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Bilancio della Russia ancora in piedi… grazie soprattutto all’India

Siamo arrivati a due anni dall’invasione della Russia in Ucraina. A questa guerra l’Occidente aveva deciso di rispondere con sanzioni economiche contro Mosca. Eppure dopo 24 mesi il bilancio della Russia rimane ancora in piedi.

Il ruolo di gas e petrolio per il bilancio

bilancioBisogna fare una distinzione importante tra due voci di cassa tradizionalmente preziose per Mosca. La prima è quella del gas. Quello russo ha rifornito l’intera Europa per decenni, ma il vecchio continente con tanta fatica, e dopo molti mesi di sacrifici, è riuscito a sostituire il fornitore russo con altri fornitori. Se prima il 40% del gas che arrivava in Unione Europea proveniva dalla Russia, adesso questa quota è scesa ad appena l’8%.

L’aumento dell’export verso Cina e Turchia è riuscita a compensare questo calo soltanto per il 5/10 per cento. Secondo l’istituto statale russo “Accademia delle Scienze“, il colosso del gas Gazprom entro il 2025 potrebbe cominciare a registrare delle perdite ingenti a causa di questo nuovo scenario.

L’India ancora di salvezza

Quello che ha consentito al bilancio della Russia di rimanere a galla è stato soprattutto il rapporto privilegiato commerciale con l’India. Le vendite record di petrolio agli indiani hanno consentito alle casse del Cremlino di avere 37 miliardi di dollari. Si tratta di una cifra record.

L’India è anche diventata il fulcro delle triangolazioni petrolifere che hanno permesso a Mosca, in via indiretta, di esportare anche negli Stati Uniti il suo greggio per oltre un miliardo di dollari. In questo modo Mosca riesce anche ad aggirare il Price Cap di 60 dollari al barile imposto dall’occidente (per rendere un’idea, al momento la quotazione del petrolio è più o meno sugli 80 dollari al barile, e sta facendo pressione sulle Bollinger bands).

Qualche scricchiolio con Nuova Delhi

L’importante ruolo dell’India per il petrolio russo spiega anche perché Mosca sia stata più accomodante, quando l’India si è rifiutata di pagare il petrolio importato in Yuan cinesi e non in dollari (il rapporto dollaro- Yuan si trova a 7,3), sfruttando una strategia di spread trading. Dopo che per un periodo le raffinerie indiane avevano sospeso gli acquisti di greggio, a dicembre questo commercio è ripreso.

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Bilancio positivo per la raccolta di sangue in Lombardia

545 mila sacche raccolte nel 2019: questi i numeri che testimoniano il positivo andamento di donazioni degli ultimi anni confermando alla Lombardia, che contribuisce per circa il 20% in termini di donazioni sul sistema nazionale, il primato nella raccolta di sangue e emocomponenti.

“Grazie ai nostri 251 mila donatori, Avis Regionale Lombardia ha contribuito a donare 466.705 delle 545.000 sacche raccolte dal Sistema Trasfusionale lombardo coordinato da SRC-AREU, contribuendo così all’85,5% del sangue raccolto. Un impegno costante condiviso da tutte le 648 sezioni comunali, coordinate dalle rispettive 12 sezioni provinciali, che grazie al loro lavoro apportano un forte contributo nel garantire l’autosufficienza della nostra regione. Basti pensare che il 40% delle sacche di sangue e il 30% di plasma raccolti provengono dalle nostre unità di raccolta associative sul territorio, in convenzione con gli ospedali della regione. Questi numeri ci rendono orgogliosi ma ci spingono ad impegnarci ogni giorno di più con l’obiettivo di avvicinare sempre più giovani alla cultura del dono. Sono loro il nostro futuro, sensibilizzarli significa continuare il trend positivo degli ultimi anni e portare la loro attenzione ad aiutare chi ha più bisogno ci riempie di orgoglio.” ha spiegato Oscar Bianchi, Presidente di Avis Regionale Lombardia.

Secondo AREU, nel 2019 i donatori lombardi che hanno effettuato almeno una donazione sono stati 259.087, gli aspiranti donatori 34.768 (50,4% maschi, 49,6% femmine) di cui quasi 11 mila sotto i 25 anni. In Lombardia la raccolta di sangue intero è di circa 465 mila unità di cui quasi 16 mila sono state donate ad altre regioni. In aumento anche la raccolta di plasma: nel 2019 infatti sono stati prodotti complessivamente 179 mila kg di plasma. Plasma che è fondamentale nella cura di diverse patologie rare, per la produzione di farmaci “salvavita” e si è rivelato una grande opportunità terapeutica anche nella lotta al Covid-19.

“545 mila volte grazie! A tutti i donatori che rispondono sempre con grande partecipazione ed entusiamo ai nostri appelli e alle nostre iniziative. Anche durante l’emergenza da Covid-19 il loro contributo si è rivelato fondamentale e non è mai venuto meno. Questi numeri ne sono la conferma” ha concluso Oscar Bianchi.

I dati completi del Registro Regionale Sangue e Plasma della Lombardia 2019 di AREU saranno presentati in modo approfondito durante il prossimo consiglio regionale Avis Lombardia.

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Il bilancio di Spazio Reale torna in attivo dopo 10 anni – 126mila euro di utili nel 2016

L’ultimo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Spazio Reale ha confermato le previsioni di assestamento e crescita del grande Centro Congressuale di Campi Bisenzio. Due anni di duro lavoro per il nuovo CdA, presieduto da Stefano Ciappelli e per il DG Elisabetta Carullo, che hanno presentato lo scorso 22 aprile il restyling della Struttura alle istituzioni e al territorio.

Il 30 maggio u.s. il CdA della Fondazione ha approvato il bilancio 2016 con un utile di 126mila euro che permette di guardare con maggiore positività al futuro del rinnovato Centro Congressuale, Formativo, Sportivo e Ristorativo di Campi Bisenzio, alle porte di Firenze. L’effetto più immediato della riorganizzazione finanziaria riguarda la riduzione del debito, passato da 12 a 6 milioni di euro e la chiusura del bilancio 2016 in attivo. Il Risultato è stato possibile grazie alle scelte oculate del nuovo management della Fondazione, alla professionalità dei dipendenti, al sostegno delle istituzioni e alla collaborazione con agenzie del territorio, realtà associative e le parrocchie di Campi Bisenzio.

