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Estate ed anziani, mandiamo via la solitudine!

La solitudine negli anziani nel periodo estivo può essere una delle problematiche più difficili da affrontare, se non altro perché ciò può comportare conseguenze più gravi come la depressione.

Come prendersi cura di un anziano in estate

Abitudini che cambiano ed assenza dei propri cari: per un anziano l’estate può essere un momento di profonda solitudine, condizione che può comportare anche stati di depressione o altre conseguenze.

È bene cercare di tenere l’anziano sempre occupato, magari facendolo partecipare alle tante attività che vengono organizzate da parrocchie, centri sportivi, associazioni di volontariato o dal Comune: basta informarsi e scegliere quelle più indicate e/o interessanti per l’anziano.

Non dimenticare che la tua presenza è fondamentale per evitare all’anziano stati di solitudine: cerca di essere presente quotidianamente. Se non puoi, opta per una persona di fiducia, una dama di compagnia o un breve soggiorno in una struttura per anziani.

Le conseguenze della solitudine nell’anziano

Un anziano che soffre di solitudine può lasciarsi andare e non prendersi cura di sé, dimenticare di bere e/o di mangiare, provocando una serie di problemi di salute anche molto importanti. Ancora, c’è lo spettro della depressione senile del quale tener conto, una condizione davvero complessa da gestire.

Naturalmente, tutte queste condizioni possono essere evitate se si pone la giusta attenzione al caso, così come consigliavamo nel precedente paragrafo: prevenire è meglio che curare, anche in questo caso!

Si ringrazia per la consulenza lo staff del portale italiano Casefamigliaecasediriposo.it specializzato nella ricerca di case famiglia e case di riposo per anziani in Italia.

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Materasso antidecubito per anziani, come scegliere quello giusto

Il materasso antidecubito per anziani è molto utile per i soggetti costretti a passare gran parte del proprio tempo a letto a causa di patologie varie. Ma è anche molto valido per i soggetti che si trovano solo temporaneamente allettati, come gli anziani in convalescenza da un trauma o da un intervento chirurgico.

Com’è facile immaginare, a seconda delle esigenze dell’anziano è necessario scegliere uno specifico modello di materasso antidecubito. In commercio ne esistono, infatti, diversi modelli realizzati in materiali differenti e che adottano un principio diverso per alleviare e/o prevenire le piaghe da decubito.

Tipologie principali di materasso antidecubito.

I materassi antidecubito migliori sono quelli ad acqua o in gel, entrambi molto pratici e che riescono ben ad alleviare la pressione nelle zone critiche. Di contro, purtroppo, hanno che sono particolarmente delicati e che nei soggetti con tendenza al mal di mare possono provocare mal di testa e nausea.

Molto validi sono i materassi antidecubito a bassa pressione continua o alternata, che vedono l’ausilio di un compressore che a seconda del comando riesce ad impostare la miglior condizione possibile per l’anziano evitandogli dolore.

Ci sono poi materassi realizzati nei materiali più svariati, dal memory form al lattice passando per il poliuretano, meno rigidi di un materasso normale, ma più indicati per un allettamento temporaneo.

Come scegliere il giusto materasso antidecubito

È sempre bene farsi consigliare da personale esperto nella scelta del giusto materasso antidecubito per anziani, ma anche il medico curante può dare dei validi consigli in merito.

Inoltre, c’è da dire che l’acquisto di un materasso antidecubito può essere detratto alle tasse, in quanto considerato dispositivo medico di fascia 1.

Si ringrazia per la consulenza lo staff della casa di riposo per anziani vicino Viterbo, Falisco.

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Andropausa anziani, cos’è e consigli

A partire dalla tanto temuta mezza età, gli uomini avvertono i primi segni dell’andropausa. In realtà, le problematiche più evidenti appaiono soprattutto durante la terza età, spesso enfatizzate anche da altre patologie. Ma cos’è l’andropausa maschile e come affrontarla al meglio? Esiste la prevenzione per la menopausa maschile? Cercheremo di rispondere in maniera sintetica ma esaustiva a queste domande, grazie anche alla consulenza della casa di riposo per anziani vicino Roma Nord, L’Arca di Noè.

Andropausa nella terza età, i principali disturbi

Avere l’andropausa nella terza età è un normale processo biologico, dunque non bisogna preoccuparsi eccessivamente, ma tenersi sotto controllo onde evitare che i disturbi tipici di quest’evento possano trasformarsi in malattie. Ma quali sono i problemi che porta il climaterio maschile? I più evidenti sono legati alla sfera sessuale, con un calo del desiderio e tempi refrattari più lunghi, ma non solo: si associano a ciò potenziali cali dell’umore, caduta dei capelli, aumento del peso, minore forza a livello muscolare, stanchezza e sonnolenza.

Consigli per affrontare al meglio l’andropausa negli anziani

Naturalmente, tutti questi fenomeni possono essere di entità estremamente variabile, poiché molto dipende dal soggetto e dal suo stato di salute. Di certo ci sono dei consigli che vale la pena elencare, consigli che vi aiuteranno ad affrontare in maniera consapevole l’andropausa negli anziani e, spesso, a fare prevenzione per talune patologie.

Fra le dritte fondamentali da fare proprie durante la menopausa maschile abbiamo:

  • fare attenzione al peso forma: mangiare sano è molto importante, poiché in questa fase della vita si tende a prendere peso più facilmente, specie nella zona addominale
  • fare regolare attività fisica: previene l’obesità e aiuta a congiurare malattie cardiovascolari e il diabete
  • eseguire regolari check up: analisi del sangue e MOC, in particolare
  • farsi seguire da uno psicologo nei casi in cui si abbia familiarità o ereditarietà con la depressione
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Come combattere la solitudine negli anziani

L’estate non per tutti è un bel periodo: ad esempio, per gli anziani rappresenta la solitudine, un momento in cui la famiglia va fuori per le vacanze e la città si svuota. Capita molto spesso, infatti, che gli anziani non vadano in vacanza e che, chiuse le scuole e cominciate le ferie dal lavoro, questi si sentano progressivamente sempre più soli. La solitudine può essere una costante nella vita dell’anziano, ma non solo a causa delle dinamiche familiari, poiché il solo fatto di non essere più membri attivi della società può comportare un senso di frustrazione notevole che porta a sentirsi soli ed inutili.

Si può cambiare rotta, anzi si deve! I modi per combattere la solitudine negli anziani sono a portata di chiunque.

I sintomi della solitudine negli anziani

Per prima cosa, è fondamentale tenere sotto controllo l’anziano in quello che per lui può essere un periodo critico, come il pensionamento, i periodi di ferie, il lutto di una persona cara: sono questi, di solito, i fattori che possono innescare momenti di solitudine. I sintomi sono visibili e tangibili, in quanto l’anziano che soffre di solitudine tende ad isolarsi, ad avere una forte carenza di interesse verso persone e cose; si possono verificare episodi di emicrania, gastro-intestinali, inappetenza, debolezza fisica, spossatezza.

Allorché si notano tali condizioni, è bene parlare con l’anziano e cercare assieme una soluzione.

I rimedi per la solitudine negli anziani

Il modo migliore per combattere la solitudine nell’anziano è di tenersi occupati, di riempire la giornata con attività alla propria portata come fare la spesa tutti i giorni, prendersi cura di un animale domestico, andare regolarmente al parco, andare a prendere i nipotini a scuola, ecc. Molti utili sono anche i corsi ludici e didattici da fare assieme ad altri anziani e non, così da poter coltivare una passione stando in compagnia di altre persone.

