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18 Luglio 2019

Comunicati

Gruppo Green Power: efficientamento energetico e rinnovabili

Gruppo Green Power si impegna pubblicamente a diffondere consapevolezza sui temi legati alla lotta per il clima e per un contenimento di emissioni nocive e temperatura media globale.

Gruppo Green Power - biografia professionisti e aziende

Gruppo Green Power e gli ultimi allarmanti dati sui cambiamenti climatici

Il climate change è una delle maggiori battaglie che vedrà il mondo globalizzato coinvolto nel corso del XXI secolo. Le fonti di approvvigionamento energetico di origine non fossile rappresentano però un modo utile per tentare di risolvere la problematica. In quanto autentica minaccia per la vita sulla Terra, Gruppo Green Power si rende ambasciatore dell’efficientamento energetico per mantenere sotto una certa soglia il surriscaldamento climatico e per utilizzare l’energia in modo intelligente, approfittando di fonti non inquinanti per riscaldare, raffreddare e per ogni attività giornaliera. Il global warming ormai in atto ha conseguenze sempre più devastanti per gli ecosistemi, la salute dell’uomo e anche l’economia. A tal proposito, l’Annuario dell’Ispra ci ricorda che il 2017 è stata la seconda annata più secca in Italia, seconda solamente al 2001, da quando si hanno calcoli e numeri disponibili, ovvero dal 1961. L’ammontare di pioggia caduto nel 2017 è stato di quasi un quarto inferiore alla media, mentre il termometro ha segnato 1,30 gradi centigradi in più, superando di 0.1 gradi la temperatura nel resto del globo. Come ben noto anche a Gruppo Green Power, questi fenomeni atmosferici hanno luogo in seguito all’immissione nell’atmosfera di ingenti quantitativi di gas a effetto serra, che a loro volta sono il prodotto finale dell’impiego di combustibili fossili per la produzione energetica.

L’impegno di Gruppo Green Power per la consapevolezza sul climate change

Tali manifestazioni estreme sono autentici campanelli d’allarme e hanno come ulteriore conseguenza l’alternarsi di siccità e fenomeni torrenziali. In questo senso, il 2018 è stato particolarmente infelice per quanto concerne il patrimonio boschivo e forestale italiano, messo in seria difficoltà dalla tempesta “Vaia”, calamità frutto di emissioni inquinanti impattanti. Alla luce dell’estremizzazione di tali fenomeni, Gruppo Green Power saluta positivamente e con pieno supporto l’impegno profuso dal Ministero dell’Ambiente attraverso le proprie iniziative e i propri progetti a scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle potenziali dannose conseguenze dell’inquinamento derivante dall’impiego sistematico di combustibili fossili. L’efficientamento energetico e lo sviluppo sostenibile sono le parole chiave di Gruppo Green Power, che promuove l’impegno pubblico per la riduzione in percentuale significativa delle emissioni nocive, proteggendo la salute della Terra e delle generazioni a venire. Tale mission non è altro che la base di un percorso atto a garantire le migliori soluzioni sul mercato italiano che riescano a coniugare alta qualità, risparmio energetico e a fare della Terra un luogo abitabile per tutti.

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Comunicati Etica e Società Salute e Benessere

I convegni e workshop di AiFOS ad Ambiente Lavoro 2019

Comunicato Stampa

I convegni e workshop di AiFOS ad Ambiente Lavoro 2019

Dal 15 al 17 ottobre l’Associazione AiFOS organizza ad Ambiente Lavoro di Bologna numerosi convegni e workshop: logistica, rischio chimico, sicurezza eventi, vie respiratorie, processi formativi, multitasking, manager HSE, diversity management, …

 

Come ogni anno e con tutta la forza dell’esperienza accumulata in questi anni, di organizzazione di eventi, di elaborazione di nuovi strumenti di formativi, di ricerche e monitoraggi, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) partecipa alla manifestazione “Ambiente Lavoro” che si terrà a Bologna dal 15 al 17 ottobre 2019 presso il quartiere fieristico.

Ricordiamo che “Ambiente Lavoro”, il Salone della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, è ormai uno dei punti di riferimento per gli operatori del settore e un’occasione preziosa per un’Associazione come AiFOS per presentare nuove strategie di prevenzione e formazione e promuovere e diffondere una reale cultura della sicurezza.

 

I convegni di AiFOS ad Ambiente Lavoro 2019

L’Associazione AiFOS ad “Ambiente Lavoro” presenta due diversi convegni.

 

Convegno – Rischio chimico: buone prassi ed esperienze di prevenzione

AiFOS in qualità di partner nazionale della Campagna Europea salute e sicurezza nei luoghi di lavoro propone un convegno relativo alla delicata tematica rischio chimico negli ambienti di lavoro. L’intento è quello di sensibilizzare i partecipanti circa questo problema molto diffuso e di illustrare esperienze di buone prassi circa la gestione del rischio connesso.

Martedì 15 ottobre – 14.00/17.00

Sala da definire – Pad. 21/22

Convegno gratuito riservato a massimo 100 partecipanti con iscrizione obbligatoria.

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 2), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS

 

Convegno – La sicurezza tra eventi e manifestazioni

A seguito dei fatti di cronaca verificatisi negli ultimi anni riguardanti la safety e la security nel corso di eventi sportivi, musicali e di pubblico interesse, diviene sempre più importante comprendere quali siano le competenze che i tecnici del settore debbano sviluppare in tale ambito. Il convegno si pone l’obiettivo di ampliare le conoscenze dei partecipanti circa il quadro normativo di riferimento, le relative opportunità nel settore manifestazioni/eventi e le attività di plan, monitoring, review che occorre espletare per una buona gestione delle molteplici attività che si realizzano durante un evento pubblico.

Mercoledì 16 ottobre – 14.00/17.00

Sala da definire – Pad. 21/22

Convegno gratuito riservato a massimo 100 partecipanti con iscrizione obbligatoria.

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 1), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS

 

I workshop di AiFOS ad Ambiente Lavoro 2019

Sono dieci i workshop organizzati a Bologna dall’Associazione AiFOS su diversi temi in materia di gestione della salute e sicurezza sul lavoro.

 

Workshop – Logistica di magazzino: manutenzione periodica e verifica delle scaffalature

Durante il workshop verranno fornite indicazioni sulla gestione di un magazzino, sulla manutenzione delle scaffalature e sui metodi di segnalazione delle anomalie e dei danneggiamenti. Si farà luce sulla nomina e formazione del responsabile della sicurezza dell’attrezzature di immagazzinaggio e del responsabile tecnicamente competente per svolgere le ispezioni periodiche.

Martedì 15 ottobre – 9.15/11.15

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 2), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – I processi cognitivi nella sicurezza sul lavoro

Creare una solida cultura della sicurezza significa porre l’attenzione non solo sugli aspetti tecnici del lavoro, ma soprattutto sui processi cognitivi. Dietro ad un atteggiamento apparentemente attento del lavoratore si potrebbe individuare, invece, un automatismo psicologico non sempre consapevoli che determina azioni che permettono, da un lato di compiere svariate attività lavorative, ma possono anche determinare i cosiddetti infortuni comportamentali.

Martedì 15 ottobre – 11.30/13.30

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 3), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – La flessibilità come opportunità: nuove forme contrattuali

Lo scopo del workshop è comprendere quali siano le regole di riferimento e le migliori procedure di gestione della salute e sicurezza nel lavoro agile, con particolare riguardo alla necessità di valutare i rischi prevenzionistici della prestazione lavorativa svolta all’esterno rispetto alla sede usuale di lavoro.

Mercoledì 16 ottobre – 9.15/11.15

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 1), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – Lo speaker efficace

La comunicazione è uno dei fattori cardine nel campo della salute e sicurezza sul lavoro. Un formatore dotato di talento è in grado di emozionare e coinvolgere i propri interlocutori. Il carisma è la forza di attrazione che una persona produce sugli altri attraverso i suoi comportamenti, la sua storia e il suo modo di relazionarsi.

Mercoledì 16 ottobre – 11.30/13.30

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 3), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – Il FIT-TEST: la protezione efficace delle vie respiratorie

I DPI per le vie respiratorie sono considerati di terza categoria, hanno quindi la funzione di proteggere il lavoratore da danni gravi o permanenti e dal rischio di morte. Dopo aver individuato il DPI più idoneo è necessario passare alla fase di validazione dello stesso ed all’addestramento dei lavoratori. La prova di tenuta tramite FIT-TEST è in grado di valutare se il DPI scelto abbia un’aderenza corretta sul viso del lavoratore e quindi se sia in grado di proteggerlo adeguatamente dai rischi presenti. Il FIT- TEST permette anche al lavoratore di apprendere il modo corretto di utilizzo del dispositivo fornito.

Mercoledì 16 ottobre – 14.30/16.30

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 2), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – La gestione dei processi formativi: dall’analisi dei bisogni alla verifica delle ricadute formative

L’efficacia della formazione si concretizza nel trasferimento al lavoro di quanto appreso e nell’uso delle conoscenze e delle capacità in maniera coerente con gli obiettivi dell’organizzazione. Il corso si propone, attraverso un percorso metodologico, di verificare quanto l’iniziativa formativa sia stata efficace per lo sviluppo ed il miglioramento delle competenze in termini di apprendimento, variazione positiva dei comportamenti, gradimento e di quantizzare, attraverso appositi ed appropriati indicatori, il miglioramento del livello di performance dell’organizzazione aziendale raggiunto a distanza di tempo grazie all’iniziativa formativa.

Mercoledì 16 ottobre – 9.30/11.30

Saletta AiFOS – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 3), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – Multitasking: valore o rischio per il lavoratore?

Il workshop analizza come nascono le worst practices ed evidenzia, attraverso esercizi metaforici, alcune modalità per arginare le attività limitanti/negative così da poterle sostituirle con quelle positive e coerenti per promuovere operativamente il miglioramento della salute e sicurezza nel proprio contesto lavorativo.

Giovedì 17 ottobre – 9.15/11.15

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 3), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – Il manager HSE: formazione e ruolo

A distanza di alcuni mesi dall’entrata in vigore della norma UNI 11720:2018 è giunto il momento di fare chiarezza sulla figura del manager HSE – Health, Safety Environment. Il gruppo di Lavoro UNI ha identificato un percorso formativo per la qualificazione di tale figura che prevede il raggiungimento di un monte ore minimo in ciascuna delle cinque aree di riferimento: area organizzativa e gestionale, area giuridica, area sicurezza sul lavoro, area salute occupazionale ed area ambientale. Durante il workshop si entrerà nel merito della questione e nei contenuti della norma.

Giovedì 17 ottobre – 11.30/13.30

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 1), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – Diversity Management: un’opportunità per un’organizzazione sana e produttiva

Le formatrici si soffermeranno su ricerche, dati e strumenti, anche normativi, che possono rendere un’organizzazione più sana, sicura e produttiva, proprio grazie alla adeguata gestione di ciò che è diverso, con interventi mirati a rafforzare la cultura di appartenenza, a fornire strumenti pratici che migliorino anche le relazioni interpersonali e quindi riducano lo stress percepito.

Giovedì 17 ottobre – 14.30/16.30

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 2), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

 

Workshop – Yin e Yang della sicurezza: comunicare in modo dinamico e integrato

Quando si parla di sicurezza spesso ci si imbatte nella logica degli opposti, le dissonanze del sistema secondo cui c’è antitesi tra dire e non dire, tra produzione e sicurezza, tra formazione teorica ed esperienziale. Come uscirne?

