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Giugno 2016

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Red Hat CloudForms estende la gestione del public cloud con Google Cloud Platform, migliora le funzionalità Microsoft Azure e aggiunge supporto al Software-Defined Networking (SDN)

La più recente release della piattaforma di cloud management Red Hat semplifica l’automazione e la fornitura di servizi con l’integrazione Ansible

Milano, 30 giugno 2016 – Red Hat, Inc. (NYSE: RHT), il principale fornitore di soluzioni open source, annuncia la disponibilità di Red Hat CloudForms 4.1, la più recente versione della nota soluzione aperta di hybrid cloud management. Grazie a Google Cloud Platform, Red Hat CloudForms 4.1 oggi offre maggiori scelta e flessibilità per i clienti che desiderano avvalersi di workload hybrid cloud su Google Cloud Platform, Microsoft Azure o Amazon Web Services. In aggiunta, Red Hat CloudForms 4.1 estende la gamma di funzionalità di management con il software-defined networking (SDN), offrendo un’esperienza di gestione unificata per data center software-defined. Infine, CloudForms 4.1 semplifica l’automazione di processi IT complessi tramite l’integrazione con Ansible Tower, e offre ai clienti un modello di sottoscrizione cloud-friendly più semplice.

CloudForms è un’avanzata piattaforma di management open source per ambienti fisici, virtuali e cloud che supporta virtual machine e container. CloudForms abilita le organizzazioni IT a offrire servizi componibili tramite un portale self-service, gestendo l’intero ciclo di vita dal provisioning al retirement. Facilita inoltre il risk management definendo avanzate policy di conformità che possono essere applicate in ambienti greenfield o esistenti, e consente agli operatori di ottimizzare i costi tramite capacity planning, reporting e gestione finanziaria.

“I clienti ci chiedono un modo per portare avanti rapidamente le loro strategie hybrid cloud e fanno presente l’esigenza di un’unica vista di gestione per gli ambienti fisici, virtuali e cloud. CloudForms offre tutto questo e riteniamo che CloudForms 4.1 rappresenti la soluzione hybrid cloud management più completa del mercato”, afferma Joe Fitzgerald, vice president, Management, Red Hat. “CloudForms oggi non solo supporta i public cloud più estesi del mondo, ma si integra con Ansible per semplificare in modo significativo l’automazione”.

“CloudForms sta guadagnando terreno sul mercato e, oggi che l’SDN è pienamente supportato, la crescita continuerà. Integrando la tecnologia SDN Nuage Networks con il sistema di gestione Red Hat CloudForms, i clienti potranno gestire e automatizzare i workload in ambienti hybrid cloud pur mantenendo policy di rete unificate sull’intera gamma di applicazioni e asset”, aggiunge Sunil Khandekar, Fondatore e Chief Executive Officer, Nuage Networks di Nokia.

“Il mercato delle soluzioni hybrid cloud management è maturo e in crescita perché un maggior numero di sviluppatori e professionisti I&O lo considerano un modo per soddisfare le esigenze di un crescente portafoglio multi-cloud. Queste soluzioni aiutano gli sviluppatori a realizzare cloud app in modo più rapido e semplice, offrendo al tempo stesso la governance e il controllo necessari per applicare policy di utilizzo e costo”, The Forrester Wave™: Hybrid Cloud Management Solutions, Q1 2016, Dave Bartoletti

Red Hat CloudForms 4.1 introduce numerose nuove funzionalità tra cui:

Supporto di Google Cloud Platform
Sviluppata in stretta collaborazione con Google nella comunità open source ManageIQ, i clienti possono utilizzare Red Hat CloudForms per gestire ambienti Google Cloud Platform. Il supporto comprende la gestione completa di virtual machine, l’applicazione delle policy, il chargeback e il lifecycle management.

Supporto del software-defined networking
A mano a mano che le organizzazioni adottano Red Hat CloudForms per gestire i loro workload nel cloud, la piattaforma di management deve estendersi al di là dell’elaborazione e arrivare a networking e storage. A tal fine, CloudForms 4.1 offre il network management per OpenStack Networking (Neutron), Amazon Web Services, Google Cloud Platform, e Microsoft Azure. Sviluppato in collaborazione con Nuage Networks, le funzionalità SDN di CloudForms abilitano gli utenti a scoprire e gestire elementi di rete visualizzando la loro relazione con altre parti dell’infrastruttura.

Integrazione con Ansible Tower di Red Hat
L’integrazione con Ansible Tower semplifica per i clienti CloudForms il provisioning di applicazioni e servizi complessi tramite il codice di automazione personalizzato. CloudForms 4.1 può accedere ad Ansible Tower per gestire job di automazione Ansible, abilitando i clienti CloudForms ad utilizzare il noto linguaggio Ansible. Inoltre, questa integrazione semplifica la composizione di servizi complessi combinando il supporto del catalogo di servizi CloudForms nativo con i playbook Ansible.

Nuove sottoscrizioni cloud-friendly
Nuove sottoscrizioni flessibili sono da oggi disponibili per tutti i clienti Red Hat CloudForms permettendo loro di applicare una sottoscrizione ai server fisici o ai workload cloud. La sottoscrizione può essere usata in entrambi gli ambiti e spostata senza limiti all’interno del periodo di sottoscrizione. I clienti possono utilizzare anche una media di istanze cloud in gestione per determinare il numero di sottoscrizioni CloudForms necessarie per i loro workload public cloud, aiutandoli a evitare acquisiti in fase di picco della domanda, mentre i nuovi report integrati favoriscono la comprensione dell’utilizzo medio e reale nel tempo.

Altri miglioramenti a Red Hat CloudForms 4.1 includono:
• Supporto Microsoft Azure esteso compresa una più ampia gamma di funzionalità tra cui il supporto di cloud image Microsoft Azure, eventi, metriche, provisioning da immagini private, e gestione dell’intero ciclo di vita. CloudForms 4.1 offre inoltre l’agentless introspection di Microsoft SmartState Analysis, introducendo SSA al Cloud che abilita gli ambienti on-premise a inviare rapidamente contenuti a un indice di ricerca;
• Modello di charge-back aggiornato che comprende valute e tassi personalizzabili;
• Nuove funzionalità per Red Hat OpenShift Container Platform, SmartState Analysis, heatmap che mostrano l’utilizzo operativo, supporto di volumi di dati persistenti e
• Una migliore interfaccia self-service, l’aggiunta di un’interfaccia shopping cart e di una console remota.

Disponibilità
Red Hat CloudForms 4.1 è già disponibile per i clienti dotati di sottoscrizione.

Red Hat, Inc.
Red Hat è il principale fornitore al mondo di soluzioni open source che si avvale di un approccio community-based per offrire tecnologie cloud, Linux, middleware, storage e di virtualizzazione affidabili e performanti. L’azienda offre anche servizi di supporto, formazione e consulenza ai suoi clienti in tutto il mondo. Come hub di connessione in una rete di aziende, partner e comunità open source, Red Hat aiuta a realizzare tecnologie innovative che liberano risorse per la crescita e preparano i clienti per il futuro dell’IT. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.redhat.com.

Per ulteriori informazioni stampa:
Sandro Buti / Chiara Possenti
Axicom Italia srl
Tel 02-7526111
[email protected] / [email protected]
www.axicom.com

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Concerto Fanfara Bersaglieri Orzinuovi

Sabato 16 Luglio 2016 alle ore 21, nella splendida cornice dell’anfiteatro del Castello di Orzinuovi (BS) si terrà il concerto d’estate della Fanfara dei Bersaglieri di Orzinuovi.

Il programma prevede l’esecuzioni di brani tipicamente bersagliereschi intervallati da musiche della cultura tradizionale: operistici, swing, musica leggera e molto altro. Un programma in grado di soddisfare le esigenze di ogni singolo spettatore.

 

Per informazioni: https://www.facebook.com/groups/176422645844570/

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Lexmark: appuntamento con la trasformazione digitale in azienda

Ottimizzazione di contenuti, processi e infrastrutture di stampa al centro di un evento organizzato con Business International

Milano, 30 giugno 2016 – L’avvento di Social, Mobile, Cloud e Big Data sta trasformando le aziende di ogni settore e il modo in cui esse operano. Si sta aprendo un’era ricca di opportunità, ma anche di problematiche e di sfide da vincere. Numerosi saranno infatti i vantaggi competitivi derivanti dalla disponibilità di dati in tempo reale, ma sarà fondamentale che informazioni cruciali per il business non rimangano nascoste in documenti cartacei dimenticati in qualche angolo dell’azienda.
Per approfondire il tema dell’importanza dell’ottimizzazione di contenuti, processi e infrastrutture di stampa in un’ottica di trasformazione digitale delle aziende, Lexmark, leader tecnologico globale, ospiterà l’evento intitolato “Driving Digital”, organizzato in collaborazione con Business International, che avrà luogo il 7 luglio a Milano.

La sessione di lavoro, che vedrà anche la partecipazione di Forrester Group, sarà l’occasione per aprire, anche nel corso della tavola rotonda conclusiva, un confronto sugli aspetti pratici della digitalizzazione dei processi di business, legati ai contenuti, ai workflow documentali e alle infrastrutture di stampa.

Lexmark sarà presente nella persona del suo Country Manager Giancarlo Soro, il quale, prima di prendere parte alla tavola rotonda, interverrà sull’importanza degli Smart Managed Print Services come strumenti in grado di offrire valore aggiunto alle aziende, grazie all’ottimizzazione e semplificazione dei processi di business.

L’evento si svolgerà presso l’hotel Westin Palace di Milano.

Per maggiori informazioni visitare: http://www.businessinternational.it/Eventi/3776/Driving-Digital

Lexmark
Lexmark (NYSE: LXK) crea software, hardware e servizi enterprise che eliminano le inefficienze legate a silos informativi e processi non strutturati, mettendo in collegamento le persone con le informazioni di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno. Scoprite nuove possibilità su www.lexmark.com.

Contatti stampa:

Axicom
Massimiliano Balbi – +39 345 2990785
Sandro Buti – +39 335 6424297
[email protected]

Lexmark International Srl
Paola Faragasso
Tel. +39 02 70395.652
[email protected]

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PORTE BLINDATE TORINO

Torino Finestre grazie all’accordo con TESIO è in grado di fornire e posare in 3 giorni le vostre nuove porte blindate. http://bit.ly/1ObyP1HRaggiunto finalmente l’accordo commerciale fra Torino Finestre e TESIO, aziende leader nel settore porte blindate, grazie al quale da oggi potrai trovare le porte blindate TESIO presso gli showroom di Torino Finestre in pronta consegna.

L’intesa prevede la fornitura e la posa, tramite il servizio RAPID PORTE BLINDATE in soli 4 giorni.

L’offerta è valida sia per la porta blindata in classe 3 che in classe 4.

Per maggiori dettagli potete recarvi presso uno dei punti vendita Torino Finestre e scegliere uno dei numerosi modelli di Porte blindate.

Consulta le offerte su https://goo.gl/glhW9a e chiudi fuori definitivamente i “LADRI” da casa tua!

OFFERTE PORTE BLINDATE A PREZZI FABBRICA A PARTIRE DA € 890,00 compresa fornitura e posa.

https://www.torinofinestre.it/porte-blindate-online

 

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I monitor per pc e le diverse tipologie di display

Quando si decide di comprare un nuovo computer o di “costruirsene” uno montandolo da sé, il monitor finisce rilegato sempre in seconda fila, se non terza. Si cerca scrupolosamente una scheda madre che faccia rendere al meglio tutte le componenti hardware; si analizzano a fondo le prestazioni del processore; si sceglie la RAM che garantisca, allo stesso tempo, prestazioni e capacità di archiviazione; si va alla ricerca di una scheda video che permetta di giocare con gli ultimi titoli usciti sul mercato senza dover lavorare di bilancino per trovare le giuste impostazioni e i giusti settaggi. Pochi – quasi nessuno – però, si premura di cercare un monitor per il PC che possa fare, allo stesso modo, la differenza.
I monitor sono dei componenti per pc che per primi risaltano alla vista su un computer e semplicemente ospitano il pannello LCD (che può essere di tecnologia IPS o TN) oppure LED che avrà la funzione di visualizzare ciò che la scheda video del nostro computer ha elaborato.
Ovviamente esiste un gran numero di parametri per scegliere il modello adatto alle proprie esigenze, ma in questa sede vale la pena approfondire proprio il tema del pannello del monitor per pc: la totalità dei display attualmente in commercio è di tipo LCD (a cristalli liquidi, con retroilluminazione a LED o a fluorescenza) ma, attenzione, non tutti i monitor LCD sono uguali. In base al tipo di pannello utilizzato, possono distinguersi in TN, IPS e VA. I monitor TN (abbreviazione di Twisted Nematic) sono noti per i loro bassissimi tempi di risposta (fino a 1ms) e per il fatto che sono spesso disponibili a buon prezzo. Sono quelli più indicati per i videogiochi e per la visualizzazione di contenuti in 3D. I monitor IPS (In Plane Switching) invece sono più orientati al mondo della produttività e della multimedialità, in quanto rendono i colori in maniera migliore rispetto ai TN ma hanno tempi di risposta quasi sempre alti. I monitor VA offrono un buon angolo di visione e un buon contrasto, ma hanno tempi di risposta non proprio bassissimi e la riproduzione dei colori non è perfetta come sui pannelli IPS. Inoltre possono soffrire del fastidiosissimo effetto ghosting. Si suddividono in PVA (Patterned Vertical Alignment) ed MVA (Multi-domain Vertical Alignment) che hanno neri e contrasti ancora più marcati rispetto ai primi. Questo tipo di pannello va preso in considerazione soprattutto in ambito lavorativo.

