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Aprile 2022

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al parco faunistico le cornelle una dolce sorpresa pasquale

Dopo i due cuccioli di Canguro rosso e Wallaby, il Parco dà il benvenuto a una piccola antilope Bongo (Tragelaphus eurycerus isaaci). Le cure del personale e gli spazi studiati ad hoc per ciascuna specie hanno portato alla nascita di numerosi piccoli nell’ultimo anno.

Un’altra sorpresa inaspettata al parco Le Cornelle per celebrare insieme l’arrivo della Pasqua. Insieme al coniglietto pasquale, al cioccolato e a tanta allegria, una piccola di antilope Bongo ha fatto capolino a metà della scorsa settimana ma è già pronta a dare il proprio personale benvenuto a tutti i visitatori del parco, che siano essi grandi o piccini. La piccola antilope, infatti, è venuta al mondo con tutto l’entusiasmo che caratterizza la nascita di una specie così rara.

La piccola di bongo è parte di un gruppo ristretto di esemplari, composto da mamma Maliki, papà Curry e dalla sorella Olimpia. La piccola e la sorellina, nata l’anno scorso, si sono già incontrate e durante il giorno condividono l’exibit insieme alla madre. Per incontrare suo padre la piccola dovrà aspettare ancora qualche settimana. La giovane antilope alla nascita pesava 10 kg ma purtroppo, subito dopo il parto ha mostrato difficoltà ad alzarsi in piedi. In questa specie i piccoli si devono alzare pochi minuti dopo il parto per poter prender subito il colostro (il primo latte), al fine di assumere gli anticorpi dalla madre, se ciò non accade i piccoli rischiano di morire.  I veterinari del parco si sono subito accorti delle difficolta della piccola e in breve tempo sono intervenuti separando momentaneamente la piccola dalla madre e applicando una speciale fasciatura alle zampe posteriori della neonata. Grazie a questo intervento la piccola è riuscita ad alzarsi e ad assumere correttamente il colostro. Due giorni dopo la nascita la fasciatura è stata rimossa e la piccola bongo ha mostrato immediatamente di reggersi sicura sugli arti. Un inizio in salita ma che grazie alla dedizione e alla competenza del personale del parco, ha avuto un lieto fine.

I bongo sono rare antilopi tipiche delle foreste pluviali dell’Africa, gli esemplari in cattività sono inseriti in programmi EEP – European Endangered Species Programme, portato avanti dagli zoo europei con il fine di tutelare le specie a rischio estinzione. Questi mammiferi dalle lunghe corna e dal bellissimo manto striato – sono proprio queste loro caratteristiche ad attrarre i cacciatori – stanno progressivamente perdendo il loro habitat naturale a causa principalmente della deforestazione ad opera dell’uomo. L’impegno di Le Cornelle, insieme a diversi altri parchi faunistici, è quello di contribuire alla tutela di questi animali, arginandone ed evitandone l’estinzione.

La piccola e le oltre 120 specie presenti al parco sono pronte ad accogliere i visitatori per trascorrere insieme momenti di allegria e spensieratezza durante le festività pasquali!

ORARI E MODALITÀ INGRESSO MESE DI APRILE

Il Parco Faunistico Le Cornelle è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00; per accedere al parco nei giorni 17-18-24-25 aprile e 1° maggio è obbligatorio acquistare il biglietto online.

IL CONTEST SU FB

Il contest del Parco Le Cornelle per assegnare un nome alla cucciola di bongo avrà la durata di 3 giorni (dal 17 aprile al 19 aprile 2022) sulla pagina Facebook del Parco. Chiunque vorrà, infatti, potrà partecipare alla scelta del nome commentando il post dedicato con la proposta di nome. Verranno considerati solamente i nomi inseriti come commento ai post. Per ogni post è possibile indicare solo un nome. Nel caso in cui più fan proponessero il nome che sarà poi scelto dallo staff del Parco per la cucciola, vincerà il contest colui che lo ha postato per primo, farà fede la data e l’ora riportate nel post presente sulla pagina del parco.

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Cortona On The Move AlUla, la prima esposizione fotografica ad AlUla, giunta al termine. I fotografi che hanno preso parte alle residenze d’artista presenteranno le loro opere in Italia.

Conclusa il 31 marzo 2022 la prima edizione Cortona On The Move AlUla, l’esposizione fotografica che ha creato uno scambio interculturale tra Italia e Arabia Saudita, riunendo 19 artisti locali, regionali e internazionali nell’ambito di AlUla Arts Festival e registrando oltre 6 mila visitatori.  Parte della manifestazione Cortona On The Move AlUla, le residenze di artista hanno visto la partecipazione di sei fotografi che, in continuità con le iniziative svolte in loco, saranno invitati a presentare le  loro opere in Italia.

La mostra fotografica site-responsive è stata inaugurata il 9 febbraio nel villaggio di AlJadidah nell’antica città desertica di AlUla e si è conclusa il 31 marzo. AlJadidah è un’oasi di arte e creatività, una zona recentemente trasformata e parte del percorso di rinascita e valorizzazione della tradizione artistica di area storica, sede di 7000 anni di civiltà.

Cortona On The Move AlUla, la prima edizione internazionale della mostra di fotografia in Arabia Saudita, dal titolo “Past Forward – Time, Life and Longing”, è stata co-curata da Arianna Rinaldo, curatrice e direttore artistico di Cortona On The Move dal 2012 al 2021, e dall’artista visiva e curatrice saudita Kholood AlBakr. I 18 progetti in mostra sono stati selezionati per la loro capacità di mettere a fuoco il flusso del tempo in tutte le sue forme. Un flusso narrato attraverso tre filoni “Time, Life and Longing” interpretati dalle opere dei 19 fotografi locali, regionali e internazionali. Un percorso di visita suggestivo e affascinante: le opere sono state esposte nei cortili, nelle stanze di case disabitate e lungo le mura di AlJadidah e raccontate al pubblico durante le visite guidate in inglese e arabo che si sono svolte nei fine settimana.

Oltre alle installazioni fotografiche, al tour e ai talk con i fotografi ed esperti di fotografia, Cortona On The Move AlUla ha offerto un programma di Residenze d’Artista curato da Paolo Woods – direttore artistico di Cortona On The Move – e rivolto a fotografi provenienti dall’Arabia Saudita e da altri Paesi del mondo: Olanda, Slovacchia e Italia.  I sei fotografi selezionati (Awoiska van der Molen, Eleonora Paciullo, Martin Kollar, Hayat Osamah, Huda Beydoun e Hussain AlSumayn) sono stati affiancati per 21 giorni da fotografi professionisti e curatori internazionali in sessioni intensive di formazione.

Durante la loro residenza ad AlUla, i fotografi hanno creato progetti ispirati all’ambiente, alla cultura e alla comunità locale, che saranno presentati a luglio in Italia durante i giorni di apertura di Cortona On The Move 2022.

“Cortona On The Move AlUla è stata una manifestazione capace di favorire un confronto continuo di ricerche ed esperienze tra due realtà culturali uniche. Attraverso le foto esposte sui muri e nei cortili di AlJadidah e le residenze d’artista, abbiamo instaurato e costruito un dialogo non solo con il luogo ma soprattutto con la comunità locale, fino a diventare parte di essa. L’impatto generato è stato fortissimo e credo che questo sia stato il successo più grande di Cortona On The Move AlUla” – afferma Veronica Nicolardi, Direttore di Cortona On The Move.

Commentando il programma di residenza, Nora AlDabal, Direttore delle arti e della pianificazione creativa della RCU, ha dichiarato: Il programma di residenza per artisti Cortona On The Move si affianca ai nostri altri progetti di residenza che sono il fulcro della visione di AlUla: accogliere artisti di tutte le discipline e di tutte le aree geografiche per interagire con la nostra cultura ed essere ispirati dai nostri paesaggi. I fotografi vengono regolarmente da tutto il mondo per catturare i siti spettacolari di AlUla, e c’è già una vivace comunità di fotografi qui. Siamo lieti di poter formalizzare questa pratica con una residenza che si estenderà poi in Italia e i cui risultati saranno apprezzati da un pubblico globale”.

La Royal Commission for AlUla

La Royal Commission for AlUla (RCU) è stata istituita con decreto reale nel luglio 2017 per preservare e sviluppare AlUla, una regione nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, di straordinaria importanza naturale e culturale. Il piano a lungo termine di RCU delinea un approccio responsabile, sostenibile e sensibile allo sviluppo urbano ed economico, che preserva il patrimonio naturale e storico della zona e definisce AlUla come un luogo desiderabile per vivere e lavorare, e da visitare. Il progetto comprende una vasta gamma di iniziative nei settori dell’archeologia, del turismo, della cultura, dell’istruzione e delle arti, che riflettono l’impegno a soddisfare la diversificazione economica, l’empowerment della comunità locale e le priorità di conservazione del patrimonio del programma Vision 2030 del Regno dell’Arabia Saudita.

AlUla

Situata a 1.100 km da Riyadh, nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, AlUla è un luogo di straordinario dove si trova un ricco patrimonio naturale e culturale. Un’area vasta che copre 22.561 km² e comprende una lussureggiante valle di oasi, imponenti montagne di arenaria e antichi siti dei regni Lihyan e Nabatei risalenti a migliaia di anni fa. Il sito più noto di AlUla è Hegra, il primo patrimonio mondiale dell’UNESCO dell’Arabia Saudita. Antica città di 52 ettari, Hegra era la principale città meridionale del regno nabateo. Oggi vi si trovano da 111 tombe ben conservate, molte delle quali presentano facciate elaborate ritagliate dagli affioramenti di arenaria che circondano le mura dell’antico insediamento urbano. Le ricerche attuali suggeriscono che Hegra fosse l’avamposto più meridionale dell’Impero Romano dopo che i romani conquistarono il regno Nabateo nel 106 d.C. Oltre a Hegra, AlUla ospita l’antica Dadan, la capitale dei regni Dadan e Lihyan, una delle città più sviluppate del I millennio a.C. della penisola arabica. E Jabal Ikmah, una biblioteca a cielo aperto di centinaia di iscrizioni e scritti in molte lingue diverse. Altri luoghi di interesse: AlUla Old Town, un labirinto di oltre 900 case di mattoni di fango risalenti al 12° secolo, la ferrovia di Hijaz e il forte di Hegra, siti chiave nella storia e nelle conquiste di Lawrence d’Arabia.

Cortona On The Move

Cortona On The Move nasce nel 2011 da un’idea dell’Associazione Culturale ONTHEMOVE il cui obiettivo è quello di diffondere e promuovere la fotografia contemporanea alla ricerca di nuove visioni e forme originali di comunicazione visiva. Al centro dell’interesse del festival c’è la narrazione documentaria contemporanea, con particolare attenzione all’incessante evoluzione del linguaggio visivo: Cortona On The Move è quindi divenuta un punto di riferimento internazionale. Questa filosofia continuerà a permeare la ricerca e sarà sempre più rivolta alla produzione e alla realizzazione di contenuti originali e inediti. Il festival diventa così protagonista della produzione fotografica a livello internazionale e punto di riferimento per fotografi, curatori, autori, critici e per un vasto pubblico. Cortona On The Move celebra la creatività attraverso le immagini, condivide storie, sviluppa competenze e arricchisce la vita dei visitatori. Il tutto si svolge nella cittadina medievale di Cortona, della quale il festival valorizza il patrimonio artistico fin dalla sua prima edizione: troviamo qui la Fortezza del Girifalco, una struttura fortificata di origine medicea che domina Cortona, molti edifici storici e suggestivi spazi all’aperto. Una cornice che contribuisce a dare ricchezza ed espressività alle opere fotografiche.

