Come pagare le tasse on line in sicurezza
Le votazioni elettroniche e il pagamento delle tasse on line hanno in comune l’esigenza della carta di identità elettronica. Esistono molti esempi esempi concreti di consultazioni italiane (in varie università e all’Inps) in cui si è fatto ricorso alla scheda digitale.
Un’articolata proposta tecnica è stata elaborata a Bari nell’ambito del progetto PASS “Integra”, per la formazione all’uso corretto delle tecnologie informatiche dei funzionari della Pubblica Amministrazione. Un gruppo di lavoro coordinato dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Bari ha presentato al Ministero dell’Interno uno studio di fattibilità per un sistema elettorale online con firma digitale. Il progetto prevede la creazione di un software che consenta alla Prefettura di aggiornare e verificare costantemente i risultati parziali che arrivano dai comuni. Un sistema particolarmente robusto, basato su un’architettura hardware e software inattaccabile dai pirati informatici e a prova di black out.
Tornando ai vantaggi, è indubbio che il voto elettronico risulta particolarmente utile per chi non può recarsi al seggio. Non soltanto le persone svantaggiate. Pensiamo agli italiani all’estero, a cui il Parlamento ha finalmente concesso il diritto di voto. Questi cittadini potrebbero partecipare alla consultazione attraverso chioschi telematici installati nei consolati e nelle ambasciate.
Resta comunque il problema di fondo: per votare online è necessario introdurre una normativa specifica e dotare tutti i cittadini della carta di identità elettronica. La città svizzera di Ginevra lo ha già fatto ed è stata la prima nel mondo a potersi esprimere via Internet già a partire dalle elezioni federali del 3 marzo 2002.
Pagare le tasse è un dovere civico non particolarmente piacevole e quasi mai facile. Il cittadino deve sapersi destreggiare tra miriadi di norme e regolamenti, conteggi, moduli da compilare, file estenuanti agli sportelli.
Molto è cambiato in questi anni, proprio grazie all’informatizzazione dell’amministrazione fiscale. Oggi è già possibile compilare la dichiarazione dei redditi via Internet, sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze – finanze.it, che si sta trasformando in un portale di servizio. In attesa del giorno in cui tutti i rapporti tra cittadino e fisco potranno essere regolati per via telematica, possiamo già risparmiare tempo e denaro con la compilazione del modello Unico online uniconline.finanze. it.
Tramite Uniconline, si possono presentare queste dichiarazioni: Iva periodica; lva annuale; 770; Unico persone fisiche; Unico società di persone; Unico società di capitali; Unico enti non commerciali; 730.
Nel caso in cui un datore di lavoro abbia più di trenta dichiarazioni da presentare, deve inviarle in più fasi. Sempre online si pagano i tributi e si può chiedere il rimborso con accredito sul proprio conto corrente bancario. I risultati sono più che lusinghieri, come attestano le tabelle pubblicate dai ministeri.
Il servizio è stato esteso ai cittadini residenti all’estero, grazie a un accordo di collaborazione con i consolati, mentre a ottobre 2001 il Ministero ha attivato, sempre sul sito di Unico online, un servizio di assistenza telematica che segue il contribuente, passo dopo passo, nella compilazione del documento.
Agenzia delle Entrate
Il fisco deve rispondere entro 120 giorni, altrimenti scatta il meccanismo del silenzio-assenso, cioè significa che è valida la tesi di chi ha presentato la richiesta. Purtroppo l’interpello è possibile soltanto tramite raccomandata, e non si capisce perché anche questa operazione non possa svolgersi via Internet. Evidentemente la burocrazia non riesce ancora a sbarazzarsi del tutto delle scartoffie e dei timbri. E invece possibile la trasmissione per via telematica delle fatture, dice l’Agenzia per le entrate (risoluzione 107 del 4 luglio 2001), ma questi documenti devono comunque essere stampati e registrati.