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28 Febbraio 2018

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Generare valore nel settore energetico per attrarre gli investimenti

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  • 28 Febbraio 2018

In Italia gli investimenti diretti esteri (IDE) sono al di sotto della media europea. Lo sostiene l’Aibe Index realizzato dal Censis che vede la nostra nazione fanalino di coda tra i paesi meno interessanti in termini di attrattività di capitali esteri.

Nonostante le difficoltà per gli investitori stranieri, in Italia esistono esempi positivi di aziende che hanno investito risorse e generato valore nel mercato italiano. Tra queste spicca la società svizzera Axpo, azienda attiva nel settore energetico.

Misure di attrazione degli investimenti in Italia

Il Gruppo Axpo ha da sempre creduto nelle potenzialità del mercato italiano e dall’avvio della liberalizzazione del mercato dell’energia ha investito sia nello sviluppo di un’azienda commerciale locale, che oggi fattura ben oltre 2 miliardi di euro, sia nella realizzazione di un articolato piano industriale che comprende infrastrutture di produzione.

Grazie ad un team d’eccellenza, Axpo Italia, leader nella produzione e commercio di energia elettrica e gas naturale, affronta con successo le numerose zone d’ombra della normativa in ambito energetico per offrire un servizio puntuale ai propri clienti. In ambito finanziario e fiscale, grazie al lavoro di una squadra di professionisti guidata da Andrea Benveduti, CFO di Axpo Italia, vengono infatti gestite molte delle criticità causate da incertezze legislative che ostacolano gli investimenti esteri in Italia da parte delle grandi multinazionali, aumentando, e non solo come percezione, l’ormai tristemente ben nota “incertezza del Sistema Italia”.

A capo di un team di oltre 50 persone, Benveduti ha tra le sue principali responsabilità – oltre chiaramente alla supervisione della contabilità generale, dei bilanci, dei processi di budgeting, forecasting e risk management – il presidio della funzione di tax management,nonché l’implementazione di piani di Project Financing per nuove iniziative d’investimentosul territorio.

Andrea Benveduti è anche membro di diversi Consigli di Amministrazione di Società Axpo in Italia, con la possibilità, dunque, di intervenire operativamente nella definizione ed implementazione delle linee strategiche aziendali, capaci di rendere le società economicamente solide e quindi attrattive di ulteriori investimenti dall’estero.

Il Gruppo Axpo ha infatti sviluppato, negli anni, investimenti in Italia per circa 1,5 miliardi di euro in asset di generazione elettrica.

A partire dal 2007 Axpo ha promosso, realizzato e reso operative centrali di produzione a ciclo combinato e parchi eolici per circa 2.000 MW di potenza installata. Questo investimento è stato tra i maggiori sviluppato in Italia per la realizzazione di nuovi impianti da parte di un operatore straniero. Ulteriori interventi volti ad aumentarne la flessibilità e quindi la produttività complessiva sono stati finanziati negli ultimi anni.

Axpo ha inoltre promosso e avviato il progetto per la realizzazione del TAP (Trans Adriatic Pipeline), il metanodotto che collegherà l’Italia, attraverso l’Adriatico e i Balcani, ai paesi produttori del vicino e Medio Oriente. Questo investimento, per quanto limitato in Italia al tratto terminale dell’infrastruttura, rappresenta la maggiore iniziativa per il trasporto di gasin corso di realizzazione verso l’Europa e consentirà l’apertura di un nuovo canale strategico di approvvigionamento per il sud del continente, rendendo l’Italia un hub ancora più significativo per tale commodity.

Il panorama degli investimenti in Italia

Secondo un’analisi sul 2016 di Althesys, il think tank che analizza l’economia dell’energia e che pubblica il rapporto Irex sulle fonti rinnovabili, tra nuovi impianti e acquisizioni sono stati investiti in Italia 1,1 miliardi di euro per le rinnovabili.

Gli investimenti esteri in Italia mostrano un trend guidato principalmente da acquisizioni e fusioni (86% del totale) e marginalmente da accordi e forniture tecnologiche (11%). Questa segmentazione delle operazioni è un segnale che indica una certa riluttanza dei player esteri a investire in nuovi impianti e nuovi progetti.

La situazione degli investimenti esteri da e verso l’Italia è totalmente ribaltata: infatti, se il grosso degli investimenti esteri in Italia consiste nell’acquisizione di impianti già esistenti, gli investimenti italiani all’estero è dedicato a nuovi impianti. 

Perché l’Italia perde appeal

Secondo l’Aibe Index realizzato dal Censis per l’Associazione italiana delle banche estere la capacità dell’Italia di attrarre capitali stranieri è sempre minore.

Oltre alla mancanza di una normativa chiara e completa che regolamenti il settore, a penalizzare il nostro Paese in termini di capacità di attrarre investimenti concorrono anche l’instabilità politica, il carico e l’indeterminatezza fiscale e i lunghi tempi normativo-burocratici uniti a quelli di una giustizia civile troppo lenta.

Il carico fiscale complessivo (il cosiddetto total tax rate) che aziende e cittadini italiani devono sopportare è del 64,8%, 25 punti percentuali superiore alla media dei Paesi europei.

Inoltre, a gravare sulle imprese che operano in Italia è anche il tempo per l’adempimento degli oneri burocratici: sono necessarie ben 269 ore lavorative.

A livello politico bisogna ricordare l’uscita dell’Italia nel 2016 dalla Carta europea dell’energia, trattato europeo a cui aderiscono 53 paesi, siglato nel 1994, che definisce norme e principi comuni con l’obiettivo di dare certezze giuridiche agli investimenti stranieri e che era diventato punto di riferimento per il settore dell’energia.

Il recesso dal trattato danneggia l’attrattività dell’Italia, in quanto genera profonde incertezze per gli investitori stranieri nel nostro Paese.

L’indice vede scivolare l’Italia all’ultimo posto della classifica dei paesi più attrattivi, segna infatti un netto calo passando da un valore di 47,8 registrato l’anno scorso a 40,3. Vale a dire 7 punti in meno.

Tra i paesi più attrattivi Cina e Germania si collocano in cima alla graduatoria, seguiti da Stati Uniti e India. A seguire poi si posizionano Gran Bretagna, Francia, Spagna, Brasile e Russia.

C’è però una speranza: l’Italia viene considerata attrattiva per la qualità delle risorse umane, infrastrutture e sistema bancario. Punti di forza e fattori su cui puntare, facendo leva in particolar modo sull’eccellenza dei professionisti come nel caso sopracitato di Axpo Italia, che punta tutto sul valore del suo team.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il corporate website e la pagina Linkedin di Axpo Italia.

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Il Gruppo Orpea presenta la RESIDENZA SAN FELICE

Orpea sceglie Segrate (MI) per aprire una nuova residenza per Anziani, Residenza San Felice. Per il gruppo francese, che conta oltre 715 strutture in Europa,  si tratta della seconda struttura in Lombardia (dopo quella di Verdello – Bergamo), e della quattordicesima in Italia.

In una società che invecchia rapidamente il futuro è offrire strutture e opportunità per la terza età che vadano oltre la semplice ospitalità.  Residenza San Felice sarà in questo senso un centro decisamente all’avanguardia, perfettamente inserito nel contesto urbano e del territorio. Non solo un’opportunità di creare posti di lavoro (sono circa 80 le assunzioni previste per lo staff della struttura) ma un centro d’eccellenza che possa essere un punto di riferimento per le famiglie in cerca di una sistemazione adeguata per i propri cari.

Non solo ospitalità di alto livello ma servizi –  fisioterapia, assistenza psicologica – e attività di intrattenimento –  cucina terapeutica, scrittura creativa, laboratori  per la stimolazione cognitiva e di estetica…

In un’ottica di sviluppo dell’offerta del sistema sanitario e dell’interazione pubblico-privato, la struttura ha già attivato l’iter di accreditamento con il Sistema Sanitario della Regione Lombardia così da potersi rivolgere ad una più ampia utenza.

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A Moena appuntamento per gli amanti di questa particolare disciplina nata in Norvegia nell’800.

