando e sensibilizzando sulla prevenzione delle malattie da Trombosi.  Per saperne di più www.trombosi.org

I LINK DI RIFERIMENTO:

Sito Istituzionale ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus http://www.trombosi.org/

Sito Giornata per la Lotta alla Trombosi http://www.giornatatrombosi.it

Pagina Facebook ALT https://www.facebook.com/ALTonlus/

Profilo Instagram https://www.instagram.com/?hl=it

Canale YouTube https://www.youtube.com/user/ALTonlus

ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus è un’Associazione libera, indipendente e senza fini di lucro. Dal 1987 è impegnata a livello nazionale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari da Trombosi – Infarto cardiaco, Ictus cerebrale, Embolia Polmonare, Trombosi arteriosa e venosa, nel sostegno finanziario alla ricerca scientifica interdisciplinare e nella specializzazione di giovani medici e infermieri. Realizza campagne educative mirate a combattere i principali fattori di rischio e a creare consapevolezza sui sintomi precoci delle malattie che la Trombosi determina. Dal 1995 rappresenta l’Italia in EHN, network europeo di 27 associazioni e fondazioni dedicate alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Per informazioni: www.trombosi.org ɪ Tel. +39. 02.58.32.50.28 ɪ email [email protected]

Trudi S.p.A. è un’azienda italiana, fondata nel 1954, produttrice di giocattoli di peluche. Detiene i marchi “Trudi” e “Sevi” e dal luglio 2019 fa parte del gruppo Giochi Preziosi.

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Gli episodi di furti in azienda

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  • 21 Aprile 2022

I furti interni sono un serio problema per le finanze aziendali, e questi non sembrano essere diminuiti a causa della crisi, anzi. Si tratta di episodi sempre più all’ordine del giorno e per questo ci si rivolge ad agenzie di investigazioni private per porre fine a furti come quelli che seguono.

 

Denaro contante

Consumi o vendite che non vengono registrate e vanno direttamente nelle tasche del lavoratore. Ci sono mille e un modo per impossessarsi del denaro di qualcun altro: non “spuntare”, i resi, stampare copie di scontrini precedenti, etc.

La verità è che abbiamo visto di tutto ma alla fine la risoluzione è relativamente semplice: se del denaro viene consegnato a un lavoratore deve finire in cassa, non ci sono alternative.

 

Furto di materiale

Possono essere bottiglie di vino, accessori tecnologici o parti di automobili: tutto può essere rubato da parte dei dipendenti infedeli. Alcuni sottraggono i prodotti per proprio uso, altri allestiscono vere e proprie reti di vendita sottobanco ottenendo notevoli vantaggi economici.

In ogni caso, e non importa quanto si nascondano, prenderli in flagranza di reato di solito è più facile di quanto pensino.

 

Indiziati numero uno: i dipendenti storici

Si dice spesso che “il colpevole è sempre il più insospettabile” e non si è sulla strada sbagliata. Le persone più fidate, il veterano che è in azienda da più tempo, sono solitamente quelle che hanno più libertà a disposizione per appropriarsi di ciò che appartiene ad altri: conoscono le usanze dell’azienda, di solito hanno pochi o nessun supervisore direttamente sopra loro e hanno avuto il tempo di pianificare bene il come fare.

Se riscontri un inspiegabile calo negli incassi nonostante le vendite, o se hai della merce in meno in magazzino nonostante i tuoi dati dicano altro, potresti pensare ad ingaggiare una agenzia investigativa per scoprire se il problema siano i tuoi dipendenti o meno.

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Sud e rinnovabili, Stefano Donnarumma: “Terna investirà 4 miliardi nei prossimi 5 anni”

Per favorire l’integrazione delle rinnovabili, il Paese deve adeguare ulteriormente le proprie infrastrutture. Le risorse messe in campo da Terna andranno principalmente al Sud. Stefano Donnarumma, AD e DG del Gruppo, lo ha detto in occasione di un recente convegno organizzato da Merita.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: “Per abilitare la transizione necessario sviluppare le infrastrutture”

“Nei prossimi 5 anni Terna investirà fino a 4 miliardi nelle regioni del Sud Italia. Si tratta complessivamente del 36% dei nostri investimenti, e non è un caso”. A parlare è l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma. Lo scorso 4 aprile il manager ha preso parte come relatore a “Il ruolo del Mezzogiorno per la sicurezza energetica italiana ed europea”, evento promosso dall’associazione Merita in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. Focus del convegno, svoltosi a Napoli e trasmesso in streaming, il contributo che il Meridione può offrire alla strategia energetica nazionale ed europea in vista delle sfide che attendono il Paese. “Per abilitare la transizione energetica e favorire lo sviluppo delle rinnovabili – ha detto Stefano DonnarummaTerna ha previsto nel suo Piano di Sviluppo decennale oltre 18 miliardi di investimenti”. Il motivo di una tale portata di risorse è presto detto: le infrastrutture, soprattutto nel Mezzogiorno, vanno ulteriormente sviluppate per consentire un’integrazione efficiente delle fonti alternative.

