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30 Aprile 2022

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L’AD di Italgas Paolo Gallo: bisogna puntare sul biometano

L’Amministratore Delegato di Italgas è stato ospite della trasmissione “Radio Anch’io” su Rai Radio 1 in cui si è parlato della questione dell’approvvigionamento del gas: secondo Paolo Gallo il biometano potrebbe rappresentare la soluzione per uscire dalla dipendenza russa.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: le alternative al gas russo

Il problema della dipendenza dell’Italia dal gas di Mosca è bello grande: si stima che circa il 40% del gas usato dagli italiani provenga dalla Russia. La percentuale si avvicina alla media europea che si attesta attorno al 45%. In molti si chiedono se esiste davvero una via d’uscita o se l’Italia sarà costretta a sottostare a ciò che decide il Cremlino. Paolo Gallo, AD di Italgas, ammette che il Paese si trova in una situazione di “forte dipendenza dalla Russia”, al contempo però c’è anche “una molteplicità di fonti di approvvigionamento alternative su cui si sta lavorando per riuscire a sostituire il gas russo con maggiori quote di gas da importare via tubo o sotto forma di Gnl”. C’è da dire poi che “abbiamo tre terminali di rigassificazione che, al momento, non sono saturi e possono accogliere rifornimenti incrementati; abbiamo inoltre due terminali già autorizzati che, se costruiti, potrebbero portare fino a 20 miliardi di metri cubi in più di metano”, ha aggiunto l’AD. In questa situazione sembra assumere un ruolo sempre più strategico il biometano.

Paolo Gallo: i vantaggi del biometano

Il biometano, un combustibile ottenuto dalla purificazione del biogas, è una fonte rinnovabile con emissioni di CO2 quasi pari a zero e, sottolinea l’AD di Italgas, “ha un ruolo determinante in questo percorso di emancipazione dal gas russo”. “È stato calcolato – spiega Paolo Galloche la produzione in Italia può raggiungere gli 8 miliardi di metri cubi l’anno che corrisponde alla capacità di un impianto di rigassificazione di grandi dimensioni”. Per questo motivo converrebbe stimolarne la produzione che attualmente ammonta solo a mezzo miliardo circa di metri cubi l’anno. “Possiamo aumentare questa produzione di quasi 20 volte, – continua – risolvendo anche gran parte del problema dei rifiuti”. C’è però un ostacolo da superare: i tempi delle autorizzazioni. L’AD riporta che “al momento in Italia ci sono 50 impianti in attesa di autorizzazione, iter che spesso dura più di quanto necessario per l’effettiva costruzione dell’impianto”. Affinché la soluzione del biometano funzioni, quindi, i tempi andrebbero senz’altro velocizzati.

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Francesco Starace: la sfida epocale della sostenibilità, la vision dell’AD di Enel

“Sustainability. Moving Beyond”: l’AD di Enel Francesco Starace e Ban Ki-moon, 8° Segretario Generale delle Nazioni Unite, al workshop organizzato nell’ambito della cerimonia di apertura del Master Safe in “Gestione delle Risorse Energetiche”.

Francesco Starace

Francesco Starace: l’importanza di un sistema dell’energia in sintonia con quello che il pianeta può assorbire e digerire

