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26 Aprile 2011

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Le medicine naturali

Medicine naturali: chiariamo cosa sono.

In molti utilizzano giornalmente medicine chimici e farmaci composti in laboratorio, che hanno sì vantaggi immediati e concreti sul nostro corpo, ma presentano pur sempre (e quì ci aggiungerei l’aggettivo: preoccupanti) controindicazioni rischiose per la salute di noi stessi.

Qualcuno parla di conflitto di interessi e quant’altro, ma ciò che è chiaro è il fatto che le medicine naturali, questa forma di medicina e farmacia alternativa, è un qualcosa che non ha trovato il suo giusto spazio nelle cure usuali della società dei nostri tempi.

Esempi di medicine naturali sono giustappunto piante, fiori e quant’altro: possiamo citare la rosa canina, pianta ricca di vitamina c e fonte di prezioso equilibrio; oppure l’aloè, fonte di prezioso rinfresco per cose come il nostro alito.

Insomma, di medicine naturali c’è ne sono tante e sarebbe giusto che ognuna occupasse un posto di rilievo nella medicina ordinaria.

Quindi cos’è la medicina alternativa?

Wikipedia di seguito ci da una precisa definizione:

Nella cultura occidentale il controverso termine medicina alternativa è qualsiasi pratica che non ricade nell’alveo della medicina scientifica convenzionale[2] o la cui efficacia non è stata dimostrata[3]. Il termine si contrappone alla medicina basata su prove di efficacia e include una variegata serie di pratiche talché non è possibile parlare di medicina alternativa tout court ma di una serie di pratiche diverse e non omogenee[1][4]

Nonostante la non omogeneità di tali pratiche, il termine è stato criticato anche da quegli scettici che ritengono le pratiche di medicina alternativa ingannevoli, [5] Richard Dawkins ha affermato che non esiste la medicina alternativa, esiste solo una medicina che funziona e una che non funziona[6]

Il National Center for Complementary and Alternative Medicine (NCCAM) statunitense cita alcuni esempi di medicina alternativa: naturopatia,chiropratica, fitoterapia, ayurveda, yoga, ipnosi, agopuntura, omeopatia, medicina tradizionale cinese e altre[7].

Queste pratiche sono spesso raggruppate sotto il termine di medicina complementare,[8][9][10] e si parla di medicine alternative e complementari (CAM). Alcuni ricercatori nell’ambito della medicina alternativa rifiutano questa categorizzazione preferendo enfatizzare i differenti approcci delle diverse pratiche sebbene il termine CAM sia diventato ormai lo standard[11][12].

Le medicine alternative hanno diversa genesi: incorporano la medicina tradizionale, rimedi aneddotici, credenze spirituali o si fondano su nuovi approcci che si presumono terapeutici[13]

Le affermazioni di efficacia dei sostenitori delle medicine alternative sono generalmente non accettate dalla comunità scientifica, per la mancanza di prove a sostegno circa l’efficacia e la non pericolosità dei trattamenti. Nel momento in cui le ricerche scientifiche consentono di misurare l’efficacia del trattamento alternativo, questo esce dall’alveo della medicina alternativa per confluire nell’alveo della medicina scientifica[14][15]

Nel 1998 una review sistematica concluse che circa il 13% dei pazienti malati di tumore usano qualche forma di medicina alternativa.[16]

Il termine medicina complementare è per lo più usato per descrivere quelle pratiche che sono usate in congiunzione o come complemento di terapie tradizionali. Analogamente, si parla di medicina integrativa per quella medicina che usa sia pratiche tradizionale che alternative.

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Medicine naturali: la rosa canina

Medicine naturali: scopriamo insieme cos’è la rosa canina e quali sono i suoi vantaggi medici.

Molte piante, molti fiori e frutti talvolta risultano come un prezioso “gioiello” per la nostra salute. Oltre alla medicina usuale, diciamo così, esiste una medicina che prosegue su strade e metodologie procedurali più alternative: stiamo parlando ovviamente della medicina naturale, una medicina che si serve di quanto offerto dalla natura.

Come mai questa lunga premessa? Perchè volevo farvi capire l’importanza della rosa canina, un essenziale elemento della corrente della medicina naturale odierna.

La rosa canina è secondo definizione la pianta dell’equilibrio. Sempre secondo i canoni della medicina alternativa per eccellenza, giustappunto la medicina naturale, la rosa canina è sorgente naturale di un’importante vitamina, la vitamina C.

Secondo le leggende, invece, la rosa canina è frutto della passione dell’antico Dio Bacco, dio dell’esuberanza e del vino.

Questo l’estratto scientifico di Wikipedia circa la rosa canina: “La forma biologica di questa pianta è NP – nano-fanerofita, cioè pianta legnosa con gemme svernanti poste tra i 30 cm e i 2 metri dal suolo.
È un arbusto spinoso, alto 100 – 300 cm, con fusti legnosi glabri, spesso arcuati e pendenti, e radici profonde.
Le spine rosse sono robuste, arcuate, a base allungata e compressa lateralmente. Le foglie, caduche, sono composte da 5-7 foglioline di 9-25 x 13-40 mm, ovali o ellittiche, con 17-22 denti sul margine. Hanno stipole lanceolate di 3 x 15 mm. I fiori, singoli o a 2-3, hanno un diametro di 4-7 cm e sono poco profumati. Hanno un peduncolo di 20-25 mm e sono generalmente superati dalle foglie. I sepali laciniati, lunghi da 15 a 18 mm, dopo la fioritura si piegano all’indietro e cadono in breve tempo. La corolla è formata grandi petali bilobi, rosati soprattutto sui lobi, di 19-25 x 20-25 mm. Gli stili, lanosi e allungati, sono fusi insieme in una colonnina cilindrica.
La rosa canina fiorisce da maggio a luglio.
I suoi frutti (di 1-2 cm) carnosi e colorati di un rosso vivace (cinorroidi) raggiungono la maturazione nel tardo autunno.”

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Medicine naturali: i fiori di Bach

Medicine naturali: ecco cosa sono i fiori di Bach.

Prima di introdurre, e, di conseguenza, di dibattere e parlare ampiamente circa questa questione (sulla quale in molti hanno dato e detto la propria opinione), vorrei chiarire giustappunto “l’alone dialettico” che si è creato attorno a quello che è diventato quasi che un fenomeno.

I fiori di Bach nascono come una medicina naturale: in molti vedono in queste fantomatiche medicine naturali un qualcosa di quasi trascendente. C’è da dire che, una volta sentite dare queste affermazioni dalle varie genti, occorre che chiarite a queste ultime il fatto che i fiori di Bach sono soltando una forma di medicina alternativa (in questo caso una forma di medicina alternativa basata sulla floriterapia, ossia, come suggerisce lo stesso termine, basata su una cura di fiori), disciplina medicana inventata dal britannico Edward Bach.

Questa la definizione di Wikipedia:

Bach sosteneva, al riguardo, la necessità che tale forma di terapia dovesse essere semplice e accessibile a tutti, in quanto secondo lui chiunque avrebbe le potenzialità e le sensibilità necessarie per effettuare autodiagnosi e autopratica. Sosteneva inoltre che la terapia dovesse avere carattere preventivo e scevra di effetti collaterali.

Alla base della floriterapia di Bach è il principio secondo il quale nella cura di una persona, devono essere prese in considerazione principalmente la prevenzione e la conoscenza dei disturbi psicologici, i quali determinerebbero la sintomatologia. Il singolo fiore, a detta di Bach, curerebbe il disturbo psicologico che ha causato o potrebbe causare un certo malessere fisico. Dietro ogni disturbo fisico ci sarebbe, secondo i sostenitori del metodo, quello che viene chiamato “fiume di energia”, originato a livello psicologico (come nel caso della rabbia, che viene scaricata in modi e zone del corpo differenti); pertanto, ad ogni disturbo psicosomatico, provocato dallo sfogo della cosiddetta “energia”, corrisponderebbe, a monte, un ben preciso disturbo emotivo.

Sulla base di tali principi sono stati distinti 38 “tipi comportamentali” di base, ai quali corrisponderebbero 37 fiori e un’acqua di fonte, la cui “energia”, secondo tali ipotesi scientificamente indimostrate, sarebbero in grado di curare l’organismo.

Ripetute ed approfondite ricerche mediche e scientifiche non hanno però dimostrato alcun effetto terapeutico dei “Fiori di Bach”, se non quello autosuggestivo, definito “effetto placebo”.[1][2][3][4]

Secondo i sostenitori, i rimedi floreali scoperti da Bach rilascerebbero nell’acqua, se opportunamente trattati, la loro presunta “energia” o “memoria”.

Il concetto di presunta “memoria dell’acqua” non è però mai stato dimostrato sperimentalmente, e non è riconosciuto dalla scienza.

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“Il segreto di Luca” di Robertino Valentini disponibile on line e nelle librerie Feltrinelli

“Il segreto di Luca” di Robertino Valentini, romanzo segnalato tra i libri più belli disponibili sul sito ilmiolibro.it può essere acquistato on line sulle pagine del portale e in tutti i negozi laFeltrinelli. Il romanzo dello scrittore leccese racconta la storia di una famiglia dell’Italia meridionale dalle aspirazioni borghesi durante il decennio 1960-1970. Un racconto introspettivo tra sogni, incubi, illusioni, vizi e virtù, di una società vista attraverso gli
occhi del piccolo Luca, il  bambino protagonista del romanzo.

Il libro dello scrittore Robertino Valentini sta riscuotendo un buon successo di pubblico ed è possibile acquistarlo sia on line che nelle tradizionali librerie. Acquistare il libro “Il segreto di Luca” tramite internet è semplice e sicuro: basta visitare il sito www.ilmiolibro.it, inserire il titolo del libro nel campo di ricerca e cliccare su “Aggiungi al carrello”. Per acquistare il libro in libreria, invece, basta recarsi presso uno degli store la Feltrinelli ed effettuare un ordine di richiesta.

Robertino Valentini torna con un  romanzo bello e interessante dopo l’esordio letterario “La tana del polpo” pubblicato per la Maremmi Editori Firenze. Nel nuovo libro “Il segreto di Luca” lo scrittore leccese lancia una provocazione che invita a riflettere sulla nostra società.