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Cori: Domenico Gallo spiega le ragioni del NO al referendum costituzionale

L’incontro pubblico si terrà lunedì 4 Luglio, alle ore 18, nella sala consiliare del Comune di Cori. La cittadinanza è invitata a partecipare.

Lunedì 4 Luglio, alle ore 18:00, presso l’aula consiliare del Comune di Cori si terrà un incontro pubblico per illustrare alla cittadinanza i motivi per i quali dovrebbero votare NO al referendum costituzionale del prossimo Ottobre. L’iniziativa è organizzata dal ‘Comitato per il No nel referendum sulle modifiche alla Costituzione’ al quale ha aderito la sezione locale ‘Enrico Berlinguer’ del Partito Comunista Italiano.

Al dibattito interverrà l’Onorevole Domenico Gallo, magistrato e attuale giudice della Corte di Cassazione, collaboratore di diversi quotidiani e riviste, autore e coautore di numerosi libri, da sempre impegnato nel mondo dell’associazionismo e del movimento per la pace, già Senatore della Repubblica per una legislatura e attivo nei comitati per la difesa della Costituzione.

Il vero obiettivo della riforma Renzi-Boschi è lo spostamento dell’asse istituzionale a favore dell’esecutivo, in sinergia con la legge elettorale «Italicum» già approvata. Un combinato disposto che avrà come unico risultato l’azzeramento della rappresentatività del Senato e l’indebolimento radicale della rappresentatività della Camera dei Deputati, con conseguenti ripercussioni sull’assetto generale dei rapporti tra i poteri dello Stato.

Ballottaggio, premio di maggioranza alla singola lista, soglie di accesso, voto bloccato sui capilista consegneranno la Camera nelle mani del leader del partito vincente, anche con pochi voti, nella competizione elettorale, secondo il modello dell’uomo solo al comando, in totale antitesi all’originaria architettura costituzionale fondata sulla sovranità popolare, sulla partecipazione democratica, sulla rappresentanza politica, sull’equilibrio dei poteri.

LE RAGIONI DEL NO ALLA DEFORMA DELLA COSTITUZIONE. Non supera il bicameralismo, lo rende più confuso e crea conflitti di competenza tra Stato e Regioni, tra Camera e nuovo Senato. Non semplifica, moltiplica i procedimenti legislativi e incrementa la confusione. I costi della politica potevano essere veramente tagliati in altri modi, visto che il nuovo Senato farà risparmiare solo un quinto della spesa attuale. Non innova, anzi conserva e rafforza il potere centrale a danno delle autonomie.

È illegittima, perché prodotta da un Parlamento eletto con una legge elettorale (Porcellum) dichiarata incostituzionale. Non garantisce la sovranità popolare e l’equilibrio tra i poteri costituzionali, perché insieme alla nuova legge elettorale (Italicum) concentra il potere, con il premio di maggioranza, condizionando anche gli organi di garanzia (Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale).

Marco Castaldi

Addetto Stampa & OLMR

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Choice Hotels rivela che gli americani stanno pianificando viaggi in Europa e a Cuba

Choice Hotels rivela che gli americani stanno pianificando viaggi in Europa e a Cuba

Cresce l’uso di punti dei programmi fedeltà per le vacanze estive.

Roma, 30 giugno, 2016. Choice Hotels International, Inc. una delle più grandi compagnie alberghiere al mondo, rivela i risultati dell’ indagine annuale sui viaggi estivi, che traccia le abitudini dei viaggiatori americani, sia per vacanza che per lavoro, mostrando che hanno in programma mete internazionali. Più della metà (51%) ha in programma di viaggiare in Europa nel prossimo anno e il 58% afferma di prendere in considerazione un viaggio a Cuba a un certo punto, una volta terminato l’embargo. I motivi per visitare Cuba includono l’esperienza culturale unica (44%), il 42% dice per il cibo, mentre la motivazione per il 15% è rappresentata dai sigari cubani.

La metà di quanti pianificano un viaggio in Europa dichiara che la ragione principale sarebbe per visitare i monumenti storici e culturali (50%), il 32% vuole godere delle bellezze naturali in Europa, con il 24%, meno di un terzo, che ha in programma di visitare parenti e amici.

Nella prenotazione di una camera d’albergo in Europa, più del 60% si aspetta di potersi avvalere del wifi gratuito e poco meno della metà (46%) dice che la prima colazione inclusa rappresenta un elemento chiave, mentre il 41% richiede che l’albergo possa offrire il ristorante o bar. Il prezzo della camera d’albergo, che varia in funzione dei servizi considerati standard, è quel che infastidisce di più i viaggiatori americani quando prenotano in Europa (42%).

Commentando questi risultati Mark Pearce, Senior Vice President, International Division per Choice Hotels: “I viaggiatori statunitensi non necessitano ulteriori ricerche scegliendo di soggiornare in uno dei nostri 300 alberghi Comfort o Quality in Europa. Non solo questi offrono sia Wifi che prima colazione gratuiti, ma offrono ai viaggiatori attenti ai costi un’eccellente esperienza alberghiera dal valore aggiunto molto conveniente. Sia che siano in visita turistica o in visita alla famiglia noi possiamo offrire loro circa 500 alberghi Comfort, Quality, Clarion o Ascend Hotel Collection nelle principali città europee fino alla riviera francese, la foresta nera in Germania, la costiera amalfitana in Italia, l’ovest del Regno Unito ed il Circolo Artico in Scandinavia.”

Altri risultati su quel che gli americani prendono in considerazione nel pianificare i loro viaggi:

I programmi fedeltà condizionano le decisioni sui viaggi. Quasi due terzi (66%) dei viaggiatori afferma che i programmi e i punti fedeltà condizionano le loro scelte su dove andare in vacanza. E il 57% afferma di conservare tutti i punti fedeltà per utilizzarli in vista di una vacanza estiva. Ciò detto, quasi la metà degli americani (44%) ha molti punti fedeltà inutilizzati, non avendo tempo per sfruttarli.
I viaggi su strada sono in aumento. Il 72% dei viaggiatori quest’estate si sposterà in auto -raggiungendo così le diverse destinazioni negli Stati Uniti.
Obiettivo Instagram. Quasi un viaggiatore su dieci afferma che i propri viaggi estivi sono motivati dall’opportunità di vantarsene attraverso i social media, con amici e familiari.
Servizio di pulizie. Quasi alla metà (42%) dei viaggiatori piace stare in hotel durante l’estate perché in tal modo non deve pulire il bagno.
Lavoro. Lavoro. Lavoro. Piacere. Tre persone su cinque (62%) tra coloro i quali si spostano per lavoro, abbinano le vacanze ai viaggi di lavoro.
Bambini? Quali Bambini? Quasi tre persone su quattro (74%) tra coloro i quali viaggiano per lavoro prolungano i loro viaggi di lavoro con vacanze, in modo da avere tempo libero lontano dal proprio coniuge e/o dai propri bambini.

L’indagine ha, inoltre, fatto emergere differenti tipologie di personalità tra i viaggiatori americani. I tipi individuati includono i “Luxury Travelers”, i viaggiatori amanti del lusso (16%), ai quali piacciono le vacanze di fascia alta, con trattamenti di lusso dall’inizio alla fine; gli “Experience Travelers”, i viaggiatori d’esperienza (26%) ai quali interessa vivere l’esperienza e svolgere una serie di attività durante il viaggio; per questi avventurieri non è importante la destinazione ma il viaggio in sé. Gli ultimi sono i “Social Travelers”, i viaggiatori social (8%) per i quali tutto è dedicato ad alimentare il gioco dei social media. Viaggiano per vantarsene tramite i social.

Choice offre anche un’esperienza esclusiva tramite i suoi Ascend Hotel Collection specifici per i viaggiatori amanti del lusso alla ricerca di trattamenti a 5 stelle. I membri di Ascend Hotel Collection sono distintivi hotel indipendenti, che si trovano nelle principali destinazioni di viaggio di lavoro o di piacere e che forniscono agli ospiti una raffinata esperienza alberghiera con servizi di alta qualità. In Europa le proprietà Ascend esistono a Edimburgo, Stoccolma, Nizza e Dublino.

Mark Pearce ha aggiunto: “Con 3 americani su 5 che viaggiano per affari e dichiarano che la loro unica vacanza è quando attaccano viaggi di piacere a quelli di lavoro, brand come Choice lavorano duramente per offrire il meglio di entrambi i mondi nelle diverse proprietà del brand Choice, dai business center ai bar con birra artigianale e proprietà in destinazioni chiave di lavoro e vacanza.”

Metodologia di indagine

La ricerca è basata su un’indagine svolta negli Stati Uniti nel marzo del 2016. Secondo tale indagine, 1000 adulti di età maggiorenne, che hanno viaggiato per piacere nello scorso anno, sono stati intervistati in merito ai vari aspetti del viaggio e, nello specifico, del viaggio estivo. Dei 1000 viaggiatori per vacanza, a coloro i quali hanno viaggiato per lavoro sono state fatte anche una serie di domande. L’indagine è stata completata attraverso i relatori che si sono iscritti per partecipare all’ indagine on line.

Choice Hotels

Choice Hotels International, Inc. è uno dei più grandi gruppi alberghieri al mondo. Con oltre 6.400 alberghi in franchising e 500.000 camere in più di 40 paesi. Al 31 marzo 2016, ben 685 alberghi erano in fase di realizzazione. I marchi Ascend Hotel Collection®, Cambria® hotels & suites, Comfort Inn®, Comfort Suites®, Sleep Inn®, Quality®, Clarion®, MainStay Suites®, Suburban Extended Stay Hotel®, Econo Lodge®, Rodeway Inn® e Vacation Rentals by Choice Hotels™ offrono una varietà di scelta tale da soddisfare le esigenze di ogni tipologia di ospite. Con più di 26 milioni di membri, il programma fedeltà Choice Privileges® valorizza ogni viaggio intrapreso dai nostri ospiti con benefici immediati, premi per esperienze eccezionali ogni giorno, a partire dal momento stesso dell’ iscrizione. Tutti gli alberghi e gli appartamenti in affitto sono di proprietà e gestione indipendente. Per ulteriori informazioni visitate i nostri siti www.choicehotels.it e www.choicehotels.com.

© 2016. Choice Hotels International, Inc. Tutti i diritti riservati.

Lightspeed GMI

Lightspeed GMI è una società di acquisizione di dati digitali vincitrice di un concorso effettuato su scala mondiale. Fondata nel 1996, la loro tecnologia innovativa e le loro comprovate metodologie di campionatura permettono di garantire un servizio operativo di eccellenza mediante il processo di ricerca online. Con più di 5,5 milioni di ricerche on line in più di 40 paesi, i panel brevettati di Lightspeed GMI permettono di avere una qualità, capacità e un targeting senza paragoni. La sede principale è a Warren, in New Jersey. Lightspeed GMI è parte di Kantar, la divisione di investimento in gestione dei dati di WPP, leader mondiale dei servizi di marketing e comunicazione. Per maggiori informazioni visitate il sito www.lightspeedgmi.com.

Per ulteriori informazioni:

Choice Hotels Italia www.choicehotels.it

Alessandro Tosti

[email protected]

Via Salandra, 18 – 00187 – Roma – Tel. +39 0685203245 – Fax +390642274000

Ufficio stampa Choice Hotels c/o IMAGINE Communication

Via della Giuliana 58, 00195 Roma Tel. 06.39750290 – Fax. 06.45599430

www.imaginecommunication.eu

Lucilla De Luca [email protected]
[email protected]

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CAMERA: LUNEDI’ 4 LUGLIO, MUTUA MBA PARTECIPA A PRESENTAZIONE PRIMA INDAGINE SOCIETA’ MUTUO SOCCORSO

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  • 30 Giugno 2016

Lunedì 4 luglio, dalle 15 alle 17, presso la Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati, sarà presentata la prima indagine sulle Società di Mutuo Soccorso in Italia. La ricerca è un approfondimento tematico realizzato dall’Osservatorio Isnet e per la prima volta scatta una fotografia delle Società di Mutuo Soccorso nel nostro Paese. Si tratta di un patrimonio informativo unico per l’attualità, la completezza e la qualità dei dati.

I lavori saranno aperti dall’onorevole Edoardo Patriarca, presidente del Centro Nazionale del Volontariato, e i risultati saranno illustrati da Laura Bongiovanni, presidente dell’Associazione Isnet.

Al dibattuto sulla ricerca, insieme ad altri esponenti appartenenti al mondo del Mutuo Soccorso, parteciperà Luciano Dragonetti, Consigliere di Amministrazione di Mutua MBA, la più grande mutua sanitaria italiana per numero di soci.

