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9 Aprile 2011

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Recruiting Software: dimmi come selezioni il personale e ti dirò chi sei

I recruiting software sono sempre più spesso preziosi alleati per un’efficiente gestione dei processi di selezione e al tempo stesso un straordinario strumento con cui potenziare la reputazione della tua azienda

Il mondo del lavoro globalizzato esige aziende sempre più in grado di affermarsi e primeggiare sotto diversi punti di vista. Le parole d’ordine oggi sono: “Vietato passare inosservati”, “Proibito confondersi nella massa”. Per questo motivo diventa fondamentale trovare la chiave di accesso per esprimere lo stile unico e la professionalità che contraddistingue la vostra azienda. Molti professionisti ritengono di averla trovata grazie ai recruitment software, imprescindibili risorse per l’analisi, la pianificazione, la gestione del processo di reclutamento, nonché strumenti innovativi di potenziamento dell’immagine aziendale.

Con i nuovi software come HRWeb, il processo di reclutamento e selezione del personale è gestito in modo efficiente, fa sì che la risorsa si senta valorizzata in tutti gli step e restituisce nel panorama professionale un’immagine aziendale che consolida la brand reputation aziendale.

I recruiting software rispondono a pieno alle esigenze di un’azienda attraverso:

  • un recruiting planner che la aggiorni sul trend di reclutamento che va via via delineandosi;
  • collegamenti diretti ai siti E-Recruitment preferiti che facilitano la pubblicazione delle offerte di lavoro;
  • un potente database in grado di fare sofisticati screening anche dei documenti allegati, nonché di gestire questionari di selezione, uno strumento in cui organizzare le candidature secondo logiche personalizzate. Il tutto supportato da ripetuti feed-back sull’evoluzione degli step di selezione in atto;
  • infine, un piano di analisi dei costi, degli strumenti adottati e dell’efficacia delle azioni di recruiting.

Non resta che raccogliere la sfida dei più rivoluzionari strumenti e-marketing e dei recruiting software e mettere la vostra azienda sul podio dei vincitori.

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Vivere la Pasqua tra le tradizioni del Cilento

La Pasqua si avvicina e se state pensando ad una maniera speciale per trascorrere questi giorni di festa, il consiglio è quello di prenotare quanto prima un hotel Cilento, una terra che sarà in grado di offrirvi una vacanza da sogno, facendovi riscoprire tradizioni antiche e molto suggestive.
La Cannelòra e la Quarajésema sono, infatti, due ricorrenze molto sentite in questo territorio e legate all’anno liturgico cattolico, che nell’ambito della cultura contadina sono state inserite nel ciclo dell’anno meteorologico. La prima ricorrenza ricade generalmente il 21esimo giorno dopo l’inizio del Carnevale, mentre il secondo segue il martedì grasso, 40 giorni prima della Pasqua. Nel Cilento la Quaresima, nella cultura popolare, viene personificata da una maschera che è parte integrante del famoso corteo carnascialesco. Si tratta della vedova di Carnevale che nel corso del corteo piange la morte di Carnevale e si presenta come una donna magrissima, vestita di nero che nella destra regge il fuso mentre nella sinistra tiene la cuniocchia, ovvero una rocca solitamente utilizzata per filare la lana. Essendo una maschera funebre, legata alla morte di Carnevale, ovvero l’anno vecchio, la vedova della Quaresima del Cilento si lega alla tradizione del mito delle Parche, proprio della mitologia greca, delle quali reca il filare, simbolo del crescere e dello scorrere sino alla morte. Da non dimenticare poi che in alcuni paesini del Cilento resiste ancora la bella tradizione de “Fa a Quarajésema”, ovvero l’usanza di costruire una bambola di stoffa in foggia di donna anziana e di appenderla alle finestre di casa dopo il passaggio del corteo di Carnevale. Questo “feticcio” reca le stesse caratteristiche della maschera del corteo, con la differenza però di recare sulla schiena un’arancia con sette penne di galline che vengono poi tolte una per ogni venerdì e bruciate. Anche questo rito presenta dei riferimenti mitologici connessi con i simboli della Morte che pare aver preso il sopravvento sulla Vita. Non a caso la bambola che viene costruita in occasione della Quaresima, presenta i caratteri della non-prolificità e della non-festa, sebbene rechi anche un simbolo di “speranza” e precisamente quello di maternità che, nei giochi dei bambini, è proprio rappresentato dalla bambola. Per quanto concerne la Pasqua bisogna precisare che nel linguaggio popolare questo termine viene solitamente attribuito a tre diverse ricorrenze religiose, vale a dire la “Pasca Bufania”, ovvero la Pasqua Epifania che corrisponde al 6 gennaio, la “Pasca re l’Ova”, ovvero la Pasqua delle uova che altro non è che la Pasqua della Resurrezione che cade la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera, e la “Pasca ri Juri”, vale a dire la Pasqua dei fiori che corrisponde alla Pentecoste. Anche queste ricorrenze sono caratterizzate da una serie di tradizioni molto folkloristiche e dalla radici piuttosto antiche. La prima celebra la natività di Cristo e nella cultura contadina del Cilento coincide anche con il giorno nel quale i morti lasciano definitivamente la terra, la seconda prende il nome dall’usanza di regalare ai bambini una treccia di pane bianco che contiene un uovo detta “u viccio cu l’uovo”, mentre la terza prende il suo nome in quanto nel corso della messa solenne il sacerdote cosparge i fedeli con dei petali simboleggiando così la discesa dello Spirito Santo. Questa festa dei fiori cristiana si lega a quella dei riti della primavera del mondo antico dove i fiori diventano il simbolo della purezza. Riti e rituali alquanto suggestivi che di certo permettono di vivere un momento così importante come la Pasqua in maniera solenne.
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40 milioni di bambini soffrono di abusi e maltrattamenti

