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9 Aprile 2022

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Bèrghem Bug: maggiolini da tutta Italia in raduno tra le bellezze orobiche

L’invasione dei maggiolini sta per arrivare. Bèrghem Bug, lo storico raduno per gli appassionati dell’intramontabile gioiellino tedesco, torna per la dodicesima edizione, sabato 9 e domenica 10 aprile, a San Pellegrino Terme e a Bergamo.

200 le autovetture della variopinta sfilata di Volkswagen d’epoca attese sulle strade orobiche da moltissimi appassionati provenienti da tutta Italia per il raduno sostenuto storicamente da Bonaldi – Gruppo Eurocar Italia e patrocinato, nella sua dodicesima edizione, da Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo e Comune di San Pellegrino Terme.

Un’edizione, quella di quest’anno, che si svolgerà nel ricordo della vittima di Covid-19 Gianpaolo Rota, il “Re dei Maggiolini”, che, nel suo regno di via Bono a Bergamo, era specializzato nella riparazione di auto storiche.

Il raduno organizzato da Angelo Riccardi, divenuto di anno in anno un evento attesissimo a livello nazionale da appassionati e collezionisti, prenderà il via sabato 9 aprile dall’Hotel Riposo a San Pellegrino Terme per proseguire in sfilata verso Dossena, tra soste tra bellezze paesaggistiche e assaggi di prodotti tipici.

Domenica 10 aprile il ritrovo è dalle 8.30 alle 11.30 nel quartier generale di Bonaldi – Gruppo Eurocar Italia (parcheggio di via Gemelli, 30, a Bergamo) dove, dopo una colazione di benvenuto a tutti i partecipanti, le auto faranno scaldare i motori prendendo il via per un tour panoramico Nembro – Selvino con arrivo a San Pellegrino Terme, dove gli appassionati dell’iconica auto tedesca potranno scoprire il mercatino dell’antiquariato e partecipare a un divertente laboratorio per bambini. In chiusura, alle 15, prima dei saluti, i partecipanti sfideranno la fortuna con la Lotteria.

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Imprenditori italiani: il profilo di Nicola Lunardon, esperto in vendite e formazione

Professionista riconosciuto nell’ambito commerciale, Nicola Lunardon opera da quasi 20 anni come manager e imprenditore.

Nicola Lunardon

Nicola Lunardon: la formazione e l’approccio al mondo delle vendite

Durante i primi anni di formazione Nicola Lunardon non avrebbe mai potuto immaginare che la sua carriera avrebbe preso una direzione imprenditoriale. Originario di Bassano del Grappa (Vicenza), classe 1981, si iscrive alla facoltà di Sanità Pubblica – Sicurezza Igienico Sanitaria dell’Università di Medicina Veterinaria di Padova. Una volta terminati gli studi nel 2005, matura le prime esperienze nell’ambito commerciale, scoprendo una discreta dose di talento. Collaborando con alcune aziende specializzate, cresce in lui una passione tale per il settore da maturare la decisione di dedicarsi esclusivamente al mondo delle vendite. La scelta di Nicola Lunardon si rivela giusta. In meno di dieci anni riesce a imporsi a livello nazionale come manager e imprenditore creando e gestendo una rete distributiva di 15mila unità.

Nicola Lunardon: ruolo delle aziende fondamentale per il benessere degli stakeholder

I risultati ottenuti da Nicola Lunardon non sono passati inosservati. Negli anni la crescita e i numeri delle sue attività sono state notate non solo da “Il Sole 24 Ore”, ma anche da una testata di rilievo internazionale come il “Financial Times”. Il suo successo si fonda su diversi pilastri. Consapevole dei repentini cambiamenti che caratterizzano il settore delle vendite, fin dagli inizi ha dato ampio spazio alla formazione. Aggiornare costantemente il know-how di aziende e venditori è infatti il primo passo per riuscire ad intercettare le nuove esigenze dei clienti. La condivisione di conoscenze e competenze è un altro pilastro della vision di Nicola Lunardon, da sempre sostenitore del “dividere gli sforzi, moltiplicare i risultati”. Alla base la convinzione, maturata in anni di esperienza, che le aziende non debbano essere considerate meri produttori di beni e servizi ma attori protagonisti del benessere economico, sociale e tecnologico dei territori in cui operano.

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Nel 2020 crescono i numeri delle BCC lombarde, Alessandro Azzi: “Pandemia uno spartiacque”

23 miliardi di euro di impieghi, 32 miliardi di depositi, 9,2 miliardi di raccolta: sono solo alcuni dei numeri registrati dalle BCC lombarde. Alessandro Azzi: dati 2020 una conferma del nostro impegno.

Alessandro Azzi

Alessandro Azzi: Covid-19 uno spartiacque, le BCC lombarde hanno fatto la loro parte

In Lombardia la risposta al Covid-19 da parte delle Banche di Credito Cooperativo non si è fatta attendere. Lo testimoniano i risultati ottenuti dagli istituti lombardi nell’anno dello scoppio della pandemia. Secondo i dati diffusi dalla Federazione Lombarda guidata da Alessandro Azzi, le BCC del territorio hanno chiuso il 2020 con 23 miliardi di euro di impieghi, 32 miliardi di depositi, 9,2 miliardi di raccolta indiretta e una diminuzione delle sofferenze di oltre il 28% rispetto al 2019. Numeri che, come evidenziato dal Presidente, confermano la fiducia delle comunità locali e soprattutto testimoniano la bontà di un “modo differente di fare banca” in un periodo estremamente complesso. “Il 2020 ha rappresentato, con il diffondersi della pandemia di Covid-19, una sorta di spartiacque per la vita di tutti noi – ha detto Alessandro Azzi in occasione della presentazione del Bilancio – le BCC lombarde hanno fatto la propria parte a sostegno di famiglie e imprese”.

Alessandro Azzi: i dettagli della crescita

Nello specifico, il Bilancio 2020 della Federazione presieduta da Alessandro Azzi ha evidenziato un +12,3% nell’analisi delle masse intermediate, con un totale di 32 miliardi di depositi e 9,2 miliardi di raccolta indiretta. L’utile netto complessivo ha superato quota 113 milioni di euro. In aumento anche gli impieghi vivi, ossia i finanziamenti concessi dalle banche a imprese e famiglie, che si attestano sui 23 miliardi di euro, registrando così un +4,1% su base d’anno. Sale anche l’incidenza dei mutui, che raggiunge l’80,7% sul totale degli impieghi lordi erogati, superando di molto la media del sistema bancario regionale (58%). Attraverso la riduzione delle esposizioni deteriorate e all’aumento dei tassi di copertura, sono stati raggiunti infine nuovi livelli di qualità del credito, con un -28% nelle sofferenze rispetto al 2019 (-26,3% il risultato a livello nazionale). Parlando di Federazione lombarda il Presidente Azzi ricorda “il ruolo di sostegno al sistema della cooperazione di credito lombardo e di sviluppo della dimensione mutualistica”. Lo si è visto anche con la nascita di progetti come “CreaWelfare” o “Mutue di Comunità”. Un dettaglio da tenere a mente, soprattutto alla luce dei cambiamenti che le BCC si trovano ad affrontare: “Il 2020 ha segnato uno snodo importante rappresentando nei fatti l’avvio delle attività conseguenti al nuovo assetto organizzativo, a seguito delle novità introdotte dalla riforma del Credito Cooperativo”, ha ricordato Alessandro Azzi.

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Pietro Colucci cede le sue azioni a Sostenya: alla holding il 45,68% delle azioni

Con l’operazione voluta da Pietro Colucci il Gruppo Sostenya ottiene il controllo di Innovatec, leader nel settore della Clean Technology.

Pietro Colucci

Pietro Colucci: i dettagli sul nuovo azionariato di Innovatec

Novità nell’assetto societario di Innovatec. L’imprenditore e azionista di maggioranza Pietro Colucci ha ceduto la propria quota al Gruppo Sostenya. Con il passaggio del 45,68%, pari a 42,515 milioni di azioni, la holding di famiglia acquisisce così il controllo della società. Attiva da oltre 50 anni nell’efficienza energetica, Innovatec oggi è considerata un punto di riferimento nel settore della Clean Technology. A seguito dell’operazione di Pietro Colucci, attualmente il nuovo azionariato di Innovatec è composto dunque da Sostenya, diventata azionista di riferimento, con il restante 53,85% (circa 50,12 milioni di azioni) che invece rimane sul mercato.

Pietro Colucci: a spingere la crescita di Innovatec l’acquisizione di Cobat

La decisione di Pietro Colucci di trasferire la proprietà di Innovatec alla holding Sostenya arriva dopo la conclusione di un’altra importante operazione, che ha contribuito in maniera decisiva alla crescita delle azioni. Lo scorso dicembre il leader della Clean Technology, Innovatec, ha infatti annunciato il suo ingresso in Cobat, con il 56,45% del capitale sociale. Per un corrispettivo di 9,5 milioni di euro, Innovatec è riuscita ad assicurarsi il controllo di una realtà che opera in un settore quanto mai strategico. Cobat è una società specializzata nella gestione dei rifiuti e nel recupero di materiali, in particolare delle batterie esauste. La società, che nel 2020 ha registrato un valore della produzione di 76,5 milioni di euro e un EBITDA di 1,8 milioni di euro, detiene diversi brevetti industriali dedicati al riutilizzo degli accumulatori al litio. Grazie a questa operazione, la società partecipata da Sostenya di Pietro Colucci ha ottenuto la possibilità di posizionarsi come player strategico nel fiorente mercato delle auto elettriche.