Stefano Donnarumma: “Pandemia un test, su rinnovabili raggiunti target 2030”

Il rischio è di trovarsi impreparati di fronte agli ormai repentini cambiamenti di scenario. Il Covid-19, ricorda Stefano Donnarumma, si è rivelato un vero e proprio stress test per la rete elettrica italiana. A causa delle restrizioni, durante i primi mesi della pandemia il calo dei consumi è arrivato infatti oltre il 40%: “In quei giorni la produzione da energie rinnovabili è arrivata al 50-55%, ovvero il target che dovremo raggiungere al 2030. Il test ha funzionato, ma ha inciso sui costi del dispacciamento e della gestione in sicurezza del sistema durante quei momenti”. Continuare ad ammodernare le infrastrutture risulta quindi un passaggio fondamentale. Come ormai è necessario, aggiunge, iniziare a discutere seriamente di storage energetico: “Quando si parla di infrastruttura per le rinnovabili, si deve parlare di accumuli: senza questi è impossibile effettuare una transizione energetica con l’elettrico come veicolo trainante”. L’attenzione di Terna è rivolta tuttavia anche allo sviluppo di un settore industriale in linea con gli obiettivi strategici: “Componentistica di potenza, trasformatori, cavi, tecnologie digitali: l’intento fondamentale è evitare che si debba diventare dipendenti dall’estero anche di altri prodotti”. La transizione energetica ha sì un costo, conclude Stefano Donnarumma, ma si tratta in realtà di un investimento: “L’esempio più lampante negli Stati Uniti, con il Green Deal americano che ha stanziato qualcosa come 4mila miliardi di dollari per trasformare un Paese che sicuramente non ha problemi di dipendenza energetica. Eppure si avviano verso quella direzione”.

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Webinar gratuito sulla prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici

Comunicato Stampa

Webinar gratuito sulla prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici

Il 28 aprile 2022 in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro si terrà un webinar gratuito sulla prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici e in relazione alla campagna europea “Alleggeriamo il carico!”.

 

Secondo alcuni dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità nel mondo circa 1,7 miliardi di persone sono affette da disturbi muscolo scheletrici (DMS) e nell’Unione europea in alcuni ambiti lavorativi (edilizia, agricoltura, logistica, …) circa 3 lavoratori su 5 ne soffrono con conseguenze sui livelli di benessere e sulle assenze dal lavoro.

 

In Italia i DMS sono un fenomeno in crescita: nel 2008 erano il 40% delle malattie professionali denunciate all’Inail e nel 2020 sono diventate il 70%.

 

In considerazione di questi dati è importante, anche con riferimento alla campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”, aumentare tra i lavoratori, gli operatori e le aziende la consapevolezza dell’importanza della prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici.

 

Il webinar gratuito sulla prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici

Proprio per far conoscere il rischio DMS e migliorarne la prevenzione, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS), organizza il 28 aprile 2022 il webinar gratuito “Alleggeriamo il carico! La prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici”.

 

Sono diversi gli aspetti connessi alle patologie muscolo scheletriche lavoro-correlate che saranno affrontati durante il webinar: i problemi posturali negli ambienti di lavoro, le pratiche di riduzione dei rischi ergonomici, le criticità nelle attività in smartworking, …

Saranno poi ricordati gli obiettivi dell’attuale campagna europea e verrà presentata l’esperienza del museo virtuale dei manifesti per la sicurezza, con particolare attenzione ai manifesti realizzati proprio sui disturbi muscolo scheletrici nel mondo del lavoro.

 

Il webinar è organizzato in occasione della “Giornata per la salute e la sicurezza sul lavoro” che si celebra ogni anno il 28 aprile per iniziativa dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).

 

Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!

