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5 Aprile 2023

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Il valore della biblioteca dall’antichità ai giorni nostri: l’articolo di Federico Motta Editore

Lo scrittore Umberto Eco, che ha collaborato con Federico Motta Editore nella realizzazione di opere di grande prestigio, decise di porre una biblioteca al centro del suo romanzo “Il nome della rosa”. In un articolo pubblicato di recente, la Casa Editrice racconta come la biblioteca si sia evoluta nel corso del tempo.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: la nascita delle biblioteche come tesori di conoscenza

Oggi il valore delle biblioteche è universalmente riconosciuto. A favorire la loro affermazione come patrimoni culturali enormi sono state pure alcune grandi figure del panorama culturale come Umberto Eco. Collaboratore storico di Federico Motta Editore, lo scrittore e semiologo possedeva una collezione di circa 30mila volumi moderni e oltre 1.200 libri rari e antichi. La raccolta dei libri e la costruzione di “tesori della conoscenza” è in realtà una pratica tutt’altro che recente. Basti pensare che le prime collezioni risalgono addirittura ai tempi dei Babilonesi. Nella Grecia antica le biblioteche erano già alquanto famose: è nota la storia che Pisistrato ne fece fondare una ad Atene nel VI secolo a.C. Distrutta più volte, la biblioteca di Alessandria d’Egitto è forse la più celebre della storia. A Roma, invece, erano soprattutto le biblioteche private a godere di maggior prestigio: quelle di Attico e Lucullo sono le più conosciute.

Federico Motta Editore: la biblioteca in epoca moderna e contemporanea

Come tutti sapranno, la crisi dell’impero romano portò con sé profondi cambiamenti nella cultura dell’epoca che interessarono anche le biblioteche. Nel Medioevo latino, queste iniziarono a diffondersi principalmente nei monasteri, dove venivano considerate come luoghi in cui conservare il sapere del passato. Le prime biblioteche laiche nacquero, invece, durante il Rinascimento e al loro interno i libri venivano legati agli scaffali con una catena, allo scopo di impedire i furti. Con l’avvento della biblioteconomia, nel XX secolo le biblioteche hanno poi subito una radicale trasformazione. Accompagnate da innovatori come Federico Motta Editore in un percorso verso il multimediale, oggi sono diventate anche digitali. Pur riconoscendo l’utilità di questa nuova forma, i bibliofili concordano sul fatto che le biblioteche fisiche continuano a conservare un fascino e un valore, storico e culturale, ineguagliabili.

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Risparmio privato: Banca Generali incontra gli studenti della LIUC – Università Cattaneo

Risparmio privato, investimenti sostenibili ESG, nuove tecnologie e strategie di comunicazione: Banca Generali incontra i giovani studenti dell’orientamento fintech della LIUC – Università Cattaneo.

Banca Generali Private logo

Risparmio privato, Banca Generali: alla base la relazione banker-cliente

La relazione banker-cliente è alla base del risparmio privato. Lo si è sottolineato anche nel corso dell’incontro che si è tenuto di recente presso il Training & Innovation Hub di Banca Generali durante il quale l’AD Gian Maria Mossa ha spiegato ai giovani studenti dell’orientamento fintech della LIUC – Università Cattaneo come affiancare i clienti per il raggiungimento dei loro progetti di vita sia l’elemento fondante del private banking. Tanti i temi affrontati: oltre al risparmio privato, anche la creazione di valore sostenibile nel tempo e l’importanza delle competenze come motore di crescita, per citarne solo due. La vision di Banca Generali è nelle voci dei manager intervenuti: Carmelo Reale sugli investimenti ESG, Riccardo Renna sul ruolo della tecnologia nel settore finanziario e infine Michele Seghizzi per comprendere trend e opportunità di approcciare la comunicazione come asset necessario a supporto della relazione con gli stakeholder.

Banca Generali: nel modello di consulenza il valore del risparmio privato

Per Banca Generali avvicinare il risparmio privato all’economia reale significa riconoscerne il ruolo di “vera colonna sociale del Paese”, come ha evidenziato in diverse occasioni l’AD Gian Maria Mossa. E un importante pilastro è nella relazione banker-cliente su cui l’Istituto punta fortemente: il modello di consulenza si avvale infatti di figure specializzate nella gestione patrimoniale, in grado di proporre le soluzioni e i servizi più efficaci, adattati in base alle esigenze di investimento di famiglie e imprese. Il ruolo del consulente finanziario assume oggi ulteriore rilevanza sociale, a fronte del momento di particolare complessità che stiamo vivendo. I professionisti di Banca Generali, grazie al costante aggiornamento delle competenze in materia di risparmio privato, indirizzano le scelte di investimento sugli asset più resilienti in grado di minimizzare i rischi attraverso un’opportuna diversificazione.

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L’economia sostenibile in Italia nel 2023: sfide e opportunità

La transizione energetica rappresenta una grande sfida e opportunità per l’economia italiana nel 2023.

L’adozione di fonti energetiche rinnovabili come l’eolico, il solare e l’energia idroelettrica potrebbe stimolare la crescita economica, non solo nel campo dell’energia, ma anche sulla creazione di posti di lavoro e sul valore sociale. Sulla base di fattori interni ed esterni, le prospettive economiche dell’Italia e dell’Unione Europea nel 2023 dipendono anche dal successo dell’adozione di adeguate politiche sostenibili.