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  • 28 Febbraio 2018

Il telemark è un’antica tecnica dello sci da discesa, tornata prepotentemente di moda negli ultimi anni. La Scufoneda di Moena, in programma quesst’anno dal 7 all’11 marzo, è diventata ormai un appuntamento classico per gli amanti del telemark, che si ritrovano ogni anno all’Alpe di Lusia per trascorrere giornate all’insegna del divertimento, sfidandosi in allegre prove di abilità. I partecipanti sono vestiti con abiti tradizionali e si lanciano in spettacolari e spiritose esibizioni.
Il telemark è una particolare tecnica di sciata con il cosiddetto “tallone libero”, nata in Norvegia a metà del 1800. La Scufonèda deve la sua nascita al gruppo degli organizzatori, il Club degli “Scufons del Cogo”. Questo gruppo di telemarkisti si è formato negli anni novanta per iniziativa di cinque ragazzi di Moena, che hanno fatto conoscere questa antica tecnica sciistica. Ormai questa manifestazione chiama amanti della disciplina da tutta Europa e continua a evolversi e migliorarsi.
Teatro della manifestazione sarà Moena, la “Fata delle Dolomiti”, adagiata in una conca soleggiata e circondata da alcuni dei più bei gruppi dolomitici patrimonio UNESCO, tra cui il Sella, il Latemar e il Catinaccio. Il paese fa parte di Alpine Pearls, il network di 25 tra le più belle località alpine unite dal denominatore comune della sostenibilità e della mobilità dolce, con l’obiettivo di offrire agli ospiti proposte turistiche consapevoli, senza stress e in piena armonia con la natura, per scoprire tutto il bello di una vacanza senza auto.

Info
0462 565038 – [email protected]www.scufons.com

(Ufficio Stampa Alpine Pearls Italia: OfficineKairos.it)

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Novità: impianti audiovisivi e strumenti di controllo dei lavoratori

Nuovi chiarimenti, presenti nell’area news del sito di Studio Borghi, sono stati forniti dall’Ispettorato nazionale del lavoro in riferimento all’installazione e relativo utilizzo degli impianti audiovisivi e di altri strumenti di controllo. Nello specifico, le novità hanno a che fare con i seguenti ambiti:

  1. Istruttoria delle istanze presentate e ripresa dei lavoratori
  2. Tutela del patrimonio aziendale
  3. Telecamere
  4. Dati biometrici

Riguardo al punto 1. in tema di videosorveglianza non è necessario specificare il posizionamento predeterminato e il numero preciso delle telecamere da installare fermo restando che le riprese effettuate devono rimanere coerenti e in connessione con le ragioni che legittimano il controllo e dichiarate nell’istanza. Per il punto 2. la problematica non si pone per tutte quelle richieste che hanno a che fare con i dispositivi legati ad impianti di antifurto che garantiscono il patrimonio aziendale. Se invece la richiesta di installazione riguarda dispositivi operanti in presenza del personale aziendale, i principi di legittimità e determinatezza del fine perseguito impongono una gradualità nell’ampiezza e tipologia del monitoraggio, che rende assolutamente residuali i controlli più invasivi. Per il punto 3 invece possiamo dire che i sistemi di controllo videosorvegliante si basano su tecnologie digitali adatte all’elaborazione su Pc e trasmissione su rete dati – tecnologia IP. Questi sistemi consentono il trasporto dei dati video e audio digitali da un pc ad un altro pc attraverso internet; è inoltre consentito installare impianti di videosorveglianza a circuito chiuso, collegati all’intranet aziendale o via internet a postazione remota. L’accesso alle immagini che sono state registrate deve essere assolutamente tracciato anche  attraverso specifiche funzioni che consentano la conversazione dei log di accesso per un congruo periodo, non inferiore a sei mesi. Infine, per il quarto punto, il riconoscimento biometrico, installato sulle macchine con lo scopo di impedire l’uso della macchina a soggetti che non sono stati autorizzati, può considerarsi uno strumento necessario e fondamentale a rendere la prestazione lavorativa.

Per approfondimenti Studio Borghi, studio di Milano attivo nel campo della consulenza del lavoro e dell’elaborazione delle buste paghe, ha pubblicato l’intera circolare e tutte le altre news in materia di lavoro sul proprio sito.

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Lombardia Speciale situazione socio-economica come la percepiscono i lombardi

Come i cittadini lombardi stanno vivendo questa particolare fase storica?

Come percepiscono la situazione socio-economica, il clima sociale, le prospettive del paese? Vivono lo stesso sentiment o emerge qualche differenza rispetto ai cittadini del resto d’Italia?

Lombardia Speciale intende offrire alcuni spunti di riflessione su questi temi di stringente attualità a partire da un’analisi di scenario elaborata da SWG e Polis Lombardia, uno studio costruito sulla base di dati rilevati nel periodo maggio – dicembre 2017 e di dati di archivio.

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SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA

Il primo set di dati oggetto di analisi è quello sulla situazione socio-economica generale, che raccoglie ed evidenzia una percezione dei cittadini lombardi generalmente migliore rispetto al dato nazionale.

In particolare il 65% definirebbe la sua situazione finanziaria soddisfacente (contro il 45% a livello nazionale); il 64% ritiene la qualità della sua vita complessivamente uguale o migliore rispetto a quella di un anno fa (dato nazionale 59%); il 63% ritiene complessivamente che la sua condizione sociale negli ultimi anni sia rimasta la stessa o sia migliorata (dato nazionale 56%); e infine il 49% esprime la paura di perdere il proprio posto di lavoro (dato nazionale 59%).

LE PROSPETTIVE DEL PAESE
Da segnalare anche ciò che emerge da un affondo più generale sulle prospettive del paese, che per il 73% dei lombardi l’Italia sta vivendo una fase di regressione (contro il 76% a livello nazionale).
Significative sono le fratture sociali più vissute nella quotidianità dai cittadini lombardi: onestà – furbizia, ricchezza – povertà, equità – diseguaglianza, lavoro stabile – lavoro flessibile sono le principali, in tutti i casi comunque inferiori rispetto ai dati nazionali.

Infine vanno sottolineati i dati relativi agli interventi ritenuti necessari per rimettere in moto il paese, che vedono il taglio serio delle imposte come prima richiesta dei lombardi (+4% rispetto al dato nazionale), seguito dall’equità sociale e dal taglio della spesa pubblica.

FonteLombardia Speciale

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Avis Bergamo: 6.505 donazioni e 590 nuovi donatori nel 2017 per un anno dal “Cuore d’oro”

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  • 28 Febbraio 2018

Seimilacinquecentocinque sono le donazioni registrate nel 2017 dall’Avis Comunale di Bergamo con 590 nuovi donatori di cui 199 hanno già fatto la loro prima donazione. È un bilancio tutto in positivo quello presentato dall’Associazione in occasione della sua Assemblea Annuale Ordinaria.

Il numero delle donazioni è aumentato di 71 unità arrivando a 6.505, confermando il trend positivo che si era già registrato nel 2016. Anche il numero dei soci attivi risulta in aumento (+205 persone pari a +6,7%). Da rilevare anche il dato dei soci che hanno già effettuato la prima donazione (199) nel corso dell’anno consentendo di affermare che il 34% dei nuovi iscritti dona entro l’anno.

E tanti sono stati anche i concorsi e le premiazioni tra questi il 34° concorso di poesia dialettale bergamasca “Cuore d’oro” di cui, a margine dell’Assemblea annuale, è stata presentata la nuova e attesa pubblicazione con le poesie dialettali selezionate durante i Concorsi tenutisi nel 2012, 2013, 2014 e 2015.

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orologio bering uomo: precisione e qualità al polso!

 

 

Quale migliore regalo per il tuo partner che un orologio bering uomo? Elegante, pratico, comodo, perfetto per ogni situazione! Il marchio danese garantisce precisione, qualità e affidabilità!

Dallo stile classico non delude proprio nessuno!  Il design è minimale ed essenziale, colpisce immediatamente! Il marchio è danese, Bering produce orologi di qualità con prodotti di qualità! Soddisfa qualunque esigenza!  Fa davvero un bell’effetto al polso!

Avanguardia ed eleganza, stile e precisione, caratterizzano l’orologio Bering per uomo. Vediamo insieme le sue caratteristiche.

 

Il design è danese, la precisione è al quarzo!

