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31 Ottobre 2019

Comunicati

Mouth Water “Goodnight” è il singolo realizzato con la collaborazione dei due produttori parigini Sylvain Rabbath e Aurélien Fradagrada

Synth analogici e chitarre elettriche varcano il confine dell’impossibile nel brano estratto dall’album d’esordio in uscita il 25 ottobre 2019.

“Goodnight” è il nuovo brano del progetto Mouth Water, scritto e ideato da Lawrence Fancelli:

«Questo pezzo è nato in una nottata del 2010, nel mio appartamento di East 28th street a Manhattan, quando nonostante avessi un gran sonno, non volevo e non riuscivo ad andare a dormire per quanto mi stessi divertendo a scrivere e registrare quelle che sarebbero poi diventate le voci di Goodnight. Il risultato finale del singolo è il prodotto della collaborazione dei due produttori parigini Sylvain Rabbath e Aurélien Fradagrada». Lawrence Fancelli

 

 

Mouth Water project ha origine in Florida (U.S.A.). Il 22 febbraio è stato pubblicato il digipack remix che comprende 4 versione remixate di Believing, primo singolo in uscita. (MalaSangre Remix, Kharfi Reimx, Joe Mazzola feat Andrea Secci Remix, Gamuel Remix). Il secondo pezzo pubblicato è Insulin, nato dalla collaborazione, nel testo, nella musica, e nella performance vocale, fra Lawrence Fancelli e Elle Vegas. Il terzo, “Sunshine”, ha visto la collaborazione della cantante Sabina Sciubba.

Il significato letterale di Mouth Water è acquolina, l’acquolina che ci viene in bocca quando pensiamo ad un cibo o ad un odore che ci piace particolarmente. Non è comune associare l’acquolina in bocca con un suono o una musica ma questo è forse solo il primo dei tanti aspetti bizzarri di quest’artista tutto da scoprire.

Radio-date: 6 settembre 2019

Pubblicazione album: 25 ottobre 2019 

Label: THROUGH THE VOID

 

BIO – MW

In questo momento il nucleo di Mouth Water è composto dalla Elle Vegas Dj e dall’autore/produttore Lawrence Fancelli. Elle si è fatta le ossa suonando nei locali più bui di Milano, proponendo mix di house, pop, funk e techno al suo gruppo fedele di seguaci sudati. Nel frattempo Lawrence lo si poteva trovare a suonare il basso in qualche scantinato puzzolente di Brooklyn in una serie di band destinate all’oblio, ma simultaneamente sviluppando le proprie capacità produttive dietro alle quinte. Elle e Lawrence si incontrano a Milano a un concerto pianistico alla fine del 2017 e ben presto iniziano un’insolita collaborazione che porterà al primo album Mouth Water, programmato per il 25 Ottobre 2019 e contenente varie collaborazioni da acquolina in bocca tra le quali Sabina Sciubba dei Brazilian Girls, i produttori francesi Head On Television e il leggendario produttore dance Gianni Bini. Il pop ballabile di Mouth Water fonde elementi di lounge, rock, house e funk ed è progettato per attivare le vostre papille gustative attraverso un processo di sinestesia.

 

BIO – Lawrence Fancelli

 

Lawrence nasce a Firenze e passa la sua infanzia a cavallo tra l’Italia e la Florida. Si avvicina alla musica all’età di 6 anni con il pianoforte, per poi passare al clarinetto, al sax e al basso elettrico. Negli anni ‘90 suona in un’orchestra di ragazzi, ma dietro le quinte inizia ad affinare le proprie tecniche di registrazione, produzione e a sperimentare col MIDI. Negli anni successivi, passati tra New York e Firenze, lo troviamo a suonare il basso in una serie di band destinate all’oblio. Nel 2013 decide di costruire uno studio di registrazione all’interno di una casa colonica e da allora utilizza questo spazio per registrare e produrre band e pianisti, oltre che al suo nuovo progetto: Mouth Water.

 

Contatti e social

 

Website: http://mouthwater.eu 

FB: www.facebook.com/Mouthwater-569503866839727/?ref=br_rs

IG: www.instagram.com/mouthwater_official/

YouTube: www.youtube.com/channel/UCZcKkIWB76KUIZSTBJ66LnA/

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Eventi

Daiichi Sankyo smart working: Più la vita ti segna più valore ha

Daiichi Sankyo Italia include i dipendenti nella campagna di sensibilizzazione su invecchiamento attivo e supporto ai caregiver

Roma 29 ottobre 2019 – Check up gratuiti per sé e per i propri genitori, permessi retribuiti extra, misure personalizzate e riconoscimenti per l’anzianità aziendale, sono solo alcune delle iniziative che Daiichi Sankyo Italia ha messo in atto per coinvolgere e includere anche i propri dipendenti in “Più la vita ti segna, più valore ha”, la campagna di sensibilizzazione che l’azienda farmaceutica ha creato per riportare l’attenzione sui bisogni non soddisfatti dei pazienti anziani, e contemporaneamente promuovere politiche di invecchiamento attivo e azioni di supporto ai caregiver.