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Ferrovie dello Stato Italiane cresce nel 2021, Luigi Ferraris: “Vogliamo essere protagonisti della transizione”

La ripresa della domanda e i ristori del Governo hanno consentito il ritorno agli utili, con il Gruppo che accelera sui ricavi. L’AD Luigi Ferraris: "FS sarà importante auto-produttore nazionale di energia green".

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: doteremo il Paese di un’infrastruttura integrata e renderemo le città più sostenibili

Buone notizie per Ferrovie dello Stato Italiane. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato lo scorso 30 marzo il progetto di Relazione finanziaria annuale del Gruppo, che comprende anche il Bilancio consolidato. FS Italiane chiude il 2021 con ricavi operativi per 12,2 miliardi di euro e un ritorno all’utile netto che si attesta sui 193 milioni di euro. Per l’AD Luigi Ferraris i risultati positivi raggiunti dal Gruppo "rappresentano un solido presupposto per il rilancio di tutte le attività". Il trend di crescita ha interessato non solo tutti i margini di esercizio, che registrano saldi positivi, ma anche gli investimenti tecnici, che in confronto al 2020 aumentano del 40% raggiungendo un livello di spesa record pari a 12,5 miliardi. Nonostante le difficoltà causate dal Covid-19 e la crisi scaturita dal conflitto russo-ucraino, ora FS Italiane ha tutte le carte in regola per guardare al prossimo futuro: "Il Gruppo FS è chiamato a svolgere un ruolo rilevante nel perseguimento degli obiettivi del Pnrr – ha dichiarato Luigi Ferrarisper dotare il Paese di un sistema infrastrutturale, di mobilità e di logistica merci efficienti e integrati, nonché per contribuire a rendere le nostre città più sostenibili".

Luigi Ferraris: transizione energetica una sfida comune

Tra le priorità di Ferrovie dello Stato Italiane anche la transizione energetica: "Il Gruppo intende essere protagonista del processo in corso come importante auto-produttore nazionale da fonti di energia rinnovabili", ha aggiunto Luigi Ferraris. In tema di sostenibilità e fattori ESG, nel 2021 prosegue il trend che vede la diminuzione delle emissioni climalteranti grazie all’utilizzo di mezzi a più alta efficienza energetica e al miglioramento del mix di generazione elettrico. Il Gruppo ha inoltre collocato due green bond per un valore totale di 1 miliardo e 350 milioni. Le valutazioni "Advanced" nel rating Moody’s ESG Solutions, "B" nel rating Carbon Disclosure Project sui temi climatici e "A-" sullo scoring relativo al coinvolgimento fornitori testimoniano i risultati ottenuti. Con i traguardi raggiunti nel 2021, ai quali si aggiunge anche un impatto occupazionale di oltre 290mila unità, FS Italiane è pronta a rinnovare il suo impegno sia per quanto riguarda il rilancio economico del Paese che sul fronte della transizione green: "Si tratta di una sfida che tutti noi, donne e uomini del Gruppo FS, affronteremo con impegno e determinazione, consapevoli della centralità delle nostre attività a beneficio del sistema Paese", conclude Luigi Ferraris.

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“Milano Finanza”: sostenibilità in A2A, l’intervista a Carlotta Ventura

In che modo agire nei confronti della sostenibilità? Per Carlotta Ventura l’unico modo di difendersi dall’eccesso di parole è prima agire e poi raccontare: il focus della manager sul significato del “first act then talk”.

Carlotta Ventura

Carlotta Ventura: principi e concretizzazione degli obiettivi, il percorso di A2A

“Oggi il termine ‘sostenibilità’ è molto utilizzato, quasi abusato, tanto che alla fine rischia di essere svuotato del suo significato. La sostenibilità non può essere una moda: è un valore presente anche nella nostra Costituzione. È una crescita costante, un’attività che risponde a obiettivi concreti e deve essere integrata nella realtà, nella ragion d’essere di un’azienda”: lo afferma con chiarezza Carlotta Ventura, manager di A2A alla guida dell’Area Communication, Sustainability and Regional Affairs, in un’intervista pubblicata di recente su “Milano Finanza”. Opportunità per fare il punto sul percorso sostenibile della Life Company e su come questo sia da intendere nella coerenza tra valori e azioni. Nell’epoca del “first act then talk” è infatti necessario in primo luogo raggiungere gli obiettivi – o “almeno avere i primi risultati di un percorso”, specifica Carlotta Ventura – e solo dopo comunicarli. Per la Life Company ciò significa proseguire lungo un tracciato che unisce responsabilità, impegno negli investimenti e, per l’appunto, concretizzare gli obiettivi. In numeri equivale a un 90% di investimenti in linea con gli SDGs e a un 70% con la Tassonomia Europea. Il volume totale raggiunge i 18 miliardi di euro in dieci anni: 7 destinati all’economia circolare e 11 alla transizione energetica, i due pilastri strategici del Gruppo.

Carlotta Ventura: la sostenibilità deve essere pervasiva all’interno dell’organizzazione

Nell’intervista, Carlotta Ventura racconta come A2A continui a crescere nel settore dell’economia circolare e nelle rinnovabili anche attraverso operazioni di acquisizione: ad esempio, quella di TecnoA (eccellenza italiana nel trattamento dei rifiuti industriali) e l’integrazione di diversi impianti eolici e fotovoltaici. In un contesto di “impegno sistematico” verso la sostenibilità, il Gruppo anticipa di 2 anni gli obiettivi di generazione di energia da fonti rinnovabili e porta al 2040 l’azzeramento delle emissioni dirette e indirette (dieci anni prima rispetto ai target UE). I dati economici confermano la crescita, con un +9% medio annuo per l’utile netto e un +3% medio annuo per i dividendi minimi. “Fondamentali adesso sono il lavoro di interpretazione della Tassonomia Europea delle attività sostenibili e il pensiero strategico sugli investimenti del Gruppo affinché siano coerenti con le direttive”, sottolinea Carlotta Ventura, ribadendo come alla base ci sia una vision che considera la sostenibilità come un valore. “È migliorare la qualità della vita delle persone, a partire da quelle che lavorano con noi”, specifica in conclusione: “Credo che la sostenibilità all’interno dell’azienda si misuri anche con elementi concreti come l’indice infortunistico, le pari opportunità e l’offerta formativa. Sono fattori che devono essere pervasivi all’interno dell’organizzazione”.

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Francesco Milleri disegna il futuro di EssilorLuxottica: le considerazioni dell’AD

Forte dei risultati conseguiti lo scorso anno, EssilorLuxottica continuerà nel 2022 ad “andare avanti a pieno ritmo, grazie alla fiducia dei nostri clienti e dei partner e l’impegno delle nostre persone, compresi i 39.000 dipendenti GrandVision che oggi sono parte della famiglia”: il focus dell’AD Francesco Milleri.

Francesco Milleri

EssilorLuxottica, l’AD Francesco Milleri: il futuro che stiamo costruendo è un futuro per tutti

È stato l’AD Francesco Milleri a ricordarlo lo scorso marzo: “Nel 2022 continueremo ad andare avanti a pieno ritmo, grazie alla fiducia dei nostri clienti e dei partner e l’impegno delle nostre persone, compresi i 39.000 dipendenti GrandVision che oggi sono parte della famiglia EssilorLuxottica”. Nel messaggio firmato insieme al Vice AD Paul du Saillant in occasione della presentazione dei risultati registrati lo scorso anno emerge la direzione in cui il Gruppo si propone di andare oggi. “Il futuro che stiamo costruendo è un futuro per tutti”, spiega l’AD Francesco Milleri sottolineando come talento, innovazione tecnologica e tenacia siano tuttora “i tratti distintivi dell’azienda che ci porteranno lontano”. Parole che trovano conferma nei numeri del 2021, un anno “straordinario” se rapportato alla complessità dello scenario in cui sono stati conseguiti: il fatturato, pari a 21,4 miliardi, supera del 20% quello registrato nel 2019, in una situazione ancora pre-pandemia, e del 40% quello del 2020 anche per effetto dell’acquisizione di GrandVision. Il Gruppo guidato da Francesco Milleri ha ritenuto opportuno presentare i risultati anche escludendo il contributo di GrandVision: i ricavi in questo secondo caso arrivano a 17,8 miliardi mentre l’utile netto si attesta a 2 miliardi, in crescita rispetto ai 1.938 milioni del 2019, usato come anno di riferimento, con un aumento del 16% a cambi correnti e del 6,3% a cambi costanti.

La necessità di crescere come azienda responsabile: la vision dell’AD Francesco Milleri

EssilorLuxottica, come evidenziano l’AD Francesco Milleri e il Vice AD Paul du Saillant, è oggi “un punto di riferimento per il nostro settore, per questo sentiamo la necessitò di crescere come azienda responsabile”. La sostenibilità resta al centro delle strategie del Gruppo: non a caso lo scorso anno sono state lanciate sempre più iniziative in questa direzione. Progetti legati all’economia circolare e alla decarbonizzazione segnano la road map di EssilorLuxottica: “Abbiamo raggiunto la carbon neutrality nei nostri paesi di origine, l’Italia e la Francia, e lavoriamo per raggiungere nuovi importanti traguardi”. Impossibile però guardare a questo 2022 senza pensare a quanto sta accadendo nel mondo: “Il nostro primo pensiero va a tutte le persone colpite dall’attuale tragedia in Ucraina. In questo momento di difficoltà, la sicurezza dei nostri dipendenti rimane la priorità e stiamo fornendo tutto il supporto possibile al personale impattato nella regione”, sottolinea l’AD Francesco Milleri.

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Restauro e formazione, Andrea Mascetti nuovo membro dell’Advisory Board di Valore Italia

Andrea Mascetti, Coordinatore della Commissione Arte e Cultura nonché Commissario di Fondazione Cariplo, entra a far parte dell’Advisory Board di Valore Italia.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti nell’Advisory Board di Valore Italia

Riportare in auge le attività della storica Scuola di Restauro di Botticino trasferendole al centro di Milano. È lo scopo per cui nasce Valore Italia, il Centro internazionale di Ricerca e Formazione che il prossimo autunno inaugurerà l’anno accademico 2022 all’interno del nuovo complesso MIND. Per raggiungere l’obiettivo, Valore Italia ha recentemente deciso di avvalersi anche dell’esperienza di Andrea Mascetti eleggendolo come componente dell’Advisory Board. Esperto nel settore della promozione culturale, collabora con Fondazione Cariplo ricoprendo sia il ruolo di Coordinatore della Commissione Arte e Cultura che quello di membro della Commissione Centrale di Beneficenza. L’ingresso di Andrea Mascetti nel Comitato è un’ulteriore testimonianza della volontà di Fondazione Cariplo di sostenere l’ambizioso progetto lanciato nel 2019 da EINAIP e Umana Forma. Proprio lo scorso novembre l’Ente aveva infatti reso nota la decisione di contribuire allo sviluppo del Centro e alla creazione di uno spazio interdisciplinare e dinamico dedicato allo studio delle nuove metodologie da applicare al restauro, alla conservazione e alla valorizzazione del Patrimonio Culturale italiano.

