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Giugno 2023

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Risparmio privato, Banca Generali: consulenza finanziaria per risultati a lungo termine

L’assistenza professionale al cliente fa la differenza nell’allocare il risparmio privato in maniera efficace. Banca Generali analizza l’argomento con un articolo pubblicato sul suo blog.

Banca Generali

Banca Generali: il ruolo della consulenza nella gestione del risparmio privato

Negli ultimi dieci anni le reti di consulenti finanziari delle principali realtà in Italia hanno creato maggior valore per i propri clienti rispetto a chi ha operato autonomamente. Emerge in una ricerca condotta da Excellence Consulting, riportata da Banca Generali sul suo blog, l’importanza della consulenza finanziaria in materia di risparmio privato. Assistenza professionale, nello specifico, per allocare efficacemente i risparmi e restituire così risultati duraturi nel lungo periodo. La ricerca dimostra che, dal 2012, la ricchezza finanziaria nel complesso delle famiglie italiane è cresciuta annualmente di un valore del +1,2%, specificando come il dato decresca allo 0,1% includendo l’annus horribilis del 2022. Diverso e più cospicuo, invece, l’incremento annuo per i clienti delle sei principali reti in Italia, che hanno ottenuto un +3,3% dal 2012 al 2021. Anche considerando il 2022 il dato è migliore e si attesta allo 0,5%. Si evidenzia così il valore della consulenza finanziaria professionale nella gestione del risparmio privato, ambito in cui Banca Generali ha raggiunto da anni una posizione di leadership di mercato.

Banca Generali: pandemia e guerra “cigni neri”, cruciale la consulenza nel risparmio privato

Come evidenziato da Banca Generali, dalla ricerca di Excellence Consulting emerge anche come il valore della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane – al netto di quella dei clienti delle prime sei reti di consulenti finanziari – sia cresciuta dai 3.762 miliardi nel 2012 ai 4.315 miliardi di settembre 2022. Per i clienti delle reti di consulenti si è invece passati da 223 miliardi nel 2012 a circa 515 miliardi nel 2022, con un’ottima performance di Banca Generali. Questo nonostante le difficoltà dei recenti anni che hanno visto avvicendarsi due “cigni neri”, come sottolinea l’Istituto, quali la pandemia da Covid-19 e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Tali eventi “hanno portato ad un profondo ridisegno delle catene internazionali del valore con il relativo impatto sugli scambi commerciali globali”, si legge nell’approfondimento. Sul fronte del risparmio privato, specifica l’Istituto, a fare la differenza sono state capacità e competenza nell’assistere i clienti sulle scelte di investimento: “La consulenza cucita su misura sulla valutazione della dinamica rischio-rendimento ha tenuto, restituendo un valore aggiunto rispetto a chi ha provato a districarsi nel mare magnum dei mercati tentando di disintermediare le reti abbassando costi e provvigioni”.

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Alice Carli: l’innovazione come motore di successo. L’intervista a “Global Chapter”

Alice Carli, Executive Advisor di realtà internazionali trasversali all’innovazione nei settori moda, beauty, lifestyle, ha recentemente partecipato come ospite a “Global Chapter”, diventando la prima donna italiana a prendere parte a un dialogo condotto dalla rinomata Deputy Director del Comitato Globale di Inclusione, Gwen Mdinaradze, per la Harvard Business School Online Community.

Direttore Generale e Membro del CdA di GAITTECH, Alice Carli

L’innovazione come leva di successo: l’intervista ad Alice Carli

In qualità di Executive Advisor di realtà internazionali trasversali all’innovazione nei settori moda, beauty, lifestyle, ad Alice Carli è stato chiesto di raccontare la sua vocazione per l’innovazione. Un elemento diventato fondamentale nella sua carriera soprattutto negli ultimi anni, quando i paradigmi del business, le dinamiche sociali e le relazioni con i consumatori sono stati completamente rivoluzionati. La manager ha sempre adottato un approccio innovativo, ponendo al centro le esigenze dei clienti e aprendo un dialogo con loro. Già negli anni in cui lavorava per L’Autrechose, Furla e Peuterey, Alice Carli ha introdotto il CRM, integrando il digitale con l’esperienza fisica e, infine, sostituendo il tradizionale servizio clienti con una chat disponibile 24/7. Tutto ciò, negli anni pre-pandemia, rappresentava un’innovazione eccessiva per molte aziende italiane con attività internazionale: molti, infatti, erano ancora contrari all’adozione di un approccio digitale. “Mi rendo conto non sia facile interfacciarsi per un’azienda tradizionale a un modello di Power Business Intelligence”, ha sottolineato Alice Carli. Spesso si tratta solo del timore di un primo contatto con il cambiamento. “Perché poi la curiosità è evidente che emerga. Ecco, magari è stato meno evidente prima della Pandemia perché tutto andava così di fretta che pochi avevano il privilegio di fermarsi a pensare con calma”.

La strategia innovativa di GAIT-TECH: la vision di Alice Carli

Alice Carli considera l’innovazione come un atteggiamento mentale aperto verso il progresso, riconoscendo in essa un mutamento dinamico che dovrebbe condurre costantemente a esiti vantaggiosi. Ed è proprio l’innovazione l’elemento chiave che guida la strategia di GAIT-TECH, un’azienda all’avanguardia che ha fatto della tecnologia e del lavoro di squadra il motore del suo successo. Nel corso dell’intervista, ha svelato alcuni dettagli sulla strategia aziendale, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra e dei diversi background professionali dei quattro fondatori: Goldoni, Caiumi, Benetti e Marchesini. Ha inoltre evidenziato il contributo fondamentale del Direttore Creativo Diego Dolcini, e il lavoro di squadra svolto con i soci e con i tre investitori Simona Verrini, Marco Barbieri e il dottor Roberto Bevoni. L’innovazione ha svolto un ruolo essenziale non solo nella strategia di posizionamento della tecnologia indossabile, ma anche nel metodo di lancio della start-up tramite la vittoria di un concorso sull’innovazione organizzato da Invitalia, e debuttando in un contesto completamente diverso da quelli tradizionali nel mondo della moda: il CES di Las Vegas. Questa visione innovativa, ha sottolineato Alice Carli, ha portato l’azienda a conferire al CEO Goldoni il premio America Innovazione presso la Camera dei Deputati.

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Il bando 2023 per premiare le tesi su salute, sicurezza e sostenibilità

Comunicato Stampa

Il bando 2023 per premiare le tesi su salute, sicurezza e sostenibilità

 

Fino al 31 ottobre 2023 è possibile inviare gli elaborati e partecipare al Premio indetto dalla Fondazione AiFOS per le migliori tesi di laurea su salute, sicurezza sul lavoro e sostenibilità.

 

Giunge alla undicesima edizione il “Premio tesi di laurea nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro e sostenibilità” che, in questi anni, ha premiato e segnalato più di 80 studenti autori di tesi di laurea triennali, magistrali, di dottorato e di master di primo/secondo livello. Uno premio che vuole stimolare e favorire l’approfondimento, la riflessione e l’analisi dei luoghi di vita e di lavoro con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità e rendere più efficace la prevenzione di infortuni e malattie.

 

Come ogni anno il Bando Tesi di Laurea è promosso e lanciato dalla Fondazione AiFOS, una realtà impegnata nella diffusione della cultura della salute e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro. La Fondazione ha recentemente avviato la procedura che le consentirà di potersi iscrivere nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, in qualità di Ente Filantropico.

 

Il bando tesi di laurea 2023 su sicurezza e sostenibilità

Ricordiamo che il Bando Tesi di Laurea 2023, indetto dalla Fondazione AiFOS, in collaborazione con l’Associazione AiFOS e con la partnership di PuntoSicuro, riguarda tesi, discusse tra il 1° novembre 2022 ed il 31 ottobre 2023, che trattano i seguenti temi:

  • Salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, declinata in uno dei seguenti ambiti individuati dal Decreto interministeriale del 6 marzo 2013:
    • ambito giuridico, normativo, organizzativo;
    • ambito tecnico, ingegneristico, medico;
    • ambito psicologico, educativo, formativo, relazionale.
  • Sostenibilità in ambito lavorativo, declinata in uno o più dei seguenti argomenti: benessere organizzativo, lavoro dignitoso, corretta gestione ambientale in azienda.
  • Pari opportunità, premio dedicato al genere femminile, alla diversità di genere e alla conciliazione vita-lavoro.

 

Il link per poter scaricare il bando di concorso e la domanda di partecipazione alla selezione:

https://www.fondazioneaifos.org/premio-tesi-di-laurea

 

Premio tesi di laurea 2023: le tesi che saranno selezionate

Per il Premio tesi di laurea 2023 la Commissione valutatrice selezionerà:

  • 3 tesi di lauree triennali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, una per ciascuno dei tre ambiti individuati (ambito giuridico, normativo, organizzativo; ambito tecnico, ingegneristico, medico; ambito psicologico, educativo, formativo, relazionale);
  • 3 tesi di lauree magistrali/master di primo livello in materia di salute e sicurezza sul lavoro, una per ciascuno degli ambiti individuati;
  • 1 dottorato in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
  • 1 master di II livello in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
  • 1 tesi in materia di sostenibilità;
  • 1 tesi in materia di pari opportunità (Premio SOFIA Comitato Donne AiFOS).

 

Le tesi selezionate avranno diritto ad un riconoscimento economico di € 500, a un abbonamento on-line per un anno ai “Quaderni della Sicurezza”, rivista scientifica AiFOS e a un attestato di partecipazione. Inoltre PuntoSicuro, media partner del Premio, favorirà la diffusione e conoscenza delle tesi premiate e degli elaborati ritenuti più significativi per il miglioramento delle strategie in materia di sostenibilità e prevenzione.

 

La partecipazione, la Biblioteca Tesi Sicurezza e la nuova ricerca

Le tesi partecipanti saranno pubblicate sul portale BTSBiblioteca Tesi Sicurezza” (https://bibliotecatesi.fondazioneaifos.org/), database, di libera consultazione, che raccoglie tutti gli elaborati che hanno partecipato alle ultime edizioni del premio.

 

La Fondazione AiFOS, in collaborazione con l’università degli Studi di Milano, ha poi finanziato e promosso una nuova ricerca volta ad analizzare le tesi presentate dal 2014 ad oggi, i filoni di ricerca maggiormente indagati, i temi principali, le Facoltà ed i Dipartimenti più interessati ad approfondire i temi della salute e della sicurezza, nonché l’evoluzione della ricerca in materia di salute e sicurezza durante gli anni di raccolta degli elaborati.

