Memories Of Always: il nuovo album di Franco Baggiani
Roberto Fedriga: le ‘fotografie in musica’ del cantautore bergamasco
Daniele Falasca in tour italiano con il Volo
Il 5 settembre al Teatro D’Annunzio: dopo il successo di Taormina il fisarmonicista abruzzese diventa ospite fisso nei concerti italiani del trio di giovani tenori noto in tutto il mondo. Prossime date Napoli e Marostica
TrentinoInJazz 2014: Shamanes e FaRe Jazz Big Band!
Insieme a te: il nuovo disco di Daniele Falasca
20 per Konsequenz con Girolamo De Simone, Antonello Neri e Pietro Grossi

Il Nuvolo Innamorato: il nuovo lavoro sinfonico di Oderigi Lusi in prima nazionale
AcquaTerra: il disco d’esordio di Emian PaganFolk
ST’ART: tutta un’altra musica!
Fasano Jazz 2014: 17 anni di grande musica!
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For His Wine & Chamber: il nuovo album dei ClayToRide!
Elemento H2O: il nuovo album di Chiara Rosso
Stella Polare: il nuovo libro di Claudio Sottocornola
Crisi del sacro, scuola ed educazione, recessione economica, critica alla civiltà tardo-capitalistica, questione gay: l’ultima fatica del ‘filosofo del pop’ è un saggio mémoire sulle transizioni della contemporaneità, dedicato a Giacomo Leopardi e Johnny Hallyday
The Dark Side Of The Wall: l’anti-tributo della R-Evolution Band
Sonata Islands meets Mahler: la ‘parafrasi jazz’ del Canto della Terra
Zone di Musica pubblica il nuovo album dell’ensemble trentino Sonata Islands: la rivisitazione di una delle opere più emblematiche di Gustav Mahler, esplorando tra jazz, musica colta e rock con musicisti del calibro di Achille Succi, Giovanni Falzone e Francesco Cusa
Zone di Musica
è lieta di presentare:
SONATA ISLANDS MEETS MAHLER
Sonata Islands rilegge il Lied von der Erde
Zone di Musica
6 tracce, 69 minuti
“Gustav Mahler è un compositore contaminato e impuro per eccellenza. La sua composizione si nutre di musica popolare, il suo essere musicista è quello del compositore e dell’esecutore insieme: se fosse nato 40 anni fa sarebbe senza dubbio stato un jazzista… Non a caso quello che resta l’esperimento di contaminazione più riuscito di Uri Caine è ispirato alla musica di Mahler!”. Dopo il felice tributo al patrimonio Rock in Opposition, Sonata Islands torna con un’altra ambiziosa rivisitazione: Das Lied von der Erde di Mahler, riveduto alla luce del temperamento eclettico e della natura sfuggente dell’ensemble guidato dal flautista trentino Emilio Galante.
Das Lied von der Erde (1908), intreccio di architettura sinfonica e ciclo liederistico, è la più personale partitura di Gustav Mahler (1860-1911). Composto a Dobbiaco, residenza estiva del musicista negli ultimi anni, il Lied simboleggia un congedo letterario e musicale: la fonte esotica, un antico ciclo di poesie cinesi, è la maschera dietro la quale il compositore parla di sé e dell’uomo. Un canto all’eternità, all’inconsumabile giovinezza della natura, alla contemplazione dell’eterna ciclicità della vita nella quale si mitiga anche l’angoscia.
Sonata Islands meets Mahler è una sorta di “parafrasi jazz per sestetto”: a partire dai testi messi in musica da Mahler, un dialogo immaginario – una cornice e cinque frammenti redatti dallo scrittore e musicologo Giuseppe Calliari – ripercorre le figure che via via prendono congedo da chi “si incammina verso i monti”, per fare ritorno “alla terra natale”. L’operazione conferma la disponibilità di Sonata Islands a far confluire musica colta, jazz e rock in un contesto tra avanguardia e comunicazione. Per l’occasione l’elastica formazione di Galante, ensemble “a geometria variabile” sempre aperto a collaborazioni e “diversivi”, si avvale di alcuni formidabili talenti del jazz di confine come Achille Succi, Giovanni Falzone e Francesco Cusa.
Sonata Islands:
Emilio Galante: flute, piccolo
Giovanni Falzone: trumpet
Achille Succi: clarinet, bass clarinet and alto sax
Simone Zanchini: accordeon
Stefano Senni: double bass
Francesco Cusa: drums
Info:
Sonata Islands:
www.sonataislands.com
Zone di Musica:
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Alex Carpani Band & David Jackson: concerto e clinic al Cine Teatro Fanin!
Sabato 26 ottobre a San Giovanni in Persiceto (BO) l’imperdibile concerto della band con il celebre sassofonista inglese: un tributo ai Van Der Graaf Generator fuso alla musica del giovane tastierista bolognese. Nella mattina di domenica 27 un’eccezionale clinic con il ‘Van Gogh del sassofono’
Cine Teatro Fanin
e
Comune di S. Giovanni in Persiceto (BO)
sono lieti di presentare:
ALEX CARPANI BAND
PLAYS
VAN DER GRAAF GENERATOR AND ACB’S MUSIC
WITH DAVID JACKSON
Sabato 26 ottobre 2013
ore 21:00
Cine Teatro Fanin
Piazza Garibaldi 3C
San Giovanni in Persiceto (BO)
Ingresso 12 euro,
ridotto 10 euro.
Ingresso gratuito
per chi parteciperà alla clinic di David Jackson del 27 ottobre.
Sabato 26 ottobre al Cine Teatro Fanin di S. Giovanni in Persiceto (BO) un appuntamento speciale con il grande progressive-rock di ieri e di oggi: Alex Carpani Band con il leggendario David Jackson, ex sassofonista dei Van Der Graaf Generator! E’ proprio dallo straordinario patrimonio rock lasciato dai Van Der Graaf che riparte il tastierista bolognese Alex Carpani, che in questo nuovo progetto rende omaggio al Generatore coinvolgendo uno special guest d’eccezione come Jackson, affiancandovi anche i brani migliori del proprio repertorio: “Il concerto non è un tributo ai Van der Graaf Generator, ma una rivisitazione dal nostro punto di vista, in cui la personalità di ogni musicista emerge liberamente e in cui anche David si trova a suonare quella musica in un modo nuovo e per lui molto emozionante. Non dimentichiamo, poi, che per metà concerto David suona con noi la mia musica, che acquista nuove sfumature attraverso il suo strumento”.
Il poliedrico tastierista è noto all’audience internazionale grazie ai numerosi concerti e agli album Waterline (2007) e The Sanctuary (2010), ai quali seguirà l’imminente 4 Destini: negli ultimi anni Carpani ha ottenuto l’apprezzamento della critica di tutto il mondo con un progressive-rock dinamico e sognante,
tra le melodie all’italiana e i grandi scenari rock cari a Emerson Lake & Palmer e Genesis. La sua band, nata nel 2006 e divenuta una delle formazioni di rock sinfonico più attive a livello internazionale, si è avvalsa della collaborazione di Aldo Tagliapietra e delle copertine di Paul Whitehead. Il concerto con David Jackson è il più recente progetto di Carpani, e i numerosi concerti in giro per il mondo testimoniano la qualità dell’operazione.
