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Dicembre 2015

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Abbigliamento: scegliere un vestito elegante e impeccabile

“Il buon gusto nel vestire è qualcosa di innato, come la sensibilità del palato”. Come non essere d’accordo con quest’affermazione di Coco Chanel, celebre stilista francese, icona della moda e della femminilità elegante del XX secolo? Ma che cos’è l’eleganza? Non è facile definire univocamente cosa sia l’eleganza poichè darne un’esatta definizione dipende anche dal contesto culturale, dall’epoca (quello che oggi è elegante sicuramente non lo era cinquant’anni fa e viceversa) e dalla persona. Sicuramente non è elegante ciò che è esibito e volgare, ciò che è ostentato e affettato. Lo sfarzoso scintillio e il kitsch , le mode eccessive e all’ultimo grido non sono assolutamente definibili come eleganti. Con l’avvento dell’e-commerce oggi è molto più facile scegliere, abbiamo la possibilità di navigare tra numerosi shop dedicati alla vendita di abbigliamento on line di marca, tuttavia, questa grande varietà dell’offerta complica ancor di più la scelta di un abito importante ed elegante.

Come scegliere un vestito elegante? Ci sono delle cose importanti da tenere conto per essere eleganti, con l’abito giusto al posto giusto. Diciamo innanzitutto, sia per l’uomo che per la donna, che l’abito elegante è quello che non fa sentire  a disagio appena indossato e per parecchie ore dopo, quello che ci mette di buon umore  e ci fa sentire belli e in ordine.

– il vestito elegante è quello che ha un taglio impeccabile, veste bene ed è un tutt’uno con la camicia scelta (nel caso dell’uomo) non stringè nè “balla” addosso. Accompagna la silhouette ma non la costringe. L’abito elegante non impedisce i movimenti e si adatta a ogni situazione. Un vestito striminzito o succinto è poco elegante. Non è detto che l’abito debba essere per forza costoso per essere elegante ma  è altrettanto vero che tessuto, rifiniture e cuciture devono essere di una certa qualità. Allo stesso modo non è detto che la griffe sia sempre sinonimo di eleganza.

– un abito elegante per l’uomo e per la donna è un equilibrio perfetto tra sobrietà ed essenzialità, classicità e rigore. No alle fantasie all’ultima moda, sì alle tinte sobrie anche se questo non significa rinunciare ai colori e optare sempre per il nero o il blu. Per essere eleganti è meglio evitare scollature troppo esibite, trasparenze o lustrini e paillettes in quantità. Molto meglio un solo gioiello, ma raffinato e di classe, che completi l’abito e basta.

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50° Anniversario della fondazione dell’Istituto CESAD

A tutti i Soci SIMPSI e AMPSI

A tutti i Colleghi
e p.c.   Al Presidente FNOMCEO

Ai Presidenti
degli Ordini dei Medici
Genova, 20 Dicembre 2015

Caro Collega,

con il prossimo anno 2016 le nostre Associazioni SIMPSI e AMPSI celebreranno il 50° Anniversario della fondazione dell’Istituto CESAD per le Scienze Psicologiche e la Psicoterapia Sistematica – Centro Studi per l’Analisi Dialettica.
Come ben sai, la fondazione dell’Istituto CESAD, avvenuta a Genova, nell’anno 1966, nasceva dalla necessità di ordine scientifico, non più oltre prorogabile, di individuare, nel panorama caotico delle discipline psicologiche e psicopatologiche, un fondamento metodologico unitario, che risultasse specificamente pertinente, sotto il profilo logico, alla natura di tali discipline e nel contempo potesse corrispondere alle esigenze di una loro autenticazione scientifica.
Sin dalle prime ricerche del nostro Istituto doveva risultare evidente come la logica di tali discipline non potesse equipararsi a quella delle scienze naturali e come pertanto dovesse considerarsi incongruente, dal punto di vista epistemologico, il tentativo, inaugurato nella seconda metà del secolo XIX, soprattutto nell’ambito delle istituzioni accademiche, di ricondurre acriticamente le esperienze psicologiche e psicopatologiche alla metodologia di tali scienze.
D’altra parte, l’esame critico dei contributi di quelle scuole di pensiero, che rifiutavano, per lo studio delle nostre discipline, il metodo del riduzionismo naturalistico, rivendicando l’originalità e l’interiorità dell’esperienza psichica nei termini di una realtà soggettiva puramente intuitiva e alogica, doveva mettere in luce come, in ultima analisi, tale rifiuto venisse a fondarsi sul principio della trascendenza, che conduceva ad una visione ontologico-metafisica dell’essere psichico, in contrasto con le esigenze razionali dello spirito scientifico.

Contro ogni riduzionismo naturalistico ed in antitesi con ogni trascendenza ontologico-metafisica, la ricerca del nostro Istituto CESAD nel campo delle discipline psicologiche assumeva, sin dalle sue prime origini, l’orientamento metodologico dell’analisi dialettica attualistica, che poneva in primo piano la tematica della personalità interiore come esperienza fondamentale dell’autentica soggettività.
Nasceva, così, una rinnovata concezione del soggetto interiore come esperienza dell’Io in prima persona che, pur attraverso la problematica della dipendenza, persegue l’ideale della propria autonomia, costituendosi in una prospettiva storica universale, secondo la logica dialettica della contraddizione e della negazione dell’oggettualità naturalistica.
Questa rinnovata concezione dialettica del soggetto come personalità interiore trovava la sua prima teorizzazione nelle opere di G.Giacomo Giacomini “I fondamenti teoretici della psicologia contemporanea – Il problema della psicologia come scienza: dal naturalismo al criticismo” (Genova, 1969) e “Psicologia sistematica e metodo dialettico – Lezioni propedeutiche per una epistemologia della psicologia” (Genova, 1980).
Una tale fondazione dialettica e storica dell’esperienza psicologica e psicopatologica come teoria della personalità rendeva necessario un inquadramento delle nostre discipline psicologiche, personologiche, psicopedagogiche, psicopatologiche e psicoterapeutiche secondo i parametri della Tavola Epistemologica Universale.
In particolare, veniva dimostrato come, al di fuori di tali parametri, non è possibile pervenire ad una visione sistematica ed unitaria della dispersa e contraddittoria panoramica metodologica che caratterizza il mondo dottrinario delle nostre discipline, soprattutto di fronte alla necessità di una concreta integrazione, sia sul piano della dialettica teoretica, sia nel campo della prassi clinica, dei due principi della comprensione personologica e della spiegazione naturalistica, secondo i quali la psicopatologia classica (soprattutto attraverso i contributi di autori come K. Jaspers e K. Schneider) ha fondato la possibilità della diagnostica psicopatologica differenziale, in relazione alle due grandi categorie cliniche delle psicosi e delle psicopatie.

I contributi della ricerca scientifica dell’Istituto CESAD, culminati nella teorizzazione della Tavola Epistemologica Universale, hanno trovato la loro traduzione operativa nella campagna culturale e deontologica che le nostre Associazioni SIMPSI e AMPSI hanno condotto, nel corso della loro ormai trentennale esistenza, per la tutela della nostra professione e dei suoi fondamenti scientifici, clinici, didattici e deontologici.
In particolare, negli anni ’80, per quanto concerne la psicoterapia ed il problema della sua istituzionalizzazione, i contributi scientifici dell’Istituto CESAD sono stati impiegati per la stesura di un organico progetto di legge, proposto dalle nostre Associazioni alle Istituzioni Ordinistiche ed approvato dalla FNOMCeO con delibera del 21/ 12/ 1988.
Sulla base di tali contributi, veniva riconosciuto, da parte delle Istituzioni Ordinistiche della Medicina, l’obbligo deontologico di fondare ogni trattamento psicoterapeutico professionale in funzione di rigorosi criteri di diagnostica psicopatologica differenziale, secondo i principi scientifici e clinici statuiti dalla psicopatologia classica.
In contrasto con ogni legittimo criterio di ordine scientifico, didattico, deontologico e professionale, le autorità accademiche, per interessi puramente commerciali, concedevano invece che, nonostante le prescrizioni presenti nella stessa legge 56/89 (Art.3, c.2), la costituzione e la direzione di istituzioni pubbliche e private per l’assistenza psicoterapeutica venissero illegittimamente conferite anche a figure professionali e pseudoprofessionali prive delle necessarie competenze di diagnosi psicopatologica differenziale, indispensabili per un corretto esercizio della psicoterapia e della psichiatria.
Nel quadro di questa battaglia scientifica e deontologica, condotta in contrasto con l’irresponsabile ostilità da parte dei potentati accademici, la posizione dell’Istituto CESAD, sostenuta dalle nostre associazioni, veniva legittimata dalla FNOMCEO e dagli Ordini dei Medici di tutta Italia, i cui Presidenti, nel corso del triennio 1992 – 1994, sottoscrivevano il testo di un Manifesto SIMPSI per la tutela della salute pubblica e delle qualifiche professionali della Medicina.

Negli stessi anni, l’Istituto CESAD, conformandosi ai criteri della Tavola Epistemologica Universale, elaborava il modello di un Corso quinquennale per la formazione dello psicoterapeuta professionale, che otteneva il riconoscimento ed il patrocinio della FNOMCEO
A seguito di tale riconoscimento, Corsi Culturali e Corsi Professionali corrispondenti a tale modello scientifico-didattico sono stati tenuti continuativamente, dalle nostre Associazioni, per 11 anni (dall’Anno Accademico 1984-85 sino all’Anno 1994-95), in molte città d’Italia (Milano, Genova, Padova, Verona, Vicenza, e altre), allo scopo prioritario di garantire una formazione psicopatologica del Medico, generico e specialista, secondo criteri clinici fondati sulla diagnosi psicopatologica differenziale, imprescindibili per qualsiasi attività di livello professionale nel campo della psicoterapia e della psichiatria.
A tale proposito, è d’obbligo ricordare come, già nel lontano 1985, a Milano, in occasione del XXXVI° Congresso della SIP – Società Italiana di Psichiatria – le nostre Associazioni SIMPSI e AMPSI avessero presentato un progetto, elaborato dall’Istituto CESAD secondo i canoni della Tavola Epistemologica Universale, per il quale nei piani didattici della facoltà di Medicina avrebbe dovuto essere inserito un organico programma di formazione nelle discipline psicopatologiche e psicoterapeutiche secondo i principi della psicopatologia classica, soprattutto in relazione ai fondamentali compiti di diagnostica psicopatologica differenziale che il medico è chiamato a svolgere nella sua pratica professionale.
Ignorando completamente i contributi dell’Istituto CESAD e, in particolare, le acquisizioni della Tavola Epistemologica Universale, i potentati accademici, conformandosi incondizionatamente alla logica economicistica del profitto promossa dal cartello dalle Aziende farmaceutiche, hanno viceversa adottato senza riserve, sia nella ricerca scientifica, come nella pratica clinica, il Manuale statistico DSM, strumento pseudodiagnostico “ateoretico” privo di qualsiasi giustificazione epistemologica, in funzione del quale la psicopatologia dovrebbe ridursi ad una sorta di semeiotica operazionistica al servizio di una concezione puramente comportamentistica e pseudoneurologistica del disturbo mentale.
Con l’introduzione di un simile riduzionismo operazionistico nella clinica e nella ricerca scientifica, le autorità accademiche hanno così radicalmente abolito la fondamentale distinzione epistemologica, tipica della psicopatologia classica, tra la metodologia della spiegazione (Erklaeren) e la metodologia della comprensione (Verstehen), rendendo impossibile ogni differenziazione diagnostica tra psicosi e personalità psicopatiche, a tutto vantaggio di una ricettazione psicofarmacologica indiscriminata, patrocinata dalle aziende farmaceutiche.
Questa aberrante adulterazione della nosografia psicopatologica è stata resa possibile anche attraverso l’accreditamento di pubblicazioni pseudoscientifiche confezionate dagli uffici di propaganda delle aziende farmaceutiche e firmate, dietro adeguati compensi, da cattedratici universitari di notorietà internazionale.
In conformità a tale politica di oscurantismo epistemologico, sono stati adulterati, ormai da molti decenni, tutti i concorsi a cattedra per le nostre discipline, nei quali sono stati ostracizzati sistematicamente quegli studiosi che non fossero allineati con il riduzionismo operazionistico del manuale DSM, considerato ufficialmente come una sorta di termine di paragone imprescindibile per la qualificazione “scientifica” di qualsiasi ricerca psicopatologica.
E’ significativo che, malgrado l’esito fallimentare dei programmi scientifici e didattici perseguiti, per le nostre discipline, da parte dei potentati universitari, sia stato denunciato e analizzato, nelle sue implicazioni epistemologiche, ormai da molti decenni, dalla ricerca dell’Istituto CESAD ( si veda , in proposito, tra le ultime pubblicazioni dell’Istituto, l’opera “Psicopatologia Sistematica e Metodo Dialettico – Con rifweimenti alla Tavola Epistemologica Universale ” , Pisa, 2011), soltanto in epoca recente tale fallimento sia stato ufficialmente riconosciuto dalla stessa psichiatria accademica, in occasione del Congresso SOPSI ( Società Italiana di Psicopatologia) dell’anno 2012, sia sotto il profilo didattico, in relazione alla formazione psicopatologica del Medico, sia sotto il profilo della diagnostica clinica e della ricerca scientifica.
In effetti, nel testo della presentazione del suddetto Congresso SOPSI 2012, troviamo scritto:

