Daily Archives

23 Gennaio 2019

Comunicati

Ai vertici della sommellerie italiana con ASPI

  • By
  • 23 Gennaio 2019

Vino, birra, distillati, liquori, acque minerali, birre, tè, caffè, sakè, infusi: è decisamente vasto e variegato il mondo delle bevande che i migliori sommelier sono tenuti a conoscere per saper rispondere adeguatamente alle richieste di una clientela sempre più esigente e cosmopolita. Clientela che và anche saputa accogliere, consigliare, intrattenere, con un servizio impeccabile e un preciso racconto del cibo e delle bevande.

Per questo ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana mette a disposizione i suoi migliori esperti per accompagnare sommelier e futuri sommelier all’esame internazionale ASI e a quello di abilitazione a sommelier che si svolgeranno il prossimo 4 marzo a Milano.

Considerata la vastità e la complessità delle competenze richieste a un professionista di alto profilo, ASPI ha infatti studiato un preciso iter formativo articolato in tre step: i corsi propedeutici di I e II livello consentono il conseguimento della qualifica di mastro coppiere, mentre un percorso di tutorato completa la formazione tramite l’affiancamento nella preparazione al difficile esame di abilitazione a sommelier. In particolare, la formazione “tutoring” prevede che il candidato sia seguito da un tutor, sommelier di comprovata esperienza, che ne valuta il livello di partenza ed elabora di conseguenza un piano di studio teorico e pratico ad hoc, con incontri periodici per verificare i progressi maturati. Al termine del percorso di tutorato, di solito della durata di almeno un anno, e solo previo consenso del proprio tutor, il corsista potrà presentare domanda per sostenere l’Esame di Abilitazione a Sommelier.

Tale esame si svolge annualmente in concomitanza con l’esame internazionale per Sommelier ASI – Association de la Sommellerie Internationale, ideato dal presidente di ASPI Giuseppe Vaccarini nel 2012 con l’intento di certificare la base delle specifiche conoscenze e l’eccellenza nella professione ai sommelier di tutto il mondo. Un esame, teorico e pratico, cui lo scorso anno hanno partecipato sommelier di 11 Paesi, con l’assegnazione, da parte di una commissione internazionale, di 23 diplomi ASI “oro” e 34 diplomi “argento”. Vista la complessità della prova, infatti, dal 2019 verrà introdotto, oltre ai due citati livelli, un terzo con il “bronzo”, per i sommelier che hanno poca dimestichezza con le lingue straniere. In sintesi, una certificazione la cui autorevolezza è cresciuta negli anni!

«Il diploma A.S.I. è l’unica certificazione internazionale rilasciata dall’associazione che dal 1969 rappresenta e promuove la professione del sommelier nel mondo a garanzia dell’altissimo livello di professionalità raggiunto dai suoi membri – spiega il presidente ASPI Giuseppe Vaccarini. – ASPI, unica realtà italiana membro di A.S.I., fin dalla sua fondazione lavora per offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier e perché il loro ruolo sia riconosciuto e valorizzato tanto nel nostro Belpaese quanto nel mondo».

E il supporto di ASPI non viene a mancare nemmeno ai sommelier che intendono iscriversi all’Esame per la Certificazione internazionale di ASI, per i quali organizza, a titolo gratuito, un seminario di preparazione, che si terrà a Milano il prossimo 27 febbraio 2019, dalle ore 14.00 alle ore 18.00. Gli interessati potranno inviare richiesta di partecipazione entro il 28 gennaio 2019 scrivendo a [email protected].

Per maggiori informazioni sulla formazione ASPI è possibile consultare la pagina dedicata del sito aspi.it: http://www.aspi.it/corsi-aspi/percorso-tutorato 

 

ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l’obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l’Italia dell’Association de la Sommellerie Internationale, ASI. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.

 

No Comments
Editoriali

Cosa cambia dopo la sterilizzazione: le difficoltà di integrazione con gli altri gatti

La sterilizzazione porta molti benefici, ma anche diversi cambiamenti nella vita del gatto. Il primo impatto con l’ambiente domestico dopo l’intervento, in particolare, può risultare problematico se il micio condivide il suo spazio con uno o più fratelli.

Spesso, infatti, accade che al suo ritorno a casa gli altri gatti gli si mostrino ostili e lo tengano a distanza ringhiando, soffiando o miagolando, come se non lo riconoscessero più.

Questo tipo di problema genera confusione e preoccupazione nei proprietari, soprattutto in quelli che non hanno mai vissuto una situazione di questo tipo.

Di solito, si teme che la buona convivenza tra i propri amici pelosi sia irrimediabilmente compromessa, e si è interdetti sull’atteggiamento più corretto da adottare.

Niente paura: la spiegazione è molto semplice, e riguarda il particolare stato di disagio in cui viene a trovarsi il micio appena operato.