David Jackson non ha bisogno di presentazioni: fiatista tra i più creativi e inconfondibili della storia del rock, è stato tra i protagonisti dell’epoca prog-rock con i Van Der Graaf fino al 2005, quando è uscito dal gruppo. Soprannominato “il Van Gogh del sassofono” per la fantasia e l’inventiva, Jackson fa da special guest per la band di Carpani, impreziosendo non solo classici del Generatore come Killer, Refugees, Theme One e Darkness, ma anche i pezzi della band. Carpani dice di lui: “David Jackson è fondamentalmente un ragazzo per l’entusiasmo e l’energia che tira fuori ogni volta che saliamo sul palco. In più c’è molta spontaneità e molta leggerezza in lui, che rendono tutte le cose più semplici. Infine, la sintonia tra di noi e la sua umiltà ci fanno star bene anche fuori dal palco, quando si passa tanto tempo assieme”. Domenica 27, nella mattinata, David terrà una clinic speciale in cui illustrerà l’uso del sassofono nel rock, i suoi segreti e le sue tecniche: la quota di partecipazione è di 50 euro e darà la possibilità di assistere gratuitamente al concerto del 26. Prossimi concerti della Alex Carpani Band: 29 novembre Teatro Zeppilli, Pieve di Cento (BO), 30 novembre Club Il Giardino, Lugagnano di Sona (VR).
ALEX CARPANI BAND
feat.DAVID JACKSON
Alex Carpani: tastiere & voce
Joe Sal: voce
Ettore Salati: chitarre
Giambattista Giorgi: basso elettrico
Alessandro Di Caprio: batteria
Special guest
David Jackson: sassofono & flauto
Info clinic:
[email protected]
Marco Schiavina 348-806.40.80
Alex Carpani Band:
www.alexcarpani.com
Cine Teatro Fanin:
www.cineteatrofanin.it
tel. 051.821388
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Colors: il disco d’esordio di Luca Poletti con special guest Paolo Fresu!
Un eccitante album di debutto per il giovane pianista veneto: il celebre trombettista è l’ospite di lusso in un’opera prima fresca e accattivante, un concept ispirato alle suggestioni dei colori che esplora varie anime del jazz contemporaneo
Luca Poletti Trio
è lieto di presentare:
COLORS
Special guest: Paolo Fresu
17 tracce, 68 minuti
Un disco dedicato ai colori, un’opera prima frizzante e delicata per il giovane pianista bellunese: è Colors, Lp di debutto di Luca Poletti, che si presenta al pubblico con un album ricco di jazz, messaggi e speranze. Innanzitutto un originale concept, come spiega orgoglioso l’autore: “Il disco è una sorta di viaggio, pezzi senza soluzione di continuità che rievocano la storia di un pianista che, in cerca di ispirazione, fa zapping tra le frequenze radio alla ricerca di qualcosa che lo possa coinvolgere. Trova prima Monteverdi, poi Chopin, Petrucciani e Leonard Bernstein (i miei amori!) finchè scopre una composizione che lo colpisce. Sintonizza meglio e… zac, parte il disco. I brani scorrono finchè verso la fine del disco il segnale diventa improvvisamente così disturbato che il pianista decide di spegnere e sedersi al pianoforte per ripercorrere ciò che ha sentito. Avendo ascoltato questi brani una volta sola, cerca di eseguire quello che ricorda…”.
Nato a Belluno nel 1986, Luca Poletti ha una carriera già sorprendente: laureato in pianoforte, musica jazz, strumentazione e composizione per banda a Trento, ha vinto numerosi festival internazionali, ha collaborato con colossi del calibro di Uri Caine, Steve Swallow, Bruno Tommaso e per Colors ha immaginato subito una tromba d’eccezione, Paolo Fresu. “Paolo è quel genere di artista di cui ti puoi innamorare facilmente: suono avvolgente e radicato, fraseggio intrigante, eleganza e profondità in ogni singola nota… un artista unico. Queste caratteristiche sono estremamente vicine al mio ideale di suono, di intenzione musicale e di visione della Musica; dentro di me ho sempre saputo che l’artista perfetto per questo disco sarebbe stato lui”. Registrato da Stefano Amerio agli Artesuono in compagnia di Fresu e del trio di Poletti, Colors riassume bene il mondo sonoro caro al pianista: “La varietà stilistica è stata una scelta quasi obbligata per via dei miei interessi musicali che vanno da Monteverdi a Charlie Parker passando per i Pink Floyd, Herbie Hancock, Mingus e i Led Zeppelin. Per me il Jazz, in fondo, è proprio questo, sintetizzare ed esprimere il proprio mondo cercando di essere ascoltatore attento del proprio presente”.
Diciassette pezzi intervallati da Preludi (di cui due scritti da Fresu), un’intrigante eterogeneità di fondo e la freschezza delle intenzioni rendono Colors un album sincero e piacevole, con brani che rivelano storie personali e sensazioni: “Raining Grey esprime ciò che mi trasmette la città di Trento e la mia curiosità per compositori come Luciano Berio, Sirene la mia passione viscerale per l’armonia, Strolling Around la leggerezza del vagare senza meta e le meravigliose sonorità ECM, This Is For You una parte molto importante del mio cuore come Leo, brano dal sapore pop dedicato al mio nipotino. Ho sperimentato alcune soluzioni free in Bastian oirartnoC, in Preludio e fuga (dalla realtà) invece è uscita la parte più intima e fumosa del jazz, in Sold 20% emerge la mia passione per il funk nero con una strizzata d’occhio ai Tower of Power”.
Info:
Luca Poletti:
www.lucapoletti.com
Luca Poletti:
www.facebook.com/LucaPolettiMusician
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Sintesi: il nuovo disco dei Roccaforte!
La longeva rock band piemontese torna con il quarto album: la rinnovata formazione – sempre attivissima dal vivo, con più di 300 concerti alle spalle – rivisita i propri classici, una sorta di ‘antologia di inediti’ a cavallo tra rock, metal, progressive e numerose influenze
Roccaforte
&
Keep Hold
sono lieti di presentare:
SINTESI
…il nuovo disco dei Roccaforte…
Keep Hold S.r.l.
12 brani, 53 minuti
“Dopo aver distrutto, costruito, sperimentato, discusso, condiviso e rivoltato ogni atomo dei Roccaforte per più di un anno, Sintesi è la rappresentazione tangibile di ciò che siamo oggi e, soprattutto, della nostra musica”. Attivi dal 2001 (dopo un periodo di assestamento inaugurato nel 1993), a dodici anni di distanza dalla loro genesi i Roccaforte pubblicano il quarto album Sintesi: una sorta di “antologia di inediti” che ripercorre la lunga storia del gruppo piemontese con la rivisitazione dei brani più rappresentativi tratti dai tre album finora incisi. Dal metal al pop-rock, dal progressive al funk, dall’alternative alla canzone d’autore, le anime dei Roccaforte risultano meglio amalgamate che in passato e rendono Sintesi il miglior biglietto da visita per la band alessandrina.
I Roccaforte hanno fotografato questo nuovo percorso con tre Ep, una sorta di percorso preparatorio a Sintesi, come dichiara la band: “Il primo Ep Origine, dalla copertina bianca, simboleggia l’inizio: siamo entrati in studio dopo un mese dall’ultimo cambio di line-up alla batteria. Metamorfosi rappresenta, come il viola della copertina, la trasformazione veloce che dall’inizio ha modificato il nostro sound, il nostro modo di scrivere e di suonare. Evoluzione – colore giallo – è quello che vorremmo raggiungere dopo un lungo percorso iniziato tanti anni fa con un’impronta tendenzialmente pop e che si è evoluto nel tempo, crescendo e maturando, verso una venatura più progressive rock”. Sintesi è la summa di questo cammino, un album che riassume le svariate influenze che caratterizzano la band, fa il punto della situazione e al tempo stesso rilancia una nuova partenza per il quintetto.