A concludere è stata invitata il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

Chi fosse interessato a partecipare può accreditarsi inviando una email a: [email protected]

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Ass. Invalidità Civile Roma: baluardo degli invalidi civili

Pur essendo oramai da tempo entrati nel XXI secolo, nella nostra società si debbono ancora fare battaglie per veder applicati dei sacrosanti diritti. Un esempio di quanto ci sia ancora da fare è propriamente l’aspetto burocratico riguardante gli invalidi civili. In merito la questione, l’Associazione Invalidità Civile Roma (sito web www.invaliditacivileroma.it) ne sa qualcosa.

Infatti, è da svariato tempo che questa associazione si distingue per l’accorato supporto a quella parte della cittadinanza che si trova a dover affrontare le lungaggini burocratiche connesse al riconoscimento dello status di invalido civile.

Quindi, pare più che evidente come nel nostro paese, pur con tutte le promesse fatte dalla classe politica, sono ancor fonte di seri problemi i sistemi burocratici instaurati.

Un fondamentale aiuto dalla Associazione Invalidità Civile Roma

Come sostiene da tempo l’Associazione Invalidità Civile Roma, in un paese libero e civile, tutto questo non dovrebbe esistere.

In concreto, pertanto, in Italia vi sono delle discriminazioni, che seppure appaiono essere formali, nella realtà delle cose diventano veri e propri impedimenti. L’Associazione Invalidità Civile Roma reputa che una società degna di questo nome, dovrebbe permettere un concreto e reale libero e pieno accesso all’istruzione, alle case, all’assistenza sanitaria, come pure per i posti di lavoro.

Aspetti che sulla carta sono previsti ma che, come sanno molto bene le tante famiglie con invalidi civili, concretamente sono per lo più utopie a causa delle lungaggini burocratiche. Lungaggini burocratiche che delle volte ci sono solo per dei cavilli.

Non per nulla, uno degli aspetti più carenti che riguarda il riconoscimento dello status di invalido civile è propriamente legato alla valutazione medico legale da parte della apposita commissione.

Sul sito www.invaliditacivileroma.it, in conclusione, si potrà prendere visione della attività svolta in maniera professionale, poliedrica e dinamica per la tutela dei diritti degli invalidi civili da parte della Associazione Invalidità Civile Roma.

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Red Hat potenzia i container Linux con il più ampio set di soluzioni del mercato

La gamma container dell’azienda oggi offre opzioni enterprise-ready per sviluppatori, team operation e application manager, dal desktop fino al cloud ibrido

Milano, 29 giugno 2016 – Red Hat, Inc. (NYSE: RHT), leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, ha annunciato la disponibilità della più ampia gamma di soluzioni container Linux enterprise-grade. L’offerta abbraccia quasi tutte le esigenze applicative, dagli strumenti di sviluppo gratuiti a una piattaforma container completa che integra gestione, Platform-as-a-Service (PaaS) e Container-as-a-Service (CaaS). Indirizzando la modernizzazione di investimenti IT esistenti e l’innovazione, Red Hat abilita i clienti a sfruttare al massimo i vantaggi della containerizzazione con soluzioni maggiormente portabili, sicure e coerenti, supportando standard aperti quali il formato Open Container Initiative (OCI) e l’orchestrazione Kubernetes.

Basato sul backbone enterprise-grade di Red Hat Enterprise Linux, il portafoglio di soluzioni container Linux di Red Hat mira a soddisfare esigenze di business emergenti con:
• Un sistema operativo container Linux affidabile con Red Hat Enterprise Linux e Red Hat Enterprise Linux Atomic Host
• Una piattaforma di sviluppo e implementazione di container progettata per una vasta gamma di usi in Red Hat OpenShift
• Storage container nativo con Red Hat Gluster Storage
• Gestione container unificata con Red Hat CloudForms

Red Hat OpenShift – una piattaforma container per gestire svariate implementazioni aziendali
Nel giugno 2015, Red Hat OpenShift è divenuta la prima e unica soluzione hybrid cloud container-centrica basata sui progetti Docker, Kubernetes, Project Atomic e OpenShift Origin con Red Hat Enterprise Linux come base. OpenShift offre una piattaforma più stabile e sicura per implementazioni basate su container senza sacrificare gli attuali investimenti IT, consentendo ad applicazioni mission-critical tradizionali di coesistere con nuove applicazioni cloud-native basate su container.

Oggi Red Hat annuncia un’estensione dell’offerta container basata su tecnologia OpenShift pensata per permettere alle imprese di adottare i container Linux su modelli di consumo, dal desktop degli sviluppatori agli ambienti di produzione, fino al cloud ibrido. Red Hat OpenShift oggi indirizza le esigenze lungo l’intero ciclo di vita di adozione dei container Linux tra cui:
• Adozione di container per sviluppo locale e aumento della produttività degli sviluppatori con Red Hat OpenShift Container Local, compreso nel Red Hat Container Developer Kit
• Espansione dell’adozione dei container Linux e la possibilità di valutare i container in ambienti server non in produzione a fini di sviluppo e test con Red Hat OpenShift Container Lab
• Supporto delle organizzazioni enterprise che utilizzano i container per la delivery di applicazioni mission-critical, dallo sviluppo alla produzione, con Red Hat OpenShift Container Platform (OpenShift Enterprise), la principale piattaforma container di Red Hat
• Abilitazione dei clienti a trasformare il data center tradizionale in un cloud provato con Red Hat Cloud Suite che combina componenti di Red Hat OpenShift con Red Hat OpenStack Platform e Red Hat CloudForms
• Offerta di una piattaforma container public cloud con OpenShift Online e OpenShift Dedicated, gestita da Red Hat

Red Hat OpenShift semplifica l’integrazione di servizi Red Hat JBoss Middleware all’interno dell’architettura container, compresa la nuova Red Hat JBoss Enterprise Application Platform (JBoss EAP) 7, Red Hat JBoss Fuse, Red Hat JBoss BRMS, Red Hat JBoss Data Grid e altro, abilitando gli sviluppatori a realizzare e integrare nuove applicazioni in modo più rapido e a modernizzare quelle esistenti al fine di disporre di un’infrastruttura container-based nel cloud ibrido.

Storage container nativo con Red Hat Gluster Storage
A mano a mano che le imprese si spostano in ambiente open hybrid cloud, lo storage definito dal software diventa una necessità. Combinando i container Linux con lo storage software-defined facilita la transizione. Oggi Red Hat diventa una delle prime aziende ad abilitare questa transizione con il lancio di Red Hat Gluster Storage containerizzato, disponibile via Red Hat Container Registry. Avvicinando le aziende al concetto dello Storage-as-a-Service, la nuova offerta consente di implementare lo storage in container standard, orchestrarlo con Kubernetes e gestirlo come qualunque altro servizio applicativo su Red Hat OpenShift, e comprende l’integrazione completa con l’intero stack container di Red Hat.

Container unificati e gestione cloud con Red Hat CloudForms
La gestione è un aspetto cruciale dei container enterprise-grade e Red Hat CloudForms la offre con visibilità e controllo come parte dello stack container. Associando la gestione container e hybrid cloud in un’unica interfaccia, Red Hat CloudForms offre agli utenti visibilità sui workload che girano su Red Hat OpenShift e sull’infrastruttura ospitante. Combinate con le altre funzionalità di management di CloudForms, è possibile gestire le relazioni dallo strato dei container a quello della piattaforma fino a quello IaaS o l’host fisico.

Innovazione per le imprese
Red Hat partecipa in una vasta gamma di comunità upstream, dalle tecnologie che sviluppano il kernel Linux fino ai progetti che potenziano container Linux e open cloud. L’expertise di Red Hat risiede nel combinare queste tecnologie in soluzioni sicure per il mondo aziendale che possono realmente favorire l’innovazione. A tal fine, Red Hat ha recentemente lanciato Red Hat Open Innovation Labs che aiuta i clienti a sviluppare e integrare applicazioni rapidamente con i microservizi, implementarli in container e renderli disponibili con metodologie DevOps in ambienti fisici, cloud e mobile che possono modificare on-demand.

“Indipendentemente dall’hype, i container sono Linux nell’anima, anche se pacchettizzati in un modo che ne consente la portabilità su cloud ibridi, dall’on-premise fino ai cloud pubblici. Le applicazioni enterprise-grade richiedono molte cose, tuttavia, e questi requisiti non cambiano in un mondo container-centric, solo quando orchestrazione, gestione e scalabilità vengono aggiunte in modo sicuro e affidabile possono i container entrare in azienda”, dichiara Paul Cormier, presidente, Product and Technologies in Red Hat. “Oggi Red Hat introduce la più ampia gamma di prodotti container Linux enterprise-grade, con il noto supporto e un vasto ecosistema di partner. Il nuovo portafoglio container di Red Hat indirizza le esigenze delle organizzazioni IT offrendo agli sviluppatori gli strumenti per realizzare applicazioni containerizzate cloud-native che permettono ai team operation di gestire nuove infrastrutture container cloud-scale e aiutare le aziende a trasformare i loro data center al fine di cogliere i vantaggi dei container Linux”.

Red Hat, Inc.
Red Hat è il principale fornitore al mondo di soluzioni open source che si avvale di un approccio community-based per offrire tecnologie cloud, Linux, middleware, storage e di virtualizzazione affidabili e performanti. L’azienda offre anche servizi di supporto, formazione e consulenza ai suoi clienti in tutto il mondo. Come hub di connessione in una rete di aziende, partner e comunità open source, Red Hat aiuta a realizzare tecnologie innovative che liberano risorse per la crescita e preparano i clienti per il futuro dell’IT. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.redhat.com.

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Red Hat offre storage persistente e nativo per container Linux

La più recente release di Red Hat Gluster Storage offre maggiore agilità ed efficienza agli sviluppatori OpenShift che intendono implementare container applicativi in produzione

Milano, 29 giugno 2016 – Red Hat, Inc. (NYSE: RHT), leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, ha annunciato una serie di innovazioni storage pensate per consentire agli sviluppatori di effettuare più semplicemente provisioning e gestione di storage persistente di livello enterprise per applicazioni stateful attive su container Linux. L’annuncio odierno rappresenta un passo avanti nelle attività Red Hat tese a trasformare il modo in cui le applicazioni aziendali vengono create, implementante e gestite coi container, per una maggiore agilità di business.

Questa opzione di storage nativo per i container, disponibile nel corso dell’estate, si integra con Red Hat OpenShift Container Platform (precedentemente noto come OpenShift Enterprise) per implementare applicazioni e storage in modo convergente, quando lo storage viene fornito dai container. Questo può eliminare la necessità di avere un cluster storage indipendente, consentendo ai clienti maggiore efficienza e risparmi economici, oltre alla disponibilità di storage per ambienti container pronti alla produzione.

Questa funzionalità permette un’esperienza lineare end-to-end per le aziende che fanno uso dell’infrastruttura container e delle tecnologie di svilupppo applicativo di Red Hat. L’integrazione tra Red Hat Gluster Storage e Red Hat OpenShift Container Platform offre ai clienti un unico punto di supporto per i container, consentendo loro di affrontare una problematica classica per le aziende in questo ecosistema emergente.

Tradizionalmente, storage e applicazioni sono state gestite attraverso processi diversi e da team separati. Questo approccio però può rivelarsi dispersivo e inefficiente. Red Hat Gluster Storage 3.1.3 è progettato per rispondere a questa sfida, permettendo agli sviluppatori di controllare sia lo storage che le applicazioni facendo uso di un solo piano di controllo con Kubernetes, all’interno di Red Hat OpenShift Container Platform. Questa innovazione consente a Red Hat di rafforzare lo stack applicativo per i container, permettendo una maggiore integrazione e automazione DevOps, dagli ambienti di sviluppo a quelli di produzione, on-premise o nel cloud.

Red Hat Gluster 3.1.3 offre anche ulteriori miglioramenti a livello di prestazioni e stabilità, tra cui una più veloce capacità self-healing e un fabric software-defined ad alte prestazioni per le macchine virtuali.

“La più recente release di Red Hat Gluster Storage è pensata per rispondere alle necessità delle organizzazioni che diventano sempre più dipendenti da microservizi e container”, spiega Ranga Rangachari, vice president and general manager Storage di Red Hat. “Le tradizionali e monolitiche appliance storage non sono adatte a fornire storage flessibile e conveniente per le applicazioni stateful installate sui container Linux. L’annuncio di oggi aiuta a portare questi vantaggi e rende la piattaforma open source di Red Hat lo standard de facto per la creazione e gestione di storage e applicazioni containerizzate.”

“Una delle principali sfide che si trovano ad affrontare le aziende che intendono trasferire le applicazioni dalle macchine virtuali ai container è la mancanza di storage capace di resistere oltre la vita del singolo container”. Aggiunge Scott Sinclair, Senior Analyst Storage di ESG. “I container sono progettati per essere mobili e transitori, e la piattaforma storage sottostante dovrebbe supportare queste caratteristiche. Ogni integrazione storage nell’host dei container e nella piattaforma di sviluppo applicativo può fare molto per una più ampia adozione dei container.”

