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31 Luglio 2011

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CAVALLI E RINALDI SUL MONTE BONDONE (TN). UNA LEGGENDARIA CHARLY GAUL DA OLIMPIADE

Oggi Trento e il Monte Bondone hanno festeggiato la 6.a Leggendaria Charly Gaul

Gianluca Cavalli e Ilaria Rinaldi hanno vinto il percorso granfondo (144 km)

Festa per Corsello e Gazzini (medio) e per Manservigi e Gandini (corto)

In gara tanti vip come Cristian Zorzi, Jury Chechi, Antonio Rossi, Stefano Baldini e Kristian Ghedina

Il Monte Bondone chiama, i ciclisti rispondono presente.

Oggi la montagna di Trento ha dato ospitalità alle gesta atletiche degli oltre 1.000 partecipanti della Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone, la granfondo su strada dedicata al grimpeur lussemburghese che nel 1956 vinse, proprio sulle strade del Bondone, una storica tappa del Giro d’Italia vessata da neve e gelo.

Oggi a far rivivere la leggenda ci hanno pensato Gianluca Cavalli e Ilaria Rinaldi, vincitori del percorso granfondo, insieme ai due leader del mediofondo Giuseppe Corsello e Serena Gazzini, unica atleta di casa (è trentina) a vincere la gara dedicata a Charly Gaul. Festa anche per la campionessa italiana della montagna Sabine Gandini e per Giuseppe Manservigi, vincitori del corto di 58 km, un percorso pedalato anche in versione non agonistica dagli amatori del Monte Bondone Day.

A godersi una bella “sfacchinata” sui tornanti del Monte Bondone c’erano pure tanti “vip” dell’universo a due ruote, come Gilberto Simoni, Claudio Chiappucci e Leonardo Moser, ma anche molti altri big sportivi. In sella ad una Battaglin del 1988 si è presentato Kristian Ghedina, 91° classificato nel percorso corto, complici qualche indugio di troppo ai ristori “made in Trentino”.

La passione per la fatica ha chiamato all’appello anche gli olimpionici Cristian Zorzi, Antonio Rossi, Jury Chechi e Stefano Baldini, che nei fine settimana vestono i panni dei granfondisti con i colori del Team Nissan. Tutti hanno scelto il mediofondo di 75 km, tranne Antonio Rossi: “Nel mio sport (canoa, ndr) ho imparato ad usare bene le braccia, in sella ad una bici non riesco ancora a cavarmela al top, per questo ho optato per il corto. Meglio, così ho potuto fare un bello scherzo a Jury”. E difatti, mentre Chechi faticava un po’ a presentarsi all’arrivo (complici due cadute), Rossi è tornato indietro lungo un tratto del percorso “medio” per aspettare l’amico dietro una curva, facendogli credere di averlo superato in salita.

E mentre i due capitani morali della squadra olimpica battibeccavano, il moenese Cristian Zorzi zitto zitto chiudeva al 33° posto il “medio”, davanti a Stefano Baldini (84°), lasciando intendere di voler approfondire la conoscenza con le granfondo su strada, ora che gli sci stretti (agonistici) li ha appesi al chiodo.

Emozioni per tutti sono arrivate anche dalla gara vera e propria, quella vissuta insomma dagli irriducibili appassionati del ciclismo su strada. Dopo la partenza da Piazza Duomo e i primi chilometri in Piana Rotaliana, comuni a tutti, a Trento c’era il primo bivio, quello per il corto. Senza nessuna esitazione “metteva la freccia” Giuseppe Manservigi del team Borghi, autore di una scalata alla “Charly Gaul”, visto che al comando sui 17,6 km della salita dedicata al campione lussemburghese c’era soltanto lui.

2h06’22’’ il suo tempo finale, circa 1’ su Francesco Garaffoni, e mentre al traguardo si attendeva Luigi Cordioli (3° fra i maschi) sotto l’arco d’arrivo spuntava invece Sabine Gandini, prima tra le donne in 2h08’54’’ e 3.a assoluta. Un tempo da reginetta, e difatti l’altoatesina è campionessa della montagna, e la sua esperienza le ha permesso di infliggere ben 7’ alla vincitrice della Leggendaria Charly Gaul 2009, Astrid Schartmueller, oggi 2.a classificata.

Nel frattempo la fatica continuava a dare spettacolo, mediofondisti e granfondisti continuavano spalla a spalla il cammino verso Garniga Terme, a quasi metà della scalata “est” al Monte Bondone. Da Aldeno, quando la strada ha iniziato ad impennare, il bolognese Giuseppe Corsello e il trentino Silvano Janes iniziavano a far salire il ritmo, insieme a tre compagni di fuga che dichiaratamente intendevano affrontare il lungo, Antonio Corradini, Gianluca Cavalli e Luca Cingi. La prima azione significativa è avvenuta circa 4 km dopo Garniga, con Corsello che affiancava Janes e provava a sondare il terreno: “Ci giochiamo io e te la gara?”. Un approccio tipico delle granfondo, ma per l’8 volte campione del mondo master di mtb Janes le sorti della gara vanno decise con i fatti, e la risposta piccata è stata “tu fai la tua gara, io faccio la mia”.

Detto fatto, il bolognese della Faenza Hymer Team l’ha presa sul personale ed ha messo il turbo allungando notevolmente e presentandosi da solo sul traguardo in 2h17’55’’, con oltre 1’30’’ su Janes. “Janes ha davvero grinta da vendere”, ha commentato Corsello, “il suo è il vero spirito dell’appassionato che vorrei vedere più spesso in gara”.

Grande determinazione nel “medio” anche per Serena Gazzini, che prima del bivio per il “lungo” aveva anche agguantato la Rinaldi andando poi a vincere col tempo di 2h32’46’’ staccando notevolmente Leonetti e Cuel con 8’ e 15’.

Nel frattempo a Viote, Cavalli, Corradini e compagnia avevano messo la freccia per il percorso lungo. Dopo una ventina di km per rifiatare, prima in discesa verso Drena e poi nei saliscendi della Valle dei Laghi, era già ora di tornare a pedalare verso l’alto, questa volta salendo dal versante di Sopramonte, raggiungendo la salita Charly Gaul a Candriai. Una salita più volte definita “giudice supremo” e infatti lo è stata. Proprio a Sopramonte Gianluca Cavalli, conscio che i suoi due compagni di fuga Corradini e Sorrenti Mazzocchi indugiavano sui pedali, ha sferrato il suo attacco e si involava da solo a raccogliere gli appalusi dei molti spettatori lungo il Monte Bondone.