Giovedì 17 ottobre – 10.30/12.30

Saletta AiFOS – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 3), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Ricordiamo che i workshop sono riservati a massimo 30 partecipanti con iscrizione obbligatoria e pagamento della quota di partecipazione pari a € 20,00.

 

Questo è il link per avere informazioni e iscriversi agli eventi:

https://aifos.org/home/eventi/fiere/ambiente_lavoro_2019

 

 

Alla manifestazione modenese AiFOS sarà presente anche con uno stand espositivo dedicato ai soci, alle aziende e a tutti coloro che vogliano conoscere le attività di questa realtà associativa.

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it   – [email protected]  – [email protected]

 

 

18 luglio 2019

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Gli alpini di domani nascono in 15 giorni

Ricominciare dai più piccoli, trasmettere loro valori veri e genuini quali lealtà, collaborazione, impegno e attenzione verso il prossimo.  Questi gli obiettivi alla base del Campo Scuola Giovani Alpini di Almenno San Bartolomeo allestito dal 12 al 28 luglio 2019, 24 ore su 24 in via Campino, località Colombaia grazie all’organizzazione del Gruppo Alpini e del nucleo di Protezione Civile di Almenno San Bartolomeo, in collaborazione con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, l’Associazione Nazionale Alpini, la Sezione ANA di Bergamo,  il Comune di Almenno San Bartolomeo, Humanitas Gavazzeni, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo  e Ospedale da Campo Nazionale Alpini, con il patrocinio della Regione Lombardia.

Dall’alba al tramonto i ragazzi potranno condividere una quotidianità fatta di piccoli gesti e grandi valori, un’esperienza focalizzata sulla crescita della persona e sulla condivisione di uno stile di vita, quello dell’alpino, che deve essere tramandato alle generazioni future.

Nato nel 2011 con 62 ragazzi, il Campo Scuola Giovani Alpini di Almenno San Bartolomeo oggi conta 560 iscritti tra i 9 e i 14 anni, dalla quinta elementare alla terza media.

“Il Campo Scuola Giovani Alpini non è una semplice vacanza in tenda, ma un’avventura durante la quale gli educatori adulti attraverso il gioco faranno vivere alle piccole penne nere un’autentica esperienza di addestramento alpino– spiega Domenico Donghi, capogruppo e responsabile della Protezione Civile di Almenno San Bartolomeo.

Un addestramento completo che, grazie al supporto e al duro lavoro di volontari e educatori, vuole trasmettere ai più piccoli un modo diverso di vivere la comunità e di relazionarsi con i coetanei. Un percorso che vuole avvicinare i ragazzi al mondo degli alpini e perché no aiutarli ad intraprendere un addestramento che li porti dal campo scuola fino all’Esercito Italiano.

Tra orienteering, arrampicata e bivacco alpino i ragazzi si dedicheranno anche alle semplici attività da campo come montaggio e smontaggio tende, nodi e imbragature e difesa personale.

Ma non solo, grazie alla collaborazione con Humanitas Gavazzeni, che dal 2016 affianca il gruppo Alpini di Almenno nell’organizzazione di questa esperienza formativa e in rete con l’ospedale Papa Giovanni e la Croce Azzurra, i giovani alpini potranno contare anche sull’Ospedale da Campo Nazionale Alpini, fiore all’occhiello della sanità italiana.

Una tenda sarà riservata al PM postazione medica da campo che fornisce assistenza con medici e infermieri per tutta la durata dell’iniziativa: un ambulatorio con tutto l’occorrente per il primo soccorso con due brandine/letti, una degenza con 8 brandine/letti, un collegamento diretto con il Pronto Soccorso Pediatrico dell’ospedale Papa Giovanni e il presidio di un’ambulanza della Croce Azzurra.

Un’organizzazione affidata al dott. Nicola Gaffuri, medico gastroenterologo, responsabile in Humanitas Gavazzeni di Bergamo dell’endoscopia digestiva e gastroenterologia, volontario come tutti gli altri operatori in questa avventura, sottolinea: “Siamo un ospedale da campo per i più piccoli, ma anche per le tante persone che lavorano a questa importante iniziativa.Possiamo contare su 6/8 medici che coprono la giornata dalle ore 8 alle ore 20, provenienti da Humanitas Gavazzeni e Ospedale da campo Ana, e su una decina di infermieri coordinati da Jadranka Marinkovic, coordinatrice infermieristica di Humanitas Gavazzeni, che coprono invece a turno le 24 ore, che arrivano da Humanitas Gavazzeni, ASTT Papa Giovanni e Ospedale da campo Ana”.

Martedì 16 luglio 2019 alle 10.00 il Campo Scuola Giovani Alpini aprirà le proprie porte per accogliere e raccontare la routine quotidiana del campo. Alla presentazione prenderanno parte il Gen. C.A. Claudio Berto, Comandante Truppe Alpine, il Dott. Andriano Crugnola, Direttore Generale ANA, Pietro Foroni, Assessore al Territorio e Protezione Civile di Regione Lombardia e il Dott. Angelo Borelli, Capo DPC Regione Lombardia.

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ZUIN “HANNAH BAKER” l’ultimo singolo estratto dall’album “Per tutti questi anni”

Se cura e dolore sanno essere due volti di una stessa medaglia, il cantautore rock lancia questo brano come una moneta che resta in bilico fra un groove risoluto e una schiva malinconia.

 

Ph: Chiara Muscarà

 

Hanna Baker è un personaggio, un simbolo, uno stato d’animo.

È quando l’amore non ti fa pensare ad altro, quando ti fa stare così bene e così male allo stesso tempo da sentirti malato, dal sentire la necessità di una cura, di qualcuno che ti aiuti.

Di notte, di giorno, nei momenti tristi e in quelli felici l’unica cura è lei o più semplicemente te stesso.

A volte la solitudine è l’unico modo per riscoprirsi.

 

 

Il singolo è l’ultimo estratto dall’album Per Tutti Questi Anni:

 

«Questo disco racchiude i miei primi 30 anni di vita, i ricordi di infanzia, il rapporto con la mia famiglia, parla di sogni, di amicizia, di amore e di paure, è il disco più personale che potevo scrivere.

Ho iniziato a scrivere queste canzoni in un momento di spaccatura, di cambiamento nella mia vita, il momento giusto per mettermi a nudo ed esorcizzare le mie paure, per prendere forza dalle mie insicurezze. Per questo motivo ho voluto tenere un approccio molto spontaneo alla struttura, agli arrangiamenti, alle liriche, per permettere alle persone che lo ascoltano un facile accesso alle mie esperienze nella speranza ritrovino qualcosa di loro stessi nelle mie canzoni.» Zuin

 

DICONO DI LUI

 

“Per Tutti Questi Anni è un lavoro all’insegna di una ben misurata alternanza tra dolcezza e rabbia, quest’ultima ben espressa da una voce graffiante, messa al servizio di brani ricchi di vigore e pathos”. Rumore

 

“Oscillando tra un sogno e una paura, si delinea l’evoluzione di un ragazzo adolescente che diventa uomo, senza più alcuna ferita sulle mani, ma pieno di squarci sul cuore”. ExitWell

 

“Zuin ci offre quindi un bel disco di canzoni come non se ne ascoltavano da un po’, si muove sulle linee del rock e del folk, affondando le mani nel cantautorato, ma risultando moderno senza bisogno di avvicinarsi alle mode del momento e per questo ha tutte le carte in regola per durare nel tempo”. Nonsense Mag

 

“Un disco che ha un ruolo importante: è una guida, è come un fratello maggiore con cui possiamo aprirci e raccontarci con sincerità, perché sappiamo che non ci giudicherà”. LaMusicaRock.com

 

“Graffiante e capace di trasgredire al cliché di questa tendenza omologante che troviamo facilmente in tutti questi nuovi cantautori della scena italiana”. Blog della Musica

 

RADIO DATE: 24 MAGGIO 2019

PUBBLICAZIONE ALBUM: 23 novembre 2018

 

ETICHETTA: Volume!

 

BIO

Zuin è un progetto nato nel 2016 con la voglia di raccontare storie, sentimenti e sensazioni. Fin da subito per Zuin inizia un never-endig tour, chitarra e voce, che lo porta a suonare su palchi importanti e come supporter di artisti di punta della scena musicale indipendente italiana. Nell’aprile 2017 partecipa alla finale di Special Stage di Officine Buone, ricevendo il Premio Social, fino ad arrivare nel 2018 al prestigioso palco del Primo Maggio a Roma come uno dei tre vincitori del contest 1MNext.

Con l’etichetta VOLUME! pubblica tre singoli: Fantasmi (maggio 2017), Oh mio Dio! (novembre) e a giugno 2018 Io non ho paura, title track dell’ep eponimo contenente i tre brani pubblicati più l’inedito Credimi. Tutti i brani sono realizzati con la collaborazione artistica di Claudio Cupelli (produttore artistico e co-arrangiatore dei brani), e i tre singoli sono accompagnati dai relativi video in premiere su prestigiosi portali e raggiungono la TOP 20 della Indie Music Like, classifica di gradimento delle radio indipendenti italiane. Il 20 novembre esce Bianco (cantata in coppia con Daniela D’Angelo) che anticipa di qualche giorno l’uscita del disco d’esordio PER TUTTI QUESTI ANNI sempre con l’etichetta VOLUME! Dopo “Monza Saronno”, il nuovo singolo è “Hanna Baker”.

 

Contatti e social

Zuin

Facebook www.facebook.com/zuinofficial

Instagram @zuin_zuin

YouTube https://bit.ly/2TwLHU4

Volume!

Facebook www.facebook.com/volumedm

Instagram volume_label

 PH by Chiara Muscarà: https://www.chiara-meierhofer-muscara.com/

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I Folkabbestia “Il fricchettone 2.0” è la rielaborazione della storica canzone “U’ frikkettone” a 25 anni dall’uscita del brano

I Folkabbestia insieme a Finaz ed Erriquez della Bandabardò e Dudu e Fry dei Modena City Ramblers, colorano, tra tradizione irlandese e rock’n’roll, una nuova versione del brano che, cantato in dialetto pugliese, toscano ed emiliano, diventa un vero e proprio inno all’unità del popolo italico. 

Ultimissime dal Canalone Folk! I Folkabbestia dopo 25 anni di onorata carriera non ne vogliono più sapere di fare i fricchettoni! Secondo alcune indiscrezioni i componenti della band pugliese hanno smesso di vivere una vita obliqua, randagia e dedita alla crapula e hanno finalmente messo la testa sulle spalle. Come testimonianza di questo storico avvenimento sono stati invitati alcuni amici di vecchia data, Finaz ed Erriquez della Bandabardò e Dudu e Fry dei Modena City Ramblers. Tutti insieme hanno suonato e intonato una nuovissima versione dell’evergreen “U’ Frikkettone”. La tradizione irlandese abbraccia il rock and roll e “Il fricchettone 2.0” cantata in dialetto pugliese, toscano ed emiliano si accinge a diventare un inno all’unità del popolo italico oltre che il tormentone estivo del 2019. 