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Digitale terrestre: SG S.p.A. chiarisce le principali novità

L’8 marzo scorso è stata raggiunta una nuova tappa per il passaggio, iniziato il 3 gennaio, dei canali HD sulle nuove frequenze del digitale terrestre. SG S.p.A., società specializzata nella distribuzione di beni di consumo tecnici e principale distributore dei grandi brand di elettronica, fa il punto della situazione.

SG S.p.A.

SG S.p.A.: lo switch off dei canali HD

Lo switch off, ovvero la transizione dei canali, sarà un processo nazionale graduale fino alla fine del 2022, spiega SG S.p.A., le vecchie frequenze verranno mantenute in un “doppio binario”. Il passaggio progressivo e non improvviso verso le nuove frequenze risulta fondamentale al fine di concedere il tempo necessario per adeguarsi ai nuovi standard. L’8 marzo scorso è stata attivata in tutta Italia la codifica Mpeg-4 sullo standard tecnologico DVBT: i televisori capaci di supportare tale tecnologia consentono quindi ai cittadini di ricevere i programmi HD. Gli standard innovativi hanno la capacità di migliorare la qualità e aumentare la compressione del segnale, occupando al contempo minore banda. Il secondo switch off, ricorda SG S.p.A., rinviato a data da definirsi, prevede invece il passaggio dallo standard Mpeg-4 al DVB-T2 con codifica Hevc Main 10.

L’approccio di SG S.p.A. verso i cambiamenti tecnologici

La transizione dei canali prevede inoltre il trasferimento della 700Mhz dal broadcasting televisivo, dedicando le bande più capienti al settore mobile e IOT: lo switch off, spiega SG S.p.A., consente infatti di predisporre frequenze per lo sviluppo della telefonia 5G. A stabilire il passaggio è stata l’Unione Europea con lo scopo di ottimizzare le bande. La maggior parte delle TV recenti, in teoria tutte quelle vendute dal 2018 in poi, sono compatibili sia con l’Mpeg-4 sia con l’Hevc. Le opzioni per rimanere aggiornati con gli standard tecnologici sono comunque diverse: dall’utilizzo dei bonus messi a disposizione dal Governo per l’acquisto di nuovi televisori, rottamando il vecchio, all’acquisto senza rottamazione o, ancora, l’utilizzo di un decoder esterno. In linea con le necessità di innovazione, SG S.p.A. ha dismesso, fin dal 2018, gli apparecchi non in grado di soddisfare gli standard tecnologici richiesti.

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Le competenze per erogare corsi di formazione antincendio

Comunicato Stampa

Le competenze per erogare corsi di formazione antincendio

Un corso in presenza a Brescia il 30 e 31 maggio 2022 fornirà adeguati strumenti per conoscere i contenuti relativi all’erogazione di corsi di formazione in materia antincendio.

 

Il rischio incendio è sicuramente uno dei rischi più diffusi e rilevanti nei luoghi di lavoro che dipende non solo dal tipo di attività svolta e dai materiali immagazzinati e manipolati, ma anche da diverse condizioni e fattori, come le attrezzature presenti, gli arredi e le caratteristiche costruttive. E tutti i lavoratori esposti a rischi di incendio o di esplosione devono ricevere, in relazione al livello di rischio a cui la mansione espone il lavoratore, una specifica e adeguata formazione antincendio.

 

Un’adeguata formazione deve essere erogata anche ai lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze (addetti al servizio antincendio). E tutta la formazione deve tenere conto dell’evoluzione delle norme, anche con riferimento ai nuovi decreti ministeriali per la gestione in esercizio ed in emergenza della sicurezza antincendio e per la formazione del personale e degli addetti al servizio antincendio.

 

Ci sono corsi in presenza sul tema delle competenze e della formazione in materia antincendio? Ci sono percorsi formativi che forniscono informazioni in relazione alla recente evoluzione normativa dei decreti attuativi del Testo Unico?

 

Il nuovo corso in presenza in materia di formazione antincendio

Partendo dalla necessità di far conoscere le corrette competenze in materia di formazione antincendio, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza a Brescia il 30 e 31 maggio 2022 un corso di 16 ore in presenza dal titolo “Antincendio e Formazione: competenze e normativa”.

 

Il corso ha l’obiettivo di fornire le nozioni, le competenze e gli strumenti utili all’erogazione di corsi in materia antincendio rivolti ai lavoratori, così come richiesto dall’allegato IX del DM 10 marzo 1998, e di far conoscere la recente normativa antincendio in relazione all’evoluzione della figura e delle competenze del formatore antincendio.

Durante il corso una sessione verrà dedicata, in particolare, alla trattazione delle novità introdotte dal nuovo decreto ministeriale del 2 settembre 2021.

 

Il docente è Roberto Marasi: HSE Manager, formatore con esperienza pluriennale in ambito salute e sicurezza e nello specifico di corsi per addetti antincendio dal rischio basso al rischio elevato, valutazione ed elaborazione di piani di emergenza.

 

Prevenzione incendi, normativa e novità in materia di formazione

Il Decreto Legislativo 81/2008 indica che la prevenzione incendi è una “funzione di preminente interesse pubblico, di esclusiva competenza statuale, diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell’ambiente”. E al comma 3 dell’articolo 46 del Testo Unico si indica la necessità di adottare decreti concernenti la definizione di vari aspetti della prevenzione incendi sostituendo le disposizioni del DM 10 marzo 1998.

 

A questo proposito il 4 ottobre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dell’Interno 2 settembre 2021 recante “Criteri per la gestione dei luoghi di lavoro in esercizio ed in emergenza e caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a), punto 4 e lettera b) del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”. Un decreto che non solo stabilisce i criteri per la gestione in esercizio ed in emergenza della sicurezza antincendio, ma che in materia di formazione:

  • segnala gli obblighi correlati all’informazione e formazione dei lavoratori
  • riporta indicazioni per la formazione degli addetti al servizio antincendio
  • specifica i requisiti dei docenti
  • affronta gli aspetti transitori relativi all’aggiornamento pregresso.

 

Il decreto entrerà in vigore un anno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

 

Informazioni, programma e iscrizione al nuovo corso

Il corso di 16 ore in presenza “Antincendio e Formazione: competenze e normativa” si svolgerà il 30 e 31 maggio 2022 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 – a Brescia presso la sede di AiFOS Service in Via Branze, 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Il corso, che non è da intendersi quale abilitazione del docente/formatore ai sensi dell’allegato V del nuovo D.M. 2 settembre 2021, vuole fornire gli strumenti di base per la comprensione dei contenuti minimi relativi all’erogazione di un corso di formazione di basso, medio ed elevato rischio e dei relativi aggiornamenti anche in considerazione delle esigenze e dei documenti forniti dall’azienda relativi alla lotta antincendio.

Il corso permetterà di interpretare in modo corretto la documentazione aziendale con l’obiettivo di progettare un’adeguata formazione utile a definire gli scenari possibili nelle simulazioni in linea con la nuova normativa Antincendio.

 

Riprendiamo i principali argomenti del corso:

  • normative principali di riferimento
  • definizione del contesto,
  • identificazione degli scenari di incendio con la specifica scelta dei gruppi omogenei comportamentali dei soggetti coinvolti
  • stima della frequenza e delle conseguenze, con l’obiettivo di stimare il rischio, ridurlo e renderlo accettabile
  • l’esame presso i VVF per gli addetti a antincendio rischio elevato
  • esercitazioni pratiche e principali “errori” commessi dai partecipanti

 

Il percorso didattico sarà costituito da una prima parte teorica di introduzione con riferimenti normativi ed operativi richiesti dal programma dei VV.F. e da una seconda parte riguardante l’addestramento pratico a utilizzo dei D.P.I. di terza categoria per la lotta antincendio.

 

Il corso è valido come 16 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, coordinatori alla sicurezza, formatori qualificati seconda area tematica, HSE (area tecnica in materia di sicurezza sul lavoro), Consulenti AiFOS (ambito sicurezza sul lavoro).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/antincendio_e_formazione_competenze_e_normativa

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

07 aprile 2022

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Antonio Liseno: ristorante Sansei, i piatti firmati Nobuya Niimori arrivano in Basilicata

Antonio Liseno porta al San Barbato Resort Spa&Golf un po’ di Giappone: con Sansei piatti firmati Nobuya Niimori.

Antonio Liseno

Antonio Liseno: con Sansei portiamo un po’ di Giappone in Basilicata

“Dopo essere stati premiati per il ristorante Don Alfonso 1860 con la prestigiosissima Stella Michelin 2020 – spiega Antonio Lisenosiamo riusciti a portare qui Franco Pepe, il miglior pizzaiolo al mondo. Ora siamo orgogliosi di iniziare questa nuova sfida e di portare un po’ di Giappone qui in Basilicata grazie allo chef Nobuya Niimori, eccellenza in Italia”. Da dicembre 2021 il San Barbato Resort Spa&Golf di Lavello ospita al suo interno Sansei, il ristorante giapponese di altissimo livello che propone piatti esclusivi nati dalla fusione tra la tradizione nipponica e la qualità dei prodotti italiani. “Fare felice il cliente è certamente il modo migliore per tenere viva la mia passione per questo lavoro – racconta Nobuya Niimori – un feedback positivo è quello per cui do il massimo ogni giorno”. L’inaugurazione del nuovo ristorante gourmet non fa altro che arricchire la proposta culinaria del luxury Resort di cui Antonio Liseno è proprietario e promotore. Tra le pendici dell’antico vulcano Monte Vulture e la valle del fiume Ofanto, il San Barbato è l’unica struttura della categoria cinque stelle lusso in tutto il territorio.

