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21 Gennaio 2022

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Riva Acciaio, parla l’Ing. Valerio Bisio, ex Direttore dello stabilimento di Lesegno

Riva Acciaio ha acquistato il simulatore termomeccanico “Gleeble 3800” nel 2003, uno strumento fondamentale per le attività dello stabilimento siderurgico di Lesegno. Da qui nascono collaborazioni importanti con realtà universitarie e centri di ricerca.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: le peculiarità dello stabilimento di Lesegno

Riva Acciaio è tra gli attori più importanti a livello internazionale nel suo settore. Tra gli elementi che sicuramente hanno portato a questo successo vi è il laboratorio integrato nello stabilimento siderurgico di Lesegno: in azienda, Riva Acciaio si è attrezzata del sofisticato sistema di simulazione “Gleeble 3800”. Il Gleeble 3800 è un “simulatore termomeccanico” della società americana DSI in grado di simulare tutte le fasi di fabbricazione dell’acciaio ma anche di ogni altro tipo di lega. Riva Acciaio l’ha acquistato nel 2003. A Lesegno quindi sono stati studiati i super acciai al nichel utilizzati nel progetto “Virgo” per l’osservazione delle onde gravitazionali. Oltre ad essi, sono stati studiati gli acciai “maraging”, caratterizzati da una durezza al contempo malleabile, impiegati in Formula Uno da team del livello di Ferrari.

Riva Acciaio: parla l’Ing. Valerio Bisio

“L’acciaio è il materiale metallico più diffuso al mondo e può essere riciclato al 100% praticamente all’infinito”, ha dichiarato Valerio Bisio, Presidente del CdA di Riva Acciaio ed ex Direttore dello stabilimento di Lesegno. “Quello prodotto a Lesegno ha come punto di partenza proprio la fusione di rottami di acciaio preparati secondo la direttiva europea 333 del 2011”. In fabbrica non ci sono altoforni e convertitori alimentati con materiale ferroso e carbone: la risorsa primaria è proprio il rottame fuso mediante energia elettrica, metano ed ossigeno. Così prendono vita nuovi prodotti che Riva Acciaio sperimenta nel laboratorio, con notevoli risparmi. Come sottolineato dall’Ing. Bisio, lo stabilimento collabora con varie Università e centri di ricerca come il Politecnico di Torino e l’Università di Pisa. Qui “vengono realizzate le attività di ricerca e sviluppo del Gruppo Riva, di cui Riva Acciaio fa parte, a servizio di tutti i 5 stabilimenti italiani e internazionali in Francia, Germania, Belgio, Spagna e Canada”.

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Next4, siglato accordo con Ulixes Capital: il commento di Davide D’Arcangelo

Club deal nato da un’idea di Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta, Next4 è un acceleratore specializzato nel mondo dell’open innovation. Obiettivo dell’accordo con Ulixes Capital è rafforzare il posizionamento del Club Deal Investor sul mercato.

Davide D'Arcangelo

Davide D’Arcangelo: Next4 – Ulixes Capital, i dettagli della partnership

Grandi novità per Next4: il Club Deal Investor fondato dall’investor relator Davide D’Arcangelo ha reso nota la sottoscrizione di un accordo quadro con Ulixes Capital Partners, holding leader del private equity che opera attraverso investimenti mirati in startup e PMI innovative italiane. La partnership prevede lo sviluppo di progettualità comuni e potrà essere esteso, attraverso la creazione di collaborazioni verticali, agli ambiti commerciale e finanziario, oltre che a quelli relazionale e comunicativo. L’ingresso di Ulixes Capital Partners in Next4, si legge nel comunicato ufficiale, garantirà “reciproco arricchimento sia in termini imprenditoriali che di crescita di network”. Soddisfatto Davide D’Arcangelo, oggi attivo in Next4 con il ruolo di Business Developer e Innovation Manager: “Ulixes è una realtà importante nel settore del venture capital con una visione chiara del futuro e un approccio innovativo al business – ha dichiarato – Per questo siamo molto felici di questa stretta di mano e siamo certi che questa collaborazione contribuirà a farci crescere ancora sia come investitori che punti di riferimento per l’ecosistema dell’innovazione italiano”.