“Il fricchettone 2.0” è la rielaborazione della canzone “U’ frikkettone” pubblicata dalla band nel primo album “Breve saggio filosofico sul senso della vita” nel 1998, considerata tra le più rappresentative del gruppo. “U frikkettone” nasceva originariamente come la rivisitazione in dialetto barese di una famosissima canzone irlandese “The wild rover”. Il vagabondo selvaggio della ballata irlandese diventava, nella versione dei Folkabbestia, u’ frikkettone, cioè un personaggio anticonformista, stravagante, contestatore, dedito alla crapula e al vagabondare, tiratardi e dormiglione che, dopo una vita obliqua e randagia, decideva di tornare a casa da mamma e papà per ricevere in cambio una buona tazza di tè. Oggi, in questa nuova versione del 2019, realizzata per celebrare i 25 anni della composizione della canzone, l’arrangiamento si fa più rock e più orchestrale, con l’aggiunta di numerosi temi strumentali in stile irlandese composti per l’occasione.  Il testo si arricchisce inoltre di due interventi in dialetto emiliano e toscano. U’ frikkettone in barese diventa Il fricchettone 2.0 in italiano. Alcuni componenti dei Modena City Ramblers e della Bandabardò, in nome di una antica amicizia con i Folkabbestia, hanno collaborato al progetto come ospiti speciali. Finaz e Fry hanno impreziosito il brano con la chitarra e il violino, Erriquez e Dudu hanno rielaborato il testo nei loro rispettivi dialetti e cantato insieme a Lorenzo e Osvaldo dei Folkabbestia. Al progetto si sono uniti anche vecchi membri della band e nuovi amici. In questo clima attuale di divisione, paura e sospetto verso gli altri, i musicisti più “fricchettoni” d’Italia si ritrovano ognuno con il proprio dialetto per cantare tutti insieme un nuovo inno alla pace e alla fratellanza. “Fricchettoni di tutto il mondo unitevi!”.

I Folkabbestia sono una vera festa itinerante, un viaggio su una sedia a dondolo tra territori balcanici, paesaggi irlandesi e calore pugliese. Ogni loro concerto è un’immersione nella tradizione italiana, stropicciata con fantasia, ironia e mutazioni stilistiche che spaziano dal folk al rock, dalla canzone d’autore a quella popolare, dallo ska al punk. Sono inoltre entrati nel “Guinness dei primati” come detentori del record per l’esibizione musicale più lunga del mondo, suonando la stessa canzone per 30 ore di seguito. 

Il video è stato scritto da Lorenzo Mannarini per la regia di Andrea Larosa/Lucerna Films. Animazioni: Etienne Visora, Executive Producer: Beppe Platania.

 

 

ETICHETTA: NRG Coop

Radiodate: 31 maggio 2019

 

BIO:

Sono parecchie le curiosità da ricordare quando si parla dei Folkabbestia, dalla ormai famosa “30 ore”, esibizione ininterrotta della stessa canzone per entrare nel Guinness dei primati, tenuta presso l’Auditorium Demetrio Stratos a Milano e trasmessa in diretta da Radio Popolare, alla partecipazione di prestigio come la diretta del settembre 2003 per la BBC da Milano durante l’incontro per le qualificazioni mondiali di calcio Italia – Galles, alla colorita performance al Mantova Musica Festival del 2004 dove i “nostri” si presentano vestiti da carte napoletane, al concerto a sostegno dei lavoratori della Fiat Sata di Melfi (PZ), alla marcia per la pace Perugia-Assisi, al concerto per il Social Forum Europeo tenutosi a Firenze nel 2002, al Festival Interceltico di Lorient (Francia), al Mostar Intercultural Festival (Bosnia), ad Arezzo Wave, a Santarcangelo dei Teatri, al Raduno di Caterpillar fino ad un tour “tedesco” con tappe in Germania, Svizzera, Austria che culminano in uno strepitoso concerto al Zapata Cafè di Berlino. Nel settembre 2005 vengono anche invitati da Luciano Ligabue a suonare al mega concerto del campo volo di Reggio Emilia e con l’uscita di ”25-60-38” i Folkabbestia raggiungono l’apice delle collaborazioni prestigiose duettando con Franco Battiato nel rifacimento de “L’avvelenata” di Francesco Guccini, e con Caparezza ed Erriquez (Bandabardò) in “Tre Briganti e Tre Somari”. Nel 2006 vincono il “Premio Carosone” e nel 2008 il premio “Matteo Salvatore”. Nel 2008 esce “Il segreto della felicità”. La canzone “Il sogno di Mhedy” è candidata al Premio Amnesty Italia 2009. Nel 2010 viene pubblicato dalla Sunny Cola / Universal l’album “Girano le pale”. Nel 2011 partecipano alla trasmissione televisiva “Radici” sull’emittente Telenorba e alla trasmissione “Chi se ne frega della musica” sull’emittente nazionale DeeJay TV. Nel corso dell’estate il “Girano le pale tour” li vede impegnati in numerose date in tutta Italia e tra agosto e settembre in Portogallo con la partecipazione al Festival Sete Sois Sete Luas. Nel 2013 alcune loro canzoni sono inserite nella colonna sonora del film di Vito Cea con Uccio De Santis “Non me lo dire”. Nel 2016 pubblicano il singolo “Nel fondo dello stivale” e partecipano allo Sziget Festival di Budapest. Nel 2017 esce il singolo “La baraonda” e l’EP “GIRAMONDI” con cinque canzoni inedite. Il gruppo prosegue il tour in tutta Italia presentando in anteprima i nuovi brani ed i vecchi classici del loro repertorio. Nel 2018 partecipano a Irlanda in Festa a Bologna e nel 2019 al concerto del Primo Maggio a Napoli. A settembre del 2019 pubblicheranno il nuovo EP I Folkabbestia 2.0. Anticipato dall’uscita a maggio del singolo Il fricchettone 2.0.

 

Discografia:

2017 EP “Giramondi” – FOLKABBESTIA/MANINALTO/BELIEVE

2010 “Girano le pale” – SUNNY COLA /UNIVERSAL

2008 “Il segreto della felicità” – UPR/EDEL

2006 “25 60 38 Breve saggio sulla canzone italiana” – UPR/EDEL

2005 “’Perche, 44 date in fila per tre col resto di due” – UPR/EDEL

2003 “Non è mai troppo tardi per avere un’infanzia felice” – UPR/EDEL

2000 “Se la rosa non si chiamerebbe Rosa, Rita sarebbe il suo nome” – UPR/VENUS

1998 “Breve saggio filosofico sul senso della vita” – FOLKABBESTIA

 

I Folkabbestia sono:  

Lorenzo Mannarini: voce, chitarra e armonica a bocca

Francesco Fiore: basso elettrico

Nicola De Liso: batteria

Osvaldo Laviosa: violino e cori

Michele Sansone: fisarmonica e cori

 

Contatti e social

Facebook: https://it-it.facebook.com/pages/category/Performing-Arts/Folkabbestia-55882030954/

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Tonino Carotone e il Coro dell’Antoniano “Solcando le onde”

L’artista internazionale e il complesso infantile fra i più celebri al mondo danno vita ad un brano che disegna in musica, attraverso il linguaggio puro e colorato dei bambini, il tema sociale dell’immigrazione.

“Solcando le onde” è il nuovo singolo di Tonino Carotone accompagnato dal Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano, diretto da Sabrina Simoni. Una canzone che affronta l’argomento migranti, con un focus particolare sul Mediterraneo. Un testo adatto anche ai bambini che racchiude poetica ed umanità.

«Non potrò mai dimenticare e mai dimenticherò quelle tristi, orribili e spaventose immagini trasmesse dal telegiornale. Centinaia di migliaia di persone seppellite da escavatori in fosse comuni. Sono seguiti milioni di rifugiati, in fuga senza niente pur di avere salva la vita. Era il 1994 in Ruanda dove guerra civile tra le etnie Hutu e Tutsi si trasformò in uno enorme genocidio. Per la prima volta nella storia venivano trasmesse questo tipo di immagini ed io osservavo quella tragedia dalla piccola televisione nella mia cella; ero in galera condannato per antimilitarismo, per aver disertato la leva e lottato insieme ai miei compagni per il movimento pacifista. Venticinque anni dopo tante persone, tanti esseri umani disperati stanno fuggendo dalla fame, dalla morte, dalla guerra, lasciandosi indietro tutto, per un po’ di speranza, con il rischio di affogare, non solo in mare ma anche nell’inumana indifferenza della nostra società “civilizzata”, troppo abituata a vedere questo tipo di tragedie in televisione. La solidarietà è un importantissimo valore che rende più’ grande un popolo e l’umanità tutta». Tonino Carotone

Gli appuntamenti Live in programma:

08/06/2019 – Milano – Legend

24/06/2019 – Sora (FR) – Piazza

19/07/2019 – Vicenza – JamRock Festival

03/08/2019 – Monte Scaglioso (MT) – St. Rock Festival

15/08/2019 – Montemilone (PZ) – Ndruzz Festival

19/10/2019 – Bologna – Estragon – Partirò’ per Bologna

12/12/2019 – Athene (Grecia) – Christmas Theatre

CREDITS

Radio date: 31 maggio 2019

Artista: Tonino Carotone e il Coro Dell’antoniano
Titolo Brano: Solcando Le Onde
Etichetta: Maninalto!

Distribuzione: Digital Stores
Durata: 2′ 58”
Prodotto da: Giuliano Ciabatta

Testo: Tonino Carotone e Giuliano Ciabatta

Musica: Giuliano Ciabatta

Edizioni: Edizioni Musicali Antoniano dei Frati minori
Edizioni: Associazione Culturale Baldoria Edizioni Musicali

Foto di copertina: Mario Rota

BIO – TONINO CAROTONE

Antonio De La Cuesta in arte Tonino Carotone è un artista internazionale già culto. Nasce a Burgos nei Paesi Baschi e cresce in un sobborgo di Pamplona ascoltando la Radio e guardando la TV. Assorbe cosi le melodie dei varietà e delle pubblicità, scoprendo la musica di Luis Aguila, Trini Lopez, Peret, ed anche di Mina, Rita Pavone, Albano & Romina, Adriano Celentano. Prende il look da Fred Buscaglione ed il cognome d’arte da Renato Carosone con il quale ha registrato una indimenticabile versione di “Tu vuò fa l’americano”. Arriva in Italia per la prima volta nel 1995 ma raggiunge il successo del grande pubblico solo nel 2000 con l’album “Mondo difficile” che diventa subito Disco D’Oro. Negli anni ha collaborato con Manu Chao, Eugene Hùtz (Gogol Bordello), Erriquez (Bandabardò), Pietra Montecorvino, Locomondo, Arpioni, Zibba, Vallanzaska, Piotta, Pietra Montecorvino, Roy Paci e tanti altri. Nel 2003 pubblica “Senza Ritorno”. Ha partecipato come ospite in diverse trasmissioni televisive, da “Parla con me” di Serena Dandini al “Festivalbar” da “Chiambretti Night” di Piero Chiambretti a “Francamente me ne infischio” di Adriano Celentano. Su di lui e con lui nel 2006 Federico Traversa scrive il libro “Il maestro dell’ora brava” per le Edizioni Chinaski. Riceve il premio come miglior artista straniero al Premio Carosone al teatro Politeama di Napoli. Nel 2008 pubblica l’album “Ciao Mortali”. Nel 2009 partecipa al Concertone del 1° Maggio a Roma con la Bandabardò. Si esibisce spesso in Italia, Spagna, Grecia, Cile, Argentina (durante il tour degli stadi con Manu Chao), Messico, Russia. In Grecia ha un ottimo successo come in Italia e canta addirittura allo Stadio Olimpico di Atene. Riceve l’invito da Emir Kusturica a partecipare al suo “Film & Music Festival”. Dal 2014 firma con Maninalto! Nel 2015 è premiato al Festival del cinema dell’Havana per delle sonorizzazioni. Suoi i brani nel film “Il Ricco, il povero e il maggiordomo” di Aldo, Giovanni e Giacomo. Nel 2018 pubblica due nuovi brani: “L’amore non Paga” e “Vita Clandestina”. Quest’ultimo vede tra gli autori Nina Zilli ed entrambi sono prodotti artisticamente da Alborosie nel suo studio in Jamaica. Partecipa al film “Il cobra non è” di Mauro Russo, con cui gira anche il videoclip “L’amore non paga”. E’ ospite del suo amico Vinicio Capossela allo “Sponz Festival”. Nel 2017 viene battezzato “cittadino romagnolo nel Mondo” proprio dalla famiglia Casadei, per l’interpretazione in spagnolo del celebre successo “Romagna Mia”. Da sempre sensibile alle problematiche dei diritti umani e civili è stato uno dei primi renitenti alla leva nei Paesi Baschi, subendone purtroppo tutte le conseguenze. Nel 2018 però a Pamplona, più di venti anni dopo, viene intitolato a lui ed a tutti gli obiettori di coscienza un monumento ed un parco che ricorda i combattenti per la pace, considerato unico al Mondo nel suo genere. E’ ospite nel nuovo disco di Elisa con una introduzione del brano “L’Estate e’ gia’ fuori”. Nel 2019 per Maninalto! pubblica “Solcando le onde” che canta insieme al Coro dell’Antoniano. E’ in lavorazione il suo ultimo album che vedrà la luce nel autunno 2019.

