Daily Archives

27 Febbraio 2020

Eventi

MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT e BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO posticipate dall’8 all’11 settembre 2020 in Fiera Milano

Milano – 25 febbraio 2020, MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, la fiera leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili e BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO previste inizialmente dal 17 al 20 marzo sono posticipate dall’8 all’11 settembre 2020 a seguito dell’evoluzione epidemiologica del coronavirus (COVID-19) in Italia.

Dopo aver monitorato costantemente l’evoluzione della diffusione del coronavirus Covid-19 e seguito scrupolosamente tutte le direttive emanate dalle Autorità competenti, Reed Exhibitions Italia ha deciso di posticipare le due manifestazioni.

“La salute dei nostri clienti, partner e dipendenti è la nostra maggiore priorità. A seguito dei recenti sviluppi della situazione in Italia e in particolare in Lombardia, e tenendo conto dell’ordinanza emessa da Regione Lombardia e dal Ministero della Salute di sospendere “[…] manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato”, ci siamo confrontati con clienti e partner in questi ultimi giorni e abbiamo deciso di riprogrammare i nostri eventi a settembre” – dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia.

“Non è stata una decisione presa con facilità; i nostri clienti, partner e il team in Italia hanno lavorato duramente all’organizzazione delle due manifestazioni ma, per quanto ci dispiaccia dover posticipare, è essenziale per noi dare priorità massima alla salute e alla sicurezza di tutti coloro che sono coinvolti. Il nostro obiettivo rimane poter garantire il maggior valore a tutti coloro che parteciperanno a MCE e BIE a settembre ed essere sempre al servizio dell’industria nelle migliori condizioni di tranquillità e serenità. Su queste basi, nelle prossime settimane, lavoreremo affinché la nostra community resti sempre connessa, supportandola nel superare questo difficile periodo.

Tutto il team di MCE e BIE è a disposizione di clienti, stakeholder, buyer, visitatori e professionisti per ogni necessità o richiesta e per gestire la transizione al nuovo periodo di svolgimento.

 

No Comments
Comunicati

Nominato il nuovo direttore generale dell’Università degli studi di Bergamo

Nella serata di mercoledì 26 febbraio, il Consiglio di amministrazione e il Senato accademico dell’Università degli studi di Bergamo, su proposta del rettore Remo Morzenti Pellegrini, hanno scelto all’unanimità il prossimo direttore generale dell’ateneo: Michela Pilot, classe 1971 originaria di Brescia, sarà in carica a partire dal prossimo 1° marzo per i prossimi tre anni.

In capo al nuovo direttore generale il raggiungimento di primi obiettivi, strategici per l’ateneo, quali la riorganizzazione del personale tecnico amministrativo, il supporto all’azione strategica della governance sull’internazionalizzazione, la sostenibilità dello sviluppo formativo e lo sviluppo logistico immobiliare.

Attualmente direttore generale vicario presso l’Università degli studi di Brescia con maturata esperienza in diversi ambiti della gestione amministrativa universitaria e una significativa esperienza presso l’università di Ferrara, la dott.ssa Pilot vanta un curriculum che corrisponde appieno alle caratteristiche ricercate e che le ha permesso di superare un’accurata selezione tra le 23 candidature presentate.

No Comments
Scienza e Tecnologia

Tutto quello che devi sapere per usare la tua TV come monitor del PC

Presto o tardi ti sei sicuramente chiesto anche tu come sarebbe avere un monitor gigante collegato al tuo computer. Pensa ad esempio quanto sarebbero più immersivi i tuoi giochi se avessi un monitor da 50 o 60 pollici invece di un monitor standard da 24 pollici!

Purtroppo, sebbene sia possibile utilizzare una TV come monitor del computer, ciò non significa che sia sempre l’opzione migliore.

In effetti si tratta di una soluzione meno attraente e conveniente di quanto possa sembrare (oltre a più costoso). C’è una ragione per cui le TV ad alta definizione (HDTV) in svendita nei supermercati non vanno a ruba per essere usate come monitor economici.

Nonostante ciò, puoi sicuramente utilizzare una HDTV come schermo del tuo PC.

Ecco tutto ciò che devi sapere su come impostare un televisore come monitor per il tuo computer.

TV AL POSTO DEL MONITOR: SI PUÒ FARE?

La risposta in breve è “Sì”.

Potrebbe essere necessario un cavo speciale, a seconda delle uscite del tuo PC e degli ingressi della tua HDTV, e dovrai controllare un paio di impostazioni, ma non dovresti avere troppi problemi ad agganciare la maggior parte dei PC moderni alla maggior parte dei moderni televisori HD.

I moderni televisori ad alta definizione hanno uscite HDMI. Alcuni televisori HD più vecchi hanno ingressi DVI e alcuni hanno ingressi VGA specificatamente progettati per l’uso del PC.

