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12 Maggio 2021

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Cause e conseguenze dei dolori articolari

I dolori articolari sono il risultato di innumerevoli condizioni, patologiche e non. Molte volte possono essere la conseguenza di un eccessivo affaticamento o derivare addirittura da una comune influenza, mentre in altri casi si tratta del manifestarsi di patologie a carico della stessa articolazione, della struttura ossea o di tendini e legamenti presenti nell’area di interesse. Tra le cause più diffuse dei dolori alle articolazioni vi sono artrite, tendinite, traumi vari, artrosi o anche fibromalgia e molto spesso insieme a questi dolori si presentano anche arrossamento, gonfiore e rigidità muscolare.
Si tratta di un malessere dalla durata variabile e che può risultare anche transitorio, risolvendosi spontaneamente; tuttavia è necessario rivolgersi al medico curante nel caso in cui si tratti di un fastidio persistente, di intensità anomala e che arriva a provocare una notevole diminuzione della funzionalità dell’articolazione.

Che si soffra occasionalmente di dolori articolari, con annessa rigidità e ridotta mobilità, o si abbia una malattia articolare allora è importante non trascurare la situazione, ma sottoporsi invece ad un trattamento per alleviare o risolvere la condizione medica di cui si soffre. Flexum Gel Crema, acquistabile sul sito www.flexumgel.net, è una pomata appositamente studiata per il trattamento delle infiammazioni e dei dolori articolari. Questa crema vanta una composizione completamente di origine naturale ed è clinicamente testata: si tratta di un prodotto ideato per contrastare il fastidio provocato dalle malattie articolari e il suo effetto risulta immediato. Con il prolungato utilizzo di Flexum Gel intraprenderete un percorso per la cura dell’artite, alleviando il dolore nell’immediato e recuperando la mobilità delle articolazioni a lungo termine.

Cause e sintomi dei dolori articolari

Per trattare al meglio i dolori articolari è di fondamentale importanza conoscerne le cause: queste possono essere molteplici e di natura molto diversa. I dolori possono infatti essere la conseguenza di un trauma (come ad esempio distorsioni, lussazioni o fratture) oppure dipendere da un’infiammazione (come nel caso dell’artite) o da una malattia degenerativa (come l’artrosi, la quale colpisce i cuscinetti di cartilagine presenti tra le articolazioni) o neuropatica.

Tuttavia queste non sono le uniche cause dei dolori di tipo articolare: essi infatti possono dipendere anche dalla presenza di infezioni o di altre patologie (per citarne alcune vi sono gotta, ipotiroidismo, borsite o anche artrite reumatoide). Anche l’influenza, la meningite e l’osteoporosi possono provocare questo tipo di malessere ed è per questo motivo che è di estrema importanza indagarne le cause qalora non si tratti di un dolore occasionale. Certo fra le cause dei dolori articolari non bisogna dimenticare anche predisposizione genetica, mancanza di movimento e attività fisica e uno stile di vita sano e regolare.

Ma quali sono gli altri sintomi riconducibili ai dolori articolari? Come si manifesta questo disturbo? Spesso il fastidio articolare è associato a delle modificazioni della temperatura, della colorazione e della forma della zona coinvolta, la quale risulta di un colorito più roseo, oltre ad essere più gonfia e calda. Si tratta ancora di sintomi piuttosto generici e che divengono più specifici dipendentemente da ciò che li ha provocati; tra i disturbi che spesso si presentano in concomitanza ad al dolore articolare vi sono dunque rigidità della zona (e conseguente difficoltà nel movimento), intorpidimento e debolezza oppure bruciore e irritazione.

Conseguenze e rimedi dei dolori articolari

Che si tratti di un fastidio passeggero o prolungato le conseguenze sono comunque notevoli: la mobilità subisce infatti una riduzione significativa, compromettendo così la vostra vita quotidiana.
I metodi per alleviare il dolore sono molteplici e di diversa natura e in presenza di patologie gravi è necessario discuterli con il proprio medico curante, tuttavia una soluzione che agisce sia nell’immediato sia a lungo termine è l’applicazione periodica di Flexum Gel Crema, una pomata del tutto naturale che fornisce un sollievo immediato e che vi permetterà di riprendere le vostre attività quotidiane facendovi dimenticare del dolore. Al suo interno vi sono olio di eucalipto, estratto di pachiria e di arnica, i quali contengono sotanze bioattive responsabili della risposta immediata all’applicazione.

