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29 Aprile 2023

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Nuovi obiettivi di rendicontazione ESG: Carlotta Ventura (A2A) esamina le novità a riguardo

In Europa si punta sempre più a espandere il perimetro delle dimensioni ESG. Sul tema è intervenuta Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A.

Carlotta Ventura (A2A)

Carlotta Ventura: le novità introdotte dalla Direttiva

La Corporate Sustainability Reporting Directive rappresenta una conferma dell’importanza di rendicontare in modo esteso in ambito ESG, così da garantire trasparenza e tracciabilità sul lavoro svolto dalle aziende. Secondo Carlotta Ventura, manager di A2A intervistata di recente sul tema, è in questo modo che bisogna intendere la nuova Direttiva UE sulla rendicontazione societaria di sostenibilità. Una novità che amplia il perimetro delle dimensioni ESG estendendo gli obblighi di rendicontazione a tutti i soggetti quotati. “Questa Direttiva dimostra la necessità di rendicontare in modo esteso sulle tematiche ESG per rendere affidabile e controllabile il grande lavoro che si sta portando avanti”, ha sottolineato Carlotta Ventura: “La conseguenza è che si combatte il greenwashing; una pratica rischiosissima, fomentata paradossalmente dalla corsa a voler comunicare la sostenibilità”. Tra le novità introdotte vi è un “elemento di discontinuità” che riguarda il “perimetro di controllo che le imprese dovranno evidenziare nelle loro strategie di sostenibilità e nello standard di rendicontazione che dovrà essere adottato”, ha evidenziato la manager nell’intervista.

Carlotta Ventura: sostenibilità connessa con il modello di business aziendale

Anche attraverso i numeri è possibile descrivere con chiarezza la trasformazione in arrivo: a livello europeo si prospettano, infatti, oltre 48.000 società cosiddette ‘in scope’ alla nuova Direttiva (a fronte delle circa 11.000 attuali), mentre in ambito italiano si passerà da 200 a circa 4.000 aziende interessate dal processo di rendicontazione. Un passaggio importante che presenta anche criticità, come evidenziato da Carlotta Ventura: ad esempio “per quelle catene del valore sbilanciate verso Paesi non normati su tematiche ESG e su cui le società europee oggi faticano a reperire informazioni”. Tra le novità di maggiore rilievo, la Corporate Sustainability Reporting Directive introduce gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), target che coinvolgeranno in maniera obbligatoria le società ‘in scope’. Tali obiettivi “ridefiniscono le modalità di narrazione delle performance aziendali”, ha specificato Carlotta Ventura, “ponendo al centro la governance, i rischi, le opportunità, le misure di mitigazione, gli obiettivi prospettici e anche gli elementi strategici sulle tematiche di sostenibilità e le loro connessioni con il modello di business aziendale”. La trasformazione è ormai necessaria per far sì che “un trend di breve termine si strutturi e diventi irrinunciabile e affinché questo accada è indispensabile che si trasformi in un elemento culturale”, ha dichiarato al termine dell’intervista.

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Riva Acciaio: i valori della realtà leader nel settore siderurgico

Riva Acciaio in oltre 60 anni di esperienza si è saputa affermare in un settore in continua evoluzione, basando il proprio operato su valori come l’innovazione, la crescita e la sostenibilità.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: realtà leader in un settore in continua evoluzione

Fondata in seno al Gruppo Riva nel 1954 su iniziativa del pioniere della siderurgia italiana Emilio Riva, la società oggi vanta oltre 60 anni di esperienza in un settore che si è dimostrato essere in continua evoluzione ed è leader nella realizzazione di acciai lunghi di alta qualità. Riva Acciaio conta cinque stabilimenti attivi sul territorio, situati nei Comuni di Caronno Pertusella, Lesegno, Sellero, Malegno e Cerveno. I prodotti realizzati nelle acciaierie, nei laminatoi e negli impianti di lavorazione a freddo dell’azienda si rivolgono a molteplici settori, tra i quali quello dell’automotive, del metalmeccanico, dell’edilizia e delle costruzioni.

I driver di Riva Acciaio: innovazione, crescita e sostenibilità

Valore principale alla base dell’operato di Riva Acciaio, fin dalla sua fondazione, è senz’altro l’innovazione. La società è stata infatti la prima realtà italiana ad aver utilizzato la colata continua curva. Lo stabilimento di Lesegno ospita, inoltre, un avanzato centro di ricerca e sviluppo che collabora con prestigiosi centri di studio come il Politecnico di Milano e il Politecnico di Torino. La crescita è un altro dei driver strategici dell’azienda, che coinvolge nel processo di sviluppo tutti i suoi dipendenti, i quali possono contare sul sostegno di mentori con grande esperienza nel settore e sull’ausilio di una formazione mirata, comprensiva di percorsi on the job e corsi di specializzazione. La sostenibilità è, infine, una priorità assoluta. Con una produzione che si basa su materie prime riciclabili all’infinito, l’approccio di Riva Acciaio è sempre più attento all’ecosostenibilità.