IL CORO DELL’ANTONIANO

Il Piccolo Coro “Mariele Ventre”, complesso corale infantile tra i più celebri del mondo, è l’istituzione più nota e caratterizzante dell’Antoniano di Bologna. Fondato da Mariele Ventre nel 1963 a Bologna, festeggia nel 2019 cinquantaseianni di attività annoverando tra le sue esperienze 61edizioni dello Zecchino d’Oro, incontri con i più importanti protagonisti della scena musicale nazionale ed internazionale quali Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli, Richard Attemborough, Peter Ustinov, gli Stadio, Irene Grandi, i Nomadi, Zucchero, Giorgio Gaber, Iva Zanicchi, Massimo Ranieri, Albano,KatiaRicciarelli,Red Canzian, Raffaella Carrà e J-Axoltre a un’intensa attività discografica e concertistica in Italia e all’estero, con partecipazioni a trasmissioni televisive e produzioni audiovisive.

Contatti e social

Tonino Carotone sul Web:

Facebook: https://www.facebook.com/toninocarotoneofcial

Instagram: https://www.instagram.com/tonino_carotone_official/

Management & Booking
Maninalto! – [email protected]www.maninalto.org

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FRANCESCO COLOMBO “COME BABY COME” è il nuovo singolo del cantautore e musicista varesotto

Il primo brano estratto dall’album THE LONER AND THE WINDING ROADS è una canzone r&b romantica, profonda e viscerale che tratta dell’assenza della persona che si ama nella propria vita.

Come Baby Come è un brano di matrice schiettamente soul e r&b dal suadente incedere in 6/8. Il testo affronta la mancanza della donna amata, resa ancora più viscerale e sofferta dalla ripetizione quasi ossessiva dei versi principali. Come il resto dei brani del disco, la canzone è stata composta, registrata, eseguita in tutte le sue parti strumentali e vocali da Francesco Colombo; ad eccezione della batteria, suonata da Massimiliano Salina, che spesso accompagna l’artista in trio nelle esibizioni live.

Il disco The Loner And The Winding Roads ha una chiara impronta soul e r&b. Dall’r&b di Come Baby Come, si procede agilmente dal soul più classico (Be My Woman, Invisible), a quello più moderno (Blood And Lime, Roses In My Veins, Behind The Border), attraversando anche episodi acustici (Curtains Of White Haze, The End Of The Line, See What We Are), e concedendosi anche un momento strumentale (Moment).

Le scelte melodiche spiccano per forza e orecchiabilità, sostenute da arrangiamenti asciutti in cui i protagonisti indiscussi sono la chitarra e la voce. Il disco è stato interamente composto, eseguito, mixato e prodotto da Francesco Colombo, ad eccezione della batteria, suonata da Massimiliano Salina.

 

Radio date: 24 maggio 2019

Autoproduzione

 

BIO

Chitarrista, cantautore, compositore e cantante varesotto, ha solcato importanti palchi quali l’Hard Rock Café di Roma, Jailbreak Club di Roma, Piper Club di Roma, Getxo Jazz Festival (Spagna), oltre a numerosi club, jazz club e festival. Chitarrista di derivazione jazz e soul, che non disdegna qualche incursione classic rock. Lo stile vocale è marcatamente soul.

Nella sua musica si avverte in primo luogo proprio la radice soul: una soul che guarda verso i classici del genere ma si anima delle nuove tendenze neo-soul. Si percepiscono tratti jazz soprattutto in alcune scelte armoniche e in svariati passaggi solistici. Spiccano le melodie forti, che senza difficoltà si imprimono nelle orecchie di chi ascolta, frutto di chi ha assorbito le melodie dei grandi songwriters e ne subisce felicemente e istintivamente l’influsso nella creazione melodica.

 

Contatti e social

Instagram: francescocolombomusic

Facebook Page: francescocolombomusic

Youtube Channel: Francesco Colombo

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A That’s Mobility 2019 I dati aggiornati sulla Mobilita’ Elettrica in Italia e tante altre novita’

Milano, 15 luglio 2019 – Fervono i preparativi della seconda edizione di THAT’S MOBILITY, la Conference&Exhibition dedicata alla mobilità elettrica organizzata da Reed Exhibitions Italia in partnership con l’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, in calendario dal 25 al 26 settembre 2019 presso il MICO, Centro Congressi di Fiera Milano.

Un nuovo layout espositivo di oltre 45 aziende ad oggi, che offriranno una panoramica su quanto di più innovativo è presente sul mercato, a partire da un’ampia presenza di dispositivi e sistemi di ricarica, servizi di ricarica on demand, soluzioni di storage e di accumulo, multi-utility per finire con i servizi di sharing e relativi accessori. Naturalmente spazio anche ai mezzi di trasporto elettrici come auto, moto, scooter, biciclette a pedalata assistita, ai nuovi mezzi di micro mobilità come hoverboard, monopattini monowheel. Un’area espositiva che andrà ad integrarsi sinergicamente con il ricco programma di workshop che animerà i due giorni di manifestazione.

Qual è il futuro della Smart Mobility in Italia?

Evento clou di THAT’S MOBILITY sarà, il 25 settembre, la presentazione dei dati dell’Osservatorio sulla Mobilità Elettrica nel nostro paese realizzato dall’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano. Osservatorio che da quest’anno ha modificato il nome da e-Mobility report in Smart Mobility Report per meglio identificarsi con una mobilità connessa, condivisa, con nuovi modelli di uso dell’auto e di interazione con la rete fino al possibile paradigma futuro: auto a guida autonoma + car sharing + alimentazione elettrica. Lo Smart Mobility Report 2019 andrà ad approfondire tutti gli aspetti del mercato, grazie alla sua struttura in 6 sezioni: le prime due di inquadramento generale sui numeri e i trend a livello mondiale, europeo ed italiano relativamente ai veicoli ed all’infrastruttura di ricarica; prosegue quindi con un’analisi dell’offerta attuale ed attesa dei principali car maker a livello europeo. La quarta sezione, invece, è dedicata ai modelli di business implementati dai diversi operatori della filiera della mobilità elettrica, anche in questo caso sarà presentato uno scenario sia allo stato attuale che prospettico. Vi sarà quindi un capitolo dedicato all’analisi degli impatti ambientali associato ai veicoli elettrici rispetto ad altre tipologie di “trazione” (in ottica di Life Cycle Assessment). Infine, il Rapporto si chiude con una sezione dedicata agli scenari attesi di sviluppo in Italia, sia dal punto di vista dei veicoli che dell’infrastruttura di ricarica. Dalle prime anticipazioni dell’Rapporto emerge come da gennaio ad oggi le immatricolazioni complessive di auto sono state pari a circa 913.000, in calo di oltre il 4% rispetto al 2018, in forte aumento invece quelle di veicoli elettrici, seppur con numeri assoluti ridotti, pari a 1.587 nel solo mese di maggio, di cui 1.167 veicoli elettrici “puri” – BEV (rispetto alle 921 dell’anno scorso, di cui 609 BEV). Più in dettaglio, sempre da inizio anno, le immatricolazioni complessive di veicoli elettrici sono state pari a 5.481 unità, di cui 3.518 BEV, registrando un +70% rispetto all’anno scorso. I primi dati di scenario confermano come il settore dell’elettrificazione della mobilità, pur rimanendo una nicchia del mercato, sia in generale in grande fermento, andando a coinvolgere non solo le autovetture ma anche altre tipologie di veicoli e aspetti complementari quali l’x-sharing ed il vehicle-grid-integration (VGI).  Alla base di questa crescita c’è sicuramente il dispositivo dell’ecobonus contenuto nella Legge di Bilancio 2019, che prevede contributi all’acquisto di autovetture con emissioni di CO2 non superiori a 70 g/Km, favorendo un incremento delle immatricolazioni di elettriche e ibride ricaricabili.

Fra le novità di THAT’S MOBILITY 2019 ci sarà un focus speciale sul mondo delle flotte aziendali elettriche, grazie ad una ricerca tal titolo Mobilità alla Spina”, rivol­ta al mondo business, realizzata da Fleet Magazine, rivista leader nel mondo del noleggio a lungo termine per le aziende, in col­laborazione con l’Osservatorio Top Thousand che andrà ad integrarsi con i risultati della seconda edizione del sondaggio rivolto a consumatore finale,  ideato e appositamente realizzato per THAT’S MOBILITY da Nuova Energia, il bimestrale di Editrice Alkes che da anni si occupa delle problematiche energetiche che quest’anno sarà dedicato a gli italiani, “gli italiani l’auto elettrica e il nuovo concetto di mobilità urbana”, per scoprire come i cittadini stanno vivendo il cambio d paradigma della mobilità.  Due sondaggi indirizzati a un pubblico differente, per offri­re un quadro ancora più esaustivo e completo sulla percezione della mobilità elettrica nel nostro Paese.

Più in particolare, la survey dal titolo “Mobilità alla Spina”, coinvolgerà un campione di 60 aziende che operano nei settori più disparati, dall’energia alla grande distribuzione e food&beverage, da banche e servizi finanziari a enti pubblici, dall’industria al commercio, farmaceutica, trasporti, informatica, telefonia con una flotta complessiva di 50.000 veicoli, aziende con in media più di 800 veicoli in flotta, di cui l’80% gestite con la formula di gestione del noleggio a lungo termine.

“La seconda edizione di THAT’S MOBILITY – dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia,  intende promuovere attraverso l’area espositiva e workshop, nuove sinergie tra gli operatori e dimostrare concretamente come la mobilità elettrica non implica solo una riduzione delle emissioni di gas serra e delle polveri nocive, ma apre a nuove opportunità di sviluppo industriale e a nuovi modelli di business che  andranno ad alimentare la catena dei servizi connessi alla mobilità quali quelli di ricarica, gestione di flotte, assicurazioni, connessioni intelligenti che rappresentano tante potenzialità di sviluppo.”