Nell’Unione europea, secondo i dati diffusi dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), 3 dei 4 principali fattori di rischio per la salute e sicurezza nel mondo del lavoro sono disturbi muscolo scheletrici derivanti da movimenti ripetitivi della mano o del braccio, dal mantenimento prolungato della posizione da seduto e dal sollevamento o movimentazione di persone o carichi pesanti. E i DMS, che rappresentano dunque i problemi di salute più frequenti nei luoghi di lavoro europei, sono una delle cause più diffuse di disabilità, di congedi per malattia e prepensionamenti.

 

Per affrontare questa sfida è stata promossa, per il triennio 2020-2022, la campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!” che non si prefigge solo l’obiettivo di accrescere la consapevolezza in merito ai disturbi muscolo scheletrici lavoro-correlati e al loro impatto su persone, imprese e società, ma mira anche a promuovere la collaborazione necessaria per garantire che vengano adottate misure preventive per affrontare i DMS.

 

I disturbi muscolo scheletrici si possono prevenire e gestire: per affrontare il problema è necessario adottare un approccio integrato e promuovere una cultura di prevenzione che coinvolga sia i datori di lavoro che i lavoratori.

 

Le informazioni, l’iscrizione e il programma del webinar

In relazione agli obiettivi della campagna europea giovedì 28 aprile 2022, dalle ore 14.30 alle 16.30, si terrà il webinar gratuito “Alleggeriamo il carico! La prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici”.

 

Il programma del webinar:

 

Moderatore

  • Francesco Naviglio, Segretario Generale AiFOS
  • Cristina Casaschi, Direttore Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia

 

Interventi:

  • Francesca Grosso (INAIL Focal Point Italiano Campagne Europee):Alleggeriamo il carico! La Campagna Europea per la prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici
  • Eric Filippini (Feralpi Group HSE) e Pierromano Corti (Medico competente Feralpi Group): “Malocclusione del cavo orale e prevenzione dei problemi posturali negli ambienti di lavoro: studio osservazionale e percorsi riabilitativi
  • Paolo Ferrara (Workplace Health & Safety Manager, sede Torrazza Piemonte AMAZON Italia): “La riduzione dei rischi di natura ergonomica attraverso la diffusione della cultura della sicurezza: miglioramenti ergonomici mediante Simple Ergonomic Solutions
  • Maria Frassine (Referente Campagne Europee Network AiFOS): “Smartworking e problematiche muscolo scheletriche: l’esperienza AiFOS per il benessere dei lavoratori
  • Paolo Carminati (Presidente Fondazione AiFOS) e Silvia Toselli (Responsabile Immagine e grafica Network AiFOS): “Un’immagine dice più di mille parole: il museo virtuale dei manifesti per la sicurezza

 

Il link diretto per effettuare l’iscrizione al webinar:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/alleggeriamo_il_carico_la_prevenzione_dei_disturbi_muscolo_scheletrici

 

A tutti i partecipanti verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di n. 2 crediti per Formatori area tematica n.2 (rischi tecnici/igienico-sanitari), RSPP/ASPP, CSP/CSE e RLS.

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595037 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

14 aprile 2022

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Fondazione Creberg, le opere di Agliardi dedicate alla carità in dono a enti e associazioni del territorio

Nel corso dell’anno 2019, in collaborazione con Fondazione Creberg, l’artista bergamasco Fabio Agliardi realizzò quindici pannelli di grandi dimensioni che illustrano le sette opere di misericordia corporale e le sette opere di misericordia spirituale, con un ultimo dipinto che raffigura la sorprendente novità, la quindicesima opera di misericordia (“La Cura della Casa Comune”), indicata da Papa Francesco nel suo messaggio del 1° settembre 2016 per la giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato.

In ogni tela, accanto alla simbologia astratta di singoli gesti rappresentativi delle opere di misericordia, Fabio Agliardi raffigurò – su input dei Curatori, Angelo Piazzoli e Tarcisio Tironi – un dettaglio relativo a luoghi o monumenti del territorio bergamasco, cari all’artista, espressivi per la miglior comprensione del dipinto stesso e della relativa opera.

Come noto, terminata la realizzazione dell’imponente ciclo pittorico e alla vigilia della partenza del percorso espositivo itinerante in luoghi iconici della nostra provincia, Fabio Agliardi ci lasciò la sera del 13 aprile 2020, Lunedì dell’Angelo, non superando gravi complicazioni derivanti da infezione da virus Covid 19; egli rappresenta dunque una delle vittime della terribile epidemia che così duramente ha colpito Bergamo e i nostri territori.