Spazio Reale si sta concentrando, inoltre, sulla progettazione europea. A tale scopo è stata creata EuAbout Lab, associazione che ha sede a Bruxelles, grazie alla professionalità di Euro Project Lab, studio di consulenza di Ferrara, e altri partners europei. Sono già stati vinti due progetti Erasmus+ (In-Orchestra e T.h.e.a.t.e.r.) e altri sei sono attualmente in attesa di valutazione.

Altra novità è la costituzione di tre società che si occupano della gestione degli Eventi e Formazione, della Ristorazione e dell’Attività Sportiva di Spazio Reale: Palazzo Pucci Events & Academy srl, per la parte congressuale e formativa, Palazzo Pucci Ristorazione srl, per l’ambito ristorativo, e Spazio Reale Csi – Sporting Campus Società Sportiva Dilettantistica a responsabilità limitata, che si occupa della gestione degli impianti sportivi. Spazio Reale possiede una quota azionaria in tutte e tre le società, che cureranno gli aspetti commerciali, permettendo così alla Fondazione di tornare a svolgere a pieno la sua mission: promuovere la coesione sociale attraverso l’interazione tra persone di diverse generazioni, abilità e culture. L’obiettivo è di diventare “una grande piazza” dove condividere e scambiare esperienze, conoscenze e competenze.

 

Segui tutti gli aggiornamenti della Fondazione Spazio Reale su Facebook, Twitter, Instagram e YouTube.

Dr. Michele Pasotti, Segreteria Comunicazione Fondazione Spazio Reale Impresa Sociale, 055 8991336 – [email protected]

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TTT TOURISM THINK TANK: SI GUARDA ALLE POLITICHE DI SETTORE CON POSITIVITA’ GRAZIE AL +3,1% DI PRESENZE GENERALI DEL PRIMO SEMESTRE

Il TTT-Tourism Think Tank è alle porte, in programma a Lariofiere dal 30 settembre al 1 ottobre, sarà l’occasione ideale e concreta per confrontarsi e dibattere in merito ai dati registrati dal settore durante il primo semestre dell’anno 2014. Quale sede migliore del Centro Espositivo di Erba per pensare a soluzioni strategiche innovative alla luce di quello che è stato il trend registrato dal territorio nella prima parte dell’anno? I dati raccolti parlano chiaro: vi è stato un netto miglioramento rispetto ai dati raccolti nell’anno 2013, con le presenze generali giunte a registrare +3,1%, recuperando la flessione dell’anno precedente con quasi un milione di pernottamenti. Diverso l’andamento degli arrivi che con il loro -3,1% segnano un calo, limitabile tuttavia esclusivamente al settore degli esercizi alberghieri; è infatti estremamente positivo il dato registrato dalle strutture ricettive complementari, quali campeggi, alloggi in affitto e B&B che hanno registrato una crescita pari al +12% raggiungendo il massimo storico di oltre 66.000 persone nel semestre. È imputabile a questo tipo di strutture alternative l’importante aumento generalizzato del soggiorno medio, che ha visto un boom negli esercizi extralberghieri (+20,8%). Il medesimo andamento è stato registrato dal comune di Como, dove i nuovi turisti confermano l’interesse verso le strutture ricettive complementari e dove viene confermata non solo la crescita dei pernottamenti generali, ma anche degli arrivi. Buone notizie si registrano anche andando a focalizzare l’attenzione sulle principali località turistiche comasche. Nella zona del Lago Ceresio, è Porlezza a confermarsi il comune più importante in termini di presenze turistiche, con un recupero della débâcle riportata l’anno precedente: arrivi e presenze hanno fatto registrare incrementi a due cifre (rispettivamente +14,6% e +12,3% rispetto al primo semestre 2013). A Tremezzina, in particolare a Griante, boom di turisti stranieri, così come per Domaso nell’Alto Lago e Bellagio nella zona del Triangolo Lariano, dove le strutture bellagine hanno addirittura raggiunto il massimo storico dei pernottamenti con un valore attestato sui 73.000.
“I dati messi in evidenza dal bilancio fornito da Camera di Commercio Como risultano positivi al netto del fatto che gli ultimi mesi del primo semestre 2014 sono stati caratterizzati da un maltempo protrattosi poi per tutti i mesi estivi – ha dichiarato Andrea Camesasca, ideatore della manifestazione, membro di Giunta della Camera di commercio di Como e vicepresidente dell’Associazione Albergatori Confcommercio Como – l’area del comasco c’è e si mantiene assolutamente viva e attiva grazie ai numerosi eventi e iniziative dislocate sul territorio. Tra questi il TTT, una kermesse che riesce a raggruppare e promuovere tutte le attività del sistema turistico territoriale, incrementando il valore strutturale e funzionale delle aree ricettive locali”.
L’aumento dei turisti stranieri e la conferma di un alto indice di gradimento nei confronti delle strutture extralberghiere saranno senza dubbio argomenti caldi del TTT-Tourism Think Tank, la manifestazione dedicata all’intero comparto turistico in partenza a Lariofiere martedì 30 settembre.

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Agape compie 20 anni, traccia il bilancio del cammino fatto e progetta il percorso della crescita futura

La cooperativa sociale, che operando a sostegno dei più deboli è arrivata a dar lavoro a circa 600 persone, fa il punto sulla situazione e annuncia una serie di iniziative per celebrare i suoi primi venti anni.

Pontedera, 21 marzo. Un impegno costante a sostegno delle categorie più deboli (bambini, minori a rischio, disabili, anziani, malati psichiatrici…), un bouquet di attività che negli anni si è fatto sempre più articolato e completo, una solidità finanziaria sempre maggiore che è anche una garanzia per i circa 600 dipendenti che dai servizi in ambito sociale traggono il proprio reddito: questo è, in sintesi, il bilancio dei primi venti anni di attività di Agape, la cui costituzione risale appunto al lontano marzo 1994 e divenuta oggi una delle maggiori cooperative sociali di tutta la Toscana.

Nel dettaglio, Agape offre oggi numerosi tipi di servizi: alcuni molto evidenti, come quelli erogati nelle numerose strutture di cui Agape ha la gestione (asili nido, residenze per anziani, strutture psichiatriche, centri diurni per disabili, e così via), altri meno appariscenti ma non meno importanti, come per esempio il servizio di assistenza a domicilio per anziani, disabili, e persone in difficoltà.

In questi venti anni siamo cresciuti fino a sfiorare, progressivamente, la soglia dei venti milioni di euro come controvalore dei servizi erogati alla comunità; è una cifra importante già di per sé, che rende bene l’idea della quantità e della qualità del lavoro svolto dai nostri operatori, ma che diventa ancor più importante se si pensa che questa cifra è stata immediatamente restituita al territorio sotto forma di salari, stipendi e remunerazioni del lavoro dei nostri 600 dipendenti, che ogni giorno si prodigano con professionalità e passione a sostegno dei più deboli e di chi si trova, anche temporaneamente, in situazione di bisogno.” dichiara Marta Perini, Presidente di Agape.