I trattamenti medicali somministrati durante l’intervento (antibiotico, disinfettante, ecc.) lasciano tracce molto forti sul corpo del gatto, fino a coprire il suo odore naturale: per questo è normale che, al suo ritorno a casa, i compagni lo percepiscano come sconosciuto.

Anche il comportamento è un elemento determinante: il piccolo convalescente si sente debole, vulnerabile e molto irrequieto a causa degli effetti dell’anestetico.

Per questo si comporta in modo anomalo, contribuendo ad alimentare nei suoi coinquilini pelosi una sensazione di estraneità.

Questi cambiamenti nell’odore e nel comportamento, però, sono generalmente passeggeri: nel giro di 24/48 ore, le condizioni fisiche e psicologiche del gatto operato tornano gradualmente alla normalità.

Per questo, basta attendere uno o due giorni perchè i problemi di integrazione si risolvano spontaneamente.

Nell’attesa, finchè l’equilibrio non si è ristabilito, è consigliabile tenere i gatti separati, limitando il più possibile qualsiasi contatto.

Un diffusore di feromoni, in questi casi, può costituire un valido aiuto per ripristinare una condizione di armonia. In mancanza di una risoluzione spontanea, può rendersi necessario l’intervento di un veterinario esperto in problemi comportamentali.

Ulteriori informazioni >>

No Comments
News

La sostenibilità è motore di crescita: Terna, guidata da Luigi Ferraris, avvia il progetto “plastic free”

La sostenibilità rappresenta il motore di crescita per Terna: per questo motivo, la società guidata da Luigi Ferraris è pronta ad avviare il progetto “plastic free” e a potenziare la raccolta differenziata all’interno dei suoi uffici.

Luigi Ferraris

Terna: il progetto “plastic free” tra le iniziative sostenibili della società guidata da Luigi Ferraris

L’eliminazione della plastica monouso all’interno dei suoi uffici è alla base del progetto “plastic free”, un esempio di come Terna sia molto attenta alla sostenibilità come motore di crescita. La società guidata da Luigi Ferraris metterà a disposizione dei suoi dipendenti 700 bottiglie termiche in acciaio, con le iniziali di ognuno, che garantiranno in questo modo un azzeramento graduale delle quattro tonnellate di rifiuti prodotte ogni anno. 125mila bottiglie d’acqua e 125mila bicchieri di plastica verranno sostituiti dai nuovi supporti, con conseguente annullamento di una generazione di 13.500 kg di CO2 rilasciate in atmosfera. Il progetto si pone in linea con il modello concreto di economia circolare e ha la funzione di sensibilizzare i dipendenti stessi sull’importanza del rispetto dell’ambiente, ormai pericolosamente compromesso dagli effetti del climate change.

Luigi Ferraris: il Piano 2018-2022 di Terna e la raccolta differenziata

La sostenibilità è al centro anche del Piano 2018-2022 di Terna: a sottolinearlo è lo stesso AD Luigi Ferraris, il quale sostiene che “abbiamo un piano di investimenti per i prossimi 5 anni che vale 5,3 miliardi di euro, interamente per l’Italia, finalizzati ad accompagnare il processo di decarbonizzazione in atto, rafforzare la rete, renderla più resiliente rispetto ai cambiamenti climatici alle cui conseguenze assistiamo sempre più frequentemente”. Promuovere la crescita sostenibile all’esterno non può non contemplare anche un’attenzione verso l’interno e, oltre al progetto “plastic free”, Terna investirà anche sulla raccolta differenziata. I cestini per la carta, un tempo ubicati presso le singole postazioni, lasceranno spazio a un unico raccoglitore posizionato all’interno degli uffici. Saranno inoltre organizzati dei punti di raccolta in tutti i piani dell’edificio per i residui rifiuti di plastica, carta, umido e indifferenziato. L’ambiente resta il punto di riferimento per la società: rispettarlo significa creare giovamento per il futuro delle prossime generazioni.

No Comments
Comunicati News

Cambiata disposizione relativa alla cottura cibi contenuta nel 41bis: il relatore è Nicolò Zanon

Anche gli incarcerati con il 41bis “devono conservare la possibilità di accedere a piccoli gesti di normalità quotidiana, tanto più preziosi in quanto costituenti gli ultimi residui in cui può espandersi la loro libertà individuale”. Per questa ragione, la Corte Costituzionale, con relatore Nicolò Zanon, ha dichiarato incostituzionale la norma che vietava loro la cottura dei cibi

Nicolò Zanon

Nicolò Zanon relatore della sentenza che annulla un divieto vigente nell’ambito del 41bis

