Una bella conquista e un ottimo trampolino di lancio per Waleska che ha dimostrato di essere un’abile talento della moda in un contesto come quello del Concorso RMI, nato con l’obiettivo di premiare giovani talenti del fashion Made in Italy, il quale gode della partnership di grandi marchi dell’industria della moda – Max Mara, Forza Giovane, AIP (Associazione Italiana Pellicceria), Freudenberg, Macpi, Paladini Lingerie, Giovanni Cavagna e MonnaLisa . Si tratta da sempre di una forma di incoraggiamento alla creatività e allo sviluppo professionale dei ragazzi che sognano di entrare nel mondo della moda da protagonisti.
Corsi di aggiornamento rspp: tutto quello che bisogna sapere
Oggi affronteremo un tema un po’ diverso dai soliti. Questo perché è giusto variare ed è bello confrontarsi con realtà che possono essere o meno vicine a noi. Ecco perché oggi affronteremo un tema un po’ particolare, il tema della sicurezza sul lavoro. Si tratta di un tema che ad alcuni di noi può sembrare lontano ma con il quale in realtà entriamo a contatto molto spesso. Basti pensare ad una prova antincendio in una scuola, oppure un incidente in un luogo di lavoro, o al vicino che vediamo portare le scarpe antiinfortunistiche. Ecco che quindi oggi vedremo come si diventa un responsabile del servizio prevenzione e protezione, un rspp, un responsabile della sicurezza dell’azienda. Per diventare rspp bisogna innanzitutto pensare alla necessità di frequentare un corso di aggiornamento rspp. Cosa significa? Significa che per diventare e ricoprire questo ruolo bisogna frequentare e ricevere l’attestato di riconosciuto avvenimento del corso per rspp. Questo corso obbligatorio fornirà le basi e tutte le informazioni necessarie per individuare e minimizzare i rischi d’azienda.
Corsi d’aggiornamento rspp: in cosa consistono e perché sono importanti
Questi corsi di aggiornamento rspp sono stati concepiti su misura da esperti di sicurezza dei vari settori per i dipendenti o datori di lavoro di varie aziende. Ovviamente, ogni azienda presenta dei rischi diversi, ecco perché i corsi di aggiornamento per rspp sono divisi in tre categorie. La prima categoria risguarda i corsi a rischio basso, la seconda categoria riguarda le aziende a rischio medio e la terza categoria riguarda le aziende a rischio alto. Quindi appare molto chiaro e semplice da comprendere come i settori della sicurezza cerchino di creare dei corsi che si possano adattare al meglio con le esigenze di rischio dell’azienda. Ora veniamo al dunque. Ma in cosa consistono questi corsi e quali sono le nozioni che vengono trattate nei corsi rspp? Allora, per non dare una risposta troppo tecnica, potremmo dire che questi corsi forniscono le conoscenze che servono ad individuare nei luoghi di lavoro quali sono i rischi e di che portata sono. Quindi sono corsi mirati a raggiungere proprio questo obiettivo: riconoscere i rischi.
Cosa ti permette di fare un corso d’aggiornamento rspp
Bene, comprese queste prime nozioni ora è lecito chiedersi: ma quindi cosa si dovrà o potrà fare dopo aver seguito questo corso di aggiornamento rspp. Non basterà aver seguito il corso. Bisognerà inoltre fare un test per verificare tutte le conoscenze acquisite e solo allora si otterrà il diploma che riconosce lo status di rspp. Dopo aver conseguito questo diploma si potrà lavorare in azienda come responsabile della sicurezza. In particolare, i compiti di un rspp sono: individuare e catalogare tutti quelli che sono considerati possibili, probabili e potenziali rischi nell’ambiente di lavoro nei quali un qualsiasi dipendente può incappare ogni giorno. Dopo di ciò avviene redatta la valutazione dei rischi aziendali assieme col datore di lavoro e, per concludere, i dipendenti e lavoratori dovranno essere formati adeguatamente ai rischi rilevati. Ecco che quindi se vuoi anche tu diventare il rappresentante della sicurezza della tua azienda non dovrai far altro che rivolgerti al tuo datore di lavoro, dimostrare le tue abilità tecniche ed iscriverti ad un corso di aggiornamento rspp.