Per acquistare il libro: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=449007

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Tempo di vacanze: falle fruttare frequentando un corso Callan

Manca poco alle vacanze estive e perché non far fruttare questo periodo frequentando un corso di inglese? Ma non un semplice corso, un corso Callan. Il Metodo CallanTM insegna l’inglese in un quarto del tempo normalmente necessario per l’apprendimento della lingua.

La Callan School, la quarta scuola più antica di Londra, con sede nella centralissima Oxford Street, offre una serie di corsi di inglese, fra i più efficienti al mondo.

Il metodo di insegnamento utilizzato, chiamato Metodo Diretto, ha come vantaggio principale la rapidità di apprendimento. Punto uno: imparare la lingua nel paese in cui si parla. Punto due: partire sempre, anche per chi già conosce l’inglese, dalla prima pagina del Libro Uno. Solo così si riesce a entrare nella lingua e a pensare in inglese. Durante le lezioni inoltre lo studente è sollecitato dall’insegnante con una raffica di domande a cui ognuno a turno devono dare risposta, in modo istintivo, pronunciando le stesse parole dell’insegnante.

Il metodo si basa infatti sul concetto che per imparare una lingua bisogna acquisire un riflesso condizionato, ossia sviluppare un riflesso veloce… senza pensare. Non bisogna pensare, un riflesso linguistico parte dalla bocca, non dal cervello. Chi studia una lingua deve imparare a parlare e a capire senza pensare. Un riflesso rapido può essere raggiunto solo con una ripetizione meccanica.

Il Metodo Callan ha dimostrato nel corso del tempo la sua efficacia. Basti pensare che per ottenere il diploma di inglese Cambridge First Certificate con questo metodo sono necessarie solo 200 ore, rispetto alle solite 350 ore necessarie allo studente medio. Inoltre la Callan School vanta una percentuale di promossi al Cambridge First Certificate e ad esami di Inglese all’Università del 95% contro una media internazionale del 70%. Il metodo è applicato anche ai bambini e i risultati sono ottimi.

Infine, non da poco, molti sono stati i personaggi importanti che hanno frequentato questa famosa scuola… tra i tanti citiamo il premio Nobel Garcia Marquez, e tuttora molte società internazionali usano questo metodo per insegnare l’inglese ai loro dipendenti.

Insomma… vuoi imparare l’inglese, meglio un corso Callan! Fatti non parole!

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Sconti parrucchieri Napoli

E’ un periodo di crisi e anche una semplice, banale e veloce messa in piega ti sembra un lusso? Non temere… qui trovi la soluzione! Poinx ti offre parrucchieri a Napoli a prezzi superscontati.
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PoinX, é capace di offrire prodotti e servizi locali a prezzi più che vantaggiosi in quanto sfrutta il meccanismo dei gruppi di acquisto, cioè garantisce ai parrucchieri un numero minimo di acquisti ottenendo così sconti che vanno dal 50% fino al 90%.
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E’ lo stesso commerciante che propone un’offerta che riguarda la sua attività e che preveda uno sconto di almeno il 50% su un servizio o un prodotto.
Questa sua offerta diventa l’affare del giorno nella città di appartenenza (le città in cui è presente Poinx coprono tutto il territorio italiano!).
PoinX incassa per il commerciante il denaro dai clienti interessati e bonifica a lui direttamente l’ammontare concordato.
Come fare per ricevere tutte le offerte che Poinx pubblica ogni giorno nella tua città? Semplice, basta iscriversi gratuitamente sul sito Poinx Napoli, registrarsi, scegliere l’invio della newsletter per la propria città e ricevere così ogni giorno le migliori offerte su Milano.
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Enel: investire su progetti innovativi per produrre energia a basso costo

Rinnovabili, gas e carbone pulito. Sono queste le fonti su cui l’Enel punterà nei prossimi anni, se dovremo rinunciare al contributo del nucleare. Nel piano 2011-2015 il gruppo aveva previsto in Italia investimenti preliminari per il ritorno all’energia dall’atomo pari a circa 300 milioni. A oggi ne sono stati investiti solo pochi milioni: l’arresto del piano nucleare ha quindi un peso trascurabile sul piano industriale di Enel.

Ben più consistente è l’investimento previsto per aumentare in Italia la produzione di elettricità da fonti rinnovabili e da centrali a carbone. Nel 2010 Enel ha prodotto elettricità nel nostro Paese con un mix ben diversificato: il 41,5%, infatti, deriva da fonti rinnovanili (34,4% idroelettrico, 7,1% tra geotermico, eolico, solare e biomasse), il 34,1% da carbone, il 21,6% da gas usato in impianti a ciclo combinato ad alta efficienza e 2,8% da gas e olio usato in cicli semplici. Poco meno dell’energia prodotta dalle centrali del gruppo in Italia è quindi del tutto priva di qualunque tipo di emissioni.

“Anche se continuasse la moratoria, esistono molte tecnologie disponibili a cui ricorrere: oltre a sviluppare ulteriormente tutte le fonti rinnovabili, e a diversificare le fonti di approvvigionamento di gas, cercheremo di portare avanti progetti innovativi per produrre energia a basso costo con il carbone”, aveva osservato l’amministratore delegato Fulvio Conti, prima ancora della presentazione dell’emendamento che ha archiviato il programma nucleare italiano.

Per Enel, il primo obiettivo è quello di proseguire nella conversione da olio a carbone della centrale di Porto Tolle (in fase autorizzativa pressochè completata) e in prospettiva avviare quella della centrale di Rossano Calabro (Catanzaro). Per la centrale di Poerto Tolle (Rovigo), è previsto un investimento di 2,5 miliardi in cinque anni. Inoltre, uno dei tre gruppi sarà dotata della tecnologia CCS (Carbon capture and storage) per la cattura e il sequestro dell’anidride carbonica,  attualmente in fase di sperimentazione a Brindisi. Sarà la prima applicazione su scala industriale di questa tecnologia in Italia e tra le prime al mondo. Il problema del carbone, infatti, non è tanto nelle emissioni a impatto ambientale locale, per ridurle, infatti, si usano caldaie ultramoderne ad altissima efficienza, denitrificatori, desolforatori e filtri per le polveri, quanto nella quantità di CO2 prodotta. “Abbiamo la tecnologia per rendere il carbone pulito, non dannoso per la salute e per l’ambiente”, aveva spiegato ancora Conti. Un mix ben equilibrato di fonti, composto da rinnovabili, gas e carbone pulito permetterà all’Italia, anche in assenza di nucleare, di migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento di materie prime energetiche, producendo energia a costi ragionevoli, nel pieno rispetto dell’ambiente.

Carbone pulito quindi, ma anche rinnovabili: nel quadriennio al 2015 Enel Green Power, che di recente ha completato un impianto idroelettrico a Bardonecchia, due centrali geotermiche in Toscana a Radicondoli e Chiusdino e uno fotovoltaico a Deruta, investirà due miliardi di euro in Italia.

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Vacanza studio 2011 Roccaraso – St. George’s Institute

St. George’s Institute scuola di lingue a Roma, in zona Nomentano, offre ai ragazzi con età dai 7 ai 16 anni una vacanza con corso full immersion in lingua inglese a 2 ore da Roma nella località di Roccaraso.

L’esperienza è stata ideata per creare un’opportunità totalmente unica di apprendimento della lingua, permettendo ai ragazzi di sperimentare un contatto diretto con insegnanti madrelingua, presenti in ogni momento della giornata e della notte. St. George’s Institute rilascerà anche un attestato di partecipazione alla fine dell’esperienza.

I ragazzi potranno usufruire delle strutture del Park Hotel Il Poggio, struttura ideale per la realizzazione di questo progetto perché è immerso nella tranquillità di un paesaggio di 40.000 mq, naturale e incontaminato. Inoltre è adatto per i ragazzi perché offre spazi verdi, aree strutturate per giocare, campi da calcetto, basket e pallavolo. 
I ragazzi potranno così migliorare la lingua inglese in un ambiente sereno, sicuro e confortevole.

Perché aspettare? Per maggiori informazioni e per partecipare visita il sito web del St. George’s Institute al seguente indirizzo: Vacanze Studio 2011.

Fonte della notizia: http://www.romainfoline.it/News/22.4.2011_2110.htm

St George’s Institute è a Roma nel quartiere Nomentano.
La scuola organizza corsi di inglese, francese, tedesco, spagnolo, arabo, cinese e infine italiano per stranieri.

St George’s Institute

P.zza Regina Margherita n.4 – 00161 Roma
Tel. 06 97841205

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OLIMPIA SPLENDID PRESENTA LA GAMMA ELLISSE: I PORTATILI DALLE GRANDI PRESTAZIONI

Olimpia Splendid, azienda specializzata leader nei mercati della Climatizzazione, Riscaldamento, Trattamento dell’aria e dei Sistemi idronici, presenta Ellisse Green ed Elisse HP.

Disegnata da Dario Tanfoglio, la Gamma Ellisse di Olimpia Splendid è stata progettata con l’ausilio dei più moderni strumenti di simulazione fluidodinamica e termodinamica, utilizzando una camera di prova nella quale è stata mappata la distribuzione della temperatura dell’aria, così da affinare differenti soluzioni tecnologiche e selezionare quella ottimale per la perfetta distribuzione dell’aria. L’aria fredda non investe direttamente gli occupanti della stanza, ma il getto molto alto e profondo arriva ad un’altezza di più di 4 metri e a più di 3 metri di ampiezza creando una temperatura ambiente più uniforme. Ellisse permette così di essere avvolti da una dolce brezza che ricade come una sottile pioggia di benessere sulle persone presenti nella stanza creando un comfort straordinario.

Tutti i modelli della Gamma Ellisse scaricano automaticamente la condensa nebulizzata verso l’esterno così da non rendere necessaria la presenza di una tanica per la raccolta dell’acqua.

Ellisse Green è un portatile che garantisce un’alta efficienza e bassi consumi, con un rapporto resa in affreddamento/consumi tra i migliori del mercato. Ellisse Green è pensato e sviluppato per soddisfare le esigenze dei clienti più sensibili e interessati ai consumi contenuti.

