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Novembre 2018

Scienza e Tecnologia

Aeromodellismo statico e dinamico

L’aeromodellismo si divide in due varianti: statico e dinamico.

Il modellismo statico è la forma di modellismo nella quale vengono riprodotti autoveicoli o mezzi di altro genere privi di qualsiasi congegno atto a farli muovere.

Il modellismo viene considerato di tipo dinamico quando consiste nell’assemblaggio, nella messa a punto e nel mantenimento di riproduzioni di modellini in scala che possono essere radiocomandati e con i quali è possibile partecipare a delle gare

Nell’aeromodellismo vengono realizzati modelli di aerei, elicotteri e mongolfiere. È molto importante la ricerca delle migliori prestazioni del modello.

L’aeromodellismo fa parte delle discipline dell’Aero Club Italiano insieme a volo a motore, volo a vela, paracadutismo e volo da diporto e sportivo (deltaplani, ultraleggeri e parapendio).

I metodi di costruzione possono essere i più vari, si va dalla realizzazione con carta o legno agli attuali materiali compositi e il DEPRON, un materiale simile al polistirolo utilizzato in edilizia come isolante, quindi sugli aeromodelli perché resistente ma soprattutto leggero.

L’aeromodellismo utilizza gli stessi principi degli aerei veri. A differenza dell’aeromodellismo statico, quello dinamico ha delle parti mobili che possono essere timone, flap, gli alettoni e il piano di coda, aerofreni, ecc.

L’aeromodellismo si divide in tre categorie:

1) Volo libero, cioè un modello che può volare senza l’intervento del pilota.
2) Volo vincolato circolare, quando il modello vola in cerchio e nello stesso tempo è comandato da due sottili cavi di acciaio che permettono al pilota, che sta al centro del cerchio, di variare la quota di volo.
3) Radiocomandato, quando il modello è comandato da terra tramite un trasmettitore. Si tratta della categoria più praticata.

Le competizioni hanno spinto gli aeromodellisti ad aumentare e perfezionare sempre di più le prestazioni dei propri modelli tanto da stabilire record di volo come: durata del volo di un modello superiore a una giornata, voli in quota di migliaia di metri, velocità superiori ai 350 km/h, voli in simultanea di oltre 100 modelli.

L’uso della decalcomania è fondamentale per la riuscita finale del modello. Nel gergo dei modellisti italiani, essa viene comunemente apostrofata con il termine inglese contratto “decals”, quasi sempre declinato al plurale anche quando usato al singolare.

Solitamente, ogni produttore allega al kit di montaggio una serie di “decals” utilizzabili per decorare il modello in una o più versioni offerte, ma sono in commercio anche fogli di decalcomanie che permettono di completare i modelli di soggetti diversi da quelli previsti nei kit.

Grazie alle decalcomanie è possibile rifinire il modello con insegne di nazionalità e di reparto, o di vettore, matricole, lettere e numeri individuali, oltre a scritte e simboli di servizio, che caratterizzano il soggetto ed aumentano la verosimiglianza del modello, ottenendo tutti quegli elementi grafici che sarebbe molto difficile, quando non impossibile, riprodurre a mano, con pennello o aerografo, in scala ridotta.

L’Utensileria Revelli è specializzata nella vendita di prodotti per modellismo navale e ferroviario, profilati di ottone, saldatura e brasatura, gomma siliconata da colata, resine e siliconi da colata, dal 1946.

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Eventi News

Al via la nuova stagione di Taste, con viaggi sensoriali tra le regioni italiane e aperitivi sprint

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  • 29 Novembre 2018

Più di 120 studenti, 3 insegnanti e 30 posti a sedere. Da questa settimana riapre “Taste. A School Restaurant Experience” nell’eclettica piazzetta Zanchi, in via Tasso 49 a Bergamo, con una formula completamente rinnovata.

 

Gli studenti dell’Istituto alberghiero di iSchool si confronteranno con i clienti di Taste, mettendo nei piatti le conoscenze apprese durante le lezioni del corso per l’enogastronomia e l’ospitalità per i servizi alberghieri.

I ragazzi, di settimana in settimana, graviteranno attorno alla figura del nuovo chef Bruno Bovelacci, 45enne bergamasco, approdato in Taste dopo la formazione professionale tra i fornelli della Franciacorta e esperienze all’estero, mentre in sala saranno coordinati da Marco Cavadini, esperto di scuola alberghiera e enologo laureato in viticultura ed enologia presso l’Università degli Studi di Milano.

Il venerdì sera sarà dedicato a una cena di quattro portate alla scoperta della cucina regionale italiana: “Sapori d’Italia @Taste” prende il via venerdì 30 novembre con un viaggio sensoriale in Piemonte. In calendario altre due escursioni per le papille gustative in programma venerdì 7 e 14 dicembre, rispettivamente in Trentino e in Veneto, al costo di 21 € a persona con prenotazione obbligatoria.

Il sabato sera, invece, i ragazzi dell’istituto alberghiero di iSchool propongono AperiTaste, con un ritmo più vivace e giovanile: dalle 17 alle 20 di sabato 1 e 15 dicembre, in collaborazione con il barman Rosario Lipari di Still American Bar, i cocktail accompagneranno i deliziosi stuzzichini pensati ad hoc dagli studenti e lo chef Bovelacci. L’appuntamento non richiede prenotazione.

Taste è un’esperienza unica nel suo genere che richiama studenti dal territorio bergamasco e milanese. Una chicca nel cuore di Bergamo: non solo alta cucina, sapori ricercati e sperimentali sono gli ingredienti del menu in Taste, ma anche ottima ospitalità e la percezione di sentirsi in un locale davvero innovativo.

Per informazioni e prenotazioni consultare il sito http://taste.ischool.bg.it/ oppure via mail a [email protected]

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Comunicati

Prestiti: aumentano quelli richiesti per il consolidamento debiti e le spese mediche

Aumentano le richieste di prestiti personali destinati al consolidamento debiti, allacquisto di arredamento e alle spese mediche, mentre calano quelli per la ristrutturazione della casa. Sono queste le prime evidenze emerse dall’osservatorio congiunto di Facile.it e Prestiti.it, realizzato su un campione di oltre 150.000 domande di finanziamento*, secondo il quale, nel corso dei primi 10 mesi dell’anno, gli italiani che si sono rivolti ad una società del credito hanno cercato di ottenere in media 10.334 euro, lo 0,8% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Aumento che, si legge nell’analisi, si è tradotto anche in un allungamento dei piani di ammortamento medi, passati da 60 a 62 rate.

Gli italiani continuano dunque a far ricorso alle società del credito, ma cambiano le priorità; esaminando le richieste di prestito personale nelle quali il firmatario ha specificato la finalità, emerge che la prima motivazione che ha spinto gli italiani a presentare domanda nei primi 10 mesi dell’anno è l’acquisto di un’auto usata (22%), mentre slittano al secondo posto le richieste di prestito destinate alla ristrutturazione della casa (21%), che perdono 4,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

In forte aumento, invece, le domande di prestito personale destinate al consolidamento debiti, che passano dal 9,5% del 2017 al 13,1% del 2018, e quelle per pagare le spese mediche, il cui peso percentuale è cresciuto di oltre un terzo passando dal 3,7% del 2017 al 5% del 2018.

«Nell’ultimo anno si è assistito ad un cambiamento delle motivazioni che hanno spinto gli italiani a chiedere un prestito personale», spiega Andrea Bordigone, Responsabile prestiti di Facile.it «se da un lato l’aumento del consolidamento debiti ci racconta di una maggiore consapevolezza rispetto alle opportunità per gestire più correttamente il debito, dall’altra non si può non notare come stiano assumendo un peso sempre maggiore le richieste di prestiti personali destinati a coprire le spese mediche.».

A variare rispetto ai primi 10 mesi del 2017 sono state anche le somme che i richiedenti hanno cercato di ottenere. In aumento gli importi medi richiesti per il consolidamento debiti (17.538 euro, +9%), per la formazione (7.040, +12%) e i viaggi (€ 4.692 euro, +13%). In calo, invece, le somme richieste per i prestiti personali destinati alla “casa” come l’acquisto immobili (€ 21.025 euro, -20%) e la ristrutturazione casa (€ 13.281, -13%). Situazione in chiaroscuro per i prestiti personali per l’acquisto di arredamento; se ne chiedono di più (il loro peso percentuale è passato dal 7,1% al’8,8%) ma è diminuito il taglio medio (sceso del 4% e stabilizzatosi a 8.443 euro).

Guardando al profilo dei richiedenti emerge che chi ha presentato domanda nei primi 10 mesi del 2018 aveva, in media, 42 anni; la fascia anagrafica più rappresentata è quella degli under 35, cui fanno capo quasi 1 terzo delle richieste (31,9%), seguita dai richiedenti con età compresa tra i 35 e 44 anni (31,5%) e quelli nella fascia 45-54 anni (23%).

Dati interessanti emergono dall’analisi del sesso del richiedente; la percentuale di domande di finanziamento presentate da donne rimane ancora marginale (circa il 28%) e permangono le differenze sugli importi medi richiesti dai due sessi, con gli uomini che puntano ad ottenere, in media, il 10% in più rispetto al gentil sesso (10.612 euro contro i 9.633 euro).

 

Rispetto alla posizione lavorativa del richiedente, a presentar domanda in circa il 75% dei casi è un dipendete con contratto a tempo indeterminato, nel 14% un lavoratore autonomo o libero professionista e nel 5,5% un pensionato.

 

 

* L’osservatorio ha preso in esame un campione di oltre 150.000 richieste di prestito personale presentate tramite Facile.it e Prestiti.it tra l’1 gennaio 2017 e il 31 ottobre 2017 e l’1 gennaio 2018 e il 31 ottobre 2018.

 

 

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L’Università degli Studi di Bergamo inaugura l’anno accademico 2018 – 2019

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  • 29 Novembre 2018

Dottorato Honoris Causa al premio Nobel per l’economia Jean Tirole e conclude le celebrazioni per il 50° anniversario in musica, la mattina sulle note dell’inno d’Italia, Gaudeamus Igitur e Va’ Pensiero e la sera con un concerto dedicato a Mozart del Conservatorio Donizetti di Bergamo

 

«A conclusione dei 12 mesi di ricorrenza dei suoi 50 anni, il bilancio è per tutti noi positivo.  L’Università, come auspicavamo, è stata un’ambasciata culturale a disposizione del territorio che ha risposto con un’autentica partecipazione alle occasioni di dialogo e di ascolto per ricordare la nostra storia».  Con queste parole il Rettore dell’Università degli studi di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini, ha reso noto il programma dell’inaugurazione dell’anno accademico 2018-2019 che, forte dei suoi 22mila studenti iscritti, martedì 11 dicembre vedrà il conferimento del dottorato honoris causa al professor Jean Tirole, economista europeo, il più importante esperto internazionale di economia industriale, insignito nel 2014 del Premio Nobel per l’Economia. L’economista terrà la Lectio Magistralis in «Moral Reasoning, Markets and Organizations».

L’Ateneo inaugura con un duplice programma in aula Magna, la cerimonia la mattina alle 11 e il concerto la sera a partire dalle 20.45, l’Anno Accademico 2018/2019 come segno conclusivo dello straordinario anno di eventi per il cinquantennale, i protagonisti dell’Università, a partire dai primi iscritti del 1968, e tanti ospiti illustri, i Rettori delle Università lombarde ma anche i rappresentanti delle relazioni internazionali dell’ateneo come il Presidente Morisako della Kyoto Institute of Technology, confermandosi un ateneo moderno e aperto al mondo.

L’inaugurazione dell’anno accademico vedrà anche la partecipazione di un’altra eminente personalità: il prof. Paolo Grossi, Presidente emerito della Corte Costituzionale, che curerà la Prolusione della cerimonia con la lectio «La Costituzione italiana: breviario giuridico e presidio del cittadino».

Agli ospiti d’onore il Rettore Remo Morzenti Pellegrini consegnerà le medaglie con il sigillo dell’Università di Bergamo disegnate da Attilio Pizzigoni, architetto e professore dell’ateneo, su modello dell’antica medaglia ritrovata in uno scavo di epoca medioevale.

La medaglia, che vuol essere espressione di un ponte tra il passato il futuro, riporta alcuni elementi iconici: il melograno, simbolo dell’accademia, il mirto, espressione di bellezza e vita anche oltre la morte, l’alloro, simbolo della conoscenza, uniti ad alcune nuove raffigurazioni che ben richiamano alla città di Bergamo e all’ateneo, come la facciata dell’ex chiesa di Sant’Agostino. Sul fronte campeggia la scritta “Universitas Studiorum Bergomensis 1968 – 2018”, sul retro si legge una frase di Ivano Dionigi che celebra i 50 anni dell’ateneo guardando a un futuro carico di promesse.

L’inaugurazione del nuovo anno accademico ha un duplice significato: innanzitutto di conclusione del cinquantenario. Ben 10 mila persone hanno partecipato ai 100 eventi organizzati dall’Ateneo per celebrare i suoi primi 50 anni di storia in 37 luoghi simbolo della provincia di Bergamo dalle sedi universitarie ai luoghi storici della città e della provincia.

Eventi che hanno coinvolto persone di ogni età in quanto dedicati alle aree tematiche più varie: arte, cinema, cultura, diritto, economia, edilizia, etica, geografia, letteratura, lingue, musica, natura, religione, società, sport, storia, teatro, tecnologia, tradizioni e finanche gioco per far partecipare anche i più piccoli. Un anno, dunque, durante il quale l’Università è uscita dai suoi spazi canonici per abbracciare la città intera. E l’interesse riscontrato, anche grazie alla partecipazione di ben 50 professori che hanno accompagnato i partecipanti durante gli incontri, è andato oltre ogni aspettativa: alle 10.000 partecipazioni agli eventi, infatti, vanno aggiunte le 90.000 visite al sito registrate tra gennaio e novembre.