Red Hat, Inc.
Red Hat è il principale fornitore al mondo di soluzioni open source che si avvale di un approccio community-based per offrire tecnologie cloud, Linux, middleware, storage e di virtualizzazione affidabili e performanti. L’azienda offre anche servizi di supporto, formazione e consulenza ai suoi clienti in tutto il mondo. Come hub di connessione in una rete di aziende, partner e comunità open source, Red Hat aiuta a realizzare tecnologie innovative che liberano risorse per la crescita e preparano i clienti per il futuro dell’IT. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.redhat.com.

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Red Hat lancia OpenShift Primed, per dare maggior valore alla piattaforma container con nuove tecnologie da parte dei partner

Red Hat offre maggiore scelta e valore ai clienti impegnati nello sviluppo di container, grazie all’accesso a nuove soluzioni sviluppate da partner ISV

Milano, 29 giugno 2016 – Red Hat, Inc. (NYSE: RHT), leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, ha presentato OpenShift Primed, una nuova definizione di partner pensata per dare il giusto riconoscimento a un crescente ecosistema di independent software vendor (ISV) che stanno integrando le loro soluzioni con OpenShift, la piattaforma applicativa container di Red Hat. Con le grandi aziende globali che valutano l’adozione dei container, OpenShift Primed è pensato non solo per riconoscere i partner che attivamente sviluppano con OpenShift, ma anche per dare ai clienti una migliore visibilità delle soluzioni costruite attorno a OpenShift.

Red Hat OpenShift Container Platform (noto in precedenza come OpenShift Enterprise) è la prima piattaforma applicativa container web-scale del mercato basata su container Linux in formato Docker, orchestrazione Kubernetes e Red Hat Enterprise Linux 7. Con l’interesse sui container che passa dal test e sviluppo alla produzione, Red Hat si impegna a supportare la nascita di un ecosistema forte di soluzioni container-ready, che può operare nelle quattro diverse tipologie di datacenter mantenendo la forte coerenza applicativa di cui gli ISV hanno necessità.

OpenShift Primed è un programma di certificazione tecnica, la cui definizione riconosce i primi passi di un ISV che integra le sue applicazioni con OpenShift, ed il percorso che questi ISV intraprendono muovendosi verso la Red Hat Container Certification, come parte del Technology Partner Program di Red Hat. Attraverso OpenShift Primed, non ottengono benefici solamente gli ISV che passano ai container, ma anche tutti gli altri partner che fanno uso di tecnologie OpenShift, compresi partner infrastrutturali e Software-as-a-Service. Per partecipare, gli ISV devono illustrare concretamente – con un codice sorgente, una guida how-to o una dimostrazione video – l’integrazione con una qualsiasi versione di OpenShift, compresa OpenShift Origin. Ottenuta l’approvazione, i partner hanno accesso a diverse risorse marketing, per rendere visibile il fatto che le loro soluzioni sono in fase di sviluppo attivo con OpenShift, e per portare le loro soluzioni ai clienti di Red Hat, che sono in cerca di soluzioni tecnologiche container.

I clienti hanno anche la possibilità visionare le soluzioni OpenShift Primed sull’OpenShift Hub, che permette di avere informazioni su un esteso ecosistema di soluzioni ISV che possono completare le loro installazioni Red Hat. I clienti OpenShift esistenti possono accedere al catalogo delle soluzioni OpenShift Primed e testarle nel proprio ambiente secondo le rispettive necessità tecnologiche.

Alla data del lancio, oltre 15 ISV hanno ottenuto la qualifica OpenShift Primed, tra cui 3scale, 6fusion, Cloudbees, CloudMunch, Couchbase, Crunchy Data, Diamanti, Dynatrace, GitLab, Iron.io, NCINX, Nuage Networks, Pachyderm, Roambee e Sysdig.

“Nel tempo, OpenShift ha assunto il ruolo di piattaforma applicativa leader in campo container, e per promuovere ulteriormente l’adozione dei container da parte delle aziende clienti, vogliamo supportare la nascita del più grande ecosistema del mercato in merito”, spiega Ashesh Badani, vice president and general manager OpenShift di Red Hat. “Coi partner che intraprendono il percorso per fornire soluzioni certificate per i container, vogliamo riconoscere le loro attività ed il contributo che portano alla comunità fin dall’inizio del processo di certificazione. OpenShift Primed è la piattaforma adatta per riconoscere questo ecosistema di partner, e tramite essa intendiamo coinvolgere un numero ancora maggiore di ISV che stanno costruendo applicazioni container usando tecnologie open source.”

Red Hat, Inc.
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Razer E OUYA Publishing portano “ChargeShot” su Android

Per la divisione publishing di Razer si tratta del secondo titolo per Android pubblicato in altrettanti mesi

MILANO – 29 giugno 2016 – OUYA Publishing ha annunciato la versione per Android di “ChargeShot”. Lanciato originariamente per PC su Steam dallo sviluppatore indipendente Cowboy Color, l’arena battle game fantasy futuristico è il secondo titolo multi-platform distribuito e commercializzato in due mesi da OUYA Publishing, divisione di Razer, Inc.
I gamer ora possono beneficiare della versione per Android di “ChargeShot” su Razer Forge TV, Android TV, Amazon Fire TV e NVIDIA Shield. Sono stati aggiunti quattro nuovi personaggi giocabili, incluso Min-Liang Tan, co-fondatore e CEO di Razer, oltre a una nuova modalità “Gem Master” Capture-The-Flag.
“Ogni volta che qualche membro del mio team conclude un accordo con un gioco indipendente, finisco col diventare qualche strano personaggio. Mi domando se lo facciano perché solo in questo modo possono infliggermi un’umiliante sconfitta virtuale”, scherza Tan. “Fortunatamente si tratta sempre di gran bei giochi, e ChargeShot ne è la prova”.

Min-Liang Tan, CEO di Razer, ha il suo personaggio nella nuova versione di “ChargeShot” per Android.
OUYA Publishing è nata dall’acquisizione da parte di Razer degli asset e relativa proprietà intellettuale di OUYA avvenuta lo scorso anno. Razer ha riposizionato OUYA – azienda nata dal crowdfunding, che ha lanciato con successo la prima console per giochi basati su Android – come ramo per lo sviluppo e la distribuzione a supporto delle piattaforme e degli sviluppatori di videogiochi su Android. Tutti gli elementi più importanti del team originale OUYA sono rimasti per supervisionare il business e promuovere relazioni produttive con la comunità Android. OUYA Publishing ha svolto in precedenza il ruolo di ‘publishing promotional partner’ e ha contribuito alla raccolta fondi per ‘That Dragon, Cancer’ di Numinous Games, pubblicato il 12 gennaio 2016 per Razer Forge TV e Steam. Il mese scorso Razer ha rilasciato “Mimic Arena” di Tiny Horse Games, frutto del primo accordo di pubblicazione multi-platform concluso con il supporto di OUYA Publishing.

L’attuale missione di OUYA Publishing si focalizza sul miglioramento di tutti gli aspetti dello spazio di intrattenimento su Android, sul sostegno dell’integrazione tra piattaforme e sulla pubblicazione ad ampio raggio con tutti partner dell’Android TV disponibili che valorizzano contenuti esclusivi e di qualità. Sull’onda di questo impegno, OUYA Publishing ha annunciato piani volti all’espansione di risorse per programmi di raccolta fondi per i partner. Seguiranno nelle prossime settimane maggiori dettagli.

Per ulteriori informazioni su OUYA Publishing visitare: www.ouya.tv.
Il press kit relativo a “ChargeShot” quando è stato rilasciato per PC, è disponibile qui: http://cowboycolor.com/press/.
Per vedere il gameplay visitare https://youtu.be/7_UM-4XjMbg.

Razer:
Razer™ è leader mondiale nelle periferiche e software per gamer. L’azienda trasforma il modo in cui le persone giocano, interagiscono con altri giocatori e si identificano con lo stile di vita del gamer. Avendo vinto l’ambito premio “Best of CES” per cinque anni consecutivi, la leadership dell’azienda nell’innovazione di prodotto continua a dare vita a nuove categorie per la comunità del gaming che si stima conti oltre 1 miliardo di gamer in tutto il mondo.
Il design e la tecnologia Razer includono una serie di interfacce e dispositivi di sistema, voice-over IP for gamer e una piattaforma cloud per la personalizzazione e il potenziamento dei device per il gaming.

Fondata nel 2005, Razer è supportata da Intel Capital, IDG-Accel ed Heliconia Capital Management (Heliconia), una sussidiaria interamente controllata dell’azienda di investimenti di Singapore Temasek. Per maggiori informazioni http://www.razerzone.com/about-razer.

Contatti Stampa:
Razer
Jan Horak
[email protected]

Axicom Italia
Massimiliano Balbi
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EMP va online con Bastardi Dentro

Rock e irriverenza viaggiano sempre insieme: parte una campagna di comunicazione sul web

Milano, 29 giugno 2016 – Una vignetta dedicata, in circolazione da oggi su tutti i canali social. E una campagna web dedicata della durata di due mesi. Queste le attività previste dalla collaborazione tra EMP, primo e-commerce rock d’Europa, e Bastardi Dentro, sito di intrattenimento universalmente riconosciuto come il più divertente e politicamente scorretto.

“Il rock è il simbolo dell’irriverenza, e proprio sull’irriverenza Bastardi Dentro si è saputo creare un nome riconosciuto nel mondo del web”, spiega Alberto Gaglio, country manager di EMP Mailorder Italia. “Ogni giorno migliaia di ragazzi ne condividono i contenuti, sempre originali e fuori dagli schemi. Ed è proprio perché condividiamo questo approccio innovativo e creativo, abbiamo deciso di avviare questa iniziativa.”

La vignetta è stata creata su misura da Anwar Maggi, co-fondatore di Bastardi Dentro. Verrà diffusa oggi sul web e sui canali social dei due partner. Nei prossimi giorni, partirà anche una campagna banner sul sito Bastardi Dentro, che vedrà EMP protagonista di una serie di situazioni divertenti, tese a mettere in luce la completezza della sua offerta di e-commerce, l’affidabilità dei suoi servizi e l’innovatività del suo approccio.

“Obiettivo della campagna è sicuramente quello di portare traffico sul sito e sui nostri canali social, attingendo al pubblico che ogni giorno posta e condivide i contenuti creativi di Bastardi Dentro”, aggiunge Gaglio. “Ancora più del web, i canali social vivono del momento, della condivisione istantanea di un pensiero o un’emozione, ed avere a disposizione contenuti personali ed interessanti è di certo un punto di forza di ogni campagna.”
EMP è particolarmente attiva sul web e sui social, con un blog dedicato e canali Facebook, Google+, YouTube, Twitter, Instagram e Pinterest.

L’offerta completa di EMP – che comprende abbigliamento, accessori, merchandising, gadget, supporti musicali e tanto altro ancora – è disponibile al sito www.emp-online.it
EMP
EMP Mailorder Italia è la filiale italiana di EMP Merchandising, azienda che da oltre 25 anni opera in Germania ed in Europa ed è un punto di riferimento per tutto il merchandise del vecchio continente. Sponsor dei maggiori festival europei, EMP ha un moderno centro logistico in Germania da dove partono migliaia di spedizioni ogni giorno e milioni di cataloghi ogni anno. EMP opera direttamente anche in Germania, Svizzera, Austria, Olanda, Belgio, Francia, Inghilterra, Finlandia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Spagna e Portogallo, oltre che in tutto il mondo con il catalogo internazionale.

Contatti per la stampa
AXICOM
Sandro Buti, Lorena Ferrario
Email: [email protected], [email protected]

EMP
Fabio Rodighiero, Marketing Manager
Email: [email protected]

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Arnaldo, l’hotel 3 stelle equidistante da Modena e Reggio Emilia

Il territorio emiliano è così ricco di storia, cultura e tradizioni che sarebbe un peccato non visitarlo almeno una volta, concentrandosi in particolare sulle sue splendide città d’arte che si succedono l’una all’altra lungo la storica Via Emilia.

Bologna è certamente la più grande e famosa di tutte, ma vale sicuramente la pena anche di visitare la vicina Modena che, nonostante talvolta sia in penombra rispetto al capoluogo di provincia, racchiude tesori tutti da scoprire che il visitatore potrà ammirare in ogni periodo dell’anno.Centro di Modena

Il centro storico di Modena è famoso per il suo “terzetto” di capolavori di arte medievale: il Duomo con il suo abbagliante marmo di colore candido, la vicina Torre Civica e l’ampia e suggestiva Piazza Grande, riconosciuti come Patrimoni dell’Umanità da parte dell’Unesco.

Più piccola ma davvero piacevole da esplorare a piedi e ammirare in  tutte le sue bellezze, anche Reggio Emilia è un capoluogo emiliano che merita di essere scoperto. Il centro storico ha un fascino discreto e amabile e, fra i vari luoghi di interesse della città, ricordiamo in particolare il museo dedicato al Tricolore italiano che proprio qui, nel gennaio del 1797, ebbe i suoi natali.

