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Febbraio 2022

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Le tappe della carriera di Stefania Bariatti

Le principali tappe professionali di Stefania Bariatti, giurista riconosciuta a livello internazionale.

Stefania Bariatti

Stefania Bariatti: i traguardi accademici

Milanese, classe 1956, Stefania Bariatti è professore ordinario di Diritto internazionale presso l’Università degli Studi di Milano. Autrice di oltre 150 pubblicazioni, ha partecipato come relatrice esperta a numerosi corsi nelle principali università italiane e straniere. Protagonista di un’intensa attività in rappresentanza del Governo italiano, attualmente è Membro del Governing Council dell’International Institute for the Unification of Private Law (UNIDROIT). Iscritta all’Ordine degli Avvocati, per quasi 20 anni ha collaborato come of Counsel presso Chiomenti. Stefania Bariatti si distingue già durante gli anni della formazione. Dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita presso l’Università degli Studi di Milano, diventa ricercatrice di Diritto internazionale, ottenendo poi nel 1994 il ruolo di professore ordinario all’Università di Sassari, dove insegna anche Diritto dell’Unione Europea e della concorrenza. Nel 1997 il passaggio all’Università Milano-Bicocca. In quegli anni, oltre alle attività come docente, per i due Istituti riveste anche la carica di Consigliere di Amministrazione. Viene eletta, inoltre, Presidente di numerose associazioni internazionali che operano nell’ambito del Diritto europeo e internazionale. Nel 2002 il ritorno all’Università degli Studi di Milano, poi l’esperienza come visiting professor a Tolosa e l’impegno come Co-Direttore della Rivista di Diritto Internazionale Privato e Processuale.

Stefania Bariatti: gli altri incarichi professionali

Stefania Bariatti lavora anche come avvocato: nel 2002 avvia infatti la sua esperienza nello Studio Legale Chiomenti, collaborando inizialmente come associate, poi come partner e infine come of Counsel, arrivando a dirigerne la sede di Bruxelles e la practice di diritto della concorrenza europeo e italiano. Un rapporto che si concluderà nel 2021. Ha fatto anche parte del Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana, incaricata di elaborare la versione del “Codice di autodisciplina delle società quotate”. Stefania Bariatti è stata Presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena e di SIAS, oltre che membro dei CdA di ASTM S.p.A. e SIT Group S.p.A.,. Oggi siede nei Board di A2A, MediaforEurope NV e BNL (Gruppo BNP Paribas). E’ stata Vicepresidente dell’Associazione Bancaria Italiana (dove oggi è come membro del Consiglio e Presidente del Comitato Tecnico Antitrust) e membro della giunta di Assonime.

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“La Svolta”: l’imprenditore Pietro Colucci presenta il nuovo progetto editoriale

Realizzare con efficacia la transizione ecologica è possibile solo puntando sull’informazione e sulla formazione: le riflessioni di Pietro Colucci, fondatore del progetto editoriale “La Svolta”.

Pietro Colucci

Nasce “La Svolta”, iniziativa cross-mediale di Pietro Colucci

“Credo fermamente che l’attuale transizione ecologica possa realizzarsi solo se accompagnata da un’adeguata informazione e formazione”: presenta così Pietro Colucci la nuova testata giornalistica “La Svolta”, realizzata insieme alla Direttrice Cristina Sivieri Tagliabue e a Roberto Coizet, fondatore di Edizioni Ambiente, casa editrice specializzata in cultura della sostenibilità. È con loro che “abbiamo condiviso e sostenuto la nuova iniziativa de ‘La Svolta’ per continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica, la politica ed il mondo delle Imprese”, ha dichiarato Pietro Colucci. Per l’imprenditore alla guida di Sostenya, oggi impegnato anche nelle vesti di Direttore Editoriale della testata, l’obiettivo è porre al centro “l’importanza di uno sviluppo che sappia coniugare crescita economica e sostenibilità ambientale, in un quadro di tutela dei diritti e di futuro industriale ispirato all’innovazione tecnologica”.

Pietro Colucci: giovani, innovazione e trasformazioni nel focus del progetto editoriale

“La Svolta” si propone, dunque, come un’iniziativa di tipo cross-mediale: quotidiano di informazione online, settimanale di approfondimento cartaceo e progetto attivo sui social media. È così che, nelle intenzioni di Pietro Colucci, si rende possibile quell’adeguata informazione e formazione, nonché interazione con i lettori, per affrontare temi a dir poco fondanti oggi quali l’ambiente, i diritti umani e le prospettive sul futuro. Tutto ciò con un’attenzione particolare verso il mondo giovanile, l’innovazione e le trasformazioni sociali ed economiche della società contemporanea. “La Svolta”, Società Benefit, è una testata giornalistica partecipata da Sostenya, azionista di controllo del Gruppo Innovatec, che opera nel settore della sostenibilità e della clean technology. Fa capo al Gruppo anche Edizioni Ambiente, storica casa editrice dedicata ai temi della sostenibilità ambientale. Come evidenziato da Pietro Colucci, la promozione per il lancio è partita a inizio febbraio a Milano, con 10 tram personalizzati e una campagna pubblicitaria realizzata in collaborazione con Igp Decaux.

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Antonio Liseno: il Don Alfonso 1890 San Barbato offre un’esperienza culinaria unica

Il San Barbato Resort Spa & Golf sorge a Lavello, in Basilicata, terra natìa del suo fondatore, l’imprenditore Antonio Liseno. Al suo interno una delle perle del luxury resort: il ristorante Don Alfonso 1890 San Barbato, nato da una partnership con Alfonso Iaccarino, proprietario di uno dei più importanti ristoranti al mondo.

Antonio Liseno

Antonio Liseno: la collaborazione con la famiglia Iaccarino

“Avere fiducia nelle persone che lavorano con me, che mostrano lo stesso entusiasmo e che hanno la stessa passione per l’accoglienza, è la base del mio operato”, aveva dichiarato Antonio Liseno nell’intervista rilasciata a “Food & Travel Italia”. In effetti, in quanto a scelta di partner per i propri progetti, si potrebbe affermare che l’imprenditore sappia il fatto suo. Franco Pepe, Chef Niimori Nobuya e Don Alfonso Iaccarino sono alcuni dei nomi illustri con cui ha collaborato. Con quest’ultimo, in particolare, è riuscito a portare la cucina d’autore di uno dei più grandi ristoranti al mondo, il bistellato Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi, all’interno del suo resort. Iaccarino, insieme alla moglie Livia e ai suoi due figli, Ernesto e Mario, ha così trasferito la stessa passione e la medesima filosofia che contraddistinguono la sede originaria in quella di Lavello. Adesso, il San Barbato Resort gode di un ristorante stellato, dove ogni piatto viene realizzato con materie di primissima qualità, poi trattate dalle mani sapienti degli chef che le trasformano in piatti unici, nel gusto e nell’estetica.

Antonio Liseno: nel ristorante del San Barbato i nostri clienti godono di un’atmosfera unica

Antonio Liseno e i suoi collaboratori non lasciano nulla al caso. Per la sala del Don Alfonso 1890 San Barbato si è deciso di puntare sull’eleganza. Qui il nero la fa da padrone: dal colore delle pareti ai posti a sedere. Questa scelta, oltre a conferire alla sala un’atmosfera davvero raffinata, serve per far sì che l’attenzione si concentri sulle ampie vetrate panoramiche e sulla cucina a vista. I protagonisti sono solo loro: i piatti degli chef. Immersi in una tale cornice, gli ospiti vivranno una vera e propria esperienza culinaria interattiva, godendo dello spettacolo offerto dalla brigata di cucina gourmet, con tanto di giochi di luce che accompagnano la preparazione delle pietanze e la mise en place.

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La realizzazione del DVR dalla teoria alla pratica

Comunicato Stampa

La realizzazione del DVR dalla teoria alla pratica

Un corso in videoconferenza il 14 e 21 aprile 2022 per approfondire gli obiettivi della valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro e conoscere le tecniche più efficaci per la redazione del documento di valutazione.

 

Malgrado le trasformazioni del mondo del lavoro, dovute all’evoluzione della tecnologia, all’arrivo di nuovi rischi ed emergenze sanitarie, la valutazione dei rischi continua a rimanere una delle colonne portanti di qualunque strategia di prevenzione di incidenti e malattie professionali nei luoghi di lavoro.

Ricordiamo che Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008) definisce la valutazione dei rischi come la ‘valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza’.

 

Malgrado l’importanza dei processi di analisi e valutazione dei rischi, ancora oggi in molti luoghi di lavoro i rischi non sono adeguatamente valutati o lo sono in modo solo superficiale, senza attenzione ai rischi effettivi e senza un adeguato coinvolgimento di tutti gli attori della sicurezza aziendale.

 

Ci sono percorsi formativi per conoscere le tecniche più adeguate per valutare i rischi? Ci sono esercitazioni che permettono di sperimentare la realizzazione di documenti di valutazione?

 

Il corso in videoconferenza sulla realizzazione del DVR

Proprio per favorire un miglioramento nell’elaborazione dei documenti di valutazione dei rischi (DVR), l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 14 e 21 aprile 2022 un corso in videoconferenza di 8 ore dal titolo “La realizzazione del DVR: dalla teoria alla pratica”.

 

Il corso si pone l’obiettivo di fare il punto sugli scopi della valutazione dei rischi e sulle tecniche più efficaci per la redazione del documento di valutazione.

Dal punto di vista operativo il corso intende fornire un approccio pratico alla valutazione e alla realizzazione di un documento di valutazione dei rischi, anche con l’impiego di esercitazioni e lavori di gruppo.

 

Il percorso formativo, che si terrà tramite piattaforma informatica e in sincrono (tra persone presenti nello stesso momento), si compone di due giornate formative: la prima è incentrata sulla valutazione dei rischi, la seconda è incentrata sul documento di valutazione dei rischi.

 

Il docente del corso è Lucio Fattori, formatore e consulente esperto in tematiche relative alla salute e sicurezza sul lavoro.

 

Il processo di valutazione dei rischi

Ricordiamo che la valutazione dei rischi consiste nel valutare tutti i rischi esistenti per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, e presuppone almeno cinque fasi fondamentali:

  • individuazione e registrazione dei pericoli;
  • valutazione dei pericoli per determinare il livello di rischio;
  • individuazione delle misure di prevenzione e protezione;
  • attuazione delle misure;
  • monitoraggio e revisione.

 

Ad esempio, dopo aver individuato e registrato i pericoli, bisogna valutarli per determinare il livello di rischio che può dipendere da diversi fattori:

  • probabilità che il pericolo si verifichi;
  • gravità degli effetti dopo che il pericolo si è verificato;
  • frequenza e durata dell’esposizione al pericolo.

È poi necessario individuare le misure da adottare per ridurre quanto più possibile il rischio tenendo presente che l’attenuazione dei rischi deve avvenire nel seguente ordine:

  1. eliminazione della fonte di pericolo,
  2. sostituzione della fonte di pericolo,
  3. riduzione dei pericoli derivanti dalla fonte,
  4. isolamento della fonte di pericolo,
  5. protezione del personale per mezzo di dispositivi di protezione.

 

I contenuti del corso e le informazioni per iscriversi

La videoconferenza di 8 ore “La realizzazione del DVR: dalla teoria alla pratica”, organizzata dall’Associazione AiFOS, si terrà nelle seguenti giornate e orari:

  • 14 aprile 2022, dalle 14.00 alle 18.00 (4h)
  • 21 aprile 2022, dalle 14.00 alle 18.00 (4h).