 

In secondo luogo l’inaugurazione dell’anno accademico segna l’avvio di una nuova era in cui l’Università punta a rinnovare la sua immagine e a cambiare il suo volto in un’ottica di modernità e contemporaneità, seppur mantenendo saldi e riconoscibili i tratti identitari dell’Ateneo attraverso l’unione di tradizione e innovazione e un’immagine coordinata volta a valorizzarne la centralità come sottolineato da Paolo Buonanno, prorettore con delega alla ricerca scientifica e alla comunicazione istituzionale di ateneo nel presentare il nuovo sito, completamente rinnovato sia nella grafica sia nella fruibilità attraverso una navigazione finalizzata a valorizzare la centralità dell’utente e il nuovo video istituzionale di Ateneo.

E a coronamento del 50° Anniversario, il Concerto per Coro e Orchestra del Conservatorio «Gaetano Donizetti» di Bergamo in programma martedì 11 dicembre alle 20.45 nell’aula magna di Sant’Agostino. Dirigerà l’orchestra il maestro Pieralberto Cattaneo e il coro i Maestri Cristian Gentilini ed Elisa Fumagalli. Saranno eseguiti: adagi e allegri di Wolfgang Amadeus Mozart, di cui in particolare si segnalano le parti corali della Messa di Requiem in Re minore K626, e l’Inno d’Europa di Ludwig van Beethoven.

 

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i sostenitori delle celebrazioni dei 50 anni dell’Università, tra cui il Cavaliere al Lavoro Domenico Bosatelli, presidente di Gewiss spa, insignito dalla laurea ad honorem dall’Università nell’anno accademico 2003-2004, che ha dichiarato: «In 50 anni l’università di Bergamo ha contribuito concretamente allo sviluppo della città. Sono quindi onorato di partecipare a questo importante traguardo, perchè mi fa piacere ricordare lo spirito che ha animato la fondazione nel 1968, ma soprattutto perchè si celebra l’università come motore dello sviluppo culturale, sociale ed economico di Bergamo. Un ruolo che è stato costruito grazie al dialogo con la cittadinanza, con le istituzioni e con le forze economiche del territorio e che permetterà all’ateneo di continuare a crescere anche in futuro a livello internazionale».

Oltre al presidente di Gewiss presenti anche: Gianfranco Masper, membro del CdA di Uniacque spa, Emanuele Beschi, direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Donizetti” di Bergamo, Pieralberto Cattaneo, vicedirettore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Donizetti” di Bergamo e direttore del concerto e Cira Jannaccone, funzionaria Poste Italiane che ai 50 anni dell’Università degli studi di Bergamo hanno dedicato uno speciale annullo filatelico e una cartolina in tiratura limitata di 1000 esemplari, che riproduce l’immagine dell’Università degli Studi di Bergamo – Sede di Sant’Agostino.

 

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Regolamento Reach: come redigere le schede di dati di sicurezza

Comunicato Stampa

Regolamento Reach: come redigere le schede di dati di sicurezza

Il 22 gennaio 2019 a Brescia un corso permetterà di acquisire le conoscenze e capacità necessarie per redigere correttamente le Schede di Dati di Sicurezza (SDS) ai sensi del regolamento REACH.

 

Le sostanze pericolose, come ricordato dalla campagna europea “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose”, rappresentano in molti luoghi di lavoro un rischio significativo per la salute e la sicurezza di lavoratori.

A questo proposito ricordiamo che il 31 Maggio 2018 è entrato in vigore, in tutte le sue parti, il Regolamento REACH 1907/2006/CE, una normativa comunitaria che ha l’obiettivo di migliorare la protezione della salute dell’uomo e dell’ambiente dai rischi derivanti dalle sostanze chimiche, stimolando contestualmente la competitività dell’industria chimica europea.

Il regolamento si applica a tutte le sostanze chimiche, non solo a quelle utilizzate nei processi industriali o dagli utilizzatori professionali durante le fasi di lavorazione, e interessa una vasta gamma di aziende appartenenti a numerosi settori, anche quelle che potrebbero non ritenersi interessate dalle problematiche relative alle sostanze chimiche.

E all’interno del Regolamento REACH la Scheda Dati di Sicurezza (SDS) – un documento disciplinato dal Regolamento 830/2015/UE che aggiorna l’Allegato II del REACH – garantisce la trasmissione delle informazioni utili per la gestione di un prodotto chimico e fornisce un importantissimo strumento di tutela.

 

Come conoscere nel dettaglio le caratteristiche e la funzione delle SDS? Ci sono corsi che permettono di acquisire le competenze per poter redigere idonee Schede Dati di Sicurezza?

 

Il corso per la redazione delle schede dati di sicurezza

Proprio per fornire agli operatori competenze e conoscenze necessarie per poter redigere correttamente, ai sensi del regolamento REACH, le Schede di Dati di Sicurezza (SDS), l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 22 gennaio 2019 a Brescia un corso di 8 ore dal titolo “La redazione delle schede di dati di sicurezza secondo il regolamento REACH”.

 

Questi gli argomenti che verranno affrontati durante il corso:

  • Analisi del Regolamento 830/2015/UE (allegato II Regolamento REACH)
  • Verifica delle richieste presenti sia di carattere generale che di ogni sezione delle SDS e delle informazioni minime richieste e modalità di recupero delle medesime
  • Tecniche di classificazione previste dal Regolamento CLP principalmente per i rischi della salute
  • Esempi di calcolo per le miscele e di verifica dei singoli end point tossicologici
  • Verifica di alcune SDS presenti in mercato
  • Esercitazione di redazione guidata di una SDS di una miscela

 

La funzione delle schede dati di sicurezza

Come precisato nell’Allegato II al regolamento REACH, chi compila la scheda di dati di sicurezza deve tenere presente che tale scheda deve informare il lettore in merito ai pericoli di una sostanza o di una miscela e fornire informazioni su come stoccare, manipolare e smaltire in modo sicuro la sostanza o la miscela in questione. È pertanto importante che le sezioni di riferimento siano tutte compilate in maniera corretta ed accurata per consentire a chi la riceve di determinare se le sostanze o miscele ricevute siano agenti chimici pericolosi e di valutare gli eventuali rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori che derivano dal loro uso. E le informazioni contenute nella scheda di dati di sicurezza devono essere redatte in modo chiaro e conciso.

In definitiva la scheda di dati di sicurezza deve essere compilata da una persona competente che tenga conto delle necessità particolari e delle conoscenze degli utilizzatori.

Risulta pertanto di primaria importanza che i fornitori di sostanze e miscele si attivino affinché chi redige una SDS sia effettivamente competente in materia e abbia ricevuto una formazione adeguata.

 

Le informazioni per il corso di Brescia

Per fornire le competenze adeguate si tiene dunque il corso di 8 ore in presenza “La redazione delle schede di dati di sicurezza secondo il regolamento REACH” che avrà luogo il 22 gennaio 2019 a Brescia dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 presso AiFOS Service in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

Il corso è valido come aggiornamento relativo a 6 ore per RSPP e ASPP, 6 ore per Coordinatori alla Sicurezza e 6 ore per formatori seconda area tematica.

 

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link: http://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/rischi-specifici/rischi-specifici/la_redazione_delle_schede_di_dati_di_sicurezza_secondo_il_regolamento_reach

 

Segnaliamo che le spese di partecipazione a convegni, congressi e simili o a corsi di aggiornamento professionale, nonché le spese di viaggio e soggiorno, sono integralmente deducibili – entro il limite annuo di 10.000 euro – come previsto dall’articolo 9 della Legge 22 maggio 2017, n° 81 (cosiddetto “Jobs Act dei lavoratori autonomi“).

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

29 novembre 2018

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Eventi

Easystand: la risposta alle strutture modulari

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  • 29 Novembre 2018

Easystand è un marchio di fabbrica della LL. Little and Large Solutions ed è specializzato nella produzione di strutture modulari. Nell’ultimo decennio, Easystand ha sperimentato e aggiornato con successo le proprie strutture modulari. Ora, le sue produzioni sono ampiamente utilizzate in fiere e vari eventi promozionali.

Easystand produce 3 tipi di strutture modulari che differiscono solo per sezioni e misure. Tutte le caratteristiche delle strutture modulari sono uguali e, allo stesso tempo, forti e leggere.

Strutture portatili: Easystand produce strutture portatili che offrono una soluzione pratica e versatile per fiere e altri eventi. Le strutture portatili sono robuste e l’azienda fa tutto il possible affinché siano ben rifinite. Le strutture portatili Easystand sono così commode da poter essere trasportate su un trolley leggero e resistente. Le strutture, una volta assemblate, sono solide e resistenti, ma possono essere facilmente smontate e conservate in un piccolo spazio. Portare le strutture portatili in un carrello li proteggerà da qualsiasi incidente, senza perdere alcun elemento.

Strutture espositive: Easystand produce e fornisce strutture per fiera che possono essere montate e smontate direttamente con le mani. Non è richiesto alcun tipo di strumento poiché tali strutture sono piuttosto versatili. Una volta acquistate le strutture espositive, possono essere riutilizzate evento dopo evento. Le strutture espositive realizzate da Easystand daranno la possibilità agli organizzatori di ridimensionarle e trasformarle. L’azienda fornisce strutture a costi sorprendentemente convenienti e con tecnologie di ultima generazione.

Noleggio di strutture: Easystand offre inoltre l’opportunità ai consumatori di noleggiare le strutture invece di acquistarle. In questo modo il costo di organizzazione di un evento scenderà e questo eviterà spese eccessive per supporti pubblicitari anonimi e prefissati. L’azienda ha alcuni formati di modelli per le strutture modulari, ma offre anche la personalizzazione. Se il cliente vuole qualcosa di specifico, dovrebbe scegliere di personalizzare le proprie strutture. Le strutture modulari personalizzate vengono inoltre proposte ad un prezzo conveniente. L’azienda offre inoltre consulenza tecnica e creativa, progettazione e rendering 3D gratuiti e creazione di file grafici.

Strutture americane: Easystand ha rivoluzionato le strutture americane tradizionali. Le strutture americane sono realizzate con l’aiuto di sistemi brevettati e hanno un design semplice da assemblare. X10 (traliccio 10x10cm), X15 (traliccio 15x15cm) e X20 sono i 3 tipi di sezioni offerte dall’azienda.

Per ulteriori informazioni sulle strutture offerte da Easystand, si prega di visitare https://easystand.it/it-it/.

Informazioni su Easystand
Easystand ha introdotto diverse funzionalità che hanno reso le strutture modulari più flessibili. Essendo un marchio di fabbrica LL. Little and Large Solutions, l’azienda offre anche soluzioni per esposizioni e gazebo all’aperto.

Contatto:
LL. Little and Large Solutions
via Sandigliano, 46/A – 13878 Candelo (BI)
Tel. 015.2499012
Fax 015.2530682

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Salute e Benessere

Abbigliamento FIR e salute

I raggi FIR (Far Infrared Ray, ovvero Raggi Infrarossi Lontani) vengono emessi dal sole in modo naturale, sono parte dello spettro solare e avendo una lunghezza d’onda più lunga di quella dei raggi luminosi visibili, non sono visibili all’occhio umano.

I raggi FIR sono in grado di modificare l’acqua presente nel nostro organismo rendendola più efficace nel:

– veicolare le sostanze nutritive alle cellule attraverso la membrana cellulare;
– portare fuori dalle cellule le sostanze di scarto del metabolismo (scorie o tossine).

Dal momento che siamo fatti per lo più di acqua, il beneficio che deriva dall’assorbimento di raggi FIR è particolarmente benefico per ogni cellula, quindi per l’intero organismo umano.

Verso la metà degli anni ’60 la NASA scoprì che alcuni ossidi minerali erano capaci di generare onde FIR.

La NASA utilizzò diversi prodotti FIR nei suoi programmi spaziali: ad esempio ponendo generatori di raggi FIR nelle tute spaziali degli astronauti al fine di stimolare il funzionamento cardiovascolare in assenza di opportunità di esercizio tradizionale.

A contatto con il corpo, infatti, i tessuti in fibra FIR aiutano a prevenire, controllare e alleviare diverse patologie .

La tecnologia utilizzata nell’abbigliamento FIR funziona come uno specchio reattivo: cattura le radiazioni termiche emesse dal calore corporeo e reagisce quindi usando queste radiazioni termiche per restituire energia al corpo con molteplici benefici su cellule e tessuti corporei.

Grazie a queste applicazioni si è scoperto che la tecnologia FIR è sicura, poiché non è altro che calore. Si ricorda ad esempio che i bambini nati prematuri sono tenuti in una camera a raggi infrarossi immediatamente dopo il parto.

Quali sono le 8 maggiori proprietà della tecnologia FIR applicate alla salute dell’uomo?

1) Migliora la circolazione del sangue: scinde i gruppi di molecole d’acqua nel sangue e lo fa scorrere più velocemente, soprattutto nelle zone periferiche.

2) Allevia i dolori articolari e muscolari: grazie alle sue proprietà terapeutiche permette un recupero più rapido dai traumi e allevia in modo naturale i dolori articolari e muscolari.

3) Risolve il problema dei crampi notturni: migliorando la circolazione del sangue, scioglie i muscoli durante la fase di riposo.

4) Combatte lo stress: riduce lo stress psico-fisico e i suoi sintomi come ansia, fatica e disturbi del sonno.

5) Favorisce l’eliminazione dell’acido lattico e di altre tossine: ,igliora l’assorbimento dell’ossigeno e l’eliminazione delle tossine a livello cellulare.

6) Equilibrio e stabilità: gli impulsi nervosi tra il Sistema Nervoso Centrale e il sistema Nervoso Periferico sono più immediati.

7) Migliora le prestazioni atletiche: grazie ad un migliore assorbimento dell’ossigeno, i muscoli sono più prestanti e si sente meno fatica durante l’esercizio fisico.

8) Contribuisce a migliorare le condizioni della pelle (macchie cutanee, ecc.).

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Municipale Balcanica: “Constellation” è il secondo singolo estratto dall’album “Night ride” in uscita il 21 settembre

Suoni visivi che evocano il mondo artistico di Marc Chagall diventano teatro del nuovo brano world music del gruppo balkan pugliese.

“Constellation” è il nuovo capitolo musicale della Municipale Balcanica. Sull’incedere balkan beat si innestano i fiati, gli strumenti elettronici e le percussioni mediterranee, che si mettono al servizio del messaggio stesso del brano e della storia di distanze e convergenze che esso racconta.