Ellisse HP è il climatizzatore a doppia funzionalità, caldo e freddo,  da usare 12 mesi all’anno: d’estate rinfresca mentre nelle stagioni intermedie, grazie alla pompa di calore, è un valido aiuto al riscaldamento tradizionale. Ellisse HP, attraverso l’inversione del ciclo, è infatti in grado di sviluppare ben 2,4 Kw di potenza in riscaldamento.

Per ulteriori informazioni:

Olimpia Splendid

www.olimpiasplendid.it

Tel: 0522 22601

[email protected]

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E3 Electronic Entertainment Expo 2011 data

La fiera videoludica più grande al mondo torna per farci sognare, stiamo parlando della Entertainment Software Association, più comunemente chiamata e conosciuta come E3, in questa fiera che si tiene annualmente a Los Angeles, siamo venuti a conoscenza delle più grandi esperienze videoludiche di sempre, partendo dagli anni passati non possiamo non citare la presentazione di Halo: Combat Evolved presentato da Steve Jobs all’ E3 del 1999, in seguito per una serie di avvenimenti Halo è passato sotto la mano di Microsoft, nel recente passato siamo venuti a conoscenza di progetti che sfiorano la fantascienza come il progetto Natal, inizialmente conosciuto con questo nome, ma oggi lo conosciamo come Kinect!

Ogni anno gli espositori di tutto il mondo si ritrovano per far sognare i videogiocatori, indicano le nuove rotte del mercato e parlano dei più segreti progetti per avvantaggiarci sulla concorrenza.

L’anno scorso Electronic Entertainment Expo, ha avuto 45600 visitatori segnando un incremento di circa 4500 visitatori rispetto l’anno passato, e quest’anno? Qual è il trend di crescita? Si aspetta un pubblico ancora più numeroso, Los Angeles è già in preallerta per l’arrivo di migliaia e migliaia di visitatori, curiosi e giornalisti da tutto il mondo, i quali cercheranno di carpire ogni possibile novità dagli oltre 300 espositori.

Quest’ anno l’ E3 si svolgerà dal 7 al 9 giugno 2011, negli anni passati abbiamo assistito a clamorosi annunci, cosa possiamo aspettarci per quest’anno?

Diamo un’occhiata al programma E3 2011 games Kojima, creatore della serie Metal Gear, ha promesso che farà due nuovi annunci, possiamo solo fare delle ipotesi su cosa si tratterà, il primo annuncio molto probabile sarà riguardo il proseguimento di Metal Gear con il nuovo titolo della serie Metal Gear 5, non si hanno notizie sul gioco e sicuramente il palco più illustre del mondo videoludico potrà darci qualche informazione, secondo annuncio, non meno importante, sarà riguardo Zone of the Enders 3, già nel passato circolavano voci sullo sviluppo e l’uscita del titolo, tutte voci infondate, quindi l’E3 potrà chiarire anche in questo caso diversi punti.

In perfetto stile “annuncio bomba” potremo assistere probabilmente al ritorno sulla scena mondiale di Hitman 5, l’agente 47 è stato per troppo tempo abbandonato, per la precisione sono cinque anni di cui non si hanno più sue notizie, sul forum ufficiale del titolo è stata pubblicata una sola immagine del nuovo gioco, quindi non ci resta che attendere giugno.

Per quando riguarda le console fisse presenti all’E3 2011, girano in rete numerosi rumors che vedono l’annuncio più o meno immediato della Nintendo Wii 2, la nuova console avrà il compito di tener il passo di Xbox 360 e Playstation 3, per forza di cosa dovrà nuovamente aggiornarsi, è vero che l’abito non fa il monaco e Nintendo non ha mai puntato sulla grafica, ma forse è giunto il momento di cambiare mentalità e creare una console per giochi in alta definizione.

Siamo sicuri di una cosa, Nintendo farà splendere la sua nuova console Nintendo 3DS, facendo annunci di vari giochi che andranno ad ampliare il per ora ridotto parco giochi della nuova console. Non ci resta che attendere il 7 giugno per tornare a sognare e vivere nel fantastico mondo dei videogiochi!

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Test genetici e riproduzione

Cresce l’uso dei test genetici come importante prevenzione di malattie genetiche anche gravi come come la talassemia e la fibrosi cistica, la situazione in Italia, dove sono ancora solo in parte a carico del sistema sanitario nazionale.

L’uso dei test genetici è in crescita, lo stesso Segretariato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di iniziare programmi di screening sulla popolazione per la prevenzione di malattie genetiche.  In Italia i test genetici non sono obbligatori, ma è comunque possibile effettuarli anche se solo in parte sono a carico del sistema sanitario nazionale. Questi test sono in grado di prevenire gran parte di malattie ereditarie, come ad esempio la talassemia e la fibrosi cistica. Non escludono al 100% il rischio di trasmissioni di malattie come sordità o ritardo mentale, ma lo riducono a percentuali bassissime. Nelle strutture pubbliche i risultati di questi test si possono avere nel giro di qualche mese. Nelle strutture private in circa 15-20 giorni, con un costo che si aggira tra i 120 e i 150 euro ad analisi. Queste possono sostituire in parte, per questo tipo di patologie, le rischiose analisi pre-impianto sull’embrione (utilizzate spesso nella fecondazione assistita) che possono danneggiarlo o addirittura distruggerlo.

Leggi l’articolo originale per esteso: Test genetici, come proteggere i futuri figli da malattie ereditarie

Fonte della notizia: http://www.romainfoline.it/News/26.4.2011_2116.htm

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Le “ATMOSFERE” di Elisabetta Pieroni in mostra alle Sale Nicolini di Varese.

Si intitolerà “ATMOSFERE” la prossima personale di Elisabetta Pieroni, artista impegnata da alcuni anni in una ricerca personalissima in ambito ceramico, che ha scelto di dare voce alla propria espressività creativa intraprendendo un percorso autonomo, necessariamente moderno, sempre e comunque nel solco e nel rispetto di una tradizione artigianale antica.
L’esposizione, patrocinata dal Comune di Varese, presenterà i lavori più recenti, sculture e altorilievi raffiguranti paesaggi idilliaci e dimensioni oniriche, figure antropomorfe e animali fantastici, alberi maestosi e città immaginarie che sembrano appartenere ad un fiabesco medioevo, e mostrerà un aspetto ancora poco conosciuto della intensa attività della giovane ceramista: la sua attenzione per il design. Vasi e lampade in ceramica, vere e proprie sculture luminose, sottolineano un infaticabile sperimentalismo tecnico, stilistico e materico, presentando interessanti motivi di continuità con la produzione propriamente artistica. Nella poetica di Elisabetta Pieroni, anche l’oggetto di uso comune può farsi portatore di messaggi universali ed esistenziali, se impreziosito da quegli elementi simbolici tanto cari all’autrice. Il repertorio iconografico personale che ha elaborato in questi anni, ricco di riferimenti alla cultura cristiana, recentemente si è arricchito di elementi nuovi che rimandano alla cura degli affetti familiari, all’amore coniugale, alla comunicazione tra le persone; elementi immediatamente riconoscibili e, proprio per questo, dotati di uno straordinario potere evocativo, da cui traspare la volontà di rapportare l’esistenza individuale ad un ordine superiore, mettendo in luce i valori spirituali che guidano l’Uomo verso la propria realizzazione.

“ATMOSFERE”
Mostra d’arte di Elisabetta Pieroni
a cura di Emanuela Rindi
Dal 30 aprile all’ 8 maggio 2011
Inaugurazione: Sabato 30 aprile, ore 17.00

Sale Nicolini
Via Nicolini, 2 – VARESE

Orari:
Da lunedì a venerdì: 17.00 – 19.00
Sabato: 15.30 – 19.00
Domenica: 10.30-12.30 ; 15.30-19.00
INGRESSO LIBERO
Per informazioni: 349 28 32 988

Sito personale dell’artista:
www.elisabettapieroni.it

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La struttura d’acciaio del futuro

Il mondo dell’industria navale rimane sconosciuto ai più: ovvero ai non addetti ai lavori e ai non appassionati. Tutti sappiamo ammirare le navi che galleggiano indolenti attraccate al molo delle cittadine marine o fluviali ripensando ai versi baudelairiani: Quelle belle e grandi navi, impercettibilmente cullate, sulle acque tranquille,quelle navi robuste, dall’aria sfaccendata e nostalgica,non ci dicono forse, in una lingua muta: quando partiremo per la felicità?

Le aziende che si occupano di inox nautica questa domanda se la fanno spesso. E sarebbero decisamente più felici se molti di noi optassero per acquistare un’imbarcazione, aumentando così i loro fatturati. Ma anche se non possediamo una barca, la progettazione carpenteria e la sua costruzione sono processi che possono catturare il nostro fascino. Per esempio, avete mai visto costruire una carena? Si tratta della parte immersa dello scafo che si trova, quindi, al di sotto della linea di galleggiamento. Sembra la pancia di una balena, se non che è spesso costruita con acciaio inox. La parte fondamentale della nave risulta pertanto di struttura acciaio inossidabile, per evitare le naturali corrosioni che hanno luogo quando un materiale rimane spesso immerso in acqua.

Per costruire navi e imbarcazioni, fino a duecento anni fa non c’erano dubbi: si usava il legno, oggi l’acciaio è diventato invece il signore nel settore. Ma perché non può essere utilizzato il semplice ferro e si necessita invece di chiamare in causa una lega inossidabile? Il ferro allo stato di metallo puro non è idoneo per l’impiego a bordo. L’acciaio è molto più solido in quanto è una soluzione solida di atomi di carbonio in una matrice di atomi di ferro e la sua resistenza è incomparabilmente più alta rispetto a quest’ultimo.

Ma ovviamente il settore dell’industria in cui l’acciaio è maggiormente utilizzato non è quello nautico, bensì quello delle autovetture. Le automobili sono dotate di strutture in acciaio, ma ora c’è chi anche sostiene che l’auto del futuro sarà di polipropilene. I pannelli e le portiere delle nostre auto non saranno più d’acciaio ma di questo materiale in versione espansa, leggero e resistente che attualmente viene impiegato soprattutto nel settore degli imballaggi. Se verrà utilizzato per costruire i telai delle autovetture sarà possibile risparmiare miliardi di litri di carburante ogni anno. In attesa di questa, come di tante altre, innovazioni in cantiere che non sempre giungono al consumatore finale, possiamo definire l’acciaio un materiale essenziale all’industria automobilistica. Certo che per ora, lavoratori nel settore della carpenteria dei metalli sono molto ricercati e nessuno prende sul serio l’ avvento massiccio del polipropilene. Una funzione, comunque, rimane saldamente riservata all’acciaio anche nel prossimo futuro, quella di costituire le strutture dei grattacieli che sono in acciaio e tali rimarranno, per la gioia e la sicurezza a tutti coloro che ci abitano e ci lavorano.