La fondazione di Next4 e le esperienze professionali di Davide D’Arcangelo

Next4 nasce nel 2018 grazie ad un progetto portato avanti da un gruppo di esperti di politiche industriali e di innovazione. Il Club Deal Investor opera come acceleratore e si focalizza sul mondo dell’open innovation. Nel 2019 vedono la luce già i primi progetti nel campo della sanità digitale e della sostenibilità ambientale. Tra i fondatori Davide D’Arcangelo. Originario di Roma, classe 1976, il Founder è un esperto di innovazione e politiche industriali, ed è iscritto all’Albo del MISE come Innovation Manager. Oltre ai ruoli ricoperti in Next4, opera anche come investor relator (Speri Ingegneria, AAtech e Termo S.p.A.) e advisor. Davide D’Arcangelo è conosciuto non solo nel mondo della finanza, ma anche in quello della Pubblica Amministrazione. Da oltre dieci anni opera nell’ambito dei fondi europei e della digitalizzazione. Attualmente è consulente digitale di numerosi enti pubblici (MEF, Anci, IFEL, Confindustria) ed è membro della task force nazionale di Anip-Confindustria, del Comitato Tecnico Scientifico di Anci Lazio e del Training Camp IFEL Campania.

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Nicola Volpi, l’ex Permira guida round di investimenti per The Hundred

La holding italiana specializzata nella ricerca di influencer chiude l’aumento di capitale con l’obiettivo di sviluppare nuove partnership. A condurre l’operazione Nicola Volpi e Antonio Zaccheo, entrambi volti noti del Private Equity.

Nicola Volpi

Aumento di capitale per The Hundred: il ruolo di Nicola Volpi e Antonio Zaccheo

The Hundred, media company attiva nello scouting di nuovi talenti del mondo dell’intrattenimento, ha recentemente chiuso un round da 5 milioni di euro. L’aumento di capitale è stato sottoscritto da un gruppo di investitori guidati da Nicola Volpi, esperto di Private Equity e tra i fondatori di Permira, con il supporto di Antonio Zaccheo, anche lui ex Permira e oggi CEO di BIC Capital, che è stato nominato Presidente della holding. L’operazione è stata seguita dagli advisor Hilex, Lexis associati, RSM Italy, GIM Legal e Tcftc. Fondata nel 2019 a Milano dagli imprenditori Vincenzo Macrì, Marino Giocondi e dal venture capitalist Leonardo Bongiorno, The Hundred investe in potenziali influencer come musicisti, TikToker, fashion blogger, aiutandoli a crescere sia dal punto di vista artistico che imprenditoriale. La società è nota soprattutto per la collaborazione nata nel 2020 e attiva ancora oggi con il famoso influencer Tommaso Zorzi. Oggi, grazie al round guidato da Nicola Volpi, la holding ha tutte le carte in regola per ampliare la propria rosa di talenti.

Nicola Volpi: progetto The Hundred "sfida affascinante"

Le nuove risorse a disposizione della società verranno infatti utilizzate per sviluppare ulteriori partnership. Le attività di scouting si focalizzeranno soprattutto nei settori considerati più promettenti, come il Beauty & Make-up, l’Education e il Gaming. "L’aumento di capitale – ha dichiarato il CEO Vincenzo Macrì commentando l’operazione condotta da Nicola Volpiè una tappa importante nel nostro processo di sviluppo mirato ad accreditarci sempre di più come il miglior partner per i talent. The Hundred rappresenta un’eccellenza italiana in un settore ancora poco sviluppato nel nostro Paese, che mette insieme alta tecnologia, marketing e comunicazione, sensibilità artistica e capacità imprenditoriali". Soddisfazione anche per il fondatore di Permira, oggi alla guida di Movidea: "L’obiettivo di The Hundred è aiutare giovani promettenti a massimizzare il proprio talento, affermarsi e diventare fenomeni globali, conosciuti in tutto il mondo – ha detto Nicola VolpiÈ una sfida affascinante che sono felice di supportare assieme ad un gruppo di amici".

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Gianni Lettieri: dopo l’iniziativa solidale di Natale ne seguiranno altre

Dopo il successo dell’anno scorso, la Atitech di Gianni Lettieri, insieme a Bcc, Larsec e Fratelli La Bufala, torna a donare un sorriso alle famiglie bisognose donando loro pasti caldi nel periodo di Natale.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri promuove l’iniziativa solidale di Atitech

