VCO- 14-04-2018- Il prossimo 21 aprile l’associazione Luca Coscioni, scenderà in alcune piazze del nostro Paese per il testamento biologico, sulla questione interviene Sos Ossola tramite il suo presidente Benradino Gallo: “ Credo- spiega- che la motivazione principale sia che è stata fissata un’udienza alla Corte Costituzionale il 23 ottobre 2018 con “imputato” del reato di aiuto al suicidio, Marco Cappato, esponente dei radicali, reo di aver accompagnato il Dj Fabo in Svizzera per porre fine alla sua vita e alle atroci sofferenze della sua malattia, come liberamente aveva deciso. L’accusa è il reato di “aiuto al suicidio” in conformità a una legge del 1930 e rischia una condanna dai 6 ai 12 anni. Molti giuristi sostengono che tale antica legge ereditata dal fascismo sia incostituzionale se si applica all’agevolazione a decidere di morire senza alcuna influenza o pressione, esattamente come deciso dai giudici milanesi.
La vergogna è che il governo in carica ha preso formalmente posizione contraria a questa decisione di buon senso dei giudici.
Non sappiamo se nel Vco vi sarà una tale iniziativa da parte dell’ l’associazione Luca Coscioni, ma riteniamo che sarebbe opportuno mobilitarsi non solo sull’interpretazione reazionaria che sarà affrontata dalla Corte Costituzionale, ma soprattutto al fatto che la totalità dei comuni del VCO non ha messo in campo le procedure per consentire al singolo cittadino di poter esprimere e redigere, presso gli uffici anagrafe, il testamento biologico con le disposizioni anticipate di trattamento Art. 4 Legge 22 dicembre 2017, n. 219. Tale Legge consente di essere liberi di poter morire bene con indicazioni che possono essere “attive o passive”.
Lo abbiamo appreso durante la partecipata riunione sul tema, tenutasi presso la casa di riposo di Domodossola la sera dell’8 aprile con i prestigiosi e conosciutissimi relatori il prof. Bellocco, famoso medico anatomo patologo, e l’avv. Crapanzano, giudice onorario di pace del Tribunale di Verbania, che hanno affrontato tale problematica da “par loro”.
Su tale questione, il comune di Reggio Emilia ha predisposto uno stampato che alleghiamo perché possa essere preso e riprodotto in tutti i comuni del Vco.
Su questo ritardo faccio un appello a tutti i comuni, al sig. Prefetto che valuti se dare indicazioni ai segretari comunali, al presidente della provincia del Vco che invito a prendere un’iniziativa almeno d’informazione, anche se non di sua competenza.
Personalmente, entro il prossimo mese, mi presenterò presso il mio comune di residenza presso l’ufficio anagrafe con una dichiarazione simile allo stampato di Reggio Emilia per fare la mia personale dichiarazione per disposizioni anticipate di trattamento Art. 4 Legge 22 dicembre 2017, n. 219. Solleciterò altri cittadini a fare altrettanto e si auspica che si organizzino per evitare l’omissione di atti d’ufficio.
Altre questioni che sarebbero da affrontare è l’informazione agli operatori sanitari sia delle strutture come gli ospedali che del territorio”.