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10 Dicembre 2020

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Eccellenza e affidabilità: le peculiarità di Atitech nelle parole del Presidente Gianni Lettieri

"La nostra missione è fornire servizi di eccellenza, efficaci, per soddisfare le continue evoluzioni del mercato e le richieste dei clienti": i primati di Atitech illustrati dal Presidente Gianni Lettieri.

Gianni Lettieri

Atitech: profilo e modus operandi dell’azienda guidata da Gianni Lettieri

Fornire servizi di eccellenza, efficaci, per soddisfare le continue evoluzioni del mercato e le richieste dei clienti: nelle parole del Presidente Gianni Lettieri emerge chiaramente la mission che si è data Atitech, prima realtà manifatturiera partenopea divenuta oggi leader del mercato Emea (Europe, Middle East e Africa). Trent’anni di storia, celebrati lo scorso dicembre dal Presidente Gianni Lettieri, che l’hanno portata ad affermarsi su scala mondiale: l’azienda infatti lavora attualmente per le principali compagnie aeree e Lessor sui più diffusi modelli di aerei al mondo. Un primato rafforzato anche durante il lockdown: i tecnici di Atitech hanno infatti continuato a lavorare, nei limiti e nelle modalità consentite dai decreti ministeriali che si sono succeduti, anche nelle settimane in cui il Paese si è dovuto fermare a causa della pandemia, supportando i clienti in un momento particolarmente difficile, in cui tutto il traffico aereo era fermo. Nella sede presso l’aeroporto internazionale di Capodichino, nel cuore di Napoli, operano attualmente 700 addetti dislocati in cinque hangar e 20 baie, di cui una dedicata esclusivamente alla verniciatura degli aeromobili. I tecnici dell’azienda ricevono continui aggiornamenti e corsi di formazione nelle aule aziendali appositamente strutturate. Per merito dei suoi tecnici altamente specializzati e delle tecnologie all’avanguardia di cui dispone, Atitech è oggi in grado di effettuare oltre 1.000 check di manutenzione in un anno.

Gianni Lettieri: i punti di forza di Atitech, orgoglio partenopeo

"Fin dall’inizio della nostra gestione abbiamo sempre cercato di preservare l’approccio operativo e diretto, valorizzando, prima di ogni altra cosa, le esigenze di ogni singola compagnia aerea", spiega in merito Gianni Lettieri, già Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Avellino (2000/2004) e di Napoli (2004/2010) e membro del comitato centrale Mezzogiorno di Confindustria Nazionale e del direttivo nazionale. Oggi la MRO (Maintenance, Repair and Overhaul) indipendente, una delle più grandi in Europa, punta a crescere ulteriormente ampliando la propria offerta di servizi e acquisendo nuove certificazioni nel campo della manutenzione di aeromobili. L’ultima acquisita è la CAMO (Continuing Airworthiness Management Organisation), organizzazione tecnica responsabile del mantenimento della aeronavigabilità continua degli aeromobili introdotta dalla Commissione europea. Inoltre annovera la certificazione EASA Part 147, per addestrare i suoi tecnici e quelli di altre compagnie, con training sia su base teorica che pratica. Per Napoli il primato europeo raggiunto da Atitech nel settore delle manutenzioni non può che essere motivo d’orgoglio: il risultato è frutto del forte impegno e della preparazione di manager e dipendenti, nonché di un’organizzazione efficace che le consente di ospitare contemporaneamente 20 aerei all’interno degli hangar e sino a 15 in parcheggio negli spazi antistanti. Non è solo nella manutenzione degli aerei che l’azienda guidata da Gianni Lettieri si distingue ma anche in quella dei motori, dei carrelli di atterraggio e di tutti i componenti dell’aereo, oltre che nei servizi di ingegneria, contraddistinti da un elevatissimo valore di affidabilità tecnica.

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Compressori ad aria: 10 usi comuni

I compressori d’aria convertono l’aria normale in aria più densa e ad alta pressione per usi differenti. In generale, possiamo suddividerli in tre famiglie: per uso individuale o casalingo, professionale e industriale.

Vediamo quali sono gli usi più comuni di queste macchine.

Costruzione

I cantieri usano grandi compressori d’aria per azionare trapani, martelli e compattatori. L’alimentazione dall’aria compressa è essenziale nei siti remoti, privi di un accesso affidabile a elettricità, benzina e diesel, poiché l’aria compressa fornisce energia ininterrotta.

Produzione

Un compressore industriale garantisce che la produzione di alimenti, bevande e farmaci fornisca prodotti puliti, privi di contaminanti e ben sigillati. In questo caso, il compressore può alimentare nastri trasportatori, spruzzatori, presse e imballaggi in contemporanea.

Agricoltura

Trattori, irroratrici, pompe e trasportatori di raccolti sono azionati da compressori d’aria per completare le operazioni di coltivazione e agricoltura. Anche le macchine per la ventilazione degli allevamenti e delle serre richiedono aria compressa che distribuisca aria continua e pulita.