 

Questi i contenuti trattati nelle due giornate.

 

Prima giornata:

– La valutazione dei rischi e i relativi obblighi;

– “Cosa è” e “cosa non è” il DVR;

– Documentazione di supporto per la VdR;

– Errori più comuni nella valutazione dei rischi.

 

Seconda giornata:

– DVR: contenuti, struttura e organizzazione;

– Criteri di redazione;

– DVR, collaborazione e consultazione;

– Il piano di miglioramento.

 

La partecipazione al corso vale come 8 ore di aggiornamento per RSPP, ASPP, Formatori Area 2, Coordinatori alla sicurezza. Corso valido per Manager HSE (UNI 11720:2018 – area tecnica in materia di sicurezza sul lavoro) e Consulenti AiFOS (ambito sicurezza sul lavoro).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/la_realizzazione_del_dvr_dalla_teoria_alla_pratica

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected] –  [email protected]

 

 

24 febbraio 2022

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Municipia S.p.A.: la tecnologia a servizio della sicurezza urbana, i progetti della società

Strumenti predittivi e analisi dei big data: Municipia S.p.A. offre risposte efficaci e tecnologicamente avanzate per una gestione efficiente della sicurezza nei centri urbani.

Municipia S.p.A.

Sicurezza urbana: l’approccio di Municipia S.p.A., società del Gruppo Engineering

L’innovazione tecnologica a servizio della sicurezza urbana: Municipia S.p.A. supporta quotidianamente in questo ambito le amministrazioni locali implementando progetti che si basano sull’applicazione di nuove tecnologie funzionali a monitorare in tempo reale ciò che succede in città e a elaborare predizioni a partire dai dati raccolti. In tal modo la gestione della sicurezza urbana diventa più efficiente: la società del Gruppo Engineering in particolare crea infrastrutture a supporto della sicurezza urbana, stradale e sociale attraverso l’installazione di reti di sensori e telecamere, arredi urbani intelligenti, pannelli a messaggio variabile, sensori di nuova generazione strategicamente posizionati e capaci di rilevare eventi e registrare diversi tipi di informazioni e movimenti per rendere più efficaci le attività di analisi dei fenomeni del territorio e supportare i processi decisionali. Risposte efficaci e tecnologicamente avanzate quelle proposte da Municipia S.p.A. nell’ottica di ridurre il senso di insicurezza e i potenziali pericoli in città.

Municipia S.p.A.: sicurezza urbana e qualità della vita, il valore della tecnologia

Nella vision di Municipia S.p.A. nuove tecnologie e strumenti predittivi in grado di analizzare i big data raccolti dall’ambiente urbano possono fare la differenza nella realizzazione di soluzioni integrate di sicurezza attiva. La questione della sicurezza urbana d’altronde occupa un ruolo di rilievo nell’opinione pubblica e nel dibattito politico sull’amministrazione delle città: l’impegno nel migliorare la qualità della vita dei cittadini, elemento fondamentale di sviluppo sociale, non può prescindere da quello per politiche di sicurezza funzionali. L’applicazione di nuove tecnologie, la conoscenza in tempo reale di ciò che succede in città attraverso l’interpretazione degli eventi, le predizioni basate sui dati raccolti, l’analisi e la combinazione dei dati stessi sono alla base del modello attraverso cui Municipia S.p.A. si propone di ridisegnare il concetto di "sicurezza urbana" nelle città: integrata, più immediata e vicina ai cittadini e ai loro reali bisogni, più funzionale alle decisioni da assumere e a un miglior controllo del territorio.

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Arriva anche nella splendida Loreto la campagna di sensibilizzazione al Buon Senso dedicata alla Via della Felicità.

Grazie all’impegno dei suoi volontari, la guida al sano vivere scritta da L. Ron Hubbard agl’inizi degli anni Ottanta ha raggiunto le attività del centro storico della conclamata città di Loreto che con il suo Santuario è ormai riconosciuta in tutto il Mondo.
La scelta di azioni e decisioni richiede capacità e saggezza, non solo l’interesse del gruppo. Con 21 precetti, La via della felicità di L. Ron Hubbrd aiuta una persone nelle scelte da prendere nel corso della vita. Potrebbe trattarsi del primo codice morale non religioso basato interamente sul buon senso.
Dalla Regola Aurea:’ Non fare agli altri quello che non vorresti che venga fatto a Te!’, a precetti come ‘Non Rubare’, ‘Non Assassinare’ che ben ci ricordano i comandamenti descritti nel Vecchio Testamento.
Oggi la Via della Felicità è pubblicata in ben 97 lingue e promossa in ben 107 paesi. Il suo obbiettivo: ripristinare il decoro e la prosperità nella collettività.
Nel ricevere una copia, una commessa di un negozio di Articoli Religiosi ha esclamato:’ Una Via della Felicità nelle Marche?!….Ci piace!’. Grazie alla copertina appositamente dedicata al territorio marchigiano dove sono rappresentate le foto del Monte Conero, lo Sferisterio, la Rotonda di Senigallia e il Mare Adriatico, la Via della Felicità nelle Marche ha il desiderio di alzare il morale di tutte le persone che ricevono una copia; consigli per vivere all’insegna del Buon Senso in direzione di una vita migliore.
Quando viene a mancare il buon senso, allora iniziano a palesarsi i comportamenti scorretti e piano piano il degrado diventa sempre più evidente.
Non a caso parlando con moltissime persone i volontari hanno spesso sentito esprimere il concetto che il male di questa società è proprio dovuto a un abbassamento del valore morale, e di conseguenza molte buone maniere sono venute men, al punto che alcune disonestà sono considerate normali.
Il risultato che più danneggia la civiltà e impedisce il suo progresso è che più la morale si abbassa più aumenta la sfiducia e automaticamente il Senso di Responsabilità scompare. E proprio l’assenza di Responsabilità sta generando la confusione sociale in ogni campo e istituzione. Nessuno ha “la responsabilità” per cui nessuno risolve i problemi e di conseguenza trovare soluzioni è solo una parvenza di tentativi che il più delle volte sono motivati da interessi economici, più che per un genuino senso di responsabilità.
Di questo passo dove andremo a finire? Qualcuno pone l’ipotesi che l’evoluzione tecnologica e l’inserimento della digitalizzazione come modo di vivere possa ridurre le problematiche e di conseguenza dei costi cercando di tracciare e permettere così un’individuazione immediata della nascita del problema.
Ma è realmente così? Per quanto la tecnologia oggi sembra essere in grado di ascoltarci e darci risposte lampo, si denuncia il suo limite, ovvero “l’incapacità di stabilire il buon senso nella Società!”. E questo è chiaramente dimostrato dal fatto che la tecnologia non ha evitato la pandemia, non ha evitato crisi economiche, e tutt’ora in questo momento, ci troviamo sotto minaccia di una guerra.
Tutto questo apparente progresso, da solo, non ha risolto i problemi più importanti: nonostante l’Agenda ONU 2030, la tecnologia non sta aiutando la risoluzione di queste piaghe sociali. Spesso infatti non è insolito che alcune persone esclamino:’ Ma non si stava meglio prima?!’, riferendosi ai tempi in cui si viveva in un mondo meno complesso, eppure con quei ‘valori’ che sono il riflesso di un ‘Vivere e Sano e Felice e all’Insegna del Buon Senso!’.
L’invito è quindi rivolto a tutti! Conoscere i 21 precetti affinché si ristabilisca l’integrità e il valore di ogni individuo, con l’obbiettivo di sviluppare un progresso all’insegna del buon codice morale. Allora forse il progresso tecnologico potrebbe essere un valido strumento per migliorare la società!
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Edizione, Alessandro Benetton: “CdA di primissimo livello, due donne tra gli indipendenti”

Due "importanti ingressi" e altrettante "gradite riconferme" per il CdA che affiancherà Alessandro Benetton nella sua nuova avventura in Edizione.

Alessandro Benetton

Edizione, Alessandro Benetton: "Costruire team di lavoro solido step fondamentale"

"Vi avevo promesso che avrei raccontato la mia esperienza in Edizione, e quindi eccomi qui. In ogni azienda, un primo passaggio fondamentale è costruire un team di lavoro solido, e dato che in Edizione abbiamo da poco ufficializzato il nuovo Consiglio di Amministrazione, ci tengo a presentarvelo". Inizia con queste parole il messaggio recentemente apparso sui social di Alessandro Benetton. L’imprenditore ha da poco preso in mano le redini della Holding di famiglia: il suo compito come neo Presidente è reinterpretarne l’approccio industriale e riportare Edizione ad essere nuovamente punto di riferimento italiano nel mondo. E la discontinuità inizia non solo con un nuovo modo di comunicare, ma soprattutto con una squadra di "primissimo livello". Nel CdA, oltre allo stesso Alessandro Benetton e all’Amministratore Delegato Enrico Laghi, siederanno in rappresentanza della famiglia anche Carlo Bertagnin Benetton, Christian Benetton ed Ermanno Boffa. Sono quattro invece i consiglieri indipendenti eletti dall’Assemblea dei Soci: "Due di questi sono in realtà due gradite conferme: Claudio De Conto e Vittorio Pignatti-Morano Campori, persone che hanno dimostrato negli anni il valore del loro contributo".

Alessandro Benetton: nel CdA spazio a donne di "caratura internazionale"

I seggi restanti tra gli indipendenti saranno invece occupati da due volti nuovi. Ad accompagnare Alessandro Benetton e cugini nel nuovo corso di Edizione anche Irene Boni e Francesca Cornelli. AD di Talent Garden e con passato in Yoox Net-A-Porter, Irene Boni porterà in Edizione le sue competenze nel mondo della tecnologia e dell’innovazione, con un focus sui giovani talenti del futuro digitale. Francesca Cornelli, economista e Dean and Professor of Finance alla Kellogg School of Management, contribuirà con il profondo know-how sui temi della business education e dello sviluppo manageriale: "Entrambe figure di caratura internazionale – scrive Alessandro Benettonche sono orgoglioso di poter contare tra i membri di questo Consiglio". L’ingresso di Boni e Cornelli, fa sapere la Holding in una nota, "amplia il network relazionale internazionale del Gruppo e lo spettro di competenze distintive e di elevato profilo che abbraccia i settori del management, della finanza e M&A così come i temi di governance, educazione, innovazione e tecnologia".

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La SEO è morta, lunga vita alla SEO!

Data per morta da tantissimi anni la SEO (Search Engine Optimization) è più viva che mai perché è integrata in ogni aspetto del digital marketing.

Infatti esiste una seo per i social, esiste una seo per i video che carichiamo su youtube, esiste una seo per le immagini. Inoltre la seo si sposa benissimo per le campagne a pagamento su Google ed è fondamentale quando si realizza un sito web.

Tutte le web agency sanno bene che è così.

Andiamo per gradi e vediamo il perché la SEO è sempre sulla cresta dell’onda.

La SEO nei social

In ogni contenuto social pubblichiamo foto e video, in questo caso l’ottimizzazione SEO è importante per dire all’algoritmo del social chi è il nostro lettore tipo. Insomma questo tipo di ottimizzazione aumenta la possibilità di visibilità organica di un contenuto.