Parla anche bergamasco la fotocamera a raggi X più veloce al mondo
Allo European XFEL, un’infrastruttura di ricerca nei pressi di Amburgo, è stata collaudata con successo la fotocamera a raggi X più veloce al mondo, alla cui realizzazione ha collaborato il gruppo di Microelettronica dell’Università degli studi di Bergamo.
L’installazione, la messa in servizio e il funzionamento di questo rivelatore unico segnano il culmine di oltre un decennio di ricerca e sviluppo svolto da una collaborazione internazionale. Il cosiddetto rivelatore DSSC, progettato in modo specifico per operare con raggi X in regime di bassa energia ed elevata lunghezza d’onda, espanderà in modo significativo le capacità scientifiche degli strumenti a raggi X. Permetterà infatti lo studio ultraveloce di strutture atomiche su scala nanometrica grazie all’impiego degli impulsi di raggi X ad alta intensità generati dallo European XFEL. Sarà così possibile studiare le strutture e i processi all’interno di materiali tecnologicamente avanzati, di cellule viventi, di virus, conrisultati rivoluzionari per la chimica, la biologia e la medicina. Alla fine di maggio, i primi esperimenti scientifici con il rivelatore DSSC sono stati condotti con successo nella stazione sperimentale SCS (Spectroscopy and Coherent Scattering) dell’infrastruttura di Amburgo.
Durante questo esperimento, gli impulsi a raggi X colpiscono il campione in esame e vengono diffratti dai suoi atomi, risultando in un modello distintivo che viene registrato e memorizzato dal rivelatore. Lo European XFEL genera impulsi di raggi X raggruppati in pacchetti, ognuno contenente fino a 2700 impulsi generati in rapida successione con una distanza temporale di 220 nanosecondi. Di conseguenza, il rivelatore DSSC può acquisire immagini ad una velocità impressionante di 4,5 milioni di immagini al secondo e può memorizzare 800 immagini di questo tipo per ogni pacchetto di impulsi. Queste caratteristiche rendono il DSSC il rivelatore di raggi X più veloce al mondo.
Il dott. Matteo Porro, responsabile del progetto e del consorzio DSSC, ha dichiarato: “Questo è un risultato fantastico in termini di sviluppo di rivelatori che apre nuove possibilità per la comunità scientifica che si occupa di photon science. Abbiamo dimostrato che è possibile contare singoli fotoni nel regime dei raggi X morbidi alla elevatissima frequenza di ripetizione degli impulsi forniti dall’European XFEL. Vorrei ringraziare i membri del consorzio DSSC, che con il loro impegno e creatività hanno reso possibile tutto questo. È stato un privilegio lavorare con persone che hanno fornito un livello così straordinario di conoscenza nel campo dei rivelatori e della progettazione elettronica.“
Il rivelatore DSSC è stato sviluppato da un consorzio internazionale coordinato dall’European XFEL. Altri partner includono il Laboratorio DESY di Amburgo, l’Università di Heidelberg, il Politecnico di Milano, l’Università degli studi di Bergamo e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). È il quarto rivelatore veloce a raggi X da installare presso l’XFEL europeo e il secondo rivelatore disponibile per gli esperimenti sullo strumento SCS. Il rivelatore è una camera composta da 1024 x 1024 pixel esagonali per un’area attiva totale di 210 x 210 mm2. I pixel attualmente impiegati sono sensori al silicio noti come “Mini Drift Detectors” prodotti dal Laboratorio di Semiconduttori della Max Planck Society di Monaco. La PNSensor GmbH, anch’essa con sede a Monaco, si è recentemente unita al consorzio DSSC per sviluppare un altro tipo di sensore, DePFET, per una seconda fotocamera DSSC migliorata. Ciò consentirà di registrare un livello di dettaglio ancora maggiore rispetto a quello attualmente possibile.