Più che un traguardo, il ventesimo anno di attività di Agape rappresenterà un nuovo importante punto di partenza per il lancio di nuove attività e il rilancio di quelle già in essere. “E’ in questo contesto che vanno lette iniziative importanti, come l’apertura di una Residenza per l’accoglienza di minori a rischio a Sant’Arcangelo di Romagna, la ristrutturazione della RSA Villa Varoli a Porto Santo Stefano, l’imminente inaugurazione del nuovo Centro Diurno per disabili «L’Aquilone» a Pontedera prevista per il mese di maggio e il convegno su “Prima Infanzia e Minori”, in collaborazione con Azienda USL 5 Pisa e il Teatro Lux.” aggiunge Damiana Ragoni, vicepresidente di Agape.

A queste prime iniziative se ne aggiungeranno presto molte altre, che coinvolgeranno tutti i settori di attività e tutte le tipologie di servizi erogati da Agape, per farne conoscere sempre più l’attività e rafforzare ulteriormente il rapporto della cooperativa con il territorio e la cittadinanza; un passo fondamentale, in questo contesto, saranno la presentazione del nuovo bilancio sociale 2013 e l’Assemblea Ordinaria dei Soci, prevista per la fine di maggio.

Agape (www.agapesociale.itAgape nasce nel 1994 come cooperativa sociale, a seguito della L. 381/91, per volontà di quattro importanti cooperative di servizi della provincia di Pisa (Manutencoop, L’Arca, Pluricoop, Co.P.L.Hand) che operavano anche nel settore socio – sanitario ed educativo. Con i suoi circa 600 fra soci e dipendenti, Agape è oggi una delle maggiori cooperative sociali della Toscana, in cui la dimensione imprenditoriale coesiste e si armonizza con quella sociale. Grazie a questa sinergia Agape contribuisce al miglioramento della coesione sociale e al rafforzamento dei processi di inclusione, erogando servizi caratterizzati dai valori di mutualità, centralità del cittadino-utente, solidarietà e incentivazione della cittadinanza attiva.

Agape, nella propria operatività, promuove i diritti degli utenti: l’uguaglianza, le pari opportunità, la prevenzione del disagio, la personalizzazione degli interventi, la valorizzazione delle famiglie, l’umanizzazione, l’informazione e la partecipazione. La conoscenza dei territori nei quali opera e la collaborazione con i sistemi di governance locale hanno reso possibile lo sviluppo di una progettazione capace di rispondere efficacemente alla domanda di servizi e alla costituzione di reti di promozione e protezione sociale.

I servizi erogati da Agape coprono un’ampia parte del territorio regionale toscano e sono rivolti a fasce deboli quali anziani, minori a rischio, soggetti con patologie psichiatriche, disabili, prima infanzia e adolescenza.

 

Per ulteriori informazioni, contattare:

Agape Cooperativa Sociale Onlus Ufficio Stampa Agape:
Via Tosco Romagnola  15, 56012 Fornacette (Pisa)Tel +39 0587 423101, Fax +39 0587 422133email: [email protected]

www.agapesociale.it

Leonardo Ristori – RGR Comunicazione MarketingTel. +39 0587 294350e-mail: [email protected]

www.rgrcomunicazionemarketing.it

 

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SALUTE DELLE IMPRESE: PRIME EVIDENZE DAI BILANCI 2012

Gli effetti negativi della crisi di questi ultimi anni si sono manifestati anche nei conti delle aziende italiane. A questo riguardo, le prime evidenze che emergono dall’analisi dei dati e degli indicatori di bilancio relativi all’anno 2012, realizzata da CRIF Decision Solutions su 300.000 bilanci depositati, certamente esprimono un generale peggioramento dello stato di salute delle imprese italiane e un proseguimento sul trend di peggioramento dei principali indicatori avviatosi negli anni recenti.

In particolare, a fronte di una contrazione dell’attività produttiva evidente in tutti i diversi settori economici, è risultata prioritaria l’attenzione ai costi. La riduzione del giro d’affari e la necessità di ridurre i costi è infatti visibile nella diminuzione delle spese del personale, che passano dal 13% del 2009 all’11% del 2012 se rapportate al valore della produzione, e di quelle gestionali, che progressivamente si riducono di circa 3 punti percentuali nel corso degli ultimi 3 anni, raggiungendo nel 2012 il livello più basso della serie osservata (25% circa del valore della produzione). Per altro queste evidenze risultano in linea con le dinamiche economiche generali, dove il tasso di disoccupazione ha continuato a salire generando una rilevante crisi occupazionale.

Un ulteriore elemento di difficoltà è legato al finanziamento dell’attività d’impresa. La contrazione delle erogazione da parte del sistema bancario nazionale, evidente in modo diffuso per tutto il 2012, unitamente al contestuale calo degli investimenti hanno ridotto la quota di indebitamento bancario, che solo nel 2012 si è contratto di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente (rispetto al totale debiti), e dei debiti finanziari.

Sotto questo aspetto vanno ricordate le difficili condizioni dei mercati finanziari che, nonostante il miglioramento seguito all’intervento della BCE con l’annuncio del programma OMT avvenuto a fine estate 2012, hanno continuato a risentire del clima di incertezza economica e politica del nostro paese. A ciò si aggiungono la necessità di controllo del rischio di credito e di rafforzamento dei requisiti patrimoniali che hanno inasprito le politiche di erogazione del credito.

La mancanza di un supporto finanziario ha in parte dirottato le imprese verso una gestione orientata all’utilizzo della leva commerciale, innescando una catena di ritardi di pagamento che ha coinvolto i vari livelli delle filiere produttive, destabilizzando l’equilibrio finanziario di molte imprese. A questo proposito, l’aumento dei debiti commerciali è evidente a partire dal 2009, con una crescita complessiva del 15% nel triennio 2009-2012; contestualmente i debiti finanziari diminuiscono, attestandosi nel 2012 al 17% circa del totale passivo.