 

Bering è un marchio danese, un’azienda recente che lavora nel settore orologeria e offre il meglio ai suoi clienti. Perché si chiama così? Bene il marchio deriva dal nome dell’ esploratore che per primo raggiunse l’Alaska.   Lo stile classico si rispecchia anche nel suo funzionamento, infatti l’orologio Bering ha un movimento al quarzo, il quadrante

Il funzionamento dell’orologio Bering è molto semplice e intuitivo. La sua tecnologia è affidabilissima! Sarai sempre puntualissimo ai tuoi appuntamenti o alle cene di lavoro sarai il primo ad arrivare! Spaccherai il secondo. La precisione di questo orologio deriva dal movimento al quarzo, che a differenza dell’orologio meccanico che può avere un’oscillazione di 6 secondi al giorno. L’oscillazione di errore per un orologio al movimento al quarzo può esse di 0,02 secondi il che  è nulla paragonato alla differenza di quello meccanico. La qualità e la precisione lo caratterizzano. Il movimento quarzo, manca di molla è soggetto a meno usura dell’orologio automatico, il ruotismo va comunque lubrificato.

Lo stile sobrio e classico, impossibile stancarsi! L’orologio Bering per uomo è un prodotto riconoscibile per due punti: la maglia milanese (stretta) elegantissima e pratica del bracciale e il vetro zaffiro del quadrante, materiale resistentissimo ai graffi.

Eleganza e stile al tuo polso!

 

L’orologio Bering si presenta benissimo al polso! Non è troppo vistoso o eccentrico, lo stile classico e un design pulito e minimal lo caratterizzano. Il cinturino e il quadrante- materiali

La cassa degli orologi bering per uomo, è elegantissima e il braccialetto in acciaio inossidabile lucente e luminoso lo renderà un accessorio più che un semplice orologio. Vari sono i modelli in commercio, che soddisfano qualunque tipo di esigenza. Bering utilizza la ceramica hi-tech, il carbonio e il titanio insieme, per creare un prodotto all’avanguardia e di altissimo design.

La maglia del bracciale è la milanese, questo lo rende un prodotto Bering. Questa sua peculiarità  ne identifica il marchio.  La collezione in ceramica si presenta molto elegante, i toni sono quelli del grigio, il quadrante è in carbonio e la lunetta in ceramica. Nella lunetta si leggono chiaramente, data, giorno, 24 ore, multifunzione.

 

Avanguardia e precisione, eleganza e stile classico al polso! Dai un’occhiata alla collezione e scegli quello che più ti piace tra i diversi modelli!

Lo stile è classico, ma le prestazione promettono avanguardia e tecnologia. Come i  materiali con cui è prodotto cioè titanio o carbonio. L’estetica è promettente di un orologio di qualità e comodità.

Di orologi Bering uomo ce n’è davvero per tutti i gusti!

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A Floreka 2018…“lei” ci parlera’ di natura!

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  • 28 Febbraio 2018

Ma attenzione, non si parlerà di “donne e fiori”, ma di quel personale ed esclusivo rapporto che lega, oggi, e che ha legato in passato molte figure femminili al variegato mondo della natura!

E chi meglio di Loro, le “Petale”, può sapere bene quanto varia può essere la passione per la natura! Infaticabili amanti del verde, volti e cuori dell’Associazione Petali e Parole che per l’11esimo anno consecutivo, il 28 e 29 aprile 2018, organizza la kermesse dedicata ai giardini, alla natura ed alle arti creative “green”, in una parola: «Floreka».

Una rassegna che solo nell’ultima edizione, in due giorni alle porte di Bergamo, è riuscita a coinvolgere oltre 7 mila persone e che quest’anno punta a fare ancora di più con una veste tutta femminile. Tutti gli incontri a corollario della mostra-mercato, infatti, avranno come ospiti donne speciali che racconteranno come, spesso senza preavviso, la natura sia entrata a far parte della loro vita, diventando il loro mestiere prediletto.

LE PROTAGONISTE Si parte con Simonetta Chiarugi, un’amica genovese che, rinunciato al primo amore e lavoro di stilista, si è reinventata un mestiere ad hoc per una grande amante della natura: da anni si dedica a tempo pieno al suo giardino che è divenuto il protagonista del suo ormai notissimo blog: “Aboutgarden”, punto di riferimento per i tanti amanti del genere green; ora questa esperienza si è tradotta in diverse apprezzatissime pubblicazioni, un fra tutte: “Buon Gardening!“; a seguire, Cristina Mostosi ci racconterà il grande fascino del suo Giardino delle Iris di Trebecco, simbolo di un legame familiare che, nel ricordo del suo papà scomparso pochi anni orsono, ha trasformato da memoria, nell’oggetto di in un’ instancabile ed appassionata opera di divulgazione.

Camilla Zanarotti, nata musicista, esperta agronoma, ora architetto del paesaggio, ha firmato progetti di restauro di parchi storici ed è autrice di numerose pubblicazioni: “I giardini delle ville venete” con il fotografo Dario Fusaro e di “Più orto che giardino” con Simonetta Chiarugi, l’ultima importante “Porcinai ed il Paesaggio”, sulla figura del più importante paesaggista italiano.

E ancora: Elena Macellari, autrice del libro “Le signore della botanica: storie di grandi naturaliste italiane”, con un attento e minuzioso lavoro di ricerca d’archivio ha ricostruito la vita e gli studi di numerose botaniche del ‘900 come Eva Mameli Calvino, Eleonora Francini, Albina Masseri e Camela Cortini.

Floreka da quest’anno vuol anche dare voce alle ANTICHE TRADIZIONI ed alle GIOVANI IDEE IMPRENDITORIALI GREEN. Non mancheranno i racconti di innovative esperienze di giovani che hanno deciso di riscoprire e recuperare la terra proponendo insolite coltivazioni o riproponendo antiche coltivazioni: si parlerà di Mais Spinato, ma anche di nuove e singolari coltivazioni, come quelle proposte dai ragazzi di “Tropico Dei Colli”, o di “Tulipani Italiani”. Saranno poi al centro del ricco programma di Floreka, la magia dei laboratori per bambini a cura di TrentuNodi – Centro delle Emozioni – le proprietà dei fiori a tavola e loro utilizzo a cura di FiorEat e numerosi corsi ispirati ad arte e natura, attività educative volte a promuovere lo sviluppo di una cultura sostenibile, in una cornice rallegrata da momenti musicali e da proposte enogastronomiche.

«Quest’anno ci siamo volute fare un regalo: dedicare l’undicesima edizione della nostra Floreka alle donne! Saranno proprio quelle donne a cui le piante, i fiori, i giardini, i semi, l’ecologia, la sostenibilità, hanno cambiato la vita, infatti, a declinare quest’universo. Il risultato sarà un fiorire di contaminazioni creative, di sensazioni e sensibilità diverse ma tutte universalmente rivolte alla promozione di buone pratiche verdi. Per riscoprire e recuperare l’ambiente, per tornare a mettere le Natura al centro, per essere d’esempio alle nuove generazioni» – anticipano le Petale dell’associazione Petali e Parole…tutte donne!

CHI SIAMO

L’Associazione Petali e Parole Amiche d’infanzia, innamorate della natura e dei suoi meravigliosi frutti. Le Petale, sono l’anima di Floreka, manifestazione che hanno creato 11 anni fa fondando l’Associazione Petali e Parole con l’obiettivo di promuovere e diffondere la conoscenza del paesaggio, del verde e del florovivaismo, sensibilizzando al consumo critico e diffondendo la cultura della biodiversità. Donne appassionate, ognuna con una propria professione – naturalista, architetto paesaggista, ingegnere ambientale, insegnanti, organizzatrice di eventi, impiegata nel settore grafico, laureata in produzioni animali – che dedicano a Floreka energia e creatività operando nella costruzione di una rete di sinergie efficaci con gli ospiti, gli espositori e altre associazioni e realtà amiche con l’obiettivo condiviso di far vivere lo spirito unico di Floreka. Le Petale si occupano di ogni attività: dalla scelta del tema, alla gestione della segreteria, dalla pubblicità alla logistica senza lasciare nulla al caso affidandosi a collaborazioni di fiducia con partner qualificati. Il risultato è un percorso di sostenibilità e bellezza che in 11 anni ha portato a straordinarie soddisfazioni. Floreka: la festa del verde per tutte le età!