Insomma, gli esperti della lavorazione dei metalli sostengono che l’acciaio per un bel po’ continuerà a fare parte della nostra vita, e questo si capisce anche osservando l’enorme mole di ricerca che viene compiuta intorno a questo materiale, ricerca finalizzata a scoprire sempre nuovi modi per rendere l’acciaio più efficiente ed ecocompetitivo.

Di quale nazionalità sarà il futuro dell’acciaio? Si tratta di una questione molto complessa. La Cina si prospetta un colosso come in molti alti settori,ma anche la sua sorella asiatica, l’India, non è da meno. La posta in gioco economica è molto consistente e siamo tutti con gli occhi rivolti a quel grattacielo chiamato futuro e alle sue strutture d’acciaio.

Sara Barausse – Prima Posizione Srl comunicazione impresa

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Chirurgia plastica per essere belli e vedere meglio!

Il viso da sempre è stato soggetto al desiderio di cambiamento e cure particolari atte a contrastare i segni del tempo e mantenere un aspetto giovane e vitale sempre e comunque.
Basta sfogliare i noti rotocalchi che settimanalmente vengono pubblicati per scoprire quante persone fanno abitualmente uso di questi interventi per migliorare il loro aspetto fisico e apparire sempre giovani e in perfetta forma anche ad età avanzata. Di certo l’intervento più diffuso senza ombra di dubbio è la mastoplastica additiva, o riduttiva ma in rari casi, ma molti altri sono gli interventi estetici che possono garantire ottimi risultati nella lotta contro il tempo con un risultato meno invasivo e meno individuabile da occhi inesperti. E moltissime sono le cliniche, ma anche una casa di cura privata vicino a casa o un’ ospedale neurochirurgia specializzato anche in interventi di chirurgia plastica, che offrono questi servizi, alcuni dei quali anche in day hospital per garantire un decorso post intervento all’interno delle mura domestiche e in maniera più veloce ed efficace per qualsiasi paziente. Uno di questi, che è anche uno dei trattamenti che facilmente si possono trovare in una qualsiasi casa di cura privata ma anche facente parte del sistema sanitario nazionale, è sicuramente la blefaroplastica.

Lo scopo principale della blefaroplastica è senza dubbio quello di ringiovanire l’aspetto del viso e quindi complessivamente di tutta la figura attraverso l’intervento e la riduzione della pelle in eccesso che si va a formare con gli anni in particolare nelle zone circostanti agli occhi. In particolare con la blefaroplastica si vanno a ridurre le borse che si formano sotto agli occhi, le palpebre appesantite e va a ridurre l’abbassamento del sopracciglio che può avvenire sia per cause naturali sia per trattamenti estetici danno come la depilazione dello stesso attraverso ceretta o con altri trattamenti che possono compromettere l’elasticità e la tonicità della pelle. Ovviamente è questo un intervento che va ponderato in ogni dettaglio e che va concordato anche attraverso la consultazione di uno specialista oculista, sia esso interno alla clinica oculistica in questione o sia il vostro medico di fiducia o un centro analisi cliniche. Anch’egli potrà comunque confermare come dopo un intervento del genere, nei casi in cui sia necessario, vi è un notevole miglioramento del campo visivo.

Svariate sono le cause per cui si può pensare di intervenire sul proprio viso con un intervento del genere ma sicuramente possono essere classificate in due diversi ordini di priorità: da un lato il fattore estetico che è importante in una donna quanto in un uomo, gli occhi sono punti strategici, sono il nostro filtro dell’eterno e il nostro filtro personale la loro cura e perfezione è un fattore giustificabilissimo a livello estetico quanto psicologico, il secondo ordine di motivazione può essere sicuramente quello che fa riferimento alla vista che viene ad essere interdetta dalla caduta dell’epidermide e quindi si va restringendo il campo visivo. Quest’ultimo fattore o conseguenza di agenti esterni e è chiamato ptosi palpebrale ed è un grave problema che oltre ad interrompere l’armonia e la freschezza del volto va ad interferire in maniera pesante nella vista e nella definizione del campo visivo.

La blefaroplastica è un tipo di intervento di chirurgia estetica plastica che ormai ha raggiunto livelli molto alti di tecnologia applicata che consentono di raggiungere risultati perfetti a qualsiasi livello senza lasciare segni visibili come cicatrici e altro e anche senza interferire con i lineamenti e la naturale conformazione del viso visto che si vanno a seguire e linee naturali del volto riportando nella posizione originaria e fissando i punti di intervento all’interno dell’arcata ciliare o all’interno de solco palpebrale. Un intervento tecnicamente definitivo a livello tecnico che però, con l’avanzare dell’età necessità di ritocchi inevitabili per continuare in effetti a nascondere i segni del tempo.

A cura di Martina Celegato

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Going To The Next Level: Simone Vignola apre per i Level 42!

Il prodigioso bassista campano presenta il suo nuovo album aprendo i concerti della celebre band di Mark King: tre attesissimi appuntamenti a Milano, Bologna e Roma.

Going To The Next Level:
Simone Vignola opening Level 42

28 aprile 2011
Alcatraz – Milano

29 aprile 2011
Estragon – Bologna

30 aprile 2011
Pala Atlantico – Roma

La stagione live italiana del 2011entra nel vivo con l’attesissimo ritorno dei Level 42: a trent’anni dal disco di esordio e a dieci dalla reunion la celebre formazione capitanata da Mark King torna in Italia con tre imperdibili concerti. Il 28 aprile all’Alcatraz di Milano, il 29 aprile all’Estragon di Bologna e il 30 aprile al Pala Atlantico di Roma: queste le tre tappe italiane (organizzate dalla Barley Arts) della band inglese, tornata in auge con l’ultimo album in studio Retroglide (2006) e con il cofanetto commemorativo Living It Up (2010).

I tre concerti dei Level 42, popolarissimi in tutto il mondo per il loro raffinato pop-funk, saranno aperti da una delle più entusiasmanti nuove realtà della musica italiana: Simone Vignola. Classe 1987, il bassista e compositore campano ha un curriculum invidiabile per esperienza e intensità. Attivo in diverse formazioni rock, funk e metal, dopo l’esperienza con gli Inseedia inaugura una folgorante carriera solista: nel 2008 vince l’Euro Bass Day e viene acclamato come “Miglior Bassista d’Europa under 35”; condivide il palco con Matthew Garrison, Scott Henderson, Scott Kinsey, Richard Bona, Adam Nitti, Billy Sheehan e Bobby Vega; si specializza nella tecnica del Live-Looping insegnandola in svariati masterclass europei.

Dal vivo prima dei Level 42 Simone presenterà i brani tratti dal suo nuovissimo album Going To The Next Level, di imminente pubblicazione della giapponese King Records. Anche sul palco il portentoso bassista catturerà il pubblico con un set incentrato su voce, basso e loop: un mix funky-rock-jazz fresco, sentito, ricco di groove e accattivante.

I biglietti dei tre concerti dei Level 42 con Simone Vignola Opening Act sono in vendita su TicketOne e nelle abituali prevendite segnalate sul sito della Barley Arts. Il costo dei biglietti di Milano e Roma è di 26 Euro più prev. Bologna 20 Euro più prev.

Info:

Simone Vignola:
http://www.simonevignola.com

Barley Arts:

Home Page

Ufficio Stampa Synpress44:
http://www.synpress44.com

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ClassVenues ti aiuta nella scelta della miglior location per il tuo matrimonio

Ti piacerebbe trascorrere il giorno del tuo matrimonio in una villa o in generale, una location lago di Como, in un castello ai piedi delle Dolomiti, in un’antica torre immersa nel verde, o in un incantevole casale in Toscana?
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Castelfidardo 2011: Arriva e riparte da qui il Giro d’Italia

23 giorni totali di Giro, di cui 21 di gare e 2 di riposo; 21 tappe con partenza da Torino il 7 maggio ed arrivo a Milano il 29 maggio per un totale di 3496 km: ecco il Giro d’Italia 2011.
Un evento imperdibile e da seguire in tutte le sue giornate ed in particolare nelle sue tappe significative: una cronosquadre, una cronoscalata, una cronometro individuale, 7 tappe per velocisti, una tappa con strade bianche e poi le salite e gli arrivi senza fiato.

Mercoledì 11 maggio e giovedì 12 gli appuntamenti tutti marchigiani con la tappa che parte da Tortoredo Lido e termina a Castelfidardo, il giorno dopo si riparte sempre da Castelfidardo alla volta di Ravenna.
Sarà uno spettacolo indimenticabile, un evento sportivo ma anche legato al mondo del turismo e del territorio. A Castelfidardo i ciclisti si fermeranno dunque per due giorni, in onore di questa permanenza sono state organizzate altre numerose iniziative come la notte rosa, la pedalata rosa, una mostra fotografica a cura di Redinando Piras ed una riguardante la tappa del Giro a Castelfidardo del 1961 a cura di Beniamino Bugiolacchi. Un libro sulla storia del ciclismo locale a cura di Paolo Piazzini, lo speciale annullo filatelico: un mese dedicato alla bici che si concluderà il 21-22 maggio ripristinando con gli amici dello Sporting club S’Agostino la “due giorni marchigiana” e la gara di mountain bike nella Selva.

Il Sindaco del Paese ha definito questo evento una festa per tutti, un appuntamento la cui risonanza è stata recepita ad ogni livello. L’assessore provinciale ha inoltre detto del ciclismo che è uno sport esigente e che quelle marchigiane sono due tappe importanti in un contesto altrettanto importante: il Giro d’Italia è un fenomeno anche di costume, la corsa resta ovviamente la parte fondamentale dell’evento anche se gli eventi e gli appuntamenti collaterali legati al folklore interessano un pubblico molto vasto.