THAT’S MOBILITY 2019 sarà ancora una volta, un palcoscenico privilegiato di incontro e dibattito fra investitori privati, multi-utility attive nella produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica, player dell’automotive e tutto il complesso comparto di piccole e grandi realtà innovative che giocano un ruolo importante nella trasformazione del modo di concepire una nuova mobilità fondamentale per disegnare le città del futuro.

In più, THAT’S MOBILITY grazie ad un accordo con HARDWARE FORUM, la fiera della ferramenta in programma, sempre dal 25 al 26 settembre 2019, al MICO, permetterà l’accesso libero ad entrambi gli eventi, con l’obiettivo di coinvolgere i numerosi visitatori professionali sinergici, dal professionista del comparto elettrico e domotica, al progettista ed installatore elettrotecnico sviluppando così un appuntamento di attrazione ancora maggiore su quanto di più innovativo è disponibile sul mercato per la mobilità elettrica, dalla produzione ai servizi.

Per rimanere aggiornati su tutte le novità di THAT’S MOBILITY 2019 è possibile seguire i profili Facebook, LinkedIn, Instagram e THAT’S MOBILITY RADIO, podcast che, puntata dopo puntata, approfondisce con interviste e speciali i temi caldi, le curiosità e le novità legate alla mobilità del futuro, e che, durante la manifestazione, trasmetterà da una postazione mobile su una Model X personalizzata.

I FOCUS DI THAT’S MOBILITY

 

Gli italiani, l’auto elettrica e il nuovo concetto di mobilità urbana – Qual è oggi il rapporto fra cittadino e mobilità elettrica?

Come è cambiata la percezione della mobilità elettrica dei cittadini italiani ad un anno di distanza?  Nel sondaggio di Nuova Energia del 2018 “Presa in pieno…gli italiani alle prese con le colonnine di ricarica”, incentrato sul tema della percezione sulle postazioni di ricarica, da cui risultava che gli italiani subivano il fascino della mobilità elettrica, ma consideravano ancora le colonnine di ricarica con una certa diffidenza. Infatti, per il 61% la “difficoltà di fare rifornimento” era il principale limite dell’auto elettrica, in particolare gli uomini (63%) erano più preoccupati delle donne (57%) e i giovani (67%) più degli over 55 (46%). In più, quasi sei italiani su dieci temevano di “rimanere senza un punto di ricarica”, mentre il 26% avrebbe voluto “l’equivalente di un benzinaio o una alternativa al self service”, l’indagine, proposta da Nuova Energia per il 2019 sarà dedicata al rapporto dei cittadini con l’auto elettrica in un concetto più ampio di mobilità urbana e un nuovo modo di vivere la città del futuro.

 

MOBILITÀ ALLA SPINA – I veicoli elettrici nelle flotte aziendali, cosa è cambiato, o meglio, sta cambiando in questo 2019?

Dalla ricerca risulta che nel 2018 la quota di veicoli EV nelle flotte era in crescita anche se con numeri piccoli: dallo 0,5% del 2016 all’1,6% del 2018; cresceva invece in modo considerevole la quota di veicoli ibridi dallo 0,7% al 2,3% del 2018. Per quanto riguarda l’utilizzo degli EV in flotta emerge che l’83% dei veicoli elettrici viene utilizzato “in pool” e il 68% solo in città. In merito, invece, ai vantaggi dei veicoli elettrici, le aziende hanno indicato: la riduzione delle emissioni (88%), le agevolazioni nella circolazione (82%), la responsabilità sociale d’impresa (68%), il risparmio carburante (67%), il risparmio costi di manutenzione (47%), l’esenzione dal bollo (45%). Cosa è cambiato, o meglio, sta cambiando in questo 2019? Dai primi mesi dell’anno risulta che le auto ibride stanno aumentando in maniera considerevole le proprie quote di mercato (a maggio 2019 sono state oltre 10mila le unità vendute), mentre le elettriche, seppur con numeri sempre piccoli, stanno di fatto quasi raddoppiando i risultati del 2018 (alla fine dell’anno scorso ne erano state vendute oltre 5.000, delle quali il 54% immatricolate sul canale del noleggio). La sensazione, dunque, è che il cammino verso l’elettrificazione anche in questo comparto stia proseguendo gradualmente…

 

 

THAT’S MOBILITY – è una Conference&Exhibition di proprietà di Reed Exhibitions, il leader mondiale nell’organizzazione di fiere e congressi che gestisce oltre 500 eventi in 30 Paesi che hanno registrato più̀ di 7 milioni di partecipanti nel 2018. Reed Exhibitions conta 38 sedi in tutto il mondo a disposizione di 43 settori industriali. Reed Exhibitions fa parte di RELX Group plc, leader mondiale nella fornitura di soluzioni e servizi per clienti professionali in numerosi comparti di business. Disponibile anche su Instagram, LinkedIn, Facebook e naturalmente sul sito dedicato: www.thatsmobility.it

Ufficio Stampa: Flaminia Parrini, Reed Exhibitions Italia, tel. +39 02/43517038, [email protected]

 

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Industria4.0, al via Summer School CI-LAM sino-italiana | Partnership tra Federico II, Università di Bergamo, Tsinghua University, Campania Newsteel e China Sci-Tech Automation Alliance

Sono attualmente più di 850 gli accordi di collaborazione tra università italiane e cinesi, di cui 300 siglati con i primi 40 atenei del Dragone. Frutto di un lavoro di cooperazione scientifica e tecnologica avviato nel 1998, negli ultimi anni le relazioni tra Italia e Cina hanno visto consolidarsi partnership e opportunità crescenti lungo un percorso per molti versi coronato con la firma nel marzo scorso a Roma del memorandum d’intesa sulla Nuova Via della alla presenza di Xi Jinping. Tra gli obiettivi, il memorandum mira infatti a favorire la cooperazione scientifica e tecnologica tra startup italiane e cinesi.

CI-LAM, Laboratorio sino-italiano per la Manifattura Avanzata

In questa cornice si inserisce anche la prima edizione della Summer School del CI-LAM China-Italy Joint Laboratory on Advanced Manufacturing in programma a Napoli, presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione (DIETI) della Federico II, dal 15 al 26 luglio 2019.

Il Ci-LAM è un laboratorio di ricerca e di formazione congiunto italo-cinese incentrato sui temi della Fabbrica Intelligente nato dalla partnership tra la China Science and Technology Automation Alliance (CSAA), una delle organizzazioni più attive in Cina nell’area della Manifattura Intelligente, il Dipartimento di Ingegneria Elettrica della Tsinghua University di Pechino, considerato uno dei migliori atenei al mondo nell’area dell’ingegneria e del computer science, il Dipartimento di Ingegneria e scienze applicate e il Dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’Informazione e della produzione dell’Università degli Studi di Bergamo, il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione – DIETI dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Campania NewSteel.

 

«Negli ultimi anni – sottolinea Remo Morzenti Pellegrini, rettore dell’Università degli studi di Bergamo -abbiamo portato avanti una forte azione di internazionalizzazione e cooperazione su tutti i fronti, dalla ricerca scientifica alla formazione e al trasferimento tecnologico. Proprio in quest’ottica si colloca la prossima Summer School, consolidando ulteriormente un rapporto di collaborazione scientifica già in essere dalla nascita del Centro per il trasferimento tecnologico Italia-Cina. Nel 2021 sarà il nostro turno: nella bergamasca gli studenti avranno l’occasione di sperimentare di persona le potenzialita’ un territorio traino in Italia nel settore manifatturiero»

 

La mission del Ci-Lam

La missione del CI-LAM China-Italy Joint Laboratory on Advanced Manufacturing è di promuovere e migliorare i risultati di uno sviluppo congiunto di ricerca all’avanguardia, incluso il trasferimento e la valorizzazione delle tecnologie sviluppate nei laboratori universitari e nei centri di ricerca coinvolti all’interno del Joint Lab. La visione di lungo termine del CI-LAM è quella di divenire il ponte di collaborazione più efficace tra Cina e Italia nell’area dei sistemi di produzioni avanzati (smart manufacturing systems) e di essere un benchmarking di successo in altre aree del mondo.

Formazione tra Elettronica IoT, Robotica e Automazione industriale

Alla Summer School parteciperanno dal 15 al 26 luglio 22 studenti provenienti dalla Tsinghua University di Pechino (12 partecipanti), Università degli Studi di Bergamo (5 partecipanti) e Università degli Studi di Napoli Federico II (5 partecipanti). In questa prima edizione verranno sviluppati cinque moduli didattici centrati su: Robotics & Industrial automation, Digital Systems for Industry, Web Technology for Industrial applications, PLC Programming e Mechatronic System Design. Alle lezioni verranno alternati laboratori e attività sul campo.

Inoltre, sabato 20 luglio, presso il Campus universitario di San Giovanni della Federico II, sono anche previsti, organizzati da Campania NewSteel, alcuni seminari sui temi del Trasferimento Tecnologico e della Proprietà Intellettuale; oltre che visite guidate alla iOS Apple Academy, alla DIGITA Accademy e ai laboratori del CeSMA.

È già in programmazione la seconda edizione dell’evento che si svolgerà in Cina, presso la Tsinghua University nel luglio 2020.

Settimana dell’Innovazione Italia-Cina

Il CI-LAM, firmato nel 2017 a Pechino alla presenza degli omologhi Ministri del MIUR e del MOST (Ministero per la Scienza e la Tecnologia cinese), è uno dei frutti della Settimana Italia-Cina della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione, da dieci anni la principale piattaforma di cooperazione diretta a facilitare il networking tra i sistemi di impresa e di ricerca più innovativi dei due Paesi in programma ogni anno alternativamente in Italia e in Cina.

L’ultima edizione si è tenuta lo scorso dicembre tra Milano, Roma, Cagliari e Napoli con numeri significativi (1.470 delegati, 230 organizzazioni cinesi e 525 organizzazioni italiane, 224 progetti presentati per incontri one-to-one, 19 accordi di cooperazione siglati), mentre la prossima edizione si svolgerà nelle città di Pechino e Jinan dal 28 al 31 ottobre. La Settimana Cina-Italia dell’Innovazione avrà quest’anno un particolare rilievo anche in vista del 50° anniversario delle relazioni diplomatiche nel 2020.

La parete idroponica

Nel corso dell’edizione 2018 della Settimana Italia-Cina dell’Innovazione è stata presentato a Milano, fra gli altri, anche un lavoro frutto della cooperazione tra i partner del CI-LAM: nel luglio 2018 si è tenuto un workshop didattico/laboratoriale presso il DIETI e il D.re.a.m. FabLab (Design and REsearch in Advanced Manufacturing) di Città della Scienza. Quattordici giovani studenti di ingegneria, sei della Tsinghua University di Pechino e otto del Dipartimento di Ingegneria elettrica e delle tecnologie dell’Informazione della Federico II di Napoli, hanno realizzato una parete idroponica completamente autogestita grazie a un sistema di sensor, opporunamente interfacciati a un Microcontrollore intelligente. L’esperienza delgi studenti cinesi, dopo la settimana napoletana è continuata presso l’Università di Bergamo con attività realizzate presso il Kilometro Rosso e il laboratori di ricerca del Campus di Ingegneria.