L’analisi di CRIF Decision Solutions mette anche in evidenza la contrazione della redditività delle imprese, con una marginalità più ridotta, e il  trend di contrazione risulta ancora più serio se si osservano le dinamiche di lungo periodo. Ad eccezione del 2010, dove si è assistito ad un lieve recupero del ROS e del ROI, negli altri anni le imprese hanno infatti subito una progressiva riduzione della redditività. Le prime evidenze del 2012 confermano questa tendenza per il ROS, che si è quasi dimezzato rispetto al 2007 attestandosi al 2%, e per l’ebitda margin, che scende al 6,8%; il ROI, invece, rimane stabile al 2% rispetto al 2011.

Tuttavia esistono sostanziali differenze nelle dinamiche settoriali; a fronte di un peggioramento della marginalità nella filiera delle costruzioni e nell’industria degli autoveicoli e del motociclo, dove anche la redditività mostra ulteriori segnali di cedimento con tutti i principali indicatori negativi e in peggioramento nel 2012, si rileva un miglioramento o un mantenimento dei margini raggiunti nei settori che, nonostante la lunga crisi, hanno “tenuto” sul mercato grazie a caratteristiche di apertura internazionale e propensione all’export e a forti tradizioni locali. Si tratta, nello specifico, dell’alimentare e della meccanica in ambito manifatturiero, settori di spicco dell’economia nazionale. Nei servizi si sottolineano le buone performance del segmento dei servizi alle imprese e anche in quello dei servizi alla persona che hanno mediamente una marginalità superiore rispetto al complesso delle attività produttive.

In termini di equilibrio finanziario si rileva una sostanziale stabilità del margine di struttura secondario che rimane comunque prossimo all’unità, senza sostanziali variazioni rispetto agli anni passati.

 

Link alla news : http://www.gianpaololuzzi.it/?p=3378

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Un Gruppo sempre più green: online il Bilancio di Sostenibilità Hera 2012

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  • 17 Aprile 2013

Nel 2012 la ricaduta economica sul territorio servito è stata di oltre 1 miliardo e 700 milioni di euro. 389mila famiglie alimentate con l’energia rinnovabile e assimilata prodotta da Hera.

 

Un’azienda sempre più green, che distribuisce sul territorio risorse che ormai superano il miliardo e 700 milioni di euro all’anno. E’ questo ciò che emerge dal Bilancio di Sostenibilità 2012 di Hera, da oggi online all’indirizzo bs.gruppohera.it. Oltre a rendicontare l’anno appena trascorso, il documento offre anche un consuntivo sociale, ambientale ed economico dei primi 10 anni di vita della multiutility. Nei dieci anni, ad esempio, l’energia termica ed elettrica prodotta da fonti rinnovabili è quintuplicata, la raccolta differenziata è raddoppiata, si è dimezzato l’uso delle discariche, sono state ridotte del 70% le emissioni dei termovalorizzatori e si sono ridotti del 70% gli infortuni sul lavoro.

 

Fra i risultati ambientali più importanti raggiunti si trova la produzione di energia da fonti rinnovabili che nel 2012 è risultata pari a  560 GWh. Dalle fonti rinnovabili, sommate alle assimilate arriva più del 70% della produzione totale del Gruppo, pari al fabbisogno energetico di 389.000 famiglie.  L’indice di frequenza di infortunio si è ridotto per l’ottavo anno consecutivo (-23% rispetto al 2010).

 

Inoltre, con un piano pluriennale di ammodernamento dei termovalorizzatori che ha visto applicare le migliori tecnologie disponibili, le emissioni in atmosfera di questi impianti sono state notevolmente ridotte e oggi sono mediamente inferiori dell’89% rispetto ai livelli consentiti dalla legge. In relazione alla difficile situazione economica, Hera ha prorogato di un altro anno le agevolazioni previste fino a giugno 2012 per i clienti disoccupati e cassintegrati. Inoltre, nel 2012, per il terzo anno, Hera ha introdotto su base volontaria un bonus a compensazione della spesa per il servizio teleriscaldamento.

 

Una cartina al tornasole della qualità ambientale espressa da Hera, riguarda il mix di trattamento rifiuti. Nel 2002 circa la metà dei rifiuti raccolti (49%) finiva in discarica, nel 2012, i rifiuti conferiti in discarica sono scesi al 21%.  E’ cresciuta ancora la ricaduta economica del Gruppo Hera sul territorio servito. Nel 2012, infatti, la ricchezza complessivamente distribuita sul territorio ha superato il miliardo e 700 milioni (+2,6% rispetto all’anno precedente). La cifra comprende il valore aggiunto, quasi 849 milioni, distribuito ai principali interlocutori di Hera sul territorio.

Un capitolo importante è senza dubbio quello degli investimenti di Hera, che dal 2003 al 2012 sono stati complessivamente 3,5 miliardi di euro, mediamente oltre 318 milioni all’anno, contro i 177 del 2002.

 

“I dati pubblicati, che non riguardano solo il 2012, ma offrono una panoramica sui risultati  non solo economici conseguiti da Hera in 10 anni di attività”, spiega Maurizio Chiarini, Amministratore Delegato Hera, “dimostrano in maniera inequivocabile che avere dato vita, con la fusione di diverse ex-municipalizzate, ad un soggetto più grande e solido, ha non solo migliorato la sostenibilità sociale e ambientale del territorio servito ma ha anche conseguito una distribuzione di risorse in termini di valore aggiunto sul territorio assolutamente consistente. Alla luce soprattutto della crisi economica di questi ultimi anni ritengo si tratti di uno straordinario contributo anticiclico all’economia e alla qualità della vita delle comunità. Questi numeri confermano quindi, una volta di più, la validità del modello Hera, capace di coniugare crescita economica e qualità dei servizi sul territorio”.

 

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Baraclit riceve il premio “Company to Watch 2012” nel settore dei prefabbricati

L’ambito riconoscimento è stato assegnato a Baraclit dagli analisti di Databank (Cerved Group), una delle maggiori società nel campo della Competitive Intelligence su mercati e concorrenti, dopo un’accurata indagine relativa a strategie aziendali, scelte di marketing, performance di mercato e risultati economico-finanziari dei principali operatori nazionali del comparto produzione e prefabbricazione in calcestruzzo.

 

“Investimenti in nuove tecnologie, Attività di Ricerca & Sviluppo nell’area dei materiali e delle soluzioni architettoniche, Crescente presenza nel segmento del fotovoltaico, Ampio ambito d’azione sul territorio”. Sono questi, secondo gli esperti di Databank, i punti di forza e di successo che hanno reso Baraclit un’azienda solida e altamente competitiva meritevole del titolo Compagnia Modello 2012 nel panorama italiano della prefabbricazione in cemento.