Brani risalenti agli anni ’90 come Vetrine e Giubbotto in pelle nera, pezzi importanti per i premi ricevuti come 20 mq di libertà, ma anche inediti come Avatar: Sintesi passa in rassegna i momenti più significativi della storia dei Roccaforte, caratterizzata in modo particolare da una grande esperienza sul palco, con più di 300 concerti all’attivo dal 2005 ad oggi che li rendono unici nel loro genere. A colpire ancora una volta la varietà stilistica: “Una critica che ci viene fatta è che la nostra musica non è collocabile in un genere ben definito. Ma è quello che vogliamo. Infatti ci definiamo eclettici. Ognuno di noi arriva da esperienze e gusti musicali diversi e abbiamo voluto mantenere queste caratteristiche. Il fatto che non possiamo essere definiti vuol dire che il nostro lavoro è riuscito con successo”.
Info:
Roccaforte:
www.roccaforte.it
Roccaforte su Facebook:
www.facebook.com/pages/Roccaforte/49428471642
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Il Giardino Disincantato: il “manifesto per la nuova musica” di OTEME
Tra canzone d’autore, progressive, Rock in opposition e musica contemporanea, il laboratorio sonoro del compositore Stefano Giannotti arriva al disco d’esordio. Un ensemble ‘a geometria variabile’, innovativo e indipendente dalle logiche di mercato, alla ricerca di ‘terre emerse’. Special guest Thomas Bloch
OTEME
&
Edd Strapontins
sono lieti di presentare:
OTEME – Osservatorio delle Terre Emerse
in
IL GIARDINO DISINCANTATO
Edd Strapontins – Distr. Ma.Ra.Cash
11 brani, 61 minuti
“Le terre emerse sono isole, continenti da esplorare, dove una volta che ci siamo addentrati potemmo trovare luoghi familiari, ma anche strani, inusuali. Le nostre terre emerse sono zone in cui accadono cose non propriamente diritte, almeno secondo il mercato, ambiti di ricerca creativa, contaminazioni. L’osservatorio è una specie di laboratorio: molti dei musicisti che vi roteano attorno sono giovani e formati all’arte contemporanea in un percorso abbastanza lungo, faticoso, ma anche divertente”. Così Stefano Giannotti presenta OTEME – Osservatorio sulle Terre Emerse: un laboratorio aperto alle connessioni tra varie aree musicali e culturali, caratterizzato dall’eclettismo di fondo e soprattutto dall’elasticità, dal movimento indipendente e svincolato dalle logiche del mercato. Il disco d’esordio Il Giardino Disincantato ne è una prima e piena testimonianza.
OTEME è un ensemble da camera la cui ampiezza e consistenza variano a seconda dei brani e dei linguaggi adottati: Il Giardino Disincantato è un’operazione coraggiosa e poliedrica nella quale entrano in gioco diverse anime. Dall’eredità art-rock e progressive alle conquiste della musica colta classica e contemporanea, dalla canzone d’autore al teatro musicale fino alle asprezze del Rock In Opposition: strumenti inconsueti (componium, teponatzli, la glass harmonica suonata dall’autorevole Thomas Bloch, già ospite di Radiohead, Tom Waits, Gorillaz, John Cage etc.), ironia e surrealismo da Battisti-Panella a Stravinskji, dai King Crimson a John Cage. Come dichiara Giannotti: “L’idea che sta sotto al Giardino è quella della creazione di canzoni e brani non di fruizione immediata, usa-e-getta; in quasi tutti i brani sembra di stare fermi ma ci si muove, o viceversa, proprio perché non esiste una tonica ed una dominante, ma ci si muove su procedimenti modali sporcati da dissonanze e curiosità sonore”.
Il lucchese Stefano Giannotti (1963) è un compositore assai apprezzato all’estero – in particolare in Germania – per la sua lunga esperienza nel campo della radio arte: OTEME è un’esperienza complementare ai suoi lavori, con un’attenzione spiccata per l’unione tra colto e popular, per un’idea di rinnovato ascolto. “La musica, a volte anche quella colta, asseconda l’idea di un ascolto immediato: gran parte delle produzioni hanno un forte impatto sonoro ma poca sostanza, poiché grazie alla tecnologia e alla vita frenetica, insicura, ci siamo abituati alla superficialità, ad ascoltare musica mentre si fanno altre cose. Molta arte contemporanea basa il suo pensiero sulla molteplicità degli impulsi; in parte aderisco anch’io a questa visione, ma credo che sarebbe bello poter cominciare ad ascoltare di nuovo”.
Info:
OTEME:
www.stefanogiannotti.com/oteme.html
Ma.Ra.Cash:
www.maracash.com
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Ferragosto Sannazzareno 2013: la XXXIII Edizione!
Dal 7 al 18 agosto l’imperdibile rassegna giunta al trentatreesimo anno: Francesco Di Bella, The Reggae Circus, Ariacorte, Piccola Banda Maruzzella e Las Karne Murta i protagonisti del programma di San Nazzaro. Divertimento, musica, sport, circo, teatro e giochi
L’Associazione Culturale ‘Ferragosto Sannazzareno’
con il Patrocinio del Comune di San Nazzaro,
il contributo della Camera di Commercio di Benevento,
il contributo della BCC di San Marco dei Cavoti e del Sannio – Calvi
e la collaborazione della Pro Loco San Nazzaro
è lieta di presentare
FERRAGOSTO SANNAZZARENO 2013
33ma Edizione
San Nazzaro (BN)
7 – 18 agosto 2013
Dal 7 al 18 agosto 2013 torna l’attesissimo appuntamento con il Ferragosto Sannazzareno, la storica rassegna di San Nazzaro (BN) giunta alla XXXIII Edizione, un ricco calendario di eventi per la manifestazione più attiva dell’estate sannita, unica nel suo genere per la costanza e l’afflusso di persone. Trentatre edizioni per un cartellone che ogni anno – anche in questo 2013 che sta vedendo soccombere a causa della crisi moltissime iniziative – punta allo stare insieme con serenità e gioia, grazie all’entusiasmo e all’impegno degli organizzatori, sempre pronti a coniugare musica, giochi, teatro, danza, attività culturali e divertimento per ogni età. Come accade ogni estate, con il Ferragosto San Nazzaro diventa l’isola del divertimento e della spensieratezza per i residenti e i numerosi turisti.
Da mercoledì 7 agosto a giovedì 15 tornei di pallavolo, calcio balilla, basket 2 vs 2, dama, carte (tressette, briscola, scopa piett’àpietto), animazione e giochi per bambini. Giovedì 8 agosto inaugura il programma musicale il Concerto sotto le stelle del Coro Parrocchiale “Aurora” e già venerdì 9 in Villa Comunale il concerto più atteso: Francesco Di Bella dei 24 Grana insieme ad Alfonso Fofò Bruno in Ballads, un progetto speciale che sta riscuotendo notevole successo. In apertura alle 21.30 il coinvolgente live dei Roots Funky Ensemble. Domenica 11 tocca a un’altra band di fama nazionale: i The Reggae Circus di Adriano Bono, uno spettacolo itinerante di musica reggae e arte circense. Seguirà il dj-set a cura di Gianpiero De Nicola.