Ricordiamo, infine, che molte associazioni locali o lo stesso Comune di residenza organizzano corsi ed attività varie per anziani, finalizzate, specie nei mesi estivi, a non lasciare soli i nonnini che restano in città. Per informarsi, basta recarsi ad uno degli sportelli competenti del Comune oppure presso la sede dell’associazione di quartiere.

Per la realizzazione di questo articolo, si ringrazia la consulenza dello staff della casa di riposo per anziani vicino Roma Nord, L’Arca di Noè.

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Piedi gonfi negli anziani, cause e rimedi

I piedi gonfi negli anziani sono un’eventualità molto comune in taluni soggetti, specie in quelli predisposti. In linea generale, si tratta di un problema facilmente arginabile, ma in alcuni casi è un campanello d’allarme che segnala la presenza di particolari patologie.

Le cause dei piedi gonfi negli anziani

Quali sono le cause dei piedi gonfi dell’anziano? Quando si tratta di cattive abitudini o errati stili di vita e quando, invece, di una patologia ancora non nota? Riuscire a definire la causa di tale disturbo è fondamentale anche per riuscire a trovare un rimedio adeguato per aumentare la qualità della vita nell’anziano; per tale motivo fra le cause principali annoveriamo:

  • obesità: è probabilmente fra le principali cause dei piedi gonfi nell’anziano
  • sedentarietà: spesso va a braccetto con l’obesità
  • caldo: il caldo favorisce la ritenzione idrica aumentando la possibilità di edema agli arti inferiori
  • errata alimentazione: il consumo ridotto di cibi drenanti e di acqua va a favorire il gonfiore agli arti inferiori
  • insufficienza venosa cronica: è il problema più complesso da gestire, in quanto afferente alla funzionalità venosa

I rimedi per i piedi gonfi dell’anziano

A seconda della causa scatenante, i rimedi per i piedi gonfi nell’anziano possono essere molto diversi fra loro, nonché più o meno efficaci. Diciamo subito che allorché parliamo di insufficienza venosa cronica è bene consultare un medico specialista, che assieme alle classiche calze a compressione graduata potrà anche anche abbinare una terapia farmacologica.

Se invece il gonfiore ai piedi è causato da altri motivi, allora uno stile di vita più attivo e una migliore alimentazione potranno fare grandi cose. È fondamentale non eccedere con il sale, gli alcolici e le bibite gasate, ma bere tanta acqua, almeno 1,5 litri al giorno. Molto utili sono anche i pediluvi.

Si ringrazia per la consulenza il team della casa di riposo per anziani Villa Max.

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Curiosità sulla terza età che ancora non sai

Siamo pronti a scommettere che ci sono delle curiosità sulla terza età che non conosci, ci stai? In realtà, ci sentiamo forti di questa affermazione poiché neanche noi, fino a poco tempo fa sapevamo di tali curiosità sugli anziani ed è stato solo grazie agli esperti della casa di riposo per anziani di Viterbo, La Seconda Gioventù, che ne siamo venuti a conoscenza.

Orecchie e naso diventano più grandi

La prima curiosità relativa agli anziani riguarda le dimensioni di orecchie e naso, che con il passare degli anni diventano più grandi: ci avevi mai fatto caso? La spiegazione è molto semplice, in quanto l’aumento delle dimensioni di naso ed orecchie negli anziani è un normale fenomeno dovuto alla crescita delle cartilagini, che dura praticamente tutta la vita, subendo un’accelerazione dai 60-65 anni in poi. Va da sé, dunque, che naso ed orecchie che sono prettamente costituiti da cartilagine crescano con l’avanzare dell’età.

Naturalmente, almeno per ciò che concerne le orecchie, anche l’uso di orecchini molto pesanti può determinare un allungamento dell’orecchio e del lobo, in particolare. Ma in questo caso si tratterebbe solo di un plus che si affianca ad un normale processo di produzione operato dai condrociti che formano la cartilagine.

I peli nell’anziano

Siamo abituati a pensare che con l’avanzare dell’età si perdano i peli, dai capelli fino a quelli degli arti. Però, in alcuni anziani l’ipertricosi facciale è una costante e naso, orecchie e sopracciglia diventano particolarmente cespugliosi. Perché? Qui la scienza non ha ancora saputo dare una risposta, anche se uno studioso americano ha ipotizzato che in alcuni soggetti più sensibili la prolungata esposizione agli ormoni possa provocare una rinascita dei peli della zona facciale.

Allora, conoscevi queste curiosità sugli anziani?

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Assistenza professionale a domicilio per anziani: è la scelta corretta?

L’età media della popolazione aumenta sempre di più e di pari passo nascono sempre meno bambini. Oggi e soprattutto nel prossimo futuro il problema dell’assistenza agli anziani in un Paese che invecchia dal punto di vista demografico diventa sempre più importante. Sempre più famiglie si troveranno di fronte al dilemma di quale tipo di assistenza scegliere per i membri più anziani della loro famiglia. Per molti anni le possibili soluzioni a questa esigenza sono state principalmente due: la scelta di una casa di riposo o una casa famiglia per anziani oppure l’assistenza a domicilio. Con il trascorrere degli anni sembra farsi sempre più avanti anche una terza opzione: l’assistenza professionale a domicilio.

L’assistenza professionale a domicilio per gli anziani: ecco di cosa si tratta

Trattandosi di un fenomeno relativamente nuovo, molte persone possono sentirsi confuse in merito a questo argomento. Non si tratta soltanto di avere una badante in casa ma di un professionista qualificato in grado di far fronte alle esigenze di assistenza della persona anziana direttamente a casa propria. Il tipo di assistenza e i servizi erogati variano moltissimo in base alle esigenze della persona anziana: per alcuni è necessario avere assistenza soltanto durante il giorno; per altri è indispensabile soprattutto nelle ore notturne. Altri ancora possono aver bisogno della presenza di professionisti 24 ore al giorno a causa delle condizioni di salute particolarmente fragili. Rivolgendosi a professionisti del settore è possibile dare risposta a ogni tipo di esigenza legata all’assistenza.

I vantaggi dell’assistenza professionale a domicilio

I vantaggi legati all’assunzione di un professionista qualificato in grado di occuparsi dell’assistenza a una persona anziana direttamente a domicilio sono numerosi. In primo luogo la flessibilità del servizio: è possibile adattare l’assistenza alle effettive necessità della persona anziana. Rispetto all’assistenza in una casa di riposo, per esempio, la flessibilità è assicurata anche dal punto di vista economico proprio perché è possibile scegliere la quantità di ore di assistenza di cui si ha bisogno.

Un altro importante vantaggio è la qualità della vita dell’anziano: non sarebbe costretto a trasferirsi in una struttura di assistenza lontana dai propri cari ma potrebbe ricevere ciò di cui ha più bisogno restando a casa propria.

È il tipo di assistenza di cui hai bisogno?

Questo tipo di assistenza è l’ideale per gli anziani che non vivono da soli in casa e se si è alla ricerca di un modo per assicurare loro assistenza nelle ore in cui non si è in casa per motivi di lavoro. Se si ha la fortuna di avere a disposizione un parente medico o infermiere si può evitare di rivolgersi a un professionista esterno e chiedere aiuto direttamente a lui. Se non si ha questa possibilità scegliere un professionista a domicilio potrebbe essere la soluzione ideale.

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Salute anziani: ecco cosa devono sapere le persone anziane

Diventare anziani è il sogno di ogni essere umano. Non esistono persone che nel pieno della loro lucidità mentale desiderano morire giovani anche se le abitudini di molti talvolta possano far credere diversamente. Al fine di vivere l’età avanzata nel modo migliore possibile è necessario che gli anziani e i meno anziani siano coscienti dei cambiamenti ai quali va incontro il corpo che invecchia e quali problemi di salute potrebbero presentarsi. Preoccupandosi del proprio stato di salute è possibile ridurre il bisogno di assistenza e la necessità di doversi poi rivolgere a case di riposo per anziani o strutture professionali.