Inoltre potrebbe ridurre i costi e migliorare le performance di una campagna a pagamento.

Su LinkedIn esiste una vera e propria ottimizzazione SEO del profilo e dei contenuti pubblicati, si tratta di operazioni fondamentali per farsi trovare da recruiter ed aziende o per trovare clienti e contenuti informativi.

La SEO per immagini

Si tratta di una tecnica fondamentale, infatti Google Immagini è il terzo motore al mondo di ricerca. Inoltre i suoi risultati li trovi sempre sulla Serp di Google.

Si ottiene inserendo il titolo, l’oggetto e i tag cliccando su tasto destro, proprietà e poi dettagli nei formati jpg, inoltre aggiungendo l’alt tag delle immagini una volta caricati su wordpress.

Anche nominare correttamente le immagini è molto utile per migliorare la loro visibilità. Chiaramente è importante evitare il keyword stuffing e preferire un numero minimo di parole chiave descrittive.

La SEO su Youtube

I video sono uno strumento potentissimo che sta prendendo sempre più spazio nel marketing. Alla fine youtube non è soltanto un social, ma anche il secondo motore di ricerca al mondo.

L’ottimizzazione dei video deve essere fatta a livello di piattaforma dopo il caricamento. Il nome file incide molto limitatamente. Maggiore spazio ce l’ha l’inserimento di parole chiave nel titolo e nella descrizione.

Come tutte le strategie SEO, anche questa ha bisogno di tempo. Quando si parla di SEO parliamo sempre di tempi lunghi per ottenere risultati importanti.

La SEO è una maratona: ci vuole allenamento, perseveranza e pazienza. L’advertising invece è più operativo ed è più simile alle gare dei velocisti.

La SEO per Google Ads

Fare campagne pubblicitarie su Google per un sito che ha avuto una buona ottimizzazione SEO è molto più facile e redditizio.

Per prima cosa si possono trovare facilmente le keyword giuste su cui biddare, dall’altra le campagne saranno più efficienti e avranno costi inferiori grazie a migliori punteggi di qualità.

La coerenza è fondamentale in questo tipo di campagne, quindi Google premia chi acquista parole chiave che sono allineate con la landing page.

Insomma, la SEO non è morta ma è più viva che mai. Il motivo è semplice perché si basa sui nostri bisogni, le nostre aspirazioni e prende forza dai nostri desideri e dalle nostre paure. Noi siamo fatti di SEO.

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Come accelerare il metabolismo in maniera naturale

Perdere peso rapidamente è un desiderio che tutti vorrebbero vedere realizzato, a maggior ragione con l’avvicinarsi della bella stagione. Iniziare una dieta a ridotto apporto calorico e per di più senza abbinarla ad un corretto esercizio fisico, non fa altro che affamare e rallentare il metabolismo.Il trucco per dimagrire velocemente è invece quello di accelerare il metabolismo.

Velocizzare il metabolismo: ecco cosa fare

Per dimagrire velocemente occorre accelerare il metabolismo basale. Ma come si può velocizzare il metabolismo in maniera naturale? Gli aspetti essenziali che devono essere presi in considerazione sono: una corretta alimentazione, una costante attività fisica e l’utilizzo di integratori a base di erbe ed ingredienti naturali.

Alimentazione: la dieta chetogenetica

Una dieta corretta è fondamentale innanzitutto per il nostro benessere, utilizzando poi alcuni accorgimenti , si può enfatizzare la perdita di peso aumentando il metabolismo. Se si incrementa l’apporto di lipidi e proteine, diminuendo al contempo quello dei carboidrati , l’organismo si trova privato di un’importante fonte di energia, gli zuccheri, ed inizia a bruciare il grasso accumulato stimolando la perdita di peso. Il processo che si attiva riducendo la quota dei carboidrati nella dieta è detto chetosi: il fegato produce i cosiddetti corpi chetonici,ovvero molecole di scarto ,attraverso un processo che avviene solitamente durante il periodo di digiuno. Gli alimenti da privilegiare sono quindi quelli a basso indice glicemico :verdure in grandi quantità,olio di oliva per condire, pesce azzurro, uova, legumi. La frutta va consumata con moderazione; gli spuntini di frutta oleosa, come mandorle, pistacchi, noci,semi, sono un ottimo apporto di grassi e proteine.

Attività fisica

Un’alimentazione adeguata ha tuttavia necessità di essere accompagnata da attività fisica regolare. L’allenamento per dimagrire deve essere sempre composto da una parte di attività aerobica e da una di esercizio muscolare. La scelta dello sport varia in base alle preferenze: corsa, bici,spinning e nuoto sono esempi di discipline che prevedono un lavoro aerobico, valido per accelerare il metabolismo e incrementare il dispendio energetico. Pesi, attrezzi e corpo libero ma anche yoga e pilates, sono invece efficaci per la tonificazione e l’incremento muscolare. L’ideale sarebbe infatti abbinare ad un’attività aerobica di bassa intensità, come può essere la camminata, una sessione di potenza , per poter, allo stesso tempo , bruciare calorie e tonificare.

Integratori

A dare un’ulteriore spinta al metabolismo contribuiscono integratori specifici a base di erbe ed ingredienti naturali. Il più conosciuto è indubbiamente Keto-light.net. Questi integratori servono a potenziare il lavoro che già si sta facendo con l’alimentazione, aiutando inoltre a ridurre i sintomi iniziali di una dieta chetogenetica. Si tratta di prodotti costituiti da estratti naturali con notevoli proprietà antiossidanti e insieme dimagranti. La radice di zenzero: col suo gusto piccante, agisce come antinfiammatorio e antiossidante, riduce il gonfiore addominale, promuove la perdita di peso e fa diminuire i livelli di zucchero nel sangue. Il lampone, molto utilizzato nei rimedi fitoterapici, ha proprietà antiossidanti ,drenanti e antinfiammatorie. La radice di Ashwagandha è un vero e proprio super cibo: è antinfiammatoria e ha un effetto positivo sull’umore, funge da supporto alle ghiandole surrenali per regolare lo zucchero nel sangue e la produzione di ormoni.

Combinare in modo appropriato dieta,attività fisica e integratori, contribuisce ad accelerare il metabolismo e favorisce il dimagrimento. Questi tre elementi devono essere sempre bilanciati tra loro e inseriti in uno stile di vita equilibrato.

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UniTreEdu annuncia il nuovo dipartimento “Storia e Cultura del Sud”

L’Università UniTreEdu farà partire un nuovo dipartimento “Storia e cultura del Sud” dal mese di Febbraio con attività seminariale mensile fino a Giugno. A Settembre il dipartimento conta di presentare un programma ben strutturato e comprensivo delle traiettorie costitutive della storia e della cultura del sud Italia, in cui la musica, l’arte, la poesia, il dialetto si intersecano con eventi storici, pensiero filosofico, continuità nelle tradizioni. Il dipartimento è stato ideato e voluto dal Prof. Silvio Bolognini, Rettore della UniTreEdu, che al fine di unire le specificità delle traiettorie scelte ha nominato un coordinatore di dipartimento.

La necessità di ampliare un programma didattico già ricco ed eterogeneo con uno specifico dipartimento rivolto al Sud Italia nasce dalla convinzione di dover ampliare la conoscenza interdisciplinare del sud Italia, delle sue caratteristiche peculiari, della memoria storica ad esse afferente e del sistema dei valori e di convivenza di cui è portatrice, valorizzandone il ruolo e la significatività all’interno del contesto nazionale.

Gli scenari previsti dal piano didattico non coinvolgeranno soltanto l’attività educativo formativa ma anche la convegnistica, lo sprone alla ricerca, la sensibilizzazione e la pubblicazione scientifica, il dialogo con le realtà e le menti che rappresentano una presenza di eccellenza del territorio coinvolto.

L’attività seminariale si aprirà il 24 Febbraio e mensilmente l’UniTreEdu sulla sua piattaforma on line ospiterà nomi noti e meno noti sia del mondo accademico sia della cultura divulgativa a latere, il tutto a fornire strumenti di riflessione e ricerca su un territorio che ha ancora molto da esprimere.

L’attività seminariale di “Storia e cultura del Sud” è frequentabile con l’iscrizione a UniTreEdu, che permette di seguire liberamente, senza oneri aggiunti e comodamente da casa, tutte le attività culturali dell’Ateneo. Tra queste sono incluse la frequenza alle lezioni online in modalità “live”, selezionabili tra oltre 300 corsi; conferenze e seminari extraaccademici e iniziative culturali organizzate da UniTreEdu; spazi riservati per interagire con i professori UniTreEdu, docenti e professionisti qualificati appartenenti a ogni campo del sapere, e accesso esclusivo al materiale didattico riservato.



Per informazioni ulteriori si può visitare il sito UniTreEdu.com e il canale youtube UniTreEdu.

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Da classico hotel a Eco Hotel Certificato

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  • 20 Febbraio 2022
𝗘𝗰𝗼𝗪𝗼𝗿𝗹𝗱𝗛𝗼𝘁𝗲𝗹 è la società specializzata in 𝗦𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗔𝗺𝗯𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗛𝗼𝘁𝗲𝗹, che accompagna gli albergatori in un 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗴𝗿𝗮𝗱𝘂𝗮𝗹𝗲 di 𝗧𝗿𝗮𝗻𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗘𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗖𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

A differenza di tutti gli altri enti o società generiche che certificano chiunque, il nostro 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 è 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗮𝗹𝗯𝗲𝗿𝗴𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗮𝗹𝗯𝗲𝗿𝗴𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶.
Il che per l’albergatore vale la 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮 di 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗴𝘂𝗶𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗯𝗲𝗿𝗴𝗵𝗶𝗲𝗿𝗼, gradualmente in ogni passaggio.

Milano, 17/02/2022. EcoWorldHotel nasce da albergatori per albergatori, con lo scopo di aiutare i nostri colleghi a compiere la propria transizione ecologica e lo fa in 𝟮 𝗺𝗼𝗱𝗶 𝗲𝘀𝘁𝗿𝗲𝗺𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶:

1. la Certificazione Ecologica EcoWorldHotel e…
2. il primo e unico Eco Shop Specializzato e totalmente dedicato alle forniture eco-sostenibili per Hotel.

La Certificazione è uno strumento davvero potente perché differenzia all’istante l’hotel da tutti gli altri concorrenti…
e in un mercato che fa sempre la guerra del prezzo è qualcosa di davvero fondamentale.

Mentre l’Eco Shop invece agevola l’albergatore nella ricerca e nella fornitura di prodotti Eco, Bio e Green al 100%, che fanno bene alle sue tasche e alla salute di clienti e collaboratori!

I vantaggi di avere la certificazione EcoWorldHotel a ufficializzare l’attenzione all’ambiente, sono molteplici e sicuramente tutti alla portata dell’albergatore!
Per essere Eco non importa il tipo di struttura che si ha, ma quali sono le politiche e i prodotti utilizzati.

Infatti il passaggio ad Eco Hotel è graduale e passa dall’utilizzo dei prodotti Eco, Bio e Green, fino alle accortezze comportamentali diffuse nella struttura, che fanno risparmiare soldi mentre il mondo risparmia CO2, plastica e inquinamento in genere.

𝗟’𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗱𝗼𝘁𝘁𝗶 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗶 sarà il primo riflettore puntato sulla transazione ecologica di ogni hotel, capace di farlo distinguere dalla concorrenza.