Il premio “Company to Watch 2012” viene conferito alla società che, oltre ad aver ottenuto una performance di vendita al di sopra della media settoriale e un buon livello di marginalità, si è contraddistinta per aver:

–       consolidato una posizione di leadership nel proprio settore;

–       adottato un modello di business coerente con l’evoluzione del mercato;

–       conquistato uno o più vantaggi competitivi sui principali fattori critici di successo del settore;

–       acquisito un elevato potenziale di crescita nel breve e medio termine;

–       attuato una particolare strategia di innovazione di prodotto o processo risultate vincenti o distintive.

Con un fatturato totale 2011 pari a 63,0 mlioni di euro (+10% sul 2010), un aumento della quota di produzione nel settore dei prefabbricati (4%), il business dell’Energy Building in continua ascesa curato dalla Divisione b.POWER e l’ingente piano di investimenti sia per ampliare la dotazione di macchinari dello stabilimento produttivo di Bibbiena (AR,) che per finanziare il progetto SolarLAB, Baraclit ha confermato la propria leadership nel mercato italiano.

Già nel 2011 gli analisti indipendenti di Cerved Group avevano attribuito all’azienda toscana l’indice di rating A4 (molto elevato) con una valutazione superiore al 100% dei competitors nel segmento Prodotti per l’Edilizia presenti all’interno del proprio database, apprezzando la solidità patrimoniale di Baraclit, la crescita costante del volume d’affari oltre all’assetto finanziario equilibrato e prudente che da anni la caratterizza.

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

 

b.POWER è la nuova divisione Baraclit concepita per lo studio e l’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili nel campo dell’edilizia prefabbricata. Nasce nel 2009 con l’esperienza concreta di SolarLAB, il laboratorio solare per l’industria realizzato nella sede Baraclit di Bibbiena (AR), e oggi tra i più grandi e innovativi impianti fotovoltaici integrati a tetto in Italia. Con un portafoglio impianti di 15 megawatt di potenza e 300.000 mq di “coperture solari” in oltre 40 siti industriali sparsi su tutto il territorio nazionale, la divisione b.POWER è presto divenuta centro di ricerca d’eccellenza sull’energia solare e voce autorevole nel settore dell’Energy Building. b.POWER studia, progetta e realizza edifici prefabbricati autosufficienti, mettendo a disposizione del cliente il patrimonio unico di conoscenze e sperimentazione diretta di SolarLAB e le esclusive tecnologie costruttive di Baraclit (sistemi Aliant® e b2000®).

 

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Il fatturato Baraclit del 2011 cresce a 63 mln di euro (+10,6%). Solidità finanziaria, investimenti e assunzioni: come “resistere” alla crisi dell’edilizia

Con un volume di affari che nel 2011 si è attestato a 63,0 mln di euro in crescita a doppia cifra rispetto ai 56,9 mln di euro del 2010, Baraclit ha chiuso in utile il bilancio per il 66° anno consecutivo, nonostante la drammatica congiuntura nel settore dei prefabbricati. Per far fronte alle numerose commesse acquisite, soprattutto nel ramo di attività “Energy Building” della Divisione b.POWER, sono in arrivo 25 nuove assunzioni nel comparto produttivo.

In tempo di crisi, c’è ancora chi guarda al futuro con fiducia e raccoglie ottimi frutti grazie a strategie coraggiose e a una sicurezza patrimoniale che viene da attente gestioni del passato. Baraclit è una delle pochissime realtà di prefabbricatori italiani ad aver reagito con fermezza ed efficacia alla pesante recessione del mercato edilizio.

La forte crescita del fatturato 2011 (+10,6% su base annua) e il conseguimento di un risultato ancora in utile per il 66° anno consecutivo dalla fondazione, rappresentano quasi un record in un settore che ha registrato un calo di oltre il 50% della domanda di prefabbricati dall’inizio della crisi, al quale si sono aggiunti la diminuzione del 20% dei prezzi di vendita e l’aumento dei costi delle materie prime. Una situazione di difficoltà profonda che, ulteriormente aggravata dalla restrizione del credito in atto da parte del sistema bancario, sta portando alla chiusura o al fallimento moltissime aziende, anche storiche, nel panorama dell’edilizia industrializzata in cemento.

In totale controtendenza, il portafoglio ordini di Baraclit nei primi mesi del 2012 supera i 400.000 mq assicurando all’azienda un carico ingente di lavoro per circa un anno e mezzo. L’accelerazione della produzione è resa possibile dal volume di importanti commesse acquisite nel settore commerciale (40.000 mq per Esselunga a Campi Bisenzio e 23.000 mq per Trony a Roma), nel comparto della grande logistica (30.000 mq per Bartolini Trasporti e 10.000 mq per Interporto Rivalta Scrivia) e nei mercati esteri (10 mln di euro di ordini, in crescita del 25% rispetto al 2010).

Tra i progetti più prestigiosi firmati nell’ultimo periodo si annoverano anche il nuovo e avveniristico centro direzionale Arval a Scandicci a zero emissioni (la “Saetta Fotovoltaica”) e il raddoppio dello stabilimento della Brunello Cucinelli SpA, nota casa di alta moda di recente approdata in borsa con straordinario successo.

Anche la Divisione Baraclit b.POWER, interamente dedicata alle rinnovabili, ha segnato un impulso decisivo per i risultati 2011 trainando il “core business” del prefabbricato: 20 MW di impianti fotovoltaici integrati su edifici industriali, i primi capannoni in classe energetica A+ in Italia, e il progetto SolarLAB uno tra i più evoluti parchi di generazione solare su tetto in Europa con 4,2 MW di potenza installata e 20 diverse tecnologie monitorate sulle coperture della sede Baraclit.

La ricetta per la crescita si fonda su pochi e semplici ingredienti: massima affidabilità aziendale, innovazione di processo e di prodotto, e investimenti continui in capitale umano. Baraclit, azienda con rating A4 (il riconoscimento più elevato tra gli operatori del settore Prefabbricati), dispone infatti di una situazione finanziaria solida ed equilibrata garantita da un patrimonio netto di oltre 46 mln di euro e da una posizione di liquidità significativa, in grado di resistere allo stress economico-finanziario di momenti così duri e di sostenere gli ambiziosi piani di investimento. Solo nel 2011 Baraclit ha investito oltre 11 mln di euro nel SolarLAB e nelle nuove linee di lavorazione dei pannelli di tamponamento a cui si sommano altri 3 mln di euro di investimenti preventivati per l’anno in corso con lo scopo di ammodernare ulteriormente i processi produttivi e rimanere alla frontiera nella ricerca in campo dei nuovi materiali compositi (fibre ad altissima prestazione) e del “green building”.