 

 

 

 

 

 

“Vedendo l’armonia e la grande significatività delle opere che l’artista ci ha lasciato

– spiega Angelo Piazzoli, Presidente della Fondazione Credito Bergamasco – penso che in questo suo grande cimento finale Fabio Agliardi sia riuscito a realizzare compiutamente la funzione che Papa Giovanni Paolo II assegna all’arte e agli artisti, il rendere percepibile all’uomo il mondo dello spirito, trasferendo in formule significative ciò che è ineffabile.”

E’ terminato l’itinerario espositivo che ha consentito al pubblico di visitare in presenza, nel corso degli anni 2020 e 2021, la mostra “La fantasia della Carità” nelle tre sedi di Romano di Lombardia (presso la Basilica di San Defendente, in collaborazione con MACS), a Grumello del Monte (con il sostegno di Grumello Arte) e in Bergamo Alta, presso la Chiesa di Sant’Andrea (grazie al fattivo apporto di don Giovanni Gusmini). Grande il successo di pubblico e rilevante l’apprezzamento, sia per la esposizione in presenza (oltre novemila visitatori), sia per la mostra virtuale (realizzata dalla Fondazione con un video caricato su YouTube e sempre visibile) che ha sfiorato le seimila visualizzazioni.

Le 15 quindici monumentali opere, costituenti la raccolta, sono state acquisite da Fondazione Creberg, grazie alla sensibilità della famiglia dell’artista che ha dato seguito ad una intesa verbale intercorsa a suo tempo tra Fabio Agliardi e Angelo Piazzoli.

In occasione del secondo anniversario della scomparsa dell’artista, Fondazione Creberg dona le opere ad enti e associazioni del territorio che, a giudizio della Fondazione stessa, siano particolarmente meritevoli o per esercizio di una particolare opera di misericordia (raffigurata nel dipinto donato) o per rilevanza del ruolo sociale e civile svolto nella comunità.

“Al termine delle tappe di mostra – aggiunge Angelo Piazzoli – doniamo i quindici dipinti realizzati da Fabio Agliardi sul tema della misericordia e acquisiti dalla Fondazione a qualificati enti operanti nel campo della solidarietà, della sussidiarietà e della cultura, con i quali abbiamo collaborato sostenendo nel tempo le loro meritorie attività sociali e solidali.”

“Cito in primo luogo l’Associazione Cure Palliative (per l’ Hospice di Borgo Palazzo), l’Associazione Paolo Belli (per la Casa del Sole di Bergamo e per il Servizio di Accoglienza nel Reparto Ematologico dell’ Ospedale Papa Giovanni di Bergamo), i Frati Cappuccini di Bergamo (per la Mensa dei Poveri), il Patronato San Vincenzo e la Caritas Diocesana di Bergamo, l’ AIDO Provinciale di Bergamo, la Comunità don Milani di Sorisole (in ricordo di don Fausto Resmini), l’Istituto Palazzolo di Grumello del Monte, il Comune di Albino.”

 

 

 

 

 

 

“In campo culturale – prosegue il Presidente della Fondazione – abbiamo individuato soggetti quali il M.A.C.S. di Romano di Lombardia (partner decennale di nostre iniziative espositive), il Museo della Basilica di Clusone, la Parrocchia Sant’Andrea Apostolo in Bergamo Città Alta (sede della Cappellania della nostra Università). Un dipinto – con il particolare dedicato alle chiese di Brusaporto, luogo di residenza dell’artista – non poteva che essere assegnato alla locale Parrocchia che ha assicurato alla famiglia la pubblica esposizione dello stesso. Infine, il quindicesimo dipinto (“La cura della casa comune”) viene da noi donato a “L’Eco di Bergamo”, nel ricordo del nostro comune Fondatore Niccolò Rezzara, per l’ultracentenario ruolo di informazione – svolto in favore della comunità e del territorio bergamasco – accentuato, in senso sociale e civile, durante le fasi della pandemia in corso”.

Le opere sono in corso di consegna alle varie Associazioni e Istituzioni con le prescritte formalizzazioni.

“La mostra “La fantasia della Carità” – conclude Angelo Piazzoli – richiama alla nostra memoria la persona e l’attività di Fabio Agliardi attraverso opere monumentali, che mai avremmo pensato avrebbero costituito un mirabile testamento spirituale e artistico; la loro donazione a formazioni sociali e la loro collocazione in luoghi pubblici lascerà un segno diffuso della mostra e dei suoi intenti culturali in località del territorio ove le opere di carità vengono quotidianamente declinate nella vita reale. Il messaggio che ci trasmettono è ancora più forte e di grande attualità, per le angosciose e difficili evenienze di questo periodo, richiamandoci alla pratica quotidiana delle opere di misericordia come strumento di attenzione, di condivisione, di aiuto e di solidarietà.”

