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Nuovi obiettivi di rendicontazione ESG: Carlotta Ventura (A2A) esamina le novità a riguardo

In Europa si punta sempre più a espandere il perimetro delle dimensioni ESG. Sul tema è intervenuta Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A.

Carlotta Ventura (A2A)

Carlotta Ventura: le novità introdotte dalla Direttiva

La Corporate Sustainability Reporting Directive rappresenta una conferma dell’importanza di rendicontare in modo esteso in ambito ESG, così da garantire trasparenza e tracciabilità sul lavoro svolto dalle aziende. Secondo Carlotta Ventura, manager di A2A intervistata di recente sul tema, è in questo modo che bisogna intendere la nuova Direttiva UE sulla rendicontazione societaria di sostenibilità. Una novità che amplia il perimetro delle dimensioni ESG estendendo gli obblighi di rendicontazione a tutti i soggetti quotati. “Questa Direttiva dimostra la necessità di rendicontare in modo esteso sulle tematiche ESG per rendere affidabile e controllabile il grande lavoro che si sta portando avanti”, ha sottolineato Carlotta Ventura: “La conseguenza è che si combatte il greenwashing; una pratica rischiosissima, fomentata paradossalmente dalla corsa a voler comunicare la sostenibilità”. Tra le novità introdotte vi è un “elemento di discontinuità” che riguarda il “perimetro di controllo che le imprese dovranno evidenziare nelle loro strategie di sostenibilità e nello standard di rendicontazione che dovrà essere adottato”, ha evidenziato la manager nell’intervista.

Carlotta Ventura: sostenibilità connessa con il modello di business aziendale

Anche attraverso i numeri è possibile descrivere con chiarezza la trasformazione in arrivo: a livello europeo si prospettano, infatti, oltre 48.000 società cosiddette ‘in scope’ alla nuova Direttiva (a fronte delle circa 11.000 attuali), mentre in ambito italiano si passerà da 200 a circa 4.000 aziende interessate dal processo di rendicontazione. Un passaggio importante che presenta anche criticità, come evidenziato da Carlotta Ventura: ad esempio “per quelle catene del valore sbilanciate verso Paesi non normati su tematiche ESG e su cui le società europee oggi faticano a reperire informazioni”. Tra le novità di maggiore rilievo, la Corporate Sustainability Reporting Directive introduce gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), target che coinvolgeranno in maniera obbligatoria le società ‘in scope’. Tali obiettivi “ridefiniscono le modalità di narrazione delle performance aziendali”, ha specificato Carlotta Ventura, “ponendo al centro la governance, i rischi, le opportunità, le misure di mitigazione, gli obiettivi prospettici e anche gli elementi strategici sulle tematiche di sostenibilità e le loro connessioni con il modello di business aziendale”. La trasformazione è ormai necessaria per far sì che “un trend di breve termine si strutturi e diventi irrinunciabile e affinché questo accada è indispensabile che si trasformi in un elemento culturale”, ha dichiarato al termine dell’intervista.

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“Voci sul futuro”: la partecipazione di Carlotta Ventura all’evento ANSA – AsviS

Carlotta Ventura all’evento di ANSA e ASviS per riflettere sulle trasformazioni in atto nell’ambito dello sviluppo sostenibile: per la manager di A2A occorre un “patto intergenerazionale” che guardi nel lungo periodo.

Carlotta Ventura

Futuro e sostenibilità, focus sulle parole di Carlotta Ventura

Intervenendo al Forum di ANSA e ASviS “Voci sul futuro”, Carlotta Ventura ha fornito il proprio contributo mettendo in relazione, tra le altre cose, gli ambiti in cui opera la Life Company A2A con un approccio di lungo termine. “Ci occupiamo di elementi fondamentali della vita: acqua, aria, energia, ambiente che ci circonda e non possiamo in nessuna maniera occuparcene per l’oggi”, ha dichiarato, aggiungendo: “Ce ne possiamo occupare per il domani e, a questo punto, abbiamo l’obbligo di occuparcene per il dopodomani”. Come emerso durante il Forum, è necessario far questo anche per le nuove generazioni, per le quali Carlotta Ventura ha evidenziato l’importanza di un “patto intergenerazionale, che dovrebbe essere normale, da noi ai figli o ai nipoti. Adesso va ancora più avanti e, per chi fa infrastrutture, è fondamentale”. Riflessione che trae forza anche da quanto afferma l’Articolo 9 della Costituzione: la Repubblica Italiana “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.