L’iniziativa, che prevede la distribuzione di pasti caldi alle famiglie meno fortunate, è nata durante il primo anno di pandemia, quando tantissime famiglie italiane si sono improvvisamente ritrovate in gravi difficoltà a causa dello stop generale scaturito dall’avanzare del Covid-19. Gianni Lettieri aveva così deciso di aprire le porte della mensa di Atitech, dove i cuochi di Fratelli La Bufala e i volontari dell’associazione Larsec si erano dati da fare per salvare il Natale di centinaia di persone. Quest’anno l’iniziativa solidale si è fortificata e ampliata: ha avuto una durata maggiore, sono aumentati i quartieri di Napoli interessati ed ha coinvolto più famiglie e più volontari, oltre 40, tra giovani e non, che hanno aiutato famiglie e anziani. In 19 giorni sono stati distribuiti circa 3.800 pasti caldi a 200 famiglie residenti nelle aree di Secondigliano, Arenaccia e San Pietro a Patierno.

Gianni Lettieri: “Il mio impegno non intende però fermarsi qui”

Il Presidente di Atitech Gianni Lettieri si è detto soddisfatto del successo riscontrato dall’iniziativa. “Sono felice che quest’anno siamo riusciti a raddoppiare i numeri rispetto al 2021, garantendo più consegne e prolungando l’iniziativa di alcuni giorni”, ha affermato il patron di Atitech. Ciò nonostante, l’imprenditore, essendo consapevole delle devastanti conseguenze che la pandemia ha avuto sulle famiglie, ha intenzione di continuare a sostenere chi ne ha bisogno. “Il mio impegno non intende però fermarsi qui: a causa della pandemia troppe famiglie vivono in condizioni di indigenza. La situazione è ormai diventata insostenibile, ognuno dovrebbe fare ciò che può per dare sostegno a chi vive in difficoltà. Presto noi avvieremo ulteriori iniziative solidali”, ha concluso Gianni Lettieri.

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ICS Maugeri S.p.A.: premiati gli Istituti di Pavia e Milano da Fondazione Onda

In Italia sono 354 gli ospedali a misura di donna. Due strutture di ICS Maugeri S.p.A. hanno ottenuto i Bollini Rosa da Fondazione Onda, che premia gli ospedali con servizi dedicati alle patologie femminili.

ICS Maugeri S.p.A.

ICS Maugeri S.p.A.: Fondazione Onda premia le strutture a misura di donna

Per il biennio 2022-2023 Fondazione Onda ha premiato alcuni ospedali italiani: l’assegnazione dei Bollini Rosa (da uno a un massimo di tre) riconosce l’impegno delle strutture che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili di maggior livello clinico ed epidemiologico. Tra le strutture premiate anche ICS Maugeri S.p.A.: all’Irccs Pavia sono stati confermati tre Bollini (come ad altri 107 ospedali) e all’Irccs Maugeri Milano un Bollino Rosa (insieme ad altri 74 ospedali). "La 10a edizione dei Bollini Rosa, che ha visto la partecipazione di 363 ospedali italiani e il patrocinio di 27 enti e società scientifiche – ha dichiarato Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda – rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche". Dal 2007 i Bollini Rosa vengono assegnati a seguito di un’attenta valutazione dei servizi offerti.

ICS Maugeri S.p.A.: la medicina di genere è fondamentale

La costanza e l’impegno portati avanti da ICS Maugeri S.p.A. hanno consentito all’Irccs di Pavia di ottenere nuovamente tre Bollini Rosa: "L’attenzione alle nostre pazienti – spiega il Direttore Giuseppe Laganga – specificatamente ad alcune patologie femminili, viene da lontano. Qui il professor Alberto Costa ha fondato, nel 2000, la prima Breast Unit d’Italia, che è stata in seguito la prima struttura senologica italiana ad essere certificata a livello europeo, nel 2009". Anche l’Irccs di Milano ha ricevuto per il secondo anno consecutivo un Bollino Rosa. "Fare medicina di genere non è facile e tantomeno scontato – ha ricordato il Direttore Laura Dalla Vecchia – ma è assolutamente necessario. Servono impegno, cultura poliedrica, interdisciplinarità, aggiornamento continuo. Sono ingredienti ben consolidati nel nostro Irccs dove stiamo lavorando alla realizzazione di protocolli di ricerca, alcuni conclusi e pubblicati, altri in itinere e portiamo avanti progetti clinici di prevenzione, cura e riabilitazione individualizzati e differenziati per genere". Due strutture di ICS Maugeri S.p.A. sono quindi tra i 354 ospedali italiani premiati dalla Fondazione Onda per il biennio 2022-2023.