La ricerca, che utilizzerà le tecnologie di Data Analytics e Data Analysis, verrà presentata il prossimo autunno dal suo autore, Matteo Bodini, Phd di Ricerca Informatica e Data Manager del Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi di Milano.

 

La partecipazione al Premio è completamente gratuita e il termine ultimo per l’invio degli elaborati è fissato al 31 ottobre 2023.

 

Invitiamo, come ogni anno, gli studenti laureati/laureandi – autori di tesi di laurea triennale, specialistica, magistrale, master di primo/secondo livello o dottorati – ad elaborare e inviare, entro la data del 31 ottobre 2023, le proprie tesi alla segreteria del “Premio tesi di laurea nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro e sostenibilità”.

 

Il link per poter scaricare il bando di concorso e la domanda di partecipazione alla selezione:

https://www.fondazioneaifos.org/premio-tesi-di-laurea

 

Segreteria del Premio: Fondazione AiFOS c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia, via Branze, 45 – 25123 Brescia Tel. 030.6595037 Fax 030.6595040 [email protected]

 

 

29 giugno 2023

 

 

Ufficio Stampa Fondazione AiFOS

[email protected]

www.fondazioneaifos.org

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Serenissima Ristorazione si impegna per la sicurezza alimentare

Serenissima Ristorazione accende i riflettori sul tema della sicurezza alimentare e sul ruolo dei produttori: materie prime di qualità, tecnici esperti e formazione continua le priorità dell’azienda veneta.

Serenissima Ristorazione, leader in Italia nella ristorazione collettiva                                 

Serenissima Ristorazione celebra la “Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare”

Per una realtà come Serenissima Ristorazione, quotidianamente impegnata nel garantire la sicurezza alimentare, il 7 giugno non può essere un giorno qualunque. In quella data infatti si celebra ogni anno la “Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare”, nata con lo scopo di aumentare la consapevolezza e promuovere azioni volte a garantire un’alimentazione adeguata alla salute e al benessere delle persone. Non a caso il claim scelto per l’edizione del 2023 è “Food Standards Save Lives”: per il Gruppo veneto, leader nei servizi per la ristorazione socio-sanitaria, scolastica e commerciale, la sicurezza alimentare è sì una responsabilità che va condivisa tra tutti gli attori, dai Governi ai consumatori, ma è dai produttori che ci si aspetta lo sforzo maggiore. Ed è questa consapevolezza a ispirare ogni giorno Serenissima Ristorazione, come dice anche l’attenzione nella scelta delle materie prime, acquistate da fornitori certificati e controllati, nel rispetto degli standard di qualità e di sicurezza più elevati all’interno dei centri di produzione.

Serenissima Ristorazione: alimenti sicuri grazie alla metodologia HACCP e alla formazione continua

Nei centri di produzione di Serenissima Ristorazione, progettati da tecnici esperti in conformità con la normativa vigente, si adotta un piano redatto secondo il sistema HACCP (Hazard analysis and critical control points) che consente di applicare l’autocontrollo in maniera razionale e organizzata. Tra i punti di forza del Gruppo anche l’attenzione alla formazione dei dipendenti, che vengono continuamente aggiornati sul tema della sicurezza alimentare, così da garantire ai pasti di Serenissima Ristorazione l’elevata qualità organolettica e nutrizionale che da sempre li contraddistingue. La “Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare” ha quindi rappresentanto l’occasione per sottolineare ancora una volta l’importanza di garantire alimenti sicuri, nutrienti e sostenibili per tutti. Gli standard svolgono infatti un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie di origine alimentare, che secondo le ultime stime della FAO colpiscono ogni anno più di una persona su 10.

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A2A, Renato Mazzoncini: “La crisi del gas non ha fermato la transizione”

In un’intervista rilasciata ad “Agenzia Nova”, Renato Mazzoncini ha rinnovato l’impegno di A2A su transizione energetica e sviluppo delle rinnovabili. La Life Company è pronta a investire su tutto il territorio e ad affermarsi come player nazionale.

Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A

Renato Mazzoncini: “Rinnovabili? Obiettivo di A2A non cambia: 5 GW entro il 2030”

Il 2023 sarà un anno cruciale per la transizione energetica. Ne è convinto Renato Mazzoncini, manager alla guida di A2A. Il conflitto in Ucraina e lo stop delle forniture di gas russo non hanno frenato i processi avviati dagli operatori del settore, A2A in testa, ha spiegato l’Amministratore Delegato in un’intervista rilasciata ad “Agenzia Nova”. A testimoniarlo anche i numeri sulla potenza fotovoltaica, che lo scorso anno in Italia è cresciuta del 165%. “Non siamo stati fermi e nei prossimi anni il Gruppo continuerà a investire per arrivare al 2030 con 5 GW di energia rinnovabile installata”, ha ribadito Renato Mazzoncini, in coerenza con il Piano Industriale decennale lanciato dalla Life Company, che prevede investimenti per 500 milioni di euro all’anno sulla generazione elettrica. Alla base la solidità di A2A, che negli ultimi anni ha dimostrato “una grande capacità di messa a terra dei progetti” realizzando il 22% degli investimenti previsti dal piano, pari a 3,5 miliardi di euro, e superando il target di 2 punti percentuali.

Renato Mazzoncini: acqua, sole e vento al Sud. Tra i progetti di A2A anche il Friuli

Idroelettrico, eolico e solare tra i settori sui quali il Gruppo guidato da Renato Mazzoncini ha deciso di puntare. La Life Company guarda anche al Sud e le isole, per valorizzare le caratteristiche dei territori e contribuire allo sviluppo delle rinnovabili. Nel frattempo A2A è al lavoro anche nella realizzazione del più grande campo di produzione di energia solare nel nord Italia, che sorgerà in Friuli e coprirà un’area di 60 ettari: “Le aziende hanno necessità di energia e bisogna che questa sia immediata e a ciclo continuo. E questo è tra gli obiettivi che ci siamo posti con l’investimento in Friuli”, ha evidenziato Renato Mazzoncini. I progetti programmati dalla Life Company suggeriscono un evidente cambio di passo per il Gruppo che negli ultimi anni si è sempre più affermato come player di livello nazionale.

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L’intervento di Enrico Vita (Amplifon) al Festival dell’Economia di Trento

L’Amministratore Delegato di Amplifon Enrico Vita è intervenuto nel corso del Festival dell’Economia di Trento per parlare del ruolo centrale che la tecnologia ricopre all’interno della società.

Enrico Vita

Enrico Vita: Amplifon investe ogni anno 100 milioni in innovazione tecnologica

Migliorare la vita delle persone, permettendo loro di riscoprire tutte le emozioni dei suoni: questa è la mission della società leader a livello globale nel settore retail dell’hearing care. Obiettivo che l’azienda guidata da Enrico Vita persegue facendo dell’innovazione e della tecnologia i driver principali. Per questo motivo, “Amplifon investe complessivamente circa 100 milioni di euro l’anno in innovazione tecnologica”, la quale, come ha ricordato il CEO durante il suo intervento al Festival dell’Economia di Trento, “sta acquisendo un ruolo sempre più importante nella nostra azienda e, in generale, nel settore della cura dell’udito”. L’innovazione è in effetti un potente mezzo grazie al quale le persone possono alzare sempre di più i propri standard di vita. “La tecnologia – ha sottolineato Enrico Vitaci permette di integrare l’assistenza nel negozio fisico, che resta insostituibile, con nuove modalità, creando una vera esperienza omnicale”.

Enrico Vita: la nascita di AmplifonX

Parlando di innovazione, il CEO di Amplifon ha ricordato della fondazione di AmplifonX, la business unit dedicata all’innovazione digitale. Creata a inizio 2022 in sinergia con la startup napoletana Otohub, la nuova struttura organizzativa concentra la propria attività sullo sviluppo di soluzioni digitali innovative da applicare in campo audiologico. Grazie al talento di un team combinato di oltre 50 persone e al contributo derivante dalle collaborazioni con realtà accademiche di rilievo mondiale, AmplifonX mira a definire nuovi standard dell’esperienza audiologica, rendendola unica per i propri clienti. L’AD Enrico Vita ha poi ribadito che soltanto le imprese in grado di innovare e di trovare un giusto bilanciamento tra la tecnologia e il fattore umano hanno davvero chance di successo.

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Fintech, Banca Generali: IA una rivoluzione, ma quali sono i rischi?

L’Intelligenza Artificiale e le sue applicazioni sono sotto i riflettori della comunità finanziaria internazionale. Banca Generali, leader italiano nel fintech, ha approfondito il tema sul suo blog.

Banca Generali

Fintech: Banca Generali, il boom delle aziende legate allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale

L’Intelligenza Artificiale (IA) sta cambiando rapidamente il volto di molti settori dell’economia e della società. Questa innovazione tecnologica ha suscitato un enorme interesse da parte della comunità finanziaria internazionale. Banca Generali, istituto italiano leader nel fintech, ha di recente pubblicato un approfondimento sul tema. In un articolo sul blog “Protezione&Risparmio” emerge come gli investitori stiano destinando ingenti somme di denaro alle società specializzate nello sviluppo dell’IA, ad oggi quotate prevalentemente sulle borse americane. Il caso Nvidia, balzato alle cronache nelle ultime settimane, è un esempio lampante. Negli ultimi anni la Big Tech, leader nello sviluppo di processori grafici, si è imposta come punto di riferimento nello sviluppo di chip progettati specificamente per i server di IA. Il risultato è che, secondo i dati aggiornati a giugno, nei primi mesi dell’anno i titoli Nvidia sul Nasdaq hanno messo a segno un rialzo del 158%. In campo ci sono tuttavia anche altri player, ricorda Banca Generali, in primis Alphabet (Google), Microsoft e Meta, impegnate in ambiziosi progetti legati all’IA generativa.