Le immagini sonore e il testo di “Constellation” sono state ispirate dalle parole e dall’opera di Marc Chagall, il pittore di origine ebraica che raccontò in tanta parte della sua carriera la percezione di essere allo stesso tempo sia un individuo unico e indipendente sia il componente di un popolo esposto alle migrazioni e ai capricci, spesso crudeli, della storia. Il brano alterna e fa coesistere passaggi musicali quasi beffardi, come il riff principale, a battute più serie, quasi a voler rappresentare quella inscindibile mescolanza tra tagliente ironia e coscienza del dramma che Chagall, e tanti altri intellettuali di origine ebraica e esuli in generale, hanno trasmesso narrando la propria vicenda sia personale che collettiva.

“Una canzone di amore per gli spiriti liberi e di consolazione per chi non ha più una nazione in cui si riconosce ma non vuole per questo sentirsi irrimediabilmente solo”. Municipale Balcanica

“My people” / “la mia gente” ricorre spesso nel testo a sottolineare il senso di appartenenza e di nostalgia per chi sente di aver perduto una patria, i propri cari, i propri amici eppure cerca di raccogliere energie e spirito di fratellanza finanche in una terra straniera. Il ricorso alla lingua inglese rinunciando alla madrelingua, in questo brano come in altri dell’album della Municipale Balcanica, è il risultato del ritrovarsi lontani dalla propria terra d’origine cercando di comunicare al meglio in un idioma straniero senza nascondere la propria identità, il proprio accento, i propri valori.

Il messaggio di “Constellation” si allarga a ogni persona costretta ad allontanarsi dalla propria terra e dal proprio popolo ed è un invito a rivendicare la propria libertà come bene che va oltre le sofferenze. “Non è un passaporto a definirmi” perché non c’è burocrazia nella “patria dell’anima” e se un popolo è stato disperso con la violenza e la sofferenza anche i suoi colori si sono diffusi divenendo inafferrabili, indenni a ogni tentativo di coercizione.

Constellation anticipa l’uscita del primo album di inediti della Municipale Balcanica, intitolato “Night Ride”.

 

DICONO DI LORO

“Il più importante gruppo balkan di nazionalità italiana”. (Il Piccolo)

“Municipale Balcanica is more than a known entity in European jazz scene”. (34th International Jazzfestival Saalfelden)

“Una grande prova della Municipale Balcanica che in questo progetto si dimostra capace di disimpegnarsi tra vari stilemi e linguaggi”.  (Valerio Corzani – Alza il Volume – Rai radio3)

“Mettendo oltretutto in luce una brillantezza, un’ispirazione ed una classe non a caso apprezzate anche fuori dai confini”. (Il Mucchio)

“C’è un potenziale di successo enorme qui dentro e sarebbe un vero peccato non crederci”. (Audio Review)

“Municipale Balcanica, uno dei gruppi più interessanti che sta girando per lo stivale”. (MondoMix)

“E questa Municipale Balcanica ci piace incondizionatamente”. (FolkBulletin)

“Non smentiscono le qualità dell’esordio”. (Blow Up)

“Yes, this band did have the courage to record Hava nagila in such a way that it gets high above all the thousands of other versions I heard during the past 35 years”. (FolkWorld)

 

RADIO DATE: 21 SETTEMBRE 2018

PUBBLICAZIONE ALBUM: 21 SETTEMBRE 2018

 

ETICHETTA: RedTomato Records

 

La Municipale Balcanica è composta da:

Michele de Lucia clarinetto e clarinetto basso  

Nico Marziale percussioni, batterie e suoni elettronici

Raffaele Piccolomini sax tenore

Giorgio Rutigliano basso elettrico  

Paolo Scagliola tromba  

Raffaele Tedeschi voce e chitarre   

e con

Armando Giusti sax alto

Giacomo de Nicolo batteria acustica

Claudio de Leo synth (1,7)

 

BIO

La Municipale Balcanica è stata fondata nel 2003 da Nico Marziale, Paolo Scagliola e Raffaele Piccolomini. Nel 2004 la MB realizza il demo “Con-tradizione” che in brevissimo tempo diventa sold out. Dopo una consistente attività live (circa 200 concerti) pubblica il suo primo disco nel 2005 con l’etichetta italiana Ethnoworld. L’album di debutto è “Fòua”, nel quale la MB avvia una vivace e profonda sintesi tra sonorità world music e quelle più radicali e calde della sua terra d’origine, la Puglia, nel Sud Italia. Il disco diventa subito conosciutissimo non solo in Italia ma anche e soprattutto all’estero dove le reinterpretazioni di alcuni celebri pezzi della tradizione yiddish hanno reso la Municipale una nuova realtà della scena internazionale della world music. La prestigiosa rivista internazionale Folk World, valuterà l'”Hava Nagila” della MB come “una delle migliori interpretazioni ascoltate tra le migliaia degli ultimi trent’anni“. L’approccio alle antiche melodie è originale e distintivo, perché ciascun componente possiede una formazione e una cultura musicale molto personale e tutt’altro che omogenea rispetto agli altri. Così le influenze del rock, del jazz più libero e della sperimentazione sono coinvolte in melodie ora suadenti ed esotiche, ora frenetiche e folli. Nel 2006 la MB si assesta nella sua formazione definitiva. Nel 2008 dopo circa 400 concerti, evolvendo il suo suono, la Municipale Balcanica pubblica Road to Damascus per l’etichetta Felmay (Egea distr.). 2009 la Municipale collaborando con l’ambasciatore italiano in Turchia e con l’istituto italiano di Ankara, ha tenuto tre concerti nella capitale turca. Nel 2010 MB ha ripreso il progetto “Tra Sponde” che vede l’incontro-scontro sul palco con La Kocani Orkestar esibendosi tra le altre a Ravenna Jazz e Berlin Jazz Fest. Nel Giugno 2012 esce il nuovo disco OFFBEAT promosso con il sostegno di Puglia SOUND. Nel Novembre 2012 MB vince il concorso di “Repubblica XL” come band pugliese più votata. Nel 2013 il tour della Municipale Balcanica tocca Austria, Brasile, Francia, Ungheria (Sziget). A fine 2013 la Municipale inizia una collaborazione con Roy Paci che l’ha portata a fare diversi concerti anche nel 2014. Il 2015 della Municipale Balcanica inizia sui palchi italiani ed esteri sfiorando i 500 live in carriera. Ci sono state collaborazioni musicali con Adriano Bono (ex Radici nel Cemento) e Manu Chao. Nel 2015 la Municipale Balcanica ha instaurato collaborazioni anche al di fuori dell’ambito musicale, in particolare in quello cinematografico. C’è infatti la MB nella colonna sonora de “La bugia bianca”, il premiato film di Giovanni Virgilio sulle conseguenze della guerra nella ex-Jugoslavia. Inoltre le musiche della Municipale sono state usate dall’ atleta medaglia d’oro alle olimpiadi di Nanchino, la russa Irina Annenkova dopo che già nel 2006 erano state usate da Alexandra Merkulova. Nel 2017 La Municipale è volata in Scozia ed ha condiviso il palco con Iggy Pop a Bari per il Medimex. Nel 2018 la MB ha lanciato il singolo Transylvania Party Hard che ha raggiunto posizione 24 nella Indie Music Like restando in classifica per diversi mesi.

 

Contatti e social:

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Eventi

Autoprogettazione Su Misura: Selframes espone ad Arkeda 2018 dal 30 novembre

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  • 29 Novembre 2018

Selframes, il sistema costruttivo brevettato per complementi d’arredo ed installazioni di interni ed esterni, presente anche quest’anno ad Arkeda 2018, la mostra convegno dell’architettura, edilizia, design ed arredo

Selframes nasce quasi come un gioco. L’ideatrice infatti sin da bambina ha avuto modo di appassionarsi a giochi come Lego, Geomag, Meccano che hanno stimolato la sua curiosità e creatività. Scegliere elementi e comporli assieme, in maniera intuitiva, portano un bambino come un adulto a vivere un momento di grande auto realizzazione.

Allora costruire il tavolo della nostra cucina sfruttando le più importanti tecniche architettoniche darà più affidabilità e lustro al nostro complemento d’arredo?

E’ stata proprio questa la scintilla che ha portato l’ideatrice a voler dare una nuova dimensione e “chiave di lettura” al mondo dell’arredo.
Usare la tecnologia utilizzata per le grandi costruzioni rendendola alla portata di tutti.

Viviamo in una società frenetica dove le nostre esigenze di vita e le nostre soluzioni abitative cambiano continuamente.
Si è sviluppata esponenzialmente la necessità da parte del consumatore, in completa autonomia, di elaborare soluzioni d’arredo semplici, mutevoli e durature nel tempo. Il consumatore di oggi si sente più pronto ad “auto realizzare” quello di cui necessita eliminando quei lunghi e dispendiosi passaggi che prevedevano la progettazione da parte di un professionista, la ricerca del materiale giusto, concludendo poi con le lunghe attese dovute al trasporto ed al montaggio dei beni.

Chi compra oggi, quindi, vuole poter progettare comperare e costruire tutto da solo.

A questo va aggiunta la tendenza sempre più diffusa di desiderare prodotti personalizzabili che rendano sempre più unica e distinguibile la propria soluzione.
Selframes nasce per venire incontro a queste nuove esigenze e desideri dei consumatori.

Con Selframes quindi la personalizzazione diventa auto progettazione mettendo a disposizione un sistema costruttivo versatile, leggero, resistente e di facile montaggio, dando la possibilità agli utenti di costruire infinite soluzioni dalle geometrie più variegate e utilizzare l’oggetto fino a poterlo smontare e rimontare in un’altra configurazione aggiungendo o rimuovendo componenti.

Per dare dimostrazione tangibile del suo sistema Selframes intende esporre nelle più importanti fiere e mostre nazionali del settore.
Reduce dell’esperienza positiva del 2017 ad Arkedamostra d’Oltremare di Napoli, per la quale ha progettato e realizzato in tavolo lungo 6 metri (mod. Space) esposto in quell’anno ed utilizzato nel salone conferenze principale della fiera, Selframes si ripropone nuovamente ad Arkeda con uno stand dedicato che sarà aperto ai professionisti del settore dal 30 novembre al 2 dicembre prossimo, nel padiglione 5 della mostra.

Fonte: Selframes.com

Ufficio Stampa – Pr24.news
Salvatore Ponticelli
[email protected]
+393928394600

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Salute e Benessere

Pulizia degli ambienti, l’utilizzo sicuro dei detergenti chimici

Oggi, la sempre maggiore diffusione della cultura del pulito e dell’igiene porta necessariamente ad intensificare l’utilizzo di alcune particolari formulazioni chimiche atte a detergere, sgrassare e sanificare ogni tipo di superficie.

Ma qual’è l’impatto di questi prodotti sulla salute dell’ambiente e delle persone?

Tutti i prodotti detergenti hanno una percentuale più o meno elevata di rischio chimico, che può tuttavia essere minimizzato da un corretto utilizzo.

In altre parole, basta adottare alcune semplici precauzioni durante l’impiego per poter ottenere eccellenti risultati con la massima sicurezza.

Tali misure precauzionali devono essere applicate non solo dagli operatori professionali, ma anche in ambito domestico: i detergenti chimici destinati alla quotidiana pulizia della casa, infatti, possono diventare pericolosi come e più dei prodotti professionali quando non vengono maneggiati con le necessarie cautele.

Accessori protettivi come guanti di gomma, mascherine e occhiali evitano gli incidenti e i disturbi che possono derivare dall’inalazione, dal contatto o da altre forme di esposizione alle sostanze chimiche: allergie, dermatiti, infiammazioni delle mucose, problemi respiratori, affezioni oculari, ecc.

Quando vengono mescolati insieme, alcuni composti chimici danno luogo a reazioni estremamente pericolose: per questo, è fondamentale evitare di mischiare insieme prodotti differenti allo scopo di ottenere un maggior effetto pulente (la candeggina e l’anticalcare, ad esempio).

Altro accorgimento importantissimo consiste nel prestare attenzione all’etichetta: oltre a riportare la destinazione d’uso e le indicazioni in caso di ingestione o contatto accidentale, questo riferimento è prezioso per conoscere le caratteristiche peculiari del prodotto (corrosivo, infiammabile, esplosivo, irritante) e mettere in atto i comportamenti più corretti durante l’impiego.

Occhio anche alle dosi: una quantità eccessiva di prodotto non agisce meglio sullo sporco. Può, invece, innalzare il grado di tossicità delle sue componenti, e portare alla rimozione di quei batteri “buoni” che proteggono naturalmente le superfici dai funghi e dai microrganismi dannosi.

A casa come sul posto di lavoro, inoltre, tutti i prodotti chimici per la pulizia degli ambienti devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini e degli animali domestici.

In caso di intossicazione, mai cercare di provocare il vomito: se il detergente è corrosivo, infatti, si rischia di danneggiare seriamente il tubo digerente, mentre se è stato ingerito un prodotto ricco di tensioattivi, il vomito potrebbe generare una quantità di schiuma tale da indurre la morte per soffocamento.

L’unica misura corretta in questi casi consiste nel contattare tempestivamente il CAV (centro antiveleni).

Per saperne di più >>

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Comunicati

Il regalo di Natale perfetto per Lei: orologio citizen eco drive donna

 

Hai accanto a te una donna straordinaria e sei alla ricerca di un regalo di Natale alla sua altezza? Non sai dove sbattere la testa perché nel corso degli anni hai esaurito la tipologia dei regali? Compleanni e festività come Natale, Pasqua e San Valentino ti hanno già messo a dura prova? Stai tranquillo, che a suggerirti quello che devi fare ci penso io. Ho intenzione di proporti un regalo di Natale dalle grandi potenzialità: un modello specifico di orologio citizen eco drive donna. Perché Citizen e non un qualsiasi brand dell’alta moda come Calvin Klein o Guess? La risposta è più semplice di quello che pensi. Perché Citizen nasce e si sviluppa come un business di orologi di altissima qualità e fattura mentre altri brand come Calvin Klein o Guess sono nati nel settore della moda e dell’abbigliamento e solo in un secondo tempo hanno allargato la loro attività, comprendendo anche gli accessori come gli orologi da polso. Questi sono solo due dei brand che hanno fatto questo tipo di operazione ma ovviamente si potrebbero citare molti esempi.