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Nasce iOlab-NET, la prima Rete di imprese e professionisti per la consulenza, progettazione e realizzazione di ambienti business

A dicembre 2017 è stato ufficialmente creato iOlab NET, il primo network di aziende e professionisti che operano per il miglioramento degli ambienti ufficio attraverso un’analisi dei contesti lavorativi.

 

Ottimizzare e rendere più produttivi gli ambienti ufficio attraverso dettagliate analisi integrate: è questo l’obiettivo di iOlab NET (www.progettoiolab.it), il cui payoff è discover > design > deliver. Il progetto costituisce la prima Rete di imprese e professionisti in Italia che, attraverso un metodo proprietario (depositato e protetto da copyright) e un team multidisciplinare, offre un servizio di progettazione e realizzazione di ambienti “chiavi in mano”, volto al miglioramento delle performance aziendali.

iOlab è di fatto un gruppo costituito da diverse società retiste, alcune storiche con molta esperienza alle spalle, altre invece più creative e innovative. Le aziende che attualmente compongono il gruppo sono lo Studio Rizzani Associati, Novalia SRL, Idrotermica Buttrio SRL, Segno SAS, Sine SRL e la capofila Facau SRL che assieme generano un fatturato complessivo di oltre 8 milioni di euro e coinvolgono un organico di più di 100 persone.

Il progetto nasce dalla considerazione che, in un’azienda con alte percentuali di personale, la maggior parte dei costi sono legati proprio alle risorse umane. Di conseguenza, un’attenta analisi e ottimizzazione degli ambienti e delle relazioni di lavoro permette di aumentare il benessere del personale e quindi le prestazioni e la produttività delle risorse umane.

La nascita di iOlab NET è accompagnata da una serie di eventi intitolati The B.E.S.T. Place to Work. Si tratta di un ciclo di workshop organizzati da iOlab NET sullo smartworking, l’industria 4.0 e le tecnologie innovative. Il filo conduttore degli eventi, che vedrà come relatori l’ing. Mauro De Bona e l’architetto Francesca Rizzani di iOlab, sarà quello della riorganizzazione dello spazio ufficio in ottica di miglioramento delle performance aziendali.

Gli argomenti dei workshop partono dalla considerazione che oggi i mercati sono sempre più complessi e costringono le aziende a essere più competitive. La produttività delle aziende però passa soprattutto dal personale, che deve sentirsi coinvolto e motivato per dare il massimo. In questo contesto, lo spazio di lavoro gioca un ruolo fondamentale, essendo anche uno dei fattori che impatta molto sulla voce di costo maggiore per un’azienda, le risorse umane. Ecco quindi che iOlab si inserisce in questo processo con l’approccio innovativo discover > design > deliver che permette, agendo sull’ambiente e le relazioni di lavoro, di ottimizzare e migliorare la produttività del contesto di lavoro.

I workshop iOlab anticiperanno gli eventi TOP500 (organizzati dal Gruppo Espresso e da PWC), occasione in cui il Gruppo Espresso e PWC, assieme alle facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Padova e di Venezia, dalla Fondazione Nord Est e da diverse testate giornalistiche del Nord Est, presenterà la situazione imprenditoriale locale. Il primo evento è previsto per il 18 gennaio a Padova (Fiera di Padova, padiglione 14), il secondo il 23 gennaio a Udine (Teatro Palamostre), il terzo il 24 gennaio a Trieste (Hotel Savoia), il 25 gennaio a Venezia (sede Confindustria di Venezia) e il 30 gennaio a Treviso (Auditorium Fondazione Cassamarca).

 

iOlab-net è la prima Rete italiana di Imprese e professionisti, che pone al centro l’importanza di creare una squadra per avere più forza insieme. iOlab-net si compone di esperti nella consulenza aziendale e nella progettazione integrata di ambientiper ufficio “e non solo…”

 

Francesco Pastoressa
Ufficio Stampa Facau iOlab
Tel. +39 040 761404
Skype pastoressa.ippogrifo
www.progettoiolab.it
www.ippogrifogroup.com

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Racconti di Donne “Artistiche”

L’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Massa Lubrense e l’Associazione “Connessioni Culture Contemporanee” di Napoli con la collaborazione ed il sostegno di “Soqquadro”, Galleria d’arte “GARD”, “GinoRamaglia.it” e l’Archeoclub lubrense, organizzano la collettiva di arte moderna e contemporanea.

Racconti di Donne “Artistiche”

La mostra, realizzata su progetto di Giovanni Mangiacapra, si inserisce nell’ambito del programma “Percorso Donna” promosso dall’Amministrazione Comunale in occasione delle manifestazioni previste per l’8 marzo. La mostra, che ospita opere di artisti affermati provenienti da tutta Italia e dall’estero, rappresenta uno dei momenti più significativi organizzati dal Comune costiero con il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli.

La mostra è allestita presso la Sala delle Sirene al largo Vescovado – adiacente al palazzo comunale – e sarà inaugurata giovedì 8 marzo alle ore 18.00 per chiudersi poi il giorno 22.

Questo importante evento artistico fa file rouge ai vari appuntamenti (incontri, dibattiti, conferenze ed altri eventi) che vedono coinvolti i cittadini, le scolaresche del territorio nonché le Associazioni locali.

Gli artisti invitati presenteranno opere fatte liberamente in qualsiasi tecnica, nate da riflessioni personali, umane e sociali, ed ispirate da una proprio pensiero o “raccontandosi” attraverso la propria arte.
Esse raccontano momenti della vita per esprimere, attraverso l’arte, episodi e momenti di gioia o di tristezza, a volte di violenza. Raccontare questo non è facile: l’arte aiuta e permette di far venire fuori storie quotidiane fatte spesso di sopraffazione e di diritti negati. Il mondo del lavoro, in particolare, focalizza tutto questo in quanto il più delle volte penalizza le donne, negando uguali diritti per tutti.
Le opere esposte raccontano tutto ciò, ma interpretano anche momenti di speranza e di gioia, esperienze di positive conquiste sociali, nella vita privata o nel lavoro.

Espongono: Antonietta Catalano, Francesca Candito, Manuela Gallo, Lorena Peris, Clementina Petroni, Rachele Carol Odello, Maria Pellini, Francesco Rosina, Silvia Rea, Tamara Valkama, Michaela Zadra

