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Covid-19 – Donald Trump si lancia contro Obama dopo le critiche al comportamento contro l’epidemia

Donald Trump arriva alla Casa Bianca su Marine One dopo un fine settimana a Camp David

Covid-19 – Donald Trump si lancia contro Obama dopo le critiche al comportamento contro l’epidemia

“Obama è stato un presidente incompetente”: Trump si lancia contro l’ex presidente dopo le critiche al comportamento contro l’epidemia
Trump afferma di aver sentito i commenti negativi di Obama solo dopo le osservazioni fatte sul suo predecessore

IMMAGINE IN EVIDENZA: Donald Trump arriva alla Casa Bianca su Marine One dopo un fine settimana a Camp David (AFP via Getty Images)

Di ritorno da un fine settimana a Camp David, il presidente, Donald Trump , rispondendo ai giornalisti se avesse avuto qualche reazione alle critiche mosse sabato dal suo predecessore, Barack Obama .
Trump ha affermato di non aver ascoltato i commenti, ma ha dichiarato di Obama: “Era un presidente incompetente. Questo è tutto ciò che posso dire. Gravemente incompetente. ”
Il presidente non ha fatto ulteriori domande ed è entrato  rapidamente nella Casa Bianca,  dopo essere sceso un momento prima dal Marine One (Elicottero presidenziale .
Sabato scorso Obama si è rivolto ai laureati di college e università storicamente neri. Ha rimproverato l’attuale presidente per il comportamento in  risposta al coronavirus , dicendo che ha rilevato delle inettitudini nel cuore del governo.

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“Più di ogni altra cosa, questa pandemia ha completamente, finalmente, fatto cadere il sipario sull’idea che così tanti addetti ai lavori sanno cosa stanno facendo”, ha detto l’ex presidente.
“Molti di loro non stanno nemmeno fingendo di essere al comando.”
Obama ha detto ai laureati: “Quindi, se il mondo migliorerà, dipenderà da voi”.
Sabato scorso, l’ex presidente ha tenuto un discorso separato agli anziani delle superiori durante una cerimonia di inizio virtuale ampiamente trasmessa  in streaming, durante la quale è apparso anche per parlare rivolgendosi al signor Trump.

“Sfortunatamente, molti cosiddetti adulti, compresi alcuni con titoli fantasiosi e lavori importanti, pensano ancora cose che finiscono per non far capire più nulla”.

Domenica mattina, anche il consigliere della Casa Bianca Peter Navarro ha risposto al discorso, dicendo che era contento che Obama avesse un nuovo lavoro come segretario stampa del candidato presidenziale Joe Biden , prima di riferirsi alla precedente amministrazione come “kumbaya di incompetenza”.

È la seconda volta in altrettante settimane che Obama ha criticato pubblicamente l’attuale amministrazione, dopo che è trapelato l’audio di lui che ha definito la risposta della Casa Bianca a Covid-19 un “disastro assoluto caotico”
Trump ha reagito furiosamente cercando di produrre per rappresaglia uno scandalo  parlando di uno pseudo ” Obamagate “.

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Roma, prima assemblea di Progetto Italia: Carlo Malinconico Presidente della nuova forza moderata

“Serve una forza moderata per portare l’Italia fuori dalla stagnazione e dalla decrescita”: con questo messaggio, Carlo Malinconico ha inaugurato la prima assemblea di Progetto Italia per la buona politica, nuova forza moderata e riformista, nata nell’alveo politico del centrodestra italiano.

Carlo Malinconico

Carlo Malinconico all’inaugurazione di Progetto Italia

Si è svolto il 4 marzo a Roma, nella sala conferenze del Dub House Hotel, il primo incontro nazionale della nuova formazione di centrodestra denominata Progetto Italia per la buona politica, nata con il fine di far convergere le voci moderate e liberaldemocratiche italiane. Il movimento vede Carlo Malinconico, ex Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nelle vesti di Presidente, e Massimo Baldini in quelle di Coordinatore Nazionale. “La priorità è l’economia”, è il messaggio chiaro di Carlo Malinconico, che ha sottolineato la volontà di Progetto Italia di mettere al centro il sistema delle imprese italiane. L’intervento del giurista ha poi toccato un altro tema caro alla nuova forza politica di stampo moderato: il ruolo dell’Italia nello scenario politico ed economico internazionale, soprattutto in quello europeo: “L’Italia è un grande Paese oggi sottodimensionato in ambito internazionale”, ha dichiarato il Presidente di Progetto Italia, “dobbiamo recuperare un ruolo soprattutto sullo scacchiere europeo: Francia e Germania lavorano a una conferenza sul futuro dell’UE mentre noi siamo assenti a questi tavoli”. Come indicato anche dal nome prescelto per il nuovo movimento moderato, dall’incontro è emersa la necessità di fare ritorno a una “buona politica”, che dia voce al mondo moderato, liberale e democratico e che permetta al Paese di uscire dall’attuale periodo di crisi socio-economica.

Carlo Malinconico, la carriera del giurista e Presidente di Progetto Italia

Originario di Roma, città dove tutt’oggi risiede insieme a sua moglie, Carlo Malinconico è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano. Avvocato dello Stato durante i cosiddetti anni di piombo, diventa Consigliere di Stato nel 1985, superando, come primo in graduatoria, uno dei concorsi pubblici più complessi. In seguito a tale esperienza, nel 2002 riceve un incarico di docenza nella Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze (SSEF), a cui fa seguito l’ottenimento della cattedra di Giurisprudenza presso l’Università di Udine. Al contempo, le competenze specialistiche nel settore legale lo conducono alla fondazione dell’omonimo Studio Legale, specializzato nell’ambito del diritto amministrativo. Nel 2005 il giurista ottiene un altro incarico di docenza, insegnando Giurisprudenza presso l’Università di Roma – Tor Vergata. Esperto di diversi rami del diritto, tra gli incarichi di rilievo di Carlo Malinconico spiccano quelli di Segretario Generale del secondo Governo Prodi e Sottosegretario di Stato del Governo Monti. È stato, inoltre, Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero del Tesoro, Consigliere Giuridico dell’Autorità della concorrenza e del mercato, oltre che Direttore Generale dell’Autorità dell’energia elettrica.

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Covid-19 e piazze deserte – Intervista a Jacopo Mastrangelo

Coronavirus - la testimonianza del giovane chitarrista Jacopo Mastrangelo che suona Morricone

Covid-19 e piazze deserte – Intervista a Jacopo Mastrangelo

Omnibus – La7:  Allora Jacopo ha 18 anni quindi quest’anno tra l’altro ti trovi anche ad affrontare come tanti i tuoi coetanei la maturità che non si sa ancora come sarà per voi.
Come ti è venuto in mente di suonare davanti a quella meravigliosa piazza vuota?
Perché tu hai detto di aver scoperto che una piazza vuota fa più paura di una piazza piena.
Jacopo: allora è andata come una cosa per partecipare a questi flash mob. Una idea  che abbiamo preso io e mio padre innanzitutto; solo ci siamo resi conto che appunto, due settimane fa,
che la piazza era vuota e allora abbiamo improvvisato con la chitarra elettrica e poi nei giorni successivi insomma abbiamo fatto un piano diverso per giorno senpre al tramonto suonavamo
e cosi facciamo ancora oggi.

Omnibus – La7:
  Lo fai ancora oggi? (ndR intervista del 14 aprile 2020)
Jacopo: Si, certo  (ndR le esecuzioni musicali continuano ad oggi 16 maggio, giorno 63)

Omnibus – La7:
 
Quindi ogni giorno a quell’ora tu suoni un brano diverso. Tu fai il liceo classico, ma la musica è la tua passione, sarà il tuo mestiere ti piacerebbe?
Jacopo:  insomma io volevo credere, vorrei insomma seguire le orme di mio padre, mi padre è dottore commercialista, però insomma è successa questa cosa.
Questo è successo improvviso e nulla si esclude.

Omnibus – La7:
  Insomma senti sai che c’è stata anche un po di polemica  perché c’è chi ha detto che questi flash mob con le musiche suonate dai balconi erano un po, sono un po, come dire irrispettose, perché coincidono alle 18 con un bollettino triste quotidiano in cui sai che la protezione civile dà i numeri di giornata di questa di questa epidemia ma tu pensi che invece possa essere un modo diciamo così anche e soprattutto per i giovani per dare un segnale diverso oltre a quello che purtroppo c’è cioé triste che riguarda altri numeri ?
Jacopo: sì purtroppo la realtà è quella ma lo facciamo per dare appunto un messaggio di speranza come per dire di continuare ad esistere e di stare insieme anche se siamo distanti.
Faccio vedere appunto speranza di riavvicinare le persone

Omnibus – La7:  poi naturalmente per forza in maniera distanziata perché tu quella piazza non la puoi neanche riempire di coetanei, che non possono uscire, non possono andare appunto in piazza, per forza di farlo da solo. Al limite ti puoi organizzare con qualche altro balcone vicino. Senti io ho interrotto qualche video lezione questa mattina a scuola?
Jacopo:  si ,  di filosofia.

Omnibus – La7:  non ti chiedo chi è la tua insegnante perché diciamo che ho una pratica con la tua scuola ma come stai vivendo come state vivendo questo un momento di isolamento tra tra di voi tra ragazzi?
 Jacopo:  Lo stiamo vivendo nel  modo migliore insomma, ci contattiamo ci sentiamo per per darci forza a vicenda.




Omnibus – La7:  siete anche quelli che hanno più dimestichezza con gli strumenti tecnologici quindi magari attraverso quello  mantenete in contatto ma vi manca proprio il contatto fisico e non poter uscire la sera anche la scuola, voglio dire anche la scuola magari state iniziando a riapprezzare il momento della scuola oppure no? Potreste continuare così?
Jacopo:  da una parte si, io credo innanzitutto che anche livello dello studio sia più facile studiare quando si va a scuola e non in questa situazione di video lezioni.
Insomma la scuola ti da quella ‘ansia che ti fa a muovere che ti fa venire la voglia di studiare. Noi giovani appunto comunque ci diamo forza a vicenda e ci manca molto il contatto, così ci manca  anche un semplice abbraccio, una semplice stretta di mano, quello insomma cominciamo ad apprezzare quello che ogni giorno.

Omnibus – La7:  tu sei spaventato da quello che sta accadendo?
Jacopo:  sì, nel senso siamo siamo tutti un po spaventati alla fine, però insomma appunto io ho preso questa iniziativa con mio padre appunto per far spaventare di meno le persone.
Come per dire che andrà tutto bene, per sentirci italiani, ecco per sentirsi italiani

Omnibus – La7: per sentirsi italiani, è una bella frase, questa una bella cosa. Che ti aspetti da questa maturità, come vorresti farla?
Jacopo:  sono un po spaventato, perché non so se avrei preferito uno una maturità normale di tipo normale, appunto perché adesso non si sa ancora cosa dobbiamo fare, come sarà ben organizzato, insomma diciamo siamo anche molto confusi tutti quanti.

Omnibus – La7:  forse vi mancherà un po anche appunto quella, quel batticuore classico, no quella notte prima degli esami, anche i 100 giorni se non sbaglio i 100 giorni non si possono fare?
Jacopo:  non li ho potuti fare per la mia classe, purtroppo noi ci siamo, ci manca ma anche quel senso di ansia ma che anche allo stesso tempo voler bene all’intera classe, insomma una cosa che riappacifica tutti quanti nella maturità.

Omnibus – La7:  io mi auguro che comunque la recuperiate magari anche d’estate, mettiamola così.  Senti ci puoi dire che brano ha in mente di suonare stasera? (ndR  14 aprile 2020)
Jacopo:  non lo so con certezza, pensavo  con mio padre a “Fratello sole, sorella luna”

Omnibus – La7:  non ti posso chiedere di prendere una chitarra e farsi due note
Jacopo:  adesso è un pochino complicato

Omnibus – La7:  va bene però allora ascolteremo e vedremo i prossimi appuntamenti alle alle 19, sempre su quella piazza bellissima, al tramonto. Ma quando fai diciamo così il tuo momento musicale, ti colleghi con i tuoi compagni, i tuoi amici via magari via zoom?
Jacopo:  non l’ho mai fatto, può essere un’idea.

Omnibus – La7:  poi collegali tutti via computer, con tante tanti modi  e poi è così un modo di farli partecipare!? Jacopo in bocca al lupo che torni alle videolezioni che adesso
sono le 9.35 sempre di filosofia. In bocca al lupo un abbraccio a te e tutti i ragazzi naturalmente che poi vivono questo momento e che che vivranno anche un altro momento importante per tutti i diciottenni maturandi.
Si dice sempre che è un esperienza di crescita di vita, loro quest’anno insomma sono sono costretti a viverla così però anche questo fa parte dell’esperienza, del bagaglio di esperienza.
Mi raccomando Jacopo è coinvolgi come puoi anche i tuoi amici e questa può essere un’idea, poi verremo a verificare.
In bocca al lupo, ti lascio alla tua video lezione. Ciao allora ci fermiamo qui

FONTE:  youtube.com  Canale La7 Attualità

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Tornare a scuola dopo il covid-19: Unibg a supporto di insegnanti e alunni

Le iniziative del Centro di Ateneo per la Qualità dell’insegnamento (CQIA) in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali a supporto degli insegnanti nella gestione dei vissuti e delle emozioni che gli alunni stanno affrontando in questo complesso periodo.

Nella Fase 2 dell’emergenza Covid l’università degli studi di Bergamo supporta la scuola che, con la sospensione delle attività didattiche in presenza, si ritrova di fronte alla necessità di ripensamento della didattica, della ridefinizione delle modalità di insegnamento-apprendimento a distanza e all’interruzione improvvisa della partecipazione a un contesto socio-educativo fondamentale per bambini e ragazzi.

Quando avverrà, il rientro a scuola non potrà configurarsi come semplice ripresa delle attività didattiche in presenza, ma dovrà prefigurare spazi e modi, adeguati alle varie fasce di età, con cui ri-significare tanto l’esperienza vissuta nei mesi di sospensione quanto il ritorno a una normalità che sarà necessariamente differente da prima.

Con queste premesse e con la volontà di far fronte alle difficoltà di diversa natura che i ragazzi e le loro famiglie stanno affrontando, soprattutto nel territorio bergamasco, uno dei più colpiti dall’emergenza, Giuseppe Bertagna, professore di pedagogia e direttore del Centro di Ateneo per la Qualità dell’Insegnamento e dell’Apprendimento, e Ilaria Castelli, professoressa di psicologia dello sviluppo e dell’educazione, hanno ideato un progetto in chiave psicologica e pedagogica rivolto alle scuole e agli insegnanti,

Il progetto di CQIA, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo, è composto di due iniziative che hanno la volontà sia di essere di immediato aiuto ai docenti sia lungimirante, in previsione cioè di una prossima apertura delle scuole a settembre.

La prima è un servizio di consulenza gratuita online per gli istituti scolastici di qualsiasi ordine e grado che necessitino di un supporto psicologico, pedagogico e didattico per il proprio personale. Numerosi sono i temi sui quali i docenti di psicologia, pedagogia e didattica del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali coinvolti sapranno dare il loro apporto e in particolare agiranno: la promozione del benessere a scuola e gestione del clima emotivo sia in classe, sia a distanza; la soluzione delle criticità che riguardano gli aspetti inclusivi nella progettazione didattica e della sua realizzazione, soprattutto in riferimento alla modalità a distanza; la consulenza sui temi legati all’ambito della corporeità e del movimento all’interno dello spazio scolastico. Per accedere al servizio è necessaria la prenotazione telefonica (035.205.2992, il martedì e il giovedì dalle ore 14 alle ore 18) o via email [email protected].