Serata rock lunedì 12 con i Las Karne Murta, la travolgente formazione dirty swing che torna a San Nazzaro, acclamata a gran voce dopo il successo dello scorso anno; in apertura lo spettacolo beat di Tony Bitter. Martedì 13 un’altra formazione molto amata, ormai di casa al Ferragosto Sannazzareno: la Piccola Banda Maruzzella, che farà ballare l’intera piazza dopo gli artisti di strada Metamorfosi Art e lo spettacolo di fuocoFentaise. La vigilia del Ferragosto, mercoledì 14, è affidata alla musica salentina degli Ariacorte, altro nome di fiducia della rassegna, sul palco dopo la commedia ispirata a Io speriamo che me la cavo. La serata clou di giovedì 15 è nel solco della tradizione: raduno di auto d’epoca al mattino, le grandi danze con Antonio Mandato e All Music Band, la premiazione della Giornata Nazionale dello Sport e infine l’immancabile rito della megatombolata notturna.
Come ogni anno il Ferragosto ha il suo grande spazio per i giochi e per i momenti di socialità: venerdì 16 in tutto il paese si terrà l’amatissima Caccia al tesoro, sabato 17 la passeggiata eco-enologica che vede puntualmente la partecipazione di centinaia di persone e domenica 18 la rassegna si chiuderà con il musical ‘Forza venite gente’ a cura del coro parrocchiale Aurora. Il Ferragosto Sannazzareno non è solo divertimento, ma anche un’occasione per scoprire e riscoprire sotto nuova luce il territorio che vede nella città di San Nazzaro il suo fulcro.
Programma:
8 Agosto
Villa Comunale
Ore 20,00:
Concerto sotto le stelle del Coro Parrocchiale “Aurora”
9 Agosto
Villa Comunale
Ore 21,30:
Roots Funky ensemble
Ore 22,30:
“Ballads” con Francesco di Bella e Alfonso Bruno
11 Agosto
Piazza Roma
Ore 21,30:
The Reggae Circus di Adriano Bono
Ore 24,00:
DJ Set a cura di Gianpiero de Nicola
12 Agosto
Piazza Roma
Ore 21,15:
Tony Bitter
Ore 22,30:
Las KarneMurta
13 Agosto
Piazza Roma
Ore 21,15:
Metamorfosi Art
“FENTAISE”: un sogno tra le fiamme di fuoco
Ore 22,30:
Piccola Banda Maruzzella
14 Agosto
Piazza Roma
Ore 21,15:
Premiazione Giochi per bambini e
spettacolo teatrale tratto da “Io speriamo che me la cavo”
Ore 22,30:
Ariacorte
15 Agosto
Piazza Roma
Mattina:
raduno non itinerante di Auto e Moto d’Epoca a cura di Mario Ibelli e in collaborazione con A.S.A.S. (Automotoclub Storico Antico Sannio)
Ore 21,00:
Antonio Mandato e la All Music Band
Ore 22,00:
Premiazioni Giochi,
Giornata nazionale dello sport a cura della S.S.San Nazzaro
calcio a 5
Ore 24,00:
Megatombolata
16 Agosto
Dal mattino:
Caccia al Tesoro
17 Agosto
Piazza Roma
Ore 10,00:
Passeggiata Eco – Enologica
18 Agosto
Piazza Roma
Ore 20,00:
Musical ‘Forza venite gente’
a cura del coro parrocchiale Aurora
Info:
Comune di San Nazzaro:
www.comune.sannazzaro.bn.it
Infoline: 328.3359219
Synpress44 – Ufficio Stampa:
www.synpress44.com
E-mail: [email protected]
Imperfetta Solitudine: torna Pensiero Nomade
Quarto album per il progetto del chitarrista Salvo Lazzara, in trio con il trombettista Luca Pietropaoli e il percussionista Davide Guidoni. Un’opera emozionante e intensa, al crocevia tra jazz-fusion, acustico e minimalismo
Salvo Lazzara
&
Zone di Musica
sono lieti di presentare:
IMPERFETTA SOLITUDINE
Zone di Musica
11 brani, 52 minuti
“Avevo voglia di mescolare le stesse varie influenze e approcci tecnici del precedente album, lo stesso amore per l’elettronica e la stessa tensione filmica, ma con maggiore “misura”. In Imperfetta Solitudine c’è unfilo conduttore di tipo narrativo, uno stratagemma a livello compositivo che parte dal proposito di fondereesperienze musicali diverse, senza confonderle”. Salvo Lazzara presenta così, con un’idea di fondo immaginifica che fonda senza confondere, il nuovo album di Pensiero Nomade, dal titolo Imperfetta Solitudine. E’ il quarto disco del chitarrista di origine siciliana (romano di adozione), un nuovo passo in avanti nel percorso evolutivo del progetto, sempre incentrato sulla confluenza di varie anime, dal jazz alminimal, dalla cultura acustica alle possibilità espressive dell’elettronica.
Già chitarrista dei Germinale, una delle più eclettiche e moderne formazioni di prog-rock italiano degli anni ’90, Lazzara inaugura Pensiero Nomade al termine dell’esperienza con la band pisana: debutta con Per questi e altri naufragi (2007), bissa con Tempi migliori (2009) e ottiene lusinghieri responsi critici con il terzo lp Materia e Memoria (2011). In quest’ultimo disco Lazzara era circondato da ottimi musicisti, due dei quali compongono il trio di Imperfetta Solitudine: sono Luca Pietropaoli, apprezzato trombettista di Outside The Cave e Electric Posh, e Davide Guidoni, percussionista assai attivo tra progressive e contaminazioni rock come Daal.
I riferimenti di Lazzara spaziano dagli Oregon a Terje Rypdal, da Steve Tibbetts a David Sylvian, come ribadisce il nuovo album, che rilancia un’interpretazione personale e raccolta – quasi cameristica – della fusion contemporanea, però si distacca dai precedenti per la ricerca di purezza, l’alleggerimento dei suoni, la visione dello spazio musicale in chiave più minimale ed essenziale. Imperfetta Solitudine esce per Zone di Musica, una delle etichette italiane più intriganti nel campo del nuovo jazz italiano, con nomi come Antonio Jasevoli, Rosa Brunello ed Elias Nardi.
Info:
Salvo Lazzara:
www.reverbnation.com/pensieronomade
Zone di Musica:
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Synpress44 Ufficio Stampa:
www.synpress44.com
Be My Producer: il crowdfunding per il nuovo album di Valeria Caputo
Dopo il nuovo video e il nuovo sito, la giovane cantautrice lancia con Kapipal la raccolta fondi per sostenere il suo secondo disco. Un ‘investimento culturale e artistico’ , presto le date dei concerti estivi
Dopo la pubblicazione del nuovo videoclip tratto dal primo disco Migratory Birds e il lancio del rinnovato sito, Valeria Caputo comunica ufficialmente di essere al lavoro sul nuovo album. E’ il secondo album della cantautrice di origine pugliese, attesissimo dopo gli ottimi responsi della critica (Jam, Ondarock, Rockerilla, L’Isola della musica italiana, Sussidiario, Rockit etc.) e i soddisfacenti risultati di una densa stagione live. Per l’occasione Valeria ripropone la formula del crowdfunding: Migratory Birds era nato grazie a questo “azionariato popolare” e anche il nuovo album vuole avvalersi di questa spinta dal basso, con la novità di Kapipal.