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Alessandro Benetton: l’intervista a “Nordest Economia” sull’esperienza Cortina

Chiudono in positivo i Mondiali di Sci alpino svoltisi a Cortina d’Ampezzo: Alessandro Benetton, in una recente video intervista a "Nordest Economia", ha parlato della sua esperienza in qualità di Presidente di Fondazione Cortina 2021. Le basi gettate con l’evento devono servire da slancio anche per le future Olimpiadi 2026.

Alessandro Benetton

Mondiali di Sci: l’intervista di "Nordest Economia" ad Alessandro Benetton

"I Mondiali di Cortina sono stati il primo evento che chiude in positivo: sono riusciti a coniugare la sostenibilità economica e quella ambientale, nonché a coinvolgere l’economia locale. È stato un evento che ha dato un momento di sollievo agli operatori del territorio". Così Alessandro Benetton si è espresso, in qualità di Presidente di Fondazione Cortina 2021, durante una video intervista rilasciata a "Nordest Economia". "Tutta questa variabilità che avevamo di fronte, dovuta alla situazione della pandemia, ma anche al fatto che si sono succeduti tre Governi, l’abbiamo superata attraverso il fattore entusiasmo", ha dichiarato l’imprenditore. Il grande evento ha avuto infatti successo nonostante le difficoltà legate alla pandemia e al suo decorso imprevedibile, e nonostante gli iniziali problemi causati dalle condizioni climatiche. "Speriamo di lasciare una traccia a chi organizzerà le Olimpiadi: la dimostrazione che la sostenibilità è compatibile con il successo", ha commentato Alessandro Benetton.

Alessandro Benetton: l’importanza di fare squadra

Un territorio magnifico, dalle grandi capacità nell’ambito dell’approccio all’agonismo, con ampie possibilità per quanto riguarda l’ospitalità: a queste ottime premesse però, mancava la capacità di fare squadra. "Lo sforzo maggiore come capogruppo della squadra è stato coinvolgere tutti questi elementi in un’unica direzione, in modo da trasformare i giovani del territorio in un team con lo stesso obiettivo", ha dichiarato Alessandro Benetton. "Il comune, la provincia, la regione e il mondo della politica hanno risposto bene a questa sfida". I Mondiali di Sci alpino rappresentano, di fatto, la prova generale per le Olimpiadi 2026. Alessandro Benetton ha ricordato alcuni numeri importanti durante l’intervista: il 15% degli investimenti in nuove fonti di energia è arrivato da questo evento, i Mondiali hanno aiutato il 70% delle aziende del territorio. Si tratta di una strada sulla quale è bene proseguire. Questo tipo di approccio, questo entusiasmo "deve essere il mantra anche per chi si occuperà delle future Olimpiadi", ha commentato l’imprenditore.

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Italgas, Paolo Gallo: il punto sul piano di trasformazione digitale delle reti idriche

Italgas, l’AD Paolo Gallo: in autunno il completamento del piano di digitalizzazione delle reti idriche ma il Gruppo guarda già a nuovi progetti.

Paolo Gallo

Italgas, entro l’autunno una rete idrica completamente digitalizzata: il focus dell’AD Paolo Gallo

“Da qui all’autunno completeremo l’installazione dei contatori intelligenti e a quel punto avremo una rete idrica completamente digitalizzata grazie alla presenza di una tecnologia estremamente avanzata al punto d’ingresso, lungo il tracciato e presso i clienti finali”: lo ha annunciato Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, parlando del piano di trasformazione digitale delle reti idriche attualmente in concessione. In Italia, secondo le ultime rilevazioni Istat, le perdite idriche in distribuzione ammontano al 42% del volume di acqua immesso in rete: un dato che impone una riflessione sullo stato delle infrastrutture nazionali, in molti casi soggette a invecchiamento o deterioramento. Il digitale, come ha intuito efficacemente il Gruppo guidato da Paolo Gallo, può quindi rivelarsi particolarmente utile in questa prospettiva, contribuendo a migliorare efficienza e qualità del servizio.