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Il rock graffiante di Bruce Springsteen in una due giorni per spiriti liberi e inguaribili sognatori con la lettura intensa di scrittori, critici e artisti cresciuti nel mito del Boss…

«Avevo quattro assi nella manica: la gioventù, quasi 10 anni di dura gavetta sui palchi dei bar, un valido gruppo di musicisti locali ben sintonizzati con il mio stile e una storia da raccontare». L’anima di Bruce Springsteen è tutta qui, nelle parole schiette con cui apre l’autobiografia «Born to Run». Ci sono: il santo graal della musica rock, l’America molto poco «land of hope and dreams» e la promessa di emozioni che il cantautore di Freehold fa fin dalle prime note di ogni sua canzone.

Un mondo che risuonerà a Bergamo, sabato 31 agosto e domenica 1°settembre, con la terza edizione del festival organizzato dal gruppo “NOI & Bruce Springsteen – The ties that bind”, dedicato quest’anno a «Da Greetings a The River. Il viaggio verso la redenzione, 1973 – 1980». Redenzione intesa come riscatto, liberazione, salvezza, prendendo spunto proprio dalla visione springsteeniana del rock. Una visione che sarà analizzata a raccontata dai tanti esperti che parteciperanno alla kermesse: il giornalista Paolo Vites, lo storico e critico musicale Alessandro Portelli, la conduttrice radiofonica e direttrice di Hitmania Magazine, Patrizia De Rossi, il conduttore Carlo Massarini e il Dj Massimo Cotto, entrambi della famiglia di Virgin Radio, e i critici e scrittori Leonardo Colombati, Pierluigi De Palma e Fabrizio Lucherini, tra i massimi conoscitori di The Boss.

A rafforzare i loro sguardi, le note di Roberta Finocchiaro, Francesco D’Acri, Diego Mercuri e Lorenzo Bertocchini. Finocchiaro è una giovane chitarrista e cantautrice innamorata da sempre delle sonorità americane tanto che il suo secondo album è stato registrato a Memphis, patria di Elvis. Con in tasca la vittoria al FIAT Music di Red Ronnie, si è esibita all’Ariston di Sanremo e al Light of Day di Asbury Park e con il suo ultimo album “Something True” ha definitivamente intrapreso la strada del falk nomad.

D’Acri, laureato in astrofisica, suona pianoforte, chitarra e armonica e ha lavorato, tra gli altri, con il Maestro Mark Harris, Luca Zamponi ed il bluesman Francesco Piu. “Il principio di Archimede” è la sua terza prova discografica, uscita nel 2017 e subito riconosciuta come la voce di una generazione, tra melodie sincere e parole profonde.

Mercuri, seguace di Springsteen fin dalla culla, ha fondato la Wrecking Band e ha suonato con il primo batterista del suo mito, quel Vini Lopez con cui la rock star americana ha inciso due LP.

Infine, Bertocchini, frontman della Apple Pirates e musicista di lunga data che, tra le numerose esperienze, può dire di aver condiviso il palco proprio con The Boss in un concerto benefit nel New Jersey.

Con loro, si attraverseranno sette anni di inarrestabili passioni e di incredibili intuizioni, fino a quel 1980 che

vide la genesi diThe River, il primo album doppio con cui il “ragazzo di provincia” arrivò al primo posto nelle classifiche americane. Perché quegli anni hanno cambiato il modo stesso di fare e ascoltare musica. Del resto, lo stesso Springsteen ha più volte confidato:«Ho scritto le mie canzoni da solo, con un registratore a cassetta, la chitarra acustica e il mio quaderno, entrando nella vita delle persone. Era un mistero per me come la gente potesse riuscire a farsi avanti nella vita. Tutte le canzoni parlano di questo». I suoi primi album saranno riletti non solo da un punto di vista strettamente artistico, ma anche a livello letterario – filosofico. Perché parlare di Bruce significa raccontare una storia comune e all’interno di essa una miriade di storie individuali, ritrovando in ogni canzone ansie, paure, gioie, dolori, speranze degli «ordinary Joe» in tuta blu di ieri e di oggi.

Un sound che sabato sera, alle 21, nello spazio Sant’Agostino sarà reinterpretato da Moa Holmsten & band, ex voce e front woman della band heavy metal Meldrum, con alle spalle due album da solista esplosivi e all’avanguardia. Nel 2013 è entrata in studio con Tony Naima e ne è emersa con una rilettura sorprendente e creativa del classico di Springsteen “Badlands”. Esperimento ripetuto su ben 14 brani: dal pop di Dancing in the Dark alle armonie malinconiche di Streets of Fire. E per chiudere, uno sguardo al futuro, già presente, con l’ultimo album: Western stars, il primo lavoro di inediti da 5 anni a questa parte in cui The Boss racconta l’Ovest americano ancora una volta meglio di chiunque altro, catturando le persone con le loro stesse vite. Esattamente come fece con il capolavoro che lo portò dritto nei cuori degli americani (e non solo), quella Born To Run targata 1975 densa di sogni e visioni.

Domenica sera, sempre alle 21 nello spazio Sant’Agostino, concluderà la rassegna il trio composto da Leonardo Colombati, scrittore, curatore di due volumi su Springsteen e direttore della rivista Nuovi Argomenti, Pierluigi De Palma, ex-critico rock e avvocato esperto di copyright musicale e Fabrizio Lucherini, medico radiologo e (sembra assurdo) organizzatore di eventi musicali, accompagnerà gli spettatori in un viaggio nel passato alla scoperta del big bang del rock’n’roll e di tre, all’ora giovani ragazzi, che con la loro musica conquistarono intere generazioni: Bob Dylan, John Lennon e Bruce Springsteen. Una narrazione tra parole, immagini e suoni per ricordare gli eventi ed i protagonisti degli anni in cui la musica popolare toccò insuperabili vette creative e, perché no, il tetto della follia.

Perché, come ha ricordato lo stesso Springsteen:«Di follia ce ne sarebbe sempre voluta parecchia. Ma fino a quel momento non avevamo altro che: la strada, questo eterno adesso che è il fuoco e l’essenza del rock. “Trumps like us, baby we were born to run”».

PER INFO E PRENOTAZIONI 

[email protected] 

FB: Noi&Springsteen

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Investimenti in oro, ecco i vantaggi e svantaggi che bisogna considerare

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  • 18 Luglio 2019

L’investimento in oro ha sempre avuto un grande fascino, anche tra i piccoli risparmiatori. A tutti i lingotti e le monete d’oro danno un senso di sicurezza, di stabilità. Effettivamente il metallo prezioso è l’unico asset davvero immune alle turbolenze economiche globali. L’oro è diventato un investimento di tendenza, ma molti però trascurano i potenziali aspetti negativi, che pure esistono, del gold metal.

Perché molti fanno investimenti in oro

investimenti in oroGià perché anche gli investimenti in oro hanno le loro pecche, come accade per ogni tipologia di investimento. Se così non fosse, del resto, i gestori dei fondi non sceglierebbero di liquidare le proprie posizioni nel metallo prezioso dirottandosi verso asset più rischiosi. Dall’inizio del nuovo millennio la quotazione dell’oro ha subito forti oscillazioni dei prezzi, sia al rialzo che al ribasso. C’è stata una evidente volatilità, colta con destrezza dai gestori dei broker autorizzati Consob per armonizzarli con i loro portafogli.

Dopo la recente performance positiva, che ha portato la quotazione dell’oro a toccare nuovi massimi, molti investitori “fai da te” hanno deciso di inserire il metallo pregiato nel proprio portafoglio di asset. Ovviamente non parliamo di day trading, bensì di impieghi a medio lungo termine.

C’è chi compra oro fisico

Ma l’occasione di fare affari ha spinto anche molti individui a comprare oro fisico come forma di investimento. E’ fuor di dubbio che uno dei grandi vantaggi del mercato aurifero, sia quello di poterlo trovare con facilità. Inoltre c’è l’aspettativa – trattandosi di un bene rifugio – che di fronte alle turbolenze del mercato l’oro vada apprezzandosi. Tuttavia, malgrado questi aspetti, esistono anche delle buone ragioni per cui non fare investimenti in oro fisico.

Anzitutto le commissioni molto alte che vengono praticate dai commercianti di monete. Nel momento in cui si liquidazione lo spread, questo può rivelare sconveniente. Può essere difficile inoltre verificare la rarità e l’antichità delle monete che si stanno comprando e conservare e assicurare l’oro fisico può essere un problema e un compito costoso. Cosa più importante, non è possibile stabilire a priori se il bene che compriamo si apprezzerà oppure no.

Conclusioni

Per questi motivi, prima di decidere come agire, si deve fare un piano di gestione dei propri capitali e valutare se conviene fare investimenti in oro, ed eventualmente se comprare quello fisico, i lingotti oppure investire nella materia prima (commodity) oro sui mercati finanziari. E ovviamente occorre informarsi approfonditamente.

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Mouth Water feat. Sabina Sciubba “Sunshine” in radio il nuovo singolo del Mouth Water project

Il brano pubblicato col solstizio d’estate è stato realizzato in collaborazione dell’eclettica cantante e attrice pan europea.

Sunshine è frutto di un sogno ad occhi chiusi – fatto dall’autore del brano Lawrence Fancelli – incentrato su una festa tropicale e dionisiaca ambientata in una villa con piscina in cui regna la follia. Fondamentale nel passaggio da chimera a canzone, è la partecipazione della cantante Sabina Sciubba che, rimasta folgorata al primo ascolto del pezzo, ha voluto contribuire sia cantando che producendo e scrivendo una parte di testo. Il video ufficiale verrà pubblicato alle ore 15:45 di venerdì 21 giugno, nell’attimo preciso che annuncia il solstizio d’estate, un momento magico, di trasformazione ed evoluzione creativa.

 

 

Mouth Water viene dal futuro, è un viaggiatore virtuale che attraversa ogni giorno l’universo, creando sempre nuovi spazi e scoprendo nuove dimensioni. È l’architetto del suo mondo ma al contempo un esploratore, un avido utilizzatore del web che non si ferma mai partendo sempre alla scoperta di regioni sconosciute. 

Mouth Water raggiunge una dimensione parallela che assomiglia a qualcosa di conosciuto: che mondo è questo? Mouth Water ha viaggiato nel tempo o noi abbiamo raggiunto lui nel suo? 

Mouth Water è un progetto internazionale che ha origine in Florida (U.S.A.). Il 22 febbraio è stato pubblicato il digipack remix che comprende 4 versione remixate di Believing, primo singolo in uscita. (MalaSangre Remix, Kharfi Reimx, Joe Mazzola feat Andrea Secci Remix, Gamuel Remix). Il secondo pezzo pubblicato è Insulin, nato dalla collaborazione, nel testo, nella musica, e nella performance vocale, fra Lawrence Fancelli e Elle Vegas.

Il significato letterale di Mouth Water è acquolina, l’acquolina che ci viene in bocca quando pensiamo ad un cibo o ad un odore che ci piace particolarmente. Non è comune associare l’acquolina in bocca con un suono o una musica ma questo è forse solo il primo dei tanti aspetti bizzarri di quest’artista tutto da scoprire.