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Ripresa: per FME Education bisogna puntare sul settore della cultura

Il settore della cultura è tra i più colpiti dalla pandemia ma sono in molti a pensare che è proprio da lì che bisognerebbe ripartire: tra questi anche la Casa Editrice FME Education.

FME Education

FME Education: ripartiamo dal nostro patrimonio culturale

Riprendersi dal periodo difficile iniziato nel 2020 prevede una strada ripida e piena di ostacoli. Diverse realtà del Paese ritengono che sarebbe di grande aiuto puntare su un settore troppo spesso dimenticato: quello della cultura. Secondo i dati del rapporto “Io sono cultura – L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, nell’Italia pre-pandemia il Sistema Produttivo Culturale e Creativo generava 96 miliardi di euro, che salivano a 265,4 miliardi se si consideravano tutti gli altri settori economici attivati. Si parla del 16,9% del valore aggiunto nazionale, una cifra non da poco. Questi dati sembrano quindi supportare l’idea di chi, come la Casa Editrice FME Education, propone di ripartire proprio dal nostro enorme patrimonio culturale sviluppando una visione a lungo raggio per il settore della cultura.

FME Education: la tecnologia dalla parte della cultura

FME Education è una Casa Editrice nata a Milano nel 2013 e che si è presto affermata come punto di riferimento dell’editoria, soprattutto per quanto riguarda il segmento della formazione e della didattica che sfrutta l’innovazione tecnologica. La Casa Editrice utilizza le nuove tecnologie per diffondere il sapere e la conoscenza. Gli strumenti digitali permettono infatti di raggiungere porzioni di pubblico sempre più grandi, come si è potuto vedere nel corso dello scorso anno, quando gli eventi hanno accelerato il processo di digitalizzazione di tutti i settori. In tale contesto, FME Education è riuscita a dimostrare quanto sia non solo possibile ma oltremodo efficace un approccio che affianchi le potenzialità offerte dal presente con il patrimonio culturale italiano.

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EssilorLuxottica, l’AD Francesco Milleri sui numeri del Boost 2021: “Orgogliosi”

Sono 6.600 i dipendenti che hanno aderito al Piano di azionariato promosso dalla società guidata da Francesco Milleri.

Francesco Milleri

Francesco Milleri: EssilorLuxottica, i numeri del Boost 2021

Il 2021 si conferma l’anno di EssilorLuxottica. Il Gruppo ha rilasciato lo scorso dicembre i dati aggiornati di Boost, il Piano di azionariato diffuso che porta avanti dal 2019. L’ultima edizione ha visto l’adesione di 54.000 dipendenti, con un tasso di sottoscrizione pari al 65%, in crescita rispetto al 2020 (62%). Francesco Milleri, alla guida del colosso dell’eyewear e dell’eyecare, ha dichiarato: "Anche quest’anno Boost si conclude con successo e con un tasso di sottoscrizione in crescita". Ad oggi, negli 85 paesi coinvolti dal progetto, sono 67mila i dipendenti che posseggono una quota della società, in crescita, dunque, dai 63mila del 2020 e dai 56mila del 2019. Inoltre più di 11.000 ex dipendenti, oggi in pensione ma che tuttavia hanno scelto di continuare a partecipare al percorso dell’azienda come azionisti. "Siamo orgogliosi di questa risposta – hanno commentato Francesco Milleri e il suo vice Paul du Saillant – continueremo a costruire sulla partecipazione azionaria diffusa dei dipendenti, centrale nella cultura aziendale".

Francesco Milleri: il 2021 di EssilorLuxottica

Tra i risultati evidenziati nella nota rilasciata dal Gruppo anche l’aumento dei dipendenti azionisti membri di Valoptec, che raggiunge quota 20mila iscritti. L’associazione indipendente collabora attivamente nella definizione della strategia di EssilorLuxottica con un focus sulle Risorse Umane. "Questo andamento riflette la fiducia dei dipendenti nella strategia del gruppo – ha detto Francesco Milleri, che ha aggiunto – L’obiettivo è quello di estendere la stessa opportunità al maggior numero possibile di dipendenti in futuro". Il successo ottenuto dall’iniziativa è la ciliegina sulla torta di un 2021 dai risultati decisamente incoraggianti. Il Gruppo guidato da Francesco Milleri ha chiuso l’anno in forte ripresa economica, con un’accelerazione registrata soprattutto nell’ultimo trimestre e che ha portato al miglioramento e al consolidamento dell’Outlook. Diversi i traguardi che hanno reso particolarmente positivo il 2021 di EssilorLuxottica: tra questi la partnership siglata con Meta per la produzione dei primi smart glasses e il consolidamento dell’iniziativa "Eyes on the planet", la roadmap dedicata alla strategia dell’azienda in tema di sostenibilità e che ha tra i suoi capisaldi la circolarità, la carbon neutrality e il diritto alle cure della vista.