Orologio citizen eco drive donna: perché scegliere proprio un prodotto Citizen

Non chiederti il perché di questa puntualizzazione. Considerala e basta. Puoi scegliere fra centinaia di bellissimi orologi, ma non sono poi così tanti ad essere di qualità eccellente. E tu vuoi scegliere uno dei migliori, no? Allora ciò che devi fare è acquistare uno degli orologi citizen automatici. Citizen è leader nel settore e si distingue per la qualità, la robustezza e l’integrità dei suoi splendidi orologi. Cosa aspetti a regalarle un citizen automatico? Sono certo che sarà il regalo di Natale più apprezzato in assoluto, sia perché sei tu a regalarglielo sia perché le donne generalmente sono molto attente ai dettagli e sanno riconoscere un prodotto di qualità da uno così così (alias il ripiego dell’ultimo minuto). In questo secondo caso probabilmente riceverai un bel sorriso di cortesia. E non credo che sia la reazione più auspicabile quando si fa un regalo. Gli orologi citizen automatici, sia da uomo che da donna, sono anche esteticamente ineccepibili.

Le caratteristiche dell’orologio citizen eco drive donna

Il citizen automatico che ti ho citato all’inizio come il miglior regalo possibile ha il movimento eco drive a carica luce infinita con riserva di carica di sei mesi. A livello estetico rappresenta il top della gamma. Le linee sono pulite e lo stile potrebbe essere classificato come classico. Classico in questo caso non significa vecchio o datato ma senza tempo ed elegante, proprio come lo stile della tua compagna. La cassa è di 28 millimetri, quindi abbastanza piccola da essere “armonica” anche su un polso fino. Una delle cose importanti da tenere in considerazione quando si scelgono accessori come anelli o bracciali sono infatti le dimensioni della mano della partner. Come un anello con la pietra molto grande non sta bene su delle dita molto sottili, lo stesso si può dire per un bracciale o un orologio grandi su un polso sottile. Il bracciale è in acciaio 316L con chiusura déployante. Il quadrante è invece di colore argento con vetro zaffiro antigraffio. Prendi dunque questi spunti e poi valuta l’acquisto dell’orologio citizen eco drive donna di cui ti parlavo. Non ti pentirai della tua scelta.

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Dieta e Alimentazione Salute e Benessere Volontariato e società

L’alta cucina incontra il benessere: lo chef Ezio Gritti alla serata benefica organizzata da “L’ESSENZA – Alimentiamo il Benessere” contro il tumore al seno

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  • 28 Novembre 2018

Ci sarà anche lo chef Ezio Gritti, patron dell’omonimo Ristorante in Piazza Vittorio Veneto, nel cuore di Bergamo, alla serata benefica, in programma venerdì 30 novembre, dalle ore 19.30, presso l’Istituto Sant’Alessandro, organizzata da “L’ESSENZA – Alimentiamo il Benessere”, associazione senza scopo di lucro che vede nella corretta cultura alimentare e nei sani stili di vita risorse fondamentali di prevenzione primaria e sostegno nelle varie fasi della vita.

Un happy hour, ad ingresso libero e gratuito, per presentare e raccogliere fondi a sostegno del progetto “Noi col Fiocco Rosa”, dedicato alle donne che hanno vissuto direttamente o indirettamente l’esperienza del tumore al seno. La serata vedrà uno show-cooking condotto dallo chef Ezio Gritti, che per l’occasione cucinerà ravioli di farina integrale farciti con zucca e amaretti al tartufo nero, fiori eduli e caviale di liquirizia, e un buffet a cura degli Chef della Salute, in collaborazione con il food specialist Sergio Cornolti.

Per informazioni e prenotazioni: [email protected]

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Notizie dal mondo

Trinity Corporate Services: Dubai un grande hub dove registrare la propria attività

Dubai, anche nel 2018, mantiene il titolo di città più cosmopolita del mondo e si conferma, come ormai da molti anni, un grande hub dove registrare la propria attività grazie all’esperienza di Trinity Corporate Services.

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Dubai è attualmente la città più cosmopolita del mondo, con residenti, nati all’estero, che rappresentano l’83% della sua popolazione (2,6 milioni) e che provengono da oltre 200 paesi e parlano più di 140 lingue diverse. Dopo Dubai si attesta Bruxelles, con una popolazione nata all’estero per il 62%, i cui abitanti provengono da circa 140 paesi e parlano 86 lingue diverse ” questo è quanto emerge nell’ultimo rapporto della società di consulenza globale McKinsey & Company. Delle oltre 140 lingue diverse parlate dai residenti di Dubai, quelle più comuni sono l’arabo, l’inglese, l’hindi, l’urdu, il persiano, il bengalese, il tamil, il tagalog, il cinese, il malayalam, il francese, il tedesco e lo spagnolo.

Ma non è tutto, come ulteriore dato di analisi sulla crescita di questa metropoli, troviamo anche i dati del Dubai Statistics Centre, secondo i quali la popolazione di Dubai è attualmente pari a 3,14 milioni rispetto ai 2,97 milioni conteggiati alla fine del 2017, a dimostrazione del suo continuo trend di crescita.
Si pensi che la popolazione dell’emirato, durante le ore di punta, tocca i 4,16 milioni al giorno, ha affermato sempre il DSC, in una precedente dichiarazione.
Gli analisti di McKinsey & Co. ritengono, inoltre, che Dubai, insieme a Londra, Hong Kong, New York, Singapore e Tokyo siano i principali hub per tutti i tipi di flussi, come merci, servizi, finanza, persone, dati e comunicazioni.

Oltre a Dubai e Bruxelles, secondo il rapporto “Thriving in the turbolence: Imaging the cities of the future” di McKinsey & Co., ci sono altre 11 città nel mondo in cui almeno un quarto dei residenti è nato all’estero. Sono Toronto, Auckland, Los Angeles, Sydney, Singapore, Londra, New York, Melbourne, Amsterdam, Francoforte e Parigi.

McKinsey ha stimato che i flussi globali di beni, servizi e persone contribuiscono ogni anno tra 250 miliardi di USD (Dh 917,5 miliardi) e 450 miliardi di USD (Dh 1,65 trilioni) al PIL globale, vale a dire dal 15 al 25 per cento del totale della produzione mondiale.
Viste queste stime, risulta molto appetibile sviluppare il proprio business in una global city come Dubai, proprio adesso che è in fase di forte e generosa espansione, sia in termini di posizionamento nel mercato mondiale, sia di crescita economica e di servizi.

Le modalità e le soluzioni per una sicura e semplice registrazione di una nuova impresa, le consiglia Trinity Corporate Services, società di consulenza che opera nel territorio degli Emirati Arabi Uniti con focus su Dubai da oltre 40 anni.
Rivolgendosi ai suoi consulenti si possono trovare le soluzioni più appropriate per la registrazione della propria società negli UAE e farsi consigliare la conformazione aziendale adatta per soddisfare gli specifici obiettivi di ciascuna attività.
Grazie alla grande apertura degli Emirati Arabi Uniti nell’accogliere nuove aziende o filiali di società internazionali, esistono molte ottime soluzioni, ve ne riportiamo alcune di seguito:

  • Società a responsabilità limitata (LLC)
    Una società a responsabilità limitata (LLC) è il tipo più comune di struttura aziendale negli Emirati Arabi Uniti ed è consigliata per le aziende che intendono commerciare all’interno della regione. Una LLC richiede un minimo di due e un massimo di cinquanta azionisti la cui responsabilità è limitata alle loro azioni nel capitale della società.
  • Filiale o Ufficio di rappresentanza
    Una filiale ha la stessa identità legale della sua società madre e svolge attività commerciali sotto il nome della stessa. Sebbene ogni emirato abbia le sue regole di licenza per le filiali, questo tipo di entità può svolgere una serie di attività (come approvato dal Dipartimento per lo sviluppo economico dell’emirato in questione).
  • Società civile – Licenza professionale
    Una società di servizi professionale, nota anche come società civile, è la forma più comune di entità utilizzata da investitori stranieri/professionisti a Dubai e Sharjah per fornire servizi professionali. Una licenza professionale viene assegnata a professionisti qualificati in possesso delle qualifiche e dell’esperienza idonee.
  • Società in Free Zone
    Registrare una società in una Free Trade Zone (FTZ) è sicuramente un’opzione allettante per investitori che aspirano a internazionalizzare il proprio business.
    Una Free Zone Company (FZC) offre la possibilità di attuare un’efficiente pianificazione fiscale e, allo stesso tempo, vanta della consistenza che sta diventando sempre più pressante nell’attuale scenario internazionale.
    Gli azionisti di una FZC hanno il diritto di ottenere il visto di residenzanegli Emirati (UAE Residence Visa). Mentre la licenza va rinnovata ogni anno, il visto di residenza va rinnovato ogni 2 o 3 anni (a seconda della Free Trade Zone scelta). È inoltre possibile richiedere il visto di residenza per i propri familiari e anche ulteriori visti di residenza (insieme al permesso di lavoro) per eventuali impiegati.
    Uno dei principali vantaggi che offre una FZC è il fatto che la società possa essere al 100% di proprietà straniera e non è richiesta la presenza di un partner Emirati.
    La FZC (come la società locale) può avvalersi dei Double Tax Treaties (DTTs), i trattati che evitano la doppia imposizione. L’applicazione dei trattati dipende da quanto stabilito in ogni singolo trattato che gli Emirati hanno firmato con più di 100 paesi.
  • Società offshore
    Una società offshore è un’entità legale stabilita in un centro finanziario offshore o un paradiso fiscale, protetto da una legislazione specifica che generalmente garantisce un’esenzione fiscale completa e un alto livello di privacy e sicurezza.
    La formazione di società offshore può essere utilizzata per mantenere e produrre patrimonio, condurre scambi commerciali internazionali, contratti o servizi di consulenza, detenere proprietà e svolgere attività di protezione patrimoniale. Le società offshore offrono anche vantaggi al di fuori delle tasse, come la facilitazione degli investimenti diretti in alcune giurisdizioni, la gestione delle ritenute fiscali per i redditi esteri e la detenzione di proprietà intellettuale, per citarne solo alcune.

Il vantaggio, quindi, di partecipare alla vita economico-finanziaria di Dubai e degli UAE è indubbio, specie nel momento attuale.
La solidità del Paese, i forti strumenti per incentivare l’arrivo di investitori internazionali e favorirne le attività, le politiche orientate a far crescere e sviluppare l’economia degli UAE, convincono sempre più e consigliano di posizionarsi sul mercato emiratino con la propria azienda il prima possibile.

Trinity Corporate Services
Press Office
321 Group – Patrizia Landini

Fontehttp://www.trinitycorporateservices.com

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A UN PASSO DAL CIELO CON ISCHOOL MIDDLE

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  • 28 Novembre 2018

La scuola secondaria di I grado apre le sue porte ai futuri studenti e ai loro genitori e con la collaborazione scientifica dell’osservatorio astronomico «La Torre del Sole» li accompagna alla scoperta degli astri. Sarà un pomeriggio stellare quello di sabato 1 dicembre, dalle 14:30 alle 17, in iSchool Middle (via Ghislandi 47 a Bergamo) dedicato ai futuri studenti e alle loro famiglie. La scuola secondaria di I grado si presenterà regalando ai visitatori un viaggio non solo tra le sue aule e tra i suoi innovativi percorsi didattici, ma direttamente nella volta celeste.
Espressione dello spirito avanguardista che caratterizza la didattica di iSchool Middle, il pomeriggio ospiterà un’affascinante open classroom per i ragazzi e le ragazze in collaborazione con La Torre del Sole, il parco astronomico di Brembate di Sopra partner di iSchool per la formazione scientifica. Con gli esperti del parco, si indagheranno i segreti del cielo e delle stelle e si costruirà un vero e proprio astrolabio di cartone. Inoltre, si potranno conoscere da vicino il principale software di calcolo della posizione degli astri, lo Stellarium, le mappe stellari e l’ISS Detector, l’applicazione che permette di individuare e osservare la Stazione Spaziale Internazionale.
Le meraviglie dell’Universo, del resto, hanno affascinato gli uomini e le donne di tutti i tempi. Ed è proprio la curiosità uno degli elementi che più contraddistingue la didattica di iSchool Middle.  Una scuola in cui si «impara a imparare» attraverso un apprendimento permanente basato sulla centralità degli individui. Non esiste una sola intelligenza, dunque, ma più intelligenze che si articolano in competenze trasversali, alimentate dal sapere e dalle esperienze vissute. Al percorso curricolare del mattino seguono le attività pomeridiane dedicate ad attività laboratoriali di natura artistica, linguistica, informatica, sportiva.
Un progetto educativo che trae ispirazione dal Manifesto delle Avanguardie Educative di «INDIRE», Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, centro di ricerca autonomo del Ministero della Pubblica Istruzione. Così, l’apprendimento diventa attivo e costruttivo con metodologie come il Cooperative Learning e le Flipped Classroom, le classi rovesciate. Diverse strade, dunque, per stimolare la creatività e favorire l’apprendimento dei ragazzi, proprio come fecero nei secoli gli studiosi che cercarono di dare un senso alle stelle per tracciare mappe, destini e viaggi.

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La stella ti invita!…incontra la missione

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  • 28 Novembre 2018

Bergamo si conferma in prima fila per sostenere le missioni nel mondo: La stella ti invita!..Incontra la missione è il titolo della quindicesima edizione della campagna di Natale 2018 del Centro Missionario Diocesano in collaborazione con Ascom Bergamo, Associazione Il Telaio della Missione-onlus e Websolidale grazie al sostegno di più di 100 volontari e alla partecipazione del mondo della scuola e di moltissime realtà territoriali, anche del mondo privato. Accogliendo l’invito di Papa Francesco di rivolgere maggiore attenzione verso i giovani, quest’anno i progetti missionari puntano il loro sguardo in particolare alle giovani generazioni per portare aiuti ai bambini del Congo, gli adolescenti della Bolivia e i giovani che risiedono in Terra Santa.