La normativa che impediva la cottura dei cibi era stata introdotta piuttosto recentemente, nel 2009, all’interno della più ampia legge sul regime di carcere duro, il 41bis, contenente disposizioni molto più restrittive della libertà personale rispetto al regime carcerario ordinario. Il comma 2-quater della normativa imponeva l’adozione di «tutte le necessarie misure di sicurezza volte a garantire che fosse assicurata la assoluta impossibilità per i detenuti in regime differenziato di cuocere cibi». La motivazione del divieto consisteva nell’impedire che il detenuto potesse aumentare il proprio “prestigio” criminale nella comunità carceraria, disponendo di cibi costosi da cuocere, diventando così, anche per questa via, punto di riferimento di altri detenuti. Nicolò Zanon, in qualità di relatore della sentenza, ha ribaltato il punto di vista della disposizione, ricordando innanzitutto che anche il consumo di cibi crudi ma di qualità superiore alla norma potrebbe comunque essere causa di identici problemi. E sottolineando che, in ogni caso, è “pressoché impossibile qualunque abusiva posizione di privilegio o di potere all’interno del carcere collegata alla cottura del cibo” proprio in virtù della normale applicazione delle leggi vigenti collegate al regime di carcere duro. Queste ultime infatti rendono nei fatti altamente improbabile, ove non praticamente impossibile, il sorgere di trattamenti differenti tra detenuti per quanto concerne l’alimentazione e l’utilizzo delle stesse pietanze come merce di scambio per altri favori illeciti.

Il giudice costituzionale Nicolò Zanon

Nicolò Zanon nasce all’ombra della Mole nel 1961 e consegue la laurea in Legge presso l’Università degli Studi di Torino. Dopo aver ottenuto anche il dottorato di ricerca in Diritto Comparato all’Università di Firenze, dal 1991 al 1996 è spesso all’estero, in Francia e Germania, per periodi di ricerca post-doc. Dal 1996 al 1997 è assistente presso la Corte Costituzionale in Roma e, allo stesso tempo, inizia anche a insegnare a contratto presso differenti università della Penisola. Diventa professore ordinario nel 2002, presso l’Università statale di Milano. Dal 2000 al 2010 è componente del Comitato Legislativo della Regione Lombardia, nonchè consulente della Commissione del Parlamento che si occupa di questioni regionali. Scrive, inoltre, editoriali per quotidiani di punta quali Il Sole 24 Ore, Il Giornale e Libero. Nel luglio 2010 viene nominato membro laico del CSM, ruolo che ricopre fino al settembre del 2014. Dal 18 ottobre 2014 è giudice della Corte Costituzionale, su nomina dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

No Comments
Salute e Benessere

Ventura testimonial Nomasvello per la campagna pubblicitaria 2019

La nuova testimonial Nomasvello per la campagna pubblicitaria 2019 sarà la showgirl e conduttrice televisiva Alessia Ventura.

L’ha annunciato lei stessa in un suo post Instagram qualche giorno fa: la nuova testimonial Nomasvello per la campagna pubblicitaria 2019 sarà la showgirl e conduttrice televisiva Alessia Ventura.

Al termine di una breve ma scrupolosa ricerca, la nuova testimonial è stata scelta in quanto icona di una bellezza italiana raffinata e giovane allo stesso tempo, mai volgare ma semplice nel suo look generale. Un mix che fa rientrare Alessia Ventura perfettamente nel nuovo ruolo di testimonial per il Brand Nomasvello in Italia. Qui una breve descrizione di Alessia Ventura e della sua carriera fino a oggi:

38 anni ed una carriera di venti in tv che la rende uno dei volti più amati del piccolo schermo. Alessia Ventura è riuscita a ritagliarsi uno spazio tutto suo nel mondo dello spettacolo italiano, riuscendo a catturare gli sguardi sia per la sua nota bellezza sia per la sua professionalità. Da femme fatale sulle copertine dei magazine più prestigiosi fino a conduttrice televisiva elegante e raffinata, attenta alla moda ed al look impeccabile. Non è un caso se la Ventura è stata testimonial di diversi brand di moda di successo

Come avvenuto con la testimonial precedente, l’attrice Roberta Giarrusso (alla quale va un profondo ringraziamento da parte dell’azienda per il cammino fatto insieme nel 2018) l’accordo prevede l’utilizzo e lo sfruttamento di immagine non solo per le Promo, ma anche per tutta la cartellonistica e il materiale pubblicitario istituzionale, i video per il brand, i trattamenti singoli e le apparizioni sui social, Facebook ed Instagram inclusi.

A settembre si sono tenute le sessioni di shooting fotografico, i cui primi risultati saranno visibili da gennaio con le nuove grafiche ed immagini del sitohttp://www.nomasvello.it. Verranno altresì preparate tutte le grafiche istituzionali con il volto e le immagini di Alessia Ventura.

Anche quest’anno, Nomasvello ha scelto di continuare sulla linea comunicativa alla base del successo mediatico degli ultimi anni, linea che tenderà a coniugare lusso e benessere ma alla portata di tutti, in un contesto estremamente sobrio ed elegante. Le parole-chiave rimarranno sensualità e benessere insieme alla soddisfazione di avere una pelle sana, morbida e liscia grazie alla depilazione Nomasvello.