Noi siamo albergatori e abbiamo lo stesso ideale di sostenibilità, per questo vogliamo aiutare gli altri albergatori a muovere i primi passi in questa direzione, a prescindere dalla certificazione o meno.

Per scoprire con noi quanto sia facile arrivare fino alla certificazione di Eco Hotel visitate i nostri siti e scriveteci dalla pagina contatti:

Certificazione: https://ecoworldhotel.com/
Shop prodotti: https://shop.ecoworldhotel.com/
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Mercati, l’Authority ESMA avverte: rischi elevati, preoccupano i piccoli investitori

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  • 20 Febbraio 2022

Il clima sui mercati finanziari rimane molto nervoso. Come se non bastasse la faticosa ripresa dalla pandemia, a peggiorare la situazione ci sono le tensioni geopolitiche (specialmente in Ucraina). Questo è in sintesi il monito che viene lanciato dalla Esma (Autorità Europea degli strumenti finanziari e dei mercati).

Lo stato dei mercati secondo ESMA

esma mercatiNella primo report rilasciato dall’Authority in questo 2022, vengono messi in evidenza i fattori di rischio e le vulnerabilità dei mercati finanziari.
L’autorità Europea ha sottolineato come le condizioni complessive dell’economia stiano continuando a migliorare, ma rimangono ancora le incertezze riguardo all’impatto della crisi sanitaria. E rimane anche il timore che possano esserci nuove ondate.

Rischio correzioni

Questo fattore di incertezza, secondo la Esma, dovrebbe indurre gli operatori di mercato a considerare di correzioni anche brusche.
Del resto – sottolinea l’EMSA – già lo scorso anno ci sono stati due episodi di improvvisi sell-off. Il primo innescato dalla vicenda Evergrande, il secondo legato invece allo scoppio della variante Omicron.
Non bisogna quindi escludere che ci siano nuove escursioni di volatilità sui mercati finanziari. Questo discorso vale a maggior ragione alla luce delle tensioni geopolitiche crescenti in Ucraina.

Gli investitori al dettaglio sono più esposti

L’autorità Europea dei mercati esprime una profonda preoccupazione soprattutto per la categoria più debole degli investitori, ossia quelli al dettaglio.
La partecipazione di questi individui non professionisti ai mercati finanziari è andata crescendo nel corso degli ultimi anni. La convenienza e le caratteristiche abbastanza intuitive delle piattaforme di trading mobile, hanno ampliato la platea di investitori (tralasciando peraltro il problema di sapere se un broker è affidabile, ma questa è un’altra storia). L’Esma sottolinea però che questo amplia anche il panorama dei rischi, perché gli investitori non professionisti spesso sono anche poco consapevoli delle insidie dei mercati.
Si muovono con l’aspettativa di una crescita significativa dei prezzi, senza ponderare rischi associati.

Fattori ESG e crypto

L’autorità europea ha inoltre evidenziato come le aspettative di inflazione più elevate creino preoccupazioni riguardanti al rischio di duration.
Inoltre nel report si parla anche di finanza sostenibile. È evidente che è aumentato l’interesse degli investitori sui mercati finanziari riguardo i prodotti ESG. Gli indicatori di momentum che evidenziano l’interesse sono tutti in positivo.
Il patrimonio dei fondi sostenibili e così cresciuto del 9% nella seconda metà del 2021. Allo stesso tempo i mercati obbligazionari ESG sono cresciuti del 19%. Questo forte impulso genera preoccupazione, riguardo alla possibile sopravvalutazione degli asset finanziari grenn.

L’ultimo avvertimento lanciato da Esma riguarda poi il settore delle criptovalute. Sui mercati i movimenti di valute digitali hanno raggiunto un nuovo picco record, alimentato dall’appetito degli investitori verso asset più rischiosi, ma anche da parte dell’ingresso nel mercato degli investitori istituzionali.

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Pietro Colucci, cedute le azioni Innovatec: la maggioranza passa alla holding Sostenya

Nato nel 2009 su iniziativa di Pietro Colucci, il Gruppo Sostenya opera nel settore dei servizi per l’ambiente e in quello delle energie rinnovabili.

Pietro Colucci

Pietro Colucci: la nuova composizione dell’azionariato di Innovatec

Pietro Colucci, figura di primo piano nel settore della Green Economy, ha ceduto la propria quota di Innovatec alla holding di famiglia Sostenya Group. L’operazione si è conclusa lo scorso 27 dicembre con il passaggio di proprietà delle 42,515 milioni di azioni detenute da Pietro Colucci, pari al 46,15% del capitale sociale di Innovatec. Oggi è dunque Sostenya l’azionista di riferimento, mentre il 53,38% è invece sul mercato. L’azionariato di Innovatec, a partire da aprile, sarà diviso unicamente tra la holding della famiglia Colucci (46,62%) e il mercato.

Pietro Colucci: il 2021 di Innovatec

L’ingresso di Sostenya nel capitale di Innovatec arriva a conclusione di un periodo particolarmente propizio per la società presieduta da Pietro Colucci. Nel 2021, grazie soprattutto all’ingente flottante presente sul mercato, il valore delle azioni di Innovatec è infatti schizzato a +97%, con un aumento record del 111% registrato nell’ultimo trimestre. Un successo frutto del percorso di sviluppo portato avanti dall’azienda leader nel settore della CleanTech. Tra i principali traguardi raggiunti recentemente da Innovatec si segnala l’ingresso in Cobat, azienda leader nella gestione dei rifiuti e nel recupero dei materiali. Grazie ad un’operazione da 9,5 milioni di euro, la società oggi detiene il 56,45% del capitale sociale. Un investimento con un obiettivo lungimirante: Cobat è infatti specializzata nel recupero delle batterie a litio utilizzate per i veicoli elettrici. Un’operazione strategica ai fini dell’inserimento in una filiera dell’economia circolare estremamente promettente.

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Nuove risorse finanziarie per il Gal l’Altra Romagna

A seguito di approvazione di variante del Piano di Azione Locale, certificata dalla Regione Emilia Romagna, sono in arrivo nuove risorse finanziarie per il Gal L’Altra Romagna nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.

L’ente, presieduto dal Presidente Bruno Biserni, si è subito attivato, convocando un Consiglio di Amministrazione finalizzato all’approvazione delle risorse finanziarie da destinare a 3 bandi le cui graduatorie non erano ancora concluse definitivamente per insufficienza di risorse.

Tali risorse consentiranno di:

  • Finanziare i progetti di 10 Amministrazioni comunali, all’interno dell’Azione 7.4.02 “Strutture per servizi pubblici” – 2° edizione per circa di 960.000 €;
  • Finanziare i progetti di 24 aziende agricole, all’interno dell’Azione 4.1.01 “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema” per un totale superiore a di 1.185.000 €;
  • Finanziare il progetto di 1 microimpresa extra-agricola, all’interno dell’Azione A.2.3.8 “Qualificazione delle microimprese extra-agricole in zone rurali” per un totale di 30.000,00€

Con lo scorrimento delle 3 graduatorie, il territorio forlivese-cesenate e faentino, riceve una dotazione di quasi 2.200.000 € ripartito circa al 50% tra enti pubblici ed imprese private.

Con questo scorrimento delle graduatorie, i fondi riservati agli Enti Pubblici del territorio, destinati alla ristrutturazione di edifici di importanza storico architettonica per attività di servizi pubblici ammontano ad oltre 2 mln di €.

A questo importo si aggiunge all’ammontare dei fondi già concessi nella prima edizione del medesimo bando nella quale anche allora furono concessi poco meno di 2 mln di €. Pertanto nelle due edizioni di tale bando, il valore totale complessivo finanziato con questa Misura inserita nella strategia del GAL, ammonta a 4 mln di €, per complessivi 23 progetti finanziati.

Con lo scorrimento delle graduatorie anche il mondo imprenditoriale privato (in particolare le imprese agricole), beneficia di ulteriori risorse aggiuntive di 1.185.000, che sommandosi a 1.600.000 € già concessi nelle fasi iniziali della programmazione, porta la dotazione finanziaria complessiva per le imprese agricole ad oltre 2.750.000 €, finanziando complessivamente 73 imprese aventi diritto e candidate con esito positivo al bando.

“Con questa manovra – dichiara il Presidente Bruno Biserni – raggiungiamo l’obiettivo che ci eravamo prefissati, vale a dire quello di soddisfare tutti i beneficiari delle nostre graduatorie, rimasti sino ad oggi non finanziabili solo per risorse finanziarie insufficienti”.

“Ci siamo attivati sin da subito come Consiglio di Amministrazione, dopo l’ufficialità pervenuta dal Servizio Regionale, per mettere fin da subito i singoli beneficiari sia pubblici che privati nella condizione di ricevere la propria notifica di concessione del contributo nell’immediato”.

“Quest’azione – prosegue il Presidente – riveste un’importanza fondamentale, considerando che si andranno a soddisfare i progetti di enti pubblici e di aziende private all’incirca in egual misura”

L’ufficio stampa

GAL L’ALTRA ROMAGNA

[email protected]

 

 

 

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Webinar: fattore umano, sostenibilità e benessere psicosociale

Comunicato Stampa

Webinar: fattore umano, sostenibilità e benessere psicosociale

 

Il 24 febbraio 2022 un webinar si sofferma sul fattore umano nell’organizzazione aziendale e sul legame tra benessere psicosociale e sostenibilità. Durante il webinar saranno presentati i lavori che hanno conseguito il Premio Tesi di Laura AiFOS 2021.

 

La sostenibilità e lo sviluppo sostenibile sono ormai concetti che stanno acquisendo, in relazione alle future sfide ambientali, economico e sociali, sempre più forza e importanza anche nelle strategie d’impresa. Per favorire un equilibrio dinamico tra qualità ambientale, sviluppo economico ed equità sociale, è ormai evidente che ogni azienda deve poter garantire la sicurezza e il benessere fisico e psicosociale dei lavoratori.

 

È insomma necessario che il fattore umano – “il lavoratore” – diventi sempre più il “centro” dell’organizzazione aziendale. Il management aziendale, mettendo in atto azioni a supporto della persona e del suo benessere, deve riconoscere il ruolo di attore principale al lavoratore, considerato il fondamento delle organizzazioni.

 

Il webinar su fattore umano, sostenibilità e benessere psicosociale

Proprio per parlare di questi temi e ricordare il legame tra sostenibilità e benessere, la Fondazione AiFOS, in collaborazione con l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS), organizza per il 24 febbraio 2022 il convegno gratuito, in modalità webinar, “Benessere psicosociale e sostenibilità. Il «fattore umano» al centro dell’organizzazione aziendale”.

 

La Fondazione AiFOS è una realtà filantropica attenta ai temi di promozione della cultura della sicurezza sul lavoro, dell’istruzione, della formazione e della sostenibilità. Uno degli obiettivi della Fondazione è quello di aumentare la consapevolezza che vivere in un mondo sano e sicuro, attento ai temi del benessere sociale, sia la base per uno sviluppo sostenibile della comunità. Durante il webinar verranno presentati anche i lavori premiati in relazione al Premio tesi di laurea 2021 indetto dalla Fondazione.

 

Il webinar si soffermerà non solo sui temi della sostenibilità, della sicurezza e del benessere psicosociale, ma anche sull’importanza di mettere il fattore umano al centro dell’organizzazione aziendale. Non è il profitto a dover essere al primo posto, ma il lavoratore che, se trattato con il giusto peso e la giusta dignità, porterà l’azienda al successo.