“Per la prima volta nella storia dell’umanità abbiamo la possibilità di tornare indietro nel tempo”: intervenuto lo scorso 24 marzo alla cerimonia di apertura della XXIII edizione del Master Safe in “Gestione delle Risorse Energetiche”, Francesco Starace ha invitato a riflettere sulla sfida epocale che oggi il mondo è chiamato a fronteggiare. “Sustainability. Moving Beyond”, il talk interattivo a cui ha preso parte l’AD e DG di Enel, ha visto anche la partecipazione di Ban Ki-moon, 8° Segretario Generale delle Nazioni Unite. Francesco Starace ha spiegato come dopo “migliaia di anni di sviluppo del sistema mondiale dell’energia in equilibrio con il pianeta”, negli ultimi 150 anni quell’equilibrio è stato rotto. Oggi quindi secondo l’AD di Enel abbiamo la possibilità di “tornare indietro nel tempo e dire che quei 150 anni sono stati solo un bip nella storia dell’umanità” impegnandoci al contempo nell’implementazione di un sistema energetico “in sintonia con quello che il pianeta può assorbire e digerire”. La tecnologia in questo gioca un ruolo fondamentale perché può contribuire a rendere tale sistema “competitivo, facile da installare, mantenere e gestire”. L’auspicio dell’AD è quindi di “spingere più veloce che possiamo” perché “quanto prima riusciamo a farlo, tanto è meglio da un punto di vista economico e ambientale”: questo “cambierà la politica e probabilmente renderà il mondo più giusto ed equilibrato”.

Francesco Starace: l’approccio Esg è fondamentalmente un modo strutturato per mitigare il rischio

Non solo sostenibilità: nel corso del talk Francesco Starace ha parlato anche di inclusione, formazione e di altri temi al centro dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta dai Governi dei 193 Paesi membri e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU. L’AD ha inoltre fatto notare come oggi la dimensione Esg sia ancora più preziosa: l’attenzione degli investitori oggi si concentra sempre più sui dati Esg “come un modo per filtrare i giusti investimenti ed eliminare rischi dal portafoglio”: se un’impresa è sostenibile o diventa più sostenibile infatti “è anche sempre meno rischiosa”. L’approccio Esg è “fondamentalmente un modo strutturato per mitigare il rischio”: basti pensare che “se un’azienda ha un’alta attenzione alla sostenibilità e si separa sempre più dai combustibili fossili, diventa meno esposta” e allo stesso modo se presta maggior attenzione ai suoi fornitori la sua catena di valore è meno soggetta a interruzioni e così via. In sostanza, come ha evidenziato l’AD e DG di Enel Francesco Starace, “se la percezione di rischio del mercato aumenta, aumenta anche il valore della dimensione

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Claudio Machetti: dal Banco di Roma alla Direzione della Business Line di Enel

Direttore della Global Energy and Commodity Management Business Line di Enel, Claudio Machetti ha ricoperto incarichi di rilievo in oltre 30 anni di carriera professionale.

Claudio Machetti

Claudio Machetti: il percorso manageriale in Enel

Nato a Roma nel 1958, Claudio Machetti è Direttore della Global Energy and Commodity Management Business Line di Enel (fino a marzo 2021 denominata Global Trading) dal 2014: gestisce per il gruppo le attivita di trading delle commodities, il sourcing di carbone, gas, CO2 e olio combustibile, ma anche l’attività sui mercati all’ingrosso di gas ed energia elettrica e l’impiego commerciale degli impianti di produzione. Tale carica è stata preceduta da numerose altre esperienze in Enel. Dopo essere entrato nel Gruppo nel 2000, viene nominato Responsabile dell’Area Finanza e, al contempo, collabora alla fondazione della controllata finanziaria Enelfactor, assumendo l’incarico di Amministratore Delegato. Più tardi ricopre il ruolo di Presidente di Fondenel (il fondo pensione integrativo dei dirigenti Enel) e Fopen (il fondo pensione di operai, impiegati e quadri del Gruppo). Nel 2005 Claudio Machetti viene nominato Direttore Finanziario e quattro anni più tardi diventa Direttore per il controllo dei rischi aziendali della Direzione Risk Management. Successivamente, entra nei Consigli di Amministrazione di Terna, Endesa e Wind Telecomunicazioni.