Moltissime le possibilità per partecipare alla campagna: utilizzare le cartoline solidali per fare gli auguri online attraverso il sito www.websolidale.org; assistere al “Concerto di Natale” sabato 15 dicembre presso la Basilica di Sant’Alessandro in Colonna con la presenza del Vescovo Francesco Beschi e delle autorità civili, religiose e militari della città e della provincia con la consegna del premio “Papa Giovanni XXIII” a tre missionari bergamaschi; correre alla staffetta di beneficenza di sabato 15 e domenica 16 dicembre organizzata da We Run for Christmas lungo la provincia di Bergamo. Al costo di 13,00€ c’è la possibilità di acquistare il “Panettone della solidarietà” e, per questo 2018, la novità è la Tisana della Solidarietà di infuso all’ibisco (Karkadè) prodotta in confezioni da 10 pezzi in sacchetti trasparenti distribuite a 1,5€. Fanno parte della campagna anche la Capanna Natalizia allestita dal 1 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019 sul Sentierone di Bergamo, i presepi in esposizione e vendita presso l’Oriocenter e “Qualcosa in più-Libreria Buona Stampa” in via Paleocapa e il servizio di confezionamento presso l’Iper di Seriate dal 24 novembre al 24 dicembre.

Anche molte scuole e oratori della città e della provincia sostengono i progetti partecipando al concorso grafico-pittorico, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale, per realizzare un elaborato che sia in grado di esprimere al meglio il vero valore del Natale.

L’intero ricavato della campagna sarà devoluto ai tre progetti sostenuti dal Centro Missionario Diocesano con particolare attenzione rivolta ai giovani e ai bambini in: Bolivia, Terra Santa e Repubblica Democratica del Congo.

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News

Frabemar Srl: i temi e gli obiettivi dell’Assemblea Generale dei Caricatori Africani

Si è svolta a Kinshasa l’Assemblea Generale dei Consigli dei Caricatori Africani: tra i vari partecipanti c’era anche Frabemar Srl, che ha preso parte alla riunione per valutare eventuali nuovi partner e consolidare i rapporti già esistenti.

Frabemar

Frabemar Srl: la riunione a Kinshasa

Si è svolta a Kinshasa l’Assemblea Generale dei Consigli dei Caricatori Africani (UCCA). La riunione, organizzata con l’obiettivo di migliorare e ampliare le relazioni tra i rappresentanti del settore, ha visto la partecipazione di diversi consigli, tra i quali anche quelli rappresentati da Frabemar Srl. La società ha preso parte all’incontro attivamente, per valutare eventuali nuovi partner e consolidare i rapporti esistenti. Tra i Consigli dei Caricatori presenti vanno ricordati CNCA (Angola), Ogefrem (RD Congo), CGC (Gabon) e CNUT (Niger). Durante l’Assemblea è stato nominato il nuovo Segretario Generale dell’Associazione, appartenente al CNUT, e il nuovo Presidente, facente parte invece di Ogefrem. Oltre a Frabemar Srl era presente a Kinshasa anche il Segretario Generale dell’Organizzazione Marittima dell’Africa dell’Ovest e del Centro (OMAOC) e il Presidente dell’Accademia Regionale delle Scienze e Tecniche del Mare (ARTSM). I nuovi dirigenti hanno presentato il programma per le attività future, che punta a un marketing ottimizzato al fine di associare altri Consigli dei Caricatori, oltre a dare soluzioni adatte ai Paesi privi di sbocco sul mare.

La storia e le attività di Frabemar Srl

Frabemar Srl viene fondata nel 1995 da Franco Bernardini: la società nasce come Agenzia Marittima di spedizioni in West Africa, per poi spostare in seguito il suo raggio d’azione verso il fronte internazionale. Comincia quindi a occuparsi di tracciabilità delle merci per i caricatori aderenti ai vari Consigli dei Caricatori (African Shippers’ Councils – Conseil des Chargeurs). La società si impegna per mantenere sempre i propri servizi aggiornati e per rinnovare costantemente l’offerta, in modo da rispondere adeguatamente alle esigenze del mercato e dei clienti. Il Dipartimento di nuove tecnologie è dedicato all’innovazione, mentre il Dipartimento Formazione si occupa della preparazione degli operatori della catena logistica africana. I Dipartimenti di Trading/Transit Internazionale e Chartering di M/N contribuiscono a mantenere tra gli obiettivi primari l’ottimizzazione degli approvvigionamenti. Frabemar Srl garantisce servizi studiati ad hoc, in modo da offrire sempre la soluzione con il miglior rapporto qualità/prezzo a ogni cliente.

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Volontariato e società

Mario Putin: Serenissima Ristorazione e l’impegno per “La Madonnina”

Continua l’impegno di Serenissima Ristorazione per le realtà socio-assistenziali del territorio: il gruppo guidato da Mario Putin ha scelto di supportare il progetto della cooperativa sociale "La Madonnina".

Serenissima Ristorazione

"La Madonnina": il supporto di Serenissima Ristorazione alla Onlus

Esprimere vicinanza al territorio sostenendo le iniziative benefiche che giovano alla comunità è da sempre una prerogativa di Serenissima Ristorazione. Anche questa volta il gruppo vicentino guidato da Mario Putin e attivo su scala internazionale nella ristorazione commerciale collettiva non si è lasciato sfuggire l’occasione di supportare un progetto di notevole valore solidale curato dalla cooperativa sociale "La Madonnina". La Onlus opera da quasi vent’anni per facilitare l’integrazione delle persone diversamente abili e con difficoltà psicologiche all’interno del tessuto sociale e produttivo del territorio vicentino, in particolare nelle zone dell’Altopiano di Asiago e di Bassano del Grappa. Serenissima Ristorazione contribuirà alle attività della cooperativa elargendo una donazione che servirà per acquistare beni e strumentazioni con i quali rifornire la struttura di accoglienza per persone diversamente abili "Casa dei Pini", che si trova nella frazione Fontanelle del comune di Conco.

Serenissima Ristorazione: storia e modus operandi del gruppo

Nato a Vicenza nel 1983, il gruppo Serenissima Ristorazione è diventato oggi una realtà di riferimento nel settore della ristorazione commerciale collettiva. Qualche dato: oltre 200mila pasti prodotti quotidianamente e più di 7mila i professionisti impegnati nelle tredici società del gruppo dislocate tra Polonia, Spagna e Italia. Una crescita sostenuta da lungimiranza, flessibilità dell’offerta e attenzione al mercato su cui il Presidente Mario Putin impronta da oltre trent’anni le attività del gruppo: una formula efficace, a giudicare dai traguardi raggiunti oggi da Serenissima Ristorazione. La correttezza e la qualità del suo modus operandi sono riconosciute da tempo: risale al 1998 l’ottenimento della Certificazione del Sistema di Qualità Aziendale (norma UNI EN ISO 9001 aggiornata poi nella UNI EN ISO 9001:08). Tra le altre conseguite anche la UNI 10854:99 – Linee guida sul Sistema HACCP, la UNI EN ISO 22000:05 per la sicurezza alimentare, la UNI EN ISO 22005 per la rintracciabilità dei pasti e delle diete e la OHSAS 18001:2007 per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

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1° dicembre 2018 giornata mondiale dell’HIV

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  • 26 Novembre 2018

Sono 2989 le persone che, in provincia di Bergamo al 31.12.2017 soffrono di HIV o AIDS, cioè di malattia conclamata.  Il fenomeno, fotografato dai dati messi a disposizione dal servizio epidemiologico di Ats Bergamo, per quanto ridotto rispetto al passato, è ancora presente. Per questo Ats Bergamo e ASST Papa Giovanni XXIII aderiscono alla giornata mondiale dell’HIV che ricorre sabato 1 dicembre 2018. In particolare, Ats promuove in collaborazione con la consulta degli studenti dell’Università degli studi di Bergamo la possibilità di sottoporsi al test salivare HIV, promosso dal personale sanitario del dipartimento di igiene e profilassi sanitaria (DIPS) di Ats Bergamo, in forma gratuita ed in anonimato presso le sedi universitarie bergamasche.

 

In provincia di Bergamo – rileva Livia Trezzi, responsabile dell’unità prevenzione e sorveglianza malattie Infettive di Ats Bergamo – a essere affetti da HIV e AIDS sono per il 74% persone di sesso maschile, per la maggior parte italiani. Ogni anno emergono circa 30 – 40 nuovi casi di AIDS: nel 2017 sono stati segnalati 33 nuovi casi (24 uomini e 9 donne), il 78,9% frutto di una diagnosi tardiva. Si tratta di persone che non hanno potuto beneficiare delle terapie antiretrovirali che rallentano la moltiplicazione del virus, prolungando la sopravvivenza e migliorando di molto la qualità della vita di chi risulta essere sieropositivo. Molto spesso, infatti, le diagnosi avvengono circa tra i 40 e i 59 anni, anche se l’infezione è stata contratta circa 10 anni prima”.

 

Per quanto riguarda le nuove diagnosi per infezioni da HIV, in provincia di Bergamo – come nel resto d’Italia – si registra un calo: nel 2017 sono state diagnosticate 69 infezioni da HIV contro le 105 dell’anno precedente. “Speriamo che continui così – continua Livia TrezziQuesto starebbe a significare che c’è un segnale di rallentamento della diffusione dell’HIV con la quota maschile di persone infette sempre più numerosa rispetto a quella femminile.  Un andamento positivo che resta comunque da confermare in quanto i dati necessitano di essere ancora monitorati nel tempo”.  

 

«La scienza ha fatto importanti passi avanti ma non si può abbassare la guardia. Anche se i farmaci sono molto efficaci, ancora non sono in grado di debellare l’infezione o di sconfiggere definitivamente la malattia che nel 90% dei casi viene trasmessa tramite rapporti sessuali non protetti. Un aspetto di cui si è poco consapevoli visto che negli ultimi tempi si è diffusa tra la popolazione una bassa percezione del rischio. È fondamentale, dunque, continuare un’intensa attività di informazione e prevenzione. Per questo, uniamo le forze con ASST Papa Giovanni XXIII e con la consulta degli studenti dell’Università degli studi di Bergamo per rinnovare la nostra azione di sensibilizzazione contro l’HIV» –  sottolinea Mara Azzi, direttore generale di Ats Bergamo.

 

All’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo sono in cura 2.589 persone con HIV, il 97% delle quali in terapia antiretrovirale (2.511 persone) e la quasi totalità con buona prognosi e a minimo rischio di trasmissione del virus.

 

«Per quanto riguarda la situazione nella nostra provincia, ci sono motivi per essere ragionevolmente ottimisti – ha dichiarato Marco Rizzi, direttore delle Malattie infettive dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Si registra un aumento nell’accesso alle terapie e una diminuzione nella diffusione dell’epidemia. I dati sul 2018 ci dicono che a Bergamo ci sono stati progressi significativi e che siamo per alcuni aspetti già oltre il cosiddetto “Obiettivo 90-90-90” fissato dai programmi internazionali di lotta contro l’AIDS e le infezioni da HIV. La previsione è quella di riuscire a raggiungere e superare entro il 2020 tutti e tre i target previsti: il 90% delle infezioni da HIV diagnosticate, il 90% delle persone trovate HIV-positive in trattamento e il 90% di queste ultime con carica virale soppressa. Rimane da lavorare sulla fascia residuale di soggetti che stimiamo sieropositivi, ma ancora in assenza di diagnosi. Seppur nettamente inferiore rispetto ai valori degli scorsi decenni, il ‘sommerso’ è comunque motivo di preoccupazione. La diagnosi tardiva costituisce infatti un fattore di rischio per il paziente ed è fonte di potenziale trasmissione del virus“.

 

«La consulta degli studenti dell’Università di Bergamo anche quest’anno rinnova con grande piacere la collaborazione con Ats Bergamo per effettuare test salivari HIV nelle varie sedi dell’Ateneo. I test, rapidi e gratuiti, oltre ad avere un’immediata utilità pratica, hanno la capacità di sensibilizzare gli studenti sul tema dell’HIV/AIDS e in generale sull’importanza della prevenzione, spesso sottovalutata anche dalla nostra generazione» – dichiara Claudia Mema, presidente della consulta degli studenti dell’Università degli Studi di Bergamo

 

Sarà possibile sottoporsi al test salivare HIV, promosso dal personale sanitario del dipartimento di igiene e profilassi sanitaria (DIPS) di Ats Bergamo, in forma gratuita ed in anonimato presso le seguenti sedi universitarie bergamasche:

-lunedì        26 novembre dalle ore 10 alle ore 13: sede di Dalmine

-martedì     27 novembre dalle ore 10 alle ore 13: sede di via Caniana, città bassa

-mercoledì 28 novembre dalle ore 10 alle ore 13: sede di Sant’Agostino, città alta

-giovedì      29 novembre dalle ore 10 alle ore 13: sede di via Salvecchio, città alta

 

Infine, il 1° dicembre alle 17 l’infettivologa del Papa Giovanni Serena Venturelli interverrà all’inaugurazione della mostra «HIVAIDS – Tra invisibile e visibile», promossa dall’associazione Arcigay Bergamo Cives, che da diversi anni si impegna per contrastare la diffusione del virus attraverso iniziative con istituzioni territoriali. Sculture, dipinti e istallazioni in mostra alla Gamec di Bergamo fino al 9 dicembre per raccontare l’HIV e l’AIDS evidenziandone gli aspetti più inediti e personali, al fine di coinvolgere la popolazione e di favorire la diffusione di informazioni corrette, a oggi ancora carenti. L’ingresso alla mostra è libero, da lunedì a domenica, tranne il martedì, dalle 10 alle 18.

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ELSE Corp porta la 3D Retail Revolution alla 18° edizione del Forum Retail

ELSE Corp porta la 3D Retail Revolution alla 18° edizione del Forum Retail

Inspire Transformation con il Virtual Retail e il Digital Design Lab

Milano, 23 Novembre 2018ELSE Corp – a Virtual Retail Company è pronta per partecipare al Forum Retail 2018, l’evento che richiama tutta la Community di Retailer in Italia, a Milano il 29 e 30 Novembre. La 18° edizione si concentrerà sul tema dell’Inspire Transformation per ragionare sulla necessità di innovazione, tecnologia e originalità che possa contraddistinguere i retailer dai propri competitors e che li possa aiutare a diventare i leader nel proprio settore di riferimento. Un’occasione unica di networking per scoprire le nuove tecnologie che cambieranno il futuro della distribuzione.