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Serenissima Ristorazione e Dab Pumps: un’esperienza di ristorazione sostenibile

Serenissima Ristorazione è il partner scelto da Dab Pumps per le quattro sedi italiane. Prodotti locali, packaging eco-friendly e iniziative di sensibilizzazione i capisaldi del servizio offerto dal Gruppo.

Serenissima Ristorazione

La proposta alimentare di Serenissima Ristorazione

Prodotti locali, dieta mediterranea e una spiccata attenzione alla sostenibilità e al benessere dei collaboratori. Oltre a competenze e capacità produttive di alto livello sviluppate in 30 anni di attività. Caratteristiche che hanno permesso a Serenissima Ristorazione di aggiudicarsi la gestione del servizio di ristorazione per le sedi italiane di Dab Pumps, multinazionale leader nel settore delle tecnologie per la movimentazione e la gestione dell’acqua. Una partnership attiva già dallo scorso settembre, con il Gruppo che ogni giorno prepara e distribuisce pranzo e cena per tutti i dipendenti Dab Pumps dislocati tra i siti di Mestrino (Padova), Val Liona (Vicenza), Castello di Godego (Treviso) e Bientina (Pisa). La proposta alimentare si basa sui principi della dieta mediterranea e privilegia i prodotti stagionali locali, in modo da garantire qualità e freschezza degli alimenti, basso impatto ambientale e sostegno al territorio. Per diminuire ulteriormente le emissioni di CO2 dei ristoranti aziendali, Dab Pumps si è affidata al supporto di Serenissima Ristorazione anche per il riammodernamento e la riqualificazione dei locali attraverso l’installazione di attrezzature a basso impatto energetico e l’utilizzo di mezzi elettrici per il servizio di consegna destinati alle sedi di Val Liona e Castello di Godego.

Serenissima Ristorazione: abitudini alimentari e buone pratiche, le iniziative per Dab Pumps

L’attenzione alla sostenibilità condivisa da Serenissima Ristorazione e Dab Pumps si riflette anche nella scelta del packaging eco-friendly. Per i pasti vengono infatti utilizzati imballaggi in carta o con materiale compostabile, mentre sul fronte della pulizia gli operatori si servono unicamente di prodotti certificati Ecolabel. “Per Serenissima Ristorazione il benessere legato alla qualità e al gusto del buon cibo va di pari passo con quello delle persone che lavorano con noi per prepararlo e servirlo – ha spiegato il Vice Presidente del Gruppo Tommaso Putin – siamo onorati di condividere questi valori con Dab Pumps, arricchiti da una spiccata attenzione verso il tema della sostenibilità”. Con lo scopo di sensibilizzare e coinvolgere i dipendenti di Dab Pumps sulle buone pratiche alimentari, Serenissima Ristorazione ha organizzato anche giornate a tema come quella dedicata al menù antispreco, mentre per il mese di aprile è previsto un ciclo di incontri virtuali sui corretti stili di vita e le abitudini alimentari più sane con la partecipazione di Lucia Cammisa, dietista e responsabile dei Sistemi di Gestione Qualità Integrata del Gruppo. Davide Sferrazza, Group Indirect Category Manager di Dab Pumps, ha dichiarato: “Il progetto di ristorazione aziendale condiviso con Serenissima Ristorazione ha trovato solide basi sui valori comuni alle nostre aziende: benessere e soddisfazione delle persone, sostenibilità ambientale e sociale, qualità e consapevolezza alimentare”.

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Lorenzo Vangelisti, parla il CEO di Valeur Group: “Cambiamenti? Vanno intercettati e sfruttati”

In un’intervista rilasciata a “The CEO Publication”, Lorenzo Vangelisti racconta la sua esperienza alla guida di Valeur Group.