“Tra gli psichiatri italiani… si sta facendo strada la voglia di conoscere la psicopatologia. Una voglia che esprime… il bisogno di riaffermare la propria professionalità, affrancandola da una pratica quotidiana sempre più piatta e demotivante, il cui vocabolario professionale si è ridotto ad una decina di parole.
Questa “voglia di psicopatologia” è oggi sempre più condivisa anche dai ricercatori. La proposta di criteri diagnostici operativi [cioè operazionistici – ndr] per i vari disturbi mentali era nata, 40 anni fa, dalla convinzione che la ricerca basata sull’uso di quei criteri ci avrebbe avvicinato all’identificazione dei fondamenti etiopatogenetici dei singoli disturbi. Oggi appare sempre più chiaro che quel progetto è fallito…
Solo riscoprendo l’insegnamento della psicopatologia si può trasmettere ai giovani la complessità e la ricchezza delle espressioni della patologia mentale, l’arte della diagnosi differenziale e la capacità di distinguere i disturbi mentali dal mero disagio esistenziale…”
Nonostante questa esplicita confessione del proprio totale fallimento, la psichiatria accademica non ha peraltro dimostrato di possedere, ancor oggi, un’autentica coscienza critica, quale avrebbe potuto conseguire soltanto attraverso il riconoscimento del proprio sostanziale analfabetismo epistemologico – dimostrato dalla sua persistente ignoranza, sino ai nostri giorni, dei fondamenti epistemologici della psicopatologia classica e della Tavola Epistemologica Universale – causa prima del proprio degrado teoretico, clinico e didattico.
In effetti, malgrado gli appelli dell’Istituto CESAD e delle nostre Associazioni, anche in occasione del 1° Centenario della pubblicazione dell’opera fondamentale di Karl Jaspers “Psicopatologia Generale”, per un ritorno alla psicopatologia classica ed ai suoi valori scientifici, etici e professionali, non è stato dato di individuare, a tutt’oggi, nei programmi dei potentati accademici, alcun significativo mutamento, nè alcuna intenzione di aprirsi ad un reale dibattito critico che porti ad un confronto costruttivo per il superamento della drammatica condizione di degenerazione globale in cui versano attualmente le nostre discipline e la nostra professione
A tale riguardo, è significativo verificare come, mentre ignoravano del tutto una tale fondamentale ricorrenza, le nostre autorità accademiche salutavano deferenti l’ultima edizione del manuale operazionistico DSM, la cui natura truffaldina veniva denunciata, in contemporanea, proprio da Allen Frances, coordinatore della precedente edizione DSM IV.
E’ necessario ricordare, a questo punto, come nel nostro momdo accademico abbia acquisito una posizione dominante un orientamento programmatico inteso a ridurre gli stessi studi filosofici ed epistemologici al pensiero unico del riduzionismo operazionistico ed economicistico, in funzione di una visione puramente reflessologica e behavioristica del comportamento umano, di cui viene radicalmente ignorato il fondamento dialettico attualistico.
In questo contesto di progressivo imbarbarimento delle nostre discipline, anche la dottrina psicoanalitica ed i suoi fondamenti epistemologici vengono oggi legittimati come “scientifici” soltanto nella proporzione in cui siano riconosciuti traducibili nel linguaggio dell’operazionismo fisicalistico.
Sotto questo profilo, dobbiamo considerare altamente significativa l’imminente pubblicazione, da parte dell’Istituto CESAD, dell’opera “La crisi della psicoanalisi e dei suoi fondamenti epistemologici” (Roma, 2016), nella quale i contributi delle diverse scuole di psicoanalisi vengono inquadrati secondo i criteri della Tavola Epistemologica Universale: in tal modo, viene evidenziato il fondamento dialettico attualistico di tutti i più importanti concetti psicoanalitici, in funzione di una visione autenticamente universale della personalità umana.
Auspicando che, grazie agli ulteriori sviluppi della ricerca da parte del nostro Istituto CESAD, l’attuale fase di imbarbarimento epistemologico delle nostre discipline ed il conseguente degrado delle nostre discipline – imputabile al perdurante oscurantismo operazionistico dei nostri potentati accademici – possa al più presto essere superata, auguriamo a tutti i Soci e Colleghi un felice Anno Nuovo. .

Il Presidente SIMPSI e AMPSI
( G.Giacomo Giacomini )
Ps. Una copia del volume “La crisi della psicoanalisi e dei suoi fondamenti epistemologici – Psicoanalisi, metodo dialettico e Tavola Epistemologica Universale” di G. Giacomo Giacomini verrà inviata in omaggio a tutti i Soci SIMPSI e AMPSI in regola con il versamento delle quote sociali.

Ti raccomandiamo di far esporre la locandina della nostra Scuola di Specializzazione in Psicoterapia e Psicopatologia nella sede del Tuo Ordine professionale (All.1).

Non mancare di segnalare ai Colleghi anche i nostri Corsi culturali di Preiscrizione, gratuiti per i Soci SIMPSI e AMPSI (All. 2 e 3).

Ricordati di consultare e di segnalare ai Colleghi il nostro sito Internet: www.istpsico.it.
Su questo sito, tra l’altro, si possono visualizzare i filmati di molti dei più recenti incontri culturali di Preiscrizione. Si può accedere alla visualizzazione di questi filmati anche attraverso Youtube, su Canale di IstitutoCesad e su Giovanni Giacomo Giacomini.
In particolare, è ora disponibile il filmato riguardante Allen Frances, il coordinatore “pentito” del manuale DSM IV.
Potrai anche visualizzare i più recenti filmati relativi all’analisi critica integrale delle opere fondamentali di Karl Jaspers (“Psicopatologia Generale”) e di Kurt Schneider (“Psicopatologia Clinica”).

E’ anche disponibile in rete, a cura dell’Istituto CESAD, un nuovo portale per la celebrazione del primo Centenario della dialettica attualistica : www.dialetticaattualistica.it. Consultalo e consiglialo ai colleghi e agli amici.

Promuovi e diffondi tra i nostri Colleghi la conoscenza della nostra ultima pubblicazione ” Psicopatologia Sistematica e Metodo Dialettico – Con riferimenti alla Tavola Epistemologica Universale”, Edizioni ETS, Pisa 2011, opera fondamentale per la formazione scientifica e professionale del medico psicoterapeuta (v. All. 4).

Ti chiediamo di comunicarci – all’indirizzo Email [email protected] – se hai (o non hai) ricevuto il volume “Psicopatologia Sistematica e Metodo Dialettico” di G.Giacomo Giacomini , che viene inviato in omaggio a tutti gli iscritti in regola con il versamento della quota sociale.

Ti raccomandiamo di trasmetterci gli eventuali cambiamenti del tuo indirizzo postale, del numero di telefono e della tua E-mail.

E-mail: [email protected]
Allegati: c.s.

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Come addobbare l’Albero di Natale

Gli alberi di natale rendono magica l’atmosfera e regalano emozioni uniche. Simbolo della tradizione non possono mancare in nessuna casa. Col tempo dall’albero tradizionale si è passati ed alberi più originali con decorazioni particolari. Le idee sono tantissime, basta solo pensarci e scovare spunti e stimoli per realizzare qualcosa di unico. Se non vi è venuto in mente niente di particolare sul web si trovano piccole idee che voi potete riportare così come sono o modificarle a vostro piacimento. Vediamone qualcuna.

Le classiche palline diventano sfere di altri materiali. Dal polistirolo alla carta, dalla stoffa al vetro. Le classiche palline possono essere di qualsiasi formato e di qualsiasi materiale purchè decorino l’albero con gusto e carattere.

I rami si trasformano in code luccicanti. Con delle strisce luminose o di brillantini potete creare dei rami alternativi che rendono l’albero molto sinuoso e caratteristico. Le dimensioni le scegliete voi, così come la consistenza.

I pupazzi diventano quasi animati. Potete pensare di applicare al vostro albero figure di carta o stoffa che quasi percorrono il vostro albero seguendo un percorso lineare e far incontrare le figure che più vi interessano in punti ben definiti.

Gli alberi di natale possono essere anche stravaganti con tanto di cappello o di indumenti pensati apposta. Sconfinate con la fantasia lasciandovi andare a immagini strane ma suggestive che possano colpire l’attenzione di chiunque. Provate a pensare anche a parole natalizie che esprimano desideri e intenzioni su fogli di carta decorati che ciascun membro della famiglia può leggere.

Se non siete soddisfatti della vostra idea potete comunque pensare a una base sintetica; sul web si trovano moltissimi alberi natale a basso costo che poi potete allestire come più vi piace provando a realizzare da voi delle creazioni ad hoc. Se ci pensate per tempo potete realizzare addobbi cuciti a mano o a maglia da realizzare con calma anche nell’arco di un paio di mesi. Così l’attesa sarà ancora più appassionata e il risultato soddisfacente. Buon divertimento!

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Come scegliere la giusta agenzia SEO?

Hai un sito internet e vuoi renderlo visibile sulla rete? No problem! Il sito Internet è diventato un mezzo di comunicazione molto potente e in quanto tale va sfruttato al 100%.

Se il tuo principale obiettivo è quello di raggiungere un numero vasto di visitatori verso il tuo sito web allora sappi che sei al posto giusto nel momento giusto.

Ottenere visibilità sulla rete non è per niente facile perché la concorrenza è molto variegata e per di più i consumatori sono diventati molto più esigenti rispetto a qualche anno fa, di conseguenza farsi conoscere dal pubblico è un’operazione alquanto complessa. Tuttavia una valida soluzione c’è per poter ovviare al problema, ovvero: rivolgerti ad una buona e competente agenzia SEO Milano.

Sul web ci sono tante agenzie SEO che si reputano le migliori, ma scegliere quella che fa al proprio caso non è per niente facile. Allora quali sono i parametri da prendere in considerazione e scegliere quindi l’agenzia più appropriata?

La prima cosa che bisogna valutare è osservare l’agenzia a cui ci si rivolge. Occorre verificare la credibilità della stessa. Può sembrare un aspetto banale ma in realtà non lo è affatto.

In aggiunta è necessario stare attenti alle false promesse. Raggiungere il primo posto nei risultati dei motori di ricerca in pochissimo tempo è falso, poiché occorre tanto studio, preparazione e un’attenta analisi della concorrenza.

Infine, scegliere l’agenzia SEO giusta significa valutarne il livello di competenza anche dal punto di vista della consulenza.

Se non vuoi sbagliare, ma vuoi ottenere risultati tangibili e concreti allora rivolgiti all’agenzia SEO Milano e non te ne pentirai!

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5 buoni motivi per acquistare una panca inversione

Per tutti coloro che vogliono allentare le tensioni alla colonna vertebrale o per allenarsi comodamente in casa c’è la panca inversione. Pratica e facile da usare si può collocare in casa senza problemi e usarla ogni qualvolta lo si desidera. La panca inversione viene usata di solito per alleggerire il fastidio che insidia la schiena dopo una lunga giornata di lavoro sempre seduti alla scrivania tra impegni e responsabilità. Vediamo alcuni vantaggi della panca inversione.

Non richiede grossi sforzi. Sulla panca a inversione si sta senza faticare più di tanto. La posizione del corpo, all’ingiù, permette alla colonna di stirarsi senza creare grossi disagi. È chiaro che è importante prestare attenzione a come ci si mette e a non esagerare troppo restando troppo tempo sospesi. Tuttavia il dolore viene alleviato ed è momentaneo. Se la vostra è una vera e propria patologie occorrerà consultare un medico o scegliere terapie alternative consultando esperti del settore.

Non ha grandi costi. Una panca inversione non ha costi esageratamente alti. Ci sono poi vari modelli, tutti piuttosto validi, con diverse funzionalità e diversi materiali. Prima dell’acquisto confrontate le diverse tipologie e scegliete quella che vi sembra più adatta alle vostre esigenze.

Permette di allenarvi quando volete. La possibilità di avere una panca comodamente in casa è un vantaggio enorme perché voi potete allenarvi e stare meglio in qualsiasi momento della giornata, anche di notte!

Può essere usata da tutti. Chi acquista una panca inversione e la tiene in casa ne permette l’utilizzo per tutti, per parenti ma anche amici.

Si può facilmente ripiegare. La maggior parte delle panche inversione si possono ripiegare. Si evita così di occupare molto spazio che può essere usato per altre cose.

Tuttavia la panca a inversione non è consigliata in alcune patologie, per le donne in gravidanza e per i cardiopatici. Tra le patologie più comuni in cui è sconsigliata troviamo: l’ipertensione, l’ictus, traumi alla colonna, osteoporosi, protesi ossee, fratture di vario genere, congiuntivite e altro … non è consigliata a chi segue terapie anticoagulanti.

