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19 Febbraio 2018

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Cucina e ricerca per la Giornata Internazionale delle Malattie Rare

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  • 19 Febbraio 2018

InGruppo scende in campo per la Giornata Internazionale delle Malattie Rare al fianco dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Il 28 febbraio 2018 gli chef dei ristoranti aderenti a Ingruppo creeranno 20 «ricette esclusive» con ingredienti rari. Il valore simbolico di ogni piatto sarà devoluto a favore della ricerca scientifica.

Non c’è scoperta senza ricerca. Non c’è successo senza preparazione. Così accade in campo scientifico, così in campo culinario. Due mondi diversi e apparentemente distanti che si incontrano grazie ai ristoratori di INGRUPPO, l’iniziativa che per il sesto anno rende l’alta gastronomia «prêt-à-manger», che hanno accettato con entusiasmo l’invito dell’Istituto Mario Negri a promuovere insieme laGiornata Internazionale delle Malattie Rare in programma il 28 febbraio 2018.

Abalone, Caviale di Lumaca, Pepe Timur di Tarai, Toothfish della Patagonia: sono solo alcuni degli ingredienti rari che i ristoratori di INGRUPPO renderanno protagonisti delle ricette che cucineranno in occasione della Giornata devolvendo il valore simbolico del «piatto raro» (15 euro) all’Istituto Mario Negri che da oltre 25 anni è impegnato nella ricerca sulle malattie rare.

Fil rouge dell’iniziativa: la ricerca. Ognuno dei 20 chef si è prodigato nello studio di un ingrediente esclusivo per sensibilizzare i palati più esigenti e per far sì che l’emozione di un gusto mai provato prima possa raggiungere direttamente il cuore. Per dare un aiuto concreto a chi da sempre combatte per realizzare importanti progressi nel campo della scienza.

Mostra che ci sei, a fianco di chi è raro!” è questo il tema dell’undicesima Giornata Internazionale delle Malattie Rare: la comunità dei rari lancia un appello mondiale ai politici, alle istituzioni, ai ricercatori, alle aziende, per porre al centro dell’attenzione e dare visibilità alle malattie rare, ai pazienti, alle loro famiglie e agli operatori sanitari che li seguono condividendone difficoltà e speranze. Un’attenzione che il Mario Negri testimonia concretamente con gli oltre 25 anni di attività del Centro “Aldo e Cele Daccò” a Ranica (BG). In questi anni l’Istituto ha dato un contributo sostanziale ad accrescere la consapevolezza del problema tramite campagne di sensibilizzazione, ha offerto ai pazienti sostegno, accompagnamento e informazioni utili supportate da elevate conoscenze scientifiche e tecnologie all’avanguardia. Sono stati realizzati molti progetti che spaziano dalla ricerca di base a quella epidemiologica, ma soprattutto alla ricerca clinica, accompagnati da un forte impegno nella divulgazione e nella formazione dei giovani ricercatori. Oggi il Centro Daccò è una realtà di riferimento nel contesto nazionale e internazionale. Dal 2001 è Centro di Coordinamento della Rete Regionale per le Malattie Rare in Lombardia.

Pur interessando ciascuna un piccolo numero di malati, infatti, i ristoratori di INGRUPPO sanno bene che le malattie rare sono solo apparentemente un problema di pochi: l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima ve ne siano circa 7.000 e, solo in Italia, sarebbero un milione e mezzo le persone colpite. È dunque importante l’aiuto di tutti. Anche degli chef che per l’occasione creeranno preparazioni uniche, coningredienti insoliti e di difficile reperimento come l’Abalone, le uova di Balik, Il pepe di Timur Tarai, il Garam Masala, il Toothfifh della Patagonia, il Kopi Luwak, il Fotoplancton Marino, le Uova di Chioccola, lo Yuzu, i Licheni della Valsaassina e la Rosa Taj, solo per citarne alcuni.

La cucina di alto livello di INGRUPPO, iniziativa nata per valorizzare il moderno ristorante e che, grazie alla sua particolare formula negli anni ha conquistato migliaia di giovani, diventa così veicolo di valori e di azioni, di solidarietà e di impegno. E questo grazie alla sensibilità dimostrata da tutti i ristoranti aderenti che arrivano a contare ben 14 stelle, tutte in campo per la ricerca e per le malattie rare.