Lorenzo Vangelisti: “Il mondo evolve con grande rapidità, servono competenze e aggiornamento costante”

17 fondi d’investimento tra gestione e advisory, 1 miliardo di strumenti scambiati ogni anno e 140 soluzioni di investimento innovative sviluppate. Il successo di Lorenzo Vangelisti è testimoniato dai numeri raggiunti da Valeur Group, realtà da lui fondata nel 2010 e specializzata in asset management, advisory, trading, ricerca e real estate. Il Gruppo indipendente oggi può contare sulla sinergia di 5 controllate – Valeur Capital Ltd, Valeur Securities SA, Valeur SA, Valeur Concept SA e LinkedTrade Technologies Ltd – in grado di offrire soluzioni finanziarie ad alto valore aggiunto. Alla base dello sviluppo di Valeur Group l’esperienza, l’affidabilità e la leadership, valori che da sempre contraddistinguono il percorso professionale di Lorenzo Vangelisti, attivo da oltre 25 anni come manager e investitore nel settore finanziario a livello internazionale. Il CEO lo ha raccontato in una recente intervista rilasciata a “The CEO Publication”, nota rivista di business. Per il manager i cambiamenti sempre più repentini ai quali si assiste richiedono “una approfondita conoscenza dei mercati e un aggiornamento costante delle proprie competenze tecniche”. Solo così è possibile “sviluppare le capacità necessarie a intercettare in anticipo i cambiamenti e sfruttarli a proprio vantaggio”.

Lorenzo Vangelisti: “Raggiungere un obiettivo? Da soli è possibile, ma solo insieme si può andare oltre”

Se è vero che oggi esperienza e competenze sono indispensabili per guidare i cambiamenti, il compito del leader è quello di creare e soprattutto tenere unito un team di professionisti altamente qualificati: “L’obiettivo – spiega Lorenzo Vangelistisi può raggiungere anche in solitaria ma solo insieme si può arrivare oltre. Insieme, unendo l’esperienza e le competenze di ognuno, il percorso per raggiungere la meta può acquisire una ricchezza più grande e arrivare ben oltre l’obiettivo inizialmente auspicato”. Tra i valori fondanti delle attività di Valeur Group quello dell’affidabilità, per Lorenzo Vangelistila meta a cui tendere in ogni scelta strategica”, che si traduce in qualità, attenzione al cliente e capacità di integrare innovazione e sostenibilità. L’operazione che ha portato all’acquisizione della fintech londinese LinkedTrade, la sottoscrizione dei “Rhino Impact Bond” e l’istituzione dell’ente no-profit Valeur Foundation sono esempi concreti della vision portata avanti dal CEO di Valeur Group.

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Gianni Lettieri: a Pasqua iniziativa solidale di Atitech nei quartieri di Napoli

L’azienda guidata da Gianni Lettieri ha deciso di sostenere le famiglie in difficoltà anche durante le festività pasquali, donando uova e colombe nei quartieri settentrionali di Napoli.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: i dettagli della Pasqua Solidale targata Atitech

Nonostante la pandemia sembri un “lontano” ricordo, lo stesso non si può dire per i suoi effetti economici, ulteriormente aggravati dal rincaro energia e inflazione. È per questo motivo che Gianni Lettieri ha pensato di allargare le iniziative di solidarietà promosse da Atitech anche a questo periodo pasquale lanciando per la prima volta la ‘Pasqua solidale’. Domenica scorsa, infatti, con la collaborazione dell’associazione culturale Larsec, dell’ASD Secondigliano e della parrocchia Sacri Cuori, sono state infatti donate oltre 200 tra colombe e uova di cioccolato alle famiglie in difficoltà dei quartieri napoletani di Secondigliano e San Pietro a Patierno. “La crisi economica, generata soprattutto dalla pandemia, incombe ancora pesantemente sulle famiglie italiane, alcune delle quali versano in grandi difficoltà. È questo il motivo per cui abbiamo ritenuto necessario estendere quest’anno le nostre consuete iniziative di solidarietà anche a Pasqua”, ha spiegato il Presidente di Atitech Gianni Lettieri.

Gianni Lettieri: “Pasqua solidale risposta a bisogno reale”

Già lo scorso dicembre l’azienda di Gianni Lettieri, sempre con il supporto dei volontari della Larsec, aveva deciso di ripetere il Natale solidale inaugurato nel 2021. Una seconda edizione durante la quale la mensa di Atitech ha distribuito 3.800 pasti caldi a 200 famiglie in difficoltà sempre dell’area di Secondigliano, San Pietro a Patierno e Arenaccia. Una catena di solidarietà che si è estesa anche alle festività pasquali e che conferma l’impegno di Atitech e di Gianni Lettieri a sostegno del territorio napoletano. Per l’imprenditore, la Pasqua solidale è un’iniziativa che va oltre la soddisfazione di un “bisogno reale”: si tratta infatti di un’opportunità di arricchire sia chi dona che chi riceve. Con l’augurio che tutti “possano trascorrere in modo più sereno il periodo delle festività”.