Davide Cassani, il popolarissimo commentatore tecnico e il ciclista marchigiano Andrea Tonti hanno detto della tappa del 12 maggio che potrebbe rivelarsi un trabocchetto perchè lungo il percorso ci sono dei punti in cui le gambe faranno la differenza, punti in cui potrebbero partire all’attacco sia uomini di classifica che scalatori. Dall’adrenalina sotto lo striscione del traguardo del mercoledì  situato in via Donizetti all’altezza del Monumento Nazionale, alla partenza del giovedì da via XXV Aprile con un circuito che passa per il centro storico: sarà proprio questa l’ultima tappa in linea prima delle grandi montagne.

Castelfidardo, un paese in provincia di Ancona a pochi chilometri dalla Riviera Adriatica e dalla bellissima zona marittima del Monte Conero, vieni a vedere l’arrivo e la partenza delle due tappe del Giro d’Italia 2011 ed approfittane per visitare questa meravigliosa zona del centro Italia immersa in una natura ancora incontaminata, tra verdeggianti colline in cui l’agricoltura fiorente permette di produrre ad esempio ottimi vini, zona ricca di arte, cultura e di eventi e luoghi legati all’enogastronomia.

Ristoranti ed Hotel a Loreto, Porto Recanati, Numana e Sirolo, discoteche in cui passare divertenti serate all’insegna della buona musica e tanto altro ancora !!

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Intervista a Bernard Cornwell – Come scrivere un romanzo storico

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  • 26 Aprile 2011

Lo scrittore Bernard Cornwell, autore della saga di Excalibur, della trilogia sul Graal, del bellissimo romanzo Stonehenge e della lunga serie dedicata a Sharpe, ha rilasciato un’intervista esclusiva al blog Penna blu, che pubblica articoli sulla scrittura, l’editoria, i libri e fornisce risorse per scrittori emergenti e non.

L’intervista è stata condotta da Daniele Imperi, che aveva già intervistato lo stesso Cornwell alcuni anni prima, come anche gli scrittori Terry Brooks e Andrea Camilleri – e ultimamente Max Bunker – e vuole rivelare al lettore le tecniche per scrivere un romanzo storico.

Bernard Cornwell è uno scrittore prolifico, ha all’attivo oltre cinquanta romanzi, anche se in Italia sono usciti soltanto alcuni libri su Sharpe, Excalibur, Stonehenge, il Graal, Azincourt e alcuni volumi delle storie sassoni, saga non ancora conclusa. Si occupa quindi da molti anni del romanzo storico, divenuto il suo genere preferito.

Nell’intervista Bernard Cornwell parla del significato di romanzo storico, di come un autore dovrebbe porsi nei confronti della Storia e di come gestire la parte inventata, della documentazione e delle fonti a cui attingere e della convivenza fra personaggi fittizi e reali. Ne risulta un quadro chiaro del metodo di lavoro dello scrittore, che ogni autore può seguire nell’accingersi a scrivere di questo genere narrativo.

Leggi l’intervista a Bernard Cornwell sul blog Penna blu.

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Nuovi sistemi espositivi e visual communication per hotel

I nuovi espositori Geprom sono ideali per accogliere gli ospiti e rendere accessibili tutte le informazioni nelle reception di hotel e alberghi.
Particolarmente utili e studiate proprio per le specifiche esigenze di questo tipo di attività, le colonnine guidafila W-Line sono dotate di nastro GuideLine, e rappresentano uno strumento indispensabile ed espandibile per l’organizzazione di zone riservate e percorsi prestabiliti.

Tra gli espositori più richiesti, T-Classic è l’espositore monofacciale della linea totem, abbinabile a vari accessori in Plexiglas® o in metallo, dotato di crowner superiore personalizzabile. La struttura autoportante è realizzata in metallo verniciato o in acciao inox satinato ed è abbinabile a T-Book, accessorio composto da 12 pagine formato A4 bifacciale in plexiglass®, per una facile consultazione a libro.

Geprom realizza inoltre soluzioni per la segnaletica interna come indicazione del numero delle camere, segnalazione uffici, indicazioni di servizio.
Adattabili a diverse situazioni, gli espositori pubblicitari Geprom possono essere collocati all’interno di hall e reception ed essere corredati di eleganti tasche ed accessori in Plexiglas® antiurto trasparente per accogliere messaggi pubblicitari, menù, offerte vacanza e comunicazioni di servizio.
Per la comunicazione esterna, Geprom propone display luminosi per esterno come B-Totem-L, assemblati con materiali di alta qualità resistenti agli agenti atmosferici che risultano particolarmente funzionali per dare visibilità al messaggio esposto anche durante le ore notturne.

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Fabrizio Palenzona (ADR): Solidarietà a Fiumicino mense aperte per i poveri.

Domenica e lunedì mense aperte per i poveri. Quelle Caritas, dalla mensa “Giovanni Paolo II” a Colle Oppio a “Via Marsala” 109 (serale) fino a quella di Ostia e di Primavalle (in via Soria 13). L’iniziativa “Uniti per sostenere pensieri positivi” di Aeroporti di Roma.

Roma. Le mense per i poveri e i senza fissa dimora restano aperte a Pasqua e Pasquetta. Quelle Caritas, dalla mensa “Giovanni Paolo II” a Colle Oppio a “Via Marsala” 109 (serale) fino a quella di Ostia e di Primavalle (in via Soria 13). Non chiude i battenti inoltre la mensa di via Dandolo, gestita dalla Comunità di Sant’Egidio.

Solidarietà a Fiumicino. E, per la ricorrenza pasquale, la solidarietà passa anche per l’aeroporto Leonardo da Vinci con l’iniziativa “Uniti per sostenere pensieri positivi”. I numerosi passeggeri che transiteranno nello scalo romano per le vacane pasquali avranno l’opportunità di conoscere i progetti delle associazioni Onlus che aderiscono all’iniziativa. “Fino al 25 aprile – fa sapere l’Adr, Aeroporti di Roma – Action Aid, Smile Train, Tulime Onlus, associazione umanitaria “Un Grande Cuore per l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Wwf, Lega Italiana contro l’epilessia saranno presenti nei Terminal 1 e 3 con un desk presso il quale personale volontario raccoglierà fondi e illustrerà programmi e attività ai passeggeri”.

Non è la prima volta, infatti, che gli spazi del Leonardo da Vinci vengono messi a disposizione di associazioni di beneficenza. “L’opportunità di contribuire, in un periodo di grande traffico passeggeri, alla diffusione d’informazioni e alla raccolta fondi, sia per lo sviluppo della ricerca scientifica sia per il miglioramento della qualità di vita di persone meno fortunate, significa per Adr fare un breve ma significativo tratto di strada verso il progresso civile di un’umanità che non dimentica i più deboli e i più bisognosi di aiuto”.

Numeri utili. E non fanno pausa, per Pasqua e 25 Aprile, i servizi di pronto intervento e assistenza. La Guardia medica, nei due giorni festivi, è in funzione al numero 06570600 senza interruzioni. Per segnalare situazioni di disagio, è disponibile la sala operativa sociale del Comune al numero 800440022. L’assistenza notturna itinerante ai senza dimora risponde allo 064457235 (via Marsala 109). Attivi il 118 per le emergenze sanitarie, e il centralino 065510 della Croce Rossa.

Fonte (Corriere.it, Simona De Santis)

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Come Ringiovanire il Viso che Invecchia ed Eliminare Rughe, Macchie e Solchi.

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  • 26 Aprile 2011

Nel processo di invecchiamento del volto, non sono solo le rughe o le macchie od i sottili segni ad essere interessati, ma in modo inconsapevole, anche i cosiddetti volumi del volto. E cosa sono i volumi del volto?
Alla nascita, ed è sufficiente guardare un bel bimbo paffuto, il volto è ricco di “convessità”, ovvero è rotondo, con il sottocutaneo ben rappresentato, – che bello dare un pizzicotto ad un bimbo! – che, con il passar del tempo, si consuma sino a trasformare una convessità, la guancia paffuta e rotonda di un bimbo o anche di un giovane, in una guancia scavata, vuota, tipica dell’anziano.

E’ un processo inarrestabile, lento ma progressivo, che coinvolge tutti anche se in misura diversa, e che contraddistingue inesorabilmente la “Vecchiaia”. Pochi ne fanno riferimento, i più sono colpiti dalle rughe… ma tutti ne sono colpiti.

Guardiamoci intorno, quanti, superata la… antina…hanno ancora guance piene, zigomi alti e pronunciati, occhi che sovrastano le guance con l’espressione ancora viva e vivace e non confusa in un viso piatto e indifferente, ove assumono solo la forma di due …palline disperse nel buio? Ma, sembra fin troppo facile descrivere quel che la Natura prima crea e poi lascia appassire, ma è altrettanto facile trovare ed applicare i giusti rimedi.

Da che cosa è composto uno zigomo? La regione malare o zigomatica è una regione, ove la sporgenza, la prominenza, è data da osso e tessuto adiposo, e da un sottile strato muscolare che si frappone. Risulta quindi semplice ed intuitivo immaginare che per ridare il giusto volume a questa regione così importante ma così spesso dimenticata, dobbiamo ripristinare questi due elementi.

Il primo, l’osso, è formato da idrossiapatite di calcio, ovvero da una sostanza minerale, di cui abbiamo oggi l’esatta replica creata in laboratorio e peraltro approvata dalla FDA, importantissimo organismo di controllo dei farmaci, presente negli U.S.A. e la cui attenzione e severità è ben nota.

Tale materiale, che viene per lo più adoperato proprio ove c’è carenza ossea si chiama Radiesse e consente, con poche e semplici punturine, di ripristinare la carenza ossea. E per il grasso? Beh, c’è il grasso stesso, prelevato per lo più dalla regione sovrapubica, ben ricca di cellule staminali, che, con una minilipoaspirazione, viene introdotta con la tecnica del Lipofilling, utile anche in tante altre regioni del corpo, lì dove manca, sì da ricreare perfettamente la convessità del viso..