Questi e altri tesori dell’Emilia potranno essere scoperti in un weekend dedicato all’arte e alla cultura approfittando della posizione strategica di Arnaldo Aquila d’Oro, hotel 3 stelle che da Reggio Emilia e Modena è equidistante e perciò si propone come comodo luogo di soggiorno per i viaggiatori che desiderano ammirare entrambe le città.

 

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Giulianello di Cori: saggio – concerto di pianoforte dei ‘Giovani Artisti’

Venerdì 1 Luglio, alle ore 17:30, nella sede dell’Associazione ‘Giovani Artisti’, in via Artena, a Giulianello, gli alunni del corso di pianoforte della scuola diretta dalla prof.ssa Paola Costantini concluderanno l’anno accademico con un’esibizione pubblica ad ingresso gratuito. Gli interessati potranno prenotare una lezione omaggio dei nuovi corsi che partiranno a Settembre.
Venerdì 1 Luglio l’Associazione Culturale ‘Giovani Artisti’, dal 2009 impegnata nella formazione e nella promozione della cultura musicale, concluderà l’anno accademico 2015/2016 del corso di pianoforte con un saggio – concerto tenuto dagli allievi della scuola seguiti dalla Prof.ssa Paola Costantini. L’appuntamento ad ingresso gratuito per tutti è alle ore 17:30 presso la sede dell’Associazione in via Artena, a Giulianello.
Sul palco i pianisti si esibiranno in ampio repertorio che spazierà dal classico al moderno: ‘Fly’ e ‘Nuvole bianche’ di Ludovico Einaudi; ‘Sonatina n. 4’ di Muzio Clementi; ‘Il mio primo pianoforte’, ‘Pane, latte, ritmo e blues’, ‘Lucien’ e ‘Boogi woogi’ di Remo Vinciguerra; ‘Pezzi a quattro mani’ di Anton Diabelli; ‘Sonata’ di Wolfgang Amadeus Mozart; ‘Danza degli scoiattoli’ di De Angelis e Valentini.
Gli interessati inoltre potranno prenotare una lezione omaggio dei nuovi corsi che partiranno dal prossimo Settembre: Pianoforte propedeudico (bambini 5-7 anni), Pianoforte accademico e Beat Box, tenuti dalla prof.ssa Paola Costantini; Canto classico, moderno e jazz e Musica d’insieme strumentario Orff (bambini 4-6 anni) a cura di Irene Lo Cuoco; Chitarra classica e acustica e basso con Giulio Salvatelli.
Saranno presenti alcuni dei componenti della Compagnia ‘Giovani Artisti’, che opera con l’Associazione fin dall’inizio, formata da veri talenti artistici con alle spalle esperienze televisive e teatrali di alto livello, attualmente impegnata nella preparazione del nuovo musical ‘Pinocchio’, che porterà in autunno in giro per i teatri e le scuole del territorio. La Compagnia è impegnata anche nel sociale attraverso la sponsorizzazione e raccolta fondi.
Marco Castaldi
Addetto Stampa & OLMR

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L’agroalimentare made in Cori al ‘Summer Fancy Food Show’ di New York

La qualità e la bontà dei prodotti dell’Azienda Agricola Agnoni alla 62^ edizione della più importante fiera americana dell’universo food & beverage.
Il gusto dal sapore antico dei prodotti della famiglia Agnoni, affermata realtà produttiva e conservaturiera corese, ha raggiunto anche quest’anno a New York, al celebre ‘Summer Fancy Food Show’, la 62^ edizione dell’importantissima vetrina internazionale sul cibo, in programma nella Grande Mela dal 26 al 28 Giugno.
La fiera newyorkese è ormai da anni il punto di riferimento del mercato alimentare per tutto il continente americano. Il salone è particolarmente interessante, sia per le aziende strutturate, che possono incontrare clienti e presentare le novità, che per la visibilità delle piccole realtà produttive.
Tra 180mila produttori, 25mila buyers e 2500 espositori da 50 Paesi diversi, col supporto di Universal Marketing e Specialty Food Association, gli Agnoni hanno rappresentato oltreoceano l’eccellenza agroalimentare di qualità made in Cori, diffondendo ancor più negli Stati Uniti le già apprezzate specialità di casa nostra.
Nel Padiglione Italia dello Jacob K. Javits Convention Center, al Level 1 dove era presente Unioncamere Lazio e la Camera di Commercio di Latina, gli Agnoni hanno contribuito a consolidare la conquista italiana del palato degli yankee con degustazioni ed informazioni sulla storia e la lavorazione delle loro primizie.
Dalla Big Apple una prestigiosa occasione per promuovere nel mondo la cucina tipica locale e il suo territorio, frutto di una tradizione centenaria che la famiglia Agnoni ha adeguatamente tramandato sposandola all’innovazione e mantenendone intatta l’essenza genuina garantita dall’impiego di materie prime naturali.
Marco Castaldi
Addetto Stampa & OLMR

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Mercato immobiliare, in ripresa il comparto vendita appartamenti

Il 2016 è iniziato con il piede giusto per il settore degli immobili, tornato a registrare una ripresa significativa, e a confermarlo sono direttamente l’Agenzia delle Entrate e l’Osservatorio del Mercato Immobiliare. Le compravendite complessive in Italia nei primi tre mesi dell’anno sono aumentate del 17,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato molto incoraggiante al quale Cambio Casa, l’agenzia immobiliare a Taranto sempre attenta alle richieste della clientela, guarda con estremo interesse.

Entrando nello specifico, scopriamo che la vendita delle abitazioni è cresciuta di oltre il 20% (ben 115.135 di case vendute), ma in ripresa ci sono anche le pertinenze (+ 17,3%) e i locali commerciali (+ 14,5%). Più limitata ma comunque in ascesa la compravendita nei settori produttivo e terziario (rispettivamente + 7% e + 1,3%).

Alla ripresa del mercato immobiliare hanno contribuito indubbiamente anche le misure fiscali volute dal Governo per incentivare la ripresa del comparto, ovvero le detrazioni fiscali e un accesso al credito meno complicato attraverso i mutui agevolati, con ben 11 milioni di contribuenti italiani che ne hanno beneficiato. Ricordiamo, infatti, le agevolazioni Irpef del 50% per le ristrutturazioni e del 65% per le riqualificazioni energetiche, nonché quella del 50% per l’acquisto degli arredi destinati ad immobili ristrutturati (il c.d. Bonus Mobili).

Insomma, l’obiettivo principale è quello di far tornare il settore edilizio protagonista della nostra economia e, di conseguenza, tutto l’indotto ad esso collegato. Lo ha ribadito lo stesso Ministro dell’Economia Padoan nel corso del convegno “Fare Casa” tenutosi recentemente, il quale ha fatto intendere che sarà questa la strada che l’Esecutivo vorrà percorrere anche negli anni a venire.

E tante sono le proposte immobiliari davvero interessanti che Cambio Casa è in grado di offrire sul mercato e che puoi scoprire direttamente in agenzia o navigando sul sito: non solo appartamenti in vendita a Taranto e provincia, locali commerciali e ville, ma anche tantissime soluzioni di locazione per ogni tipo di esigenza.

 

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Webperformance lancia l’iniziativa One Day Check-up

La prima azienda in Italia nel web performance marketing lancia un nuovo servizio per le aziende interessate a migliorare la propria strategia digitale e a verificare il livello di ottimizzazione delle proprie campagne adv.

 

 

Il progetto One Day Check-up nasce dalla consapevolezza, acquisita da Webperformance in oltre 15 anni di esperienza nel web marketing, che spesso le aziende non hanno il tempo e le risorse per effettuare delle verifiche sullo stato della propria strategia digitale e sul livello di ottimizzazione raggiunto nelle diverse attività di comunicazione online.

 

One Day Check-up consente di acquisire e analizzare i dati principali delle attività dell’azienda in una sola giornata e di ottenere nella settimana successiva report dettagliati sulle 5 diverse macro-aree della strategia digitale.

 

I risultati saranno presentati in un incontro successivo presso l’azienda, insieme ad una serie di raccomandazioni per migliorare la strategia digitale e rendere più efficienti le attività di comunicazione digital.

 

Nel dettaglio, i report riguarderanno: Analisi di benchmarking e digital positioning, Analisi della online brand e product reputation, Analisi della user experience, Analisi del livello di ottimizzazione delle campagne adv, Analisi del livello di ottimizzazione SEO.

 

Con l’iniziativa One Day Check-up, Webperformance riconferma la sua natura strategica di consulente di web marketing per le aziende, in grado di utilizzare i dati per analizzare, progettare, lanciare, monitorare e ottimizzare le attività online con lo scopo di far raggiungere ai propri clienti i massimi risultati.

 

 

Webperformance

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Cuffie per TV? Certo, ma di One for All!

Cablate o wireless, le cuffie One for All assicurano un’esperienza di ascolto unica, caratterizzata da un suono intenso e cristallino, senza rumore di fondo

Milano, 28 giugno 2016 – Vedere il proprio programma favorito in piena notte, o seguire un concerto o una trasmissione che ci appassiona immergendoci completamente nell’atmosfera dell’evento, alzando il volume della TV al massimo da oggi si può fare. Grazie alle cuffie TV di One For All che ti permettono di guardare la tua serie televisiva preferita, una partita di calcio o di giocare, di giorno o di notte, godendoti l’esperienza indisturbato e senza infastidire gli altri.

One For All ha presentato infatti una nuova gamma di cuffie TV, cablate e wireless, che rispondono in modo ottimale alle necessità degli utenti. I nuovi modelli sono i seguenti: HP 1010, cablate; HP 1020, wireless; HP 1030, wireless con base di ricarica; HP 1040, cuffie stetoscopio wireless.

Tecnologia avanzata
Dotate della tecnologia Clear Voice sviluppata appositamente per mettere in rilievo il parlato, attenuando il rumore di fondo e migliorando lo spettro vocale, le cuffie per televisore One For All garantiscono l’ascolto di ogni singola parola, così l’audio del programma televisivo, del film, del gioco o della radio risulterà ottimale. A differenza delle tradizionali cuffie audio, queste cuffie per televisore sono state progettate per offrire un’elevata intelligibilità del parlato e migliorare la visione, assicurando un’esperienza di ascolto perfetta.

Eliminazione del rumore di fondo
I cuscinetti per cuffie ‘over the ear’ chiusi creano una specie di barriera tra le orecchie e il mondo esterno che riduce la dispersione del suono e assicura l’isolamento da fastidiosi rumori di fondo.

Massimo comfort
I cuscinetti imbottiti per cuffie XL permettono di ascoltare piacevolmente il televisore per ore, in totale comodità. Avvolgendo le orecchie, i padiglioni assicurano un’ottima esperienza di ascolto e non è necessario regolare la fascia in quanto si adatta automaticamente alla forma della testa.

Funzionalità nel design
Realizzate con materiali di alta qualità, queste cuffie per televisore presentano un design solido seppur leggero. Dotate di potenti driver da 40mm per un’elevata qualità del suono e di un cavo estensibile per guardare la TV anche da lontano, le cuffie cablate HP 1010 sono la scelta ideale per gli audiofili moderni in cerca di un’avanzata esperienza di visione del televisore.

Grande portata e qualità del segnale wireless
Uno degli elementi fondamentali da tenere in mente quando si acquistano delle cuffie wireless è la portata perché, a seconda del modello e del tipo di connessione, varia sensibilmente la distanza alla quale ci si può spostare senza perdere il segnale. Per quanto riguarda le cuffie wireless a radiofrequenza HP1020, che coprono circa 100m di portata, ci si può tranquillamente muovere per casa, in giardino o in garage.

Alimentazione
Anche l’alimentazione è importante, per non trovarsi ‘scarichi’ nel momento chiave del nostro gioco o programma favorito. Ebbene, le cuffie wireless HP1030 sono dotate di batterie ricaricabili la cui durata si aggira intorno alle 12 ore di ascolto ininterrotto.

Cuffie stetoscopio, per un’esperienza ancor più personale
One for All commercializza anche le cuffie stetoscopio wireless ricaricabili per televisore HP 1040. Queste ultime sono dotate di funzionalità di controllo audio integrate e consentono una sintonizzazione del suono in base alle esigenze personali. In questo modo il bilanciamento, il tono e il volume dell’audio possono essere controllati sull’orecchio destro e sinistro ed è possibile ascoltare il televisore con la famiglia, regolando l’audio a piacimento. La forma esclusiva adattabile sotto il mento e il design leggero, rendono queste cuffie ideali per chi indossa gli occhiali e per chi non si sente comodo con una fascia sulla testa.
Oltre alla possibilità di connessione al televisore in modalità wireless, possono essere collegate a un tablet, un laptop o uno smartphone direttamente tramite il cavo da 3,5 mm incluso.

Prezzo e disponibilità
Le cuffie cablate modello HP1010 sono già disponibili al prezzo di 21,99 euro (IVA inclusa). Le cuffie wireless modello HP1020, HP1030 e HP1040 sono già disponibili al prezzo rispettivamente di 54,99 euro, 64,99 euro e 84,99 euro (IVA inclusa).