Dichiara Valeria: “Credo profondamente nella nuova espressione di mecenatismo popolare del crowdfunding: è democratica ed è sostenuta da una motivazione personale, non indotta dalle grandi formule commerciali che a volte impongono cosa e chi si debba ascoltare. Ho scelto Kapipal perchè permette una serie variabile di opzioni che consentiranno ai sostenitori di scegliere la formula migliore per finanziare istantaneamente il nuovo album, a seconda dei propri desideri”.
In attesa dei nuovi concerti estivi, che verranno annunciati presto, Valeria è pronta ad affrontare questa nuova sfida di una produzione dal basso, offrendo diverse possibilità ai propri sostenitori: “La moneta scelta per le transazioni è il dollaro ma niente paura, tutti potranno contribuire da qualsiasi paese grazie alla conversione in fase di pagamento. Ci sarà la possibilità persino di ricevere a casa una versione in vinile in esclusiva per chi partecipa al crowdfunding… qualcosa che in futuro potrà avere un certo valore! Incitiamo tutti a partecipare perché più che un contributo si tratta di un investimento culturale e artistico”.
Informazioni:
Kapipal:
http://www.kapipal.com/valeriacaputonews
Valeria Caputo:
http://www.valeriacaputo.com
Ufficio stampa Synpress44:
http://www.synpress44.com
Gong: la nuova edizione del Rock In Progress Festival!
Il 12 e 13 luglio a Bologna torna la gloriosa rassegna: due giorni di progressive italiano con Mangala Vallis e Bernardo Lanzetti, Altare Thotemico, Accordo dei Contrari, Silver Key, Master Experience, Qube e Kerygmatic Project
We Love Vintage
Ma.Ra.Cash
Gigi Cavalli Cocchi
Serena 80
sono lieti di presentare:
GONG 2013
Rock In Progress Festival
Venerdì 12 e sabato 13 luglio 2013
Serena 80
Quartiere S. Donato
Via della Torretta 12/3
Bologna
Ingresso gratuito
Venerdì 12 e sabato 13 luglio a Bologna torna Gong – Rock In Progress Festival! Si tratta della settima edizione della rassegna ideata e diretta da Gigi Cavalli Cocchi (batterista di Ligabue, CSI, Mangala Vallis etc.), nata a Reggio Emilia nel 2004. Dopo un’ultima edizione a Parma nel 2011, il Gong Festival approda a Bologna grazie alla collaborazione con We Love Vintage e Serena 80. “In qualche modo l’edizione di quest’anno è un ritorno alle origini – dichiara Gigi – quando il festival era nato per dare visibilità agli artisti italiani, e ricorda per certi aspetti quello che era negli anni ‘70 il Charisma Festival, che raccoglieva sullo stesso palco gli artisti di quell’etichetta. Il Gong 2013 ha un po’ questo sapore, essendo cinque band legate alla label Ma.Ra.Cash”.
Gong Festival è una rassegna dedicata al mondo del progressive-rock, genere nel quale l’Italia ha sempre espresso grandi talenti, dagli anni ’70 ad oggi. Nella sua storia il Gong ha dato spazio alle nuove leve e ai nomi più importanti del prog contemporaneo, e anche il cartellone dell’edizione 2013 – ad ingresso gratuito nonostante le difficoltà economiche del periodo – lo conferma. Aprono il festival venerdì 12 luglio i Master Experience, giovane formazione di Reggio Emilia autrice di un raffinato prog-metal, e seguono i Silver Key, band lombarda più vicina alle atmosfere del classico new prog all’inglese. Chiusura di lusso con i Mangala Vallis: la formazione reggiana, tra i nomi di punta del nuovo prog italiano all’estero, avrà come special guest Bernardo Lanzetti, storica voce di Acqua Fragile e PFM nonchè ex componente dei Mangala.
Sabato 13 tocca ai Qube aprire le danze con il loro concerto di tributo ai classici del prog, seguiti dai Kerygmatic Project, nuova formazione piemontese di area neo-prog. Giocano in casa gliAccordo Dei Contrari, avvincente band che incarna in pieno le nuove tensioni di area rock-jazz più sperimentale, e assai ricercata è anche la nuova incarnazione degli Altare Thotemico, il gruppo guidato dal poeta Gianni Venturi che presenta il nuovo disco all’insegna dell’incontro tra jazz, teatro-canzone e prog. Secondo Cavalli Cocchi “pensare prog dovrebbe essere il manifesto di una totale apertura mentale, perché questo universo è nato per abbattere i confini tra un genere e l’altro e per me ha rappresentato un vero e proprio stile di vita. Il Gong è una “dark side” della musica indubbiamente molto underground, che partendo dall’amore per il rock progressivo continua – in questi tempi moderni di musica commerciale e di “Amicieicsfactor” – a muoversi in quel territorio creativo, vissuto con lo spirito dei nostri tempi”.
Programma:
12 luglio 2013
Ore 20.00
Master Experience
Silver Key
Mangala Vallis – special guest Bernardo Lanzetti (Vox 40)
13 luglio 2013
Ore 19.00
Qube
Kerygmatic Experience
Accordo dei Contrari
Altare Thotemico
Mediapartners:
Drumset Mag: www.drumsetmag.com
Krock: www.krock.it
MovimentiProg: www.movimentiprog.net
VivaLowCost: www.vivalowcost.com
Wonderous Stories: www.wonderoustories.it
Info:
Serena 80: tel. 051-6330776
Gong Festival:
http://gong.cavallicocchi.it
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E-mail: [email protected]
Sogno Errando: tra jazz e poesia il ritorno degli Altare Thotemico
A quattro anni di distanza dal disco d’esordio, il gruppo bolognese diventa band aperta e pubblica il suo manifesto “contro la staticità in musica”: non solo progressive ma soprattutto liberatoria free-form all’insegna dell’mprovvisazione
Ma.Ra.Cash
è lieta di presentare:
SOGNO ERRANDO
Il nuovo disco degli Altare Thotemico
7 brani – 65 minuti
(Ma.ra.Cash Records)
A quattro anni di distanza da un omonimo album di debutto che aveva lanciato nel panorama progressive italiano e straniero gli Altare Thotemico, la formazione bolognese torna con un’opera ambiziosa, coraggiosa, molto diversa dal primo disco: Sogno Errando è un album che custodisce ancora la tensione poetica interpretata da Gianni Venturi – anomala figura di poeta, attore e interprete – inserendola in un contesto mai così vicino al jazz e all’improvvisazione.
“Non crediamo sia cambiata la direzione, il punto d’arrivo è il medesimo: sono semplicemente cambiati i mezzi che usiamo per arrivare. Lo sviluppo musicale del gruppo – in particolare grazie all’impulso dato dal pianista Leonardo Caligiuri – ci ha spinto verso il jazz, inteso come chiave di lettura per miscelare le diverse tendenze di ognuno di noi. Rispetto al primo disco l’energia è la stessa, così la voglia di giocare, di creare senza vincoli, senza pensare a cosa ne sarà di ciò che nasce! Una sorta di estraneazione o follia creativa, presente crediamo in tutti e due gli album”.