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ROMA, FIRENZE, SIENA: TRE MERAVIGLIE ITALIANE DOVE ASPETTARE IL 2016

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ROMA, FIRENZE, SIENA: TRE MERAVIGLIE ITALIANE DOVE ASPETTARE IL 2016

Diverse le proposte dell’Hotel d’Inghilterra e della Residenza di Ripetta di Roma, dell’Hotel Helvetia&Bristol di Firenze e del Grand Hotel Continental a Siena

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Roma, 23 dicembre 2015 – Tre destinazioni ineguagliabili: a Roma, Firenze e Siena interessanti proposte per trascorrere il Capodanno, dall’Hotel d’Inghilterra alla Residenza di Ripetta di Roma; dall’Hotel Helvetia & Bristol di Firenze al Grand Hotel Continental di Siena.

Per una breve vacanza, per la cena in attesa della mezzanotte o per il saluto al primo giorno dell’anno si potrà scegliere tra gli alberghi simbolo della tradizione e dell’eccellente ospitalità italiana.

A Roma, l’Hotel d’Inghilterra è la soluzione ideale per un soggiorno romantico nella Città Eterna e per gustare il tradizionale Cenone di San Silvestro all’elegante Café Romano con tavoli su Via Borgognona, trascorrendo la notte più lunga dell’anno a due passi da Piazza di Spagna. Il primo gennaio 2016, poi, la speciale selezione di brunch servito con quattro appetitose varianti renderà ancor più gustoso il saluto al Nuovo Anno.

Sempre a Roma, a pochi metri da Piazza del Popolo, la Residenza di Ripetta è la scelta perfetta per le famiglie con bambini: un soggiorno nelle ampie camere con ricca colazione a buffet; cenone di San Silvestro con musica dal vivo nella suggestiva cornice dell’ex convento barocco; Brunch delle feste gratuito per i bambini fino agli 8 anni il 1 gennaio 2016 al Café di Ripetta American Bar & Restaurant.

Nell’affascinante Firenze, un Capodanno tutto all’insegna del gusto: il cenone di San Silvestro all’Hotel Helvetia & Bristol nel centro di Firenze racchiude in sé tutti i profumi e i sapori del mare e della terra di Toscana. Con il brunch del 1 gennaio 2016, gli ospiti potranno festeggiare il nuovo anno nello splendido contesto del Giardino d’Inverno.

A Siena, gli ospiti del Grand Hotel Continental potranno salutare il Nuovo Anno concedendosi un soggiorno nella magnifica città medioevale o assaporando un’esperienza di gusto al Sapordivino grazie alle imperdibili creazioni dello Chef.

Per informazioni e prenotazioni:

HOTEL D’INGHILTERRA
Via Bocca di Leone 14, 00187 Roma
Tel. + 39 06.699811 | | Fax +39 06 69922243
E-mail: [email protected][email protected]
Web www.hoteldinghilterra.com

RESIDENZA DI RIPETTA
Via di Ripetta 231, 00186 – Roma
Tel. + 39 06 323 11 44 | Fax +39 06 320 39 59
E-mail: [email protected][email protected]
Web: www.residenzadiripetta.com

HOTEL HELVETIA & BRISTOL
Via dei Pescioni 2, 50123 – Firenze
Tel. +39 055 26651 | Fax +39 055 288353
E-mail [email protected][email protected]
Web www.hotelhelvetiabristol.com

GRAND HOTEL CONTINENTAL
Via Banchi di Sopra 85, 53100 – Siena
Tel. +39 0577.56011 – Fax +39 0577.5601555
E-mail [email protected][email protected]
Web www.grandhotelcontinentalsiena.com

Ufficio stampa:
IMAGINE Communication
Via della Giuliana 58, 00195 Roma
Tel. (+39) 06.39750290
Lucilla De Luca [email protected]
Silvia Alesi [email protected]
www.imaginecommunication.eu

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Il punto di vista del manager Salvo Nugnes sulla candidatura alle presidenziali di Amanda Lear

Sta ricevendo molto curiosità e attenzione, da parte dell’opinione pubblica internazionale, la notizia sulla candidatura di Amanda Lear alle prossime elezioni presidenziali francesi, previste per il 2017. Al riguardo, è stato chiesto al manager Salvo Nugnes, di spendere una sua riflessione su questo sorprendente annuncio. Nugnes, ha commentato “Conoscendo Amanda molto bene ed essendomi occupato di lei in numerose occasioni e su vari fronti, la considero una grande professionista, preparata, seria e affidabile. Dunque, sono certo che riuscirà a gestire al meglio questo importante impegno politico e che saprà tirare fuori tutta la carica, l’energia e il carisma, che le appartengono, per portare avanti il percorso di candidatura”.

E ha aggiunto “Non mi stupisce, che Amanda voglia intraprendere anche questa esperienza. È una donna tenace, caparbia, camaleontica e versatile, che ha sempre saputo mettersi in gioco, per inventarsi e reinventarsi di continuo nella sua carriera di successo, raggiungendo una fama mondiale, a tutto tondo. È lodevole, che voglia fare qualcosa di concreto e di positivo per il suo paese, mettendosi attivamente in prima linea e investendo del suo. Sono certo, che i francesi le daranno fiducia e che otterrà tanti apprezzamenti di consenso. È una nuova appassionante sfida, che le auguro di vincere”.

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La mostra shock sui serial killers a Jesolo

Jesolo dove è sempre estate per le attività culturali, per le manifestazioni che ravvivano la cità 365 giorni all’anno, anche quest’anno vuole stupire

Dopo lo scalpore della mostra Bodies Revealed, seguita a Real Bodies, con svenimenti , furibondi attacchi, così come grandi entusiasmi , anche in queste Feste di Natale Jesolo vuole stupirci . E questa volta tocca ai serial killers ! La mostra più grande sui crimini, sugli assasini seriali, sulle stragi degli ultimi due secoli.

Questa mostra ha già fatto scalpore a Londra per il crudo realismo, per la minuzia nella ricostruzione dei crimini, delle scene dei crimini  e per la capacità di sondare la mente, la follia di chi arriva ad uccidere i suoi simili seguendo schemi e input atavici .È un incontro ravvicinato con le menti, le metodologie di chi ha come scopo nella vita quello di uccidere i suoi simili, null’altro.

A Jesolo , nella mostra Vi verrà dato il benvenuto con una facciata bianca, con chiazzze vermiglie  e alcune foto di famosi serials killers, ma all’entrata sono bandite armi sia da taglio che da fuoco, il tutto assicurato da sorveglianti e metal detectors.

Una precauzione estrema, ma giusta,  dato l’impatto emotivo assicurato dalla mostra:1500 metri quadrati di esposizione, con veri e propri sets ricreati per farci entrare nella scena del crimine, effetti speciali ed animazioni da incubo per coinvolgerci nell’atmosfera, nella mente di chi vuole solo eliminare i suoi simili.Armi originali del crimine sono esposte, così come oggetti di tortura,  ricostruzioni di salme  per creare l’atmosfera da incubo , quell’incubo che ossessioni le menti dei serial killers.

Da vedere. Bandiamo le polemiche che a Natale bisogna essere più buoni. Ma secondo Voi a Natale non c’è più cattiveria? A Natale non esistono crimini? Suvvia, l’umanità è questa, il lato oscuro vive e purtroppo impera .  Aprire gli occhi, scoprire, vedere a cosa la crudeltà porta, forse fa solo bene e ci rende più attenti

 

 

 

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Frese prodotte con acciaio HSS: caratteristiche e vantaggi

L’acciaio è una lega metallica costituita prevalentemente da ferro a cui vengono aggiunti carbonio e diversi altri elementi chimici così da ottenere un materiale solido e resistente. Di tipologie di acciaio ne esistono moltissime ma, quando si parla di applicazioni meccaniche, il tipo “HSS” è uno dei più apprezzati e perciò diffusi.

La sigla HSS sta per High Speed Steel, ovvero acciaio super-rapido. Dal nome si comprendono bene le Fresa sue proprietà di elevata resistenza alla velocità; con questo si intende la velocità di rotazione su sé stessi che contraddistingue utensili come ad esempio frese, punte di trapano, sistemi usati per la perforazione e altri attrezzi similari.

A causa dell’attrito generato con il materiale da lavorare, nel corso di queste lavorazioni non solamente si verifica una notevole usura ma anche il surriscaldamento dell’utensile: ed è proprio qui che entrano in gioco i vantaggi dell’HSS.

Dal punto di vista chimico le moderne leghe di acciaio superveloce contengono in prevalenza, oltre al ferro e al carbonio, anche altri elementi quali cromo, tungsteno, ma anche cobalto, molibdeno oppure vanadio a seconda delle tipologie.

Le aziende che necessitano di frese prodotte a partire dai migliori acciai HSS non dovranno fare altro che rivolgersi ad Affilatura Parmense. Sul sito web affilaturaparmense.it sono riportate nel dettaglio le attività aziendali e i servizi post-vendita offerti, tra cui spicca l’affilatura di utensili meccanici di ogni tipologia e dimensione.

 

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Come costruire un Sacco da Boxe Fai da Te

Avete deciso di costruirvi un bel sacco da boxe utile a scaricare tensioni o per allenarvi seriamente? Costruire un sacco pugilato non è difficile e il fai da te è un esercizio molto divertente per realizzare qualcosa di utile e che duri nel tempo. Prima di iniziare conviene procurarsi tutte gli strumenti e il materiale idonei, armarsi di pazienza e investire un po’ di tempo nella costruzione del vostro sacco. Occorre, prima di tutto, dotarsi di una borsa a sacco (iuta o militare), gomma piuma, moschettoni, una catena, della sabbia o degli stracci, nastro adesivo e buste di plastica. Una volta che avete deciso quanto peserà il vostro sacco potete poi iniziare a realizzarlo. Si riempiono 3 buste di plastica fino a raggiungere il peso di 6,5 kg, chiudetele poi con il nastro adesivo creando una forma a cilindro. In fondo al sacco va inserita la gomma piuma e le 3 buste inserendo – tra una busta e l’altra – strati di gomma piuma. Infine per chiudere il sacco si possono utilizzare degli anelli a cui vanno applicati i moschettoni uniti alle catene. A queste va aggiunta la catena centrale, quella che servirà per appendere il sacco alla parete o al soffitto.

Per riempire un sacco ci sono diversi modi; la maggior parte usano degli stracci o indumenti, altri usano la sabbia, altri l’acqua. Una volta costruito posizionatelo nel posto adatto. Meglio al centro di una stanza per potervi muovere a 360 gradi e allenare, così, gambe e braccia con facilità. Se avete provato a realizzare il vostro sacco ma i risultati non sono quelli che speravate, potete pensare di acquistarlo. Oggi il mercato offre molti modelli a costi contenuti e su internet è facile trovare opportunità e grandi affari. In merito ai costi confrontate i modelli sul web e fate la vostra scelta. Non siate frettolosi, altrimenti rischiate di fare la scelta sbagliata. Vi può essere utile leggere recensioni e pareri di chi ha già acquistato il prodotto. Cercate di scegliere con razionalità per evitare di restare delusi. Un sacco da boxe va scelto con calma, una volta acquistato e montato resterà lì per molto tempo. Meglio andare sul sicuro, con un prodotto di qualità.

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Le previsioni IT di Interoute per il 2016

Interoute, l’operatore proprietario del più grande network e piattaforma di servizi cloud in Europa, rivela le sue previsioni, relative alle aziende e agli utenti IT, per il 2016 (e oltre).

Iperconvergenza, IoT, Big Data e il deployment di applicazioni all’interno di container software: sono queste le tendenze tecnologiche del prossimo anno secondo Matthew Finnie, CTO di Interoute.

 

  1. L’hyper-convergence diventa piattaforma – oggi le imprese devono affrontare diverse sfide sia nella gestione della propria infrastruttura esistente che nel passaggio al cloud. Assisteremo all’evoluzione di servizi basati sull’iperconvergenza delle risorse di rete e di cloud computing. Tutto questo si tradurrà nella diffusione di piattaforme in grado di identificare e consolidare, in modo rapido, le infrastrutture IT delle aziende, abilitando al tempo stesso espansioni e capacità DevOps.
  1. Il deployment dei sistemi cloud distribuiti a servizio dell’IoT – la  crescita e la diffusione su larga scala di piattaforme cloud distribuite con istanze localizzate determinerà la rapida espansione dei modelli IoT nel settore sanitario e finanziario, dove la prossimità e la localizzazione dei dati è regolata o indispensabile, per offrire un servizio reattivo ed efficiente.
  1. Big Data a livello locale – la difficoltà nello spostare grandi quantità di dati, insieme alla crescente richiesta di regole in materia di data privacy, favorirà lo sviluppo di modelli locali e distribuiti per l’elaborazione dei dati.
  1. La containerizzazione in modalità “as-a-platform” diventerà una valida alternativa aziendale – l’utilizzo sempre più diffuso del cloud e, di conseguenza, la continua virtualizzazione porterà alla creazione di infrastrutture aziendali basate su container, come la soluzione Core OS’s Docker. La possibilità di creare ed effettuare rapidamente il deploy di applicazioni a livello globale sostituirà i modelli precedenti, permettendo di risparmiare tempo e denaro e offrire una maggiore agilità.