Antonio Liseno: Sansei, un ristorante unico nel suo genere

Nato nel 2018 dalla volontà di Antonio Liseno, il San Barbato vanta un concentrato di eccellenze in ambito gastronomico: dal ristorante Don Alfonso 1980 (premiato con la prestigiosa Stella Michelin nel 2020), alla pizzeria Proxima, nata il 1° dicembre 2021 grazie alla collaborazione con il pluripremiato maestro della pizza Franco Pepe. L’inaugurazione di Sansei arricchisce ulteriormente l’offerta culinaria del Resort: gli ospiti saranno accolti da una sala elegante e raffinata, arricchita da 18 maxischermi. “Non si tratterà di mangiare il solito sushi, ma di vivere un’esperienza culinaria autentica con uno dei pochi maestri in grado di coniugare le materie prime di origine giapponese fondendole alla qualità del pesce italiano”, sottolinea Antonio Liseno. “Il San Barbato sta crescendo e non potrei essere più fiero del lavoro che stiamo svolgendo e del servizio che stiamo offrendo ai nostri tantissimi clienti. Con Sansei aumenteremo l’offerta culinaria, sorprendendo tutto il Sud Italia con un ristorante unico nel suo genere”.

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Federico Motta Editore in una poesia pubblicata sul “Corriere della Sera”

“Dall’inizio di questa clausura – scrive Michele De Luca – ho inviato quotidianamente ad un certo numero di conoscenti una newsletter. L’ultima è dedicata a Milano. Ne è venuta fuori questa poesia, che spero piaccia ai lettori di ITALIANS. Con la speranza di vedere presto un lumicino in fondo a questo tunnel”. Nel testo c’è anche un omaggio a Federico Motta Editore.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore tra i simboli che hanno fatto la storia di Milano

La poesia, che in realtà era stata pensata come una lettera aperta, è una dedica di Michele De Luca alla città di Milano, pubblicata sulle pagine online del “Corriere della Sera”, all’interno del blog ITALIANS di Beppe Severgnini. Nella serie di icone e avvenimenti storici menzionati dall’autore che hanno reso unica Milano compare lo storico marchio dell’Editoria italiana Federico Motta Editore. Tra gli eventi di maggiore rilevanza nella storia milanese vengono ricordate ad esempio le cinque giornate, ma sono fondamentali anche gli artisti e gli intellettuali che al loro tempo dedicarono opere al capoluogo lombardo, come Alessandro Manzoni che vi si ispirò per “I Promessi Sposi”. Nella Milano di oggi, così come in quella di ieri, sono soprattutto i luoghi però a conferire ad una città il proprio carattere, rendendola unica e inconfondibile: ecco allora spuntare i nomi dei grandi teatri come La Scala e il Piccolo, quelli dei luoghi iconici come i Navigli e Piazza Fontana, e persino quelli dei famosi atenei milanesi (l’Università Bocconi, l’Università Bicocca e l’Università Statale).

L’omaggio a Federico Motta Editore

Con la sua lunghissima storia, risalente alla Milano degli anni ’30, l’evoluzione di Federico Motta Editore si interseca con quella della città e la sua presenza è impressa nella memoria dei milanesi interessati al settore dell’Editoria e alla cultura. Nella poesia l’autore scrive: “Quando penso Milano penso Piazza Fontana, Corso Sempione, Van Wood che canta in via Montenapoleone la Federico Motta in via Branda Castiglioni”. La Casa Editrice, nata il 14 gennaio 1929 come una ditta specializzata nella riproduzione fotomeccanica, sorse su iniziativa di Federico Motta che iniziò la sua attività commerciale proponendo la sua prima opera enciclopedica in edicole, per raggiungere le famiglie di tutta Italia. Grazie ad una spiccata sensibilità per l’innovazione e a un’estrema attenzione per la qualità, Federico Motta Editore si è quindi affermata nel tempo come un punto saldo dell’Editoria italiana ed è ancora oggi riconosciuta come sinonimo di autorevolezza e tradizione.

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Piperina e curcuma: benfici e utilizzi negli integratori dimagranti

Negli integratori alimentari di ultima generazione, due elementi come piperina e curcuma possono assumere un ruolo di primo piano. La loro presenza consente di accedere ad alcuni benefici molto importanti per l’organismo umano. Un chiaro esempio per poter usufruire di una combinazione simile è rappresentato dal prodotto Piperina e Curcuma Slim, Acquistabile sul https://www.piperinaecurcumaslim.net/. Ecco come vengono utilizzate piperina e curcuma e quali sono i loro punti di forza.

Cosa sono piperina e curcuma

Quando si avverte l’esigenza di perdere peso, spesso si è alla ricerca di determinati prodotti in grado di facilitare un simile processo. La piperina e la curcuma sono due tra le sostanze più ricorrenti in merito e offrono un’ottima azione dimagrante, ma non si limitano a questo. Ad ogni modo, la piperina è un principio attivo proveniente dai grani di pepe nero e si contraddistingue per un sapore molto pungente. La curcuma, invece, è una spezia tipica del continente asiatico con colore giallo acceso. La loro attività combinata può fornire vantaggi interessanti per l’organismo.

Quali sono i benefici della piperina

La piperina mette a disposizione di chi decide di assumerla un insieme di benefici molto importanti. Le sue proprietà sono state dimostrate da vari studi scientifici, con la prospettiva di usufruirne nei momenti più indicati. In primo luogo, tale prodotto velocizza il metabolismo e facilita la digestione, producendo succhi gastrici senza sosta. Al tempo stesso, riesce a favorire l’assimilazione di determinate sostanze da parte dell’intestino ed è un valido antiossidante, in grado di bloccare l’azione dei radicali liberi. Inoltre, non va lasciata in secondo piano la sua capacità di fronteggiare al meglio la vitiligine, donando alla cute il colore giusto.

Quali sono i benefici della curcuma

Dall’altra parte, anche la curcuma propone vantaggi da non tralasciare. Anch’essa funge da valida sostanza antiossidante e migliora la digestione, oltre a fronteggiare a dovere la ritenzione idrica e il deposito di tessuto adiposo. Risulta particolarmente utile anche nella battaglia contro il diabete di tipo 2, mantenendo il tasso di glicemia sotto controllo. Serve a ripulire l’organismo da sostanze nocive e a monitorare il colesterolo cattivo, oltre a fungere da ottimo antistimolante e a favorire il microcircolo. Infine, alcuni test scientifici hanno dimostrato la sua notevole azione contro i tumori.

Quando utilizzare piperina e curcuma

La combinazione tra piperina e curcuma risulta particolarmente indicata in numerosi casi. Prima di tutto, un integratore simile consente di dimagrire in tempi rapidi. Ovviamente, bisogna unire la sua assunzione a uno stile di vita sano ed equilibrato, basato sul movimento fisico e su una dieta bilanciata. La curcuminacontenuta nella piperina fa bruciare al meglio i grassi e consuma tante calorie, oltre a ridurre la ritenzione idrica.

La loro assunzione può essere effettuata tramite integratori in polvere o in capsule. Ad ogni modo, è possibile assumere piperina e curcuma anche insieme a vari tipi di pietanze. Un integratore che le presenta al suo interno va generalmente preso circa 15-30 minuti prima di ciascun pasto, in modo da ridurre il senso di appetito. Chi lo assume di sera, invece, potrebbe andare incontro a problemi di sonno.

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Salute: ICS Maugeri S.p.A. apre a Lodi un ambulatorio per la cura dei disturbi del sonno

ICS Maugeri S.p.A. ha aperto a Lodi un ambulatorio dedicato alla diagnosi e alla cura dei disturbi del sonno. I test e le terapie proposte ai pazienti.

ICS Maugeri S.p.A.

ICS Maugeri S.p.A.: a Lodi nasce ambulatorio per contrastare i disturbi del sonno

Mantenere un sonno equilibrato è fondamentale per la salute psicofisica di ogni individuo. I disturbi del sonno (tra cui insonnia, apnee notturne, sonnolenza diurna, risvegli improvvisi e sonnambulismo) rendono le notti, ma anche le ore diurne, un vero tormento per chi ne soffre, pregiudicando in alcuni casi la qualità della vita. Il 18 marzo, in occasione della giornata mondiale del sonno, ICS Maugeri S.p.A. ha inaugurato a Lodi (in via San Giacomo) un ambulatorio ad hoc pensato per la cura di queste problematiche. "Visiteremo i pazienti – spiega il medico Francesco Fanfulla, Direttore del centro di medicina del sonno della Maugeri di Pavia e Montescano – che soffrono di malattie del sonno, apnee, narcolessia, insonnia, sindrome del turnista, disturbi del ritmo circadiano e tutte le patologie respiratorie e non legate al sonno". ICS Maugeri S.p.A. sottoporrà i pazienti a test eseguiti a Lodi che, nel caso di esami più sofisticati, verranno svolti negli ambulatori di Pavia. Alcuni di questi potranno inoltre essere eseguiti direttamente al proprio domicilio.