Banca Generali: IA generativa, oltre l’euforia attenzione ai rischi

Tra le novità che più di tutte sono riuscite a rilanciare lo sviluppo dell’IA, finora limitata ai macchinari industriali, c’è sicuramente ChatGPT. In questo caso, sottolinea Banca Generali, parliamo di Intelligenza Artificiale Generativa, ossia deputata a creare testi, come nel caso dell’applicazione sviluppata da OpenAI, o ancora immagini, video, brani musicali e diversi altri tipi di contenuti. Il trend appare ormai inarrestabile, nonostante l’appello lanciato da diversi esperti sui rischi legati a questa nuova rivoluzione. Al momento, l’Unione Europea è l’unica impegnata nella costruzione di un pacchetto di norme con l’intento di regolamentare l’utilizzo di queste nuove tecnologie. L’euforia per l’IA rischia di diventare un boomerang soprattutto sul fronte finanziario, avverte Banca Generali: se l’Intelligenza Artificiale rivoluzionerà la società nel medio e lungo periodo, è vero anche che quando i mercati fanno il passo più lungo della gamba il rischio di generare l’ennesima bolla speculativa è sempre dietro l’angolo.

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Eni, l’AD Claudio Descalzi in Kazakistan: attività in corso e nuovi progetti

Nelle parole dell’AD Claudio Descalzi il forte impegno di Eni per rafforzare il proprio ruolo di primo piano nel processo di transizione energetica del Kazakistan.

Claudio Descalzi: Eni in Kazakistan, l’incontro con il Presidente Tokayev

Eni, ha detto l’AD Claudio Descalzi a margine dell’incontro dello scorso 8 giugno con il Presidente del Kazakistan, è impegnata fortemente “a rafforzare il proprio ruolo di primo piano nel processo di transizione energetica del Paese accelerando l’evoluzione del proprio modello di business”. Nell’ambito dell’incontro ad Astana con il Presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev è stato fatto il punto sulle attività che Eni sta portando avanti nel Paese dove è presente dal 1992 in quanto operatore congiunto del giacimento di Karachaganak: partner in diversi progetti nel Mar Caspio settentrionale, tra cui il giacimento di Kashagan, opera inoltre insieme a Kmg all’interno del blocco esplorativo di Abay. L’AD Claudio Descalzi ha avuto modo di illustrare la strategia di valorizzazione del gas di Karachaganak e Kashagan attraverso cui si punta a soddisfare la domanda del Paese e a dare ulteriore impulso agli investimenti in rinnovabili e bio-feedstock per la transizione energetica.

Claudio Descalzi: Eni annuncia il progetto di una nuova centrale elettrica ibrida rinnovabili-gas

L’AD Claudio Descalzi, durante l’incontro con il Presidente del Kazakistan, ha discusso anche di nuovi progetti e iniziative di decarbonizzazione. In particolare, è stata annunciata la realizzazione di una nuova centrale elettrica ibrida rinnovabili-gas da 250 MW in Zhanaozen, regione di Mangystau. Si tratta di un progetto pionieristico per il Paese: realizzato da Eni insieme alla società di stato kazaka KazMunayGas, apre la strada alla combinazione ibrida di varie tecnologie per la generazione elettrica con centrali di ultima generazione sviluppate da Plenitude in cooperazione con Kmg e centrali elettriche a gas naturale utilizzate con capacità di bilanciamento. L’accordo prevede nello specifico un impianto fotovoltaico, uno eolico e uno a gas per la produzione e la fornitura di energia elettrica decarbonizzata e stabile alle società controllate di Kmg presenti nell’area. “Rappresenta un ulteriore passo in avanti per la crescita della capacità di generazione rinnovabile di Eni, supportando al contempo il percorso di decarbonizzazione del Kazakhstan”, ha spiegato l’AD Claudio Descalzi rimarcandone il valore: il modello ibrido, oltre a consentire di diversificare e decarbonizzare la fornitura di energia elettrica per la regione di Mangystau, contribuisce al contempo a incentivare lo sviluppo del capitale umano nel settore delle energie rinnovabili.

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Eni: l’AD Claudio Descalzi riceve il Presidente della Repubblica dell’Angola

L’AD Claudio Descalzi: “Questa visita è per noi fonte di grande soddisfazione, poiché dimostra la validità del modello di alleanza che abbiamo costruito con diversi Paesi in cui operiamo, e dei quali l’Angola è tra i più importanti”.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: Eni riceve il Presidente dell’Angola in visita in Italia

L’AD Claudio Descalzi, insieme al Presidente Giuseppe Zafarana, ha accolto al tecnopolo Eni 2050 lab il Presidente della Repubblica dell’Angola, João Lourenço. L’incontro è avvenuto nell’ambito della visita di Stato del Presidente della Repubblica dell’Angola in Italia, accompagnato dal Ministro di Stato e Capo di Gabinetto, Adão Francisco Correia De Almeida, e dal Ministro degli Affari Esteri, Téte António. L’AD Claudio Descalzi ha avuto modo di illustrare le soluzioni tecnologiche al centro della strategia di decarbonizzazione di Eni in sviluppo presso lo spazio polifunzionale dedicato all’innovazione e alla ricerca che sorge all’interno del complesso architettonico del Gazometro di Roma Ostiense. Eni 2050 lab comprende un laboratorio, un’area di monitoraggio e una zona di visualizzazione immersiva di modellistica avanzata basata sui supercomputer di Eni HPC4 e HPC5. È in quest’area che Eni promuove tecnologie proprietarie e breakthrough per la decarbonizzazione, focalizzate in particolare sulle tre principali aree di ricerca aziendali: energie rinnovabili e nuove fonti energetiche, soluzioni per la decarbonizzazione e prodotti circolari e bio. Non a caso, durante la visita sono stati presentati i risultati più significativi ottenuti in questi settori.

Claudio Descalzi: il valore dei progetti in sviluppo all’interno del polo tecnologico Eni 2050 lab

L’AD Claudio Descalzi ha parlato della visita del Presidente della Repubblica dell’Angola come di una “fonte di grande soddisfazione” per Eni. “Dimostra la validità del modello di alleanza che abbiamo costruito con diversi Paesi in cui operiamo, e dei quali l’Angola è tra i più importanti”, ha spiegato l’AD sottolineando come “a fronte dell’obiettivo comune di compiere un percorso di transizione energetica equo e che non trascuri l’importanza della sicurezza degli approvvigionamenti, stiamo cooperando con i nostri partner per unire risorse, tecnologie per la transizione e disponibilità di fonti energetiche al fine di compiere insieme un percorso di sviluppo rispettoso delle peculiarità e che non lasci indietro nessuno”. Eni, ha aggiunto Claudio Descalzi, è riuscita a creare “vere e proprie alleanze basate sull’equilibrio e il rispetto reciproco, nell’ambito delle quali lasciamo alle popolazioni locali buona parte dell’energia che produciamo insieme, contribuiamo allo sviluppo socio economico locale, creiamo occupazione sui territori, favoriamo l’accesso all’energia e promuoviamo iniziative diversificate in ambiti come la salute, l’educazione, l’agricoltura, la formazione professionale e imprenditoriale”. È “valore reciproco” quello che Eni si impegna a creare “in ragione della prospettiva di poter diversificare maggiormente i nostri mix energetici e le vie di approvvigionamento, e di creare abbondanza di energia sempre più decarbonizzata a favore della competitività e della crescita”.

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Le riflessioni di Alessandro Benetton: l’importanza di godersi il viaggio, oltre la meta

Alessandro Benetton: “Volere avere tutto e subito significa inseguire la gratificazione istantanea. Il business e lo sport mi hanno invece insegnato che di istantaneo non esiste nulla, o comunque che per ottenere risultati di lungo termine servono disciplina e costanza”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: il valore della disciplina in un mondo propenso alla gratificazione istantanea

Disciplina o gratificazione istantanea? Alessandro Benetton ne parla su LinkedIn con i suoi followers. “Viviamo in un’epoca particolare. Mai come oggi, se ci pensate, è possibile cercare una risposta immediata ai nostri bisogni. Possiamo effettuare acquisti online e ricevere i prodotti in tempi rapidi, anzi rapidissimi. Possiamo consumare prodotti audio e video ogni volta che vogliamo, avendo sempre tutto a portata di clic”, osserva Alessandro Benetton rilevando come la tecnologia abbia indubbiamente accelerato questo processo. “La riflessione che condivido con voi è se tutto questo alteri la nostra percezione delle cose, e ci spinga inconsciamente a essere meno pazienti e disciplinati nella conduzione della vita”: al mondo d’oggi infatti siamo abituati a voler avere tutto e subito, a inseguire la gratificazione istantanea. Ma a quale prezzo?

Alessandro Benetton: importante è godersi anche il viaggio, oltre ai risultati

Nel post, Alessandro Benetton spiega come il business e lo sport gli abbiano insegnato “che di istantaneo non esiste nulla, o comunque che per ottenere risultati di lungo termine servono disciplina e costanza”. Importante per il Presidente di 21 Invest e di Edizione è “godersi anche il viaggio, ovviamente, oltre ai risultati”: le cose belle nella vita, i veri traguardi, richiedono infatti impegno e hanno il loro tempo. “In ufficio come in allenamento, al lavoro come tra le onde”, precisa Alessandro Benetton: al contrario le notifiche costanti, i social media e l’accesso immediato a una quantità infinita di informazioni possono distoglierci dal nostro focus e danneggiare la produttività. “Penso sia dunque importante stabilire limiti e adottare una mentalità critica nell’uso della tecnologia, in modo da poterne trarre vantaggio senza esserne dipendenti”: l’invito che rivolge infine ai suoi followers è quindi di “apprezzare il valore di rallentare, di resistere alle tentazioni della gratificazione istantanea”.

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Economia Argentina, la soluzione ai problemi si chiama Brics?

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  • 27 Giugno 2023

Viste le vicissitudini ormai note, l’Argentina è un paese tecnicamente ormai fallito. La crisi costante nella quale si trova avvolta l’economia del paese non conosce fine. Dal Brasile però arriva una sponda importante da parte del neopresidente Lula che potrebbe cambiare gli scenari.

La corte dei BRICS all’economia Argentina

economia argentinaOccorre fare un passo indietro come premessa. Nel 2001 un gruppo di paesi che All’epoca erano considerati emergenti – Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica – si sono riuniti per cercare delle sinergie che consentissero una crescita più vigorosa alle rispettive economie. E’ nato così il BRICS.
Adesso proprio i vicini di casa brasiliani stanno spingendo affinché anche l’Argentina ne entri a fare parte.

Fuga dalla crisi

Al di là dell’eventuale beneficio di questa prospettiva (sul quale nutriamo forti dubbi), il fatto vero è che l’Argentina ha bisogno di una svolta per rialzare la sua economia. L’inflazione è ai massimi storici, la liquidità piange e il peso argentino è ai minimi storici rispetto al dollaro (dati Pocket Option Italia).