In questo approfondimento analizzeremo i principali problemi di salute e i cambiamenti ai quali va incontro il nostro organismo man mano che l’età avanza.

Sistema immunitario delle persone anziane

Uno degli aspetti più importanti da tenere in considerazione è l’invecchiamento del nostro sistema immunitario. Man mano che si diventa anziani di indebolisce perché nel corso della vita ha dovuto far fronte a malattie e situazioni che potrebbero averlo messo a dura prova. È possibile dargli maggiore carica inserendo nella propria dieta la giusta quantità di pesce e l’olio di fegato di merluzzo. Bisognerebbe evitare, invece, il cibo spazzatura, il fast food e i cibi trasformati in generale. L’assunzione di grandi quantità di questi alimenti, infatti, può esporre all’insorgenza di diabete, ipertensione e malattie cardiache.

Fragilità ossea e muscolare

La fragilità ossea è tipica soprattutto delle donne anziane ma anche gli uomini possono soffrirne. Per questo l’ideale è assumere molto ferro e calcio: sono due elementi nutritivi che aiutano a rinforzare l’apparato scheletrico. Non bisogna dimenticare di recarsi dal medico di base per i controlli periodici in modo da verificare le proprie condizioni di salute e per verificare che i farmaci non stiano generando effetti collaterali. Bisogna che gli anziani evitino il sovrappeso e l’obesità: altre due condizioni che mettono a rischio la loro salute.

Fumo e alcol: cattive abitudini da lasciarsi alle spalle

È importante che le persone anziane evitino di fumare e di assumere grandi quantità di alcolici perché hanno gravissimi effetti sulla loro salute. Il fumo e l’alcol, infatti, accelerano l’invecchiamento cellulare ed espongono a gravi rischi per la salute. L’alcolismo, in particolare, è una delle cause più importanti dell’ipertensione.

Sì all’esercizio fisico per le persone anziane

Mantenere il corpo in allenamento è importante per vivere in modo sano più a lungo. L’attività fisica, quindi, è più che consigliata alle persone anziane: l’importante è che venga svolta in linea con le proprie caratteristiche fisiche. Al bando, quindi, le attività intense o agonistiche a meno che non sia il medico a pensarla diversamente.

L’importanza di prendersi cura dei propri denti

La salute orale è ugualmente importante e deve essere controllata regolarmente in modo da evitare disturbi legati all’alimentazione. Il cibo è il motore del nostro organismo: nutrirsi bene vuol dire mettersi al riparo da problemi quali l’insufficienza renale o le malattie epatiche.

Seguire questi consigli ti aiuterà a invecchiare in salute allontanando il rischio di incorrere in patologie che potrebbero rendere necessario affrontare il problema dell’assistenza.

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Consigli di assistenza agli anziani affetti da Alzheimer

L’Alzheimer è una delle forme più comuni di demenza senile: nel 2010 ha colpito circa 5,3 milioni di anziani soltanto negli Stati Uniti. Analizzando più nel dettaglio questo importante dato, 5,1 milioni sono state persone con età superiore ai 65 anni mentre circa 200.000 persone hanno iniziato a svilupparla prima di compiere i 65 anni d’età.
Questa malattia, però, va oltre i numeri. Oltre le cifre ci sono persone reali che hanno bisogno di attenzioni e cure; in futuro potrebbe trattarsi di tuo padre, tuo nonno o del tuo zio preferito.

I primi sintomi della malattia possono essere facilmente confusi con aspetti legati all’età: la perdita della memoria, per esempio, o la difficoltà nell’acquisire nuovi ricordi. Man mano che la malattia avanza, però, a questi sintomi iniziali si accompagnano la confusione, le alterazioni dell’umore, l’aggressività, l’irritabilità, la disgregazione del linguaggio e la sempre maggiore incapacità della persona di prendersi cura di sé stessa. La persona che soffre di Alzheimer perde sempre di più il controllo delle sue funzioni corporee fino alla morte.

Finora i medici non hanno ancora certezze sulle sue cause specifiche. Sebbene esistano trattamenti che offrano un sollievo temporaneo dai sintomi non esistono ancora delle cure effettive. L’unica cosa che oggi possiamo fare per una persona che soffre di Alzheimer è rendere i suoi ultimi anni più confortevoli possibile.

Questo, però, non è un compito facile. Prendersi cura di una persona anziana che soffre di Alzheimer non è semplice: una scelta di questo tipo comporta numerose implicazioni sia dal punto di vista sociale, sia emotivo, sia finanziario, sia fisico. Sempre più spesso le persone anziane affette da Alzheimer vengono ricoverate in strutture di assistenza specifiche o in case di riposo in modo da poter ricevere assistenza professionale 24 ore al giorno. In altri casi, invece, vengono assistite a casa dai familiari o da professionisti (Operatori Socio Sanitari, infermieri e medici qualificati).

Nei casi in cui l’aiuto professionale non sia possibile e si scelga di assistere la persona anziana a casa potrebbe essere utile qualche consiglio.

Consigli utili per chi assiste a casa un anziano affetto da Alzheimer

  • Cerca di rendere la tua casa “a prova di anziano”: talvolta bastano piccole modifiche per aiutare la persona anziana a muoversi più facilmente riducendo il rischio di cadute accidentali. Un esempio? Una migliore disposizione dei mobili in casa, l’installazione di maniglie in bagno o il miglioramento dell’illuminazione in corrispondenza di corridoi e scale.
  • Cerca di essere paziente, comprensivo, sensibile, positivo e allegro: la persona anziana potrebbe rivolgersi a te con durezza e scarsa sensibilità. Non prenderla sul personale: sono gli effetti dell’avanzamento della malattia.
  • Sviluppa delle routine che rassicurino la persona anziana: il trovarsi in un ambiente familiare o lo svolgere delle piccole attività quotidiane potrebbero aiutarla a rilassarsi.
  • Chiedi aiuto, anche morale, ad altri familiari: tieni presente che non sei solo. Nei momenti di difficoltà chiedi aiuto concreto oppure anche morale ad altri familiari. Tieni sempre presente che esistono delle alternative: le strutture di assistenza possono essere di aiuto in questi casi.
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Agape compie 20 anni, traccia il bilancio del cammino fatto e progetta il percorso della crescita futura

La cooperativa sociale, che operando a sostegno dei più deboli è arrivata a dar lavoro a circa 600 persone, fa il punto sulla situazione e annuncia una serie di iniziative per celebrare i suoi primi venti anni.

Pontedera, 21 marzo. Un impegno costante a sostegno delle categorie più deboli (bambini, minori a rischio, disabili, anziani, malati psichiatrici…), un bouquet di attività che negli anni si è fatto sempre più articolato e completo, una solidità finanziaria sempre maggiore che è anche una garanzia per i circa 600 dipendenti che dai servizi in ambito sociale traggono il proprio reddito: questo è, in sintesi, il bilancio dei primi venti anni di attività di Agape, la cui costituzione risale appunto al lontano marzo 1994 e divenuta oggi una delle maggiori cooperative sociali di tutta la Toscana.

Nel dettaglio, Agape offre oggi numerosi tipi di servizi: alcuni molto evidenti, come quelli erogati nelle numerose strutture di cui Agape ha la gestione (asili nido, residenze per anziani, strutture psichiatriche, centri diurni per disabili, e così via), altri meno appariscenti ma non meno importanti, come per esempio il servizio di assistenza a domicilio per anziani, disabili, e persone in difficoltà.