L’Italia è il Paese più longevo al mondo dopo il Giappone, dunque il tema dell’invecchiamento della popolazione è destinato ad entrare in maniera crescente e pervasiva nelle agende delle aziende italiane, in particolare all’interno del quadro normativo attuale in cui l’età pensionabile è legata ad un meccanismo di adeguamento automatico all’aspettativa di vita, e a fronte di una curva demografica della popolazione nazionale che si assottiglia sempre più in termini di nascite e si amplia in corrispondenza delle fasce di età medio-alte. Senza contare l’esercito silenzioso dei caregiver, composto da 7,3 milioni di italiani che si prendono cura dei propri familiari anziani non più autosufficienti, e che sono sempre più a rischio di burn out (dati ONDA-Osservatorio Nazionale per la Salute della donna e di genere). Vale pertanto la pena interrogarsi e sforzarsi di trovare soluzioni creative che possano trasformare in opportunità un trend che, se non gestito opportunamente e per tempo, rischia di diventare per le organizzazioni un problema in termini di produttività, motivazione e perdita di un enorme bagaglio di esperienze, competenze e networking detenuto da questa fascia di lavoratori.

Così Daiichi Sankyo Italia ha scelto di coinvolgere nella sua campagna la propria “popolazione aziendale”, la cui età media è di 48 anni ed è cresciuta negli ultimi anni, anche grazie al fatto che la casa farmaceutica non ha mai considerato l’età una discriminante nella scelta delle sue risorse umane, tanto che dal 2014 ha assunto 32 ultracinquantenni. Dei suoi attuali 185 dipendenti, il 37% (68) è over 50, e il 56% è tra i 35-50 anni. Entrambe le fasce di popolazione sono interessate, direttamente oppure in qualità di caregiver, da queste nuove politiche di inclusione e approcci personalizzati, che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita professionale dei dipendenti, con particolare attenzione al tema dell’Aging. Nell’ambito di questo impegno si collocano diverse misure per dipendenti over 60, caregiver e genitori anziani:

– Ai dipendenti office-based a due anni dalla pensione viene data la possibilità di usufruire di 1 giorno in più di Smart Working al mese, mentre quelli field-based a 2 anni dalla pensione potranno lavorare 4 giorni a settimana, pur mantenendo l’intero trattamento retributivo.

– Un check up annuale gratuito, con esami comuni e specialistici per le patologie cardiovascolari e metaboliche, è offerto ai dipendenti over 62 e ai genitori di tutti i dipendenti.

– Gli impiegati che si prendono cura dei loro familiari anziani avranno la possibilità di usufruire di permessi retribuiti extra per accompagnare i propri genitori alle visite di check up e potranno ricevere un training gratuito online e manuali di orientamento sul tema del caregiving.

– I dipendenti saranno chiamati a partecipare alla valorizzazione del patrimonio di esperienze, con la condivisione del vissuto dei colleghi “più senior” e di quelli che fanno da caregiver, racconti che saranno selezionati attraverso il concorso interno “Ogni ruga è una storia”, affissi sul wall of value, “la bacheca del valore” aziendale, e infine pubblicati nel libro “Storie di ordinaria anzianità aziendale”. Verrà, inoltre, istituito un riconoscimento per celebrare il compimento dei 20 e 30 anni di servizio in Daiichi Sankyo Italia.

Il progetto è appena entrato nella sua fase di implementazione, che si protrarrà fino ad aprile 2020. “Ad oggi sono già numerose le attestazioni di stima che stiamo ricevendo in maniera spontanea ed informale dai nostri dipendenti e da altre organizzazioni, per ciò che stiamo realizzando. – ha dichiarato Paolo Pagliarini, direttore del dipartimento HR & GA di Daiichi Sankyo Italia – E lo stiamo facendo perché crediamo davvero che il ruolo delle risorse umane sia quello di sperimentare con coraggio ed innovare i processi aziendali, al fine di valorizzare al massimo il patrimonio umano che l’organizzazione ha al proprio interno, iniziando proprio dal riconoscimento e dal rilancio attivo di questo prezioso segmento di lavoratori. Del resto questo tipo di pratiche non solo può essere compatibile con le esigenze di business, ma riesce addirittura a supportarle”.