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INGRUPPO

INGRUPPO Dal 15 gennaio al 30 aprile 2018, con l’esclusione del 14 febbraio (San Valentino) e dell’1 aprile (giorno di Pasqua), i ristoranti aderenti a INGRUPPO offrono la possibilità di consumare menu completi (almeno un antipasto, un primo, un secondo e un dolce con, c’è da scommettere, golose sorprese degli chef) comprensivi di vino, bevande e caffè, al costo prestabilito di 60,00 euro a persona per 17 dei 20 ristoranti coinvolti. Mentre il costo sarà di 120€ a persona per 3 di loro (A’Anteprima, Da Vittorio, Enrico Bartolini Mudec) . La formula è valida sia a pranzo che a cena compatibilmente con i giorni di apertura dei locali. La prenotazione può essere effettuata via telefono o via e-mail (indicare generalità, un contatto telefonico ed attendere la risposta di conferma), direttamente al ristorante, specificando la richiesta del menu “INGRUPPO”. Un contributo prezioso all’iniziativa è dato da Bracca Acque Minerali Spa, il gruppo bergamasco leader nella produzione di acque minerali, che anche nella VI edizione ha scelto di omaggiare i ristoranti interessati, per tutta la durata della promozione, con le sue eleganti bottiglie.

In occasione della giornata mondiale delle malattie rare, sarà possibile assaggiare nei ristoranti aderenti:
A’Anteprima (Chiuduno – Bg): Abalone
Al Vigneto (Grumello del Monte – Bg): Uova di Balik dei salmoni Keta dell’Alaska
Antica Osteria dei Camelì (Ambivere – Bg): Pastinaca
Casual Ristorante (Bergamo): Pepe Timur della regione Tarai nel Nepal
Colleoni & Dell’Angelo (Bergamo Alta): Garam Masala
Collina (Almenno S. Bartolomeo – Bg): Fegato e latticello di bottatrice
Da Vittorio (Brusaporto – Bg): Salicornia
Frosio (Almè – Bg): Tè alla rosa d’oriente
Il Saraceno (Cavernago – Bg): Kopi Luwak
La Caprese (Mozzo – Bg: Fitoplancton marino
Lio Pellegrini (Bergamo): Uova di chiocciola
LoRo (Trescore Balneario – Bg): Carraggenina
Nuova Trattoria Dac A Trà (Castello Brianza –Lc): Toothfish della Patagonia
Osteria della Brughiera (Villa d’Almè – Bg): Fava Tonka
Pomiroeu (Seregno – MB): Curcuma e licheni della Valsassina
Posta (S. Omobono Terme – Bg): Mais Scagliolo di Carenno
Roof Garden Restaurant (Bergamo): Farina integrale di mais nero
Ristorante Enrico Bartolini al Mudec (Milano): Yuzu
Ristorante Ezio Gritti (Bergamo): Muschio d’alta quota e rosa Taj
Villa Patrizia Ristorante (Petosino di Sorisole – Bg): Lombo di Bruna Alpina bergamasca

ISTITUTO MARIO NEGRI
L’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri è una fondazione privata senza scopo di lucro che opera nel campo della ricerca biomedica. Il suo fine è contribuire alla difesa della salute e della vita umana. Nato a Milano nel 1963, oggi ha tre sedi: Milano, il Centro Anna Maria Astori all’interno del Parco Kilometro Rosso a Bergamo, il Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare “Aldo e Celel Daccò” a Ranica (BG) e vi lavorano circa 750 persone. L’Istituto non brevetta le proprie scoperte e ha sempre mantenuto la propria indipendenza, schierandosi dalla parte degli ammalati.

Le linee di ricerca del Mario Negri riguardano le malattie cardiovascolari, i tumori, le malattie nervose e mentali, le malattie renali, le malattie rare, la lotta contro il dolore, le malattie pediatriche, il rigetto dei trapianti d’organo, la dipendenza dalle droghe, l’inquinamento ambientale. Il lavoro di ricerca ha come prodotto la pubblicazione che deve essere sottoposta al giudizio critico della comunità scientifica. In più di 50 anni di attività, sono oltre 14.000 i lavori pubblicati dai ricercatori dell’istituto su riviste scientifiche internazionali.

In particolare nelle sedi di Bergamo e Ranica, i progetti di ricerca si focalizzano sulle malattie renali, le malattie rare e i trapianti d’organo con un approccio multidisciplinare che vede lavorare insieme ricercatori, bioingegneri e medici, con un beneficio immediato per gli ammalati.

Tutti gli sforzi dei ricercatori di spostare sempre più avanti i confini della conoscenza sono volti a fare luce sui meccanismi di progressione delle malattie e a trovare nuove terapie farmacologiche e non, donando speranza a quei pazienti che ad oggi non hanno ancora trovato una cura.

