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14 Luglio 2019

Salute e Benessere

Come Aiutare un Cocainomane che Non Vuole Essere Aiutato

Comprendere come aiutare un cocainomane che non vuole essere aiutato è un’esigenza di tutti coloro che vogliono capire qual’è il modo corretto d’intervenire per convincerlo a smettere di usare cocaina.

Spesso, quando si prova a far capire ad un proprio caro che deve trovare una soluzione per smettere di usare cocaina, ci si ritrova di fronte una persona molto chiusa in sé stessa, non disposta ad affrontare l’argomento e che cerca in tutti i modi di sminuire la gravità della situazione in cui si trova.

E’ per questo motivo che, onde evitare che il proprio caro vado avanti a fare uso di cocaina, è meglio rivolgersi a degli esperti in grado di gestire una situazione di questo tipo.

Il Centro per Cocainomani Narconon Gabbiano, attivo dal 1988, è specializzato nel recupero dalla dipendenza da cocaina ed offre il proprio sostegno a tutti coloro che non sanno come aiutare un cocainomane che non vuole essere aiutato.

Familiari ed amici che vogliono aiutare un cocainomane devono parlare con lui in modo diretto, senza giri di parole, e non devono arrendersi di fronte ai suoi tentativi di negare di avere un problema o di rimandare sempre il momento giusto per risolverlo.

Per aiutare un cocainomane, può essere utile parlargli in modo amorevole, per metterlo a suo agio e fargli capire che lo scopo è quello di tornare a vederlo stare bene.

Nel caso in cui nulla dovesse cambiare in meglio, allora è necessario adottare un tono più duro, per metterlo con le spalle al muro e fargli capire che l’unica possibilità che gli viene data è quella di accettare l’aiuto e smettere di usare cocaina.

Può succedere che nessuna delle strade intraprese porti a quanto desiderato in quanto una persona che fa uso di cocaina fa fatica ad ammettere che ha bisogno d’aiuto pertanto, in casi come questi, la cosa più giusta da fare è chiedere il supporto di esperti.

Gli operatori del Centro Narconon Gabbiano sanno come parlare con una persona che fa uso di cocaina e sono in grado di superare i vari ostacoli che potrebbe mettere pur di non farsi aiutare.

Se necessario, inoltre, sono anche disponibili ad affiancare la famiglia, organizzando un colloquio a domicilio, con lo scopo di convincere il proprio caro ad intraprendere subito il Programma Narconon.

Grazie al Centro Narconon Gabbiano migliaia di persone hanno risolto un problema di dipendenza da cocaina ed ora conducono una vita felice e libera dalla droga.

Per ulteriori informazioni visito il sito del Centro di Recupero per Cocainomani Narconon Gabbiano oppure chiama il Numero Verde Gratuito 800 178 796 — Attivo 24 ore su 24–7 giorni su 7

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Salute e Benessere

Come Aiutare un Tossicodipendente che Non Vuole Essere Aiutato

A causa della continua diffusione dell’uso di droga ci sono sempre più persone che si chiedono come aiutare un tossicodipendente che non vuole essere aiutato perché vogliono capire qual’è il modo corretto d’intervenire per indurlo ad uscire dalla tossicodipendenza.

Infatti, non appena un familiare o un amico prova a parlare con un tossicodipendente potrebbe incontrare delle difficoltà perchè lui, spesso, non è disposto ad affrontare l’argomento e cerca in tutti i modi di sminuisce la gravità del problema in cui si trova.

Pertanto, in casi come questi, la cosa più giusta da fare è quella di rivolgersi a degli esperti in grado di risolvere una situazione di questo tipo.

Il Centro per Tossicodipendenti Narconon Gabbiano, attivo dal 1988, è specializzato nel recupero dalla tossicodipendenza ed offre il proprio sostegno a tutti coloro che non sanno come aiutare un tossicodipendente che non vuole essere aiutato.

Per far in modo che un tossicodipendente accetti l’aiuto è necessario insistere in tutti i modi possibili finchè lui non accetta di fare qualcosa di concreto per smettere di usare droga.

Per riuscire in ciò, spesso, familiari ed amici, provano ad assumere nei suoi confronti comportamenti differenti: alcune volte pacato e tranquillo, per indurlo a confidarsi con i suoi cari e decidere di farsi dare una mano; altre volte, invece, più duro ed aggressivo, per metterlo con le spalle al muro e fargli capire che l’unica possibilità che gli viene data è quella di accettare l’aiuto.

Può succedere che l’insistenza e le varie strategie adottate non portano a quanto desiderato e, quindi, anziché attendere che sia lui a chiedere una mano, cosa che potrebbe anche non accadere mai, è meglio rivolgersi a degli esperti.