FonteDaiichi Sankyo Italia

Daiichi Sankyo
Daiichi Sankyo è un Gruppo attivamente impegnato nello sviluppo e nella diffusione di terapie farmaologiche innovative con la mission di migliorare gli standard di cura a livello globale e di colmare i diversi bisogni dei pazienti ancora non soddisfatti, grazie ad una ricerca scientifica e una tecnologia di prima classe. Con più di 100 anni di esperienza scientifica e una presenza in più di 20 Paesi, Daiichi Sankyo e i suoi 15.000 dipendenti in tutto il mondo, possono contare su una ricca eredità di innovazione e una valida linea di farmaci promettenti per aiutare le persone. Oltre a mantenere il suo solido portafoglio di farmaci per il trattamento delle malattie cardiovascolari, e con la Vision del Gruppo al 2025 di diventare una “Global Pharma Innovator con vantaggi competitivi in area oncologica”, Daiichi Sankyo è impegnata nella ricerca di nuove terapie oncologiche e in altre aree terapeutiche incentrate su malattie rare e disordini immunitari.
Per maggiori informazioni visita il sito http://www.daiichi-sankyo.it

Contatti
Daiichi Sankyo
Elisa Porchetti
Tel.+39 0685255-202
[email protected]

Valeria Carbone Basile
Tel: +39 339 1704748
[email protected]

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BEPPE DETTORI “MENTRE PASSA” è il secondo singolo estratto dall’album @90

Uno dei brani più intimi e profondi dell’ultimo progetto discografico del cantautore sardo affronta le sfumature più oscure del percorso di vita di un essere umano.

L’accettazione della condizione umana è al centro della tematica del brano, le debolezze, le paure e la consueta voglia di ribellarsi, domata dalla grande difficoltà nel rinunciare agli espedienti per fuggire dalla realtà. Complicata e subdola, menzognera e spietata con le proiezioni di felicità fittizie.

Il singolo è estratto dall’album @90, un progetto iniziato nel 1998 e portato in vita nel 2019. Oggi, dopo 20 anni, e dopo aver vissuto passate esperienze nel difficile mondo discografico ed editoriale, nell’ambiente musicale a tutto tondo, dietro le quinte e in scena, Beppe Dettori e Giorgio Secco si sono ritrovati per rilanciare il loro progetto. Dopo avere dissotterrato l’album, ripulito e rimasterizzato le tracce, tutto ha riacquisito un senso rivelandosi ancora profondamente e incredibilmente attuale. @90 è un nome dovuto alle sonorità tipicamente anni 90 fortemente presenti e per omaggiare quel periodo ricco di fermenti musicali e di cambiamenti tecnologici, di crisi economiche e politiche ma anche di grandi soddisfazioni e consapevolezze.

 

DICONO DI @90

Quella dell’ex voce dei Tazenda è una sana e genuina attitudine rock” Rumore

“Come a dire che il tempo scorre e va ma non cancella e anzi, se possibile, fortifica e consacra”. Blog Music

“Perché la sostanza rock del cantautorato proposto dall’ex Tazenda, venata di blues e folk, è forse la più adatta a superare le ingiurie del tempo. Se a ciò si accompagnano testi ben scritti e con qualità, la sfida può dirsi vinta”. Music Traks

“Aver dissotterrato questo disco rimasto accantonato per quasi vent’anni è un gesto d’amore verso la musica e verso quanti amano le emozioni a fior di pelle”. Low Music

“Un disco di grande rock d’autore e di delicatezza compositiva che ovviamente non solo richiama ma ci regala proprio una fotografia di quel periodo, di quei suoni, di quelle abitudini”. Just Kids Magazine 

 

RADIO DATE: 27 SETTEMBRE 2019

ETICHETTA: UNDAS EDIZIONI MUSICALI

 

BIO

Beppe Dettori si trasferisce dalla Sardegna a Milano all’età di 22 anni. Dopo le prime difficoltà, molto utili sono i consigli ricevuti da Fabio Concato, che lo aiuta a muoversi nell’intricata industria discografica. Dal 1994 al 1996, lavora in studio per Ron, Vasco Rossi, Enrico Ruggeri e va in tour con Gatto Panceri. Nel 1997, scrive per i Ragazzi Italiani, che partecipano a Un disco per l’estate con la canzone Non finire mai. 

Nel 2000, scrive Il mio amore per te per Eros Ramazzotti, inserito nell’album Stile libero. Inoltre nel 2004 scrive il brano Canto alla vita per Josh Groban, prodotto da David Foster, che vende in tutto il mondo oltre 6 milioni di copie.Altre collaborazioni importanti negli anni a seguire sono quelle con Paolo Meneguzzi e Gianluca Grignani. Nel 2006, ha pubblicato l’album “Kapajanka Project 01. Nel novembre dello stesso anno, diventa la nuova voce del gruppo dei Tazenda, a poco più di un mese dalla morte del leader storico Andrea Parodi.

Con i Tazenda, duetta con Eros Ramazzotti, (Domo Mia), Francesco Renga (Madre Terra), Gianluca Grignani (Piove Luce), e ospiti di Marco Carta a Sanremo.
Beppe è anche vocalist di numerosi spot pubblicitari e collabora con Mediaset sia per show televisivi (La sai l’ultima?, Meteore e Matricole e Viva Napoli), sia per sigle di cartoni animati (ha cantato “Beyblade VForce” con Giorgio Vanni, “Sherlock Holmes indagini dal futuro”, “Belfagor”, “Gladiator’s Academy”, “Quella strana fattoria” con Cristina D’Avena, e infine “Pokémon: the master quest” con Giorgio Vanni e Cristina D’Avena).