ELSE Corp, startup che dal 2014 lavora sullo sviluppo di una piattaforma 3D Commerce, come soluzione Cloud SAAS & API per la Customizzazione e Personalizzazione in 3D di prodotti di moda, basata sul modello di business ‘Virtual Retail’, prenderà parte all’evento all’interno dell’Area Entertainment per mostrare la sua 3D Retail Revolution. Durante la manifestazione l’azienda avrà modo di proporre al pubblico la sua visione del Fashion Store del Futuro, uno spazio dedicato a scoprire come si evolverà il Fashion Retail nell’era del Virtual Retail e 3D Commerce mediante le nuove tecnologie, quali Realtà Aumentata e Realtà Virtuale. I visitatori potranno sperimentare un’innovativa Shopping Experience in 3D, totalmente Virtuale, che gli permetterà di customizzare e personalizzare i prodotti preferiti secondo il proprio stile, sia attraverso applicazioni web e per i negozi fisici, che tramite device per la Realtà Virtuale e Aumentata.

In più, insieme ai suoi partner strategici ATOM Lab, laboratorio di ricerca di ATOM Group che sviluppa tecnologie e progetti innovativi per la creazione di nuovi metodi di produzione nella calzatura, e Shoemaster® International, azienda del Gruppo ATOM che offre una gamma di sistemi CAD/CAM innovativi per la realizzazione di modelli di calzature in 2D e 3D,  ELSE Corp farà una preview del progetto “Digital Design Lab”, installando una parte semplificata del processo di design in 3D e di prototipazione digitale, sviluppata dai partner e disponibile anche come installazione completa nello showroom “RoboShoe” a Vigevano, headquarters di ATOM Group, partner strategico e shareholder della startup.

Una vera e propria Rivoluzione 3D, dal Design al Retail, dalla Personalizzazione dei prodotti alla produzione ibrida e customizzata, che sta già trasformando l’intero settore Retail e la visione attuale del concetto di moda: la startup, infatti, è stata selezionata per partecipare a questo evento proprio per il valore che porta al settore Retail e a ciò che promuove, in linea con i cambiamenti attuali del mercato e del comportamento d’acquisto dei consumatori. Di fatto, l’obiettivo dell’azienda è quello di renderli consapevoli e di realizzare insieme a loro esperienze alternative e coinvolgenti per fare in modo che i loro bisogni e desideri si realizzino.

Maggiori informazioni dell’evento su: www.forumretail.com/experience/Entertainment-Area

Riguardo ELSE Corp: http://www.else-corp.com/

ELSE Corp è una startup italiana fondata a Milano nel 2014, la quale propone soluzioni B2B e B2B2C a brand, retailer, produttori e designer indipendenti. Il suo principale obiettivo è quello di creare le basi per il futuro del Fashion Retail e di rivoluzionare l’industria della moda proponendo la propria visione relativa al Virtual Retail attraverso E.L.S.E. (acronimo di “Exclusive Luxury Shopping Experience”), una piattaforma Cloud SaaS & API tecnologicamente avanzata che consente la Customizzazione e la Personalizzazione di Massa in 3D di prodotti di moda mediante un’innovativa esperienza di Shopping Virtuale.

 

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Giacon propone Concept Affresco di IFI per le gelaterie di ultima generazione

Stai pensando di aprire o ristrutturare una gelateria e desideri dare al locale un’impronta moderna e originale, tanto negli arredi quanto negli allestimenti? Se per la tua attività vuoi avvalerti dei migliori apporti dell’alta tecnologia, della cultura dell’intrattenimento e dell’ interior design, Concept Affresco è la soluzione che fa per te.

Creato e realizzato da IFI, marchio leader nel settore degli arredi per bar, pasticcerie e gelaterie, Affresco è un sistema che si distingue per estetica innovativa, grande completezza e prestazioni tecnologicamente avanzate.

Dotato delle vetrine e dei pozzetti più all’avanguardia nella loro categoria, Concept Affresco è stato progettato per creare in qualsiasi tipo di pasticceria un’immagine briosa, fresca e luminosa: un vero invito a sperimentare la magia dei colori, dei profumi e dei sapori che il miglior gelato artigianale Made in Italy è da sempre in grado di offrire.

Grazie a speciali sistemi di rotazione e di illuminazione a LED, le vetrine promuovono una perfetta visibilità dei gusti disponibili; le strutture e i materiali consentono di mantenere i più elevati standard di pulizia e igiene con pochi, rapidi gesti, mentre un sistema refrigerante di ultima generazione agevola un basso consumo di energia conservando allo stesso tempo il gelato in modo impeccabile.

Affresco è un Concept particolare anche dal punto di vista estetico: uno spazio interno a forma di tavolozza, dove il bianco luminoso dei rivestimenti, le forme sinuose degli elementi e le vivaci macchie di colore diffondono un’atmosfera accogliente e gioiosa, ideale per un momento di festa da regalarsi e da condividere.

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A Natale porta il tuo gatto Ragdoll in vacanza con te, consigli utili

Il Natale è uno dei momenti più magici dell’anno: e allora, cosa c’è di meglio che trascorrerlo in vacanza con il tuo gatto Ragdoll?

Fra tutte le razze feline, questo gatto spicca per alcune particolari caratteristiche che ne fanno non solo uno splendido amico per la vita, ma anche il compagno di viaggio ideale.

Il gatto Ragdoll, infatti, si adatta bene a qualsiasi situazione in virtù del suo carattere buono e accomodante; la sua indole socievole e positiva lo aiuta a non temere il contatto con gli estranei e i cambiamenti di ambiente.

Ma, cosa ancora più importante, il Ragdoll non chiede altro che di stare con il suo amico umano, indipendentemente dalle circostanze: è quindi pronto a seguirti ovunque senza esitazione, sopportando di buon grado qualsiasi variazione della sua routine.

Aiutato da un fisico robusto, il gatto Ragdoll tollera bene anche i momenti critici della trasferta purché, naturalmente, gli siano garantite almeno le condizioni basilari di comfort e protezione.

Affinché lo spostamento e il viaggio siano comodi e piacevoli per tutti, ti basterà quindi osservare alcune regole semplici ma estremamente importanti.

Qualsiasi sia la meta scelta, il libretto delle vaccinazioni (in regola con la profilassi di base e i relativi richiami) dovrà viaggiare sempre con voi; in caso di trasferte all’estero, dovrai aggiungere a questa documentazione anche il passaporto specifico per animali da compagnia (informati presso la ASL o con il tuo veterinario).

Una visita dal veterinario qualche giorno prima del viaggio servirà a verificare lo stato di salute del tuo peloso e la necessità di eventuali farmaci (come quelli contro il mal d’auto o l’ansia), consentendovi di partire in tutta tranquillità.

Prepara un piccolo corredo con tutte le sue cose e aggiungilo al tuo bagaglio: serviranno copertine, ciotole, spazzola o pettine, salviettine detergenti, shampoo secco, giochini, lettiera, cuscino e tutti gli altri oggetti e prodotti di uso quotidiano.

Porta con te anche una buona scorta dei soliti alimenti secchi e umidi: potrebbero non essere reperibili nella zona di destinazione.

Durante la delicata fase dello spostamento, il micio dovrà restare chiuso nel suo trasportino e al riparo da colpi di freddo e sbalzi di temperatura; per evitare che si disidrati, fallo bere a intervalli regolari.

Durante il viaggio e nelle ore che precedono la partenza evita di somministrargli del cibo per scongiurare l’eventualità di disturbi gastrici.

Il Ragdoll, si sa, è un gatto dal carattere molto sensibile: fagli sentire costantemente la tua vicinanza e il tuo affetto, per evitare che l’ambiente estraneo e i cambiamenti di routine possano disorientarlo.

Non lasciarlo mai solo e, in caso di botti (che potrebbero essere frequenti soprattutto nelle notti di Natale e Capodanno) chiudi bene porte e finestre, tienilo in braccio e accarezzalo a lungo per rassicurarlo.

Come sempre, basterà la tua presenza a farlo sentire al sicuro. Buone Feste!

Per saperne di più sul gatto Ragdoll >>

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Manovra fiscale 2019: cruciale la fiducia degli investitori nel sistema paese

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  • 22 Novembre 2018

I dottori commercialisti ed esperti contabili di Bergamo, riunitisi in Assemblea Generale, avvertono: «È importante mantenere in equilibrio le misure per la crescita e il rispetto delle regole della finanza». E sulla fatturazione elettronica in arrivo, assicurano: «Nonostante le problematiche dello strumento, siamo pronti. Ancora una volta è fondamentale il nostro ruolo di ponte tra cittadini e fisco».

 «La manovra finanziaria 2019 dovrebbe determinare, nelle valutazioni ufficiali, uno stimolo all’economia. L’effettiva intensità degli effetti dipenderà dal disegno, dalla tempistica e dalle modalità di attuazione delle misure. L’efficacia delle politiche di bilancio nel sostenere l’economia dipenderà anche dal mantenimento della fiducia dei risparmiatori e degli investitori nei confronti del percorso di risanamento delle finanze pubbliche». Simona Bonomelli, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha aperto così l’Assemblea Generale della categoria convocata per l’approvazione del bilancio preventivo per l’anno 2019.

Tante le preoccupazioni espresse dalla presidente per un Paese che mostra «segnali di ripresa più deboli» rispetto alle altre tre grandi economie europee: Germania, Francia e Spagna. Gli investimenti crescono in misura minore, il divario nella digitalizzazione è evidente ed è lenta la crescita occupazionale. Non solo, i mercati finanziari italiani sono interessati da forti tensioni, connesse con l’incertezza degli investitori sull’orientamento delle politiche economiche e finanziarie. Inoltre, non si può dimenticare l’allarme contenuto nell’indagine macroeconomica condotta dal Cer per Confesercenti secondo la quale, dal lato dei consumi, la stima per il 2018 è di un aumento solo dell’1% registrando così la minore crescita dal 2014 e risultando inferiore all’1,4% auspicato dal Documento di Economia e Finanza del Governo.

«Sul nostro Paese pesano i difetti strutturali dell’economia, quali l’eccesso di pressione fiscale e burocrazia, le carenze logistiche e l’incertezza del diritto. Pertanto, è sempre più necessario realizzare un equilibrio tra le misure per la crescita economica e il rispetto delle regole della finanza. – ha sottolineato la presidente dell’Ordine, Simona BonomelliEd è altresì cogente l’equilibrio nelle politiche di bilancio e una visione di medio – lungo periodo nelle manovre proposte ai cittadini, nel rispetto del tessuto sociale del nostro Paese».

In questo contesto, spiccano i nuovi adempimenti per il fisco, come la fatturazione elettronica tra privati. Uno strumento su cui i commercialisti hanno avanzato da subito diverse perplessità – rispetto ad esempio alla segretezza dei dati -, ma che oggi, auspicando una tempestiva risoluzione delle problematiche esistenti, sono preparati a gestire, dimostrandosi ancora una volta interlocutori attivi e preparati con un ruolo centrale e fondamentale nel rapporto tra il cittadino e il Fisco.

 

Anche per questo, l’Ordine continuerà a investire nella formazione professionale dando la possibilità agli iscritti di partecipare a specifici corsi di specializzazione per rispondere in maniera sempre più efficace alle esigenze delle imprese. Proseguirà quindi anche l’attività della Scuola di Alta Formazione SAF che ha organizzato corsi in  Finanza Aziendale, Diritto del lavoro e Amministrazione del Personale, Diritto, fiscalità e rapporti internazionali, Crisi d’impresa, Consulenza al Family Business – Governance e revisione legale dei conti per le PMI (I nuovi principi di revisione IAS Italia). Continua a crescere, infine, la dimensione all’Ordine che ora conta 1722 professionisti iscritti.

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Le Teorie di Copernico “Effemeridi”è il brano vincitore del premio InediTo 2018

La band capitanata da Francesco Chini dà alla luce un singolo che rappresenta fedelmente i due volti del proprio sound: indie e folk-rock d’autore.

Registri e cronache degli atti del re. Pubblicazioni scientifiche e letterarie. Almanacchi, lunari. Ma soprattutto le prime, antichissime tavole di misurazione di intervalli temporali e grandezze astronomiche basate sull’osservazione della luna, del sole e delle principali stelle visibili durante la navigazione.

Uno strumento tanto essenziale quanto inevitabilmente approssimativo, come quelli che abbiamo a nostra disposizione per decifrare rotte, smarrimenti, perdite, ritrovamenti, nascita, abbandono, morte e rinascita: insomma, la navigazione sognata di ogni vita.

Tutto questo sono le Effemeridi, centro portante dell’omonimo nuovo singolo de Le Teorie Di Copernico. Così come il concetto che ne è alla base, l’ultima fatica della band capitolina viene da lontano.

 

GUARDA IL VIDEO SU YOUTUBE

 

Hanno suonato:

Francesco Chini – voce

Damir Rapone – basso

Riccardo Piergiovanni – tastiere

Manuele “Dean” Di Ascenzo – batteria, percussioni

E con la speciale partecipazione di Fabiana Testa – chitarre

 

Testo di Francesco Chini, musiche e arrangiamenti di Francesco Chini, Manuele Di Ascenzo, Damir Rapone, Fabiana Testa e Riccardo Piergiovanni

Produzione artistica e arrangiamento in postproduzione: Cristiano Lo Mele

Registrato presso KICK RECORDING STUDIO (Marino) e Garage Ermetico (Leumann) nell’agosto 2018

Cover realizzata da Cristiano Quagliozzi

 

Radio date: 13 novembre 2018

Autoproduzione

 

BIO

Le Teorie di Copernico sono l’esito della ricerca cantautorale di Francesco Chini.

Un percorso fatto di cantautorato e indie folk-rock d’autore che prende forma nel 2014, ma viene da molto lontano. Canzoni che cantano liberamente inquietudini ed intrecci di ragioni emotive, raccontando e domandandosi la contemporaneità in modo ironico e amaro in odore di indie folk rock. Distanze, addii, soli che piovono, lotta, sorpresa e modi per imparare a fare ridere il dolore: forse Copernico avrebbe voluto questa, di rivoluzione.