Riportiamo di seguito dei brevi cenni biografici e critici:
Antonietta Catalano nata a Napoli, ha frequentato il liceo classico Giuseppe Garibaldi di Napoli. Dopo il diploma presso l’accademia di belle arti di Napoli, sta completando gli studi del corso di pittura. Nei sui dipinti prevale una luce dolce e forte, il colore prende forma creando ora figure, di una propria bellezza, dove ci conduce e ci permette di raggiungere alle parte più segrete del corpo per poi raggiungere i segreti della sua anima. Vincitrice del concorso Art for you “Per gioco non per azzardo”. Le sue opere sono state esposte a: Bologna (fiera), Firenze (località Ponte a Greve), Roma C/O Università la Sapienza (San Lorenzo), Napoli PAN (Palazzo delle Arti Napoli). Selezionata al Premio nazionale delle arti 2016/2017 in categoria arte elettronica – Napul’è ad arte 2017
Francesca Candito l’artista nasce a Roma e attualmente vive a Milano. Si presenta con un ricco percorso di studio dal Diploma di Liceo artistico alla Laurea a pieni voti in Urbanistica alla Facoltà di Architettura alla Accademia di Brera sempre di Milano con indirizzo di indirizzo Pittura. Da una citazione di Luigi Marsiglia si legge molto bene la storia di artista “Volti che esulano dalla cronaca quotidiana per entrare in una dimensione altra, un’eternità esistenziale sottratta alle leggi del tempo e degli uomini. Esodo di un’umanità al limite tra mera sopravvivenza e un destino di sopraffazione, di muri e isolamento. I dipinti di Francesca Candito riportano la realtà, la ferrea realtà di quest’epoca, recuperando volti unici e individuali attraverso la folla soffocante, la marea di migranti che ogni giorno affrontano il deserto e le onde del Mediterraneo. Un’umanità alla ricerca di vita e di se stessa, sguardi che parlano di noi documentando ciò che accade all’altro Non si può rimanere indifferenti dinanzi a queste opere, che con un taglio espressionistico evidenziano, nei volti, la loro essenza spirituale. I lavori di Francesca trovano nei suoi volti un proprio equilibrio, per descrivere e rappresentare il mondo delle donne. La sua pittura rispecchia il suo stile e la sua personalità la si legge la si vede in quel impulso creativo, non nasconde nulla nel presentarsi, la sua arte arriva diretto e rispecchia la sua personalità e determinazione con l’uso di questo linguaggio creativo”.
Manuela Gallo nasce a Cosenza dove vive e lavora, il suo primo amore fin da giovane è stata l’arte. I suoi studi culminati con la laurea in Scienze Naturali, non gli impediscono di dipingere, facendo diventare di questa attività una scelta importante per potersi confrontare, esprimere. Da una sua presentazione si legge di ”Una felice parentesi nel 2004 è rappresentata dal tirocinio nel laboratorio di restauro presso la soprintendenza di Cosenza (ex Convento di San Francesco d’Assisi). Nel 2013 Manuela diventa socia dell’Associazione Ovo. Oggi suoi soggetti oggi sono donne che appartengono a quel mondo degli anni 60° i suoi dipinti sono di colori vivi, le su pennellate sicure definiscono bene le forme di donne come lei le vede, figure luminose, danno espressione e forza alle sua donne. I suoi lavori vivono di una propria armonia dialogo tra di loro, e assumono spesso quel atteggiamento positivo che ci chiede la vita.
Lorena Peris nasce a Fiesole, in provincia di Firenze dove vive e lavora. Dopo il liceo artistico, frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Firenze nella Scuola di Pittura prima del professor Bimbi e poi del professor Canale. E’ durante questi studi che si affascina nella ricerca artistica: “Sperimento materiali e tecniche utilizzando il colore, la stessa materia diventa per lei un mondo da scoprire tutti i giorni”. Si sente presa, attratta dalle antiche prescrizioni sulla preparazione chimica dei colori. Lorena Peris rimane stregata dalle sue spiegazioni, difatti non abbandona mai questa curiosità, tuttora diventato vero e proprio oggetto di studio, trova utile per la sua arte preparare, utilizzare i suoi materiali. Approfondisce partecipando nel marzo 2003 al progetto Erasmus scegliendo come destinazione Atene, vi si trasferisce per tre mesi durante i quali apprende la tecnica del mosaico. Alla fine del corso la sua opera viene esposta all’Accademia di Belle Arti di Atene. Per poi laurearsi nella Scuola di Pittura del Professor Canale nel Febbraio 2006 presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze con la tesi dal titolo “Il Commestibile e la Pittura”. Oggi In questa continua ricerca cerca sempre di rappresentare portare quegli elementi naturali per dare forza ed energie per i suoi lavori, quasi uno scambio osmotico tra lei e gli elementi, l’artista ci da continua energia e continue emozione. I suoi dipinti ci regalano momenti segreti del restauro e della doratura, che danno una luce antica ma molte contemporanea oggi. Mi piace anche dire della sua passione del viaggiare per scoprire luoghi antichi e nuovi per la sua arte.

Clementina Petroni, nata a Forio di Ischia, fin da giovane si appassiona all’arte, dipingendo su carte e su tela, scopre anche la passione per la materia attraverso la ceramica, crea continuamente oggetti per poi dipingerli. Da sempre un’artista che sviluppa il suo senso della realtà e approfondisce e ricerca attraverso l’arte il suo mondo circondato dal mare: lei vive a Ischia, un luogo fatto di natura dove conosce i segreti più nascosti che difende gelosamente. Il suo contatto con la natura vive di un gioco sottile fatto di amore e rispetto. Pittrice che con gesti semplici e segni distinti, risponde con positività, serenità, ma anche sussulti emozionali e tensioni esistenziali rappresentano bene la sua arte. Le sue tele sono ricche di colori e di forme che rappresentano il mondo delle donne, figure quasi magiche che vogliono essere guardate perché rappresentano bene il mondo delle donne.
Rachele Carol Odello, pittrice, scultrice nata a Livorno. Ha studiato al Liceo polifunzionale “Cecioni“. Figlia d’arte, si porta dietro – da parte della madre – tutta la sua basilare importante storia creativa che determina il suo essere artista fino ad oggi. Tutto il suo ambiente vive di felici ricordi dei vari oggetti o manufatti presenti nella sua casa. La sua vita artistica come prima esperienza la vede esporre in Inghilterra dove ha vissuto per ben quattro anni. Rientrata in Italia continua la sua formazione presso la Fondazione Trossi Uberti, allieva del maestro Y. Hidalgo scopre e si appassiona al mondo della scultura sotto la formazione di Paolo Grigo. L’artista si muove, spazia in varie attività espressive, tra cui quella del teatro che influenza la sua arte, Il suo animo si avvicina alla poesia e scrive racconti per i bambini, ci troviamo di fronte ad una artista che vive immersa completamente nel modo della creatività. Raccontare di Rachele del suo amore per l’arte non è facile, in una sua breve biografia si legge della forte sofferenza vissuta per la morte della madre e come l’artista si sente fortemente privata di questo amore. I suoi dipinti sono una continua ricerca di visi di donne che segnano nei tratti una forte sensibilità in modo pieno come il suo modo di amare la vita. I suoi linguaggi sono fatti di colori che prendono forme di volti di donne che si incontrano nel nostro quotidiano. Rachele è una donna che non si ferma, cerca e ricerca continuamente nella sua arte espressioni proprie per potersi rappresentare e per poter raccontare con i suoi occhi prima e poi con i pennelli dopo.
Maria Pellini, nata a Reggio Emilia, ha frequentato l’istituto d’Arte Gaetano Chierici specializzandosi nell’arte del tessuto. Per anni ho operato come decoratrice di giostre a cavalli; nel 1999 si avvia ad una ricerca personale lasciandosi alle spalle gradualmente la figurazione …il tutto avviene attraverso un processo lento, misurato dall’esperienza quotidiana e dall’elaborazione profonda del mio essere …credo che il vero processo della creazione nasca e si alimenti dall‘esperienza della propria unicità cercando un proprio segno, farlo crescere affinché viaggi e possa volare. La prima esposizione personale nel 1999: “Oltre un’Immagine” è quella di un’artista sensibile che ama cercare l’essenza della vita e che trova nella materia tutti quegli elementi per fare ricerca, per trovare risposte e darsi un proprio equilibrio. L’artista non si spaventa impasta, mescola i suoi elementi per dargli forma e vita, la sua arte è fatta di passione e forti emozioni che esprime molto bene nei suoi colori ora pastosi e forti, grumi sulle tele. Le sue tavole vivono di una propria forza, ma anche dolci color pastello pieni di luce, la forma non è importante quella chiusa in confini ben definiti, lei ama far nascere, far vedere nuove espressioni per raccontare la sua arte. Maria è un’artista che si muove liberamente utilizzando, aggiungendo tutto ciò che può essere utile alla sua creatività. Promuove nel proprio atelier, e non solo, corsi e laboratori per bambini ed adulti improntati al benessere e alla ricerca interiore, creativa, grafica e pittorica. Opera e collabora molto nel sociale partecipando nei laboratori pittorici nella disabilità. Attiva all’interno dell’associazione Andos per laboratori (LIC Donna- luoghi di prevenzione) e consulente artistica per mostre all’interno della sede, nonché vicepresidente dell’Associazione Insieme
Francesco Rosina, formatosi l’Istituto d’Arte Antonio Corradini di Este vicino Padova ha conseguuto il diploma di “Maestro d’Arte” nel 1997. Ha proseguito nella sua ricerca artistica, sperimentando tecniche, uso dei colori e studio delle forme che l’hanno portato a sviluppare opere innovative. Pittore della forma, come ama definirsi, spinto dalla ricerca e dalla sperimentazione si esprime dando il meglio nelle opere intorno alla figura femminile. Traspare dai suoi lavori come lui “dipinga con il cuore”, le sue opere vivono pienamente la sua quotidianità, la sua arte racconta storie attraverso emozioni e incontri, la sua creatività non cede all’alienazione ma bensì prende forza nelle sue figure. Francesco è un artista che sperimenta e ricerca sempre materiali e tecniche che gli possano dare emozioni, le sue opere riassumo e sono frutto di una continua osservazione espressiva che trova spazio nell’odierno linguaggio dell’arte, senza mai nascondere la sua sensibilità artistica.
Silvia Rea, nata a Grottaglie Taranto vive attualmente a Napoli, laureata in Biologia ha insegnato in vari istituti scolastici. Dal 2004 si dedica alla pittura a tempo pieno dopo aver frequentato il corso libero di nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e poi il corso di pittura sotto la guida dei pittori Luigi Cerqua e Umberto Leonetti, presso l’associazione Le Muse di Napoli. Dal 2006, ha studiato presso la scuola d’arte della In Form Of Art con i maestri Marco Chiuchiarelli e Carlo Palumbo con i quali ha approfondito lo studio del disegno dal vero, dell’anatomia e delle tecniche pittoriche tradizionali e dove, fino al 2013, ha mantenuto uno spazio di lavoro. Il suo lavoro intenso, senza pause le ha permesso di sperimentare e sviluppare le sue capacità espressive. Artista segnalata per la sua tecnica e per il suo gioco cromatico, i suoi lavori trovano quel giusto equilibrio dando una da profonda espressione nei suoi paesaggi urbani, la sua pittura è fatta di esperienza senza mai far mancare la sua sensibilità anche per le tematiche trattate. Attenta socialmente, persona sensibile, attraverso i suoi volti segnati da emozioni forti e visibili nelle sue stesure cromatiche, denuncia i disastri causati dall’uomo. Silvia possiede una sua proprietà tecnica, dando alle sue tele sempre la luce, le sue pennellate trovano quell’equilibrio senza far mancare mai la sua forza espressiva.
Tamara Valkama, e’ nata a Stoccolma, diplomata al Liceo Artistico di Lucca e dopo all’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Dopo aver conseguito la qualifica professionale presso il Laboratorio per Affresco di Elena e Leonetto Tintori a Prato, ha iniziato a lavorare come Decoratrice pittorica d’interni, in parallelo continua sempre a dipingere realizzando opere su tela e sculture dipinte. Tamara e una artista completa e di forte esperienza dove il suo gesto artistico ormai maturo non ci lascia fermi senza pensiero ma ci invita ad essere profondi come lei. Per i suoi lavori utilizza vari materiali e con dimestichezza usa le sue tecniche, dando sempre a tutto quello che fa una propria anima. Il suo linguaggio non è frenetico, si dimostra espressivo e sensibile, le sue figure di donne su cartone sono dotate di un realismo unico, quasi in un dialogo con lo spettatore, stabilendo un filo di contatto infinito.