L’esperienza di Claudio Machetti presso il Banco di Roma e Ferrovie dello Stato Italiane

Dopo la laurea in Scienze Statistiche conseguita presso l’Università la Sapienza di Roma, nel 1983 Claudio Machetti avvia la carriera professionale presso il Banco di Roma. Esordisce inizialmente come impiegato nella filiale di Milano e successivamente viene nominato analista finanziario della Direzione Centrale di Roma, occupandosi dell’analisi del merito di credito dei grandi gruppi industriali italiani. Una profonda competenza acquisita in ambito equity gli consente di ottenere il ruolo di funzionario della Direzione Finanziaria, Ufficio Analisi Finanziarie, fino a essere promosso come Vicedirettore Responsabile del Nucleo Analisti Finanziari nel 1990. Terminata l’esperienza presso il Banco di Roma, Claudio Machetti entra, nel 1992, in Ferrovie dello Stato Italiane. In un primo momento opera in qualità di Dirigente Responsabile dell’Unità Mercati Finanziari e nel 1996 viene nominato Direttore della Finanza Operativa. Contemporaneamente fonda e diventa Amministratore Delegato di Fercredit, società finanziaria specializzata in ambito captive nei settori del factoring, del leasing e del credito al consumo.

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Marco Domizio: il percorso imprenditoriale del Founder di Ares Ambiente

Una lunga esperienza nell’intermediazione dei rifiuti, poi la fondazione di Ares Ambiente, oggi attiva su tutto il territorio italiano: l’iter professionale di Marco Domizio.

Marco Domizio

Marco Domizio: studi e prime esperienze lavorative

Marco Domizio nasce a Bergamo nel 1974 e qui studia come geometra. Subito dopo aver ottenuto il diploma, fa il suo ingresso in un’azienda lombarda attiva nel settore dei rifiuti. Un’esperienza che termina dopo sei anni, quando decide di collaborare in veste di Responsabile Commerciale con una società specializzata in attività di spurghi e pulizie industriali. In quegli anni contribuisce ad espandere la clientela e a realizzare un impianto di compostaggio, attivo tutt’oggi, in provincia di Bergamo. Risultati che vengono notati anche da una primaria azienda attiva nella provincia di Milano, che lo assume con il ruolo di Responsabile Commerciale. Collaborando con la società, Marco Domizio consolida la sua carriera nel settore: è infatti il fautore dell’installazione, sul territorio della Regione Campania, di sette impianti di trito-vagliatura.

Marco Domizio: la nascita di Ares Ambiente

Durante gli anni di esperienza nell’azienda milanese, Marco Domizio si specializza anche nella gestione delle attività di trasporto transfrontaliero di rifiuti sia a mezzo gomma/intermodale che a mezzo nave. Successivamente, diventa Responsabile Commerciale di un impianto di compostaggio in provincia di Bergamo, per poi gestire una cava di estrazione di minerali naturali. In seguito, porta avanti una collaborazione con due realtà attive nel campo ambientale (trasporti conto terzi e intermediazione). Nel 2008 matura la decisione di mettersi in proprio. A Treviolo, in provincia di Bergamo, Marco Domizio fonda Ares Ambiente, S.r.l. specializzata nello smaltimento, recupero e trasporto di rifiuti urbani, speciali non pericolosi e speciali pericolosi. L’azienda attualmente opera su tutto il territorio nazionale ed è in possesso di numerose certificazioni che ne testimoniano l’attenzione all’ambiente, alla qualità e alla sicurezza (UNI EN ISO 9001:2015, UNI EN ISO 14001:2015 e UNI ISO 45001:2018). Nel 2021, grazie alla costante solidità dimostrata negli anni, Ares Ambiente ha ottenuto il riconoscimento di Azienda Best Performer dal quotidiano “LombardiaPost”.

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Il contest “avisini che spettacolo!” è giunto al termine

Il contest “Avisini che spettacolo!” è alle battute finali, Il prossimo 7 maggio è alle porte e i 13 talenti selezionati sono pronti ad attendere il pubblico sul palco per un pomeriggio di grande spettacolo, musica, danza, cabaret, nel nome della sensibilizzazione al dono.

