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13 Luglio 2018

News

Niente vacanze per 8 milioni di italiani

 

Il momento di staccare la spina e godersi le meritate vacanze sta per arrivare per molti italiani, ma non per tutti. Secondo un’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca mUp Research e condotta con l’ausilio di Norstat su un campione rappresentativo della popolazione nazionale*, sono 8,3 milioni i nostri connazionali che quest’anno non partiranno per le ferie estive, vale a dire poco meno di 1 italiano adulto su 5.

Chi resta a casa…

La prima ragione per cui non si parte è di natura economica; il 64% di chi rinuncerà alle vacanze, ovvero 5,3 milioni di persone, ha dichiarato, semplicemente, di non potersele permettere. Appuntamento invece solo rimandato per 1,4 milioni di persone (17% dei rispondenti che non partiranno); faranno sì le ferie, ma più avanti. Può sembrare curioso, eppure ci sono ben 1,2 milioni di italiani (15%) che non faranno ferie perché… non hanno interesse a farle!

Se a livello complessivo a non partire questa estate saranno soprattutto i single (1 su 3 resterà a casa), gli over 55 (più di 1 su 4) e i residenti nel Centro Sud (più di uno su cinque), analizzando la sola parte di rispondenti che hanno dichiarato di non potersi economicamente permettere le vacanze, emerge un altro quadro.

A dover rinunciare alle ferie per motivi economici sono principalmente le famiglie con 3 o 4 componenti, ma anche i giovani con età compresa fra i 25 ed i 34 anni (fra chi, in questa fascia d’età non parte, quasi 7 su 10 lo fa per ragioni economiche).

…e chi va in vacanza

Guardando all’altra metà della mela, sono circa 35,5 milioni gli italiani che partiranno per le ferie, ma dove andranno? Il Belpaese si conferma la meta privilegiata per i vacanzieri 2018, tanto che più di 7 rispondenti su 10 (73%) hanno dichiarato di scegliere come destinazione una delle località di villeggiatura italiane, mentre il 18% trascorrerà le ferie all’estero e il 9% dei rispondenti all’indagine ha dichiarato che alternerà un viaggio in Italia con uno oltre confine.

In media gli italiani che partiranno trascorreranno in vacanza 10,6 giorni e se è vero che il budget pro capite mediamente stanziato per le ferie è risultato pari a 1.580 euro, il 52% dei vacanzieri non arriverà a spendere più di 1.000 euro.

Questo valore, però, cambia sensibilmente a seconda dell’età del viaggiatore; se gli under 25 sono quelli che spenderanno di meno, in media 785 euro, saranno gli adulti tra i 35 e 54 anni e gli over 55 a destinare maggiori risorse economiche alla vacanza, con una spesa media pro capite pari a, rispettivamente, 1.700 euro e 1.913 euro.

Budget diversi e, evidentemente, legati anche alla durata delle vacanze, che si preannunciano mediamente corte per i giovani con meno di 35 anni, dei quali circa il 50% farà viaggi inferiori ai 7 giorni, mentre i più adulti si concederanno soggiorni di durata maggiore, superiori alla settimana per il 62% di coloro che hanno tra i 35 e 54 anni e per il 69% degli over 55.

Per tutelarsi dai rischi connessi alle vacanze, chi parte, soprattutto per viaggi lunghi e fuori dall’Italia, sempre più frequentemente si assicura da eventuali imprevisti sottoscrivendo una polizza viaggio; secondo l’analisi di Facile.it nei primi 5 mesi del 2018 le richieste di polizze vacanza raccolte tramite il sito sono aumentate del 30,4% rispetto allo stesso periodo del 2017.

Tra le assicurazioni più diffuse c’è quella per l’annullamento della vacanza, che rimborsa il cliente nel caso in cui fosse costretto a cancellare il viaggio per gravi motivi, e quella per le spese mediche, che serve per pagare i costi legati a eventuali prestazioni sanitarie urgenti non coperte dal Servizio Sanitario Nazionale del Paese in cui si soggiorna.

«I benefici offerti da queste tipologie di assicurazioni sono molteplici a fronte di costi decisamente contenuti», spiega Lodovico Agnoli, responsabile new business di Facile.it. «I premi variano a seconda della tipologia di polizza e della destinazione, ma guardando alle migliori tariffe disponibili su Facile.it a giugno 2018, si parte dai 10 euro a persona per l’assicurazione sanitaria se si viaggia 1 settimana in Europa, fino ad arrivare a circa 20 euro per un pacchetto che include anche la garanzia annullamento. I prezzi salgono un po’ se ci si sposta fuori dal continente; per un viaggio di 1 settimana negli USA, ad esempio, i costi partono da 22 euro per la copertura sanitaria, mentre per un pacchetto con annullamento i premi partono dai 50 euro.».