E per chi “odia” il bisturi, non vuol sentir parlare di lipoaspirazione, è troppo magro e non ritiene di aver grasso a sufficienza? Ecco allora venirci in aiuto il nostro caro e buon Acido Ialuronico, che strutturato ormai in forme chimiche diverse e, soprattutto in fluidità e consistenze differenti, può aiutarci a ripristinare i volumi del volto, lo abbiamo già detto tante volte…, con una semplice puntura, indolore, sicura e durevole nel tempo. e allora, da oggi in poi, guardiamo non solo le nostre rughe o i nostri segni, ma impariamo ad osservare i “ volumi”, deliziosa forma geometrica, che vuol dire… gioventù.

Prof. Giuseppe Sito | chirurgo estetico
Torino 011.566.0399 | Milano 02.860.321 | Napoli 081.402.042
www.giuseppesito.it

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Implantologia e Protesi dentale

Il mio dentista mi ha suggerito, durante l’ultima visita di controllo, di recarmi da uno specialista Implantologo di Roma per risolvere alcuni miei problemi di edentulismo parziale. La mancanza di alcuni denti era dovuta alla degenerazione di una gengivite, che aveva compromesso le radici nel profondo. Una volta superata l’infezione e l’infiammazione, non c’era altro da fare che utilizzare un congegno protesico in grado di ristabilire gli equilibri naturali del mio cavo orale, dalla masticazione alla fonazione, dalla respirazione alla digestione. Pensavo che la cura avrebbe necessitato di molto tempo, e già mi disperavo nel dover andare in giro in quello stato chissà per quanto ancora. Ma mi sbagliavo.

L’Implantologo ha infatti iniziato subito a tranquillizzarmi su quest’aspetto, parlandomi di moderne tecniche cliniche in grado di risolvere in breve tempo problemi anche più gravi del mio. In specifico mi indicò gli ottimi risultati che possono essere raggiunti mediante la tecnica dell’All on Four . Praticamente si tratta di utilizzare quattro precisi punti all’interno della bocca, in cui inserire i perni e le viti necessari per agganciare la protesi.

Perni e viti vanno inseriti all’interno delle ossa mascellari o mandibolari, e sono realizzati in titanio per via delle notevoli qualità osteointegrative di questo materiale. Poi mi ha mostrato qualche modello della ditta Nobelbiocare, all’avanguiardia nella fabbricazione di questi oggetti. Una volta inseriti i perni in questi quattro punti, la protesi può essere applicata immediatamente. Dunque un’unica operazione poteva risolvere il mio problema. E così fu.

Una visita per l’osservazione del problema, un’altra per prendere le impronte dentali e valutare il tipo di protesi necessaria, dopodiché l’intervento vero e proprio. Nel giro di un mese potevo già sorridere e masticare tranquillamente; la protesi risulta davvero stabile e non provoca particolari fastidi.

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IL MITO DI ORLANDO RIVIVE AL TEATRO ALL’AVOGARIA

Un monologo teatrale dedicato alla solitudine dell’artista ed al suo spesso tormentato rapporto con il pubblico e la società .

Al Teatro all’Avogaria, (Venezia, Dorsoduro 1617), da mercoledì 27 aprile a domenica 1 maggio 2011 va in scena in anteprima assoluta, “Orlando – Orlando, studio per un attore” per la regia di Stefano Pagin. (Ogni giorno alle 21.00, tranne domenica alle 17.00).

Protagonista di questo monologo, l’attore Stefano Scandaletti, noto al grande pubblico per aver interpretato Renzo nella versione televisiva dei Promessi Sposi con la regia di Francesca Archibugi, ed il brigatista Gallinari nella miniserie TV, Aldo Moro, oltre ad aver lavorato nel Pinocchio di Benigni.

Con “Orlando – Orlando” si dà voce ad una delle figure più leggendarie ed oniriche del teatro di ogni tempo che da Ariosto in poi, ha rappresentato la metafora dell’uomo combattuto tra arte e passione. Uno spettacolo che attraverso il dramma interiore della difficile relazione con la società del protagonista lancia uno sguardo sugli eventi contemporanei. Allegoria dell’amore e dell’artista, intriso di ironia ed erotismo, Orlando è una performance che sa fondere poesia, romanticismo e avventura, in un continuo rovesciamento di ruoli e prospettive.

Stefano Scandaletti;, attore teatrale e cinematografico, debutta con Daniele Luchetti nella pellicola “I Piccoli Maestri” e prosegue al cinema con Mario Monicelli, è Renzo nei Promessi sposi di Francesca Archibugi, lavora con Liliana Cavani, Roberto Benigni, Carlo Mazzacurati. A teatro viene diretto da Antonio Calenda, Luca De Fusco, Pier Luigi Pizzi, Luis Pasqual, Stefano Pagin. Come regista riceve il primo premio al Festival di Bellaria “Anteprima per il Cinema Indipendente Italiano” per il cortometraggio “Giovedì”.

Stefano Pagin, regista veneziano, tra le sue regie firma: Le Massere di C. Goldoni, La distruzione di Kreshev di I. B. Singer, Horae Canonicae di W. Auden per la Collins Production di Londra. La Venexiana, La buona madre di C. Goldoni per la Biennale di Venezia – Festival Internazionale di Teatro 2006.

L’Associazione Teatro a l’Avogaria, nasce nel 1969 dalla passione e dalla tenacia di Giovanni Poli, già fondatore del Teatro Universitario di Venezia, Cà Foscari, e dagli esordi si pone come laboratorio di ricerca che coniuga un metodo d’improvvisazione teatrale tra la Commedia dell’Arte e le Teorie dell’Avanguardia. In quarant’anni di attività ha prodotto oltre sessanta spettacoli tra cui la “Commedia degli Zanni” rappresentata con successo sui più importanti palcoscenici internazionali. Riconosciuta come uno dei centri di formazione professionale di riferimento nel Triveneto, ogni anno organizza corsi, dedicati ad appassionati e professionisti, su discipline quali recitazione, Commedia dell’Arte, dizione, storia del teatro, canto, tecnica dell’interpretazione.

Orari spettacolo: da mercoledì 27 a sabato 30 aprile ore 21.00, domenica 1 maggio ore 17.00

Lo spettacolo su prenotazione telefonica ai numeri
0410991967-0415206130-335372889
Info: http://www.teatro-avogaria.it/

Ufficio Stampa: Sabino Cirulli Tel. 349 2165175
Mail: [email protected]

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Autodesk Channel Summit 2012: Raise expectations!

Milano, 26 aprile 2011 — “Raise expectations” è stato il filo conduttore del Channel Summit 2012 per i partner Autodesk che si è tenuto il 7 aprile scorso a Milano.
Obiettivo dell’incontro, coordinato da Emanuel Arnaboldi – Country Channel Sales Manager Autodesk Italia – è stato quello di illustrare ai 120 rivenditori e distributori presenti per l’occasione i risultati raggiunti, le nuove sfide per il futuro e le strategie messe a punto per il nuovo anno.

Arnaboldi ha dato il via all’evento ringraziando i partner per i successi raggiunti nell’anno fiscale 2011, che ha registrato una crescita di Autodesk Italia del 13.5%, con soddisfacenti risultati in tutti i mercati e un buon bilanciamento tra Subscription e prodotti.
L’azienda ha, inoltre, ribadito il proprio impegno nel supportare la crescita del Canale attraverso una serie di iniziative, che hanno già riscosso un significativo successo. Innanzitutto, Autodesk continuerà ad investire sulla formazione con il nuovo programma di training Route 66 per rivenditori certificati Autodesk: si tratta di molteplici seminari che si svolgeranno nel corso di ogni trimestre e saranno dedicati a diverse tematiche, fra cui marketing, comunicazione, vendite, prevendite. Autodesk non farà mancare il proprio supporto al Canale anche attraverso l’iniziativa “Growth Funds”, che punta a incentivare i partner ad assumere nuove figure sales a supporto delle vendite.

Continua, inoltre, la collaborazione col leader europeo del finanziamento BNP Paribas Lease Group per agevolare l’accesso dei professionisti del settore industriale, dell’architettura, dell’edilizia e dell’entertainment alle nuove tecnologie di modellazione e ingegneria 2D e 3D. In un contesto economico particolarmente complesso come quello attuale, per facilitare l’acquisto di software, hardware e servizi, Autodesk e BNP Paribas Lease Group collaborano per offrire a tutti i propri attuali o futuri clienti una soluzione finanziaria nuova e competitiva che rappresenta un’importante alternativa al credito classico e all’autofinanziamento. Tra i vantaggi dell’accordo, la capacità di coordinare le richieste di finanziamento al 100% online, la tempestività nell’evasione delle pratiche, la possibilità di accedere più agevolmente alle tecnologie necessarie grazie a soluzioni di finanziamento personalizzate, la distribuzione su più anni del costo relativo alle soluzioni acquistate (Ulteriori informazioni alla pagina web: http://www.autodesk.it/finanziamento).
“I primi paesi a usufruire dell’accordo – ha chiarito Emanuel Arnaboldi – sono stati Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. Con le soluzioni offerte da BNP Paribas Lease Group, i rivenditori certificati Autodesk sono in grado di fornire ai loro clienti soluzioni complete di hardware, software e servizi, senza che essi debbano incorrere in problemi di liquidità. In questo modo si agevola l’accesso alle tecnologie Autodesk, oltre a sostenere attivamente la rete dei rivenditori nello sviluppo e nella gestione della loro attività”.

Durante l’incontro, Emanuel Arnaboldi ha annunciato anche l’introduzione di un nuovo livello di partnership all’interno dell’Autodesk Partner Program, al fine di misurare il lavoro dei partner per premiare quelli meritevoli. Ai tre livelli di partnership tradizionali – Gold, Silver e Bronze – si aggiunge ora il Platinum, che sarà assegnato ai partner che dimostreranno le più approfondite competenze tecniche, i migliori servizi di supporto e formazione, il conseguimento di tutte le certificazioni necessarie e i più alti standard qualitativi in termini di soddisfazione dei clienti.

Il Channel Summit 2012 è stata anche l’occasione per presentare al Canale i rilasci 2012 di tutti i software di casa Autodesk e per lanciare la nuova famiglia di Suite per la progettazione 2D e 3D, che riuniscono in convenienti pacchetti gruppi di prodotti complementari dedicati all’edilizia, alle infrastrutture, all’industria manifatturiera e al visual design, per offrire agli utenti un valido supporto nella gestione di dati, processi e flussi di lavoro.

