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La Torre Gregoriana del Vaticano

Visitando il Vaticano non potrete non ammirare la Torre Gregoriana o Torre dei venti che si trova presso i Giardini Vaticani (dietro la Basilica di San Pietro). La Torre Gregoriana è stata edificata per volere di Papa Gregorio XIII (Ugo Boncompagni, 1572-1585), per favorire gli studi astronomici introdotti con la riforma del Calendario, fra il 1578 ed il 1580 su progetto dell’architetto Ottaviano Mascherino architetto del Palazzo Apostolico. All’epoca il circondario non era l’attuale con i Giardini Vaticani ma si trattava di un corridoio che congiungeva il Belvedere con il palazzo Vaticano. Per dormire in una posizione fantastica nel Vaticano, si può scegliere il B&B Teatime, ottimo per soggiorni vicino a Piazza San Pietro a Roma centro.
La Torre Gregoriana, a pianta circolare alta 73 m, si compone di due livelli inframmezzati da un piano intermedio. Nel primo piano troviamo la sala della meridiana che fu fatta modificare nel 1627 da Papa Urbano VIII (Maffeo Barberini, 1623-1644) e decorate da Simon Lagi, la meridiana in marmo e l’anemoscopio (opera del cosmografo pontificio Ignazio Danti) furono inseriti come abbellimento in un secondo tempo ovvero quando la stanza accolse una Cristina di Svezia convertita. L’anemoscopio ovvero l’apparecchio per la misurazione dell’intensità e della direzione dei venti è l’oggetto che da il nome alla torre.
Ammiriamo le pareti adorne degli affreschi del Pomarancio (1530 circa-1597) e del Matteino da Siena (1533-1588) in collaborazione con alcuni artisti fiamminghi fra cui Paul (1554-1626) e Mattheus Bril (1550-1583).
La Torre Gregoriana fu convertita in Specola Vaticana nel 1881 da Leone XIII (Vincenzo Gioacchino Pecci, 1878-1903) con il motu proprio ut mysticam, in occasione di questo evento se ne modificò il tetto che fu sostituito da un’ampia terrazza per agevolare le osservazioni astronomiche.
La Necropoli di Santa Rosa è uno fra i luoghi d’interesse nello Stato del Vaticano di recente scoperta (2003), si tratta di una necropoli romana situata in via Triumphalis che è stata scoperta in seguito ad alcuni lavori che si stavano effettuando nella zona.
Lo scavo che ha portato alla luce la Necropoli di Santa Rosa è stato guidato dagli archeologi dei Musei Vaticani che hanno rinvenuto una quarantina di edifici sepolcrali risalenti ad un arco di tempo che va dal 23 a.C. al 337 contenenti circa duecento tombe per lo più dei ceti meno abbienti quindi schiavi e liberti. Lo stupore degli archeologi dei Musei Vaticani si deve al fatto che quest’area sepolcrale sia rimasta in buono stato di conservazione fino ai nostri giorni, ciò si deve al fatto che una frana della collina l’abbia ricoperta preservandola dagli agenti atmosferici.
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