Andrea Mascetti e Valore Italia: una mission condivisa

La mission di Valore Italia è fare innanzitutto formazione legata al restauro, mettendo a disposizione dei futuri restauratori ed esperti del settore il know-how della Scuola di Botticino all’interno di un luogo simbolo della vivacità culturale di Milano. Un obiettivo condiviso da Fondazione Cariplo e Andrea Mascetti, che da sempre considerano la tutela del Patrimonio culturale come uno dei settori strategici per la crescita del Paese. Dal prossimo autunno il corso per restauratori della Scuola bresciana si terrà nei laboratori ubicati nello stabile di via Cosenz 54, nel Bovisa Design District, distretto milanese dedicato all’innovazione, alla tecnologia e alla creatività. Un risultato possibile anche grazie al supporto dell’Advisory Board, che con Andrea Mascetti conta attualmente otto membri: “Abbiamo pensato che al Progetto potesse essere utile un organismo scientifico e allo stesso tempo istituzionale e di relazioni – ha detto il Direttore Scientifico e Presidente dell’ADBO Angelo Crespi, che ha poi aggiunto – la mission del Comitato rispecchia quella di Valore Italia, che è ovviamente la formazione ma allo stesso tempo prendersi cura dei beni culturali italiani, che sono un giacimento di senso e di identità che abbiamo la necessità e il dovere morale di conservare e valorizzare”.

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È importante analizzare i dati prima di scommettere?

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  • 13 Aprile 2022

Chi è appassionato di scommesse sportive conosce bene quelle sensazioni piacevoli che si provano nel momento in cui si va ad effettuare una giocata sperando chiaramente che questa possa rivelarsi vincente.

Quel che però molti giocatori non hanno è un metodo vincente. Per metodo vincente si intende un sistema di gioco che possa essere il più possibile analitico e preciso. Questo proprio per evitare di giocare in maniera approssimativa e dunque diminuendo così notevolmente le probabilità di vincita.

Quello che molti fanno infatti, è scommettere semplicemente d’istinto e dunque agendo esclusivamente proprio pensiero senza ha controllare qualsiasi tipo di dato.

È proprio l’analisi dei dati e invece fondamentale se si desidera migliorare il proprio sistema di gioco e dunque le probabilità di effettuare delle scommesse vincenti.

È fondamentale acquisire una certa capacità di analizzare tutti i dati a propria disposizione come ad esempio le statistiche per quel determinato match, la situazione di forma relativa ai giocatori che scenderanno in campo e tutti gli eventuali dati che possono essere tenuti in considerazione se questi hanno in qualche modo possibilità di influire sul risultato finale.

Adottando dunque un approccio di questo tipo, il giocatore vedrà aumentare in maniera considerevole il numero di scommesse vinte e soprattutto i suoi guadagni. Non più dunque delle scommesse che vengono effettuate in maniera piuttosto leggera e “di pancia” ma al contrario un vero e proprio metodo che tiene in considerazione qualsiasi elemento utile al fine di aumentare le probabilità di vittoria.

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Private Banking, Banca Generali conferma 2021 positivo: i suoi consulenti i più produttivi

Banca Generali si conferma ancora una volta tra gli istituti private banking leader in Italia. Sotto i riflettori i risultati ottenuti nel 2021 dai consulenti del Gruppo.

Private banking, con 3,5 milioni di raccolta pro capite la rete di Banca Generali guadagna la leadership

Lo scorso anno la raccolta complessiva registrata da Banca Generali ha toccato, oltre ogni previsione, quota 7,7 miliardi di euro. Un risultato storico per l’Istituto di private banking guidato da Gian Maria Mossa che, sull’onda del trend di crescita, ha lanciato il suo nuovo Piano triennale. A contribuire in maniera decisiva al successo del Gruppo la rete di oltre 2mila tra consulenti e wealth advisor. A confermarlo sono i dati recentemente diffusi da Assoreti, con i consulenti di Banca Generali che nel 2021 si piazzano al primo posto in Italia per produttività pro capite. Con una raccolta di 3,55 milioni ciascuno, hanno superato realtà come Fineco Bank (3,53), CheBanca! (2,99) BNL (2,82), Allianz (2,35) e Credem (1,91). La rete è stata capace di intercettare al meglio il boom che ha caratterizzato il 2021 della consulenza finanziaria, con una raccolta netta e un risparmio gestito che in Italia si sono attestati rispettivamente a 57,3 e a 43 miliardi.

Private banking, per i consulenti di Banca Generali un 2021 di successi

La rete di Banca Generali non si è distinta solo nella raccolta. Sempre secondo Assoreti, gli oltre 2mila banker guidati dal Vice Direttore Generale Marco Bernardi hanno rafforzato la propria leadership anche per quanto riguarda gli asset. I consulenti dell’Istituto di private banking hanno infatti chiuso il 2021 con 39,2 milioni di euro di asset pro capite, confermandosi al primo posto. Nella classifica stilata da Assoreti seguono Banca Euromobiliare, Credem, Fineco e Fideuram. Che per gli advisor di Banca Generali il 2021 si sarebbe rivelato un anno di grandi soddisfazioni lo si era capito già prima di guardare i numeri di Assoreti. Oltre ad ottenere per il settimo anno consecutivo il primato come miglior rete di consulenti in Italia secondo l’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza, grazie ai suoi consulenti la Banca ha vinto numerosi premi, classificandosi come miglior istituto in Italia agli International Business Magazine Awards, ai Citywire Awards e ai Global Private Banking Awards 2021.

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Atitech, Gianni Lettieri annuncia contratto preliminare di manutenzione con ITA Airways

Atitech accelera sull’acquisizione del ramo manutenzione di Alitalia, Gianni Lettieri: "Opportunità per un’infrastruttura strategica dedicata alle manutenzioni aeronautiche".

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: "Contratto Atitech – ITA fondamentale per il futuro delle due società"

Dopo il pre-accordo siglato lo scorso 16 febbraio con le organizzazioni sindacali, Atitech muove un ulteriore passo avanti verso l’acquisizione del ramo "maintenance" di Alitalia, messo a bando da ITA Airways. Lo scorso 14 marzo l’azienda di Capodichino guidata da Gianni Lettieri ha annunciato di aver sottoscritto un contratto preliminare di manutenzione con la nuova compagnia di bandiera italiana. L’accordo, legato all’offerta vincolante di acquisto presentata lo stesso giorno, prevede un impegno di lungo termine sull’identificazione di servizi e tariffe che eventualmente passeranno ad Atitech. Il condizionale è d’obbligo: il contratto verrà considerato risolto nel caso in cui la MRO non risultasse aggiudicataria del bando indetto da Alitalia, attualmente in Amministrazione straordinaria. Per il Presidente Gianni Lettieri il contratto preliminare di servizi con ITA Airways "è la base su cui lavorare per il futuro delle due società".

Gianni Lettieri: doteremo il Paese di un polo per le manutenzioni aeronautiche

"Atitech supporterà la compagnia con massimo impegno e professionalità garantendo priorità di servizi e alta qualità – ha dichiarato Gianni Lettieri a latere della sottoscrizione dell’accordo – e si porrà l’obiettivo di riportare a Fiumicino una platea di compagnie aeree di livello internazionale, come fatto da Atitech, nel recente passato, rilanciando il ramo della manutenzione sull’aeroporto di Napoli – Capodichino". L’obiettivo dell’imprenditore, oltre ad ottenere un contratto in esclusiva con ITA Airways su tutta la manutenzione degli aeromobili, è anche quello di salvaguardare i livelli occupazionali del settore e tutelare le professionalità del mondo Alitalia. Ce n’è poi un terzo, da tempo perseguito, che è la creazione di un polo italiano dedicato alla manutenzione aeronautica: "L’impegno – conclude Gianni Lettierisarà quello di dotare l’Italia di una infrastruttura strategica per le manutenzioni aeronautiche, dalla manutenzione di base alla linea, dai motori ai componenti, come esiste nei principali Paesi Europei".

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Corsa all’Oro Perché Avviene in Periodi di Crisi e di Alta Inflazione

Corsa all’oro senza sosta, è questa la tendenza degli ultimi anni verso il prezioso metallo giallo che si conferma il bene rifugio per eccellenza.
Una richiesta continua senza interruzioni che dall’epoca della guerra dei dazi tra Cina ed Usa è divenuta ancora più pressante dando il via ad aumento del prezzo dell’oro che in alcuni momenti è riuscito a raggiungere ed in alcuni casi a superare il massimo storico.
La corsa all’oro vede come protagonisti investitori istituzionali e privati che in balia delle continua crisi e del pericolo inflazione vedono nel prezioso metallo giallo un porto sicuro dove assicurare il valore delle proprie riserve finanziarie.
L’oro oltre ad essere il bene rifugio per eccellenza è anche il migliore metodo alternativo alle valute fiat, tanto che è facilmente monetizzabile anche quando si tratta di oro fisico.
Basta recarsi presso una attività come questo compro oro Firenze per monetizzare al meglio il valore dell’oro in base alla quotazione oro del momento.
Per assurdo i momenti in cui ci si rivolge di più ad attività che acquistano oro fisico sono gli stessi in cui investitori e risparmiatori avveduti e consapevoli tendono ad acquistarlo per difendersi dalle conseguenze delle congiunture economiche negative.
Chi vende oro durante le crisi economiche ed i periodi di alta inflazione è spinto solitamente da una mancanza di liquidità impellente.
Al contrario chi acquista oro ha una quantità di denaro di riserva e si preoccupa di difendere il valore andando a trasformare la valuta in un bene che cresce di valore parallelamente all’inflazione.
Si tratta di due posizioni totalmente opposte con interessi e finalità completamente diverse.
Chi vende oro nei momenti di crisi economica spesso ottiene guadagni che derivano dalle alte quotazioni dell’oro che tendono ad essere maggiori nei momenti di difficile congiuntura economica.
Ottenere soldi e guadagni in momenti di alta inflazione o di grave crisi economica può servire a tamponare situazioni debitorie impellenti ma per quanto riguarda il valore di eventuali risparmi o capitali mantenere riserve finanziarie in valuta fiat equivale ad una perdita di valore secca equiparabile al valore dell’inflazione.

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Bèrghem Bug: maggiolini da tutta Italia in raduno tra le bellezze orobiche

L’invasione dei maggiolini sta per arrivare. Bèrghem Bug, lo storico raduno per gli appassionati dell’intramontabile gioiellino tedesco, torna per la dodicesima edizione, sabato 9 e domenica 10 aprile, a San Pellegrino Terme e a Bergamo.

200 le autovetture della variopinta sfilata di Volkswagen d’epoca attese sulle strade orobiche da moltissimi appassionati provenienti da tutta Italia per il raduno sostenuto storicamente da Bonaldi – Gruppo Eurocar Italia e patrocinato, nella sua dodicesima edizione, da Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo e Comune di San Pellegrino Terme.

Un’edizione, quella di quest’anno, che si svolgerà nel ricordo della vittima di Covid-19 Gianpaolo Rota, il “Re dei Maggiolini”, che, nel suo regno di via Bono a Bergamo, era specializzato nella riparazione di auto storiche.

Il raduno organizzato da Angelo Riccardi, divenuto di anno in anno un evento attesissimo a livello nazionale da appassionati e collezionisti, prenderà il via sabato 9 aprile dall’Hotel Riposo a San Pellegrino Terme per proseguire in sfilata verso Dossena, tra soste tra bellezze paesaggistiche e assaggi di prodotti tipici.