A selezionare i vincitori tra i 13 finalisti, una giuria di qualità, formata da volti noti del mondo della radio, del cinema e YouTube: Andrea Castoldi, regista, scrittore, sceneggiatore e attore – lo ricordiamo nelle vesti del co-protagonista di “Vacanze di Natale 2000” oltre che come autore di numerosi lungometraggi, tra cui “Te lo leggo in faccia” e “Zio c’è!”; Micky Boselli, l’energica voce di Radio Number One che accompagna e riempie di briosa allegria le nostre giornate; Davide Luca Civaschi, meglio conosciuto con il nome d’arte Cesareo, nonché chitarrista dell’eccentrico gruppo “Elio e le Storie Tese”; Valeria Bonalume, la due volte campionessa italiana di pole dance – tre se consideriamo la competizione di coppia – nonché richiestissima modella e performer; ultimo, ma non per importanza, Gabriele Vagnato, il giovanissimo creator dalla spiccata ironia e dall’esilarante comicità, con un grande seguito sui suoi canali social. A condurre il contest è Marco Maccarini, il noto presentatore televisivo che certamente non ha bisogno di presentazioni.

A rappresentare le diverse città lombarde, Debora Martinazzi prima ginnasta ed ora ballerina di Brescia, Stendhart giovane gruppo di ballerine della provincia di Lecco, Letizia Codeluppi giovane promessa di Varese con la passione per il Musical, Paolo Pastore di Mantova che con la sua voce ha già incantato concorsi e talent televisivi, Tommy Mauri cantautore e musicista di Monza e Brianza, Merging Beats band milanese dal forte profilo alternative e rockettaro e dalle musiche graffianti, Fool Arcana, un affiatato duo di Milano nato dalle eclettiche personalità di Riccardo Oliva e Cecilia Barra Caracciolo, Niox e Sisca di Nova Milanese, duo di artisti emergenti capaci di intrecciare due stili musicali differenti, Diorama giovanissimo cantautore di origini pugliesi trapiantato a Milano che propone musica fresca, all’avanguardia e accattivante; Coriale cantautore nato a Crotone, milanese adottivo che culla l’orecchio degli ascoltatori con brani intimi ed emotivi; Matteo Canèla imprenditore agricolo di Brescia con la passione per il palco e la voglia di intrattenere il pubblico attraverso sketch comici, Gaspare Pellegatta, milanese, mente creativa, irrequieta, fluida, che ci propone brani dal sound indie ed elettronico, TES gruppo musicale di Lodi che lo scorso marzo si è classificato terzo al Premio Nazionale Lucio Dalla.

Queste le eccellenze che hanno impressionato positivamente l’attenta giuria e che si preparano a competere sabato 7 maggio, sul grande palco a Milano, in Piazza Città di Lombardia alle ore 17.00. La partecipazione è gratuita e il divertimento assicurato!

Evento organizzato da Avis Regionale Lombardia, partner istituzionale Regione Lombardia, media partnership di Radio Number One, inserito nell’ambito della Civil Week 2022, la manifestazione che si svolgerà dal 5 all’8 maggio dove cittadini attivi, organizzazioni di terzo settore e scuole faranno vivere il proprio impegno civico attraverso iniziative diffuse in tutto il territorio metropolitano. La kermesse è promossa da Corriere della Sera – Buone Notizie, CSV Milano, Forum Terzo settore Adda Martesana, Altomilanese e Milano, Fondazione di Comunità Milano, Fondazione Comunitaria Nord Milano e Ticino Olona con il patrocinio di Regione Lombardia, Città metropolitana di Milano e Comune di Milano.

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Progetto Tyrrhenian Lab, Terna punta sullo sviluppo delle competenze legate alla transizione

Nato in sinergia con le Università di Cagliari, Salerno e Palermo, il progetto targato Terna si pone l’obiettivo di formare nel Mezzogiorno figure di elevata professionalità per dare impulso alla transizione energetica del Paese.