 

Politiche sostenibili per la crescita economica

Il governo italiano ha adottato un piano di politica economica espansiva per sostenere la crescita economica, con una particolare attenzione alla creazione di posti di lavoro e al sostegno alle imprese. Le politiche sostenibili saranno i motori della crescita economica del futuro, e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano (PNRR) prevede investimenti in infrastrutture, energia pulita, digitalizzazione e ricerca e sviluppo.

Inoltre, l’Italia dovrebbe adottare una politica più chiara e coerente in tema di energia e sostenibilità, per sfruttare appieno le opportunità offerte dalle fonti energetiche rinnovabili. La politica energetica dovrebbe fornire incentivi agli investimenti privati in tecnologie pulite, facilitare la transizione delle imprese ad alta intensità energetica verso tecnologie più efficienti e creare condizioni favorevoli per l’accesso delle imprese italiane al mercato europeo dell’energia.

 

Sfide dell’adozione di politiche sostenibili

Tuttavia, l’adozione di politiche sostenibili non sarà facile. In primo luogo, la transizione energetica richiederà investimenti significativi in infrastrutture, tecnologie e ricerca e sviluppo. In secondo luogo, la ristrutturazione delle industrie ad alta intensità energetica, come la produzione di acciaio e cemento, richiederà tempo e risorse.

Un’altra sfida importante è rappresentata dall’aumento dei costi energetici, che dovrebbero essere trasferiti agli utenti finali, come conseguenza delle politiche di transizione energetica. Ciò potrebbe avere un impatto negativo sulla competitività dell’industria italiana, in particolare nel settore manifatturiero, che spesso richiede un maggiore consumo energetico.

 

Opportunità offerte dalle tecnologie pulite

Nonostante queste sfide, l’adozione di fonti energetiche rinnovabili e l’implementazione di politiche sostenibili offrono grandi opportunità per l’economia italiana.

Aumentare gli investimenti in tecnologie innovative, potrebbe portare alla creazione di nuovi posti di lavoro nel settore dell’energia pulita, stimolare la crescita economica e ridurre l’impatto ambientale dell’industria italiana. L’effetto serra e il cambiamento climatico rappresentano infatti una grande sfida per l’intero pianeta, e la sostenibilità dell’economia è una soluzione necessaria in questo contesto.

Competitività dell’industria italiana

La competitività dell’industria italiana nell’imminente futuro dipenderà principalmente dall’adozione di tecnologie e processi produttivi più efficienti dal punto di vista energetico. La riduzione dei costi è spesso la chiave della competitività e una strategia efficiente di utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili potrebbe contribuire a far raggiungere questo obiettivo.

Conclusioni

In sintesi, la sostenibilità economica rappresenta una grande opportunità per l’Italia. Una politica energetica chiara e coerente, con incentivi per l’investimento in tecnologie innovative, potrebbe portare alla creazione di nuovi posti di lavoro nel settore dell’energia pulita e ridurre gli impatti negativi delle industrie ad alta intensità energetica.

La transizione verso fonti energetiche rinnovabili è una soluzione necessaria per combattere il cambiamento climatico e garantire un futuro sostenibile per l’intero pianeta. L’adozione di politiche sostenibili è fondamentale per il successo delle prospettive economiche dell’Italia e dell’UE nel breve e lungo termine.

Soltanto attraverso un’azione coordinata a livello nazionale ed europeo, e una forte collaborazione tra le imprese pubbliche e private, si riuscirà a completare la transizione energetica e ad affrontare le sfide che ci attendono.

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Valeur Group, expertise e innovazione nella gestione patrimoniale

Dal 2010 Valeur Group offre ai propri clienti solidità di portafoglio e rendimenti, fornendo contemporaneamente servizi di eccellenza a 360°. 

Valeur Group

I numeri di Valeur Group

Fondato nel 2010 su iniziativa di Lorenzo Vangelisti, Valeur Group è una realtà indipendente specializzata in soluzioni finanziarie ad alto valore aggiunto che oggi conta 18 fondi d’investimento tra gestione e advisory, 1 miliardo di strumenti scambiati ogni anno e 140 soluzioni di investimento innovative sviluppate. Attivo in asset management, advisory, trading, ricerca e nel settore immobiliare, il Gruppo è in grado di offrire servizi di eccellenza a 360° grazie alla sinergia che intercorre tra le cinque società che lo compongono: Valeur Capital Ltd, Valeur Securities SA, Valeur SA, Valeur Concept SA e la più recente LinkedTrade Technologies Ltd. Allocazione, costruzione del portafoglio e disciplina nel monitorare sistematicamente il rischio e la strategia i capisaldi del processo di investimento, creare valore aggiunto in modo trasparente e sistematico l’obiettivo di ogni fase. Alla base della rapida crescita di Valeur Group un team di professionisti qualificati e multidisciplinari, capaci di strutturare strategie di investimento personalizzate, innovative e sostenibili, e costruire portafogli solidi.