Domenica 10 aprile il ritrovo è dalle 8.30 alle 11.30 nel quartier generale di Bonaldi – Gruppo Eurocar Italia (parcheggio di via Gemelli, 30, a Bergamo) dove, dopo una colazione di benvenuto a tutti i partecipanti, le auto faranno scaldare i motori prendendo il via per un tour panoramico Nembro – Selvino con arrivo a San Pellegrino Terme, dove gli appassionati dell’iconica auto tedesca potranno scoprire il mercatino dell’antiquariato e partecipare a un divertente laboratorio per bambini. In chiusura, alle 15, prima dei saluti, i partecipanti sfideranno la fortuna con la Lotteria.

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Imprenditori italiani: il profilo di Nicola Lunardon, esperto in vendite e formazione

Professionista riconosciuto nell’ambito commerciale, Nicola Lunardon opera da quasi 20 anni come manager e imprenditore.

Nicola Lunardon

Nicola Lunardon: la formazione e l’approccio al mondo delle vendite

Durante i primi anni di formazione Nicola Lunardon non avrebbe mai potuto immaginare che la sua carriera avrebbe preso una direzione imprenditoriale. Originario di Bassano del Grappa (Vicenza), classe 1981, si iscrive alla facoltà di Sanità Pubblica – Sicurezza Igienico Sanitaria dell’Università di Medicina Veterinaria di Padova. Una volta terminati gli studi nel 2005, matura le prime esperienze nell’ambito commerciale, scoprendo una discreta dose di talento. Collaborando con alcune aziende specializzate, cresce in lui una passione tale per il settore da maturare la decisione di dedicarsi esclusivamente al mondo delle vendite. La scelta di Nicola Lunardon si rivela giusta. In meno di dieci anni riesce a imporsi a livello nazionale come manager e imprenditore creando e gestendo una rete distributiva di 15mila unità.

Nicola Lunardon: ruolo delle aziende fondamentale per il benessere degli stakeholder

I risultati ottenuti da Nicola Lunardon non sono passati inosservati. Negli anni la crescita e i numeri delle sue attività sono state notate non solo da “Il Sole 24 Ore”, ma anche da una testata di rilievo internazionale come il “Financial Times”. Il suo successo si fonda su diversi pilastri. Consapevole dei repentini cambiamenti che caratterizzano il settore delle vendite, fin dagli inizi ha dato ampio spazio alla formazione. Aggiornare costantemente il know-how di aziende e venditori è infatti il primo passo per riuscire ad intercettare le nuove esigenze dei clienti. La condivisione di conoscenze e competenze è un altro pilastro della vision di Nicola Lunardon, da sempre sostenitore del “dividere gli sforzi, moltiplicare i risultati”. Alla base la convinzione, maturata in anni di esperienza, che le aziende non debbano essere considerate meri produttori di beni e servizi ma attori protagonisti del benessere economico, sociale e tecnologico dei territori in cui operano.

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Nel 2020 crescono i numeri delle BCC lombarde, Alessandro Azzi: “Pandemia uno spartiacque”

23 miliardi di euro di impieghi, 32 miliardi di depositi, 9,2 miliardi di raccolta: sono solo alcuni dei numeri registrati dalle BCC lombarde. Alessandro Azzi: dati 2020 una conferma del nostro impegno.

Alessandro Azzi

Alessandro Azzi: Covid-19 uno spartiacque, le BCC lombarde hanno fatto la loro parte

In Lombardia la risposta al Covid-19 da parte delle Banche di Credito Cooperativo non si è fatta attendere. Lo testimoniano i risultati ottenuti dagli istituti lombardi nell’anno dello scoppio della pandemia. Secondo i dati diffusi dalla Federazione Lombarda guidata da Alessandro Azzi, le BCC del territorio hanno chiuso il 2020 con 23 miliardi di euro di impieghi, 32 miliardi di depositi, 9,2 miliardi di raccolta indiretta e una diminuzione delle sofferenze di oltre il 28% rispetto al 2019. Numeri che, come evidenziato dal Presidente, confermano la fiducia delle comunità locali e soprattutto testimoniano la bontà di un “modo differente di fare banca” in un periodo estremamente complesso. “Il 2020 ha rappresentato, con il diffondersi della pandemia di Covid-19, una sorta di spartiacque per la vita di tutti noi – ha detto Alessandro Azzi in occasione della presentazione del Bilancio – le BCC lombarde hanno fatto la propria parte a sostegno di famiglie e imprese”.

Alessandro Azzi: i dettagli della crescita

Nello specifico, il Bilancio 2020 della Federazione presieduta da Alessandro Azzi ha evidenziato un +12,3% nell’analisi delle masse intermediate, con un totale di 32 miliardi di depositi e 9,2 miliardi di raccolta indiretta. L’utile netto complessivo ha superato quota 113 milioni di euro. In aumento anche gli impieghi vivi, ossia i finanziamenti concessi dalle banche a imprese e famiglie, che si attestano sui 23 miliardi di euro, registrando così un +4,1% su base d’anno. Sale anche l’incidenza dei mutui, che raggiunge l’80,7% sul totale degli impieghi lordi erogati, superando di molto la media del sistema bancario regionale (58%). Attraverso la riduzione delle esposizioni deteriorate e all’aumento dei tassi di copertura, sono stati raggiunti infine nuovi livelli di qualità del credito, con un -28% nelle sofferenze rispetto al 2019 (-26,3% il risultato a livello nazionale). Parlando di Federazione lombarda il Presidente Azzi ricorda “il ruolo di sostegno al sistema della cooperazione di credito lombardo e di sviluppo della dimensione mutualistica”. Lo si è visto anche con la nascita di progetti come “CreaWelfare” o “Mutue di Comunità”. Un dettaglio da tenere a mente, soprattutto alla luce dei cambiamenti che le BCC si trovano ad affrontare: “Il 2020 ha segnato uno snodo importante rappresentando nei fatti l’avvio delle attività conseguenti al nuovo assetto organizzativo, a seguito delle novità introdotte dalla riforma del Credito Cooperativo”, ha ricordato Alessandro Azzi.

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Pietro Colucci cede le sue azioni a Sostenya: alla holding il 45,68% delle azioni

Con l’operazione voluta da Pietro Colucci il Gruppo Sostenya ottiene il controllo di Innovatec, leader nel settore della Clean Technology.

Pietro Colucci

Pietro Colucci: i dettagli sul nuovo azionariato di Innovatec

Novità nell’assetto societario di Innovatec. L’imprenditore e azionista di maggioranza Pietro Colucci ha ceduto la propria quota al Gruppo Sostenya. Con il passaggio del 45,68%, pari a 42,515 milioni di azioni, la holding di famiglia acquisisce così il controllo della società. Attiva da oltre 50 anni nell’efficienza energetica, Innovatec oggi è considerata un punto di riferimento nel settore della Clean Technology. A seguito dell’operazione di Pietro Colucci, attualmente il nuovo azionariato di Innovatec è composto dunque da Sostenya, diventata azionista di riferimento, con il restante 53,85% (circa 50,12 milioni di azioni) che invece rimane sul mercato.

Pietro Colucci: a spingere la crescita di Innovatec l’acquisizione di Cobat

La decisione di Pietro Colucci di trasferire la proprietà di Innovatec alla holding Sostenya arriva dopo la conclusione di un’altra importante operazione, che ha contribuito in maniera decisiva alla crescita delle azioni. Lo scorso dicembre il leader della Clean Technology, Innovatec, ha infatti annunciato il suo ingresso in Cobat, con il 56,45% del capitale sociale. Per un corrispettivo di 9,5 milioni di euro, Innovatec è riuscita ad assicurarsi il controllo di una realtà che opera in un settore quanto mai strategico. Cobat è una società specializzata nella gestione dei rifiuti e nel recupero di materiali, in particolare delle batterie esauste. La società, che nel 2020 ha registrato un valore della produzione di 76,5 milioni di euro e un EBITDA di 1,8 milioni di euro, detiene diversi brevetti industriali dedicati al riutilizzo degli accumulatori al litio. Grazie a questa operazione, la società partecipata da Sostenya di Pietro Colucci ha ottenuto la possibilità di posizionarsi come player strategico nel fiorente mercato delle auto elettriche.

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Digitale terrestre: SG S.p.A. chiarisce le principali novità

L’8 marzo scorso è stata raggiunta una nuova tappa per il passaggio, iniziato il 3 gennaio, dei canali HD sulle nuove frequenze del digitale terrestre. SG S.p.A., società specializzata nella distribuzione di beni di consumo tecnici e principale distributore dei grandi brand di elettronica, fa il punto della situazione.

SG S.p.A.

SG S.p.A.: lo switch off dei canali HD

Lo switch off, ovvero la transizione dei canali, sarà un processo nazionale graduale fino alla fine del 2022, spiega SG S.p.A., le vecchie frequenze verranno mantenute in un “doppio binario”. Il passaggio progressivo e non improvviso verso le nuove frequenze risulta fondamentale al fine di concedere il tempo necessario per adeguarsi ai nuovi standard. L’8 marzo scorso è stata attivata in tutta Italia la codifica Mpeg-4 sullo standard tecnologico DVBT: i televisori capaci di supportare tale tecnologia consentono quindi ai cittadini di ricevere i programmi HD. Gli standard innovativi hanno la capacità di migliorare la qualità e aumentare la compressione del segnale, occupando al contempo minore banda. Il secondo switch off, ricorda SG S.p.A., rinviato a data da definirsi, prevede invece il passaggio dallo standard Mpeg-4 al DVB-T2 con codifica Hevc Main 10.

L’approccio di SG S.p.A. verso i cambiamenti tecnologici

La transizione dei canali prevede inoltre il trasferimento della 700Mhz dal broadcasting televisivo, dedicando le bande più capienti al settore mobile e IOT: lo switch off, spiega SG S.p.A., consente infatti di predisporre frequenze per lo sviluppo della telefonia 5G. A stabilire il passaggio è stata l’Unione Europea con lo scopo di ottimizzare le bande. La maggior parte delle TV recenti, in teoria tutte quelle vendute dal 2018 in poi, sono compatibili sia con l’Mpeg-4 sia con l’Hevc. Le opzioni per rimanere aggiornati con gli standard tecnologici sono comunque diverse: dall’utilizzo dei bonus messi a disposizione dal Governo per l’acquisto di nuovi televisori, rottamando il vecchio, all’acquisto senza rottamazione o, ancora, l’utilizzo di un decoder esterno. In linea con le necessità di innovazione, SG S.p.A. ha dismesso, fin dal 2018, gli apparecchi non in grado di soddisfare gli standard tecnologici richiesti.

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Le competenze per erogare corsi di formazione antincendio

Comunicato Stampa

Le competenze per erogare corsi di formazione antincendio

Un corso in presenza a Brescia il 30 e 31 maggio 2022 fornirà adeguati strumenti per conoscere i contenuti relativi all’erogazione di corsi di formazione in materia antincendio.

 

Il rischio incendio è sicuramente uno dei rischi più diffusi e rilevanti nei luoghi di lavoro che dipende non solo dal tipo di attività svolta e dai materiali immagazzinati e manipolati, ma anche da diverse condizioni e fattori, come le attrezzature presenti, gli arredi e le caratteristiche costruttive. E tutti i lavoratori esposti a rischi di incendio o di esplosione devono ricevere, in relazione al livello di rischio a cui la mansione espone il lavoratore, una specifica e adeguata formazione antincendio.