Le malattie rare: i numeri di un problema globale
Tra 6.000 e 7.000 le malattie rare descritte
L’80% si manifesta nell’infanzia e spesso ha un’origine genetica
Complessivamente le malattie rare interesserebbero il 3% della popolazione
In Italia si stima siano colpiti almeno un milione e mezzo di individui
In Lombardia i pazienti con malattie rare riconosciute dal sistema delle esenzioni sono circa 70.000
Oltre 6.500 nella provincia di Bergamo

Mario Negri: i numeri dell’attività dedicata alle malattie rare
26.060 richieste di informazioni da parte di pazienti, familiari e operatori sanitari
2.774   pazienti e loro familiari di cui si conservano campioni biologici nella Biobanca malattie rare
2.120   pazienti inseriti in tre Registri di malattie rare
979      malattie rare segnalate al centro
333      associazioni italiane di pazienti e familiari in contatto con il Centro
676      mutazioni genetiche trovate
131      geni studiati

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“Vizi e Virtù” – 16 Sculture di Carlo Previtali

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  • 19 Febbraio 2018

La Fondazione Credito Bergamasco organizza nel Salone principale di Palazzo Creberg (Banco BPM Bergamo), un’esposizione di opere dell’artista bergamasco Carlo Previtali dedicate alla narrazione artistica dei vizi e delle virtù, tema che ha suscitato in ogni epoca l’interesse dell’etica, dell’arte e della filosofia.

“Carlo Previtali – spiega Mons. Tarcisio Tironi Direttore del MACS e curatore della mostra – tratta il confronto tra i vizi e le virtù (sette per ciascun gruppo) superando con le sue sculture il predetto numero. Egli, infatti, privilegia il numero “otto” essendo per ciò stesso la cifra della novità dell’inizio, della creazione, della risurrezione finale e di quella anticipata che è il battesimo. L’artista e architetto – che ben ricorda i fonti battesimali medioevali sempre di forma ottagonale – aggiunge quindi ai vizi la “vanitas” e alle virtù la “patientia”. Per questo troviamo in mostra sedici sculture: la simbologia dottrinale del numero otto si rinforza così con il suo raddoppio”.

“La mostra dedicata alle Virtù e ai Vizi – con le magnifiche opere realizzate da Carlo Previtali – rappresenta una opportunità seria per una riflessione sull’etica, su valori e disvalori, sulla profondità del pensiero, sulle radici della nostra cultura.” – spiega Angelo Piazzoli, Segretario generale della Fondazione Credito Bergamasco e curatore della mostra – “Ha senso affrontare temi etici nell’era dei reality show ? Direi di sì; non possiamo tirarci indietro. Seminare germi di speranza è il nostro doveroso tributo alle giovani generazioni. Investire tempo e risorse in iniziative di qualità – che coniughino pensiero e bellezza, estetica ed etica, creatività e razionalità, educando al dialogo inteso come strumento di confronto e di crescita – significa investire nel nostro futuro. L’esposizione costituisce, nel contempo, una boccata di ossigeno, una occasione per “divertirci” in senso etimologico, distraendoci per un po’- attraverso la contemplazione delle splendide sculture – dalle quotidiane, diffuse brutture che la nostra contemporaneità ci riserva.

“Carlo Previtali – prosegue Don Tarcisio Tironi – rivela in queste opere il costante studio della cultura primitiva e, soprattutto, di quella classica e rinascimentale. La sua scultura è il risultato di esplorazioni perseguite da artista consapevole d’essere tramite di un flusso creativo, nel contempo personale e impersonale. Nelle sedici sculture in mostra egli perviene a una pulizia formale, sintesi di classicità e di modernità, ritrovando nel volto e nel simbolo di ogni vizio e di ogni virtù, la coinvolgente espressione corrispondente. 

Con calma lasciamoci interpellare dai vizi e dalle virtù, inseparabili nella nostra vita, invitati dalle sculture che, come ogni vero maestro, Carlo Previtali ci consegna in comunicazioni irrisolte e aperte per trasformare la nostra percezione e rivolgere lo sguardo anche dentro di noi. È una modalità per prendersi a cuore, per avere cura di sé, per dare gusto al vivere. Siamo posti dinanzi al quesito: quale orientamento dare all’esistenza perché dove c’è il vizio, là c’è la virtù che si contrappone.” 

***

Carlo Previtali è nato a Bergamo nel 1947. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico, si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano diplomandosi nel 1975 alla scuola di scultura di Alik Cavaliere. Nel 1981 si è laureato in Architettura presso il Politecnico di Milano.