Ma la salita del Bondone era ancora lunga, e la gara era destinata a cambiare ben presto fisionomia. Corradini dava forfait per problemi al ginocchio, mentre si metteva in luce con un gran recupero il trevigiano Alessandro Bertuola, determinato a ricucire il distacco guadagnato da Cavalli di oltre 1’. Il testa a testa a distanza tra i due durava per tutta la salita Charly Gaul, riducendosi tornante dopo tornante, senza però mai annullarsi. Il primo a concludere la gara, stremato e felice, è stato dunque il piemontese Gianluca Cavalli (4h23’39’’), davanti a Bertuola, che fino all’ultimo ha sognato il sorpasso, ed a Giuseppe Sorrenti Mazzocchi. Dopo di loro hanno chiuso Valentino Carriero, Alfonso Falzarano e Roberto Cunico, una bella passerella di fuoriclasse delle granfondo.

Senza storia la gara al femminile, oggi per la fiorentina Ilaria Rinaldi è arrivata la 16.a vittoria stagionale. La bionda ciclista della Parkpre ha chiuso in 5h04’45’’, davanti alla forte forlivese Monica Bandini e alla piemontese Laura Coltella, tutte festeggiate, insieme agli altri atleti, dalla moglie e dalla figlia di Charly Gaul, ospiti d’onore della giornata.

Sole, divertimento e grande sport, questi gli ingredienti della Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone, una gara che ancora una volta ha saputo appassionare i suoi adepti e il pubblico, anche quello televisivo con il lungo collegamento in diretta su Rai Sport2 e su Radio Rai.

Info: www.laleggendariacharlygaul.it

Classifiche Percorso Lungo:

maschile:

1 Cavalli Gianluca Cicli Maggi Team Frw 04:23:39.50; 2 Bertuola Alessandro Viner Factory Team Nautilus 04:23:44.80; 3 Sorrenti Mazzocchi Giuseppe Team X-Bionic 04:25:53.90; 4 Carriero Valentino Team Scott Incensi Domus 04:26:51.10; 5 Falzarano Alfonso Cicli Maggi Team Frw 04:27:14.90; 6 Cunico Roberto Uc Lugo Cicli Beraldo Vicenza 04:28:13.40; 7 Barchi Christian Asd Borello Cosmea Profumi 04:29:54.30; 8 Castelnovo Paolo Isdc Milano Team Pezzetti 04:31:50.00; 9 Weiss Werner Bren Team Trento 04:32:49.20

10 Minuzzo Paolo Ca’ 30 Schio 04:34:16.70

femminile:

1 Rinaldi Ilaria Asd Parkpre Giordana Dmt 05:04:45.30; 2 Bandini Monica Tubozeta Mg.K Vis – Somec 05:13:01.80; 3 Coltella Laura Team Scott Incensi Domus 05:15:32.50; 4 Passalacqua Daniela Ads Serravalle 05:18:04.00; 5 Girardi Laura Gs Athletic Club Merano 05:19:26.30; 6 Gaggini Daniela Veloplus Makako Team 05:24:11.70; 7 De Col Barbara Asd Gs Alpilatte B.R. Pneumatici Zane’ 05:34:14.50; 8 Fiorani Roberta Cicli Spreafico Veloplus Asd 05:43:29.30; 9 Brachtendorf Kerstin Tsv Bad Endorf 05:44:29.40; 10 Guatti Zuliani Claudia Team Advanced Pro 05:51:51.60

Percorso Medio:

maschile:

1 Corsello Giuseppe Gianluca Faenza Hymer Team 02:17:55.30; 2 Janes Silvano Petrolvilla Bergner Brau 02:19:36.50; 3 Pichler Bruno Petrolvilla Bergner Brau 02:19:43.50; 4 Pinton Cristian Asd Keteam 02:19:56.60; 5 Mezzanotte Mirco Petrolvilla Bergner Brau 02:20:01.60

femminile:

1 Gazzini Serena L’ Arcobaleno Carraro Team 02:32:46.50; 2 Leonetti Cristina Team Cinelli Glass’ngo 02:40:35.60; 3 Cuel Monica U.C. Ezio Borgna Hersh Bike Cycling Team 02:47:29.90; 4 Egger Martina Amateurradsportverein Edelrot Lana 02:48:05.40; 5 Vaccaroni Dorina Gs Alpilatte B.R.Pneum.Zane’ 02:50:46.60

Percorso Corto:

maschile:

1 Manservigi Giuseppe Team Borghi Racing 02:06:22.00; 2 Garaffoni Francesco Asd Ecology Team 02:07:39.00; 3 Cordioli Luigi Evolution Team Focus Italia 02:10:43.30; 4 Roda Cristian Team Borghi Racing 02:12:06.60; 5 Palermo Flavio Asd Amici Udace Trento 02:14:25.70

femminile:

1 Gandini Sabine L’ Arcobaleno Carraro Team 02:08:54.00; 2  Schartmuller Astrid Gs Athletic Club Merano 02:15:55.10; 3  De Palma Monica Asd Ezio Borgna Cycling Team 02:34:53.40; 4  Cenzato Luisa Gs Bennati Bella Italia Vianello 02:44:21.00; 5  Bettinazzi Erika Gs Ambrosiana Pneumatici Savoia 02:54:09.10

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A PREMANA: “VENGA, VENGA ESPAÑA!”. BURGADA E VARELA AL GIIR DI MONT

Dominio iberico, come previsto, al Giir di Mont svoltosi oggi a Premana (LC)

“Venga, venga!” (forza, forza, in spagnolo) ha echeggiato lungo i 32 km di gara

Nella gara maschile Kilian Burgada segna il nuovo record della corsa su De Gasperi

Tra le donne Mireia Miro Varela batte Jimenez e Vokueva. Un successo per Premana

Il sole illumina le cime di Premana (LC) per una giornata indimenticabile: quella della 19ª edizione del Giir di Mont, l’affascinante gara di skyrunning tra le più quotate in assoluto, e che quest’anno festeggia anche il cinquantennale dalla prima edizione datata 1961. 32 i chilometri da percorrere, toccando i dodici alpeggi del comune di Premana, e doppiando le cime dell’Alpe Chiarino, Bocchetta Larec e l’Alpe Deleguaggio, prima di scendere di nuovo verso Premana per il gran finale.

La gara maschile si annuncia combattutissima, con un duello a due tra gli eterni rivali Marco De Gasperi e Kilian Jornet Burgada, vincitore delle ultime tre edizioni. Al femminile, dopo il forfait della campionessa in carica Laetitia Roux, tutto propende per il successo di Mireia Miro Varela, insidiata da un manipolo di avversarie guidate dalla francese, ma italiana di adozione,  Stefanie Jimenez.