La seconda iniziativa è Tornare a scuola dopo il Covid-19: riflessioni e suggerimenti, una programmazione di corsi di formazione specifici e gratuiti per docenti di diversi ordini scolastici sui problemi del “tornare a scuola”. Questi incontri potranno anche configurarsi come un’occasione per mettere a fuoco eventuali percorsi di consulenza/formazione da progettare e realizzare nel corso dell’anno scolastico 2020-2021, per accompagnare le scuole nel periodo di transizione che interesserà ancora la fine del 2020 e l’inizio del 2021. Per iscriversi è necessario compilare il modulo reperibile sul sito del CQIA (link al modulo https://forms.gle/Yc93C1CGFQP4m5Mw9)

Per tutte le informazioni https://www.unibg.it/sites/default/files/scuole_covid_def_-_cqia-sus_0.pdf

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Revoca Autostrade, Vito Gamberale: “Non ripetiamo l’errore del caso Itavia”

Fondatore e Presidente di ITEЯ Capital Partners, Vito Gamberale ha ricoperto diversi incarichi in realtà di alto livello: dal 2000 al 2006 è stato Amministratore Delegato di Atlantia, Gruppo che controlla Autostrade per l’Italia S.p.A.

Vito Gamberale

Vito Gamberale: “Attenzione a quella politica che sfrutta il giustizialismo di facciata”

Nel 1980 morirono 81 persone a causa di un incidente aereo provocato da un missile. La compagnia aerea Itavia fu accusata di scarsa manutenzione e ciò provocò il fallimento della società che, tuttavia, nel 2018 è stata riconosciuta estranea ai fatti. La responsabilità della Strage di Ustica, secondo la Cassazione, fu dei Ministeri italiani della Difesa e dei Trasporti. In una lettera al “Corriere della Sera”, Vito Gamberale cita l’accaduto per affrontare la potenziale revoca delle concessioni autostradali inserita dal Governo italiano nell’ultimo decreto Milleproroghe in seguito alla tragedia del Ponte Morandi: “Come insegna la storia, la giustizia in piazza non è reclamata dalla piazza; serve solo a qualcuno per rafforzare il proprio potere del momento, salvo poi trovare la ghigliottina per se stesso, dietro l’angolo”. Secondo il manager, la revoca indiscriminata colpirebbe non solo il Gruppo Benetton, ma anche tutti gli altri azionisti di Atlantia: “Per punire uno, da nessuno inquisito, si uccidono altri 3 innocenti! L’altro azionariato comprende il mercato, ossia i risparmiatori, i cittadini; ma anche investitori istituzionali nazionali ed esteri”. Nel suo appello, Vito Gamberale cerca di limitare i danni di un “giustizialismo di piazza” che, oltre ad essere contro ogni dottrina politica, non sempre corrisponde a verità: “L’inchiesta della Procura di Genova si avvia alla chiusura. Ho maturato la percezione (diretta) che sia condotta con rigore: perché allora una giustizia di piazza deve precedere la giustizia competente?”.

Eni, Tim, Iterchimica e ITER Capital Partners: le tappe del percorso professionale di Vito Gamberale

Attualmente Presidente e Azionista di Iterchimica e fondatore e Presidente di ITER Capital Partners, Vito Gamberale è un ingegnere meccanico con una brillante carriera nel settore manageriale. Laureato all’Università La Sapienza, avvia il suo percorso professionale con un’esperienza nella valutazione delle imprese presso l’Istituto Mobiliare Italiano. Dopo esser diventato Responsabile per le acquisizioni e le privatizzazioni per IMI e la controllata GEPI, nel 1984 entra in Eni, dove è Amministratore Delegato e Presidente di alcune partecipate del Gruppo. L’ascesa professionale continua e nel 1991 la SIP lo nomina Amministratore Delegato: tra i successi conseguiti dal manager, la nascita e la conseguente direzione di Telecom Italia Mobile. Dopo una breve parentesi come Presidente di 21 Investimenti, dal 2000 al 2006 è AD di Atlantia: sotto la sua gestione viene lanciato il gruppo Autostrade. Lascia l’incarico quando la proprietà annuncia la fusione con la spagnola Abertis: nel 2007 fonda e dirige F2i, importante Fondo di investimenti italiano attivo nel comparto infrastrutturale. Ad oggi, oltre al ruolo in Iterchimica, Vito Gamberale è da febbraio 2020 Presidente e Fondatore di ITER Capital Partners, un fondo riservato e dedicato agli investitori istituzionali sempre nel settore delle infrastrutture.

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Utili netti al massimo livello per Gruppo Daclé da quando è presidente Paolo Campiglio

Riunione degli azionisti in videoconferenza per il gruppo presieduto da Paolo Campiglio. Nel meeting dei vertici italiani ed esteri di Daclé e controllate, è stato ratificato il bilancio consuntivo 2019 ed è stata ribadita la salvaguardia dei posti di lavoro, anche grazie alla solida posizione patrimoniale e alla disponibilità di liquidi.

Paolo Campiglio

Approvato il bilancio consuntivo 2019 del Gruppo guidato da Paolo Campiglio

È durata quattro ore la riunione degli azionisti di Daclé che ha validato il bilancio consuntivo 2019 della società capogruppo e delle controllate dalla holding. L’incontro annuale è avvenuto in modalità conference call, con il presidente Paolo Campiglio dal suo ufficio nella sede italiana, mentre i dirigenti dell’area R&D erano collegati da Ginevra, e con la presenza da remoto dei funzionari delle società partecipate in Polonia e Lituania e dei colleghi delle aziende collegate in Inghilterra e Austria. Per prima cosa è stato smarcato l’argomento principale all’ordine del giorno con un’approfondita relazione sulla gestione economica e imprenditoriale del gruppo durante l’anno 2019 appena trascorso, in cui è stato raggiunto il miglior risultato nella storia da quando Paolo Campiglio è divenuto presidente nel 2015. Successivamente, sono stati discussi aggiornamenti incoraggianti sulla nuova partnership con Penta Investment, il gruppo d’investimento dell’Europa centrale focalizzato sul comparto sanitario in Repubblica Ceca, Slovacchia, Paesi Bassi, Germania, Polonia, Romania, Russia e Ucraina, dove gestisce un network di 1.000 farmacie a marchio Dr. Max, e nel nuovo settore merceologico relativo alla spettrometria di massa e alle biotecnologie in aiuto della farmaceutica e nutraceutica, quindi non solo in Kolinpharma.

Paolo Campiglio: le politiche in atto per affrontare l’emergenza sanitaria

Inoltre, il presidente Paolo Campiglio è intervenuto facendo presente che il gruppo, in queste settimane di emergenza Covid-19 che ha lasciato scoperte numerose aziende con crisi di liquidità, non ha attivato nessuna tipologia di cassa integrazione per i suoi dipendenti e non intende fare domanda per nessun genere di supporto statale o bancario per far fronte alle necessità di cassa. Similmente, Daclé non si è trovata nella posizione di tagliare a dirigenti, funzionari e collaboratori premi di risultato o altri riconoscimenti in favore di domande di sostegno all’occupazione, che continua ad essere salvaguardata grazie alle decisioni dei vertici societari. Daclé, infatti, detiene una situazione patrimoniale forte e una disponibilità di liquidi largamente superiore alle richieste da regolamento per le imprese che gestiscono business di dimensioni medio-grandi e con un elevato capitale sociale. Questa caratteristica relativa al gruppo guidato da Paolo Campiglio lo porta a figurare tra i primi in termini di affidabilità nella classificazione del rating bancario, che rimane ai livelli del precedente esercizio. L’assemblea degli azionisti di Daclé ha infine ratificato la mozione del Consiglio di Amministrazione riguardante la distribuzione dell’utile netto agli azionisti della società.

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Ecologia: Claudio Bertini, l’esperienza in Cae – Centro Assistenza Ecologica

In seguito alla laurea in Biologia e alle varie specializzazioni, Claudio Bertini si è affermato nel suo settore come un professionista autorevole per le materie ambientali. Attualmente è consulente e docente in aziende e corsi di formazione legati alla legislazione e gestione ambientale.

Claudio Bertini

Claudio Bertini: la formazione e i primi incarichi

Consulente e verificatore ambientale presso numerose aziende di grandi e medie dimensioni, Claudio Bertini è un professionista nel suo settore. La sua formazione è consolidata: è laureato in Biologia presso la Facoltà in Scienze Biologiche dell’Università Politecnica delle Marche. All’interno dello stesso ateneo si è poi specializzato in Biologia Marina, conseguendo un master in Recupero Ambientale attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative, Bioremediation e Biotecnologie. Un’ulteriore specializzazione è derivata dal corso per Revisori Ambientali/Ecoauditors per sistemi di gestione ambientale ai sensi della norma UNI EN ISO 14001, presso Confindustria (Roma). Nella gestione aziendale di problematiche relative all’ambiente, si è occupato in particolare di gestione dei rifiuti, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, energia, utilizzo razionale delle risorse, suolo e sottosuolo. Claudio Bertini è iscritto all’ordine nazionale dei biologi e dal 1998 al 2003 ha collaborato con l’Università Politecnica delle Marche come consulente per le tematiche legate all’ambiente. Ha organizzato e preso parte a diversi convegni e iniziative correlate allo sviluppo sostenibile, alla valutazione dell’impatto ambientale e ai sistemi di gestione ambientale.

Claudio Bertini: le altre esperienze professionali

La collaborazione di Claudio Bertini con la Camera di Commercio dell’industria e dell’artigianato di Ancona è un’esperienza professionale di rilievo. Negli anni tra il 2001 e il 2004 è stato impegnato come docente e formatore in corsi di formazione per Verificatori Ambientali (scuola Emas di Ancona). Dal 1999 invece, è consulente all’interno di Cae – Centro Assistenza Ecologica di Ancona, tra le maggiori società di consulenza del territorio marchigiano. Attualmente è responsabile tecnico del settore Autorizzazione Integrata Ambientale (IPPC), nonché responsabile tecnico per l’implementazione, la gestione e la verifica dei Sistemi di Gestione Ambientale. Claudio Bertini continua la sua attività come docente formatore in vari corsi di gestione e legislazione ambientale, come esperto di Environmental Risk Analysis e di Money Saving Ambientale. Dal 2001 è responsabile ambientale presso la Somipress srl di Castelfidardo (AN).

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La fashion blogger Teresa Morone: quarantena e lockdown hanno, involontariamente, provocato un’escalation di violenza domestica

Sono ore tese quelle che riguardano il mondo della moda e dello spettacolo e tutti gli eventi a esso dedicati; a causa dell’emergenza Coronavirus tutti gli eventi sono stati posticipati o annullati. Il fermo forzato causato dalle misure di contenimento attuate dal presidente del consiglio Giuseppe Conte non hanno avuto solo il beneficio di contenere i contagi ma hanno provocato in via accidentale una preoccupante escalation di violenza nei confronti delle donne e dei più deboli, come testimoniano gli ultimi preoccupanti fatti di cronaca.

Di questo avviso Teresa Morone, fashion blogger italiana che da un pò di tempo, oltre alla moda e al mondo dello spettacolo è impegnata anche nella lotta alla violenza di genere e al bullismo.
La bionda fashion blogger, 29 anni compiuti da poco, è fondatrice del blog teresamorone.com. Teresamorone.com è un blog nato alcuni anni fa, quasi per gioco, dove la blogger originaria della Campania, quasi quotidianamente parla ai suoi followers di moda, bellezza e benessere collaborando spesso con brand, stilisti e personaggi dello spettacolo.

L’influencer, spesso impegnata in eventi che riguardano il mondo della moda e spettacolo , giá ambasciatrice in Italia contro la depressione e i disturbi dell’umore per la fondazione americana The Fragile Club, ha intrapreso con entusiasmo un percorso comune di intenti con l’unione sportiva ACLI Benevento. L’unione sportiva ACLI Benevento da sempre si batte contro la violenza di genere e ogni forma di discriminazione.

“Questo periodo di fermo forzato ha messo in evidenza quali sono i bisogni di chi vive la violenza domestica” afferma la fashion blogger. “La violenza spesso si annida nella quotidianitá senza distinzioni sociali o di reddito e il Coronavirus ci ha mostrato plasticamente quanto, molte donne vittime di violenza siano abbandonate a sè stesse dalla società e dalle istituzioni. Il presidente USACLI Benevento Alessandro Pepe e la delegata USACLI Immacolata Petrillo sono dei pionieri in questo senso, si battono con un progetto itinerante che include anche le scuole di ogni ordine e grado, per smovere alla radice una cultura dell’odio, spesso omertosa. Appena terminata l’emergenza Coronavirus ci sará in Campania un evento contro la violenza sulle donne e il bullismo e che vedrá oltre alla mia presenza, varie figure professionali cooperare insieme. Essere social significa anche saper prendere posizione e coinvolgere i propri followers su tematiche importanti, bisogna dare l’esempio”.
“Per quanto riguarda i miei progetti futuri, dopo il Coronavirus mi aspettano giorni frenetici e vari eventi che riguardano la cultura e la valorizzazione del Made in Italy. Ci abbracceremo di nuovo, ritorneranno le sfilate e gli eventi patinati – conclude l’influencer – ma saremo persone più consapevoli”.

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Visura catastale. A cosa serve e come richiederla

La visura catastale è un documento rilasciato dall’Agenzia delle entrate della Repubblica Italiana che riporta i dati tecnici e identificativi di terreni e fabbricati registrati presso il Catasto, l’archivio ufficiale di tutti i beni immobili presenti sul territorio nazionale.

Tutte le informazioni che si trovano in una visura catastale sono pubbliche e chiunque può avere accesso ai dati, naturalmente nel rispetto delle norme previste per legge. L’unica limitazione riguarda le planimetrie la cui consultazione è riservata solo a coloro che hanno diritto sull’immobile o alle persone delegate.

TIPI DI VISURA

Quando si richiede una visura catastale possono essere effettuate diverse tipologie di ricerche, in base alle informazioni che si hanno a disposizione:

– Immobile, quando siamo a conoscenza dei dati identificativi;
– Soggetto: quando siamo a conoscenza dei proprietari del bene;
– Partita: oramai in disuso, è un numero che identifica l’insieme di immobili su cui vantano contemporaneamente diritti, in un determinato periodo, i medesimi soggetti (ditta catastale).

Per quanto riguarda il periodo di riferimento, la visura può essere:

– Attuale: se vogliamo una visura riferita alla situazione catastale attuale;
– Storica: se vogliamo un elenco di tutte le situazioni relative al periodo richiesto compresa l’attuale; ad esempio se vogliamo conoscere i proprietari in un determinato anno o cosa è accaduto sull’immobile (passaggi notarili, cambi di reddito etc.).

COME LEGGERE UNA VISURA CATASTALE

Quella che segue è una spiegazione schematica dei dati contenuti in una visura catastale:

– Tipologia di visura: Viene indicata la tipologia di visura catastale richiesta (Visura per immobile o Visura per soggetto) e la data di aggiornamento dei servizi informatizzati del catasto.
– Dati della richiesta: In tale campo si individua il nominativo ricercato, riportando l’indicazione dell’estensione della ricerca (catasto terreni o catasto urbano) e la provincia di riferimento.