 

 

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AVIDSEN vola a Las Vegas per il Consumer Electronics Show, in programma dal 6 al 9 gennaio 2016

Avidsen, azienda che concepisce, sviluppa e commercializza sistemi elettronici e digitali innovativi e di semplice utilizzo dedicati alla smart home, si sta preparando per il Consumer Electronic Show di Las Vegas, che quest’anno è dedicato agli oggetti connessi. Avidsen ha rilasciato in anteprima la più ampia gamma dedicata alla casa, in piena coerenza con il nuovo protocollo Thread nato nell’estate 2014.

Al CES Avidsen sarà doppiamente presente: con i suoi prodotti allo stand 71060 nel Sands Expo, AC Hall, e con Thomson, di cui detiene la licenza europea per la gamma di prodotti dedicati alla sicurezza e alla domotica, al Padiglione Centrale – Stand 8225
In particolare Avidsen presenterà la sua nuova gamma per una casa connessa, rispettosa del protocollo Thread, riconosciuto anche da Samsung e Google.
Avidsen è anche la prima azienda al mondo nel settore della domotica ad aver sviluppato in brevissimo tempo una gamma di circa 40 prodotti per il comfort, la sicurezza e la gestione dei consumi energetici basati su questo nuovo protocollo.

Il presidente Alexandre Chaverot afferma: “Abbiamo lavorato molto quest’estate per realizzare una linea completa di prodotti che soddisfi i requisiti del nuovo protocollo Thread. C’è stato un notevole lavoro da parte di tutti i nostri team per essere in grado di presentare un catalogo completo proprio in occasione del CES 2016. ”

Lo scorso 23 luglio, il consorzio Thread, a capo del quale ci sono Samsung, ARM e Google, ha rilasciato le specifiche di un nuovo protocollo globale per l’IoT (Internet of Things). Si tratta di un importante passo avanti per le applicazioni legate alla smart home, che si scontrano ancora oggi in molte aree del mondo a causa di standard incompatibili, che impediscono agli oggetti di comunicare tra loro.

40 prodotti Avidsen soddisfano i requisiti del protocollo Thread
Nel nuovo catalogo Avidsen 2016 rientrano 20 nuovi prodotti dedicati alla Sicurezza, alla sorveglianza e rilevatori di gas, fumo e allagamento; 10 prodotti della gamma Comfort, per l’attivazione automatica dei rilevatori di movimento, porte motorizzate, irrigatori ecc. e 10 strumenti specifici pensati per il Risparmio Energetico.
Tra le maggiori novità in mostra a Las Vegas:

Il termostato programmabile e il sensore di temperatura e umidità
Il termostato rende la programmazione del riscaldamento elettrico facile e intuitiva tramite l’applicazione sviluppata da Avidsen. Il termostato può infatti controllare fino a 4 zone separate della casa e gestire diverse situazioni attraverso dei sensori di temperatura: avvio, aumento/diminuzione del riscaldamento e standby. Il controllo del riscaldamento, preciso in ogni area dell’abitazione, non solo ottimizza il comfort della famiglia, ma permette anche di risparmiare sul consumo energetico.

Il misuratore del consumo energetico Electricity meters
Questo strumento a muro misura il consumo di energia in tempo reale ed è in grado di spegnere a distanza qualsiasi dispositivo collegato che supera i valori preimpostati.

L’ICT e il misuratore di corrente
Questo strumento di gestione permette di monitorare costantemente il consumo di dispositivi elettrici e assicurarsi che non oltrepassi il limite massimo previsto. La regolazione del consumo energetico avverrà direttamente da casa: si potrà spegnere o ridurre la potenza dei dispositivi, gestiti in un ordine predefinito di priorità.
Tutti gli accessori per la domotica targati Avidsen sono facilmente programmabili da qualsiasi device, tramite smartphone, tablet o PC, e anche attraverso apposite applicazioni sviluppate da Avidsen.
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Segui Avidsen:
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Informazioni su Avidsen
PMI francese, presente in Italia con la sua filiale di Santo Stefano Ticino (MI), Avidsen concepisce, sviluppa e commercializza sistemi elettronici e digitali innovativi, di semplice utilizzo per la casa. Dopo essere stati pionieri, sin dalla sua creazione nel 1998, nel campo delle motorizzazioni per cancello, è divenuta oggi un punto di riferimento nel campo della domotica e fornisce i propri prodotti sia a distributori che al mercato della grande distribuzione Bricolage. Avidsen detiene anche le licenza del marchio Thomson in Europa per l’insieme delle gamme sicurezza (allarmi, videosorveglianza, videocitofonia) e domotica, proposti sotto il marchio Thomson).

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Il manager della cultura Salvo Nugnes ospite al concerto di Morandi e Baglioni

Il manager della cultura Salvo Nugnes, ha assistito di recente ad una della tappe del trionfale tour dei “capitani coraggiosi” con protagonista il duo canoro composto da Gianni Morandi e Claudio Baglioni, voci storiche della musica italiana d’autore. Esprimendo i suoi commenti d’apprezzamento per la performance canora di grande coinvolgimento ha dichiarato “Questo progetto, che ha unito insieme due personalità di forte calibro, simbolo della musica italiana nel mondo, quali sono Morandi e Baglioni, ha permesso ai tanti fans di ripercorrere i momenti più significativi del loro interessante repertorio. Le due voci insieme sono perfette e ogni pezzo di ciascuno, è stato interpretato con grande slancio e appassionato entusiasmo. I brani di Morandi e Baglioni hanno segnato un’epoca e sono intramontabili, sono degli evergreen davvero speciali, che piacciono a tutte le generazioni di pubblico e a tutti i target di estimatori”.

Inoltre, ha detto “Credo, che il segreto del crescente successo sia l’energia vitale trasmessa da entrambi, la voglia di continuare ad emozionarsi e fare emozionare. È un tour vincente e penso, che sarebbe molto positivo portarlo anche fuori dall’Italia, perché di certo riscuoterebbe forti consensi”.

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Cresce la Logistica in Cina, nuovo Polo a Chongqing

Novità sul fronte logistica Cina. E’ stato approvato il “Chongqing Nanpeng Highway Bonded Logistics Center (type B), lo dichiara Elena Buffoni, Country Manager China di World Capital Real Estate Group e AD di World Capital Beijing Consulting LTD, – che ha raccolto le informazioni veicolate il 9 dicembre dall’Ufficio delle Dogane di Chongqing. Il centro logistico di tipo B (ovvero approvato e monitorato dalla dogana, gestito da una persona legale e caratterizzato dalla partecipazione di diverse imprese logistiche) ha ricevuto il riconoscimento dell’Ufficio Generale delle Dogane, del Ministero della Finanza, dell’Ufficio Generale per la Tassazione Nazionale e dell’Unione per l’Amministrazione degli Affari Esteri. Il polo ricoprirà una superficie di 0,137 kmq e rappresenterà il punto di partenza del “collegamento logistico” che unisce Chongqing all’ASEAN e un punto di snodo fondamentale tra la “One Belt One Road” e la “Yangtze Economic Belt”, godendo così di una posizione molto favorevole e di ottime condizioni di trasporto e di mercato.

Il trend di crescita delle infrastrutture logistiche in Cina – prosegue Elena Buffoni – è confermato dalla contemporanea approvazione della costruzione del Centro Logistico Ferroviario Doganale di Chengdu. Infatti, in data 8 dicembre, quest’ultimo ha ricevuto il riconoscimento e il nulla osta per la realizzazione da parte del Ministero delle Finanze, dell’Amministrazione Generale per le Dogane e dell’Ufficio Generale Nazionale per la Tassazione. La creazione di questo nuovo polo costituirà un fondamentale canale di comunicazione per l’import-export non solo del Sichuan ma di tutto l’ovest della Cina e sarà costituito da un porto ferroviario, una stazione ferroviaria Chengdu-Europa e uno scalo deposito container. Si occuperà principalmente di settori quali commercio estero, e-commerce internazionale e vendita di componenti per automobili e gestirà vendite, trasferimenti e distribuzioni internazionali, oltre a occuparsi di depositi doganali, processing dei prodotti, esposizione delle merci e rimborsi per le tasse di esportazione.

Il nostro nuovo ufficio di Chongqing – conclude Elena Buffoni – rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento o approfondimento, pronto a supportare qualsiasi investimento di natura logistica in territorio cinese.

-> Consulta la nostra Attività Cina

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Fashion High-Street: Ripartono i Consumi (+0,17%), Immobiliare in Rialzo (Milano 8.000 €/mq/a)

Un lieve incremento nelle vendite per il settore moda nel primo semestre 2015 e un’ulteriore crescita dei canoni negli ultimi sei mesi per gli immobili ubicati nelle High Street italiane, è quanto si osserva nel report “Fashion High-Street 2015/2”, realizzato da World Capital in collaborazione con Federazione Moda ItaliaOsservatorio Acquisti CartaSì e Global Blu.

Ripartono i consumi, registrando +0,17% nella prima metà del 2015 rispetto al primo semestre dell’anno precedente, e l’immobiliare retail High Street segna nella seconda parte del 2015 un nuovo rialzo sfiorando gli 8.000 €/mq/a nella metropoli meneghina, dichiara Neda Aghabegloo – Head of Research di World Capital. Due realtà, moda e real estate, che in stretta relazione tra loro evidenziano l’una la ripresa di fiducia dei consumatori causa di un leggero aumento delle spese, l’altra la costante crescita di domanda di spazi nelle vie di lusso da parte di autorevoli firme internazionali, fortemente desiderose di abbracciare il sistema “Made in Italy”; entrambi i fattori sono fonte di un costante incremento dei canoni e di un sempre maggior interesse al settore.

MilanoRoma e Venezia si confermano nuovamente location prime e fulcro dell’attività retail, con una complessiva crescita dei valori e un flusso turistico ancor più accentuato. La milanese via Montenapoleone tocca gli 8.000 €/mq/a, risultando ancora l’High Street più prestigiosa del territorio, mentre la rivale romana via Condotti raggiunge i 7.000 €/mq/aVenezia attesta un generale incremento dei canoni, in particolare Piazza San Marco che registra un massimo di 4.700 €/mq/a e un minimo di 3.000 €/mq/a; Calle Vallaresso e Campo San Bartolomeo entrano a pieno titolo nella cerchia delle High Street veneziane con valori massimi rispettivamente di 2.500 €/mq/a e 5.000 €/mq/a.

Scenario positivo altresì per Genova e Bologna che evidenziano un globale aumento dei canoni; in particolare, la genovese via XX settembre attesta il valore massimo di 1.000 €/mq/a, mentre la bolognese Galleria Cavour il canone più alto con 2.000 €/mq/a. Firenze diversamente, insieme a Torino e Verona, vive una situazione stabile, con leggere contrazioni accanto a lievi aumenti dei valori. Spostandosi al Sud, Catania e Napoli si mantengono stabili con una tenue crescita; interessante è l’High Street napoletana via Scarlatti al Vomero che, trasformata in area pedonale, diviene funzionale location commerciale (1.500 €/mq/a).

recenti indicatori positivi, afferma invece Renato Borghi – Presidente di Federazione Moda Italia / Confcommercio, evidenziano una crisi che sembra volgere al termine, ma non rasserenano ancora il dettaglio multimarca indipendente di qualità. Un flebile risveglio dei consumi, però, c’è stato e lo registriamo dopo anni di forti sofferenze con un segno più davanti allo ‘zero virgola’. Un piccolo ma importante segnale che va ora consolidato con reali politiche di sostegno e rilancio dei consumi nei negozi che rimangono, nonostante il drammatico rapporto di uno a due tra nuove aperture e chiusure, una componente fondamentale del nostro sistema distributivo di qualità.

Un patrimonio, oltre che economico, di cultura e rilevanza sociale che va salvaguardato e che è tanto più importante se si pensa all’attrattività internazionale che hanno le nostre vie dello shopping. Il dato del total tax rate che vede le imprese italiane tartassate da un fardello fiscale dal peso del 68,4% non può che vederci ancora increduli e preoccupati e orientare le nostre richieste alla politica per un’energica riduzione delle imposte alle imprese e alle famiglie, mettendo mano alla madre di tutte le riforme e cioè quella fiscale. Solo così potremo pensare positivo e assistere, finalmente, a una vera ripartenza dell’economia e a un concreto rilancio dei consumi interni.

-> richiedi il nostro report “Retail High Street – 2”

comunicato retail 2015-2

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MEF lancia GreenKit.it il nuovo modo di fare efficienza energetica

MEF Distribuzione Materiale Elettrico presenta www.greenkit.it il portale che nasce con l’obiettivo di rendere maggiormente fruibili informazioni e prodotti per l’efficienza energetica.