Michaela Zadra, nata a Wolfsberg in Austria è in possesso di diploma magistrale rivolto alle arti applicate del taglio e cucito femminile e di cucina. Si avvicina poi al mondo dell’arte attraverso un corso sullo studio dell’acquerello e le sue tecniche.
Tra il 1988 e 1989 viaggia moltissimo, in India approfondisce le tecniche del batik senza farsi mancare una conoscenza e approfondimento delle tecniche dello Yogjkarta in Indonesia. Nel 1995 fonda in Toscana l’Istituto Maithuna che si occupa delle tematiche della coppia, pubblicando vari libri. La sua arte resta fortemente legata al mondo delle donne, dalla pittura, agli acquerelli. L’artista da’ forme e colori in un continuo linguaggio di ricerca e sperimentazione. Non si lascia mai prendere dal mondo dalla frenesia intorno a lei. I suoi lavori sono molto espressivi, delineano un messaggio in senso ecologico, cercando quella armonia tra uomo e natura. Il suo linguaggio non è esaltato, va verso un mondo intenso si predispone in senso ecologico, in quel rapporto squilibrato tra Uomo e Natura.
Le sue tele prendono “Corpo” in un significato pratico che germoglia lentamente e tenacemente secondo una nuova espressività, i colori intensi e leggeri si spalmano creando dalla materia nuove forme.

Apertura: giorni feriali e domenica (ore 9.30 – 13.00) – sabato (ore 9.30 – 13.00 e 16.30 – 19 30)

Organizzazione: Giovanni Mangiacapra Cell. 3397919227 e-mail: [email protected] – Comune Massa Lubrense, largo Vescovado, 80061 – Massa Lubrense: Stefano Ruocco Cell. 338 3474193

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Make-A-Wish® è “Superbrands Onlus of the year 2018”

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  • 28 Febbraio 2018

Superbrands, la più importante iniziativa di aggregazione delle eccellenze di marca a livello internazionale, da sempre attenta ai brand che operano in campo sociale, ha scelto di premiare come Superbrands Onlus of the Year 2018, Make-A-Wish® Italia, Onlus con sede a Genova che dal 2004 opera su tutto il territorio nazionale per realizzare i desideri di bambini e ragazzi affetti da gravi patologie.
Per molte Onlus e Fondazioni, l’impegno dedicato allo svolgimento della loro missione è affiancato da un’attenzione crescente per il valore e l’importanza della gestione del brand, un impegno che segue gli stessi criteri di affidabilità, autenticità e responsabilità che caratterizzano e qualificano tutti i Superbrands.

Sulla base delle indicazioni emerse dal Superbrands Council e delle successive valutazioni di merito, il prezioso riconoscimento 2018 va a Make-A-Wish® Italia «per la rilevanza della missione svolta al servizio dei bambini gravemente ammalati e per la passione messa in campo per trasformare i loro desideri in realtà».

Il premio sarà consegnato il prossimo 27 settembre, presso l’Auditorium di Radio Italia, nell’ambito della serata che avrà come protagonisti tutti i Superbrands aderenti al programma e che vedrà l’assegnazione dei “Superbrands Awards 2018”, considerati “gli Oscar” della marca.

Make a Wish® Italia è una Onlus che è stata fondata nel 2004 da Sune Frontani e da suo marito Fabio in ricordo della loro Carlotta, prematuramente scomparsa, con l’obiettivo di realizzare i desideri del cuore dei bambini affetti da gravi patologie. Per un bambino colpito da una malattia grave o cronica, infatti, affrontare la vita può essere molto difficile: le cure pesanti e i ricoveri frequenti fanno perdere la spensieratezza e talvolta anche la voglia di vivere. Ma numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che le emozioni positive che derivano dalla realizzazione di un desiderio possono portare benefici concreti: l’89% dei bambini ammalati diventa emotivamente più forte, per l’81% dei genitori diminuiscono depressione e malessere e il 98% delle famiglie torna a sentirsi di nuovo «una famiglia normale».

Grazie a un network di 250 volontari e alle segnalazioni dai più importanti ospedali pediatrici presenti su tutto il territorio nazionale, Make-A-Wish® Italia ha realizzato più di 1.700 desideri impegnandosi per aiutare ogni bambino a ritrovare la gioia e la speranza di poter tornare a essere “semplicemente un bambino”.
L’impegno di Make-A-Wish® è supportato anche da un’intensa attività di comunicazione per affermare il brand e portarlo all’attenzione di nuovi volontari e donatori con la tag line “Trasformiamo ogni desiderio in un bambino più forte”.

«Superbrands continua a promuovere il valore di brand come elemento fondamentale anche per chi è impegnato sul fronte sociale” – dichiara Sergio Tonfi, Editor Superbrands – “Make-A-Wish® trasforma i desideri dei bambini gravemente ammalati in un’esperienza ricca di emozioni, e li rende più forti nella loro battaglia contro la malattia migliorando la loro vita».

«È un grande onore per noi essere premiati da una realtà così riconosciuta e stimata come Superbrands. Make-A-Wish® Italia Onlus è nata con un obiettivo ambizioso: cambiare la vita a tutti quei bambini e a quelle famiglie che attraversano momenti di grande difficoltà a causa di gravi malattie. Con l’aiuto di tanti, ci stiamo riuscendo. E ogni nostro successo, come questo premio, è un successo di tutti coloro che collaborano con noi e un prezioso incoraggiamento per tutti i bambini. – commenta Sune Frontani, Co-Fondatrice e Direttore Generale di Make-A-Wish® Italia – È dimostrato infatti che la realizzazione di un desiderio ha il potere di migliorare la qualità della vita di chi è affetto da una grave patologia perché offre l’opportunità di vivere intense emozioni positive che rendono il paziente più forte. Un desiderio che si realizza, aiuta bambini e ragazzi a ritrovare la gioia di vivere. Grazie a tutti coloro che credono in noi e ci aiutano ogni giorno a portare avanti la nostra missione».