Sogno Errando è figlio di un nuovo organico: con i fondatori Gianni Venturi, Valerio Venturi (basso) e Leonardo Caligiuri (pianoforte) si schierano musicisti poliedrici come Emiliano Vernizzi (fiati), Max Govoni (batteria) e Gabriele ‘Legolas’ Toscani (violino). Una line-up inedita che sancisce lo spostamento verso territori jazz: “Siamo convinti che la staticità non sia musica! Amiamo il Jazz perché dentro c’è tutto: si pensi a Miles Davis… Non ci rivolgiamo più al mondo progressive a meno che non s’intenda progressione, cioè movimento orizzontale. Con questo album cerchiamo di fondere diversi stili musicali e ci rivolgiamo a chiunque ama la musica: “Costruire il futuro con elementi del passato”, per citare Goethe”.
Composto da sette lunghi brani che congiungono l’improvvisazione e la free-form, la canzone d’autore, il jazz elettrico caro ad Area e Soft Machine e l’enfasi teatrale di un ispirato Venturi, Sogno Errando è un anomalo concept album. “Non è una storia raccontata con più testi – dichiara la band – ma un album nato da un concetto-guida: le correnti sotterranee, le culture dimenticate, alce nero, la terra, la memoria, la profondità. Le composizioni nascono sempre dall’incontro tra Venturi e Caligiuri: parlando, bevendo, suonando, andando al cinema, pensando, i due trovano l’idea, il concetto dal quale tutto si dipana. La copertina con il volto senza occhi rappresenta lo spegnimento della mente e l’apertura delle porte della percezione”…
Informazioni:
Altare Thotemico:
https://it-it.facebook.com/pages/Altare-Thotemico/153261531379777
Ma.Ra.Cash:
www.maracash.com
Ufficio stampa Synpress44:
www.synpress44.com
Al via la XVI Edizione di Fasano Jazz!
Dall’1 al 12 giugno 2013 si festeggiano 16 anni di jazz e rock nella cittadina pugliese: tra i numerosi nomi in programma spiccano Paolo Fresu, Aldo Tagliapietra, David Jackson, Nathaniel Peterson, Raiz e i Radicanto, Ezio Guaitamacchi, Danilo Rea
Il Comune di Fasano (BR)
Assessorato alle Attività Culturali
è orgoglioso di presentare:
FASANO JAZZ ’13
XVI EDIZIONE
Fasano (BR)
1-12 giugno 2013
Sedici anni di grande jazz. E non solo: dalla sua prima edizione nel 1998, Fasano Jazz ha sempre puntato alla qualità, al coinvolgimento di nomi storici e giovani promesse, a una proposta musicale varia e sfaccettata, che si apre anche al rock, al blues e alla world music.Dall’1 al 12 giugno 2013 si svolgerà la XVI Edizione del Fasano Jazz, appuntamento ormai storico che ogni anno a Fasano (BR) proponeil meglio del jazz italiano e internazionale accanto a concerti rock e in particolare progressive. Dopo il grande successo dell’edizione 2012, la direzione artistica curata dall’infaticabile Domenico De Mola – con il sostegno dell’Amministrazione Comunale – Assessorato alle Attività Culturali – conferma un ricco cartellone di concerti nel quale spiccano anche eventi dedicati alla letteratura musicale.
Si comincia sabato 1 giugno al Teatro Kennedy, sede storica della rassegna: dopo l’inaugurazione della mostra fotografica Scorefaces di Ninni Pepe (dedicata ai protagonisti del mondo della musica, illustrata da Alessandro Achilli di Musica Jazz), un tuffo nella magia deiBeatles con Danilo Rea, Ares Tavolazzi e Ellade Bandini. Questo trio di straordinari musicisti porta a Fasano la propria rielaborazione diclassici beatlesiani in chiave jazz: un omaggio all’arte dei Fab Four e alla loro attualità. Martedì 4 si passa all’aperto (Sagrato Chiesa Matrice) per un tributo a una delle band italiane più amate degli ultimi anni, gli Almamegretta: i loro classici saranno rivisitati in chiave world-jazz dai pugliesi Radicanto insieme allo special guest Raiz, che ha partecipato al loro ultimo album Casa. All’aperto anche la terza serata (giovedì 6 giugno): la rilettura degli evergreen di Bob Marley da parte dell’eclettico trio Valentini-Pace, in chiusura una leggenda del rock-blues, il focoso bassista Nathaniel Peterson con il suo trio.
Venerdì 7 giugno si passa all’altra sede storica del Fasano Jazz, il Teatro Sociale, per un appuntamento speciale con una delle più importanti firme del giornalismo musicale italiano: Ezio Guaitamacchi, insieme alla vocalist Brunella Boschetti Venturi, presenta il suo nuovo libro Rockfiles. 500 storie che hanno fatto storia (Arcana) in uno show tra musica, aneddoti e storici pezzi rock.Sabato 8 al Kennedy un concerto attesissimo: Paolo Fresu! Il celebre trombettista, autentico colosso del jazz internazionale che l’anno scorso aveva annullato la sua partecipazione per motivi di salute, arriva a Fasano con il Devil Quartet: un’occasione speciale per gustare il suo nuovissimo album Desertico, tra i più acclamati lavori discografici del 2013.
Gran finale tutto dedicato al progressive, corrente alla quale il Fasano Jazz ha sempre dedicato attenzione, diventando così una rassegna unica nel suo genere. Martedì 11 al Sociale serata incentrata su una delle più amate e carismatiche prog band: i Van Der Graaf Generator! Dopo la presentazione del nuovo libro di Paolo Carnelli Van Der Graaf Generator. La biografia italiana (Arcana) e il concerto della giovane band veneta Former Life, la Alex Carpani Band omaggia il Generatore con la partecipazione straordinaria di David Jackson. Il leggendario fiatista dei Van Der Graaf – ribattezzato dalla critica “il Van Gogh del sassofono” – sarà presente anche alla serata conclusiva (mercoledì 12, Kennedy) come ospite di Aldo Tagliapietra: l’ex vocalist e bassista delle Orme presenta dal vivo il capolavoroFelona e Sorona in versione integrale. Un tributo live a una delle massime opere del progressive internazionale a 40 anni dalla sua uscita: presenteranno la serata Mario Giammetti e Donato Zoppo, due tra le più seguite firme in campo prog.
Fasano Jazz da oltre tre lustri propone una sua interpretazione del jazz, offrendo ogni anno intriganti proposte che riescono a soddisfare i palati fini, a solleticare i cultori più attenti, a coinvolgere gli ascoltatori più curiosi. Da sedici anni a Fasano si valorizza il talento e l’impegno: Fasano Jazz non è solo ottima musica con grandi maestri e giovani interpreti ma anche un’opportunità per conoscere labellissima città pugliese, ricca di tradizione e arte.