Lula tira i fili

Il grande promotore di questo allargamento all’economia Argentina è il nuovo presidente del Brasile Ignacio Lula da Silva. Che in realtà non lo fa in modo disinteressato.
Infatti l’Argentina è il terzo partner commerciale brasiliano (dopo Cina e Usa), e importa dal Brasile soprattutto prodotti industriali. Questo significa che se la crisi dell’economia argentina sfociasse in una ondata di insolvenze delle imprese e dello Stato argentini, il Brasile ne subirebbe pesanti conseguenze.
Ecco perchè Lula spinge per portarla nei BRICS, con la promessa di un maxi prestito da parte della New Development Bank, conosciuta appunto come banca dei BRICS, a capo della quale c’è Dilma Rousseff, ex presidente del Brasile e dello stesso partito di Lula (ma pure della stessa famiglia politica del presidente argentino Alberto Fernandez).

La deoccidentalizzazione dell’Argentina

In questo modo l’Argentina verrebbe sottratta anche al controllo del Fondo Monetario Internazionale, al quale è vincolata per un maxi prestito da 45 miliardi di dollari concesso poco più di un anno fa, al quale si sono aggiunti questa primavera altri 5,4 miliardi.
Anche per questo, la sua economia è ormai “dollarizzata”. Entrare nel giro dei BRICS romperebbe questa correlazione tra valute, spingendo l’Argentina sotto la sfera di influenza di Paesi come Cina e Russia. Non sarebbe una novità da poco, se la seconda economia del Sudamerica sposterebbe il suo asse verso oriente.

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Gruppo FS, l’AD Luigi Ferraris stipula nuovo contratto con Siemens: in arrivo 40 locomotive

Il Gruppo guidato da Luigi Ferraris porta avanti il piano di rinnovo della flotta ferroviaria. Le nuove locomotive andranno a rafforzare il trasporto merci lungo il Corridoio Reno-Alpino.

Luigi Ferraris: i dettagli dell’accordo TX Logistik-Siemens

Nuovo importante capitolo per il Gruppo FS. Durante la fiera Transport Logistic Monaco 2023, il Polo Logistica della realtà guidata da Luigi Ferraris ha siglato un contratto per l’acquisizione di 40 nuove locomotive interoperabili Siemens, con l’opzione di ulteriori 25. L’accordo, stipulato tra TX Logistik e la multinazionale tedesca alla presenza dell’Amministratore Delegato Luigi Ferraris, ha un valore di 300 milioni di euro e andrà a potenziare l’operatività intermodale e l’internazionalizzazione del Gruppo. Consegnate a partire da settembre 2024, le locomotive verranno destinate al Corridoio Reno-Alpino, rafforzando così la flotta di TX Logistik, che potrà contare su maggiori performance, flessibilità, nuove tecnologie e un’attenzione maggiore alla sostenibilità.

Luigi Ferraris: gli obiettivi del Gruppo FS sulla logistica

Rispetto ai mezzi attuali, infatti, i veicoli prodotti da Siemens nello stabilimento di Monaco di Baviera-Allach sono caratterizzati da una maggiore capacità di trasporto (30% di tonnellate merci in più) e un minore consumo di energia (-25%). L’operazione conclusa a Monaco è in linea con il Piano industriale voluto da Luigi Ferraris, che tra le priorità aveva indicato proprio il potenziamento delle attività cargo. Non è un caso che il Polo Logistica abbia deciso di destinare nei prossimi anni la maggior parte dei suoi investimenti, circa l’80%, al rinnovo della flotta. L’obiettivo è abbassarne l’età media, portandola dagli attuali 30 a 7 anni. Per raggiungerlo, il Polo intende acquistare 400 locomotive e 3.600 carri. Già entro la prossima estate, fa sapere il Gruppo guidato da Luigi Ferraris, TX Logistik potrà contare su 115 nuovi carri a doppia tasca del tipo T3000 utilizzati per i trasporti intermodali.

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Prezzo Oro in Venti Anni Aumentato Più di Cinque Volte

Prezzo oro oggi rispetto a venti anni fa è aumentato di oltre cinque volte prendendo in considerazione l’attuale valutazione.
Un rally non certo di breve periodo ma sicuramente e di grande risultato se si prendono in esame i prezzi di altri beni reali che possono essere utilizzati come investimento.
Il successo del prezzo dell’oro nell’ultimo ventennio non è certo una sorpresa il suo valore è cresciuto progressivamente da millenni ed in alcune epoche era utilizzato anche come forma diretta di pagamento.
Ancora oggi viene utilizzato come denaro in alcuni scambi commerciali soprattutto a livello internazionale.
Del resto l’oro può essere considerato denaro in ogni sua forma essendo possibile monetizzarne il valore in modo semplice presso banche metalli come questo compro oro Firenze.
Se si considera anche molti titoli azionari presenti sul mercato da venti anni non è semplice trovarne una altro che nello stesso periodo ha ottenuto un risultato simile allo stato attuale.
Quello che però l’oro non rende rispetto ad i titoli azionari sono gli utili che i titoli con i quali le società quotate in borsa gratificano ogni anno gli investitori.
Il risultato raggiunto dal prezzo dell’oro negli ultimi venti anni è ancora più significativo in quanto questo periodo è stato caratterizzato da frequenti crisi globali che in molti casi hanno portato a perdite importanti agli investitori.
Il prezzo dell’oro non è aumentato in modo costante ma è stato il frutto di alcuni rialzi particolarmente importanti in corrispondenza di momenti economici particolarmente incerti a livello globale.
Il primo rialzo significativo si concretizzo nel record raggiunto nel 2011 intorno ai 1900 dollari oncia negli anni del crack di alcune importanti banche americane.
In seguito a questo record il prezzo aureo tornò ad un livello più basso ma sempre superiore rispetto al valore precedente al rally del periodo.
Un altro rialzo è stato quello dovuto alla politica del lockdown iniziata nel 2020 che porto al crollo generale delle borse nel marzo 2020.
In questo periodo il prezzo dell’oro cominciò ad aumentare approfittando di un periodo di grande crisi ed incertezza in tutto il mondo arrivando ben oltre i 2000 dollari oncia in diversi momenti.
Oggi il valore è sceso ma al momento di questo articolo rimane comunque intorno ai 1950 dollari oncia ed anche se dovesse scendere ulteriormente rimarrà comunque ben al di sopra della media precedente a questo ultimo rally.
Questo testimonia che anche il prezzo dell’oro può diminuire nel breve e medio periodo non avendo una andamento costante al rialzo ma piuttosto picchi di valore che solitamente pur non rimanendo tali rimangono comunque al di sopra dei valori precedenti creando sul lungo periodo un rialzo costante.

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Paolo Gallo: “La produzione di biometano potrà rappresentare il 10-15% del fabbisogno nazionale”

Il cammino verso l’energia sostenibile in Italia si presenta promettente, con il Paese che assume un ruolo chiave nel settore del gas e guarda avanti verso il futuro. La visione di Paolo Gallo.

L'AD di Italgas Paolo Gallo

Paolo Gallo sottolinea l’importanza strategica dell’Italia nel panorama energetico attuale

Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, ha sottolineato l’importanza strategica dell’Italia nel panorama energetico attuale. Nel corso del 2022, nonostante le sfide nel settore del gas, l’Italia ha registrato un aumento significativo delle esportazioni, una situazione senza precedenti. Questo conferma il ruolo centrale del nostro Paese nei flussi di gas. Intervenuto nel corso dell’evento “L’energia per l’Italia e l’UE: le fonti e le regole del mercato energetico”, organizzato presso lo Spazio Europa Experience di Roma da Withub con la direzione editoriale di Eunews e GEA, l’AD di Italgas ha posto l’attenzione su due elementi cruciali per il futuro energetico del nostro Paese. 

Trasformazione energetica, Paolo Gallo: biometano e idrogeno in primo piano

Di cosa si tratta? Sul breve termine, ha sottolineato Paolo Gallo, l’Italia ha una forte potenzialità nella produzione di biometano, “che va coltivata e sviluppata perché può arrivare a rappresentare il 10-15% del fabbisogno nazionale”. Guardando invece al medio-lungo termine, l’Amministratore Delegato di Italgas ha evidenziato le potenzialità della produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili, come l’energia solare e quella eolica. Tuttavia, oggi è ancora necessario un notevole sforzo nella ricerca e nello sviluppo per raggiungere una situazione di maturità simile a quella del biometano. La visione di Paolo Gallo conferma che l’Italia sta guardando avanti, puntando prima sul biometano e successivamente sull’idrogeno, per un futuro energetico sostenibile e innovativo.

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Top Manager Reputation: Luigi Ferraris (Gruppo FS) tra i primi 10 manager in Italia

La classifica che include l’AD Luigi Ferraris nelle prime 10 posizioni è stata stilata da Top Manager, Osservatorio permanente che analizza la reputazione online dei vertici delle aziende attive in Italia.

 Luigi Ferraris

Top Manager: Luigi Ferraris nella classifica sulla reputazione online

Una nuova conferma per l’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris che, per il secondo mese consecutivo, si posiziona tra i primi 10 Top Manager italiani secondo la classifica stilata dall’Osservatorio permanente Top Manager. Il punteggio raggiunto a luglio 2022, pari a 67.49 punti, consolida il precedente conseguito a giugno dello stesso anno, che si attestava a 67.29 punti. Inoltre, in virtù della nuova classifica, Luigi Ferraris si conferma alla prima posizione tra i manager del settore Trasporti. Il posizionamento raggiunto dall’AD rappresenta un’ulteriore riprova degli importanti risultati conseguiti dal Gruppo FS: lo segnala anche la variazione complessiva del rating che ha fatto registrare un incremento del +27%.

Luigi Ferraris: la scalata nella classifica Top Manager e i progetti nel Gruppo FS

Come attestato dall’Osservatorio, a giugno 2021, data dell’insediamento di Luigi Ferraris al vertice del Gruppo FS, l’AD era posizionato in 29esima posizione, totalizzando un punteggio di 51.33 punti. Successivamente, a luglio 2021, l’AD era già salito al 27° posto con 52.44 punti. Ancora più rilevante l’incremento registrato tra aprile e maggio 2022, periodo in cui Luigi Ferraris ha scalato 4 posizioni passando dal 18° al 14° posto. Determinanti, nel mese di maggio, i risultati conseguiti dal Gruppo FS, che hanno favorito il posizionamento dell’AD tra i primi 10 Top Manager italiani: in quel mese è stato infatti presentato il Piano Industriale 2022-2031 denominato “Un Tempo Nuovo”, che mette in campo investimenti da oltre 190 miliardi grazie a una strategia di lungo periodo impostata su dieci anni. Da lì è scaturita anche una profonda ridefinizione della governance, con una nuova struttura organizzativa definita su 4 Poli di business: Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano.