Ufficio Stampa:
Presscom.it
0731-215278

No Comments
Comunicati

OLDEN: “RESTA” Il brano che Mogol riscrisse dall’inglese per l’Equipe 84 è ora nuovamente ripreso nella versione del cantautore umbro che lo reinterpreta in chiave “post grunge”.

Il brano che Mogol riscrisse dall’inglese per l’Equipe 84 è ora nuovamente ripreso nella versione del cantautore umbro che lo reinterpreta in chiave “post grunge”.

A fare da capofila ai nove brani che si susseguono in “A60”, il nuovo album di Olden, è “Resta”, primo singolo estratto, scritto ai tempi da Maurice Williams con il titolo “Stay”, lanciato insieme agli Zodiacs, ripreso nel 1977 da Jackson Browne e divenuto nella sua versione italiana del 1966 un brano dall’Equipe 84 con testo di Mogol.

Non é stato semplice individuare il primo singolo di questo album, ma alla fine la scelta é ricaduta su “Resta” per differenti motivi, cronologici, estetici e di contenuto.

Prima di tutto perché é un brano del 1960 e che dunque rappresenta davvero l’inizio della decade che voglio celebrare attraverso i brani di A60, il principio di un periodo irripetibile e che stiamo ricordando ancora oggi, dopo quasi sessant’anni.

In secondo luogo perché è un pezzo “beat”, che viene dagli Stati Uniti e che Mogol adattó all’italiano per gli Equipe 84 e anche questo lo rende un brano molto “sixties” che davvero assomiglia alla sua epoca, anche nel testo, così semplice e forse “ingenuo” ma forse anche per questo così rappresentativo di quegli anni.Olden

La versione che Olden fa di “Resta” é una rielaborazione, intesa come distruzione e ricostruzione, del brano che diventa una sorta di pezzo “post-grunge” ma che mantiene l’atmosfera e lo spirito originario, creando una sorta di viaggio temporale che cerca di raccontare un periodo così importante, tanto da mantenere ancora oggi viva ed intatta la sua forza.

 

GUARDA IL VIDEO SU YOUTUBE:

“A60”, in uscita il 19 novembre, contiene 9 brani scelti uno per ogni anno di quei mitici Sessanta e restano, nella sostanza, identici. Stesse parole, stesse melodie ma tra timbriche, armonizzazioni e, soprattutto interpretazioni e arrangiamenti, in questo disco, riescono a tenersi per mano e rigenerare qualità, senso e futuro delle generazioni che le hanno vissute, perché c’è stato un tempo in cui le canzoni, come le arti popolari, si vivevano.

Ad accompagnare Olden in questa ricerca di un “ascolto” perduto, ci sono un paio di complici di livello. il chitarrista Ulrich Sander, presente in un suono netto e preciso e Flavio Ferri (fondatore dei DeltaV) che ha suonato synth e tastiere oltre ad essere produttore e arrangiatore. L’album è stato presentato in anteprima durante il Premio Tenco 2018.

 

Radio date “Resta”: 23 novembre

Release album “A60”: 19 novembre

Distribuito da: Goodfellas

 

L’album é stato prodotto da Flavio Ferri (Delta V) e registrato a Barcellona (Spagna).

 

A60 CREDITS:

Prodotto e arrangiato da Flavio Ferri.

Olden: voce e chitarra acustica

Ulrich Sandner: chitarre elettriche e mandolino elettrico

Flavio Ferri: tastiere, synth, programmazione

Francesco Miceli: batteria

 

Grafica/artwork: Ana Gil

Distribuzione: Goodfellas

 

Managment/Comunicazione: CCM – Dario Zigiotto

Promoradio: L’AltopArlAnte ufficio stampa

 

BIO

OLDEN, al secolo Davide Sellari, classe 1978 è al suo quinto lavoro discografico. Nasce a Perugia, ma da anni vive a Barcellona. Cresciuto con i “favolosi anni 60”, tramandati dai “mangiacassette” di casa, a 17 anni fonda a Perugia la sua prima band, i Roarr, che poi diventeranno (con qualche cambio di formazione), gli Zonaplayd ed infine i Figli di John.

Durante questi anni sono tante le esperienze sui palchi, anche importanti (Festa del Primo Maggio a Perugia, Rock Targato Italia, Arezzo Wave, Festival di San Marino, Tim Tour). Nel gennaio del 2008 Davide decide di cambiare e di partire andando a Barcellona dove matura l’idea di costruire un progetto solista, sotto il nome di Olden e nel 2012 il primo album solista prodotto dall’etichetta catalana Daruma Records che ottiene subito ottime recensioni ed il singolo “Jim & Jane” viene trasmesso da molti network italiani, tra cui Radio 2 che, all’interno di Caterpillar darà molto spazio alla nuova proposta discografica di Olden.

Nel frattempo Davide continua a scrivere (come sempre ha fatto) ma tornando di nuovo alla sua lingua “materna”, l’italiano, pensando che sia in fondo la maniera migliore per comunicare e diffondere la propria musica.