“Dopo anni di progettazione e sviluppo, è stato bello vedere i singoli componenti del rivelatore assemblati insieme all’European XFEL nel corso dell’ultimo anno. Questo è stato un momento estremamente emozionante e intenso” afferma il responsabile del Gruppo Rivelatori dell’European XFEL, Markus Kuster. “Dopo aver visto i risultati del primo esperimento scientifico con il DSSC, sono orgoglioso dell’intero team di progetto e sono lieto che i nostri sforzi stiano ora dando i loro frutti. Questo è un inizio fantastico per lo sviluppo futuro della tecnologia di rivelatori DSSC“.
Per dieci anni, l’Università degli studi di Bergamo, con il Laboratorio di Microelettronica, ha partecipato al progetto ed alla realizzazione della DSSC camera. “E’ stata un’esperienza entusiasmante che ci ha proiettati in un contesto internazionale di ricerca di altissimo livello” sottolinea il Prof. Massimo Manghisoni, responsabile dell’Unità di Bergamo per il consorzio DSSC. “Nello stadio finale di costruzione del rivelatore, il nostro gruppo ha avuto la responsabilità della fase critica dei test per la validazione dei singoli moduli, composti da rivelatore a pixel ed elettronica di lettura, da destinare all’assemblaggio finale della camera. Gli ottimi risultati ottenuti con i primi esperimenti sono per noi una grande soddisfazione e rappresentano al contempo una conferma dell’ottimo lavoro svolto dal nostro gruppo e una testimonianza dell’elevato livello della ricerca svolta all’interno del nostro Ateneo”.
Waleska Prieto si aggiudica la vittoria al Concorso Nazionale Professionale Moda Giovani Stilisti – RMI
Weekend importante quello appena trascorso per la nostra studentessa Waleska Prieto. Lo scorso 6 luglio l’allieva ha conquistato con i suoi outfit la sezione intimo mare della 29esima edizione del Concorso Nazionale Professionale Moda Giovani Stilisti – RMI, la manifestazione a premi lanciata da CNA Federmoda, in collaborazione con The One e il patrocinio di AltaRoma.
La ragazza si è distinta per l’estrema manualità, la conoscenza dell’aspetto modellistico e la coerenza progettuale di un glamour moderno. Queste le parole che sono rimbombate in passerella durante la premiazione.
Salvatore Navarra, CEO di PFE S.p.A., alla EFCI Conference 2019
PFE S.p.A. è tra le realtà più di rilievo nel settore del Cleaning e del Facility Management: il CEO Salvatore Navarra, già Vice Presidente di EFCI, ha rappresentato la società durante la EFCI Conference 2019, aggiudicandosi il titolo di “President elect EFCI”.
Salvatore Navarra: la nuova nomina
Salvatore Navarra è alla guida di PFE S.p.A., una delle più importanti aziende nell’ambito del Facility Management, nonché Vice Presidente di ANIP – Confindustria ed EFCI. Durante la EFCI Conference 2019 è stato nominato “President elect EFCI”: il manager assumerà la nuova carica nel 2022, al termine del mandato dell’attuale Presidente spagnolo Juan Diez de los Rìos. “Ci aspetta un lavoro impegnativo ma molto stimolante per la crescita dell’innovazione e della digitalizzazione delle industrie del nostro settore”, ha spiegato Salvatore Navarra, dicendosi “davvero orgoglioso” di poter rappresentare PFE S.p.A., “azienda che guido e che oggi, dopo trent’anni di attività, è presente in Europa con un ruolo attivo e propositivo in termini di sviluppo dell’intero settore del Cleaning e del Facility Management”. Il CEO ha accolto con entusiasmo la nomina: “Rappresenterò l’Italia con il massimo impegno e la determinazione necessarie per le sfide che ci aspettano nel prossimo futuro”. La Conference 2019 di EFCI si è svolta il 28 giugno a Bruxelles: i lavori sono stati organizzati per tavole rotonde tematiche.