Se la tua scheda grafica ha un’uscita HDMI sei a posto: basta usare un cavo HDMI per collegare il tuo PC alla televisione.

Se stai utilizzando una scheda grafica o una scheda madre più vecchia che ha solo un’uscita DVI, puoi acquistare un cavo adattatore DVI-HDMI e collegarlo all’uscita HDMI della tua TV HD.

I vecchi televisori ad alta definizione e alcuni vecchi computer che dispongono solo di ingressi e uscite VGA non sono invece una scelta ideale. VGA è infatti un segnale analogico che restituisce un’immagine molto più sfocata e con una risoluzione più bassa di quella ottenibile con un cavo HDMI o DVI.

Se usi DVI o VGA, molto probabilmente dovrai collegare l’audio del tuo PC alla TV separatamente, oppure utilizzare altoparlanti esterni o cuffie.

IMPORTANTE: VERIFICA LA RISOLUZIONE DELLA SCHEDA GRAFICA

Per prima cosa dovrai determinare se la tua scheda grafica (o la grafica integrata del tuo PC) è in grado di trasmettere alla risoluzione della tua TV ad alta definizione.

Se la scheda grafica non è sufficientemente potente rischia di surriscaldarsi e di bruciare! Quindi, mi raccomando, non prendere sotto gamba questo passaggio perché è importantissimo.

1) Per prima cosa devi individuare la risoluzione della tua HDTV consultando il manuale del produttore.

Alcuni televisori ad alta definizione hanno risoluzioni non standard: non è detto quindi che la tua HDTV sia supportata. Tuttavia, la maggior parte delle HDTV si attiene alle risoluzioni standard 720p, 1080p o 4K.

2) Quindi, verifica la massima risoluzione supportata dalla tua scheda grafica/grafica integrata accedendo alle impostazioni del tuo monitor.

Coincide? Allora è tutto okay!

Se invece la tua scheda grafica non è abbastanza potente per supportare la risoluzione dello schermo, non collegarlo.

DENSITÀ DEI PIXEL E QUALITÀ DELL’IMMAGINE

Ci sono alcuni fattori da tenere a mente se desideri utilizzare un HDTV come monitor di un computer.

La densità dei pixel, o il numero di pixel racchiusi in un pollice quadrato dello schermo (misurato in pixel per pollice o ppi), è il fattore più importante da considerare.

Uno schermo per laptop da 15,6 pollici con una risoluzione di 1920 x 1080 ha una densità di pixel di 141,21ppi, mentre uno schermo HDTV da 32 pollici con la stessa risoluzione ha una densità di pixel significativamente inferiore, di soli 68,84ppi.

Più bassa è la densità dei pixel, meno chiara e dettagliata è l’immagine.

TV COME MONITOR: NE VALE LA PENA?

Dipende.

Se il tuo obiettivo è quello di risparmiare tenendo comunque un buon rapporto qualità/prezzo, sappi che una HDTV non ti farà necessariamente risparmiare rispetto a un monitor.

In effetti, se sei in procinto di acquistare un nuovo schermo, il consiglio è quello di acquistare un monitor per computer.

Per prima cosa, i televisori HD più piccoli ed economici hanno in genere una risoluzione di 720p, mentre i monitor con prezzi simili sono quasi sempre 1080p. Quindi, se stai cercando qualcosa di meno di 27 pollici, una HDTV sarà probabilmente più costosa e con una risoluzione inferiore.

Se stai cercando qualcosa di più grande di 27 pollici, ricorda che la densità dei pixel diminuisce in modo significativo con ogni pochi pollici che guadagni, e c’è una buona ragione per cui i produttori di TV HD suggeriscono di sedersi a qualche metro di distanza dai loro schermi.

Se hai bisogno di un monitor da lavoro per leggere le e-mail da vicino o come schermo per vedere film, è consigliabile qualcosa con una densità di pixel abbastanza alta affinché il testo sia leggibile e le immagini del film non sgranate.

E ricorda sempre che un display di grandi dimensioni può comunque causare affaticamento della vista e del collo se ti siedi troppo vicino.

Link: Riparazione computer Roma

No Comments
Scienza e Tecnologia

Come evitare il surriscaldamento del computer

Quando il computer è acceso quasi tutti i suoi componenti elettronici si riscaldano e in alcuni casi possono surriscaldarsi e danneggiarsi.

L’esposizione costante alle alte temperature può causare gravi danni alle componenti della scheda madre. Il surriscaldamento può quindi distruggere e ridurre la durata dei componenti all’interno del computer.

Il principale vantaggio di mantenere il computer “fresco” è quindi quello di aiutarti a evitare costose riparazioni in futuro

Ecco un elenco di modi per mantenere fresco il tuo PC:

SPEGNI IL COMPUTER QUANDO NON VIENE UTILIZZATO

Un computer continua a produrre calore finché è in esecuzione, anche quando non lo si utilizza.