Gli operatori del Centro Narconon Gabbiano sanno come parlare con un tossicodipendente, conoscono le giustificazioni che lui potrebbe avanzare per non farsi aiutare e sono in grado di smontargliele fino a fargli prendere la decisione di accettare l’aiuto.

Se necessario, sono anche disponibili ad affiancare la famiglia, organizzando un colloquio direttamente a domicilio con lo scopo di convincere il proprio caro ad intraprendere nell’immediato il Programma Narconon.

Grazie al Centro Narconon Gabbiano migliaia di persone hanno risolto un problema di tossicodipendenza ed ora conducono una vita felice e libera dalla droga.

Per ulteriori informazioni visito il sito del Centro di Recupero per Tossicodipendenti Narconon Gabbiano oppure chiama il Numero Verde Gratuito 800 178 796 — Attivo 24 ore su 24–7 giorni su 7

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Encanto Public Relations: Media Relation e Social Media in Usa?

Media Relation e Social Media in Usa?  La collaborazione tra Encanto Pr e un network di 23 agenzie boutique indipendenti americane, tutte legate al circuito internazionale PR Boutique International, permette di offrire alle aziende italiane a costi competitivi, servizi di Pubbliche Relazioni in tutto il Nord America, garantendo interventi capillari e mirati su ogni Stato.

Le 23 agenzie che lavorano con un alto grado di fidelizzazione per multinazionali come Pfizer, Nike, P&G, BurgerKing, per citarne alcune,  hanno sede in Portland, OR, San Francisco, CA, Garden Grove, CA; Los Angeles, CA, San Diego, CA, Denver, CO; Phoenix, AZ, Aspen, CO,  Minneapolis, MN, Washington, DC; Leawood, KS, Dallas, TX; Chicago, IL; Bradenton, FL,  Ft. Lauderdale, FL; Seattle (WA) Pittsburgh, PA; Philadelphia, PA; New York, NY, Trumbull, CT; Newton / Boston, MA.

Operano in tutti i settori del mercato dal Design al Food, dal Turismo alla Salute, all’Automotive, all’Energy, alla Tecnologia attraverso un modello di business che permette di offrire un servizio pari a quello di un ufficio interno, con I vantaggi dell’agenzia esterna.

“E’ un network unico perché unisce alla flessibilità nei tempi e nei costi, la creatività dei migliori account che hanno scelto di aprire una loro realtà, oltre che la professionalità dei grandi gruppi di Pubbliche Relazioni, dalle quali, molti dei nostri professionisti provengono.- spiega Cristina Cobildi, co-titolare di Encato Pr – Con loro possiamo coprire tutto il Nord America in modo capillare sia sui media che sui social, organizzare eventi, partnership. Ovviamente si può scegliere di lavorare con una, più di una o tutte insieme a seconda dei bisogni e del tipo di progetto”.

“Le agenzie associate a PR Boutique International – dichiara Amanda Foley, presidente di PRBI e co-fondatrice dell’agenzia Kiterocket di Seattle – spesso lavorano insieme per offrire ai clienti i migliori team di pubbliche relazioni e social media sulla base delle competenze e della posizione geografica. I proprietari delle agenzie si conoscono e si fidano l’uno dell’altro. Tutti i membri del nostro network vengono attentamente valutati prima di ottenere l’adesione al circuito. In questo modo, possiamo garantire un’alta qualità per tutti i clienti che lavorano con PRBI”.

PR Boutiques International ™ (PRBI) è una rete internazionale di aziende di relazioni pubbliche “boutique”. I dirigenti delle aziende associate sono professionisti esperti che hanno ricoperto posizioni di rilievo in grandi agenzie di PR e/o Aziende, ma ora mettono direttamente le loro competenze a disposizione dei clienti. Le agenzie PRBI eccellono nel soddisfare una vasta gamma di servizi in diversi settori, tra cui corporate , consumer , health care, investor relations, crisis management, business-to-business, economia, It, turismo e non profit,. I membri PRBI hanno vinto i più alti livelli di riconoscimenti professionali, con qualifiche che vanno da PHd a giornalisti di spicco, fanno inoltre parte delle più importanti associazioni di relazioni pubbliche e aziendali. Per ulteriori informazioni http://www.prboutiques.com.

Encanto Public Relations è un’agenzia di pubbliche relazioni nata 20 anni fa dalla richiesta di importanti clienti, che cercavano un servizio simile a un loro “ufficio interno” per relazioni con i media e i social network,  per eventi, comunicazione di crisi e comunicazione interna. Un modello, quello dell’ufficio interno che ha portato in Encanto multinazionali da tutto il mondo, istituzioni pubbliche e anche ministeri di governi stranieri come quello della Corea del Sud e del Perù per i quali l’agenzia lavora in modo continuativo dall’anno precedente a Expo. Il successo è da attribuirsi al mix di competenze di una squadra di professionisti con esperienza consolidata tra giornalisti, relatori pubblici, social media manager ed esperti di web intelligence, ma anche partner in molti settori come il design e la ricerca.
Encanto è l’unico partner italiano di International Boutique Pr.
Tra gli attuali clienti ci sono Il Governo della Corea del Sud e quello del Perù e le aziende Solvay, Citterio, Gruppo Elior, Anicav, Italfarmaco, Gruppo Perini, Dekalaser, Poliù, Asseprim.