 

Un’adeguata formazione deve essere erogata anche ai lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze (addetti al servizio antincendio). E tutta la formazione deve tenere conto dell’evoluzione delle norme, anche con riferimento ai nuovi decreti ministeriali per la gestione in esercizio ed in emergenza della sicurezza antincendio e per la formazione del personale e degli addetti al servizio antincendio.

 

Ci sono corsi in presenza sul tema delle competenze e della formazione in materia antincendio? Ci sono percorsi formativi che forniscono informazioni in relazione alla recente evoluzione normativa dei decreti attuativi del Testo Unico?

 

Il nuovo corso in presenza in materia di formazione antincendio

Partendo dalla necessità di far conoscere le corrette competenze in materia di formazione antincendio, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza a Brescia il 30 e 31 maggio 2022 un corso di 16 ore in presenza dal titolo “Antincendio e Formazione: competenze e normativa”.

 

Il corso ha l’obiettivo di fornire le nozioni, le competenze e gli strumenti utili all’erogazione di corsi in materia antincendio rivolti ai lavoratori, così come richiesto dall’allegato IX del DM 10 marzo 1998, e di far conoscere la recente normativa antincendio in relazione all’evoluzione della figura e delle competenze del formatore antincendio.

Durante il corso una sessione verrà dedicata, in particolare, alla trattazione delle novità introdotte dal nuovo decreto ministeriale del 2 settembre 2021.

 

Il docente è Roberto Marasi: HSE Manager, formatore con esperienza pluriennale in ambito salute e sicurezza e nello specifico di corsi per addetti antincendio dal rischio basso al rischio elevato, valutazione ed elaborazione di piani di emergenza.

 

Prevenzione incendi, normativa e novità in materia di formazione

Il Decreto Legislativo 81/2008 indica che la prevenzione incendi è una “funzione di preminente interesse pubblico, di esclusiva competenza statuale, diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell’ambiente”. E al comma 3 dell’articolo 46 del Testo Unico si indica la necessità di adottare decreti concernenti la definizione di vari aspetti della prevenzione incendi sostituendo le disposizioni del DM 10 marzo 1998.

 

A questo proposito il 4 ottobre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dell’Interno 2 settembre 2021 recante “Criteri per la gestione dei luoghi di lavoro in esercizio ed in emergenza e caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a), punto 4 e lettera b) del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”. Un decreto che non solo stabilisce i criteri per la gestione in esercizio ed in emergenza della sicurezza antincendio, ma che in materia di formazione:

  • segnala gli obblighi correlati all’informazione e formazione dei lavoratori
  • riporta indicazioni per la formazione degli addetti al servizio antincendio
  • specifica i requisiti dei docenti
  • affronta gli aspetti transitori relativi all’aggiornamento pregresso.

 

Il decreto entrerà in vigore un anno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

 

Informazioni, programma e iscrizione al nuovo corso

Il corso di 16 ore in presenza “Antincendio e Formazione: competenze e normativa” si svolgerà il 30 e 31 maggio 2022 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 – a Brescia presso la sede di AiFOS Service in Via Branze, 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Il corso, che non è da intendersi quale abilitazione del docente/formatore ai sensi dell’allegato V del nuovo D.M. 2 settembre 2021, vuole fornire gli strumenti di base per la comprensione dei contenuti minimi relativi all’erogazione di un corso di formazione di basso, medio ed elevato rischio e dei relativi aggiornamenti anche in considerazione delle esigenze e dei documenti forniti dall’azienda relativi alla lotta antincendio.

Il corso permetterà di interpretare in modo corretto la documentazione aziendale con l’obiettivo di progettare un’adeguata formazione utile a definire gli scenari possibili nelle simulazioni in linea con la nuova normativa Antincendio.

 

Riprendiamo i principali argomenti del corso:

  • normative principali di riferimento
  • definizione del contesto,
  • identificazione degli scenari di incendio con la specifica scelta dei gruppi omogenei comportamentali dei soggetti coinvolti
  • stima della frequenza e delle conseguenze, con l’obiettivo di stimare il rischio, ridurlo e renderlo accettabile
  • l’esame presso i VVF per gli addetti a antincendio rischio elevato
  • esercitazioni pratiche e principali “errori” commessi dai partecipanti

 

Il percorso didattico sarà costituito da una prima parte teorica di introduzione con riferimenti normativi ed operativi richiesti dal programma dei VV.F. e da una seconda parte riguardante l’addestramento pratico a utilizzo dei D.P.I. di terza categoria per la lotta antincendio.

 

Il corso è valido come 16 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, coordinatori alla sicurezza, formatori qualificati seconda area tematica, HSE (area tecnica in materia di sicurezza sul lavoro), Consulenti AiFOS (ambito sicurezza sul lavoro).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/antincendio_e_formazione_competenze_e_normativa

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

07 aprile 2022

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Antonio Liseno: ristorante Sansei, i piatti firmati Nobuya Niimori arrivano in Basilicata

Antonio Liseno porta al San Barbato Resort Spa&Golf un po’ di Giappone: con Sansei piatti firmati Nobuya Niimori.

Antonio Liseno

Antonio Liseno: con Sansei portiamo un po’ di Giappone in Basilicata

“Dopo essere stati premiati per il ristorante Don Alfonso 1860 con la prestigiosissima Stella Michelin 2020 – spiega Antonio Lisenosiamo riusciti a portare qui Franco Pepe, il miglior pizzaiolo al mondo. Ora siamo orgogliosi di iniziare questa nuova sfida e di portare un po’ di Giappone qui in Basilicata grazie allo chef Nobuya Niimori, eccellenza in Italia”. Da dicembre 2021 il San Barbato Resort Spa&Golf di Lavello ospita al suo interno Sansei, il ristorante giapponese di altissimo livello che propone piatti esclusivi nati dalla fusione tra la tradizione nipponica e la qualità dei prodotti italiani. “Fare felice il cliente è certamente il modo migliore per tenere viva la mia passione per questo lavoro – racconta Nobuya Niimori – un feedback positivo è quello per cui do il massimo ogni giorno”. L’inaugurazione del nuovo ristorante gourmet non fa altro che arricchire la proposta culinaria del luxury Resort di cui Antonio Liseno è proprietario e promotore. Tra le pendici dell’antico vulcano Monte Vulture e la valle del fiume Ofanto, il San Barbato è l’unica struttura della categoria cinque stelle lusso in tutto il territorio.

Antonio Liseno: Sansei, un ristorante unico nel suo genere

Nato nel 2018 dalla volontà di Antonio Liseno, il San Barbato vanta un concentrato di eccellenze in ambito gastronomico: dal ristorante Don Alfonso 1980 (premiato con la prestigiosa Stella Michelin nel 2020), alla pizzeria Proxima, nata il 1° dicembre 2021 grazie alla collaborazione con il pluripremiato maestro della pizza Franco Pepe. L’inaugurazione di Sansei arricchisce ulteriormente l’offerta culinaria del Resort: gli ospiti saranno accolti da una sala elegante e raffinata, arricchita da 18 maxischermi. “Non si tratterà di mangiare il solito sushi, ma di vivere un’esperienza culinaria autentica con uno dei pochi maestri in grado di coniugare le materie prime di origine giapponese fondendole alla qualità del pesce italiano”, sottolinea Antonio Liseno. “Il San Barbato sta crescendo e non potrei essere più fiero del lavoro che stiamo svolgendo e del servizio che stiamo offrendo ai nostri tantissimi clienti. Con Sansei aumenteremo l’offerta culinaria, sorprendendo tutto il Sud Italia con un ristorante unico nel suo genere”.

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Federico Motta Editore in una poesia pubblicata sul “Corriere della Sera”

“Dall’inizio di questa clausura – scrive Michele De Luca – ho inviato quotidianamente ad un certo numero di conoscenti una newsletter. L’ultima è dedicata a Milano. Ne è venuta fuori questa poesia, che spero piaccia ai lettori di ITALIANS. Con la speranza di vedere presto un lumicino in fondo a questo tunnel”. Nel testo c’è anche un omaggio a Federico Motta Editore.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore tra i simboli che hanno fatto la storia di Milano

La poesia, che in realtà era stata pensata come una lettera aperta, è una dedica di Michele De Luca alla città di Milano, pubblicata sulle pagine online del “Corriere della Sera”, all’interno del blog ITALIANS di Beppe Severgnini. Nella serie di icone e avvenimenti storici menzionati dall’autore che hanno reso unica Milano compare lo storico marchio dell’Editoria italiana Federico Motta Editore. Tra gli eventi di maggiore rilevanza nella storia milanese vengono ricordate ad esempio le cinque giornate, ma sono fondamentali anche gli artisti e gli intellettuali che al loro tempo dedicarono opere al capoluogo lombardo, come Alessandro Manzoni che vi si ispirò per “I Promessi Sposi”. Nella Milano di oggi, così come in quella di ieri, sono soprattutto i luoghi però a conferire ad una città il proprio carattere, rendendola unica e inconfondibile: ecco allora spuntare i nomi dei grandi teatri come La Scala e il Piccolo, quelli dei luoghi iconici come i Navigli e Piazza Fontana, e persino quelli dei famosi atenei milanesi (l’Università Bocconi, l’Università Bicocca e l’Università Statale).

L’omaggio a Federico Motta Editore

Con la sua lunghissima storia, risalente alla Milano degli anni ’30, l’evoluzione di Federico Motta Editore si interseca con quella della città e la sua presenza è impressa nella memoria dei milanesi interessati al settore dell’Editoria e alla cultura. Nella poesia l’autore scrive: “Quando penso Milano penso Piazza Fontana, Corso Sempione, Van Wood che canta in via Montenapoleone la Federico Motta in via Branda Castiglioni”. La Casa Editrice, nata il 14 gennaio 1929 come una ditta specializzata nella riproduzione fotomeccanica, sorse su iniziativa di Federico Motta che iniziò la sua attività commerciale proponendo la sua prima opera enciclopedica in edicole, per raggiungere le famiglie di tutta Italia. Grazie ad una spiccata sensibilità per l’innovazione e a un’estrema attenzione per la qualità, Federico Motta Editore si è quindi affermata nel tempo come un punto saldo dell’Editoria italiana ed è ancora oggi riconosciuta come sinonimo di autorevolezza e tradizione.

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Piperina e curcuma: benfici e utilizzi negli integratori dimagranti

Negli integratori alimentari di ultima generazione, due elementi come piperina e curcuma possono assumere un ruolo di primo piano. La loro presenza consente di accedere ad alcuni benefici molto importanti per l’organismo umano. Un chiaro esempio per poter usufruire di una combinazione simile è rappresentato dal prodotto Piperina e Curcuma Slim, Acquistabile sul https://www.piperinaecurcumaslim.net/. Ecco come vengono utilizzate piperina e curcuma e quali sono i loro punti di forza.

Cosa sono piperina e curcuma

Quando si avverte l’esigenza di perdere peso, spesso si è alla ricerca di determinati prodotti in grado di facilitare un simile processo. La piperina e la curcuma sono due tra le sostanze più ricorrenti in merito e offrono un’ottima azione dimagrante, ma non si limitano a questo. Ad ogni modo, la piperina è un principio attivo proveniente dai grani di pepe nero e si contraddistingue per un sapore molto pungente. La curcuma, invece, è una spezia tipica del continente asiatico con colore giallo acceso. La loro attività combinata può fornire vantaggi interessanti per l’organismo.