In questi venti anni siamo cresciuti fino a sfiorare, progressivamente, la soglia dei venti milioni di euro come controvalore dei servizi erogati alla comunità; è una cifra importante già di per sé, che rende bene l’idea della quantità e della qualità del lavoro svolto dai nostri operatori, ma che diventa ancor più importante se si pensa che questa cifra è stata immediatamente restituita al territorio sotto forma di salari, stipendi e remunerazioni del lavoro dei nostri 600 dipendenti, che ogni giorno si prodigano con professionalità e passione a sostegno dei più deboli e di chi si trova, anche temporaneamente, in situazione di bisogno.” dichiara Marta Perini, Presidente di Agape.

Più che un traguardo, il ventesimo anno di attività di Agape rappresenterà un nuovo importante punto di partenza per il lancio di nuove attività e il rilancio di quelle già in essere. “E’ in questo contesto che vanno lette iniziative importanti, come l’apertura di una Residenza per l’accoglienza di minori a rischio a Sant’Arcangelo di Romagna, la ristrutturazione della RSA Villa Varoli a Porto Santo Stefano, l’imminente inaugurazione del nuovo Centro Diurno per disabili «L’Aquilone» a Pontedera prevista per il mese di maggio e il convegno su “Prima Infanzia e Minori”, in collaborazione con Azienda USL 5 Pisa e il Teatro Lux.” aggiunge Damiana Ragoni, vicepresidente di Agape.

A queste prime iniziative se ne aggiungeranno presto molte altre, che coinvolgeranno tutti i settori di attività e tutte le tipologie di servizi erogati da Agape, per farne conoscere sempre più l’attività e rafforzare ulteriormente il rapporto della cooperativa con il territorio e la cittadinanza; un passo fondamentale, in questo contesto, saranno la presentazione del nuovo bilancio sociale 2013 e l’Assemblea Ordinaria dei Soci, prevista per la fine di maggio.

Agape (www.agapesociale.itAgape nasce nel 1994 come cooperativa sociale, a seguito della L. 381/91, per volontà di quattro importanti cooperative di servizi della provincia di Pisa (Manutencoop, L’Arca, Pluricoop, Co.P.L.Hand) che operavano anche nel settore socio – sanitario ed educativo. Con i suoi circa 600 fra soci e dipendenti, Agape è oggi una delle maggiori cooperative sociali della Toscana, in cui la dimensione imprenditoriale coesiste e si armonizza con quella sociale. Grazie a questa sinergia Agape contribuisce al miglioramento della coesione sociale e al rafforzamento dei processi di inclusione, erogando servizi caratterizzati dai valori di mutualità, centralità del cittadino-utente, solidarietà e incentivazione della cittadinanza attiva.

Agape, nella propria operatività, promuove i diritti degli utenti: l’uguaglianza, le pari opportunità, la prevenzione del disagio, la personalizzazione degli interventi, la valorizzazione delle famiglie, l’umanizzazione, l’informazione e la partecipazione. La conoscenza dei territori nei quali opera e la collaborazione con i sistemi di governance locale hanno reso possibile lo sviluppo di una progettazione capace di rispondere efficacemente alla domanda di servizi e alla costituzione di reti di promozione e protezione sociale.

I servizi erogati da Agape coprono un’ampia parte del territorio regionale toscano e sono rivolti a fasce deboli quali anziani, minori a rischio, soggetti con patologie psichiatriche, disabili, prima infanzia e adolescenza.

 

Per ulteriori informazioni, contattare:

Agape Cooperativa Sociale Onlus Ufficio Stampa Agape:
Via Tosco Romagnola  15, 56012 Fornacette (Pisa)Tel +39 0587 423101, Fax +39 0587 422133email: [email protected]

www.agapesociale.it

Leonardo Ristori – RGR Comunicazione MarketingTel. +39 0587 294350e-mail: [email protected]

www.rgrcomunicazionemarketing.it

 

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Giochi di Strada 2013 ai Fori Imperiali

Giochi di Strada 2013 ai Fori Imperiali di Roma

Decima edizione dei “Giochi di Strada” e nuovo successo per una manifestazione che ha visto, domenica 20 ottobre 2013 a Roma lungo via dei Fori Imperiali, una numerosa partecipazione di persone di tutte le età, che hanno così avuto modo di scoprire e riscoprire gli sport e le tante attività ludiche che la tradizione ha tramandato fino ai nostri giorni.

L’evento, ideato ed organizzato dall’Associazione ASD TORRE ANGELA – GIOCHI DI STRADA, è stata anche l’occasione per assistere a svariate gare di specialità sportive della Figest, Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, tra cui il Campionato Italiano di Tiro alla Fune, dove ha trionfato, nei 5vs 5 kg. 450, la Santa Vittoria di Porto San Giorgio, a seguire, Lubrensis e Cobra Fermo, mentre nella categoria Fuori Peso si classificano in ordine Cobra Fermo, Santa Vittoria di Porto San Giorgio e Alionti.
Inoltre, spazio anche al Torneo di Calcio Balilla, due contro due a coppie libere, gestito da Noibiliardino.it
Anche la FID, Federazione Italiana Dama e la FIPT, Federazione Italiana Palla Tamburello, vi hanno partecipato con un loro stand, un modo per vedere all’opera principianti e professionisti di questi celebri giochi.
E poi tante altre gare di giochi meritevoli di rimanere nella memoria di ognuno: campana, lancio della ruzzola, bussolotti, bocce in strada, cerchio, corsa tappi, morra, mazza fionda, freccette…
Presenti con i loro stand stand pure l’Associazione Turistica Pro Loco Roma e l’Associazione ASD TORRE ANGELA – GIOCHI DI STRADA, che da anni svolge numerose altre attività per la salvaguardia del gioco tradizionale e per la diffusione in tutta Italia della cultura ludica, specialmente tra i più giovani, come del resto afferma la Prof.ssa Dora Cirulli (ricercatrice al Corso di Laurea di Scienze Motorie all’Università di Tor Vergata, titolare di un CORSO DI GIOCHI DI STRADA, alla Università degli Studi di Roma – FORO ITALICO): “È giusto non disperdere certi valori e necessario riproporre tante attività, spesso dimenticate, al grande pubblico, portando a conoscenza dei più giovani, soprattutto di quelli nati e cresciuti nelle città, l’esistenza storica di attività ludico-sportive che in passato costituivano, oltre che un momento di svago, un motivo di aggregazione sociale e che vedevano la partecipazione di più comunità, intese come differenti paesi o anche come differenti rioni del medesimo paese.
Ricordiamo, infine, che è in corso di realizzazione, con tutti i Comuni italiani, il progetto “PAESI CHE VAI GIOCHI CHE TROVI”, con cui si invitano gli anziani ad inviare un gioco che facevano da bambini con foto e regole, mestieri, proverbi, filastrocche e antiche ricette all’Associazione Sportiva Dilettantistica ASD TORRE ANGELA – GIOCHI DI STRADA http://www.giochidistrada.it
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L’avv. Marco Carra relatore al seminario “Anziani, al lavoro e in salute” al Pirellone parla di invecchiamento attivo

L’Avv. Marco Carra, Segretario della III Commissione “Sanità e Politiche Sociali” del Consiglio Regionale della Lombardia, ha partecipato recentemente ad un interessante seminario tenutosi presso la Sala Gonfalone del Palazzo Pirelli, detto comunemente “Pirellone”, a Milano.

Durante l’incontro dal titolo “Anziani, al lavoro e in salute”, sono stati presentati i risultati della ricerca di Éupolis Lombardia “L’invecchiamento attivo come politica di welfare” promosso nel 2012 dal Consiglio regionale ed è stata un’occasione di dialogo e confronto tra legislatori regionali, esperti e rappresentanti del mondo economico e sociale.

