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Biciclette: La nuova stagione del ciclista Maccanti

Se il buongiorno si vede dal mattino, la stagione di Michele Maccanti promette decisamente bene. Il 33enne del Team Lucri Cicli Copparo, tornato alle corse, dopo uno stop forzato, nel luglio 2012 ha già cominciato a raccogliere i primi successi. Il primo, significa tivo, in terra anconetana, il 10 marzo, in occasione della Granfondo del Conero Cinelli dove tra gli altri, era presente il team vendita biciclette milano provincia

 

michele dal luglio 2012 è rientrato con la Cicli Copparo, come si trova con questa formazione?
«Questa è una famiglia per me, mi trovo dav vero bene. Prima di rientrare, mi ero ripro- messo che avrei cercato un posto tranquillo, senza grandi pressioni oppure ossessioni relative al risultato. In questo caso, non po tevo trovare squadra migliore. Se si decide di partecipare ad una gara, se c’è la voglia, lo stimolo e il gruppo si va, ma se non ci si sente in forma, nessuno impedisce di restare a casa. La squadra è serena, i ragazzi sono forti ma tranquilli.»

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Com’è andata la scorsa stagione?
«Il rientro a stagione inoltrata, in qualche modo, mi ha permesso di rientrare in ma- niera tranquilla e serena. La squadra aveva già Krys Hubert che nel 2012 è stato il più forte granfondista
in Italia. Da un lato quindi avevo una sicurezza, perché c’era comunque lui come elemento di punta nelle gare ed io potevo correre al mio ritmo, senza pressioni o fretta, poi sono rientrato a luglio quando le pri me gare importanti erano già state fat- te. Sottolineo molto la questione della pressione perché ci sono altre squadre che premono molto di più sui risultati, sulla partecipazione alle corse. Con questo team, se si vince bene, si festeggia, ma se si perde non ci sono problemi e magari si festeggia ugualmente per dimentcare la sconfitta.
Ciò non significa che non ci sia pianificazione: abbiamo stilato un calendario di gare, ma siamo liberi di parteciparvi o meno, senza musi lunghi.»

il suo esordio, alla Conero Cinelli, ha se gnato un ritorno alla grande, vedendola tagliare il traguardo della granfondo per primo. Che sensazioni ha avuto?
«Direi che è andata più che bene. Questa è stata la mia prima granfondo stagionale, dal momento che in precedenza avevo fatto solo garette in linea. Mi sentivo bene sin dalla par- tenza, in più le motivazioni per mettercela tutta c’erano: a fare la granfondo c’era anche William Dazzani, Krys è arrivato secondo, dietro di me, avevamo ben pianificato la gara, sapendo che gli avversari forti ci sarebbero stati e la granfondo non sarebbe stata certo una passeggiata, in più, nell’organizzazione c’era anche Raffaele Consolani, giocavamo in casa, dovevamo senza meno ben figurare.»

in precedenza, a S. eufemia di brogoricco, in occasione dell’avvio delle corse su strada nel padovano, ha conquistato l’edizione 2013 del Campionato d’inverno nel- la categoria senior, com’è andata la gara?
«Era una gara su 80 chilometri, mi sentivo bene, ma onestamente non credevo neppure io di fare risultato, anche perché quest’inverno – meteo permettendo – sono riuscito ad allenarmi, ma pensavo di essere ancora indietro con la condizione, invece mi devo ricredere. È stata certamente una buona partenza. Certo è che ora arriveranno le gare più grandi: speriamo di essere in buona condizione, i segnali per il momento ci sono tutti.»

C’è una soddisfazione che si vuole togliere in questa stagione?
«L’unica gara cui mi piacerebbe partecipare è Oetztaler, che per vari motivi non sono mai riuscito a correre, ma anche quest’anno non mi ci faranno partecipare. L’anno scorso la mia bestia nera è stata lo Zoncolan: ero partito sciolto, carico alla Carnia, ma è dura, è veramente dura e sono indeciso se farla o meno. È concomitante con altre gare, in più arriva in un periodo nel quale solitamente tiro un po’ il fiato, perché di norma parto forte ad inizio stagione e poi rallento. In calendario ho inserito la Cinque Terre e la 10 Colli, ma la mia preferita è la Carpi, non so perché ma l’arrivo credo sia il più emozionante di tutti.»

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