Quali sono i benefici della piperina

La piperina mette a disposizione di chi decide di assumerla un insieme di benefici molto importanti. Le sue proprietà sono state dimostrate da vari studi scientifici, con la prospettiva di usufruirne nei momenti più indicati. In primo luogo, tale prodotto velocizza il metabolismo e facilita la digestione, producendo succhi gastrici senza sosta. Al tempo stesso, riesce a favorire l’assimilazione di determinate sostanze da parte dell’intestino ed è un valido antiossidante, in grado di bloccare l’azione dei radicali liberi. Inoltre, non va lasciata in secondo piano la sua capacità di fronteggiare al meglio la vitiligine, donando alla cute il colore giusto.

Quali sono i benefici della curcuma

Dall’altra parte, anche la curcuma propone vantaggi da non tralasciare. Anch’essa funge da valida sostanza antiossidante e migliora la digestione, oltre a fronteggiare a dovere la ritenzione idrica e il deposito di tessuto adiposo. Risulta particolarmente utile anche nella battaglia contro il diabete di tipo 2, mantenendo il tasso di glicemia sotto controllo. Serve a ripulire l’organismo da sostanze nocive e a monitorare il colesterolo cattivo, oltre a fungere da ottimo antistimolante e a favorire il microcircolo. Infine, alcuni test scientifici hanno dimostrato la sua notevole azione contro i tumori.

Quando utilizzare piperina e curcuma

La combinazione tra piperina e curcuma risulta particolarmente indicata in numerosi casi. Prima di tutto, un integratore simile consente di dimagrire in tempi rapidi. Ovviamente, bisogna unire la sua assunzione a uno stile di vita sano ed equilibrato, basato sul movimento fisico e su una dieta bilanciata. La curcuminacontenuta nella piperina fa bruciare al meglio i grassi e consuma tante calorie, oltre a ridurre la ritenzione idrica.

La loro assunzione può essere effettuata tramite integratori in polvere o in capsule. Ad ogni modo, è possibile assumere piperina e curcuma anche insieme a vari tipi di pietanze. Un integratore che le presenta al suo interno va generalmente preso circa 15-30 minuti prima di ciascun pasto, in modo da ridurre il senso di appetito. Chi lo assume di sera, invece, potrebbe andare incontro a problemi di sonno.

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Salute: ICS Maugeri S.p.A. apre a Lodi un ambulatorio per la cura dei disturbi del sonno

ICS Maugeri S.p.A. ha aperto a Lodi un ambulatorio dedicato alla diagnosi e alla cura dei disturbi del sonno. I test e le terapie proposte ai pazienti.

ICS Maugeri S.p.A.

ICS Maugeri S.p.A.: a Lodi nasce ambulatorio per contrastare i disturbi del sonno

Mantenere un sonno equilibrato è fondamentale per la salute psicofisica di ogni individuo. I disturbi del sonno (tra cui insonnia, apnee notturne, sonnolenza diurna, risvegli improvvisi e sonnambulismo) rendono le notti, ma anche le ore diurne, un vero tormento per chi ne soffre, pregiudicando in alcuni casi la qualità della vita. Il 18 marzo, in occasione della giornata mondiale del sonno, ICS Maugeri S.p.A. ha inaugurato a Lodi (in via San Giacomo) un ambulatorio ad hoc pensato per la cura di queste problematiche. "Visiteremo i pazienti – spiega il medico Francesco Fanfulla, Direttore del centro di medicina del sonno della Maugeri di Pavia e Montescano – che soffrono di malattie del sonno, apnee, narcolessia, insonnia, sindrome del turnista, disturbi del ritmo circadiano e tutte le patologie respiratorie e non legate al sonno". ICS Maugeri S.p.A. sottoporrà i pazienti a test eseguiti a Lodi che, nel caso di esami più sofisticati, verranno svolti negli ambulatori di Pavia. Alcuni di questi potranno inoltre essere eseguiti direttamente al proprio domicilio.

ICS Maugeri S.p.A.: a Lodi strumenti e terapie ad hoc

I pazienti di ICS Maugeri S.p.A. affetti dai disturbi del sonno potranno eseguire i test al proprio domicilio grazie a specifici registratori capaci di monitorare l’attività cardiaca, cerebrale e muscolare e l’ossigenazione del sangue. Non solo, alcuni di questi strumenti sono inoltre in grado di rilevare l’attività cardiorespiratoria per diversi giorni, registrando quindi il ritmo sonno – veglia dell’individuo e analizzando la luce spettrale. "Dormire è fondamentale – aggiunge il medico – durante l’attività onirica il cervello si ripulisce e si attiva il processo di strutturazione della memoria". L’ambulatorio di Lodi propone terapie individualizzate, con lo psicologo, alternate a terapie cognitivo comportamentali utili al paziente al fine di gestire correttamente le prime fasi del sonno ed eliminare i pensieri. Le terapie proposte da ICS Maugeri S.p.A., spiega il medico, sono più efficaci rispetto ai farmaci che, spesso e volentieri, provocano assuefazione.

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Impatta introduce il Public innovation manager, Davide D’Arcangelo: “Così si apre al Gov-tech”

La Pubblica Amministrazione italiana ha il compito di accompagnare il rilancio economico del Paese. Una sfida che, secondo il Vice Presidente di Impatta Davide D’Arcangelo, può essere vinta solo affidandosi all’innovazione. È qui che entra in gioco la nuova figura professionale promossa dal network di imprese.

Davide D'Arcangelo

Davide D’Arcangelo: PA deve diventare acceleratore della crescita italiana

Per sfruttare al meglio le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Paese necessita di una Pubblica Amministrazione in grado di intercettare le nuove esigenze legate alla transizione digitale ed ecologica. Per stare al passo, gli enti pubblici, e in particolare quelli locali, dovranno essere capace di integrare al loro interno le competenze dell’innovation management. A sostenerlo è il Vice Presidente di Impatta Davide D’Arcangelo. Founder di Next4 ed esperto di Innovazione e politiche industriali, è tra i promotori della figura del Public innovation manager, delineata dal network di imprese Impatta in risposta alle necessità di una PA sempre più efficiente. Un vero e proprio “professionista abilitatore del cambiamento” incaricato di guidare la trasformazione degli enti pubblici: “Il Public innovation manager non è solo un acceleratore per la PA – ha spiegato Davide D’Arcangelo durante l’evento di presentazione organizzato da Impatta lo scorso novembre – ma può aprire ad una nuova filiera industriale, quella del Gov-tech”.

Davide D’Arcangelo: Innovation management veicolo per una nuova cultura nella PA

Per portare a compimento il processo di transizione digitale e cogliere la grande opportunità offerta dal PNRR, aggiunge Davide D’Arcangelo, la figura lanciata da Impatta interpreterà all’interno delle PA diversi ruoli strategici. Ricercatore di idee, esploratore dell’innovazione, responsabile Cip, sviluppatore organizzativo di progetti innovativi: grazie a skills trasversali, il Public innovation manager sarà in grado di creare “strumenti in grado di semplificare la burocrazia e veicolare una nuova cultura negli enti locali, nuovi standard e tecnologie a servizio della pubblica amministrazione”. Secondo Davide D’Arcangelo, oggi la PA italiana ha tutte le carte in regola per svolgere il ruolo di acceleratore della crescita economica e sociale del Paese. Ma non è possibile lasciare al caso un processo di trasformazione e innovazione così complesso. Con una visione strategica e soprattutto improntata alle opportunità del digitale, il Public innovation manager avrà il compito di spronare gli enti pubblici a pensare e agire in modo innovativo e a creare nuovo valore pubblico.

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Riva Acciaio: leader siderurgico in Italia

Riva Acciaio prende vita su iniziativa dei fratelli Emilio e Adriano Riva nel dopoguerra.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: di cosa si occupa

Nata in seno al Gruppo Riva, Riva Acciaio è una realtà leader nel settore siderurgico con sedi di produzione sia in Italia che all’estero. Fondata nel 1954 da Emilio Riva, l’azienda è cresciuta esponenzialmente diventando un punto di riferimento nel settore. Attualmente possiede cinque stabilimenti sul territorio italiano, che si trovano a Caronno Pertusella (VA), Sellero (BS), Lesegno (CN), Malegno (BS) e Cerveno (BS), e altri siti in Belgio, Francia, Germania, Spagna e Canada. La sua produzione si concentra soprattutto sulla realizzazione di acciai di alta qualità destinati ai prodotti lunghi, a loro volta indirizzati prevalentemente ai settori della meccanica, come quello dell’automotive e delle macchine movimento terra. Riva Acciaio è inoltre la prima azienda italiana ad aver utilizzato la colata continua curva.

Riva Acciaio: il laboratorio di Lesegno e le certificazioni

All’interno dello stabilimento di Lesegno c’è il fiore all’occhiello dell’azienda: il Centro di Ricerca e Sviluppo. Si tratta di un laboratorio innovativo che collabora con importanti realtà quali l’Università di Pisa, il Politecnico di Torino e il Politecnico di Milano. Qui vengono utilizzate attrezzature all’avanguardia, come il simulatore termomeccanico “Gleeble 3800”. Per assicurare l’estrema qualità del prodotto e dell’intero processo produttivo, l’attenzione riposta nei confronti della salvaguardia ambientale e della cura dei dipendenti, Riva Acciaio effettua periodicamente dei controlli per mano di enti terzi e indipendenti, che verificano le performance degli stabilimenti e la gestione degli impianti. Gli stabilimenti di Caronno, Cerveno, Malegno e Lesegno hanno così ottenuto la certificazione IATF 16949, mentre lo stabilimento di Sellero è certificato dalla norma UNI EN ISO 9001. Tra le altre certificazioni anche la UNI ISO 45001 e la UNI EN ISO 14001, oltre all’AIA e all’AUA.

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Rete elettrica, il ruolo dell’interconnessione nelle parole di Stefano Donnarumma (Terna)

Già interconnessa attraverso 26 linee transfrontaliere, l’Italia punta a consolidare la sua posizione di hub elettrico dell’Europa e dell’area mediterranea. Per farlo, ha evidenziato Stefano Donnarumma, l’interrelazione con l’estero ricopre un ruolo di primaria importanza.

Stefano Donnarumma

Aggiornamento Piano Industriale 2021-2025: le dichiarazioni di Stefano Donnarumma

Lo scenario energetico attuale esprime necessità di trasporto, garanzia di sistema e stabilità sempre crescenti. A tal proposito, le connessioni con i Paesi esteri forniscono elementi essenziali a garantirne l’equilibro. Lo ha confermato Stefano Donnarumma, AD e DG di Terna, intervenendo il 24 marzo a Roma alla presentazione dell’aggiornamento sul Piano Industriale 2021-2025 "Driving Energy". "La rete europea è una rete unica di fatto", ha osservato: da ciò deriva che "un malfunzionamento che avviene anche a 1.000 chilometri dal nostro confine può avere un effetto sul nostro sistema se non ci fossero sistemi di difesa sufficientemente adeguati". È accaduto, ad esempio, a gennaio 2021, quando il sistema elettrico nazionale rispose bene a un guasto in Croazia che generò un blackout nel Paese balcanico. In quell’occasione i sistemi di difesa italiani e quelli francesi evitarono la diffusione dell’evento al resto del continente. Come rimarcato da Stefano Donnarumma, è anche questo il significato dell’interconnessione e della ricerca della stabilità nel sistema elettrico internazionale.