Carlotta Ventura: tre dimensioni per orientarsi alla sostenibilità

Al Forum “Voci sul futuro” si è poi parlato delle grandi sfide della contemporaneità, tra cui globalizzazione, innovazione, clima e infrastrutture. Argomenti per cui Carlotta Ventura ha rimarcato la centralità di non focalizzarsi esclusivamente sul presente: “I piani industriali sono a 10 anni ma forse dobbiamo guardare ancora più avanti come gli obiettivi che dobbiamo raggiungere al 2050 ci obbligano a fare”, ha dichiarato facendo riferimento all’orizzonte temporale che l’Unione Europea indica per obiettivi di tipo ambientale, climatico ed energetico. In primo piano anche le tre dimensioni di riferimento per orientare le aziende alla sostenibilità: impegno etico, obblighi di rendicontazione non finanziaria ma anche benefici per quanto concerne la stabilità. Come dichiarato infatti da Carlotta Ventura, “tutte le analisi sull’andamento dei titoli azionari dicono che i titoli ESG hanno una maggiore stabilità nei tempi di volatilità”.

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“Il Giornale d’Italia” intervista Carlotta Ventura: i giovani, “influencer” in tema ambientale

Carlotta Ventura intervistata a margine di UPA22, assemblea annuale dell’Associazione Utenti Pubblicità Associati: un messaggio per evidenziare come le nuove generazioni siano le più grandi alleate per tenere alta l’attenzione verso l’ambiente.

Carlotta Ventura

Carlotta Ventura: ascoltare i giovani sulle necessità del rispetto ambientale

Capacità di informare e influenzare da un lato, leve decisionali dall’altro. Si potrebbe riassumere così il significato di un recente intervento di Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs in A2A, in occasione di UPA22, l’assemblea annuale dell’Associazione Utenti Pubblicità Associati, tenutasi il 6 luglio al Teatro Strehler di Milano. Intervistata da "Il Giornale d’Italia", la manager ha parlato dell’importanza delle nuove generazioni nei confronti della transizione ecologica: "Abbiamo deciso di dare spazio ai giovani, per consentire alle nuove generazioni di raccontare quello che vogliono da noi in tema di rispetto dell’ambiente". Carlotta Ventura ha inoltre ricordato il progetto "Rispettare ENERGIA ACQUA E AMBIENTE #GIOVAATUTTI" realizzato da A2A insieme alla Redazione Fonti Attendibili: il risultato è la creazione di un fumetto, Azzurra, per diffondere pratiche virtuose sulla sostenibilità ambientale e sull’uso consapevole di risorse cruciali come l’acqua e l’energia.

Carlotta Ventura: Generazione Z è alleata per informare e influenzare

Come sottolineato da Carlotta Ventura, "Azzurra è una ragazzina che si sente responsabile del pianeta e cerca di influenzare i comportamenti degli adulti": se sono questi ultimi ad avere "le leve decisionali per far accadere le cose", è anche vero che i giovani sono "i veri esperti in tematiche ambientali e sono coloro che influenzano i comportamenti all’interno delle famiglie". Non a caso, l’obiettivo di "Azzurra" è avvicinare tra loro i giovani e gli adulti: la Generazione Z vuole essere, infatti, alleata nella transizione ecologica e parte attiva del cambiamento.

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Carlotta Ventura: A2A e la mission di una Life Company, l’intervista alla manager

Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A, Carlotta Ventura è intervenuta sul cambio di paradigma in corso sul tema della sostenibilità: “La transizione ecologica è un obbligo, la sostenibilità è una guida imprescindibile”.