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“New Generation” di Banca Generali: consulenza finanziaria e fintech, le prospettive future

Banca Generali si prepara alle sfide del fintech investendo anche nella formazione dei giovani: focus sul progetto “New Generation” rivolto agli under 35 con un percorso di formazione continua della durata di 36 mesi.

Banca Generali

Fintech: nuove energie con “New Generation” di Banca Generali

Da diversi anni la consulenza finanziaria continua a ricevere influssi di grande portata da parte dell’innovazione tecnologica e del digitale, con la conseguente necessità di professionisti sempre più formati e al passo con i tempi. Banca Generali, Istituto leader nei servizi fintech, porta avanti da tempo un lavoro proficuo che nell’innovazione e nel rapporto tra banker e cliente vede elementi cardine per scelte finanziarie e patrimoniali di successo. Per questo, riconoscendo l’importanza di consulenti altamente qualificati, nuovi progetti sono messi in campo da Banca Generali: tra questi, “New Generation” ha l’obiettivo di formare professionalità in grado di utilizzare al meglio le opportunità del fintech e impiegare i più recenti strumenti tecnologici. Di pari passo l’Istituto rafforza il valore del rapporto di fiducia tra banker e cliente, un pilastro fondamentale nel suo modello di consulenza finanziaria.

Fintech: il focus di Stefano Lenti, Responsabile Area Consulenti Finanziari di Banca Generali

Dedicato a giovani sotto i 35 anni, “New Generation” propone 36 mesi di formazione continua e mentoring, opportunità per approfondire competenze tecniche e relazionali attraverso la presenza di consulenti senior nel percorso. Ne ha parlato il Responsabile Area Consulenti Finanziari di Banca Generali, Stefano Lenti, che in un recente intervento ha evidenziato l’importanza di nuovi inserimenti nel settore. “Da sempre, il mondo delle banche tradizionali e dei private banker rappresenta un bacino di crescita importante per il nostro settore”, ha sottolineato, aggiungendo come il futuro prospetti trend in crescita: “Tutto ciò è collegato non solo all’opportunità di crescere in termini di masse per le aziende con ‘iniezioni’ di nuovi professionisti, ma anche alla possibilità di ringiovanire un settore, quello della consulenza finanziaria, che ha un solo grande problema: l’età media in continua crescita”. In questo, il fintech ha avuto un ruolo significativo apportando nuove modalità, conoscenze e strumenti: parallelamente aumenta la necessità di investire nella formazione. Per Banca Generali un’occasione in più per creare conoscenza e competenze specialistiche grazie alla sua consolidata esperienza sia per quanto concerne la consulenza finanziaria sia nei servizi fintech.

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Dalla stampa tradizionale all’era digitale: la storia di Federico Motta Editore

Dalla sua fondazione nel 1929, Federico Motta Editore ha attraversato un’importante evoluzione dalla stampa tradizionale all’era digitale. L’avvento di Internet ha rappresentato una rivoluzione, ma l’Editore ha saputo sfruttare le opportunità offerte dalla nuova frontiera per ampliare la propria portata e raggiungere un pubblico sempre più vasto.

La Casa Editrice Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: l’eccellenza editoriale milanese che unisce tradizione e innovazione

Il panorama editoriale milanese brilla di un marchio intramontabile, simbolo di qualità: Federico Motta Editore. Il cammino di questa realtà inizia nel 1929 quando Federico Motta, guidato dalla grande passione per l’arte della riproduzione a stampa, fonda la “Cliché Motta”. Specializzatosi nella tecnica della riproduzione fotomeccanica, Motta desiderava impiegare le competenze acquisite come zincografo e fotoincisore presso la F.lli Treves. Il simbolo scelto dal fondatore per rappresentare la Casa Editrice è il Torcoliere, figura che evoca il responsabile dell’antico processo di stampa dei fogli tramite il torchio. Quest’icona incarna appieno l’identità dell’azienda, richiamando direttamente il mondo della tipografia e la riproduzione di libri di alta qualità. La missione aziendale è sempre stata quella di rendere la cultura un tesoro accessibile a tutti, raggiungendo le librerie delle famiglie italiane. Pertanto, le opere pubblicate si caratterizzano per la chiarezza, l’esauriente completezza e l’innovazione. Ogni opera è il frutto di una scrupolosa cura editoriale, sostenuta da un costante impegno per superare gli standard preesistenti. La Casa Editrice si propone di promuovere autori di talento e di affiancare i lettori in un viaggio affascinante alla scoperta delle diverse sfaccettature della cultura. Federico Motta Editore, nel corso degli anni, ha abbracciato le sfide del mondo digitale, sperimentando nuove modalità di distribuzione e di fruizione dei contenuti redazionali. Si è fatta promotore di iniziative innovative e ha sviluppato progetti multimediali, andando incontro alle esigenze dei lettori contemporanei, senza mai tradire la propria vocazione per la tradizione editoriale di qualità.

Federico Motta Editore: un viaggio tra cultura, innovazione e collaborazioni illustri

Federico Motta Editore è da sempre sinonimo di eccellenza nel panorama editoriale italiano. Oltre alle enciclopedie, il suo catalogo è arrivato a comprendere una vasta gamma di pubblicazioni destinate anche ai giovani, come la rinomata collana MottaJunior, riviste di moda e volumi dedicati all’architettura, all’arte e alla fotografia. Ma non è tutto: l’Editore si è anche impegnato nella progettazione e realizzazione dei cataloghi delle mostre in collaborazione con importanti gallerie italiane e internazionali. Ciò che contraddistingueva le sue grandi opere era la continua ricerca di strumenti innovativi per restare al passo con i tempi. Tra le soluzioni adottate, ricordiamo le Tavole Transvision, il Sonobox, le VHS e i compact disc, che hanno lasciato il segno nella storia editoriale. Tuttavia, l’avvento di Internet ha rappresentato una vera e propria rivoluzione e la Casa Editrice milanese ha saputo cogliere appieno le opportunità offerte da questa nuova frontiera. Attraverso Internet TV e il progetto Internet Motta Club, ha saputo sfruttare in modo costruttivo e creativo questo strumento, ampliando il proprio raggio d’azione e raggiungendo un pubblico sempre più vasto. La storia di Federico Motta Editore è costellata di collaborazioni illustri, che hanno contribuito a consolidarne la reputazione di qualità e autorevolezza. Tra queste, spicca la lunga collaborazione con il professor Umberto Eco per la pubblicazione dei volumi di “Historia”. In ambito scientifico, invece, il contributo di Margherita Hack alla ricerca editoriale è stato fondamentale. L’Editore ha instaurato sinergie con importanti istituzioni e organizzazioni, tra cui Telecom, Telefono Azzurro, Zecchino d’Oro, Rai, il Ministero dell’Istruzione, “Il Sole 24 Ore” e il “Corriere della Sera”. Il lavoro svolto da Federico Motta Editore non è passato inosservato, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli anni. Tra i più importanti, possiamo citare il Pirelli InterNETional Awards nel 2007 e l’Ambrogino d’Oro nel 1980.

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Luca Dal Fabbro (Iren): il potenziale inutilizzato dei rifiuti elettronici in Italia

Iren ha annunciato ambiziosi piani per il trattamento e il recupero dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) nel contesto dell’economia circolare. Nell’ambito di un più ampio piano strategico che si estende fino al 2030 e richiede un investimento di 10,5 miliardi di euro, il Gruppo mira a sfruttare appieno il potenziale dei Raee come fonte preziosa di materie prime critiche. La visione del Presidente Luca Dal Fabbro.

Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: Iren promuove la rivoluzione circolare dei rifiuti elettronici in Italia

Attualmente, l’Italia esporta circa il 90% dei suoi rifiuti elettronici per essere lavorati altrove, alimentando così una forte dipendenza estera. “Le multiutility come Iren sono lo strumento più potente per abilitare la rivoluzione circolare che è diventata un’esigenza ormai irrinunciabile”, spiega Luca Dal Fabbro. Come sottolineato dal Presidente di Iren, se il nostro Paese riuscisse a lavorare i rifiuti elettronici internamente, potrebbe garantire l’indipendenza per il 30-35% delle materie prime critiche necessarie entro il 2040. Iren ha già dimostrato il suo impegno nella gestione dei rifiuti elettronici grazie all’impianto di Volpiano, in provincia di Torino: con una capacità di oltre 20.000 tonnellate all’anno, rappresenta una pietra miliare nella filiera del trattamento dei Raee. L’azienda ha annunciato la costruzione di due nuovi impianti: il primo verrà realizzato in Toscana tra la fine dell’anno e l’inizio del 2024 e sarà dedicato all’estrazione di metalli preziosi dalle schede elettroniche recuperate dai Raee. Il secondo impianto, situato in provincia di Siena, si concentrerà invece sul riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita. Tale impianto sarà in grado di trattare fino a 9.000 tonnellate di vetro, alluminio, rame, plastica e silicio all’anno.

Iren, Luca Dal Fabbro: il ruolo chiave delle multiutility nella transizione verso l’economia circolare

L’Italia ha un enorme potenziale di materie prime all’interno dei suoi rifiuti, che attualmente non viene sufficientemente valorizzato, sottolinea Luca Dal Fabbro. Le multiutility, come Iren, svolgono un ruolo chiave in questo processo poiché sono presenti sul territorio e dispongono delle capacità necessarie per gestire e lavorare i rifiuti elettronici. Da qui la necessità di avviare una strategia di recupero dei Raee in Italia. Affrontare la sfida dei rifiuti elettronici e promuovere di conseguenza l’economia circolare richiede una stretta collaborazione tra istituzioni, industria e multiutility. Un patto tra questi attori consentirebbe di organizzare una filiera di raccolta dei Raee e selezionare i materiali necessari all’Italia. Senza tali materiali, secondo uno studio, metà del PIL potrebbe essere a rischio. “Per invertire il trend, dunque, chiediamo al governo focalizzazione e processi autorizzativi veloci”, precisa Luca Dal Fabbro. A questo proposito, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e le linee di investimento sull’economia circolare rappresentano un passo avanti significativo.