La gara prende il via alle 8,10, dieci minuti dopo la Mini Skyrace di 20 km, e subito i favoriti seminano il vuoto, ribadendo la propria superiorità. Marco De Gasperi, memore della sconfitta del 2010, decide di non aspettare il finale e parte all’attacco, arrivando in cima alla Bocchetta Larec con 1’55 di vantaggio. Il margine si espanderà fino a 3’25, quando finalmente Burgada parte in progressione a caccia della lepre di Bormio. Dietro intanto si scatena la lotta per il gradino più basso del podio, che vede anche qui un duello italo-iberico, con Butti, Gotti e Brunod contro Pinsach e Lizeaga. Anche l’inglese Tom Owens è della partita, pur passando in coda al gruppetto.

Burgada continua a recuperare su De Gasperi, il cui incubo peggiore si materializza in vetta all’Alpe Deleguaggio, quando viene preso e staccato. Il valtellinese si butta a rotta di collo in discesa nel tentativo di recuperare, ma cade rovinosamente e rinuncia all’impresa impossibile, dando strada al fortissimo spagnolo. Burgada si invola così verso il traguardo, segnando il nuovo record della corsa con 3h01’03”, e precedendo il rivale di ben due minuti e 40. Dietro di loro ha luogo tutta un’altra corsa, vinta alla fine dal lecchese Stefano Butti, che si migliora notevolmente in 3h18’58” (un buon quarto d’ora dopo i primi) e precede di un minuto e mezzo Tom Owens, in grande rimonta. Bel quinto posto per il valdostano Brunod, davanti a Pinsach, Gotti e Lizeaga.

Tra le donne Zhanna Vokueva tenta di far saltare il banco con una partenza rapidissima, ma la favorita Varela sa aspettare, e già sulla Bocchetta passa con un vantaggio abissale sulla russa. Terza transita la Jimenez, che successivamente recupera tutto lo svantaggio dalla Vokueva, forse partita troppo forte, arrivando a precederla nettamente sul traguardo di Premana. Prima incontrastata è naturalmente Miro Varela in 3:48.50, a circa due minuti dal record della Roux. Quarta giunge la neozelandese Anna Frost, quinta la prima italiana Lisa Buzzoni. Si concretizza così il dominio del Team Salomon, che ipoteca le prime cinque piazze.

Un’edizione perfettamente riuscita quella del 19° Giir di Mont, cui è mancata solo la vittoria azzurra, nonostante il grande e coraggioso impegno di Marco De Gasperi. La folla presente sia all’arrivo che sulle vette era davvero imponente, grazie anche all’impegno degli organizzatori che hanno messo a disposizione anche un elicottero per raggiungere la meraviglia naturalistica della Bocchetta Larec e gli altri luoghi della competizione. Un’attenzione, quella del pubblico, che è segno di quanto lo skyrunning stia crescendo in popolarità, suscitando sempre più l’interesse dei media.

Nella Mini Skyrace vittorie per Erik Gianola dell’AS Premana e Raffaella Rossi del Team Valtellina.

Info: www.aspremana.it

LE DICHIARAZIONI

Kilian Jornet Burgada (1°): “All’inizio dell’ultima salita sapevo che Marco (De Gasperi – ndr) era lontano ma mi son detto che dovevo provare. Ho dato tutto, ho capito che recuperavo e quando l’ho visto davanti ho cercato di staccarlo prima della discesa perché sapevo che lì è fortissimo.”

Marco De Gasperi (2°): “Ho deciso subito dall’inizio di adottare una tattica diversa e speravo di avere più gambe nell’ultima salita, però Kilian (Burgada – ndr) mi ha studiato ed è stato grande, perché ha saputo gestire le proprie forze e venire a prendermi. In discesa ho provato a forzare ma le gambe non reggevano più, e sono anche caduto. Vuol dire che l’anno prossimo cercherò di prendere 10 minuti di vantaggio così magari ce la faccio!”

Stefano Butti (3°): “Più di così non si poteva, all’inizio era impensabile. Sono partito prudente e sono andato in progressione. Sull’ultima salita ho segnato un tempo di 5 minuti inferiore all’anno scorso. È un’emozione essere qui sul podio con loro due.”

Mireia Miro Varela (1ª): “Sono partita col mio ritmo, ho lasciato andare la Vokueva perché ormai ho un po’ d’esperienza e sapevo di stare bene. Oggi per me era un sogno vincere qui a Premana, per la prima volta. Era anche il mio compleanno e sono felicissima. Ora penso a riposare una settimana, poi vediamo come continuare.”

Stefanie Jimenez (2ª): “È stato impressionante vedere come mi incitavano. Una gara veramente unica. Io sono nata in Francia e mi sono trasferita a Andorra, poi sono venuta in Italia. Sono francese, ma ho l’Italia nel cuore.”

Zhanna Vokueva (3ª): “Sono partita forte e non ho mollato mai. Alla fine va bene così: è stata una gara davvero bellissima.”

Lisa Buzzoni (5ª e prima italiana): “Una splendida gara questa di Premana, e devo fare i complimenti agli organizzatori. C’è grande competizione, il modo migliore di crescere.”

GIIR DI MONT 2011 – Classifiche

Maschile

1 Jornet Burgada Kilian Team Salomon 3:01:03; 2 De Gasperi Marco C.S. Forestale 3:03:43; 3 Butti Stefano Osa Valmadrera 3:18:58; 4 Owens Tom Team Salomon 3:20:28; 5 Brunod Dennis Pol. Mont Avic 3:22:16; 6 Pinsach Rubirola Marc Dynafit Team 3:22:41; 7 Gotti Paolo G.S. Altitude 3:24:58; 8 Lizeaga Jokin Euskal Herriko Selekzioa 3:26:05; 9 Bonfanti Fabio G.S. Altitude 3:26:18; 10 Tacchini Giovanni Team Valtellina Asd 3:27:18

Femminile:

1 Varela Miro Mireia Team Salomon 3:48:50; 2 Jimenez Stefanie Team Salomon 4:00:52; 3 Vokueva Zhanna Team Salomon 4:02:37; 4 Frost Anna Team Salomon 4:07:48; 5 Buzzoni Lisa Team Salomon 4:18:07; 6 Jauregi Ainhoa Euskal Herriko Selekzioaa 4:35:36; 7 Scotti Ester Valetudo Skyrunning Italia 4:39:48; 8 Galesi Emanuela Promosport Valli Bresciane 4:40:10; 9 Acquistapace Monia Sport Race Valtellina 4:54:26; 10 Corradini Maria Triathlon Trentino 5:19:41