Sul fronte occupazionale, Baraclit nel 2011 ha confermato la propria politica storica di impegno e serietà verso i suoi dipendenti: zero ore di cassa integrazione, rinnovo puntuale del contratto integrativo aziendale e 20 assunzioni di giovani laureati nel settore tecnico-commerciale e nella Divisione b.POWER. Grazie alla partenza sprint del 2012 e alle commesse acquisite, Baraclit ha pianificato anche l’assunzione di 25 nuove risorse umane, da inserire nel comparto produttivo per poter evadere gli ordini con puntualità e con i consueti standard qualitativi.

A commento del trend positivo dei numeri e obiettivi raggiunti non sono tardate le dichiarazioni dei vertici aziendali. Così l’a.d. di Baraclit, dott. Franco Bernardini: “I brillanti risultati di bilancio del 2011 accreditano Baraclit come azienda leader in Italia nel mercato della prefabbricazione e dell’Energy Building. Dal 2009 stiamo assistendo nel settore dell’edilizia industrializzata a dolorose chiusure e ridimensionamenti di attività, a concordati fallimentari, all’attivazione di ammortizzatori sociali. In un contesto così sfidante, siamo davvero orgogliosi per il lavoro svolto mantenendo sempre massima professionalità e livello qualitativo nel rispetto dei nostri “solidi valori” sia verso i dipendenti che verso fornitori e partner. Il mio plauso va a tutti i nostri fedeli collaboratori, grazie a loro siamo riusciti ad affrontare con successo periodi bui. Nei confronti degli azionisti, del personale dell’azienda e di tutta la vallata Casentinese avvertiamo un forte senso di responsabilità, in noi continuano a riporre fiducia e non vogliamo in alcun modo deluderli”.

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

 

b.POWER è la nuova divisione Baraclit concepita per lo studio e l’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili nel campo dell’edilizia prefabbricata. Nasce nel 2009 con l’esperienza concreta di SolarLAB, il laboratorio solare per l’industria realizzato nella sede Baraclit di Bibbiena (AR), e oggi tra i più grandi e innovativi impianti fotovoltaici integrati a tetto in Italia. Con un portafoglio impianti di 15 megawatt di potenza e 300.000 mq di “coperture solari” in oltre 40 siti industriali sparsi su tutto il territorio nazionale, la divisione b.POWER è presto divenuta centro di ricerca d’eccellenza sull’energia solare e voce autorevole nel settore dell’Energy Building. b.POWER studia, progetta e realizza edifici prefabbricati autosufficienti, mettendo a disposizione del cliente il patrimonio unico di conoscenze e sperimentazione diretta di SolarLAB e le esclusive tecnologie costruttive di Baraclit (sistemi Aliant® e b2000®).

 

 

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Baraclit ottiene il miglior rating nel settore dei prefabbricati. “Cresce, investe, è solida finanziariamente” la motivazione degli analisti

rating BaraclitCon un rating A.4 (molto alto), gli analisti di CERVED GROUP hanno attribuito a Baraclit una valutazione superiore al 100% delle aziende del comparto Prodotti per l’Edilizia presenti nel proprio database. Fatturato 2011 in crescita a 60 milioni di euro, piano di investimenti triennale da 25 milioni di euro e un indice di solidità finanziaria ragguardevole sono i punti di forza dell’azienda, che ne fanno una realtà unica nel segmento dei prefabbricati in Italia.

Cerved Group, leader italiano nel campo della valutazione del rischio aziendale e prima Agenzia di Rating riconosciuta da Banca di Italia autorizzata a decretare il livello di affidabilità su imprese non finanziarie, ai sensi della normativa di Basilea 2, ha recentemente attribuito a Baraclit un rating A.4 che “indica una capacità elevata di far fronte puntualmente e senza difficoltà agli impegni finanziari assunti“.

Baraclit, tra gli operatori del comparto Prodotti per l’Edilizia inclusi nel database Cerved, è risultata l’azienda più affidabile nel settore. Una gestione oculata e competente, unitamente a un’indubbia solidità patrimoniale, hanno saputo contrastare con efficacia la crisi di un mercato (prefabbricazione industriale) colpito da una prolungata congiuntura recessiva. In netta controtendenza invece, Baraclit ha saputo coniugare crescita, investimenti e un assetto finanziario equilibrato e prudente.

Crescita. Le previsioni di chiusura del bilancio 2011 attestano il volume d’affari aziendale a quota 60 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Numeri in rialzo grazie all’effetto trainante della Divisione b.POWER (Energy Building) che ad oggi vanta 15 megawatt di impianti fotovoltaici allacciati alla rete elettrica e integrati su 300.000 mq di coperture solari in oltre 40 siti industriali, sparsi da Nord a Sud del Paese.

In aumento anche il portafoglio ordini con 400.000 mq di nuove coperture e 5 MW di installazioni fotovoltaiche, a cui sommare altri 10 MW di impianti per i quali sono in corso gli studi di fattibilità. Un quantitativo rilevante di commesse che significano oltre un anno di lavoro assicurato per l’azienda di prefabbricati Casentinese.

Investimenti. Nel triennio 2010-2012 Baraclit ha avviato un ambizioso piano di investimenti per complessivi 25 milioni di euro, stanziati allo scopo di ampliare la dotazione di macchinari dello stabilimento produttivo di Bibbiena (Arezzo) e di finanziare il progetto SolarLAB, il laboratorio solare installato sulle coperture della sede che ospita 50 diverse tipologie e combinazioni di pannelli fotovoltaici, inverter e sistemi costruttivi e che sviluppa una potenza di 3,2 MW (a pieno regime salirà a 5,0 MW), affermandosi come uno dei parchi solari a tetto più evoluti in Europa per dimensione e varietà di soluzioni applicate.

Non solo. Negli ultimi 18 mesi Baraclit ha investito fortemente sul capitale umano, assumendo nel proprio staff 20 giovani risorse, tutte under 30 altamente qualificate (l’80% è laureato) e con una significativa presenza femminile, per apportare ricambio generazionale e nuova linfa all’attività. Un segno importante che si aggiunge al recente rinnovo del contratto integrativo aziendale approvato a larghissima maggioranza dai lavoratori Baraclit, a riprova del suo storico e fermo impegno sul fronte occupazionale (dalla fondazione a oggi neanche un’ora di cassa integrazione).