 

Le tesi vincitrici di quest’anno sottolineano proprio questi fondamentali aspetti, facendo emergere l’importanza dell’uomo, in qualità di lavoratore, e delle sue esigenze.

 

Il Premio tesi di laurea 2021 su sicurezza e sostenibilità

Attraverso il “Premio tesi di laurea nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro e sostenibilità” dal 2014 la Fondazione AiFOS favorisce lo sviluppo, la riflessione e l’elaborazione di idee innovative in materia di sostenibilità e di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

In particolare le tesi discusse tra il 9 novembre 2020 ed il 31 ottobre 2021 hanno affrontato i seguenti temi:

  • Salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro (ambito giuridico, normativo, organizzativo; ambito tecnico, ingegneristico, medico; ambito psicologico, educativo, formativo, relazionale);
  • Sostenibilità in ambito lavorativo (benessere organizzativo, parità di genere, lavoro dignitoso, diversity management, conciliazione vita-lavoro, corretta gestione ambientale e consumo aziendale responsabile, …).

 

Ricordiamo che tutte le tesi di laurea che hanno partecipato al Premio sono pubblicate nella biblioteca virtuale di libera consultazione “Biblioteca Tesi Sicurezza”, una biblioteca che ha raggiunto, con successo, il suo primo anno di vita.

 

Il link per accedere alla Biblioteca Tesi Sicurezza:

https://bibliotecatesi.fondazioneaifos.org/

 

Il programma del convegno e le informazioni sul webinar

Per parlare di fattore umano, sostenibilità e benessere psicosociale si terrà giovedì 24 febbraio 2022 – dalle ore 14.30 alle ore 16.30 – il convegno, in modalità webinar, “Benessere psicosociale e sostenibilità. Il «fattore umano» al centro dell’organizzazione aziendale”.

 

14.30-14.45 Paolo Carminati, Presidente Fondazione AiFOS

Apertura lavori

 

14.45-15.15 Luca Solari, Professore Ordinario Organizzazione Aziendale UniMiPresidente Comitato Scientifico Fondazione AiFOS

Lectio Magistralis – Il “fattore umano” al centro dell’organizzazione aziendale

 

15.15-16.15 Dialogo con i vincitori del “Premio Tesi di Laurea Fondazione AiFOS” 2021

Modera: Luca Solari

 

  • Angelica Vesco, Università degli Studi di Padova, “Il benessere dei dipendenti per la produttività e il successo aziendale”
  • Pamela Rita Giampino, Università degli Studi di Palermo, “First person, dignità e benessere del lavoratore per uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Il modello Cantine Settesoli”
  • Martina Aceto, Università della Calabria, “‘Braccianti o merci?’ Le violenze e lo sfruttamento delle donne immigrate in agricoltura. Sicilia e Andalusia a confronto”
  • Marco Arcangeli, Università Politecnica delle Marche, “Studio e sperimentazione dell’utilizzo di dispositivi wearable per la valutazione dei parametri ergonomici nei luoghi di lavoro”
  • Massimo Piovano, Università degli Studi di Torino, “Ambienti di lavoro basati sui risultati come fattore di malessere e benessere”
  • Giulia Galli, Università degli Studi di Brescia, “Tecnico della prevenzione: ruolo e funzioni di prevenzione e di accertamento nell’ambito degli infortuni sul lavoro, con particolare riferimento agli aspetti di natura penale e processuale penale”
  • Andrea Masala, Università degli Studi di Padova, “Incidenza dei gas espandenti ecologici sul trattamento di fine vita dei frigoriferi: un approccio applicativo alla Direttiva Macchine 2006/42/CE con particolare riferimento al relativo RES esplosione”.

 

16.15-16.30 Francesco Naviglio, Segretario Generale AiFOS

Chiusura Lavori – Il primo anno del portale “Biblioteca Tesi Sicurezza”

 

Il link per iscriversi al webinar:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/benessere_psicosociale_e_sostenibilita

 

A tutti i partecipanti verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di n. 2 crediti per Formatori area tematica n.1 (normativa/organizzativa), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Per avere ulteriori informazioni si può fare riferimento a Fondazione AiFOS c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia, via Branze, 45 – 25123 Brescia Tel. 030.6595037 Fax 030.6595040 [email protected]

 

10 febbraio 2022

 

 

Ufficio Stampa Fondazione AiFOS

[email protected]

www.fondazioneaifos.org

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LA CONOSCENZA DELL’ALTRO COME FONDAMENTO DEL RISPETTO

In celebrazione della Settimana Internazionale dell’Armonia Interreligiosa

Si chiude oggi la Settimana Mondiale dell’Armonia Interreligiosa 2022, l’evento annuale osservato durante la prima settimana di febbraio, come stabilito dall’ONU nel 2010.  Durante questa settimana i leader religiosi, i fedeli e gli esponenti della società civile, sono invitati a diffonderne il messaggio anche attraverso attività culturali ed iniziative per sensibilizzare le persone alla tolleranza e al rispetto reciproco, ognuno secondo le proprie tradizioni.

Anche la Chiesa di Scientology ha voluto aderire ed ha organizzato un incontro presso la sede di Milano, dal titolo La Conoscenza dell’Altro come Fondamento del Rispetto. Sono state diverse le Realtà Religiose presenti sul territorio che hanno partecipato approvando il messaggio proposto dalla Chiesa di Scientology: “che le diversità sono ricchezze, solo l’indifferenza non ce le fa apprezzare. La nostra società è cartterizzata da una pluralità di culture, razze, religioni, forme di spiritualità. La necessità di conoscere l’altro si è fatta sempre più vitale per una civile convivenza.”

Come sottolineato dall’Assemblea Generale dell’ONU, la comprensione reciproca e il dialogo interreligioso costituiscono dimensioni importanti di una cultura di pace. Con la Settimana Mondiale dell’Armonia Interreligiosa si promuove l’armonia tra tutte le persone indipendentemente dalla propria fede, riconoscendo la necessità imperativa del dialogo tra le diverse fedi e religioni per migliorare la comprensione reciproca, l’armonia e la cooperazione tra le persone.

 In conclusione dell’incontro, che ha visto un susseguirsi di ottimi spunti di cooperazione per il futuro, il Direttore degli Affari Pubblici della Chiesa di Scientology Italiana, Luigi Brambani ha chiuso i lavori con queste parole: “L’incontro è stato proficuo. Abbiamo trovato un terreno di incontro sul quale formare un gruppo interreligioso che promuoverà iniziative in favore dell’armonia non solo tra le diverse Fedi, ma anche in favore delle Comunità che le ospitano” e sono iniziati subito i preparativi per la prossima iniziativa da organizzare insieme.

 

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per informazioni complete su Scientology e il suo Fondatore L. Ron Hubbard:

www.scientologyreligion.it  www.lronhubbard.it

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Banca Generali, si conferma la forza degli investimenti sostenibili ESG: masse oltre 6,5 miliardi

Ad accompagnare la crescita degli investimenti sostenibili ESG di Banca Generali la piattaforma BG Personal Portfolio, potenziata nel 2019 grazie alla collaborazione con MainStreet Partners.

Banca Generali: investimenti sostenibili ESG, nel 2021 raccolti 1,4 miliardi di euro

Negli ultimi anni sempre più consumatori, in particolare i giovani, si dimostrano interessati al mondo degli investimenti sostenibili ESG. Tra i fattori che hanno contribuito al recente boom i rischi associati ai cambiamenti climatici e l’avvento della pandemia. Lo dimostra l’ultimo record stabilito da Banca Generali: l’Istituto guidato da Gian Maria Mossa ha infatti chiuso il 2021 con un totale di 6,5 miliardi di masse gestite certificate ESG. Un risultato oltre ogni previsione: si tratta infatti del 18% del risparmio gestito totale, mentre l’obiettivo stimato per l’anno si aggirava intorno al 10%. Nel 2021 la raccolta in fondi ESG ha toccato quota 1,4 miliardi euro: “Siamo nel mezzo di un cambiamento storico dei paradigmi di un mondo degli investimenti – ha dichiarato Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale di Banca Generaliche in futuro vedrà la sostenibilità sempre più come elemento centrale nella selezione sia da parte dei distributori, sia della clientela finale”. A trainare il nuovo record nell’ambito degli investimenti sostenibili ESG, ha fatto sapere il Gruppo in una nota, la piattaforma per la gestione degli investimenti finanziari “BG Personal Portfolio”.

Investimenti sostenibili ESG: Banca Generali, un modello di successo

Già dal 2019 infatti, grazie ad un aggiornamento figlio di una collaborazione con MainStreet Partners, la piattaforma targata Banca Generali consente di sviluppare portafogli profilati sulla base degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda Onu 2030. L’algoritmo, sviluppato con il contributo della società londinese, permette inoltre di quantificare gli impatti concreti generati dagli investimenti sostenibili ESG per ciascuno degli SDGs. Un progetto grazie al quale finora l’Istituto ha potuto selezionare un paniere di 250 fondi considerati “top” a seguito di una mappatura di oltre 5mila titoli con descrizione qualitativa relativa ai rating Environmental, Social e Governance. L’attenzione di Banca Generali verso gli investimenti sostenibili ESG parte dunque da lontano, ricorda Ragaini: “La pandemia ha contribuito ad accentuare nelle famiglie la percezione dell’importanza di detenere strumenti Esg nei portafogli, ma a questo è importante saper corrispondere le giuste tematiche d’offerta. In questa direzione si inserisce il nostro lavoro degli ultimi due anni, in cui abbiamo ampliato l’offerta tematica e la misurabilità dell’impatto sostenibile”.

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Investitori, la teoria dei cicli dice che il 2023 sarà l’anno più complicato

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  • 11 Febbraio 2022

Non c’è dubbio che la crisi pandemica abbia richiesto agli investitori degli approcci molto più cauti ed attenti. Sia nel 2020 che nel 2021 le sfide sono state tante, e sarà così anche nell’anno in corso. Però c’è chi li tiene che le complessità maggiori ci saranno a partire dal 2023, l’anno in cui si spera che la pandemia ce la saremo messi alle spalle.

L’anno complesso sarà il 2023

investitoriMa perché il 2023 potrebbe essere un anno insidioso per gli investitori?
La risposta va cercata nei precedenti cicli azionari, quelli avvenuti dagli anni Ottanta e durati un decennio ciascuno.
Ogni volta che si è compiuto un ciclo, c’è stata una prima fase di spensieratezza (quello che sta succedendo adesso), seguita da altre quattro fasi.

La prima è la paura del rialzo dei tassi di interesse, la seconda (al quarto o quinto anno del ciclo) è la paura dello spegnimento della crescita, indotta proprio dalle strette monetarie da parte delle banche centrali.
La terza fase insinua la paura per l’inflazione dopo, a seguito dell’ormai avvenuta normalizzazione delle politiche dei tassi di interesse.
Infine sopravviene la paura per gli utili, erosi dai maggiori costi, dal calo della domanda e dall’eccesso degli investimenti. In questa fase compaiono le classiche candele di inversione del trend.