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Esposizione itinerante “La Fantasia della Carità – Opere di Fabio Agliardi”

In occasione del secondo anniversario della scomparsa dell’artista Fabio Agliardi (13 aprile 2020), Fondazione Creberg dona i quindici monumentali pannelli che compongono la raccolta “La Fantasia della Carità” a formazioni sociali del territorio per la collocazione in luoghi simbolici.

Nel corso dell’anno 2019, in collaborazione con Fondazione Creberg, l’artista bergamasco Fabio Agliardi realizzò quindici pannelli di grandi dimensioni che illustrano le sette opere di misericordia corporale e le sette opere di misericordia spirituale, con un ultimo dipinto che raffigura la sorprendente novità, la quindicesima opera di misericordia (“La Cura della Casa Comune”), indicata da Papa Francesco nel suo messaggio del 1° settembre 2016 per la giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato.

In ogni tela, accanto alla simbologia astratta di singoli gesti rappresentativi delle opere di misericordia, Fabio Agliardi raffigurò – su input dei Curatori, Angelo Piazzoli e Tarcisio Tironi – un dettaglio relativo a luoghi o monumenti del territorio bergamasco, cari all’artista, espressivi per la miglior comprensione del dipinto stesso e della relativa opera.

Come noto, terminata la realizzazione dell’imponente ciclo pittorico e alla vigilia della partenza del percorso espositivo itinerante in luoghi iconici della nostra provincia, Fabio Agliardi ci lasciò la sera del 13 aprile 2020, Lunedì dell’Angelo, non superando gravi complicazioni derivanti da infezione da virus Covid 19; egli rappresenta dunque una delle vittime della terribile epidemia che così duramente ha colpito Bergamo e i nostri territori.

“Vedendo l’armonia e la grande significatività delle opere che l’artista ci ha lasciato– spiega Angelo Piazzoli, Presidente della Fondazione Credito Bergamasco – penso che in questo suo grande cimento finale Fabio Agliardi sia riuscito a realizzare compiutamente la funzione che Papa Giovanni Paolo II assegna all’arte e agli artisti, il rendere percepibile all’uomo il mondo dello spirito, trasferendo in formule significative ciò che è ineffabile.”

E’ terminato l’itinerario espositivo che ha consentito al pubblico di visitare in presenza, nel corso degli anni 2020 e 2021, la mostra “La fantasia della Carità” nelle tre sedi di Romano di Lombardia (presso la Basilica di San Defendente, in collaborazione con MACS), a Grumello del Monte (con il sostegno di Grumello Arte) e in Bergamo Alta, presso la Chiesa di Sant’Andrea (grazie al fattivo apporto di don Giovanni Gusmini). Grande il successo di pubblico e rilevante l’apprezzamento, sia per la esposizione in presenza (oltre novemila visitatori), sia per la mostra virtuale (realizzata dalla Fondazione con un video caricato su YouTube e sempre visibile) che ha sfiorato le seimila visualizzazioni.

Le 15 quindici monumentali opere, costituenti la raccolta, sono state acquisite da Fondazione Creberg, grazie alla sensibilità della famiglia dell’artista che ha dato seguito ad una intesa verbale intercorsa a suo tempo tra Fabio Agliardi e Angelo Piazzoli.

In occasione del secondo anniversario della scomparsa dell’artista, Fondazione Creberg dona le opere ad enti e associazioni del territorio che, a giudizio della Fondazione stessa, siano particolarmente meritevoli o per esercizio di una particolare opera di misericordia (raffigurata nel dipinto donato) o per rilevanza del ruolo sociale e civile svolto nella comunità.

“Al termine delle tappe di mostra – aggiunge Angelo Piazzoli – doniamo i quindici dipinti realizzati da Fabio Agliardi sul tema della misericordia e acquisiti dalla Fondazione a qualificati enti operanti nel campo della solidarietà, della sussidiarietà e della cultura, con i quali abbiamo collaborato sostenendo nel tempo le loro meritorie attività sociali e solidali.”

“Cito in primo luogo l’Associazione Cure Palliative (per l’ Hospice di Borgo Palazzo), l’Associazione Paolo Belli (per la Casa del Sole di Bergamo e per il Servizio di Accoglienza nel Reparto Ematologico dell’ Ospedale Papa Giovanni di Bergamo), i Frati Cappuccini di Bergamo (per la Mensa dei Poveri), il Patronato San Vincenzo e la Caritas Diocesana di Bergamo, l’ AIDO Provinciale di Bergamo, la Comunità don Milani di Sorisole (in ricordo di don Fausto Resmini), l’Istituto Palazzolo di Grumello del Monte, il Comune di Albino.”