Solidità finanziaria. L’elevata consistenza patrimoniale (oltre 47 milioni di equity a fine 2010), i bilanci sempre in attivo, una gestione ponderata della liquidità e del capitale circolante e il forte sostegno degli ambienti bancari, rendono Baraclit un’azienda solida finanziariamente, in grado di assolvere con puntualità ai pagamenti di tutti i propri fornitori e con una ridotta sensibilità al cambiamento delle condizioni macroeconomiche e di mercato.

Grazie al virtuoso percorso di investimenti e crescita intrapreso da Baraclit negli ultimi anni, gli analisti di Cerved hanno riconosciuto all’azienda un rating di primario livello (A.4) ritenendola meritevole di ampie concessioni fiduciarie e di una probabilità di insolvenza molto bassa. L’Amministratore Delegato di Baraclit, dott. Franco Bernardini, ha commentato “Siamo orgogliosi di questi straordinari risultati ottenuti in un settore come quello dell’edilizia industrializzata oggi fiaccato da una crisi strutturale che mette a rischio la stessa presenza sul mercato di molti operatori. Baraclit dispone invece delle competenze e dei mezzi finanziari necessari per guardare al futuro con fiducia, cogliendo appieno le opportunità dell’innovazione tecnologica e della green economy”.

 

 

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 65 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

 

b.POWER è la nuova divisione Baraclit concepita per lo studio e l’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili nel campo dell’edilizia prefabbricata. Nasce nel 2009 con l’esperienza concreta di SolarLAB, il laboratorio solare per l’industria realizzato nella sede Baraclit di Bibbiena (AR), e oggi tra i più grandi e innovativi impianti fotovoltaici integrati a tetto in Italia. Con un portafoglio impianti di 15 megawatt di potenza e 300.000 mq di “coperture solari” in oltre 40 siti industriali sparsi su tutto il territorio nazionale, la divisione b.POWER è presto divenuta centro di ricerca d’eccellenza sull’energia solare e voce autorevole nel settore dell’Energy Building. b.POWER studia, progetta e realizza edifici prefabbricati autosufficienti, mettendo a disposizione del cliente il patrimonio unico di conoscenze e sperimentazione diretta di SolarLAB e le esclusive tecnologie costruttive di Baraclit (sistemi Aliant® e b2000®).

 

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Enel: l’assemblea approva il bilancio 2010 e nomina in nuovo Consiglio di Amministrazione

Approvato il bilancio al 31 dicembre 2010; deliberato un dividendo di 28 centesimi di euro per azione per l’intero esercizio 2010 (10 centesimi già versati quale acconto a novembre 2010 e i rimanenti 18 centesimi in pagamento a titolo di saldo nel mese di giugno 2011).
Nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2011- 2013.
Conferito a Reconta Ernst & Young SpA l’incarico di revisione legale dei conti per il novennio 2011-2019.
Approvate le modifiche allo Statuto sociale che introducono la possibilità di partecipare all’Assemblea con mezzi elettronici e che rendono pienamente operativa la procedura adottata dalla Società in materia di operazioni con parti correlate.

Roma, 29 aprile 2011 – Si è riunita oggi a Roma, sotto la presidenza di Piero Gnudi, l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti dell’Enel SpA.

Nella parte ordinaria è stato anzitutto approvato il bilancio di esercizio dell’Enel SpA al 31 dicembre 2010 e presentato il bilancio consolidato.

Su proposta del Consiglio di Amministrazione è stato quindi deliberato un dividendo per l’intero esercizio 2010 pari a 28 centesimi di euro per azione e la distribuzione di 18 centesimi di euro per azione a titolo di saldo, tenuto conto dell’acconto di 10 centesimi di euro per azione già pagato nel mese di novembre 2010. Il saldo del dividendo verrà messo in pagamento – al lordo delle eventuali ritenute di legge – a decorrere dal prossimo 23 giugno 2011, previo stacco in data 20 giugno della cedola n. 18.

L’Assemblea ha inoltre nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione – il cui mandato scadrà in occasione dell’approvazione del bilancio dell’esercizio 2013 – che sarà composto da Paolo Andrea Colombo (nominato quale Presidente), Fulvio Conti, Lorenzo Codogno, Mauro Miccio, Fernando Napolitano, Gianfranco Tosi (tratti dalla lista presentata dall’azionista di riferimento Ministero dell’Economia e delle Finanze), Alessandro Banchi, Pedro Solbes e Angelo Taraborrelli (tratti dalla lista di minoranza presentata da un raggruppamento di investitori istituzionali). I Consiglieri Alessandro Banchi, Mauro Miccio, Pedro Solbes, Angelo Taraborrelli e Gianfranco Tosi hanno dichiarato di essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Testo Unico della Finanza.

Le liste di provenienza e i profili professionali dei componenti il nuovo Consiglio di Amministrazione sono reperibili sul sito internet aziendale (www.enel.com).

L’Assemblea, su proposta del Collegio Sindacale, ha quindi conferito a Reconta Ernst & Young SpA l’incarico di revisione legale dei conti di Enel SpA per il periodo 2011-2019, determinando per lo svolgimento delle relative attività un corrispettivo complessivo, riferito all’intero novennio in questione, pari a 3.480.791,55 euro.

Nella parte straordinaria sono state infine deliberate alcune modifiche dello Statuto sociale, su proposta del Consiglio di Amministrazione.

E’ stata introdotta la possibilità di partecipare all’Assemblea con mezzi elettronici (in coerenza con le novità introdotte dal Decreto Legislativo n. 27/2010, che ha recepito nell’ordinamento italiano la Direttiva comunitaria 2007/36/CE sull’esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate). E’ stato attribuito al Consiglio di Amministrazione il compito di decidere di volta in volta se consentire tale forma di partecipazione e di disciplinarne in concreto le modalità, al fine di tenere conto dell’evoluzione e dell’affidabilità degli strumenti tecnici a disposizione.

Inoltre, le modifiche statutarie approvate da parte dell’Assemblea hanno inteso assicurare una piena efficacia alle previsioni della procedura in materia di operazioni con parti correlate adottata dal Consiglio di Amministrazione nel mese di novembre 2010 – in attuazione di quanto previsto dall’apposito Regolamento adottato dalla Consob in materia con Deliberazione n. 17221/2010 – le cui disposizioni hanno acquisito efficacia a fare data dal 1° gennaio 2011.

Hanno formato oggetto di disciplina statutaria, in particolare, le modalità di autorizzazione o approvazione assembleare delle operazioni di “maggiore rilevanza” sulle quali l’apposito Comitato parti correlate dovesse esprimere parere negativo, nonché la possibilità di seguire una procedura semplificata per le operazioni aventi carattere di urgenza.