Salvatore Navarra illustra la EFCI Conference 2019
L’EFCI (European Cleaning and Facility Services Industry) è una realtà di primaria importanza all’interno del panorama europeo dei servizi. Come ha sottolineato Salvatore Navarra, i servizi industriali legati al facility management sono un vero e proprio motore per l’economia italiana e non solo. Creano ricchezza, occupazione, contribuiscono a migliorare la vita di tutti. “Oggi più che mai per una moderna industria dei servizi occorre un interscambio di esperienze tra l’Italia e il resto d’Europa”, conferma Salvatore Navarra. “Il nostro Paese ha bisogno di mutuare buone pratiche e leggi che sappiano liberare tutto il potenziale dei servizi e della sua filiera”. È impossibile pensare a una attività imprenditoriale del tutto slegata dal sistema e relegata ai confini nazionali, per questo PFE S.p.A. è “un’azienda presente in diversi paesi europei, che sfrutta la condivisione delle esperienze per arricchire ed evolvere la propria storia”. In questo contesto la EFCI Conference 2019 è un momento fondamentale per discutere riguardo lo sviluppo dell’industria dei servizi, coinvolgendo associazioni nazionali come ANIP – Confindustria. “Si tratta di uno dei più grandi eventi europei di approfondimento nel settore del facility management e facility services”, ha spiegato il CEO di PFE S.p.A.
Come partecipare al primo monitoraggio del D.Lgs. 81/2008
Comunicato Stampa
Come partecipare al primo monitoraggio del D.Lgs. 81/2008
Sono già oltre 2000 i questionari compilati per il monitoraggio nazionale organizzato da AiFOS sull’applicazione del D.Lgs. 81/2008. Disponibili dieci questionari destinati alle diverse figure della sicurezza individuate dal Testo Unico.
I dati forniti dall’Inail sugli infortuni e sulle malattie professionali denunciate nel 2018 mostrano come ci sia stato un incremento sensibile, rispetto al 2017, sia di infortuni mortali che di malattie. E anche i primi dati del 2019 non sono rassicuranti: nei primi quattro mesi dell’anno, rispetto al 2018, si è registrato anche un incremento del numero complessivo delle denunce di infortunio.
Di fronte a questi dati negativi è ormai indispensabile iniziare una seria opera di analisi dello stato della salute della nostra normativa attraverso il monitoraggio dell’applicazione del Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, il Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Il monitoraggio del D.Lgs. 81/2008
Ecco perché in occasione del decennale del D.Lgs. 81/2008 (e del successivo decreto correttivo D.Lgs. 106/2009), l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) ha avviato da qualche mese un vero e proprio monitoraggio relativo alla sua applicazione attraverso i dati forniti dalle figure della sicurezza individuate dal Testo Unico.
Con questa nuova e importante attività di ricerca, che verrà a costituire il Rapporto AiFOS 2019, l’Associazione AiFOS non si propone, chiaramente, di modificare direttamente il D.Lgs. 81/2008, ma di fornire un’attenta lettura e interpretazione sull’andamento complessivo del decreto al fine di fornire utili indicazioni per un suo idoneo aggiornamento e revisione. Una revisione coerente e razionale in grado di cogliere tutte le modifiche operate da altre norme, di risolvere le eventuali lacune, anche in relazione all’evoluzione del mondo del lavoro, e di colmare i ritardi delle norme applicative mancanti.
Come si articola il monitoraggio?
Il monitoraggio elaborato dall’Associazione AiFOS si concretizza in dieci questionari riferiti ciascuno ad una delle figure della sicurezza individuate dal Testo Unico: RSPP/ASPP, Formatori, Coordinatori della sicurezza, Medici Competenti, Datori di lavoro, Dirigenti, Lavoratori, RLS, Addetti al Primo Soccorso, Addetti Antincendio.
I dati raccolti nei questionari sono elaborati e analizzati esclusivamente in forma anonima e aggregata – nel pieno rispetto della normativa sulla privacy – e non sono riconducibili a singoli operatori o singole aziende.
A questo link è possibile accedere ai singoli questionari:
https://aifos.org/home/associazione/int/comunicazioni_associati/monitoraggio_aifos_81_2008
I risultati di questo monitoraggio si basano essenzialmente sulle risposte e sui dati forniti dalle figure della sicurezza individuate dal Testo Unico che in questi dieci anni hanno operato all’interno delle aziende con riferimento alle tutele e agli obblighi previsti dal decreto.