One For All
One For All, con quartier generale a Enschede, nei Paesi Bassi, è il marchio retail di Universal Electronics Inc. www.uei.com che contraddistingue gli accessori audio-video universali. Fondata nel 1986, Universal Electronics Inc. (UEI) è leader mondiale nella tecnologia wireless per il controllo della casa connessa. Progetta, sviluppa e propone soluzioni innovative che consentono ai clienti di controllare dispositivi per l’intrattenimento, supporti digitali e sistemi domestici. Per ulteriori informazioni visita il sito http://www.oneforall.it

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I prodotti di Organickid sono certificati e sicuri, scopri le novità dell’abbigliamento bio per neonato su Beetuned.com

I prodotti Organickid, distribuiti in Italia da Beetuned.com, sono realizzati con uno dei materiali più puri e sicuri per la salute del tuo bebè. Sono infatti prodotti in cotone biologico per neonato, sicuro e certificato, per proteggere la delicata pelle del tuo bambino. Se hai uno store online o un negozio puoi diventare anche tu rivenditore di abbigliamento per neonato in cotone biologico, contattaci!

La pelle dei più piccoli è molto delicata e ha bisogno di essere coccolata e protetta da abbigliamento morbido, sicuro e che non irriti.
Per questo motivo Organickid si occupa di produrre abbigliamento per neonato in cotone biologico di altissima qualità, distribuito in Italia da Beetuned.com, con una vasta gamma di capi morbidi e alla moda, realizzati al 100% in materiale certificato e ipoallergenico.

Sacco nanna in cotone organico, tutine, body e molto altro, scopri il nostro mondo di prodotti

I capi realizzati da Organickid sono creati al 100%, comprese cuciture, ricami e rifiniture, in cotone organico certificato e affidabile, mentre le parti metalliche, come bottoni o cerniere, non contengono nickel, così da risultare sicuri per la salute dei neonati e in modo da limitare al minimo il rischio di allergie e irritazioni.
Il cotone biologico per neonato è un materiale sano e naturale, coltivato con fertilizzanti biologici e senza l’uso di pesticidi chimici, pericolosi per la salute dell’uomo e dell’ambiente.
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Il mondo dopo TeslaCrypt: in arrivo la famiglia di ransomware Crysis

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  • 29 Giugno 2016

Roma, 28  Giugno 2016 – Sono trascorse due settimane da quando ESET ha scoperto che il ransomware TeslaCrypt ha terminato le sue attività e ha creato il TeslaCrypt decryptor che permette alle vittime di questo ransomware di poter recuperare i propri file.  Da allora, oltre 32000 utenti in tutto il mondo hanno sfruttato questa opportunità e hanno scaricato lo strumento.

Pur se il TeslaCrypt ha abbandonato il campo, le famiglie di malware creati a scopo di estorsione non hanno perso la loro appetibilità per i criminali informatici. Grazie alle incessanti ondate di  JS/TrojanDownloader.Nemucod e JS/Danger.ScriptAttachment che tentano di scaricare diverse varianti di Locky, sembrerebbe che questo ransomware si stia seriamente candidando a rivendicare lo scettro del TeslaCrypt.Ma secondo le statistiche di ESET LiveGrid®, che ne mostrano un elevato livello di prevalenza, c’è un altro concorrente, il cosiddetto Win32/Filecoder.Crysis.

Le analisi di ESET mostrano che questo pericoloso ransomware è in grado di codificare i file sui dischi fissi, su quelli rimovibili e su quelli di rete, utilizzando un algoritmo crittografico molto complesso e uno schema che rende molto difficile ripristinare i file in tempi ragionevoli.

I ricercatori di ESET hanno notato diversi approcci utilizzati da questo malware per diffondersi: nella maggior parte dei casi i file del ransomware Crysis vengono distribuiti come allegati a email di spam, con una doppia estensione. Utilizzando questa semplice – quanto efficace – tecnica, i file eseguibili si presentano come non eseguibili.

Un altro vettore usato dai cyber criminali è quello di mascherare i file pericolosi come fossero delle applicazioni legittime immettendoli in vari percorsi online e nelle reti per la condivisione dei file.

Per poter invadere il sistema in maniera più efficace, il ransomware Crysis ne modifica il Registro per assicurarsi di essere eseguito a ogni avvio; quando viene eseguito, codifica tutti i tipi di file (inclusi quelli senza estensione), evitando quelli strettamente necessari al sistema operativo per avviarsi e i file appartenenti al malware. Il Trojan registra il nome del computer e alcuni file codificati da determinati formati, inviandolo poi a un server remoto controllato dai criminali. Su alcune versioni di Windows tenta di eseguire se stesso utilizzando i privilegi di amministratore, così da poter estendere l’elenco dei file da criptare.

Dopo aver completato le sue attività malevole, viene rilasciato nella cartella Desktop il file How to decrypt your files.txt, a volte accompagnato dall’immagine DECRYPT.jpg, in cui viene mostrata la richiesta di riscatto – di solito tra i 400 e i 900 euro – come se fosse uno sfondo per il desktop.

 

ESET, fondata nel 1992, è uno dei fornitori globali di software per la sicurezza informatica di pubbliche amministrazioni, aziende e utenti privati. Il software ESET NOD32 Antivirus fornisce una protezione in tempo reale da virus, worm, spyware e altri pericoli, conosciuti e non, offrendo il più elevato livello di protezione disponibile alla massima velocità e con il minimo impiego di risorse di sistema. NOD32 è l’antivirus che ha vinto il maggior numero di certificazioni Virus Bulletin 100% e dal 1998 non ha mai mancato l’individuazione di un virus ItW (in fase di diffusione). ESET NOD32 Antivirus, ESET Smart Security e ESET Cybersecurity per Mac rappresentano le soluzioni per la sicurezza informatica più raccomandate a livello mondiale, avendo ottenuto la fiducia di oltre 100 milioni di utenti. L’azienda, presente in 180 Paesi, ha il suo quartier generale a Bratislava e uffici e centri di ricerca a San Diego, Buenos Aires, Singapore, Praga, Cracovia, Montreal, Mosca. Per quattro anni di seguito ESET è stata inclusa fra le aziende Technology Fast 500 EMEA da Deloitte e per dieci anni consecutivi fra le aziende Technology Fast 50 Central Europe. Per maggiori info: www.eset.it

FUTURE TIME è il distributore esclusivo dei prodotti ESET per l’Italia, nonché suo partner tecnologico. Fondata a Roma nel 2001, Future Time nasce dalla sinergia di due preesistenti aziende attive da anni nel campo della sicurezza informatica. Future Time, con Paolo Monti e Luca Sambucci, fa parte della WildList Organization International, ente no profit a livello mondiale composto da esperti e aziende antivirus che hanno il compito di riportare mensilmente tipologia e numero dei virus diffusi in ogni Paese. Per maggiori info: www.eset.it

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EGO International Group ospite e in visita alla fiera internazionale Power Gen Europe a Milano

Avere successo in un settore energetico in fase di transizione come è quello europeo richiede flessibilità, innovazione e nuovi approcci di business, tutti elementi che saranno discussi e affrontati nel corso dell’evento POWER-GEN Europe e Renewable Energy World Europe 2016, in calendario a Milano dal 21 al 23 giugno,  sotto il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico italiano .

 

POWER-GEN Europe e Renewable Energy World rappresenta il fulcro dinamico di un settore, quello energetico, costantemente in rapida evoluzione ed il calendario fitto di impegni ne è testimonianza: nei tre giorni della manifestazione sono in calendario oltre 50 conferenze, con 200 speakers provenienti da tutto il mondo. Tecnici e ingegneri di EGO International saranno presenti per raccogliere informazioni e confrontare opinioni sulle opportunità e sulle sfide comuni, sia dal punto di vista del business che della tecnologia.

Un appuntamento fondamentale per discutere le varie soluzioni possibili quanto necessarie al futuro energetico dell’Europa, che richiama professionisti  da oltre 100 paesi, tra europei  e dal resto del mondo.  POWER-GEN Europe e Renewable Energy World Europe è caratterizzata dalla presenza di oltre 400 tra i principali fornitori, subfornitori, fornitori di servizi e utenti finali in tutta la catena di valore nel settore della generazione di energia, concentrando in questi tre giorni a Milano tutti gli aspetti del settore della produzione di energia centralizzata e distribuita, che insieme offrono una combinazione di presentazioni strategiche e tecniche tali da rappresentare la più grande esposizione-fiera di attrezzature e servizi energetici in Europa.

La presenza di oltre 10.000 professionisti del settore energetico da tutto il mondo, intenzionati a fare business e a scoprire nuove soluzioni, rende imprescindibile il coinvolgimento di EGO International, che sarà presente con i propri ingegneri e tecnici durante tutto il periodo della fiera POWER-GEN Europe e Renewable Energy World Europe al fine di instaurare proficue opportunità di business e collaborazioni con realtà provenienti da ogni parte del mondo per garantire una sempre maggiore visibilità del brand  e  della conoscenza del marchio e dei servizi.

 

EGO International, che da anni opera attraverso i propri uffici internazionali per la promozione del Made in Italy  portandone i punti di forza sui mercati esteri mettendo in contatto i migliori fornitori italiani con i più rinomati buyers di tutto il mondo, è in grado di offre una consulenza personalizzata alle aziende che desiderano esportare all’estero, sfruttando anche l’opportunità degli eventi e delle fiere internazionali come prezioso tool nel perseguire i propri obiettivi, sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi.

 

 

 

Ego International Group

Centro Direzionale “Pianeta”

Via Nuova Circonvallazione, 69, 47924     Rimini RN

www.egointernational.it

 

Ufficio Stampa- Studio Binaschi-

Ripa di Porta Ticinese, 39 – 20143 MILANO –

tel. 02.36699126

[email protected]

 

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La fotografia pubblicitaria

La fotografia pubblicitaria viene utilizzata per scopi commerciali; tratta della realizzazione di servizi fotografici destinati a cataloghi, depliant, stampati descrittivi o di promozione locale.

Il fotografo pubblicitario scatta fotografie di oggetti, merci, edifici e paesaggi che vengono poi utilizzati per la promozione e per la pubblicità di varie merci. La fotografia pubblicitaria è tipicamente utilizzata nel settore della vendita al dettaglio e all’ingrosso e in materiali per la vendita promozionale.

I settori di applicazione della fotografia pubblicitaria sono molto vari. Eccone alcuni:

Still-life. Fotografia pubblicitaria degli oggetti
Food. La fotografia dei prodotti alimentari
Fotografia industriale. Fotografia di strutture architettoniche, edifici, aziende, uffici e palazzi
Advertising. Si tratta della realizzazione di un’immagine progettata in sinergia con il messaggio pubblicitario dell’azienda.

Un’immagine ben fatta è in grado di trasmettere all’osservatore le caratteristiche del soggetto e le sue qualità. Le immagini di un catalogo devono comunicare, indurre il desiderio d’acquisto, dare fiducia nel marchio. Il loro ruolo è creare familiarità con il prodotto e l’azienda. Il servizio fotografico è dedicato interamente al prodotto. L’illuminazione e lo stile sono di solito neutri, in modo da non sminuire il prodotto stesso.

La fotografia pubblicitaria si può dividere in due grandi categorie:

Immagine tecnica;
Immagine emozionale.

La prima è la fotografia che deve mostrare le caratteristiche del prodotto o in generale dell’oggetto nel modo più oggettivo possibile. In questo caso il compito del fotografo è fare in maniera che il soggetto fotografato risulti il più possibile uguale nella foto è nella realtà.

Per fare ciò esistono delle tecniche ben precise che permettono, ad esempio di riprodurre fedelmente i colori, di avere delle prospettive corrette e una illuminazione che permetta di vedere tutti i dettagli. Naturalmente ciò che si va a fotografare deve comunque risultare bello sia che si tratti di un accessorio di moda, di una chiave inglese o di un mobile.

Nella fotografia emozionale quello che conta è l’emozione che viene trasmessa dall’immagine. Nella foto emozionale la cosa più importante è raccontare una storia, una storia in cui il potenziale cliente dell’azienda si possa positivamente immedesimare. Nella foto emozionale non è indispensabile vedere bene il prodotto, anzi a volte la rappresentazione del prodotto è marginale.

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CULTURA DEI RISCHI, PRESENTAZIONE DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE, RICERCA E STUDIO

Mercoledì 29 giugno, ore 15.30, Auditorium “De Carlo” Monastero Benedettini – Catania

CULTURA DEI RISCHI, PRESENTAZIONE DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE, RICERCA E STUDIO

Primo incontro di sensibilizzazione verso la prevenzione da criticità derivanti da catastrofi naturali e dai settori sanitario, imprenditoriale e finanziario

CATANIA – Dagli eventi naturali catastrofici al timore per il terrorismo, dalle incognite dei mercati finanziari ai pericoli in ambito sanitario: il concetto di “rischio” è entrato prepotentemente nella vita della società contemporanea, eppure la cultura su questo tema appare ancora insufficiente, dal punto di vista collettivo e soprattutto politico. Da questa riflessione prende spunto il convegno “La Cultura dei rischi tra scelte individuali e relazioni sociali”, in calendario mercoledì 29 giugno alle 15.30 presso l’Auditorium “G. De Carlo” al Monastero dei Benedettini di Catania. L’iniziativa è organizzata dal “Centro di documentazione, ricerca e studi sulla cultura dei rischi”, con il patrocinio dell’Università e del Comune di Catania, degli Ordini professionali degli Architetti, Commercialisti, Ingegneri, Medici e Psicologi.