Motori

I motori dei veicoli contengono compressori d’aria per il riscaldamento e il raffreddamento; inoltre, i compressori sono presenti anche nei freni ad aria per camion e nei treni più grandi. L’aria compressa gestisce anche molte giostre nei parchi a tema, per esempio.

Riscaldamento, ventilazione e aria condizionata

I sistemi a pompa di calore e aria delle unità di raffreddamento, di solito, hanno compressori incorporati. Questi compressori conducono una refrigerazione a compressione di vapore, utile per l’aumento della temperatura e la modulazione dei cicli refrigeranti più importanti.

Verniciatura a spruzzo

I piccoli compressori d’aria vengono utilizzati nella verniciatura a spruzzo: alimentano aerografi per uso personale e commerciale, per esempio. Gli aerografi vanno da delicati pennelli da scrivania per artisti a pennelli più grandi per ridipingere i veicoli.

Industria energetica

La trivellazione petrolifera si basa sui compressori d’aria per funzionare. Per l’appunto, le attrezzature di perforazione ad aria compressa sicure e affidabili nelle operazioni su piattaforme petrolifere sono fondamentali per la sicurezza dell’equipaggio.

Lavaggio a pressione

L’aria compressa viene usata per pompare acqua ad alta pressione attraverso idropulitrici, per una pulizia più efficace di pavimenti in calcestruzzo e muratura, rimozione delle macchie e sgrassaggio del vano motore.

Gonfiaggio

Le pompe del compressore d’aria possono essere utilizzate per gonfiare pneumatici di veicoli e biciclette, palloncini, materassi ad aria e altri gonfiabili con aria compressa.

Immersioni subacquee

Le immersioni subacquee dipendono dall’aria compressa, con l’uso di serbatoi che immagazzinano aria pressurizzata: questo permette ai subacquei di restare sott’acqua più a lungo.

Cerchi dei compressori per uso professionale, affidabili e garantiti dai produttori più noti del mercato? Cenci S.r.l. è un’azienda di Piacenza specializzata da più di 40 anni nella vendita e nell’assistenza di compressori Atlas Copco, marchio di cui l’azienda è concessionario ufficiale dal 1979.

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Qual è l’impatto dell’emergenza COVID-19 su formatori e consulenti?

Comunicato Stampa

Qual è l’impatto dell’emergenza COVID-19 su formatori e consulenti?

 

I risultati di un’indagine lanciata dall’Associazione AiFOS presso i suoi associati su invito di Confcommercio Professioni. A causa dell’emergenza COVID-19 c’è stato un calo di fatturato superiore al 30% per un formatore su due.

 

La situazione epidemiologica correlata al virus SARS-CoV-2 non ha solo conseguenze sanitarie o sulle nostre abitudini di vita e sulle relazioni sociali. L’emergenza COVID-19, specialmente in relazione alle limitazioni necessarie per il contenimento del virus, ha rilevanti conseguenze economiche anche sul mondo del lavoro e sulle attività di aziende e professionisti.

 

Quali sono le conseguenze che l’emergenza ha avuto e sta avendo sul mondo delle professioni relative alla formazione e alla consulenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro?

 

L’indagine sull’impatto economico per le aziende e i professionisti

Per avere informazioni sulle conseguenze economiche in questo particolare settore, Confcommercio Professioni, che in questi mesi si sta facendo portavoce presso i tavoli governativi delle richieste dei professionisti rappresentati dalle associazioni confederate, ha invitato l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) a lanciare un’indagine tra i propri associati.

 

Rispondendo positivamente all’invito l’Associazione AiFOS ha svolto nella prima metà di novembre un’indagine presso i propri soci per capire in che misura le attività di formazione e consulenza siano state colpite – in termini di fatturato – dalla crisi economica provocata dalla pandemia ancora in atto.

 

L’indagine ha anche raccolto informazioni sull’utilizzo delle misure di sostegno predisposte dalla normativa. Si è rilevato, ad esempio, che il 51,5% dei soci che operano in regime di libera professione hanno usufruito dei bonus di indennità di sostegno in favore dei lavoratori autonomi previsti dal decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (decreto Cura Italia) e dal decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (decreto Rilancio).

 

L’impatto dell’emergenza sulle attività di formazione

Riguardo alle attività di formazione si ricorda che, a seguito delle restrizioni alle attività economiche imposte dal Governo nella prima fase dell’emergenza COVID-19, la categoria ha risentito della sospensione dei corsi in presenza ed è stato possibile proseguire solo con i corsi a distanza. In questo senso l’attività dei formatori è evidentemente diminuita, soprattutto per coloro che svolgono docenze per i corsi di formazione che non possono prescindere dalla parte pratica il cui svolgimento è necessariamente in presenza.

 

Se il 48,5% dei formatori coinvolti dichiara un calo di fatturato “percepito” nell’anno 2020 compreso tra l’11% e il 50% rispetto all’esercizio precedente, con uno sbilanciamento nella fascia più alta del calo (compreso tra il 31-50% per il 27,7% degli intervistati contro il 20,8% che lamenta un calo dell’11-30%), è preoccupante constatare, che per più del 15% degli intervistati il fatturato dall’attività di formazione si è sostanzialmente azzerato (calo superiore al 70%) mentre per un 10% il calo percepito è nel range 51-70%.