 

Valeur Group: le principali aree di attività

Punto di forza di Valeur Group la sinergia tra le cinque società controllate, che consente di coprire diverse aree di attività. Con sede a Londra, Valeur Capital è il centro delle attività di Asset Management: la società gestisce i fondi lussemburghesi ed è specializzata nella ricerca, analisi e definizione delle strategie dei fondi SIF e UCITS. A gestirli Valeur SA, a Lugano, che esercita l’attività di gestione di investimenti collettivi di capitale. Valeur Securities (Pfäffikon, Svizzera) e Valeur Concept (Lugano) si occupano rispettivamente di offrire una piattaforma efficiente di trading e fornire consulenza specializzata per il mercato immobiliare italiano e svizzero. Nel maggio 2021 è entrata a far parte di Valeur Group anche la fintech londinese LinkedTrade, piattaforma SaaS multi-dealer leader nella trasformazione digitale del settore dei prodotti strutturati. Valeur Group fonda il proprio successo anche sul rispetto di elevati standard etici, con le attività allineate ai Principles for Responsible Investment dell’ONU e agli standard del CFA Institute. Un impegno testimoniato anche dalla nascita di Valeur Foundation, ente no-profit che ha lo scopo di promuovere obiettivi di natura umanitaria, culturale, sportiva e a favore degli animali.

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Luigi Ferraris: nel Gruppo FS un maxi-piano per produrre autonomamente energiaLuigi Ferraris, Gruppo FS

Come illustrato dall’Amministratore Delegato Luigi Ferraris in più occasioni, tra gli obiettivi del Gruppo FS vi è anche l’autoproduzione di energia elettrica puntando sul fotovoltaico e sul mini-eolico.

 Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: Gruppo FS accelera nell’autoproduzione di energia

Gruppo FS, sotto la guida dell’AD Luigi Ferraris, ha avviato un maxi-piano per l’autoproduzione di energia da impianti fotovoltaici. 130 milioni di euro l’investimento previsto su 20 progetti dislocati lungo le linee ferroviarie, raggiungendo i 300 MW entro il 2024. Non solo: grazie a un nuovo bando in uscita a ottobre si costruiranno altri 40 impianti su tutto il territorio nazionale. Gruppo FS guarda così al futuro dei trasporti con l’obiettivo di produrre energia in modo autonomo e arrivare a coprire circa il 40% del proprio fabbisogno. Come illustrato dall’AD, nei prossimi dieci anni si punta a installare 2 GW di impianti alimentati principalmente da fotovoltaico, incrementando del 10% la produzione totale già esistente oggi in Italia. L’investimento complessivo supera gli 1,6 miliardi di euro. Il maxi-piano è inserito nel percorso ecologico portato avanti dal Gruppo e affianca altre azioni intraprese in tal senso: ad esempio, la coibentazione degli impianti industriali, l’efficientamento energetico, l’installazione di lampade LED in officine, sottopassi e pensiline, il rinnovamento della flotta treni merci e passeggeri. Come reso noto, il bando da 130 milioni di euro è connesso a quattro lotti su aree di proprietà ANAS e RFI: il primo, 20 milioni di euro, per impianti fotovoltaici nel Comune lombardo di Ostiglia, a Padova, Chiavasso e a Strassoldo e Pontebba in Friuli-Venezia Giulia; il secondo, 40 milioni, nelle località di Arezzo, Grosseto, Santa Severa, Avezzano, Benevento e Contursi; altri 40 milioni per il terzo lotto incentrato sulla Puglia, a Foggia, Brindisi, Nasisi e Lecce; 30 milioni, per il quarto, nelle aree calabresi di Cassano allo Ionio, Mileto, Saline Joniche e siciliane di Contesse e Agira.

Luigi Ferraris: sistemi fotovoltaici su fabbricati e officine del Gruppo FS

Come evidenziato dall’AD Luigi Ferraris, gli impianti fotovoltaici sorgeranno in aree non funzionali alla rete ferroviaria o stradale, per complessivi 30 milioni di metri quadrati individuati negli scorsi mesi. Su questo, rimanendo in tema di autoproduzione di energia, si aggiungeranno le aree delle officine di Trenitalia, che nel 2021 ha raddoppiato la produzione di energia a uso industriale da fonti fotovoltaiche. L’investimento coinvolge le coperture dei fabbricati e i tetti delle officine, luoghi strategici nell’installazione dei pannelli solari, contribuendo anche a opere di riqualificazione urbana compatibilmente con i vincoli tecnici, paesaggistici e storici. Un primo progetto è il maxi-parco fotovoltaico sul tetto del nuovo parcheggio di Roma Termini, con circa 2.100 pannelli e una potenza totale di 1 MW di picco a regime: connesso alla rete di distribuzione elettrica della stazione, consentirà di ridurre il prelievo di energia dall’infrastruttura pubblica. Il Gruppo guidato da Luigi Ferraris, inoltre, ha individuato altre aree adatte all’installazione di impianti fotovoltaici, per circa 50.000 metri quadrati nelle grandi stazioni: ulteriori spazi a Roma Termini, la copertura del nuovo parcheggio di Napoli Centrale e diverse aree nella stazione di Firenze SMN, ad esempio, saranno oggetto di studi di fattibilità e attività progettuali nel 2023. L’obiettivo è avviare le relative opere a partire dal 2024.

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Terna, nel 2022 obiettivi superati e conti solidi: le dichiarazioni di Stefano Donnarumma

Le stime del 2023 prevedono ricavi per 3,11 miliardi e un EBITDA di 2,12 miliardi. Stefano Donnarumma: “Abbiamo le capacità per portare avanti il nuovo Piano di Sviluppo”.