Nel 2009 e 2010 partecipa e collabora ai convegni internazionali de “La Voce Artistica” a cura del Dr FUSSI, luminare della foniatria internazionale, sul tema della voce diafonica e le applicazioni agli stili musicali. Pertanto intraprende la via della didattica con lezioni individuali e di gruppo (masterclass), in ogni parte di Italia.

Verso la fine del 2012 termina la collaborazione con la leggendaria band dei Tazenda che inizio già nel 2006, collezionando 5 album, 3 di inediti e 2 live, vendendo quasi 200.000 milka copie. Nel 2015 scrive un nuovo album in “Limba” (lingua sarda) dal titolo “ABBA”, dal quale viene estratto l’omonimo singolo. Collaborano al singolo Paolo Fresu e i Tenores di Bitti. Nello stesso periodo scrive per Valerio Scanu “COSI’ DISTANTE”, all’interno del progetto discografico che lo vide vincitore a Sanremo.

Nel 2017 dallo stesso album estrae un ulteriore singolo in una veste completamente vocale, “BRINCARE”. Nell’album presente anche la versione integrale e strumentale. Verso la fine dello stesso anno pubblica l’intero album ABBA con 11 tracce tutte in lingua sarda.

L’anno 2018 è un anno di progetti teatrali di alto spessore culturale. BIANCOENERO, in merito alla longevità dei centenari sardi, progetto musico-fotografico che risalta la peculiarità culturale e tradizionale, oggetto di studio da tantissimi studiosi e scienziati di fama nazionale e internazionale. Ideata e prodotta da Kaos Lab. Nel 2019 è la volta invece di S’INCANTU ‘E SAS CORDAS (l’incanto delle corde) progetto musicale con l’arpista comasco Raoul Moretti, dove si esalta il suono e la vibrazione delle corde (voce, chitarra acustica e arpa elettrica ed elettronica). Prodotta dal Teatro Alidos.

E ancora, un “reading dinamico” dal titolo LA VERA STORIA DEGLI ELEMENTI di Leonardo Omar Onida. Beppe cura le musiche in gran parte tratte dall’album ABBA. Performance coreografiche di Bianca Maria Lay. Imminente uscita è il lavoro discografico @90 con il produttore Giorgio Secco. Nasce l’Etichetta editoriale sarda “UNDAS” (ONDE) www.edizioni.undas.it con lo scopo di divulgare e tutelare i prodotti musicali realizzati in Sardegna e fornire loro, così, una “finestra nel mondo”.

 

CONTATTI E SOCIAL

 

FB: www.facebook.com/BeppeDettoriOfficial/

SITO: https://www.beppedettori.com/

 

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I film, le foto e il percorso artistico di Francesca Dellera nell’articolo di GQ Italia

Il compleanno di Francesca Dellera ha dato l’occasione a GQ Italia di celebrare le tappe più significative della sua carriera in un articolo ricco di bellissime immagini, aneddoti e curiosità sull’attrice e modella famosa per il suo splendido incarnato candido al tal punto che il regista Marco Ferreri l’ha definita “la pelle più bella del cinema italiano”.

Francesca Dellera

Francesca Dellera: l’articolo di GQ Italia omaggia la sua carriera

Francesca Dellera è la protagonista di un articolo correlato da splendide foto pubblicato in occasione del suo compleanno su GQ italia. La diva del cinema e della moda Francesca Dellera dotata di rara bellezza esaltata da splendide immagini scattate dai più grandi fotografi internazionali in un articolo pubblicato su GQ Italia che ripercorre le fasi salienti della sua carriera.
Francesca Dellera è ritratta in splendide immagini dai più importanti fotografi di fama mondiale quali Helmut Newton, Michel Comte, Dominique Isserman, Annie Leibovitz e Greg Gorman. La bellezza di Francesca Dellera buca lo schermo e ben presto il cinema si accorge di lei: registi come Marco Ferreri e Jacques Deray la scelgono come protagonista dei loro film. È con il film La romana di Giuseppe Patroni Griffi tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia dove recita al fianco di Gina Lollobrigida che conquista più di 10 milioni di spettatori e importanti premi.

I successi professionali di Francesca Dellera

Grazie al film La Carne, Francesca Dellera acquista anche una grande popolarità a livello internazionale; difatti il film viene scelto in concorso al Festival di Cannes, dove l’attrice accompagnerà il regista Marco Ferreri sul red carpet.
Successivamente, durante la fashion week di Parigi, viene scelta come modella d’eccezione per le sue sfilate dallo stilista Jean-Paul Gaultier: in precedenza, era accaduto solamente per una star internazionale come Madonna. Anche la rockstar Prince resta colpito dalla straordinaria bellezza dell’attrice e modella tanto da arrivare ad affittare un intero cinema per vedere da solo il film La Carne, ma nonostante l’insistente corteggiamento della rockstar, che tra l’altro la vuole portare con sé negli Stati Uniti proponendole di farle girare da protagonista un suo video musicale, Francesca Dellera decide comunque di non partire con lui coerente con il suo senso di libertà e indipendenza che da sempre contraddistinta. Negli anni in cui vive in pianta stabile in Francia, è protagonista del film di Jacques Deray L’Ours en peluche, accanto a un mito del cinema come Alain Delon, e dei film Nanà e La contessa di Castiglione: in quest’ultimo divide la scena con la grande attrice Jeanne Moreau. Il più famoso critico cinematografico italiano Tullio Kezich descrive l’attrice con queste parole di grande ammirazione: “La fisicità di Francesca Dellera è parlante, possiede quel qualcosa in più che hanno le figure schermiche d’eccezione, tanto a suo agio davanti la macchina da presa che quando è vestita sembra nuda, e quando è nuda sembra vestita”.