Carlotta Ventura

Carlotta Ventura intervistata da “Italia Informa”

Parla di “grande responsabilità” Carlotta Ventura nel descrivere gli impegni assunti da A2A in tema di sviluppo sostenibile. Lo ha ribadito in un intervento per il magazine “Italia Informa”: “Abbiamo una grande responsabilità”, spiega, quella di “assicurare il benessere oggi ed un futuro sostenibile per le generazioni che verranno e per fare questo è necessaria un’azione quotidiana che concretizzi ciò di cui parliamo”. Il percorso di riposizionamento come Life Company è nato da “una vera e propria presa di coscienza di quella che è l’identità tangibile e intangibile dell’azienda”, sottolinea, aggiungendo che “per questo motivo è stato molto semplice raccontare la Life Company a tutta la comunità A2A e ottenere un ottimo riscontro dai circa 13.000 dipendenti, dai vertici a tutti i colleghi, che in questo concetto si sono identificati; avere ben chiara la nostra mission aiuta tutti a lavorare meglio”. Una mission indicata nel Piano Industriale 2021-2030, il primo con un orizzonte temporale di lungo periodo. Oggi, aggiunge Carlotta Ventura, “per un’azienda di successo, l’impegno sociale e la sostenibilità ambientale sono sempre meno una scelta e sempre più un’esigenza”, anche alla luce degli avvenimenti di enorme portata scaturiti dalla pandemia: “Ogni crisi rappresenta la possibilità di portare alla luce un nuovo modo di vedere le cose, di consentire una rielaborazione di concetti e modelli. La sensibilità verso il tema della sostenibilità da parte di cittadini, aziende, istituzioni è certamente legata al grande impatto di un tema quale il climate change, ma è stata grandemente accelerata e ampliata dall’arrivo della pandemia da Covid 19”. Da qui deriva “una presa di coscienza trasversale a tutte le generazioni sul fatto che sia indispensabile occuparsi dell’ambiente che ci circonda”.

Carlotta Ventura: la comunicazione d’impresa “racconti la concretezza delle azioni”

Ricordando come in A2A tale impegno sostenibile si manifesti attraverso azioni, strategie e progetti concreti, Carlotta Ventura ha poi parlato dell’importanza di avere obiettivi aziendali raggiungibili e verificabili. Fondamentale in tal senso la credibilità: “Il vero collante che avvicina le aziende ai clienti, ai cittadini, alle istituzioni è la fiducia”, osserva, evidenziando come oggi la sfida sia “allargare e consolidare il proprio capitale relazionale attraverso comportamenti agiti e risultati tangibili”. Per far ciò è importante una comunicazione d’impresa che “racconti la sostanza, la concretezza delle azioni davvero messe in campo”. I giovani e in particolare la Generazione Z sono grandi alleati in questa direzione: “Sono i veri esperti in tematiche ambientali e sono coloro che influenzano i comportamenti all’interno delle famiglie. Inoltre, sono queste le generazioni che dovranno convivere un domani con i risultati di ciò che oggi si sta facendo per la lotta al climate change”. People, Planet, Prosperity – le “3 P” delle Nazioni Unite – e, inoltre, l’inclusione sono gli altri grandi temi presenti nell’ecosistema della sostenibilità: “Fa parte degli SDGs, gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, ai quali sono allineati circa il 90% degli investimenti del Piano Industriale di A2A. E un Piano non può essere definito sostenibile se non contempla l’inclusività, intesa non solo come gender balance ma come rispetto e valorizzazione di ogni diversità”, rimarca Carlotta Ventura al termine dell’intervista.

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“Milano Finanza”: sostenibilità in A2A, l’intervista a Carlotta Ventura

In che modo agire nei confronti della sostenibilità? Per Carlotta Ventura l’unico modo di difendersi dall’eccesso di parole è prima agire e poi raccontare: il focus della manager sul significato del “first act then talk”.