Stefano Donnarumma

Terna, risultati 2022 e guidance 2023: il commento di Stefano Donnarumma

Nella recente call con la comunità finanziaria relativa alla pubblicazione dei risultati 2022 di Terna, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma è intervenuto in merito agli obiettivi raggiunti dal Gruppo e alle prospettive per il 2023. “Tutti i principali indicatori di Terna hanno superato la guidance per l’anno – ha sottolineato il manager – nonostante il difficile scenario, siamo stati capaci di incrementare gli investimenti e generare valore per tutti gli stakeholder”. Rispetto al 2021, lo scorso anno il gestore delle reti ha registrato una crescita dei ricavi del 13,8% salendo a quota 2.964,5 milioni di euro. Migliora anche l’EBITDA, che si attesta a 2.059,2 milioni di euro (+11%). “Dopo questo forte 2022 – ha commentato Stefano Donnarummala guidance 2023 prevede ricavi di 3,11 miliardi di euro e un EBITDA di 2,12 miliardi di euro, con un EPS di 43 centesimi e un Capex di 2,2 miliardi di euro“.

Stefano Donnarumma: “Pronti ad aumentare resilienza e sicurezza del sistema

Le performance registrate da Terna nel 2022 confermano la capacità del Gruppo guidato da Stefano Donnarumma di continuare a “creare valore per stakeholder e comunità”. E forniscono ulteriore impulso alla capacità di realizzazione del nuovo Piano di Sviluppo 2023 destinato alla rete elettrica nazionale, con oltre 21 miliardi investiti nei prossimi dieci anni al fine di abilitare in maniera determinante la transizione energetica e il conseguimento degli obiettivi europei del pacchetto “Fit-for-55”. “L’accelerazione del Capex è parte di un piano più ampio per aumentare la resilienza del sistema e la sicurezza degli approvvigionamenti energetici – ha ricordato Stefano Donnarumma durante la call – In una fase di rapidi cambiamenti geopolitici, il sistema deve affrontare grandi sfide e Terna sta aumentando gli investimenti nel periodo 2023-2032, finalizzati ad accrescere capacità di trasporto, sicurezza e resilienza del sistema”.

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Paolo Gallo: Italgas guarda al futuro, obiettivi e strategie per il 2022-2028

Paolo Gallo: grazie al suo piano di investimenti e alla sua solida situazione patrimoniale, Italgas ha dimostrato di essere in grado di raggiungere obiettivi ambiziosi nonostante le difficoltà del contesto attuale. Guardando al futuro, la società intende continuare il suo trend positivo, investendo nella trasformazione digitale, nell’efficienza energetica e nelle opportunità di crescita esterna.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: i risultati ottenuti dimostrano la solidità del Gruppo

Italgas, guidata dall’Amministratore Delegato Paolo Gallo, ha raggiunto importanti traguardi nel 2022 nonostante le difficoltà legate all’aumento dei costi delle materie prime e alla guerra tra Russia e Ucraina. La società ha dimostrato una grande solidità, testimoniata dalla crescita registrata per ben 24 trimestri consecutivi. Il Gruppo ha ottenuto questi risultati grazie anche al suo piano di investimenti: un totale di circa 814,3 milioni di euro è infatti stato destinato alla trasformazione digitale, alla metanizzazione della Sardegna e al repurposing delle reti per la distribuzione di gas rinnovabili. Lo scorso anno, Italgas ha posato 332 km di nuove condotte sul territorio, esteso a 909 km le reti digitali native della Sardegna e messo in servizio 13 nuovi depositi criogenici di GNL, raggiungendo un totale di 66 impianti al servizio dei Bacini in concessione.

Paolo Gallo: Italgas guarda al futuro

Il 2022 si è concluso per Italgas con un aumento dell’utile del +7,6%: risultato che testimonia il consolidamento della situazione patrimoniale ed economica del Gruppo. A ulteriore conferma di ciò, a settembre 2022, la società guidata da Paolo Gallo ha acquisito DEPA Infrastructure Single Member S.A. e le sue partecipate, che operano nei settori della distribuzione gas, idrico ed efficienza energetica. Rivolgendosi al futuro, Italgas ha comunicato di voler perseguire i propri obiettivi, in particolare il programma di trasformazione digitale, il repurposing ed estensione del network, l’efficienza energetica e le opportunità di crescita esterna attraverso gare ATEM e M&A nei settori della distribuzione gas, idrico ed efficienza energetica. Inoltre, a seguito dell’acquisizione di DEPA Infrastructure, la società intende sviluppare il mercato greco.

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Mario Putin: Serenissima Ristorazione è un punto di riferimento per ospedali e scuole del Sud

Serenissima Ristorazione nasce in Veneto dove si afferma come top player nel settore della ristorazione collettiva. Nel 2016, la realtà guidata da Mario Putin arriva al Sud, portando pasti di qualità negli ospedali del territorio.