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Comunicati Salute e Benessere Volontariato e società

Fondazione AiFOS: il bando 2020 per i progetti di prevenzione

Comunicato Stampa

Fondazione AiFOS: il bando 2020 per i progetti di prevenzione

Resi disponibili dalla Fondazione AiFOS 40.000 euro per il co-finanziamento di progetti per lo sviluppo della cultura della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro.

 

Continua ormai da diversi anni la realizzazione dei propositi della Fondazione AiFOS, di sostegno sociale, supporto e sensibilizzazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, attraverso lo stanziamento di fondi e il lancio di bandi destinati ad una serie di realtà associative, scolastiche, cooperative e di impresa sociale.

Stanziamento di fondi che hanno permesso a questa Fondazione – una realtà nata nel 2016 dalla volontà dei soci Fondatori AiFOS (Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro) e Aifos Service Società Cooperativa – di favorire nel tempo l’attivazione di decine di importanti progetti in molte città italiane.

 

Il bando 2020 per la cultura della sicurezza

Proprio partendo da questa mission, la Fondazione ha recentemente lanciato la terza edizione del Bando “Progetti di sicurezza – Sostegno allo sviluppo della cultura della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro”.

Nel 2018 e 2019 sono stati complessivamente 32 i progetti realizzati con il sostegno della Fondazione: istituzioni scolastiche ed enti del terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese e cooperative sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, associazioni e fondazioni senza scopo di lucro per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità.

 

Anche quest’anno lo scopo del bando è quello di fornire supporto economico alla realizzazione di progetti a scopo sociale, culturale, sportivo, educativo, di prevenzione diretti a giovani e adulti, con un particolare focus sul terzo settore, sulla protezione civile e sulle istituzioni scolastiche, universitarie e di ricerca.

 

Focus sugli interventi finanziabili

Il Bando indica che i progetti finanziabili devono riguardare interventi promossi da enti del terzo settore o da istituzioni scolastiche, orientati alla promozione della cultura della sicurezza negli ambienti di vita e lavoro.

 

E tali progetti dovranno essere diretti a:

 

  • accrescere la cultura dei giovani e degli adulti nell’ambito della salute e sicurezza nei luoghi di vita e lavoro, attraverso progetti formativi ed informativi (esclusi quelli obbligatori ai sensi di legge), pensati appositamente per accrescere la consapevolezza ed il patrimonio di conoscenze in materia.
  • migliorare le condizioni di salute e sicurezza all’interno delle comunità suddette con interventi di miglioramento degli ambienti di vita e lavoro, mediante l’implementazione delle strutture, dei sistemi, delle procedure di salute e sicurezza e di benessere, introduzione di nuovi materiali o strumentazioni volti al perfezionamento delle condizioni lavorative.

 

Il plafond del bando e il ruolo della Fondazione

La Fondazione non solo sostiene la realizzazione dei progetti con le risorse messe a disposizione per un importo complessivo di € 40.000,00, ma:

  • monitora l’effettiva realizzazione del progetto con azioni di valutazione in itinere ed ex-post;
  • diffonde i risultati conseguiti dai singoli progetti al fine di sviluppare una più ampia conoscenza dei progetti ritenuti maggiormente meritevoli.

 

Si ricorda che l’importo totale dei progetti o di fasi dei progetti per cui viene richiesto il finanziamento, non deve essere inferiore a € 1.000,00 e non può superare €5.000,00. Il contributo erogato dalla Fondazione non potrà superare il 50% dell’importo del progetto medesimo o di fase dello stesso, fino ad un massimo di € 2.500,00.

 

Scadenze e modalità presentazione delle domande

Le domande di contributo devono essere presentate entro le ore 12.00 del 31 dicembre 2019, salvo eventuali proroghe.

 

A livello operativo è necessario scaricare dal sito della Fondazione il formulario del bando ed inviarlo, debitamente compilato, unitamente a tutta la documentazione richiesta, all’Ufficio di Segreteria della Fondazione alternativamente agli indirizzi [email protected], oppure [email protected]. Si segnala che l’ente proponente dovrà fornire alla Fondazione un piano finanziario analitico relativo alla realizzazione del progetto ed ogni singola voce di tale piano dovrà essere rendicontata con documentazione fiscalmente valida al termine del progetto. La mancata o non corretta compilazione di tutte le parti del modulo di richiesta e la mancata presentazione di tutti i documenti indicati come necessari è causa di irricevibilità della domanda.