Ufficio stampa
Encanto Public Relations – 02 66983707
Benedetta Minoliti – [email protected]

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Sicurezza urbana: aumenta la presenza della vigilanza armata privata al fianco degli agenti pubblici

Un tempo erano porte blindate e sistemi d’allarme, oggi è la vigilanza armata privata. Gli italiani si sentono sempre più esposti al rischio criminalità e, di conseguenza, si orientano verso nuovi modelli di protezione. Un trend che si è fatto sempre più evidente negli ultimi anni: dal 2011 al 2017, gli addetti alla vigilanza privata sono cresciuti del 16,7%. E la Toscana è una delle aree più sensibili: nel centro Italia, infatti, il 35,9% delle famiglie teme di subire un reato (dati 1° Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia realizzato dal Censis con Federsicurezza).

Una percezione, questa, che aumenta ulteriormente nelle zone costiere, in cui nel periodo estivo, ai furti in villa o nelle seconde case, si affiancano furti delle barche. Si pensi a Viareggio, Forte dei Marmi, Pietrasanta. Non è un caso che la Squadra Mobile di Lucca, solo nel 2018, abbia aumentato il numero degli arresti di oltre il 150% rispetto all’anno precedente. Gli italiani, del resto, hanno paura e ciò fa sì che molti di loro siano favorevoli all’introduzione di criteri meno rigidi per il possesso di un’arma da fuoco per la difesa personale. Le licenze per porto d’armi, infatti, sono aumentate del 20,5% rispetto al 2014 e complessivamente si conta un’arma da fuoco nelle case di quasi 4,5 milioni di italiani.

Ma i rischi della pistola facile sono alti. Per questo, in tanti decidono di rivolgersi alle agenzie private, costituite da professionisti del settore, abituati a gestire lo stress che una situazione di pericolo può comportare. È il caso di GSI Security Group, realtà nata nel 2004 e presto diventata uno dei punti di riferimento nel settore della sicurezza. GSI, avvalendosi delle norme di legge, è in grado attraverso la sua rete di poter soddisfare le esigenze su tutto il territorio nazionale. In particolare opera in Lombardia (provincia di Bergamo, Como, Milano, Monza – Brianza) e in Toscana. Ed è proprio in questa regione e nel territorio di Lucca e Massa Carrara che sta rafforzando le proprie attività. Per farlo, lavora non solo con nuclei operativi costituiti prevalentemente da ex personale dell’Esercito Italiano, ma anche con tecnologie all’avanguardia. Le autovetture dedicate alla sorveglianza sul territorio, ad esempio, sono dotate di tablet di bordo che consentono di intervenire in maniera tempestiva ed efficace e dispone di un servizio tele/radio/video collegato 24 ore su 24 agli impianti di ogni proprietà così da rilevare incidenti e intrusioni.

«Come dimostrato dal Rapporto Censis sulla sicurezza, gli italiani hanno fiducia nelle forze dell’ordine, ma le considerano sottodimensionate e male equipaggiate di fronte alla complessità della criminalità moderna. Ciò fa sì che il nostro ruolo sia sempre più importante. Aumentano le richieste della nostra presenza a difesa di un bene o come protezione preventiva in determinate situazioni. Per questo, realtà come la nostra si trovano a operare sempre di più in maniera complementare e integrativa rispetto agli agenti di pubblica sicurezza. Una tendenza che aumenterà nei prossimi anni» – dichiara Elena Fialdini, coordinatrice regione Toscana, ricordando che l’azienda rafforzerà ulteriormente le proprie attività, consolidando i piantonamenti, aumentando i collegamenti remoti con aziende e privati, e potenziando le tecnologie della sicurezza.

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News Salute e Benessere

Ghiaccio alimentare: ancora alto il rischio di contaminazione

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  • 14 Luglio 2019

Scarsa igiene, mancanza di sanificazione dei macchinari, manipolazione impropria: sono diverse e numerose le cause della contaminazione del ghiaccio che finisce nei nostri bicchieri, a casa e fuori casa. Si tratta di un problema su cui, con l’arrivo dell’estate, diventa sempre più urgente intervenire, per prevenire ogni possibile ricaduta negativa sulla salute, soprattutto quella dei soggetti più deboli, come bambini e anziani.