Nel caso del CATASTO URBANO le informazioni sono le seguenti:

– Soggetto individuato: Riporta l’anagrafica completa del soggetto individuato, così come registrata presso l’Agenzia delle Entrate.
– Indicazione unità immobiliari: Viene indicato il Comune in cui si trovano le unità immobiliari ed il relativo codice catastale di riferimento.
– Dati identificativi: Sono i dati che permettono di individuare con certezza le unità immobiliari in carico al soggetto (Sezione urbana, Foglio, Particella, Subalterno).
– Dati classamento: Sono l’insieme dei dati che permettono di ottenere la relativa rendita dell’unità immobiliare (Zona Censuaria, Micro zona, Categoria, Classe, Consistenza, Rendita).
– Altre informazioni: Vengono indicate informazioni aggiuntive relative all’unità immobiliare. Tali informazioni possono non essere presenti per le unità accampionate prima dell’entrata in vigore del DPR 138/98 (Indirizzo, Dati derivanti da, Annotazioni).
– Totale: Riporta la sintesi del numero dei vani, della consistenza e della Rendita totale delle unità immobiliari inerenti ad ogni gruppo di unità immobiliari.
– Intestazione: Sono indicate tutte le persone fisiche e giuridiche che godono dei diritti sugli immobili rilevati (Dati Anagrafici, Codice Fiscale, Diritti e Oneri Reali, Dati derivanti da).

Per quanto riguarda il CATASTO TERRENI, le informazioni sono le seguenti:

– Dati identificativi: Sono i dati che permettono di individuare i terreni in carico al soggetto (Foglio, Particella, Subalterno).
– Dati classamento: Qualità, Classe, Superficie, Reddito.
– Altre informazioni: Vengono indicate informazioni aggiuntive quali l’anno ed il numero dell’ultimo frazionamento che ha interessato il terreno in carico al soggetto.

A COSA SERVE LA VISURA CATASTALE

La visura catastale consente ai soggetti privati e giuridici di reperire i dati catastali di immobili, terreni e fabbricati appartenenti a altre persone fisiche e giuridiche, ma la sua utilità è prevalentemente informativa. I dati contenuti nella visura catastale non hanno infatti valenza legale, in quanto il catasto è definito un ente non probatorio. I dati contenuti possono perciò non rispecchiare la realtà dei fatti, per esempio gli intestatari di un immobile possono non essere corretti, oppure variare nel tempo.

Per i motivi sopracitati, se si vuole far valere un qualche diritto reale su un immobile, terreno o fabbricato, è necessario recuperare un titolo di proprietà presso la Conservatoria dei registri immobiliare del territorio in cui si trova il bene. Tale documento può essere comunque ottenuto rivolgendosi al pubblico ufficiale che ha stipulato lo stesso atto, oppure, nel caso in cui il notaio non eserciti più la professione, recandosi presso l’archivio notarile competente per territorio.

Le visure catastali sono utili per diverse finalità:

– ricavare i dati necessari per compilazione Modello Unico o Modello 730,
– rilevare rendita catastale e superficie per il pagamento di tributi,
– come documento da allegare alla richiesta di allacciamento utenze,
– come documento da allegare alle pratiche di compravendita immobili, richieste di mutuo o pratiche di successione,
– per controllare la propria posizione presso il Catasto.

COME RICHIEDERE LA VISURA CATASTALE

Ci sono diverse modalità attraverso cui si può ottenere la visura catastale di un immobile:

– Presso gli uffici provinciali dell’Agenzia delle Entrate. Occorre compilare un apposito modulo che è possibile trovare online sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
– Online attraverso il servizio Consultazione personale del sito dell’Agenzia delle Entrate;
– Tramite lo Sportello Amico di Poste Italiane. Il servizio è disponibile presso tutti gli uffici postali che espongono il logo Sportello Amico. Per la richiesta della visura catastale occorre compilare sempre l’apposito modulo.

Il Geometra La Placa offre la sua consulenza a Milano e Provincia sulle seguenti materie Prevenzione incendio, Sicurezza sul lavoro e Consulenza tecnica.

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Covid-19 – La Gran Bretagna si avvicina al numero di vittime dell’Italia

Covid-19 - La Gran Bretagna si avvicina al numero di vittime dell'Italia

Covid-19 – La Gran Bretagna si avvicina al numero di vittime dell’Italia

LONDRA (AP) – La Gran Bretagna martedì è diventata la prima nazione in Europa a confermare oltre 30.000 decessi per coronavirus e le infezioni sono aumentate di nuovo in modo considerevole in Russia, anche se altre nazioni hanno fatto passi da gigante nel contenere il flagello.
La Cina ha segnato la sua terza settimana senza nuovi decessi, mentre la Corea del Sud ha ripreso la sua stagione di baseball.

Un ciclista supera i negozi chiusi a causa del blocco del coronavirus a Londra, martedì 5 maggio 2020.

Mentre alcuni paesi europei allentano il blocco COVID-19, la Gran Bretagna rimane ancora chiusa senza una strategia di uscita.
In Russia, il numero di infezioni è aumentato di nuovo bruscamente, con Mosca che ha riportato più di 10.000 nuovi casi per tre giorni consecutivi. Allo stesso tempo, molti paesi europei che hanno allentato i rigidi blocchi dopo che le nuove infezioni sono diminuite stavano osservando il loro numero di virus con cautela.
“Sappiamo con grande certezza che ci sarà una seconda ondata – la maggior parte degli scienziati ne è certa. E molti ritengono anche che ci sarà una terza ondata “, ha affermato Lothar Wieler, capo del centro nazionale tedesco di controllo delle malattie.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha preso le distanze da genitori, insegnanti e sindaci, che hanno respinto i suoi piani per riaprire gradualmente le scuole la prossima settimana con lezioni limitate a 15 studenti. L’Italia questa settimana ha permesso a 4,4 milioni di persone di tornare al lavoro e ha allentato le restrizioni sui movimenti personali per la prima volta in due mesi.
Le prossime settimane sono essenzialmente un “esperimento” per vedere come la curva di infezione reagisce all’allentamento del primo blocco in Occidente, ha riferito al giornale La Repubblica il capo delle malattie infettive dell’Istituto Superiore di Salute italiano.
“Non siamo fuori dall’epidemia. Ci siamo ancora dentro “, ha detto il dott. Giovanni Rezza.” Non voglio che la gente pensi che non ci siano più rischi e torniamo alla normalità “.
Ampiamente vista come una storia di successo, la Corea del Sud ha riportato solo tre nuovi casi di virus, il totale più basso dal 18 febbraio.
Le scuole riapriranno in fasi che iniziano con gli anziani delle scuole superiori il 13 maggio, ma il momento clou martedì è stata la stagione del baseball, che è iniziato senza spettatori ammessi.
Le cheerleader danzavano sotto file di posti vuoti e gli arbitri indossavano maschere per il viso quando uno dei primi grandi sport professionistici al mondo è tornato all’azione nei giochi trasmessi in tutto il mondo. I giocatori e gli allenatori sono stati sottoposti a screening della febbre prima di entrare negli stadi.

Con il baseball della Major League negli Stati Uniti che ancora pensa a cosa fare della propria stagione, la rete sportiva americana ESPN ha firmato un contratto per la trasmissione di sei partite sudcoreane alla settimana, a partire dall’apertura della stagione di martedì tra i Samsung Lions di Daegu e i Dinos NC di Changwon , che i Dinos hanno vinto 4-0.

I campionati di calcio professionistici del paese inizieranno venerdì, anche senza spettatori. In Cina sono passate tre settimane da quando sono stati segnalati nuovi decessi nel paese in cui la pandemia è iniziata alla fine dell’anno scorso. È stato confermato solo un nuovo caso di infezione e meno di 400 pazienti sono ancora in cura per COVID-19, hanno detto i funzionari sanitari.

Anche altri luoghi nella regione Asia-Pacifico hanno represso le epidemie, tra cui Hong Kong, Taiwan, Vietnam, Tailandia, Australia e Nuova Zelanda, che non ha riferito nuovi casi per due giorni. Ma gli esperti hanno detto che l’India, una nazione di 1,3 miliardi di persone, deve ancora vedere l’apice del suo scoppio.

In Gran Bretagna, che a differenza di altre nazioni europee rimane bloccata, martedì è iniziata la sperimentazione di un’app di telefonia mobile che le autorità sperano possa contenere l’epidemia. L’app, che avvisa le persone se sono state vicine a un individuo infetto, è in fase di test sull’Isola di Wight, al largo della costa meridionale dell’Inghilterra.
Il governo spera che possa essere implementato in tutto il paese entro la fine del mese.

In Francia, gli scienziati hanno pubblicato uno studio dicendo che potrebbero aver identificato un possibile caso di coronavirus risalente a dicembre, circa un mese prima che i primi casi fossero ufficialmente confermati in Europa. Esperti esterni hanno affermato che lo studio è stato interessante ma non conclusivo.

I governi di tutto il mondo hanno riportato 3,6 milioni di infezioni e oltre un quarto di milione di morti, tra cui oltre 69.000 negli Stati Uniti.
Focolai deliberatamente nascosti, bassi tassi di test e la grave tensione che la malattia ha causato ai sistemi sanitari fanno sì che la vera scala della pandemia sia senza dubbio molto più grande.

Diversi stati si sono mossi per allentare le restrizioni anche se le nuove infezioni quotidiane negli Stati Uniti superano i 20.000 e le morti giornaliere sono ben oltre 1.000, secondo i dati della Johns Hopkins University. Dopo che l’India ha allentato alcune restrizioni di blocco lunedì, migliaia di persone si sono presentate nei negozi di liquori senza seguire le raccomandazioni sul distanziamento sociale. La polizia ha usato manganelli per disperdere la folla. Martedì, le autorità indiane hanno imposto una tassa speciale del 70% sugli acquisti di liquori.
I giornalisti di Associated Press di tutto il mondo hanno contribuito a questo rapporto.

FONTE: mail.com | apnews.com
IMMAGINI: apnews.com

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Covid-19: Oxford avanti sul vaccino, test su 6000 volontari entro maggio

Vaccino Covid-19 a Oxford entro maggio primi test

Covid-19: Oxford avanti sul vaccino, test su 6000 volontari entro maggio

Roma, 30 aprile – L’Università di Oxford sarebbe in testa nella corsa per la messa a punto di un vaccino in grado di fermare il coronavirus. A scriverlo è il New York Times, riferendo che mentre la maggior parte dei team di ricerca impegnati nell’impresa in ogni parte del mondo per testare i profili di efficacia e di sicurezza dei candidati vaccini frutto del loro lavoro hanno dovuto iniziare con piccoli studi clinici su alcune centinaia di partecipanti, i ricercatori del Jenner Institute dell’ateneo inglese guidati dal professor sono decisamente in vantaggio e, come conferma  ad Adnkronos Salute Matteo Liguori, managing director di Irbm, l’azienda di Pomezia che sta collaborando con il centro inglese, programmano ora di testare il loro prodotto entro il prossimo mese di maggio “su 6.000 volontari sani, che vanno reclutati e man mano testati”.

Il vantaggio,  che scaturisce da precedenti studi ed esperienze su altri coronavirus, potrebbe consentire ai ricercatori di Oxford di disporre delle prime dosi del siero entro settembre, da utilizzare nelle categorie più a rischio, con qualche mese di anticipo rispetto agli altri concorrenti impegnati nella corsa al vaccino. Questo, ovviamente, laddove il vaccino si dimostrasse efficace e sicuro.

Il Nyt riferisce anche le notizie promettenti che arrivano dal Rocky Mountain Laboratory del National Institutes of Health, nel Montana, i cui ricercatori  il mese scorso hanno inoculato il siero su sei scimmie macaco rhesus: gli animali sono stati quindi esposti a grandi quantità del virus Sars-Cov-2. Risultato: più di 28 giorni dopo tutti e sei gli animali sono risultati sani, secondo quanto affermato al Nyt Vincent Munster, il ricercatore che ha condotto il test.

“Il macaco rhesus è l’animale più vicino all’uomo che abbiamo” ha spiegato Muster, riferendo che sono però ancora in corso le analisi dei dati dello studio, che saranno condivisi con altri ricercatori la prossima settimana e quindi inviati a una rivista per la peer-review. “È un programma clinico molto, molto veloce” ha affermato Emilio Emini, direttore del programma vaccinale della Bill and Melinda Gates Foundation, che sta fornendo supporto finanziario a molti sforzi concorrenti.

FONTE: rifday.it
IMMAGINE: pixabay.com

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Giulietto Chiesa, giornalista e scrittore è morto il 26 aprile 2020

Giulietto Chiesa, giornalista e scrittore è morto il 26 aprile 2020

Giulietto Chiesa, nato ad Acqui Terme (Alessandria) il 4 settembre 1940, si era iscritto all’Università di Genova come studente di fisica, ma non terminò gli studi.
Dal 1989 al 990 è stato Fellow presso il Kennan Institute for Advanced Russian Studies di Washington
Lunga esperienza di attività politica che iniziò a Genova come capo di una sezione locale dell”organizzazione studentesca Unione Goliardica Italiana (UGI) e poi come vicepresidente nazionale.
Poi leader nazionale della FGCI (Federazione giovanile comunista italiana) e per finire capo della sezione genovese del PCI (Partito comunista italiano) tra il 1970 e il 1979.
Presidente per conto del PCI nel consiglio comunale di Genova dal 75  al 79, quando abbandonò la politica per diventare giornalista.

Scrisse inizialmente per il quotidiano comunista  L’Unità e poi come corrispondente di Mosca dal 1980. Relatore di conferenze in quindici istituti di ricerca e università negli Stati Uniti, al Dipartimento di Stato, alla Rand Corporation ed altre. Nel 1991 fu nuovamente corrispondente da Mosca per La Stampa di Torino – rimanendo in Russia fino alla fine del 2000.
A Mosca collaborò con Radio Liberty. Editorialista politico e commentatore sempre per La Stampa fino al 2005 ma con diminuita frequenza.
Contemporaneamente scriveva anche per Il Manifesto e altri giornali e riviste italiani. Varie rubriche come La Voce delle voci e Missioni della consolata .
Ha scritto anche per altre riviste europee, americane e russe.
Altre collaborazioni dal 1990 con la varie emittenti televisive italiane,, con Radio Vaticana,  con il canale russo BBC-World Service , con International Swiss Radio e  con le televisioni russe ORT , RTR e NTV e con Deutsche Welle . Invitato spesso ai programmi RAI News 24 e RAI, da Omnibus, programma televisivo su La Sette .
Ha curato una rubrica per Photo e per quattro anni  per il mensile europeo Galatea, poi una rubrica periodica su Kompania , un settimanale russo per i circoli aziendali.




Ha scritto vari libri, dalla storia e notizie sui reportage sull’Unione Sovietica e la Russia. Il suo primo libro, tuttavia, ricorda i suoi primi mesi come giornalista in Italia. È una ricostruzione accurata degli eventi che descrivono il fallito tentativo di salvare gli ostaggi americani dall’ambasciata di Teheran nel 1979, Operazione Teheran ( Operazione Teheran , 1980). In seguito, da Mosca, ha scritto L’URSS che cambia ( The Changing URSS, 1987) insieme a Roy Medvedev, all’epoca dissidente politico russo.
È stato il fondatore dell’associazione culturale Megachip. Democrazia nelle comunicazioni . Era il caporedattore della web TV Pandora TV .