 

Infine la Fondazione pubblicherà sul proprio sito l’elenco dei progetti approvati e beneficiari del contributo entro il 31 gennaio 2020. I progetti dovranno essere avviati non prima della comunicazione di accettazione della domanda di contributo ed essere realizzati entro il 31 ottobre 2020.

 

Il link della Fondazione AiFOS per avere informazioni e scaricare il bando 2020: https://www.fondazioneaifos.org/index.php/bando-sicurezza

 

Per informazioni:

Fondazione AiFOS – Palazzo CSMT – via Branze, 45 – 25123 Brescia – tel. 030.6595037 – https://www.fondazioneaifos.org/ – [email protected]

 

 

31 ottobre 2019

 

Ufficio Stampa Fondazione AiFOS

[email protected]

www.fondazioneaifos.org

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Premio Oscar Masi: Eni e il team di Luigino Lusuriello spiccano nel settore della digital innovation

In occasione della Giornata Airi per l’Innovazione Industriale, Eni S.p.A. è stata premiata con il Premio Oscar Masi 2018. Luigino Lusuriello, Chief Digital Officer del Gruppo, ha preso parte all’evento testimoniando la sua esperienza nel settore.

Luigino Lusuriello

Luigino Lusuriello alla Giornata Airi per l’Innovazione industriale

La trasformazione digitale ormai in corso influenza profondamente i processi produttivi e i prodotti, interessando un graduale cambiamento in tutti i settori industriali principali come l’energia, la salute, l’automotive e il manifatturiero avanzato. Per discutere di questo complesso argomento si è tenuta l’annuale Giornata Airi per l’Innovazione Industriale, evento organizzato presso la Fondazione Eni Enrico Mattei. Il tema centrale, l’Intelligenza Artificiale, è stato analizzato grazie alla testimonianza di numerosi esperti provenienti da settori rilevanti del sistema industriale. Tra i protagonisti dell’evento spicca Luigino Lusuriello, Chief Digital Officer in Eni. In chiusura d’incontro si è svolta la cerimonia di premiazione con la consegna del Premio Oscar Masi per l’Innovazione Industriale, che Airi ha dedicato al tema “L’impatto delle tecnologie digitali emergenti sui prodotti e sui processi produttivi industriali in Italia”. Per l’anno 2018 il riconoscimento è stato assegnato a ENI S.p.A. per l’innovazione, in particolare ad “Eni Digital Transformation: algoritmi predittivi per la riduzione dei non productive time”. Luigino Lusuriello, che contribuisce a portare avanti il processo di digitalizzazione in Eni, si impegna da anni con il suo team per ottenere risultati di rilievo. La trasformazione digitale nell’ambito della perforazione di pozzi petroliferi ha due specifici obiettivi: l’aumento della sicurezza del personale e il miglioramento delle performance tecnico/economiche delle operazioni stesse.

Luigino Lusuriello: il percorso professionale

Chief Digital Officer di Eni dal settembre 2018, Luigino Lusuriello è laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Genova. Ha prestato servizio per quasi 2 anni come ufficiale del Genio Navale nella Marina Militare Italiana. Inizia la sua carriera nel 1988. In Agip S.p.A. svolge l’incarico di progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria: si tratta solo del primo di una serie di ruoli di crescente responsabilità nel settore. Nel 2004 la sua carriera si apre anche sul fronte internazionale, con l’incarico di Managing Director di Eni Congo e di Eni UK. Nel 2009 partecipa al corso “The Oxford Advanced Management and Leadership Programme” presso la Said Business School University of Oxford, in modo da consolidare ulteriormente le proprie competenze professionali. Luigino Lusuriello diventa nel 2011 Senior Vice President Programma Iraq, mentre dal 2013 al 2018 è Executive Vice President Operations di Eni. Il suo attuale ruolo nel Gruppo lo porta ad occuparsi in prima persona del processo di trasformazione digitale in atto.

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Energia e Sostenibilità: l’AD e DG di Terna Luigi Ferraris al Forum di RCS Academy

L’intervento dell’AD e DG di Terna Luigi Ferraris al Forum Energia e Sostenibilità: “Siamo davanti a una trasformazione non solo energetica, ma industriale, che mette in connessione settori che prima non colloquiavano, l’elettrico e l’auto per esempio”.

Luigi Ferraris, AD e DG Terna

Terna: l’AD e DG Luigi Ferraris parla di sostenibilità e innovazione al Forum Energia e Sostenibilità

“La rivoluzione in atto nel mondo dell’energy è evidente in maniera trasversale”: l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Luigi Ferraris ne ha parlato lo scorso 21 ottobre al Forum Energia e Sostenibilità organizzato da Rcs Academy. Un’importante occasione di confronto per imprese e istituzioni sul futuro del sistema energetico, anche in virtù delle ambiziose sfide che si trovano a dover affrontare oggi i player del settore, come il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di abbattimento delle emissioni al 2050 e la transizione verso una green economy globale. “La transizione energetica che stiamo vivendo è equiparabile a una trasformazione industriale per la quale serve uno sforzo corale di istituzioni e imprese” ha evidenziato l’AD e DG Luigi Ferraris, soffermandosi nel suo intervento sulla necessità di una corretta pianificazione degli investimenti, frutto di una efficace cooperazione tra produttori di energia. Terna “ha un piano di investimenti decennale di 13 miliardi di euro per rendere la rete più connessa e “magliata”, capace cioè di accogliere l’aumento atteso dei punti di immissione”, già passati in pochi anni da 800 a 800mila con la diffusione delle rinnovabili.