«In questa occasione presenteremo pubblicamente alla comunità il Centro Studi – ha commentato il suo presidente, l’economista Antonio Pogliese – il nostro obiettivo è quello di avviare un percorso che porti a un’adeguata presenza della cultura del rischio nei settori chiave: alcuni ambiti come la sanità, le assicurazioni e il sistema bancario hanno già intrapreso una direzione in tal senso ma bisogna estendere questa consapevolezza a tutti gli attori economici e sociali, avvalendosi di diversi saperi e discipline. La sfida più importante per individui, imprese e attori sociali – ha continuato – è trovare soluzioni locali a problemi globali. Approfondiremo le tematiche del rischio in tutte le sue declinazioni, con il contributo importante di intellettuali dell’area umanistica, che analizzeranno gli aspetti culturali, psicologici, etici e sociali del fenomeno».

Interverranno per i saluti: il rettore dell’Università degli Studi di Catania, e presidente onorario del Centro Giacomo Pignataro, al quale verrà affidata inoltre la relazione di sintesi; il sindaco Enzo Bianco; i presidenti degli Ordini: Massimo Buscema (Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Catania), Santi Maria Cascone (Ingegneri Catania), Fulvio Giardina (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi), Giuseppe Scannella (Architetti PPC Catania), Sebastiano Truglio (Commercialisti ed Esperti Contabili di Catania).

Dopo la presentazione del Centro e l’introduzione ai lavori a cura di Antonio Pogliese, il giornalista de “La Sicilia” Vittorio Romano modererà gli interventi programmati di: Giancarlo Magnano di San Lio, direttore Dipartimento di Scienze Umanistiche (Unict); Santo di Nuovo, direttore Dipartimento di Scienze della Formazione (Unict); Orazio Licciardello, ordinario di Psicologia sociale nell’Ateneo catanese e vicepresidente del Centro studi sui rischi; Carlo Pennisi, ordinario di Sociologia del Diritto (Unict); Leone Calambrogio, docente di Esegesi biblica presso l’Istituto superiore di Scienze religiose “San Luca” di Catania.

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La 24 ore di Le Mans: storia e curiosità

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  • 29 Giugno 2016

Quando si parla di corse automobilistiche tra le più belle e massacranti del mondo troviamo sicuramente la 24 ore di Le Mans, una gara della durata di un giorno, che si corre sul famoso tracciato francese.

In questa corsa gareggiano tutte le marche più importanti come la Ferrari e la Mc Claren e anche delle case automobilistiche come l’Audi, che solitamente conosciamo per i numerosi centri vendita Audi Roma, presenti nella nostra capitale.

Informazioni sulla 24 ore di Le Mans

La 24 ore di Le Mans si corre ogni anno sul tracciato del Circuit de la Sert situato vicino alla città di Le Mans e viene organizzato dall’Automobile Club dell’ Ouest (ACO ) e fa parte del Campionato del Mondo Endurance FIA.

La prima gara della 24 ore di Le Mans si è svolta nel 1923 e si corre ogni anno nel mese di giugno, anche se nel corso degli anni ci sono state delle eccezioni come ad esempio nel 1956 e nel 1968  quando a causa del Maggio francese la gara fu disputata a settembre.

L inizio della gara e di sabato alle 16.00 e si conclude la domenica alla stessa ora e viene disputata all’interno di un circuito semipermanente, che misura circa 13 chilometri e usa le strade che durante l’anno sono a libera circolazione.

La gara è corsa da vetture di diverse tipologie, che vengono suddivise in quattro categorie che contemplano al loro interno dai prototipi progettati per questa corsa fino a le auto di serie e la vittoria viene assegnata al gruppo di auto che ha percorso il maggior numero di  giro al termine delle 24 ore stabilite.

Nelle prime 24 ore di Le Mans i piloti potevano correre anche in solitaria, mentre  fino al 1970 c’ era la possibilità di alternarsi fra due piloti, ma visto il grande sforzo che richiede questa corsa, oggi tutte le case automolistiche hanno tre piloti che si alternano alla guida durante le 24 ore.

La  24 ore di Le Mans nella cultura di massa

Per i francesi la 24 ore di Le Mans è considerata uno degli eventi principali del paese tanto che ha molto influito nella storia della nazione.

A questa gara è stato dedicato  un film del 1971, intitolato  Le 24 ore di Le Mans con protagonista il grande Steve McQueen e  alcune scene del film Adrenalina Blu del 1983 sono ambientate sul circuito, inoltre a questa gara sono stati dedicati anche dei videogiochi di grande successo.

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Da Fortinet 10 linee guida per garantire sicurezza alle realtà che gestiscono infrastrutture critiche

Nell’80 per cento dei casi, gli incidenti di sicurezza in ambito industriale nascono da problematiche interne non volontarie

Milano, 23 giugno 2016 – Fortinet® (NASDAQ: FTNT), leader globale nelle soluzioni di cybersecurity ad alte prestazioni, evidenzia come quasi l’80 per cento degli incidenti di sicurezza in ambito industriale siano causati da problematiche interne non volontarie, come errate configurazioni software o protocolli di rete malfunzionanti.

In particolare, chi si occupa di gestire infrastrutture critiche – come utility, società di trasporti, produttori di risorse naturali – assieme alle comunità e alle realtà economiche che serve, si trova non solo ad affrontare la possibilità di danni derivanti da attacchi informatici esterni, ma deve anche considerare la significativa complessità legata alla scala delle proprie operazioni.

“In molti settori differenti, le organizzazioni devono affrontare uno scenario in continua evoluzione, oltre alla pressione sempre maggiore per ridisegnare le proprie strategie di security nell’ottica di una sostenibilità di lungo periodo. Un approccio maggiormente olistico alla sicurezza diventa necessario per proteggersi sia dagli attacchi mirati provenienti dall’esterno che dall’errore umano che può verificarsi internamente”, spiega Filippo Monticelli, Country Manager di Fortinet Italia. “Risolvere le problematiche di sicurezza dei sistemi di controllo industriale (ICS) richiede una soluzione in grado di unire il meglio delle funzionalità di sicurezza di rete OT con una comprensione profonda di processi e protocolli ICS.”

Le macchine e la tecnologia utilizzate per gestire e mettere in funzione centrali idroelettriche, stabilimenti petroliferi e altre infrastrutture non sono state progettate per essere connesse a reti remote o pubbliche. Il fatto che tali sistemi fossero isolati con un accesso fisico spesso limitato, ha portato di fatto a non considerate la sicurezza informatica come una priorità assoluta.

“Con l’avvento della cosiddetta Industria 4.0, questi ambienti sono ora interconnessi. La proliferazione degli standard aperti e l’utilizzo di hardware e software standard incrementa ulteriormente la loro vulnerabilità. Ciò significa che i sistemi di controllo industriale (Industrial Control Systems – ICS) presentano ora una più ampia superficie di attacco”, aggiunge Filippo Monticelli.
Sebbene le aziende non possano prevedere ogni minaccia, devono focalizzarsi su ciò che possono controllare. Fortinet ha recentemente definito 10 linee guida per aiutare le aziende a valutare le vulnerabilità della propria tecnologia operativa (OT):

• Identificare le risorse critiche da proteggere è un primo step fondamentale
• Definire protocolli per la gestione dei permessi o per l’accesso ai controlli – Gran parte dei sistemi erano in precedenza isolati. Ora che IT e OT sono interconnesse, devono tenere il passo delle best practice di sicurezza OT. Inoltre, determinare i privilegi appropriati per gli utenti autorizzati è tanto importante quanto bloccare accessi non autorizzati.
• Aggiornare regolarmente i sistemi operativi hardware e software – Alcuni sistemi operativi software e hardware sono antecedenti al concetto stesso di cyber-sicurezza. Le organizzazioni devono assicurarsi che siano comunque compatibili con le moderne difese di base, quali anti-virus e tecnologie di scansione.
• Occuparsi con regolarità di aggiornamenti e patch – Molte attività non possono permettersi interruzioni e costi associati alle patch, ma il continuo rinvio degli aggiornamenti causadi falle di sicurezza più ampie.
• Identificare dispositivi di telemetria non protetti e dotati di indirizzo IP come sensori e manometri – I dati su questi device possono essere manipolati, compromettendo la sicurezza e l’affidabilità di tutto il sistema.
• Adottare best practice in tema di coding – L’utilizzo di software integrato e spesso personalizzato, scritto dedicando poca attenzione alle tecniche di sicurezza raccomandate, lascia i sistemi OT scoperti a possibili attacchi.
• Seguire procedure standard per il logging degli eventi – Le organizzazioni che stabiliscono un processo per segnalare ed effettuare report sugli eventi di sistema possono usare questi dati per rilevare le irregolarità e implementare misure di sicurezza.
• Tenere sotto controllo produzione delle componenti e supply chain – Senza monitoraggio e governance appropriati, gli apparati potrebbero risultare compromessi ancor prima di essere installati.
• Implementare un’efficace segmentazione di rete – Molte organizzazioni non hanno ancora suddiviso le proprie reti in segmenti funzionali (sebbene risultino totalmente interconnesse). Senza un’opportuna segmentazione, dati e applicazioni infetti possono passare da un segmento all’altro, e i criminali che riescono a violare le difese perimetrali sono in grado di muoversi in incognita su tutta la rete.
• Definire un piano di operational recovery – Nel malaugurato evento di disastro, ogni organizzazione necessita di procedure documentate per valutare i danni, riparare macchine e sistemi, e ripristinare le operazioni. Esercitazioni abituali consentono agli operatori di effettuare il ripristino rapidamente e in modo efficiente quando necessario.

Fortinet
Fortinet (NASDAQ: FTNT) protegge le maggiori aziende, service provider ed organizzazioni governative di tutto il mondo. Fortinet mette a disposizione dei suoi clienti una protezione avanzata e continua rispetto a superfici d’attacco sempre più vaste, oltre alla potenza necessaria per soddisfare i requisiti prestazionali in continuo aumento generati da una rete borderless – oggi e per il futuro. Solo l’architettura Security Fabric di Fortinet può offrire sicurezza senza compromessi per rispondere alle più delicate sfide di security, in ambienti di rete, applicativi, cloud o mobile. Oltre 270.000 clienti a livello mondiale si affidano a Fortinet per proteggere il loro brand. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.fortinet.com, sul Fortinet Blog o sui FortiGuard Labs.

Per informazioni:
– Sandro Buti – AxiCom Italia – Tel 02 75261121 – email: [email protected]
– Massimiliano Balbi – AxiCom Italia – Tel 02 75261124 – email: [email protected]
– Silvia Gaspari – Fortinet –- email: [email protected]

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Con JBoss EAP 7, Red Hat pone le basi per le applicazioni Hybrid Cloud

La più recente release della piattaforma applicativa Red Hat punta a unire i paradigmi di sviluppo attuali e futuri.

Red Hat presenta JBoss Core Services Collection, per offrire agli sviluppatori molte delle funzionalità proincipali spesso implementante all’interno di applicazioni enterprise

Milano, 27 giugno 2016 – Red Hat, Inc. (NYSE: RHT), leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, ha annunciato la disponibilità di Red Hat JBoss Enterprise Application Platform 7 (JBoss EAP 7), principale application server open source compatibile con Java EE 7, e ha presentato JBoss Core Services Collection, un set di tecnologie che forniscono ai clienti comuni componenti applicativi di base. Con JBoss EAP 7, Red Hat intende aiutare le aziende a utilizzare al meglio ed estendere gli investimenti applicativi esistenti, mentre iniziano a passare ad architetture e paradigmi di programmazione emergenti, che richiedono una piattaforma leggera, molto modulare e nativa per il cloud.

JBoss EAP 7 combina le API di Java EE 7, ampiamente diffuse, con le più recenti tecnologie a supporto delle practice di sviluppo DevOps, come il noto ambiente di sviluppo integrato (IDE) Red Hat, JBoss Developer Studio – che può essere usato senza costi dai membri delle community JBoss o Red Hat Developer per costruire, testare e implementare applicazioni on-premise o nel cloud – oltre a Jenkins, Arquillian, Maven, ed al supporto di numerosi noti framework Web e JavaScript. La sua leggerezza e la ridotta footprint, rendono JBoss EAP 7 una scelta versatile, adatta alle aziende che intendono costruire applicazioni tradizionali ma anche applicazioni più modulari, sullo stile dei microservizi.