Programma:
Sabato 1 giugno 2013
Teatro Kennedy
ore 20:00:
Inaugurazione mostra fotografica
SCOREFACES
a cura di Ninni Pepe
presentaAlessandro Achilli (“Musica Jazz”)
ore 21:00:
DANILO REA TRIO
“Beatles in Jazz”
Danilo Rea: pianoforte
Ares Tavolazzi: contrabbasso
Ellade Bandini: batteria
Ingresso: 5 euro
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Martedì 4 giugno 2013
Sagrato della Chiesa Matrice
ore 21:00
RAIZ & RADICANTO
“Casa”
Raiz: voce
Giuseppe De Trizio: chitarra classica & mandolino
Fabrizio Piepoli: basso elettrico, voce & loop
Adolfo La Volpe: chitarra elettrica & oud
Nanni Chiapparino: fisarmonica
Francesco De Palma: batteria
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Giovedì 6 giugno 2013
Sagrato della Chiesa Matrice
ore 21:00
opening act:
VALENTINI – PACE TRIO
“Huru Wetu – omaggio a Bob Marley”
Connie Valentini: voce
Camillo Pace: contrabbasso
Antonio Lore: tromba
second set:
NATHANIEL PETERSON BAND
Nathaniel Peterson: basso elettrico & voce
Fulvio Feliciano: chitarra
Nino La Montanara: batteria
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Venerdì 7 giugno 2013
Teatro Sociale
ore 21:00
EZIO GUAITAMACCHI
feat. BRUNELLA BOSCHETTI VENTURI
“Rock Files”
in collaborazione con “Il Presidio del Libro” – Fasano
(presenta Donato Zoppo)
Ingresso libero
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Sabato 8 giugno 2013
Teatro Kennedy
ore 21:00:
PAOLO FRESU
“Devil Quartet”
Paolo Fresu: tromba, flicorno & elettronica
Bebo Ferra: chitarra
Paolino Dalla Porta: contrabbasso
Stefano Bagnoli: batteria
Ingresso: 10 euro
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Martedì 11 giugno 2013
Teatro Sociale
ore 21:00
PAOLO CARNELLI
“Van Der Graaf Generator – La biografia italiana”
in collaborazione con “Il Presidio del Libro” – Fasano
(presenta Donato Zoppo)
opening act:
FORMER LIFE
“Electric Stillness”
Andrea De Nardi: tastiere, organo Hammond & voce
Matteo Ballarin: chitarre & voce
Carlo Scalet: basso elettrico & voce
Manuel Smaniotto: batteria
second set:
ALEX CARPANI BAND
feat.DAVID JACKSON
“plays Van Der Graaf Generator”
Alex Carpani: tastiere & voce
David Jackson: sassofono & flauto
Joe Sal: voce
Ettore Salati: chitarre
Giambattista Giorgi: basso elettrico
Alessandro Di Caprio: batteria
Ingresso: 5 euro
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Mercoledì 12 giugno 2013
Teatro Kennedy
ore 21:00
Introduzione di
Mario Giammetti e Donato Zoppo
“ALDO TAGLIAPIETRA & BAND feat. DAVID JACKSON
40mo Anniversario Live 1973-2013
con l’esecuzione della prima versione originale e inedita di FELONA E SORONA”
Aldo Tagliapietra: voce & basso elettrico
David Jackson: sassofono & flauto
Aligi Pasqualetto: tastiere
Andrea De Nardi: organo Hammond & tastiere
Matteo Ballarin: chitarre
Manuel Smaniotto:batteria
ingresso: 10 euro
Direzione artistica:
Domenico De Mola
Mediapartners:
JAM: www.jamonline.it
Drumset Mag: www.drumsetmag.com
Jazzitalia: www.jazzitalia.net
MovimentiProg: www.movimentiprog.net
Informazioni:
[email protected]
Tel. 080-4394123
Fasano Jazz:
www.fasanojazz.it
Synpress44 Ufficio Stampa:
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E-mail: [email protected]
Europa Minor: il ritorno dei Tugs!
La band livornese attiva dal 1978 torna con un’ambiziosa opera rock dedicata a un’idea “altra” di Europa, tra letteratura, arte, umanesimo e ideali. La piccola orchestra rock presenta un’affascinante operazione tra progressive e canzone d’autore, pubblicata in cd e vinile. In arrivo un tour promozionale
Todomodo Music-All
e
AMS/BTF
sono lieti di presentare:
EUROPA MINOR
Viaggio musicale attraverso otto secoli di storia,
letteratura e teatro europeo
Ams/Btf
12 brani – 75 minuti
Un grande e atteso ritorno: lunedì 8 aprile Ams/BTF pubblica Europa Minor, il disco di debutto dei Tugs, la storica formazione rock livornese.Europa Minor è il punto di arrivo di un lungo e formidabile percorso caratterizzato da numerosi spettacoli di teatro rock del quale la band rappresenta un’eccellenza tutta nostrana: l’album è la colonna sonora di un’ambiziosa opera rock personale ed emozionante, incentrata su un’idea “umanistica” e “altra” di Europa. Dichiarano i Tugs: “Crediamo che occorra fare fronte comune contro l’idea predominante della meraUnione mercantile e finanziaria del nostro continente. Le ragioni del nostro stare insieme risiedono nella cultura millenaria che ci unisce, forgiata da una serie impressionante di lotte di emancipazione, idealità, sacrifici e purtroppo guerre. Il nostro stare insieme si chiamaletteratura, cinema, danza, poesia, musica e non spread. Non vogliamo apparire sciovinisti o eurocentrici, la nostra é una tradizione nobilissima ma non l’unica e non la migliore. Semplicemente una tra le tante. Ecco perché abbiamo aggiunto il “diminutivo” Minor alla parolaEuropa. Una cultura tra mille culture”.
I Tugs sono una delle più importanti e amate band del ricco panorama rock livornese: nati nel 1978, hanno portato avanti la loro idea diteatro rock e di adesione ai principi del progressive anche durante i difficili anni ’80; dopo una lunga pausa si sono riformati e finalmente sono arrivati all’album d’esordio Europa Minor. Rappresentato dal vivo con successo grazie alla suggestiva interazione tra band e attori, Europa Minor è un’opera rock appassionata e colta che ripercorre alcuni passaggi salienti della storia d’Europa tra guerre e ricostruzioni, tragedie e speranza, sangue e poesia. I Tugs rievocano la grande tradizione progressive – quella romantica e fiabesca dei Genesis, quella spumeggiante e mediterranea di PFM e Orme – fondendola con unavena folk, in piena atmosfera da cantastorie. Il disco – pubblicato da Ams/BTF, una delle case discografiche prog più attive a livello internazionale – ribadisce la vitalità di un’opera rock toccante e coinvolgente nella messinscena, sorprendente anche su cd e vinile.
I Tugs hanno atteso il momento giusto per completare il loro progetto, rivitalizzando pezzi nati anni fa grazie a un nuovo organico di dieci elementi, una vera e propria “piccola orchestra rock”. Dichiara la band: “Le composizioni sono assolutamente vintage, ma chi di noi in questi anni ha proseguito la carriera artistica ha portato tutto il proprio bagaglio di esperienze. Volevamo realizzare il sogno musicale della nostra gioventù: sognavamo violini, flauti, mandolini e violoncelli che a quei tempi non potevamo permetterci. Suonavamo, con la miserrima attrezzatura tecnica dell’epoca, in un fondo triangolare. Davvero. Il nostro fondo era composto di sole tre pareti, il suono era pessimo e certi timbri risuonavano solo nella nostra testa. Ora tutti i colori che sognavamo sono li: una piccola orchestra di 10 elementi con la quale ci siamo sbizzarriti come un pittore un po’ fuori di testa che mischia i colori. Il lavoro di cesello timbrico e sonoro nell’orchestrazione dei brani del nostro tastierista Marco Susini é stato fantastico”. Europa Minor si appresta a calcare i palchi, i Tugs infatti sono pronti a una nuova stagione di concerti di cui segnaliamo le prime date: Livorno (Cavern Club – opening act per Osanna,11 aprile), Milano (Teatro Della Luna – opening act per The Wall Live Orchestra, 13 aprile); Livorno (Teatro delle Commedie, 18 maggio); Livorno (Cavern Club, 1 giugno).