Terna, il commento dell’AD e DG Stefano Donnarumma: "Tyrrhenian Lab asset strategico per il Paese"

Tra le opere infrastrutturali più importanti del prossimo decennio, il Tyrrhenian Link è un elettrodotto sottomarino progettato da Terna che collegherà Sardegna, Campania e Sicilia. L’infrastruttura consentirà una maggiore capacità di scambio elettrico tra le regioni coinvolte e soprattutto di integrare la produzione di energia da fonti rinnovabili. Un passaggio fondamentale in vista della transizione energetica del Gruppo e soprattutto del Paese, che deve farsi trovare pronto di fronte alle sfide del prossimo futuro. Da queste considerazioni nasce la volontà di Terna di affiancare all’opera il "Tyrrhenian Lab", centro di eccellenza per lo sviluppo di competenze tecnologiche e digitali funzionali al cambio di paradigma energetico. Un vero e proprio "campus diffuso" che verrà istituito in collaborazione con le Università, e non solo, di Cagliari, Salerno e Palermo, le città dove approderanno i cavi dell’elettrodotto. "Il Tyrrhenian Lab – ha commentato l’AD e DG Stefano Donnarummaci permetterà di perseguire tre obiettivi cruciali per accelerare il processo di transizione energetica che tutti i giorni affrontiamo: investire sui giovani, accrescere le nostre competenze specialistiche e valorizzare i territori". Il progetto, attraverso nuove partnership, verrà esteso anche a centri di ricerca, istituzioni, enti e imprese locali: "Sarà un asset strategico non solo per Terna – ha spiegato il manager – ma anche per il Paese e, in particolare, per le comunità con le quali abbiamo intrapreso un grande lavoro di ascolto, dialogo e collaborazione".

Terna, i dettagli del progetto

Le prime attività formative del Tyrrhenian Lab vedranno la luce già dal prossimo autunno, con il primo master universitario che si concluderà nel 2023. Il focus delle lezioni verterà su mercato elettrico, IoT, sistemi di analisi, monitoraggio e gestione dati di sistemi complessi, con diverse esperienze sul campo. L’obiettivo di Terna è creare una struttura organica e formare, entro il 2025, oltre 150 figure specializzate sul mondo del power system nel Mezzogiorno. Gli studenti delle università, una volta concluso il master, avranno la possibilità di essere assunti nelle sedi del Gruppo presenti nelle tre città e contribuire alla trasformazione digitale e alla transizione energetica dei territori in vista del Tyrrhenian Link. "Come primo operatore nazionale – ha dichiarato Francesco Del Pizzo, Direttore Strategie di sviluppo rete e dispacciamento di Ternaabbiamo a responsabilità di sviluppare determinate professionalità. E siamo contenti di farlo nel Mezzogiorno – conclude – dove c’è un enorme potenziale sia in termini di messa in pista di nuove infrastrutture sia di crescita delle competenze".

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Le tecniche di coaching per una prevenzione attiva ed efficace

Comunicato Stampa

Le tecniche di coaching per una prevenzione attiva ed efficace

Un corso in presenza a Brescia il 23 e 24 giugno 2022 fornirà strumenti e tecniche derivanti dal coaching e permetterà di applicarle nell’ambito della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

L’aumento sensibile dei dati relativi alle denunce di infortunio e malattia professionale ci mostra come le strategie di prevenzione messe in atto nelle aziende non riescano effettivamente a incidere sui problemi che sono alla radice degli accadimenti infortunistici. Accadimenti che si annidano, ad esempio, nei comportamenti delle persone, negli atteggiamenti degli operatori, in abitudini e consuetudini difficili da scalfire a livello aziendale.

