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19 Marzo 2024

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La carriera di Alessandro Noceti, Direttore presso Valeur Capital LTD e Valeur Securities SA

Nel panorama finanziario internazionale, Alessandro Noceti emerge come figura di rilievo nel settore del credito e dell’equity, ricoprendo il ruolo di Responsabile della distribuzione per Valeur Group e di Direttore presso Valeur Capital LTD e Valeur Securities SA.

Alessandro Noceti

Alessandro Noceti: formazione ed esordio professionale

Alessandro Noceti si forma all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dove si laurea in Economia e Commercio. La sua propensione allo studio lo porta a espandere gli orizzonti formativi attraverso l’ESCP-EAP European School of Management, dove consegue un Master in European Business Studies e un MBA, frequentando i campus di Londra e Torino. Tali esperienze affinano le sue competenze in ingegneria finanziaria, asset management e soluzioni di investimento, preparandolo per le sfide del mercato globale. La carriera di Alessandro Noceti nel settore finanziario prende il via presso Credit Suisse International, dove ricopre il ruolo di Analista nell’Area Investment Banking – Equity and Fixed Income Derivatives Sales.

Alessandro Noceti: da Credit Suisse alla leadership in Valeur Group

La sua scalata professionale presso Credit Suisse lo vede evolversi da Associate a Vicepresidente, gestendo la clientela italiana retail e istituzionale e specializzandosi nel settore italiano del Real Money. Nel 2015, la sua esperienza e competenza lo portano ad assumere il ruolo di Direttore, segnando l’inizio di una nuova fase professionale. Il passaggio a Valeur Group segna un punto di svolta nella carriera di Alessandro Noceti: oggi svolge un ruolo cruciale nella distribuzione e nella direzione delle società affiliate Valeur Capital Ltd e Valeur Securities SA. Sotto la sua guida, il Gruppo ha consolidato la sua posizione nel mercato, distinguendosi per l’offerta di soluzioni innovative in ambito di asset management, advisory, trading, ricerca e real estate.

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Come affrontare i near miss con la formazione esperienziale

Comunicato Stampa

Come affrontare i near miss con la formazione esperienziale

 

Il 24 maggio 2024 un corso di 8 ore in presenza a Brescia fornirà, attraverso l’uso della formazione esperienziale, strumenti utili all’individuazione e all’analisi dei near miss.

 

Nelle aziende la conoscenza dei near miss, intesi come gli accadimenti pericolosi che non hanno determinato conseguenze quali infortuni, malattie o decessi, ma che avrebbero avuto il potenziale per farlo, è molto importante. Le informazioni sui near miss evidenziano, infatti, criticità che devono essere rilevate, registrate e analizzate per migliorare l’organizzazione aziendale e il sistema di prevenzione.

 

Tuttavia, per cominciare strutturare correttamente la loro rilevazione e analisi è necessaria una metodologia adeguata, una metodologia formativa coinvolgente. E ricordando che l’esperienza è un fattore importante e significativo di sviluppo e apprendimento, un fattore in grado di favorire un cambiamento reale nelle persone, è importante utilizzare metodologie esperienziali che, attraverso l’utilizzo di strumenti come il gioco, l’osservazione e la riflessione sulle attività svolte, siano in grado di arricchire la formazione con il valore aggiunto dell’esperienza vissuta.

 

Esistono corsi in presenza che utilizzano la formazione esperienziale per affrontare adeguatamente la tematica dei near miss?

 

Il corso per conoscere i near miss con la formazione esperienziale

Per parlare di near miss e migliorare la prevenzione nelle aziende l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 24 maggio 2024 a Brescia un corso di 8 ore in presenza dal titolo “Come affrontare la tematica dei near miss con la formazione esperienziale”.

 

Il corso si propone di fornire adeguati strumenti utili all’individuazione e all’analisi dei near miss, anche con riferimento alla partecipazione di tutti necessari interlocutori, in ambito salute e sicurezza.

 

Durante il percorso formativo si mostrerà che l’individuazione dei near miss non è solamente fondamentale per l’attività di prevenzione ma anche per individuare la cultura che sottende i comportamenti, la propensione al rischio e l’analisi di piani di miglioramento da poter applicare attraverso il coinvolgimento degli agenti di cambiamento.