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Investire con pochi euro: ecco come fare

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  • 29 Aprile 2023

Investire denaro non è riservato esclusivamente a chi ha grandi capitali. Anche con pochi euro è possibile iniziare a investire e far crescere il proprio patrimonio.

Tuttavia, la scelta degli strumenti di investimento diventa molto più limitata quando si hanno a disposizione solo pochi euro.

 

Alcuni modi per investire con pochi euro

Investire in azioni frazionarie

Le azioni frazionarie consentono di acquistare una porzione di un’azione intera, ad un costo molto inferiore.

Ad esempio, invece di dover acquistare un’azione di Amazon ad un prezzo elevatissimo, si può acquistare una frazione di essa a un prezzo accessibile anche a chi ha solo pochi euro.

 

Investire in fondi comuni di investimento

I fondi comuni di investimento consentono di investire in un portafoglio diversificato di titoli, anche con cifre molto ridotte. In questo modo, si ha la possibilità di diversificare il proprio investimento senza dover acquistare singole azioni.

 

Investire in ETF

Gli ETF sono dei fondi che replicano l’andamento di un indice di mercato, come ad esempio il FTSE MIB.

Anche con pochi euro è possibile acquistare una quota di un ETF e ottenere un rendimento legato all’andamento dell’indice di riferimento.

Investire in criptovalute

Le criptovalute, come il Bitcoin o l’Ethereum, sono uno strumento di investimento molto volatile, ma che può offrire rendimenti molto alti. Anche con pochi euro è possibile acquistare una frazione di una criptovaluta e beneficiare della sua crescita.

 

Investire in conti deposito

I conti deposito sono un’opzione sicura e poco rischiosa, ma che offre un rendimento molto basso. Tuttavia, possono essere un’opzione interessante per chi ha pochi euro da investire e vuole comunque ottenere un rendimento garantito.

 

Comprare un gratta e vinci

Può sembrare insolito, ma se vuoi investire anche soltanto 5€, un gratta e vinci non è una opzione da scartare a priori. Ci sono giochi che ti consentono infatti di moltiplicare tantissime volte questo investimento iniziale. Ad esempio, sai già Numerissimi come funziona? Con sole 5€ puoi vincere fino a 500.000€.

Chiaramente bisogna giocare in maniera responsabile, in maniera tale da offrire semplicemente alla fortuna la possibilità di premiarci, se lo desidera.

In conclusione, anche con cifre molto contenute è possibile iniziare a investire e far crescere il proprio patrimonio. La scelta degli strumenti di investimento dipende dalle proprie preferenze, dal livello di rischio che si è disposti a correre e dagli obiettivi di rendimento.

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Charles Holland Award 2022: Susan Carol Holland prende parte alla premiazione

Performance e aderenza ai valori aziendali: questi i due elementi principali su cui si basa il Charles Holland Award di Amplifon che premia i negozi che più si sono distinti nel corso dell’anno. Alla cerimonia ha preso parte anche la Presidente Susan Carol Holland.

 Susan Carol Holland - Presidente Amplifon

Susan Carol Holland all’edizione 2022 del Charles Holland Award

La cerimonia di premiazione dell’edizione 2022 si è tenuta lo scorso 31 marzo presso il Superstudio Più di Milano: il premio, intitolato alla memoria del fondatore della società, viene consegnato da Amplifon ai negozi che si sono maggiormente distinti per performance e aderenza ai valori aziendali, in particolare la qualità del servizio alle persone. Nel corso dell’evento, al quale ha partecipato anche la Presidente Susan Carol Holland, sono stati premiati circa 50 negozi tra Europa e Stati Uniti. Sono stati invece quindici i Paesi premiati: Italia, Spagna, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Israele, Svizzera, Portogallo, Regno Unito, Polonia, Ungheria, Stati Uniti (sia franchise sia negozi diretti), Canada e Colombia. L’azienda ha in programma, per fine maggio, un’edizione dedicata all’area Asia Pacifico che si svolgerà in Australia. 