Anche a modalità “ibernazione” non va bene, poiché lascia il disco in rotazione riducendo la vita della stesso. Anche per  solo poco tempo di inattività, ad esempio per la pausa pranzo, spegni il computer.

PULISCI REGOLARMENTE IL COMPUTER

È essenziale pulire regolarmente il computer, in particolare le ventole di raffreddamento.

Le ventole collegate all’interno del case del computer vengono utilizzate per il raffreddamento attivo del computer. Nel tempo, polvere e sporco possono accumularsi in questi ventilatori. Lo sporco accumulato può rallentare o, nel peggiore dei casi, impedire alle ventole di funzionare.

Se le ventole non riescono a espellere l’aria calda abbastanza velocemente, alcune parti interne alla fine si surriscaldano.

Per pulire la ventola di raffreddamento segui questi passi:

1) Spegni il computer e scollega i cavi dalla presa elettrica;
2) Apri il case togliendo le viti con un cacciavite;
3) Pulisci la ventola utilizzando un compressore ad aria compressa (quelli che si usano per gonfiare i pneumatici) tenendoti a una distanza adeguata dalla ventola in modo che il getto non soffi troppo forte contro di essa (provalo prima sulla tua mano per misurarne la potenza), facendo attenzione a tenere la ventola ferma con le dita, un’eccessiva rotazione in un solo verso danneggerebbe irrimediabilmente la Bronzina (o Cuscinetto di rotazione) della ventola stessa

Raccomandazioni importanti:

1) non spruzzare, non versare liquidi e non inserire oggetti direttamente nelle parti del computer.
2) Non usare le bombolette ad aria compressa. Nelle bombolette non c’è veramente aria compressa come il nome suggerisce, ma composti chimici liquidi che si trasformano in gas all’uscita dalla bomboletta.

Già che ci sei puoi prendere in considerazione di pulire anche monitor, tastiera e mouse. Il tuo computer te ne sarà certamente grato.

NON LIMITARE IL FLUSSO D’ARIA ATTORNO AL COMPUTER

Prima di tutto assicurati di collocare il computer in una stanza in grado di fornire sempre un flusso d’aria sufficiente sollevandolo da terra almeno di 30 cm, altrimenti si crea l’effetto “aspirapolvere”.

Ricorda che il PC non deve trovarsi accanto ad altri oggetti che impediscono la circolazione dell’aria, come pareti, mobili o altri elettrodomestici. Dovrebbero esserci almeno due o tre pollici di spazio su entrambi i lati del case.

Poiché la maggior parte dell’aria calda esce dalla presa d’aria sul retro del case del computer, questa parte dovrebbe essere completamente chiara e aperta.

È importante che la posizione fisica non contribuisca ulteriormente al calore del computer.

Accertati che il PC non sia posizionato nelle vicinanze di un forno, un frigorifero, apparecchi di cottura e altre cose che possono soffiare aria calda o trasferire calore nel sistema del computer.

Se la stanza in cui si trova non corrisponde a questi requisiti, prendi in considerazione di spostare il computer in un ambiente più fresco e pulito. Una stanza climatizzata è l’ideale.

USA IL COMPUTER CON LA CUSTODIA CHIUSA

Sembrerebbe logico tenere aperto il case mentre il computer è in esecuzione per mantenerlo più fresco. Non è forse vero?

Non lo è.

Il problema è che sporcizia e polvere si possono accumulare e ostruire più rapidamente le ventole del computer quando il case viene aperto. Ciò può causare il rallentamento o la rottura delle ventole stesse.

VALUTA DI INSTALLARE UNA VENTOLA SUPPLEMENTARE

Questa piccola ventola può essere collegata alla parte anteriore o posteriore del case del computer.

Esistono due tipi di ventole: una in grado di aspirare aria più fresca nella custodia e una in grado di espellere l’aria calda dalla custodia. L’installazione è un ottimo modo per raffreddare il tuo computer.

CAMBIA LA VENTOLA PER LA CPU

La CPU è il componente più importante all’interno del computer. Quando si eseguono applicazioni impegnative, la CPU e la scheda grafica si surriscaldano.

Prendi in considerazione l’acquisto di una ventola per la CPU di alta qualità e più grande in grado di mantenere la temperatura della CPU più bassa rispetto alla ventola CPU pre-installata sul tuo computer.

No Comments
Comunicati

Mons “Fiato Corto” è il singolo che presenta l’album d’esordio “non può piovere per sempre”

L’indie pop della band torinese accompagna il viaggio musicale fra arte e inconscio che ha come meta il superamento di uno stato di dolore.     