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Bollicine in Villa 2018, due giorni di bollicine a Mirano in provincia di Venezia

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  • 28 Febbraio 2018

Bollicine in degustazione
Bollicine in Villa, alla sua seconda edizione, apre i battenti dal 10 all’11 marzo con apertura dalle 10 alle 20. Addetti ai lavori e amanti del vino potranno trovare anche quest’anno prodotti d’eccezione provenienti da ogni tipo di vitigno italiano ed europeo. Fra i nomi di spicco Champagne Cristal, Ruinart, Dom Perignon, Bollinger, Champagne Premier Cru, Grand Cru e tanti altri.

La Location
Una sede d’eccellenza per una manifestazione altrettanto elevata. Bollicine in Villa si svolge in provincia di Venezia, a Villa XXV Aprile e Barchessa a Mirano, in via Mariutto 1. L’evento si snoda su entrambe le strutture, ospitando a Villa XXV aprile il meglio dei vini italiani ottenuti sia con il metodo Mariotti sia con quello Classico e una degustazione food. Alla Barchessa sono invece in degustazione vini internazionali accompagnati da selezione food.

Due giorni di incontri
L’evento rappresenta anche un’ottima occasione per approfondire il tema di vini superbi, scoprendone la storia, il territorio d’origine, il metodo di lavorazione, le caratteristiche organolettiche e tanti altri segreti grazie a incontri con enologhi e sommelier di chiara fama. I Master class, vincolati al biglietto d’ingresso, sono a pagamento e vanno prenotati on line.

Costi
Il costo del biglietto è di 30 euro o di 25 se lo si acquista on line. Insieme all’ingresso alla manifestazione si ha diritto a un calice da degustazione professionale, a una tracolla porta calice, a una penna e al catalogo.

Gli organizzatori
Nei due giorni dell’evento, organizzato dai fratelli Ezio e Vanni Berna, titolari dell’Enoteca Le Cantine dei Dogi, oltre a degustare vini d’eccellenza si potrà partecipare a una cena di gala con ospiti d’eccezione e approfittare del Wine Shop per acquistare vini e prodotti gastronomici.

Per ulteriori informazioni visitare il sito www.bollicineinvilla.it

Elenco Espositori:

WINE
Veneto
Ronfini – Col San Martino (TV)
Sestere – Fontanelle (TV)
Zanotto Col Fondo – Montebelluna (TV)
Sengiari – Tramonte di Teolo (PD)
Castello di Rubaro – Nanto (VI)
Marchetto – Gambellara (VI)
Sacramundi – Chiampo (VI)
Tenuta Natalina Grandi – Gambellara (VI)

Friuli Venezia Giulia
Borgo delle Oche – Valvasone (PN)
Il Roncal – Cividale del Friuli (UD)

Lombardia
Marchesi di Montalto – Montalto Pavese (PV)
EnoEmme – Castel S. Giovanni (PC)
Tenuta Ambrosini – Cazzago San Martino (BS)
Brunello – Pozzolengo (BS)

Alto Adige
Von Braunbach- Bolzano (BZ)

Piemonte
Montaribaldi – Barbaresco (CN)

Emilia Romagna
Tenuta Galvana Superiore- Castelvetro di Modena (MO)

Marche
Vallerosa Bonci – Cupramontana (AN)

Toscana
Mocali – Montalcino (SI)

Basilicata
D’Angelo – Rionero in Vulture (PZ)

Sardegna
Murales – Olbia (OT)

Francia
Bollinger – Aÿ
Boutillez Vignon – Villers Marmery – Montagne de Reims
Emmanuel Guerin – 45 Rue de Mailly, Verzenay
Jean Paul Mauler – Mittelwihr – Alsace
Louis Roederer (Champagne Cristal) – Reims Cedex
R. Gabriele – Pagin Fils – 4 Rue Des Remparts, Avenay Val d’Or
Ruinart –4 rue des Crayéres – Reims
Dom Perignon – Èpernay
Barbier Louvet – Mutry – Le Val de Livre
Bernard Robert – Voigny
Franck Bonville – Avize

Austria
Gangl Wines – Illmitz

Germania
DRK- Sozialwerk – Bernkastel Kues

Slovenia
Erzetic – Dobrovo – Goriska

Spagna
Miltrentaset 1037 – Penedès

FOOD
Veneto
Panetteria Pasticceria Caffetteria da Gheni – Mirano (VE)
Trattoria al Castello – Mirano (VE)
Loison – Costabissara (VI)
Salumificio dei Castelli – Montecchio Maggiore (VI)
Crocca in Bocca – San Giovanni Lupatoto (VR)

Campania
Voza Francesco – Capaccio – Paestum (SA)
Caseificio F.LLI Di Lascio – Capaccio – Paestum (SA)

Calabria
Nero di Calabria – Sant’Eufemia d’Aspromonte  (RC)

Sicilia
Uliveti Mezzapelle – Marsala (TP)

FUORI DALLA TAVOLA
Veneto
Serafin – Oderzo (TV)
Brevetti Waf – Creazzo (VI)
Vinstrip – Trenago (VR)

Lombardia
Rastal Italia – Castel San Giovanni (PC)
Youwine – Milano (MI)

 

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5 elementi che non possono mancare nella pubblicità cartacea

Avete intenzione di intraprendere una campagna pubblicitaria ma non sapete da dove iniziare? Senza dubbio i vostri dubbi sono più che leciti: in un mercato sempre più ampio e competitivo, non è semplice stabilire quali possono essere delle pubblicità che permettano di fare la differenza. Tuttavia, una delle prime cose da chiedersi è: che tipo di sponsorizzazione voglio attuare? Preferisco cartoline, volantini, brochures? In questo caso, basta semplicemente ricercare dei siti che si occupano di stampa cartoline personalizzate insieme a brochures ed altri strumenti pubblicitari, e tutto è presto fatto.
Per il resto, in questa guida vi aiuteremo a definire quali sono i 5 gli elementi che non possono mai mancare in una pubblicità cartacea.

1. Headline

L’headline è la frase che si trova più in alto del volantino. È sintetica, concisa ma al contempo davvero molto significativa. Deve racchiudere il messaggio che vuole dare la vostra azienda, per questa ragione deve essere sintatticamente molto chiara. Scrivetela a caratteri molto grandi, affinché possa essere da subito visibile.

2. Sub-headline

La sub-headline è una frase che corre in aiuto dell’headline. Si usa in particolar modo per specificare o chiarire il messaggio dato con l’headline. Può essere utilizzata o meno: in questo caso, la scelta sta a voi.

3. Informazioni

È lo spazio nella quale dare tutte le informazioni aggiuntive che in un certo qual modo prescindono dalla sponsorizzazione che volete attuare. Si colloca in alto a destra durante l’impaginazione e spesso viene utilizzato anche per informare i clienti di eventuali promozioni in corso.

4. Body copy

In questo spazio dovrete scrivere tutte le informazioni necessarie sul prodotto che volete sponsorizzare. Il font utilizzato è relativamente piccolo, il linguaggio può essere anche meno sintetico ma non per questo prolisso (è pur sempre una pubblicità!). Cercate di soddisfare tutte le eventuali domande che potrebbe porsi il cliente nel momento in cui viene a conoscenza della vostra promozione. In questo modo, la vostra pubblicità diverrà esaustiva.

5. Pay off

Il pay off è la frase che viene utilizzata per sintetizzare un messaggio. Spesso è ad effetto, di grande impatto. Se ci pensate, è la frase che spesso si fissa nella mente di un cliente e che racchiude la vera essenza dell’azienda promotrice. Un esempio? La pay off di Barilla: “Dove c’è Barilla c’è casa”; o quella di Rowenta “Per chi non si accontenta”.

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Nevralgia del trigemino o problema ai denti? Un interrogativo ricorrente

La nevralgia del trigemino, come purtroppo sanno molto bene le persone che ne soffrono o ne hanno sofferto, è una condizione davvero molto dolorosa e faticosa da sopportare. Scoprire di soffrirne può essere un percorso molto tortuoso: quando il dolore si manifesta, è inizialmente difficile interpretarne le cause in modo corretto. Non è raro, per esempio, che la nevralgia del trigemino venga diagnosticata sul lettino del dentista: il paziente lamenta un mal di denti persistente, e quindi è proprio allo specialista dentale che si rivolge da subito, prima di definire esattamente di cosa soffre.