Carlotta Ventura

Carlotta Ventura: principi e concretizzazione degli obiettivi, il percorso di A2A

“Oggi il termine ‘sostenibilità’ è molto utilizzato, quasi abusato, tanto che alla fine rischia di essere svuotato del suo significato. La sostenibilità non può essere una moda: è un valore presente anche nella nostra Costituzione. È una crescita costante, un’attività che risponde a obiettivi concreti e deve essere integrata nella realtà, nella ragion d’essere di un’azienda”: lo afferma con chiarezza Carlotta Ventura, manager di A2A alla guida dell’Area Communication, Sustainability and Regional Affairs, in un’intervista pubblicata di recente su “Milano Finanza”. Opportunità per fare il punto sul percorso sostenibile della Life Company e su come questo sia da intendere nella coerenza tra valori e azioni. Nell’epoca del “first act then talk” è infatti necessario in primo luogo raggiungere gli obiettivi – o “almeno avere i primi risultati di un percorso”, specifica Carlotta Ventura – e solo dopo comunicarli. Per la Life Company ciò significa proseguire lungo un tracciato che unisce responsabilità, impegno negli investimenti e, per l’appunto, concretizzare gli obiettivi. In numeri equivale a un 90% di investimenti in linea con gli SDGs e a un 70% con la Tassonomia Europea. Il volume totale raggiunge i 18 miliardi di euro in dieci anni: 7 destinati all’economia circolare e 11 alla transizione energetica, i due pilastri strategici del Gruppo.

Carlotta Ventura: la sostenibilità deve essere pervasiva all’interno dell’organizzazione

Nell’intervista, Carlotta Ventura racconta come A2A continui a crescere nel settore dell’economia circolare e nelle rinnovabili anche attraverso operazioni di acquisizione: ad esempio, quella di TecnoA (eccellenza italiana nel trattamento dei rifiuti industriali) e l’integrazione di diversi impianti eolici e fotovoltaici. In un contesto di “impegno sistematico” verso la sostenibilità, il Gruppo anticipa di 2 anni gli obiettivi di generazione di energia da fonti rinnovabili e porta al 2040 l’azzeramento delle emissioni dirette e indirette (dieci anni prima rispetto ai target UE). I dati economici confermano la crescita, con un +9% medio annuo per l’utile netto e un +3% medio annuo per i dividendi minimi. “Fondamentali adesso sono il lavoro di interpretazione della Tassonomia Europea delle attività sostenibili e il pensiero strategico sugli investimenti del Gruppo affinché siano coerenti con le direttive”, sottolinea Carlotta Ventura, ribadendo come alla base ci sia una vision che considera la sostenibilità come un valore. “È migliorare la qualità della vita delle persone, a partire da quelle che lavorano con noi”, specifica in conclusione: “Credo che la sostenibilità all’interno dell’azienda si misuri anche con elementi concreti come l’indice infortunistico, le pari opportunità e l’offerta formativa. Sono fattori che devono essere pervasivi all’interno dell’organizzazione”.

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A2A e qualità della vita: l’intervista a Carlotta Ventura al Forbes Women’s Week

Carlotta Ventura ha parlato della trasformazione di A2A in Life Company e di come questa sia sempre più focalizzata su economia circolare, transizione energetica, sostenibilità e creazione di una cultura condivisa, anche in termini inclusivi.

Carlotta Ventura

Acqua, energia e ambiente in A2A: il Forbes Women’s Week ospita Carlotta Ventura

La dimensione della sostenibilità, oggi diffusamente al centro di considerazioni e analisi, è un valore da coltivare con cura e con coerenza tra riflessione e azione. "Una parola che va trattata con cura perché sta perdendo il suo significato", ha indicato Carlotta Ventura, manager in A2A, nel suo discorso al Forbes Women’s Week di Milano: "Adesso è tutto un po’ verde e sostenibile, dopodiché c’è un passaggio che chi fa marketing deve tenere presente". Il riferimento è al cosiddetto "walk the talk": in altri termini, "dopo tante parole, le azioni devono essere conseguenti, altrimenti perdi credibilità verso tutti i tuoi pubblici di riferimento", ha dichiarato la manager. Attuale Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs, Carlotta Ventura ha così evidenziato come tale concezione sia connessa ad azioni, strategie aziendali e progetti delineati dalla Life Company nel Piano Industriale 2021-2030. "Ci occupiamo di energia per definizione e ci occupiamo di ambiente", ha commentato "Ci occupiamo di distribuire acqua e poi di generare energia attraverso l’idroelettrico. Ci occupiamo di aria tenendo pulite le città con gli impianti di trattamento dei rifiuti". È così che A2A concretizza il nuovo corso che l’ha condotta a diventare una Life Company.