Come già raccontato anche nell’articolo di lancio del monitoraggio, l’efficacia di questa attività di ricerca si basa proprio su un’inversione di tendenza rispetto alle più usuali indagini accademiche: si parte direttamente dalla realtà vissuta dei soggetti coinvolti. E successivamente i dati emersi dal monitoraggio saranno messi a disposizione degli esperti, degli studiosi e di quanti inizieranno un’opera di analisi per una attenta revisione ed aggiornamento della normativa.
L’ottima partenza del monitoraggio
A distanza di pochi mesi dell’attività di monitoraggio sono già arrivati ben 2101 questionari compilati da vari professionisti, a conferma dell’attesa, anche da parte degli operatori, di un serio lavoro di ricerca sui possibili problemi correlati all’applicazione del D.Lgs. 81/2008.
Tuttavia per rendere questa attività di ricerca ancora più significativa e per raccogliere il maggior numero di dati utili ad una corretta revisione del D.Lgs. 81/2008, l’Associazione AiFOS invita tutti gli operatori che ancora non l’hanno fatto a contribuire attivamente al monitoraggio.
Chi volesse avere informazioni su come visionare, ricevere, utilizzare i questionari può fare riferimento a AiFOS via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it – [email protected].
11 luglio 2019
Ufficio Stampa di AiFOS
http://www.aifos.it/
Vivi il chiostro: dibattiti ed eventi per animare durante tutto il mese di luglio l’antico borgo di Sant’Antonio
Continua il ciclo di eventi “Vivi il Chiostro: libri, musica e spettacoli da condividere” promosso dalla Fondazione Istituti Educativi di Bergamo, che per l’estate 2019 mette a disposizione della comunità il chiostro in Via Passaggio dei Canonici Lateranensi 23.
Giovedì 11 luglio alle ore 20.30, si terrà il dibattito “Costruire tessiture sociali tra i labirinti delle paure” in vista del lancio del bando promosso dalla Fondazione, “Nuove economie di comunità”. Il confronto, introdotto da Matteo Rossi (Consigliere FIEB) e moderato da Andrea Valesini (Eco di Bergamo), vedrà la partecipazione di Aldo Bonomi (AASTER), Luigi Sorzi (Presidente FIEB), Daniele Rocchetti (Presidente ACLI), Jhonny Dotti (Amministratore Delegato ON impresa sociale) e Claudio Bonfanti (Vice Presidente Biodistretto).
Grande protagonista di questo ciclo di incontri sarà la musica con lo spettacolo teatro canzone “Ricordi in accordi” (venerdì 12 luglio, ore 21.00) a cura di Pier Tironi con la partecipazione di Cristian Bosio alla tromba e cajon e Giovanni Colombo al piano. Il cantautore bergamasco Tironi alternerà canzoni con ironici monologhi. Tra passato e futuro, il racconto si svolgerà tra ironia e leggerezza attraverso lo sguardo agrodolce della vita di provincia.
Sempre in ambito musicale l’appuntamento di domenica 14 luglio, con lo spettacolo “Then Sings My Soul” in cui voce e chitarra si esibiranno in canzoni tutte al femminile. Nel corso della serata una sociologa porterà gli spettatori all’interno di un viaggio alla scoperta della musica interpretata dalla più grandi artiste femminili.
Chiudono il calendario eventi del mese Gabriele Riva con Riki Anelli e i “Good Samaritans” che accenderanno il Chiostro venerdì 26 luglio alle ore 21.00, con la loro musica coinvolgente e l’autore Luigi Minuti che, dopo il successo della serata di giugno, sarà nuovamente ospite sabato 27 luglio alle ore 18.00, con il suo libro “Spes et Fortitudo” un volume storico che racconta i 130 anni di collaborazione tra l’Asilo Infantile “Emilio Costanzo Piazzoni” e la Fondazione Istituti Educativi di Bergamo. I partecipanti saranno accompagnati dall’autore stesso a visitare i luoghi descritti nell’opera.
Per info e programma, in continuo aggiornamento, www.istitutieducativi.it
Il curriculum vitae di Andrea Girolami
Imprenditore con oltre vent’anni di esperienza nel settore del turismo e ospitalità, Andrea Girolami nasce a Fiuggi nel 1971 e consegue la laurea in Economia presso l’Università La Sapienza di Roma. È Presidente e Fondatore di AG Group, il primo gruppo turistico italiano che integra con sinergia alberghi, Tour Operator, un’agenzia di consulenza alberghiera, ristorazione e senior housing.