 

Il corso è rivolto a RSPP, ASPP, Formatori della sicurezza, Coordinatori, HSE Manager e Consulenti ed il docente è Alessandra Marconato, formatrice qualificata Aifos coach e trainer nell’area del comportamento organizzativo.

 

La piramide della sicurezza e i near miss

La “piramide della sicurezza”, che schematizza il rapporto quantitativo fra diversi tipi di “eventi avversi”, segnala che per ogni incidente grave che avviene nei luoghi di lavoro ci sono circa 30 incidenti meno gravi e 300 incidenti che non hanno provocato danni alle persone. E nelle aziende sono poi numerosi gli incidenti mancati, quegli eventi correlati al lavoro che potevano causare un infortunio o un danno alla salute, ma per un caso fortuito non lo hanno fatto.

 

I near miss possono essere considerati come dei veri e propri indicatori di esposizione al rischio, dei precursori, degli eventi sentinella che rappresentano delle non conformità rispetto ad una condizione normale progettata di funzionamento di una organizzazione di un’azienda.

 

Gli argomenti del corso e le informazioni per iscriversi

Il corso “Come affrontare la tematica dei near miss con la formazione esperienziale”, organizzato dall’Associazione AiFOS, si terrà il 24 maggio 2024 – dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.30 – a Brescia presso Aifos Service in via Branze n. 45.

 

Durante la giornata verranno affrontati i seguenti argomenti:

  • near miss: comprenderli per indagarli
  • 5 perché e cause radice
  • 5W + 1H- il metodo Kipling e gli 8 elementi di D’Aquino
  • indagare i near miss, setting, domande e feedback istruttivo
  • la prevenzione partecipata e gli agenti di cambiamento
  • ciclo di Deming e piano di miglioramento

 

La partecipazione al corso vale come 8 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e Coordinatori alla sicurezza, 4 ore di aggiornamento per formatori qualificati prima area e 4 ore terza area tematica. Il corso è valido anche ai fini della formazione prevista per il Manager HSE (UNI 11720:2018 – area organizzativa-gestionale) e ai fini della formazione per i Consulenti AiFOS (ambito sicurezza sul lavoro).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/come-affrontare-la-tematica-dei-near-miss-con-la-formazione-esperienziale

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

14 marzo 2024

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Virus respiratorio sinciziale, Susanna Esposito: i casi più gravi sono legati all’associazione con l’infezione da metapneumovirus

La docente di Pediatria dell’Università di Parma Susanna Esposito ha rivelato ad “Adnkronos Salute” qual è il trend delle infezioni da virus nei bambini nelle ultime settimane. Secondo la pediatra, il virus respiratorio sinciziale circolerà ancora per un altro mese.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: virus in circolo ancora per un mese

Si dovrà attendere ancora un mese, almeno, per vedere la fine di questa stagione che ha portato il virus respiratorio sinciziale nelle case di tante famiglie. Lo ha dichiarato ad “Adnkronos Salute” Susanna Esposito, docente di Pediatria all’Università di Parma e responsabile del Tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni della Società italiana di pediatria, la quale ha parlato di una “circolazione che sarà attiva ancora un mese”. Comunque, ha rassicurato, già “nelle ultime due settimane si registra un calo delle infezioni da virus respiratorio sinciziale nei bambini, patogeno all’origine di bronchioliti e casi di polmonite”.

Susanna Esposito: i casi più gravi sono legati al coinvolgimento del metapneumovirus

Per quanto riguarda i casi più impegnativi, vale a dire quelli legati ai ricoveri più prolungati, Susanna Esposito ha spiegato che si tratta di “quelli in cui, insieme a questa infezione, c’è anche il coinvolgimento del metapneumovirus, patogeno che quando infetta il bambino con virus respiratorio sinciziale può determinare casi più gravi, con ricoveri più lunghi che durano anche sette giorni invece di quattro”. La pediatra ha fatto inoltre sapere che in questo periodo, tra le forme infettive più frequenti nei reparti pediatrici degli ospedali, ci sono le polmoniti da streptococco di gruppo A, “lo stesso patogeno che provoca la scarlattina”.

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Equità e merito: la visione di Cristina Scocchia per il futuro corporate

Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di Illycaffè, è una figura di ispirazione e un esempio di successo femminile nel mondo corporate. Attraverso la sua esperienza e le sue parole, emerge chiaramente il bisogno di superare gli stereotipi di genere che ancora permeano l’ambiente lavorativo, specialmente nelle posizioni di alto livello.