Se il risparmio energetico è il fine, l’utilizzo razionale dell’energia e delle risorse è il mezzo. Per questo MEF ha deciso di proporre al mercato KIT pre-configurati per essere installati in tutti gli ambiti dove è possibile realizzare efficienza energetica.

Il concetto di KIT è un modo innovativo ed estremamente pratico rivolto al mondo degli installatori che permette di inquadrare in poco tempo le molteplici soluzioni che si possono ottenere nell’ambito dell’efficientamento di un impianto.

Oggi è possibile ottenere risparmio energetico in moltissimi ambiti per questo greenkit.it offre una vastissima gamma di sistemi in kit per la domotica, il fotovoltaico, il solare termico e termodinamico; indispensabili anche i sistemi in kit per la gestione energetica della casa e quelli per la contabilizzazione e termoregolazione.

Il sito contiene anche una guida su “come risparmiare energia” che affrontata con una sintetica panoramica i basamenti necessari per ottenere il miglior risultato in termini di efficienza energetica.

Greenkit.it è un primo contatto verso il mondo del risparmio energetico e il suo obiettivo è rendere fruibili online, in modo dettagliato, soluzioni trasversali adatte a ogni esigenza di impianto.

Una volta individuato il kit più interessante per le proprie esigenze basta compilare il form di richiesta informazione per essere contattati, e proseguire l’approfondimento di efficientamento con l’affiancamento degli specialisti di settore di Green Kit MEF.

Ufficio Stampa HSR

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PRN: EagleRider amplia il supporto fornito agli italiani avventurosi

EagleRider amplia il supporto fornito agli italiani avventurosi

 
[2015-12-22]
 

LOS ANGELES, 23 dicembre 2015 /PRNewswire/ — EagleRider sta diventando un nome sempre più conosciuto nelle case in tutto il mondo e tutte le versioni del sito web vengono sottoposte a riesame per offrire standard sempre più elevati di semplicità e comodità per i cittadini di tutte le nazioni. Il pioniere mondiale delle esperienze di viaggio e motociclistiche è orgoglioso di annunciare che il sito web italiano è stato completamente rinnovato per offrire tutto il supporto possibile a milioni di entusiasti, uomini e donne italiani che fanno di EagleRider la loro prima scelta per un’esperienza di sogno.

Logo – http://photos.prnewswire.com/prnh/20151221/317748LOGO

Il responsabile tecnologico e dei prodotti di EagleRider Hal Oreif ha così commentato, “La moto ha trovato un partner naturale negli italiani dal momento in cui è stata introdotta nel paese, e sono stati tra i nostri ospiti più frequenti mentre affrontano l’avventura in tutto il globo. Siamo davvero molto contenti di avere un supporto dedicato per loro in modo che possano trarre ogni vantaggio possibile da tutto quello che possiamo offrirgli nei loro viaggi.”

Visita il nuovo sito web italiano e molte delle destinazioni più gettonate che trovi sotto!

Sito web italiano principale
http://www.eaglerider.com/noleggio-moto

Destinazioni di successo
http://www.eaglerider.com/noleggio-moto/losangeles 
http://www.eaglerider.com/noleggio-moto/lasvegas 
http://www.eaglerider.com/noleggio-moto/chicago 
http://www.eaglerider.com/noleggio-moto/sanfrancisco 
http://www.eaglerider.com/noleggio-moto/denver

Elenco completo delle località
http://www.eaglerider.com/noleggio-moto/destinazioni

Tour guidati più popolari
http://www.eaglerider.com/noleggio-moto/viaggi-in-moto/tour-in-moto-guidati/route-66 
http://www.eaglerider.com/noleggio-moto/viaggi-in-moto/tour-in-moto-guidati/wild-west-tour

Elenco completo dei tour guidati
http://www.eaglerider.com/noleggio-moto/viaggi-in-moto/viaggi-in-moto-guidati

Tour autonomi di successo
http://www.eaglerider.com/noleggio-moto/viaggi-in-moto/tour-in-moto-self-drive/route-66-motorcycle-tour 
http://www.eaglerider.com/noleggio-moto/viaggi-in-moto/tour-in-moto-self-drive/western-highlights-i-motorcycle-tour

Elenco completo dei tour autonomi
http://www.eaglerider.com/noleggio-moto/viaggi-in-moto/viaggi-in-moto-guidati

INFORMAZIONI SU EAGLERIDER

Pioniere nel concetto di noleggio delle moto nel 1992, EagleRider ha da allora ampliato le proprie filiali fino a diventare un gigante del settore dell’esperienza motociclistica che offre servizi di ogni tipo mirati a fornire assistenza e strumenti a motociclisti e viaggiatori in tutto il mondo. Sia che si voglia semplicemente provare la moto dei propri sogni oppure affrontare una grande avventura in tour autonomi e guidati offerti da una qualsiasi delle nostre oltre 100 splendide località nel mondo, EagleRider offre le marche preferite al mondo, tra cui Harley-Davidson®, Indian®, Honda® e BMW® sia come moto, che scooter, moto fuoristrada e quad. Forniamo anche assistenza per moto, parti, e accessori oltre a un gran numero di soluzioni per individui e per rivenditori che vogliono acquistare e/o vendere le loro moto.

Per avere maggiori informazioni su noleggi e tour, visitare il sito www.EagleRider.com. Se si è interessati all’acquisto e/o alla vendita di una moto, visitare il sito www.UsedMotorcycles.net. Il nostro inventario di parti e accessori è disponibile sul sito Store.EagleRider.com.

Contatto: [email protected]

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Come funzionano le celle per la lievitazione

Il lavoro nelle cucine delle pizzerie richiede delle macchine alimentari specifiche come impastatrici a spirale o a forcella, forni professionali e le famose celle per la lievitazione e fermalievitazione. Queste ultime si sono diffuse in maniera esponenziale negli ultimi anni nei laboratori e nelle cucine di pizzerie e panifici, grazie ai loro indubbi vantaggi. La cella di fermalievitazione, così come la cella di lievitazione è nata come un aiuto sostanziale nella programmazione del lavoro, permette di panificare durante le ore diurne e consente così di migliorare la qualità della vita agli operatori di settore, riducendo od eliminando completamente il lavoro notturno, abbattendo i costi del personale, aumentando la redditività dell’azienda e migliorando sostanzialmente la qualità del prodotto tornando ad una lievitazione lenta e graduale senza l’utilizzo di miglioratori od altri preparati.
Oggi le celle di lievitazione più moderne hanno consentito di risolvere alcuni problemi comuni a queste particolari attrezzature per la pizzeria come l’elettronica incomprensibile della macchina, la movimentazione e la gestione degli spazi e il fatto che la base del macchinario fosse soggetta a bagnarsi di frequente.
Un accorto impiego della tecnologia del freddo ed una lievitazione lenta e graduale in ambiente climatizzato permettono di differire a piacimento (fino a 72 ore) la lievitazione delle forme di pasta e programmarne l’infornamento all’orario prescelto.
Le principali fasi di lavoro delle celle di lievitazione sono quattro. Fase di abbattimento: all’interno della cella vengono create le condizioni di temperatura negativa ideali per bloccare con sicurezza il processo di lievitazione.
Fase di conservazione: ad un temperatura costante di circa 2°C la pasta viene conservata per una durata calcolata automaticamente dal programmatore elettronico.
Fase di rinvenimento progressivo: il passaggio dalla fase fredda a quella calda avviene con progressione, per evitare shock termici che pregiudicherebbero la qualità finale del prodotto.
Lievitazione finale: temperatura, umidità e durata della lievitazione vengono regolati dall’utilizzatore a seconda del tipo di pane.

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Protezione e sostenibilità i temi dell’inchiesta GIFASP: nei risultati la famiglia è al centro mentre tra gli alimenti la pizza è al top e i devices tecnologici superano i giocattoli

Pensieri, ricordi, sogni, alimenti e oggetti e la loro cura e conservazione sono gli argomenti su cui si è soffermata l’inchiesta lanciata dall’Associazione Gifasp riguardante i momenti importanti da proteggere nella vita. Oltre 200 bambini e ragazzi hanno dato la loro risposta su cosa vogliono conservare della propria vita, in sintonia con il claim “Cultura della protezione e della sostenibilità” sviluppata da GIFASP durante tutto il 2015, ricordando che conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della vita. Una particolarità: dalle indicazioni emerse risulta molto importante non solo il cibo ma anche chi lo cucina… L’alimento più gradito è quella preparato dalla mamma o dalla nonna

“Conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della nostra vita” è il titolo della campagna che GIFASP, il Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli, aveva scelto per Expo Milano 2015, a favore di “un packaging attivo sul fronte della cultura della protezione e della sostenibilità”. La raccolta dei questionari si è svolta attraverso vari eventi-laboratorio: “Schiscetta box” organizzato al MUBA – Museo del Bambino di Milano con due classi di seconda elementare della Scuola Primaria Setti Carraro Dalla Chiesa di Milano e con una prima media della Scuola Secondaria dell’Istituto Comprensivo di Altedo-Malalbergo-Baricella , l’evento “Incontro a Merenda” presso l’ExpoGate in centro a Milano ed infine con cinque classi di quarta della Scuola Elementare Aldo Moro di Canegrate (Mi) durante il secondo laboratorio “Schiscetta box”.

I questionari dell’inchiesta sono stati compilati con le risposte da 207 partecipanti in totale, bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni di età.

I pensieri e i ricordi più frequenti da conservare per i bambini riguardano la famiglia, intesa sia come attività in ambito familiare (esperienze condivise con genitori, nonni, fratelli e cugini), sia come famiglia unita, sia ricordi di un parente, soprattutto i nonni, che magari non ci sono più, con il 18% delle preferenze; un bambino ha ricordato, per esempio, il tatuaggio della sua mamma e un altro la propria famiglia biologica. Seguono le gite (al mare, a parchi e giardini, a fare un picnic, in cascina o a visitare le fattorie con gli animali) con il 12%, poi le vacanze o i viaggi (al mare o in città italiane come Bologna, Venezia, Lucca, Napoli, Roma e Pisa o straniere come Parigi, ma anche in luoghi più lontani come la Lapponia, Dubai e gli USA) con il 10%. Sull’8% si attestano poi i ricordi riguardanti un oggetto o un gioco (tecnologico e non) avuto magari in regalo e avvenimenti avvenuti a scuola o all’asilo con il 7%. Il 6% dei bambini ha ricordato eventi legati all’amicizia (in genere con il migliore amico) e all’infanzia. La nascita di un fratellino o una sorellina e la presenza di un animale domestico (in genere un cane, spesso deceduto) si pongono tra i ricordi più importanti insieme ad attività sportive, legate magari alla vincita di una coppa o una medaglia o a buoni risultati ottenuti, con il 4% delle preferenze. Seguono con il 3% delle risposte il laboratorio “Schiscetta box” (per i bambini più piccoli in quanto le interviste sono state fatte in contemporanea al laboratorio), la visita all’Expo (per i bambini di Canegrate, che hanno partecipato al laboratorio a pochi giorni di distanza dalla visita) e feste come il Natale. Una bambina ha ricordato un maestro della sua patria d’origine.

Per quanto riguarda i sogni, spesso i bambini li confondono con i ricordi e non riescono a mettere a fuoco perfettamente la differenza tra i due. In ogni caso, il 24% si focalizza su una professione futura, meglio se importante e conosciuta; ne hanno nominate moltissime: oltre ai classici cantante, attrice, parrucchiera, atleti come calciatore, giocatore di basket, ballerina e campionessa di nuoto oppure dottore, ingegnere e architetto, le più curiose sono state fumettista, militare, pittrice, pianista, inventore, poliziotto, scienziato e operaio (cioè lavorare in fabbrica); alcuni bambini sognano poi di diventare famosi e/o di essere ricchi. Molti sogni vertono poi su un desiderio, come quello, per il 14% di chi ha risposto all’inchiesta, di essere supereroi (dei fumetti o dei cartoni animati) o avere superpoteri, in particolare di volare; il 12% ha invece come sogno quello di continuare a stare bene in famiglia, di averla felice e unita e un bimbo sogna di vedere ancora i suoi genitori insieme. Il 6% desidererebbe avere un cane o un gatto e il 5% vorrebbe che ci fosse la pace nel mondo o che venisse sconfitta la fame (solo i bambini di Canegrate hanno risposto in questo modo). Il 3% desidera andare al mare oppure ha un sogno riguardante l’amicizia, magari che duri per sempre quella con il migliore amico; il 2% vorrebbe girare il mondo oppure fare una bella gita (in piscina o al parco) o vacanza e sempre la stessa percentuale avrebbe il sogno di continuare a giocare, di stare immerso nella natura e di essere bravo a scuola. Qualcuno sogna poi di avere la macchina del tempo o più semplicemente… Di visitare Expo (non i bambini di Canegrate, ovviamente, che sono stati tutti ad Expo).