Andrea Girolami: prime esperienze e fondazione di RSI Group
Andrea Girolami consegue la laurea in Economia presso l’Università La Sapienza di Roma. Il suo percorso professionale inizia nel 1994, quando per diversi sei anni lavora per importanti società di consulenza aziendale e al contempo porta avanti la carriera accademica trattando tematiche relative alla formulazione e all’implementazione delle scelte strategiche in ambito aziendale. Nel 2000 imprime una svolta significativa con la costituzione di RSI, un tour operator che si afferma rapidamente come una delle realtà più dinamiche dell’incoming in Italia. In dieci anni, l’attività consegue risultati degni di nota e si quintuplica diventando RSI Group e assumendo ben 5 divisioni interne: RSI Communication, Travel, Events, Sport Events e Wedding. Per favorire la diversificazione del business, Andrea Girolami si lancia in una nuova avventura nel mondo alberghiero con l’acquisizione dell’immobile di Via Volturno, che dal 2012 ospiterà il The Independent Hotel, il primo quattro stelle di proprietà.
Andrea Girolami: il marchio AG Group
Le ambizioni di Andrea Girolami non si fermano a RSI Group, poiché l’imprenditore insieme ad altri soci realizza l’apertura di altri 16 hotel. Entro la fine del 2019 è prevista l’inaugurazione di un hotel di lusso a Firenze, per poi fare lo stesso a Venezia e Milano. Sua anche la società Italy Hotels Collection: attiva dal 2015, è specializzata nella consulenza alberghiera e nel revenue management. Oggi conta più di 30 strutture e ha l’obiettivo di espandere il portfolio a cento entro i prossimi due anni. Grazie alla passione per le bollicine, il buon bere e la gastronomia, Andrea Girolami apre a Roma alcuni bistrot a marchio Diana’s Place. Il format prevede una cucina di tipo gourmet, all’interno di una location informale ed elegante, e sarà seguito da ulteriori iniziative in altre città. Per soddisfare anche la domanda di ospitalità per la terza età, Girolami, attraverso il brand AG Domus Nova, sta realizzando residenze per anziani, a partire dal Centro Italia. Nel 2019 le molteplici iniziative sono confluite nel nuovo marchio AG Group, acronimo del Presidente e Fondatore: si tratta del primo gruppo turistico italiano che sfrutta la sinergia vincente di alberghi, Tour Operator, agenzia di consulenza alberghiera, ristorazione e senior housing.
Enciclopedie, mostre, arte, fotografia, innovazione: la storia di Federico Motta Editore
Federico Motta Editore, Casa Editrice fondata nel 1929, ha alle spalle novant’anni di opere prestigiose e autorevoli. Nel catalogo non rientrano solo le enciclopedie ma anche l’organizzazione di mostre come “ACQUA”, collane di fotografia, monografie e antologie di grandi pittori.
Federico Motta Editore: non solo enciclopedie
Il catalogo delle opere di Federico Motta Editore spazia dall’editoria per ragazzi (MottaJunior) alle collane di architettura e riviste di moda, dai cataloghi delle grandi mostre ai libri d’arte e fotografia. Il Gruppo Editoriale nato nel 1929 ha pubblicato monografie e antologie di pregio, documentazioni iconografiche a corredo di ricerche in ambito pittorico riguardo l’opera intramontabile di Leonardo, Cimabue, Giotto. Negli anni, la Casa Editrice ha partecipato all’organizzazione di importanti mostre d’arte come “Una Donna vestita di Sole” (Città del Vaticano), “Una notte con Marilyn” (Milano, Palazzo Reale) e “Leonardo, l’Acqua e il Rinascimento” (Milano, Castello Sforzesco). “ACQUA”, frutto della collaborazione tra Federico Motta Editore e Green Cross, è una mostra che ha interessato importanti città quali Roma, Milano, Napoli, Genova e Potenza. La collana “Motta Fotografia” invece è un successo dal 1994: la Casa Editrice è l’unica che ha venduto una collana di fotografia alla celebre Smithsonian Institution Press di Washington. L’offerta comprende le monografie di grandi personalità come Robert Doisneau, Michele Pellegrino, Luigi Ghirri, André Kertész e Arturo Zavattini.