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè

Cristina Scocchia e la leadership femminile

Nella sua brillante carriera, Cristina Scocchia ha dimostrato che le competenze e lo stile di leadership non sono una questione di genere ma di capacità individuale e di carattere. Tuttavia, in Italia, solo il 3% dei CEO è donna, un dato che riflette la persistente visione stereotipata dei ruoli di leadership come preminenza maschile. La stessa manager osserva che la nomina di molte donne come Presidenti piuttosto che Amministratori Delegati, con compiti più istituzionali che esecutivi, rappresenti una conferma dei soliti schemi sociali. Riconosce tuttavia che anche piccoli passi, come l’incremento delle donne in posizioni di comando, possono innescare un cambiamento culturale necessario. Con una quota femminile del 30% tra i dirigenti di Illycaffè, Cristina Scocchia evidenzia l’importanza di offrire pari opportunità a tutti, indipendentemente dal genere, sottolineando che il vero valore risiede nella capacità di ciascuno di dimostrare il proprio merito.

Cristina Scocchia: fondamentale saper affrontare le sfide

La sua storia personale, priva di vantaggi pregressi e focalizzata sul duro lavoro e l’ambizione, serve da ispirazione per molte donne. Cristina Scocchia invita a non lasciarsi definire dal proprio punto di partenza, compreso il genere, e a perseguire i propri obiettivi con determinazione. In un contesto più ampio, l’esempio di Jacinda Ardern, ex Premier della Nuova Zelanda, che si è dimessa citando l’esaurimento delle energie, dimostra un approccio autentico e onesto alla leadership. Questo atto di trasparenza, secondo l’AD, dovrebbe essere valorizzato come un modello sia di impegno sia di realismo, poiché mostra che prendersi una pausa e riconoscere i propri limiti è segno di forza e saggezza. Attraverso le sue riflessioni, Cristina Scocchia non solo mette in luce le sfide che le donne affrontano nelle posizioni di leadership, ma incoraggia anche un cambiamento di prospettiva verso una maggiore inclusione e valorizzazione del merito, indipendentemente dal genere.

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5 borghi siciliani da sogno per un matrimonio indimenticabile

Sogni un matrimonio da favola, immerso nella bellezza senza tempo della Sicilia?

Allora lasciati conquistare dal fascino dei suoi borghi pittoreschi, dove storia, cultura e panorami mozzafiato si fondono in un’atmosfera unica e indimenticabile.

Qui trovi un elenco dei borghi più belli per un incantevole matrimonio in Sicilia, ma sono soltanto alcune tra le destinazioni a disposizione. Contatta la wedding planner Rosanna Vicari per conoscerne altri, inclusi quelli più insoliti e meno noti al pubblico.

  1. Gangi, un gioiello tra le Madonie:

Immaginatevi di pronunciare il fatidico “sì” tra le suggestive stradine acciottolate di Gangi, un borgo medievale arroccato sulle Madonie. Ammirate il panorama mozzafiato che si apre dalla terrazza del Castello di Sperlinga, passeggiate mano nella mano tra i vicoli fioriti e gustate i sapori autentici della cucina siciliana in una delle tante trattorie tipiche.

  1. Erice, un borgo incantato sul Monte omonimo:

Sposarsi a Erice è come celebrare il proprio amore in un’atmosfera magica e senza tempo. Perdetevi tra le suggestive viuzze del borgo medievale, visitate il suo Real Duomo e godetevi la vista panoramica sul Golfo di Trapani dal Belvedere.

  1. La Tonnara di Scopello, un tuffo nel romanticismo:

Per un matrimonio da sogno in riva al mare, la Tonnara di Scopello è la location ideale. Sposatevi in questa suggestiva location con i faraglioni sullo sfondo, offrite agli ospiti un ricevimento indimenticabile al tramonto e immortalate il vostro amore con uno sfondo da cartolina.

  1. Cefalù, un borgo marinaro dal fascino irresistibile:

Sposarsi a Cefalù significa regalarsi un’esperienza da sogno in uno dei borghi più belli d’Italia. Celebrate il vostro matrimonio nel suggestivo Duomo normanna, passeggiate sul lungomare con il mare cristallino sullo sfondo e scattate meravigliose foto al tramonto dal Porto Vecchio vicino le barche dei pescatori.