MINI SKYRACE 2011 – Classifiche

Maschile

1 Gianola Erik As Premana 1:42:58; 2 Leoni Marco Team Valtellina Asd 1:42:58; 3 Vittori Lorenzo As Premana 1:42:58; 4 Nappo Davide Team Valtellina Asd 1:43:58; 5 Pizzatti Christian Team Valtellina Asd 1:44:09

Femminile

1 Rossi Raffaella Team Valtellina Asd 2:02:38; 2 Combi Lorenza Runners Colico 2:03:30; 3 Gianola Chiara As Premana 2:14:07; 4 Scaccabarozzi Daniela Sev Valmadrera 2:24:21; 5 Sortini Elisa Gp Talamona 2:25:29

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Realizzazioni siti internet a Palermo una web agency dal 2001

Sembra strano parlare di internet  e dire fin dal 2001, in genere internet è inteso come qualcosa di nuovo nato da poco ma la nostra web agency è presente a Palermo dal 2001, ben 10 anni. I nostri servizi sono stati sempre garantiti è grazie a continui aggiornamenti ,si rinnovano migliorandosi. Molti dei nostri progetti , nascono da problemi reali, dettati dai nostri clienti. Il gestionale scuole per esempio nasce dal problema reale di Villa Mamiani (Scuola paritaria) di  comunicare, ogni giorno alle famiglie degli alunni assenti , la mancata presenza del figlio. Già 5 anni fa, si considerò di portare avanti un progetti di spedizione automatico di sms, quando, sotto la richiesta di un semplice sito web vetrina da parte della scuola, ci accorgemmo del tempo sprecato da parte dei segretari, che ogni giorno dovevano chiamare le famiglie degli alunni assenti, il progetto concluso nel giro di poche settimane, fece risparmiare non solo tempo ai segretari, ma anche denaro alla scuola, che evitò una media di 50 telefonate al giorno (per lo più ai cellulari).

Innovazione e passione per internet , è il motto della nostra web agency a Palermo, costi ridotti e  garanzia del prodotto finale.

La nostra web Agency oltre al design dei siti e dell’identity family dell’azienda, si occupa della parte programmatica legata al web. Tra i progetti, vantiamo l’integrazione del programma zucchetti (gestione magazzini) con internet, sia per la gestione del magazzino principale e dei supermercati affiliati per la smistazione automatica di fatture documentazione, da  e per i diversi punti vendita (usato da Gisa Supermercati di Palermo e Provincia), ma anche per la generazione e aggiornamento dei prodotti e dei suoi prezzi nel sito internet. Con la generazione automatica di un file, sviluppato all’interno del programma zucchetti ,viene aggiornato in tempo reale quantità, prodotto e prezzo nel sito internet per più di 100000 articoli, sistemando anche categorie e sotto categorie. Attraverso questo straordinario strumento, gli agenti potranno eseguire ordini, con prodotti sempre aggiornati, snellendo i tempi di commissione e garantendo la sicurezza della presenza in magazzino, parallelamente si può gestire un sito e-commerce, senza grossi tempi e costi di manutenzione. Chiaramente, anche la gestione degli utenti snellisce la comunicazione e favorisce lo sviluppo di una rete di vendita massiccia.

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Colori suoni e sapori della terra di Sicilia

La Sicilia si distingue, rispetto al resto del continente per la sua vivacità, che si esprimono in tutte le forme artistiche, colori vivaci e frizzanti sono specchio del carattere siciliano, entrando in un mercato popolare, subito salta nell’occhio, l’orgoglio di un popolo, colori e forme si mettono subito in primo piano, il colore dei nostri frutti esposti nelle cassette delle bancarelle , ravvivati dai suoni caratteristici dei nostri mercati, (‘l’abbanniata’  è ancora molto utilizzata nei nostri mercati) fanno della Sicilia una delle poche terre in Italia dove ancora il passato si trasforma in  presente .  Altrettanto vivi e ricchi di sapori sono i piatti Siciliani, dove il connubio perfetto,  tra tradizione e gusto, fanno dei piatti Siciliani, motivo di orgoglio per il suo popolo.

La Sicilia è anche terra del vino, fin dai primi sbarchi dei Greci si esportò la lavorazione dei vigneti per la produzione di vini di alta qualità, fino ad all’ora non molto diffuso, sia come vigneti per frutta che come vigneti per la produzione di vino. Oggi la Sicilia, grazie anche alla millenaria tradizione che l’assiste nella trasformazione del l’uva a mosto e da mosto a vino, riscopre in sé dei pregiati vini riconosciuti in tutto il mondo come vini di qualità.

Tutta la Sicilia, vanta terre di grande prestigio e di particolare adattamento per la coltivazioni di uve pregiate, ma la valle del Belice in particolare la contrada di Contessa Entellina, racchiude in sé, delle terre uniche che perfettamente si adattano per la coltivazione di uva cataratto, uva Grillo e uva Grecanico per la produzione di vino bianco e dell’uva Syrha per la produzione di vini rossi. L’azienda Agricola Siciliana Kuntisa , trova proprio nelle terre di Contessa Entellina, l’ingrediente fondamentale per la produzione di vini Siciliani d.o.c. che miscelati con l’amore per la Sicilia, con la passione per questo lavoro  e con la tradizione millenaria che la Sicilia offre, si crea un vino tra i più importanti d’Europa.

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Appartamenti Lampedusa un Residence tra Natura e Relax

Lampedusa L’isola più a sud d’Europa, il confine ultimo tra l’Europa e L’Africa. Lampedusa si può definire come una immensa piattaforma calcarea, che si estende per circa 20 kmq. Le origini di Lampedusa, a differenza di tutte le altre isole del Mediterraneo, non sono vulcanica, le sue origini sono Africane, infatti tra le teorie più avanzate, sull’origine di quest’isola, dettata da studiosi universitari è lo staccamento di un pezzo d’Africa avvenuto un milione di anni fa. Tale teoria è confermata, oltre che dal costone  a sud di Lampedusa, che a guardarlo sembra un vero e proprio foglio di carta strappato grossolanamente, sono anche le presenze floro faunistiche dell’isola, in molti casi simili a quelle Africane.

Lampedusa oggi è sinonimo di vacanza grazie al suo clima riesce ad offrire un sole estivo da Aprile a novembre. Meta molto ambita, per chi desidera rilassarsi lontano dal caotico clima cittadino. Lampedusa con le sue spiagge bianche, dalla sabbia finissima ed il suo mare cristallino, ricco di pesce, offre per gli appassionati di subacquea immersioni suggestive ed indimenticabile.