 

In questa situazione servono metodiche nuove da applicare al settore della salute e sicurezza dei lavoratori. È necessario uscire dalla selva dei formalismi e delle conformità e comprendere che la riduzione di infortuni e malattie professionali si può realizzando parlando con i lavoratori, accogliendo le loro osservazioni, utilizzando la loro esperienza.

Per rendere i lavoratori parte attiva del sistema di prevenzione e sicurezza è possibile utilizzare le tecniche e le metodiche del coaching. Il coaching, applicato nel campo della sicurezza del lavoro, può essere in grado di aiutare gli operatori a sviluppare le proprie competenze e consapevolezze verso una prevenzione aziendale attiva ed efficace.

 

Come utilizzare il coaching in ambito salute e sicurezza? Ci sono percorsi formativi per imparare ad applicare tecniche e strumenti derivanti dal coaching per migliorare la prevenzione?

 

Il corso in presenza sull’utilizzo delle tecniche di coaching

Proprio per far conoscere le potenzialità del “safety coaching”, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza il 23 e 24 giugno 2022 a Brescia un corso di 16 ore in presenza dal titolo “Le tecniche di coaching in ambito salute e sicurezza”.

 

Il corso – rivolto a formatori, consulenti, RSPP e a tutti coloro che vogliono sviluppare le proprie competenze per facilitare e ottenere migliori risultati nel proprio lavoro – si pone l’obiettivo di fornire strumenti e tecniche, che derivano dal coaching, in modo da poterle applicare applicazione nell’ambito della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

I docenti del corso:

  • Alessandra Marconato: coach e formatore esperienziale. Nella sua attività lavora con team manageriali e singoli manager per la definizione di obiettivi organizzativi e individuali;
  • Marzia Dazzi: coach, trainer, psicologa del lavoro.

 

I vantaggi e le finalità del coaching in azienda

Nel “work safety coaching” il supporto che il coach fornisce al cliente/lavoratore (coachee) serve a migliorare la consapevolezza delle capacità e potenzialità fornendo anche un supporto per la definizione degli obiettivi nel campo della salute e sicurezza e traducendo aspirazioni sfuocate e vaghe in risultati da raggiungere. Con il coaching – tramite l’ascolto, la pazienza, il rispetto e riconoscendo la validità dell’esperienza e della percezione del lavoratore sui possibili rischi del suo lavoro – si riconosce al lavoratore il ruolo di conoscitore dei pericoli cui è sottoposto giornalmente, lo si aiuta a vedere la situazione e il contesto in cui opera in modo nuovo, stimolando in lui l’assunzione di altri punti di vista e schemi concettuali che lo possano garantire da rischi non valutati.

 

In questo senso il coach elabora tattiche comportamentali e strategie di diverso respiro, disegna nuovi modelli organizzativi, elabora programmi di formazione in base alle conoscenze acquisite rinforzando in modo mirato abilità e tecniche lavorative specifiche.

 

Con queste attività di coaching il cliente-lavoratore è messo al centro del sistema di prevenzione e protezione, viene reso partecipe, attivo, diventa promotore e alleato degli altri attori della sicurezza aziendale per costruire un efficace sistema di tutela.

 

Coaching: i contenuti e le informazioni sul corso

Il corso di 16 ore in presenza “Le tecniche di coaching in ambito salute e sicurezza” si svolgerà, dunque, il 23 e 24 giugno 2022 a Brescia – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 – presso la sede di AiFOS Service in Via Branze, 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Il programma e gli argomenti trattati durante il corso:

  • Prima GiornataProcesso di Coaching e competenze
    • Perché il coaching è utile anche in ambito salute e sicurezza
    • Le competenze chiave del coaching e loro declinazione e applicazione in ambito salute e sicurezza
    • Strumenti del coaching da applicare in ambito safety
    • Il coaching per lo sviluppo della leadership visibile
    • Individuare le convinzioni (limitanti) che portano a comportamenti disfunzionali e non “sicuri”
  • Seconda giornata – Il Coaching in ambito salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
    • L’importanza del linguaggio (del coaching) per chi si occupa di salute e sicurezza
    • Bias cognitivi e come “superarli”
    • Che cosa sono le emozioni e come si distinguono da altri stati emotivi
    • Il ruolo delle emozioni nei comportamenti umani e l’importanza di sviluppare l’intelligenza emotiva
    • Tipologie di collaboratori e diversi approcci: capire cosa “è utile al proprio collaboratore” per motivarlo ad agire diversamente
    • Far emergere le criticità e risolverle attraverso gli strumenti del coaching

 

Il corso è valido come 16 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, coordinatori alla sicurezza, formatori qualificati terza area tematica, HSE (area organizzativa-gestionale) e Consulenti AiFOS (ambito organizzazione e gestione delle risorse umane).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/le_tecniche_di_coaching_in_ambito_salute_e_sicurezza

 

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

28 aprile 2022

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Renato Mazzoncini (A2A): autonomia energetica, ruolo dell’idrogeno strategico

I cambiamenti nello scenario geopolitico dimostrano l’importanza di raggiungere al più presto l’autonomia energetica. Per Renato Mazzoncini lo sviluppo dell’idrogeno è una delle strade da intraprendere, soprattutto in virtù degli obiettivi sul clima.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: “Per la decarbonizzazione non possiamo fare affidamento solo sull’elettrico”

Il recente conflitto scoppiato in Ucraina, che arriva dopo mesi di rincaro dei prezzi, ha ulteriormente complicato lo scenario energetico mondiale. Paesi come l’Italia, estremamente dipendenti dalle forniture di gas russe, si trovano di fronte alla sfida dell’autonomia energetica, che va ad aggiungersi a quella della transizione green. L’idrogeno, secondo Renato Mazzoncini, può rappresentare proprio quella fonte alternativa di cui il Paese ha bisogno. L’AD di A2A lo ha dichiarato durante il suo intervento all’Hydrogen Forum 2022: “Mi pare sia evidente a tutti che non c’è più la tranquillità con cui pensavamo di approvvigionarci di gas – ha sostenuto l’AD – L’idrogeno diventa quindi fondamentale per riuscire effettivamente a dare l’autonomia energetica al Paese”. Già lo scorso anno A2A aveva annunciato circa 200 milioni di investimenti sulla fonte alternativa: “Abbiamo dovuto necessariamente introdurre l’idrogeno all’interno dell’ultimo Piano industriale, un Piano molto spinto sulla decarbonizzazione – ha ricordato Renato Mazzoncini, che ha poi sottolineato – Al 2050 non ci si può arrivare solo con l’elettrone”.

Renato Mazzoncini: “Con la produzione di idrogeno A2A diventa attore interessante”

Per portare a compimento il processo verso la neutralità climatica bisognerà quindi andare oltre l’elettrificazione: “Nel mondo decarbonizzato il 55% degli usi finali saranno elettrone e il resto sarà molecola, che ovviamente dovrà essere green – ha spiegato Renato MazzonciniMentre l’elettrone arriverà dall’idroelettrico, dall’eolico o dal solare, gli studi ci dicono che per la molecola circa il 30% sarà biometano, mentre il 14% arriverà dall’idrogeno. Una parte rilevante, quindi non si può non immaginare di essere produttori”. La Life Company al momento si occupa sia di generazione elettrica (secondo produttore in Italia dopo Enel), sia di gestione e distribuzione del gas. Per A2A al momento lo sviluppo dell’idrogeno è ancora agli inizi, e di certo non aiuta uno “scenario di estrema incertezza anche dal punto di vista regolatorio”: “Stiamo cercando di capire come produrre idrogeno green raggiungendo il più velocemente possibile il break even – ha concluso Renato Mazzoncinie dobbiamo renderlo competitivo rispetto alle altre fonti di energia”.

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