  1. Castellammare del Golfo, un borgo pittoresco tra mare e monti:

Castellammare del Golfo è la location perfetta per un matrimonio all’insegna del romanticismo e della bellezza. Sposatevi qui per regalare un sorso di Sicilia autentica ai vostri parenti o amici, offrite un ricevimento in una delle tante ville storiche con vista sul mare e scoprite le calette incontaminate della riserva naturale dello Zingaro.

Perché scegliere un borgo siciliano per il vostro matrimonio?

I borghi siciliani sono una cornice unica e suggestiva per un matrimonio da sogno. Immergetevi nell’atmosfera autentica di questi luoghi incantati, riscoprite le tradizioni secolari della Sicilia e creerete ricordi indelebili sia per voi che per gli invitati.

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Pietro Labriola (TIM) commenta il nuovo documento UE sulla necessità di infrastrutture digitali

L’Unione Europea ha pubblicato un documento in cui affronta la questione di come costruire le infrastrutture digitali dell’Europa del futuro: l’AD di TIM Pietro Labriola ha evidenziato come un consolidamento del settore delle telecomunicazioni, così come un equo ritorno degli investimenti, sia assolutamente necessario in quest’ottica.

Pietro Labriola, AD di Tim

Pietro Labriola: “Senza infrastrutture digitali innovative l’Europa non può crescere”

Le aspirazioni di un’Europa digitalmente avanzata resteranno irrealizzate, se non ci saranno adeguati ritorni sugli investimenti e un mercato più solido: lo ha affermato Pietro Labriola, AD di TIM, commentando il recente appello dell’Unione Europea a una discussione sulle infrastrutture digitali del futuro. L’UE ha infatti recentemente rilasciato un documento in cui vengono tracciate le linee guida attraverso cui gli obiettivi di digitalizzazione, connettività rapida e sicurezza potranno essere raggiunti entro il 2030, invitando al tempo stesso i principali stakeholders, partner e rappresentanti degli Stati membri a unirsi in un dibattito costruttivo. In un post su Linkedin, Pietro Labriola ha accolto l’iniziativa con particolare favore: “Siamo finalmente arrivati ad un punto di svolta? Il libro bianco della European Commission presentato mercoledì 21 apre un confronto con tutti gli stakeholder su un tema su cui insisto da tempo: senza infrastrutture digitali innovative l’Europa non può crescere, ma per realizzarle servono ritorni sugli investimenti e un mercato sostenibile”.

Pietro Labriola: la necessità di un consolidamento del mercato europeo

Secondo Pietro Labriola è assolutamente vitale che il mercato europeo superi la sua condizione di eccessiva frantumazione, adeguandosi ai modelli rappresentati dagli USA e dal Sudamerica. Il fairshare costituirebbe un notevole passo in avanti in questa direzione: “Consolidamento e fairshare non sono più rinviabili: l’inazione non è un’opzione. È stato compiuto un primo passo, ora spero che tutti partecipino alla consultazione per consolidare velocemente quanto di buono è stato proposto”. A conclusione del suo messaggio, Pietro Labriola ha menzionato Gianluca Corti, Aldo Bisio, Benedetto Levi, Margherita Della Valle, ossia i leader di Wind Tre, Iliad e Vodafone, rivolgendo loro l’appello: “Facciamoci sentire”. L’AD di TIM auspica dunque un’alleanza trasversale tra i maggiori operatori del settore Telco al fine di un mercato europeo più solido, in grado di sorreggere la crescita digitale del Continente.

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Luigi Ferraris (Gruppo FS): “Il nostro obiettivo? Trasportare su treno il 20% delle merci”

Raddoppiare la quantità di merci trasportata su rotaie: l’obiettivo del Gruppo FS, guidato da Luigi Ferraris, è ambizioso, ma attraverso l’implementazione dell’intermodalità e l’applicazione sinergica di altre strategie, potrebbe essere raggiunto in soli dieci anni.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: Il Piano del Gruppo FS per portare la quota di merci trasportate sui binari al 20%