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TANTI BIKERS HANNO …PERSO IL TRENO. ISCRIZIONI CHIUSE ALLA “VECIA FEROVIA”

La gara della Val di Fiemme (che parte da Ora) è un successo

A 1500 iscritti, come previsto, gli organizzatori hanno chiuso le adesioni

Impegnativo al punto giusto, il percorso piace ad amatori e big

Quella di domenica 7 agosto è la quinta tappa di Trentino MTB

La biglietteria è chiusa, il “treno” è già completo. Come è successo lo scorso anno, anche per la 15.a edizione l’apprezzata gara di mtb “La Vecia Ferovia dela Val de Fiemme”, in programma domenica 7 agosto, ha chiuso in anticipo le iscrizioni dopo aver raggiunto il numero massimo stabilito dal regolamento. Sono già 1500 i bikers che hanno le credenziali in mano per prendere parte alla 5.a tappa di Trentino MTB, gara inserita anche nei circuiti “Italian Mtb Awards”, “fi:zi’k” e Prestigio, e così i dirigenti hanno chiuso l’accesso delle adesioni sul cliccatissimo sito www.laveciaferovia.it”.

Il fatto fa notizia, soprattutto in un periodo di “magra” per molti eventi che vedono la lista iscritti dimagrire. Evidentemente la “Vecia Ferovia dela Val de Fiemme” piace, ad agonisti e ad amatori sia al maschile che al femminile. Anche questa volta, chi tardi arriva male alloggia: “Da un lato ci dispiace molto dire no a molte persone – afferma Mauro Dezulian, responsabile dell’organizzazione con Alberto Di Lorenzo –. Appena chiuse le iscrizioni è iniziato uno stillicidio di telefonate. Il numero massimo è stato deciso per garantire ai partecipanti servizi e percorso sempre all’altezza. Ci farebbe gola crescere con i numeri, ma sicuramente qualcuno rimarrebbe scontento. Così ci concentriamo al massimo sulla gara. Oltre il 70% sono concorrenti da fuori regione, questo è anche un buon motivo di promozione della Val di Fiemme. I bikers locali solitamente si iscrivono per ultimi e attendono le previsioni meteo. In futuro dovranno organizzarsi diversamente”.

Per festeggiare i 15 anni, il trenino dei bikers quest’anno affronterà un percorso leggermente allungato, con una nuova salita alla periferia di Molina. La gara piace perché il tracciato, quasi interamente fuoristrada ad esclusione di un brevissimo tratto, è piacevole, pedalabile e porta ad esplorare quello che una volta era il tragitto del trenino che da Ora saliva in Val di Fiemme.

La partenza, domenica prossima, sarà ancora da Ora, un po’ prima della stazione che fino a qualche edizione fa era zona di start, perché il convoglio ora è notevolmente allungato. Ma davanti alla stazione il treno dei bikers ci passa ancora, per scendere poi fino ad Egna costeggiando l’Adige, e quindi iniziare la salita verso Pinzano e su fino al parco di Piazzol, poco sopra Molina.

Ora i chilometri da affrontare sono 38,5 con un dislivello in salita di 1056 metri, e 425 metri invece in discesa.

I tratti più impegnativi sono quello in pavé di Pinzano, con un significativo 17% di pendenza, quello nuovo della “Pala” con un secco 20%, anticipato con l’inizio salita da uno “strappo” … ridotto al 16,7% .

Gli organizzatori hanno lasciato solo qualche posticino per gli èlite, che solitamente attendono l’esito della gara precedente, nel frattempo la competizione si annuncia comunque combattuta. Ci sono degli “ex vincitori” come Johann Pallhuber ed Elena Giacomuzzi, Jarno Varesco, Silvano Janes e anche l’ex campione olimpico Claudio Vandelli, ora autentico gentlemen della mtb ma vincitore in Val di Fiemme nel 2000. Ci sarà anche l’ex “pro” Francesco Casagrande e poi Mario Alberto Rojas, Andrea Zamboni, Nicola Dalto e tra le donne Antonella Incristi, Lorena Zocca, Claudia Paolazzi, Ilse Pertoll ed anche la campionessa mondiale ed olimpica di sci di fondo Katerina Neumannova, cittadina onoraria di Tesero ed ex campionessa anche di mountain bike, prima atleta al mondo a partecipare sia alle Olimpiadi invernali che estive.

Il sabato di vigilia come sempre sarà dedicato ai più giovani con la Mini Ferrovia.

Info: www.laveciaferovia.it

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Se state cercando una soluzione di viaggio che riesca a comprendere ogni vostra esigenza di vacanza, provate a guardare tra le varie e numerose offerte che potete trovare nei siti internet che si occupano di organizzare diversi tipi di pacchetti di viaggio: dalle mete più disparate alle diverse tipologie di soggiorno, non farete certo fatica a trovare la combinazione perfetta per la vacanza dei vostri sogni. Se poi volete contenere anche la spesa o avete un budget a disposizione limitato, allora è davvero la soluzione che fa per voi: navigando sul web avrete modo di constatare l’effettivo risparmio rispetto all’acquisto di pacchetti di viaggio in altre modalità. Anche per quanto riguarda la scelta del tipo di vacanza avrete una vasta scelta: dal viaggio all’insegna dell’avventura al weekend di totale relax, dalla settimana da trascorrere in mezzo alla natura più incontaminata al tour in una grande città per carpirne misteri e cultura. Se invece optate per una vacanza che vi regali qualche giorno di estremo relax e che vi faccia trascorrere dei giorni all’insegna della remise en forme, oltre alle varie coccole che potete regalare al vostro corpo, allora la soluzione ideale è quella di cercare tra le varie promozioni proposte una che comprenda anche una struttura annessa ad un centro benessere, una beauty farm o meglio ancora, ad un centro termale. Potrete così cogliere l’occasione di effettuare diversi trattamenti su misura per voi ed adatti alla vostra esigenza di relax: dalle piscine ai solarium, dai massaggi alle docce emozionali, fino ai classici bagno turco e sauna, avrete modo di scaricare le tensioni e rigenerare corpo e mente in breve tempo. Inoltre considerate che queste strutture si possono anche trovare vicine a qualche agriturismo, che già di per sé si tratta di un tipo di pernottamento che si situa in posti tranquilli, lontani dal traffico delle grandi città ed immersi nel verde della natura più incontaminata, che consentono di trascorrere qualche giorno di vacanza staccando la spina dalla vita frenetica quotidiana abbandonandosi così ai ritmi e alla quiete della campagna. E sempre in questi rustici casali, ristrutturati ad hoc per poter ospitare, ed accontentare, le esigenze di ogni tipologia di cliente, avrete anche la possibilità di svolgere diverse attività ricreative, come lunghe passeggiate magari nei boschi, o negli ulivi e nei vigneti, effettuare escursioni a piedi, a cavallo se dotate di maneggio o anche in mountain bike che potrete noleggiare direttamente in loco. Altrimenti potete dedicarvi all’attività fisica, dedicandovi a sport più o meno estremi come il rafting, il trekking, lo jogging, il golf, il parapendio o la pesca sportiva. Se poi siete spossati da un’intensa giornata trascorsa a bruciare calorie potrete sempre rimediare deliziandovi con le specialità del posto, altro segno di distinzione degli agriturismi: mai quanto in questi posti infatti avrete la straordinaria possibilità non solo di conoscere, ma anche degustare ed assaggiare i prodotti del territorio, in tutta la loro freschezza e genuinità, proprio pranzando o cenando nella struttura nella quale si pernotta, oppure prendendo parte ad uno dei numerosi itinerari enogastronomici.