“Le nuove Suite Autodesk sono state pensate per portare avanti il nostro obiettivo di rendere sempre più semplice l’accesso alle più evolute tecnologie di progettazione” – ha spiegato Emanuel Arnaboldi, Country Channel Sales Manager Autodesk Italia. “Questa serie di Suite supporta in modo completo i workflow di progettazione aiutando i nostri clienti a sfruttare al meglio le tecnologie di visualizzazione e simulazione e a far propri il prima possibile alcuni processi di lavoro innovativi come il Building Information Modeling, il Digital Prototyping e il Digital Entertainment Creation. Investire in innovazione è più semplice se hai alle spalle un team affidabile e Autodesk può fare affidamento su di un’ottima squadra, forte e capace, costituita dai propri rivenditori e distributori al servizio del cliente”.

Per continuare ad essere innovativi e fronteggiare le sfide di mercato presenti e future Autodesk non solo punta allo sviluppo di prodotti ogni anno più competitivi, ma si impegna anche a supportare le future generazioni di progettisti, attraverso specifiche risorse didattiche e programmi di formazione per le scuole di tutto il mondo al fine di incoraggiare i giovani talenti nel loro percorso di crescita professionale, offrendo l’opportunità di sperimentare gratuitamente i propri strumenti di progettazione all’avanguardia (www.autodesk.it/education).

Informazioni su Autodesk
Autodesk, Inc., è leader mondiale nella fornitura di software di progettazione e intrattenimento 3D. Clienti del settore edilizio, industriale, delle infrastrutture, dei mezzi di comunicazione e dello spettacolo – fra cui agli ultimi 15 vincitori degli Academy Award per gli effetti speciali – adottano i software Autodesk per progettare, visualizzare e simulare le loro idee prima di metterle in pratica. Sin dall’introduzione di AutoCAD nel 1982, Autodesk continua a sviluppare il più ampio portafoglio di software all’avanguardia per il mercato globale. Per ulteriori informazioni su Autodesk, visitare il sito www.autodesk.it.

Autodesk e AutoCAD sono marchi registrati o marchi di Autodesk, Inc., e/o delle sue sussidiarie e/o affiliate negli Stati Uniti e/o altre nazioni. Academy Award è un marchio registrato della Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Tutti gli altri nomi, nomi di prodotto o marchi appartengono ai loro rispettivi proprietari. Autodesk si riserva il diritto di modificare le offerte di prodotti e servizi, le specifiche e il prezzo in qualsiasi momento senza preavviso, e declina ogni responsabilità per errori tipografici o grafici contenuti nel presente documento.
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L’ALPE DI LUSIA PER GLI “SCALATORI” IN MTB. VAL DI FASSA BIKE SI METTE IN “CIRCUITO”

Volano le iscrizioni per la Polartec Val di Fassa Bike 2011

La salita del Lusia inserita nella “Classifica dello Scalatore”

La gara si correrà come tradizione a settembre

Ancora un po’ di giorni per approfittare della proposta Trentino MTB

Per gli amanti dello sci e della neve, Moena in Val di Fassa è un vero paradiso. Quando poi arriva l’estate, sci e racchette finiscono in soffitta per un po’, e la mountain bike la fa da padrona. Su queste premesse, l’ASD Val di Fassa Sport Events nel 2008 ha dato vita alla “Val di Fassa Bike”, un’appassionante sfida in fuori strada su e giù per le Dolomiti fassane, che quest’anno salirà nuovamente in sella domenica 11 settembre prossimo.

Testimonial d’eccezione di questa quarta edizione sarà il biker azzurro e trentino Martino Fruet, portacolori de L’Arcobaleno Carraro Team, che questa gara la conosce bene in ogni suo dettaglio.

Altre novità di rilievo della “Polartec Val di Fassa Bike” sono le partnerships con il prestigioso marchio tecnico Polartec e con l’agenzia Bike&More.

I percorsi di gara saranno anche quest’anno tre, e rispetto all’edizione 2010 non subiranno variazioni di rilievo. Giudice supremo sarà ancora una volta l’Alpe di Lusia, la “grande montagna” da scalare subito dopo l’uscita da Moena, ma solo per le varianti Marathon (64,2 km con un dislivello di 2.760 metri) e Classic (49 km e 2.106 metri di dislivello). Ai concorrenti dello Short (33,4 km con dsl di 957 metri) verrà risparmiato il Lusia, ma il percorso non sarà certo meno stimolante e divertente.

La popolarità e l’ottima reputazione della Polartec Val di Fassa Bike sono testimoniate anche dal fatto che la manifestazione di fine estate in terra trentina fa parte di alcuni tra i più noti circuiti nazionali delle ruote grasse. L’edizione 2011 è inclusa nel Prestigio, è penultima prova del Marathon Tour FCI, fa parte del Nobili MTB, del Garda Challenge e del fi’zi:k, ed è inserita in Trentino MTB, il challenge in provincia di Trento che propone sette gare da maggio ad ottobre, in altrettante località di spessore quando si parla di mtb.

Valle di Daone, Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, Parco dei Lessini, Val di Fiemme, Valsugana e Val di Non, sono le altre destinazioni di Trentino MTB, che da quest’ultima prenderà il via il prossimo 15 maggio. Le iscrizioni cumulative alle sette prove di Trentino MTB 2011 chiuderanno lunedì 9 maggio alle 18,00 e fino ad allora si potrà usufruire della vantaggiosa tariffa di 155 € anziché 182 €. (vedi: www.trentinomtb.com).

Agli “abbonati”, inoltre, sarà riservata la speciale “Classifica dello Scalatore”, stilata valutando le performances lungo la salita clou di ciascuna tappa. Per quanto riguarda la Polartec Val di Fassa Bike, il tratto “dello scalatore” sarà l’impennata iniziale che da Moena porta in Località Le Cune, in vetta al Lusia, a 2.206 metri di altitudine. Stiamo parlando del tratto indubbiamente più impegnativo di questa gara, ma che in definitiva esalta il vero carattere dell’essere biker.

Le prime centinaia di metri in uscita dal centro fassano sono di riscaldamento, per prendere un po’ di confidenza con la gara, e anticipano un primo strappo di circa 1 km che prevede pendenze importanti fin ad oltre il 20%. Dal secondo chilometro in poi, le percentuali salgono anche al 30% e raramente scendono al di sotto del 10%, per un tratto che complessivamente misura 7,2 km, quasi totalmente in sterrato e con 1.035 metri totali di dislivello da digerire. Nel frattempo, a dispetto dei mesi che dividono dall’evento, le iscrizioni della Polartec Val di Fassa Bike stanno letteralmente volando.

Nel 2010 la gara fassana assegnò i titoli di campioni italiani marathon, e furono Johnny Cattaneo ed Eva Lechner a vestire il tricolore e ad aggiungere i propri nomi a quelli di Alexey Medvedev, Leonardo Paez ed Elena Giacomuzzi, vincitori dei due anni precedenti.

Le iscrizioni alla Polartec Val di Fassa Bike 2011 sono aperte e sul sito www.valdifassabike.it si possono già trovare tutte le indicazioni del caso. Le quote sono di 30 Euro per chi sceglie il Marathon o il Classic, e di 25 Euro per coloro che optano per la variante “corta”.

Nella giornata di vigilia del 10 settembre, la vicina Soraga ospiterà i giovani specialisti della mtb per la Val di Fassa Bike Boys. Sei categorie di bikers in erba saranno suddivisi secondo l’età – fino a 16 anni – e correranno ruota contro ruota lungo un circuito da compiere più volte.

Info: www.valdifassabike.it

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L’ARRAMPICATA SPORTIVA ABBRACCIA ARCO. IL COUNTDOWN SI FA SEMPRE PIÚ STRETTO

A luglio l’IFSC Climbing World Championship di Arco (TN)

Nello scorso fine settimana tanti turisti in parete e in città

Circa 60 nazioni già prenotate al Climbing Stadium

Boom di iscrizioni immediato per il 1° Paraclimbing World Championship

Arco, in Trentino, ospiterà l’IFSC Climbing World Championship il prossimo luglio (15-24), ma il primo “bagno” nel climbing la località dell’Alto Garda l’ha già fatto in queste vacanze pasquali. Complice anche il tempo favorevole, tutta la zona a nord del lago di Garda ha registrato un vero e proprio pienone turistico e, per quanto riguarda Arco in particolare, a popolare vie e negozi sono stati soprattutto gli appassionati di sport outdoor.

Ad accogliere gli sportivi di tutta Europa, ed in particolare i tanti climbers, ci ha pensato una cittadina di Arco degnamente agghindata come capitale dell’arrampicata, con Viale Segantini pieno di loghi del prossimo IFSC Climbing World Championship e Piazza III Novembre in versione countdown dell’evento, grazie al contatore dei giorni esposto in bella vista nel piazzale.

Durante questo fine settimana “lungo”, Arco ha fatto le prove generali come ombelico del climbing, ed ha visto in particolare una presa d’assalto delle pareti naturali da parte di tanti appassionati, che hanno animato con un continuo via vai tutte le aree adibite all’arrampicata outdoor. Bilancio estremamente positivo, dunque, per il turismo pasquale, una vetrina internazionale non indifferente per Arco e per il suo nuovo Stadio, nel pieno dei lavori in questo periodo e con realizzazione definitiva prevista per fine giugno.

Certo è che, anche senza questo “antipasto” vacanziero, l’evento dell’IFSC Climbing World Championship è di per sé un appuntamento imperdibile per tutti gli sportivi, tant’è che sono già circa 60 le nazioni che hanno prenotato la propria partecipazione, schierando in prima linea gli atleti più promettenti delle rispettive “rose”. Quello che fa ancor più notizia è l’adesione massiccia già raccolta dal 1° IFSC Paraclimbing World Championship, evento al suo debutto iridato e fiore all’occhiello di Arco 2011. All’apertura delle iscrizioni era stata prevista, per il solo evento mondiale dedicato agli atleti diversamente abili, una partecipazione di circa 50 climbers, una soglia che i fatti sembrano in realtà voler superare ampiamente. In questi giorni, infatti, nell’ufficio di Albino Marchi e del suo staff organizzatore sono arrivati circa 40 nominativi di atleti che chiedono di essere in parete il prossimo luglio, un numero di tutto rispetto soprattutto perché raccolto nel giro di poche ore e da due singole nazioni. Se la media di atleti iscritti dovesse continuare su questo standard anche per la restante decina di Paesi previsti al via, è chiaro che anche le più rosee previsioni del comitato saranno bell’e superate, per un esordio del Paraclimbing mondiale davvero col “botto”.