JBoss EAP 7 è stato ottimizzato per ambient cloud e, se implementato con Red Hat OpenShift, offre i vantaggi dei container, load balancing, elastic scaling, monitoraggio dello stato di salute, e la capacità di implementare in un container direttamente dall’IDE, cosa che può migliorare sia la produttività che l’esperienza degli sviluppatori. Inoltre, JBoss EAP con OpenShift contribuisce a un ambiente DevOps più efficiente a livello architetturale, eliminando la necessità di funzionalità sovrapposte. L’efficienza di DevOps può essere ulteriormente migliorata usando componenti middleware aggiuntivi su OpenShift.

Core Services Collection
JBoss Core Services Collection offre building block comuni di base per applicazioni enterprise, come Web single sign-on, HTTP load balancing e proxy, oltre a funzionalità di gestione e monitoraggio di applicazioni e servizi. All’interno della sottoscrizione a Red Hat JBoss Middleware senza costi aggiuntivi, i clienti Red Hat riceveranno pieno supporto online e telefonico, aggiornamenti, patch e fix di sicurezza per ogni versione e componente.

Le tecnologie che attualmente permettono di ricevere pieno supporto in JBoss Core Services Collection comprendono Red Hat JBoss Operation Network, che fornisce un punto centrale di gestione per tutti i prodotti Red Hat JBoss Middleware, Apache HTTP server, connettori per i web server IIS e iPlanet, Apache Commons Jsvc e un server di single sign-on basato sul progetto JBoss Keycloak.

L’ecosistema partner di JBoss EAP 7
Quest’anno, Red Hat è diventata la prima azienda open source a superare i due miliardi di dollari di fatturato, un risultato possibile anche grazie al contributo dell’ecosistema partner di Red Hat, che si compone di independent software vendor (ISV), system integratori (SI) globali e regionali e reseller a valore aggiunto (VAR), oltre a un ampio canale di original equipment manufacturer (OEM), distributori e reseller.

Il lancio di JBoss EAP 7 segna un passo fondamentale per Red Hat, ed estende ulteriormente la sua offerta di prodotti verso i partner, rafforzando il ruolo della piattaforma applicativa come base per applicazioni hybrid cloud e indicando il percorso verso un futuro definito da nuovi approcci applicativi come i container e le architetture a microservizi.

“Le organizzazioni dovrebbero avere la possibilità di scegliere quando e come passare a nuove architetture e paradigmi di programmazione”, spiega Mike Piech, vice president and general manager Middleware di Red Hat. “Questa libertà è l’essenza stessa dell’open source, ed è qualcosa che noi di Red Hat abbracciamo in toto. Con JBoss EAP 7, rispondiamo alle necessità delle aziende e degli sviluppatori, con una vision equilibrata, che intende unire la necessità di creare e mantenere un business oggi con l’aspirazione di innovare l’IT domani.”

“Man mano che le aziende che fanno uso di Java EE sentono la necessità di container, cloud e microservizi, diventa necessario per i vendor offre a loro ed ai loro sviluppatori gli strumenti di cui necessitano per mettere insieme presente e futuro”, aggiunge Stephen O’Grady, principal analyst di RedMonk.

Una solida tradizione
Giugno 2016 segna il decimo anniversario dell’ingresso formale di Red Hat nel mercato dello sviluppo applicativo enterprise, con la sua seconda più grande acquisizione: JBoss. Al centro dell’acquisizione, la tecnologia che sarebbe poi diventata JBoss EAP, che non solo ha contribuito a spingere la crescita di Red Hat al ruolo di leader globale nell’open source, ma ha anche aiutato l’open source a diventare uno standard riconosciuto per l’innovazione in tema di enterprise computing.

Oggi, JBoss EAP continua a essere la pietra angolare dell’impegno di Red Hat verso lo sviluppo di applicazioni enterprise, e rappresenta la base dell’offerta Red Hat di prodotti middleware leggeri, container- e cloud-friendly, usati da organizzazioni importanti come Amadeus, American Product Distributors e TMG Healh, per creare, integrare, implementare e gestire applicazioni business-critical.

Dal suo ingresso nel mercato dello sviluppo applicativo, 10 anni fa, Red Hat è cresciuta fino a offrire oltre 15 prodotti e soluzioni di sviluppo, compresa la sua apprezzata piattaforma applicativa container OpenShift, Red Hat Mobile Application Platform, e il programma Red Hat Developer, che hanno permesso a Red Hat di diventare un’alternativa reale per gli sviluppatori alla ricerca di una piattaforma di sviluppo applicativo open source, leggera e flessibile.

Disponibilità
JBoss EAP è disponibile al download per i membri della community Red Hat Developer. I clienti possono ottenere i più recenti aggiornamenti dal Red Hat Customer Portal.

Red Hat, Inc.
Red Hat è il principale fornitore al mondo di soluzioni open source che si avvale di un approccio community-based per offrire tecnologie cloud, Linux, middleware, storage e di virtualizzazione affidabili e performanti. L’azienda offre anche servizi di supporto, formazione e consulenza ai suoi clienti in tutto il mondo. Come hub di connessione in una rete di aziende, partner e comunità open source, Red Hat aiuta a realizzare tecnologie innovative che liberano risorse per la crescita e preparano i clienti per il futuro dell’IT. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.redhat.com.

Per ulteriori informazioni stampa:
Sandro Buti / Chiara Possenti
Axicom Italia srl
Tel 02-7526111
[email protected] / [email protected]
www.axicom.com

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I partner Red Hat accolgono con favore JBoss EAP 7

Red Hat pone le basi per il futuro dello sviluppo enterprise con applicazioni Java-based per hybrid cloud

Milano, 27 giugno 2016 – Red Hat, Inc. (NYSE: RHT), leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, ha messo in luce l’ampiezza e la ricchezza del suo ecosistema globale di partner attorno a Red Hat JBoss Enterprise Application Platform (JBoss EAP) 7, più recente versione della principale piattaforma applicativa open source compatibile con Java EE 7, e attorno alla sua vision del futuro dello sviluppo applicativo Java-based per hybrid cloud.

JBoss EAP è pensato per essere leggero e modulare, e per offrire alte performance ed elevati livelli di sicurezza, rispondendo al tempo stesso agli standard enterprise a livello di affidabilità e compliance. Con la disponibilità di JBoss EAP 7, Red Hat va oltre le specifiche di Java EE per offrire ulteriori miglioramenti incentrati su semplicità di sviluppo, elevata produttività, e architetture cloud per dare a partner e clienti più flessibilità, agilità e velocità per creare applicazioni innovative.

Prima azienda open source al mondo a superare i due miliardi di dollari di fatturato, Red Hat si affida a un ampio ecosistema partner che si compone di independent software vendor (ISV), system integrator (SI) globali e regionali, e rivenditori a valore aggiunto (VAR), oltre a un ampio canale di original equipment manufacturer (OEM), distributori e reseller.

Nel corso degli ultimi 10 anni, molti partner hanno costruito aree di business e practice dedicate, focalizzate sul supporto ai clienti nello sviluppo, connessione, implementazione e gestione di applicazioni grazie alle tecnologie open source, leggere e cloud-friendly di Red Hat, Questi partner giocano un ruolo fondamentale nel supportare le aziende nel loro percorso di digital transformation, man mano che passano dal tradizionale ambiente Java EE ad architetture hybrid cloud incentrare su agilità e flessibilità, attraverso practice DevOps, architetture di tipo microservizi e container.

Oggi, oltre 1100 prodotti e applicazioni ISV racchiudono tecnologie del portfolio middleware di Red Hat, o sono certificati per operare o integrarsi con le piattaforme Red Hat JBoss Middleware. Tra i partner Middleware Advanced e Premier di Red Hat vi sono oltre 400 system integrator e strutture di consulenza, e la maggior parte dei principali system integrator globali.

“Se guardiamo agli ultimi 10 anni di JBoss, i partner hanno giocato un ruolo molto importante nell’aiutarci ad arrivare dove siamo oggi – non solo per JBoss EAP, ma per l’intera offerta middleware di Red Hat”, spiega Rob Cardwell, vice president Strategic Partnerships and Alliances di Red Hat. “Vogliamo dare loro il giusto riconoscimento e ringraziarli per quanto hanno fatto in passato e per quello che potranno fare in futuro.”

“Come più grande system integrator indipendente europeo, Atos collabora con numerosi vendor open source. Nel corso degli ultimi tre anni, nessuna delle nostre collaborazioni ha portato lo stesso successo di quella con Red Hat”, commenta Andreas Hack, chief technology officer di Atos. “Alla base di questo successo, c’è un progetto congiunto che abbiamo avviato in Germania, nel corso del quale Atos ha fornito software di application server in accordo con le specifiche di Java EE 6, oltre a servizi di manutenzione e supporto per questo software. Questa necessità è stata coperta con JBoss EAP 7, soluzione open source che si è rivelata più competitiva per lo sviluppo applicativo di questo progetto e per la sua realizzazione, rispetto al software di application server utilizzato in precedenza. JBoss EAP 7 apre per noi un’area completamente nuova in tema di system integration e servizi gestiti. JBoss EAP 7 può sostenere la velocità dell’evoluzione tecnologica, i nuovi approcci architetturali, e soprattutto le necessità dei clienti, aiutando a fornire microservizi self-contained, uno sviluppo agile, test ed implementazione lineari, grande scalabilità – il tutto senza tralasciare la comprovata solidità di JBoss.”

Ulteriori dichiarazioni di partner Red Hat sono disponibili a questo link.

Red Hat, Inc.
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Comunicati

Lexmark lancia AccuRead Automate 2.0 per dispositivi multifunzione

Permette il riconoscimento di documenti di più pagine e migliora notevolmente le prestazioni

Milano, 28 giugno 2016 – Lexmark ha aggiornato e migliorato la sua applicazione AccuRead Automate per dispositivi multifunzione (MFP) con nuove feature disponibili a partire da agosto. Il software è ora in grado di riconoscere automaticamente documenti di più pagine comprendendo se si tratta di una fattura a due, tre o quattro pagine. E’ necessario solamente l’input iniziale delle diverse varianti, per escludere la pre-selezione manuale e raggiungere un’efficienza superiore. Ulteriori miglioramenti comprendono funzioni di maggiore automazione, che incrementano velocità e precisione di acquisizione ed elaborazione dei documenti, e rendono notevolmente più veloci i processi downstream.

Precisa, veloce e in grado di apprendere
La nuova versione ottimizza le caratteristiche principali della soluzione AccuRead Automate, per un funzionamento più fluido. Questo include un significativo miglioramento della velocità nel classificare documenti e archiviarli in formati di file che ne facilitano l’accessibilità.

La nuova versione offre inoltre metodi di classificazione più precisi, eseguiti sul testo completo e non solo sul layout di un documento. Ciò permette il riconoscimento e la classificazione anche di documenti che non corrispondono pienamente a una delle categorie già “acquisite”. In questo modo, AccuRead Automate 2.0 è in grado di assicurare un tasso di errore significativamente inferiore rispetto alle versioni precedenti.

“Le aziende in Italia si misurano costantemente con la necessità di acquisizire informazioni stampate e recuperarle facilmente in caso di necessità”, spiega Giancarlo Soro, Country Manager di Lexmark Italia. “Spesso sono necessarie operazioni manuali prima e dopo il processo di scansione a causa della grande varietà di documenti esistenti. Ulteriori ostacoli all’estrazione dei dati da documenti stampati sono rappresentati anche dalla insufficiente formazione dei dipendenti e dalla larghezza di banda limitata, specialmente nelle località remote”.

“Questo aggiornamento consente di ottimizzare le caratteristiche principali della soluzione AccuRead Automate, garantendo un funzionamento più fluido che porta anche significativi miglioramenti in termini di velocità e prestazioni nella classificazione dei documenti e nell’estrazione di informazioni rilevanti”, conclude Soro.

Disponibilità
La nuova soluzione AccuRead Automate è disponibile per le stampanti a colori Lexmark delle linee CX7 e CX8. Per i prodotti Lexmark precedenti dotati di firmware differente, verranno offerte versioni future con gli stessi miglioramenti.

AccuRead Automate
AccuRead Automate consente di automatizzare parte dei processi di acquisizione ed elaborazione dei documenti. Il software riconosce e classifica i documenti tramite la scansione delle pagine e ne estrae le informazioni chiave. Attraverso questo processo, AccuRead Automate nomina e indicizza automaticamente i file, inoltra i dati acquisiti verso destinazioni predefinite e li rende disponibili per le applicazioni aziendali downstream.

AccuRead Automate utilizza algoritmi per la catalogazione dei tipi di documento. Man mano che la sua esperienza nella classificazione cresce, la soluzione è in grado di riconoscere e ordinare automaticamente i documenti digitalizzati.

Inoltre, per ogni documento possono essere definiti fino a quattro campi per l’estrazione di informazioni. Questi possono essere poi utilizzati per nominare i file in modo automatico o memorizzarli in un indice cui altre applicazioni aziendali possono accedere.

Lexmark
Lexmark (NYSE: LXK) crea software, hardware e servizi enterprise che eliminano le inefficienze legate a silos informativi e processi non strutturati, mettendo in collegamento le persone con le informazioni di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno. Scoprite nuove possibilità su www.lexmark.com.

Contatti stampa:

Axicom
Massimiliano Balbi – +39 345 2990785
Sandro Buti – +39 335 6424297
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