Susan Carol Holland: Amplifon, oltre 9.300 centri specializzati al servizio dei cittadini

Fondata nel 1950, Amplifon è oggi la principale azienda al mondo specializzata in servizi e soluzioni per la cura dell’udito. Opera in 25 Paesi con oltre 9.300 centri specializzati e quasi 20mila tra dipendenti e collaboratori. La società ha chiuso il 2022 raggiungendo risultati record, con oltre 2,1 miliardi di ricavi totali. La premiazione, che è tornata in presenza dopo tre anni, ha riunito i vertici dell’azienda: oltre a Susan Carol Holland, anche l’Amministratore Delegato Enrico Vita ha preso parte all’evento. “I nostri audioprotesisti e il nostro personale di negozio sono di ispirazione per tutta l’azienda, in quanto svolgono un ruolo essenziale nell’assicurare che chi si rivolge a noi abbia la migliore esperienza possibile”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato, ricordando come lo scorso anno Amplifon abbia assistito circa un milione di persone in tutto il mondo.

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Claudio Descalzi: “Futuro Quotidiano”, l’AD di Eni incontra gli studenti della Luiss

L’intervento dell’AD Claudio Descalzi nel corso del primo appuntamento di “Futuro Quotidiano”, organizzato da “QN Quotidiano Nazionale” e Luiss School of Government.

Claudio Descalzi (Eni S.p.A.)

Eni, l’AD Claudio Descalzi: la sicurezza che abbiamo garantito è data dal lavoro fatto negli anni

È stato l’AD Claudio Descalzi il primo dei grandi protagonisti con cui gli studenti della Luiss hanno avuto modo di confrontarsi nell’ambito di “Futuro Quotidiano”: l’iniziativa organizzata da “QN Quotidiano Nazionale” in collaborazione con il Professor Giovanni Orsina e il Professor Lorenzo Castellani, rispettivamente Direttore e Lecturer della Luiss School of Government, si pone l’obiettivo di creare opportunità di confronto tra i giovani studenti e i grandi nomi dell’economia, della politica, della cultura, dell’imprenditoria e del sociale. Parlando delle sfide a cui il nostro Paese è chiamato a dare una risposta, Claudio Descalzi si è focalizzato in particolare su quelle legate al futuro dell’energia. “L’ultimo anno l’ho passato tutto in giro per il mondo per garantire la sicurezza energetica del nostro Paese. Abbiamo dovuto trovare, attraverso una diversificazione, nuovi fornitori”, ha spiegato l’AD. Per quanto ci siano Paesi che investono e poi vendono idrocarburi, altri invece richiedono un impegno diverso: “Devi investire, sviluppare, mettere in produzione e poi hai una parte di queste risorse”. Se Eni quindi è stata in grado di rispondere alla crisi è anche “perché investivamo in quei Paesi da molto tempo: la sicurezza che abbiamo garantito è data dal lavoro fatto negli anni”. Il pensiero corre inevitabilmente all’Africa dove “proprio per dare stabilità alla nostra presenza non ci siamo limitati a sfruttare dei giacimenti, ma abbiamo guardato anche ai bisogni di quelle comunità”: ad esempio “abbiamo investito più di 2 miliardi in cicli combinati per i Paesi africani”.

Claudio Descalzi: una sola fonte non risolve tutto, fissati gli obiettivi serve neutralità tecnologica

La vision dell’AD Claudio Descalzi sul futuro dell’energia è emersa chiaramente nell’intervista che gli ha fatto la direttrice di “QN” Agnese Pini. L’AD ha parlato anche della fusione a confinamento magnetico e delle prospettive rivoluzionarie a cui apre. È “un processo complicato” che “sta arrivando a una sua maturazione in termini di materiali”, ha spiegato: “Ci sono molti centri di ricerca che stanno studiando, e molti investono e anche noi lo facciamo a Boston nel progetto di Commonwealth fusion systems. Se funziona lo sapremo nel 2025. In quel caso nel 2030 avremmo il primo prodotto industriale. Se avremo successo l’energia, una energia che sarebbe pulita, potrà diventare un prodotto di tutti, non più un bene che può essere usato come arma geopolitica”. Nel frattempo, secondo Claudio Descalzi, è fondamentale avere pragmatismo: “La mobilità elettrica può essere importante. Ma abbiamo bisogno di un mix energetico, non c’è una fonte, né il gas né le rinnovabili né il nucleare, che risolve i problemi di tutti. L’importante è che sia pulita, e infatti non stiamo investendo molto nell’elettrico e nei biocarburanti. Non è un derby calcistico, una guerra di religione, fissati gli obiettivi serve neutralità tecnologica”.

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Investimenti sostenibili ESG: progetto BG4SDGs di Banca Generali, focus sull’SDG n. 15

Investimenti sostenibili ESG: grazie al progetto BG4SDGs, Banca Generali approfondisce il percorso verso la realizzazione dell’SDG numero 15, denominato “La Vita sulla Terra”.