Sfida sostenibile, Carlotta Ventura: formazione e inclusione sono fondamentali

I quattro elementi empedoclei, essenziali alla vita, sono dunque al centro delle attività di A2A ed è proprio nel percorso di transizione ecologica che emerge l’importanza del lavoro svolto dalla Life Company. Per Carlotta Ventura si tratta di un compito che prevede certamente impegno, ma anche investimenti: la questione ambientale presenta infatti anche dei costi, riscontrabili oggi, per esempio, nell’innalzarsi delle bollette. "La transizione costa", ha osservato, aggiungendo però che "la povertà energetica non è attaccare il telefonino: la povertà energetica è riscaldare casa e quello significa salute". La sfida sostenibile "va sostenuta", ha aggiunto, e per affrontarla adeguatamente è necessario impiegare diversi strumenti: formazione, inclusione, innovazione e tecnologia. "La formazione è fondamentale per la sensibilizzazione", così Carlotta Ventura in chiusura, "perché consente di mettere in pratica i principi e farli propri". Ad aiutare nel percorso, anche la creazione di una "cultura condivisa" che favorisca contesti efficaci in cui anche le donne possano accedere a ruoli di responsabilità, favorendo la qualità della vita nel suo complesso.

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Carlotta Ventura: A2A premiata da GAIA Rating per le performance ESG

Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A, ha posto l’accento sul percorso compiuto dal Gruppo per coniugare la sostenibilità alle strategie aziendali.

Carlotta Ventura

Carlotta Ventura: fondamentale un dialogo costruttivo con le agenzie di rating ESG

A2A leader di settore in termini di performance ESG (Environmental, Social and Governance): l’ottimo risultato emerge dalla valutazione compiuta da GAIA Rating, agenzia di rating non-finanziario appartenente al Gruppo Ethifinance e specializzata nella valutazione delle prestazioni ESG. "Questo nuovo riconoscimento premia la strada intrapresa da A2A volta a integrare in modo sempre più marcato la sostenibilità all’interno della strategia aziendale", così Carlotta Ventura in merito all’importante riconoscimento ricevuto. In particolare, con un risultato complessivo di 77 punti su 100, la Life Company ha distanziato di ben 26 punti la media raggiunta dal settore "Conventional and Renewable Energy Producer". La performance del Gruppo si è attestata in continua crescita nell’ultimo triennio, con risultati ottimi in tutte le dimensioni: Governance (70/100), Social (82/100), Environment (82/100) e External Stakeholders (73/100). "Un dialogo costruttivo con le agenzie di rating ESG", ha aggiunto Carlotta Ventura, si rivela "fondamentale", nella consapevolezza che "oggi e sempre di più scegliere valori responsabili significa anche migliorare le proprie performance finanziarie".

Carlotta Ventura: il percorso di A2A per lo sviluppo sostenibile

Come evidenziato da Carlotta Ventura, il riconoscimento avvalora la direzione che A2A ha intrapreso da tempo in termini di sostenibilità, un ambito di rilievo che rappresenta le fondamenta del progetto di Life Company avviato con il Piano Industriale 2021-2030. Un piano industriale "disegnato da un nuovo vertice che pensa all’azienda in un contesto europeo e che decide di guardare a un orizzonte temporale di lungo periodo". Si tratta di un passaggio di grande significato valoriale che, nel rebranding guidato dalla stessa Carlotta Ventura, ha marcato appunto la trasformazione di A2A da multiutility a Life Company: una realtà che rafforza la propria vicinanza alle persone puntando sempre più su sostenibilità e uso circolare delle risorse naturali.

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