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Stefano De Capitani: “Programma strategico Intelligenza Artificiale 2022-2024”, il focus

Intelligenza Artificiale, il valore di una strategia nazionale condivisa: le considerazioni del presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani.

Stefano De Capitani

Un lavoro necessario: Stefano De Capitani commenta il "Programma strategico Intelligenza Artificiale 2022-2024"

Parlando del "Programma strategico Intelligenza Artificiale 2022-2024", il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani ne ha sottolineato il valore. "La digitalizzazione dei vari comparti socio-economici e la diffusione della cultura digitale sono le azioni con cui si gioca lo sviluppo e la competitività del nostro Paese", ricorda in merito il presidente di Municipia S.p.A. spiegando come si tratti di un processo che "passa obbligatoriamente dalla discussione (e regolamentazione) del ruolo che alcune tecnologie associate alla digitalizzazione assumono in questo contesto". Secondo Stefano De Capitani quindi il "Programma strategico Intelligenza Artificiale 2022-2024", frutto dell’impegno congiunto di tre Ministeri – Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per la Trasformazione Digitale e MUR – e del gruppo di lavoro sulla Strategia Nazionale dell’Intelligenza Artificiale, è un "lavoro necessario per cominciare a mettere dei punti fermi in questo campo e intavolare una discussione seria sull’argomento".

Stefano De Capitani: Intelligenza Artificiale, il ruolo fondamentale del partenariato esteso pubblico-privato

"Ben venga il disegno di una partnership circolare che si avvale della condivisione di conoscenze e di buone pratiche, oltre che dello scambio di esperienze e capacità, che si estende dagli enti pubblici al settore privato: dall’ambito della formazione e ricerca, da quello dello sviluppo tecnologico a quello delle applicazioni dell’IA", prosegue Stefano De Capitani. La rete di partenariato disegnata ha quindi "lo scopo di agire in modo trasversale, esteso e fruttuoso secondo le finalità poste dagli indirizzi settoriali e/o di governance locali": per il presidente di Municipia S.p.A. non deve esistere alcun confine "fra settori diversi quando è in gioco il progresso e la competitività del Paese, tenendo conto che chi entra nel mondo dell’IA deve avere davanti a sé la disponibilità e la qualità dei dati". Stefano De Capitani si sofferma anche su alcune delle questioni aperte che permangono come "la frammentarietà della ricerca e la scarsa educazione digitale della popolazione, oltre a quelle inerenti i temi caldi della tutela della privacy e della cybersecurity". Questioni "facili da citare, ma complesse da affrontare", come evidenzia il presidente di Municipia S.p.A.: "Il partenariato esteso pubblico-privato può consentire di attivare una sinergia in grado di modellare strumenti di IA e di analisi di big data in base alle strategie e alle finalità dei vari settori, attraverso la ricerca, la sperimentazione e il consolidamento delle applicazioni".

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Il profilo di Cristiano Poponcini, revisore e consulente aziendale

Fondatore dello Studio omonimo, Cristiano Poponcini è un revisore contabile e Dottore in Economia e Commercio specializzato in consulenza aziendale. Per diversi anni ha operato nell’ODCEC di Monza e Brianza, fino a diventare Consigliere. Numerosi gli incarichi come curatore fallimentare per conto del Tribunale di Monza e della Brianza.