I cibi che i bambini prediligono, stando alla nostra inchiesta, sono la pizza per il 18% e la pasta per il 14%, quest’ultima con vari condimenti (pomodoro, pesto, carbonara ma anche cozze) o sue varianti come i tortellini, i ravioli, gli gnocchi e lasagne; i bambini di Canegrate (almeno in due casi) amano invece i pizzoccheri. Se l’8% sceglie come cibo le patatine fritte, il 9% predilige la verdura (soprattutto carote, broccoli, spinaci e insalata) e l’8% la frutta (in particolare le fragole, le pesche e le banane). Il 5% ama la carne, come, indicata dalla stessa percentuale, la cotoletta mentre il pesce non è stato indicato da nessuno. Tra i dolci, il cioccolato, il gelato e la torta sono tra i cibi più gettonati ma comunque più bassi dell’attesa. Tra gli alimenti più originali che sono stati nominati troviamo i ravioli primavera, il cous cous con la zucca, la frittata, le lumache, il kebab e lo zucchero filato. Si può in definitiva dire che i cibi più gustosi per i bambini restano sempre i primi e gli alimenti meno sani, ma molta strada stanno facendo la frutta e la verdura; una particolarità: dall’inchiesta è emerso che è molto importante anche chi prepara i piatti, perché spesso è stato specificato che l’alimento gradito è quella preparato dalla mamma o dalla nonna. Per i bambini è poi molto importante con chi si consuma il pasto (dato emerso dalla composizione della schiscetta): la maggioranza (55%) vede ideale la compagnia della mamma; un terzo quella del papà (34%) e il 10% circa quella di un parente (12% nonno, 9% zia, 8% cugino, 7% nonna). La famiglia è in primo piano, dunque (arrivando a circa il 90% delle preferenze), anche nella scelta degli alimenti.

Tra gli oggetti da conservare, infine, i prescelti sono stati gli oggetti tecnologici con il 15% delle preferenze (tra cui cellulare, TV, iPad, tablet, Play Station, computer, Wii, Nintendo e macchina fotografica) ma seguono, con la scelta del 14% dei bambini, giocattoli più tradizionali come peluche o oggetti di altro materiale a forma di animale, soprattutto orsacchiotti (anche risalenti all’infanzia, ma hanno nominato anche il cavallo, il dinosauro e il canguro) e i pupazzi con l’11% (tra cui alcuni regalati ad Expo). Il 10% dei bambini annovera, tra gli oggetti da conservare, quelli di gioielleria e bigiotteria, spesso regali, legati a persone (parenti o amici) o momenti della propria vita; per l’8% dei bambini sono da conservare le fotografie, ancora una volta collegate alla famiglia o a persone che non ci sono più, per il 7% le macchinine (o camion e moto) e per il 6% la palla, il pallone o altri attrezzi legati allo sport praticato (canestro, racchetta, skateboard). Poche preferenze sono andate ad un libro e al Lego. Alcuni hanno citato altri giochi tradizionali come le biglie, i pattini e il monopattino oppure oggetti vari come i trucchi, il mappamondo, il letto, il carillon, il rosario della nonna e in due casi la propria casa. L’inchiesta ha messo in evidenza quanto molti bambini amino la tecnologia ma anche che i giochi tradizionali ricoprono ancora un ruolo molto importante.

 

http://www.gifasp.com

 

 

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Emanuele Spader e la porchetta ( romana e trevisana)

La Porchetta è un prodotto tipico dell’Italia centrale, la sua storia si perde nella notte dei tempi, si narra che l’Imperatore Nerone fosse un estimatore della porchetta prodotta nell’area dei Castelli Romani. La Porchetta di Ariccia ha ottenuto il riconoscimento Riconoscimento IGP: Reg. 567/2011.

La notorietà della Porchetta di Ariccia risale al 1950 quando i porchettari di Ariccia allestirono la prima “Sagra della Porchetta di Ariccia”, con lo scopo di celebrare e far conoscere questo prodotto ariccino. Da allora ogni anno ad Ariccia si svolge la Sagra della Porchetta di Ariccia, suggestiva e caratteristica dove viene offerta la porchetta su banchi addobbati a festa da venditori vestiti con gli abiti tradizionali ariccini, il culmine della Sagra avviene con il tradizionale lancio dei Panini con Porchetta.

Emanuele Spader, titolare del Salumificio Spader in quel di Mosnigo di Moriago della Battaglia,si è fatto conoscere ed apprezzare per la sua porchetta alla trevigiana.

Come specialità trevigiana la porchetta nasce solo nel 1919, tenuta a battesimo da Ermete Beltrame nella sua birreria sotto il Palazzo dei Trecento a Treviso.

La porchetta trevigiana, da considerarsi una preparazione moderna, è molto diversa dalla ricetta del centro Italia. Si presenta, infatti, come una specie di prosciutto ottenuto da un maiale che abbia meno di un anno, può essere con ossa o disossata, ma sempre a forma cilindrica. Presenta internamente una colorazione bianchiccia, con delle parti in cui è evidente la speziatura, mentre esternamente si presenta dorata.

È molto fragrante, saporita e gustosa e può essere arricchita di altri sapori e, soprattutto negli ultimi tempi, riprendendo la tradizione in auge nel Rinascimento, la cultura e la bravura di numerosi cuochi sa regalare risultati di grande interesse. A soddisfazione dei buongustai ricordiamo che la porchetta non è un alimento grasso, poiché nella fase di cottura i grassi vengono sciolti dal calore e raccolti in leccarde o in speciali vaschette. Una volta pronta, la porchetta va servita fredda e, nonostante sia (deve essere) priva di additivi e conservanti, rimane saporita e fragrante almeno per due settimane se mantenuta in luogo refrigerato.

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2016 SFIDA SICUREZZA PER L’INTERNET OF THINGS

Test condotti nel corso del 2015 hanno ampiamente dimostrato la vulnerabilità dei dispositivi IoT. Nel 2016 l’Internet of Things sarà al centro di una sfida tra potenzialità e sicurezza e dovrà essere guidato dalla consapevolezza dei rischi connessi e, in particolare, dalla necessità di difesa dei dati e delle infrastrutture da cyberterrorismo e cybersabotaggio.

Entro la fine del prossimo anno ci saranno più di sei miliardi di oggetti connessi in tutto il pianeta. Secondo le previsioni, l’utilizzo dell’Internet of Things aumenterà del 30% nel 2016, con 6,4 miliardi di dispositivi connessi: assisteremo a un vero boom della crescita in molti settori del mercato internazionale.

L’innovazione tecnologica degli IoT coinvolgerà ogni aspetto della nostra quotidianità: nei prossimi anni vivremo in un mondo interconnesso, popolato da persone, cose e macchine collegate fra loro. Potremo utilizzare smartphone o tablet per controllare funzioni quali illuminazione, raffreddamento o riscaldamento e sicurezza delle nostre abitazioni. Le tecnologie legate all’IoT troveranno applicazione in molte aree come sanità, sicurezza, trasporti, gestione delle risorse. Il suo decollo produrrà conseguenze anche sul piano della moltiplicazione di dati e delle connessioni, aprendo le porte alla prossima stagione battezzata come “digital explosion”.

La grande sfida, insita nella rivoluzione dell’IoT, è quella della cybersecurity e la necessità di proteggere dati e infrastrutture dai malintenzionati. “Vari test condotti nel corso del 2015 hanno dimostrato la vulnerabilità dei dispositivi IoT”, ha dichiarato Mirko Gatto, amministratore delegato di Yarix, società che opera dal 2001 nel campo della sicurezza informatica. “Già da tempo le applicazioni IoT e M2M sono bersaglio di attacchi, destando molteplici allarmi anche alla luce di un possibile utilizzo a questi scopi di Shodan, il motore di ricerca per gli oggetti collegati in rete”. Per chi non conoscesse Shodan, in questa intervista http://bit.ly/1O07N6H  Barbara Carfagna affronta gli attuali temi legati a cybersecurity e cyberwar.

In poche parole, questo sistema è in grado di indicizzare i dispositivi connessi alla rete Internet – oggetti come frigoriferi, webcam, termostati e perfino semafori, centrali elettriche, turbine eoliche, per citarne alcuni – organizzandoli per tipologia, produttore e modello.  Molti di questi device sono affetti da vulnerabilità o non vengono adeguatamente protetti. Con una semplice query si possono individuare i dispositivi ed eventuali falle di sicurezza, oltre a carpire dati personali e finanziari.

Nel 2016 ci aspettiamo di vedere un ulteriore sviluppo di exploit e malware che colpiscono protocolli di comunicazione tra questi dispositivi”, continua Mirko Gatto. “Gli attacchi cresceranno in quantità e complessità e l’IoT sarà il terreno fertile nel quale le vulnerabilità dei dispositivi consumer collegati verranno sfruttate per ottenere un punto d’appoggio all’interno delle reti aziendali e di hardware a cui si connettono”. Nel corso del 2016 assisteremo dunque ad un aumento degli attacchi M2M e alla progettazione e propagazione di worm e virus, con lo scopo di colpire specificatamente milioni o miliardi di dispositivi.

L’Internet of Things rappresenta un possibile bersaglio per tutti coloro che vogliano prendere di mira singole persone, organizzazioni o intere nazioni. Ci riferiamo, per fare un esempio, alla possibilità che venga attaccato un sistema per la gestione del traffico. Gli obiettivi sono innumerevoli e coprono settori industriali diversi, con un impatto potenziale che può spaziare da un danno poco significativo, come la messa fuori uso di un access point aziendale, a danni che coinvolgano il marchio e la reputazione, fino ad arrivare a conseguenze drammatiche, come nel caso di attacchi mirati a sistemi di controllo industriale (SCADA/ICS), una delle più grandi minacce per le infrastrutture critiche di una nazione. Il rischio di cyberterrorismo o cybersabotaggio è tutt’altro che infondato: proprio negli ultimi anni non sono mancati casi di attacchi per il controllo dei sistemi industriali.

Partendo da una consapevolezza fondamentale, che la sicurezza assoluta non esiste, non è comunque il caso di creare allarmismi”, conclude Mirko Gatto, “ma bisogna affrontare questo nuovo scenario in modo adeguato, dinamico e proattivo, facendosi affiancare da esperti di security in grado di offrire supporto con soluzioni adeguate ai gestori dei sistemi, come monitoraggio, analisi e un controllo pervasivo e distribuito sulle reti aziendali”.

Yarix

Yarix, società italiana specializzata in Sicurezza Informatica, è tra i principali fornitori di servizi e soluzioni di cyber security, business continuity e disaster recovery a industrie, enti governativi e militari, università e aziende del comparto sanitario; ha maturato un’esperienza pluriennale nel settore ed è dotata di personale altamente qualificato e certificato. Gli investimenti continui in Ricerca & Sviluppo nel settore della sicurezza confermano la sua leadership nel campo dell’Information Technology. Yarix collabora con i maggiori player mondiali dell’IT e promuove iniziative per la diffusione di un’ampia cultura digitale.

 

Anna Pisano

Content e Social Media Manager, Ufficio Stampa

L’Ippogrifo®

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Sicurezza digitale: grazie a Sweetie identificati 1000 molestatori online

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  • 22 Dicembre 2015

Gli esperti di ESET raccomandano ai genitori di proteggere i minori nella navigazione online

Roma, 22 Dicembre 2015 Secondo le stime di UN e dell’FBI in qualsiasi momento della giornata ci sono 750.000 uomini online che cercano materiale pedopornografico. ESET, il più grande produttore di software per la sicurezza digitale dell’Unione Europea, raccomanda ai genitori di accompagnare i propri figli all’uso della tecnologia sin dal primo giorno, per assicurarsi che possano navigare protetti evitando i potenziali pericoli del web.

Un aiuto in questa direzione è arrivato dai ricercatori di Terre des Hommes, un’organizzazione non-profit che hanno creato Sweetie, una simulazione computerizzata di una bambina che in soli due mesi è stata in grado di attirare l’attenzione di 20000 molestatori online, identificandone con precisione ben 1000. Ovviamente, ha inviato tutte queste informazioni direttamente all’Interpol.

Sfortunatamente, questo tipo di molestie verso i bambini su Internet non si conclude soltanto con un mero contatto virtuale. Nella maggior parte dei casi, questi criminali sono perseveranti e disposti a pagare affinché i bambini compiano determinate azioni davanti alla videocamera. Alcuni di questi addirittura cercano di incontrare le loro vittime di persona.

I ricercatori di Terre des Hommes sono stati capaci di delineare un profilo ben preciso di questo tipo di molestatori: ricchi e in cerca di bambini provenienti da paesi poveri; questo però non esclude che anche i ragazzi dei paesi più abbienti non siano in pericolo.