Nel momento in cui proviamo un’emozione forte sorgono in noi pensieri sconosciuti fino a quel momento che prendono vita e producono arte. Per “Fiato Corto” è stato così:

«Il dolore per la perdita di una persona speciale si è manifestato in una delle canzoni più belle che abbiamo mai scritto e continua a far vivere quella persona nell’arte. Il dolore è qualcosa di umano e inevitabile che chiunque prima o poi sperimenterà, ma solo chi saprà guardarlo in faccia e buttarlo fuori potrà conviverci e gioire suonando o ascoltando una canzone dedicata a una persona che non c’è più». Mons

Il singolo è il primo estratto dall’album d’esordio “Non può piovere per sempre”.

Etichetta: Up Stage

Radio date: 21 febbraio 2020

Pubblicazione album: 23 ottobre 2019

 

COMPONENTI: Marco Capitanio (voce), Alessandro Crupi (chitarra e voce), Marco Garbarino (basso e

voce), Alessandro Alloj (batteria e tastiere), Andrea Colombo (chitarra, synth e ableton live).

 

BIO

I MONS nascono a Grugliasco (TO) nei primi mesi del 2015, come cover band e nel 2016 iniziano a scrivere

brani propri pubblicando il loro primo EP “M.O.N.S.” nel gennaio 2017. 

La band cresce e si fortifica grazie a importanti esperienze live maturate in contesti come Collisioni Festival di Barolo, Teatro Ariston di Sanremo, Area Lounge di Casa Sanremo, Fiat Music di Red Ronnie, CET di Mogol e concerti nelle tre grandi piazze di Torino centro: Piazza San Carlo, Piazza Castello e Piazza Vittorio. Influenzata dal nuovo panorama musicale italiano, la band pubblica il singolo “Fiato Corto“, pezzo che permette loro di suonare su importanti palchi dell’ambiente torinese quali Hiroshima Mon Amour e Flowers Festival. Il brano è il primo estratto dall’album d’esordio, “Non può piovere per sempre”, uscito il 23 ottobre 2019 su tutte le piattaforme digitali.

 

Contatti e social

 

Facebook https://www.facebook.com/themonsofficial/

Instagram https://instagram.com/_monsofficial_?igshid=1jfemm8e7kvu4

Spotify https://open.spotify.com/album/0ozpGEMX6gPtEWo130t4hC…

Canale Youtube https://www.youtube.com/channel/UCmv4s4ymcp7FdiJqUkt_plQ

 

No Comments
Comunicati Etica e Società

Obiezione vostro onore: inscenare un processo per fare prevenzione

Comunicato Stampa

Obiezione vostro onore: inscenare un processo per fare prevenzione

In un corso a Brescia il 3 aprile 2020 sarà possibile analizzare un infortunio e inscenare, attraverso la tecnica simulativa del role playing, un procedimento penale davanti ad un giudice. Come affrontare correttamente questa situazione? 

Sono necessarie nuove metodologie didattiche per riuscire a incidere veramente sui nostri atteggiamenti, sulle percezioni e sui comportamenti. E sicuramente una delle tecniche formative più efficaci per sradicare vecchie abitudini e renderci consapevoli dei problemi reali e delle soluzioni possibili è l’utilizzo del metodo teatrale, delle tecniche del role playing.

 

Cosa accade se in azienda avviene un infortunio? Come analizzarlo? Come affrontare i procedimenti penali conseguenti all’infortunio? Come rispondere correttamente alle domande di un Giudice?

 

Obiezione vostro onore: insceniamo la sicurezza

Proprio per rispondere a queste domande utilizzando nuove tecniche formative di simulazione l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 3 aprile 2020 a Brescia un corso di 8 ore dal titolo “Obiezione vostro onore”.

Durante il corso i partecipanti si metteranno nei panni del “Datore di lavoro, del “Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione”, del “preposto”, del “Dirigente” e, partendo dall’analisi dell’infortunio, ci si immaginerà di essere coinvolti in un procedimento penale e di trovarsi a testimoniare davanti ad un Giudice.

Si cercherà di capire come comportarsi in Tribunale sia come indagati, sia solo come testimoni. Si comprenderà, in tal modo, quando i dialoghi e la documentazione a supporto della difesa sono utili, inefficaci o “armi a doppio taglio”.

Se il Giudice mi ponesse delle domande cosa risponderei? Sono sicuro di dire la cosa “giusta”? Quale documentazione devo produrre?

 

Fare formazione con il teatro e il role playing

Il role playing è una tecnica formativa simulativa che permette ad un gruppo di persone di svolgere, per un tempo limitato, il ruolo di attori, riproducendo situazioni che hanno una forte attinenza con situazioni reali. Uno strumento che permette di far emergere emozioni e, attraverso la simulazione, di rendere più consapevoli i partecipanti della reale portata dei problemi e dei modi corretti ed efficaci di affrontarli.