A Barcellona Olden inizia a partecipare a dei piccoli eventi musicali organizzati dalla “comunità italiana” di Barcellona, entrando in contatto con Radio Contrabanda (unica e ultima radio libera di Barcellona) e il “connazionale” Steven Forti, organizzatore di eventi e conduttore della trasmissione “Zibaldone”, programma radiofonico in italiano “ma non solo per italiani”.

Nel 2013 viene ingaggiato per far parte del cast di uno spettacolo musicale dedicato alle “canzoni anarchiche” ed in particolare alla memoria del martire Salvador Puig Antich, un anarchico catalano tristemente famoso per essere stato l’ultimo giustiziato tramite “garrota”, nel 1974.

In “Canzoni d’Amore e d’Anarchia”, Olden duetta con Joan Isaac, canta “La canzone del maggio” di De André, “Addio Lugano bella” ed altre canzoni della tradizione anarchica europea.

Insieme ad Olden si esibiscono artisti come Juan Carlos Biondini, Vittorio De Scalzi, Beppe Voltarelli, Joan Isaac e tanti altri.

Frequenti sono nel 2014 le sue collaborazioni con Cose di Amilcare e nello stesso anno  sale sul palco del Teatro Casino di Sanremo nel corso della prima serata del Premio Tenco 2014, cantando una versione in italiano de “Nasza Klasa” di Jacek Kaczmarski.

Il 20 novembre esce il suo secondo album “Sono andato a letto presto” seguito da un tour in tutta Italia.

Il 22 ottobre 2015 esce l’EP “L’amore occidentale” seguito da un nuovo tour. Il 22 maggio é uscito il nuovo album “Ci hanno fregato tutto”, prodotto da Beta Produzioni/Marte Label e registrato presso Rokkaforte Studio (Castiglione del Lago – PG).

Il nuovo album “A60” è stato presentato al Premio Tenco 2018 in anteprima il 18 ottobre.

No Comments
Eventi

Arredamento, tecnologia e golosità: tutto sul Sigep, 40° Salone Internazionale della Gelateria, della Pasticceria, della Panificazione e del Caffè (19 al 23 gennaio 2019)

Il dolciario artigianale è un settore in continua espansione: forte di un crescente gradimento di pubblico, assiste in questi ultimi anni ad un forte incremento del business che richiede un livello di specializzazione sempre più elevato.

Per questo è nato il Sigep, la rassegna tutta dedicata al mondo della Gelateria, della Pasticceria, del Cioccolato, della Panificazione Artigianali e del Caffè. Giunto ormai alla sua quarantesima edizione, questo prestigioso Salone si estende su 129.000 mq di spazio espositivo dove trovano posto le tendenze, le anticipazioni e le ultime novità del settore.

Nei padiglioni delle cinque filiere in mostra vengono esposti tutti i prodotti e i servizi di maggiore interesse: allestimenti, impianti, attrezzature, arredi, innovazioni tecnologiche, articoli per il packaging, prodotti alimentari (materie prime, semilavorati, ingredienti vari).

Autorevole punto di riferimento per tutti gli operatori del settore, il Sigep è il polo d’attrazione dove convergono i componenti, a vario titolo, delle cinque filiere.

Vi si incontrano infatti gli esercenti, gli investitori, i distributori, le associazioni di categoria, i media e i produttori; alle aziende più prestigiose del Made in Italy, il Sigep offre inoltre uno dei migliori canali di comunicazione con il mercato.

All’offerta espositiva, la rassegna affianca un ricco ventaglio di show, eventi, competizioni e incontri volti al potenziamento del business e alla crescita professionale.

Il programma prevede, nel dettaglio:

– Sigep International Business, dedicato al business internazionale;

– Sigep Next, volto a valorizzare le innovazioni;

– Sigep Associations, polo associativo di industrie ed artigiani;

– Sigep Corporate Social Responsability, sulla responsabilità sociale d’ impresa;

– Sigep Awards, riservato alle competizioni nazionali ed internazionali;

– Sigep Academy, per la formazione professionale.

I professionisti impegnati nella realizzazione o nella ristrutturazione del proprio locale vi troveranno un’ampia proposta di allestimenti e arredi specifici per gelaterie e pasticcerie, con le ultime tendenze di design e le innovazioni tecnologiche più avanzate.