Serenissima ristorazione

Dalla ristorazione collettiva e socio-sanitaria a quella scolastica: l’attività della società guidata da Mario Putin

L’attività di Serenissima Ristorazione non si limita solo al settore sanitario ospedaliero e a quello socio-sanitario, ma si estende anche alla ristorazione scolastica, nelle regioni di Campania e Basilicata, e alla ristorazione aziendale e commerciale, nelle regioni di Puglia e Sicilia. La società presieduta da Mario Putin ha ideato l’innovativo metodo Cook&Chill, l’unico in grado di garantire l’elevata qualità dei cibi e conservare la salubrità del prodotto, e lo ha introdotto nel centro di produzione dei pasti avviato nell’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli di Napoli. Il metodo consente di minimizzare il rischio che i cibi vengano contaminati e di ridurre gli sprechi delle materie prime. I vassoi vengono confezionati presso i locali cucina dell’Ospedale del Mare, dove sorge l’apposito centro altamente tecnologico, e poi distribuiti con carrelli termo attivi e rigenerativi nelle strutture afferenti alla ASL Na1 Centro.

Serenissima Ristorazione: la realtà guidata da Mario Putin punta su prodotti a km 0 e investimenti nelle attrezzature

Indiscutibile punto di forza dell’azienda è l’attenzione verso l’approvvigionamento delle materie prime, provenienti da fornitori italiani e locali a km zero e bio. L’impegno di Serenissima Ristorazione per la promozione della cultura della sostenibilità emerge anche dalla decisione di sostituire tutta la plastica tradizionale con materiali compostabili ed è altresì testimoniato dalla presenza della società tra le 300 “Green Stars” italiane della sostenibilità, dove figura nella categoria Servizi di Ristorazione. Il Gruppo presieduto da Mario Putin, inoltre, investe parecchio sia nella formazione dei propri dipendenti che nelle attrezzature. Ad oggi, sono stati investiti circa 15 milioni di euro sul territorio, con i quali sono state rinnovate o adeguate 20 cucine. Investimenti che, come dichiarato dal Direttore di Filiale Area Sud Italia di Serenissima Ristorazione Maurizio Palumbo, sono destinati a proseguire.

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Stefano De Capitani: città più sostenibili, vivibili e meno inquinate, Municipia S.p.A. alleata dei Comuni

Le città sono chiamate ad accelerare il cambiamento per diventare più sostenibili, vivibili e meno inquinate. Stefano De Capitani, presidente di Municipia S.p.A.: “Le nuove tecnologie sono decisive per una gestione ottimale del traffico, riducendo inquinamento e incidentalità”.

Stefano De Capitani

Stefano De Capitani: innovazione tecnologica determinante per una “clean city”

Il presidente Stefano De Capitani ha modo di appurarlo quotidianamente attraverso i progetti di digital transformation che Municipia S.p.A. porta avanti al fianco dei Comuni, il cui ruolo è fondamentale per superare le sfide della sostenibilità. “Le tecnologie digitali sono la leva strategica nella pianificazione e sviluppo di progetti e soluzioni che vanno in questa direzione”, scrive sui suoi canali social parlando del processo di cambiamento che le città italiane sono chiamate necessariamente ad accelerare per diventare “clean city”: più sostenibili, vivibili e meno inquinate. Il quadro che emerge dalla campagna Clean Cities di Legambiente, osserva Stefano De Capitani, ne evidenzia infatti il ritardo nel raggiungere gli obiettivi di mobilità, riduzione delle emissioni e sicurezza fissati per il 2030.

Stefano De Capitani: ogni Comune ha la responsabilità di traguardare l’obiettivo dell’abbattimento delle emissioni

L’innovazione tecnologica, sottolinea Stefano De Capitani, per una “clean city” è determinante “non solo per la gestione ottimale del traffico (riducendo ad esempio i tempi di percorrenza, le emissioni dannose e il tasso di incidentalità) ma anche per migliorare la logistica e facilitare gli spostamenti attraverso un sistema di trasporto pubblico integrato, multimodale e green”. Ridisegnare la mobilità significa “renderla capace di rispondere ai bisogni reali dei vari utenti in maniera flessibile, efficiente, sicura e sostenibile”. L’abbattimento delle emissioni, ricorda il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani, è l’obiettivo che ogni Comune, pur partendo da caratteristiche ed esigenze diverse, ha la responsabilità di conseguire: “L’impegno di portare a compimento il cambiamento traducendolo attraverso la tecnologia digitale vede ancora una volta, per risultati efficaci e in tempi certi, il coinvolgimento del settore privato”.

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Salute, sicurezza e sostenibilità: il nuovo Premio Tesi di laurea 2023

Comunicato Stampa

Salute, sicurezza e sostenibilità: il nuovo Premio Tesi di laurea 2023

 

Al via il nuovo Premio Tesi di laurea 2023! Fino al 31 ottobre 2023 è possibile inviare gli elaborati per partecipare al premio indetto dalla Fondazione AiFOS per le migliori tesi di laurea su salute, sicurezza sul lavoro e sostenibilità.

 

Non c’è dubbio che il nostro Paese, alle prese con i problemi economici connessi alle situazioni di conflitto, alle conseguenze, anche sul mondo del lavoro, delle emergenze sanitarie passate e delle emergenze climatiche presenti e future, abbia la necessità di riflettere e trovare nuove soluzioni sui temi della sostenibilità e della salute e sicurezza sul lavoro. E questo anche in relazione ai dati forniti dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail) che mostrano come nel 2022 siano aumentate sensibilmente sia le denunce di infortunio che le malattie professionali.

 

Per avere soluzioni nuove, anche in materia di sicurezza e salute sul lavoro, le tesi di laurea continuano a rappresentare un’importante occasione di riflessione e approfondimento, di analisi ed elaborazione di idee e strategie in grado di fornire strumenti adeguati alla realtà.