Questa metodologia consente, dunque, un’analisi dei vissuti, delle dinamiche interpersonali, delle specificità dei vari ruoli e dei processi di comunicazione correlati al particolare contesto rappresentato.

Nel caso del corso organizzato da AiFOS il role playing si basa sulla rappresentazione realistica dell’infortunio e del conseguente processo per far emergere i principi della normativa.

Attraverso la guida dell’avvocato Giovanna Rosa, che si occupa di consulenza legale, giuridica nel campo della salute e sicurezza sul lavoro, sarà possibile sperimentare materialmente cosa succede in azienda quando accade un infortunio e comprendere anche cosa fare per prevenire e ridurre questa possibilità.

 

Informazioni e programma del corso

Il corso di 8 ore “Obiezione vostro onore” si terrà a Brescia il 3 aprile 2020 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 – ad AiFOS Service in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Durante il corso saranno affrontati i seguenti argomenti:

  • Analisi di un infortunio reale
  • Costruzione della difesa del partecipante (a seconda del ruolo che ricopre in azienda)
  • Documentazione da presentare al giudice
  • Le frasi “corrette” da pronunciare davanti al giudice
  • Esame del caso reale e analisi finale

 

La partecipazione al corso vale come 6 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, Formatori qualificati (area 1) e Coordinatori alla sicurezza. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/normativa/normativa/obiezione_vostro_onore

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

27 febbraio 2020

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

No Comments
Comunicati

I problemi di Gibbo #Buonumore: dopo “come tu mi vuoi”, arriva il secondo singolo del duo reggiano che anticipa l’album in uscita a fine gennaio 2020

L’incontro tra sintetizzatori e chitarre acustiche segna l’avvento di un nuovo percorso sonoro volto alla sperimentazione di nuovi territori musicali.

 

«È difficile a volte girare completamente pagina, e nonostante le cose non siano andate come avremmo voluto, nonostante tutte le cose che ancora rimangono sospese, alla fine quello che conta veramente, sono le persone. Le persone a cui abbiamo voluto bene, che abbiamo amato, che se anche si sono perse, anche se non sono state sincere fino in fondo, sono comunque importanti, e fanno parte di noi, nel bene e nel male». I Problemi di Gibbo

E allora non c’è spazio per i rimpianti quando l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è di essere di #Buonumore.

Radio date: 10 gennaio 2020 

Autoproduzione

 

BIO

Stefano Gibertoni e Daniele Prandi vivono da sempre nelle colline di Reggio Emilia. Dopo varie esperienze con diversi progetti musicali, si accorgono che al loro mondo manca qualcosa e decidono di iniziare a collaborare per scrivere le proprie canzoni. Nella primavera del 2017 nascono così “I problemi di Gibbo”, per raccontare attraverso la musica, lo stato d’animo e le contraddizioni della vita di tutti i giorni. Stefano, voce e chitarra acustica e Daniele, batteria, attratti da sempre dal cantautorato italiano e dalle sonorità indie folk americane, creano un mix sonoro fresco e malinconico, fatto di chitarre gentili e suoni profondi, grazie anche alla creatività di Alessandro Stocchi alla chitarra elettrica e alla splendida voce di Carlotta Gibertoni, ai cori e basso synth. Nasce così il primo progetto discografico, con l’aiuto di Luca Serio Bertolini (Modena City Ramblers) e di Andrea Fontanesi (VoxRecording Studio). Nell’estate 2019 entrano in studio per registrare “Sai dirmi perché?”, l’album d’esordio de “I problemi di Gibbo”, di cui il brano “Come tu mi vuoi” è il primo singolo in uscita il 7 Novembre 2019. Il 10 gennaio 2020 viene presentato il secondo singolo #Buonumore. 

 

Contatti e social

IG https://instagram.com/iproblemidigibbo/

FB www.facebook.com/I-Problemi-di-Gibbo-937001536507728/

No Comments
Notizie dal mondo Salute e Benessere

Covid-19, varato il decreto con le misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza

covid-19 coronavirus

Covid-19, varato il decreto con le misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza

Roma, 24 Febbraio – Nel breve volgere di un paio di giorni, l’Italia si è trovata ad essere il Paese europeo (e il terzo al mondo dopo Cina e Corea) a fare più pesantemente i conti con  il coronavirus. L’emergenza generatasi dopo i casi di contagio e i decessi registratisi tra il Lodigiano e il Veneto ha costretto il Governo a un provvedimente straordinario, un decreto (qui il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri) già firmato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ed entrato immediatamente in vigore.