Il Salone si svolge dal 19 al 23 gennaio 2019 presso l’Expo Centre della Fiera di Rimini: per qualsiasi informazione o esigenza è possibile consultare il sito ufficiale https://www.sigep.it

Ulteriori informazioni >>

No Comments
Comunicati

MIZA MAYI: “FLOWERS” è il secondo singolo che anticipa l’album “Stages of a growing flower”

Un brano euro-pop solare ed energico racconta una storia onirica e leggendaria accolta da un’atmosfera in costante bilico fra divino e terrestre. “Flowers” porta in musica il racconto di una Dea, un tempo dedita alla distruzione e all’annullamento di tutto ciò che incontrasse sulla propria strada, ma poi smossa da un cambiamento. La creatura divina decise infatti di stravolgere la propria essenza: da quel momento in poi, ad ogni suo passo sarebbero cresciuti soltanto fiori, mai più terra bruciata. “Vorrei che i fiori sbocciassero lungo il mio cammino, non voglio più terra bruciata nella mia anima”. Il brano è stato composto da Eros Cristiani in collaborazione con Giuseppe Rotondi (in arte DrumJ Erbe) e Jessica Cochis, mentre Miza Mayi ha curato la stesura del testo.  Elemento caratteristico del brano è il riff principale che dona al pezzo una particolare freschezza – “è come sentire il vento del mare del Nord in un mattino d’autunno” – racconta l’artista. Il primo album di Myza Mayi – uscita prevista a fine 2018 – è anche il primo da solista ed autrice. Un album poliedrico, con influenze nu soul, electro pop, electric jazz, lounge, funky. “Stages of a Growing Flower”, letteralmente “stadi di crescita di un fiore”, si presenta come un concept album autobiografico. I brani contenuti nel disco rappresentano diverse attitudini emotive e si susseguono in base ad un ideale percorso di crescita interiore: dapprima resilienza poi desiderio, coraggio, delusione, nostalgia, rabbia, speranza, amore illuminato, amore cosciente, amore universale e infine leggerezza. Nonostante il susseguirsi di ostacoli da superare, l’album si conclude con una visuale positiva della vita. Diversi sono i generi musicali contenuti del disco, si passa dalle ballate romantiche, ai brani oscuri e introspettivi electro pop, sferzate di colore ed energie positive del new swing fino ad arrivare alle sonorità della deep house e l’euro pop. «La musica è la mia religione, è ciò in cui credo: un linguaggio universale che connette le persone attraverso le vibrazioni sonore. La musica è unione, condivisione. La musica è comunicazione, colore, stato d’animo. Il mio obiettivo è veicolare tali energie in modo positivo, senza giudicare, senza accusare, semplicemente trasmettere ciò che sento». Myza Mayi Tra i musicisti che hanno collaborato alla realizzazione del brano troviamo Jessica Cochis con il sax preparato che esegue il tema. Il brano è stato registrato presso Alter Music studio (Voghera), e mixato da Giuseppe Rotondi. RADIO DATE: 16 ottobre 2018 ETICHETTA: JC RecordS & EventsAltermusic BIO Nata a Kinshasa da padre italiano e madre congolese, Miza Mayi cresce assimilando naturalmente la cultura e la tradizione musicale africana. Per la sua formazione artistica ricorre allo studio della danza, della recitazione e ovviamente del canto. Inizia a scrivere le prime canzoni grazie allo studio del pianoforte jazz con il maestro Roberto Olzer. Il primo approccio attivo nei confronti del canto si orienta inizialmente verso la musica jazz, swing, blues, soul, R&B poi prosegue verso il funky, deep house, neo soul e l’improvvisazione vocale. Insieme alla sassofonista Jessica Cochis e al pianista Eros Cristiani nel 2013 fonda il trio Pinkpolkadots.  Il connubio musicale permette l’ideazione e la nascita della prima compilation Pinkpolkados vol.I nel quale il Trio si orienta su brani originali in chiave lounge, funky, new jazz e deep house. Eros e Jessica si dedicano agli arrangiamenti e alla composizione, Miza si dedica maggiormente alla scrittura di testi e melodie. Insieme ai Pinkpolkadots Miza ha potuto cantare sui palcoscenici d’Italia, Francia, Svizzera e Polonia. Come solista negli ultimi due anni ha avuto l’opportunità di esibirsi in Norvegia, Malta, Turchia, Montenegro e Giordania. Contatti e social FACEBOOK MIZA www.facebook.com/mizamayimusic INSTAGRAM www.instagram.com/mizamayiSITO UFFICIALE www.mizamayi.com Management: m.facebook.com/jcrecordsandevents/ Production: Altermusic Jc records Jc records & events Art Director www.youtube.com/channel/UCVpv9niGQYaNQ8DgDxUt28Q Altermusic label Art director Eros Cristiani www.youtube.com/channel/UCgsF86djU7MFsdPOZ1Xt7kw
No Comments
Comunicati

Le carte geografiche antiche di Cartografica Visceglia, la cultura che arreda

Da sempre, le carte geografiche antiche vengono utilizzare in vari ambiti di conoscenza per tutti gli indispensabili riferimenti di carattere storico-geografico.

Ma queste mappe hanno anche importanti caratteristiche estetiche che ne fanno splendidi complementi d’arredo per tantissimi ambienti, indipendentemente dallo stile e dalla destinazione d’uso.

Con la sua ampia proposta di carte d’epoca riprodotte direttamente dagli originali del suo prestigioso Archivio, Cartografica Visceglia ti offre la possibilità di creare effetti originali e di grande raffinatezza.