Banca Generali

Investimenti sostenibili ESG in Banca Generali: focus sulla ricerca per tutelare l’ambiente

BG4SDGs è il progetto di Banca Generali dedicato alla dimensione della sostenibilità in tutte le sue sfaccettature. Un ciclo di incontri che l’Istituto leader negli investimenti sostenibili ESG ha organizzato per esaminare l’attuazione e il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030. Il 14° appuntamento del progetto ha ospitato Maria Chiara Carrozza, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, intervistata su temi di grande rilevanza per il futuro della Terra: tra questi, l’importanza degli ecosistemi, cosa significa tutelare la biodiversità e perché salvaguardare il capitale naturale. “La varietà biologica è un elemento fondamentale, in particolare per l’Italia che è un hotspot della biodiversità con numerosi luoghi e spazi naturali tutti diversi, da Nord a Sud del Paese”, ha spiegato l’esperta: Un valore sociale senza eguali” e quindi estremamente importante da preservare. Da qui nascono diversi interventi per “monitorare tutta questa ricchezza di organismi viventi a tutti i livelli e poi l’evoluzione, identificandone le specie e a che punto siamo sul percorso di salvaguardia”, ha sottolineato Maria Chiara Carrozza. In tale contesto di attenzione ambientale, le scelte di investimento responsabile e gli investimenti sostenibili ESG possono fornire un contributo notevole, come ricordato da Banca Generali in diverse occasioni.

Banca Generali: salvaguardia dell’ambiente anche con gli investimenti sostenibili ESG

Analizzando il percorso verso l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 15 – La Vita sulla Terra, l’approfondimento di Banca Generali fornisce un’ulteriore riflessione sulla creazione di connessioni tra la ricerca scientifica, le risorse finanziarie e l’ambito degli investimenti sostenibili ESG. Un connubio in linea con l’impegno dell’Istituto nel proporre soluzioni che diano slancio ai progetti di tipo green. Sul tema, Maria Chiara Carrozza ha evidenziato come la ricerca scientifica sia un punto centrale nella transizione ecologica attualmente in corso: “È il momento che tutti facciano la propria parte. Biotecnologie, scienze agroalimentari, sono questi tutti temi di ricerca fortissimi che vanno supportati attraverso l’impiego di risorse finanziarie”. L’obiettivo è “fornire ossigeno a progetti volti alla salvaguardia del Pianeta e dei suoi abitanti non solo nel futuro prossimo, ma anche per quello a lungo termine” così da “prevenire al meglio possibili rischi per l’ambiente. La scienza e la tecnologia come cibo del progresso”, ha dichiarato in conclusione. Anche per questo motivo Banca Generali è sempre più convinta che puntare sugli investimenti sostenibili ESG sia ormai una condizione essenziale per scelte d’investimento responsabili.

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I professionisti e la gestione della sicurezza negli eventi

Comunicato Stampa

I professionisti e la gestione della sicurezza negli eventi

Il 22 e 23 giugno 2023 un corso in presenza affronta le novità normative, i temi della pianificazione, progettazione e gestione della sicurezza e le possibili criticità che si devono affrontare nel settore manifestazioni/eventi.

 

Se con il progressivo innalzamento delle temperature aumentano anche le occasioni per organizzare eventi e manifestazioni a contatto con il pubblico, è bene ricordare che l’organizzazione di una manifestazione pubblica presuppone anche un’attenta ed efficace gestione della sicurezza.

 

L’organizzazione di eventi richiede, infatti, la pianificazione, progettazione e verifica di vari aspetti e parametri che fanno capo a numerosi ambiti normativi, ad esempio in relazione alla salvaguardia dell’incolumità delle persone, alla gestione delle emergenze e di altri aspetti afferenti alla sicurezza. Ambiti normativi che sono soggetti ad una costante evoluzione e che devono essere ben conosciuti dai professionisti che si occupano della safety degli eventi pubblici.

 

Esiste un percorso formativo per avere informazioni sulla corretta gestione della sicurezza negli eventi? Esistono corsi in presenza che forniscono indicazioni sulle più recenti norme in materia?

 

Il corso in presenza sulla gestione della sicurezza negli eventi

Per favorire una idonea gestione della safety nel settore degli eventi l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 22 e 23 giugno 2023 un corso di 16 ore in presenza dal titolo “La gestione della sicurezza negli eventi: il ruolo del professionista”.

 

Il corso si pone l’obiettivo di ampliare le conoscenze dei professionisti sulle novità introdotte dalla normativa di riferimento, sulle opportunità nel settore manifestazioni/eventi e sulle diverse fasi di pianificazione, progettazione e gestione della Safety che occorre realizzare per una buona gestione delle attività e delle criticità che si devono affrontare nel corso di un evento a contatto col pubblico.