La sua attività d’insegnamento si è concentrata a Bergamo quale docente di discipline plastiche presso l’Istituto d’Arte Andrea Fantoni, l’Accademia di Belle Arti Carrara, il Liceo Artistico di Bergamo e poi di Lovere (Bg).

La sua attività espositiva ha inizio negli anni sessanta con la partecipazione ad alcuni concorsi a cui seguono mostre collettive e personali sia in spazi pubblici che privati e partecipazioni alle più importanti fiere d’arte d’Italia.

***

L’esposizione “Vizi e Virtù” sarà visitabile – con ingresso libero – dal 2 al 30 marzo secondo gli orari di apertura della Filiale di Bergamo Porta Nuova di Banco BPM (da lunedì a venerdì 8.20-13.20 e 14.50-15.50).

L’evento inaugurale, aperto a tutti, è previsto per giovedì 1 marzo 2018 alle ore 18.00.

Per informazioni: www.fondazionecreberg.it

La Fondazione Creberg è online su Facebook con la pagina “Fondazione Credito Bergamasco
https://www.facebook.com/pages/Fondazione-Credito-Bergamasco/1544952805763131?fref=ts

La Fondazione Credito Bergamasco organizza nel Salone principale di Palazzo Creberg (Banco BPM Bergamo), un’esposizione di opere dell’artista bergamasco Carlo Previtali dedicate alla narrazione artistica dei vizi e delle virtù, tema che ha suscitato in ogni epoca l’interesse dell’etica, dell’arte e della filosofia.

“Carlo Previtali – spiega Mons. Tarcisio Tironi Direttore del MACS e curatore della mostra – tratta il confronto tra i vizi e le virtù (sette per ciascun gruppo) superando con le sue sculture il predetto numero. Egli, infatti, privilegia il numero “otto” essendo per ciò stesso la cifra della novità dell’inizio, della creazione, della risurrezione finale e di quella anticipata che è il battesimo. L’artista e architetto – che ben ricorda i fonti battesimali medioevali sempre di forma ottagonale – aggiunge quindi ai vizi la “vanitas” e alle virtù la “patientia”. Per questo troviamo in mostra sedici sculture: la simbologia dottrinale del numero otto si rinforza così con il suo raddoppio”.

“La mostra dedicata alle Virtù e ai Vizi – con le magnifiche opere realizzate da Carlo Previtali – rappresenta una opportunità seria per una riflessione sull’etica, su valori e disvalori, sulla profondità del pensiero, sulle radici della nostra cultura.” – spiega Angelo Piazzoli, Segretario generale della Fondazione Credito Bergamasco e curatore della mostra – “Ha senso affrontare temi etici nell’era dei reality show ? Direi di sì; non possiamo tirarci indietro. Seminare germi di speranza è il nostro doveroso tributo alle giovani generazioni. Investire tempo e risorse in iniziative di qualità – che coniughino pensiero e bellezza, estetica ed etica, creatività e razionalità, educando al dialogo inteso come strumento di confronto e di crescita – significa investire nel nostro futuro. L’esposizione costituisce, nel contempo, una boccata di ossigeno, una occasione per “divertirci” in senso etimologico, distraendoci per un po’- attraverso la contemplazione delle splendide sculture – dalle quotidiane, diffuse brutture che la nostra contemporaneità ci riserva.

“Carlo Previtali – prosegue Don Tarcisio Tironi – rivela in queste opere il costante studio della cultura primitiva e, soprattutto, di quella classica e rinascimentale. La sua scultura è il risultato di esplorazioni perseguite da artista consapevole d’essere tramite di un flusso creativo, nel contempo personale e impersonale. Nelle sedici sculture in mostra egli perviene a una pulizia formale, sintesi di classicità e di modernità, ritrovando nel volto e nel simbolo di ogni vizio e di ogni virtù, la coinvolgente espressione corrispondente. 

Con calma lasciamoci interpellare dai vizi e dalle virtù, inseparabili nella nostra vita, invitati dalle sculture che, come ogni vero maestro, Carlo Previtali ci consegna in comunicazioni irrisolte e aperte per trasformare la nostra percezione e rivolgere lo sguardo anche dentro di noi. È una modalità per prendersi a cuore, per avere cura di sé, per dare gusto al vivere. Siamo posti dinanzi al quesito: quale orientamento dare all’esistenza perché dove c’è il vizio, là c’è la virtù che si contrappone.” 

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Carlo Previtali è nato a Bergamo nel 1947. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico, si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano diplomandosi nel 1975 alla scuola di scultura di Alik Cavaliere. Nel 1981 si è laureato in Architettura presso il Politecnico di Milano.

