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ATMOSFERA ITALIANA PRESENTA IL CASHMERE

Abbiamo voluto inserire nella sezione VESTILA dedicata alla persona del nostro sito capi d’abbigliamento realizzati in cashmere.

Ancora una volta il nostro criterio di scelta è stato quello di non ricercare i soliti marchi noti, di non proporre fondi di magazzino ritirati a buon prezzo e di non dare spazio ai giochi di prestigio del “made a metà”.

Fedeli ai nostri criteri di selezione abbiamo voluto orientarci su una produzione di qualità realizzata totalmente in Italia, dal filato al confezionamento.

Abbiamo voluto incontrare di persona il produttore, visitare la sua azienda e toccare con mano i suoi filati ed i suoi prodotti finiti.

Certo, la nostra proposta non offre infiniti modelli o numerose varianti di colore e di taglie, ma il pregio del confezionamento e la morbidezza dei filati non potevano che convincerci sulla validità di questo inserimento nel nostro sito.

Il nostro produttore

Tutti i capi proposti nel sito sono in “cashmere white superfine”, tipologia di cashmere proveniente dall’ Alashan, regione della Mongolia Cinese e sono realizzati da Vulpol, un marchio di LACFIMI.

L’azienda LACFIMI, situata nel distretto produttivo di Biella, da oltre 50 anni produce i filati di cashmere impiegati dai marchi d’abbigliamento più noti per il confezionamento dei loro capi.
La fibra di cashmere utilizzata ha una finezza media di circa 14,5 micron e una lunghezza di circa 40/42 mm. Queste caratteriste ci permettono di qualificare il prodotto come un capo di grandissimo pregio.

La produzione dei capi in cashmere è stata realizzata interamente nel distretto produttivo di Biella con lavorazioni a forte componente umana.

Saperne di più

Il tessuto cashmere deve il suo nome alla regione del Kashmir, provincia dell’India, da dove viene esportato in Europa sin dall’inizio del 1800.

In realtà oggi solo piccole percentuali di fibra cashmere provengono effettivamente dalla regione del Kashmir. Il primo produttore mondiale di cashmere grezzo è la Cina, seguita da altri paesi dell’area come la Mongolia, l’India, il Pakistan, l’Iran, l’Afganistan.

L’Italia, nei suoi centri tessili lanieri di Biella e di Prato, è il primo paese trasformatore.

La fibra cashmere è ottenuta dal sottovello della capra hircus, originaria degli altipiani dell’Asia centrale, dove vive anche a 6.000 metri di altezza e può resistere a temperature estreme di
-30°C. Questa capra ha vello forte e resistente, ma soprattutto possiede un fitto e caldissimo sottovello. E’ da questo strato inferiore, soffice e lanoso, che si ricava la fibra cashmere con cui si fabbrica il tessuto cashmere.

Il cashmere è dieci volte più leggero e più caldo della lana, perché all’interno della sua fibra c’è una camera d’aria che agisce da isolante termico.

Il diametro del cashmere deve essere compreso tra 14,5 e 18,5 millesimi di millimetro (micron). Quando raggiunge il diametro di 19-20 micron prende il nome commerciale di ‘cashmere del Pakistan’, di qualità inferiore, utilizzato soprattutto per cappotti e tappeti un po’ meno pregiati.

Per maggiori informazioni scrivere a [email protected]

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