 

I docenti del corso sono:

  • Lara Calanni Pileri: Formatrice qualificata AiFOS, coordinatrice del gruppo di progetto Gestione eventi AiFOS e direttrice del Centro di Formazione AiFOS ICOGEI;
  • Stefano Farina: formatore qualificato AiFOS, Referente Nazionale AiFOS settore costruzioni.

 

La gestione della sicurezza negli eventi e la nuova regola tecnica verticale

Un provvedimento molto atteso e importante per la gestione della sicurezza degli eventi è la nuova Regola Tecnica Verticale n. 15 inserita in allegato nel Decreto 22 novembre 2022 del Ministero dell’Interno recante “Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le attività di intrattenimento e di spettacolo a carattere pubblico”.

 

La pubblicazione della nuova Regola Tecnica Verticale (RTV) va ad affiancarsi (ed è alternativa) al decreto del Ministro dell’Interno 19 agosto 1996 e successive modificazioni, relativo alla “regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo” e permette un approccio progettuale meglio definito e più pragmatico, andando a superare alcune delle criticità che contraddistinguevano l’applicazione del D.M. 19 agosto 1996.

 

Si ricorda che le norme tecniche approvate si possono applicare alle attività di intrattenimento e di spettacolo a carattere pubblico, svolte al chiuso o all’aperto, di cui all’allegato I del decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151, ivi individuate con il numero 65, esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto o a quelle di nuova realizzazione.

 

I contenuti del corso e le informazioni per iscriversi

Il corso di 16 ore in presenza “La gestione della sicurezza negli eventi: il ruolo del professionista” si terrà, dunque, a Brescia il 22 e 23 giugno 2023 presso AiFOS Service in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Il corso si sviluppa attraverso due giornate formative (dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30):

  • 22 giugno 2023:
    • Normativa di riferimento
    • La nuova Regola Tecnica Verticale 15 e le sue implicazioni
    • Organigramma della Safety
    • I professionisti qualificati e le relative responsabilità
    • Esercitazione
  • 23 giugno 2023:
    • Il profilo degli utenti
    • Le fasi di pianificazione di un evento e la progettazione della sicurezza
    • Case history
    • La formazione degli operatori safety
    • Simulazioni e attività di gruppo
    • Strumenti per l’operatività (tra tecnologia e tradizione).

 

La partecipazione al corso vale come:

  • 16 ore di aggiornamento per RSPP, ASPP e Coordinatori
  • 8 ore di aggiornamento per Formatori prima area tematica e 8 ore per Formatori seconda area tematica.

Il corso è valido anche per HSE (area tecnica in materia di sicurezza sul lavoro) e Consulenti AiFOS (ambito sicurezza sul lavoro).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/la_gestione_della_sicurezza_negli_eventi

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 – [email protected][email protected]

 

 

27 aprile 2023

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Estrazione dell’Oro è Possibile Adottare Regole Green

L’estrazione dell’oro è un processo che comporta la rimozione dell’oro dalle rocce o dal sedimento, generalmente per pochi grammi di oro è necessario movimentare tonnellate di sedimenti.
Un impiego di risorse ed energia molto importante, per questo motivo nel corso del tempo si è diffuso un importante settore che si dedica al riciclo dell’oro molto meno costoso rispetto all’ estrazione dell’oro.
Uno dei primi settori del riciclo è quello che fa riferimento ad attività come questo compro oro Firenze che acquistano ro in ogni forma e condizione per poi venderlo in blocco ai banchi metalli che provvederanno a tutte quelle lavorazioni necessarie a farlo tornare come oro nuovo.
Ci sono anche altri importanti settori del riciclo che si stanno diffondendo come quello che recupera metalli ed altri materiali dai dispositivi digitali che essendo miliardi sono la nuov frontiera del riciclo.
Per quanto riguarda l’estrazione la tecnica più comune è quella a cielo aperto, in cui la roccia viene spezzata a pezzi e quindi schiacciata con prodotti chimici come il cianuro per liberare l’oro.
Un’altra tecnica è l’estrazione sotterranea, in cui le gallerie sotterranee vengono scavate e l’oro viene estratto tramite metodi meccanici o chimici.
Il processo dell’estrazione dell’oro può causare importanti danni ambientali, come l’inquinamento delle acque e la distruzione degli habitat naturali, sono necessari secoli per far tornare sicura un’area dove si sono svolte attività di estrazione.
Negli ultimi anni si sta diffondendo in alcuni paesi una maggiore attenzione alle tematiche ambientali, questo ha portato aziende anche importanti di livello globale ad autoregolamentarsi per quanto riguarda le forniture di oro da terzi.
Regole che stabiliscono di fornirsi di oro proveniente solo da riciclo o da filiere di estrazione che adottano metodi di lavorazione sicuri non solo per l’ambiente ma anche per la salute dei minatori che spesso possano venire a contatto con sostanze altamente nocive.
Nonostante ciò il problema dell’inquinamento dei siti dove si svolgono attività di estrazione dell’oro rimangono a rischio soprattutto in quei paesi dove non esistono controlli reali e per questo motivo ogni regola o protcolo può essere eluso con estrema facilità.