E’ un tema che è stato evidenziato recentemente anche su alcuni media nazionali, dove l’Istituto nazionale per il ghiaccio alimentare INGA – l’associazione che raccoglie le più importanti aziende nazionali produttrici di ghiaccio alimentare e che lavora per studiare, promuovere e diffondere una corretta informazione sul Ghiaccio Alimentare -, ha sottolineato l’importanza di attenersi a quelle poche e basilari regole per tutti coloro che producono o autoproducono ghiaccio alimentare che viene a diretto contatto con altri alimenti o lo stesso consumatore.

Da una ricerca condotta da INGA, in collaborazione con l’assessorato alla Salute della Regione Sicilia e le Asp della Regione, è infatti emerso che circa 1 locale su 4 produce e utilizza ghiaccio non conforme alle normative, risultando contaminato per una mancanza di attenzione igienica nella fase della produzione, della conservazione e della manipolazione.

Un dato che ha incoraggiato l’INGA, ormai un vero e proprio riferimento, in Italia e in Europa, per la tutela della sicurezza dei consumatori, a rendere ancora più incisivo e capillare il suo intervento al fianco delle aziende, degli operatori di settore e dei gestori dei locali. A partire dalla Sicilia, territorio tradizionalmente legato alla produzione di ghiaccio, che al momento è l’unica regione ad essersi occupata della questione, elaborando un piano regionale estremamente utile per intervenire sulla problematica, più diffusa di quanto si pensi.

Già nel 2015, INGA pubblicava il Manuale di corretta prassi igienica per la produzione di ghiaccio alimentare, approvato dal Ministero della Salute, vademecum tuttora unico nel suo genere in Europa dedicato all’approfondimento degli aspetti igienici e di sicurezza alimentare legati alla produzione industriale di ghiaccio confezionato e alla produzione per autoconsumo (nei locali e a casa) di ghiaccio alimentare. Sono seguite pubblicazioni di materiali informativi per aziende, operatori di settore e semplici consumatori, e di strumenti pratici, come la check-list per l’autovalutazione da parte degli stessi operatori della propria produzione di ghiaccio, fino alle collaborazioni con le Autorità e le associazioni di settore, con l’obiettivo primario di fare informazione, affinché il ghiaccio alimentare resti privo di contaminanti fisici, chimici, ma soprattutto biologici, e, quindi, sicuro per il consumatore.

In particolare, per supportare al meglio gli esercenti che autoproducono ghiaccio, INGA ha attivato una stretta collaborazione con la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) – una collaborazione di fondamentale importanza per assicurare la salubrità e l’igiene del ghiaccio alimentare.

Sebbene la situazione sia migliorata rispetto al passato, c’è ancora molta strada da fare. Un operatore su quattro non produce correttamente il ghiaccio alimentareha affermato Carlo Stucchi, Presidente INGA. “Il passo fondamentale è prevenire situazioni ad alto rischio di contaminazione attraverso un’educazione consapevole alla produzione e all’utilizzo del ghiaccio, che tuttora stenta ad essere considerato un alimento.”

Non tutti, infatti, sono consapevoli del fatto che il ghiaccio alimentare, che sia utilizzato come refrigerante (ad esempio nelle preparazioni culinarie) o come ingrediente, va considerato a tutti gli effetti un alimento – e quindi trattato prestando la massima attenzione a come viene prodotto, manipolato e conservato -, con il risultato che la tendenza generale è quella di sottovalutare il rispetto di norme e prassi igieniche. Il ghiaccio può essere infatti contaminato da diverse specie di batteri e agenti chimici a causa dell’utilizzo di acqua non pura e/o di carenze igieniche in fase di stoccaggio, manipolazione e utilizzo, con conseguenze per i consumatori che vanno da piccoli disturbi che possono colpire un individuo sano, a effetti ben più gravi se a consumare ghiaccio contaminato sono bambini, persone anziane o malate.

Anche quest’anno sono stati molteplici gli episodi che hanno interessato piccole e medie imprese che non hanno superato i necessari controlli per la sicurezza alimentare. Ma il rischio si rivela alto anche per le produzioni casalinghe, a cui sempre più famiglie ricorrono nei caldi mesi estivi. Per questo INGA ha ideato un utile e pratico decalogo delle regole da rispettare per fare il ghiaccio in casa in tutta sicurezza: dalla corretta pulizia del freezer e delle vaschette per il ghiaccio, alle temperature e ai tempi di conservazione, fino alla manipolazione dei cubetti. Per ovviare al rischio contaminazione, tanto a casa quanto nei locali, il consiglio è quello di affidarsi ad aziende certificate che producono ghiaccio alimentare confezionato: la strada giusta per tutelare al meglio il mercato, ma soprattutto la salute del consumatore.