Invecchiamento attivo significa invecchiare con una visione positiva ad ottimista, godere di una buona salute e avere le possibilità per farlo, partecipare appieno nella vita della comunità tramite la socializzazione e il volontariato. Invecchiare attivamente significa sentirsi bene con sé stessi e con la collettività, sentirsi realizzati nel lavoro e nella vita familiare, riscoprire l’arricchimento culturale e interiore dell’intercambio di idee, opinioni, momenti, tra generazioni.

Carra è convinto che serva una spinta anche dal punto di vista legislativo per far si che questo fenomeno aumenti e che diminuiscano, al contrario, i casi di vecchiaia “non attiva”, promuovendo ad esempio la reale partecipazione degli anziani al volontariato e all’associazionismo, sapendo che questo avrà ripercussioni ampliamente positive, non solo dal punto di vista sociale e di qualità della vita comunitaria, ma anche dal punto di vista individuale, perché l’anzianità non deve essere mai intesa e vissuta come l’attesa di una fine, ma come una felice ed attiva continuazione.

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Gli ospiti di Villaggio Amico a Villa La Valera

Un salto all’indietro nel tempo, per immergersi nelle atmosfere da fiaba della campagna lombarda di metà Settecento pur allontanandosi appena cinque chilometri dalla frenesia di una metropoli moderna come Milano: ecco l’esperienza che vivranno sabato 24 novembre gli anziani di Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, a due passi da Varese e da Saronno.

Gli ospiti della casa di riposo, del centro Alzheimer e del centro diurno integrato si recheranno infatti in visita ai mercatini ospitati nella suggestiva cornice di Villa La Valera ad Arese, in provincia di Milano, per trascorrere una giornata diversa dal solito.

Sarà possibile per i visitatori farsi catturare dal fascino del giardino all’italiana, costituito da quattro ampi prati delimitati da aiuole di bosso e ghiaia del Ticino, con al centro una fontana con giochi d’acqua e antichi vasi di agrumi. Il lato verso Sud è delimitato da una preziosa galleria vegetale di carpino, al cui lato Ovest sorge una Coffee House in stile moresco con mosaici di ciottoli.  La galleria, lunga cento metri, è interrotta al centro da un imponente cancello sorretto da quattro colonne con statue che indica l’accesso al parco, frutto di secolare lavoro di giardinieri, composto da vasti prati, piccoli rilievi ed alberi antichi e rari. Il Parco si presenta come un’oasi fresca e ombrosa, un luogo di distensione, ed è interamente percorso da un largo sentiero tenuto a prato. Le sue vaste dimensioni, oltre dieci ettari, consentono passeggiate e piacevoli soste alla ricerca di sfondi in profondità, di visuali prospettiche e di improvvisi contrasti di colore dovuti alla varietà delle essenza arboree.

«Gite come questa sono di fondamentale importanza per interrompere la routine degli anziani e per mantenere desta la loro curiosità nei confronti delle bellezze del mondo esterno – sottolinea lo staff di Villaggio Amico – Senza contare la possibilità di interagire con altre persone. Per questo il centro è aperto a diverse tipologie di utenti, come i pazienti del centro diurno per disabili e del centro di riabilitazione e i bambini dell’asilo nido».

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Villaggio Amico dedica una mostra ai bimbi di oggi e di ieri

Una mostra di disegni e fotografie per concludere un progetto integenerazionale durato quasi un anno che ha coinvolto i bambini di oggi e quelli di ieri: Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, al confine tra le province di Varese e Milano, organizza per sabato 24 novembre un’esposizione dei lavori realizzati dagli alunni delle scuole elementari gerenzanesi e della scuola materna di Lomazzo nel corso degli incontri del percorso “Anziani in cattedra”.

A partire dallo scorso mese di febbraio, gli ospiti della casa di riposo del centro hanno infatti tenuto alcuni incontri con i bambini degli istituti scolastici del territorio per raccontare loro com’era la vita ai tempi della loro infanzia in classe e fuori, quali materie si studiavano, cosa si mangiava a merenda e com’erano i rapporti con gli insegnanti.

«Uno dei nostri obiettivi è far sentire gli ospiti sempre e comunque parte della società, in cui continuano a giocare un ruolo importante nonostante l’età avanzata. E il progetto intergenerazionale si è inserito in questa filosofia – spiega lo staff di Villaggio Amico – Le loro esperienze di vita sono diventate lezioni di grande interesse per bambini che altrimenti non avrebbero avuto memoria di un’epoca. Siamo molto felici del successo degli incontri, che hanno coinvolto e interessato tanto gli anziani quanto i loro giovanissimi ascoltatori».

In particolare, in occasione dell’inaugurazione della mostra, si potranno sentire le testimonianze degli ospiti della struttura gerenzanese e quelle dei piccoli studenti.

La giornata si concluderà con una castagnata, ovviamente aperta anche agli altri utenti del centro polifunzionale: dagli anziani del centro diurno integrato e del centro Alzheimer ai pazienti dei poliambulatori, dagli ospiti del centro diurno per disabili ai bambini dell’asilo nido con le loro famiglie e ai frequentatori del centro congressi.

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A Natale ritorna alle origini: ATS pro Terra Sancta e i The Sun a sostegno delle “pietre vive” più fragili di Betlemme

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  • 14 Novembre 2012

Parte ufficialmente la campagna “A Natale ritorna alle origini”, promossa dalla ONG della Custodia di Terra Santa ATS pro Terra Sancta, che permetterà ai Francescani di Terra Santa di far fronte ai bisogni più immediati di bambini, giovani famiglie ed anziani a Betlemme. Quest’anno con un testimonial di eccezione: i The Sun, giovane rock-band italiana.

ATS pro Terra Sancta, l’associazione no profit della Custodia di Terra Santa, lancia per il quarto anno consecutivo una campagna di raccolta fondi natalizia dedicata alle “pietre vive” più fragili e bisognose della città natale di Gesù: i bambini, le giovani famiglie e gli anziani.

Sono proprio queste le categorie che più risentono della difficile situazione politica ed economica in cui si trova Betlemme. I frati francescani della Custodia di Terra Santa si adoperano per assistere la popolazione, cercando di rispondere ai bisogni più immediati delle fasce più deboli, principalmente provvedendo alla mancanza di assistenza medico-sanitaria pubblica, attraverso il sostegno alle attività del Centro Francescano per i Servizi Sociali, e della Società Caritatevole Antoniana.

 

Ed è proprio l’esperienza diretta della situazione di Betlemme a spingere i The Sun, rock band italiana, a sostenere la campagna “A Natale ritorna alle origini”. “Durante il nostro soggiorno a Betlemme – spiega il portavoce Francesco Lorenzi – abbiamo vissuto a stretto contatto con la comunità locale, ospitati da alcune famiglie, e la nostra attenzione alla realtà difficile di Betlemme si è andata approfondendo. In questa città, che dovrebbe essere un segnale di speranza e pace per il mondo intero, persistono gravi incuranze e disagi. Abbiamo deciso così di metterci a disposizione per dar voce ai più deboli, i bambini, le famiglie, gli anziani. Associandoci a questa campagna sosteniamo anche noi i progetti che ATS pro Terra Sancta porta avanti a Betlemme”.

 

La band, nata nel 1997, da due anni ha un contratto con la Sony Music Entertainment, con la quale ha già pubblicato due album. Il gruppo è spinto da un forte legame con la Terra Santa, dove i giovani si sono recati come pellegrini e come musicisti (l’ultimo tour a ottobre 2012, con tappe a Nablus, Taybeh, Betlemme e Beit Sahour).