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Celiachia: in Italia nuove diagnosi in aumento

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  • 29 Aprile 2023

La celiachia è un disturbo autoimmune che colpisce il sistema digestivo, causando una reazione avversa al glutine presente in molti alimenti a base di cereali come il frumento, l’orzo e la segale.

In Italia, il numero di persone che ricevono una diagnosi di celiachia è in costante aumento, e questo è di conseguenza il motivo per il quale è in aumento anche il numero di esercizi commerciali che offre prodotti senza glutine ed in linea con le necessità alimentari di chi è interessato da celiachia (scopri di più su negozi e franchising di prodotti per la celiachia).

Di seguito parleremo delle cause della celiachia, i sintomi e i trattamenti disponibili per coloro che ne soffrono.

 

Cause della celiachia

La celiachia è causata da una reazione anomala del sistema immunitario al glutine.

Quando le persone affette da celiachia mangiano alimenti contenenti glutine, il loro sistema immunitario attacca erroneamente il rivestimento del loro intestino tenue. Questo può portare a diversi sintomi e complicazioni.

Non si conoscono ancora le cause esatte della celiachia. Ad ogni modo, si sa che alcuni fattori di rischio possono aumentare il rischio di sviluppare la celiachia.

Tra questi fattori di rischio ci sono la predisposizione genetica, la presenza di altri disturbi autoimmuni e l’esposizione precoce al glutine durante l’infanzia.

 

Sintomi della celiachia

I sintomi della celiachia possono variare da persona a persona e possono manifestarsi in diversi modi.

Alcune persone con celiachia non hanno sintomi evidenti, mentre altre possono sperimentare sintomi gastrointestinali come diarrea, gonfiore addominale, dolore addominale e nausea.

Altri sintomi possono includere stanchezza, anemia, eruzione cutanea, dolori articolari e crampi alle gambe.

 

Diagnosi della celiachia

La diagnosi della celiachia coinvolge una serie di test e procedure. Il medico inizierà con una valutazione dei sintomi e della storia medica del paziente.

Successivamente, potrebbe essere richiesto un test del sangue per verificare la presenza di anticorpi specifici associati alla celiachia.

Se il test del sangue risulta positivo, il medico potrebbe raccomandare una biopsia dell’intestino tenue per confermare la diagnosi.

Durante la biopsia, il medico preleverà un piccolo campione di tessuto dall’intestino tenue e lo esaminerà al microscopio per verificare la presenza di danni ai villi intestinali, che sono caratteristici della celiachia.

 

Trattamenti per la celiachia

Attualmente, il trattamento più efficace per la celiachia è una dieta priva di glutine. Ciò significa eliminare completamente il glutine dalla dieta, compresi alimenti come il pane, la pasta, i biscotti e la birra. È importante notare che anche piccole quantità di glutine possono causare danni all’intestino tenue nelle persone con celiachia.

Chiaramente, oggi esistono tanti alimenti senza glutine sul mercato, e molte ricette possono essere modificate per adattarsi a una dieta priva di glutine.

Inoltre, i produttori di alimenti stanno diventando sempre più consapevoli circa questa patologia  e stanno offrendo un numero sempre maggiore di prodotti senza glutine.

 

Conclusioni

In sintesi, la celiachia è una malattia autoimmune che sta diventando sempre più comune in Italia. Essa può causare sintomi gastrointestinali, stanchezza, anemia e altri disturbi.

La diagnosi di celiachia coinvolge una serie di test e procedure, mentre il trattamento più efficace è una dieta priva di glutine.

Se sospetti di avere la celiachia o hai sintomi che potrebbero essere correlati alla celiachia, parlane con il tuo medico. Una diagnosi precoce e un trattamento adeguato possono aiutare a prevenire complicazioni a lungo termine e migliorare la qualità della vita.

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