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IL TROFEO TOPOLINO PIANTA LE RADICI. A FOLGARIA, IN TRENTINO, NATURALMENTE!

Dopo i 10 lustri, il celebre evento sportivo rimane per tre anni a Folgaria

Una “vita” sulle nevi del Trentino, e ora la storia continua

Una stretta di mano tra Detassis e l’assessore Mellarini

La prossima edizione dal 28 febbraio al 3 marzo 2012

50 anni, ma proprio non li dimostra. Il Trofeo Topolino di sci alpino quest’anno ha celebrato sulle nevi di Folgaria (TN) un traguardo importante. Un grande successo in tutti i sensi, per un evento che in questo mezzo secolo è nato e cresciuto con un partner di assoluta qualità, il Trentino, un’area turistica dove lo sport ha uno spazio di preminenza. In 50 anni solo tre “escursioni” fuori provincia, nonostante le pressanti richieste di diverse località sciistiche di varie regioni.

Per la 51.a edizione, l’inizio di un nuovo corso, le avances di stazioni sciistiche extraprovinciali si sono fatte più insistenti, ma dopo aver “infiammato” le nevi del Monte Bondone dove ha trovato casa per ben 30 anni, le nevi di Folgarida e Marilleva, di Madonna di Campiglio, di Pinzolo, della Panarotta e appunto di Folgaria, …Topolino non poteva dimenticare, celebrate le nozze d’oro, la grande collaborazione ricevuta in Trentino. Così, anche l’assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini ha voluto rimarcare la grande stima nei confronti del comitato organizzatore ed in primis del presidente Mauro Detassis, assicurando nuovamente la collaborazione per il prossimo triennio, ma la strada sembra spianata anche per il futuro successivo.

Festeggia anche Folgaria, che ha già fissato il calendario della prossima edizione, dal 28 febbraio al 3 marzo 2012, con le selezioni nazionali a cui faranno seguito le competizioni internazionali.

Trentino Marketing col suo presidente Tiziano Mellarini, assessore al turismo della Provincia di Trento, stringe la mano al comitato organizzatore con un altro in bocca al lupo: «In tutti questi anni trascorsi proficuamente insieme, il Trofeo Topolino è cresciuto grazie anche alla professionalità degli organizzatori trentini, al supporto dei tantissimi volontari e alla disponibilità di stazioni sciistiche che hanno avuto da questa gara un concreto impulso promozionale per quel turismo che guarda alle famiglie. La Provincia di Trento attende con interesse la prossima edizione che contribuirà nuovamente a promuovere il Trentino d’inverno a livello internazionale».

Un arrivederci a presto, dunque, all’evento che ha cullato, da piccoli, i talenti di quasi tutti i campioni dello sci, di ieri, di oggi e.. di domani. Fare un elenco degli atleti che hanno calcato le piste trentine del Trofeo Topolino sarebbe troppo lungo, ma per tutti il ricordo di questa competizione è rimasto indelebile. Fra i nomi illustri si annoverano anche quelli di Lindsey Vonn e Julia Mancuso, e quest’ultima ricorda con affetto la sua gara sulle nevi trentine datata 1999: «Mi sono davvero emozionata quando in pista ho visto centinaia di giovani atleti come me, che parlavano lingue diverse. È stato al Trofeo Topolino che ho capito come si deve affrontare una gara vera, in sfida con avversari capaci e determinati a vincere. Mi resterà sempre un ricordo positivo di quell’esperienza, sia a livello sportivo che umano, per le tante amicizie vere che si stringono in quell’occasione».

Dal prossimo 28 febbraio al 3 marzo, dunque, il Trofeo Topolino dà appuntamento a Folgaria.

Info: www.trofeotopolino.net

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COME ABBINARE E SERVIRE IL PINOT GRIGIO

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  • 31 Luglio 2011

Parliamo di :

Abbinamento Cibo- Vino con il Pinot Grigio
Temperatura di servizio del Pinot Grigio
Il bicchiere adatto per servire il Pinot Grigio,
I principi fondamentale per abbinare un cibo ad un vino si possono cosi sintetizzare.

Esame Visivo presentazione del piatto
Esame Olfattivo profumi ed aromi di un piatto
Esame Gustativo ;

Armonia Complessiva sintesi di tutte le sensazioni valutate.
Parlando di Pinot Grigio prendiamo in considerazioni la sensazione di tendenza dolce e di grasezza.

Gli abbinamenti tra cibo-vino si identificano in:
Tradizione
Contrapposizione
Concordanza

Oggi, per il Pinot Grigio, vino bianco secco, l’abbinamento,è : tradizione-contrapposizione.

Parlando di abbinamento per contrapposizione, il Pinot Grigio, fresco, leggero di corpo, può essere servito come aperitivo, abbinato a piatti semplice, a tendenza dolce, o sensazione di grassezza come una frittura di pesce, molluschi,piccoli crostacei cotti a vapore conditi con un filo di olio di oliva Dei Colli Euganei,senza limone,formaggi a pasta dura freschi.
Temperatura di servizio per esaltare la sensazione di freschezza 8/10°C

Il Pinot Grigio,di struttura e corpo,del Collio ,abbinato ai piatti,della tradizione friulana,gnocchi di
patate ripieni di susine o prugne,conditi con ricotta affumicata,burro fuso,o semplicemente pesci al forno,branzino,coda di rospo,formaggi semistagionati a pasta dura Temperatura di servizio 10/12°C

Il Pinot Grigio dell’Alto Adige,con buona sapidità,e morbidezza,trova il suo giusto abbinamento con tagliatelle ai funghi porcini, misto bosco, tagliolini allo speck affumicato, formaggi tipo Puzzone di Moena.Temperatura di servizio 10/12°C.