 

Aderire alla campagna “A Natale ritorna alle origini” rappresenta anche l’occasione per fare memoria del Fatto accaduto 2000 anni fa, che ha cambiato la storia del mondo e quella di molte persone. L’intero ricavato della campagna sarà destinato a sostenere le “pietre vive” di Betlemme. Chiunque può sostenere la campagna attraverso una donazione online, tramite bonifico bancario o versamento postale.

 

Per informazioni

Online: www.proterrasancta.org; www.thesun.it

Contatti: Miriam Mezzera: [email protected]

ATS pro Terra Sancta c/o Custodia di Terra Santa, Jaffa Gate, P.O.B. 14308 – JERUSALEM

Tel +972 2 627 1165  Fax +972 2 6286417

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Castagnata per gli ospiti di Villaggio Amico

Quando si pronuncia la parola “autunno”, è una delle prime cose che vengono in mente a grandi e piccini: la castagna, che riempie le strade con il profumo delle caldarroste prima di Natale, permette di fare lunghe gite tra i boschi accesi dai colori delle foglie e soprattutto è al centro di un evento a cui tutti hanno partecipato almeno una volta con gli amici nel corso dell’infanzia.

La castagnata, sinonimo di allegria, festa e lunghe chiacchierate: Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, in provincia di Varese ma a pochi chilometri da Milano e Legnano, la organizza per il pomeriggio di sabato 17 novembre.

Gli anziani della casa di riposo, del centro Alzheimer e del centro diurno integrato faranno una scorpacciata di castagne insieme a parenti e amici e alla festa si uniranno anche gli ospiti del centro di riabilitazione e del centro diurno per disabili, i pazienti dei poliambulatori, i bambini dell’asilo nido con le loro famiglie, gli utenti del centro di formazione professionale e – perché no? – i frequentatori del centro congressi.

«Si tratta di un momento di aggregazione importante per i nostri ospiti – spiega lo staff della struttura – È fondamentale che non perdano interesse per il mondo che li circonda e che si mantengano attivi e curiosi, ma soprattutto desiderosi di interagire con le altre persone».

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Gli ospiti di Villaggio Amico a caccia delle parole nascoste

Cosa c’è di meglio per tenere ben sveglia e allenata la mente di una gara di “trova la parola”? Nel pomeriggio di mercoledì 31 ottobre, a partire dalle ore 15, gli ospiti del centro diurno integrato e della casa di riposo di Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, a due passi da Saronno e da Busto Arsizio, si cimenteranno in un’accesa sfida all’ultima lettera.

Nella luminosa sala del centro diurno verrà posizionato un tabellone completamente ricoperto di lettere e toccherà ai partecipanti alla gara individuare il più velocemente possibile le parole di senso compiuto in esso contenute, mano a mano che verranno lette dallo staff del Villaggio.

«Si tratta di un metodo allegro e divertente per interrompere la routine e stimolare le capacità cognitive dei nostri anziani. È importante per tutti mantenere il cervello in costante esercizio, a maggior ragione per loro – sottolineano gli operatori della struttura gerenzanese – Per incentivarli alla partecipazione a queste attività li motiviamo con piccoli riconoscimenti a chi si distingue durante il gioco».

Per il primo classificato nella gara di “trova la parola”, per esempio, ci sarà una pizzata, mentre il secondo riceverà un premio a sorpresa e chi si piazzerà sul terzo gradino del podio potrà concedersi un trattamento di bellezza.

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La chitarra di Raffaele per festeggiare gli ospiti di Villaggio Amico

Festa con accompagnamento musicale per gli ospiti di Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, in provincia di Varese e collocato in posizione strategica rispetto a città importanti come Saronno e Milano.

Il 20 ottobre gli anziani del centro diurno integrato, del centro Alzheimer e della casa di riposo celebreranno i loro compleanni insieme a un invitato speciale: Raffaele il chitarrista, che li aiuterà a trascorrere un pomeriggio diverso dai soliti, suonando le loro canzoni preferite.

«Ogni volta che le organizziamo, queste iniziative riscuotono un grande successo tra i nostri ospiti, che poi continuano a parlarne per giorni e giorni, descrivendole nei minimi dettagli ai parenti e agli amici in visita – spiega lo staff della struttura gerenzanese – La musica, le risate in compagnia e l’atmosfera di festa li fanno tornare giovani per qualche ora, interrompendo la routine. Questo è di fondamentale importanza per il loro benessere psicologico, al quale qui prestiamo la medesima attenzione attribuita a quello fisico».

Fedeli a questa filosofia, gli operatori di Villaggio Amico affiancano alla tradizionale terapia farmacologica una serie di cure alternative, che vanno dalla pet therapy all’ortoterapia, passando per la doll therapy e la musicoterapia.

Inoltre viene favorita la socializzazione degli anziani con persone di altre fasce d’età aprendo le porte del centro ai bambini dell’asilo nido, ai pazienti dei poliambulatori e del centro di riabilitazione, ma anche agli utenti del centro di formazione professionale e del centro diurno per disabili.

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Gli ospiti di Villaggio Amico in gita al parco di Rovellasca

Una merenda immersi nel verde, a stretto contatto con la natura, per salutare con allegria l’estate e prepararsi ad affrontare la stagione fredda con il giusto spirito. Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, al confine tra le province di Varese e Milano, ha organizzato una gita di fine agosto per i propri ospiti.

Gli anziani della casa di riposo, del Centro Alzheimer e del centro diurno integrato hanno partecipato a una merenda nella bellissima cornice del parco di Rovellasca, in provincia di Como. Un’occasione per respirare aria buona, fare un po’ di movimento e consolidare i rapporti di amicizia che nascono all’interno del Villaggio.

«Cerchiamo di organizzare il più spesso possibile momenti di condivisione di questo tipo, anche perché per molti dei nostri ospiti rappresentano le uniche occasioni per lasciare l’ambiente protetto del centro e mantenere un legame con il mondo esterno – spiega lo staff della struttura – Tanti degli anziani ci hanno ringraziato per averli portati in vacanza almeno per mezza giornata. Li abbiamo visti curiosi della realtà che li circonda, attivi e questa è indubbiamente una cosa positiva, un effetto che nessun farmaco consente di ottenere».

Proprio per evitare che gli ospiti di età avanzata si chiudano in loro stessi Villaggio Amico apre le proprie porte anche ad altre persone, dai bambini dell’asilo nido ai pazienti dei poliambulatori, del centro diurno per disabili e del centro di riabilitazione, fino ad arrivare agli utenti del centro di formazione professionale.

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A Villaggio Amico si festeggiano i compleanni degli ospiti

Ormai sono iniziati i rientri dalle vacanze, primo inequivocabile segno del fatto che l’estate si avvia verso la conclusione, e in tutti si insinua inevitabilmente un po’ di malinconia. Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, al confine tra le province di Varese e Milano, ha però l’antidoto perfetto alla tristezza da rientro.

Il 25 agosto gli ospiti della casa di riposo, del centro Alzheimer e del centro diurno integrato festeggeranno i compleanni in allegria con una golosa merenda. Ovviamente ai festeggiamenti parteciperanno anche gli altri utenti della struttura, dagli ospiti del centro diurno per disabili ai bambini dell’asilo nido con i loro genitori, passando per i frequentatori del centro di formazione professionale e del centro di riabilitazione e per i pazienti dei poliambulatori.

«Vuole essere un’occasione per trascorrere un pomeriggio in compagnia e discostarsi per qualche ora dalla solita routine – spiega lo staff del Villaggio – Gioire per ricorrenze come i compleanni aiuta gli anziani a sentirsi sempre vivi, attivi e partecipi della società. Questo è fondamentale per salvaguardare il loro benessere psicologico, a cui naturalmente noi prestiamo la medesima attenzione riservata a quello fisico. Non per niente alle terapie farmacologiche affianchiamo quelle alternative, come ad esempio la pet therapy, e organizziamo il più spesso possibile iniziative di aggregazione».