Nel 1990, in Italia, fu pubblicata Transizione alla Democrazi a ( Transition to Democracy ). Una nuova edizione di Transition to Democracy – ampiamente rivista e aggiornata – è stata stampata nel 1991 negli Stati Uniti – con la collaborazione di Douglas Northrop – e successivamente in Russia.
Seguirono altri due libri: il primo era Cronaca del Golpe Rosso ( Cronaca del colpo di stato rosso , 1991) e l’altro era Da Mosca, Cronaca di un colpo di stato ottenuto ( da Mosca. Cronaca di un colpo di stato predetto 1995).
Altri due libri sugli eventi russi furono pubblicati: Russia Addio ( Arrivederci Russia, 1997) la cui edizione russa Proschaj Rossija ebbe un enorme successo – oltre 80.000 copie vendute – e che fu anche tradotto in cinese e in greco; e la roulette russa che, con lo stesso titolo – Russkaja Ruletka – è stata pubblicata in Russia nel luglio 2000.
Chiesa veniva da una famiglia di Berga,  Carrega Ligure,ed era affezionato alla val Borbera. Nel 2002 aveva invitato il suo amico Michail Gorbačiov a visitare il monumento eretto a Cantalupo Ligure in onore del militare russo Fiodor Poletaev, morto  in battaglia nella seconda guerra mondiale.
Nello stesso giorno si rese omaggio omaggio anche alle stele dei partigiani di Pertuso.

Giulietto Chiesa accompagna Michail Gorbačëv a Cantalupo Ligure

Giulietto Chiesa e Michail Gorbačëv a Cantalupo Ligure nel 2002. Foto Credits Dino Ferretti | ilpiccolo.net

Negli anni in Russia aveva scritto L’Urss che cambia (Editori Riuniti, Roma 1987) con lo storico russo, allora dissidente, Roy Medvedev e, in forma di dialogo con Medvedev, nel 1990, per Garzanti, La rivoluzione di Gorbaciov, che viene edita negli Usa, da Pantheon Books, col titolo Time of Change.
L’amicizia con Gorbaciov, che Chiesa ha ripetutamente intervistato, era nata negli anni in cui era inviato per quotidiani e televisioni italiane nell’allora Unione Sovietica.
Chiesa era ben conosciuto in Russia, dove era stato giornalista per varie testate ed aveva assistito ai dolorosi eventi associati al crollo dell’Unione Sovietica.




Nel 2014 avvenne un curioso incidente in Estonia dove Chiesa viene prima arrestato ma poi rilasciato ed accusato di posizioni pro-Cremlino

Ecco la cronaca di quell’episodio che può aiutare a illustrare il ruolo internazionale di Chiesa sia come politico che giornalista ma anche come osservatore economico verso i paesi dell’est.

BRUXELLES, 17. DIC 2014, 09:30
Un giornalista italiano filo-Cremlino ed ex deputato al Parlamento europeo arrestato in Estonia martedì (16 dicembre) dopo aver violato il divieto di ingresso emesso dal ministero degli interni.
Il giornalista Giulietto Chiesa è stato arrestato lunedì all’aeroporto di Tallinn e portato alla stazione di polizia per essere interrogato. Rilasciato più tardi lo stesso giorno, è partito per Mosca in treno la mattina successiva.
“Sono qui [in Estonia] per non sostenere gli interessi della Russia. L’isteria contro la Russia non ha nulla a che fare con gli interessi dell’Europa, è contro di loro “, ha detto ai giornalisti prima di lasciare il Paese.“La Russia è nostra amica, mai nemica. È un mercato colossale per vendere prodotti europei.
Quindi, sto sostenendo gli interessi europei, e quelli che mi chiamano pro-Cremlino, in realtà, si prendono cura degli interessi americani.

Tallinn capitale dell'Estonia Tallinn, capitale dell?estonia

Chiesa doveva parlare a un evento a Tallinn chiamato “L’Europa deve temere la Russia?”.
Deputato europeo dal 2004 al 2009, inizialmente come liberale, prima di passare al gruppo S&D di centrosinistra nel 2006.
Vicepresidente della commissione per il commercio internazionale e membro della delegazione della commissione parlamentare di cooperazione UE-Russia.
Nonostante le sue opinioni, l’arresto di Chiesa è visto come parte di una crescente guerra di propaganda in Europa tra i difensori russi e quelli che vedono il Cremlino come una minaccia.
Un portavoce del ministero degli interni dell’Estonia ha affermato che Chiesa aveva fatto numerose osservazioni ostili sul paese e lo ha descritto come una minaccia all’ordine pubblico.
“Ha difeso e giustificato gli atti di Arnold Meri, che era sotto processo per crimini contro l’umanità, deportazioni sovietiche in Siberia negli anni Quaranta”, ha detto il portavoce.
Il ministero ha fornito altri esempi, rilevando che Chiesa è un membro dell’organizzazione  pro-Cremlino nota come Gongo Mir Bez Natsizma (MBN), considerato uno strumento di propaganda russo.  “C’è una ragione per credere che sia coinvolto nelle operazioni di influenza russa, a causa delle quali il suo soggiorno in Estonia potrebbe costituire una minaccia per la sicurezza della Repubblica di Estonia, il suo ordine pubblico e la pubblica sicurezza”, ha detto il portavoce.




Proprio in relazione al suo ruolo anche come attento osservatore economico, molto recentemente, il 21 febbraio 2020, aveva rilasciato dichiarazioni ad un giornale azero circa la imminente visita in Italia del Presidente della nazione. Ecco il testo delle dichiarazioni:

Giulietto Chiesa: visita del presidente azero in Italia – evento simbolo di Baku, Roma
BAKU, Azerbaigian, 21 febbraio 2020

La visita di stato del presidente azero Ilham Aliyev in Italia è un evento emblematico e senza dubbio darà un forte impulso allo sviluppo e al rafforzamento delle relazioni tra Baku e Roma, ha detto  Giulietto Chiesa, famoso giornalista, scrittore, politico di spicco e personaggio pubblico italiano Tendenza 21 febbraio.
Chiesa ha affermato che la visita del presidente dell’Azerbaigian in Italia apre una nuova pagina nello sviluppo delle relazioni bilaterali.
“La cooperazione tra Azerbaigian e Italia si è recentemente sviluppata in modo dinamico, il che indica l’interesse reciproco degli Stati”, ha osservato Chiesa. “L’Italia è al primo posto tra i partner commerciali dell’Azerbaigian. Grandi volumi di petrolio azero vengono trasportati in Italia e l’Azerbaigian si colloca al primo posto nelle importazioni di petrolio del nostro paese, ed è stata stabilita la cooperazione nelle infrastrutture, nell’edilizia, nei trasporti, nell’agricoltura e nella produzione industriale. Allo stesso tempo, l’Azerbaigian collabora strettamente con le aziende italiane che operano in questi settori “.

“La Dichiarazione sul partenariato strategico tra Azerbaigian e Italia, firmata diversi anni fa, ha dato un forte impulso alla cooperazione e ha portato le relazioni bilaterali a un livello superiore”, ha aggiunto il politico. “Di conseguenza, i nostri paesi hanno instaurato relazioni bilaterali affidabili nei principali settori dell’economia, in particolare nel settore energetico. La cooperazione umanitaria migliora ogni anno, si stanno sviluppando legami culturali. Credo che i legami bilaterali nel settore energetico saranno ulteriormente intensificati con la piena attuazione del Southern Gas Corridor, un progetto su larga scala. ”

Chiesa ha osservato che la gamma di cooperazione bilaterale tra Baku e Roma si espanderà e porterà benefici in linea con gli interessi di Italia e Azerbaigian.
Inoltre, il politico europeo ha affermato che l’Azerbaigian svolge un ruolo attivo nel garantire la cooperazione e la sicurezza regionali, che è un indicatore di una ben ponderata strategia esterna dello stato.

Anche l’attuale  rappresentante ufficiale del ministero degli esteri russo Maria Zakharova ha postato su facebook il suo rincrescimento per la morte di Giulietto Chiesa,
” Condoglianze, è un conversatore interessante e un uomo straordinario”. ha scritto sulla sua pagina Facebook.

Maria Zakharova ha postato su fb alla morte di Giulietto Chiesa Maria Zakharova

Il famoso giornalista, pubblicista, personaggio politico e pubblico italiano Giulietto Chiesa è morto ieri sera per un attacco di cuore. Questa informazione è stata confermata all’agenzia  TASS domenica, da sua moglie Fiammetta Cucurnia.
Il giornalista, ex deputato europeo, ha dichiarato che il 4 settembre 2020, i media italiani in Russia avrebbero compiuto 80 anni.

FONTE:  en.trend.az | euobserver.com | ilpiccolo.net | wikipedia.org
IMMAGINI: Dino Ferretti | ilpiccolo.net | euronews.com | euobserver.com | wikipedia.org
Video: youtube.com

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Covid-19 Arcuri contro le polemiche sul prezzo fisso delle mascherine

Polemiche sul prezzo fisso delle mascherine per covid-19

Covid-19 Arcuri contro le polemiche sul prezzo fisso delle mascherine: “Le sollevano i liberisti da divano”

Roma, 29 aprile – Il commissario straordinario all’emergenza Covid Domenico Arcuri (nella foto)  è andato giù pesante, nel corso del punto stampa sulla situazione dell’epidemia tenutasi ieri  nella sede della Protezione civile, puntando il dito contro quei “liberisti che emettono sentenze quotidiane da un divano con un cocktail in mano” e polemizzando con chi “dice che il
prezzo delle mascherine lo fa il mercato, sorseggiando i loro centrifugati”.

Una bacchettata (singolarmente simile, per  stile e lessico, alle “tirate” del segretario della Lega Matteo Salvini contro i radical chic e la sinistra “salottiera”) ovviamente originata dalla molte polemiche sollevate sull’ordinanza n.11 firmata dallo stesso Arcuri che due giorni fa ha stabilito che le mascherine chirurgiche debbano essere vendute al prezzo fisso di 50 centesimi di euro (al netto dell’Iva) su tutto il territorio nazionale.

“Lo Stato deve acquistare tutte le mascherine che trova. Io non ho emanato un’ordinanza che ha fissato il prezzo massimo di vendita delle mascherine ha affermato Arcuri, “nell’esclusivo interesse dei cittadini io ho fissato il prezzo massimo di acquisto. Credo che sia importante comprendere questa differenza”.




“Abbiamo rassicurato i produttori che compreremo tutto quello che produrranno” ha quindi proseguito il commissario. “In 105 ci hanno ringraziato, solo uno ha avuto qualche dubbi. Lo Stato deve produrre tutte le mascherine che può e incentivare la produzione come con il ‘Cura Italia’, l’idea che fissare un prezzo massimo abbatta la capacità dell’impresa italiana di produrne è superficiale o assai poco informata. È economia di guerra? No, è senso civico. È per sempre? No, finché il mercato non sarà libero. È un danno per i vergognosi speculatori, lo rivendico. Non ci saranno più le mascherine nelle farmacie e nei supermercati? Certo, nessuna che costi più di 0,50 euro”. E ancora: “Un genitore con un euro compra due mascherine per i figli e se lo fa in silenzio siamo contenti lo stesso”.

Poi l’annuncio: “Da lunedì distribuiremo 12 milioni di mascherine al giorno, tre volte l’attuale fornitura”
ha detto il commissario straordinario, insistendo molto sul refrain
“Sulla salute non si specula”.“Dal mese di giugno arriveremo a 18 milioni, dal mese di luglio 25 milioni e quando inizieranno le scuole a settembre potremmo distribuire 30 milioni di mascherine al giorno, undici volte quel che distribuivamo all’inizio dell’emergenza”.

Ciò non toglie che le perplessità sulla misura dell’ordinanza siano molte, anche tra gli stessi farmacisti, e al riguardo è stato lasciato intendere che nella giornata di oggi ci potrebbe essere un incontro tra il commissario e le rappresentanze di categoria.
Intanto, secondo quanto riferisce l’agenzia Agi, coloro che hanno contattato le cinque aziende italiane (Fab, Marobe, Mediberg, Parmon e Veneta Distribuzione) che hanno sottoscritto il contrattoc il commissario straordinario  si sono sentiti rispondere che non è prevista alcuna vendita diretta per i privati e le aziende.
Il ponte, quindi, è direttamente con chi sta gestendo per il governo questa emergenza sanitaria, che poi a sua volta distribuirà  i dispositivi sanitari.

Protestano soprattutto le aziende che hanno convertito la propria produzione. Ma dubbi sulla decisione di fissare il costo delle mascherine a 0,50 vengono avanzati anche dai partiti dell’opposizione e della stessa  maggioranza (Italia viva).
“I punti di distribuzione di mascherine sul territorio confidiamo possano crescere, e più saranno più semplice sarà la diffusione” ha tagliato corto Arcuri, sorvolando su alcune domande.




In ogni caso, sempre a proposito delle mascherine ieri è arrivata un’altra importante notizia dal ministro dell’Economia e delle finanze Roberto Gualtieri, audito in Parlamento sul Def: “Niente Iva per tutto il 2020“, ha annunciato il titolare del Mef, senza però fornire ulteriori dettagli su quando andrà in vigore la misura nè sui suoi dettagli applicativi.

FONTE: rifday.it
IMMAGINE: pixabay.com

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Comunicati Salute e Benessere Società

Il bando 2020 per premiare le tesi su salute, sicurezza e sostenibilità

Comunicato Stampa

Il bando 2020 per premiare le tesi su salute, sicurezza e sostenibilità

 

Fino al 31 ottobre 2020 è possibile inviare gli elaborati per partecipare al nuovo premio indetto dalla Fondazione AiFOS per le migliori tesi di laurea su salute, sicurezza sul lavoro e sostenibilità.

 

Tutte le grandi emergenze, come quella attuale conseguente alla diffusione del nuovo coronavirus SARS-CoV-2 in Italia e nel mondo, fanno emergere la necessità di ripensare non solo le strategie per affrontare una pandemia, ma anche il rapporto con il nostro pianeta e la sostenibilità ambientale, economica e sociale delle nostre politiche.

Per questo motivo, malgrado l’emergenza COVID-19, la Fondazione AiFOS conferma anche per il 2020 il “Premio tesi di laurea nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro e sostenibilità”. Un concorso che nel 2019 ha visto la partecipazione di ben 212 tesi (109 sulla salute e sicurezza sul lavoro e 103 sulla sostenibilità) con studenti provenienti da tutta Italia o da Università online. E che ha premiato, lo scorso 29 gennaio presso la Sala Napoleonica di Palazzo Greppi dell’Università degli Studi di Milano, otto diverse tesi di laurea.