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Flavio Cattaneo: mantenute le promesse in un anno difficile

Flavio Cattaneo soddisfatto per i risultati di Terna: il miglior bilancio di sempre. Approvati i risultati 2009: utile e dividendo record.

Bilancio 2009 con risultati da record per Terna: crescita a doppia cifra di tutti gli indicatori economico finanziari. Vola l’utile di Gruppo a 771 milioni di euro con un balzo del135%, e comunque sopra le attese del mercato la forte crescita anche senza l’impatto della cessione della controllata brasiliana 354 milioni +17,8%). I ricavi sono pari a 1.360,7 milioni di euro, +13,8% .

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Turismo 2009 a Grado: gli arrivi crescono del 7,4%.

Con un incremento degli arrivi del +7,4% e un +1,8% delle presenze nel 2009, Grado si dimostra una delle realtà turistiche più attrattive del Friuli Venezia Giulia. L’andamento positivo è confermato anche dai primi dati del mese di gennaio 2010 con un +3% rispetto allo stesso mese del 2009. Per quest’anno, il Comune si appresta a presentare ulteriori importanti novità alla Bit che si terrà a Milano dal 18 al 21 febbraio 2010.

I dati presentati dall’Agenzia Turismo FVG in occasione della Giornata regionale del Turismo tenutasi l’8 febbraio a Villa Manin di Passariano di Codroipo hanno infatti evidenziato il trend positivo di Grado, in un anno, il 2009, piuttosto difficile per il mercato turistico nazionale.

In forte crescita le presenze di stranieri, specialmente quelli provenienti da Austria e Germania, per i quali Grado si conferma destinazione privilegiata e molto apprezzata, ma anche il turismo nazionale cresce grazie alle sempre nuove offerte turistiche altamente differenziate che attraggono i target più vari proponendo eventi di richiamo distribuiti nel corso di tutto l’anno per destagionalizzare sempre più la località. Da citare a questo proposito le varie rassegne enogastronomiche, Laguna Movies, il Puppet Festival, Grado Giallo fino ad arrivare alla rassegna dei presepi a Natale.

“Esprimo soddisfazione per i buoni risultati ottenuti dalla città di Grado. Dopo un inizio di anno 2009 difficile, caratterizzato da una lieve flessione, Grado a partire dal mese di giugno si è ripresa. I dati presentati ieri sono particolarmente importanti e sono per noi stimolo a continuare a lavorare per il miglioramento dell’offerta nei confronti del turista e per il potenziamento dei servizi. – commenta il Sindaco di Grado, avv. Silvana Olivotto – Grado si conferma sempre di più come una meta per tutto l’anno, non solo destinazione mare, anzi, grazie alle attrattive storiche culturali e al patrimonio ambientale possiamo ambire ad un’offerta sempre più diversificata e di qualità.”

Anche a gennaio 2010 si riconferma, dalle prime proiezioni, l’andamento positivo delle presenze con una crescita che supera il +3%.

Nei prossimi giorni in occasione della Bit, che si terrà a Milano dal 18 al 21 febbraio, il Comune presenterà importanti novità che saranno sviluppate durante il 2010.

Le novità principali riguarderanno la nascita del nuovo consorzio “Grado Turismo”, che accorpa gli operatori economico-turistici dell’isola con l’obiettivo, attraverso strategie coordinate, di potenziare l’offerta turistica della località rendendola ancor più eterogenea e di facile fruizione per i turisti. Inoltre sarà presentato il progetto per la realizzazione in spiaggia di una “Cittadella dello sport” e l’ampliamento della rete di percorsi cicloturistici che mirano a rendere l’Isola d’Oro meta turistica

sempre più ecosostenibile, come testimonia anche la realizzazione del primo progetto in Europa di albergo diffuso in laguna.

Informazioni per il PUBBLICO

Comune di Grado

Ufficio Turismo e Relazioni esterne

Tel +39_0431_898239-898224

Fax +039_0431_898205

[email protected] [email protected]

www.grado.info

Informazioni per la STAMPA

BLU WOM – www.bluwom.com

20123 Milano_Via San Vittore, 40

Tel. 02 87384640 Fax. 02 87384644

Business Dev. Director: Patrizia Fabretti [email protected]

33100 Udine_Via Marco Volpe, 43

Tel. 0432 886638 Fax. 0432 886644

Responsabile Ufficio Stampa: Laura Elia [email protected]

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Infrangere il patto di stabilità? Solo uno spot elettorale

Torino, 11 maggio 2009 – “La necessità di pagare le aziende che hanno fornito la propria opera all’ente pubblico è sacrosanta – attacca Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino -, e sono stata tra le prime a denunciare l’impellenza che tale debito venga estinto. Bisogna però sapere quali sono state le scelte che hanno portato la Provincia a trovarsi bloccata dal patto di stabilità. Ricordiamo che i limiti imposti da tale patto, che valgono per tutti gli enti italiani, non vanno considerati come un ridimensionamento della possibilità di spesa, ma sono un’indicazione necessaria ad applicare il massimo rigore nella destinazione delle risorse, che devono essere indirizzate alle reali competenze dell’ente a cui fanno riferimento”.

“Suona davvero strano che proprio ora, solo in questi giorni, il presidente uscente si ricordi delle aziende cui l’ente deve 25 milioni di euro. Perché proprio ora? Solo perché siamo in campagna elettorale? – domanda Claudia Porchietto –. La verità è un’altra. Non è stato il patto di stabilità a imporre alla giunta uscente di diminuire gli investimenti sull’edilizia scolastica di più del 50% dal 2004 a oggi, per impegnare, ad esempio, quasi 7 milioni di euro in quella vera e propria scatola vuota che è stata l’acquisizione dei terreni Fiat in Tne, o per ripianare i debiti delle società partecipare, o per la realizzazione della nuova sede della Provincia da più di 60 milioni di euro. Non è stato il patto a indicare al presidente uscente di impegnare ingenti risorse, superiori al milione e mezzo di euro come rilevato dai consiglieri del centrodestra in Provincia alle cui richieste di spiegazione non è mai stato dato risposta, nella comunicazione istituzionale con volantini e cartine usciti un mese prima della campagna elettorale.
Con una gestione più oculata degli investimenti, e non con un bilancio che destina le proprie risorse per l’84% alla spesa corrente, in cui si pensi alla soluzione dei problemi, si sarebbe portato l’ente a non dover invocare, con un triste spot elettorale che ho i miei dubbi verrà mantenuto, la volontà di sfondare il patto di stabilità per pagare i propri debiti con i fornitori privati”.

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