La trasformazione del sistema energetico: il ruolo di Terna nelle parole dell’AD e DG Luigi Ferraris

Intervistato da “Affari Italiani” a margine del Forum Energia e Sostenibilità, l’AD e DG Luigi Ferraris ha sottolineato come la trasformazione in atto nel mondo dell’energia stia avvicinando settori “che fino a venti anni fa non colloquiavano“. Il riferimento, ad esempio, è all’accordo sottoscritto recentemente dal gruppo con FCA. “800 mila punti di immissione rappresentano un altro mondo rispetto a quello che conoscevamo anche solo dieci anni fa” ha poi spiegato l’AD e DG aggiungendo come oggi anche le grandi centrali stiano scomparendo: “Le centrali a olio non ci sono più, le centrali a carbone sono in uscita. Quanti saranno i punti di ingresso nel 2030? Milioni, probabilmente. Così come saranno milioni le auto elettriche”. La responsabilità di Terna, come sottolineato da Luigi Ferraris, è “assicurare la continuità del servizio elettrico, far combaciare, cioè, la domanda di energia con l’offerta”. Il gruppo si trova davanti a diverse sfide: “Dobbiamo ragionare rendendo conto del lasso di tempo tra il concepimento del progetto e la realizzazione dello stesso (quindi circa otto anni); abbiamo un piano di investimenti in 10 anni per 13 miliardi di euro; dobbiamo pianificare il nostro futuro per capire come stoccare l’energia”.

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Danieli S.p.A.: Gianpietro Benedetti nella delegazione italiana negli USA insieme a Mattarella

Gianpietro Benedetti è una figura chiave nella storia di Danieli S.p.A., azienda multinazionale con sede a Buttrio. Il Presidente e Amministratore Delegato si è recato di recente negli USA in occasione dell’incontro Mattarella-Trump, oltre ad aver viaggiato in Messico per verificare di persona i risultati dell’impianto realizzato per Deacero.

Gianpietro Benedetti

Gianpietro Benedetti: gli impegni negli USA e in Messico

Gianpietro Benedetti, attualmente alla guida di Danieli S.p.A., ha fatto parte della delegazione italiana che ha accompagnato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella negli Stati Uniti in occasione dell’incontro con Donald Trump. L’evento è stato organizzato in un momento delicatissimo sia per la politica internazionale che per lo scenario economico. Dal dialogo tra i due è scaturita una netta discrepanza di vedute, seppur entrambi hanno sottolineato l’ottimo rapporto che da sempre lega Italia e Stati Uniti. Prima di recarsi negli USA, Gianpietro Benedetti ha deviato per il Messico per affrontare di persona un altro importante impegno: si è occupato di verificare i risultati della nuova acciaieria per conto dello storico cliente Deacero. Le attività, che hanno preso il via circa un anno fa, hanno raggiunto ottimi traguardi. Si tratta di un impianto completo, il quarto fornito dal gruppo siderurgico messicano, realizzato in 20 mesi con un investimento di 650 milioni di dollari americani.

Gianpietro Benedetti: la figura professionale

Gianpietro Benedetti ricopre gli incarichi di Presidente e Amministratore Delegato presso Danieli S.p.A., multinazionale con sede a Buttrio specializzata nel settore della produzione di impianti siderurgici. Il manager è entrato in Danieli & C. nel 1961 in qualità di ingegnere progettista. In seguito a una promozione, è diventato nel 1968 Direttore dell’Ufficio Tecnologie e Processo di Laminazione: è la svolta che dà il via a una carriera brillante, che nel 2003 lo porterà ad assumere gli attuali incarichi ai vertici dell’azienda. Dal 2010 Gianpietro Benedetti è Presidente della Fondazione “ITS – Istituto Tecnico Superiore nuove tecnologie per il Made in Italy, indirizzo per l’industria meccanica ed aeronautica” (Udine). Da settembre 2017 inoltre svolge l’incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione e dell’Executive Board in Danieli. Per i risultati ottenuti durante il suo percorso professionale, si è aggiudicato tre diverse lauree ad honorem, oltre alla Tadeusz Senszimir memorial Medal dall’AIST (Association for Iron & Steel Technology). È titolare di numerosi brevetti per macchine e processi per la produzione dell’acciaio ed è arrivato a superare il numero di 80 invenzioni registrate a suo nome.