 

***

INGA Istituto Nazionale Ghiaccio Alimentare è un Ente Non Profit, con sede in Roma, che si pone l’obiettivo primario dello studio, della promozione e della diffusione di una corretta informazione sul Ghiaccio Alimentare.

L’Associazione si propone inoltre le seguenti finalità a carattere:

  • Operativo: attraverso la diffusione di una corretta informazione sul tema del Ghiaccio Alimentare presso l’Opinione Pubblica e la sensibilizzazione delle Autorità Centrali, Regionali e Locali in merito alle politiche da attuare ai fini dello sviluppo del relativo mercato;
  • Diplomatico: attraverso l’instaurazione ed il mantenimento di rapporti di tipo istituzionale con Enti caratterizzati da finalità analoghe e/o complementari aventi sede in Italia come in altre Nazioni, con particolare riferimento all’Europa ed agli Stati Uniti;
  • Filantropico: attraverso la promozione e valorizzazione delle risorse intellettuali e materiali inespresse, relative al settore specifico del Ghiaccio Alimentare, presenti su tutto il territorio italiano.


Per saperne di più:
www.ghiaccioalimentare.it

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MUNA∞B “DISPOSITIVO MOBILE” È IL NUOVO SINGOLO DEL CANTAUTORE ROCK PALERMITANO

Una finestra di suoni sull’assuefazione da “tecnologia dell’intrattenimento” che attanaglia le nuove generazioni.

“Siamo sempre più, e inconsapevolmente, alienati e condizionati”.

Testo e musica di DISPOSITIVO MOBILE sono dello stesso Muna∞B (all’anagrafe Marco Bellone) ed è stato arrangiato insieme alla band che lo accompagna dall’inizio del progetto (Aldo Vallarelli – chitarra, Franco “Frank” Basile – basso, Nicola Tortorella – batteria). Il brano, dalle sonorità puramente rock, è composto da una sezione ritmica serrata su cui le chitarre si intrecciano tra power chord e fraseggi accompagnando le linee melodiche del cantato. Il testo, volutamente diretto, prova a spiegare come in appena due decenni circa, siano cambiati gli usi e i costumi delle giovani generazioni, assuefatte da una continua (e in ascesa) diffusione della tecnologia da “intrattenimento”, soprattutto quella mobile, che è ormai entrata prepotentemente nelle vite di ognuno, modificandone le relazioni sociali e interpersonali.

Marco Bellone, in arte Muna∞B, considera il suo nuovo progetto la logica evoluzione di quello che rappresentava la band Muna, da lui precedentemente fondata e sciolta nel 2015. La formazione scelta è volutamente compatta e asciutta. Oltre a Marco (voce&chitarra) troviamo Aldo Vallarelli (chitarra&cori), Franco Basile (basso) e Nicola Tortorella (batteria).

Fondamentalmente intorno a Marco, vive un power trio che senza troppi fronzoli crea un muro capace di “bucare” quando si tratta di pezzi duri dalle ritmiche serrate, e di creare le giuste atmosfere nei pezzi più intimi e intensi. L’idea cardine del progetto è quella di partire dai live, rilasciando pian piano dei singoli che possano far affezionare sempre più nuovo pubblico per arrivare, a tempo debito, all’uscita di un nuovo album che sarà una selezione dei brani scritti in questo lasso di tempo.

 

 

Autoproduzione

Registrato al MOB studio di Roma da Giovanni J Carrozzo

Mixato e masterizzato da Stefano Spinazzè

Distribuito da IMusician in tutti i principali stores digitali

 

Radio date: 17 maggio 2019

 

BIO

Marco Bellone nasce a Palermo. Il suo progetto invece a Roma nel 2012, quando fonda i Muna, di cui è il frontman e l’autore principale.

Pubblica due album, il secondo dei quali molto apprezzato dalla critica: 

Muna (Terre sommerse 2014) 

Sospesa in volo (Godfellas/Martelabel 2015) prodotto da Roberto Costa, anticipato e trainato dai singoli “Sospesa in volo” e “Notte” il cui video è stato presentato in esclusiva da Repubblica.it.

Dopo 3 anni di live in giro per l’Italia e due album, la band si scioglie a causa delle differenti strade professionali prese dai vari membri del gruppo. 

Marco riparte con il progetto solista usando lo pseudonimo Muna∞B, accompagnato dai suoi nuovi musicisti (Nicola Tortorella alla batteria, Aldo Vallarelli alla chitarra e Franco Basile al basso), tutti provenienti da importanti band capitoline.

Ma Marco non è solo un musicista. Per oltre vent’anni calca centinaia di palcoscenici in Italia e all’estero come danzatore per prestigiose compagnie di balletto classico e contemporaneo.

Negli ultimi anni divide i suoi impegni artistici tra musica, con il progetto Muna∞B, e danza, come coordinatore artistico del corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo.