ICS Maugeri S.p.A.: a Lodi strumenti e terapie ad hoc

I pazienti di ICS Maugeri S.p.A. affetti dai disturbi del sonno potranno eseguire i test al proprio domicilio grazie a specifici registratori capaci di monitorare l’attività cardiaca, cerebrale e muscolare e l’ossigenazione del sangue. Non solo, alcuni di questi strumenti sono inoltre in grado di rilevare l’attività cardiorespiratoria per diversi giorni, registrando quindi il ritmo sonno – veglia dell’individuo e analizzando la luce spettrale. "Dormire è fondamentale – aggiunge il medico – durante l’attività onirica il cervello si ripulisce e si attiva il processo di strutturazione della memoria". L’ambulatorio di Lodi propone terapie individualizzate, con lo psicologo, alternate a terapie cognitivo comportamentali utili al paziente al fine di gestire correttamente le prime fasi del sonno ed eliminare i pensieri. Le terapie proposte da ICS Maugeri S.p.A., spiega il medico, sono più efficaci rispetto ai farmaci che, spesso e volentieri, provocano assuefazione.

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Impatta introduce il Public innovation manager, Davide D’Arcangelo: “Così si apre al Gov-tech”

La Pubblica Amministrazione italiana ha il compito di accompagnare il rilancio economico del Paese. Una sfida che, secondo il Vice Presidente di Impatta Davide D’Arcangelo, può essere vinta solo affidandosi all’innovazione. È qui che entra in gioco la nuova figura professionale promossa dal network di imprese.

Davide D'Arcangelo

Davide D’Arcangelo: PA deve diventare acceleratore della crescita italiana

Per sfruttare al meglio le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Paese necessita di una Pubblica Amministrazione in grado di intercettare le nuove esigenze legate alla transizione digitale ed ecologica. Per stare al passo, gli enti pubblici, e in particolare quelli locali, dovranno essere capace di integrare al loro interno le competenze dell’innovation management. A sostenerlo è il Vice Presidente di Impatta Davide D’Arcangelo. Founder di Next4 ed esperto di Innovazione e politiche industriali, è tra i promotori della figura del Public innovation manager, delineata dal network di imprese Impatta in risposta alle necessità di una PA sempre più efficiente. Un vero e proprio “professionista abilitatore del cambiamento” incaricato di guidare la trasformazione degli enti pubblici: “Il Public innovation manager non è solo un acceleratore per la PA – ha spiegato Davide D’Arcangelo durante l’evento di presentazione organizzato da Impatta lo scorso novembre – ma può aprire ad una nuova filiera industriale, quella del Gov-tech”.

Davide D’Arcangelo: Innovation management veicolo per una nuova cultura nella PA

Per portare a compimento il processo di transizione digitale e cogliere la grande opportunità offerta dal PNRR, aggiunge Davide D’Arcangelo, la figura lanciata da Impatta interpreterà all’interno delle PA diversi ruoli strategici. Ricercatore di idee, esploratore dell’innovazione, responsabile Cip, sviluppatore organizzativo di progetti innovativi: grazie a skills trasversali, il Public innovation manager sarà in grado di creare “strumenti in grado di semplificare la burocrazia e veicolare una nuova cultura negli enti locali, nuovi standard e tecnologie a servizio della pubblica amministrazione”. Secondo Davide D’Arcangelo, oggi la PA italiana ha tutte le carte in regola per svolgere il ruolo di acceleratore della crescita economica e sociale del Paese. Ma non è possibile lasciare al caso un processo di trasformazione e innovazione così complesso. Con una visione strategica e soprattutto improntata alle opportunità del digitale, il Public innovation manager avrà il compito di spronare gli enti pubblici a pensare e agire in modo innovativo e a creare nuovo valore pubblico.

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Riva Acciaio: leader siderurgico in Italia

Riva Acciaio prende vita su iniziativa dei fratelli Emilio e Adriano Riva nel dopoguerra.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: di cosa si occupa

Nata in seno al Gruppo Riva, Riva Acciaio è una realtà leader nel settore siderurgico con sedi di produzione sia in Italia che all’estero. Fondata nel 1954 da Emilio Riva, l’azienda è cresciuta esponenzialmente diventando un punto di riferimento nel settore. Attualmente possiede cinque stabilimenti sul territorio italiano, che si trovano a Caronno Pertusella (VA), Sellero (BS), Lesegno (CN), Malegno (BS) e Cerveno (BS), e altri siti in Belgio, Francia, Germania, Spagna e Canada. La sua produzione si concentra soprattutto sulla realizzazione di acciai di alta qualità destinati ai prodotti lunghi, a loro volta indirizzati prevalentemente ai settori della meccanica, come quello dell’automotive e delle macchine movimento terra. Riva Acciaio è inoltre la prima azienda italiana ad aver utilizzato la colata continua curva.

Riva Acciaio: il laboratorio di Lesegno e le certificazioni

All’interno dello stabilimento di Lesegno c’è il fiore all’occhiello dell’azienda: il Centro di Ricerca e Sviluppo. Si tratta di un laboratorio innovativo che collabora con importanti realtà quali l’Università di Pisa, il Politecnico di Torino e il Politecnico di Milano. Qui vengono utilizzate attrezzature all’avanguardia, come il simulatore termomeccanico “Gleeble 3800”. Per assicurare l’estrema qualità del prodotto e dell’intero processo produttivo, l’attenzione riposta nei confronti della salvaguardia ambientale e della cura dei dipendenti, Riva Acciaio effettua periodicamente dei controlli per mano di enti terzi e indipendenti, che verificano le performance degli stabilimenti e la gestione degli impianti. Gli stabilimenti di Caronno, Cerveno, Malegno e Lesegno hanno così ottenuto la certificazione IATF 16949, mentre lo stabilimento di Sellero è certificato dalla norma UNI EN ISO 9001. Tra le altre certificazioni anche la UNI ISO 45001 e la UNI EN ISO 14001, oltre all’AIA e all’AUA.

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Rete elettrica, il ruolo dell’interconnessione nelle parole di Stefano Donnarumma (Terna)

Già interconnessa attraverso 26 linee transfrontaliere, l’Italia punta a consolidare la sua posizione di hub elettrico dell’Europa e dell’area mediterranea. Per farlo, ha evidenziato Stefano Donnarumma, l’interrelazione con l’estero ricopre un ruolo di primaria importanza.

Stefano Donnarumma

Aggiornamento Piano Industriale 2021-2025: le dichiarazioni di Stefano Donnarumma

Lo scenario energetico attuale esprime necessità di trasporto, garanzia di sistema e stabilità sempre crescenti. A tal proposito, le connessioni con i Paesi esteri forniscono elementi essenziali a garantirne l’equilibro. Lo ha confermato Stefano Donnarumma, AD e DG di Terna, intervenendo il 24 marzo a Roma alla presentazione dell’aggiornamento sul Piano Industriale 2021-2025 "Driving Energy". "La rete europea è una rete unica di fatto", ha osservato: da ciò deriva che "un malfunzionamento che avviene anche a 1.000 chilometri dal nostro confine può avere un effetto sul nostro sistema se non ci fossero sistemi di difesa sufficientemente adeguati". È accaduto, ad esempio, a gennaio 2021, quando il sistema elettrico nazionale rispose bene a un guasto in Croazia che generò un blackout nel Paese balcanico. In quell’occasione i sistemi di difesa italiani e quelli francesi evitarono la diffusione dell’evento al resto del continente. Come rimarcato da Stefano Donnarumma, è anche questo il significato dell’interconnessione e della ricerca della stabilità nel sistema elettrico internazionale.

Equilibrio energetico, Stefano Donnarumma: puntare su una rete europea integrata

"L’interconnessione è un elemento fondamentale", ha ribadito Stefano Donnarumma nell’intervento, aggiungendo come Terna sia già al lavoro per rafforzare tale processo di connessione. Ne sono un esempio i nuovi collegamenti con Francia, Austria, Tunisia e Grecia, che si andranno ad aggiungere alle 26 linee transfrontaliere già operative. Una rete di collegamenti che vede l’Italia, anche in virtù della sua posizione geografica, al centro dell’hub elettrico in Europa e nell’area del Mediterraneo. Come ricordato dall’AD e DG, il Gruppo è inoltre al lavoro nel progetto Sa.Co.I.3, ovvero il rifacimento del collegamento Sardegna-Corsica-Italia. In un’ottica temporale più lontana l’impegno di Terna è continuare a guardare alle interconnessioni come "la vera soluzione per un equilibro energetico internazionale", ha spiegato Stefano Donnarumma, "e anche per garantire il superamento di determinate fonti energetiche che, indipendentemente dalla loro provenienza, non sono quelle del futuro".

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L’azienda Ideal Standard: prodotti e soluzioni per il bagno tra design e funzionalità

Dai sanitari alle docce ma anche vasche, rubinetteria, mobili e accessori per il bagno: i prodotti certificati di Ideal Standard, da oltre 100 anni leader del settore per performance ed eccellenza.