“Siamo davvero soddisfatti delle risposte positive arrivate per il 1° IFSC Paraclimbing World Championship”, ha spiegato il presidente del comitato organizzatore, Albino Marchi, “questo significa che la spinta innovativa impressa da Arco sta avendo dei riscontri concreti a livello internazionale, e questo è certamente un elemento importante sia a livello sportivo sia a livello locale, cioè turistico e sociale”.

Tanta soddisfazione anche per il procedere della filiera organizzativa, perché “i lavori per lo stadio sono a buon punto, ora passando vicino ai cantieri si possono verificare anche visivamente i progressi. Grazie all’IFSC Climbing World Championship, Arco avrà finalmente una struttura sportiva attrezzata con tutti i servizi e i supporti necessari, utile non solo per le gare internazionali, ma anche per i turisti, i ragazzi delle scuole e per tutta la comunità. In generale, sono molto soddisfatto di come procede l’organizzazione dell’evento, ed oltre all’aspetto sportivo sarà curato anche quello locale, con tante feste e serate in programma durante tutto il periodo dei Campionati Mondiali”.

In effetti, il programma approntato dal comitato Arco 2011 è davvero ricco e prevede iniziative originali e ampiamente diversificate tra loro. Nelle serate “ad uso e consumo” di tutto il pubblico, sportivi e non, saranno proposti intrattenimenti musicali di vario tipo, fra cui anche un’originale festa folk “a cinque cerchi”, all’insegna di musiche e spettacoli legati alle culture dei cinque continenti. Senza dubbio, quella di Arco sarà davvero un’estate “mondiale”.

Info: www.arco2011.it

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Soluzioni anti crisi: vacanze ad Ischia nei migliori Bed and Breakfast!

Un nuovo modo per vivere le vacanze: scegliere un B&B ad Ischia, località esclusiva ma ricca di soluzioni per tutte le tasche

Ripartire dal territorio: questa la ricetta che, per rispondere alla crisi e per non perdere in presenze, hanno individuato gli operatori turistici ischitani. E cosa c’è di meglio che proporre tanti nuovi servizi legati ai bed and breakfast, vero fiore all’occhiello di una tradizione che si declina perfettamente nella contemporaneità? Per questo motivo, nasce www.bbischia.it  un portale web, interamente dedicato ai Bed and breakfast dell’isola partenopea.

BBischia.it si propone come il luogo virtuale (ma neanche troppo) in cui recarsi per ottenere tutte le informazioni necessarie a prenotare il proprio soggiorno in un b&b ad Ischia.
Ricco di funzionalità semplici da usare e accessibili ad ogni tipologia di utente, il sito può vantare un servizio di assistenza gratuito che risponde al numero 081 388 308 99 .

Gratuitamente e senza impegno, basterà un colpo di telefono per essere messi in contatto con un operatore esperto, il quale saprà indicare la migliore struttura in cui trascorrere le proprie vacanze, usufruendo di tariffe scontate e promozionali.

Con l’estate alle porte, aumenta la voglia di vacanza ma, come sempre accade negli ultimi anni, la caccia all’offerta risulta essere faticosa e snervante. Riuscire a spuntare il miglior rapporto qualità prezzo non è sempre facile: ottimi, quindi, i siti web come quello dedicato ai bed and breakfast a Ischia, che si propongono di colmare il gap tra strutture e clienti, indicando un sogno a prezzi accessibili.
Ricchi di fascino mediterraneo e nati per accogliere il cliente con tutto il calore dell’ospitalità isolana, i bed and breakfast ischitani si mettono in rete, scegliendo di sfruttare la pervasività di internet per raggiungere gli utenti: ancora una volta dimostrando di essere il perfetto trait d’union tra passato e presente.
 

Pubblicazione professionale comunicati stampa internet
Comunicati-Stampa.com / Pivari.com
fabrizio (at) pivari.com

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I 9 Lidi Ravennati

Ravenna fa parte dei comuni dell’Emilia Romagna e avendo più 160 mila abitanti è la città più popolosa della Romagna.

Grazie alle grandi dimensioni del suo territorio conta ben nove differenti spiagge sul suo territorio, chiamate Lidi dove sono collocati gli Hotel Lidi Ravennati sparsi in tutta la costa.

I Lidi ravennati, situati a circa 10 chilometri dal centro cittadino, sono tutti differenti l’uno dall’altro e per distinguerli hanno adottato nomi differenti che sono, partendo da quello più a Nord: Casal Borsetti, Marina Romea, Porto Corsini, Marina di Ravenna(il più esteso e famoso), Punta Marina, Lido Adriano, Lido di Dante, Lido di Classe e infine Lido di Savio.

Oltre a Marina di Ravenna è molto conosciuto Lido di Classe, grazie alla sua stazione ferroviaria, uno dei principali mezzi utilizzati dai turisti per raggiungere Mirabilandia, il parco divertimento più famoso della regione, conosciuto a livello internazionale.

Raggiungere Ravenna e i Lidi Ravennati è possibile anche se si soggiorna in uno dei molti Alberghi Rimini o in uno dei numerosi e lussuosi Hotel 3 stelle Rimini sparsi su tutta la Riviera, più vicini ad altri parchi divertimento quali Italia in Miniatura, Aquafan, Fiabilandia e tanti altri ancora.

Oltre alla suddivisione in nomi, i Lidi Ravennati vengono anche divisi in due gruppi per poter essere meglio individuati: i Lidi Nord( Casal Borsetti, Marina Romea e Porto Corsini) e i Lidi Sud(Marina di Ravenna, Punta Marina Terme, Lido Adriano, Lido di Dante, Lido di Classe e Lido di Savio).

I Lidi Ravennati sono un’ambita meta turistica sia per stranieri che per italiani, scelti soprattutto dalle famiglie e da i ragazzi che cercano un posto tranquillo dove potersi divertire.

Le strutture alberghiere sparse in tutto il territorio offrono una vantaggiosa offerta turistica a livello di costi e tariffe nonchè di trattamenti in modo da soddisfare chiunque abbia il desiderio di trascorre al mare le proprie ferie estive.

Oltre alla famosa Mirabilandia chi viene in vacanza qui può praticare qualsiasi tipo di sport, andare in discoteca o nei pub sulla spiaggia, nonché dedicarsi allo shopping perdendosi tra i molti bazar e negozietti sparsi sul territorio.

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Tecnologie contemporanee con radici antiche

In fondo non abbiamo idea di cosa significhi vivere senza luce elettrica, ce l’abbiamo sempre avuta, salvo durante i black out o quando ci avventuriamo in vacanze campeggio armati di torcia, che comunque ci fornisce luce. Ma ci sono tutta una serie di altre innovazioni che fanno parte della nostra esistenza quotidiana che non destano nessun stupore in noi. Hanno sempre fatto parte della nostra vita, come potremmo notarle?

Più si studia la storia più sembra che i popoli del passato abbiano inventato prototipi rudimentali delle nostre attuali tecnologie. Da alcuni studi storiografici, per esempio, sembra che i Fenici già utilizzassero tecniche sofisticate di tessitura e di tintura. Infatti, i Fenici sono storicamente famosi per la scoperta e l’utilizzo della porpora, una specie di pigmento rosso estratto da molluschi. Nelle aree in cui i Fenici erano soliti commerciare sono state rilevate quantità di merci commerciate con supposta produzione in serie, il ché fa pensare che questo popolo già conoscesse alcune tecniche serigrafiche. Certo che per arrivare alla progettazione e realizzazione delle prime macchine serigrafiche documentabili dobbiamo attendere i primi del ‘900.

La tecnica serigrafica prevede che si realizzino immagini su qualsiasi materiale tramite l’utilizzo di un tessuto, che originariamente era di seta (da qui il termine serigrafia). Il processo prevede che si depositi dell’inchiostro su un supporto attraverso le aree libere dzl tessuto, in modo che sul supporto venga a formarsi l’immagine progettata.

Al giorno d’oggi la serigrafia è una tecnica utilizzata sia a livella artigianale, industriale che artistico. In ambito commerciale è usata principalmente per stampare immagini su tessuti di seta,, cappelli, sciarpe ceramica, vetro, carta, metalli, legno, materie plastiche, cd e dvd.

Ma l’ultima frontiera della stampa, soprattutto della stampa veloce si può dire siano le macchine da stampa flessografiche. Queste ultime sono necessarie per la stampa delle etichette che ormai fanno parte di quasi ogni oggetto che popola la nostra esistenza. La stampa flexo è utilizzata principalmente per la stampa di imballaggi, e quindi nelle macchine packaging, anche se da diversi anni ha iniziato ad essere usata anche per la stampa di quotidiani. Le macchine per imballaggio sfruttano le potenzialità di questo tipo di stampa. La matrice, che è flessibile come dice il nome flexo, viene avvolta ad un cilindro che viene ricoperto di inchiostro. Dopo di ché esso rilascia la stampa sul supporto tramite pressione. Tramite questo processo è possibile stampare su vari materiali e, in particolar modo, risulta efficace per la stampa su cartoni ondulati e su superfici ruvide, come per esempio gli imballaggi. Le taglierineribobinatricisono ovviamente parte dei macchinari necessari alla produzione di etichette per imballaggio e imballaggi veri e propri.

Insomma, dai Fenici fino a noi, se ne è fatta di strada! La tecnologia avanza e così la capacità degli esseri umani di realizzare prodotti sempre più vicini alla propria idea iniziale, mentre gli antichi, la maggior parte delle volte, dovevano accontentarsi di produrre artefatti abbastanza lontani dalla fantasiose idee che solcavano la loro mente. Oggi, spesso, la tecnologia ci conduce alla situazione opposta: ci permette di realizzare prodotti che, per precisione e efficacia, sorpassano la nostra pur fervida immaginazione.

Sara Barausse – Prima Posizione Srl – Search Marketing

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