Nella nuova Teoria del quintetto sono infatti ben visibili e salde le radici del percorso avviato nel 2016 con l’Ep d’esordio “Oh, il buon vecchio Charlie Brown!”, che alla regia di Cristiano Lo Mele (Perturbazione), sin da allora mentore prima ancora che attuale produttore della band, aggiungono per l’occasione la speciale partecipazione di Fabiana Testa alle chitarre.

Allo stesso tempo, l’incessante ricerca condotta tanto sul palco quanto sul campo di battaglia della scrittura quotidiana ha portato ad affermazioni come quella nella II edizione di Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore – in cui il brano Effemeridi ha visto la luce – o nell’ambito dell’edizione 2018 del Premio InediTO – Colline di Torino, e i successivi riconoscimenti e menzioni presso Premio Bindi, Premio Lunezia, CantautoriAMO, GallinaRock e Fonte Nuova Experience.

In un’esplorazione continua, Le Teorie Di Copernico si pongono l’obiettivo antico e universale di leggere e domandarsi la contemporaneità parlando a tutti, senza steccati di sorta, vecchi o nuovi.

Il linguaggio dei cantautori (quello eclettico e meditabondo dei Fossati, dei Ruggeri, dei Bennato e dei Bersani, quello inquieto di Perturbazione, Benvegnù, Donà, Elettrojoyce, Baustelle, Fabi-Silvestri-Gazzè e quello anarchico e autenticamente nuovo di Lucio Leoni, Giovanni Truppi, Bianco e Daniele Celona) ha di nuovo un ruolo centrale nel racconto e nell’indagine quotidiana, e Le Teorie Di Copernico sono qui per testimoniarlo.

 

Contatti e social

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Eventi News

Un caffè con la scienza: appuntamento con i geni delle piante all’Orto Botanico di Brera

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  • 22 Novembre 2018

La rivoluzionaria frontiera del Genome Editing diventa protagonista di una mostra e oggetto di dibattito per i partecipanti allo «Science Cafè»

 

E se la scienza fosse semplice, immediata e coinvolgente come fare quattro chiacchiere tra amici? L’Orto Botanico di Brera dell’Università degli Studi di Milano, sabato 24 novembre, dalle 14 alle 16.30, invita appassionati e curiosi di scienza e in particolare di botanica e genomica a partecipare allo «Science Cafè – Discutere di scienza», un’occasione per dialogare con gli esperti su una delle frontiere scientifiche più affascinanti di tutti i tempi.

A ispirare le riflessioni dello Science Cafè sarà la mostra ospitata all’Orto Botanico di Brera «Alla scoperta del genoma editing», visitabile nei giorni d’apertura dell’orto botanico: dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 16.30, esclusi i festivi, fino al 31 gennaio 2019.

L’esposizione itinerante è stata realizzata dagli studenti dell’Università degli Studi di Milano del dottorato in biologia molecolare e cellulare e dei corsi di laurea magistrale in biodiversità e evoluzione biologica, biotecnologie vegetali, alimentari e agroambientali, molecular biology of the cell, molecular biotechnology and bioinformatics e scienze della produzione e protezione delle piante. Supervisore del progetto Martin Kater, direttore degli orti botanici di Brera e Città Studi, nonché professore di Genetica presso il Dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano e presidente della Rete degli Orti della Lombardia.

La mostra si concentra sull’editing del genoma: una tecnologia piuttosto recente utilizzata per modificare o correggere i geni di qualsiasi organismo, almeno in linea di principio. La sua applicazione in agricoltura e in medicina è un argomento di grande attualità che stimola riflessioni scientifiche ed etiche. Si tratta, infatti, di una tecnologia rivoluzionaria che potrà avere un notevole impatto sulla società nel prossimo futuro.

Per questo, alla luce delle riflessioni sollevate dalla mostra, ai partecipanti sarà richiesto di dividersi in tre tavoli e in ogni tavolo si discuterà di un tema specifico alla presenza di un «facilitatore» che prenderà nota delle riflessioni emerse organizzando tre round da dieci minuti, con conseguente rotazione delle persone tra i tavoli, così che tutti possano affrontare ognuno degli argomenti in programma. Al termine delle riflessioni, i facilitatori esporranno le riflessioni emerse e il direttore dell’Orto Botanico di Brera, Martin Kater, inviterà i presenti a formulare una o più domande-chiave da sottoporre ai ricercatori.

Si conferma così la mission degli Orti botanici lombardi: musei in cui si fa conservazione della biodiversità, ma anche divulgazione, educazione e ricerca. Ambienti accoglienti in cui anche persone non specializzate possono affrontare temi di alto valore scientifico. L’incontro infatti è organizzato nell’ambito del progetto “Scienza e Società – definizione e potenziamento del ruolo degli Orti Botanici lombardi”, co-finanziato da Regione Lombardia, che ha, tra gli altri, l’obiettivo di favorire il dialogo tra il pubblico e chi si occupa di ricerca scientifica in ambito botanico.

La partecipazione allo Science Caffè è gratuita.

L’accesso all’Orto avviene da Via privata F.lli Gabba n. 10 – MM gialla fermata Montenapoleone.

 

INFO

Tel 02 50314683 / 335 6474184
[email protected]

www.museoortibotanicistatale.it

Orari di appertura dell’Orto Botanico di Brera
Lun-sab non festivi, dalle 10:00 alle 18:00 (dal 1 aprile al 31 ottobre)
Lun-sab non festivi, dalle 9:30 alle 16:30 (dal 1 novembre al 31 marzo)

La Rete degli Orti Botanici della Lombardia, è una Associazione non profit, che opera per favorire e promuovere le azioni degli Orti botanici aderenti. Ne fanno parte: l’Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”; il Giardino Botanico Alpino “Rezia” di Bormio; gli Orti Botanici milanesi di Brera e Città Studi; l’Orto Botanico di Pavia; il Giardino Botanico “G.E Ghirardi” di Toscolano Maderno (BS); Villa Carlotta Museo e Giardino Botanico a Tremezzina (CO). La Rete, nata nel 2002 per valorizzare e mettere in comune le reciproche esperienze, e costituitasi in Associazione nel 2009, si occupa inoltre della tutela, della conoscenza, della promozione e della valorizzazione del patrimonio culturale vegetale degli Orti Botanici, con particolare attenzione alla conservazione delle piante, alla divulgazione scientifica e alle attività educative. www.reteortibotanicilombardia.it

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Salute e Benessere

Correlazione Cancro TEV Daiichi Sankyo Italia presenta la ricerca MediPragma

La ricerca MediPragma commissionata da Daiichi Sankyo Italia dimostra che il TEV è per i pazienti oncologici la seconda causa di morte dopo la neoplasia

Roma 20 novembre 2018 – Daiichi Sankyo Italia ha presentato oggi alla stampa il rapporto di MediPragma “Cancro e tromboembolismo venoso: il peso della convivenza sui pazienti”, una ricerca realizzata in Italia con interviste ai pazienti oncologici in terapia eparinica per il tromboembolismo venoso, al fine di comprendere, attraverso testimonianze dirette, l’impatto di questa condizione di co-morbilità sulla vita quotidiana di chi ne è afflitto e le strategie di coping attuate per gestirla. Una correlazione, quella tra cancro e TEV, che è seria, frequente e potenzialmente fatale, eppure spesso ignorata o sottovalutata dai pazienti stessi, che non sono sempre adeguatamente preparati dagli specialisti ad affrontarla. E’ questo uno degli aspetti principali emersi dalla ricerca, di cui hanno discusso eminenti cardiologi, ematologi, oncologi e rappresentanti di associazioni di pazienti.

Il cancro viene oggi considerato un fattore di rischio cardiovascolare perché si associa ad una aumentata incidenza di eventi tromboembolici, infatti il TEV è una co-morbilità particolarmente frequente e ricorrente nel paziente con cancro, con un’incidenza di sei volte superiore rispetto alla popolazione generale, e ne costituisce la seconda causa di morte dopo la neoplasia stessa1. Il tromboembolismo venoso (o tromboembolia venosa) insorge con la formazione di un coagulo di sangue all’interno di una vena profonda, di solito negli arti, o nella pelvi (Trombosi Venosa Profonda), e se un frammento del coagulo si stacca e viaggia fino ad ostruire le arterie polmonari determina una embolia polmonare. Studi su pazienti sopravvissuti al cancro hanno dimostrato che circa un terzo di essi muore per malattia cardiovascolare1.

Di tutti i casi di TEV il 20% si verifica proprio nel paziente oncologico, e ciò dipende da vari fattori quali il tipo di tumore, lo stadio e l’estensione del cancro, l’età, l’immobilizzazione, la chirurgia e alcuni trattamenti chemioterapici.1 “La correlazione tra queste patologie è ormai al centro dell’attività assistenziale e di ricerca dell’ematologia italiana, soprattutto da quando le nuove terapie hanno cronicizzato la maggior parte delle neoplasie ematologiche prima incurabili, rendendo particolarmente importante il ruolo delle alterazioni coagulative – specialmente la trombosi venosa e l’embolia polmonare- legate alle neoplasie stesse o alla loro terapia”, ha spiegato il Prof. Sergio Siragusa, Vice Presidente S.I.E Società Italiana Ematologia, commentando gli ultimi dati di letteratura scientifica.
Il rischio è maggiore nei primi mesi fino a due anni dopo la diagnosi, e il rischio di recidiva persiste anche successivamente.
Inoltre, i pazienti oncologici in trattamento per TEV hanno sopravvivenza minore, prognosi peggiore e costi sanitari più elevati rispetto a coloro che non soffrono di eventi tromboembolici.2 Durante la chemioterapia il rischio di TEV è fino a 7 volte maggiore se paragonato ai pazienti senza cancro.

“Per tutte queste ragioni, la conoscenza da parte dei medici e dei pazienti delle problematiche legate al TEV è fondamentale – ha dichiarato il Prof. Antonio Russo, Ordinario di Oncologia Medica presso l’Università degli studi di Palermo –dal momento che queste sono molto correlate con il processo neoplastico poiché ne impattano il management e la prognosi”. Le linee guida ESMO sottolineano da diversi anni che il TEV ha importanti risvolti sia sulla prognosi dei pazienti oncologici sia sulla loro qualità di vita eppure, nonostante sia una complicanza a volte devastante e potenzialmente fatale, gli stessi oncologi spesso sottostimano questo tipo di tossicità e di riflesso molti pazienti non seguono cure adeguate3. A sottolineare la necessità di informare e sensibilizzare innanzitutto pazienti e caregiver e in secondo luogo istituzioni e operatori sanitari sui rischi di questa patologia correlata al cancro è stato il Prof. Francesco De Lorenzo, Presidente della Coalizione europea dei pazienti oncologici (ECPC) e Presidente della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO) il quale ha dichiarato che: “Il rischio di trombosi correlato al cancro è pressoché ignorato non soltanto dai malati italiani, ma anche da quelli di numerosi Paesi europei e a dimostrarlo chiaramente sono i risultati di un sondaggio europeo condotto da ECPC sul livello di consapevolezza dei pazienti oncologici sui rischi della trombosi: il 72% dei pazienti intervistati ha rivelato di non essere consapevole di correre un maggiore rischio di TEV, e per il 28% di coloro che invece ne erano consapevoli, la conoscenza della patologia è avvenuta solo dopo averla sperimentata, ma il livello di comprensione delle implicazioni si è dimostrato comunque basso. Un altro dato rilevante riguarda le modalità con cui ne sono venuti a conoscenza, solo il 13% dei pazienti ha ricevuto informazioni in merito da medici ospedalieri e il 6% dai medici di base, mentre gli altri hanno fatto ricerche personali o si sono confrontati con parenti e amici”.

Cancro e tromboembolismo venoso: il peso della convivenza – La voce dei pazienti

Una scarsa consapevolezza che emerge con evidenza dalla ricerca italiana MediPragma, che rileva come il peso del tromboembolismo venoso e della terapia eparinica giunga come inaspettato e imponderato per i pazienti oncologici, costituendo una possibilità che spesso diventa realtà e alla quale non erano stati preventivamente preparati dallo specialista di riferimento. Ne deriva una minimizzazione e banalizzazione della gravità del TEV rispetto al cancro, sia da parte del medico che del paziente, che considerano la relativa terapia, rispetto alle preoccupazioni dettate dal cancro, come un fatto transitorio e ineludibile, nonostante emergano chiaramente le difficoltà di una somministrazione quotidiana di eparina: una terapia percepita come invasiva, definita anche come “scolapasta” per via delle numerose iniezioni che causano ematomi addominali e dolore alla somministrazione che spesso, tra l’altro, richiede l’aiuto di un caregiver. Il conflitto tra le strategie di coping e sottovalutazione e la realtà della gestione della terapia, intaccano ulteriormente la tenuta psicologica e la voglia di combattere del paziente che è già di per sé un paziente fragile che ha dovuto affrontare un percorso ad ostacoli: diagnosi di tumore, chemioterapia e/o radioterapia, diagnosi di TEV, inizio della terapia eparinica.
A ciò si aggiunge la perdita di autonomia del paziente che generalmente a seguito della trombosi e delle difficoltà di movimento, vede stravolta la sua routine quotidiana, non riesce più ad uscire da solo e trova difficile svolgere in modo indipendente anche banali attività come salire le scale.
Le interviste delineano dunque un impatto devastante sulla vita dei pazienti e dei loro familiari e caregiver, che ha un prezzo altissimo a livello psicologico, economico e sociale. L’insorgenza del TEV in pazienti con tumore può comportare, infatti, l’allontanamento dal lavoro e l’isolamento sociale, e un conseguente peso sui familiari, che da “attori secondari” con ruolo di sostegno psicologico e morale per il paziente che sfida il cancro, passano all’improvviso ad essere co-protagonisti nella gestione della terapia della trombosi, con un supporto che diventa fisico/pratico (somministrazione e/o promemoria del farmaco, supporto alle attività quotidiane etc). L’impossibilità di essere autosufficienti e l’allettamento seppur temporaneo a causa del TEV, faticano ad essere accettati dal paziente in quanto rappresentano inconsciamente una indiretta percezione di sconfitta nei confronti del tumore. Emerge dunque il bisogno insoddisfatto di coloro che sono afflitti da questa condizione, un maggiore supporto da parte dei medici non solo nella preparazione di ciò che devono affrontare ma una vicinanza rassicurante e costante che risolva loro i dubbi sulla gestione pratica della terapia, come quelli relativi a sede, modalità e tempi di iniezioni dopo la comparsa degli ematomi.