Ideal Standard

Ideal Standard: prodotti certificati per i clienti di ieri, di oggi e di domani

I prodotti Ideal Standard sono garanzia di qualità e solidità: dalle materie prime alla progettazione fino a collaudo e manutenzione, i sanitari, la rubinetteria, docce, vasche, miscelatori, mobili e accessori esclusivi per il bagno sono alla base della reputazione che l’azienda si è costruita in oltre 100 anni di attività arrivando a imporsi come leader del settore. Testati e approvati in modo indipendente, tendono costantemente ai massimi livelli di efficienza, igiene e praticità. L’azienda lavora a stretto contatto con gli organismi di regolamentazione, definendo lo standard dei prodotti che, nel corso della sua storia ultra-centennale, hanno contribuito a rivoluzionare il corso dell’intero settore. Non a caso la leadership nella performance di Ideal Standard è riconosciuta a livello internazionale.

Ideal Standard: vision e ispirazioni nella storia ultra-centennale dell’azienda

Nel corso della storia Ideal Standard ha modellato il futuro della progettazione per il bagno: l’azienda, collaborando a stretto contatto con i più importanti designer del periodo, è divenuta un punto di riferimento nella cultura del design: il know-how, la capacità e l’expertise di quanti lavorano quotidianamente all’interno degli undici siti produttivi tra Europa, Medio Oriente e Nord Africa. L’ampia gamma di prodotti e le soluzioni per il bagno sono progettate nell’ottica di soddisfare le necessità dei clienti, presenti e futuri, come l’azienda si propone di fare da quando è stata fondata: in Ideal Standard la tradizione ispira il futuro, la forma segue la funzione, il design è vitale, l’artigianato è essenziale, la qualità è fondamentale e l’esperienza diventa il tutto. Essere parte di questa visione significa lavorare nell’ottica di creare e rafforzare costantemente l’integrazione tra perfezione funzionale e bellezza estetica: in questo si esprime “il valore intramontabile del design” come lo concepisce e lo esprime l’azienda.

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Investimenti sostenibili ESG: BG4SDGs, l’impegno di Banca Generali per gli SDGs dell’Onu

Investimenti sostenibili ESG: “BG4SDGs – Time to Change”, Banca Generali in Norvegia per raccontare l’architettura sostenibile.

Investimenti sostenibili ESG: gli appuntamenti sulla sostenibilità di Banca Generali

Sempre più impegnata sul fronte degli investimenti sostenibili ESG, Banca Generali ha ideato insieme a Stefano Guidani un progetto per raccontare lo stato dell’arte dell’Agenda Onu 2030. Il quinto episodio di “BG4SDGs – Time to Change” ci porta in Norvegia: il focus questa volta è sul Sustainable Development Goals (SDG) numero 11 “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”. Non a caso a un centinaio di chilometri di distanza da Oslo sorge il Mjøstårnet, attualmente il più alto grattacielo in legno al mondo: il suo corpo è composto da oltre 2.700 metri cubi di legno ricavato dalle foreste dell’area circostante e in grado di assorbire fino a 1.700 tonnellate di CO2. Inoltre gli alberi potati per dar vita alla costruzione del grattacielo sono stati sostituiti da altri due alberi: in pratica, il Mjøstårnet può essere considerato come una foresta all’interno di una foresta. Nonostante prossimamente il suo primato sarà superato, occupa già un posto di rilievo nella storia dell’architettura mondiale. “Trovarsi di fronte al Mjøstårnet appaga la vista e si ha anche la sensazione di essere partecipi dell’inversione di rotta verso una meta ecologista. L’interno e l’esterno del grattacielo regalano la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di contiguo con l’ambiente circostante, quasi fosse una estensione della natura stessa. Credo che questa sia la direzione che dovranno prendere le costruzioni del futuro, per essere sempre più sostenibili dal punto di vista architettonico, estetico, visivo e ambientale”, ha commentato Stefano Guindani, fotografo e curatore di “BG4SDGs – Time to Change”. Banca Generali recentemente ha lanciato il nuovo piano rafforzando ulteriormente il proprio impegno a favore degli investimenti sostenibili ESG.

Investimenti sostenibili ESG, Banca Generali: focus sul progetto “BG4SDGs – Time to Change”

Leader negli investimenti sostenibili ESG, Banca Generali ha presentato “BG4SDGs – Time to Change” lo scorso 15 settembre 2021 a Milano. E ora il progetto proseguirà per altri 12 mesi in modo da approfondire tutti i 17 SDGs dell’Agenda ONU 2030. Per ciascuno di essi il fotografo adotterà una duplice chiave: da un lato si punta ad evidenziare l’azione negativa dell’uomo sull’ambiente e sulla comunità, dall’altro come lo stesso genere umano abbia invece una straordinaria capacità di recupero attraverso soluzioni innovative e sostenibili. Nella sua ricerca, Guindani spazierà oltre i confini italiani ricercando casi critici e situazioni di eccellenza anche all’estero: Brasile, Norvegia e Australia, ma anche Stati Uniti, Turchia e Kenya. Insieme a lui anche Alberto Salza, antropologo tra i più apprezzati a livello internazionale, che curerà i testi e suggerirà alcuni dei progetti da monitorare. Nell’iniziativa si riflette la grande attenzione che Banca Generali, da sempre in prima linea negli investimenti sostenibili ESG, riserva a politiche e soluzioni sempre più legate all’impatto ambientale, sociale e di governance.

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Pierroberto Folgiero: nuovo progetto negli USA per Maire Tecnimont, il focus

Maire Tecnimont, l’AD Pierroberto Folgiero: “L’ammoniaca blu svolge un ruolo centrale nello sviluppo a livello globale della decarbonizzazione delle filiere industriali”.

Pierroberto Folgiero

Pierroberto Folgiero: Maire Tecnimont si aggiudica nuovo progetto negli Stati Uniti

Per l’Amministratore Delegato Pierroberto Folgiero è “una prova concreta del nostro forte posizionamento nella transizione energetica grazie alla nostra value proposition ad alto contenuto tecnologico, in quest’epoca di grandi cambiamenti”. Maire Tecnimont S.p.A. ha infatti annunciato che la sua principale controllata Tecnimont S.p.A. si è aggiudicata un progetto su base EPCM (Engineering, Procurement e Construction Management) da parte di un importante produttore internazionale di prodotti chimici per la realizzazione di un impianto di ammoniaca blu negli Stati Uniti: un’iniziativa che, come sottolineato dall’AD Pierroberto Folgiero, rientra nei piani di sviluppo industriale del Paese nell’ambito della transizione energetica, attraverso la cooperazione di Maire Tecnimont con i principali operatori nell’ industria della trasformazione delle risorse naturali.

Pierroberto Folgiero: Maire Tecnimont, l’impegno per la transizione energetica

Gli Stati Uniti, come ha evidenziato l’AD Pierroberto Folgiero, rappresentano “uno dei mercati a più alto potenziale per rompere il ghiaccio con le iniziative di decarbonizzazione su scala industriale”. Il contratto sottoscritto da Maire Tecnimont per un valore di circa 230 milioni di dollari prevede per il 2025 il completamento dell’impianto con un’unità synloop dalla capacità di 3.000 tonnellate al giorno di ammoniaca blu: saranno realizzate anche le relative strutture e unità ausiliarie. “L’ammoniaca blu svolge un ruolo centrale nello sviluppo a livello globale della decarbonizzazione delle filiere industriali e siamo entusiasti di iniziare questo progetto, che spiana anche la strada a future opportunità in virtù della grande ondata di investimenti del Paese nella gas monetization e nella transizione energetica”, ha spiegato infine l’AD Pierroberto Folgiero.

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Serenissima Ristorazione: innovazione e qualità nello stabilimento di Boara Pisani

Serenissima Ristorazione è leader in Italia nel settore della ristorazione collettiva. Tra i suoi maggiori successi, il centro di produzione di Boara Pisani ha dalla sua innovazione tecnologica e sostenibilità, grazie a pannelli solari e un sistema che sfrutta l’energia geotermica.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione a Boara Pisani: sostenibilità e innovazione

Innovazione e sostenibilità, due pilastri sui quali si basa l’intera storia di Serenissima Ristorazione, nata a Vicenza a metà anni ’80 e oggi leader in Italia nel settore della ristorazione collettiva. Tra le maggiori testimonianze del grande successo lo stabilimento di Boara Pisani (PD), inaugurato nel gennaio 2010. Il centro di produzione, con 12mila metri quadri d’ampiezza e 40mila pietanze preparate ogni giorno in regime di legame refrigerato, si attesta come il più grande sul territorio nazionale. Tra i maggiori d’Europa, lo stabilimento dà lavoro a 300 operai specializzati e si configura come un esempio di grande innovazione tecnologica. Basti pensare all’attività costante di ricerca e sviluppo e all’ampio utilizzo di fonti energetiche rinnovabili: Serenissima Ristorazione sfrutta infatti l’energia geotermica e il calore generato all’interno del centro stesso, che viene poi convogliato e riutilizzato nuovamente. In loco sono posizionati inoltre diversi pannelli fotovoltaici che sfruttano direttamente l’energia solare, minimizzando così l’impatto ambientale delle attività svolte.