La sua attività d’insegnamento si è concentrata a Bergamo quale docente di discipline plastiche presso l’Istituto d’Arte Andrea Fantoni, l’Accademia di Belle Arti Carrara, il Liceo Artistico di Bergamo e poi di Lovere (Bg).

La sua attività espositiva ha inizio negli anni sessanta con la partecipazione ad alcuni concorsi a cui seguono mostre collettive e personali sia in spazi pubblici che privati e partecipazioni alle più importanti fiere d’arte d’Italia.

***

L’esposizione “Vizi e Virtù” sarà visitabile – con ingresso libero – dal 2 al 30 marzo secondo gli orari di apertura della Filiale di Bergamo Porta Nuova di Banco BPM (da lunedì a venerdì 8.20-13.20 e 14.50-15.50).

L’evento inaugurale, aperto a tutti, è previsto per giovedì 1 marzo 2018 alle ore 18.00.

Per informazioni: www.fondazionecreberg.it

La Fondazione Creberg è online su Facebook con la pagina “Fondazione Credito Bergamasco
https://www.facebook.com/pages/Fondazione-Credito-Bergamasco/1544952805763131?fref=ts

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La qualità nel tuo materasso

Cerchiamo la qualità nel cibo, la qualità negli abiti che indossiamo ma trascuriamo tanti altri dettagli fondamentali, perchè magari ci facciamo forviare dal prezzo. Questo atteggiamento è sbagliato, prima di tutto per la nostra salute, lo stile di vita dovrebbe essere sempre sano o almeno dovremmo provarci.

Non dovremmo infatti, trascurare la qualità del dormire. Anche se passiamo poche ore a letto, in realà quelle sono le più importanti, quindi dobbiamo affidarci solo ed unicamente a chi confeziona materassi, con coscienza, senza pensare esclusivamente a quello che ne potrebbe guadagnare ma basandosi, prima di tutto su sulla qualità degli elementi che si utilizzano e sulla sapienza delle mani che poi vanno ad assemblare il tutto.

Nello specifico, ci stiamo riferendo a un’azienda leader nel settore dal 1929, che oggi offre prodotti di prima qualità, come materassini certificati , dove far dormire i propri piccoli, in estrema tranquillità e spensieratezza, considerando l’organissimo ancora in via di sviluppo che va assolutamente difeso e tutelato.

Ma quali sono i materiali naturali a cui si affida? La Lana, apprezzata e utilizzata dall’uomo fin dall’antichità per le sue innumerevoli ed eccellenti proprietà, si tratta di una fibra naturale che ovviamente non nuoce all’ambiente, in quanto rinnovabile e biodegradabile. Altamente traspirante e naturalmente isolante, la lana ha un’ottima capacità di assorbire il vapore acqueo, permettendo il rilascio dell’umidità corporea che avviene durante la notte e mantenendone sempre costante la temperatura.

Per questo motivo, la lana garantisce ai nostri prodotti una perfetta traspirazione e un’efficace protezione da eventuali cariche elettrostatiche dell’ambiente. Ma sopratutto la lana è ignifuga, senza dimenticare anche che è resistente agli odori e sopratutto non provoca allergie e non favorisce la proliferazione batterica. Per tali motivi la lana è sempre una soluzione consigliata a tutti gli allergici o a tutti coloro che per un motivo o per un altro hanno determinate problematiche di salute. Ma anche a chi non ne ha, la prevenzione è fondamentale, anche e sopratutto quando ci sentiamo giovani e imbattibili.

Esistono diversi tipi di lana, la “Lana Britannica Cheviot” è la famosa pura lana vergine britannica Cheviot certificata British Wool®, una particolare lana inglese ricavata dalle omonime pecore originarie del sud della Scozia. Fibra naturale, considerata tra le lane più resilienti al mondo, dona ai nostri prodotti una naturale elasticità e un incredibile pregio.

Ma viene utilizzata anche la “Lana Britannica Hampshire Down”, proveniente dal vello di agnelli inglesi di razza Hampshire Down, è una fibra naturale certificata British Wool®. La particolare lavorazione a palline, rende questa lana estremamente elastica e conformante, il trattamento di lavaggio superwash Hercosett® la rende irrestringibile e più pratica da lavare.

Poi c’è la famosa “Lana Merinos”, ricavata da pecore Merino, è una fibra naturale con straordinarie caratteristiche di finezza e morbidezza. Per i suoi materassi, l’azienda utilizza solo lana Merinos spagnola proveniente da allevamenti mulesing-free, dove la raccolta del vello avviene senza arrecare danni all’animale.