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Consap, Forum PA 2023: il responsabile ICT al tavolo di lavoro sulla Cyber Security

Nell’ambito del Forum PA 2023 ha avuto luogo il tavolo di lavoro sulla Cyber Security delle Pubbliche Amministrazioni centrali e locali. Tra i partecipanti c’era anche Consap.

Consap

Consap presente al tavolo di lavoro sulla Cyber Security delle PA

Lo scorso 17 maggio si è tenuto, presso il Palazzo dei Congressi a Roma, il tavolo di lavoro dei CISO – Chief Information Security Officer, appuntamento dedicato alla sicurezza informatica delle Pubbliche Amministrazioni. Consap era presente con il responsabile del servizio ICT Francesco Romano. Il tema centrale dell’incontro è stato “La continuità operativa nei contesti di emergenza”, con particolare focus sulla sicurezza informatica nei contesti dello smart working e del lavoro da remoto. Le argomentazioni hanno dunque riguardato la sicurezza delle applicazioni web, la sicurezza delle informazioni e della rete. Dal confronto tra le diverse realtà pubbliche e private è venuto fuori uno scambio di esperienze e best practice che ha rafforzato la sinergia tra pubblico e privato.

Consap, il tavolo fa parte del Forum PA 2023

Il tavolo sulla Cyber Security delle PA a cui ha partecipato Consap è stato organizzato nell’ambito del Forum PA 2023, svoltosi dal 16 al 18 maggio presso il Palazzo dei Congressi a Roma. Una tre giorni di seminari, talk e tavoli di lavoro per fare il punto della situazione sulla preparazione delle amministrazioni pubbliche rispetto alle sfide legate all’attuazione del PNRR e della programmazione europea. Un’occasione di incontro e confronto tra gli attori del pubblico e del privato nel delicato processo dell’innovazione, quindi enti centrali con funzioni di programmazione e controllo, enti pubblici territoriali con compiti di attuazione e grandi aziende che investono in Italia. Il filo conduttore dell’evento è stato la valorizzazione delle persone della PA per garantire l’implementazione di investimenti e riforme e la capacità delle nostre istituzioni di orientare le iniziative in atto ai bisogni emergenti nel Paese.  

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“AVISINI che spettacolo!”: domenica 18 giugno a Milano la finale del contest

È fissato al 18 giugno alle 21:15 presso lo Zelig di Milano (viale Monza 140, Milano) l’appuntamento finale di “AVISINI che spettacolo!”, il talent promosso da Avis Regionale Lombardia insieme al Comune di Cinisello Balsamo e realizzato da Officine Buone con il supporto del bando “Giovani Smart” di Regione Lombardia

Giunge quindi al termine la seconda edizione del contest, ideato per premiare il talento e la creatività dei giovani e attribuire valore alla loro sensibilità verso il gesto del dono, che ha raccolto l’adesione di oltre 100 aspiranti concorrenti, andati incontro a una prima fase di selezione e successivamente alle cinque semifinali territoriali di Brescia, Cinisello Balsamo, Sabbioneta, Treviglio e Vigevano. Proprio i primi due classificati di ogni tappa si esibiranno nella serata finale presso lo Zelig: a contendersi il titolo di vincitore di “AVISINI che spettacolo!” saranno Chainsaw e Mens Morbida (Brescia), Glicine e I Frattaglie (Cinisello), Nicola Danese e Appendice (Sabbioneta), Flamingo e Lorenzo Bonfanti (Treviglio), mikele e DEANIMA (Vigevano).

A condurre la serata Marco Maccarini, affiancato dalla giuria di stelle composta da Filippo Ferrari, Editor di Rolling Stone Italia e Podcaster per Netflix Italia, Carlo Amleto, musicista e comico siciliano, nel nuovo cast di Zelig e Bar Stella, e Martina Socrate, giovane TikToker lombarda da 1,5 mln di follower. In palio per i tre vincitori, premi in buoni acquisto “Ticket Compliments”, accettati in 13.000 supermercati e alimentari in tutta Italia, rispettivamente del valore di 1.000 (1° classificato), € 800 (2° classificato) e € 500 (3° classificato). Novità di quest’anno: previsto anche un Premio del pubblico, del valore di € 200.

La partecipazione all’evento finale di “AVISINI che spettacolo!” è gratuita, fino ad esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione tramite il form: https://forms.gle/q2FRr3aSM16a47cm6 


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Luigi Ferraris confermato tra i primi dieci migliori manager italiani nella classifica di Reputation Science

Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS, si conferma nella Top 10 della classifica dei manager delle aziende italiane realizzata ogni mese da Reputation Science. A contribuire alla sua ascesa le recenti attività del Gruppo e l’apertura verso altre realtà, nazionali e oltre confine.

Top manager: Luigi Ferraris si classifica all’ottavo posto

L’Amministratore Delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris è stato inserito all’ottavo posto nella classifica redatta da Reputation Science che misura la reputazione online dei manager italiani ogni mese. L’AD del Gruppo FS raggiunge un punteggio di 72,72, andandosi a collocare direttamente nella Top 10 del mese di gennaio. Inoltre, come ricorda il portale FS News, Luigi Ferraris è anche il primo manager italiano nel settore dei trasporti. A contribuire al risultato, ci sono sicuramente le varie attività che di recente l’hanno visto coinvolto in quanto massimo vertice del Gruppo FS. Tra queste il lancio di FS Security, la nuova società creata per aumentare la sicurezza sui treni e nelle stazioni.

Luigi Ferraris: l’apertura ad altre realtà tra i motivi dell’ascesa

La decisione di intraprendere collaborazioni con altre realtà del settore e di estendersi oltre i confini nazionali rientrano sicuramente tra le cause che hanno contribuito all’ascesa di Luigi Ferraris. Il Gruppo da lui guidato ha infatti firmato due Memorandum of Understanding con Ita Airways e Lufthansa, che puntano all’acquisto in un’unica soluzione di biglietti aerei e ferroviari. A migliorare la reputazione dei manager c’è inoltre la voglia di sviluppare relazioni virtuose con aziende e Paesi esteri. Gruppo FS, sotto questo profilo, volge da sempre uno sguardo verso l’internazionalizzazione: la sua presenza in Francia, Grecia, Gran Bretagna e Spagna ne è la dimostrazione.

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Convegno e webinar sull’RSPP come mediatore della sicurezza

Comunicato Stampa

Convegno e webinar sull’RSPP come mediatore della sicurezza

 

A Napoli il 13 giugno 2023 un convegno in presenza e un webinar online gratuiti si soffermano sul Responsabile del servizio di prevenzione e protezione come “mediatore” della sicurezza: criticità, responsabilità e prospettive di riforma.

 

Uno dei ruoli più importanti ed essenziali nella prevenzione di infortuni e malattie professionali nei luoghi di lavoro è quello del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), considerato dal Decreto legislativo n. 81/2008 come la persona designata dal datore di lavoro e in possesso di capacità e requisiti professionali idonei per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi. È proprio grazie alle sue competenze e alla sua collaborazione con il datore di lavoro e gli altri attori della sicurezza che le aziende possono organizzare e gestire in modo adeguato la sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

In un mondo del lavoro in continua evoluzione, ad esempio organizzativa, tecnologica e normativa, anche il ruolo del servizio di prevenzione e protezione si sta evolvendo. Ed è dunque necessario per gli operatori, per tutti coloro che si occupano di sicurezza, approfondire il ruolo dell’RSPP, di questo vero e proprio “mediatore” della sicurezza aziendale, anche in relazione alle prospettive di un una possibile futura riforma normativa.

 

Il convegno e il webinar sull’RSPP come mediatore della sicurezza

Proprio per favorire l’approfondimento sulla figura del RSPP, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) – insieme ad Inail – Direzione Regionale Campania e con il patrocinio di CFS Napoli (Centro Formazione e Sicurezza Napoli) e la media partnership del Gruppo 24 ore – organizza per il 13 giugno 2023 a Napoli il convegno nazionale gratuito “Il RSPP “mediatore” della sicurezza. Criticità, responsabilità e prospettive di riforma normativa”.

 

Il convegno in presenza è organizzato anche in modalità webinar dando la possibilità agli iscritti all’evento di partecipare a distanza attraverso una connessione informatica.

 

Il convegno si soffermerà sul ruolo di mediatore/manager del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione sia all’interno del sistema organizzativo normato dal D.Lgs. 81/2008, sia in relazione all’importanza e le responsabilità relative agli accadimenti infortunistici.

 

Il decreto 81 e i compiti del servizio di prevenzione e protezione

Nell’articolo 33 del D.Lgs. 81/2008 (TU) il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede:

  1. all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;
  2. ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive (articolo 28 TU) e i sistemi di controllo di tali misure;
  3. ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
  4. a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
  5. a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica (articolo 35 TU);
  6. a fornire ai lavoratori le informazioni necessarie (articolo 36 TU).

 

Ricordiamo che la figura del RSPP può essere affiancata, secondo le dimensioni e la tipologia dell’azienda, anche da Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) che lo aiutano nello svolgimento del lavoro.

 

Il programma del convegno nazionale e le informazioni sul webinar

Per approfondire il ruolo del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione si terrà martedì 13 giugno 2023 a Napoli _ presso la Villa Colonna Bandini, in via dei Colli Aminei 21 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30 – il convegno nazionale gratuito, predisposto anche in forma di webinar, “Il RSPP “mediatore” della sicurezza. Criticità, responsabilità e prospettive di riforma normativa

 

I saluti:

  • Daniele LEONE (in attesa di conferma)Direttore Regionale Inail Campania
  • Rocco VITALEPresidente AiFOS
  • Roberta VITALEPresidente CFS Napoli

 

Gli interventi:

  • Paolo PASCUCCIProfessore ordinario di Diritto del lavoro nell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Componente del Comitato Scientifico AiFOS – Il ruolo del RSPP nel sistema organizzativo del D.Lgs. n.81/2008
  • Rocco VITALEPresidente AiFOS – Il RSPP manager della sicurezza
  • Carmine PICCOLOPrimo Ricercatore Inail – Esperienze sul rapporto tra infortuni sul lavoro e ruolo del RSPP
  • Giuseppe BELARDODirettore SPSAL ASL Napoli 1 Centro – Il rapporto tra RSPP e organo di vigilanza
  • Mario GALLOProfessore a contratto di diritto del lavoro nell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Componente del Comitato Scientifico AiFOS – Responsabilità del RSPP: casistica e prospettive di riforma

 

La Tavola Rotonda:

  • Amedeo SCILLARSPP Hitachi Rail STS
  • Maria Grazia DI MARORSPP Ultragas CM s.p.a.
  • Gianpaolo SORGIRSPP Il Sole 24 Ore
  • Rosario DI MUZIORSPP Azienda Ospedaliera “Cardarelli”
  • Domenico SALZANORSPP Leroy Merlin Italia s.r.l.
  • Antonio BOVA RSPP Gori S.p.a.