Sabina Sciubba o Sabina è una cantante, compositrice e attrice. È conosciuta come la cantante solista della band elettronica “BRAZILIAN GIRLS”. Nominata ai Grammy, è anche un’artista visuale. Come solista, ha pubblicato il disco “Toujours” nel 2014 e sta preparando l’uscita di un nuovo album da solista per il 2019. Sabina lavora anche come attrice (è apparsa in un ruolo ricorrente nella serie FX “Baskets”, in onda dal 2016 fino ad oggi).

Radio-date: 21 giugno 2019

Label: THROUGH THE VOID

 

Contatti e social

 

Website: http://mouthwater.eu 

FB: www.facebook.com/Mouthwater-569503866839727/?ref=br_rs

IG: www.instagram.com/mouthwater_official/

YouTube: www.youtube.com/channel/UCZcKkIWB76KUIZSTBJ66LnA/

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Salute e Benessere

Come Aiutare un Marito Cocainomane

 A chiedersi come aiutare un marito cocainomane sono tutte quelle mogli che, ormai stanche di vedere il proprio consorte fare uso di cocaina, vogliono sapere cosa fare per aiutarlo a smettere.

Quando una moglie prova a parlare con il proprio marito, nella speranza di fargli capire che deve smettere di usare cocaina, spesso, si scontra con una persona molto chiusa in sé stessa e che cerca in tutti i modi di sminuire la gravità della situazioni in cui si trova o che, addirittura, nega di fare uso di cocaina.

Proprio per questo motivo, onde evitare che il proprio consorte continui a fare uso di cocaina, la cosa più giusta da fare è quella di farsi aiutare da esperti in grado di risolvere una situazione di questo tipo.

La Comunità di Recupero per Cocainomani Narconon Gabbiano, attiva dal 1988, si avvale di un efficace programma di recupero ed è in grado di aiutare tutte quelle mogli che non sanno come aiutare un marito cocainomane.

Spesso, ciò che impedisce di capire come aiutare un marito cocainomane, è il fatto di pensare che il problema sia esclusivamente l’uso di droga in sé, ma in realtà non è così.

Infatti, alla base di qualsiasi tossicodipendenza vi è sempre un disagio, fisico o emotivo, che la persona non riesce ad affrontare e che ha cercato di “risolvere” facendo uso di cocaina.

Ed è proprio per questo motivo che, non appena si propone ad un cocainomane di smettere di usare cocaina lui avanza delle scuse o rimanda sempre il momento giusto per farsi aiutare, in quanto non è disposto ad abbandonare ciò che, dal suo punto di vista, gli permette di stare “bene”.

Ecco perché, onde evitare che il proprio coniuge continui a fare uso di cocaina, è meglio farsi aiutare da esperti.

Gli operatori della Comunità Narconon Gabbiano sanno come parlare con una persona che fa uso di cocaina e sono in grado di gestire qualsiasi obiezione possa avanzare pur di non farsi aiutare.
Se necessario, inoltre, possono affiancare la famiglia direttamente a domicilio organizzando un colloquio finalizzato a convincere il proprio caro ad intraprendere il Programma Narconon.

Grazie alla Comunità Narconon Gabbiano migliaia di persone hanno risolto un problema di dipendenza da cocaina ed ora conducono una vita felice e libera dalla droga.

Per ulteriori informazioni visito il sito della Comunità di Recupero per Cocainomani Narconon Gabbiano oppure chiama il Numero Verde Gratuito 800 178 796 – Attivo 24 ore su 24 – 7 giorni su 7. 

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CANTON “I DEBOLI” arriva in radio il lato malinconico del gruppo cult anni ’80.

La ballad segue al grande successo ottenuto dai precedenti singoli appartenenti al progetto “Uno su tre”, che ha battezzato il ritorno dei tre eclettici musicisti.

I Canton svelano attraverso il nuovo singolo il loro lato “debole”: «Sono un grande malinconico che per vivere si ricopre di allegrie adolescenziali» dice Marcello, leader dei Canton, «ed ecco che dopo alcuni singoli più spensierati siamo arrivati a “I Deboli”, la prima vera ballad, dove il lato agrodolce si fa sentire forte e chiaro, sempre però senza scordare l’aspetto legato alla positività e la speranza che ci contraddistingue».

“I Deboli” è il quinto tassello del progetto “Uno su tre” che ha sviluppato la pubblicazione di un singolo ogni tre mesi. “Ancora estate”, “Voglia di te”, “Sono solo” e “Lentamente”, hanno dato infatti ai ragazzi grandi soddisfazioni con una costante presenza nelle classifiche dedicate agli indipendenti (in alcuni casi la permanenza è durata per più di un anno in top 10 e top 20). Più di cinque milioni e mezzo di visualizzazioni Youtube sul canale Cantonofficial completano il quadro del propizio ritorno sulle scene musicali del gruppo icona degli anni ’80.

 

https://youtu.be/XHorrJqTMOw

 

Prodotto da Davide Dalpiaz

Etichetta: CUORINFIAMME

Radiodate: 3 maggio 2019

 

BIO

I CANTON sono presenti nella colonna sonora degli italiani sin da quel 1984 che li ha visti sul palco del Festival di Sanremo con il 4° posto di “Sonnambulismo”: Un grandissimo risultato in un periodo in cui le canzoni di Sanremo monopolizzavano l’airplay radiofonico e i jukebox per tutto l’anno. Dopo “Sonnambulismo” è stata la volta di “Please don’t stay”, pubblicata in tutta Europa. Con questo pezzo i ragazzi partecipano al Festivalbar ’85. Grazie a “Please don’t Stay il gruppo conosce Pete Waterman, produttore di Dead or Alive, BananaramaRick AstleyDonna Summer, Kylie Minugue, Elton John e moltissimi altri artisti internazionali del gotha e del pop elettronico del tempo. Con lui incisero “Stay With Me”, distribuita in Europa e Nord America. Poi l’interruzione forzata del 1986 (l’etichetta cessa le produzioni, lasciandoli vincolati a un contratto pluriennale), i progetti collaterali e infine il ‘letargo’… Ma ogni letargo finisce con un risveglio. E così nel 2010 i CANTON si ‘stiracchiano’ con un omaggio al loro primo successo, “Sonnambulismo 2010”: e subito viene ristabilito il contatto fra la band e il pubblico che non li aveva scordati. Il futuro per i Canton ha il titolo di “Ci saremo”, un album di debutto atteso da tanti anni che riporta la musica del trio al presente, senza rimpianti e con ottimismo. I sei singoli estratti da “Ci saremo” sono tutti entrati nelle classifiche di airplay di musica indipendente, e i relativi videoclip hanno superato il milione e mezzo di visualizzazioni online.

Nel 2018 è la volta di un nuovo progetto: il secondo album “1/3 – Uno su tre”, che prevede la pubblicazione un singolo ogni tre mesi. Il disco ha già visto l’uscita di due singoli i cui riscontri insegnano che, a questi eterni ragazzi del poprock, non sono mai venuti a mancare quella passione, quel coraggio e quella determinazione che sono alla base del fare musica e del saper creare un reale rapporto col pubblico.

I primi due singoli lanciati sono stati “Ancora Estate” (con oltre 880.000 visualizzazioni, 25° posizione nella IndieMusicLike, ma soprattutto 1° posizione nella Classifica Emergenti), e “Voglia di te” (quasi 1.300.000 visualizzazioni, ancora una 1° posizione nella Classifica Indipendenti Emergenti e la 19° nella Classifica Indipendenti generale). Successivamente viene pubblicato il terzo tassello “Sono solo”, anch’esso scalatore di classifiche e vincitore di visualizzazioni su Youtube (il video ha superato le 560.000 visualizzazioni). Dopo “Lentamente” (1.600.000 visualizzazioni su Youtube e posizioni top nella IML), è il turno dell’ultimo singolo “I Deboli”.

“Era un rischio, ma se non avessimo provato non avremmo mai saputo cosa saremmo stati ancora in grado di fare. Abbiamo ricominciato umilmente dalla gavetta, a rifare la trafila della promozione, a scrivere. E la magia si è ricreata subito, le canzoni sono nate tutte in maniera molto naturale, nulla di forzato. Non è un’operazione nostalgica, non ci piace guardare indietro. Siamo semplicemente noi, i Canton nel presente”. Canton    


Contatti

 

Sito Web www.canton-music.com

Facebook Facebook.com/officialcanton

Canale YouTube www.youtube.com/cantonofficial

Instagram canton_official

E-mail [email protected]

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Tutti i consigli di Giampaolo Sutto per viaggiare senza rischi

Attraverso un blog dedicato ai viaggiatori, Giampaolo Sutto fornisce numerose informazioni per chi desidera mettersi alla prova e affrontare escursioni in luoghi dominati dalla natura.

Dall’Africa all’Asia, i viaggi di Giampaolo Sutto

“È ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire di casa propria” scriveva Voltaire. Nato in Italia e cresciuto in Africa, Giampaolo Sutto ha ben chiaro il significato di questa massima. Come scrive sul suo blog, ispirato dai viaggi, si considera infatti cittadino del mondo. L’impatto iniziale con il ritorno in patria non è stato certo dei più facili: “Tutto mi sembrava estraneo, ero poco abituato al colore grigio, erano altri i colori che ammiravo in Africa e il tremendo frastuono di macchine e lo smog cittadino mi turbavano”. Col passare del tempo però, Giampaolo Sutto inizia ad apprezzare quello strano Paese, con suoi pregi e i suoi difetti. “In seguito ho voluto apprezzare la grande cultura del nostro Paese, culla di molti siti, 49 riconosciuti come Patrimonio mondiale dell’Umanità”. La stessa mentalità lo porta nel corso degli anni successivi ad esplorare l’intero pianeta, deciso a scoprire popoli con culture e lingue totalmente differenti tra loro. Sebbene si sia abituato alle comodità e ai vantaggi della civiltà, Giampaolo Sutto non ha perso il desiderio del contatto con la natura più selvaggia e gli ambienti non contaminati dall’attività umana.

Giampaolo Sutto: i consigli per i viaggiatori

Negli ultimi decenni viaggiare è diventata un’attività alla portata di tutti, sia per i prezzi, grazie alle compagnie low cost, sia per l’accessibilità dei luoghi, grazie al miglioramento dell’offerta in termini di strutture ricettive in tutto il mondo. Ciò tuttavia può portare alla conclusione, errata, che l’intero pianeta sia diventato un parco giochi a nostra disposizione. Cresciuto in Africa, Giampaolo Sutto ha avuto modo di constatare quanto anche al giorno d’oggi occorra non farsi trovare impreparati. Un viaggio, specialmente quando la destinazione è fuori dalla cosiddetta comfort-zone, comporta la necessità di organizzare i propri itinerari, provvedere alle dovute coperture vaccinali e accertarsi di essere in possesso di tutti i documenti richiesti, come passaporti o visti turistici. Giampaolo Sutto, evidenzia come lui stesso cerchi di “agire sempre con calma e di non trascurare nessun dettaglio, soprattutto mi dedico a raccogliere quante più informazioni possibili sulla destinazione del viaggio. Non si deve trascurare niente”. Nella sua opinione, un consiglio ulteriore per stare tranquilli, può essere quello di iscriversi al sito della Farnesina, così da comunicare la propria presenza in una nazione straniera alle autorità.

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Come Uscire dalla Tossicodipendenza

Sempre più persone si chiedono come uscire dalla tossicodipendenza perchè sono alla ricerca della strada corretta da seguire per smettere di usare droga.