Ma non va dimenticata la “Lana italiana”, è una fibra naturale ricavata da pecore di razza Appenninica e Bergamasca e da ovini ancor più selezionati di specie Sopravissana e Gentile di Puglia. Grazie alle sue naturali proprietà questa lana è garanzia di grande traspirabilità.

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Definisci le tue labbra

Definire le labbra è importante, perché dopo l’arcata sopraccigliare permette di dare carattere al volto, di dare un’espressione completa. Ma sopratutto hanno anche un’importanza a livello psicologico, una buona forma e un colore ragionevole ci permettono di avere maggior fiducia e autostima. Senza dimenticare poi quanto può essere di aiuto a tutte quelle donne, che lavorano ma devono pensare anche ai figli e alla casa.

Quindi qual’è il modo migliore per definirle se non un tatuaggio labbra , ovviamente arrivati a questo punto, chiunque non abbia un tatuaggio inizia seriamente ad avere paura. La realtà però è ben diversa, quanto più delicata rispetto a quello che può far pensare un comune tatuaggio, decisamente indelebile.

Si tratta di una tecnica, già molto diffusa negli Stati Uniti per dare una nuova forma alla bocca, ma che sta prendendo piede anche nel nostro paese. Oltre ad avere una valenza estetica di grande impatto, permette di correggere anche piccoli inestetismi o macchie che con l’età si presentano sulle labbra.

Ma qua entra in gioco il concetto di permanenza, se vi stancate dell’effetto ricevuto, tranquilli, non durerà per sempre. Questo vi permette inoltre di fare dei ritocchi nel corso del tempo, seguendo così anche eventuali cambiamenti dell’epidermide. Quindi per prolungarne l’effetto nel tempo basta sottoporsi a sedute di mantenimento.

Eseguire un trattamento in totale sicurezza è fondamentale, quindi bisogna affidarsi solo ed unicamente ad un professionista che in seguito ad un appuntamento vi saprà consigliare. Come ad esempio evitare di tatuare le labbra in presenza di dermatiti e infezioni della pelle, oppure di nei o labbra trattate con silicone.

Realizzare un tatuaggio bocca perfetto è importante per garantire un effetto di pienezza e di sensualità alle labbra. Inoltre serve un controllo preventivo perché l’effetto può variare anche a seconda delle preferenze, quindi è consigliabile controllare tutte le variabili.

C’è chi le preferisce un po’ più grandi e con un colore naturale, chi opta invece per una tonalità più scura o ancora chi preferisce la riga classica come quella della matita. È di tendenza e molto naturale, definire il contorno labbra e sfumarlo leggermente verso l’interno nello stesso colore.

Il tattoo labbra è un po’ diverso dal comune trucco permanente, per cominciare, i pigmenti ch vengono utilizzati per il tattoo labbra sono diversi da quelli del trucco permanente che sono naturali, certificati e bio compatibili. Inoltre è fondamentale ricordare che i pigmenti inseriti con il tattoo vanno più in profondità rispetto a quelli del trucco permanente.

Il tatuaggio alle labbra è un ritocco estetico permanente o semi permanente utile non solo per riempire le labbra troppo sottili, ma anche per correggere contorni irregolari magari dovuto ad un incidente o semplicemente ad una forma e un colore che semplicemente non ci mettono a nostro agio con noi stessi.

Mani esperte, utilizzano colori ipoallergenici che in ogni caso dureranno 2-3 anni, per ottenere un colore naturale occorre scegliere il colore più vicino al tono delle labbra. Inoltre viene preferita la sfumatura alla linea netta che in labbra naturali non esistono.

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News contabili, fiscali, lavoro GB – Settimana n. 7 anno 2018

Acquisti da raccoglitori occasionali di tartufo: causale “J” in CU (12/02/2018)

Dal 01/01/2017 sono entrate in vigore le modifiche normative di cui alla Legge Europea 2015-2016 n.122, pubblicata in G.U. n. 158 del 28/07/2016, in materia di raccolta dei tartufi.

 

Oltre all’applicazione dell’aliquota Iva del 10% sulla vendita di […] tartufi freschi, refrigerati o immersi in acqua salata, solforata o addizionata non preparati per il consumo immediato […], in seguito alla modica della tabella A, parte III, del DPR 633/72, è stato abolito l’obbligo di emissione di autofattura e introdotto quello di applicazione della ritenuta d’acconto.

 

Come prevede l’art.25-quater la ritenuta, che ammonta al 23%, deve essere applicata sul compenso percepito, ridotto del 22% a titolo di deduzione forfetaria delle spese di produzione del reddito.