covid-19 coronavirusMisure inevitabilmente drastiche, quelle assunte dall’esecutivo: isolati i 10 comuni del Lodigiano interessati dall’epidemia, insieme al comune di Vò, nel Padovano. Blocco di tutte le manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, in luogo pubblico o privato (ieri si è bloccato anche il campionato di serie A). Chiuse fino a nuovo ordine le scuole di ogni ordine e grado, così come i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura, stop anche alle gite scolastiche programmate dalle scuole  sul territorio nazionale e all’estero.
Il decreto dispone inoltre la quarantena con sorveglianza attiva su tutti gli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di coronavirus, la conferma della chiusura di tutte le attività commerciali, con la sola esclusione degli esercizi che vendono beni di prima necessità. L’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità, tuttavia, è condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Il decreto dispone anche che, all’occorrenza, potranno essere sospesi i servizi del trasporto di merci e di persone e le attività lavorative nelle aree interessate dall’infezione. .
Per far fronte agli oneri derivanti dallo stato di emergenza sanitaria, il provvedimento  prevede un ulteriore stanziamento di 20 milioni di euro per il 2020, che troveranno capienza  nel Fondo per le emergenze nazionali e si vanno ad aggiungere a 5 milioni di euro già previsti dalla delibera dello scorso 31 gennaio con la quale il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza per il coronavirus.




I numeri, intanto (in continuo aggiornamento) riferiscono di 153 casi confermati di Covid-19  in Italia, comprendendo anche i quattro decessi (le donne morte a Cremona e a Casalpusterlengo, il 77enne di Vò Euganeo, e questa mattina, un 84enne che era ricoverato all’ospedale di Bergamo) e una persona guarita. In particolare, il dettaglio per Regione vede 113 casi in Lombardia (inclusi i tre decessi), 22 in Veneto (con una vittima), 9 in Emilia-Romagna, tre in Piemonte, tre in Trentino Alto Adige e tre nel Lazio, ovvero la coppia di cinesi in via di guarigione e il ricercatore italiano già guarito.

Come anticipato in premessa, l’Italia diventa così il terzo Paese al mondo per numero di contagi, secondo i dati della Johns Hopkins University, dopo la Cina (che resta il Paese più colpito con quasi 77 mila casi) e la Corea del Sud con 602. L’Italia scalza il Giappone, dove al momento i casi sono 135. Un caso a parte sono considerati gli oltre 630 casi di contagio registrati sulla nave da crociera Diamond Princess.

In alcune delle Regioni del nord maggiormanete colpite dal virus le autorità locali, prima ancora del decreto urgente del govegno di cui si è riferito,  sono corse ai ripari con apposite ordinanze che interrompono gli eventi pubblici previsti in questi giorni, come nel caso del Carnevale di Venezia. Chiuse, inoltre, tutte le scuole in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna.

L’allarme ha coinvolto anche altri Paesi confinanti con l’Italia: ieri sera le autorità austriache hanno bloccato due treni al Brennero per il sospetto che ci fossero contagiati a bordo. Due persone sono state fatte scendere, ma era un falso allarme. I treni sono ripartiti dopo quasi quattro ore. In Romania, invece, è stata disposta la quarantena obbligatoria per tutte le persone in arrivo dalla Lombardia e dal Veneto.

 

FONTE: rifday.it
IMMAGINE: pixabay.com

No Comments
Volontariato e società

Il Terzo Segreto di Satira lancia la call di WeWorld per nuovi volontari

La clip del Terzo Segreto di Satira lancia un call per volontari di WeWorld Onlus: già aperte oltre 30 posizioni, e molte altre saranno pubblicate nei prossimi mesi, in tutto il mondo per volontari che verranno formati e inviati nelle sedi locali in diversi paesi fra cui Benin, Bolivia, Brazil, Cambodia, India, Kenya, Lebanon, Mozambique, Nepal, Palestine, Peru, Tanzania and Tunisia. Il Terzo Segreto sfata i luoghi comuni sui volontari e le varie tipologie di candidati possibili: dall’inconsapevole che vuole l’auto aziendale alla influencer che vuole lo stylist; da quello serio che non si è mai messo in gioco a quello convinto di avviare una rivoluzione planetaria. Il messaggio è semplice: fare il volontario è una cosa seria, cerchiamo persone determinate e consapevoli.

I volontari che cerca WeWorld onlus verranno destinati alla gestione del rischio nelle emergenze, promozione dei diritti delle donne, disaster risk reduction legata in particolare al cambiamento climatico, amministrazione o comunicazione all’interno di progetti umanitari. Chiunque può mettere a disposizione le proprie competenze e, con passione e dedizione, dedicare un periodo della sua vita a garantire sostegno e aiuto alle comunità più vulnerabili. La call si inserisce nel programma di volontariato internazionale EU Aid Volunteers promossa e finanziata dalla Direzione generale per gli aiuti umanitari e la protezione civile dell’Unione Europea (ECHO). Tutte le info à link:  https://www.weworld.it/progetti-eu-aid-volunteers.