 

Proprio per favorire e stimolare questa elaborazione di nuove idee la Fondazione AiFOS ha lanciato il nuovo “Premio tesi di laurea nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro e sostenibilità”, un premio che, in questi anni, è arrivato a premiare e segnalare più di 80 studenti autori di tesi di laurea triennali, magistrali, di dottorato e di master di primo/secondo livello.

 

Il nuovo bando tesi di laurea 2023 su sicurezza e sostenibilità

La Fondazione AiFOS, in collaborazione con l’Associazione AiFOS e con la partnership di PuntoSicuro, indice il nuovo Bando Tesi di Laurea 2023 per tesi, discusse tra il 1° novembre 2022 ed il 31 ottobre 2023, che trattino i seguenti temi:

  • Salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, declinata in uno dei seguenti ambiti individuati dal Decreto interministeriale del 6 marzo 2013:
    • ambito giuridico, normativo, organizzativo;
    • ambito tecnico, ingegneristico, medico;
    • ambito psicologico, educativo, formativo, relazionale.
  • Sostenibilità in ambito lavorativo, declinata in uno o più dei seguenti argomenti: benessere organizzativo, lavoro dignitoso, corretta gestione ambientale in azienda.
  • Pari opportunità, premio dedicato al genere femminile, alla diversità di genere e alla conciliazione vita-lavoro.

 

Premio tesi di laurea 2023: tesi selezionate, premi e diffusione

Attraverso la valutazione delle tesi, affidata ad una Commissione valutatrice, nominata dal Presidente della Fondazione AiFOS, saranno selezionate:

  • 3 tesi di lauree triennali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, una per ciascuno dei tre ambiti individuati (ambito giuridico, normativo, organizzativo; ambito tecnico, ingegneristico, medico; ambito psicologico, educativo, formativo, relazionale);
  • 3 tesi di lauree magistrali/master di primo livello in materia di salute e sicurezza sul lavoro, una per ciascuno degli ambiti individuati;
  • 1 dottorato in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
  • 1 master di II livello in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
  • 1 tesi in materia di sostenibilità;
  • 1 tesi in materia di pari opportunità (Premio SOFIA Comitato Donne AiFOS).

 

Le tesi selezionate avranno diritto a:

  • riconoscimento economico di € 500,00;
  • attestato di partecipazione al concorso;
  • abbonamento on-line per un anno ai “Quaderni della Sicurezza”, la rivista scientifica AiFOS.

 

Le tesi partecipanti saranno pubblicate sul portale BTSBiblioteca Tesi Sicurezza” (https://bibliotecatesi.fondazioneaifos.org/) – una biblioteca virtuale di libera consultazione dedicata a tutte tesi di laurea in materia di salute e sicurezza sul lavoro e sostenibilità che hanno partecipato al Premio dal 2013 ad oggi.

Inoltre Punto Sicuro, media partner del Premio Tesi di laurea, favorirà la diffusione e conoscenza delle tesi premiate o, comunque, degli elaborati ritenuti più significativi per il miglioramento delle strategie in materia di sostenibilità e prevenzione.

 

La partecipazione al premio tesi di laurea 2023

La partecipazione al Premio è completamente gratuita e il termine ultimo per l’invio degli elaborati è fissato al 31 ottobre 2023.

La premiazione avverrà in una specifica data, definita e comunicata in seguito dalla Fondazione AiFOS.

 

Possono partecipare gli studenti laureati/laureandi autori di tesi di laurea triennale, specialistica, magistrale, master di primo livello, master di secondo livello, dottorati, che non siano già risultati tra i vincitori in precedenti edizioni del premio organizzate da AiFOS o da Fondazione AiFOS.

 

Invitiamo, come ogni anno, gli studenti di tutte le università italiane ad elaborare e presentare le proprie tesi alla segreteria del Premio e i docenti a valorizzare i lavori di studenti meritevoli tramite la diffusione del bando di concorso.

 

Il link per poter scaricare il bando di concorso e la domanda di partecipazione alla selezione:

https://www.fondazioneaifos.org/premio-tesi-di-laurea

 

Segreteria del Premio: Fondazione AiFOS c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia, via Branze, 45 – 25123 Brescia Tel. 030.6595037 Fax 030.6595040 [email protected]

 

 

30 marzo 2023

 

 

Ufficio Stampa Fondazione AiFOS

[email protected]

www.fondazioneaifos.org

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Transizione ecologica, Renato Mazzoncini: “Ruolo di A2A fondamentale nella produzione di biometano”

L’intervento di Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, in occasione del 75° compleanno del quotidiano “La Provincia”. 

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: “Trasformazione tecnologica in arrivo anche su territori agricoli

Anche Renato Mazzoncini tra i protagonisti del 75° anniversario del quotidiano “La Provincia”. Lo scorso 11 febbraio l’Amministratore Delegato alla guida di A2A, insieme con il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi e il Presidente di Confragricoltura Massimiliano Giansanti, ha preso parte alla tavola rotonda moderata dal giornalista Beppe Severgnini che la Società Editoriale Cremonese ha organizzato durante l’evento celebrativo tenutosi a CremonaFiere. “Oggi non è stata solo l’occasione per fare gli auguri di buon compleanno a “La Provincia”, ma anche per confermare che è un punto di riferimento per un territorio che ha bisogno di essere raccontato – ha dichiarato Renato Mazzoncini a latere dell’evento – soprattutto in un momento come questo, in cui la trasformazione e l’innovazione tecnologica stanno arrivando su territori tipicamente agricoli”.