Equilibrio energetico, Stefano Donnarumma: puntare su una rete europea integrata

"L’interconnessione è un elemento fondamentale", ha ribadito Stefano Donnarumma nell’intervento, aggiungendo come Terna sia già al lavoro per rafforzare tale processo di connessione. Ne sono un esempio i nuovi collegamenti con Francia, Austria, Tunisia e Grecia, che si andranno ad aggiungere alle 26 linee transfrontaliere già operative. Una rete di collegamenti che vede l’Italia, anche in virtù della sua posizione geografica, al centro dell’hub elettrico in Europa e nell’area del Mediterraneo. Come ricordato dall’AD e DG, il Gruppo è inoltre al lavoro nel progetto Sa.Co.I.3, ovvero il rifacimento del collegamento Sardegna-Corsica-Italia. In un’ottica temporale più lontana l’impegno di Terna è continuare a guardare alle interconnessioni come "la vera soluzione per un equilibro energetico internazionale", ha spiegato Stefano Donnarumma, "e anche per garantire il superamento di determinate fonti energetiche che, indipendentemente dalla loro provenienza, non sono quelle del futuro".

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L’azienda Ideal Standard: prodotti e soluzioni per il bagno tra design e funzionalità

Dai sanitari alle docce ma anche vasche, rubinetteria, mobili e accessori per il bagno: i prodotti certificati di Ideal Standard, da oltre 100 anni leader del settore per performance ed eccellenza.

Ideal Standard

Ideal Standard: prodotti certificati per i clienti di ieri, di oggi e di domani

I prodotti Ideal Standard sono garanzia di qualità e solidità: dalle materie prime alla progettazione fino a collaudo e manutenzione, i sanitari, la rubinetteria, docce, vasche, miscelatori, mobili e accessori esclusivi per il bagno sono alla base della reputazione che l’azienda si è costruita in oltre 100 anni di attività arrivando a imporsi come leader del settore. Testati e approvati in modo indipendente, tendono costantemente ai massimi livelli di efficienza, igiene e praticità. L’azienda lavora a stretto contatto con gli organismi di regolamentazione, definendo lo standard dei prodotti che, nel corso della sua storia ultra-centennale, hanno contribuito a rivoluzionare il corso dell’intero settore. Non a caso la leadership nella performance di Ideal Standard è riconosciuta a livello internazionale.

Ideal Standard: vision e ispirazioni nella storia ultra-centennale dell’azienda

Nel corso della storia Ideal Standard ha modellato il futuro della progettazione per il bagno: l’azienda, collaborando a stretto contatto con i più importanti designer del periodo, è divenuta un punto di riferimento nella cultura del design: il know-how, la capacità e l’expertise di quanti lavorano quotidianamente all’interno degli undici siti produttivi tra Europa, Medio Oriente e Nord Africa. L’ampia gamma di prodotti e le soluzioni per il bagno sono progettate nell’ottica di soddisfare le necessità dei clienti, presenti e futuri, come l’azienda si propone di fare da quando è stata fondata: in Ideal Standard la tradizione ispira il futuro, la forma segue la funzione, il design è vitale, l’artigianato è essenziale, la qualità è fondamentale e l’esperienza diventa il tutto. Essere parte di questa visione significa lavorare nell’ottica di creare e rafforzare costantemente l’integrazione tra perfezione funzionale e bellezza estetica: in questo si esprime “il valore intramontabile del design” come lo concepisce e lo esprime l’azienda.

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Investimenti sostenibili ESG: BG4SDGs, l’impegno di Banca Generali per gli SDGs dell’Onu

Investimenti sostenibili ESG: “BG4SDGs – Time to Change”, Banca Generali in Norvegia per raccontare l’architettura sostenibile.

Investimenti sostenibili ESG: gli appuntamenti sulla sostenibilità di Banca Generali

Sempre più impegnata sul fronte degli investimenti sostenibili ESG, Banca Generali ha ideato insieme a Stefano Guidani un progetto per raccontare lo stato dell’arte dell’Agenda Onu 2030. Il quinto episodio di “BG4SDGs – Time to Change” ci porta in Norvegia: il focus questa volta è sul Sustainable Development Goals (SDG) numero 11 “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”. Non a caso a un centinaio di chilometri di distanza da Oslo sorge il Mjøstårnet, attualmente il più alto grattacielo in legno al mondo: il suo corpo è composto da oltre 2.700 metri cubi di legno ricavato dalle foreste dell’area circostante e in grado di assorbire fino a 1.700 tonnellate di CO2. Inoltre gli alberi potati per dar vita alla costruzione del grattacielo sono stati sostituiti da altri due alberi: in pratica, il Mjøstårnet può essere considerato come una foresta all’interno di una foresta. Nonostante prossimamente il suo primato sarà superato, occupa già un posto di rilievo nella storia dell’architettura mondiale. “Trovarsi di fronte al Mjøstårnet appaga la vista e si ha anche la sensazione di essere partecipi dell’inversione di rotta verso una meta ecologista. L’interno e l’esterno del grattacielo regalano la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di contiguo con l’ambiente circostante, quasi fosse una estensione della natura stessa. Credo che questa sia la direzione che dovranno prendere le costruzioni del futuro, per essere sempre più sostenibili dal punto di vista architettonico, estetico, visivo e ambientale”, ha commentato Stefano Guindani, fotografo e curatore di “BG4SDGs – Time to Change”. Banca Generali recentemente ha lanciato il nuovo piano rafforzando ulteriormente il proprio impegno a favore degli investimenti sostenibili ESG.

Investimenti sostenibili ESG, Banca Generali: focus sul progetto “BG4SDGs – Time to Change”

Leader negli investimenti sostenibili ESG, Banca Generali ha presentato “BG4SDGs – Time to Change” lo scorso 15 settembre 2021 a Milano. E ora il progetto proseguirà per altri 12 mesi in modo da approfondire tutti i 17 SDGs dell’Agenda ONU 2030. Per ciascuno di essi il fotografo adotterà una duplice chiave: da un lato si punta ad evidenziare l’azione negativa dell’uomo sull’ambiente e sulla comunità, dall’altro come lo stesso genere umano abbia invece una straordinaria capacità di recupero attraverso soluzioni innovative e sostenibili. Nella sua ricerca, Guindani spazierà oltre i confini italiani ricercando casi critici e situazioni di eccellenza anche all’estero: Brasile, Norvegia e Australia, ma anche Stati Uniti, Turchia e Kenya. Insieme a lui anche Alberto Salza, antropologo tra i più apprezzati a livello internazionale, che curerà i testi e suggerirà alcuni dei progetti da monitorare. Nell’iniziativa si riflette la grande attenzione che Banca Generali, da sempre in prima linea negli investimenti sostenibili ESG, riserva a politiche e soluzioni sempre più legate all’impatto ambientale, sociale e di governance.

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Pierroberto Folgiero: nuovo progetto negli USA per Maire Tecnimont, il focus

Maire Tecnimont, l’AD Pierroberto Folgiero: “L’ammoniaca blu svolge un ruolo centrale nello sviluppo a livello globale della decarbonizzazione delle filiere industriali”.

Pierroberto Folgiero

Pierroberto Folgiero: Maire Tecnimont si aggiudica nuovo progetto negli Stati Uniti

Per l’Amministratore Delegato Pierroberto Folgiero è “una prova concreta del nostro forte posizionamento nella transizione energetica grazie alla nostra value proposition ad alto contenuto tecnologico, in quest’epoca di grandi cambiamenti”. Maire Tecnimont S.p.A. ha infatti annunciato che la sua principale controllata Tecnimont S.p.A. si è aggiudicata un progetto su base EPCM (Engineering, Procurement e Construction Management) da parte di un importante produttore internazionale di prodotti chimici per la realizzazione di un impianto di ammoniaca blu negli Stati Uniti: un’iniziativa che, come sottolineato dall’AD Pierroberto Folgiero, rientra nei piani di sviluppo industriale del Paese nell’ambito della transizione energetica, attraverso la cooperazione di Maire Tecnimont con i principali operatori nell’ industria della trasformazione delle risorse naturali.

Pierroberto Folgiero: Maire Tecnimont, l’impegno per la transizione energetica

Gli Stati Uniti, come ha evidenziato l’AD Pierroberto Folgiero, rappresentano “uno dei mercati a più alto potenziale per rompere il ghiaccio con le iniziative di decarbonizzazione su scala industriale”. Il contratto sottoscritto da Maire Tecnimont per un valore di circa 230 milioni di dollari prevede per il 2025 il completamento dell’impianto con un’unità synloop dalla capacità di 3.000 tonnellate al giorno di ammoniaca blu: saranno realizzate anche le relative strutture e unità ausiliarie. “L’ammoniaca blu svolge un ruolo centrale nello sviluppo a livello globale della decarbonizzazione delle filiere industriali e siamo entusiasti di iniziare questo progetto, che spiana anche la strada a future opportunità in virtù della grande ondata di investimenti del Paese nella gas monetization e nella transizione energetica”, ha spiegato infine l’AD Pierroberto Folgiero.

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Serenissima Ristorazione: innovazione e qualità nello stabilimento di Boara Pisani

Serenissima Ristorazione è leader in Italia nel settore della ristorazione collettiva. Tra i suoi maggiori successi, il centro di produzione di Boara Pisani ha dalla sua innovazione tecnologica e sostenibilità, grazie a pannelli solari e un sistema che sfrutta l’energia geotermica.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione a Boara Pisani: sostenibilità e innovazione

Innovazione e sostenibilità, due pilastri sui quali si basa l’intera storia di Serenissima Ristorazione, nata a Vicenza a metà anni ’80 e oggi leader in Italia nel settore della ristorazione collettiva. Tra le maggiori testimonianze del grande successo lo stabilimento di Boara Pisani (PD), inaugurato nel gennaio 2010. Il centro di produzione, con 12mila metri quadri d’ampiezza e 40mila pietanze preparate ogni giorno in regime di legame refrigerato, si attesta come il più grande sul territorio nazionale. Tra i maggiori d’Europa, lo stabilimento dà lavoro a 300 operai specializzati e si configura come un esempio di grande innovazione tecnologica. Basti pensare all’attività costante di ricerca e sviluppo e all’ampio utilizzo di fonti energetiche rinnovabili: Serenissima Ristorazione sfrutta infatti l’energia geotermica e il calore generato all’interno del centro stesso, che viene poi convogliato e riutilizzato nuovamente. In loco sono posizionati inoltre diversi pannelli fotovoltaici che sfruttano direttamente l’energia solare, minimizzando così l’impatto ambientale delle attività svolte.

Serenissima Ristorazione: una storia fatta di impegno e qualità

Serenissima Ristorazione ha una produzione giornaliera di 200.000 pasti. Fondata dall’attuale Presidente Mario Putin, è da sempre attiva nell’ambito della ricerca e dello sviluppo, così da mantenere gli alti standard qualitativi evitando gli sprechi e minimizzando l’impatto ambientale. In continua crescita, l’azienda punta ad espandersi ancor più all’estero. Serenissima Ristorazione porta avanti una collaborazione dall’alto valore sociale con l’Azienda Ospedaliera di Padova: è attivo infatti un Servizio Banca del Latte Umano Donato (BLUD) – Lactarium, e la cucina della struttura è interamente gestita dal Gruppo. L’azienda opera con successo ed efficienza nel campo della ristorazione aziendale, garantendo un servizio vario, basato su prodotti italiani e su prezzi equi. Il risparmio e il recupero alimentare sono da sempre tematiche care all’azienda fondata da Mario Putin, che si adopera nella realizzazione di progetti utili a sensibilizzare i clienti, in partnership con altre associazioni ed enti nazionali.