 

 

* Metodologia: n.1018 interviste CAWI con individui in età tra i 18 e i 74 anni ed oltre, ad un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta. Gli intervistati sono stati raggiunti tramite l’invio di un’email di istruzioni e di invito alla compilazione e hanno avuto accesso al questionario solo se qualificabili nel target stabilito per questa indagine. Indagine condotta fra il 7 e l’11 giugno 2018.

 

 

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Comunicati Scienza e Tecnologia

Pneumatici All Season: convengono o sono meglio le gomme stagionali?

Hai voglia di cambiare due volte l’anno le gomme e riporle in garage ad occupare spazio (ammesso che ne possieda uno, altrimenti c’è da pagare anche il deposito), oppure preferisci la tranquillità di una soluzione universale e al tempo stesso altamente performante e sicura? Se rispondi Sì alla seconda domanda, allora gli pneumatici All Season fanno al caso tuo.

Se prima si viaggiava tutto l’anno con le stesse quattro gomme e in inverno si mettevano le catene se nevicava, l’evoluzione tecnologica, congiuntamente alle richieste delle nuove normative in termini di sicurezza, ha dato vita a due distinti prodotti: pneumatici invernali e pneumatici estivi, con l’obbligo di montarli, rispettivamente, il 15 novembre e il 15 aprile (sono escluse dall’obbligo le zone pianeggianti a climi temperati, anche se in inverno è necessario circolare con catene a bordo).

Per venire incontro alle esigenze degli automobilisti, le case produttrici hanno sviluppato mescole altamente performanti, in grado di resistere all’asfalto torrido estivo e di garantire al tempo stesso massimo grip su neve e ghiaccio. Un mix perfetto tra gomme invernali ed estive.

Pneumatici All Season: no multe, zero rischi

Uno dei vantaggi principali nel montare gli pneumatici All Season è la praticità che deriva dall’utilizzo di un solo set di gomme per 365 giorni.

Quindi non si incorre in alcun tipo di multa, a qualsiasi altitudine, e sono garantiti tutti gli standard di sicurezza offerti dagli pneumatici invernali. Un compromesso che mette tutti d’accordo, anche i più esigenti, perché i migliori pneumatici All Season sono in grado di fornire prestazioni di alto livello su strada, senza far rimpiangere le gomme estive.

L’importante è che sul lato sia presente la certificazione PMSF (Peak Mountain Snow Flake), che indica il più alto grado di tenuta su ghiaccio e neve.

Per ottenere prestazioni sempre ottimali con una sola gomma in contesti decisamente differenti, ci sono voluti anni di studio e arrivare a concepire una mescola altamente adattiva e un disegno del battistrada così versatile da garantire performance e sicurezza a prescindere dalle condizioni della strada.

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Etica e Società

Pavolucci campagna RAEE per sensibilizzare la raccolta dei rifiuti tecnologici

È partita in questi giorni la campagna radiofonica di sensibilizzazione al corretto trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici. E dal 15 di agosto cambiano le regole.
Francesco Pavolucci CEO di Energo Logistic: l’ampliamento della categoria RAEE porterà molti benefici al sistema in termini di raccolta e riciclo.

La raccolta dei RAEE (i rifiuti elettrici ed elettronici) in Italia è in crescita (il 5% nell’ultimo anno), ma non quanto chiederebbero i vincoli dell’Europa. Attualmente siamo intorno a una raccolta del 40% dell’immesso mentre la richiesta europea è al 45 %.

Il Centro di Coordinamento RAEE per cercare di raggiungere l’obiettivo ha lanciato in questi giorni una campagna di informazione radiofonica per sensibilizzare la popolazione rispetto all’importanza di inviare i prodotti a fine vita verso un percorso di trattamento adeguato.

La campagna radio ideata dal CdC RAEE è molto originale, soprattutto perchècoinvolge importanti DJ italiani (da Ringo di Virgin a Paoletta di Radio Italia, da Anna Pettinelli di Rds a La Pina di Radio Deejay) che si sono prestati come testimonial a dimostrazione del fatto che questa è una campagna di dimensione sociale.

Questa campagna arriva in un momento importante: il prossimo 15 agosto infatti cambierà a livello europeo la categorizzazione dei RAEE che si amplierà e ricadranno nel novero dei RAEE praticamente tutti gli oggetti con una spina da collegare alla corrente.

