“America” di Raffaello Canteri apre martedì 13 novembre 2012, a Venezia, la rassegna “ I martedì dell’Avogaria” presso lo storico teatro de l’Avogaria, Dorsoduro 1617 / A.
L’appuntamento è il primo di un ciclo di sei incontri organizzati dall’Associazione Teatro a l’Avogaria in collaborazione con l’associazione TeatroImpiria di Verona che fino al 18 dicembre 2012 propone alcuni fra gli spettacoli più interessanti della nuova scena drammaturgica nazionale.
“America” di Raffaello Canteri per la regia di Andrea Castelletti e l’accompagnamento musicale dal vivo dell’Acoustic Duo, è la storia di una famiglia che dall’Italia emigra in California, in quello che un tempo era una landa desolata chiamata Hollywood per vivere come i cowboy. Ma la fortuna gira dal verso giusto e gli immigrati diventano miliardari. Una piece teatrale che porta in scena uno spaccato di cento anni di storia americana attraverso tre generazioni, dai pionieri all’antiproibizionismo, dai contestatori ai figli dei fiori, per approdare alla scena politica attuale che vede gli USA nel ruolo di superpotenza. Uno spettacolo incentrato sul rapporto tra padre e figlio in un dialogo / contrasto inserito in un contesto socio culturale in perenne evoluzione. La narrazione intensa nei dialoghi si avvale delle suggestioni della musica dal vivo in un repertorio che affianca il folk americano dei primi del ‘900 al jazz di Chet Baker e Gerry Mulligan, passando per il rock della West Coast di Jefferson Airplane, Doors, Byrds, Grateful Dead.
Il Martedì successivo, 20 novembre 2012, l’omaggio al menestrello delle coscienze: protagonista il teatro-canzone ne “Gaber mon amour”, di e con Anna Bresaola per la regia di Claudio Messini. Un recital parlato e cantato secondo gli stilemi del cantautore milanese le cui canzoni vengono riproposte in chiave contemporanea, senza pretese imitative, ma per farne rivivere la grandezza non solo musicale, ma anche dei testi.
Si continua, 27 novembre 2012, con “Ultima chiamata”, produzione del Teatro Impiria, liberamente tratta dal film Phone Booth per la regia di Andrea Castelletti. Uno spettacolo costruito sul filo del telefono a cui è appesa l’esistenza di tutti i personaggi in gioco. L’happening , dal ritmo incalzante coinvolge palcoscenico e platea con una raffica di colpi di scena, personaggi che si materializzano dal nulla, voci fuori campo, all’insegna di una tensione spasmodica che avvolge la cabina telefonica. Un luogo angusto che diventa la prigione dove il protagonista, un giovane rampante uomo politico, è tenuto sotto scacco da un misterioso cecchino, mentre il pubblico è chiamato a partecipare attivamente allo spettacolo, scegliendo alla fine da che parte schierarsi.
A dicembre, 4 dicembre 2012, “Marzia su Roma” di e con Michela Mocchiutti , a cura di Mauro Avogadro, surreale e grottesca, eppure plausibile cronaca di una vita normale a contatto con gli uomini che occupano i posti di comando dello Stato. La piece, frutto di un lavoro di documentazione e di interviste a parlamentari, funzionari ed impiegati di Montecitorio, è un tentativo di riflettere sul ruolo della politica nel mondo contemporaneo, al di là degli schemi tradizionali e del qualunquismo, cercando di rifiutare il disorientamento , anzi all’opposto cercando dei buoni motivi perché tutto non sia inutile, anche agli occhi di una persona normale.
Si prosegue, 11 dicembre 2012, con “Sogno di un uomo ridicolo”, rivisitazione di un classico di Dostoevskij da parte del Teatro Scientifico – Teatro laboratorio per la regia di Francesco Laruffa. Una lucida e possente parabola con protagonista un tipico personaggio dello scrittore russo, un “umiliato ed offeso” che la notte in cui decide di uccidersi si addormenta, immagina il suo suicidio e, dopo la morte, di ritrovarsi in un pianeta identico al nostro dove gli uomini vivono in una armonia assoluta. Ma in sogno accadrà qualcosa che, una volta sveglio, cambierà per sempre la sua vita. filo ricorrente il tema del cambiamento e della convinzione che ogni rivoluzione parte sempre da un percorso interiore.
Gran finale, martedì 18 dicembre 2012, con “Parole d’Amore” di Massimo Meneghini per la regia di Andrea Castelletti. Liberamente ispirato a Lettere d’amore di A.R.Gurney, è il confronto tra un uomo ed una donna che si sono scritti per tutto il corso della loro vita, dall’infanzia alla morte, passando dall’adolescenza con la sua sensualità, dall’età adulta con le sue responsabilità, dalla maturità con le sue tante preoccupazioni. Amici da sempre, talvolta amanti, i due si confidano i propri segreti l’uno con l’altra. E tutto questo ce lo dicono le loro lettere. Buffe e commoventi, tenere e ironiche, ingenue e pungenti, semplici bigliettini, cartoline augurali o lunghe missive, ci svelano due destini, due vite che hanno attraversato le epoche di metà del secolo scorso.
L’Associazione Teatro a l’Avogaria, nasce nel 1969 dalla passione e dalla tenacia di Giovanni Poli, già fondatore del Teatro Universitario Cà Foscari di Venezia, e dagli esordi si pone come laboratorio di ricerca che coniuga un metodo d’improvvisazione teatrale tra la Commedia dell’Arte e le Teorie dell’Avanguardia. In più di quarant’anni di attività ha prodotto oltre sessanta spettacoli tra cui la “Commedia degli Zanni” rappresentata con successo sui più importanti palcoscenici internazionali. Riconosciuta come uno dei centri di formazione professionale di riferimento nel Triveneto, ogni anno organizza corsi, dedicati ad appassionati e professionisti, su discipline quali recitazione, Commedia dell’Arte, dizione, storia del teatro, canto, tecnica dell’interpretazione.
Gli spettacoli della Rassegna “I Martedì all’Avogaria”, su prenotazione telefonica ai numeri 0410991967-335372889 , avogaria@gmail.com
Info: http://www.teatro-avogaria.it/
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