L’inflazione scombina il quadro

Quello che segna una profonda differenza tra il ciclo attuale e quelli precedenti, riguarda proprio l’andamento delle fasi.
La paura dell’inflazione è infatti arrivata con netto anticipo, prima ancora che avvenisse la paura del rialzo dei tassi. Questo perché le banche centrali hanno innaffiato i mercati con rassicurazioni sulla temporaneità dell’inflazione.
Gli investitori potrebbero avere poco tempo per metabolizzare le ormai imminenti strette monetarie, per cui la fase della paura per la crescita potrebbe avvenire molto prima del previsto.

Questi meccanismi, infine, andrebbero poi innescare in anticipo anche la paura per gli utili. Quando? Nel 2023 appunto. Chi utilizza per app per giocare in borsa dovrà quindi fare molta attenzione l’anno prossimo, perché potrebbe essere quello più delicato. La paura per gli utili infatti si manifesterà prima del previsto.

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L’attività di SG S.p.A. tra performance, traguardi e obiettivi futuri

SG S.p.A. ha saputo affermarsi come distributore del settore Technical Consumer Goods, diventando il partner ideale di numerose aziende. Gli obiettivi futuri e i punti di forza del Gruppo.

SG S.p.A.

SG S.p.A.: player di distribuzione di elettronica a 360°

Nata inizialmente come attività di trading nel 2007, SG S.p.A. è oggi un player di distribuzione del settore Technical Consumer Goods. Il processo di crescita costante ha consentito al Gruppo di consolidare la propria presenza in qualità di distributore dei più importanti premium brand di elettronica come Samsung, Huawei, Xiaomi, Amazfit, Tim, Panasonic, Roidmi e Sharp. L’azienda, che opera attraverso quattro sedi (Milano, Roma, Melfi e Bari), è oggi partner delle più grandi catene della GDO e GDS, dei piccoli e grandi dealer, dei system integrator, nonché dei reseller e degli shop indipendenti. È impegnata non solo nella distribuzione business-to-business dei prodotti di elettronica di consumo, dei dispositivi sanitari e dei DPI, ma anche nella gestione dei punti vendita di prodotti di elettronica e telefonia e nell’attività di barter. Con circa 3.000 clienti, 80 brands distribuiti e oltre 1.500 prodotti in portafoglio, SG S.p.A. opera sul mercato nazionale ed internazionale (Europa, America, Africa e Asia). Il suo fatturato annuo ha raggiunto un totale di circa 700 milioni di euro.

SG S.p.A.: i punti di forza e gli obiettivi futuri

Tra i punti di forza su cui si basa, da oltre dieci anni, l’attività di SG S.p.A., la capacità di acquisto, l’ampio assortimento dei prodotti, le piattaforme logistiche di distribuzione e la capillarità e rapidità delle consegne hanno un valore imprescindibile. La selezione dei prodotti proposti a livello globale è il risultato di un’attenta osservazione del mercato internazionale: gli articoli maggiormente distribuiti appartengono alle categorie mobile, tablets e pads, audio e video, telefonia fissa, console, informatica ed elettrodomestici. La strategia aziendale prevede una forte capacità di acquisto che consente al Gruppo di acquistare grandi quantità di merce, incrementando notevolmente l’assortimento e la disponibilità dei prodotti nei magazzini, al fine di proporla ai clienti a prezzi competitivi. SG S.p.A. può inoltre contare su una rete capillare di agenti in grado di gestire i rapporti diretti e personali con i clienti. Negli obiettivi prefissati dall’azienda rientrano l’aumento della brand awareness, raccontando l’azienda e i suoi valori e delineandone il profilo; il miglioramento della brand reputation e la presentazione del nuovo e-Commerce pensato per migliorare tutti i processi di acquisto e vendita.

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Asset Sicuri Perché l’Oro è Più Affidabile

Come asset sicuri si intendono quei beni o titoli di investimento che garantiscono in modo molto maggiore la limitazione delle perdite dovute alle cicliche oscillazioni finanziarie.
Generalmente gli asset sicuri sono anche quelli che hanno un potenzialità di guadagno minore rispetto ad altri investimenti più a rischio che a fronte di una maggiore possibilità di guadagno danno minori garanzie verso la possibilità perdite finanziarie.
Sicuramente parlando di asset sicuri l’oro è considerato il bene rifugio per eccellenza, una garanzia che può contare su una storia millenaria durante la quale il prezioso metallo giallo non ha mai tradito le aspettative.
Ancora oggi l’oro rappresenta una sicurezza sia per quanto riguarda i grandi investimenti sia gli oggetti in or che possono essere monetizzati facilmente presso attività come questo compro oro Firenze.
Al contrario il fascino dell’oro è andato progressivamente crescendo tanto da essere stato un fattore determinante per eventi che hanno condizionato le scelte non solo di singoli ma di intere popolazioni.
Un retaggio di questo genere si è ha di fatto proiettato l’oro come bene rifugio anche nella finanza moderna partendo dal suo utilizzo come garanzia del valore delle valute con il Gold Standard.
Questo sistema di garanzia è stato successivamente abbandonato vista la necessità crescente di stampare una quantità di valute sempre maggiore per le quali il prezioso metallo giallo non era sufficiente.
Al di là delle valutazioni su questa scelta, che non rappresenta lo scopo di questo articolo, questo fatto conferma la considerazione enorme che anche il sistema economico e finanziario moderno ripone nella stabilità dell’oro.
Questi fatti pongono il prezioso metallo giallo come uno degli asset più sicuri in assoluto tanto da essere conosciuto come il bene rifugio per eccellenza che aumenta di valore quando gli altri tendono a subire perdite di valore.
Ogni qualvolta si prospettano condizioni economiche negative a livello globale investitori e risparmiatori danno vita ad una vera e propria corsa all’oro determinando così forti aumenti di valore anche nel breve periodo.

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Stefania Bariatti, avvocato e docente universitario: profilo e competenze

Stefania Bariatti annovera in curriculum numerose esperienze di rilievo in ambito universitario e anche, come avvocato, nell’area legale: i dettagli e gli incarichi ricoperti.

Stefania Bariatti

Stefania Bariatti: l’impegno in ambito accademico

Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano, Stefania Bariatti lavora dal 1983 come ricercatrice di Diritto Internazionale. Professore ordinario a partire dal 1994, è stata docente di Diritto dell’Unione Europea, Diritto della Concorrenza e Diritto Internazionale nelle Università di Sassari e Milano-Bicocca. Nel 2002 il ritorno all’Università degli Studi di Milano, dove tiene corsi di Diritto Internazionale, Diritto Internazionale Privato e Processuale e International Insolvency Law nella Facoltà di Giurisprudenza. Ricopre inoltre diversi incarichi istituzionali di rilievo anche a livello internazionale, quali Consigliere di Amministrazione (Sassari e Milano-Bicocca), direttore di dipartimento (Milano-Bicocca), direttore di corsi Master (Milano-Bicocca, ISPI) e Presidente di associazioni (European Law Faculties Association, Insol Europe Academic Forum, Groupe Européen de Droit International Privé). È stata inoltre visiting professor a Tolosa e alla LUISS in Diritto Internazionale Privato, e ha tenuto numerosi corsi e seminari presso università straniere. Stefania Bariatti è autrice di oltre 150 pubblicazioni attinenti agli ambiti di Diritto Internazionale Privato, Diritto dell’Unione Europea e Diritto Internazionale.

Stefania Bariatti: attività professionale e incarichi nei Board di società ed altri enti

Iscritta all’Ordine degli Avvocati di Milano e patrocinante in Cassazione, nel 2002 Stefania Bariatti intraprende un importante percorso in ambito legale, specializzandosi in diritto della concorrenza, contenzioso internazionale e arbitrato commerciale internazionale. Entra presto nel team di uno dei più prestigiosi studi legali del Paese: negli anni ricopre i ruoli di partner e of counsel, arrivando a dirigere lo studio di Bruxelles e la practice di diritto della concorrenza europeo e italiano. Recentemente ha assunto incarichi di Board Member negli organi di governo di società quotate, apportando il proprio patrimonio di competenze sviluppato presso organi accademici (Università di Sassari e Milano-Bicocca) e fondazioni no profit (CNPDS-Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale e Tecnomed). Opera attualmente nel Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A., di MediaForEurope NV e di BNL S.p.A. (Gruppo BNP Paribas), dove ricopre anche la carica di presidente e membro di comitati endoconsiliari (parti correlate, remunerazione e nomine, corporate social responsibility e governance). Eletta nel 2014 dall’assemblea degli Stati membri come membro del Governing Council di UNIDROIT, Stefania Bariatti ha svolto incarichi consultivi a favore del Parlamento e della Commissione Europea: rappresentante dell’Italia in molti negoziati in occasione della Conferenza dell’Aja di Diritto internazionale privato e anche al Comitato di diritto civile del Consiglio dell’Unione Europea, ha lavorato alla redazione di strumenti legislativi dell’Unione riguardanti la cooperazione giudiziaria in materia civile. Infine, dal 2011 fa parte del Gruppo di esperti della Commissione Europea sul diritto dell’insolvenza.

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La trasformazione di Palazzo Ravasio: il progetto di Antonio Franchi

Da un lato del lungo Adige Campagnola, a Verona, sorge uno degli edifici storici più importanti della città: Palazzo Ravasio. La società The Residenze, guidata da Antonio Franchi, ha realizzato un progetto di valorizzazione dell’edificio che unisce storia, sostenibilità e arte.

Antonio Franchi

Antonio Franchi: Palazzo Ravasio si trasforma in un edificio moderno e sostenibile ma che conserva la propria storia

La sua storia risale agli anni ’20 del Novecento, quando l’area nei pressi del Ponte della Vittoria venne interessata da un importante processo di edificazione e riqualificazione. Il Palazzo Ravasio che conoscono i cittadini veronesi è però opera dell’ingegnere bergamasco Giuseppe Ravasio, che nel 1939 acquistò l’edificio e lo trasformò in un palazzo signorile, sopravvissuto addirittura ai bombardamenti del 1945 che rasero invece al suolo il vicino Ponte della Vittoria. Data la sua grande rilevanza storica, la società guidata da Antonio Franchi, The Residenze, ha ideato un progetto che valorizzasse il Palazzo nel pieno rispetto del suo passato, adeguandolo al contempo agli alti standard dell’architettura moderna e sostenibile. Per l’intervento di bioedilizia, sono stati selezionati materiali ecologici e fornitori certificati, mentre per quanto concerne il consumo di energia, sono stati installati impianti di geotermia orizzontale e solari.

Dalla domotica all’arte: nella versione di Antonio Franchi a Palazzo Ravasio non mancherà niente

L’edificio storico di Verona, oltre a rispecchiare tutti i moderni principi dell’architettura sostenibile, sarà anche un luogo all’avanguardia dove gli occupanti potranno godere di tutti i comfort del vivere contemporaneo. Il team guidato da Antonio Franchi ha infatti pensato a tutta una serie di comodità e servizi di cui sarà dotato il Palazzo. In quanto a tecnologie, gli ambienti saranno resi più smart da un impianto domotico e persino la gestione della futura manutenzione sarà facilitata da un’assistenza tecnologica. Aree verdi a giardino, una zona fitness con attrezzi Tecnogym, un’area giochi per bambini, sale dedicate allo smart working con uno spazio meeting e un ampio parcheggio andranno poi a completare l’edificio. E non è finita qui. Palazzo Ravasio ospiterà, inoltre, un’esposizione permanente di opere d’arte realizzate dai più grandi maestri di pittura analitica.