Serenissima Ristorazione: una storia fatta di impegno e qualità

Serenissima Ristorazione ha una produzione giornaliera di 200.000 pasti. Fondata dall’attuale Presidente Mario Putin, è da sempre attiva nell’ambito della ricerca e dello sviluppo, così da mantenere gli alti standard qualitativi evitando gli sprechi e minimizzando l’impatto ambientale. In continua crescita, l’azienda punta ad espandersi ancor più all’estero. Serenissima Ristorazione porta avanti una collaborazione dall’alto valore sociale con l’Azienda Ospedaliera di Padova: è attivo infatti un Servizio Banca del Latte Umano Donato (BLUD) – Lactarium, e la cucina della struttura è interamente gestita dal Gruppo. L’azienda opera con successo ed efficienza nel campo della ristorazione aziendale, garantendo un servizio vario, basato su prodotti italiani e su prezzi equi. Il risparmio e il recupero alimentare sono da sempre tematiche care all’azienda fondata da Mario Putin, che si adopera nella realizzazione di progetti utili a sensibilizzare i clienti, in partnership con altre associazioni ed enti nazionali.

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Claudio Descalzi: l’AD di Eni commenta su “La Stampa” la performance 2021

Eni, “La Stampa” intervista l’AD Claudio Descalzi: “Siamo in una situazione in cui si deve guardare al breve termine ma investire per il futuro”.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: il 2021 “eccellente” di Eni nell’intervista all’AD

“Siamo riusciti a mantenere la macchina in carreggiata nonostante due anni di covid”: intervistato da “La Stampa” lo scorso 19 febbraio, l’AD Claudio Descalzi commenta la performance 2021 di Eni. Risultati che possono ben definirsi “eccellenti”: utile netto adjusted a 4,7 miliardi di euro, il più alto dal 2012, ed Ebit adjusted a 9,7 miliardi, in crescita di 7,8 miliardi sul 2020, a +400%. “Il nostro obiettivo è mantenere piatti gli investimenti soprattutto nell’estrazione e riuscire a crescere sempre più velocemente negli altri business, proseguendo nella trasformazione”, sottolinea l’AD Claudio Descalzi ricordando come rispetto a dieci anni fa “eravamo molto più costosi, con modelli gestionali completamente differenti”. Nel 2012 i prezzi del petrolio erano oltre i 110 dollari: “La differenza è stata fatta dalla grande disciplina sugli investimenti. Sul punto abbiamo mantenuto gli stessi livelli del 2020, nonostante la situazione covid dell’anno non fosse normalizzata, e investendo circa un 20% nella trasformazione”.

Claudio Descalzi: siamo riusciti a mantenere la macchina in carreggiata nonostante due anni di covid

“Abbiamo portato la nostra neutralità di cassa da 52-53 dollari a 40 dollari: vuol dire che già a tale livello di prezzo riusciamo a ripagarci tutti gli investimenti. Una soglia che non avevamo mai raggiunto prima d’ora”, evidenzia ancora Claudio Descalzi nell’intervista rilasciata a “La Stampa”. La performance dello scorso anno dice anche come Eni sia stata particolarmente attiva “nell’acquisizione di capacità nelle energie rinnovabili, nell’espansione in Spagna, Francia e in Grecia”. E “abbiamo abbassato di 2,6 miliardi il debito”. In merito ai nuovi business e alle energie rinnovabili, l’AD parla del risultato di Plenitude, “società che quoteremo entro l’anno e che ha dentro i clienti retail ma anche quasi 2 gigawatt da fonti rinnovabili, capacità più che triplicata in un anno”: rispetto all’anno scorso “è migliorato del 25%, con un margine operativo lordo di 600 milioni, anticipando le aspettative”. Sul fronte dell’esplorazione lo scenario è in rapida evoluzione. Necessario quindi riuscire a intercettarne la direzione, come sostiene Claudio Descalzi: “Cambiano i modelli di business. Noi l’avevamo già mutato 5-6-7 anni fa. Stiamo cercando un’esplorazione poco rischiosa, vicino a installazioni esistenti per ridurre gli investimenti perché le installazioni ci sono già. Anche se la domanda è tornata vicina a quella che c’era nel 2018-2019, gli investimenti che si allocavano prima nell’upstream non ci saranno più. Siamo in una situazione in cui si deve guardare al breve termine ma investire per il futuro. Ecco perché è essenziale essere disciplinati”.

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Come ringiovanire la pelle senza interventi di chirurgia

L’invecchiamento è un processo fisiologico che riguarda qualsiasi essere vivente sulla Terra, tuttavia, è inutile negarsi che tutti hanno paura o timore di invecchiare e i progressi e gli sviluppi nel campo tecnologico-farmaceutico e della ricerca stanno affiancando sempre più l’uomo nella sua lotta contro il tempo (almeno nella salvaguardia dell’estetica). Nell’ultimo decennio circa, forse anche per i canoni di bellezza imposti dalla società odierna, la chirurgia estetica è sempre più richiesta per ovviare i problemi di invecchiamento della pelle e per eliminare i segni che il tempo rilascia inesorabile sui nostri corpi. L’obiettivo di questo articolo, come è intuibile anche dal titolo, sarà presentare dei rimedi naturali e dei metodi efficaci con i quali poter ringiovanire la propria pelle e continuare a mantenere un aspetto giovanile, fresco e fiorente.

Invecchiamento della pelle

L’invecchiamento della pelle, seppur in modo non particolarmente evidente, inizia a partire dai 25 anni circa. L’epidermide e il derma vanno incontro a modifiche strutturali che ne causano l’assottigliamento e il progressivo cedimento. Le cellule e le ghiandole che sono attive nella produzione dell’impalcatura della pelle, ossia tutte le sostanze che la costituiscono, si riducono e questo ne causa un’inevitabile indebolimento rendendola sempre meno protetta e più sensibile. Tra i primi risultati di questi cambiamenti si ha la manifestazione delle rughe, conseguenza di una pelle sempre meno compatta e che perde vigore e volume.

Trattamenti rigeneranti per la pelle

L’invecchiamento, nonostante come abbiamo detto sia un fenomeno che non può essere evitato, può essere rallentato e i suoi sintomi sulla pelle possono essere rallentati e notevolmente ridimensionati grazie ad uno stile di vita adatto basato su un’alimentazione sana ed un’adeguata idratazione, giusti metodi di prevenzione e efficaci trattamenti di cura. I ritmi serrati e stressanti della nostra società non sempre permettono o garantiscono una routine sana e rilassante ecco perché consideriamo essenziale l’utilizzo di ottimi antiossidanti e un’attenta Skincare.

Importante è quindi l’utilizzo di creme e prodotti che abbiano fattori di protezione e revitalizzanti, schiarenti idratanti e in grado di correggere i principali segni dell’invechiamento quali rughe, macchie e discromie. Degno di nota è il prodotto Fast Lifting: potente idratante, composto al 100% da prodotti naturali e con una forte azione antirughe e anti-età. Con azione immediata è unico nel suo genere poichè penetra in profondità e già dalle prime applicazioni inizia a ridurre ed eliminare le rughe rendendo la pelle più luminosa ed elastica. La combinazione di burro di Karitè e acido ialuronico che lo compongono aiutano ad idratare la pelle e rimpolparla favorendo la produzione di collagene e la naturale rigenerazione dei tessuti; insomma si tratta di un’ottima alternativa a trattamenti chirurgici più invasivi e rischiosi. Per ulteriori informazioni sul prodotto e su come acquistarlo consigliamo di visitare il sito Fastlifting.net.

Come detto precedentemente sono numerose le abitudini quotidiane che aiutano a prevenire e contrastare l’invecchiamento della pelle e se portate avanti con costanza renderanno massimi risultati. Il maggior principio attivo delle creme è l’idratazione della pelle quindi si consiglia di bere costantemente molta acqua ma ciò è da affiancare alla protezione della propria pelle dall’azione dei raggi ultravioletti del sole, importante è dormire correttamente almeno 7 ore al giorno, seguire una dieta ben bilanciata, praticare un tot di ore di sport a settimana e, perché no, cimentarsi anche nell’eseguimento della ginnastica facciale.

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doppio fiocco al parco delle cornelle: benvenuto ad un cucciolo di canguro rosso ed un wallaby

Doppio fiocco al Parco Faunistico Le Cornelle. L’arrivo della primavera ha visto la nascita di due piccoli di marsupiali: un Canguro rosso e un Wallaby.

Il primo ha fatto capolino dal marsupio della mamma per la prima volta lo scorso 28 febbraio, mentre il piccolo Wallaby è stato scoperto quasi per caso in occasione di una visita alla madre a dicembre del 2021 ma non è ancora spuntato dal marsupio materno. La neomamma, infatti, era stata addormentata dai veterinari del Parco per curare un problema ai denti su cui era necessario intervenire con una piccola operazione, durante il check up generale, lo staff ha notando il piccolo cucciolo ancora in fase embrionale all’interno del marsupio.