Sono i dentisti stesso a riferirlo: è dai denti e dalle gengive che spesso si manifestano i primi sintomi della nevralgia trigeminale, per esempio con un’alta sensibilità al freddo e al caldo (a volte, anche al dolce e all’acido). La sensibilità dentale, infatti, è un problema che, oltre a essere molto comune nella popolazione e può presentarsi o scomparire nel tempo, può anche nascondere insidie peggiori.

Tra le cause strutturali a scatenare il dolore ai denti, si possono citare una carie profonda, che scopre la polpa del dente e danneggia la guaina del nervo; un dente devitalizzato, rotto o compromesso; un rigonfiamento dei vasi sanguigni, che si irritano e comprimono il nervo; una ciste oppure una sollecitazione da pressione, come ad esempio il digrignamento dei denti, il cosiddetto “bruxismo“, che causa nevralgia dentale notturna.

Non esiste un esame specifico e certo con cui diagnosticare la nevralgia del trigemino: si tratta però di un dolore intenso che provoca profondo disagio, la cui durata può variare da alcuni secondi ad alcuni minuti – e, soprattutto, può manifestarsi a intermittenza, a volte per settimane, mesi o addirittura anni. Anche per questo è molto importante effettuare una visita e capire tempestivamente se si è di fronte o meno a un caso di nevralgia del trigemino.

Nel momento in cui la diagnosi è confermata, è possibile intervenire sollecitamente: la metodologia della neurolisi trigeminale con fluoroscopia mirata sul ganglio di Gasser, praticata presso lo Studio Medico del professor Ugo Delfino, rappresenta una pratica efficace,unica in Italia, non invasiva e sicura, che consente di eliminare il dolore della nevralgia del trigemino per una durata di 20-30 anni, tenendo ben presente che il nervo trigemino non guarirà mai.

Per saperne di più sull’attività e i servizi dello Studio Medico Delfino, è possibile contattare il 348 96 89 318: il professor Delfino fornirà unaconsulenza telefonica con tutte le informazioni sul trattamento della nevralgia del trigemino.

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Lattonedil di Carimate, dal 1969 produzione di pannelli isolanti e termoisolanti in materiali di qualità

Lattonedil ti offre solo i migliori pannelli isolanti, termoisolanti, ignifughi e molto altro. Da oltre 50 anni si serve esclusivamente di materiali di qualità come polistirene, poliuretano espanso e fibra naturale.

Isolare termicamente la propria casa è importante per mantenere un comfort ambientale e calore, permettendo così anche di risparmiare sul riscaldamento.
Prima di scegliere il miglior isolante, però, è importante considerare proprietà dei materiali e caratteristiche della struttura che si vuole isolare, in quanto le prestazioni che si desidera ottenere variano molto in base alla combinazione di questi due fattori.
Dal 1969 Lattonedil di Carimate produce e fornisce pannelli termoisolanti e isolanti servendosi solo di materiali di assoluta qualità come metallo, polistirene, poliuretano espanso e fibra minerale.

pannelli isolanti

L’azienda e i suoi pannelli isolanti

Lattonedil nasce nel 1969 in Brianza, territorio riconosciuto per l’eccellenza nella storia dello sviluppo industriale italiano e da oltre 50 anni si pone l’obiettivo di utilizzare i vantaggi della produzione seriale e ingegnerizzata per garantire la qualità assoluta ed è proprio grazie alla qualità che con sacrificio e dedizione Lattonedil si è sviluppata fino a diventare un gruppo rappresentato da 5 distretti produttivi: Carimate, Udine, Crotone, Dinkelsbühl (Germania) e Huerta Salamanca (Spagna).
Il processo produttivo è automatizzato per assicurare precisione unica per ogni minimo componente, con l’aiuto di collaboratori competenti ed esperti che seguono ogni fase di lavorazione con la massima attenzione, dalla progettazione alla consegna.
La qualità delle materie prime è fondamentale per la riuscita di un prodotto dall’alto grado estetico e grazie al controllo qualità Lattonedil determina i massimi standard qualitativi tramite un laboratorio interno.

I pannelli isolanti e i materiali

Da oltre 50 anni, Lattonedil produce una vasta gamma di pannelli isolanti, termici, fonoassorbenti, ignifughi e molto altro, utilizzati nei settori residenziale, industriale, fotovoltaico, agricolo e contract.
I materiali di cui Lattonedil si serve per la produzione sono caratterizzati dall’assoluta qualità: poliuretano espanso, polistirene, acciaio, fibra naturale combinati in maniera sapiente dagli esperti progettisti per ottenere le massime prestazioni.
Contatta Lattonedil per informazioni o preventivi e ordina pannelli isolanti, pannelli sandwich, pannelli per cappotti, per copertura, per parete e tutto ciò di cui hai bisogno!

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Microblading, ecco perché te lo consigliamo

Il microglading sopracciglia è una tecnica, assolutamente consigliata a chi desidera avere delle sopracciglia perfette e ben delineate. La base è semplice, considerando che è lo stesso principio del Trucco SemiPermanente, quello cioè dove si cerca di introdurre dei pigmenti colorati sotto la pelle con l’intento di creare e migliorare la forma delle sopracciglia o di creare una nuova arcata sopraccigliare.

Il microblading è ottimo per tutti coloro che per svariati motivi non hanno più le sopracciglia o nel tempo per vari motivi, queste si siano diradate.

Non deve però impressionare, tutti coloro che non amano molto i tatuaggi e tutto ciò che è indelebile, visto e considerato che questa tecnica ha la durata da 1 a 2 anni e viene realizzata utilizzando dei pigmenti bioriassorbibili che vengono effettuati con una matita munita di una lama composta da tanti micro aghi.

In sostanza questi aghi minuscoli tracciano delle microincisioni che introducono il pigmento sotto pelle. Si tratta di un procedimento è un’evoluzione del trucco semipermanente e permette di disegnare le sopracciglia pelo per pelo. Ma che allo stesso tempo non è invadente e non è incisivo perché il colore non scende alla stessa profondità di un tatuaggio permanente.

Di fatto basta ascoltare bene la parola, in inglese blade vuol dire lama e micro minuscolo, quindi questo dovrebbe essere un ulteriore rassicurazione per tutti coloro che hanno paura di aghi di ogni misura. Infatti, lo speciale strumento dall’utilizzo manuale che somiglia a una penna ha inserito una serie di aghi sterili, usa e getta.

Il risultato è un effetto così naturale, da far dimenticare di essersi sottoposti ad un trattamento di sopracciglia tatuate. Questa tecnica è molto diffusa nei Paesi dell’Est ed oggi è sempre più presente anche in Italia, ma la cosa importante da tenere in considerazione è che è molto più difficile da eseguire di quella tradizionale fatta con la macchinetta.

Di conseguenza è bene affidarsi solo ed esclusivamente ai professionisti del settore esperti che hanno studiato e affinato la propria manualità. I quali hanno effettuato corsi specifici e professionali ben strutturati e che hanno già avuto esperienza nel campo. Eccellenti sono i risultati che è possibile ottenere sulle sopracciglia, regalando un effetto naturale straordinario.

Una fondamentale alternativa, volta a rendere più prezioso lo sguardo e che consente di essere belle e affascinanti anche solo con un filo di mascara. Una grande soluzione per tutte le donne in carriera che però devono pensare anche alla famiglia e alla casa. In questo modo ci si sveglierà già perfette di prima mattina.

Così si potranno avere forma, colore e l’intensità delle sopracciglia che si preferiscono e che più che altro, vanno scelte in base alle caratteristiche del proprio viso. Queste incidono sull’espressione del volto e permettono dei lineamenti più sicuri e determinati.

Il costo del trattamento di microblading alle sopracciglia effettuato da Professionisti del settore in Italia è circa 500.00 euro. Cifre più basse si possono trovare con dermopigmentiste che iniziano questa nuova tecnica. Per sicurezza meglio consultare il Centro Estetico Indaco di Roma, dove si potranno avere tutte le informazioni utili a scegliere.

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