Da diversi anni, la quota di merci che viaggia su treno è ferma al 10-11%, nonostante la netta espansione del settore ferroviario: ad affermarlo è l’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris, che ha illustrato il Piano per raddoppiare questa quota entro i prossimi dieci anni. Secondo il manager, questa immobilità è dovuta al fatto che il settore sia cresciuto in termini economici, ma non di capacità di trasporto. Per rilanciarlo è necessario lavorare innanzitutto sull’intermodalità, ossia quella peculiare strategia che prevede un utilizzo olistico, combinato e sinergico dei mezzi di trasporto. Il Piano del Gruppo FS, ha spiegato Luigi Ferraris, prevede dunque di costruire terminal intermodali che consentano di trasferire le merci provenienti dal mare sui treni, a loro volta dai treni ai camion, che coprirebbero solo la tratta finale del cosiddetto “ultimo miglio”. Questa concezione dei trasporti punta a minimizzare l’impatto ambientale (in virtù della loro elevata capacità di trasporto, i treni sono più sostenibili dei camion) e creare un sistema logistico più efficiente.

Luigi Ferraris: l’importanza di un rinnovamento del settore ferroviario

Perché la strategia intermodale abbia successo, secondo Luigi Ferraris, è tuttavia necessario intervenire su diversi aspetti strettamente collegati. Innanzitutto, è necessario stipulare accordi con gli autotrasportatori, perché vengano riorientati dai tragitti lunghi al cosiddetto “ultimo miglio”. In secondo luogo, è necessario proporre offerte di trasporto avanzate, come il Gruppo FS sta facendo in questi anni attraverso il suo Polo Logistica. Infine, sono necessari anche sostanziosi investimenti per l’ampliamento delle flotte e il potenziamento delle infrastrutture. Secondo Luigi Ferraris, l’obiettivo di portare la quota di merci su treno al 20% è ambizioso, ma non affatto irrealistico. Il manager ha osservato come, nel giro di dieci anni, i treni ad alta velocità siano raddoppiati, affermandosi come una presenza sempre più frequente e rilevante nelle stazioni ferroviarie italiane.

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Serenissima Ristorazione: il Gruppo guidato da Mario Putin sostiene “I Bambini delle Fate”

Mario Putin, Presidente di Serenissima Ristorazione, conferma la vocazione sociale del Gruppo leader nella ristorazione aziendale e collettiva sostenendo “I Bambini delle Fate”, associazione impegnata nell’integrazione di giovani affetti da disturbi nello spettro autistico: tra i progetti più importanti la comunità di Ca’ Leido, ambiente protetto in cui i ragazzi possono abitare assistiti da un team multidisciplinare.

Serenissima Ristorazione

Mario Putin: Serenissima Ristorazione supporta “I Bambini delle Fate”, associazione a sostengo dell’autismo

Serenissima Ristorazione, società specializzata nella ristorazione aziendale e collettiva, conferma, sotto la guida di Mario Putin, il sostegno a “I Bambini delle Fate”, associazione fondata da un ragazzo autistico e suo padre (Andrea e Franco Antonello) al fine di sensibilizzare e supportare altri giovani che affrontano problemi legati a questa condizione. In passato, secondo molte superstizioni, i bambini autistici erano, in realtà, i figli di fate e spiriti, scambiati alla nascita con neonati umani. Andrea e Franco hanno deciso di ispirarsi a questa tradizione per sottolineare come le persone autistiche siano in grado, anche in virtù della loro diversità, di offrire un grande contributo alla società, se accompagnati in un percorso di integrazione. Il compito de “I Bambini delle Fate” è proprio quello di raccogliere fondi con l’obiettivo di sostenere comunità e realtà locali in grado di gestire e valorizzare ragazzi autistici, esercitando anche un’importante funzione di collegamento. Il supporto a questa associazione e ai suoi straordinari sforzi di inclusione permette a Serenissima Ristorazione di esprimere al meglio la propria filosofia aziendale: contribuire al benessere delle persone non solo con cibo di qualità, ma anche con il sostegno e l’integrazione nella società. Il Gruppo guidato da Mario Putin si è impegnato a fornire donazioni regolari, al fine di supportare progetti a medio e lungo termine.