No Comments
Volontariato e società

La prevenzione funziona; anche quella alla droga.

Distribuiti 1000 opuscoli agli abitanti di San Benedetto del Tronto a scopo preventivo

 

Soddisfatti i volontari, che nonostante la preoccupazione generale, domenica hanno trovato un atmosfera molto ricettiva da parte delle migliaia di persone che hanno trascorso il pomeriggio sul lungo mare di San Benedetto del Tronto.

 

Il risultato è stato di oltre 1000 copie di opuscoli informativi dal titolo La verità sulla droga, La verità sugli Inalanti e La verità sulla Marijuana consegnati direttamente nelle mani delle persone.

 

In realtà la droga è una vera epidemia sociale, che viene un po’ sottovalutata visto che uno viene “contagiato” con le idee e il marketing piuttosto che con un virus. Ciò non significa che non si stia dilagando a macchia d’olio o che non sia letale. Proprio come sosteneva l’umanitario L. Ron Hubbard, “la droga è un problema planetario”, e le statistiche parlano chiaro.

 

La marijuana è una droga come l’alcool, la cocaina o l’estasi. E come questi altri farmaci, ha effetti collaterali che possono essere dannosi.

 

Bisogna pensare che ad oggi, la droga più usata a livello mondiale resta la cannabis, (188 milioni i consumatori nel 2017, in crescita nel Nord America, Sud America e Asia, mentre il consumo di oppiacei sale in Africa e Europa ma anche nei Paesi asiatici e nordamericani, 53,4 milioni i consumatori totali, 50% in più in un anno.)

 

Ecco perché le persone apprezzano veramente la campagna La verità sulla droga che, senza mezzi termini, descrive le sostanze maggiormente in uso, tratta degli effetti a breve, medio e lungo termine e offre testimonianze di ragazzi che ne hanno fatto l’esperienza.

 

Non di meno descrivono i luoghi comuni e le BUGIE usate per diffondere l’uso epidemico di droga nella società. Ecco perché LA VERITA’ SULLA DROGA!

 

 

No Comments
Comunicati

Madri lavoratrici: 25% di lavoro in meno tutti i giorni a parità di stipendio

Mentre l’Italia continua a macinare record negativi in fatto di natalità (nel 2019, come certificato dall’Istat, si è registrato il minor numero di nascite di sempre, appena 435 mila), e il nord Europa si fa sempre più pioniere di buone pratiche in fatto di genitorialità (da ultimo il caso della Finlandia con 164 giorni di congedo retribuito per ogni genitore), c’è chi prova ad andare controcorrente, spingendo anche il nostro Paese verso nuovi orizzonti di welfare. È il caso di Automha, azienda leader nel settore dell’automazione intralogistica, che da quest’anno ha introdotto una nuova misura che prevede la riduzione del 25% dell’orario di lavoro, a parità di stipendio, per tutte le madri con figli di età compresa tra 1 e 10 anni.

La misura nasce con l’obiettivo di favorire la conciliazione vita-lavoro, riconosciuta come valore sempre più importante soprattutto dalle nuove generazioni di lavoratori (Millennials e Generazione Z, in particolare). A beneficiarne sono tutte le donne impiegate in azienda, pari al 15,5% del totale dei dipendenti (118), concentrate soprattutto nei reparti Operation & Engineering (9), Amministrazione (4), Direzione (2), Risorse Umane (2) e Marketing e Comunicazione (1).

Il provvedimento è automatico e alle lavoratrici è richiesto solo di comunicare la preferenza circa l’orario da adottare che sarà, appunto, di 30 anziché 40 ore alla settimana, pari al 25% in meno ogni giorno. Una proposta che nei primi due mesi di attivazione ha riscontrato soddisfazione da parte delle mamme lavoratrici e nessuna lamentela da parte degli uffici, dei clienti o dei fornitori. Non solo: la misura ha sviluppato un passaparola positivo che ha portato a un sensibile aumento del numero dei curriculum inviati spontaneamente in azienda da parte di personale femminile.

L’attenzione per la conciliazione – vita lavoro è, del resto, uno degli aspetti a cui le lavoratrici prestano maggiore attenzione. Tra le ragioni per cui il nostro Paese ha indici così bassi di natalità vi è, infatti, proprio la difficoltà di conciliare l’avanzamento della carriera con la cura della famiglia. Non a caso, secondo uno studio della Lega Europea delle Cooperative, il 43% delle dimissioni in Italia è dettato da motivazioni familiari che hanno a che fare con la necessità di accudire i propri figli, anche alla luce degli alti costi degli asili nido. Per questo, l’iniziativa di Automha di ridurre del 25% l’orario lavorativo giornaliero di tutte le madri con bambini in età scolare, si pone come una vera e propria best practice.