Reti idriche, l’AD di Italgas Paolo Gallo: puntiamo a offrire un servizio integrato ‘chiavi in mano’

Nell’ambito del piano di trasformazione digitale delle reti idriche che Italgas ha lanciato, attualmente sono due mila i “water smart meter” già installati: l’obiettivo è arrivare a quota 30mila e coprire quindi la totalità dei clienti, come ha sottolineato l’AD Paolo Gallo in diverse occasioni. I contatori smart, sfruttando la tecnologia NarrowbandIoT a ultrasuoni, permettono di risolvere una delle problematiche principali legate alle infrastrutture: “Spesso i misuratori si trovano in luoghi angusti dove la connettività è molto bassa, così siamo andati subito su questo tipo di tecnologia che ha una facilità di trasmissione superiore anche in luoghi in cui una normale sim card non riesce a comunicare agevolmente”. Il risultato è frutto di una proficua collaborazione con la società israeliana TaKaDu, realtà leader nello sviluppo di sistemi digitali “Central Event Management” per reti idriche. In contemporanea, secondo quanto previsto nel Piano Strategico 2020-2026, Italgas è al lavoro anche su una sensoristica diffusa lungo le reti cittadine. L’operazione permetterà di controllare in tempo reale il funzionamento delle infrastrutture e di intervenire rapidamente in caso di perdite. “Puntiamo a offrire un servizio integrato ‘chiavi in mano’. Per questo costruiremo un centro di controllo con TaKaDu dedicato alle reti idriche da dove potremo gestire una molteplicità di infrastrutture anche di operatori diversi”, ha spiegato l’AD Paolo Gallo.

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Online Fashion Talk: l’intervento dell’AD di Kiko Milano Cristina Scocchia

Online Fashion Talk: all’evento organizzato da Rcs Academy e dal "Corriere della Sera" la vision dell’AD di Kiko Milano Cristina Scocchia sul futuro del settore.

Cristina Scocchia

Dobbiamo preservare la dignità di chi perde il lavoro: il messaggio di Cristina Scocchia all’Online Fashion Talk

Prepararsi al mondo post-pandemia senza perdere tempo. È il messaggio lanciato da Cristina Scocchia, AD di Kiko Milano, intervenendo al secondo Online Fashion Talk promosso da Rcs Academy e dal "Corriere della Sera". Fondamentale secondo l’AD è accelerare sugli investimenti in innovazione di prodotti e di processi, puntare su digitalizzazione, su percorsi di formazione e di riqualificazione professionale. La pandemia ha impattato duramente nel settore: secondo le stime su 400.000 posti di lavoro, ne sono a rischio 130.000. Sussidi e assegni di disoccupazione da soli non sono sufficienti: "Nel lavoro c’è più di uno stipendio, nel lavoro c’è realizzazione, c’è soddisfazione, c’è dignità e dobbiamo preservare la dignità di chi perde il lavoro". Secondo Cristina Scocchia "l’unico modo per farlo è accelerare i percorsi di formazione e di riqualificazione professionale": in Italia, nonostante i numeri sul fronte della disoccupazione siano "molto preoccupanti", ci sono aziende "che non riescono ad assegnare 240.000 posti di lavoro perché mancano competenze tecnologiche e digitali".

Cristina Scocchia: l’importanza del merito, delle competenze e della responsabilità sociale ed ambientale

In futuro l’e-commerce è destinato a crescere ulteriormente: nei prossimi cinque anni si calcola che un terzo degli acquisti sarà effettuato attraverso canali digitali. Necessario è quindi ripensare il retail, accompagnando questa trasformazione con un cambio di passo anche nella cultura di impresa perché, come evidenziato da Cristina Scocchia, la crescita qualitativa di una azienda passa da una crescita dimensionale: "Maggiore è il capitale e maggiore è l’investimento che ti puoi permettere". Non a caso Kiko Milano ha deciso di rispondere alla pandemia investendo ulteriormente nella propria crescita e sviluppando nuovi prodotti da vendere nei 27 Paesi in cui è presente con i suoi 900 punti vendita. In questo percorso a ricoprire un ruolo sempre più importante è anche la sostenibilità: "È stato un anno difficile. Voglio sperare che il merito, l’importanza delle competenze e l’importanza della responsabilità sociale ed ambientale siano i tre valori positivi che rimangono", ha sottolineato in merito Cristina Scocchia.

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Gianfranco Battisti: insieme per la rinascita del Paese, le iniziative del Consorzio ELIS

L’impegno del Consorzio ELIS per la rinascita del Paese e i valori su cui puntare: la vision di Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane.