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  • 9 Aprile 2011

Stand informativo in favore dei Diritti Umani a Roma

ROMA 9 aprile 2011 – 40 milioni di bambini che soffrono maltrattamenti , questo il triste bilancio della United Nations Children’s Fund che, mai come prima, richiama all’attenzione sulla piena applicazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. L’articolo N° 5 invita a “nessuna tortura”, ma le stime internazionali danno una scena ben diversa dall’invito delle Nazioni Unite. Questo è solo un aspetto che investe di responsabilità ogni cittadino nel far si che i diritti fondamentali di ogni uomo e donna vengano rispettati. Gioventù Internazionale per i Diritti Umani lo fa attraverso iniziative di vario genere come quella che vede i volontari della sezione romana impegnati in uno stand informativo questo pomeriggio nel centro storico della capitale.
La divilgazione, quindi, per raccogliere l’invito fatto dall’ONU nel 1948, quando attraverso l’artricolo 29 invitava chiunque a prendersi responsabilità di far conoscere la carta dei diritti umani. Ad oltre 60 anni dalla sua pubblicazione tanto è stato fatto. Tuttavia 300.000 bambini sotto i 18 anni sono attualmente sfruttati in più di trenta conflitti armati in tutto il mondo (fonte – UNICEF); la maggior parte dei bambini soldato sono di età compresa tra 15 e 18 anni. Ogni anno da 600.000 a 800.000 persone sono vittime della tratta di esseri umani a livello internazionale come riferito dal US Department of State Trafficking in Persons Report. Ci si rende subito conto dell’arduo cammino che si deve ancora percorrere per rendere i diritti umani “una realtà, non un sogno idealistico”, come osservava l’umanitario L. Ron Hubbard invitando alla creazione di un movimento per la pratica degli articoli della Dichiarazione Universale. Oltre alla divulgazione del materiale informativo sui diritti umani i volontari di Gioventù Internazionale inviteranno i cittadini a firmare la petizione popolare per far si che i diritti umani diventino materia di studio in ambito scolastico e così favorire la crescita di una futura generazione di paladini della pace e della tolleranza.

Per informazioni:

www.youthforhumanrights.org

[email protected]

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Vacanze di Pasqua 2011 in Toscana con Laticastelli

Laticastelli è un Hotel Relais in Toscana che fu in origine un castello costruito all’inizio del XII sec. Con Armaiolo faceva parte di una serie di fortezze periferici aventi il compito di proteggere Siena da sud. Laticastelli fu costruita da un accampamento dei romani utilizzato come crocevia dai romani che si recavano alle Terme di Rapolano .

Dal Residence Laticastelli, è possibile scoprire la Toscana più autentica grazie alla posizione centrale, nel cuore della provincia di Siena, tra Crete Senesi e Chianti, vicinissimo alla Val d’Orcia. Al contempo Cortona, Perugia, Assisi, Firenze e Arezzo sono raggiungibili in un’ora di auto.

Escursioni a piedi o a cavallo sono una delle attività più frequenti a Laticastelli: la piscina in terrazza con vista sulle campagne è l’altro svago degli Ospiti del borgo.

Colpisce il senso di accoglienza e la semplice affettuosità dei proprietari e dello staff che mette gli Ospiti a loro agio

Per l’imminente vacanze di Pasqua 2011 Laticastelli ha pubblicato una delle migliori offerte weekend Pasqua 2011.

Laticastelli Offerte Vacanze in Toscana, Pasqua 2011

Residence Relais Vicino Siena

Data inizio offerta: 21 Aprile Data fine offerta: 26 Aprile (minimo 3 notti)

Week end di Pasqua in Toscana, vicino Siena a Rapolano Terme.

Offerta:

  • Tre notti in camera Classic in pernottamento e 1a colazione
  • Cena del giorno di arrivo
  • Pranzo di Pasqua (bevande incluse)

Colazione e cena serviti presso il Ristorante La Taverna del Relais

Prezzo a persona: € 265.00

  • Supplemento in camera Deluxe: € 45.00
  • Supplemento in camera Garden Suite: € 105.00

Ulteriori Informazioni e Prenotazioni

Relais Laticastelli, Residence in Toscana

LatiCastelli

Rapolano Terme, SienaToscana, 53040 Italia

GEO: 43.305193797650546, 11.605682373046875

Tel. 0577.724419 – Fax 0577.724419

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