 

Il bando tesi di laurea 2020

Per favorire l’analisi delle problematiche e trovare nuove idee e proposte in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e in materia di sostenibilità, la Fondazione AiFOS, in collaborazione con l’Associazione AiFOS, indice il Bando Tesi di Laurea 2020 per tesi, discusse tra il primo novembre 2019 ed il 31 ottobre 2020, che trattino i seguenti temi:

  • Salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, declinata in uno dei seguenti ambiti:
    • ambito giuridico, normativo, organizzativo;
    • ambito tecnico, ingegneristico, medico;
    • ambito psicologico, educativo, formativo, relazionale.
  • Sostenibilità in ambito lavorativo, declinata in uno o più dei seguenti argomenti: benessere organizzativo, parità di genere, lavoro dignitoso, diversity management, conciliazione vita-lavoro, corretta gestione ambientale e consumo aziendale responsabile.

 

I destinatari del premio e la valutazione delle tesi

L’edizione 2020 del Premio Tesi di laurea è rivolta agli studenti laureati/laureandi autori di tesi di laurea triennale, specialistica, magistrale, dottorati di ricerca o master di primo livello e secondo livello, che non siano già risultati tra i vincitori nelle precedenti edizioni del premio.

Come sempre la valutazione delle tesi è affidata ad una Commissione valutatrice, nominata dal Presidente della Fondazione AiFOS e composta da membri esperti interni ed esterni, coadiuvata dalla segreteria tecnica della fondazione stessa.

 

La Commissione selezionerà:

  • 3 tesi di lauree triennali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, una per ciascuno dei tre ambiti individuati (ambito giuridico, normativo, organizzativo; ambito tecnico, ingegneristico, medico; ambito psicologico, educativo, formativo, relazionale);
  • 3 tesi di lauree magistrali/master di primo livello in materia di salute e sicurezza sul lavoro, una per ciascuno degli ambiti individuati;
  • 1 tesi di dottorato/master di secondo livello in materia di salute e sicurezza sul lavoro rientrante in uno degli ambiti individuati;
  • 1 tesi in materia di sostenibilità.

 

Le 8 tesi selezionate avranno diritto a:

  • riconoscimento economico di € 500,00 (cinquecento);
  • pubblicazione della tesi sui siti di Fondazione AiFOS e di AiFOS;
  • attestato di partecipazione al concorso;
  • abbonamento on-line per un anno ai “Quaderni della Sicurezza”, la rivista scientifica AiFOS.

 

La partecipazione al premio tesi di laurea

La partecipazione è completamente gratuita e il termine ultimo per l’invio degli elaborati è fissato al 31 ottobre 2020.  Entro il mese di dicembre 2020 verrà comunicato l’elenco delle tesi vincitrici del premio.

 

Invitiamo, come ogni anno, i laureandi di tutte le università italiane ad elaborare e presentare le proprie tesi alla segreteria del Premio e i docenti a valorizzare i lavori di studenti meritevoli tramite la diffusione del bando di concorso.

 

Il link per poter scaricare il bando di concorso e la domanda di partecipazione alla selezione:

https://www.fondazioneaifos.org/index.php/premio-tesi-di-laurea

 

 

Segreteria del Premio: Fondazione AiFOS c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia, via Branze, 45 – 25123 Brescia Tel. 030.6595037 Fax 030.6595040 [email protected]

 

 

 

Ufficio Stampa Fondazione AiFOS

[email protected]

www.fondazioneaifos.org

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Comunicati News Salute e Benessere Società

DA CARVICO SpA e JERSEY LOMELLINA SpA 10.000 MASCHERINE PER L’OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII DI BERGAMO

Carvico, aprile 2020 – Carvico SpA e Jersey Lomellina SpA donano 10.000 mascherine all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

In un momento in cui l’emergenza sanitaria richiede l’utilizzo di tantissimi dispositivi medici, non sempre di facile reperibilità, vogliamo compiere un gesto concreto di solidarietà e affetto ma soprattutto di gratitudine nei confronti di tutto il personale medico e sanitario che ogni giorno lotta senza sosta per salvarci la vita rischiando la propria.

Noi di Carvico SpA e Jersey Lomellina SpA, vogliamo essere vicini alla nostra comunità e stringerci simbolicamente ma con affetto a tutto il territorio a cui da sempre siamo indissolubilmente legati.

Le mascherine rappresentano per noi anche un simbolo di speranza nel futuro perché, proprio grazie all’impegno e all’attenzione di ognuno, potremo risollevarci al più presto, ancora più forti e uniti di prima.

Un particolare ringraziamento a Erixmar S.R.L. che ha contribuito all’iniziativa con la consegna gratuita delle mascherine all’Ospedale Papa Giovanni XXIII.

 

www.carvico.com

www.jerseylomellina.com

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Attualità e News

Anziani, la vita migliora con un gatto Ragdoll

Il Ragdoll è un vero e proprio angelo con le sembianze di un bellissimo gatto.

Questa razza è nata negli anni Sessanta del Novecento ad opera di un’allevatrice statunitense che, attraverso una lunga e attenta selezione, è riuscita ad ottenere un gatto assolutamente unico nel suo genere.

Rispetto alle altre razze da appartamento, il Ragdoll si distingue per un’eccezionale bontà, per una totale assenza di aggressività e per una straordinaria capacità di “innamorarsi” dell’essere umano.

Buono, mansueto e fiducioso, questo gatto si affida totalmente al suo padrone: lo stesso nome “Ragdoll”, ovvero “bambola di pezza”, fa riferimento a questa sua caratteristica.

Il legame che instaura con gli esseri umani non ha nulla da invidiare a quello del cane: esattamente come il proverbiale “migliore amico dell’uomo”, il gatto Ragdoll ama senza condizioni e ha bisogno di un contatto fisico costante.

Detesta essere lasciato solo; per la sua delicata sensibilità, richiede molto rispetto, e reagisce con grande tristezza ai toni aspri e ai rimproveri.

Scegliere un gatto di questa razza significa avere un compagno di vita con cui condividere ogni istante, e che non vi lascerà mai soli.

Avete deciso di trascorrere il pomeriggio comodamente seduti in poltrona a leggere o a guardare la vostra serie preferita?

Il vostro Ragdoll non si separerà da voi un solo istante, e vorrà starvi tutto il tempo fra le braccia, dispensando fusa a profusione con grande beneficio per il vostro umore e il vostro relax.

Siete indaffarati con le faccende di casa? Non stupitevi se vi seguirà pazientemente da una stanza all’altra, senza mai stancarsi.

Non è solo il lato affettivo a rendere il Ragdoll ideale per gli anziani, ma anche il suo aspetto “pratico”.

E’ un gatto molto tranquillo: raramente lo si vedrà graffiare divani e carta da parati per “farsi le unghie” o correre all’impazzata in giro per casa.

Silenzioso e discreto, sa “rendersi invisibile” quando la situazione lo richiede; la sua indole docile e la volontà di farvi felici lo porteranno ad ubbidirvi sempre con grande prontezza.

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Covid-19: In India si riaprono i negozi come in altre parti del mondo

Covid-19 - In India riaprono i negozi

Covid-19: In India si riaprono i negozi come in altre parti del mondo

NEW DELHI (AP) – Un tentativo di allentamento nel mondo dei blocchi di coronavirus ha preso piede sabato con la riapertura in India dei negozi di quartiere su cui molti degli 1,3 miliardi di persone del paese fanno affidamento per tutto, dalle bevande fredde alle schede dati dei telefoni cellulari.

IMMAGINE IN EVIDENZA: I negozi di alimentari sono stati aperti durante il blocco per impedire la diffusione del nuovo coronavirus a Prayagraj, in India, sabato 25 aprile 2020. Un tentativo di allentamento nel mondo dei blocchi del coronavirus si è accelerato sabato con la riapertura in India del quartiere negozi su cui 1,3 miliardi di persone del paese fanno affidamento su tutto, dalle bevande fredde alle schede dati per telefoni cellulari.


Un poliziotto distribuisce il tè durante il blocco per impedire la diffusione del nuovo coronavirus a Prayagraj, in India, sabato 25 aprile 2020. Mentre i governi di tutto il mondo cercano di rallentare la diffusione del coronavirus, l’India ha lanciato uno dei la maggior parte degli esperimenti sociali draconiani nella storia, bloccando la sua intera popolazione, compresi circa 176 milioni di persone che lottano per sopravvivere con $ 1,90 al giorno o meno

Anche gli stati americani della Georgia, dell’Oklahoma e dell’Alaska hanno iniziato ad allentare gli ordini di blocco delle loro attività ferite da pandemia, anche se il bilancio delle vittime degli Stati Uniti confermato dal coronavirus è salito alle oltre 50.000 e gli esperti sanitari hanno avvertito che tali passi potrebbero arrivare troppo presto.

Il rilassamento del super rigoroso blocco indiano è arrivato con importanti avvertimenti. Non si applicava a centinaia di città in quarantena e altri punti caldi che sono stati colpiti più duramente dallo scoppio che ha ucciso almeno 775 persone nel paese e terrorizzato le sue moltitudini di poveri che vivono faccia a faccia in condizioni di baraccopoli troppo affollate per riduzione dei contatti.





Anche i centri commerciali sono rimasti chiusi a livello nazionale. Tuttavia, per le famiglie che gestiscono piccoli negozi, poter guadagnare di nuovo ha portato sollievo. “Questa è una buona decisione”, ha detto Amit Sharma, un architetto. “Dobbiamo aprire alcune cose e far muovere l’economia. I poveri dovrebbero avere una fonte di reddito. Questo virus sarà a lungo termine problema.”

La scorsa settimana, l’India ha anche permesso alla produzione e all’agricoltura di riprendere nelle aree rurali per alleviare la difficile situazione economica di milioni di lavoratori dipendenti giornalieri lasciati senza lavoro dal blocco imposto il 24 marzo. cibo, medicine o altri elementi essenziali.

Altrove in Asia, le autorità non hanno riferito di nuovi decessi sabato per il decimo giorno consecutivo in Cina, dove il virus ha avuto origine. E la Corea del Sud ha riportato solo 10 nuovi casi, l’ottavo giorno consecutivo il suo salto giornaliero è sceso sotto i 20. Non ci sono stati nuovi decessi per il secondo giorno consecutivo.

In Sri Lanka, tuttavia, il blocco è stato rafforzato, non attenuato, confermando un modello di un passo avanti, di un passo indietro visto anche altrove nella pandemia, cercando di destreggiarsi tra la salute pubblica e la salute delle economie chiuse.

Lo Sri Lanka ha parzialmente revocato un coprifuoco di un mese durante le ore diurne in oltre due terzi del paese. Ma ha ripristinato un blocco di 24 ore in tutto il paese dopo un’ondata di 46 nuove infezioni, il più alto aumento in una giornata sull’isola dell’Oceano Indiano. Il nuovo coprifuoco rimane in vigore fino a lunedì.



Il bilancio delle vittime globale è salito sabato a 200.000, secondo un conteggio compilato dalla John Hopkins University da figure governative. Si ritiene che l’attuale bilancio delle vittime sia molto più elevato. Papa Francesco ha invitato le persone a pregare per i funerali, dicendo: “Quello che fanno è così pesante e triste. Sentono davvero il dolore di questa pandemia. “

Ma in un annuncio che ha sottolineato le incognite scientifiche che ancora circondano il virus e la difficoltà di combatterlo, l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che “attualmente non ci sono prove” che le persone che si sono riprese da COVID-19 non possano ammalarsi di nuovo.

In Europa, il Belgio ha delineato i piani per un progressivo blocco della chiusura a partire dal 4 maggio con la ripresa del trattamento non essenziale negli ospedali e la riapertura dei negozi di tessuti e cucito in modo che le persone possano realizzare maschere per il viso. Bar e ristoranti avrebbero potuto iniziare la riapertura l’8 giugno, anche se il primo ministro belga Sophie Wilmes ha anche avvertito che un’ondata di infezioni potrebbe alterare la cronologia.

I bambini in Spagna avranno la loro prima aria fresca  domenica, quando un totale divieto di lasciarli fuori è rilassato. Dopo 44 giorni al chiuso, potranno portare con sé un giocattolo o uno scooter ma non giocare insieme per le escursioni di un’ora supervisionate da adulti a non più di un chilometro da casa.




L’Italia ha annunciato che le maschere protettive gratuite saranno distribuite alle case di cura, alla polizia, ai funzionari pubblici e ai lavoratori dei trasporti, preparandosi per il ritorno al lavoro di milioni di italiani quando le restrizioni di blocco saranno ridotte dal 4 maggio. L’agenzia di trasporto pubblico di Roma ha iniziato ad adottare misure per mantenere i pendolari a parte quando tornano in gran numero, dipingendo cerchi blu sulle piattaforme della metropolitana per ricordare alle persone di tenersi a distanza.

La Gran Bretagna staancora trattenendo le modifiche al suo blocco, dato che il bilancio delle vittime del coronavirus negli ospedali è destinato a superare le 20.000 unità. È il quarto più alto in Europa, dietro l’Italia – con quasi 26.000 morti – e Spagna e Francia, entrambe con oltre 22.000.

In Francia, il governo si sta preparando per alleggerire con cautela uno dei più severi blocchi dell’Europa dall’11 maggio. Il ministro della sanità ha dettagliato sabato i piani per aumentare i test per aiutare a contenere eventuali nuove fiammate.

Testare la situazione è un problema critico anche altrove, incluso in Brasile, la più grande nazione dell’America Latina, che si avvicina a diventare un punto caldo della pandemia.
Funzionari medici di Rio de Janeiro e altre quattro città principali hanno avvertito che i loro sistemi ospedalieri sono sull’orlo del collasso o sono già sopraffatti. A Manaus, la più grande città dell’Amazzonia, i funzionari hanno affermato che un cimitero è stato costretto a scavare fosse comuni perché ci sono stati così tanti morti. I lavoratori hanno seppellito 100 cadaveri al giorno, triplicando la media pre-virus.

Mogadiscio - Somalia - Proteste contro la polizia
Un uomo somalo protesta contro l’omicidio del venerdì sera di almeno un civile durante il coprifuoco notturno, che ha lo scopo di frenare la diffusione del nuovo coronavirus, in una strada nella capitale Mogadiscio, Somalia, sabato 25 aprile, 2020.
Un ufficiale di polizia nella capitale della Somalia è stato arrestato durante le sparatorie mortali di almeno un civile mentre imponeva restrizioni al coronavirus, ha detto un collega poliziotto, scatenando proteste che sono proseguite sabato con folle di giovani arrabbiati che bruciano pneumatici e chiedono giustizia.





Negli Stati Uniti, i governatori repubblicani in Georgia e Oklahoma hanno consentito la riapertura di saloni, spa e barbieri, mentre l’Alaska ha aperto la strada ai ristoranti per riprendere il servizio di ristorazione e negozi al dettaglio e altre attività commerciali hanno aperto le porte, il tutto con limitazioni. Alcuni comuni dell’Alaska hanno scelto di mantenere regole più severe.

Sebbene di portata limitata e soggetti a restrizioni di distanziamento sociale, le riaperture hanno segnato una pietra miliare simbolica nel dibattito che infuria negli Stati Uniti e oltre su quanto rapidamente i leader politici dovrebbero sollevare ordini di blocco economicamente devastanti.

Nel Michigan, il governatore democratico Gretchen Whitmer ha prolungato il suo ordine di permanenza a casa fino al 15 maggio, eliminando le restrizioni in modo che alcune aziende possano riaprire e il pubblico possa partecipare ad attività all’aperto come il golf e la nautica motorizzata. Il Michigan ha quasi 3.000 decessi correlati a COVID-19, dietro solo a New York e New Jersey.