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Gli ospiti di Villaggio Amico in gita a Como

Una giornata in riva al lago per regalarsi una minivacanza in compagnia, sfuggendo alla monotonia delle ore passate nelle assolate e semideserte città in estate.

Il prossimo 23 agosto gli ospiti di Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, a due passi da Saronno e non distante da Varese e da Milano, si recheranno in visita ai punti più suggestivi di Como e pranzeranno sul lago.

Per gli anziani della casa di riposo, del centro diurno integrato e del Centro Alzheimer sarà un’opportunità di trascorrere qualche momento diverso dal solito e di assaporare l’atmosfera vacanziera lariana.

«È importante spezzare la loro routine, facendo in modo che ricordino che il mondo non si limita all’ambiente del Villaggio, protetto e familiare – spiega lo staff della struttura – Se riescono a mantenere viva la curiosità per quanto li circonda e ad entusiasmarsi per l’incontro con le altre persone, ne beneficia l’aspetto psicologico, a cui prestiamo la stessa attenzione di quella riservata al benessere fisico».

Proprio per questo Villaggio Amico apre le porte a utenti di tante età diverse, arrivando a costituire un vero e proprio microcosmo che rispecchia tutte le componenti della società: si va dai bambini dell’asilo nido agli utenti del centro di riabilitazione, del centro diurno per disabili e del centro di formazione, oltre ai pazienti dei poliambulatori.

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A Villaggio Amico e a Bollate metodi innovativi per la cura degli anziani

La Lombardia è tra le regioni italiane all’avanguardia per le mille opportunità che garantisce agli appartenenti alla cosiddetta terza età: ci sono diverse strutture d’eccellenza che utilizzano metodi innovativi per stimolare gli anziani a continuare a interessarsi del mondo che li circonda.

Tra gli esempi più virtuosi in questo senso figurano Villaggio Amico – il centro polifunzionale di Gerenzano, al confine tra le province di Varese e Milano, che per assistere gli ospiti della casa di riposo, del centro diurno integrato e del Centro Alzheimer utilizza terapie alternative quali la pet therapy, l’aromaterapia e l’ortoterapia oltre al metodo Gentlecare di Moyra Jones – e i miniappartamenti di via Turati 40, a Bollate, alle porte del capoluogo lombardo.

Qui ha preso il via un esperimento che sta facendo scuola in molti comuni italiani: i 48 miniappartamenti al primo piano, di proprietà del Comune, ospitano 27 anziani autosufficienti, ma in condizioni economiche difficili. Ognuno di loro paga un affitto simbolico di 50 euro mensili, il resto è a carico dell’amministrazione comunale.

E per gli inquilini sono previste ogni giorno attività diverse, coordinate dalle animatrici della cooperativa sociale Simone de Beauvoir. Si va dalle lezioni di ballo ai laboratori di cucina, passando per i corsi di informatica e la catalogazione dei testi donati dalla cittadinanza alla biblioteca.

Tutti segnali importanti per far sentire gli anziani ancora parte integrante e attiva della società. La stessa filosofia è adottata a Villaggio Amico, che ha volutamente aperto le porte a tutte le fasce di età, con l’asilo nido, il centro diurno per disabili, il centro di riabilitazione e il centro di formazione professionale.

«Solo così, facendoli interagire con altre persone, siamo sicuri di tutelare anche il benessere psicologico dei nostri ospiti oltre a quello fisico» spiega lo staff del Villaggio.

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All’happy hour degli anziani con Villaggio Amico

Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, in provincia di Varese e a due passi da Saronno, è una delle strutture più all’avanguardia in Italia per quanto riguarda la cura e assistenza degli anziani.

«Nel nostro centro Alzheimer, come pure nella casa di riposo e nel centro diurno integrato, non ci limitiamo a prestare attenzione al loro benessere fisico – spiega lo staff – Anche l’aspetto psicologico è importante. Dobbiamo tenere viva in loro la curiosità e la voglia di vivere».

Obiettivo che viene raggiunto aprendo il centro anche ad altre fasce d’età – con il centro diurno disabili, il centro di riabilitazione, l’asilo nido e il centro di formazione professionale – e organizzando gite al di fuori del Villaggio.

Una delle prossime potrebbe avere come meta Milano e in particolare corso San Gottardo: qui infatti tutti i giorni intorno alle 17 viene ospitato l’happy hour degli over 65, con tè caldo al posto del Negroni e pasticcini invece delle tartine e della pasta fredda. La Torrefazione Colombia da quell’ora in poi si popola di “ragazzi della terza età”, come si autodefiniscono i frequentatori.

«L’idea mi è venuta pensando al ruolo degli anziani nella nostra società – spiega Tommaso Colucci, titolare del bar – Hanno sempre meno spazio, spesso vengono vissuti come un peso fastidioso. Così ho deciso di ritagliare uno spazio dedicato a loro».

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Pomeriggio musicale per gli ospiti di Villaggio Amico

Un intero pomeriggio all’insegna della buona musica e della gioia di stare insieme per gli ospiti di Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, collocato in una posizione strategica a pochi chilometri da Legnano, Saronno e Milano.

Sabato 21 luglio gli anziani della casa di riposo, del centro Alzheimer e del centro diurno integrato saranno allietati da un concerto di fisarmonica. Ovviamente l’ingresso sarà aperto anche ai pazienti dei poliambulatori, del centro diurno per disabili e del centro di riabilitazione, nonché ai bambini dell’asilo nido e ai loro familiari e agli utenti del centro di formazione professionale.

«Abbiamo ormai ampiamente sperimentato che la musica ha effetti estremamente positivi sui nostri pazienti: li calma, li rallegra e spesso ricorda loro bei momenti della loro vita – spiega lo staff della struttura – Per questo motivo ci serviamo frequentemente della musicoterapia, oltre che di altre terapie alternative, tra cui ad esempio la pet therapy, e organizziamo vari eventi come il concerto di fisarmonica».

Offrire le più diverse occasioni di svago ai propri ospiti rientra nella filosofia di Villaggio Amico, che punta a curare gli anziani sotto tutti i punti di vista, da quello fisico a quello psicologico, offrendo loro continui stimoli per incuriosirli e mantenerli attivi.

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Gli ospiti di Villaggio Amico al mercato di Lainate

Gli ospiti di Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, a due passi da Saronno e Legnano e a pochi chilometri da Milano, si preparano a una giornata di compere.

Giovedì 5 luglio gli anziani della casa di riposo, del centro Alzheimer e del centro diurno integrato faranno una gita al mercato della vicina Lainate e si dedicheranno allo shopping. Sarà un’occasione per incontrare altre persone e tornare a immergersi nella vita quotidiana al di fuori dell’ambiente protetto di Villaggio Amico.

Per non far mai venire meno il contatto con il “mondo esterno”, il centro polifunzionale apre le porte a utenti di tutte le età, con proposte che vanno dal centro diurno per disabili all’asilo nido, passando per il centro di riabilitazione e il centro di formazione professionale.

«Al di là della terapia farmacologica e delle cure prestate nei nostri poliambulatori, cerchiamo di puntare molto sui metodi di cura alternativi, come la musicoterapia, la pet therapy, il metodo Gentlecare di Moyra Jones e la doll therapy – spiega lo staff della struttura – E anche queste uscite possono avere un’importante valenza terapeutica. Aiutano gli anziani a sentirsi sempre partecipi attivi della società».

Senza contare la possibilità di trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta approfittando della bella stagione e delle opportunità di socializzazione che queste occasioni garantiscono. «Così i nostri ospiti si distraggono e rinsaldano i rapporti di amicizia tra di loro» concludono da Villaggio Amico.