“In campo culturale – prosegue il Presidente della Fondazione – abbiamo individuato soggetti quali il M.A.C.S. di Romano di Lombardia (partner decennale di nostre iniziative espositive), il Museo della Basilica di Clusone, la Parrocchia Sant’Andrea Apostolo in Bergamo Città Alta (sede della Cappellania della nostra Università). Un dipinto – con il particolare dedicato alle chiese di Brusaporto, luogo di residenza dell’artista – non poteva che essere assegnato alla locale Parrocchia che ha assicurato alla famiglia la pubblica esposizione dello stesso. Infine, il quindicesimo dipinto (“La cura della casa comune”) viene da noi donato a “L’Eco di Bergamo”, nel ricordo del nostro comune Fondatore Niccolò Rezzara, per l’ultracentenario ruolo di informazione – svolto in favore della comunità e del territorio bergamasco – accentuato, in senso sociale e civile, durante le fasi della pandemia in corso”.

Le opere sono in corso di consegna alle varie Associazioni e Istituzioni con le prescritte formalizzazioni.                                                                           “La mostra “La fantasia della Carità” – conclude Angelo Piazzoli – richiama alla nostra memoria la persona e l’attività di Fabio Agliardi attraverso opere monumentali, che mai avremmo pensato avrebbero costituito un mirabile testamento spirituale e artistico; la loro donazione a formazioni sociali e la loro collocazione in luoghi pubblici lascerà un segno diffuso della mostra e dei suoi intenti culturali in località del territorio ove le opere di carità vengono quotidianamente declinate nella vita reale. Il messaggio che ci trasmettono è ancora più forte e di grande attualità, per le angosciose e difficili evenienze di questo periodo, richiamandoci alla pratica quotidiana delle opere di misericordia come strumento di attenzione, di condivisione, di aiuto e di solidarietà.”

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AirCell di Pharmaflex è l’evoluzione del Memory Foam nei cuscini ortopedici e memory

 Cos’è il Memory Foam

Non lo sanno in molti, ma il memory foam come tecnologia è stato inventato dai ricercatori della NASA nel 1966 per essere impiegato nella costruzione dei sedili, per garantire ai piloti il massimo della comodità possibile durante i lunghi viaggi e addestramenti cui dovevano sottoporsi.

Ben più note sono invece le proprietà di questo materiale, una schiuma poliuretanica che, grazie alla sua elasticità, è in grado di adattarsi alle forme di chi vi si appoggia, offendo un supporto personalizzato.

Come spesso succede, dall’uso “spaziale” il memory foam è diventato un oggetto d’utilizzo comune, venendo utilizzato per selle, sedie, supporti medici, cuscini e materassi.

I difetti del Memory Foam

Vi sono però delle problematiche che il memory foam standard non è in grado di risolvere, particolarmente per l’uso nel sonno: sebbene siano capaci di tornare sempre alla forma iniziale, i cuscini memory possono metterci anche qualche secondo a effettuare questo “reset”, risultando quindi meno piacevoli; tendono inoltre a deformarsi con il tempo (tanto più presto quanto più sono economici). Infine, le versioni non traspiranti tendono ad accumulare calore e a racchiudere l’aria calda e l’umidità tra il cuscino e la pelle, con il risultato che spesso vengono dismessi in estate.

AirCell di Pharmaflex

Pharmaflex è un’azienda italiana specializzata nella realizzazione di Cuscini Ortopedici a densità variabile di ultima generazione, strutturati su 5 strati. Per la realizzazione dei suoi prodotti, classificati come dispositivi medici e rigorosamente Made in Italy, impiega una formula innovativa che ha chiamato “AirCell”, uno standard che ha richiesto 5 anni di ricerche e test di sviluppo.

La struttura a 5 Strati

Al loro interno, i cuscini ortopedici Pharmaflex alternano strategicamente strati di poliuretano di diverse densità, ognuno studiato per conseguire un beneficio preciso.

 

  1. Strato 1: AirCell, una formula a cellule aperte, completamente permeabile all’aria, di densità 45 kg/m3 (maggiore rispetto al memory foam comune da 30-40 kg/m3).
  2. Strato 2: Per la decontrazione muscolare.
  3. Strato 3: favorisce il distanziamento tra le vertebre C1 e C7, riducendo compressione e schiacciamento.
  4. Strato 4: ha funzione di ventilazione, per conservare la freschezza in estate e il calore d’inverno. Impedisce inoltre la formazione di muffe, acari e batteri.
  5. Strato 5: AirCell. Un ulteriore strato della speciale formula di Pharmaflex completa la struttura per massimizzare il comfort.