Pinot Gris d’Alsazia da vendemmia tardiva un vino bianco,che come struttura,può essere abbinato come in vino rosso. Fois gras, secondi di carne, formaggi a pasta molle,caprini, ed il piatto della tradizione Alsaziana, beackeoffe stufato di carne mista marinata .Temperatura di servizio 12/14°C,visto il residuo zuccherino che dona al vino la nota abboccata
Calice indicati per servire il Pinot Grigio.

Per informazioni o vendita Pinot Grigio online, contattare l’enoteca Le Cantine Dei Dogi al nr. 0415489920.

Valeria Zuccolin Sommelier Ais

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La Nail Art

Con il passare del tempo le passioni cambiano . Da circa due anni la frenesia attuale sembra sia quella di colorare in modo artistico le proprie unghie. Questa operazione è chiamata con la parola inglese nail art che può essere tradotta con il termine decorazione unghie. Alcune unghie decorate sono semplici da creare. Alcune sono invece davvero più difficili. Vi è il semplice french e la complicata ricostruzione delle unghie fatta con il gel. In ogni nail art è opportuno utilizzare lo smalto.

Gli smalti colorati infatti sono usati in ogni nail art, dalla più veloce alla più complessa. A volte per alcune decorazioni si applicano anche alle unghie finte. Le unghie decorate più utilizzate durante il periodo estivo sembrano essere quelle che usano colori forti e quelle che rappresentano i tipici frutti dell’estate, come ad esempio le angurie. Prima di iniziare qualsiasi decorazione delle unghie è essenziale passare una base di smalto trasparente su tutte le unghie.

Questa operazione occorre per proteggere le unghie, in modo tale da poterle decorare senza farle ingiallire. Sul sito unghie decorate puoi trovare diversi tutorial utili per eseguire bene una nail art.

Se anche tu ami le unghie decorate puoi inviare tramite email la foto delle tue unghie ed il tuo tutorial. Sarà pubblicato nel nostro blog.

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Summer & Wiese – Ceramica d’autore austriaca

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  • 31 Luglio 2011

Ab Ovo Gallery

Via del Forno, 4

06059 – Todi (Pg)

presenta

Summer & Wiese

Ceramica d’autore austriaca

4 Settembre – 30 Ottobre 2011

Roland Summer - Vaso
Christina Wiese - Nave

Inaugurazione : 4 Settembre – ore 11,00

Orari di apertura:

da Martedì a Domenica

10,30 – 13,30 / 15,30 – 19,30

PRESENTAZIONE

Per l’annuale appuntamento di Settembre la Ab Ovo Gallery presenta Roland Summer e Christina Wiese, due artisti austriaci che sono riusciti a trovare nell’affollato e spesso caotico mondo dell’arte ceramica contemporanea una loro voce, unica ed internazionalmente riconosciuta.

ROLAND SUMMER

Il carattere che a nostro avviso meglio esprime l’opera di Roland Summer è quello della lentezza. La sua si potrebbe definire una “slow ceramic”, un lavoro nel quale la variabile tempo assume il significato di accumulatore di energia, di meditazione sulla qualità ed estetica dell’opera da creare e che una volta raggiunto il momento più propizio trasmette alle mani quelle informazioni necessarie a realizzare vasi di una perfezione stilistica e tecnica di valore assoluto.

Roland Summer nasce in Austria e dopo studi di architettura presso l’Università di Graz sterza improvvisamente la sua carriera professionale verso l’arte della ceramica riuscendo in breve tempo a farsi posto nel gotha europeo e mondiale di questa disciplina artistica (i suoi lavori sono esposti in importanti musei, ha vinto vari premi internazionali e tra i suoi collezionisti annovera personaggi del calibro di Norman Foster, Robert Wilson ed il Duca di Devonshire).

Il suo lavoro si fonda su una grande padronanza tecnica che spazia dal raku alla terra sigillata; questa tecnica però è supportata da un’approccio preliminare all’opera fatto di meditazione, di elaborazione interiore, nella quale è facilmente riconoscibile l’influenza che l’Oriente ha avuto sulla sua formazione umana e professionale.

La sua produzione artistica si è quasi esclusivamente focalizzata sulla forma “vaso” alla quale Summer ha dato una rilettura in termini di perfezione estetica e strutturale consegnandoci oggi una nuova idea di un oggetto che, nel corso degli ultimi anni, era stato molto svilito da artisti tesi alla creazione di stucchevoli riproduzioni di temi classici o a ricerche sperimentali esclusivamente provocatorie.

La forza dell’opera di Summer, invece, è tutta interiore e sembra nascere da un progressivo vuoto che l’artista crea lentamente dentro di sé prima di dare voce alle mani ed alla loro antica sapienza. In questo procedimento riecheggiano, quasi come un manifesto dell’intera sua produzione, le parole del saggio cinese Lao Tse quando, nel Tao tê Ching, afferma: …Plasmiamo la creta per formare un recipiente, ma è il vuoto centrale che rende utile un recipiente……Perciò il pieno ha una sua funzione, ma l’utilità essenziale appartiene al vuoto…”

La “slow ceramic” di Roland Summer si manifesta anche attraverso un uso molto parsimonioso del tornio. La maggior parte dei suoi vasi è realizzata mediante la tecnica del “colombino” che richiede grande precisione e pazienza nella costruzione dell’opera. Le pareti del vaso acquistano così il significato metaforico di una piccola scalata verso una cima conquistata centimetro dopo centimetro e sulla quale l’artista si ferma a guardare, soddisfatto, il lavoro finito.

Roland Summer ha nel corso degli anni perfezionato, tra le altre, una tecnica di lavorazione da lui ribattezzata “lost glaze” (o della “vetrificazione perduta”). Si tratta di un innovativo uso di smalti che vengono applicati durante la lavorazione e che conferiscono alla superficie dei vasi una lucentezza vitrea che ne amplifica volumi e forme.

Un altro ingrediente non trascurabile che agisce potente nel percorso creativo di Roland Summer è la sua grande curiosità di viaggiatore. Roland gira il mondo con l’obiettivo di aprire la sua mente a nuovi stimoli e contaminazioni annotando, da provetto reporter, ogni più piccolo dettaglio. Da questa passione è nato il suo innamoramento per l’Africa (ed il Sudan in particolare) che ha prodotto nel corso degli ultimi anni dei lavori di grande suggestione visiva, nei quali a temi classici sono stati accostati simbologie e colori tipici della grande cultura di “mamma Africa”; continente questo nel quale la forma “vaso” ha radici e valenze simboliche profondissime e ricche di tante sfumature, così stimolanti per un artista della sua sensibilità.