Da questo è facile intuire come la sua visione artistica si incontri e si scontri continuamente, alimentando con stimoli sempre nuovi la sua anima creativa.

Muna∞B è attualmente sia in finale nella 32° ed. di Sanremo Rock, che in quella dell’Emergenza Festival.

 

Contatti e social

FB: www.facebook.com/munab01/ 

WEB: http://www.munab.it 

YT: https://www.youtube.com/channel/UC86hK91Czo0VMLDC-I3nnNg

IG: www.instagram.com/muna_b_official_marco_bellone/ 

SC: soundcloud.com/muna-rock-band 

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Stona “Sonar” è il nuovo brano estratto dall’album “Storia di un equilibrista” nato dall’incontro con il Maestro Guido Guglielminetti

Fresco di vittoria del “BOTTEGHE D’AUTORE XXIII EDIZIONE” dove il suo singolo “Santa Pazienza” si è aggiudicato il premio per il miglior arrangiamento, il cantautore pop torna in radio con un nuovo pezzo dalle venature sinth. 

Una calda chitarra acustica ci imbarca nel sottomarino di SONAR per poi trasportarci in un brano che diventa improvvisamente un veloce sinth pop.

È un alba e una rinascita: un brano che attraverso una forte narrazione poetica e visiva, racconta la storia di un equipaggio di un sottomarino alla ricerca continua dell’umanità che resta in attesa di un cambiamento e dove “Lo sforzo più intenso (quaggiù) è non essere dimenticato”. 

«L’ equipaggio siamo naturalmente tutti noi che navighiamo in un mare eterno di incertezze, tanto vale volersi bene e oltrepassare le barriere e le distanze». Stona

Il progetto “Storia di un equilibrista” nasce dall’incontro fra il cantautore Stona e Guido Guglielminetti, produttore e musicista affermato nel panorama musicale italiano, (collaborazione ormai storica con Francesco De Gregori in qualità di produttore e bassista ma bisogna ricordare Battisti, Mina, Lucio Dalla, Ivano Fossati, Loredana Bertè, Mia Martini solo per citarne alcuni). Incontro che poi ha dato i propri frutti nella tranquillità del PSR Studio: è qui che sono nate le dieci tracce che compongono l’album.

Partendo dalla pre-produzione stessa di Stona a cavallo fra ritmi latini, timbri acustici e sonorità più pop/elettroniche, Guglielminetti plasma, bilancia il tutto e ridefinisce l’anima del progetto portandolo a compimento e nella giusta direzione. 

I testi di Stona acquistano quindi maggior valore e la musica suonata diventa protagonista incontrando anche ospiti importanti durante le registrazioni, come Elio Rivagli alla batteria e Carlo Gaudiello al piano.  “Storia di un equilibrista” prende forma dal titolo di uno dei brani in scaletta che identifica al meglio l’animo di Stona: in bilico sul percorso di una generazione di quarantenni non ancora cresciuti (e che forse non vuole ancora crescere) fra percorsi differenti e scelte di vita da fare, fra le sonorità stesse dell’album così vario e ricco di spunti, immerso fra storie di ieri, oggi e domani.

 

Etichetta: Volume!

Radio date: 17 maggio 2019

Pubblicazione album: 16 novembre 2018

 

BIO

Stona, artista in equilibrio fra la musica d’autore e l’easy listening del pop nostrano si fa notare nel 2017 con “Estate senza preavviso”, brano realizzato con due producers affermati e di successo come Nicolò Fragile e Davide Bosio.

Con “Belladonna” inizia la fruttuosa collaborazione artistica con Guido Guglielminetti, storico bassista e produttore di Francesco De Gregori, con cui vince il BIELLA FESTIVAL 2017 e il prestigioso premio di NUOVO IMAIE.

A Maggio 2018 vince il P.A.E. PREMIO AUTORI EMERGENTI in occasione dei FIM AWARDS a Milano con il brano “Troppo pigro” e a Giugno inizia un tour acustico che lo porta in giro per tutta l’estate in piccoli locali e club concludendo l’esperienza con le due date a “Folkest” e all’ “Imperia Unplugged Festival”.

Il 16 novembre 2018 esce per Volume! l’album “STORIA DI UN EQUILIBRISTA”: il disco è preceduto dal singolo omonimo e da “Santa Pazienza”, brano quest’ultimo che entra direttamente nella TOP 20 della INDIE MUSIC LIKE, redatta settimanalmente dal MEI e piazzandosi al #16 posto.

Stona è fra i 15 artisti scelti per la finalissima del contest 1M NEXT legato al concertone del 1 Maggio 2019 a Roma mentre in Aprile per “BOTTEGHE D’AUTORE XXIII EDIZIONE”, vince con “Santa Pazienza” il premio per il miglior arrangiamento.