 

Certificazione Unica 2018: nuova ordinaria, annullamento o sostituzione (13/02/2018)

Con la newsletter di oggi vediamo insieme come risolvere le casistiche che emergono successivamente alla trasmissione delle Certificazioni Uniche e andremo ad analizzarle una ad una con degli esempi pratici.

 

Proponiamo di seguito dei casi pratici che si potrebbero presentare successivamente alla trasmissione della Certificazione Unica, come ad esempio il nuovo invio di una certificazione scartata dall’Agenzia delle Entrate o la sostituzione/annullamento di una comunicazione precedentemente inviata.

 

Per una ditta è stata predisposta ed inviata la Certificazione Unica Ordinaria, contenente certificazioni relative a più percipienti.

 

Detraibilità Iva: modifiche introdotte dall’art.2 del DL 50/2017 (14/02/2018)

Il Decreto Legge n.50/2017 ha radicalmente cambiato i termini entro cui il contribuente può esercitare il diritto alla detrazione dell’imposta sul valore aggiunto, modificando gli articoli 25 e 19 del DPR 633/72.

 

In base alle nuove norme il diritto alla detrazione dell’imposta può essere esercitato, al massimo, entro il termine di presentazione della dichiarazione Iva annuale del periodo d’imposta in cui l’esigibilità è sorta, termine che per l’esercizio 2017 è il 30 aprile 2018.

La Circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 1/E del 17 gennaio 2018 ha meglio chiarito quanto stabilito dalla norma ai fini di una legittima detrazione dell’Iva sugli acquisti puntualizzando che i presupposti per la detrazione dell’imposta sono: l’effettuazione dell’operazione e il possesso della fattura di acquisto.

Intra 2018: rilascio applicazione e novità (15/02/2018)

Da oggi è disponibile il modello Intra 2018. A seguito del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 194409 del 25.09.2017, sono state adottate misure di semplificazione in merito all’obbligo di presentazione dei Modelli INTRASTAT.

Eseguendo l’update del software è disponibile l’applicazione Intrastat 2018, che deve essere utilizzata da coloro che realizzano scambi di beni e di servizi con altri soggetti passivi d’imposta residenti in stati appartenenti alla Comunità Europea.

Sono tenuti a presentare gli elenchi Intrastat gli operatori che hanno effettuato operazioni intracomunitarie, in cui la controparte sia un soggetto passivo residente in un altro Stato membro. Vanno indicati negli elenchi anche i servizi intracomunitari nei confronti di operatori residenti in altri Paesi dell’Ue.

Caso pratico: nuovo file telematico CU non trasmessa nel primo invio (16/02/2018)

Con l’avvicinarsi della scadenza per la trasmissione della comunicazione Certificazione Unica, può verificarsi che dopo aver effettuato la prima trasmissione telematica ci si accorga di dover inviare un nuovo percipiente inserito successivamente.

Nella newsletter di oggi tratteremo i passaggi da eseguire per generare un nuovo file telematico contenente il/i percipiente/i inseriti successivamente.

Prima di procedere alla predisposizione della nuova Certificazione, si consiglia sempre di eseguire la stampa definitiva delle comunicazioni già trasmesse.

Leggi gli articoli completi sul sito ufficiale del software commercialista INTEGRATO GB, prodotto da GBsoftware S.p.A.

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Lombardia meno “dipendenti pubblici” 40,18 ogni mille abitanti

In Lombardia ci sono 40,18 dipendenti dell’intero comparto pubblico nazionale ogni mille abitanti. È il dato nettamente migliore a livello nazionale. Al secondo posto si piazza la Campania con 48,13e poi il Piemonte con 48,37. Il risultato peggiore è quello della Val d’Aosta con 89,78: più del doppio rispetto alla Lombardia. A seguire il Trentino-Alto Adige con 74,19 e il Friuli-Venezia Giulia con 67,13.
I dati, che fanno riferimento all’anno 2015, provengono dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (Ministero dell’Economia e delle Finanze) e sono stati elaborati da PoliS-Lombardia.

la-lombardia-e-la-regione-con-meno-dipendenti-pubblici-in-italia

SU 1000 CITTADINI SOLO LO 0,32% È DIPENDENTE REGIONALE

Se si considerano invece soltanto i dipendenti delle singole Regioni a statuto ordinario, i risultati per la nostra regione sono ancora più significativi. Ogni mille abitanti soltanto lo 0,32% dei cittadini è un dipendente regionale.