Cristiano Poponcini

Cristiano Poponcini: il percorso formativo e la fondazione dello Studio

Attivo da oltre 30 anni nel settore della consulenza aziendale, organizzativa e gestionale, Cristiano Poponcini è un esperto aziendalita, Diritto fallimentare e procedure concorsuali. Ha ricoperto numerosi incarichi per il Tribunale di Monza e dal 2001 al 2008 è stato tra i protagonisti dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Monza e della Brianza. Originario di Monza, si laurea nel 1993 in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Si iscrive all’ODCEC e, dopo un apprendistato presso il rinomato Studio Legale Carpinelli nell’ambito del Diritto fallimentare e del risanamento aziendale, fonda lo Studio Poponcini. Si tratta di una delle prime società tra professionisti in Italia in grado di mettere al servizio delle aziende le competenze di avvocati, dottori in Economia e Commercio e architetti. Alla consulenza aziendale, Cristiano Poponcini affianca le attività come Curatore Fallimentare e Commissario Giudiziale per il Tribunale di Monza, alle quali si aggiungono quelle di Consulente Tecnico del Giudice Penale e del Pubblico Ministero e, infine, di Custode Giudiziario e Professionista delegato alle vendite giudiziarie immobiliari. Nel 1998 viene eletto Consigliere e Segretario dell’Associazione Interprofessionale di Monza e della Brianza, organismo che rappresenta i professionisti impegnati a svolgere attività giudiziaria presso il Tribunale di Monza e della Brianza. Verrà poi nominato Presidente nel 2007.

Cristiano Poponcini: la carriera nell’ODCEC e le esperienze come relatore

In qualità di esperto di procedure concorsuali, in quegli anni Cristiano Poponcini entra a far parte della Commissione Procedure Concorsuali presso l’ODCEC di Monza e della Brianza, fino a diventarne Presidente. Incarico che decide di lasciare quando, nel 2008, viene eletto Consigliere dell’Ordine. Tra il 2012 e il 2013 è anche membro della Commissione Esami di Stato di Dottore Commercialista ed Esperti Contabili presso l’Università Bicocca di Milano. Come relatore ha collaborato sia con la Banca d’Italia, contribuendo alla riforma del Processo Esecutivo, che con diverse aziende di formazione professionale, tra le quali Zucchetti Software Giuridico. Ha tenuto corsi di aggiornamento su tutto il territorio nazionale e corsi di specializzazione presso alcuni Tribunali su tutto il territorio italiano ed è tra gli autori delle due edizioni del “Formulario Commentato della Legge Fallimentare” edito da Ipsoa. Oggi Cristiano Poponcini si dedica prevalentemente alle attività del suo Studio. Nel 2017 ha aggiunto ai suoi titoli anche quello di Dottore in Giurisprudenza grazie alla laurea conseguita presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma.

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Un nuovo corso per i responsabili dei manufatti contenenti amianto

Comunicato Stampa

Un nuovo corso per i responsabili dei manufatti contenenti amianto

Un corso in presenza a Brescia l’8, 9 e 10 marzo 2022 per formare i responsabili del rischio amianto (RRA). Il percorso formativo migliora le conoscenze per la localizzazione, caratterizzazione e valutazione dei manufatti contenenti amianto.

 

In Italia continua ad essere elevata l’emergenza relativa all’inquinamento di amianto, malgrado una legge già nel 1992 ne abbia bandito l’estrazione e l’impiego. Sono infatti ancora moltissime nel nostro Paese le coperture in cemento-amianto e decine di milioni le tonnellate di materiali contenenti amianto presenti.

 

In relazione a questa emergenza e per cercare di ridurre i rischi correlati alla presenza di amianto nelle strutture edili, la normativa nazionale – decreto ministeriale 6 settembre 1994 recante “Normative e metodologie tecniche di applicazione dell’art. 6, comma 3, e dell’art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell’impiego dell’amianto” – impone precisi obblighi.

 

Nel documento “Normative e metodologie tecniche per la valutazione del rischio, il controllo, la manutenzione e la bonifica di materiali contenenti amianto presenti nelle strutture edilizie”, allegato al decreto ministeriale del 1994, si indica che:

  • dal momento in cui viene rilevata la presenza di materiali contenenti amianto in un edificio, è necessario che sia messo in atto un programma di controllo e manutenzione al fine di ridurre al minimo l’esposizione degli occupanti”.
  • il proprietario dell’immobile e/o il responsabile dell’attività che vi si svolge dovrà “designare una figura responsabile con compiti di controllo e coordinamento di tutte le attività manutentive che possono interessare i materiali di amianto”.

 

Il corso per formare il responsabile dei manufatti contenenti amianto

Per permettere una formazione adeguata di queste importanti figure professionali, malgrado la carenza di indicazioni ufficiali sulla durata e i contenuti dei percorsi formativi, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza a Brescia l’8, 9 e 10 marzo 2022 un corso di 24 ore in presenza dal titolo “Responsabile dei manufatti contenenti amianto con compiti di controllo e manutenzione”.