Il cucciolo di Canguro rosso è figlio di un maschio arrivato al parco 3 anni fa da uno zoo francese e da una femmina nata al parco nel 2015. Il piccolo sta approcciando la vita fuori dal marsupio materno in cui ha concluso la prima fase di sviluppo e in queste settimane è stato possibile avvistare il piccolo musetto del cucciolo in rare occasioni. Questo perché la gestazione dei marsupiali è decisamente peculiare, ha una durata di sole quattro settimane, il piccolo viene partorito ancora in fase embrionale e per i successivi mesi, vive e si nutre nel marsupio materno. Durante questi mesi il cucciolo inizia ad affacciarsi all’esterno, gradualmente comincia ad uscire dal marsupio per brevi escursioni sempre pronto a tornare al sicuro ad ogni minimo segnale di pericolo. La famiglia del nuovo arrivato è parte di un gruppo composto da quattro femmine – più piccole e con il manto grigio – e un maschio – di dimensioni decisamente più massicce e dal pelo color rosso acceso. I canguri rossi, originari dell’Australia, non sono una specie particolarmente a rischio d’estinzione, tuttavia risentono molto della perdita di habitat dovuto principalmente all’allevamento estensivo di bestiame che compete per il cibo con i canguri e gli altri animali selvatici. I canguri rossi sono i più grandi marsupiali, si nutrono di erba, foglie e arbusti, sollevati sulle zampe posteriori gli esemplari maschi possono raggiungere l’altezza di 2 metri e gli 80 kg di peso.

Il Wallaby, un’altra specie marsupiale erbivora ma di dimensioni ridotte, condivide con il Canguro rosso la provenienza australiana come gran parte dei marsupiali.  Questi animali raggiungono massimo 90 centimetri di altezza e un peso di 15 kg, utilizzano le zampe posteriori, più grandi e robuste, per eseguire grandi salti mentre quelle anteriori sono molto più piccole e vengono utilizzate come appoggio quando l’animale bruca l’erba. La coda è lunga e spessa e viene utilizzata per mantenere l’equilibrio quando l’animale si muove saltando. Il cucciolo di Wallaby, più giovane di qualche settimana del suo “cuginetto” non ha ancora fatto la sua comparsa fuori dal marsupio ma nelle ultime settimane il marsupio della femmina di Wallaby è notevolmente aumentato, segnale della crescita del cucciolo che da un momento all’altro potrebbe decidere di sbucare dal “tana” e mostrarsi ai visitatori per la prima volta. Chi saranno i fortunati? Ma nessun timore, il cucciolo di Canguro rosso è ancora molto piccolo e timido, ma esplora già il mondo esterno e cresce ogni giorno di più.

Seguire la crescita di questi cuccioli è un gioco da ragazzi grazie alle pagine social. E non è tutto, da oggi via al contest per decidere il nome del piccolo Canguro rosso, per partecipare basterà visitare la pagina Facebook del Parco.

 I CONTEST SU FACEBOOK

I contest del Parco Le Cornelle per assegnare un nome al piccolo canguro avrà la durata di 3 giorni (dal 4 al 6 aprile 2022), mentre quello dedicato al cucciolo di Wallaby sarà lanciato da lunedì 11 a mercoledì 13 aprile, entrambi sulla pagina Facebook del Parco. Chiunque vorrà, infatti, potrà partecipare alla scelta del nome commentando il post dedicato con una proposta. Verranno considerati solamente i nomi inseriti come commento ai post. Per ogni post è possibile indicare solo un nome. Nel caso in cui più fan proponessero il nome che sarà poi scelto dallo staff del Parco per il cucciolo, vincerà il contest colui che lo ha postato per primo, farà fede la data e l’ora riportate nel post presente sulla pagina del parco.

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Raffinerie Svizzere, Nessun Obbligo di Trasparenza

Le raffinerie svizzere sono quelle da cui passa una gran parte dell’oro proveniente sia direttamente dalle miniere che dalle attività di riciclo di attività come questo compro oro Firenze.
Dalle raffinerie svizzere passano i due terzi dell’oro che viene prodotto nel mondo, questo significa che il prezioso metallo giallo che viene lavorato in Svizzera può provenire da ogni luogo del mondo.
Per questo motivo la Società svizzera per i popoli minacciati ha provato a richiedere la massima trasparenza sulla provenienza in modo da intercettare oro che viene estratto in modo non sicuro per le popolazioni che abitano le zone prossime all’estrazione.
Il processo di estrazione mineraria dell’oro è considerato altamente inquinante per l’ambiente e pericoloso per quei lavoratori che operano senza le dovute condizioni di sicurezza e salubrità.
Ma la richiesta di ottenere una totale trasparenza sulle origini dell’oro che arriva alla raffinerie svizzere non è stata accolta, almeno per il momento, dal Tribunale amministrativo federale elvetico.
Il tribunale ha ritenuto opportuno tutelare la riservatezza di informazioni industriali che garantiscono coloro che scelgono la Svizzera per raffinare il proprio oro.
Una scelta che rimanda alla volontarietà delle raffinerie svizzere stesse la possibilità di effettuare un controllo che garantisca le norme che tutelano il settore da coloro che estraggono oro senza seguire le norme vigenti sia per l’ambiente che per le condizioni di lavoro dei dipendenti.
D’altronde come ammesso dal consiglio federale le attuali statistiche di importazione ed esportazione disponibili non permettono anche volendo di risalire in modo certo alla provenienza del prezioso metallo giallo.
Attuare un controllo di questo genere non porrebbe rimedio in alcun modo ad avere un maggiore controllo sulla provenienza ma piuttosto favorirebbe ulteriormente un mercato irregolare anche per quanto riguarderebbe la raffinazione.
Ciò che casomai serve per limitare i fenomeni di sfruttamento aurifero sono serie politiche di controllo sul posto in quei paesi dove si estrae il prezioso metallo giallo.

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L. F. Limousine & Luxury Car: la magia di Bologna a bordo di una Limousine

Se anche tu stai cercando un’esperienza nuova e vuoi regalarti una notte indimenticabile, assaporando la magia delle strade di Bologna da una prospettiva differente e inedita, il noleggio di una limousine è senz’altro la soluzione più azzeccata.
Qualsiasi sia l’occasione, che si tratti di una festa di laurea, di un addio al celibato o di un compleanno che si vuole rendere unico, queste auto degne delle star del cinema saranno in grado di regalare emozioni intense e irripetibili.

Se sei attratto da quest’idea non avere dubbi, rivolgiti a L. F. Limousine & Luxury Car.
L’azienda può vantarsi della sua indiscutibile capacità di fornire un servizio davvero eccelso ai suoi clienti
Puoi contattare L. F. Limousine & Luxury Car per un’occasione mondana di qualunque tipo, ma anche per fare una sorpresa alla tua futura sposa. La primavera e l’estate sono due periodi molto gettonati per i matrimoni, e allora perché non approfittarne per mostrare il tuo buon gusto e la tua esuberanza alla tua futura moglie?
Grazie al servizio di noleggio limousine non passerete certo inosservati. Potrai scegliere tra un vasto parco di vetture, optando magari per un modello dalla linea più romantica e sognante per incantare la tua anima gemella, o scegliendo una limousine dal carattere più audace per rapirla in una notte senza tempo. Qualunque sia la scelta, lascerai la tua sposa a bocca aperta.

Se invece ti trovi a Bologna per questioni lavorative o per concludere un affare puoi dare un’ottima impressione di te grazie allo stile di una limousine.
Le auto di L. F. Limousine & Luxury Car possono trasformarsi in un setting originale e sicuramente non ordinario per tenere un incontro di lavoro, e sarà di certo un ottimo biglietto da visita per la tua azienda.

Se invece hai semplicemente intenzione di goderti la gioiosa aria di Bologna, potrai bearti gli occhi con i meravigliosi scorci che sfileranno davanti a te nel corso di un giro panoramico a bordo di una vettura extra lusso.
Niente di meglio per non preoccuparsi delle regole di circolazione, di dover trovare un parcheggio, di non potersi immergere a sufficienza nel contesto perché si deve prestare attenzione alla strada.

Qualunque sia la tua esigenza, L. F. Limousine & Luxury Car sarà in grado di soddisfarla: i principi che guidano le varie attività dell’azienda rappresentano dei veri capisaldi, fatti di professionalità e maestria del personale nello svolgere perfettamente il servizio di noleggio limousine.
La tua privacy sarà una vera priorità, che verrà rispettata in modo rigido grazie ai vetri oscurati e all’interfono che ti consentirà di comunicare con l’autista quando lo desideri.
Non dovrai preoccuparti di nulla, se non di divertirti e di goderti questa nuova esperienza che ricorderai per tutta la vita.

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Varese e dintorni: l’acqua da bere è sicura?

L’acqua è un elemento fondamentale del nostro organismo, dato che costituisce circa il 70% del nostro corpo, e abbiamo bisogno di assumerne una che sia equilibrata e bilanciata per garantire sempre la perfetta efficienza, sia degli organi dell’apparato digerente che del corpo più in generale.

Purtroppo infatti, è importante sottolineare che la qualità dell’acqua del rubinetto di casa, anche se si è allacciati alla rete idrica pubblica, non sempre è ottimale ed è possibile vi sia un livello consistente di elementi potenzialmente dannosi per il nostro organismo quali ad esempio ruggine, cloro, metalli pesanti ed altri elementi che se assunti regolarmente possono, a lungo andare, essere causa di patologie anche serie.

Nella zona di Varese in particolar modo, l’acqua è spesso interessata da quantità eccessive di calcio e magnesio che a lungo andare possono incidere negativamente sia sulle tubazioni che sulla nostra salute.

L’acqua in bottiglia non è la soluzione ideale

Per questo molti cittadini, consapevoli dei rischi di un’acqua non proprio salutare che sgorga dai rubinetti di casa, decidono di optare per le bottiglie d’acqua del supermercato. Queste però, hanno un costo al litro anche dieci volte superiore all’acqua del rubinetto, ed hanno lo svantaggio di essere particolarmente pesanti e difficili da trasportare.