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Un compleanno dolce e fresco per gli ospiti di Villaggio Amico

Si prepara una dolce festa di compleanno per gli ospiti di Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, al confine tra le province di Varese e Milano. Domenica primo luglio gli anziani della casa di riposo, del centro diurno integrato e del Centro Alzheimer verranno circondati dall’affetto dei loro familiari ed amici, nonché da quello dello staff della struttura.

Il tutto verrà accompagnato dall’esecuzione di alcuni allegri canti popolari e addolcito dal fresco gelato che sarà offerto a tutti i partecipanti al pomeriggio di festa. Complice il caldo dell’estate finalmente iniziata, gli anziani e gli invitati a celebrare i loro compleanni potranno godersi una bella giornata all’aperto nel giardino di Villaggio Amico.

«È importante che i nostri ospiti si sentano attivamente partecipi della società e che non vivano la permanenza nell’ambiente protetto del centro come una sorta di isolamento – spiega il personale della struttura – Iniziative come la periodica festa dei compleanni servono per rinforzare ulteriormente i legami affettivi con i familiari e gli amici che non vivono con loro quotidianamente ma non cessano comunque di essere loro vicini».

Proprio per garantire la più totale apertura al mondo esterno, Villaggio Amico ospita anche un centro diurno per disabili, un asilo nido e un centro di formazione professionale, oltre a un centro di riabilitazione.

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A Villaggio Amico si parla dell’amministratore di sostegno

Prendersi cura del benessere di un anziano significa anche scegliere la persona più adatta per tutelarne gli interessi nel caso in cui lui non sia in grado di farlo: per questo motivo Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, a due passi da Saronno e da Legnano, ha organizzato per i familiari dei propri ospiti un incontro dedicato alla figura dell’amministratore di sostegno.

Questi, secondo l’ordinamento giuridico vigente in Italia, ha il compito di “affiancare il soggetto la cui capacità di agire risulti limitata o del tutto compromessa”.

La dottoressa Simona Anelli, responsabile dell’ufficio tutela del distretto di Rho per la cooperativa Sercoop (il Consorzio dei Comuni del Rhodense per i servizi alla persona), ha affrontato questo tema di fronte ai parenti degli anziani della casa di riposo, del Centro Alzheimer e del centro diurno integrato di Villaggio Amico.

«Il nostro obiettivo non è solo quello di tutelare la salute dei nostri ospiti. Vogliamo anche assistere i familiari e gli amici a loro più vicini, in modo che non si sentano soli – spiega lo staff della struttura – Non sempre è semplice assistere nel modo migliore una persona anziana, soprattutto se è colpita da malattie crudeli come il morbo di Alzheimer. Ci sono diverse incombenze di natura amministrativa e legale da affrontare. Noi vogliamo essere al fianco di chi frequenta Villaggio Amico anche in queste circostanze».

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Villaggio Amico accoglie gli anziani soli per l’estate

Si avvicina l’estate e arriva il periodo delle ferie, atteso per tutto l’anno eppure per tante famiglie potenzialmente problematico. Chi ha un familiare anziano e non può portarlo con sé si trova infatti di fronte alla necessità di individuare un luogo adatto in cui possa evitare di trascorrere l’estate da solo.

Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, in provincia di Varese ma ad appena una manciata di chilometri da Milano, viene incontro a questa esigenza con il proprio centro diurno per anziani e la casa di riposo. Si tratta di una struttura pensata appositamente per mettere la persona al centro, offrendole la massima assistenza senza per questo farla sentire invalida o ammalata.

«Ogni giorno organizziamo attività diverse, che spaziano dall’ortoterapia ai laboratori artistici, dai corsi di tessitura alle visite dei monumenti più interessanti del territorio – spiega lo staff – Il nostro obiettivo fondamentale è fare in modo che gli anziani non si chiudano in loro stessi, ma si sentano ancora parte integrante della società e veri protagonisti della loro vita».

Il Villaggio vuole essere parte integrante della comunità, ecco perché al suo interno funzionano un asilo nido, un centro diurno disabili e addirittura un centro di formazione professionale.

«La nostra piscina è aperta anche a chi vuole semplicemente tenersi in forma: sono oltre 700 i suoi utenti. Sono numerosi i nipoti dei nostri ospiti anziani che frequentano la piscina – sottolineano dalla direzione di Villaggio Amico – Non solo la struttura si apre all’esterno, ma cerca di offrire stimoli in grado di attrarre persone di tutte le età. Ecco perché chi ci lavora deve essere felice di farlo e deve trasmettere questa sua felicità agli altri».

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A Villaggio Amico debutta l’ortoterapia

Coltivare la terra e consumare i frutti del proprio lavoro per rilassarsi e trascorrere del tempo insieme: Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, in provincia di Varese e a due passi da Saronno, ha introdotto l’ortoterapia tra le proprie molteplici attività.

Gli ospiti del centro diurno per anziani e del centro diurno per disabili hanno da qualche settimana la possibilità di dedicarsi alla cura di un piccolo appezzamento di terreno dove sono stati piantati pomodori, peperoni, fragole, melanzane e basilico.

I frutti delle loro fatiche vengono poi messi a disposizione di tutti gli utenti della struttura, a cominciare da quelli del Centro Alzheimer e della casa di riposo, e dei loro familiari. E anche al personale dei poliambulatori non viene mai negato un assaggio.

«Quest’iniziativa, che ha avuto ufficialmente inizio lo scorso 27 aprile, si inserisce nel nostro programma di utilizzo di terapie alternative, volte a curare i pazienti dal punto di vista fisico garantendone allo stesso tempo anche il benessere psicologico – spiega lo staff di Villaggio Amico – L’ortoterapia va ad aggiungersi alla pet therapy, alla doll therapy e all’aromaterapia. Possiamo dire che tutti gli ospiti ne sono soddisfatti. Si sentono coinvolti in un’attività utile alla loro intera comunità di riferimento».

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Montascale Milano pubblica il nuovo sito

Montascale Milano, sito internet della ditta milanese FreelyMove, apre i battenti con un nuovo sito dedicato alla vendita di montascale a Milano e provincia.

Il catalogo per disabili e anziani di montascale milano è strutturato in 5 sezioni principali:

  1. Montascale Milano

    La categoria dei montascale comprende tutte le tipologie di servoscala in commercio: montascale a poltrona per anziani, montascale a pedana per carrozzine, montascale mobili. Per ogni tipologia di servoscala sono disponibili modelli adatti a scale dritte o scale curve.

  2. Elevatori Disabili Milano

    Gli elevatori per disabili in carrozzina, che a differenza dei servoscala salgono in modo verticale, sono una tipologia di impianti molto richiesti dove è preferibile salire come un miniascensore invece che seguendo le scale. La ditta FreelyMove ne ha installati diversi in tutta Milano e provincia.

  3. Bagni Disabili Milano

    FreelyMove Montascale Milano è in grado di ristrutturare qualsiasi bagno facendolo diventare un posto perfettamente fruibile da un anziano od un disabile. Anche i bagni più stretti di qualche condominio della periferia milanese non saranno un problema.

  4. Scooter Disabili Milano

    Gli scooter elettrici a 4 ruote proposti dalla ditta sono al top della categoria. Questi veicoli sono ideali per anziani e disabili per donare loro un nuovo concetto di libertà e mobilità indipendente.

  5. Poltrone Anziani Milano

    Le poltrone lift per anziani aiutano nella seduta o nel rialzarsi dalla poltrona. Sono dotate di motori elettrici che oltre a svolgere questo compito consentono anche reclinature in posizioni diverse.

Per maggiori informazioni contattare FreelyMove Montascale Milano al numero 346.80.49.627 oppure [email protected]

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