“Siamo particolarmente orgogliosi di presentare questa ricerca, soprattutto per la metodologia con cui è stata condotta, ovvero ascoltando direttamente la voce dei pazienti, che corrisponde a quello che è da sempre l’impegno di Daiichi Sankyo. I pazienti non sono numeri o statistiche e noi continuiamo ad ascoltare i bisogni insoddisfatti di coloro che soffrono di patologie, co-morbilità e condizioni per vari motivi trascurate, e a lavorare per offrire loro una risposta – ha spiegato Massimo Grandi Amministratore Delegato di Daiichi Sankyo Italia – E siamo felici di collaborare con le associazioni di pazienti come FAVO al raggiungimento di questo traguardo, che però non deve restare un obiettivo dei singoli, che siano medici, aziende o associazioni, ma deve diventare uno scopo comune, con l’attuazione di sinergie tra istituzioni, professionisti sanitari con varie specializzazione mediche, e soprattutto con il coinvolgimento dei pazienti che devono restare al centro del nostro agire”.

Bibliografia

1.N.Maurea et al., Tromboembolismo venoso e fibrillazione atriale nel paziente oncologico, G Ital Cardiol 2018;19(9 Suppl 1):3S
2. D. Imberti et al.,Antithrombotic Therapy for Venous Thromboembolism in patients with cancer: expert guidance, Expert Opinion on Pharmacotherapy 2018, 19:11, 1177–1185
3. Le complicanze tromboemboliche nel paziente con cancro: le linee guida ESMO, CASCO- vol.1, n.2 – ottobre-dicembre 201

FonteDaiichi Sankyo

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Etica e Società

ICE CUBE PARTECIPA MY SPIRITS MILANO 2018

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  • 22 Novembre 2018

I migliori drink nascono solo da ingredienti eccellenti, a partire dal ghiaccio. Per questo Ice Cube, azienda leader in Italia nel ghiaccio alimentare confezionato, partecipa, lunedì 26 novembre al Museo Storico Alfa Romeo, alla giornata conclusiva di My Spirits Milano 2018, il ciclo di appuntamenti interamente dedicato al mondo degli Spirits e pensato specificamente per gli addetti ai lavori e per tutti gli appassionati del mondo dell’Ho.Re.Ca.

Ice Cube firmerà il ghiaccio che sarà utilizzato nelle numerose iniziative in programma, come per il cocktail inedito che sarà creato da Bruno Vanzan, tra i TOP10 bartender al mondo, vice campione del mondo WFA e vincitore del premio “miglior cocktail” al campionato mondiale IBA, nonché testimonial di Ice Cube. Il ghiaccio, infatti, è un ingrediente fondamentale per preparare drink di qualità e quello di Ice Cube è certificato IFS (International Food Standard) secondo le vigenti normative igienico sanitarie CE. Un ghiaccio prodotto con acqua oligominerale, microbiologicamente puro, inodore e insapore che con un 1kg di cubetti consente di realizzare circa 10 cocktail o 20 drink, diventando a tutti gli effetti il partner ideale per ogni bevanda.

I partecipanti a My Spirits Milano, tra exhibition flair e seminari come “Il ritorno dell’Aperitivo” e “Il Gin è italiano” in cui approfondire la cultura della mixology ed essere aggiornati sulle nuove tendenze del mercato degli Spirits, avranno la possibilità di «toccare con mano» la qualità e l’innovazione del ghiaccio Ice Cube conoscendo da vicino i suoi prodotti nel corner dedicato. Qui potranno trovare, accanto ai più tradizionali ghiaccio in cubetti e ghiaccio crushed, anche i prodotti della linea premium – Ice Deluxe (cubi di ghiaccio purissimo 5x5x5cm), Iceball (eleganti sfere del diametro di 6 cm) e Ice Block (il maxi cubo da 25cm di lato) -, nonchè i nuovissimi Ice Brick, per realizzare cubetti e sfere a un prezzo notevolmente inferiore, e le Ice Cup, i bicchieri fatti su misura contenenti cubetti di ghiaccio puro Ice Cube ideali per gustare bevande take away.

Un evento da non perdere per scoprire tutti i segreti sul ghiaccio alimentare confezionato più innovativo e autentico che ci sia e per essere perfettamente aggiornati sulle nuove tendenze del magico mondo degli Spirits.

ICE CUBE è il primo produttore in Italia di ghiaccio puro per uso alimentare. Il ghiaccio ICE CUBE è prodotto con acqua oligominerale pura, cristallina, inodore e insapore, ottenuta dalle sorgenti di Scillato, nel gruppo montuoso delle Madonie, in Sicilia. L’elevata qualità è assicurata dalla conformità del processo produttivo e del prodotto finale alle normative vigenti CE sulla produzione di alimenti.

ICE CUBE copre tutto il territorio nazionale, comprese le isole, avvalendosi di operatori specializzati e piattaforme dedicate. Si rivolge al canale Ho.Re.Ca e al canale G.D.O. con una propria rete di vendita e numerosi intermediari. Il canale Ho.Re.Ca è quello di maggiore ricettività e semplicità di penetrazione, tanto che oggi ICE CUBE conta più di 140 distributori lungo tutto lo stivale con una produzione di 3mila tonnellate di ghiaccio l’anno.

Il ghiaccio ICE CUBE può essere acquistato anche nei supermercati, nei centri commerciali, negli alimentari della GDO e nel canale Cash&Carry dove è presente nel 90% dei punti vendita sul territorio nazionale, con un incremento delle vendite del 35% nei C&C e del 172% nella GDO tra il 2015 e il 2017.

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Comunicati

Le carte geografiche, l’idea più originale per i tuoi regali di Natale

Trovare l’idea giusta per un regalo di Natale davvero azzeccato è tutt’altro che semplice.

Se il destinatario è un conoscente, rischiamo di non indovinare i suoi gusti; se invece è una persona cara della quale conosciamo bene le preferenze, ci rendiamo conto di averle già regalato di tutto.

La soluzione? Le carte geografiche!

Eleganti e raffinate, sono sempre gradite e non passano mai di moda. E’ relativamente recente la scoperta di questo tipo di stampa come fonte di ispirazione per una grande varietà di articoli, dai capi d’abbigliamento agli accessori (borse, cinture, portafogli), dall’oggettistica alla cartoleria.

Ma uno dei settori in cui le carte geografiche danno davvero il meglio sono i complementi d’arredo.

Con la sua capacità di evocare viaggi da sogno e atmosfere esotiche, ogni stampa geografica è in grado di donare alla casa o all’ambiente di lavoro un immediato tocco di calore e di magia.

In più, con la sua straordinaria versatilità, questo particolare soggetto si adatta splendidamente a tutti gli stili e a tutti gli ambienti, prestandosi bene a tante interpretazioni diverse.

Avresti mai pensato che una carta geografica potesse diventare un elegante paralume? Scegli un planisfero antico o una mappa vintage con la planimetria di Roma e realizza la lampada perfetta per l’amica sofisticata o il collega appassionato di storia.

Stai cercando un’idea fresca e frizzante per una ragazza dall’indole romantica ma al tempo stesso amante delle novità?

Opta per una cartina moderna nei toni del rosa acceso e usala per personalizzare una sedia in legno e alluminio: diventerà l’attrazione principale della sua cameretta!

E per un amico o un parente dai gusti classici e un po’ retrò? Orientati sulla tradizionale carta geografica murale, antica o vintage.

Una carta settecentesca dell’Impero Romano, una cartina dell’Italia del 1800 o una mappa del mondo del Cinquecento: basta scegliere il soggetto preferito, completarlo con una bella cornice e il gioco è fatto. Buone Feste!

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Scienza e Tecnologia

Errore f22 caldaia Vaillant, le possibili cause

Le più recenti macchine per segnalare un guasto si avvalgono di codici alfanumerici per indicare un preciso problema. Nello specifico, oggi ci concentreremo sull’errore f22 segnalato dalla caldaia Vaillant, uno dei più comuni e diffusi, ma anche abbastanza semplice da risolvere.

Il significato dell’errore f22 sulla caldaia Vaillant

Prima di entrare nel merito, è importante ricordare che non tutti i modelli e soprattutto non tutte le marche indicano con lo stesso codice il medesimo errore. In linea generale, però, possiamo dire che per i modelli più recenti di caldaie Vaillant e per questa marca, il l’errore f22 indica che l’acqua ha una pressione troppo bassa per consentire all’impianto di funzionare.



Le cause dell’errore f22

Le cause relative all’errore f22 della caldaia Vaillant possono essere o di natura tecnica o, più semplicemente, dovute ad eventi esterni non dipendenti dall’impianto.

Nel primo caso, ovvero circa le cause di natura tecnica, può accadere che vi sia una perdita di acqua oppure che ci sia un guasto alla pompa dell’acqua o all’interruttore dell’acqua. In tutti questi casi, è bene chiudere la chiave terrestre e contattare subito un tecnico di fiducia.

Nel secondo caso, può accadere che la bassa pressione dell’acqua sia dovuta ad un evento eccezionale come un guasto alla rete idrica oppure alle conseguenze di un periodo prolungato di piogge scarse. È bene verificare prima queste casualità, prima di chiamare l’assistenza o andare nel panico da caldaia rotta.

Si ringrazia per la consulenza di quest’articolo il portale Caldaieclimatizzatoriepannellisolari.it, che raccoglie i migliori centri assistenza caldaie di tutta Italia.

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Comunicati News

Crisi d’impresa sotto i raggi x a Bergamo incontro con i massimi esperti italiani

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  • 21 Novembre 2018

In Lombardia nel 1° semestre del 2018 sono state colpite dalla crisi 325 aziende, il 7% bergamasche. A Bergamo, venerdì 23 novembre, si affronta la nuova riforma sulle crisi aziendali, gli indicatori per prevenirle e l’importanza della diagnosi precoce. Urgente un cambiamento operativo e culturale.

 

Continuità, allerta, prevenzione. Sono queste le parole chiave che regolano la nuova normativa sulla crisi d’impresa. Venerdì 23 novembre alle ore 9, nell’aula Galeotti dell’Università degli studi di Bergamo, A.P.R.I. – Associazione professionisti risanamento imprese – ne discuterà con commercialisti e imprese in occasione del Congresso A.P.R.I. organizzato in occasione dei 10 anni di attività.

Quello delle crisi aziendali, come noto, è un tema particolarmente attuale e diffuso. I tavoli di crisi aperti presso il Mise, al 30 giugno 2018, erano 144 con il coinvolgimento di 189 mila lavoratori(fonte: il sole 24 ore) Numeri importanti ma nettamente inferiori rispetto alle crisi realmente presenti in Italia: in Lombardia nel 1° semestre del 2018 risultano colpite dalla crisi 325 aziende con 8448 lavoratori. I territori maggiormente coinvolti nel semestre sono quelli di Milano (39,49%), Brianza (19,63%), Varese (7,62%) e Bergamo (7,03%) (fonte: Cisl Lombardia).

Il legislatore, nel riformare la normativa, ha quindi ritenuto fondamentale favorire la precoce emersione delle crisi attraverso l’introduzione degli istituti d’allerta con l’adozione di indicatori che consentano di misurare difficoltà di natura reddituale, finanziaria e patrimoniale dell’azienda in relazione alle dimensioni e alle tipologie di attività svolte. A questi saranno affiancati ulteriori indici che il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, con cadenza almeno triennale, individuerà sulla base della tipologia delle attività economiche svolte.

Questi i temi su cui i massimi esperti del tema si confrontano venerdì 23 novembre durante l’incontro “Professionisti e imprese: evoluzioni e scenari, anche alla luce della riforma concorsuale”, patrocinato dall’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Bergamo.

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Comunicati Eventi News

Dall’economia alla moda circolare: primo incontro gratuito sulla cultura “no spreco”

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  • 21 Novembre 2018

Hai mai pensato che anche i vestiti possano avere più di una vita? Venerdì 23 novembre alle ore 17, RiVestiti, il piccolo distretto dell’abbigliamento second hand & vintage di via Broseta, apre le sue porte a «Fai l’affare giusto», un appuntamento gratuito pensato per spiegare i benefici del riutilizzo, sia di abiti che di cibo: l’economia circolare interessa anche il mondo della moda e del cibo. Oltre ai capi d’abbigliamento, infatti, la cuoca vegetariana Valeria Bergamelli proporrà un aperitivo con cibo ricavato da “scarti”.

Sulla carta dell’aperitivo di venerdì sarà possibile trovare, per esempio, paté di bucce di zucca, tramezzini humus e fogli di barbabietola, crostoni di polenta con formaggio km0, frittata con foglie di ravanelli, chips di bucce di pasta e carota.

Prossimi appuntamenti: 7 dicembre con «E’ tutta un’altra storia» e 14 dicembre con «È tempo del riuso».

RiVestiti nasce nel 2010 ed è un punto di riferimento per tutti coloro che credono nell’importanza del riciclo e che odiano gli sprechi, riconoscendo in essi un grave danno non solo alle economie locali e globali, ma anche all’ambiente e alle comunità. Dietro un vestito, infatti, si nascondono non una, ma più storie: la creatività di chi l’ha disegnato, la passione di chi l’ha fisicamente creato, l’anima di chi l’ha scelto e indossato per la prima volta, optando ora per uno stile elegante ora per qualcosa di più casual, a seconda delle occasioni e dello spirito. Così, i vestiti prendono vita e da oggetti materiali si trasformano in custodi di esperienze e vissuti, testimoni di ricordi e sensazioni. 

RiVestiti nasce da qui, dalla consapevolezza che anche i vestiti possono avere seconde, terze, quarte – e anche più – vite (non a caso, il simbolo del negozio è un simpatico gatto). E al distretto dell’abbigliamento dedicato ai migliori capi second hand e vintage, si aggiungono indumenti e accessori prodotti in contesti di particolare significato sociale. La maggior parte degli abiti di RiVestiti, infatti, sono recuperati su donazione attraverso Il laboratorio Triciclo di Cooperativa Ruah.

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