L’ideale sarebbe il riuscire a bere l’acqua del rubinetto con la certezza che questa possa essere veramente equilibrata, salutare e con un buon sapore. Per questo motivo sempre più utenti scelgono di acquistare uno tra i migliori depuratori acqua Varese, i quali filtrano minuziosamente dall’acqua ogni sostanza potenzialmente pericolosa per il nostro organismo, consentendo finalmente di bere un’ottima acqua senza dover più temere per la propria salute.

Una differenza subito percepibile

La differenza sarà nettamente percettibile sin dal primo sorso anche a livello di sapore, e sarà possibile anche ottenere dell’ottima acqua frizzante ogni qualvolta lo si desidera scegliendo il depuratore adatto.

Veramente una soluzione che consente di tutelare la salute di tutta la famiglia e al tempo stesso di risparmiare denaro e fatica.

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Come riattivare la digestione: i segreti per un corpo sano e in forma

“Mens sana in corpore sano” un detto antico ma pur sempre efficace e in grado di espletare un grande significato: la forma fisica è essenziale per la nostra salute. Uno dei fattori che incide maggiormente sulla forma fisica è rappresentato dalla buona digestione, infatti, un sistema digestivo che funziona al meglio aiuta il corpo a rimuovere i rifiuti e le tossine che non desideriamo. Si evince che la corretta digestione è la chiave per avere una vita sana e felice.

Un corpo sano e in perfetta forma

Prendersi cura del proprio corpo è una prerogativa fondamentale, l’incipit che deve appartenere ad ognuno di noi, non è possibile esulare da ciò nel momento in cui ci sta a cuore il nostro benessere. I metodi per prendersi cura del proprio organismo sono tanti, tra i più ricorrenti ci sono quelli che riguardano un’attività sportiva costante, l’adeguata alimentazione, il sonno regolare, il tutto si può tradurre in uno stile di vita sano e senza eccessi.

Per riuscire ad ottenere dei risultati in breve tempo, si può ricorrere a dei metodi altrettanto efficaci, quali l’assunzione di integratori specifici come Aloeveraultra.com, un prodotto naturale che aiuta a perdere peso attraverso il miglioramento delle funzioni digestive, il drenaggio dei liquidi e l’eliminazione dei depositi di grasso a riposo.

Oltre au una corretta e costante attività fisica da effettuare in palestra o anche all’esterno, è necessario adottare un metodo alimentare sano che aiuti anche a digerire meglio i cibi, infatti una cattiva digestione è il primo nemico di chi soffre di gonfiore, crampi e stitichezza.

Riattivare la digestione

La prima e più importante regola per riuscire ad avere un sano metabolismo riguarda la masticazione del cibo, infatti, più tempo si adopera a masticare il cibo, meno tempo e lavoro impiegherà il resto del sistema digestivo. Masticare più a lungo è sinonimo di sazietà, in quanto, ci vorrà maggior tempo affinché giunga al cervello il segnale. Che significa? In pratica, rallentare la masticazione favorirà la facile digestione evitando l’aumento di peso. Per ottenere dei risultati ottimali, inoltre, il consiglio è quello di nutrirsi maggiormente di fibre che oltre ad aiutare la digestione sortiscono il bilanciamento di zucchero nel sangue fornendo tanta energia.

Gli alimenti più ricchi di fibre sono: i semi, le noci, i cereali integrali, i carciofi, i broccoli, i cavoli, i frutti di bosco e tutte le verdure a verdi a foglie. Altri grandi alleati della facile digestione sono gli enzimi cioè i responsabili dell’abbattimento di tutti gli alimenti che mangiamo. Il ruolo degli enzimi è quello di aiutare ad espellere tutte le tossine di cui non si ha bisogno. Il consiglio è quello di preferire una dieta particolarmente ricca di frutta e verdura cruda, il modo ideale per assumerli è quello di iniziare i pasti con carote, sedano o insalata. Bere tanta acqua durante la giornata è, senza ombra di dubbio, il modo migliore per assicurarsi la digestione ottimale insieme ad una forma perfetta. L’acqua mantiene il corpo idratato e aiuta a muovere correttamente il cibo attraverso il tubo digerente, evitando fastidiosi problemi quali la stipsi.

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Maurizio Tamagnini: FSI, partnership con Iccrea Banca per BCC Pay

Maurizio Tamagnini: FSI e Iccrea Banca nella partnership strategica per BCC Pay, nuova realtà italiana e indipendente nel settore dei pagamenti digitali.

Maurizio Tamagnini

Maurizio Tamagnini: i dettagli della partnership FSI – Iccrea Banca

Insieme per BCC Pay, nuova realtà italiana e indipendente nel settore dei pagamenti digitali. FSI, la realtà guidata da Maurizio Tamagnini, e Iccrea Banca, capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, hanno siglato una partnership strategica per lo sviluppo della nuova società di monetica. L’accordo prevede l’investimento di FSI in BCC Pay: la Sgr che Maurizio Tamagnini guida nel ruolo di AD deterrà in base all’accordo il 60% della società. L’operazione ha una valorizzazione fino a euro 500 milioni (inclusiva di una componente differita fino a euro 50 milioni) ed è soggetta all’autorizzazione delle Autorità competenti. Il closing è previsto entro l’estate 2022.

Maurizio Tamagnini: i pagamenti digitali al centro della trasformazione delle banche

"Siamo lieti di entrare in una partnership di lungo periodo con la terza rete bancaria italiana", ha commentato in merito l’Amministratore Delegato di FSI Maurizio Tamagnini. "Questo investimento conferma il ruolo di FSI come motore della crescita digitale e investitore di riferimento nel settore fintech italiano, dove abbiamo investito circa euro 600 milioni in quattro anni": non a caso FSI è il più grande investitore italiano in fintech, come ha ricordato l’AD anche in una recente intervista a "Milano Finanza". "I pagamenti digitali sono al centro della trasformazione delle banche e continueranno a crescere grazie a nuovi prodotti e maggiore diffusione", ha aggiunto Maurizio Tamagnini in merito all’operazione che porterà allo sviluppo di BCC Pay.

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Transizione digitale, con “Diario di volo” di Paolo Gallo il racconto dell’esperienza di Italgas

Presentato alla Microsoft House di Milano, il libro di Paolo Gallo nasce con l’obiettivo di condividere idee e riflessioni sulla transizione digitale e sul legame, ormai indissolubile, con gli obiettivi di sostenibilità.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: "Digitalizzare vuol dire cambiare cultura e mindset aziendale"

Un cambiamento importante, che non si ferma all’introduzione di nuove tecnologie, ma va oltre e coinvolge processi e soprattutto persone. Per un’azienda avviare un percorso di trasformazione digitale significa quindi rivoluzionare il proprio mindset, promuovere una nuova cultura e adottare nuove modalità di lavoro. Solo così, spiega Paolo Gallo, è possibile contribuire concretamente alla lotta al cambiamento climatico. Transizione digitale e obiettivi di sostenibilità sono infatti strettamente connessi. Senza transizione digitale, il cammino verso un nuovo paradigma energetico è destinato a fallire. È da questa considerazione che nasce "Diario di volo. Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità", il libro dell’AD di Italgas recentemente pubblicato da Luiss University Press. Un volume che, prendendo spunto dal processo di digitalizzazione avviato dall’azienda, offre diversi spunti di riflessione sul legame ormai indissolubile tra innovazione e transizione ecologica. Per raggiungere la neutralità climatica, è necessario "abbracciare" la trasformazione digitale in senso ampio e rendersi conto che si tratta di un fenomeno che non ha mai fine: "È un qualcosa in continuo divenire – ha dichiarato Paolo Gallo durante la presentazione del libro – e ha come impatto un cambiamento importante nel modo di lavorare delle persone all’interno dell’azienda".

Paolo Gallo: "Transizione digitale precondizione tecnica per la decarbonizzazione"

Il messaggio veicolato nelle pagine di "Diario di volo" è costruito su fondamenta solide: l’esperienza diretta di Italgas. "Diario di volo perché abbiamo voluto raccontare quello che abbiamo fatto in Italgas in questi ultimi 5 anni secondo una traiettoria abbastanza precisa – ha spiegato Paolo GalloÈ una traiettoria che poi si aggiusta cammin facendo. Se poi ricordo i primi anni l’abbiamo aggiustata ogni qual volta ci siamo trovati di fronte a delle novità, a dei problemi, delle situazioni da risolvere. Però è stato effettivamente un diario. Poi di volo perché ci ho messo la mia componente aereonautica dentro". Negli ultimi cinque anni l’impegno di Italgas si è focalizzato sulla realizzazione di un’infrastruttura full digital, con l’introduzione di contatori smart, tecnologie cloud, sensori e analisi dei Big Data. L’obiettivo: preparare la rete ad una gestione efficiente delle fonti alternative come biometano, idrogeno e metano sintetico. "La transizione digitale è la precondizione tecnica della transizione energetica, è il suo fattore abilitante. Il percorso che ci attende è abbastanza chiaro − ha detto Paolo Galloe il gas naturale giocherà un ruolo chiave per sostenere il processo di decarbonizzazione".

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