 

Il corso ha l’obiettivo di favorire le conoscenze per la localizzazione, la caratterizzazione e la valutazione dei manufatti contenenti amianto, fornire le competenze necessarie per predisporre un piano di manutenzione e controllo di MCA; saper riconoscere le diverse tipologie di materiali contenenti amianto, riconoscere il grado di rischio causato dall’esposizione amianto; saper redigere il programma di controllo e manutenzione, l’informativa agli occupanti, report annuali.

 

Il percorso formativo è rivolto ai tecnici, aventi il compito di controllare i manufatti contenenti amianto e di redigere i piani di manutenzione, e a RSPP/ASPP, formatori, consulenti, coordinatori e tecnici della prevenzione.

 

 

Il docente del corso è Marco Magro, consulente e formatore esperto sicurezza sul lavoro e tematiche relative all’amianto.

 

La normativa e i compiti dei responsabili del rischio amianto

Come indicato dalla normativa, laddove sia rilevata la presenza di materiali contenenti amianto in un edificio, è necessario che sia messo in atto un programma di controllo e manutenzione, un programma che “implica mantenere in buone condizioni i materiali contenenti amianto, prevenire il rilascio e la dispersione secondaria di fibre, intervenire correttamente quando si verifichi un rilascio, verificare periodicamente le condizioni dei materiali contenenti amianto”.

 

In relazione a quanto richiesto dalla normativa il responsabile per la gestione dei materiali contenenti amianto (MCA) deve dunque saper accertare la presenza di MCA, deve saper coordinare e gestire al meglio le attività di manutenzione sui MCA, conoscere le tecniche di bonifica, i rischi e saper applicare le metodiche specifiche sulla valutazione dei rischi. Ed è importante saper gestire le attività di custodia in modo codificato, redigendo il piano di controllo e manutenzione sui MCA, e la comunicazione del rischio.

 

Il programma e le informazioni sul corso

Il corso di 24 ore in presenza “Responsabile dei manufatti contenenti amianto con compiti di controllo e manutenzione” si svolgerà dunque nei giorni 8, 9 e 10 marzo 2022 (9.00/13.00, 14.00/18.00), con esame pratico finale, a Brescia presso la sede di AiFOS Service in Via Branze, 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia

 

Questi alcuni degli argomenti affrontati nelle tre giornate:

  • Normativa italiana e regionale sull’amianto
  • Tipologie materiali contenenti amianto
  • Le malattie principali connesse all’esposizione alle fibre di amianto
  • Modalità di protezione dalle fibre
  • Modalità di campionamento (campioni massivi e aria)
  • Monitoraggi delle fibre aerodisperse
  • Metodologie di analisi
  • Compilazione schede di censimento (esercitazione)
  • Indici di valutazione (versar, regionali)
  • Cenni normativi lavori in quota
  • Valutazione del rischio amianto
  • Predisposizione programma di manutenzione e controllo
  • L’informativa agli occupanti
  • Verifica requisiti operatori amianto e procedure bonifica
  • FAV
  • Gestione rifiuti
  • Sorveglianza sanitaria
  • Responsabilità e sanzioni
  • Uso DPI
  • Vestizione/svestizione
  • Protezione del respiro – attività pratica DPI respiro maschere e fit-test
  • Posizionamento campionatori
  • Campionamenti e valutazioni in campo.

 

Il corso è valido come 16 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, coordinatori alla sicurezza, formatori qualificati seconda area tematica, HSE (area tecnica in materia di sicurezza sul lavoro), Consulenti AiFOS (ambito sicurezza sul lavoro).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/responsabile_dei_manufatti_contenenti_amianto_con_compiti_di_controllo_e_manutezione

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

20 gennaio 2022

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Fund manager, l’ottimismo è più forte di inflazione e pandemia

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  • 21 Gennaio 2022

La pandemia e l’inflazione sono i due argomenti caldi sui mercati finanziari. Due fattori che incidono in modo notevole sulle aspettative di esperti ed analisti. Eppure, nonostante questi due fattori siano molto rilevanti nell’ottica della ripresa economica post pandemica, a quanto pare i fund manager non sembrano essere spaventati più di tanto.

Le convinzioni dei fund manager

fund managerUn sondaggio condotto da Bank of America tra i gestori dei fondi, fa emergere infatti una visione molto ottimistica sui mercati, che si traduce in una posizione fortemente rialzista. Ciò vale soprattutto per quanto l’azionario e le materie prime.
In base ad i risultati del Global Fund Manager Survey, i fund manager si aspettano una frenata dell’inflazione nei prossimi mesi. Inoltre, nonostante le banche centrali stiano cominciando ad allentare le proprie politiche di sostegno, sono convinti che l’economia dovrebbe comunque viaggiare spedita.