Tugs:
Voce e Chitarra: Pietro Contorno
Chitarra: Nicola Melani
Tastiere: Marco Susini
Basso: Bruno Rotolo
Batteria: Fabio Giannitrapani
Violino: Francesco Carmignani
Flauto: Claudio Fabiani
Chitarre, mandolino e mandola: Antonio Ghezzani
Violoncello: Martina Benifei
Percussioni: Matteo Scarpettini
Informazioni:
Tugs:
http://it-it.facebook.com/pages/Tugs/141670019250720
BTF:
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Musica d’acqua: il nuovo album dei Sursumcorda!
L’acqua, il cinema, la musica per le immagini: il nuovo disco della formazione milanese raccoglie brani per cortometraggi, documentari e altri lavori visivi. Una struggente raccolta di brani che spaziano tra folk, jazz, musica d’autore e ricerca
A Cup In The Garden
è lieta di presentare:
MUSICA D’ACQUA
Le “immagini sonore” dei Sursumcorda
11 brani – 30 minuti
Sono vere e proprie “immagini sonore” quelle che caratterizzano Musica d’acqua, il nuovo album deiSursumcorda. “Sculture di note” modellate assecondando la “liquidità” di un suono che solo una formazione così preparata, affiatata ed esperta poteva concepire e realizzare. In questo ultimo lavoro che raccoglie il meglio della più recente attività per il cinema e il piccolo schermo, l’acqua diventa il fil rouge, l’idea-forza che regge l’intera operazione: “Da sempre abbiamo cercato di dare estrema flessibilità al nostro stile – dichiara il gruppo – sia nelle colonne sonore che nelle canzoni. Flessibilità non vuol dire però inafferrabilità, perché pensiamo che la musica, come l’acqua, sia “comprensibile”. La musica applicata alle immagini deve avere la capacità di rendere più efficace il messaggio quindi adattarsi mantenendo una chiara identità, un suo stile. Ogni musicista nel gruppo diventa polistrumentista allo scopo di ampliare il linguaggio musicale, che diventa estremamente fluido”.
Musica d’acqua non è affatto un’antologia: i Sursumcorda hanno messo insieme un lotto di brani composti per cortometraggi, documentari e spot di vario genere nell’arco di un anno e mezzo, rivisitando il tutto alla luce della sensibilità attuale, e lavorando a un’idea di musicalità ampia, sfaccettata e policromatica, dapiccola orchestra. Non è un caso che, mai come questa volta, i Sursumcorda valorizzino ancora di più la loro disponibilità ad un organico aperto: folk, jazz, world music, scrittura d’autore e di ricerca, strumenti occidentali e orientali, popular e tradizionali, acustici ed elettronici, convivono in 11 brani dalla raffinata filigrana. Tra i pezzi spiccano le musiche realizzate per due cortometraggi che hanno fatto molto parlare di loro: il pluripremiato Francesco e Bjorn di Fausto Caviglia (migliore colonna sonora a Corti d’autore 2012 e Raccorti Sociali 2011) e Amir di Jerry D’Avino (attualmente in concorso al David di Donatello).
Musica d’acqua arriva in un periodo particolarmente fortunato per i Sursumcorda, che hanno trascorso un2012 ricco di concerti su diversi tipi di palchi, dai teatri alle grandi platee all’aperto. Formazione con un passato da buskers e un presente di particolare attenzione a una musica libera da convenzioni e schemi, i sei lombardi vivono il live come ulteriore strumento per affinare il proprio rapporto con l’immagine, come ribadisce l’atmosfera struggente e levigata del nuovo album. Dichiarano i musicisti: “Per noi è fondamentale capire nei live se l’emozione che abbiamo provato nella fase di composizione sulle immagini è percepita anche dal pubblico. È davvero una sorpresa quando scopriamo che oltre ad aver provato le nostre emozioni, chi ci ascolta ne aggiunge altre: significa che il tentativo di “far viaggiare” con la musica è riuscito”.
Sursumcorda:
http://www.sursumcorda.it
A Cup In The Garden:
http://www.acupinthegarden.com
Synpress44 Ufficio stampa:
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Dalla parte del cervo: il disco d’esordio degli Edaq
Contaminato e coinvolgente, ricco di influenze ma rispettoso della tradizione, il ‘folk d’arte’ dell’ensemble piemontese in un magnifico debutto. Il classici del bal-folk europeo nella rivisitazione coraggiosa dell’affiatato sestetto, alfiere della ‘folktronica dall’arco alpino’
Grand-Mere Associazione Culturale
è lieta di presentare:
DALLA PARTE DEL CERVO
Il debutto degli Edaq
12 brani – 67 minuti
“Essere dalla parte del cervo significa per noi muoverci in un vasto e inesplorato territorio in cui gli unici punti cardine sono il rispetto per le tradizioni musicali a cui ci rifacciamo e l’amore per la libertà espressiva. Assume anche una valenza più profonda, se vogliamo spirituale, in cui ciascuno di noi ritrova nella “sua parte del cervo” quella spinta che lo porta a battersi per ciò che ritiene giusto”. Dalla parte del cervo: mai titolo fu più indicativo di un approccio, un’inclinazione, una scelta di campo. E’ il titolo del disco d’esordio degli Edaq (acronimo del nome originale Ensemble D’Autunno Quartet), un eccellente debutto per una formazione i cui membri provengono da diverse esperienze di lavoro sul materiale tradizionale (in particolare quello piemontese e transalpino) ma anche da collaborazioni jazz, rock e pop.
La chiave di lettura di un’opera intrigante e audace come Dalla parte del cervo sta proprio nella confluenze di diverse vicende artistiche e nella rilettura dei classici “bal-folk” europeo, il tutto con la massima libertà espressiva senza tradire lo spirito dei brani originali. Non è un caso che gli Edaq parlino di “folk-art”: “Cerchiamo di fare in modo che questa musica diventi una sorta di arte popolare, forse per essere più precisi di artigianato popolare, in cui si vanno a mescolare diversi linguaggi multimediali. A volte ricorriamo anche all’uso di video proiettati durante il concerto, che in qualche modo rappresentino in immagini i nostri suoni”. Ascoltare il disco degli Edaq oppure un loro concerto è l’occasione per essere trasportati nelle valli occitane, in Francia e nelle valli francoprovenzali del Piemonte, ma con un occhio di riguardo alle possibilità offerte dalla musica contemporanea, in particolare dal jazz e dall’elettronica.
Francesco Busso (ghironda), Gabriele Ferrero (violino), Flavio Giacchero (cornamusa, clarinetto basso), Enrico Negro (chitarre), Stefano Risso (contrabbasso) e Adriano De Micco (percussioni) hanno svariate collaborazioni all’attivo, differenti estrazioni ed esperienze: questa eterogeneità di partenza si traduce in una rilettura pulsante e sfaccettata, che punta a rendere leggibile agli occhi dell’ascoltatore moderno una musica antica. Ascolti di ogni tipo (gruppi francesi, bretoni e inglesi come Perlimpinpin Folc, Gwerz e Blowzabella,il folk revival storico, la musica africana e balcanica, il rock) hanno condotto gli Edaq ad elaborare valzer, polche, scottish e mazurche (ma anche Bill Evans…) puntando a un’originale “folktronica dall’arco alpino”.
Informazioni:
Edaq:
http://www.edaq.it
Ufficio stampa Synpress44:
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