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Gioielli in Oro Come Investimento

I gioielli in oro sono oggetti che mantengono il loro valore nel tempo aumentando di pari passo con l’inflazione, il costo dell’oro aumenta soprattutto nei momenti di difficile congiuntura economica quando altri beni ed asset perdono di valore.
Nei periodi di crisi sono in molti a recarsi presso attività come i compro oro Firenze per ottenere liquidità immediata ma parallelamente ci sono altri più benestanti che si guardano bene dal vendere il proprio oro.
L’oro è considerato il bene rifugio per eccellenza che attira investitori e risparmiatori proprio nei momenti di crisi economica o di eccessiva inflazione quando in molti lo acquistano per preservare il valore di risparmi e capitali.
Il migliore investimento in oro è quello che si effettua acquistando lingotti d’oro 24 carati il cui coto è quasi del tutto coperto dal valore del metallo e non dalle lavorazioni necessarie a realizzare i gioielli in oro.
I gioielli in oro nonostante non siano certo la migliore forma di investimento, in quanto il costo è in parte sostenuto dal valore aggiunto della lavorazione, sono comunque oggetti in oro che aumentano di valore in base all’aumento del prezzo dell’oro.
In italia sono stati accumulati nel tempo oggetti e gioielli che in parte sono stati venduti già dalle prime crisi economiche del nuovo millennio.
L’aumento delle vendite di oro in questi momenti di crisi è stato talmente esponenziale che ha dato vita ad un settore specifico come i compro oro.
Un settore che ha avuto un boom economico nei primi anni del millennio spinto dalle vendite dei privati, oggi la situazione è ben diversa per il settore anche per una diminuita disponibilità di oro delle famiglie italiane.
Il volume di oro venduto ai compro oro in italia ha raggiunto volumi impressionanti tanto da far divenire in alcuni anni il nostro paese un esportatore di oro nonostante non ci sia nessuna miniera attiva sul territorio.

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Stress e fame nervosa: come combatterla e perdere peso

Stress, ansia e situazioni difficili sono la principale causa della cosiddetta fame nervosa. Mangiare in modo compulsivo, pur non avendo reale necessità di nutrirsi, in queste situazioni diventa una valvola di sfogo, nonché qualcosa con cui consolarsi per allontanare ciò che ci affligge. Inutile dire che ricorrere all’assunzione di tutto quel che capita, con l’inconscio obiettivo di stare meglio, comporterà inevitabilmente un aumento di peso.

Le diete vengono messe a rischio e, salendo sulla bilancia, la frustrazione non farà altro che aumentare. Per questo è importante capire come contrastare la fame nervosa, considerando che, spesso e volentieri, la semplice forza di volontà, da sola, potrebbe non essere sufficiente.

Stress e fame nervosa: come combatterla al meglio

Come già anticipato, cadere vittima di attacchi di fame e di voglie improvvise (specialmente di cibi poco sani, con apporto calorico notevole), in situazioni di stress è piuttosto comune. In questi casi non è il reale bisogno di alimenti a spingerci a farlo, bensì la nostra mente. È il cervello che, sottoposto a sofferenza emotiva, ci porta a voler desiderare snack, biscotti e tutto ciò che un regime sano non dovrebbe comprendere, o dovrebbe prevedere in quantità molto limitata.

Cosa fare, dunque, in caso di fame nervosa? La soluzione migliore è provare a trarre in inganno la nostra testa e il nostro stomaco, e farlo in modo intelligente. Perché, si sa, perfino la noia, oltre all’ansia e all’inquietudine, può essere una pericolosa nemica quando si tratta di mangiare con la speranza di influire positivamente sull’umore.

Innanzitutto, è importante non rimanere troppo tempo senza nutrirsi: convivere con la sensazione di fame, magari in favore di diete eccessivamente restrittive, potrebbe creare l’effetto contrario e indurre a cibarsi di prodotti calorici e ricchi di grassi.

Gli spuntini, naturalmente quelli leggeri (yogurt greco, un frutto, gallette di riso, ecc.), aiuteranno senz’altro a limitare il pressante bisogno di mangiare.

L’acqua, soprattutto se fresca o leggermente aromatizzata, è altresì un’ottima alleata in caso di fame nervosa: bere inganna il cervello ed eviterà l’aumento di peso.

E se gli attacchi di fame sono particolarmente intensi, allora l’opzione migliore è munirsi di tanta verdura, preferibilmente cruda. Tenere in frigo carote, sedano, finocchi, cetrioli, pomodorini e via dicendo (già pronti e lavati per essere afferrati in caso di necessità), è ciò che maggiormente vi aiuterà a mantenervi in linea e a gestire lo stress.

Fame nervosa: rimedi efficaci per combatterla e perdere peso

Per quanto riguarda i rimedi naturale per contrastare la fame nervosa, è ormai noto che alcune specifiche piante e integratori ne prevengono l’insorgere. Riguardo alla prima tipologia possiamo indicare: il Magnesio (fondamentale nel corso dei cambi di stagione), la Melissa (aiuta a combattere l’ansia e quindi anche la fame nervosa), il Ginkgo Biloba (il suo utilizzo permette di tenere sotto controllo gli attacchi di fame) e così via.

Parlando invece di integratori, ve ne sono alcuni, 100% naturali e prodotti in Italia, che consentono di avvertire sazietà e di evitare di correre verso il frigorifero. Tra questi, uno dei più apprezzati del momento è indubbiamente https://www.supremoslim5.info/. Non solo: trattasi di ottimi alleati nella perdita di peso, adatti ad essere inseriti nelle diete o per il mantenimento della linea corporea desiderata.

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Public speaking: un corso per migliorare la comunicazione

Comunicato Stampa

Public speaking: un corso per migliorare la comunicazione

 

Un corso in presenza a Brescia il 27 aprile 2022 per migliorare la comunicazione attraverso il riconoscimento e la gestione delle emozioni e lo sviluppo di empatia ed ascolto.

 

Nel mondo del lavoro, ma anche nella vita di tutti i giorni, la comunicazione è un momento importante. Saper comunicare permette di scambiare correttamente informazioni, conoscenze, emozioni, percezioni.

La comunicazione all’interno del mondo del lavoro è poi uno strumento essenziale per stimolare e favorire, nel proprio team, nella propria azienda, la partecipazione e il cambiamento permettendo il raggiungimento degli obiettivi fissati.

 

Come comunicare correttamente? Come parlare in pubblico? Come gestire le emozioni all’interno della comunicazione? Ci sono corsi che permettono di migliorare il modo di comunicare in pubblico?

 

Public speaking: il corso per migliorare la comunicazione

Proprio per favorire una migliore comunicazione, aiutando a parlare in pubblico e a gestire imprevisti ed emozioni, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 27 aprile 2022 un corso in presenza a Brescia dal titolo “Public speaking”.

 

Il programma formativo è stato concepito come un percorso che permette ai partecipanti di sperimentare le proprie capacità di comunicazione ed acquisire consapevolezza del proprio modo di Parlare, di Muoversi, di Ascoltare e di interagire con gli altri. In particolare, l’attenzione sarà rivolta a sviluppare la capacità di Parlare in pubblico.

 

I docenti del corso sono:

  • Roberta Pinzauti: formatore, coach professionista, storyteller e managing director presso Te.D.-Teatro d’Impresa;
  • Alberto di Matteo: formatore, attore e regista.

 

Public speaking: gli obiettivi e le metodologie

Questi gli obiettivi in dettaglio del nuovo percorso formativo:

  • sviluppare competenze di comunicazione efficace: ascolto-attivo, empatia, linguaggio non verbale e verbale;
  • rafforzare in ogni partecipante uno stile comunicativo personale, in relazione al ruolo e alle funzioni svolte in azienda, potenziando quindi le proprie capacità di esprimersi in vari contesti professionali entrando in sintonia con l’auditorio.
  • apprendere le principali tecniche di costruzione di un messaggio: apertura, contenuti, chiusura.
  • sviluppare tecniche creative per migliorare lo stile delle presentazioni, compresa la gestione dei supporti visivi.
  • apprendere a gestire l’imprevisto e utilizzare positivamente l’ansia.

Nel corso, caratterizzato da una metodologia didattica attiva, saranno utilizzate tecniche esperienziali e si integrerà la comprensione intellettuale dei problemi e delle soluzioni con l’esperienza, cioè la capacità di apprendere con tutti i 5 sensi. In tal modo l’apprendimento avverrà senza sforzo attivando tutte le componenti dell’intelligenza umana.

Il programma è articolato in esercitazioni pratiche, lezioni teoriche, de-briefing e simulazioni di casi reali. Inoltre, si utilizzeranno questionari, diari di osservazione, riprese video, coaching personalizzato per facilitare il trasferimento dell’esperienza nel contesto lavorativo.

Le tecniche utilizzate e le informazioni sul corso

Il corso in presenza di 8 ore, intitolato “Public speaking”, si terrà dunque a Brescia il 27 aprile 2022 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 – presso la sede di AiFOS in Via Branze, 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Questi alcuni strumenti, tecniche, esercizi e test sperimentati durante il corso:

  • Strumenti base per poter comporre un proprio stile comunicativo personale, potenziando le capacità di ciascuno di potersi esprimere dal contesto lavorativo a quello interpersonale;
  • Esercizi psicofisici per lavorare sul corpo e aumentare la consapevolezza del Linguaggio Non Verbale;
  • Esercizi di visualizzazione per riconoscere e gestire le proprie emozioni e sviluppare l’Empatia e l’Ascolto;
  • Tecniche di improvvisazione teatrale per sviluppare la prontezza e la gestione dell’imprevisto;
  • Tecniche di rilassamento e respirazione per apprendere a controllare ed utilizzare positivamente l’ansia;
  • Esercizi per la Voce (il volume, il tono, il ritmo, l’uso delle pause), per sviluppare competenze di Comunicazione Verbale (messaggio chiaro, linguaggio semplice, sintetico e comprensibile in sintonia con l’interlocutore).
  • Test di verifica di apprendimento

 

Il corso è valido come 8 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, coordinatori alla sicurezza, formatori qualificati terza area tematica, HSE (UNI 11720:2018 – area organizzativa-gestionale), Consulenti AiFOS (ambito organizzazione e gestione delle risorse umane).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/public_speaking

 

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

03 febbraio 2022

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Come gestire efficacemente la tua azienda

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  • 3 Febbraio 2022

Ogni azienda cerca di raggiungere la massima efficienza in tutti gli aspetti: produttività, costi, redditività e risorse umane. Per raggiungere questo obiettivo, è importante sapere capire come gestire efficacemente l’azienda.

Un amministratore efficiente è colui che mantiene rapporti sani con clienti e dipendenti, il che si traduce in un’azienda che funziona: rimane sul mercato con clienti soddisfatti, lavoratori contenti, azionisti convinti, aziende partner dalla sua parte e autorità fiduciose. Grazie ad un cruscotto di monitoraggio aziendale è inoltre possibile verificare lo stato di salute dell’azienda.

Secondo gli esperti, il fattore determinante per il successo di un’impresa è il modo in cui i suoi manager:

  • Si assumono la responsabilità delle loro decisioni
  • Comunicano con i subordinati
  • Si Concentrano sulle opportunità e non sui problemi

Se a queste affermazioni si aggiunge il concetto di “efficienza”, si segue la strada per il raggiungimento dell’eccellenza organizzativa.