Per chiudere questa breve presentazione di Roland Summer ci piace citare un breve aneddoto che a nostro avviso bene sintetizza le sue qualità artistiche, tratto dal Libro di Chuang-Tzu, un altro grande pensatore cinese del 300 a.c.:

Tra le molte virtù di Chuang-Tzu c’era l’abilità nel disegno. Il re gli chiese il disegno di un granchio. Chuang-Tzu gli disse che aveva bisogno di cinque anni di tempo e di una villa con dodici servitori. Dopo cinque anni il disegno non era ancora cominciato. «Ho bisogno di altri cinque anni» disse Chuang-Tzu. Il re glieli accordò. Allo scadere dei dieci anni, Chuang-Tzu prese il pennello e in un istante, con un solo gesto, disegnò un granchio, il più perfetto granchio che si fosse mai visto.”

CHRISTINA WIESE

Christina Wiese è un’artista la cui opera è caratterizzata da una notevole complessità espressiva e tecnica. Nasce in Germania e dopo studi di design e di architettura presso l’Università di Graz si appassiona alla ceramica cercando e trovando con grande determinazione una sua precisa e notevole identità artistica.

Una personalità che si esprime attraverso un’approccio che , a differenza di Roland Summer, si concretizza in un atto esecutivo di grande istintività dal quale è bandito ogni rigore formale. Tra le varie coordinate lungo le quali si muove la sua produzione due sono, a nostro avviso, quelle che meglio individuano la complessità del suo lavoro: il tema del tempo e quello del simbolo.

Il primo è ben rappresentato dalla serie di “navi” che esprimono un’idea di “tempo” nella quale l’artista assume il ruolo di taumaturgo, di stregone capace di dar vita a tracce inanimate che riemergono casualmente dal passato .

Questi lavori si compongono di due momenti artistici: inizialmente Christina Wiese interviene direttamente creando il corpo centrale di galeoni, vascelli, caravelle in una ceramica dai tratti forti, irregolari che riproduce, in maniera volutamente artificiale, l’usura del tempo. Ma la magìa si compie in un secondo gesto col quale, a completamento dell’opera, vengono utilizzate piccole pietre, oggetti di ferro arrugginito, sassi di tufo che l’artista raccoglie durante passeggiate meditative “en plein air” nello splendido contesto della Carinzia, dove abita. Si crea così un felice equilibrio tra passato e presente, tra artificio e natura che rende queste navi, così scarne all’aspetto, magicamente cariche di numerose suggestioni, facendoci tornare come d’incanto a ricordi d’infanzia quando anche una piccola barchetta di carta era una nave di pirati ed una pozzanghera d’acqua piovana il più burrascoso dei mari in tempesta.

L’artista si propone, quindi, nella duplice veste di creatore ed interprete di senso alla ricerca di un fragile quanto affascinante equilibrio, ben rappresentato anche visivamente dalla struttura definitiva di queste navi.

L’altro tema che innerva profondamente l’arte di Christina Wiese è rappresentato dalla sua marcata simbologia. Christina ha dedicato una parte di tutto il suo lavoro a delle opere che prendono, appunto, il nome di “Symbolon” ma si può dire che, come per il concetto di tempo, questa idea pervada un po’ tutta la sua produzione.

La Wiese assume il simbolo nel suo significato primordiale di “accumulatore di senso” (nell’antica Grecia “symbolon” era ognuna delle due parti in cui veniva spezzato l’unico anello nuziale che gli sposi si dividevano, da cui l’idea del “syn-ballein” come qualcosa che unisce rispetto al “dia-ballein” del diavolo che divide). E così giocando su forme e volumi ci propone costruzioni in ceramica che trovano il loro senso attraverso la composizione di più parti staccate: torri, quadri che raccolgono sassi, piccoli reperti animali e vegetali, contenitori che racchiudono sfere trasparenti e pietra focaia per accendere un fuoco.

La sua è, insomma, un’opera de-strutturata nella quale il gioco della ricomposizione coinvolge lo spettatore in una reciprocità che costituisce una ricchezza semantica ulteriore di una ceramica che non smette di affascinarci continuamente.

In conclusione di questa breve presentazione dell’arte di Roland Summer e Christina Wiese ci piace ricorrere ad alcuni versi che illustrano con la grazia della parola poetica, il piacere della visione di queste opere:

Lieve, lieve, molto lieve

Un vento molto lieve passa,

e se ne va, sempre molto lieve.

E io non so cosa penso

Né cerco di saperlo.”

(Da “Una sola moltitudine”. Alberto Caeiro, eteronimo di Fernando Pessoa)

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Sperlonga – Il Borgo più bello d’Italia

Sperlonga è una rinomata località turistica affacciata sul mare Tirreno in uno dei tratti più belli della Riviera di Ulisse, quello compreso tra il Circeo e Gaeta. Affacciato sul mare a dividere le due splendide riviere, quella di levante e quella di ponente, il centro storico del paese si presenta come un affascinante groviglio di case attraversate da lunghe scalinate, fughe di archetti tra stretti vicoli ed incantevoli squarci panoramici di cielo e mare. La suggestiva spiaggia di Levante ospita il sito archeologico relativo ai resti della villa romana nota come la Villa dell’Imperatore Tiberio presso l’omonima grotta (i cui reperti sono esposti nell’adiacente Museo Archeologico Nazionale) e l’Oasi Blu di Villa di Tiberio. Altra attrattiva di Sperlonga sono i suoi due laghi, il lago Lungo e il Lago San Puoto, presso i quali è possibile praticare sci nautico. Da sei anni consecutivi il mare di Sperlonga conquista il titolo di “Bandiera Blu D’Europa” cui si è aggiunto un altro importante riconoscimento, la conquista del titolo di “Borgo Più Bello D’Italia”. Il Virgilio Grand Hotel è una struttura alberghiera situata a Sperlonga, incantevole località turistica del litorale Pontino. Costituito da un complesso composto da tre stabili concepito ed arredati in perfetto stile moderno, il Grand Hotel si trova in centro del paese a pochi passi dal mare. La struttura completante climatizzata, dispone di un’ampia hall suddivisa in diversi salotti, american bar, angolo relax, schermo al plasma e di 2 sale per cerimonie particolarmente accogliente per 170 persone circa che offre un servizio di ristorazione altamente qualificato con una cucina nazionale ed internazionale con una vastissima scelta di piatti locali e regionali.

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