La buona notizia è che, visto il successo ottenuto finora, i ricercatori di Terre des Hommes hanno iniziato a lavorare sulla sorella minore di Sweetie − chiamata Sweetie 2.0. Il suo obiettivo? Intervenire in 45.000 chat room nel mondo, dove i molestatori cercano le loro vittime. La sua missione? Scoraggiare queste azioni criminose, identificare i molestatori e in collaborazione con le autorità assicurarli alla giustizia.

Soprattutto a causa di queste figure è essenziale educare i bambini a un corretto comportamento online, che gli permetterà di ridurre sensibilmente i fattori di rischio. In parole povere, se i bambini conoscono i potenziali pericoli, avranno maggiori possibilità di rimanere al sicuro e protetti nel loro mondo virtuale e non solo.

Inoltre ci sono delle soluzioni pratiche in grado di aiutare i genitori in questa nuova era digitale. Un modo efficace di aiutare i propri figli è controllarne le attività online, grazie ad esempio a ESET Parental Control. Grazie al suo aiuto, gli adulti possono creare una blacklist dei siti pericolosi e permettere ai propri figli di accedere soltanto a quelli ritenuti appropriati. I genitori possono anche limitare il tempo dedicato alla navigazione Internet o al gioco.

Contrariamente a quanto si possa pensare, questo tipo di controllo online non è assolutamente repressivo ma dà voce anche ai bambini. Per esempio, se si sono comportati bene e hanno finito i compiti per casa, possono chiedere il permesso di estendere il tempo concesso per il gioco o di navigare su siti precedentemente bloccati. Ma soprattutto, permette ai genitori di mantenere un dialogo sano con i propri figli su tutto quello che riguarda il mondo online, la chiave per proteggerli dai molestatori di Internet.

ESET, fondata nel 1992, è uno dei fornitori globali di software per la sicurezza informatica di pubbliche amministrazioni, aziende e utenti privati. Il software ESET NOD32 Antivirus fornisce una protezione in tempo reale da virus, worm, spyware e altri pericoli, conosciuti e non, offrendo il più elevato livello di protezione disponibile alla massima velocità e con il minimo impiego di risorse di sistema. NOD32 è lantivirus che ha vinto il maggior numero di certificazioni Virus Bulletin 100% e dal 1998 non ha mai mancato l’individuazione di un virus ItW (in fase di diffusione). ESET NOD32 Antivirus, ESET Smart Security e ESET Cybersecurity per Mac rappresentano le soluzioni per la sicurezza informatica più raccomandate a livello mondiale, avendo ottenuto la fiducia di oltre 100 milioni di utenti. Lazienda, presente in 180 Paesi, ha il suo quartier generale a Bratislava e uffici e centri di ricerca a San Diego, Buenos Aires, Singapore, Praga, Cracovia, Montreal, Mosca. Per quattro anni di seguito ESET è stata inclusa fra le aziende Technology Fast 500 EMEA da Deloitte e per dieci anni consecutivi fra le aziende Technology Fast 50 Central Europe. Per maggiori info: www.eset.it

FUTURE TIME è il distributore esclusivo dei prodotti ESET per lItalia, nonché suo partner tecnologico. Fondata a Roma nel 2001, Future Time nasce dalla sinergia di due preesistenti aziende attive da anni nel campo della sicurezza informatica. Future Time, con Paolo Monti e Luca Sambucci, fa parte della WildList Organization International, ente no profit a livello mondiale composto da esperti e aziende antivirus che hanno il compito di riportare mensilmente tipologia e numero dei virus diffusi in ogni Paese. Per maggiori info: www.eset.it

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Bando INAIL 2015: finanziamenti per la sicurezza sul lavoro

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  • 22 Dicembre 2015

Anche quest’anno l’INAIL ha messo a disposizione circa 276 milioni di euro a favore delle Imprese che investono sulla sicurezza, privilegiando le micro, piccole e medie imprese, agevolando le imprese con lavorazioni caratterizzate da rischi rilevanti, promuovendo la collaborazione tra le imprese e le strutture paritetiche, gli Organismi bilaterali, le Parti sociali e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e garantisce omogeneità nella distribuzione delle risorse a livello territoriale. Il bando mette a disposizione delle imprese, anche individuali, su tutto il territorio nazionale oltre 244 milioni di euro, già previsti, da incrementare con le risorse economiche residue dei bandi ISI precendenti nonchè ulteriori risorse straordinarie. Le risorse saranno ripartite in budget regionali e destinate a progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza sul lavoro. L’incentivo consiste in un contributo in conto capitale che copre fino al 65% dei costi del progetto. Il contributo massimo erogabile per ogni progetto è pari a 130.000 euro, quello minimo a 5.000 euro. Nella prima fase le imprese potranno inserire la domanda online tramite il portale dell’Inail. Se le caratteristiche del progetto sono in linea con quelle richieste dal bando e la domanda raggiunge o supera la soglia minima di ammissibilità, pari a 120 punti, è possibile partecipare alla fase successiva di invio telematico della domanda. I finanziamenti a fondo perduto verranno assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di invio con possibile scorrimento delle graduatorie in caso di mancata presentazione della documentazione richiesta entro il termine di 30 giorni. L’Inail conferma il suo impegno nella lotta contro l’amianto, destinando il 30% delle risorse al finanziamento dei progetti finalizzati alla bonifica nei luoghi di lavoro dei materiali contenenti il materiale cancerogeno. Per ulteriori informazioni, anche riguardo i nostri corsi di web marketing, Qualità, Sicurezza, non esitate a contattarci al numero 800300333 o visitate il nostro sito www.modiq.it.

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Convertitore DC/DC step-down sincrono da 6A con power management digitale consente il margining della tensione ±25% con risoluzione di 0,1%

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  • 22 Dicembre 2015

Linear Technology Corporation annuncia l’LTC3815, un convertitore DC/DC step-down sincrono monolitico da 6A ad alta efficienza con interfaccia PMBus basata su I2C per il power management digitale (PSM). Il set di comandi “Lite” semplici e intuitivi facilita l’uso del dispositivo. L’interfaccia digitale fornisce la programmazione e la lettura di tensione, corrente, temperatura e guasti; tutti supportati dal software LTpowerPlay™. Questa interfaccia consente il margining della tensione di uscita su un intervallo di ±25% con risoluzione dell’0,1%. La tensione di uscita predefinita è impostata con una singola resistenza esterna e fornirà alimentazione a questo livello con o senza interfaccia seriale.

L’LTC3815 è basato sulla popolare linea di controller e sistemi di gestione multicanale PSM ed è un dispositivo monolitico per le applicazioni a corrente più bassa. La tensione di alimentazione di ingresso operativa è compresa tra 2,25V e 5,5V, rendendo il dispositivo adatto per il funzionamento su rail da 2,5V, 3,3V o 5V o con batterie Li-Ion. La tensione di uscita è programmabile da 0,4V al 72% di VIN o può essere impostata con un riferimento di tensione esterno, rendendo il dispositivo ideale per le applicazioni di conversione intelligente dell’energia, alimentazione ASIC/FPGA, potenza distribuita e punti di carico.

L’LTC3815 utilizza un’architettura current mode con on-time controllato e fase bloccabile che fornisce una risposta ultraveloce alle correnti transitorie e consente il funzionamento con duty cycle ridotti, necessari per regolare le basse tensioni di uscita ad alte frequenze di commutazione. La frequenza operativa può essere programmata tra 400kHz e 3MHz con una resistenza esterna oppure, nel caso di applicazioni di commutazione sensibili al rumore, può essere sincronizzata su un clock esterno nello stesso intervallo.

Un amplificatore differenziale integrato fornisce il rilevamento della tensione di uscita in remoto per una regolazione ad alta precisione, indipendente dalle cadute di tensione IR della scheda. Caratteristiche supplementari includono un’uscita di clock per il funzionamento a 2 fasi, un segnale “power good”, la modalità selezionabile continua forzata o discontinua e un tempo di avvio veloce di 1 ms.

L’LTC3815 è offerto in un package QFN di 4mm x 6mm da 38 pin, con un intervallo di temperatura di giunzione operativa compreso tra -40ºC e 125ºC. I prezzi partono da $4,71/cad. per 1.000 pezzi. Per maggiori informazioni, consultare la pagina www.linear.com/product/LTC3815

Riepilogo delle caratteristiche: LTC3815

 

  • Interfaccia seriale compatibile con PMBusLite
  • Programmazione tensione di uscita: ±25% con risoluzione di 0,1%.
  • La telemetria include VIN, IIN, VOUT, IOUT, temperatura e condizione di errore
  • Intervallo VIN: da 2,25V a 5,5V
  • Intervallo VOUT: da 0,4V a 72% di VIN
  • Intervallo frequenza operativa: da 400kHz a 3MHz
  • Sincronizzazione su un clock esterno
  • Rilevamento remoto della tensione in uscita
  • Segnale di uscita “power good”
  • Avvio veloce in 1 ms

 

I prezzi mostrati sono puramente indicativi e possono variare in base a dazi, tasse, imposte e tassi di cambio.

 

Linear Technology

 

Linear Technology Corporation, inclusa nell’indice S&P 500, progetta, produce e commercializza da oltre trent’anni un’ampia gamma di circuiti integrati analogici ad alte prestazioni per le principali aziende di tutto il mondo. I prodotti Linear Technology rappresentano un “ponte” tra il mondo analogico e l’elettronica digitale per le soluzioni del settore industriale, automotive e delle comunicazioni, i dispositivi di rete, i computer, la strumentazione medicale, i prodotti di largo consumo e i sistemi militari e aerospaziali. Linear Technology produce inoltre sistemi di power management, conversione dati e condizionamento dei segnali, circuiti integrati RF e di interfacciamento, sottosistemi µModuleÒ e dispositivi di rete con sensori wireless. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.linear.com

 

, LT, LTC, LTM, Linear Technology, il logo Linear e µModule sono marchi registrati e LTpowerPlay è un marchio di Linear Technology Corp. Tutti gli altri marchi sono di proprietà dei rispettivi titolari.

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Decobel firma per il secondo anno i tessuti della Grotta della Natività a Betlemme

Betlemme, Dicembre 2015 – Per il secondo anno consecutivo, Decobel, prestigiosa azienda italiana del tessile di lusso, ha fornito un suo prezioso tessuto per decorare la Grotta della Natività a Betlemme. La Grotta, che ha subito dei danni a causa di un incendio, è tornata al suo antico splendore il 23 dicembre 2014, in occasione del Natale, e si illuminerà anche quest’anno con il pregio delle lavorazioni Decobel.

Decobel ha avuto l’onore di partecipare al restauro della Grotta della Natività a Betlemme, donando un tessuto lampasso con ordito in seta e trama in lino e viscosa. Le sfumature di blu e i raffinati decori dorati che rappresentano il cielo stellato, inondano di luce la superficie, rendendola elegante ed adatta alla sacralità del luogo.

L’azienda di Montemurlo è animata da valori autentici: la passione per l’artigianalità, l’eccellenza del Made in Italy, la qualità ed il design contemporaneo, l’innovazione e l’emozione. Decobel crea prodotti unici, pensati per vestire con raffinatezza ambienti di lusso privati e il mondo contract e dell’hotellerie con una forza espressiva inconfondibile, data dall’alchimia tra l’eccellenza dei dettagli e una tecnica di tessitura innovativa. Una sofisticata interpretazione del Made in Italy, attraverso l’accostarsi di tinte sobrie ed effetti trompe l’oeil, in grado di catturare pennellate di luce e colorare l’atmosfera di un fascino prestigioso.

“Il valore aggiunto di Decobel è la sua capacità produttiva, che lo distingue dalla figura classica dell’editore tessile: il dialogo produttore/editore si trasforma in una comunicazione interna all’azienda e la maggior parte dei prodotti è realizzata grazie ai propri impianti di tessitura. Ciò permette di controllare e garantire personalmente ogni fase di produzione ed edizione, dall’acquisto del filato alle sofisticate tecniche di rifinizione” ha affermato Gabriele Guidoni, Art Director di Decobel. “Altro vantaggio dell’essere produttore è quello di poter offrire ai clienti una gamma di colori pressoché infinita grazie anche, per minimi quantitativi da definire, alla possibilità di personalizzazioni” ha concluso Gabriele Guidoni.

Ogni creazione di Decobel è la più elevata espressione del sapere artigiano, un nuovo concetto di lusso che fonde in sé tradizione, storia, eleganza ed uno stile unico. Tessuti e velluti lavorati a mano vestono gli arredi più esclusivi con un’interpretazione sempre nuova dell’eleganza.

DECOBEL S.r.l.
Via dell’Industria, 50/52
59013 Montemurlo (PO) Italia
T.+39 0573 55539
E. [email protected]
www.decobel.it

Press office Terzomillennium
[email protected]
[email protected]
T. 045 6050601
www.terzomillennium.net

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Alterna acquisisce il System Integrator milanese Ardan

Con questa nuova iniziativa, Alterna rafforza l’offerta Microsoft Dynamics e la sua presenza sul territorio milanese

Il 22 dicembre 2015 è stata ufficializzata l’acquisizione di Ardan da parte di Alterna. Con quest’operazione, prosegue l’approccio di sviluppo e crescita dell’azienda, anche grazie ad una strategia determinata ad ampliare e completare l’offering Microsoft, dedicato alle tecnologie e alle soluzioni ERP verticali Microsoft Dynamics, garantendo una maggiore copertura sull’intero territorio italiano, per essere sempre più vicina al cliente.