Mario Putin: l’impegno di Serenissima Ristorazione per la comunità di Ca’ Leido

Serenissima Ristorazione, guidata da Mario Putin, sostiene anche la comunità di Ca’ Leido, un progetto nato nel 1995 che fornisce a giovani affetti da disturbi nello spettro autistico un luogo accogliente in cui sviluppare rapporti sociali e avviare un graduale processo di integrazione nella società. I ragazzi di Ca’ Leido sono assistiti da una squadra di professionisti di alto livello, tra cui assistenti, psicologi ed educatori. La comunità ha anche lanciato un progetto speciale: “Chi semina raccoglie”, una fattoria che offre prodotti agricoli, olii essenziali, piante mediche e prodotti artigianali. I bambini adorano passare tempo in fattoria, mentre i giovani adulti hanno modo di imparare svariati mestieri. In questo modo, si realizza un cammino verso l’autonomia e la piena integrazione nella società. Anche questo elemento è particolarmente affine a Serenissima Ristorazione che, sotto la guida di Mario Putin, ha sempre un occhio di riguardo per le persone affette da fragilità, a cui il Gruppo offre lavoro in contesti protetti e accoglienti.

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Serenissima Ristorazione: riflessioni di Tommaso Putin al Forum “Disegnare il Futuro”

Il 18 ottobre scorso, presso Le Village by Crédit Agricole Triveneto a Padova, si è tenuto il secondo Forum Italia Economy dal titolo “Disegnare il futuro”, dedicato all’innovazione e alla crescita economica del territorio veneto. Tra gli ospiti, il Vicepresidente di Serenissima Ristorazione Tommaso Putin.

Tommaso Putin

Tommaso Putin: innovazione e crescita in Veneto

L’evento, organizzato da Italia Economy, si propone di offrire uno spazio di confronto e analisi tra attori istituzionali e mondo delle imprese. Uno dei punti di forza di questo Forum è la sua capacità di fornire analisi accurate su dati di scenario, reportistica e focus relativi ai numerosi settori che sono protagonisti della crescita economica e dello sviluppo tecnologico della regione. Nel corso della giornata, è stato distribuito un dossier che illustra le tendenze in atto sull’innovazione in Veneto, offrendo anche i punti di vista dei diversi attori delle filiere. Tommaso Putin ha portato l’esempio di Serenissima Ristorazione, che ha al centro delle proprie attività l’innovazione tecnologica: il centro di Boara Pisani rappresenta una delle realtà di produzione più avanzate dal punto di vista tecnologico. Con un investimento di 30 milioni di euro, è il fiore all’occhiello del Gruppo.

Tommaso Putin: riflessioni dal Forum Italia Economy

Tra i partecipanti al panel aziendale Tommaso Putin, Vicepresidente del Gruppo Serenissima Ristorazione, che è partner dell’evento. L’azienda, con la sua vasta esperienza nel settore della ristorazione collettiva, ha portato un importante contributo alla discussione sull’innovazione e sul futuro delle imprese nel territorio veneto. Oltre a Tommaso Putin, anche altri importanti professionisti hanno condiviso le loro esperienze e prospettive sulle sfide e le opportunità legate all’innovazione nel contesto regionale. Il Forum ha rappresentato un’occasione per approfondire le dinamiche economiche e tecnologiche che caratterizzano la regione, mettendo in luce le iniziative e le risorse messe in campo per promuovere lo sviluppo e la crescita del territorio.

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Turismo e cultura: le nuove frontiere illustrate da Maurizio Rota

In un’epoca in cui il turismo cerca nuove strade, True Italian Experience (TIE), guidata da Maurizio Rota, si distingue per la proposta di viaggi autentici in Italia. L’approccio, infatti, vuole cambiare il modo di viaggiare nel Belpaese, valorizzando cultura, natura e benessere.

Maurizio Rota

Maurizio Rota: l’Italia come meta di turismo culturale e sostenibile

Il turismo d’oggi cerca un equilibrio tra relax e arricchimento culturale, proprio per questo l’Italia si distingue come destinazione ideale. La visione di Maurizio Rota e del team di True Italian Experience ha messo in luce una transizione nelle preferenze dei viaggiatori, che ora ambiscono a esperienze più autentiche, immergendosi nella ricca eredità culturale e nelle bellezze naturali italiane. Tale nuova tendenza nel turismo riflette una maggiore consapevolezza e un impegno verso la sostenibilità. Sotto la guida di Maurizio Rota, Vice Presidente e Amministratore Delegato, l’Osservatorio di TIE ha evidenziato l’Italia come una delle destinazioni più desiderate a livello globale, classificandosi al terzo posto. Questo è da attribuire a una significativa mutazione nei gusti dei viaggiatori che ora vedono il Belpaese come il luogo perfetto per un’immersione totale in esperienze che abbracciano la storia, le bellezze naturali e l’armonia con le ricchezze del territorio. In particolare, si nota un cambiamento marcato nelle preferenze dei viaggiatori più giovani, che si orientano maggiormente verso l’arte e la cultura, segnando un distacco dalle tendenze modaiole e motoristiche pre-pandemiche. Questo spostamento verso un turismo più consapevole ed educativo è stato interpretato e incorporato nelle offerte di True Italian Experience, che promuove un approccio al viaggio focalizzato sulla qualità e sulla sostenibilità.