Durante un briefing stampa della Casa Bianca venerdì, il presidente Donald Trump ha parlato in modo ottimista dell’economia, ma ha anche chiesto alle persone di continuare a prendere le distanze sociali e usare i rivestimenti per il viso. Lo stesso giorno, Trump ha firmato un disegno di legge da 484 miliardi di dollari per aiutare i datori di lavoro e gli ospedali sotto stress per la pandemia. Nelle ultime cinque settimane, circa 26 milioni di persone hanno presentato domanda di sussidio di disoccupazione, ovvero circa 1 su 6 lavoratori statunitensi.

 

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Attualità e News Comunicati

Una panca di design per combattere la diffusione del Coronavirus.

Shield è la collezione di panchine anti-Covid 19 creata dallo studio di design milanese Antonio Lanzillo & Partners un’agenzia creativa che si occupa di progettazione prodotti, strategie e comunicazione per aziende e brand di tutto il mondo.

E’ il loro contributo alla causa Covid 19 come progettisti e creativi, uno spunto per vivere le nostre città nei prossimi mesi; un’idea semplice che mettono a disposizione dei comuni e delle città per condividere nuovamente tutti insieme nel rispetto delle regole gli spazi pubblici all’ aperto!

Shield è un dispositivo di protezione per la distanza sociale e per vivere lo spazio pubblico in sicurezza.

Covid 19 ha cambiato la vita di tutti noi e anche le dinamiche urbane; non è più possibile circolare
liberamente e vivere le nostre piazze, strade e parchi che sono ad oggi spazi limitati e proibiti a causa delle restrizioni di blocco.

Le panchine sono un elemento di arredo urbano indispensabile nel panorama architettonico dello spazio pubblico che nelle ultime settimane ed in tutto il mondo sono state proibite con divieti e limitazioni e ciò che si faceva prima su una panchina: sedersi, rilassarsi e condividere esperienze, oggi è vietato.

Questo progetto nasce dall’estrema necessità di tornare presto alle nostre abitudini e alla normalità, salvaguardando la salute e limitando la diffusione del Corona virus.

Lo studio Antonio Lanzillo & Partners ha quindi creato una collezione di panchine con un design funzionale & protettivo; una versione in metallo ed una in calcestruzzo in grado di creare la distanza di sicurezza tra le persone attraverso alcuni divisori in vetro o plexyglass e così limitando la possibilità di contagio.

La trasparenza dei divisori creerà una barriera, uno scudo di protezione per le persone che utilizzeranno la panchina con un impatto estetico limitato ed in armonia con l’ambiente circostante e con l’augurio e la speranza di tornare presto a vivere gli spazi pubblici liberamente.

 

Antonio Lanzillo & Partners
Via Amadeo, 57 – 20134 Milano, Italia
Tel. 0039 3498301770
[email protected]
www.antoniolanzillo.com

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Società

Scoprire un tradimento : Segnali da non sottovalutare

Hai da tempo il sospetto che il tuo compagno/compagna ti stia tradendo ? Ci sono diversi modi per scoprirlo, ad esempio puoi controllare la chat del tuo amato/amata, spiare le sue conversazioni private mentre è al telefono, oppure frugando fra le sue cose e cercando nella sua cronologia. Tutti metodi immorali per stare insieme ad una persona che a volte diventano quasi necessari per conoscere la verità.

In ogni caso per avere la certezza che il tuo partner ti stia davvero tradendo sarebbe cosa buona e giusta affidarsi ad un’Agenzia Investigativa Torino che ti affiderà ad un Investigatore Privato Torino che cercherà di scoprire in tutti i modi se il tuo compagno/compagna ti sta realmente tradendo.

Se vuoi investigare senza l’aiuto di un Investigatore Privato Torino, dovresti iniziare a vedere come prima cosa il suo telefono. Se ti sembra troppo protettivo verso il suo cellulare e non vuole mai lasciarlo in un’altra camera, potresti iniziare a farti domande, in ogni caso non iniziare preoccuparti  e cerca di essere il più tranquillo/tranquilla possibile poiché non è detto che il tuo partner ti stia realmente tradendo.

Se le tue indagini iniziali sul suo telefono non dovessero portare a niente, prova a controllare le sue conversazioni private, poiché potresti trovare dei buchi semantici nelle sue chat molto sospetti.

Leggendo le sue conversazioni, potrai immediatamente notare frasi apparentemente illogiche, questo sarebbe dovuto dal fatto che il tuo ragazzo/ragazza ha cancellato messaggi che non vuole mostrarti all’interno della chat.

Sicuramente l’aiuto di un Investigatore Privato Torino in questo momento ti darebbe una mano importantissima per verificare i fatti e per confutare ogni dubbio sul tuo partner.

Potresti all’improvviso vederlo imbarazzato, anche per la minima cosa che gli sia successa, potrebbe imbarazzarsi se gli poni troppe domande, ad esempio se gli chiedi cosa ha fatto oggi e fa il vago, oppure tende ad evitare certi discorsi e ad incrociare i tuoi sguardi, questo potrebbe essere un chiaro segno che ti sta tradendo.

Improvvisamente inizia a parlare di vecchi amici/amiche che non vede da tempo e prende subito la palla al balzo per passare molto tempo con loro e quando provi a contattarlo non ci ieri mai.

Molto spesso questo potrebbe indicare un tradimento, solamente che per essere certo di tutto ciò  dovresti affidarti ad un’Agenzia Investigativa Torino, beccarlo in fragrante con un’altra persona, oppure dovresti farlo confessare.

Quindi alla fine dei conti, l’unico modo reale per scoprire se il tuo amato/amata sia infedele nei tuoi confronti è quello di affidarti ad un’Agenzia Investigativa Torino cioè ad un Investigatore Privato Torino che sicuramente saprà scavare in fondo alla vostra vita e ti saprà rispondere con certezza se ti stia tradendo o meno.

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Etica e Società

Covid19: Libera Puoi è la campagna social contro la violenza sulle donne

Nuova campagna social “Libera puoi”, promossa dal Dipartimento per le Pari opportunità a favore delle donne vittime di violenza durante l’emergenza Covid19.
Video realizzato con la partecipazione di diversi artisti: Caterina Caselli Anna Foglietta, Marco D’Amore, Paola Cortellesi, Emma Marrone, Fiorella MannoiaGiuliano Sangiorgi, Paola Turci, Vittoria Puccini,  su invito della ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, per inviare il messaggio che purtroppo anche il problema  coronavirus non ferma  le violenze ma è possibile  chiedere aiuto rivolgendosi al numero 1522.




«Restare a casa e rispettare le regole imposte per il coronavirus, », raccomanda Emma. «Ma per molte donne la casa non è un luoo sicuro», dice Paola Turci. «In questi giorni di emrgenza non sei sola. Le case rifugio e i centri antiviolenza restano operativi per aiutarti», ricorda Fiorella Mannoia.
#Mascherina 1522, il nome in codice in Italia per denunciare la violenza

Gratis la App che difende le donne da violenze e stalker per il periodo della quarantena

« Le donne devono sapere che non sono sole. Soprattutto in questi giorni, che le istituzioni sono operative e c’è una comunità intera ad aiutarle, dice  Bonetti. La rete antiviolenza è rimasta attiva 24 ore su 24  per garantire a ciascuna donna, un aiuto. Si può uscire di casa, la porta per uscire dalla violenza è, e rimarrà sempre aperta. Non ci stancheremo di ripeterlo».
Dalla ministra il ringraziamento agli artisti che “hanno reso possibile questo nuovo appello e che dall’inizio dell’emergenza hanno condiviso la nostra preoccupazione per la situazione di tante donne costrette in questi giorni di isolamento a rimanere in casa accanto a chi le maltratta e aggredisce”.

Ecco il testo dello spot:

Forse non tutti sanno che in italia ogni tre giorni che non ci sia una donna in questi giorni dobbiamo stare a casa rispettando le regole che sono necessarie per gestire l’emergenza del
corona blues rispettare le regole questo è un modo per prendersi cura di se stessi e degli altri ma sappiamo bene che per molte donne la casa non è il luogo della sicurezza
dal 2000 a oggi i femminicidi sono stati 3.230 1564 per mano dei propri partner o ex partner:




Hai la possibilità di dire no a tutto questo anche in questi giorni di
emergenza non sei sola le case rifugio e centri antiviolenza sono aperti per proteggerti e non farti perdere la speranza bisogna stare a casa ma se la casa per voi e per i vostri figli e sono un luogo
di violenza e paura potete chiedere il voto alza il telefono e chiama il 15 22 dove ci siamo siamo insieme comunque sempre se hai bisogno chiama oppure scarica l’app per chattare con
un’operatrice la porta per uscire dalla violenza si può sempre aprire libera puoi di me libera poi libera libera fuori libera cuore libera poi libera poi di quel che è stato non resta
nessuna conseguenza nessuna conseguenza

 

FONTE: messaggero.it | youtube.com

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Coronavirus: #iorestoacasa Bisogna continuare a fare ciò che sta producendo il miglioramento

Ecco cosa ci chiedono a viva voce i governanti, i medici, infermieri, studiosi, e chiunque in questi giorni stia lavorando per l’emergenza Coronavirus.

La nostra responsabilità come cittadini è proprio quella di aiutare contribuendo al miglioramento della condizione che stiamo vivendo. 

Si tratta di Etica e di Condizioni operative. Ed è responsabilità di ogni singola persona seguirle. Che vengano seguite in modo consapevole, autodeterminato o imposto, è quello che stanno contribuendo a migliorare, sebbene in forma lieve, le tragiche statistiche che ci vengono fornite tutti i giorni.

Interessanti i dati trovati negli strumenti operativi dei Ministri Volontari di Scientology in merito al soggetto dell’Etica e delle Condizioni. Tecnologia disponibile on line sul sito www.ministrovolontario.it.

Alla sezione L’Etica e le Condizioni si possono trovare delle interessanti risposte relative alle esatte formule per migliorare la vita. Conoscere le leggi che, se seguite esattamente, governano la sopravvivenza e che garantiscono un futuro felice e fiorente, e ancora, che cosa sono le statistiche, di cui sentiamo tanto parlare, come si possono usare per valutare l’andamento di qualunque attività e prevedere che cosa succederà nel futuro. Per finire sono disponibili le informazioni sui passi specifici che si possono applicare per migliorare qualsiasi situazione personale o professionale in cui ci si trova. 

 “La scienza che riguarda l’etica e la giustizia ha avuto per lungo tempo un ruolo centrale per l’umanità. Siamo umani nella misura in cui lo è il nostro sistema di giustizia, e in base al comportamento che abbiamo con gli altri. Nel corso di Scientology dei Ministri Volontari sull’Etica e le Condizioni, L. Ron Hubbard ha presentato un sistema completo di strumenti da utilizzare per vivere le nostre vite.

Insegnando alle persone come riconoscere le esatte condizioni di esistenza e come applicarne le formule e i passi, possono scoprire che i propri miglioramenti e quelli della loro vita non hanno limite.

Seguendo i passi delle condizioni, mi sono ritrovato ad avere migliorato talmente tanti aspetti della mia vita e ad essere talmente indaffarato che il mio più grande problema, ora, è quello di saper distribuire bene le mie energie nelle varie aree della mia vita.

Mai come ora ho condotto una vita che mi facesse sentire così felice. Ho anche avuto un momento di ‘realizzazione’ riguardo alla ragione per cui le persone che non hanno etica tendano a vivere in un’esistenza di livello molto più basso. …Le abilità di questo corso potrebbero essere apprese da chiunque, e la loro vita cambierebbe completamente.” – C.H.

Per maggiori informazioni visita il sito: www.ministrovolontario.it e vai alla sezione L’Etica e le Condizioni.

 

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Comunicati Etica e Società Eventi

MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT LANCIA: #MCEMOVEONTOGETHER, CLAIM DI UN NUOVO VIDEO

La fiera leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, non si ferma, e grazie ad un nuovo video ad hoc vuole dare un messaggio di vicinanza e di fiducia a tutti i suoi interlocutori. 

Milano,18 marzo 2020 – La fiera leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, non si ferma, e grazie ad un nuovo video ad hoc vuole dare un messaggio di vicinanza e di fiducia a tutti i suoi interlocutori.

marzo 2020 – Ieri avrebbe dovuto aprire i battenti la 42^ edizione di MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, in Fiera Milano. Proprio per questa occasione, la manifestazione, leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, lancia l’#MCEMOVEONTOGETHER, con un video che intende dare un segno di vicinanza a tutte le aziende espositrici, i loro dipendenti, le associazioni e a tutti gli interlocutori di riferimento.  Allo stesso tempo vuole essere un messaggio di fiducia che auspichi un imminente ritorno alla normalità per la vita ed il business. Lo spirito del messaggio è quello di sottolineare come l’importanza di lavorare uniti e compatti sia la scelta vincente per affrontare questo momento e ripartire con determinazione verso il futuro. MCE è da sempre la manifestazione di riferimento per tutta la filiera di settore ed è certa che, grazie all’impegno comune, sarà in grado di mettere in scena dall’ 8 all’11 settembre 2020 un’edizione sempre più all’insegna del business e dell’internazionalità.

Il video, firmato da RBA DESIGN, racconta, attraverso un sapiente utilizzo combinato di effetti sonori emozionali e motion graphic design, l’immobilismo attuale, della vita quotidiana come delle aziende.  Uno scenario surreale, in cui MCE si distingue e restituisce alle aziende, agli imprenditori e ai partner la forza e il coraggio perduti, con l’obiettivo di reagire e ripartire con i propri business. Lo spot veicola in modo chiaro il messaggio chiave di andare avanti insieme e non mollare, rafforzato ulteriormente dal claim in chiusura: “Move on together”. L’appuntamento con MCE e BIE – BIOMASS INNOVATIO EXPO dall’8 all’11 di settembre diventa perciò l’occasione per ripartire e tornare alla quotidianità ancora più forti e motivati di prima.

“#MCEMOVEONTOGETHER è un’iniziativa nella quale crediamo molto – dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia e organizzatore dell’evento – e rientra a pieno titolo in tutte le attività di comunicazione che stiamo portando avanti per sottolineare il valore di un impegno comune per guardare avanti con fiducia e uniti, ripartire con la forza che da sempre caratterizza questi comparti e la storia di una manifestazione che da oltre 50 anni si è sempre saputa reinventare, restando fedele alla sua natura di punto di incontro e promozione del business”.

Il video è disponibile su: https://youtu.be/WQl1ctQEwm4il

MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT e BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO sono manifestazioni fieristiche di proprietà di Reed Exhibitions, il leader mondiale nell’organizzazione di fiere e congressi che gestisce oltre 500 eventi in 30 Paesi che hanno registrato più di 7 milioni di partecipanti nel 2019. Reed Exhibitions conta 30 sedi in tutto il mondo a disposizione di 43 settori industriali. Reed Exhibitions fa parte di RELX Group plc, leader mondiale nella fornitura di soluzioni e servizi per clienti professionali in numerosi comparti di business.

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Etica e Società Volontariato e società

#Maipiùinvisibili per la Giornata Internazionale della Donna

Al via la campagna #Maipiùinvisibili di WeWorld Onlus lanciata per contrastare il fenomeno della violenza contro le donne in occasione del mese dedicato alla donna e della Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo 2020.