Ci sono due segreti per una gestione efficiente del business :

  1. Tieni presente la mission aziendale. Un’azienda è un gruppo di persone chelavorano per raggiungere un obiettivo comune. Questo punto di vista nella definizione di azienda, permette di avere un’altra prospettiva per gestirla. Il responsabile dell’impresa deve vedere i suoi collaboratori come persone. Le macchine non si stancano; le persone si. Le macchine non si ammalano; le persone si. Le macchine non richiedono motivazione per funzionare; le persone si. Gli “amministratori” trattano i propri collaboratori come se fossero macchine e questa è la base del problema. Ma se la prospettiva cambia, le persone saranno in grado di esprimere il loro pieno potenziale e aiutare il manager a raggiungere gli obiettivi prefissati.
  2. Tieni presente le funzioni dell’amministratore. Questi sono: pianificare, organizzare, dirigere e controllare, e sono le linee guida per raggiungere il successo e avere dipendenti e clienti soddisfatti. La pianificazione è infatti il vedere il futuro; organizzare è dare uno scheletro a ciò che è pianificato; dirigere è guidare i dipendenti verso gli obiettivi; il controllo consiste nel verificare che gli obiettivi siano raggiunti.

In sintesi, per capire come gestire un’azienda, devi ricordare che lavori con le persone, essere responsabile delle tue decisioni ed essere chiaro sulle tue funzioni di base. In questo modo puoi creare un business redditizio.

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Gruppo Riva tra le aziende siderurgiche sostenibili

Nel corso degli anni, il leader siderurgico Gruppo Riva si è impegnato per diventare un modello di economia circolare all’interno del settore.

Gruppo Riva

Cosa significa sostenibilità ambientale per Gruppo Riva?

Conciliare il settore elettro-siderurgico, per antonomasia tra i grandi consumatori di energia elettrica e di gas naturale, con il concetto di sostenibilità ambientale sembrerebbe qualcosa di altamente improbabile. Eppure, grandi realtà come Gruppo Riva sono riuscite a venire a capo della complicata questione, pensando a delle strategie ad hoc da poter applicare al proprio processo produttivo per renderlo quanto più sostenibile possibile. Da tempo ormai, il Gruppo, tramite investimenti tecnologicamente avanzati, ha fatto del miglioramento dell’impatto sull’ambiente una delle priorità aziendali, incentrando i propri modelli di business sulla sostenibilità e adattandoli alle linee guida presenti nel documento promulgato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Ambiente sulla materia, intitolato “Verso un modello di economia circolare per l’Italia”. Ad oggi, Gruppo Riva rientra tra le aziende siderurgiche green e si impegna a far raggiungere all’Italia i target prefissati a livello europeo e internazionale in tema di economia circolare.

L’economia circolare all’interno di Gruppo Riva

Il principio dell’economia circolare è quello di indirizzarsi verso un tipo di economia che mantenga più a lungo possibile il valore di prodotti, materiali e risorse e riduca al minimo la produzione di rifiuti. All’interno dei propri stabilimenti, Gruppo Riva applica questo modello principalmente in due modi: da un lato utilizzando rottami end of waste che trasforma in prodotti durante il proprio ciclo produttivo e che verranno utilizzati in tutti i settori dell’industria meccanica, dall’altro inviando i propri rifiuti ad impianti esterni che li riutilizzano, trasformandoli a loro volta in nuovi prodotti. In questo modo si cerca di sviluppare sempre meglio il concetto di economia circolare.

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Gestione dei rifiuti: il modello responsabile di Ares Ambiente

Ares Ambiente offre servizi di smaltimento, recupero e trasporto di rifiuti. Consapevole dell’impatto che il settore ha sull’ambiente, l’azienda è impegnata nella promozione di una gestione responsabile. È in corso di realizzazione un nuovo impianto di produzione di ammendanti per l’agricoltura da frazione organica differenziata: un impianto di compostaggio con bioconversione aerobica realizzato secondo le più moderne tecnologie.

Ares Ambiente

I valori di Ares Ambiente, eccellenza italiana nel settore dello smaltimento dei rifiuti

Fondata nel 2008 a Treviolo, in provincia di Bergamo, in pochi anni Ares Ambiente, realtà specializzata nell’intermediazione dei rifiuti e nella gestione di impianti autorizzati, è stata capace di diventare uno dei punti di riferimento italiani del settore. Non a caso, è stata recentemente inserita tra le “Best Performer” 2021 della classifica realizzata dal Centro studi ItalyPost e promossa dal quotidiano “Lombardia Post”. Un riconoscimento ottenuto grazie alla costante solidità economica e finanziaria dimostrata negli anni. Il successo di Ares Ambiente è figlio di un percorso di sviluppo e di una politica aziendale basata sulla responsabilità nei confronti dell’ambiente, considerata un valore chiave sia internamente che esternamente. Il rispetto dell’ambiente viene promosso non solo tra i dipendenti e gli addetti ai lavori, ma anche attraverso l’ottemperanza della normativa cogente e il monitoraggio costante verso i fornitori, le comunità territoriali e gli enti locali.

Ares Ambiente: certificazioni e definizione di Ethical Business

Una gestione dei rifiuti responsabile e consapevole ha come effetto un miglioramento della qualità sia per l’ambiente che per la salute delle persone. Per questo Ares Ambiente opera seguendo criteri di efficienza, economicità e trasparenza. Diverse le certificazioni che attestano l’impegno e il costante aggiornamento dell’azienda: tra queste Qualità (UNI EN ISO 9001:2015), Ambiente (UNI EN ISO 14001:2015 e Regolamento Europeo EMAS), Sicurezza (UNI ISO 45001:2018) e Responsabilità Sociale (SA 8000:2014). Inoltre, secondo il Modello 231 (D.Lgs 231/2001), tutte le operazioni di Ares Ambiente vengono gestite seguendo i protocolli delineati da un Organismo di Vigilanza indipendente. L’etica aziendale si riflette anche nelle scelte di business. Per le operazioni di campionamento e certificazione dei rifiuti, collabora unicamente con tecnici abilitati, mentre per le attività di caratterizzazione si rivolge a laboratori chimici accreditati ed enti certificati. Infine, l’azienda affida il trasporto esclusivamente a trasportatori iscritti all’albo Gestori Ambientali e conferisce esclusivamente in impianti dotati di VIA e AIA.

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Medicina di genere: Fondazione Onda premia due strutture di ICS Maugeri S.p.A.

Anche quest’anno due strutture di ICS Maugeri S.p.A. rientrano nei 354 ospedali a misura di donna premiati da Fondazione Onda. A ottenere i Bollini Rosa sono l’Irccs di Pavia e quello di Milano.

ICS Maugeri S.p.A.

Fondazione Onda premia due strutture di ICS Maugeri S.p.A.

Due strutture di ICS Maugeri S.p.A. (l’Irccs di Pavia e l’Irccs di Milano) hanno ricevuto da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, i Bollini Rosa. "La 10a edizione dei Bollini Rosa, che ha visto la partecipazione di 363 ospedali italiani e il patrocinio di 27 enti e società scientifiche – ha dichiarato Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda – rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche". Dal 2007, attraverso un’attenta valutazione dei servizi offerti, la Fondazione attribuisce agli ospedali italiani da uno a tre Bollini Rosa, confermando l’impegno delle strutture in grado di offrire servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili di maggior livello clinico ed epidemiologico. Da tempo l’attività di ICS Maugeri S.p.A. è orientata verso la medicina di genere.

Medicina di genere: l’impegno di ICS Maugeri S.p.A.

Tra i 354 ospedali premiati da Fondazione Onda per il biennio 2022-2023 rientrano quindi anche due strutture di ICS Maugeri S.p.A. In dettaglio, l’Irccs di Milano ha ricevuto per il secondo anno consecutivo un Bollino Rosa, mentre quello di Pavia ha ottenuto nuovamente tre Bollini Rosa. "Fare medicina di genere non è facile e tantomeno scontato – ha ricordato il Direttore Laura Dalla Vecchia – ma è assolutamente necessario. Servono impegno, cultura poliedrica, interdisciplinarità, aggiornamento continuo. Sono ingredienti ben consolidati nel nostro Irccs dove stiamo lavorando alla realizzazione di protocolli di ricerca, alcuni conclusi e pubblicati, altri in itinere e portiamo avanti progetti clinici di prevenzione, cura e riabilitazione individualizzati e differenziati per genere". "L’attenzione alle nostre pazienti – ha aggiunto il Direttore Giuseppe Laganga – specificatamente ad alcune patologie femminili, viene da lontano. Qui il professor Alberto Costa ha fondato, nel 2000, la prima Breast Unit d’Italia, che è stata in seguito la prima struttura senologica italiana ad essere certificata a livello europeo, nel 2009". Anche quest’anno ICS Maugeri S.p.A. riconferma il suo impegno nella promozione della medicina di genere.

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Women’s Empowerment Principles e investimenti sostenibili ESG in Banca Generali

Investimenti sostenibili ESG ma anche grande attenzione al tema “diversity & inclusion”: Banca Generali aderisce al progetto Women’s Empowerment Principles e rafforza l’impegno per la parità di genere nel mondo del lavoro.

Women’s Empowerment Principles: Banca Generali leader in investimenti sostenibili ESG e uguaglianza di genere

“Siamo felici di aver sottoscritto i Women’s Empowerment Principles delle Nazioni Unite. Come parte del Gruppo Generali siamo da sempre attenti a promuovere l’equità, il rispetto e l’inclusione sia verso le nostre persone che nella comunità all’interno della quale operiamo”: sottolinea in questo modo l’AD e DG di Banca Generali Gian Maria Mossa l’adesione del Gruppo ai principi di uguaglianza di genere WEP. Leader in Investimenti sostenibili ESG, l’Istituto diviene in tal modo la prima rete italiana di consulenza e la seconda realtà finanziaria del Paese ad aderire al progetto. “Ci auguriamo che la nostra adesione possa essere di stimolo per tante altre organizzazioni”, aggiunge l’AD e DG Gian Maria Mossa. Banca Generali, dunque, già fortemente attiva nel settore degli investimenti sostenibili ESG, si pone in una posizione di leadership in Italia anche sul tema dell’inclusione di genere nel settore della consulenza finanziaria.

Banca Generali, consulenza finanziaria tra uguaglianza di genere e investimenti sostenibili ESG

“Siamo convinti che solo facendo fronte comune si potrà arrivare ad una vera e propria parità di genere”, così Banca Generali in una nota, “non solo nel mondo del lavoro, ma anche nella quotidianità”. Promossi dalle Nazioni Unite, i Women’s Empowerment Principles forniscono una guida alle imprese su come favorire la parità di genere e l’inclusione nella sfera lavorativa, nei mercati e nella comunità. Questioni per cui l’Istituto leader in investimenti sostenibili ESG porta avanti attività concrete che fanno di Banca Generali un ambiente di lavoro con sostanziale parità di genere tra i dipendenti: un risultato raggiunto anche grazie a progetti specifici per l’inclusione di genere e destinati all’area della consulenza finanziaria, tradizionalmente a maggiore presenza maschile. Tra i pionieri italiani negli investimenti sostenibili ESG, con l’adesione ai Women’s Empowerment Principles Banca Generali conferma un ruolo di primo piano anche come prima rete di consulenti del Paese a sottoscrivere i principi WEP delle Nazioni Unite.

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