Pharmaflex Cervical, Cuscino Cervicale

Best Seller e prodotto di punta di Pharmaflex è “Cervical”, un Cuscino Ortopedico Cervicale con design di tipo “a doppia onda”, con due lati di altezza differente (11 e 13cm) atti ad accogliere il capo sia se si dorme a faccia in su che di lato.

Cervical, dopo aver ricevuto la certificazione ufficiale di Dispositivo Medico di Classe-1, è stato fatto testare a numerosi specialisti del settore, come fisioterapisti e ortopedici, che hanno confermato la sua indicazione per la risoluzione dei dolori cervicali (alcune delle recensioni si trovano su Youtube), che ha poi trovato riscontro nelle vendite e nelle recensioni dei clienti.

Altri modelli di cuscini Pharmaflex

La linea Pharmaflex comprende inoltre guanciali specifici contro i reflussi gastrici notturni e la plagiocefalia nei neonati, un cuscino per bambini e un cuscino “standard”, tutti prodotti al 100% in Italia.

Federe in Fibra di Carbonio 

Anche la federa di questi cuscini rappresenta un’innovazione: realizzata fibra in carbonio anallergica, ha proprietà isolanti, antivirali e antibatteriche, ed è anche in grado di frenare l’inquinamento elettromagnetico, disperdendo le cariche elettrostatiche (mantenere gli elettronici lontani mentre si dorme rimane comunque un’idea saggia!)

 Vendere in rete un prodotto da “toccare con mano”

 Essendo al momento disponibili solo online, è difficile saggiare la particolare consistenza di questi innovativi cuscini. L’azienda, consapevole di quanto questo aspetto sia importante nella commercializzazione di un prodotto del genere, ovvia al problema proponendo una formula per provarlo con reso gratuito e ritiro a casa entro 30 giorni, oltre a una garanzia di 2 anni per garantire la massima tranquillità ai clienti.

  “Il sonno rappresenta il 30% dell’esistenza e influenza significativamente il resto della nostra giornata”.

Anche se la fascia di prezzo può sembrare medio-alta, nella sua comunicazione Pharmaflex ricorda che il sonno rappresenta il 30% dell’esistenza e influenza significativamente il resto della nostra giornata. Pharmaflex Cervical si ripropone di risolvere le sintomatologie cervicali mentre si sta dormendo: se si compara al costo delle terapie manuali o antidolorifiche, il prezzo appare quindi del tutto ridimensionato; soprattutto se si considera che queste terapie spesso portano beneficio nel breve termine ma non risolvono definitivamente i sintomi.

Consultando il sito Pharmaflex.com si nota quanto l’azienda si spenda molto per illustrare le caratteristiche tecniche dei propri prodotti, ma c’è una cosa che non si può scoprire finché il cuscino non arriva a casa: è davvero comodo! È quasi incredibile poterlo strizzare e stringere forte tra le braccia per poi vederlo tornare in un istante alla forma originaria… Provare per credere. 

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Ares Ambiente: smaltimento, recupero e trasporto di rifiuti, focus sulle attività

Ares Ambiente opera come anello di congiunzione tra i principali soggetti attivi in Italia nel ciclo di gestione del rifiuto. Fin dalla nascita ha incentrato le sue attività aziendali su scrupolosi criteri di efficienza, economicità e trasparenza.

Ares Ambiente

Ares Ambiente: servizi e ambiti di specializzazione

Nata nel 2008, in pochi anni Ares Ambiente è diventata un punto di riferimento in Italia nel settore dell’intermediazione dei rifiuti e nella gestione di impianti autorizzati. Le sue attività si focalizzano nello smaltimento, recupero e trasporto di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi su tutto il territorio nazionale. In particolare, l’azienda opera nella gestione dei rifiuti che hanno come produttore o detentore una vasta tipologia di attività produttive, attività di vendita all’ingrosso e distribuzione di prodotti appartenenti a numerose categorie merceologiche. Ares Ambiente è attiva nel trattamento di rifiuti caratterizzati in numerosi codici CER (Codice Europeo dei Rifiuti), secondo quanto previsto nella classificazione dell’Elenco Europeo dei Rifiuti – EER 2014/955/UE.