Renato Mazzoncini: il contributo di A2A per il futuro del territorio

Il cremonese e il cremasco sono territori notoriamente a vocazione agricola e con un’importante presenza di industrie alimentari. Caratteristiche che, spiega Renato Mazzoncini, possono fare la differenza nel processo di transizione ecologica e digitale del Paese: “Come A2A abbiamo un ruolo importante: trasformare i reflui della zootecnia e dell’agroalimentare in biomolecole e in biometano che serviranno per la decarbonizzazione”. Va in questa direzione la recente inaugurazione dell’impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani realizzato da A2A nel centro di Giussago-Lacchiarella, al confine tra Pavia e Milano. “C’è un bell’ambiente – ha aggiunto Renato Mazzoncini riferendosi alla platea e ai protagonisti dell’evento – Quello che mi sono portato a casa oggi da “La Provincia di Cremona” è l’idea che possiamo migliorare il nostro Paese”.

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Gruppo FS: il nuovo Frecciarossa collega Roma e Milano in 2 ore e 45 minuti

Dal 23 gennaio è possibile arrivare da Roma a Milano, e viceversa, senza fermate intermedie in meno di 3 ore. Il nuovo collegamento del Gruppo FS.

Gruppo FS: Roma-Milano in meno di 3 ore

Gruppo FS è da sempre alla ricerca di soluzioni innovative per migliorare i collegamenti tra le città italiane. Proprio in questa strategia si inserisce il nuovo servizio ad alta velocità tra Roma e Milano con il Frecciarossa di Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo. Il collegamento NO STOP tra le stazioni di Roma Tiburtina e Milano Rogoredo è stato inaugurato il 23 gennaio riducendo i tempi di percorrenza a sole 2 ore e 45 minuti. Il servizio non effettua fermate nelle stazioni di Roma Termini e Milano Centrale, ma grazie all’attività di altri servizi di trasporto pubblico, quali metropolitane o servizi ferroviari urbani, è possibile raggiungere comodamente il centro e i distretti turistici ed economici delle due città. Grazie a questo nuovo collegamento, che si inserisce perfettamente nell’ottica di una maggiore intermodalità e integrazione tra i servizi di trasporto pubblico, Gruppo FS può garantire una maggiore regolarità del servizio permettendo inoltre di alleggerire la congestione delle stazioni “di testa”.

Gruppo FS, una flotta di Frecciarossa a disposizione dei passeggeri

Il nuovo collegamento NO STOP del Gruppo FS si aggiunge agli altri 89 Frecciarossa giornalieri tra Roma e Milano, con fermate intermedie e tempi di percorrenza a partire da 3 ore e 8 minuti. In totale, quindi, sono 90 i collegamenti giornalieri tra le due città, offrendo così ai passeggeri un’ampia scelta di orari e opzioni di viaggio. Ai 2 Frecciarossa NO STOP Roma Tiburtina-Milano Rogoredo in 2h 45′ si aggiungono 7 Frecciarossa NO STOP Roma Termini-Milano Centrale in 2h 59′ e 81 Frecciarossa Roma-Milano con fermate intermedie. Grazie all’inserimento della nuova coppia di Frecciarossa tra Roma Tiburtina e Milano Rogoredo, Gruppo FS raggiunge un totale di 47 collegamenti con fermata nella stazione di Milano Rogoredo. Il Frecciarossa 9682 lascerà la stazione di Roma Tiburtina alle 5:30 per arrivare a Milano Rogoredo alle 8:15, mentre il Frecciarossa 9681 partirà da Milano Rogoredo alle 20:44 con arrivo a Roma Tiburtina alle 23:29.

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Divani in pelle moderni: come scegliere quello per il salotto

Se stai cercando un divano per il tuo salotto, probabilmente avrai già pensato alla pelle come materiale da preferire.

I divani in pelle moderni possono essere una scelta eccellente per chi desidera un arredamento elegante e di classe per il proprio salotto.

Per questo motivo, qui ti forniremo tutte le informazioni di cui hai bisogno per scegliere il divano in pelle moderno perfetto per la tua casa.

 

Quali sono i vantaggi dei divani in pelle?

Prima di iniziare a parlare dei fattori da considerare quando si sceglie un divano in pelle moderno, è importante capire i vantaggi di questo tipo di divani.

  • L’estetica: i divani in pelle moderni sono molto eleganti e di classe. Sono in grado di conferire al tuo salotto un’atmosfera sofisticata e accogliente.
  • La durata: la pelle è un materiale molto resistente, quindi un divano in pelle moderno durerà a lungo.
  • La manutenzione: a differenza dei tessuti, la pelle è facile da mantenere nel tempo, salvo che eliminare eventuali macchie particolarmente difficili da trattare.
  • Il comfort: i divani in pelle moderni si adattano alla temperatura del corpo, offrendo una sensazione di calore in inverno e di freschezza in estate.

 

Cosa considerare quando si sceglie un divano in pelle moderno?