 

Il link per iscriversi al convegno o al webinar gratuito:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/il-rspp–mediatore–della-sicurezza

 

A tutti i partecipanti verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di n. 2 crediti per Formatori area tematica n.1 (normativa/organizzativa), per CSP/CSE, per RSPP/ASPP e per RLS.

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595037 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

08 giugno 2023

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Luca Dal Fabbro (Iren): tutto il potenziale dei Raee

Diminuire la dipendenza dell’Italia dall’estero per quanto riguarda il recupero dei rifiuti elettronici è importante per supplire al nostro fabbisogno di materie critiche: è quanto emerge dalla recente riflessione di Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren ed esperto in ambito ESG.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: i Raee, una miniera d’oro per l’Italia

Le multiutility come Iren sono lo strumento più potente per abilitare la rivoluzione circolare che è diventata un’esigenza ormai irrinunciabile. Più del 90% delle materie prime critiche che servono alla filiera industriale vengono direttamente e indirettamente da un unico paese che è la Cina. L’Italia, pur essendo un paese ricchissimo di rifiuti elettronici, ne esporta il 90% per farli lavorare altrove”: così si è espresso il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, esperto in ambito ESG, sottolineando il potenziale del recupero degli scarti elettronici per il nostro Paese. Come evidenziato anche dal position paper realizzato da Iren e The European House-Ambrosetti, la dipendenza dall’estero è evidente e andrebbe drasticamente ridotta. “Se riuscissimo a lavorare ‘in casa’ quel tesoretto, riusciremmo a essere indipendenti, da qui al 2040, per il 30-35% di fabbisogno di materie critiche estratte dai rifiuti”, ha spiegato Luca Dal Fabbro. Per far sì che questo accada, serve che l’industria, le istituzioni e le multiutility come Iren collaborino così da scongiurare il rischio della scarsità di materie prime strategiche.

Luca Dal Fabbro: Iren per il recupero degli scarti elettronici

Oltre ad aver formulato un piano industriale al 2030 da 10,5 miliardi interamente incentrato sull’economia circolare, Iren gestisce già un impianto da oltre 20mila tonnellate l’anno nel comune di Volpiano per la lavorazione dei RAEE e quindi per l’approvvigionamento di materie prime critiche. Entro l’inizio del 2024 ne entrerà in funzione un altro in Toscana per l’estrazione di metalli preziosi da schede elettroniche provenienti dai rifiuti Raee. Un impianto dovrebbe sorgere anche a Siena, dedicato al riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita. “Come multiutility possiamo essere uno straordinario abilitatore nello sviluppo di questo settore perché siamo presenti sul territorio, raccogliamo i rifiuti e abbiamo le capacità per poterli lavorare”, ha commentato il Presidente Luca Dal Fabbro. “Occorre avviare una progettualità di recupero dei nostri Raee perché l’Italia ha delle miniere a cielo aperto”. Per invertire il trend, il Governo deve dare spazio a questa tematica e snellire i processi autorizzativi, velocizzandoli: “Se ci sono gli strumenti, l’industria risponde e anche in modo forte”, ha spiegato Luca Dal Fabbro. Lo dimostra il PNRR e i “progetti faro” che hanno dedicato al trattamento e al recupero dei Raee proposte per oltre 500 milioni di euro.

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DA GRUPPO GSO A GSO CONSULTING: UNA NUOVA ERA DI CONSULENZA INTEGRATA PER LE IMPRESE

GSO, sigla presente da 30 anni sul mercato della consulenza HR, annuncia un riassetto rivoluzionario che riassorbe e unisce le sue quattro società affiliate (Utilia HR, Elan, Wingage e Digityou) sotto un unico brand: GSO Consulting.

Si tratta di un importante passo avanti, in cui le forze e l’expertise di quattro storiche realtà del mondo HR si combinano per offrire una consulenza integrata e unica ai clienti, con l’obiettivo di soddisfare le loro esigenze nell’evoluzione costante del mercato. Nell’assetto precedente le diverse società, operavano in modo indipendente offrendo sempre, ognuna per la specializzazione del proprio settore, servizi di consulenza di alta qualità.

Ora le competenze delle quattro società sono state riorganizzate su un palinsesto di cinque linee di servizio, che per GSO rappresentano i pilastri fondamentali, gli snodi chiave tramite i quali meglio servire il mercato e fare la differenza nella consulenza sul Capitale Umano:

  1. GSO Psychometrics– Progetta e distribuisce strumenti e soluzioni psicometriche per la selezione, la valutazione, lo sviluppo e la formazione delle persone nelle organizzazioni.
  2. GSO Assessment & Development– Si occupa della valutazione delle competenze e di sviluppo dei potenziali grazie a un team di assessors qualificati e di tools psicometrici.
  3. GSO Change & Learning– Accompagna e supporta le aziende durante i processi di cambiamento culturale attraverso percorsi di formazione e progetti di innovazione.
  4. GSO Search & Selection– Ricerca e selezione di figure strategiche specifiche grazie ad un approccio rigoroso e metodico e una profonda conoscenza dei diversi settori e ruoli.
  5. GSO HR Digital– Valuta la digital readiness della popolazione aziendale con strumenti unici e brevettati (E-Skills Inventory Test) e definisce piani di digital reskilling/upskilling. Quando la formazione non basta, seleziona figure esterne in ambito IT -Tech e digital.

Questa coraggiosa riorganizzazione ha visto investimenti corposi sulle nostre strutture centrali, come l’innovazione, le vendite e il marketing. Un impegno che siamo sicuri si tradurrà in una maggiore efficienza operativa ed esperienze ancora migliori per i clienti.

“L’unione delle quattro società affiliate in un’unica organizzazione rappresenta un’innovazione significativa, risultato di un ascolto attento del mercato che richiede continua evoluzione”  dichiara Elisanna Simonato Equity Partner & CEO del Gruppo.

“Una visione ampia con risposte innovative e “verticali” sui diversi ambiti delle Risorse Umane con una gamma più ampia di soluzioni integrate è quello che offriremo al mercato” commenta Giovanna Marena Equity Partner GSO, Founder di GSO HR Digital e Responsabile Marketing & Comunicazione del Gruppo.

Così riorganizzata, GSO Consulting si pone come interlocutore di fiducia per aziende che cercano soluzioni complete e allo stesso tempo personalizzate, con un approccio data driven sia per le analisi iniziali che per i KPI finali. La fusione delle 4 società è stato accompagnata dal lancio di un nuovo sito web www.gso.it dove si possono approfondire prodotti e servizi.

 

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Utili e ricavi in rialzo per il Gruppo FS. L’AD Luigi Ferraris: pronti per le nuove sfide

Il CdA del Gruppo FS ha approvato lo scorso 6 aprile la Relazione finanziaria annuale, confermando il trend in crescita della realtà guidata dall’Amministratore Delegato Luigi Ferraris.

Luigi Ferraris - AD del Gruppo FS

Gruppo FS: crescono i ricavi e gli utili della realtà guidata da Luigi Ferraris

Il 2022 è stato un anno positivo per il Gruppo FS che ha registrato una crescita del +12% dei ricavi operativi e del +5% dell’utile netto. Questo si traduce in 13,7 miliardi di euro di ricavi e 202 milioni di euro di utile. In rialzo anche i margini operativi, con Ebit ed Ebitda aumentati rispettivamente del 36% e del 17%. “Chiudendo l’esercizio 2022 con un +5% di utile netto, con tutti i risultati conseguiti e le attività avviate, il Gruppo FS ha gettato una base solida per portare a completamento gli ulteriori obiettivi legati al PNRR e le altre opere strategiche per il Paese e per favorire lo sviluppo di una nuova mobilità integrata”, ha commentato l’AD Luigi Ferraris. Tra i principali driver della crescita c’è sicuramente la capacità del Gruppo di riuscire ad assecondare e incentivare la ripresa della domanda di mobilità, più che raddoppiata per le Frecce (+106,5%) e in rialzo anche per l’intercity (+50,3%) e per il servizio regionale (+39,9%).

Investimenti, PNRR ed ESG: le performance del Gruppo FS sotto la guida di Luigi Ferraris

Sul fronte investimenti, nel 2022 il Gruppo FS ha collocato 11,3 miliardi di euro, il 98% dei quali è stato investito sul territorio nazionale. A beneficiarne sono stati soprattutto lo sviluppo e il rinnovo dei settori infrastruttura, trasporto e logistica. In ambito PNRR, la realtà guidata da Luigi Ferraris è riuscita a rispettare tutte le scadenze previste, inclusi i lavori sull’infrastruttura ferroviaria Napoli-Bari, quelli relativi all’European Rail Traffic Management System (ERTMS) e quelli per la linea Palermo-Catania. Anche le performance ESG sembrano seguire un trend positivo. Cresce infatti la componente femminile tra i dipendenti, così come l’attenzione per lo sviluppo di una mobilità sempre più sostenibile. A tal proposito, si evidenzia che il 60,6% dei ricavi e il 44,5% dei costi operativi sono infatti riconducibili ad attività ecosostenibili.

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Gian Maria Mossa: il valore della sostenibilità e l’impegno di Banca Generali

Banca Generali, l’AD Gian Maria Mossa: “Nel mondo della consulenza e del private banking l’impegno alla diversificazione, protezione e pianificazione dei progetti di vita rappresenta una stampella sociale importante per la costruzione del futuro”.