Alterna è il System Integrator di Altea Federation dedicato alle tecnologie e soluzioni applicative di Microsoft sia on premise che nel cloud.

L’accordo raggiunto tra le due company trova le proprie origini nella collaborazione positiva in atto da tempo, nel corso della quale Ardan, società di consulenza informatica milanese, si è sempre contraddistinta per l’alto e riconosciuto valore professionale e la complementarietà d’offerta.

Ora i due team uniscono le proprie forze per sostenere un’azione strategica e una mission comune: garantire ai propri clienti la capacità di sostenere l’evoluzione anche e soprattutto nel cloud, delle application & productivity platform di Microsoft e delle soluzioni ERP verticali basate sulla piattaforma Microsoft Dynamics.

“Con l’acquisizione di Ardan, la nostra strategia di rafforzamento e sviluppo delle divisioni Enterprise AX e NAV prende ulteriore spinta. Il team di Ardan condivide valori e spirito di squadra con tutta Alterna e questo renderà il processo di integrazione naturale e fluido”. Ha aggiunto Andrea Ruscica Presidente di Alterna.

In particolare, grazie a questa acquisizione, il portafoglio di Alterna si arricchisce di ulteriori verticali certificati per Microsoft Dynamics, potendo quindi rispondere in modo efficace anche alle esigenze dell’industria grafica e cartotecnica, del packaging e delle utilities.

Alterna riconferma e rafforza così il suo posizionamento tra i top partner di Microsoft e prosegue il suo percorso “Go Big”, indirizzato verso una espansione organizzativa ed un ampliamento d’offerta delle soluzioni Cloud e delle applicazioni Microsoft Dynamics, oltre che della Mobility, del Social Networking, Business Productivity & Collaboration e dell’analisi dei Big Data.

Un’offering tutto targato Microsoft che mette le persone e le organizzazioni in grado di raggiungere l’eccellenza e differenziarsi nel loro business attraverso le tecnologie digitali.

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Visita il sito: www.alternanet.it

 

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Accessori per il bagno: online su B24 Store le migliori proposte professionali

In che modo si prepara una toilette pubblica ad accogliere i futuri utilizzatori? La questione potrebbe essere considerata ‘marginale’ rispetto alla gestione complessiva del business o dell’attività commerciale che vi sta intorno (es. un ristorante, un ufficio, un centro commerciale o una palestra, ecc.), ma in realtà non lo è affatto.

Portaveline di cartaPrendiamo ad esempio un bagno che deve essere ammodernato o allestito per la prima volta. Gli esperti di design ricordano che lo specchio è un elemento centrale dell’ambiente: che lo voglia oppure no, deliberatamente oppure subconsciamente, ogni utilizzatore dei servizi igienici guarderà la propria immagine riflessa.

Per questo motivo una notevole attenzione deve essere rivolta alla scelta di questo accessorio (grande e ben illuminato) e alla sua collocazione (in corrispondenza dei lavandini o sotto forma di ampia superficie riflettente a parete).

Ma anche gli altri elementi presenti nella toilette devono essere selezionati e installati con cura: ecco perché si consiglia di consultare le proposte contenute su B24 Store, shop online di accessori bagno che ha selezionato per i propri acquirenti alcuni tra i migliori prodotti per uso professionale.

Le spedizioni di B24 Store avvengono in tempi rapidi e su tutto il territorio nazionale con corriere espresso. Ai nuovi clienti viene inoltre data la possibilità di usufruire di uno sconto del 5% ottenibile semplicemente iscrivendosi alla newsletter del sito: scopri di più su b24store.it!

 

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Manager e professionisti sono sempre connessi e aumenta il tempo dedicato al lavoro

La tecnologia consente di lavorare fuori ufficio con numerosi vantaggi, ma riduce il tempo libero. Il lunedi è il giorno più lungo e anche nei weekend sono previsti impegni lavorativi.
Lavorare diverse ore in più oltre i tradizionali orari d’ufficio è ormai una consuetudine per la maggior parte dei manager e professionisti. In Italia il 21% degli intervistati dichiara di lavorare anche 15 ore in più alla settimana. E’ quanto emerge dai dati raccolti da Regus, (www.regus.it) il principale fornitore globale di uffici flessibili e spazi di coworking, attraverso una ricerca condotta su un vasto panel internazionale di imprese clienti (44.000 interviste in 105 paesi).
Le nuove tecnologie e le connessioni di rete sempre più veloci consentono di essere sempre connessi attraverso i dispositivi digitali e di poter lavorare in modalità smart working anche lontano dall’ufficio tradizionale oltre il classico orario 9-18.
Scopri cos’è il lavoro agile: http://bit.ly/1WQ7Kzg
Sicuramente ciò costituisce un grande vantaggio in termini di flessibilità e di produttività, con notevoli benefici nella gestione delle relazioni con clienti, fornitori e colleghi. Ma il corretto bilanciamento tra lavoro e vita privata (worklife balance) viene messo a rischio da un sovraccarico di lavoro e da una sensibile riduzione del tempo libero da dedicare al riposo.
Europei sempre connessi e al lavoro
Anche negli altri paesi europei la situazione è analoga all’Italia, in Francia addirittura un intervistato su tre (27%) dichiara di lavorare oltre 15 ore settimanali in più, mentre anche in Germania (16%) Spagna (16%) e Regno Unito (17%) le percentuali degli “stakanovisti” con oltre 15 ore lavorative di
straordinari ogni settimana è molto elevata e la media globale si attesta al 14% degli intervistati.
Il lunedi è il giorno dove si lavora per più tempo
Il giorno lavorativo più lungo è lunedì: il 14% degli intervistati italiani dichiara infatti che il primo giorno della settimana richiede un impegno lavorativo per un tempo maggiore rispetto agli altri; questo dato è allineato alla media globale degli altri paesi che registra il 16%.
Anche sabato richiede molto tempo da dedicare al lavoro, sino ad essere il secondo giorno più impegnativo della settimana per il 12% dei manager e imprenditori italiani intervistati. Mentre in Francia (6%) e in Germania (4,7%) i sabati lavorativi registrano percentuali più contenute.
Mauro Mordini, country manager di Regus in Italia ha dichiarato: “Grazie alle connessioni di rete e ai dispositivi mobili cresce il lavoro agile con notevoli benefici in termini di efficienza e produttività, anche se il fatto di essere sempre connessi e disponibili può creare una limitazione del proprio tempo libero. Questa situazione di overworking può essere compensata con la riduzione dei tempi dedicati ai viaggi e agli spostamenti, in particolare negli orari di punta, lavorando da remoto con l’utilizzo di spazi di lavoro flessibili e professionali vicino a casa o dove si è più comodi per il tempo che serve”.

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Grande festa per l’inaugurazione del nuovo Megastore 3X2 Clinic, sede centrale in Circonvallazione Orientale 4651 – Roma

La nuova Era del “Fast repair and low prices”

Madrina Valentina Persia, un successo annunciato

Foto

 

Grande festa sabato 19 per l’inaugurazione del nuovo Megastore 3×2 Clinic a Roma, un successo annunciato con la presenza al taglio del nastro della grande artista Valentina Persia. L’attrice, testimonial al fianco del proprietario Giancarlo Pardini, ha salutato i numerosissimi clienti e fan che hanno preso parte a questa straordinaria apertura. La magica atmosfera natalizia ha dato il via con entusiasmo e soddisfazione per i clienti anche ad una vastissima scelta di regali di qualità.

Al taglio del nastro è seguito un buffet e tanto di brindisi augurale. Il grande successo del Megastore 3×2 Clinic è dato dai suoi eccezionali servizi informatici e tecnologici a 360 gradi, soluzioni per ogni tipo di esigenza degli utenti. Dalle riparazioni per  Smartphone, Tablet, Smartwatch, Mp4, Console, Notebook, Imac, MacBook alla vendita all’ingrosso e al dettaglio a prezzi bassi. Non solo, offre addirittura il servizio “Fai da te” per l’autoriparazione e corsi come Tecnico Riparatore. La sede centrale del Megastore 3×2 Clinic sarà il punto di riferimento e per chiunque desidera riparare vicino casa basterà consultare la mappa dei 3×2 point in tutta Italia digitando: http://www.3x2clinic.it/index/inostripoint. E’ possibile inoltre verificare le offerte imperdibili all’indirizzo: www.3x2discount.it (sede di via Tuscolana 1388 – tel. 06.71584668).

 

La nuova Era “Fast repair and low prices” riparare a prezzi bassi e servizi pratici con oltre 300 mq di negozio 700 di comodo parcheggio. Professionisti in grado di riparare più di 600 dispositivi di oltre 60 marchi differenti per un totale di 15.000 riparazioni di diverso tipo con un laboratorio tecnico dotato di 45 postazioni ed un magazzino interno con oltre 6.000 articoli.

 

Facile da raggiungere, 3X2 Clinic  Circonvallazione Orientale 4651 (la parallela della corsia esterna del Grande Raccordo Anulare Uscita Gregna di Sant’Andrea dopo Barcaccia dopo la Sir Sport e dopo La Murrina , il MegaStore “Blu” dove prima c’era la Peugeot – A.Q.S. Auto – tratto Appia/Tuscolana). Per restare sempre informati ed al passo con i tempi e convenienza consultare www.3x2clinic.it

Crediti foto: Marcella Pretolani

 

Ufficio Stampa

Natascia e Romina Malizia

[email protected]

 

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Bomboniere laurea? Ecco come sceglierle

Se siete alla ricerca di un bel ricordino per festeggiare il giorno della vostra laurea, siamo qui in vostro aiuto. Vogliamo illustrarvi come scegliere le migliori bomboniere laurea, segnalando le più carine e originali e, soprattutto, consigliando dove comprarle. La prima cosa che c’è da sapere quando si parla di bomboniere, che siano per la laurea o meno, è che bisogna sceglierle per tempo. Avete fretta? Affidatevi a qualche sito online che garantisce consegne in tempi rapidi e prezzi competitivi. Entrando nel vivo del discorso, vediamo quali sono le bomboniere laurea che vanno per la maggiore. Di sicuro, i gufetti porta fortuna sono una valida e simpatica alternativa. Sceglieteli di ceramica o, ancora, di argento e non sbaglierete. Se volete fare qualcosa di ancora più carino, scegliete dei gufetti, con un piccolo tocco e un supporto per reggere le foto. Sarà un bel ricordo del momento e, in più, si tratta di un oggetto utile che può essere utilizzato anche nella vita di tutti i giorni. Stesso dicasi per il souvenir a forma di ferro di cavallo, anch’esso porta fortuna e simpatico soprammobile da appendere nel proprio studio, sul camino o ovunque lo si desideri. Dei simpatici gufetti con tocco e pergamena sono un’altra deliziosa idea, molto carina e molto apprezzata da chi la andrà a ricevere in dono come ricordo della giornata. Anche le coccinelle sono un bel simbolo da regalare alla laurea e, in più, sono porta fortuna e vengono amate e apprezzate da tutti. Segnaliamo anche la chiave, come simbolo di una laurea e di un prosperoso futuro. Queste sono solo alcune delle tante idee che si possono trovare in rete e che si possono acquistare in occasione di una laurea. Naturalmente, l’acquistarle online piuttosto che in uno store fisico, permette di avere un prezzo più che competitivo, la più ampia scelta possibile e, soprattutto, una personalizzazione a 360 gradi. Questo perché si può scegliere tutto esattamente come si desidera, anche per quel che concerne gli accessori da collegare alla bomboniera stessa. Stiamo parlando del tulle per i confetti, del sacchettino che potrebbe contenere la bomboniera e, ancora, dell’etichetta che serve per ricordare la data dell’evento nonché il nome del nuovo dottore o della dottoressa. Si possono scegliere materiali, colori, forme, dimensioni e tutto quello che è personalizzabile, per avere una bomboniera capace di rispecchiare al 100% i propri gusti. Avendo l’imbarazzo della scelta, inoltre, si potrà dare largo sfogo alla fantasia e si potrà comporre esattamente la bomboniera che si è sempre sognato di avere. Ricordiamo, infine, che avere una bella bomboniera è una cosa fondamentale, perché è la ciliegina sulla torta di una giornata importante e chi la riceverà ricorderà per sempre il bellissimo momento passato nel festeggiarla e renderà onore al traguardo raggiunto con tanta fatica. In questi casi, però, è indispensabile scegliere solo il meglio: bomboniere e accessori di alta qualità sono la cosa migliore per cui si possa optare. Scegliendo il tutto online, si avrà moltissima scelta ma anche prezzi molto bassi e questo non significa avere meno qualità o meno bellezza. Un successo su tutti i fronti, in poche parole.

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