“DI VIOLENZA SI PUÒ SPARIRE”, è proprio l’invisibilità il concetto su cui WeWorld Onlus ha scelto di puntare perché invisibili sono le tante donne che, insieme ai loro bambini, sono talmente stremate dalla violenza e dalla violazione dei loro diritti da augurarsi di scomparire, pur di smettere di subire. Invisibili queste donne spesso lo diventano però anche per le persone che le circondano e per la società intera. #MaiPiùInvisibili è un’opportunità per restituire voce e visibilità alle donne che subiscono violenza. Una lotta che la Onlus combatte quotidianamente sia in Italia sia nel resto del mondo.

Qui è possibile vedere lo spot realizzato https://youtu.be/os6BlvDz0xQ.

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Comunicati Etica e Società

Obiezione vostro onore: inscenare un processo per fare prevenzione

Comunicato Stampa

Obiezione vostro onore: inscenare un processo per fare prevenzione

In un corso a Brescia il 3 aprile 2020 sarà possibile analizzare un infortunio e inscenare, attraverso la tecnica simulativa del role playing, un procedimento penale davanti ad un giudice. Come affrontare correttamente questa situazione? 

Sono necessarie nuove metodologie didattiche per riuscire a incidere veramente sui nostri atteggiamenti, sulle percezioni e sui comportamenti. E sicuramente una delle tecniche formative più efficaci per sradicare vecchie abitudini e renderci consapevoli dei problemi reali e delle soluzioni possibili è l’utilizzo del metodo teatrale, delle tecniche del role playing.

 

Cosa accade se in azienda avviene un infortunio? Come analizzarlo? Come affrontare i procedimenti penali conseguenti all’infortunio? Come rispondere correttamente alle domande di un Giudice?

 

Obiezione vostro onore: insceniamo la sicurezza

Proprio per rispondere a queste domande utilizzando nuove tecniche formative di simulazione l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 3 aprile 2020 a Brescia un corso di 8 ore dal titolo “Obiezione vostro onore”.

Durante il corso i partecipanti si metteranno nei panni del “Datore di lavoro, del “Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione”, del “preposto”, del “Dirigente” e, partendo dall’analisi dell’infortunio, ci si immaginerà di essere coinvolti in un procedimento penale e di trovarsi a testimoniare davanti ad un Giudice.

Si cercherà di capire come comportarsi in Tribunale sia come indagati, sia solo come testimoni. Si comprenderà, in tal modo, quando i dialoghi e la documentazione a supporto della difesa sono utili, inefficaci o “armi a doppio taglio”.

Se il Giudice mi ponesse delle domande cosa risponderei? Sono sicuro di dire la cosa “giusta”? Quale documentazione devo produrre?

 

Fare formazione con il teatro e il role playing

Il role playing è una tecnica formativa simulativa che permette ad un gruppo di persone di svolgere, per un tempo limitato, il ruolo di attori, riproducendo situazioni che hanno una forte attinenza con situazioni reali. Uno strumento che permette di far emergere emozioni e, attraverso la simulazione, di rendere più consapevoli i partecipanti della reale portata dei problemi e dei modi corretti ed efficaci di affrontarli.

Questa metodologia consente, dunque, un’analisi dei vissuti, delle dinamiche interpersonali, delle specificità dei vari ruoli e dei processi di comunicazione correlati al particolare contesto rappresentato.

Nel caso del corso organizzato da AiFOS il role playing si basa sulla rappresentazione realistica dell’infortunio e del conseguente processo per far emergere i principi della normativa.

Attraverso la guida dell’avvocato Giovanna Rosa, che si occupa di consulenza legale, giuridica nel campo della salute e sicurezza sul lavoro, sarà possibile sperimentare materialmente cosa succede in azienda quando accade un infortunio e comprendere anche cosa fare per prevenire e ridurre questa possibilità.

 

Informazioni e programma del corso

Il corso di 8 ore “Obiezione vostro onore” si terrà a Brescia il 3 aprile 2020 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 – ad AiFOS Service in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Durante il corso saranno affrontati i seguenti argomenti:

  • Analisi di un infortunio reale
  • Costruzione della difesa del partecipante (a seconda del ruolo che ricopre in azienda)
  • Documentazione da presentare al giudice
  • Le frasi “corrette” da pronunciare davanti al giudice
  • Esame del caso reale e analisi finale

 

La partecipazione al corso vale come 6 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, Formatori qualificati (area 1) e Coordinatori alla sicurezza. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/normativa/normativa/obiezione_vostro_onore

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

27 febbraio 2020

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Etica e Società

La storia dell’abbigliamento

L’abbigliamento nasce in tempi preistorici per rispondere a esigenze di tipo utilitaristico. Esso protegge il corpo umano dai pericoli dell’ambiente: sia agenti atmosferici (freddo, pioggia, sole..), sia insetti, sostanze tossiche, armi e altri rischi alla sicurezza personale.

Tutti gli scavi finora effettuati che hanno portato al rinvenimento di oggetti e resti fossili risalenti al Paleolitico (da circa 2,5 milioni a 11-10.000 anni fa) non hanno portato alla luce elementi che possano dimostrare con sicurezza l’utilizzo di oggetti di abbigliamento da parte di ominidi in quel periodo.

Il ritrovamento di rudimentali strumenti in pietra, realizzati con la tecnica della pietra scheggiata, atti con ogni probabilità alla trasformazione delle pelli in indumenti, ha però portato molti antropologi a sostenere che già 18.000 anni fa (periodo Magdaleniano), e forse anche prima, gli uomini utilizzassero pelli per coprirsi.

In questo contesto la ragione fondamentale per cui gli esseri umani cominciarono a lavorare le pelli, per poi indossarle, è da ricercarsi nella necessità di coprire il corpo, nudo e più fragile rispetto ad altri animali, dalle intemperie. Non sono comunque da sottovalutare altri fattori.

Tra questi occorre citare la funzione simbolica dell’abbigliamento: indossare la pelle di un altro animale era equivalente a identificarsi con esso, oltre a dimostrare la propria forza, con cui si era ucciso lo stesso. Con ogni probabilità l’introduzione delle pelli per coprire il corpo ha un legame anche con delle forme primitive di pudore.

Questo contravviene alcune teorie secondo le quali il senso del pudore sia stata una condizione psicologica dettata dall’abbigliamento: essendo gli altri appartenenti alle comunità primitive coperti, l’uomo nudo percepiva la propria diversità dalla norma ed era portato ad equipararsi agli altri per non essere “escluso”.

L’adozione di forme di abbigliamento agli albori della civiltà umana è quindi dovuta sia ad un fattore funzionale (protezione del corpo) sia a fattori di altra natura (simbolici, religiosi, psicologici, ecc.).

Durante gli ultimi millenni dell’Età della pietra l’utilizzo di pelli di animali per coprirsi si diffuse tra gli uomini. Una vera e propria rivoluzione nel costume avvenne nel momento in cui si diffuse tra le civiltà preistoriche la lavorazione dei tessuti, che spesso garantivano maggiore protezione dal freddo e una maggiore reperibilità.

La nascita della tessitura, avvenuta intorno al VI-V millennio, portò ad una notevole crescita dell’uso delle vesti, che venivano tessute anche grazie ai primi telai, che apparvero proprio nel Neolitico, anche se erano assai rudimentali. La filatura e la tessitura furono introdotte nel mondo antico grazie agli strumenti, che gli uomini preistorici iniziarono ad utilizzare intorno al 4500 a.C.

Nel Mondo antico l’abbigliamento era costituito esclusivamente da oggetti filati di tessuto, e l’utilizzo di pelli di animale fu ben presto superato nella maggior parte delle comunità già a partire dal I millennio a.C. I tessuti utilizzati variano a seconda del luogo: ad esempio in Cina era assai sviluppata la produzione della seta, in India la canapa ed il cotone ed in Egitto il lino.

In Europa occorre ricordare come i Fenici furono i primi a praticare la tintura dei tessuti, grazie alla scoperta del pigmento della porpora, ricavato dall’essiccazione del murice.

A questo punto dell’evoluzione umana l’abbigliamento non era più visto esclusivamente come metodo per proteggersi da intemperie o altri agenti esterni, ma costituiva soprattutto un simbolo di appartenenza ad un gruppo (economico, religioso, politico, ecc.). I popoli mediterranei consideravano la porpora un bene di lusso ed i Fenici ottennero grossi guadagni vendendola alle altre popolazioni. Tra gli altri tessuti utilizzati nel mondo antico ricordiamo il cotone, la lana e il bisso.

L’Impero Romano con la sua grande espansione venne in contatto con gli usi ed i costumi di molte popolazioni, dalle quali importò l’utilizzo di alcuni tessuti per il vestiario quotidiano o riservato ai più ricchi. Vengono così confezionati abiti come la toga, la tunica ed il pallio.

Dopo Roma la filatura e la tessitura di seta, lino e lana diventano comuni a gran parte delle comunità europee, in particolare quella Bizantina, grazie ai suoi rapporti privilegiati (data la collocazione geografica) con l’Oriente. Di queste tre fibre tessili la più diffusa in questo periodo fu certamente la lana, sia per ragioni economiche (l’allevamento di ovini era abbastanza diffuso) che funzionali (alta capacità termica della stessa).

Lo sviluppo del settore tessile conosce un fermento, almeno per quanto riguarda l’Europa, a partire dai primi secoli del I millennio d.C., grazie soprattutto ad una rinascita degli scambi commerciali sia tra le nazioni sia tra Oriente ed Occidente. In Italia l’importazione di tessuti era uno dei fattori che produssero più ricchezza per le repubbliche marinare, anche se assunse un certo rilievo anche il commercio interno, soprattutto per rifornire le città più ricche (Firenze, Palermo, Lucca, ecc.).

L’abbigliamento di lusso o comunque con materiali pregiati rimase appannaggio delle classi nobiliari, delle corti di re e imperatori e dei ceti più abbienti (grandi commercianti, banchieri, ecc.). La qualità generale delle vesti comunque aumenta anche per le fasce di popolazione meno agiate, anche grazie all’adozione di strumenti che permettono una maggiore precisione nella sartoria: il ditale, gli aghi d’acciaio, le forbici a lame incrociate.

Lo sviluppo dell’abbigliamento era andato di pari passo con quello della tecnologia tessile, in particolare con lo sviluppo dei telai: nel 1790, nell’ambito della Rivoluzione industriale, Joseph-Marie Jacquard inventa l’omonimo telaio, che permette di aumentare sia la precisione sia la velocità di produzione dei tessuti.

L’evoluzione tecnologica si estende anche ai filatoi: tutto ciò attribuisce il primato nell’industria tessile ai paesi che per primi sono investiti dal fenomeno della rivoluzione industriale, tra tutti l’Inghilterra. Il mercato del vestiario conosce una crescita continua: la produzione tessile si meccanicizza e razionalizza assumendo notevoli dimensioni, rendendo l’industria dell’abbigliamento la più sviluppata del periodo.

Tra le fine del Settecento e l’Ottocento l’industria tessile è in grado di soddisfare le richieste, oltre che delle classi più abbienti, anche della media e bassa borghesia. Durante il XIX secolo cominciano ad apparire quei tipi di vestiti che sono utilizzati ancora oggi: aderenti al corpo, con le maniche, leggeri o pesanti, con stoffe prevalentemente scure.

Il miglioramento delle condizioni igieniche, assieme a quelle economiche, permette ad una buona parte della popolazione europea e nord-americana di indossare la biancheria. Il 1842 è un’altra data fondamentale: John J. Greenough brevetta la macchina per cucire, con la quale gli indumenti possono essere confezionati con grande velocità, ed il risparmio di denaro che ne deriva fa sì che la produzione può assumere dimensioni ancora più vaste.

L’industria dell’abbigliamento può adesso realizzare la produzione in serie dei vestiti, favorendo la creazione di centri industriali tessili e di grandi magazzini per la vendita dei loro prodotti. Successivamente, sia nell’Ottocento che nel secolo successivo, il perfezionamento della macchina per cucire permetterà di meccanizzare anche altre operazioni (ricamo, soprafilo, rammendo, cucitura dei bottoni, ecc.).

L’abbigliamento conobbe, nel XX secolo, una evoluzione straordinaria, ed una espansione produttiva e tecnologica senza pari. I due conflitti mondiali, ed i relativi dopoguerra, portano, dapprima, la crisi economica in molte nazioni: i materiali pregiati diventano appannaggio di pochissimi, mentre si diffondono quelli di recupero (lana riciclata, sughero per le scarpe).

In seguito, con il miglioramento della situazione economica, si ha un sempre maggiore sviluppo dell’industria del vestiario, che introduce, oltre ad una grandissima scelta di nuovi prodotti (busti, tailleur, gonne, jeans, tute da sport tanto per citarne alcuni) anche la scelta di nuovi materiali frutto della tecnologia come le fibre artificiali e sintetiche, meno costose e adattabili a situazioni diverse (tecnofibra).

Articolo offerto da La Bottega del Camice, abbigliamento professionale Brescia.

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Etica e Società

Divise da lavoro e loro significato

Sono molte le professioni che richiedono divise da lavoro di tipo specialistico, adeguate all’attività che si sta svolgendo.

Parliamo ad esempio del personale che lavora presso le fabbriche o le industrie, le professioni nel settore medico-sanitario, la ristorazione e tanto altro ancora: sono sempre di più infatti i settori in cui si decide di vestire il proprio personale in divisa, a cominciare dalle catene di negozi che richiedono, se non proprio una divisa, un abbigliamento particolare al proprio personale.

O all’industria alimentare che richiede mascherina, cuffietta, camice e guanti. Oppure al personale ospedaliero che ha bisogno di un abbigliamento speciale dalla testa ai piedi.

L’abbigliamento da lavoro è un tipo di indumento preposto allo svolgimento di una determinata attività e va quindi indossato prima di lavorare e tolto prima di lasciare il posto di lavoro. Solitamente chi lavora in divisa dovrebbe anche evitare di indossare troppi effetti personali come orologio e gioielli qualsiasi altra cosa che potrebbe essere di impedimento per il normale svolgimento delle attività lavorative.

È anche importante occuparsi della pulizia e dell’ordine del proprio abbigliamento da lavoro, esattamente come se si trattasse dei nostri abiti di ogni giorno. Anche i piccoli dettagli, infatti, vanno a vantaggio dell’immagine dell’azienda per cui si lavora e in questo caso il rispetto è d’obbligo.

Inoltre, adeguati capi di abbigliamento da lavoro possono anche essere utili nella prevenzione di eventuali incidenti, soprattutto per determinate categorie di lavoratori, ad esempio gli operai, che indossano accessori e indumenti antinfortunistici come caschi, mascherine, guanti speciali, scarpe rinforzate.

Anche l’igiene è un aspetto di fondamentale importanza per quel che riguarda l’abbigliamento da lavoro, che in particolar modo in alcuni ambiti lavorativi potrebbero diventare un ricettacolo di microbi.

L’abbigliamento da lavoro ha origine nell’ambiente industriale e in altre categorie lavorative, dove vengono impiegate persone per il lavoro all’aria aperta, ad esempio gli operatori ecologici, oppure nelle mense, dove è comunque richiesto un abbigliamento particolare.

Indipendentemente dall’attività lavorativa svolta, gli indumenti da lavoro hanno il comune denominatore della sicurezza. In alcuni settori industriali, come ad esempio l’industria, l’abito da lavoro è uno standard e un must per qualsiasi persona lavori all’interno di una determinata azienda.