Gian Maria Mossa: Banca Generali, le reti italiane sempre più impegnate per la sostenibilità

Per l’AD Gian Maria Mossa “il valore e l’etica nelle scelte dell’investitore possono rafforzare gli effetti dell’investimento stesso e garantire risultati concreti nel lungo periodo sia sul fronte del rendimento che sul fronte sociale”. Lo ha scritto anche su LinkedIn nei diversi post in cui ricorda l’impegno di Banca Generali nel promuovere gli investimenti sostenibili ESG, riconosciuto e premiato anche a livello internazionale come dicono i posizionamenti raggiunti nelle classifiche dei rating green. Basti guardare, ad esempio, all’aggiornamento di Standard Ethics del ranking delle banche europee, diffuso lo scorso 5 maggio. Tra le società a media capitalizzazione sul gradino più alto del podio c’è Banca Generali con EE+: lo scorso dicembre l’agenzia londinese ne aveva infatti innalzato il Corporate Standard Ethics Rating a “EE+” dal precedente “EE” con outlook positivo riconoscendo all’Istituto miglioramenti negli strumenti di governance, una coerente “Sustainability Policy”, il sistema di welfare aziendale, i rapporti con gli stakeholder nonché un adeguato sistema di prevenzione degli illeciti e di ESG risk management. La Banca guidata da Gian Maria Mossa è riuscita a intercettare e fare suoi i temi prospettici di maggiore complessità relativi a iniziative europee chiave a partire dai prodotti finanziari ESG fino ad arrivare all’uso dell’intelligenza artificiale.

Gian Maria Mossa: il valore e l’etica nelle scelte dell’investitore possono rafforzare gli effetti dell’investimento stesso

Fortemente sostenuto dall’AD Gian Maria Mossa, l’impegno di Banca Generali a favore della sostenibilità è riconosciuto da diverse società internazionali di ricerca, rating e dati ESG come Msci o Sustainalytics che di recente ha assegnato all’Istituto il titolo di asset manager più sostenibile al mondo. Lo score di rischio in termini di sostenibilità rilevato per l’Istituto è pari a 9.2 punti: un livello definito “trascurabile” che lo ha portato a raggiungere la posizione numero 99 nella classifica generale (su 15mila società totali) e ad aggiudicarsi quindi la medaglia d’oro tra quasi 450 asset manager censiti. “Nel mondo della consulenza e del private banking l’impegno alla diversificazione, protezione e pianificazione dei progetti di vita rappresenta una stampella sociale importante per la costruzione del futuro – ha sottolineato in diverse occasioni l’AD Gian Maria Mossa – Questa è la direzione che anche come Banca Generali abbiamo scelto di tracciare, fatta di innovazione, attenzione a tutti gli stakeholders e spinta al progresso attraverso modelli inclusivi. Perché tutto dipende dalle persone e crediamo che il migliore investimento sia sempre su di loro”.

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Moda bio-tech: l’intervista ad Alice Carli, General Director di GAIT TECH srl

Manager di grande esperienza nel settore della moda, del lusso e del lifestyle, Alice Carli è oggi General Director e Membro del Consiglio di Amministrazione di GAIT TECH srl, realtà all’avanguardia fondata dall’Avv. Marcello Benetti insieme ad altri soci. Entrambi sono stati protagonisti di una video-intervista per la rubrica “Talk!” di “Lombardia Economy”.

Alice Carli: GAIT TECH “un’innovazione veramente dirompente”

Partendo dall’obiettivo di migliorare il benessere delle persone che indossano tacchi alti in tutto il mondo, GAIT TECH srl è riuscita a farsi strada posizionandosi come punto di riferimento nel settore internazionale della moda bio-tech. Marcello Benetti e Alice Carli, rispettivamente Founder e General Director, ne hanno ripercorso l’importante crescita in una video-intervista per la rubrica “Talk!” di “Lombardia Economy”: GAIT TECH, riconosciuta nel 2021 dall’Unione Europea come la rivoluzione più innovativa nel settore della moda bio-tech, è stata insignita dalla Camera dei Deputati a maggio del 2023 con il premio America Innovazione. Come si è giunti a questo? “Sicuramente ci si arriva dopo tantissimi anni di ricerca”, ha evidenziato Alice Carli, “che hanno permesso alla start-up di lanciare un’innovazione veramente dirompente”. È quindi il caso di parlare di ‘disruption’ “nel senso più profondo del termine”: un’innovazione di rottura nei confronti del passato in cui benessere e tacchi alti possono essere considerati oggi un sinonimo. 

Alice Carli: qualità e innovazione, i punti di forza di GAIT TECH

“Mi sentirò sempre onorata e grata di essere stata chiamata come General Director da Marcello Benetti, Andrea Goldoni, Simone Marchesini e Stefano Caiumi, i quattro fondatori di GAIT TECH”, ha ribadito Alice Carli nell’intervista. Parlando del dispositivo bio-tech, ha sottolineato il valore delle “ricerche condotte per produrre e finalizzare questo device o dispositivo biomeccanico che viene inserito nella soletta che hanno tutte le scarpe col tacco, una soluzione attuata nel momento della produzione”. Un’innovazione B2B integrata nella soletta dei tacchi e rivolta sia alle fabbriche di scarpe sia alle aziende che puntano a migliorare la salute delle clienti. Realizzato interamente in Italia, GAIT TECH è riconosciuta a livello internazionale come innovazione al servizio della salute delle donne: la qualità e il profondo expertise nella materia hanno portato la società ad ottenere anche un brevetto internazionale per l’invenzione innovativa da parte dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (Ministero dello Sviluppo Economico). Grazie a GAIT TECH, la tecnologia entra così a far parte delle calzature: un binomio, ha rimarcato infine Alice Carli, “risultato dell’innovazione, del coraggio imprenditoriale e manageriale”.

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Susan Carol Holland: la mission di Fondazione Amplifon

Fondazione Amplifon nasce nel 2020, in piena emergenza pandemica, in seno alla società specializzata nei servizi per la cura dell’udito. La onlus è presieduta da Susan Carol Holland.

Susan Carol Holland: la mission e gli obiettivi di Fondazione Amplifon

Uno degli obiettivi principali di Fondazione Amplifon è promuovere l’inclusione sociale al fine di consentire a quella fascia di popolazione più fragile, in cui rientrano gli anziani, di raggiungere il pieno potenziale nella vita. La onlus presieduta da Susan Carol Holland è attivo sia in Italia che all’estero, mettendo in pratica tutto il know-how e le competenze del Gruppo e delle altre Fondazioni locali, come l’americana Miracle – Ear Foundation e la spagnola Fundación GAES Solidaria. I suoi primi due anni di vita sono stati contrassegnati dall’emergenza pandemica, per cui i progetti sviluppati in questo periodo sono nati soprattutto con il fine di supportare le generazioni senior nelle situazioni di isolamento. Da lì sono state poi sviluppate ulteriori iniziative che hanno come obiettivo primario quello di riportare al centro il ruolo e il patrimonio di vita e conoscenza degli anziani.

Susan Carol Holland: le iniziative di Fondazione Amplifon

È mettendo insieme professionalità, idee ed energie che Fondazione Amplifon dà vita alle sue iniziative. “Ciao!” è il principale progetto della Fondazione ed il suo scopo è quello di digitalizzare e connettere le Case di Riposo per anziani e le RSA nazionali. Ad oggi l’iniziativa coinvolge circa 150 strutture e oltre 15mila anziani in tutta Italia. La RSA Gerosa Bricchetto di Milano rientra tra le beneficiarie del progetto. La stessa RSA è stata protagonista anche di un’altra iniziativa sempre promossa da Fondazione Amplifon: un gruppo di 80 dipendenti di Amplifon si è recato in struttura per realizzare panchine, tavoli, pergolati e aiuole sospeso, nella speranza che queste modifiche potessero rendere più piacevole e confortevole il soggiorno per i suoi 120 ospiti. “Oltre a lavorare insieme, le persone di Amplifon hanno costruito le premesse per rendere più piacevoli i momenti da trascorrere in questo giardino. Oltre a costruire una squadra di lavoro, si sono costruiti dei sorrisi sui volti delle ospiti e degli ospiti della RSA. Sorrisi che sono la prova più concreta della bontà di questa azione comune”, ha commentato Susan Carol Holland, che era presente all’evento.

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Le principali tappe nella carriera di Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS

Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Genova, Luigi Ferraris ricopre da giugno 2021 la carica di Amministratore Delegato del Gruppo FS. Le principali tappe della sua carriera.

Luigi Ferraris

I primi incarichi professionali di Luigi Ferraris

Luigi Ferraris esordisce professionalmente nel 1988 nel settore auditing di PriceWaterhouse, ricoprendo successivamente diverse posizioni manageriali all’interno di importanti aziende industriali italiane e internazionali: Agusta, Piaggio VE e Sasib Beverage, per approdare poi in Elsag Bailey Process Automation, azienda quotata al NYSE che in quel periodo apparteneva al Gruppo Finmeccanica. Tra il 1998 e il 1999, ricopre la carica di Chief Financial Officer in Elsacom, società appartenente al Gruppo Finmeccanica e attiva nel settore della telefonia satellitare. Contemporaneamente porta avanti l’attività accademica: è infatti docente di “Corporate Strategy” presso la Luiss Business School, dove tiene numerosi corsi, tra i quali “Energy Management” e “Strategie d’impresa” nell’ambito del Master in Business Administration. Luigi Ferraris è stato inoltre docente presso il dipartimento di Impresa e Management dell’Università LUISS Guido Carli di Roma: ha tenuto corsi di “Planning and Control”, “Sistemi di controllo di Gestione”, “Corporate finance avanzato” e “Corporate Strategy”.

Luigi Ferraris: l’esperienza in Enel e Terna

Nel 1999, Luigi Ferraris entra in Enel e vi rimane fino al 2015: nel corso di questi anni ricopre ruoli di crescente responsabilità. A giugno 2009 viene nominato Chief Financial Officer del Gruppo, mantenendo l’incarico fino a novembre 2014. Parallelamente, ricopre l’incarico di Presidente di Enel Green Power con il compito di curarne il processo di quotazione. Successivamente viene nominato Consigliere di Amministrazione della controllata cilena Enersis e, più tardi, Responsabile dell’area America Latina e Amministratore Delegato della stessa, fino a gennaio 2015. Ricopre infine l’incarico di Consigliere di Amministrazione della controllata spagnola Endesa S.A. e di altre importanti società del Gruppo. Entra quindi in Poste Italiane: tra il 2015 e il 2017, in qualità di Chief Financial Officer, porta avanti il processo di privatizzazione e quotazione in borsa. In quegli stessi anni è anche Consigliere indipendente della società energetica ERG S.p.A., quotata alla borsa italiana, e Consigliere del Gruppo PSC S.p.A., società leader in Italia nel settore dell’impiantistica per infrastrutture. Prima di assumere l’incarico di AD del Gruppo FS, Luigi Ferraris ricopre il ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, dal 2017 al 2020.

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