Chi vuole uscire dalla tossicodipendenza, spesso, pensa erroneamente che per smettere di usare droga basti semplicemente interromperne nell’assunzione, in qualsiasi momento, e resistere al desiderio di farne nuovamente uso finchè non svanisce del tutto.

Purtroppo, però, agendo in questo modo ci si focalizza solo su un aspetto della tossicodipendenza ossia quello fisico tralasciando, invece, tutti quei meccanismi mentali che se non vengono risolti nella maniera corretta portano inevitabilmente ad una ricaduta.

E’ proprio per questo motivo che, se si vuole risolvere un problema di tossicodipendenza, è meglio rivolgersi a degli esperti.

Il Centro per Tossicodipendenti Narconon Gabbiano, attivo dal 1988, è specializzato nel recupero dalla tossicodipendenza ed ha aiutato migliaia di persone ad uscire dalla schiavitù imposta dalla droga.

Per aiutare un tossicodipendente bisogna innanzitutto sapere che alla base di un problema vi è sempre un disagio, fisico o emotivo, che la persona non è riuscita ad affrontare ed ha pensato di “risolvere” facendo uso di droga.

Il metodo adottato dal Centro Narconon Gabbiano è del tutto naturale in quanto non ricorre a nessun farmaco, psicofarmaco o sostitutivo ed aiuta la persona a risolvere un problema di tossicodipendenza in tutti i suoi aspetti, fisici e mentali.

Infatti, la persona viene aiutata dapprima a disintossicarsi tramite delle specifiche saune e poi ad individuare e risolvere i motivi per cui ha iniziato a fare uso di droga.

Infine, grazie a dei specifici corsi basati sull’etica e la responsabilità la persona acquisisce gli strumenti necessari per affrontare e risolvere le difficoltà della vita senza dover più ricorrere a nessuna droga.

Grazie al Centro Narconon Gabbiano migliaia di persone hanno risolto un problema di tossicodipendenza ed ora conducono una vita felice, serena e libera dalla droga.

Per ulteriori informazioni visita il sito del Centro di Recupero per Tossicodipendenti Narconon Gabbiano oppure chiama il Numero Verde Gratuito 800 178 796 – Attivo 24 ore su 24 – 7 giorni su 7

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Salute e Benessere

Cosa Fare con un Figlio che si Droga

Ci sono sempre più genitori che si chiedono cosa fare con un figlio che si droga in quanto vogliono capire qual’è la strada corretta da seguire per aiutarlo ad uscire dalla tossicodipendenza.

Spesso, quando una mamma o un papà prova a far capire al proprio figlio che deve smettere di usare droga si scontra con tutta una serie di giustificazioni che lui avanza con lo scopo di sminuire la gravità della situazione o rimandare il momento giusto per risolvere il suo problema di tossicodipendenza.

In questi casi, pertanto, la cosa migliore da fare è non perdere tempo ed affidarsi ad esperti in grado di gestire una situazione di questo tipo.

Il Centro per Tossicodipendenti Narconon Gabbiano, attivo dal 1988, è specializzato nel recupero dalla tossicodipendenza ed offre il supporto necessario a tutti quei genitori che non sanno cosa fare con un figlio che si droga.

Come spesso accade, nel momento in cui un genitore propone al figlio di fare qualcosa di concreto per uscire dalla tossicodipendenza lui si giustifica dicendo, per esempio: “Non sono un drogato”, “Smetto da solo quando voglio”, “Non sono da comunità”, “Se sbaglio un’altra volta mi faccio aiutare”, ed altre frasi simili.

I genitori, però, anche di fronte a questi tentativi non devono arrendersi o cedere a ciò che lui potrebbe dire per minimizzare il suo problema bensì devono insistere in più modi finchè lui non ammette di avere un problema e non accetta di risolverlo.

Per riuscirci, solitamente, ci provano in diversi modi: alcune volte pacatamente, per metterlo a suo agio e farsi raccontare cosa non va nella sua vita; altre volte, invece, con un tono più rigido, per fargli capire che l’ultima opportunità che gli viene data è quella di curarsi.

Nel caso in cui l’insistenza non dovesse portare a quanto desiderato, allora è meglio rivolgersi a degli esperti.

Gli operatori del Centro Narconon Gabbiano sanno come parlare con un tossicodipendente e sono in grado di gestire le obiezioni che potrebbe avanzare per non farsi aiutare.

Se necessario sono anche disponibili ad affiancare la famiglia organizzando un colloquio, anche a domicilio, con lo scopo di convincere la persona ad intraprendere subito il Programma Narconon.

Grazie al Centro Narconon Gabbiano migliaia di persone hanno risolto un problema di tossicodipendenza ed ora conducono una vita serena, felice e libera dalla droga.

Per ulteriori informazioni visita il sito del Centro di Recupero per Tossicodipendenti Narconon Gabbiano oppure chiama il Numero Verde Gratuito 800 178 796 – Attivo 24 ore su 24 – 7 giorni su 7

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Il giusto fotografo per il vostro matrimonio : Consigli Utili

Come scegliere il fotografo per il matrimonio

Quando si avvicina il giorno più importante della vostra vita amorosa,quindi del vostro Matrimonio, deve andare tutto bene ed essere tutto perfetto senza sbagliare il fotografo professionista che vi garantirà di ricordare tale evento.

Il discorso riguarda il giorno del vostro Matrimonio, dove l’amore festeggiato va accompagnato dalla esperienza e professionalità di un fotografo matrimonio Roma discreto e tecnico che possa immortalare attraverso pose spontanee e video stupendi il giorno del vostro evento fino alla fine della cerimonia.

Scegliere un fotografo per il matrimonio è un momento importante e decisivo nell’organizzazione dell’evento stesso. La grande soddisfazione di aver coronato il proprio sogno tanto atteso sarà arricchita dalla presenza di un fotografo professionista che imprimerà momenti indimenticabili in scatti d’autore. Pensate quanto sarà bello emozionarsi nuovamente guardando le splendide foto del proprio matrimonio.

Se avete bisogno di una guida per scegliere i Servizi Fotografici Matrimonio Roma, eccovi alcuni ottimi motivi per considerare di non affidarvi a un fotografo amatoriale per il vostro matrimonio.

Innanzitutto è importante rivolgersi ad un professionista affidabile e non delegare degli amici, che se ben muniti di entusiasmo e volontà, potrebbero rovinare un momento che non potrà essere ripetuto. Dunque bisogna affidarsi nelle mani di chi saprà ritrarvi nel maniera più opportuna durante la cerimonia, senza errori e che sappia lavorare con capacità e grande passione.

Per una buona scelta del fotografo è importante visionare i lavori già svolti da lui ed assicurarsi che sarà in prima persona ad occuparsi del vostro matrimonio; inoltre assicuratevi che si occuperà in quel giorno esclusivamente di voi e non anche di altri committenti. Se ha un sito internet potrete avere anche idee più chiare sul lavoro svolto, maggiori dettagli sul team ed in generale più chiarimenti: nei migliori siti ci sono sempre delle pagine dedicate (FAQ o Chi Sono) che danno maggiori spiegazioni sull’attività svolta.

L’appartenenza a delle categorie di settore (comunque non riconosciute) è importante ma non garantisce i risultati che in genere sono molto personali e riguardano ciò che non può essere standardizzato ovvero lo stile e le capacità del fotografo. Informatevi se adotti uno stile di reportage o in posa o meglio un connubio tra i due. Soffermatevi ad osservare le foto del suo portfolio matrimonio perché saranno queste a darvi la giusta indicazione sul suo operato!

Il numero di foto che verranno scattate non ha molta importanza ma senza dubbio un buon resoconto fotografico dell’intera giornata si aggira almeno sui 500-800 scatti che saranno successivamente rielaborati. Molti lo fanno, ma non tutti consegneranno gli originali delle foto (file su dvd) per cui prima di scegliere il fotografo informatevi anche di questo. La cessione potrebbe essere non a titolo gratuito.

Per quanto riguarda il costo di un servizio fotografico non esiste un listino universale e guardando un po’ in giro ce n’è per tutte le tasche. Tra l’altro, potete informarvi su Fotografo Matrimonio Roma Prezzi: potreste trovare la soluzione più adatta al vostro budget. Prima di scegliere, fate i vostri conti e valutate ciò che vi viene offerto nei vari pacchetti che ovviamente variano in base alle personalizzazioni che saranno richieste sul momento. Assicuratevi che il fotografo abbia partita IVA e chiedete anche un contratto scritto (indice di serietà ed onestà) che eviterà malintesi e tutelerà entrambe le parti.

Dedicare del tempo alla ricerca di valide alternative vi farà sicuramente incontrare professionisti che hanno prezzi esposti ed offerte trasparenti (senza tranelli) come potete vedere, ad esempio, su Fotografo di Matrimonio Roma pagina del fotografo professionista Attilio Di Filippo. Il feeling che si instaurerà tra voi ed il fotografò sarà determinante per far si che tutto proceda senza intralci.

Da ultimo, ma non meno importante, sono anche i tempi di consegna. Spesso i fotografi impiegano un’eternità per la consegna dei lavori. Chiedete, quindi, in quanto tempo saranno consegnati i vostri. Vi potete anche affidare ad un Fotografo di Matrimoni Roma per dei Servizi Fotografici Prematrimoniali Roma. Detto ciò non vi resta che godere a pieno di questo giorno unico e denso di emozioni condividendolo con tutte le persone a voi più vicine, all’insegna di un brindisi di buon auspicio.

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Come vendere una barca online

Vendere una barca più vecchia non dovrebbe essere un problema, ma è necessario assicurarsi che la nave che si sta vendendo sia in condizioni adeguate per i potenziali acquirenti. Una batteria scarica, luci rotte e alcuni pezzi arrugginiti possono avere un impatto importante sul fatto che qualcuno voglia o meno acquistarlo. 

Se state pensando di acquistare barche usate avete solo che l’imbarazzo della scelta: tanti sono i cantieri nautici sparsi sul territorio italiano ad offrire questa possibilità. Diventerà così molto semplice riscoprire alcune delle principali meraviglie della Italia!

Vale la pena spendere un po ‘di tempo e denaro in più solo per assicurarsi che i potenziali acquirenti si innamorano della tua barca. A meno che non stai vendendo una barca per le parti, assicurati che sia pronta per l’acqua prima ancora di iniziare il processo di ricerca di un acquirente.

Scrivere un annuncio per vendere la tua barca usata

Quando cerchi di vendere la tua barca usata online, la pubblicità è fondamentale. Creare un annuncio perfetto è il primo passo da fare. Alcuni compratori scelgono di acquistare una barca usata da una concessionaria locale perché hanno una scelta di barche più ampia. 

D’altra parte, alcuni acquirenti preferiscono acquistare direttamente da altri proprietari perché le barche hanno prezzi buoni. Scrivere una buona presentazione della tua barca quando metti un annuncio è molto importante. Le foto e un testo efficace sono essenziale. 

Per massimizzare l’interesse del tuo annuncio per gli acquirenti interessati, assicurati di inserire tutte le specifiche applicabili. Il tuo annuncio può essere aggiornato in qualsiasi momento. 

Aggiungere foto, modificare il testo o aggiornare il prezzo è facile. Creare un annuncio attraente è uno dei passi più importanti verso la vendita della tua barca usata, quindi prenditi il tuo tempo e fai un buon lavoro. 

Le tue foto e la tua descrizione, faranno in modo che i potenziali acquirenti ti contattino per ulteriori informazioni, e chi lo sa, forse per comprare la barca.

 

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