Eccoti alcuni spunti per valorizzare in un attimo qualsiasi arredamento semplicemente inserendo una o più stampe di questo tipo.

– In casa.

Nell’ambiente domestico, le carte geografiche antiche trovano la loro collocazione ideale praticamente ovunque. La camera da letto è una delle stanze nelle quali una mappa antica può davvero esprimere il meglio.

Se i mobili sono antichi o classici, ad esempio, una bella carta settecentesca del Planisfero Celeste Settentrionale risulterà romantica e molto suggestiva, soprattutto se la completerai con una cornice in arte povera; un arredo moderno e minimal, invece, si sposerà perfettamente con una carta del mondo del Cinquecento stampata direttamente su legno.

Un salotto in stile liberty acquista una luce nuova con la riproduzione a colori di una antica carta delle Isole Britanniche, meglio se incastonata in una elegante cornice in legno dorato. Creando piccoli set di tre o più mappe antiche in soggetti diversi, inoltre, potrai dare un tocco di personalità all’ingresso o al corridoio.

– In ufficio.

I set di piccole carte antiche dei continenti sono molto indicati nelle sale d’aspetto, ambienti notoriamente anonimi nei quali un elemento ricco di interesse non può che risultare un gradevole diversivo.

Nella parete di uno studio professionale o di un ufficio, invece, una grande cartina antica dell’Italia o di una particolare regione rappresenta un valore aggiunto di grande prestigio.

– In una struttura ricettiva.

Una carta geografica antica della regione nella quale si trovano l’hotel, il b&b, il ristorante o il bar, è allo stesso tempo un elemento d’arredo elegante e un invito, per gli ospiti, a visitare le zone di maggiore interesse turistico e culturale.

Scegli le dimensioni e il supporto più adeguati a seconda della collocazione: in camera d’albergo, perfetta una mappa piccola in cornice, mentre negli ambienti di ritrovo (reception, sala ristorante, sala conferenze, ecc.), sarà ideale una carta grande stampata su legno.

– In negozio.

Che una carta geografica antica sia perfetta in una libreria o in un negozio di antiquariato è scontato. Ma tantissimi altri esercizi commerciali possono diventare il contesto ideale per una mappa d’epoca: sartorie d’alta moda e cerimonia, agenzie di viaggi, gioiellerie e orologerie, agenzie immobiliari, negozi di strumenti musicali, erboristerie, artigianato tipico.

Qualsiasi sia il settore o l’arredamento, Cartografica Visceglia regala alla tua attività un tocco di preziosità e bellezza.

No Comments
Comunicati

Roberta De Gaetano “Non è vero” è il singolo d’esordio della finalista del premio Bianca d’Aponte 2018

Anticipando un album in uscita nei prossimi mesi, il brano indie-pop apre una finestra sul mondo stilistico della cantautrice siciliana.

 

«Non è vero” è il mio primo singolo, è un brano che va a toccare la sfera personale. Parla di come i rapporti con le figure che fanno parte della nostra vita, nel bene e nel male, ci lasciano qualcosa e di quanto sia complicato convivere con alcune storie che accumuliamo dentro. È’ lo sfogo di un momento in cui alcuni problemi appaiono insormontabili che mi ha portato ad ironizzare su alcuni concetti filosofici “non è vero che tutto passa se resta qui nella mia testa”, “io non ci credo quando mi dici che tutto torna se poi non torni”». Roberta De Gaetano

 

Il brano si apre con un tema che sa di oriente e meditazione, il sound ha un piglio retrò amalgamato da suoni e tastiere che rimandano alla fine degli anni ’80. È fortemente caratterizzato infatti da linee melodiche pop dirette ed incisive. Prodotto da Toti Poeta, il brano è stato registrato al RecOnBlack studio da Ottavio Leo e missato da Paolo Iafelice presso Adesiva discografica studio.

 

Il videoclip si sviluppa in una stanza “mentale” in cui oggetti e personaggi rappresentano emozioni, ricordi e pensieri che man mano appaiono numerosi generando il caos, fino ad arrivare alla consapevolezza che tutto può avere un ordine ma sarà solo temporaneo.