Questa esigenza deriva naturalmente dal tipo di lavoro svolto: nelle industrie infatti gli operai sono spesso a contatto con materiali che possono sporcare, lasciare odori sgradevoli o essere in ogni modo dannosi o pericolosi per la salute, che si tratti di liquidi bollenti o di acidi, o dei prodotti chimici che spesso vengono utilizzati anche nell’industria alimentare.

Solitamente in questo settore lavorativo l’abbigliamento da lavoro è realizzato in cotone, nella maggior parte dei casi con colorazione blu, e con una trama particolarmente resistente in modo da non sfibrarsi a causa dei ripetuti lavaggi energici spesso ad alte temperature.

Ovviamente i capi di abbigliamento da lavoro non vengono utilizzati solo nel settore industriale privato ma in qualsiasi attività lavorativa dove si trattano materiali particolari o si svolgono lavori fisicamente impegnativi, basta pensare agli operai che lavorano per la creazione del manto stradale di strade e autostrade o chi si occupa di smaltimento di rifiuti.

Oltre a sicurezza personale, spesso gli indumenti da lavoro servono anche a garantire la massima igiene sul posto di lavoro, ad esempio quando parliamo del settore della ristorazione e delle aziende ospedaliere.

Gli ospedali (sia le strutture pubbliche che quelle private),le cliniche, i laboratori di analisi e tutti i luoghi di lavoro del settore sanitario prevedono l’utilizzo da parte del personale di un abbigliamento adeguato, che serve in primo luogo come segno di riconoscimento sia per le varie persone che vi lavorano, che spesso non sono poche, sia per i fruitori del servizio, che sanno identificare senza problemi un camice bianco.

Articolo offerto da La Bottega del Camice, divise da lavoro Brescia.

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Etica e Società

L’igiene degli abiti da lavoro

L’igiene è un aspetto di fondamentale importanza per quel che riguarda l’abbigliamento da lavoro, che in particolar modo in alcuni ambiti lavorativi potrebbero diventare un ricettacolo di microbi.

Nella maggior parte dei casi il lavaggio di questi indumenti viene eseguito da ditte esterne specializzate nell’igienizzazione delle divise da lavoro, ma ci sono casi in cui lo si può fare anche da soli, utilizzando una normale lavatrice avendo comunque cura di non lavarli insieme agli altri indumenti e di utilizzare detergenti che abbiano anche una funzione antibatterica che garantisca un livello di pulizia più profondo e accurato, soprattutto nel caso di indumenti che vengono utilizzati in particolari ambienti ad esempio quello della ristorazione o quello medico-sanitario.

Oltre a sicurezza personale, spesso gli indumenti da lavoro servono anche a garantire la massima igiene sul posto di lavoro, ad esempio quando parliamo del settore della ristorazione.

Non per niente, cuochi, barman e camerieri nella maggior parte dei casi svolgono la loro attività in divisa, con l’aggiunta di cuffiette, camici e guanti per chi lavora a contatto con il cibo nelle fasi di preparazione. Il tutto, nel rispetto delle basilari norme igienico sanitarie previste per il settore della preparazione degli alimenti che andranno serviti al pubblico.

Dalle grandi mense aziendali o scolastiche fino ad arrivare al ristorante di quartiere, un abbigliamento adeguato per chi lavora in cucina a contatto con il cibo è obbligatorio e regolato da una serie di normative di legge.

Nel settore sanitario e ospedaliero, più che in tanti altri, è di fondamentale importanza la questione igienica, in quanto si è sempre a contatto con i degenti e spesso le spore e i batteri si attaccano ai tessuti e vengono trasportati dentro e fuori dagli ospedali, con conseguenti rischi sia per i degenti che per il personale.

Nel caso in cui non si utilizzino i lavaggi industriali, infatti, è necessario prestare particolare attenzione alla pulizia e al lavaggio degli indumenti da lavoro, avendo cura di utilizzare il pre-lavaggio e speciali prodotti battericidi come ad esempio il Napisan, per citarne uno. Anche il lavaggio a secco è un metodo di lavaggio altamente disinfettante che può essere utilizzato per questo tipo di indumento.

Certo, la cosa migliore sarebbe sterilizzare gli indumenti con lavaggi a 100 gradi, che assicura un’igienizzazione completa pur rispettando i tessuti. Per effettuare questa sterilizzazione bisogna necessariamente lavare gli indumenti in lavanderia, specificando il tipo di lavaggio richiesto.

Articolo offerto da La Bottega del Camice, abiti da lavoro brescia.

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Etica e Società

Storia del ricamo

Il ricamo ha origini antichissime e si distingue in:

– Ricamo bianco, così detto anche se eseguito con fili colorati, per la biancheria personale e da casa.
– Ricamo fantasia, in cui viene sfruttato ogni tipo di materiale: seta, lana, cordoncino, lustrino, ecc.
– Ricamo in colore, per ottenere effetti suggestivi.
– Su tela, a fili contati.
– In oro, per parati e tessuti importanti, con seta e oror, molto in rilievo e resistente, per paramenti e arazzi.
– Ricami a riporto, che si ottengono con l’applicazione di tessuti diversi da quello del fondo per ottenere un dato disegno.
– ricamo ad arazzo, uno dei più antichi, a fili contati, che riproduce scene di caccia, di ambienti familiari o soggetti sacri.
– ricamo lamellato, molto delicato, per il quale si usa un ago piatto a 2 buchi.
– ricamo in metallo, per bandiere, gagliardetti e altre applicazioni di carattere militare.

Vi sono poi il ricamo umbro, a colori, quello persiano, fastoso e ricco, il ricamo a giorno, a bandiera, a intaglio e tanti altri.

Il ricamo rappresentava il modo più semplice per impreziosire e personalizzare i capi d’abbigliamento indossati da personaggi di grande risalto politico o religioso, aumentandone così dignità e prestigio.
In Italia, e precisamente in Sicilia, questa arte inizia intorno all’anno mille, durante il dominio dei Saraceni, che vi introducono laboratori di tessitura e di ricamo, rispettivamente Thiraz e Rakam, dai quali escono manti cerimoniali di grande pregio. La parola ricamo, infatti, deriva dal lemma arabo raqm (racam) che significa “segno, disegno”.

La Chiesa assegna al ricamo il compito di edificazione religiosa. Il materiale che il Medioevo offriva per i soggetti era inesauribile, le figure del Vecchio e del Nuovo Testamento e la crescente schiera di Santi presentava un’infinita abbondanza di avvenimenti interessanti e meravigliosi. Dal Medioevo fino al XVI secolo inoltrato, i ricami sono sovente portatori di tradizioni popolari e di poesia, ma anche di leggende profondamente radicate nell’animo dei popoli.

Durante il regno dei Normanni, in particolare di Ruggero II, la maestria dei ricamatori e tessitori è tale che i loro manufatti sono degni di Papi e Imperatori. I motivi ornamentali sono, in quell’epoca, ancora limitati a pochi elementi fitomorfi (albero della vita, giglio) e zoomorfi (grifoni, pappagalli, aquile), resi in maniera schematica ed essenziale.

Ci rimane, quale monumentale testimonianza, il Mantello da incoronazione del Sacro Romano Impero, ricamato con oro e perle, con un motivo di cammelli assaliti da leoni tigrati, a specchio, separati da una palma da datteri, simbolo dell’albero della vita. Fu ordinato nel 1133 e fu portato a termine nel 1134; ora è conservato nel Kurstgeveben Museum di Vienna. Molto probabilmente la tecnica e i decori sono stati portati presso le altre maggiori corti della Penisola dalle stesse maestranze arabo-sicule, costrette a fuggire sulla fine del secolo XIII a seguito della rivoluzione dei Vespri.

La moda dei ricami coinvolge le “nobili et virtuose donne” europee, che continuano a trovare in quest’arte un modo materiale e spirituale di evadere dalla quotidianità familiare. A Venezia si occupa di ricamo persino suor Arcangela Tarabotti, la scrittrice femminista ante litteram.

Si diffondono ovunque gli Istituti di religiose che accolgono giovinette abbandonate per insegnare loro un mestiere, di ricamatrice o merlettaia, e per aiutarle poi, anche con l’apporto di una dote messa da parte in anni di lavoro all’interno del collegio, ad inserirsi degnamente in società.

In Francia la riorganizzazione dell’Arti e dell’Artigianato determinata dall’accorta politica di Jean Baptiste Colbert, ministro di Luigi XIV, riunisce in un unico luogo, dov’era esistita la Manifattura d’Arazzi di Gobelins, tutti i laboratori destinati a produrre soltanto per il re. Sotto la direzione del pittore Le Brun, dal 1663, una équipe di artisti rinomati, tra cui scultori, architetti, ebanisti, incisori, tessitori e ricamatori, vengono riuniti nella “Grande Fabrique” per creare gli arredi dei sontuosi interni ed il guardaroba personale del loro sovrano.

Nel Settecento si assiste addirittura ad un aumento di ricami, anche se forse meno rilevati e spessi.

Viene usato prevalentemente per l’abbigliamento maschile, “camiciole” e “velade” si arricchiscono di bassorilievi auro-serici lungo le bottonerie e sui bottoni, attorno alle tasche, a sottolineare gli orli degli scolli, gli spacchi, risvolti, sui paramani delle maniche sagomate. Sono per lo più fiori, di tutte le tipologie, a mazzi, a tralci a ghirlande, intrecciati a nastri, nodi d’amore, nappe, conchiglie e piume.

Articolo offerto da La Bottega del Camice, abbigliamento da lavoro Brescia.

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Amore:L’amore oggi , Come trovarlo e che succede

Trovare l’amore su Internet: missione impossible?

Il vantaggio di questi strumenti sta nella possibilità di andare oltre la solita cerchia di amici ed entrare in contatto con persone che altrimenti non avremmo mai potuto conoscere. Il principale problema per chi cerca l’amore nel 2020 è, infatti, fare nuove conoscenze.

Un secondo vantaggio è quello per cui anche i più timidi su Facebook o WhatsApp si sentono a loro agio nell’entrare in relazione con l’altro e proprio le applicazioni per la messaggistica riescono ad aprire la strada per un incontro di persona, nel mondo reale.

 

La paura più comune alla base di questo nuovo modo di vivere l’amore ai giorni nostri è quella di legarsi e di perdere la propria libertà, oltre alla convinzione di non aver bisogno dell’amore e che bastino le serate con gli amici e gli incontri occasionali. Chi vuole trovare l’amore e ha oltre 30 anni farà sicuramente più fatica a fare nuove conoscenze, ma non è il caso di disperare. Sono tanti, infatti, i consigli per le over 30 che sono stanche di essere single. Nel vivere l’amore oggi siamo tutti più superficiali e anche la poesia viene riservata solo alle occasioni come l’anniversario di matrimonio o l’Anniversario Fidanzamento.

L’amore ai nostri tempi: tecnologia e sesso facile

Oggi viviamo in un mondo in cui dominano la tecnologia, le tentazioni e il sesso facile e chi si ancora ai vecchi valori e si dedica ad azioni e parole che nascono dal cuore viene considerato come diverso. Cambiano anche, ai nostri giorni, le tecniche per corteggiare le Donne Mature oltre che i luoghi in cui incontrarle. Vediamo allora come conquistare una donna matura.

Amore over 30: comunicazione efficace e velocità

A 20 come a 30 o 40 anni è importante saper comunicare in modo efficace per avere relazioni soddisfacenti, soprattutto tra adulti e donne mature. Apertura e sincerità sono alla base di un dialogo costruttivo, indipendentemente dal tema del discorso e anche in caso di discussioni con il partner.

Inoltre, nella ricerca di un nuovo amore over 30, è importante non perdere tempo, sprecandolo con persone che non piacciono o non interessano. Dopo alcuni incontri hai capito che l’altro proprio non fa per te? Smettere di vederlo e concentrate la propria attenzione altrove permette alla donna matura di trovare l’uomo che fa davvero per lei.

Non accontentarsi, anche se la perfezione non esiste

Anche le donne mature hanno diritto a trovare un partner che le soddisfi pienamente, dato che questo è il requisito per una relazione sana e duratura. Tuttavia è sbagliato attendere l’arrivo del principe azzurro, dato che la perfezione non esiste, almeno in amore. Come la donna non è perfetta, così non lo è neanche il suo partner e bisogna essere pronte a trovare un compromesso.

Sicuramente, trovare l’amore oltre i 30 anni o quando si è ormai donne mature è più difficile rispetto alla ricerca del partner a 20 o 25 anni, ma proprio l’essere “avanti con gli anni” permetterà di dare vita ad una relazione più appagante e duratura. Con i nostri consigli, infatti, siamo sicuri che troverai l’uomo giusto per te, provare per credere!

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Etica e Società

L’amore nell’anno 2020

La paura più comune alla base di questo nuovo modo di vivere l’amore ai giorni nostri è quella di legarsi e di perdere la propria libertà, oltre alla convinzione di non aver bisogno dell’amore e che bastino le serate con gli amici e gli incontri occasionali. Chi vuole trovare l’amore e ha oltre 30 anni farà sicuramente più fatica a fare nuove conoscenze, ma non è il caso di disperare. Sono tanti, infatti, i consigli per le over 30 che sono stanche di essere single. Nel vivere l’amore oggi siamo tutti più superficiali e anche la poesia viene riservata solo alle occasioni come l’anniversario di matrimonio o l’Anniversario Fidanzamento.

L’amore ai nostri tempi: tecnologia e sesso facile

Oggi viviamo in un mondo in cui dominano la tecnologia, le tentazioni e il sesso facile e chi si ancora ai vecchi valori e si dedica ad azioni e parole che nascono dal cuore viene considerato come diverso. Cambiano anche, ai nostri giorni, le tecniche per corteggiare le Donne Mature oltre che i luoghi in cui incontrarle. Vediamo allora come conquistare una donna matura.

Amore over 30: comunicazione efficace e velocità

A 20 come a 30 o 40 anni è importante saper comunicare in modo efficace per avere relazioni soddisfacenti, soprattutto tra adulti e donne mature. Apertura e sincerità sono alla base di un dialogo costruttivo, indipendentemente dal tema del discorso e anche in caso di discussioni con il partner.

Inoltre, nella ricerca di un nuovo amore over 30, è importante non perdere tempo, sprecandolo con persone che non piacciono o non interessano. Dopo alcuni incontri hai capito che l’altro proprio non fa per te? Smettere di vederlo e concentrate la propria attenzione altrove permette alla donna matura di trovare l’uomo che fa davvero per lei.

Non accontentarsi, anche se la perfezione non esiste

Anche le donne mature hanno diritto a trovare un partner che le soddisfi pienamente, dato che questo è il requisito per una relazione sana e duratura. Tuttavia è sbagliato attendere l’arrivo del principe azzurro, dato che la perfezione non esiste, almeno in amore. Come la donna non è perfetta, così non lo è neanche il suo partner e bisogna essere pronte a trovare un compromesso.

Sicuramente, trovare l’amore oltre i 30 anni o quando si è ormai donne mature è più difficile rispetto alla ricerca del partner a 20 o 25 anni, ma proprio l’essere “avanti con gli anni” permetterà di dare vita ad una relazione più appagante e duratura. Con i nostri consigli, infatti, siamo sicuri che troverai l’uomo giusto per te, provare per credere!

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