Gianfranco Battisti

FS Italiane: l’impegno dell’AD e DG Gianfranco Battisti e del Consorzio ELIS per la rinascita del Paese

Tracciare insieme la rotta per la rinascita del Paese. L’impegno del Consorzio ELIS e degli oltre 100 CEO che hanno scelto di aderire all’iniziativa è nelle parole di Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane: “Le conseguenze della pandemia ci hanno obbligato a cambiare paradigma, a sviluppare e riconoscere valori condivisi per il nostro modo di agire, etico e sostenibile, costruendo una società più equa, solidale, in equilibrio con l’ambiente e con il tessuto sociale circostante”. Secondo l’AD e DG del Gruppo FS Italiane al centro dovrebbero tornare le persone con le loro esigenze e necessità: una società che coniughi obiettivi economico-finanziari dell’impresa con i profili di responsabilità etica, sociale e ambientale. In quest’ottica la crisi dovrebbe quindi essere percepita “come un abilitatore per un nuovo sviluppo e progresso, un elemento di discontinuità da trasformare in opportunità per la crescita, attraverso la creazione di valore condiviso per il sistema economico, per la comunità e per i territori”. È attraverso lo “shared value”, come ricorda Gianfranco Battisti, che le imprese rafforzano la competitività del sistema Italia arrivando a generare “nuove opportunità di innovazione e successo, migliorando nello stesso tempo il benessere e le condizioni economiche e sociali della comunità”. Il compito delle organizzazioni è “di stimolare tutta la popolazione aziendale ad operare il cambio di mindset, attraverso l’ingaggio anche del middle management, utilizzando la condivisione come strumento di crescita”.

Gianfranco Battisti: responsabilità, etica, integrità, correttezza e trasparenza alla base delle scelte strategiche di FS Italiane

I valori e i pilastri portanti che per Gianfranco Battisti è necessario sostenere, sviluppare e diffondere “con passione, coraggio e consapevolezza” sono responsabilità, attenzione verso le persone, verso la cultura e l’ambiente, solidarietà, sostenibilità, inclusione e valorizzazione della diversità anche culturali. Importante poi è sostenere le famiglie attraverso politiche adeguate, supporti fattivi (finanziari, con strutture convenzionate per l’educazione dei più piccoli, con baby-sitter certificate), flessibilità di orari/luoghi. Inoltre innovazione e digitalizzazione nelle modalità di lavoro e di formazione, per garantire la massima sicurezza sia sul luogo di lavoro che in modalità smart working, monitorando l’utilizzo degli spazi e il distanziamento sociale. “I valori di responsabilità, etica, integrità, correttezza e trasparenza sono alla base delle scelte strategiche di Gruppo poiché solo la ricerca di un equilibrio tra aspetti economici, sociali e ambientali può portare a uno sviluppo solido e duraturo dell’azienda”, ha sottolineato in merito Gianfranco Battisti. FS Italiane è impegnata attivamente per il mantenimento di core operations e dei posti di lavoro nel Paese e per la riduzione dei fenomeni di povertà e disagio dei territori dove l’azienda è presente, anche in coordinamento con altri enti. Non a caso è stato riconosciuto nel 2019 al primo posto come “gruppo industriale nazionale per investimenti realizzati in Italia” e per avere contribuito al rafforzamento del Paese: “Nel 2019 abbiamo generato valore per i territori pari a 10,2 miliardi di euro, con un contributo dell’1,4% al PIL italiano. Tutto questo mettendo sempre la persona al centro di ogni scelta industriale. È questo il modello cui fare riferimento, per dare un contributo positivo allo sviluppo del Paese”.

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Banche, filiali in continuo calo e anche il bancomat è a rischio

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  • 12 Maggio 2021

Da molti anni ormai è in atto una progressiva riduzione del numero di filiali di banche in tutta Europa. Se consideriamo l’ultimo decennio, in Italia il numero di sportelli è sceso da 34mila fino a 24mila. Un taglio di un terzo, che peraltro dovrebbe continuare anche nei prossimi anni. E’ interessante fare un paragone con quello che accade nel resto d’Europa. In Italia oggi ci sono 29 filiali ogni 100mila abitanti. In Finlandia se ne sono appena 5, in Olanda 9.

La virtualizzazione delle banche

bancheAlmeno su questo trend quindi, non c’entra nulla la pandemia, perché era già abbondantemente in atto prima ancora che potessimo mia immaginare di vivere una situazione del genere. Semmai la pandemia ha agito come acceleratore di un processo già in corso, ma non come causa scatenante.