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Claudio Descalzi: l’AD di Eni commenta su “La Stampa” la performance 2021

Eni, “La Stampa” intervista l’AD Claudio Descalzi: “Siamo in una situazione in cui si deve guardare al breve termine ma investire per il futuro”.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: il 2021 “eccellente” di Eni nell’intervista all’AD

“Siamo riusciti a mantenere la macchina in carreggiata nonostante due anni di covid”: intervistato da “La Stampa” lo scorso 19 febbraio, l’AD Claudio Descalzi commenta la performance 2021 di Eni. Risultati che possono ben definirsi “eccellenti”: utile netto adjusted a 4,7 miliardi di euro, il più alto dal 2012, ed Ebit adjusted a 9,7 miliardi, in crescita di 7,8 miliardi sul 2020, a +400%. “Il nostro obiettivo è mantenere piatti gli investimenti soprattutto nell’estrazione e riuscire a crescere sempre più velocemente negli altri business, proseguendo nella trasformazione”, sottolinea l’AD Claudio Descalzi ricordando come rispetto a dieci anni fa “eravamo molto più costosi, con modelli gestionali completamente differenti”. Nel 2012 i prezzi del petrolio erano oltre i 110 dollari: “La differenza è stata fatta dalla grande disciplina sugli investimenti. Sul punto abbiamo mantenuto gli stessi livelli del 2020, nonostante la situazione covid dell’anno non fosse normalizzata, e investendo circa un 20% nella trasformazione”.

Claudio Descalzi: siamo riusciti a mantenere la macchina in carreggiata nonostante due anni di covid

“Abbiamo portato la nostra neutralità di cassa da 52-53 dollari a 40 dollari: vuol dire che già a tale livello di prezzo riusciamo a ripagarci tutti gli investimenti. Una soglia che non avevamo mai raggiunto prima d’ora”, evidenzia ancora Claudio Descalzi nell’intervista rilasciata a “La Stampa”. La performance dello scorso anno dice anche come Eni sia stata particolarmente attiva “nell’acquisizione di capacità nelle energie rinnovabili, nell’espansione in Spagna, Francia e in Grecia”. E “abbiamo abbassato di 2,6 miliardi il debito”. In merito ai nuovi business e alle energie rinnovabili, l’AD parla del risultato di Plenitude, “società che quoteremo entro l’anno e che ha dentro i clienti retail ma anche quasi 2 gigawatt da fonti rinnovabili, capacità più che triplicata in un anno”: rispetto all’anno scorso “è migliorato del 25%, con un margine operativo lordo di 600 milioni, anticipando le aspettative”. Sul fronte dell’esplorazione lo scenario è in rapida evoluzione. Necessario quindi riuscire a intercettarne la direzione, come sostiene Claudio Descalzi: “Cambiano i modelli di business. Noi l’avevamo già mutato 5-6-7 anni fa. Stiamo cercando un’esplorazione poco rischiosa, vicino a installazioni esistenti per ridurre gli investimenti perché le installazioni ci sono già. Anche se la domanda è tornata vicina a quella che c’era nel 2018-2019, gli investimenti che si allocavano prima nell’upstream non ci saranno più. Siamo in una situazione in cui si deve guardare al breve termine ma investire per il futuro. Ecco perché è essenziale essere disciplinati”.

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Come ringiovanire la pelle senza interventi di chirurgia

L’invecchiamento è un processo fisiologico che riguarda qualsiasi essere vivente sulla Terra, tuttavia, è inutile negarsi che tutti hanno paura o timore di invecchiare e i progressi e gli sviluppi nel campo tecnologico-farmaceutico e della ricerca stanno affiancando sempre più l’uomo nella sua lotta contro il tempo (almeno nella salvaguardia dell’estetica). Nell’ultimo decennio circa, forse anche per i canoni di bellezza imposti dalla società odierna, la chirurgia estetica è sempre più richiesta per ovviare i problemi di invecchiamento della pelle e per eliminare i segni che il tempo rilascia inesorabile sui nostri corpi. L’obiettivo di questo articolo, come è intuibile anche dal titolo, sarà presentare dei rimedi naturali e dei metodi efficaci con i quali poter ringiovanire la propria pelle e continuare a mantenere un aspetto giovanile, fresco e fiorente.

Invecchiamento della pelle

L’invecchiamento della pelle, seppur in modo non particolarmente evidente, inizia a partire dai 25 anni circa. L’epidermide e il derma vanno incontro a modifiche strutturali che ne causano l’assottigliamento e il progressivo cedimento. Le cellule e le ghiandole che sono attive nella produzione dell’impalcatura della pelle, ossia tutte le sostanze che la costituiscono, si riducono e questo ne causa un’inevitabile indebolimento rendendola sempre meno protetta e più sensibile. Tra i primi risultati di questi cambiamenti si ha la manifestazione delle rughe, conseguenza di una pelle sempre meno compatta e che perde vigore e volume.

Trattamenti rigeneranti per la pelle

L’invecchiamento, nonostante come abbiamo detto sia un fenomeno che non può essere evitato, può essere rallentato e i suoi sintomi sulla pelle possono essere rallentati e notevolmente ridimensionati grazie ad uno stile di vita adatto basato su un’alimentazione sana ed un’adeguata idratazione, giusti metodi di prevenzione e efficaci trattamenti di cura. I ritmi serrati e stressanti della nostra società non sempre permettono o garantiscono una routine sana e rilassante ecco perché consideriamo essenziale l’utilizzo di ottimi antiossidanti e un’attenta Skincare.

Importante è quindi l’utilizzo di creme e prodotti che abbiano fattori di protezione e revitalizzanti, schiarenti idratanti e in grado di correggere i principali segni dell’invechiamento quali rughe, macchie e discromie. Degno di nota è il prodotto Fast Lifting: potente idratante, composto al 100% da prodotti naturali e con una forte azione antirughe e anti-età. Con azione immediata è unico nel suo genere poichè penetra in profondità e già dalle prime applicazioni inizia a ridurre ed eliminare le rughe rendendo la pelle più luminosa ed elastica. La combinazione di burro di Karitè e acido ialuronico che lo compongono aiutano ad idratare la pelle e rimpolparla favorendo la produzione di collagene e la naturale rigenerazione dei tessuti; insomma si tratta di un’ottima alternativa a trattamenti chirurgici più invasivi e rischiosi. Per ulteriori informazioni sul prodotto e su come acquistarlo consigliamo di visitare il sito Fastlifting.net.

Come detto precedentemente sono numerose le abitudini quotidiane che aiutano a prevenire e contrastare l’invecchiamento della pelle e se portate avanti con costanza renderanno massimi risultati. Il maggior principio attivo delle creme è l’idratazione della pelle quindi si consiglia di bere costantemente molta acqua ma ciò è da affiancare alla protezione della propria pelle dall’azione dei raggi ultravioletti del sole, importante è dormire correttamente almeno 7 ore al giorno, seguire una dieta ben bilanciata, praticare un tot di ore di sport a settimana e, perché no, cimentarsi anche nell’eseguimento della ginnastica facciale.

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doppio fiocco al parco delle cornelle: benvenuto ad un cucciolo di canguro rosso ed un wallaby

Doppio fiocco al Parco Faunistico Le Cornelle. L’arrivo della primavera ha visto la nascita di due piccoli di marsupiali: un Canguro rosso e un Wallaby.

Il primo ha fatto capolino dal marsupio della mamma per la prima volta lo scorso 28 febbraio, mentre il piccolo Wallaby è stato scoperto quasi per caso in occasione di una visita alla madre a dicembre del 2021 ma non è ancora spuntato dal marsupio materno. La neomamma, infatti, era stata addormentata dai veterinari del Parco per curare un problema ai denti su cui era necessario intervenire con una piccola operazione, durante il check up generale, lo staff ha notando il piccolo cucciolo ancora in fase embrionale all’interno del marsupio.

Il cucciolo di Canguro rosso è figlio di un maschio arrivato al parco 3 anni fa da uno zoo francese e da una femmina nata al parco nel 2015. Il piccolo sta approcciando la vita fuori dal marsupio materno in cui ha concluso la prima fase di sviluppo e in queste settimane è stato possibile avvistare il piccolo musetto del cucciolo in rare occasioni. Questo perché la gestazione dei marsupiali è decisamente peculiare, ha una durata di sole quattro settimane, il piccolo viene partorito ancora in fase embrionale e per i successivi mesi, vive e si nutre nel marsupio materno. Durante questi mesi il cucciolo inizia ad affacciarsi all’esterno, gradualmente comincia ad uscire dal marsupio per brevi escursioni sempre pronto a tornare al sicuro ad ogni minimo segnale di pericolo. La famiglia del nuovo arrivato è parte di un gruppo composto da quattro femmine – più piccole e con il manto grigio – e un maschio – di dimensioni decisamente più massicce e dal pelo color rosso acceso. I canguri rossi, originari dell’Australia, non sono una specie particolarmente a rischio d’estinzione, tuttavia risentono molto della perdita di habitat dovuto principalmente all’allevamento estensivo di bestiame che compete per il cibo con i canguri e gli altri animali selvatici. I canguri rossi sono i più grandi marsupiali, si nutrono di erba, foglie e arbusti, sollevati sulle zampe posteriori gli esemplari maschi possono raggiungere l’altezza di 2 metri e gli 80 kg di peso.

Il Wallaby, un’altra specie marsupiale erbivora ma di dimensioni ridotte, condivide con il Canguro rosso la provenienza australiana come gran parte dei marsupiali.  Questi animali raggiungono massimo 90 centimetri di altezza e un peso di 15 kg, utilizzano le zampe posteriori, più grandi e robuste, per eseguire grandi salti mentre quelle anteriori sono molto più piccole e vengono utilizzate come appoggio quando l’animale bruca l’erba. La coda è lunga e spessa e viene utilizzata per mantenere l’equilibrio quando l’animale si muove saltando. Il cucciolo di Wallaby, più giovane di qualche settimana del suo “cuginetto” non ha ancora fatto la sua comparsa fuori dal marsupio ma nelle ultime settimane il marsupio della femmina di Wallaby è notevolmente aumentato, segnale della crescita del cucciolo che da un momento all’altro potrebbe decidere di sbucare dal “tana” e mostrarsi ai visitatori per la prima volta. Chi saranno i fortunati? Ma nessun timore, il cucciolo di Canguro rosso è ancora molto piccolo e timido, ma esplora già il mondo esterno e cresce ogni giorno di più.

Seguire la crescita di questi cuccioli è un gioco da ragazzi grazie alle pagine social. E non è tutto, da oggi via al contest per decidere il nome del piccolo Canguro rosso, per partecipare basterà visitare la pagina Facebook del Parco.

 I CONTEST SU FACEBOOK

I contest del Parco Le Cornelle per assegnare un nome al piccolo canguro avrà la durata di 3 giorni (dal 4 al 6 aprile 2022), mentre quello dedicato al cucciolo di Wallaby sarà lanciato da lunedì 11 a mercoledì 13 aprile, entrambi sulla pagina Facebook del Parco. Chiunque vorrà, infatti, potrà partecipare alla scelta del nome commentando il post dedicato con una proposta. Verranno considerati solamente i nomi inseriti come commento ai post. Per ogni post è possibile indicare solo un nome. Nel caso in cui più fan proponessero il nome che sarà poi scelto dallo staff del Parco per il cucciolo, vincerà il contest colui che lo ha postato per primo, farà fede la data e l’ora riportate nel post presente sulla pagina del parco.

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