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Aumentate il piacere con i falli gonfiabili

Avete presente quando eravate piccoli e alle feste di compleanno vi divertivate un sacco a gonfiare decine e decine di palloncini colorati? Ora siete cresciuti e di certo i palloncini non vi fanno più lo stesso effetto, ma sapete cosa potrebbe essere un perfetto sostituto di questi giochi infantili? Cosa gonfiandolo vi provocherebbe una fantastica sensazione di piacere? Un fallo gonfiabile. Sì, nessun errore, avete letto bene. Ovviamente non si tratta di un giocattolo, almeno non uno di quelli per bambini. Anche se la sua definizione tradotta in italiano non se ne discosta molto. I falli gonfiabili rientrano pienamente nella categoria di sex-toys che ogni sexy shop che si rispetti dovrebbe avere.

 

Cosa sono i falli gonfiabili?

 

Cosa hanno di particolare questa tipologia di giochini sessuali è facilmente intuibile dal nome. Sono fatti principalmente di silicone sanitario, quindi igienico e non pericoloso per la salute. Solitamente all’estremità inferiore è collegata una pompetta che permette di gonfiare manualmente il fallo e fargli aumentare la dimensione originaria.

Di falli gonfiabili, come per quelli normali, ne esistono di diverse tipologia. Esistono sia falli gonfiabili per vagina, falli gonfiabili anali oppure cunei anali gonfiabili, a seconda delle varie esigenze e delle voglie del momento. Inoltre esistono alcuni modelli che oltre ad avere la pompetta per gonfiarli hanno anche collegato un telecomando per poter azionare e regolare la vibrazione.

Ora anche i più esigenti non avranno niente da ridire. Grazie alla possibilità di gonfiarlo infatti non dovrete più preoccuparvi delle dimensioni del vostro giocattolino perché le dimensioni le potrete decidere voi di volta in volta, scegliendo se e quanto gonfiare e se farlo prima o durante la penetrazione.

Uno dei vantaggi dei falli gonfiabili è che possono anche essere utilizzati sia per aiutare le pareti vaginali a diventare più elastiche sia per aumentare la dilatazione in modo dolce e graduale. In poche parole potrete unire l’utile al dilettevole, sperimentando contemporaneamente due tipologie di allenamento diverse.

 

Divertitevi a gonfiare la situazione

 

I falli gonfiabili, esattamente come tutti i falli e dildo basic, sono un ottimo giocattolino da poter utilizzare in solitaria oppure in compagnia del vostro partner, per aumentare notevolmente la temperatura della stanza e accrescere la vostra complicità. È ottimo da utilizzare come preliminare, una sorta di antipasto prima della portata principale. Potrete giocare con il vostro partner affidandogli la “pompetta del potere” in modo che sia lui o lei a decidere il grado di dilatazione che il fallo deve raggiungere. Così facendo sarà lui ad avere il potere di decidere e sarà direttamente coinvolto nei vostri momenti di piacere.

Ricordatevi però che i falli gonfiabili al pari di tutti i sex toys, venendo in contatto con parti intime del corpo  devono essere sottoposti a regolare pulizia per evitare situazioni spiacevoli. Inoltre essendo fatti di silicone è sconsigliabile abbinarli con l’utilizzo di lubrificanti a base di silicone. Il silicone dei lubrificanti infatti potrebbe reagire con il silicone del fallo e renderlo appiccicoso e decisamente poco igienico da utilizzare. Lo stesso principio vale anche per i profilattici pre-lubrificati.

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Eventi News

L’Università degli Studi di Bergamo conferisce il dottorato honoris causa a Liliana Segre

Si terrà venerdì 29 novembre alle ore 11.30 presso l’Aula Magna dell’Università degli studi di Bergamo (Piazzale Sant’Agostino 2) la cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2019/2020 alla presenza delle massime autorità cittadine, dei Rettori delle Università ospiti e della Senatrice a vita Liliana Segre, a cui, in tale occasione, sarà conferito il dottorato honoris causa.

Dopo l’ingresso di Rettore, Prorettori, Presidi di Dipartimento, Rettori italiani e stranieri ospiti in corteo accademico sulle note dall’Inno d’Italia, si terranno la prolusione del Rettore Remo Morzenti Pellegrini e gli interventi dei rappresentanti degli studenti e del personale tecnico-amministrativo. Un intermezzo musicale eseguito da coro e orchestra del Conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo introdurrà la Laudatio della Senatrice Liliana Segre a cura del Coordinatore del dottorato di ricerca
in studi umanistici transculturali, Franco Giudice, a cui farà seguito la Lectio magistralis della Senatrice.

Liliana Segre, deportata a 13 anni al campo di concentramento di Auschwitz, dove fu separata dal padre che non rivide mai più e dove perse anche i nonni paterni negli ultimi trent’anni ha dedicato gran parte delle proprie energie all’impegno civile della testimonianza, raccontando la propria esperienza sempre senza odio né senso di vendetta.

Per il suo impegno di testimonianza riceverà il conferimento del dottorato honoris causa da parte dell’Università degli studi di Bergamo.

 

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