Struttura diversa

A pesare in modo forte sulla situazione è comunque il cambiamento profondo della struttura delle banche, che rivoluziona le relazioni con i clienti. Ci sono infatti tanti segnali operativi che le banche non possono non cogliere. L’avvento dell’home banking in particolare, ha quasi del tutto eliminato la necessità di recarsi in filiale per certi tipi di servizi.

In dieci anni, in Italia i clienti che operano sul proprio conto tramite sito o app sono praticamente raddoppiati, visto che erano il 18% e oggi sono il 35%. Allo stesso modo, incide anche la diffusione dei mezzi di pagamento elettronici a scapito del contante.

Un futuro senza ATM

Tutto questo potrebbe segnare il declino dei bancomat, perché per ogni cosa c’è un indicatore momentum che evidenzia la fase calante. E questo momento sembra arrivato anche per i bancomat. Oggi infatti tutto quello che si può fare con loro, si può fare anche con gli smartphone. L’unico servizio esclusivo dell’ATM resta il prelievo del contante, che però va riducendosi sempre di più. Inoltre, al di là della praticità di usare i propri device anziché recarsi agli ATM, c’è anche un aspetto ambientale da sottolineare, perché meno bancomat significa anche meno carta e meno plastica.

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Gianpietro Benedetti: lavoro e istruzione i pilastri per affrontare le rivoluzioni industriali

Gianpietro Benedetti è uno degli esperti nominati alla guida delle 8 task force messe a punto da Confindustria per organizzare i lavori del B20 Italy.

Gianpietro Benedetti

Gianpietro Benedetti: il mondo alle prese con la più grande crisi della storia

Per la prima volta dal 1999 a oggi, l’Italia presiederà il forum dei leader, dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali dei Paesi più industrializzati, meglio noto come G20. Ad occuparsi del Business Summit, che nasce nel 2010 per formulare raccomandazioni di policy inerenti al mondo delle imprese, sarà Confindustria, che per l’occasione ha istituito 8 task force incentrate sulle tematiche principali. Gianpietro Benedetti, Presidente di Gruppo Danieli, è stato nominato a capo della task force “Employment & Education”. Durante la presentazione dei lavori, iniziati ufficialmente lo scorso 21 gennaio, il numero uno dell’azienda di Buttrio ha evidenziato le difficoltà dello scenario attuale, caratterizzato dalla “più grande crisi economica e occupazionale” della storia. “Il Covid-19 – ha dichiarato il Presidente di Gruppo Danieliha avuto un impatto sproporzionato sui gruppi già svantaggiati e ha esacerbato profondamente le sfide occupazionali già presenti prima della pandemia”. È innegabile dunque che temi come occupazione e formazione saranno centrali nel rilancio dell’economia globale. E la pandemia è l’occasione per ripensare modelli e paradigmi ormai superati: “Possiamo sfruttare questa situazione – ha detto Gianpietro Benedettielaborando raccomandazioni concrete per garantire opportunità inclusive per il futuro del lavoro e preparare tutti i lavoratori alle prossime rivoluzioni industriali”.

Gianpietro Benedetti: le opportunità oltre la crisi

La storia insegna che dai momenti più bui possono nascere nuove opportunità e progresso: “La crisi – ha spiegato Gianpietro Benedettiha anche innescato una spinta all’innovazione e un senso di impegno e collaborazione condivisi tra governi, imprese e società civile. Ora è nostro dovere e ambizione trasformare i mercati del lavoro e migliorarli in modo da guidare la crescita”. Per il manager è fondamentale puntare sulla “promozione di ambienti di lavoro dinamici e flessibili”: in questo modo, il mercato del lavoro sarà in grado di “offrire diverse opportunità occupazionali e stimolare l’innovazione”. Interventi simili sono importanti anche sul fronte della formazione: “È giunto il momento di promuovere nuovi modelli di apprendimento e nuove tecnologie per migliorare l’ambiente didattico”, ha dichiarato Gianpietro Benedetti. Le sfide principali l’occupabilità dei giovani e l’emancipazione delle donne sul posto di lavoro. Sfide da affrontare con il contributo e la partecipazione di tutte le parti sociali. Solo così, conclude, sarà possibile garantire “la salute, la sicurezza e il benessere di tutti i lavoratori”.

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