 

Si rileva, tuttavia, che una ridotta parte del campione, il 14%, ha mantenuto un fatturato stabile o addirittura registrato un incremento.

 

L’impatto dell’emergenza sulle attività di consulenza

Malgrado non sia stata direttamente limitata, anche l’attività di consulenza è stata penalizzata dal lockdown, ad esempio a causa delle restrizioni agli spostamenti. I dati rilevati presso i professionisti associati rilevano in questo caso un calo del fatturato leggermente inferiore, tenuto conto anche del fatto che le aziende hanno dovuto rivolgersi a professionisti della prevenzione per servizi come l’aggiornamento del DVR, la redazione di procedure di lavoro e di protocolli aziendali, la scelta e l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, ecc.

In questo caso il 40,6% degli intervistati riporta un calo compreso tra l’11% e il 50% nell’anno 2020 rispetto all’esercizio precedente, con le risposte equamente suddivise nelle due fasce 11-30% e 31-50%. Mentre per oltre un socio AiFOS su quattro (27,8%), limitatamente all’attività di consulenza, il fatturato nell’anno in corso rimarrà stabile o crescerà rispetto al 2019.

 

L’indagine ha poi coinvolto anche diverse aziende, associate AiFOS, che si occupano di formazione e consulenza in materia di salute e sicurezza.

Per quanto riguarda la formazione c’è stato nel 59% dei casi, rispetto all’anno precedente, un calo compreso tra l’11% e il 50% (in particolare quasi il 24% è nella fascia 31-50%). Per oltre il 15% è stato rilevato un fatturato stabile o in crescita.

Anche in questo caso l’impatto è stato minore per le attività di consulenza. Il 39,5% delle aziende ha avuto un calo tra l’11% e il 50%, ma quasi il 34% ha avuto un fatturato stabile (21,1%) o in crescita (12,7%).

 

Il link per avere ulteriori informazioni sull’Indagine AiFOS sulla perdita di fatturato nell’anno 2020:  https://bit.ly/Indagine-fatturato2020-soci-AiFOS

 

In definitiva, ricordando che il sondaggio hanno solo carattere indicativo dal momento che l’emergenza si è nuovamente inasprita successivamente alla rilevazione, i dati raccolti sono comunque preoccupanti per la situazione economica dei professionisti del settore. “Per un formatore su due l’anno si chiuderà con un calo del fatturato superiore al 30%” – sottolinea il Presidente AiFOS Rocco Vitale – “e addirittura uno su quattro subirà un vero e proprio tracollo con ricavi più che dimezzati rispetto al 2019”.

 

Per avere ulteriori informazioni si può fare riferimento a AiFOS via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected].

 

 

10 dicembre 2020

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Idee per scegliere l’armadio perfetto per la camera da letto

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  • 10 Dicembre 2020

Scegliere l’armadio perfetto per la camera da letto è una delle decisioni più importanti quando si arreda casa. Non bisogna infatti lasciarsi andare a scelte affrettate ma al contrario è bene pensare con calma ai pro e ai contro.

Ecco allora di seguito allora alcuni consigli, e ricorda ovviamente che presso gli showroom di Bollini Arredamenti (il sito ufficiale è www.bolliniarredamenti.it) puoi toccare con mano gli armadi che hai in mente e dunque scegliere in maniera ponderata.

La prima cosa da tenere a mente chiaramente sono gli spazi ed il budget a disposizione. In base agli spazi possiamo andare a determinare se un armadio a muro è quel che fa per noi o se è meglio optare per uno free standing. Inoltre sapendo quali sono gli spazi a nostra disposizione possiamo pensare liberamente al modo di apertura delle ante, se scorrevoli o meno ad esempio. In base al budget possiamo invece orientarci su quella che è la scelta dei materiali e delle finiture del nostro nuovo armadio.

 

Individua lo stile più adatto alla tua camera da letto

Pensa innanzitutto ai materiali degli arredi che al momento compongono la tua camera da letto e ai loro colori. Il tuo armadio dovrà chiaramente intonarsi bene al letto, e alle tende. Il materiale più classico, e probabilmente anche il più costoso, è il legno. Ad ogni modo oggi esistono nuovi materiali che hanno un impatto estetico fantastico e costano meno.

 

Scegliere l’armadio perfetto: gli interni

Se l’aspetto esteriore di un armadio è sicuramente importante, quello interno lo è probabilmente di più. Non dimenticare infatti che questo importante complemento deve essere funzionale, e quindi consentirti di riporre in maniera ordinata ogni tipo di capo d’abbigliamento, e fare in modo che questi siano facili da individuare e prendere quando necessario.

Per scegliere bene bisogna dunque pensare a quante persone dovranno adoperare questo armadio e quali tipi di vestiti abbiamo bisogno di conservare al suo interno. Alcune persone potrebbero preferire un armadio che consente di riporre anche stivali e scarpe, così come una zona sospesa nella quale poggiare ad esempio la maglieria.

Tenendo conto di tutte questi fattori, ti sarà possibile scegliere in maniera oculata il tuo nuovo armadio.

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