 

Contatti e social

SITO UFFICIALE www.massimostona.com

FACEBOOK: https://www.facebook.com/massimostona/

TWITTER: https://twitter.com/MASSIMOSTONA

INSTAGRAM: https://www.instagram.com/stonamusic/

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Dentix sceglie Borgo Sanzio per il suo secondo centro ad alta specializzazione della Sicilia

Martedì 16 luglio nella centralissima via Gabriele D’Annunzio 140/B nel quartiere Borgo-Sanzio, aprirà il nuovo centro ad alta specializzazione di Dentix, il secondo della regione dopo quello di Siracusa. L’azienda leader nel settore della cura dentale avvierà il suo nuovo centro con l’assunzione di 15 professionisti del territorio e uno staff ancora da ampliare con odontoiatri, protesisti, assistenti alla poltrona e receptionist. È possibile candidarsi per posizioni mediche e non in tutti i centri laziali attraverso la sezione “lavora con noi” sul sito www.dentix.it (per la ricerca delle posizioni aperte consultare i portali infojobs e indeed). Salgono così a 770 i nuovi posti di lavoro creati nei 55 centri di tutta Italia. 

Dentix aprirà in uno stabile da 336 metri quadri parte di un condominio anni ’60, che precedentemente ospitava un negozio di una catena di elettronica ed elettrodomestici e sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 20. Il nuovo centro odontoiatrico sarà guidato da un Direttore Sanitario che con uno staff di professionisti qualificati si prenderà cura dei pazienti instaurando un rapporto di fiducia e mettendo a disposizione le migliori cure personalizzate a prezzi accessibili.

Aspetto fondamentale visto che secondo il VIII Rapporto RBM – Censis sulla Sanità in Italia solo nell’ultimo anno gli italiani hanno speso almeno 8 miliardi di euro per le cure odontoiatriche che registrano un costo medio più elevato rispetto ad altre prestazioni sanitarie, pari a circa 551 euro e per questo, percepite come poco accessibili. Le cure dentistiche, infatti, sono caratterizzate per il loro collegamento diretto con il reddito dei cittadini e da ciò ne deriva che le persone con redditi inferiori a 15.000 hanno una frequenza di accesso a queste cure inferiore del 14% rispetto alla media degli altri paesi. 

Una tendenza confermata anche dall’ISTAT, per cui oltre 4 milioni di italiani hanno dovuto rinunciare a visite e trattamenti odontoiatrici principalmente per motivi economici. In un anno soltanto 1 cittadino su 2 è stato visitato da un dentista, di cui l’11,7% in una struttura pubblica, e circa il 38% delle classi più deboli non ha effettuato neanche una visita di controllo, né altri trattamenti dal dentista. In modo particolare, il sud Italia è l’area in cui si registra la minor frequenza di fruizione delle cure odontoiatriche, pari solo al 29,4% (8,6 in meno rispetto alla media nazionale). Al giorno d’oggi, nel settore odontoiatrico, le parole d’ordine sono accessibilità del professionista e sostenibilità delle cure: il modello Dentix, infatti, grazie ai suoi servizi di qualità a prezzi accessibili, ha ricevuto in una recente indagine svolta su un campione di oltre 1.200 pazienti il pieno apprezzamento da parte del 99% degli intervistati. 

Come dimostrato dal VIII Rapporto RBM – Censis sulla Sanità in Italia, il sud Italia è la regione in cui si registra la minore fruizione delle prestazioni dentistiche, l’8,6% in meno rispetto alla media nazionale. Per questo motivo siamo felici di poter ampliare la nostra presenza in Sicilia con il nuovo centro odontoiatrico di Catania. Dopo l’apertura a Siracusa nel novembre 2018 torniamo nella regione per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini catanesi, che nel nostro centro avranno la possibilità di accedere a un servizio professionale, economicamente accessibile e di alta qualità” – afferma Giorgio Radice, Direttore Operations Italia di Dentix

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FME Education: al Liceo Cairoli di Pavia gli insegnanti si formano con MyEdu Plus

FME Education è un editore specializzato in formazione: tra i suoi progetti spicca MyEdu Plus, sistema integrato rivolto a supportare l’insegnante 2.0 che sia interessato a proporre lezioni digitali e interattive in modo da rendere la didattica più coinvolgente ed efficace.