La storia di Federico Motta Editore
Un marchio che è sinonimo di cultura, autorevolezza e qualità: Federico Motta Editore, avviata nel 1929 con il nome di “Clichè Motta”, fonda il suo successo su una costante attenzione verso l’innovazione e la divulgazione di grandi opere, spesso frutto di prestigiose collaborazioni con le personalità più competenti nei rispettivi ambiti. Il mondo delle scienze è stato studiato a fondo grazie all’intesa con Margherita Hack, mentre con Umberto Eco la Casa Editrice ha collaborato per ben dieci anni, giungendo alla pubblicazione delle opere della collana “Historia”. Federico Motta Editore ha sviluppato partnership e collaborazioni con Telecom, Telefono Azzurro, Zecchino d’Oro, Rai, il Ministero dell’Istruzione, Disney, il Sole 24 Ore, il Corriere della Sera e molti altri. La spinta verso l’innovazione si manifesta attraverso l’utilizzo di strumenti sempre al passo con i tempi: dalle Tavole Transvision al Sonobox, dalle videocassette ai CD-Rom fino all’avvento di Internet, con la creazione delle prime piattaforme specifiche per lo studio e la didattica. Il simbolo del Torcoliere da sempre distingue la Casa Editrice: legato alla tipografia e alla stampa di antichi volumi, rappresenta a pieno la sua identità.
Gianluca Laguardia: competenze specifiche e professionalità in Aexein Partners
Avviata nel 2016 grazie al contributo dell’attuale Amministratore Delegato Gianluca Laguardia , Aexein Partners ha una Value Proposition ben chiara e definita che spazia da un approccio operativo all’implementazione di nuove soluzioni IT innovative, con un focus sempre privilegiato sulla misurazione dei risultati.
Gianluca Laguardia: la Value Proposition di Aexein Partners
Aexein Partners viene avviata nel 2016 col contributo di Gianluca Laguardia, tutt’ora alla guida della società. L’attività si occupa di sviluppare progetti di consulenza direzionale nell’ambito del miglioramento operativo e delle strategie d’innovazione volte al rinnovamento e al miglioramento delle performance di progressi, tecnologie e organizzazione. Le aree di specializzazione sono quelle della supply chain & operations, finance&control, change management, temporary management & leadership. I settori di maggiore interesse sono quelli del lusso, dei trasporti, dell’industrial & retail operations. La Value Proposition della società guidata da Gianluca Laguardia punta sul sostegno di professionisti dall’elevata esperienza professionale e su un approccio di tipo operativo, che sfrutta soluzioni IT innovative. Il posizionamento sul mercato è efficace, in quanto solo pochi competitors riescono a coniugare la competenza di business e la seniority con la capacità di utilizzare innovazione e tecnologia per il miglioramento delle performance. Il Change Management, inoltre, è presidiato grazie a un’unità di business totalmente dedicata.
Gianluca Laguardia: l’esperienza professionale
Gianluca Laguardia è attualmente Amministratore Delegato di Aexein Partners, nonché docente a contratto nelle aree di Performance Improvement & Controlling per il Master di Gestione dei Beni del Lusso (EMLUX) presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Laureato in Economia Aziendale presso l’Università L.I.U.C. di Castellanza, conclude il suo percorso formativo presso il MIP Politecnico di Milano conseguendo un Master in Operations & Supply Chain Management. Il suo percorso professionale inizia in Accenture, dove arriva a occuparsi di Business Transformation e Innovazione nelle aree relative al Government e Consumer Goods. Gianluca Laguardia passa in Capgemini Consulting nel 2008, società presso la quale ha l’opportunità di lavorare su molteplici progetti in Italia e all’estero. Con la capogruppo in Francia si occupa di progetti di Operational Excellence nel settore del Lusso fino al 2015. È questo ruolo che gli consente di acquisire le competenze adeguate per avviare con sicurezza la propria attività nel 2016, dando vita ad Aexein Partners.