Ares Ambiente, la gestione certificata dei rifiuti

Costantemente aggiornata su normative e autorizzazioni necessarie, Ares Ambiente è impegnata in una gestione dei rifiuti basata su principi di sostenibilità e responsabilità, sia verso l’ambiente sia verso le persone. Valori che, non a caso, convergono nel Sistema utilizzato dall’azienda nella Gestione Integrata di Qualità, Ambiente, Sicurezza e Responsabilità Sociale. Ciò consente una puntuale verifica dell’operato aziendale, influenzandone le prestazioni in maniera significativa. Un accurato sistema di protocolli, inoltre, definisce la corretta gestione delle attività e ne affida la supervisione a un Organismo di Vigilanza indipendente. Ares Ambiente possiede diverse attestazioni negli ambiti Qualità (UNI EN ISO 9001:2015), Ambiente (UNI EN ISO 14001:2015 e Regolamento Europeo EMAS), Sicurezza (UNI ISO 45001:2018) e Responsabilità Sociale (SA 8000:2014), a cui si aggiungono il “Certificato di eccellenza” e la “Convalida dichiarazione ambientale”. È iscritta presso l’Albo Nazionale Gestori Ambientali, Categoria 8 Classe A e Categoria 4F e 5F – Sezione Regionale della Lombardia.

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Comunicati

Municipia S.p.A.: sicurezza stradale, vision e impegno della società del Gruppo Engineering

Il valore delle nuove tecnologie per la sicurezza stradale nei progetti di Municipia S.p.A., partner per la trasformazione digitale dei Comuni di ogni dimensione.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: sicurezza stradale, le nuove tecnologie a servizio del territorio

La società del Gruppo Engineering lo sperimenta quotidianamente al fianco di Comuni di ogni dimensione: le nuove tecnologie possono giocare un ruolo fondamentale per la sicurezza stradale. Municipia S.p.A. progetta e sviluppa tecnologie hardware, software e IoT per aiutare a realizzare progetti di Smart Mobility, Smart Parking e City Logistics per una gestione più efficace dei processi di business (BSS) e operativi (OSS) della mobilità. Ripianificare i sistemi di mobilità in modo razionale, efficiente e sostenibile nel contesto profondamente dinamico in cui si sviluppa oggi è infatti uno dei compiti a cui la Pubblica Amministrazione locale è chiamata a rispondere con efficacia e rapidità. Le soluzioni proposte da Municipia S.p.A. ottimizzano l’accesso ai servizi, la sicurezza stradale e l’impatto ambientale della mobilità urbana attraverso l’evoluzione organica dei processi, delle infrastrutture e dei servizi tecnologici di gestione e controllo. Nell’ambito della sicurezza stradale, in particolare, le nuove tecnologie possono contribuire al monitoraggio e alla prevenzione permettendo di ridurre ulteriormente il rischio di incidenti stradali, tutelare pedoni e ciclisti e limitare l’impatto della mobilità sull’ambiente circostante.

Municipia S.p.A.: agire sulla sicurezza stradale vuol dire investire sulla tutela dei cittadini

L’impegno di Municipia S.p.A. sul fronte della sicurezza stradale emerge in particolare nel Progetto Sicurezza Milano Metropolitana: lanciato nel 2020 dalla Città Metropolitana di Milano, si distingue per essere uno dei progetti integrati di Smart City più imponenti d’Europa per la riduzione dell’incidentalità, a tutela di pedoni e ciclisti e non solo. Tra gli obiettivi principali rientrano anche la tutela del territorio, la cura dell’ambiente e il contrasto a reati come l’abbandono dei rifiuti. Il progetto prevede un piano pluriennale di interventi e attività realizzati da Municipia S.p.A. e Safety21 a partire da soluzioni basate sulle più avanzate tecnologie digitali. Telecamere smart attive 24h/7 installate in maniera capillare su strade e zone a maggior traffico cittadino, illuminazione a led per i passaggi pedonali, innovativi sistemi di controllo per i limiti di velocità: strumenti IoT gestiti da una piattaforma capace di eseguire una "analisi intelligente della scena". E a un anno dall’avvio, i dati dell’analisi condotta dalla Polizia Metropolitana restituiscono i benefici che ne sono derivati: basti pensare che, sui tratti stradali interessati dal Progetto, l’80% dei cittadini che ha commesso un’infrazione oggi è molto più incline a rispettare i limiti. "Agire sul tema della sicurezza stradale, con le implicazioni anche sociali che ha sull’intera comunità, vuol dire investire in maniera decisa sulla tutela dei cittadini", ha sottolineato in merito il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani esprimendo la vision della società.

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