Le altre regioni virtuose da questo punto di vista sono Veneto, Piemonte e Puglia, ma con valori comunque doppi rispetto alla Lombardia (rispettivamente 0,52%, 0,59% e 0,62%). Da notare inoltre che il dato lombardo è in miglioramento: nel 2014 il valore di riferimento era lo 0,32% e si contavano oltre sessanta dipendenti in più (3.284contro 3.222). Le regioni peggiori su questo fronte sono la Basilicata (2,27%), il Molise (1,91%) e l’Umbria (1,57%). Le prime due con valori di sei volte superiori rispetto alla Lombardia.

AD OGNI LOMBARDO LA FORZA LAVORO REGIONALE COSTA 18,42 EURO

Un terzo dato che dimostra la capacità lombarda di far funzionare al meglio la macchina amministrativa utilizzando il minor numero di risorse possibile, è quello relativo al costo del lavoro dei dipendenti pubblici. A ogni lombardo costano 18,42 euro, il dato di gran lunga più basso delle regioni a statuto ordinario. Al secondo posto c’è il Veneto con 28,5 euro e poi l’Emilia Romagna con 34,21.

Dalla parte opposta della classifica non cambia nulla rispetto a quanto segnalato in precedenza: i dati peggiori sono registrati da Molise (con 124,59 euro), Basilicata (109 euro) e Umbria (73,2 euro). Nonostante i costi siano già estremamente contenuti, anche in questo caso la Lombardia è riuscita a migliorare ulteriormente la situazione nel giro di un anno: nel 2014 i dipendenti regionali costavano infatti a ogni lombardo 18,75 euro. Una variazione del 1,77%, raggiunta grazie a un contenimento dei costi del lavoro pari a 2,8 milioni di euro.

Per interpretare ancora meglio il dato relativo alla situazione lombarda si consideri che il valore medio delle regioni italiane a statuto ordinario si attesta a 38,12 euro. Più del doppio.

FonteLombardia Speciale

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La stufa di casa sullo smartphone: il gruppo Fontana presenterà l’ultima novità a Progetto Fuoco

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  • 19 Febbraio 2018

La stufa di casa arriva sul tuo smartphone o tablet e, comodamente seduto sul divano o lontano da casa, basta un click per gestirla! Massima comodità e funzionalità grazie all’ultima novità firmata Horus, brand del gruppo Fontana di San Lorenzo in Campo che da 70 anni coniuga, con successo, innovazione e tradizione. Scaricare l’App Horus (per Ios o Android) sul proprio smartphone o tablet consente la gestione e la programmazione della stufa dentro e fuori casa. Questa tecnologia permette all’utente di gestire la stufa non solo dal funzionale e intuitivo display installato sulla stufa, non solo dal telecomando palmare in dotazione di serie su alcuni modelli (icon, box e globo), ma anche dal proprio telefonino. Per chi non ha in casa il wi-fi è comunque possibile gestire la stufa tramite bluetooth.

E’ una delle originali novità che il gruppo, con i due marchi, Fontana Forni, leader mondiale nella costruzione di forni a legna a combustione separata e barbecue, e Horus, brand contenitore dell’innovativa linea di stufe a pellet e biocamini senza canna fumaria, presenterà dal 21 al 25 febbraio alla Fiera Progetto Fuoco di Verona: il più importante evento mondiale nel settore impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna. Ben 782 le aziende presenti (+5% rispetto all’edizione precedente) delle quali 322 estere provenienti da 39 Paesi. Attesi oltre 70mila visitatori. La nuova App non sarà l’unica novità. Fontana, infatti, metterà in vetrina anche Domus, la nuova stufa disegnata da Paolo Grasselli come un oggetto d’arredo e non solamente come un dispositivo da riscaldamento; e Fontana specialist: il forno italiano professionale subito pronto. I vantaggi? Tra i tanti: ridottissimi tempi di accensione e pre-riscaldamento (30 minuti); abbattimento dei consumi di legna (fino al 60% rispetto al forno tradizionale); capacità di esaltare la creatività dello chef, scoprendo il vero “cucinare italiano”.

E’ questo il progetto che da anni porta avanti Fontana Forni e ne riassume la filosofia del gruppo. Ambasciatori nel mondo di questa filosofia, simbolo di maestria e del made in Italy, sono i professionisti della Nazionale Italiana Acrobati Pizzaioli che a Verona, anche quest’anno, regaleranno momenti di assoluto spettacolo esaltando le qualità dei prodotti Fontana.

Fontana è pronto con il suo carico di novità per essere ancora una volta assoluto protagonista alla Fiera Progetto Fuoco.

Maggiori informazioni: fontanaforni.com.

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