Viaggiare con consapevolezza: l’arte del turismo secondo Maurizio Rota

Maurizio Rota e True Italian Experience giocano un ruolo fondamentale nel modellare l’offerta turistica italiana in risposta alle nuove tendenze di mercato. Secondo le analisi effettuate dall’Osservatorio TIE, si registra una netta preferenza per esperienze che consentano una totale immersione nella cultura e nel paesaggio italiano. True Italian Experience promuove viaggi che trascendono il concetto tradizionale di vacanza, trasformandoli in vere e proprie avventure di scoperta personale, che toccano il cuore e l’animo dei viaggiatori. L’impegno per un turismo più attento e rispettoso delle realtà locali ha rafforzato l’immagine dell’Italia come destinazione ideale per chi cerca esperienze genuine, contribuendo a un modello di turismo più sostenibile e inclusivo, che valorizza il patrimonio culturale e naturale rispettando le comunità locali.

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Economia globale, la Cina resta il vero ago della bilancia

Per il 2024, il governo della Cina ha fissato come obiettivo di crescita dell’economia il 5%. Come lo scorso anno. Rispetto ai target europei sembrerebbe un dato entusiasmante, ma in realtà si tratta di uno degli obiettivi meno ambiziosi degli ultimi 30 anni.

Gli ultimi dati sull’economia

economia cineseLo scorso anno la Cina è riuscita a superare leggermente l’obiettivo, arrivando al 5,2%. Ma una crescita così blanda dell’economia non si vedeva dagli anni Novanta, ad eccezione del periodo del Covid che però fa poco testo. Addirittura, secondo alcuni esperti Il dato è stato sovrastimato.

Quello che conta davvero però è che le difficoltà che ha vissuto l’economia cinese sono ancora tutte là, e minacciano il futuro della seconda economia globale.

Il problema del settore immobiliare

Il vero punto debole degli ultimi anni è stato il settore immobiliare, che nei precedenti due decenni aveva trainato la crescita, arrivando a rappresentare oltre un quarto del PIL del paese. La crisi che ha colpito il settore (mandando molti sviluppatori sull’orlo della bancarotta) ha creato una forte pressione che alimenta la frenata dell’economia. La Banca Popolare Cinese ha provato a risollevare il settore attraverso il taglio dei tassi sui prestiti immobiliari, mentre il governo ha proposto degli incentivi a titolo di garanzia per i costruttori. Finora però il settore immobiliare non ha mostrato segni di ripresa.

Il calo dei consumi

Un altro grosso nodo da sciogliere riguarda i consumi privati. A causa dell’alto tasso di disoccupazione giovanile (15%) e delle incertezze riguardo alla situazione economica, il Demarker dei consumi privati si è indebolito. Non a caso la Cina è andata in deflazione per ben quattro mesi. Il calo della domanda spinge le aziende a ridurre la produzione e praticare degli sconti per evitare l’accumulo delle scorte. Tutto ciò agisce al ribasso sui loro profitti aumentando le difficoltà.

Lo scenario geopolitico

La situazione complessiva a livello geopolitico non aiuta la Cina, che ha sempre avuto nelle esportazioni un importante leva per la crescita. Nel 2023 l’export ha riconosciuto la prima contrazione dal 2016, anche per via delle tensioni con gli Stati Uniti che hanno ridotto il commercio tra le due maggiori economie mondiali.
Se è vero che contemporaneamente gli indicatori di volume degli scambi tra Cina e Russia si sono irrobustiti, è altrettanto vero che questo non basta a compensare il calo dei rapporti con gli Stati Uniti. Peraltro il calo si è registrato anche nei confronti dell’Unione Europea, cosa che aggrava ulteriormente la situazione.

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