«Come azienda italiana è nostro dovere impegnarci a favore della società civile e questa misura è un investimento sociale di forte valenza umana. Siamo convinti che possa tutelare la salute personale, giovare sulle dinamiche familiari e private, diminuire lo stress e contribuire allo sviluppo della comunità. Siamo orgogliosi di essere i primi in Italia a proporre un’iniziativa di questo tipo e speriamo di poter essere un esempio positivo anche per tante altre realtà» commenta Giuseppe Stefanelli, Amministratore Delegato di Automha.

 

LA STORIA 

Vanessa Vaglietti, 37 anni, mamma di una bambina di 3 anni e mezzo sta beneficiando della misura per le mamme.

«Sono Vanessa Vaglietti, ho 37 anni, una bambina di 3 anni e mezzo e lavoro in Automha dal 2011. Ho iniziato il mio percorso come receptionist, poi sono stata in maternità e al mio rientro mi è stata offerta la proposta di lavorare nel comparto Amministrativo e Back Office. Un bel salto in avanti, cosa che non accade molto spesso: dopo la maternità, l’azienda non solo non mi ha declassata, ma ha creduto in me, offrendomi un ruolo con maggiori responsabilità. L’ufficio in cui lavoro ora non esisteva fino a qualche tempo fa: è nato proprio a seguito del fatto che Automha ha deciso di investire in me, potenziando il Customer Service. Siamo diventati così un vero e proprio reparto.

L’introduzione di questa misura per le mamme è un ulteriore passo avanti. Garantisce maggiore equilibrio tra vita privata e professionale, mi permette di passare più tempo con mia figlia, di andare a prenderla all’asilo, di portarla al parco. Momenti di vita quotidiana importanti, che non vanno trascurati. Prima contavo molto sull’aiuto e sulla disponibilità dei nonni, ora riesco a conciliare tutto molto meglio: due ore sono tante per una donna che deve gestire lavoro, casa, figli. Si è alzata la qualità della vita, con molto meno stress.

Ritengo, quindi, che sia una possibilità importante per le future madri: Automha ha messo in atto un ottimo welfare, facendo un reale passo avanti verso il futuro».

No Comments
Senza categoria

Traslochi a Roma fai da te? Noleggia ciò che ti occorre da Bagaglini

Per i tuoi traslochi a Roma in autonomia aiutati con il noleggio delle attrezzature necessarie

Se preferisci effettuare il trasloco in maniera autonoma ma ti manca l’attrezzatura idonea per poterlo fare, la soluzione sta nel noleggio delle attrezzature da trasloco, una formula fai da te che ti consentirà di risparmiare notevolmente sui prezzi del facchinaggio e del trasporto.

Bagaglini traslochi, l’azienda leader nei traslochi a Roma e in tutto il territorio nazionale, mette a tua disposizione una vasta gamma di strumenti e mezzi da noleggiare che renderanno più facile e rapido il trasferimento nella nuova casa o nei nuovi uffici.

L’ampio parco auto di cui dispone la ditta Bagaglini ti consentirà di scegliere il veicolo commerciale più adatto alle tue esigenze di trasloco, dai mezzi di carico più piccoli fino a ai veicoli extra carico, oltre che mezzi speciali per il trasporto di oggetti preziosi o animali domestici. Inoltre, potrai scegliere se noleggiare il mezzo con conducente o senza conducente.

Risultato immagini per bagaglini traslochi

Quali sono le principali attrezzature da trasloco?

Tra i mezzi di trasloco e le attrezzature messe a disposizione dalla ditta di traslochi a Roma Bagaglini potrai noleggiare:

  • furgoni da trasloco: non sono tutti uguali. Per scegliere quello che più si adatta alle tue esigenze è necessario valutare il peso da trasportare e il volume che occupano ad esempio i mobili non smontabili
  • scale per traslochi, montacarichi o elevatori: sono fondamentali per i traslochi ai piani alti perché consentono di avvicinarsi in completa sicurezza a finestre o terrazzi
  • piattaforme aeree: se si devono spostare mobili molto grandi e pesanti questi strumenti vengono installati su furgoni speciali e manovrati da un conducente esperto
  • pedane: sono necessari per materiale o mobilio molto grande e pesante perché permettono di trasportare in massima sicurezza senza causare danni
  • transpallet: è un carrello per il carico e lo scarico agevole delle scatole del trasloco

La ditta di traslochi Roma Bagaglini potrà inoltre fornirti tutto il materiale necessario per l’imballaggio dei tuoi affetti personali: scatole di cartone, pluriball e tutti gli elementi necessari per un trasloco in pena sicurezza.

Se sei interessato al noleggio di mezzi o attrezzature da trasloco richiedi un preventivo gratuito a Bagaglini traslochi. Visita il sito web o chiama il numero  06 22755033

No Comments