Ci sono alcune cose da considerare quando si sceglie un divano in pelle moderno per il salotto. Ecco alcuni dei fattori più importanti da considerare.

Dimensioni

La dimensione del divano è un fattore molto importante da tenere a mente. Prima di acquistare un divano, è necessario misurare lo spazio disponibile in salotto e assicurarsi che il divano si adatti perfettamente. In questo modo, il divano non sembrerà né troppo grande né troppo piccolo nella stanza.

Stile

I divani in pelle moderni sono disponibili in vari stili, tra cui contemporaneo, classico e retrò. È importante scegliere uno stile che si adatti al tuo salotto e al tuo gusto personale. Assicurati di scegliere uno stile che sia durevole e che non passi di moda troppo velocemente.

Se hai dubbi sullo stile giusto, o non conosci tutti quelli esistenti, dai un’occhiata sul sito di Lacasa interior design, azienda di divani Lugano che propone modelli di ogni tipo e stile.

Colore

Il colore del divano è un altro fattore da considerare. La pelle moderna è disponibile in molti colori, tra cui nero, marrone, beige, grigio e bianco. Assicurati di scegliere un colore che si adatti al tuo salotto e che sia facile da abbinare con altri mobili e oggetti d’arredo.

Qualità della pelle

La qualità della pelle è un altro fattore da considerare quando si sceglie un divano in pelle moderno. Fai per questo in modo di scegliere un divano con una pelle di alta qualità, resistente e duratura. La pelle dovrebbe essere morbida e piacevole al tatto e non dovrebbe presentare segni di usura o di deterioramento prematuro.

Comfort

Il comfort è un fattore fondamentale quando si sceglie un divano in pelle moderno. Prova il divano prima di acquistarlo per assicurarti che sia comodo. Assicurati che il divano abbia cuscini spessi e che sia ergonomico, ovvero che offra un sostegno adeguato alla schiena.

 

Cura e manutenzione dei divani in pelle

La cura e la manutenzione dei divani in pelle sono fondamentali per garantire la durata e preservare la bellezza del divano nel tempo. Ecco alcuni consigli utili per prendersene cura:

  • Pulisci il divano regolarmente con un panno umido.
  • Evita l’esposizione diretta alla luce solare, che può causare la disidratazione e la screpolatura della pelle.
  • Evita di sederti sul divano con indumenti sporchi o umidi, che possono macchiare la pelle.
  • Evita di usare detergenti aggressivi o prodotti a base di alcol, che possono danneggiare la pelle.

Conclusioni

I divani in pelle moderni sono una scelta eccellente per chi desidera un arredamento elegante e di classe per il proprio salotto.

Chiaramente, è fondamentale prendersi cura del divano per garantire la sua durata e mantenere inalterata la sua bellezza nel tempo.

Speriamo che queste informazioni ti siano state utili per scegliere il divano in pelle moderno perfetto per la tua casa.

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Municipia S.p.A.: big data e AI per un’evoluzione “smart” delle città

Municipia S.p.A.: l’importanza per i Comuni di usufruire di sistemi in grado di gestire, integrare e creare valore dai dati e favorire l’interoperabilità e le comunicazioni fra di loro.

Municipia S.p.A.

Stefano De Capitani: “leggere” la città e interpretarla è una delle sfide centrali che gli Enti locali devono affrontare

L’esperienza di Municipia S.p.A., al fianco di Comuni di ogni dimensione nel percorso di digital transformation, insegna come l’uso dei dati raccolti dai dispositivi IoT e dell’intelligenza artificiale rappresenti “un presupposto imprescindibile per lo sviluppo delle città e per una gestione intelligente della mobilità urbana che influisce sulla qualità della vita delle persone e sulla sostenibilità dei Comuni”. È “una delle sfide centrali che ciascuna amministrazione locale deve affrontare”, scrive sui suoi canali social il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani. L’innovazione digitale ad esempio permette ai Comuni “di ‘leggere’ la città e interpretarla, anche per quanto riguarda il flusso del traffico e l’interconnessione fra il sistema di trasporto pubblico e lo spostamento delle persone”: sapendo quanti mezzi transitano in un determinato arco temporale, in quali aree e con quale direzionalità possono infatti “sviluppare soluzioni sempre più intelligenti in questo ambito, oltre che ridurre ingorghi, inquinamento e aumentare la sicurezza”.

Municipia S.p.A.: big data e AI per “leggere” le città e migliorare la mobilità e la qualità della vita delle persone

L’impiego delle nuove tecnologie, secondo Municipia S.p.A., deve essere “flessibile, adattivo e integrato nei vari contesti, in modo da fornire un monitoraggio continuo e garantire la capacità di interventi immediati o predittivi”. Raccogliere le informazioni senza metterle in connessione tra loro sarebbe comunque inutile. “Servono sistemi in grado di gestire, integrare e creare valore dai dati e favorire l’interoperabilità e le comunicazioni fra di loro”, spiega in merito il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani: non bisogna dimenticare infatti “che lo scopo finale è l’efficientamento dei servizi rivolti proprio alla popolazione”. Ragionare in termini di “ecosistemi digitali” mai come oggi è indispensabile per i Comuni: l’utilizzo di piattaforme e innovazioni tecnologiche, Intelligenza Artificiale, Internet of Things, big data può fare la differenza nella gestione della mobilità urbana, extraurbana e della sicurezza stradale.

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