 

GUARDA IL VIDEO SU YOUTUBE:

 

Qui le prime date del tour:

 

26 ottobre – AVERSA – Teatro Cimarosa (Premio Bianca D’Aponte)

27 ottobre – AVERSA – Teatro Cimarosa (Premio Bianca D’Aponte)

24 novembre – PALERMO – Fabbrica102

02 dicembre – BARCELLONA P.G. – Perditempo

07 dicembre – GIOIOSA IONICA – Blue Dahlia

08 dicembre – POLICORO – Absolute Cafè

14 dicembre – ROCCALUMERA – A18

20 dicembre – RAGUSA – Prima Classe

25 dicembre – MESSINA – Retronouveau

04 gennaio – CATANIA – Mono

Radio date: 19 ottobre 2018

Etichetta: Orfeo Dischi

Testo: R. De Gaetano; Musica: R. De Gaetano, S. Poeta

 

BIO

 

Cantante e musicista, la ventottenne siciliana Roberta De Gaetano, inizia a suonare nel 2014 esibendosi in numerosi liveclub e partecipando a vari contest regionali e nazionali. Si diploma al C.E.T. Centro Europeo del Tuscolano (la scuola di Mogol) prima come interprete e successivamente come autrice di testi. Dall’incontro con Toti Poeta (cantautore e produttore siciliano) inizia a lavorare alla produzione del suo primo album. Lo scorso anno entra nella rosa dei finalisti del concorso Areasanremo. Si è da poco conclusa una campagna di preorder del disco sul sito Musicraiser per finanziare la realizzazione del suo primo album di prossima uscita, e sarà anticipato dalla pubblicazione del primo singolo “Non è vero” a ottobre 2018. A luglio entra a far parte degli otto finalisti del Premio Bindi, ed è stata di recente convocata tra le dieci finaliste del prestigioso Premio Bianca D’Aponte che si svolgerà ad ottobre 2018.

 

Contatti e social

 

Canale Youtube https://www.youtube.com/channel/UCbDURTFPE54cN8Vst20irRg

Facebook www.facebook.com/robertadgt/

Instagram www.instagram.com/roberta_dega/

No Comments
Senza categoria

Gioielli le bebè: i gioielli perfetti per tutte le mamme e i loro bambini

Care mamma e papà ci stiamo rivolgendo proprio a voi. Magari siete già genitori, magari manca poco all’arrivo del vostro amato bebè. Questi dettagli poco importano. Quello che conta veramente è che fra poco avrete una gemma nella vostra vita che vi cambierà completamente e in meglio. Rimarranno momenti impressi nella mente e nell’anima per sempre. E proprio perché questi ricordi dovranno essere sempre presenti nella vostra quotidiana, avete bisogno di rappresentarli in maniera costante e tenera. Ecco quindi che vi stiamo parlando dei gioielli le bebè , i gioielli perfetti per incarnare il momento della gravidanza, nascita e vita del vostro bambino. Queste magnifiche creazioni sono state fatte su misura da gioiellieri esperti per le neo-mamme, neo-papà e bambini. Se per esempio vi stà per nascere un nipotino o una nipotina, questi gioielli rappresentano il regalo perfetto che potete fare alla mamma e al piccolo. Sono regali che rimarranno per sempre impressi nella memoria per il ricordo felice al quale sono collegati. E la vostra cara nipotina potrà indossare proprio questi gioielli quando sarà più grande. Quindi mamme e papà, nonni e nonne, zii e zie e chi più ne ha più ne metta;  se volete regalare un ricordo duraturo al vostro bambino o alla vostra bambina pensate ai gioielli le bebè.

I gioielli le bebè ti accompagneranno nei tuoi nove mesi di gravidanza

State aspettando un bambino e questa è una cosa meravigliosa. Saranno i nove mesi più strani, difficili e belli della vostra vita. E per accompagnarvi in questa fase così delicata, i gioielli le bebè hanno pensato ad una linea di prodotti fatti apposta per chi, come voi, sta aspettando di dare alla luce il suo bambino. Come fare dei gioielli che sono fatti apposta per mettere in relazione la mamma e il bambino ancora nel suo grembo? I gioielli le bebè hanno pensato al senso che più lega la mamma e il suo bambino quando ancora non riescono a vedersi: l’udito. Questo perché il feto sente la voce della sua mamma e del suo papà e le riconosce sia quando nasce che per tutta la vita. Sono le uniche voci in grado di rilassare e calmare veramente l’animo del bambino e questo non cambierà mai. Ecco quindi che le bebè ha creato delle collane con sonagli che la mamma può mettersi al collo e che cadono teneramente sulla pancia in modo che il suono del sonaglio culli sia la mamma che il bambino durante la gravidanza e dopo la nascita.

Giusti per ogni occasione i gioielli le bebè saranno il regalo perfetto

Catalogare i gioielli le bebè alla gravidanza e al momento della nascita sarebbe in poche parole molto riduttivo. Questi gioielli sono stati pensati per adattarsi sia allo stile pre e neo maman, sia alla crescita del bambino. Quindi questi gioielli le bebè possono rappresentare anche un’idea originale per i primi compleanni, battesimi e varie occasioni speciali. Ci sono infatti un sacco di diversi prodotti: dai braccialetti, agli orecchini passando per tanti ciondoli e collane; i gioielli le bebè vi offono un’ampia scelta di prodotti tra i quali potete comodamente scegliere. Dai colori, ai materiali, alle forme e ai disegni potrete vedere il vostro ideale di regalo apparire. Non perdete altro tempo! Scoprite subito tutti i dettagli per acquistare i gioielli le bebè.

No Comments