Obbligazioni e azioni

È interessante notare come la prospettiva di una Federal Reserve più aggressiva, invece di spingere i Fund Manager verso il comparto obbligazionario (per via dei rendimenti più elevati) ha invece innescato un processo di rotazione all’interno del segmento azionario.
Più precisamente, c’è un disimpegno nei settori più cari, come quello tecnologico, mentre aumenta l‘impegno di quei settori ciclici, che potrebbero beneficiare di una forte ripresa economica e presentano gli indicatori leading più promettenti.
Tra i settori più apprezzati c’è quello bancario, il che si spiega con la prospettiva di un aumento dei tassi di interesse.

Rischio banche centrali

E’ altresì interessante notare come tra i rischi maggiori, i Fund Manager identificano soprattutto le banche centrali come una minaccia. Lo dice il 44%. Invece soltanto il 21% teme l’inflazione. Ancora più eclatante è la percentuale di coloro che temono lo scoppio di bolle speculative, che si ferma al 9%.

Eurozona meglio delle altre

Riguardo alle aree geografiche, i fund manager ritengono che l’area euro sarà quella in grado di marciare più spedita, sulla scorta della riapertura globale dei commerci. A conferma di ciò c’è l’intenzione manifestata dai Fund manager, di aumentare l’esposizione nell’area euro nei prossimi 12 mesi.
Minore appeal l’hanno invece i mercati emergenti, anche per via delle loro valute più volatili, e nonostante il più importante fra questi, ovvero la Cina, sia ritenuto invia di grande miglioramento.

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Ares Ambiente premiata come azienda Best Performer: lo studio realizzato da ItalyPost

Specializzata nel settore dell’intermediazione dei rifiuti e nella gestione di impianti autorizzati, Ares Ambiente nasce nel 2008 a Treviolo (BG). Da allora, l’azienda conduce attività di smaltimento, recupero e trasporto di rifiuti in ottica di efficienza, economicità e trasparenza: criteri riconosciuti oggi anche dal titolo di azienda Best Performer.

Ares Ambiente

Il successo di Ares Ambiente nel Best Performer di Bergamo

Costante solidità economica e finanziaria, unita a un operato aziendale basato su responsabilità e trasparenza verso i partner e la comunità. È così che Ares Ambiente, specializzata nell’intermediazione dei rifiuti e gestione di impianti autorizzati, è riuscita a raggiungere risultati ottimi in tutti i suoi ambiti di attività. Lo attesta oggi anche lo studio realizzato da ItalyPost per il quotidiano “LombardiaPost”, che ha analizzato i bilanci delle imprese di Bergamo con rating equilibrato o ottimo su valori di fatturato ed EBITDA. In tale contesto, l’azienda fondata e guidata da Marco Domizio ha conseguito il titolo di Best Performer: l’assegnazione si è tenuta lunedì 22 novembre 2021 presso il Centro Congressi Papa Giovanni XXIII di Bergamo. “Viviamo da due anni nell’incertezza economica. Tuttavia non abbiamo mai fatto venire meno il nostro impegno a conferire i rifiuti delle attività produttive”, ha commentato con soddisfazione il CEO di Ares Ambiente: “Lo abbiamo fatto nel modo più efficiente possibile e secondo criteri di tracciabilità e pratiche amministrative che rispettano la normativa vigente”.

Ares Ambiente, il CEO Marco Domizio: proseguiamo nel percorso di efficienza e trasparenza

“Abbiamo raggiunto questo risultato grazie a tutti coloro che ogni giorno contribuiscono a consolidare la nostra posizione nel mercato”, ha osservato il CEO di Ares Ambiente, “lavorando con la massima professionalità e con competenze che continuano a crescere e rinnovarsi”. In costante aggiornamento anche in materia di normative e autorizzazioni necessarie, l’azienda di Treviolo opera nella consapevolezza di come la gestione dei rifiuti ricopra un ruolo essenziale nell’esistenza delle persone e dell’ambiente. “È un traguardo che ci rende orgogliosi e ci spinge a mantenerci ai massimi livelli di efficienza nella gestione dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi”, così Ares Ambiente in una nota ufficiale, in cui evidenzia il proprio impegno per “affrontare insieme le sfide del presente e proiettarci in un futuro più sostenibile per le persone e per l’ambiente, perseguendo i nostri obiettivi di trasparenza”.

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