FME Education

FME Education: MyEdu Plus a Pavia

Il corso di formazione “Didattica digitale e comunicazione” si è svolto in questi giorni presso il Liceo Cairoli di Pavia. Il percorso, della durata complessiva di 20 ore, ha coinvolto docenti della primaria provenienti da diverse scuole della provincia pavese. Il Liceo Cairoli è in prima linea per quanto concerne l’organizzazione di corsi di formazione per le diverse realtà scolastiche del territorio. Grazie a questa opportunità, i circa venti docenti partecipanti hanno frequentato un corso incentrato sull’aggiornamento in tema di didattica digitale e strutturato in due moduli: il primo dedicato alla Comunicazione, il secondo basato sul progetto di FME Education intitolato MyEdu Plus. Il primo modulo punta a potenziare le capacità comunicative e relazionali del docente, con una particolare attenzione verso i canali digitali e social. I partecipanti hanno avuto modo di prendere parte in modo attivo alle attività, anche attraverso “role play” e simulazioni pratiche di casi o esperienze realmente vissute. Il secondo modulo, strutturato sulla base delle piattaforme didattiche di FME Education, si pone invece come obiettivo il fornire le competenze di base per creare lezioni multimediali interattive.

FME Education: le peculiarità di MyEdu Plus

Contenuti interattivi per elaborare una lezione digitale attraverso strumenti e applicazioni tecnologiche: questo è in sintesi MyEdu Plus, sviluppato da FME Education come sistema integrato rivolto all’insegnante 2.0. L’offerta aiuta e supporta i docenti nel proporre lezioni digitali d’autore, integrate da esercizi interattivi. Questa soluzione è pensata per accompagnare gli insegnanti nelle lezioni in aula e per facilitare la creazione di percorsi didattici sempre più personalizzati. MyEdu Plus ha come punto di forza il networking tra docenti e scuole: ogni insegnante infatti può condividere i propri contenuti personalizzati, che possono così essere consultati e diventare risorse e spunti utili per gli altri docenti. MyEdu Plus è solo uno dei progetti innovativi di FME Education, editore specializzato in formazione. L’offerta, rivolta a insegnanti, studenti e famiglie, si concentra sul motto “Imparare divertendosi!”, che racchiude anche la mission dell’editore. La tecnologia unita alla creatività può contribuire a rendere la didattica più piacevole e coinvolgente, facilitando sia l’apprendimento da parte dei ragazzi, sia l’insegnamento da parte dei docenti.

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Comunicati

David Barzazi: la plastica, una minaccia da non sottovalutare

David Barzazi e il fratello Christian, alla guida di Gruppo Green Power, si fanno portavoce delle fonti di energia rinnovabile come soluzione per la tutela delle risorse dell’ambiente. Una delle minacce più grandi è rappresentata, inoltre, dalla plastica che causa dei danni alla salute degli abitanti del pianeta, pertanto è bene lavorare sinergicamente al fine di ridurla.

David Barzazi

David Barzazi sostiene la lotta contro il problema plastica

David Barzazi guida una delle realtà italiane leader dell’efficientamento energetico, Gruppo Green Power. A tal proposito, si impegna anche nella sensibilizzazione in merito alle questioni più problematiche per il pianeta. Nello specifico, l’emergenza plastica rappresenta una minaccia da non sottovalutare sia per l’uomo che per l’habitat. Da uno studio è emerso che settimanalmente ingeriamo fino a 2.000 minuscoli frammenti, corrispondenti a circa 5 grammi, l’equivalente di una carta di credito. Si tratta di un vero e proprio campanello d’allarme al quale tutti gli attori coinvolti devono rispondere prontamente con un’azione mirata e lavorando in sinergia. La sostenibilità è la filosofia che permea la realtà di David Barzazi da quasi dieci anni: l’obiettivo del Gruppo è di fornire prodotti e servizi di alta qualità, sviluppati con il minimo impatto ambientale possibile, ma al contempo in grado di soddisfare appieno la richiesta dei clienti finali.

David Barzazi: il curriculum dell’AD di Gruppo Green Power

Nato a Venezia nel 1978, David Barzazi inizia il proprio percorso di formazione presso l’Istituto Aereonautico, dove consegue il diploma. La sua carriera professionale prende avvio nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni: si occupa principalmente di organizzazioni di vendita, riuscendo a maturare una significativa esperienza gestionale. Operando per anni come consulente di intermediazione finanziaria e assicurativa, assume successivamente l’incarico di Presidente di Cell Shop S.r.l., in modo tale da consolidare le proprie competenze gestionali di gruppi di vendita nel settore a lui afferente. David Barzazi imprime una svolta decisiva nel 2011, quando entra a far parte di Gruppo Green Power: in un lasso di tempo piuttosto breve, assume un ruolo primario all’interno della società, diventando Amministratore Delegato e Consigliere di Amministrazione. Sotto il suo mandato, l’impresa ha conseguito risultati degni di nota, nonostante il periodo contrassegnato da una forte crisi economica; in particolare con l’ammissione nell’AIM della Borsa. Pertanto, sulla base della professionalità dimostrata e dei traguardi raggiunti, l’imprenditore è stato riconfermato alla guida del Gruppo.

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