“Questa campagna è molto importante – commenta Francesco Pavolucci, CEO di Energo Logistic azienda leader nella consegna e installazione a privati di elettrodomestici e altri prodotti voluminosi con ritiro e smaltimento RAEE –Sicuramente inoltre l’ampliamento della categoria RAEE porterà molti benefici al sistema in termini di raccolta e riciclo. Con questa Campagna poi aumenterà la consapevolezza che la raccolta in particolare nell’uno contro uno – ritiro RAEE eseguito gratuitamente dalla grande distribuzione, in virtù dell’acquisto da parte del consumatore di un nuovo prodotto – è molto importante per il futuro del nostro pianeta.
La previsione di Energo Logistic è di poter eseguire nel 2018 circa 95.000 ritiri RAEE, in prevalenza grandi elettrodomestici usati”.

La raccolta e il trattamento dei RAEE sono dunque attività importanti, non solo perché i rifiuti elettronici non vengono così dispersi nell’ambiente ma anche e soprattutto perché vengono correttamente riciclati diventando materia prima seconda per nuove produzioni, liberando quindi nuove risorse utili.

Compito di tutti quindi, quello di cercare di raggiungere gli obiettivi, non solo perché ce lo chiede l’Europa ma perché recuperare materiale che può essere nuovamente immesso nei cicli produttivi con conseguente risparmio energetico e diminuzione di emissioni C02 è un dovere civico e va a favore della salute dell’ambiente.

Redazione
Ufficio Stampa Laura Ravasio – Nuova Comunicazione
cell. 348 9330574
ravasio@nuovacomunicazione.com
http://www.nuovacomunicazione.com

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Comunicati News

Times Higher Education European Teaching Rankings 2018

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  • 13 Luglio 2018

L’Università degli studi di Bergamo si classifica al 150° posto nel Times Higher Education European Teaching Rankings 2018, la classifica europea dell’insegnamento stilata, per la prima volta quest’anno, dalla rivista inglese Times Higher Education. Un risultato che va ad aggiungersi al ranking dello scorso 6 giugno quando l’ateneo si è stato posizionato 94° nella classifica globale delle giovani Università.

Un risultato dato anche dalla voce degli studenti che sono stati chiamati a valutare la qualità dell’insegnamento del proprio Ateneo attraverso parametri quali il coinvolgimento nel percorso di studi, l’interazione con i docenti, la qualità dei servizi e l’opportunità di sviluppare competenze utili alla carriera post universitaria.

Un posizionamento di valore se si considera anche il prestigio dell’ente certificato, il Times Higher Education, e la profonda attenzione rivolta alla valutazione dell’ambiente di insegnamento-apprendimento e sui risultati degli studenti. Parametri particolarmente interessanti sia per le future matricole che per i genitori che, proprio in questi giorni di pre-iscrizioni e immatricolazioni, devono scegliere a chi affidare l’educazione.

«Questa classifica conferma che la direzione intrapresa, in particolar modo per quanto riguarda didattica e offerta formativa, è quella giusta. –  anticipa Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo – Gli indicatori di performance utilizzati nell’indagine, che ha coinvolto più di 30mila studenti universitari di 10 Paesi europei, inquadrano il nostro Ateneo positivamente in termini di interazione con gli studenti, risorse per l’insegnamento, risultati generati con l’apprendimento e ambiente. Un posizionamento a livello europeo raggiunto grazie alle valutazioni del principale utente dell’Università: lo studente. Per questo motivo posizionarsi 150esimi acquisisce un valore particolare».

Per misurare la performance degli atenei sono state poste 9 domande a cui gli studenti hanno risposto con un voto su una scala da 0 a 10. Secondo l’indagine, le risposte degli universitari italiani variano tra i punteggi 6.1 e 7.6. L’Università degli Studi di Bergamo rispecchia tendenzialmente la media italiana spiccando però per qualità dell’ambiente d’apprendimento, con un punteggio di 7 rispetto a 6.4 della media, e per la possibilità di conoscere e creare contatti con il mondo del lavoro dopo l’Università, con 6.9 contro il 6.4 delle altre italiane.

https://www.timeshighereducation.com/rankings/europe-teaching/2018 

Solo un mese fa l’Università degli Studi di Bergamo si era posiziona al 94° posto della Young University Rankings, la classifica delle Università mondiali di età pari o inferiore a 50 anni elaborata dalla rivista inglese Times Higher Education, una classifica che include 250 istituzioni provenienti da 55 Paesi diversi.

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FRANCESCO CAMIN: “PALINDROMI”, UN DISCO CHE GERMOGLIA

Arriva il 19 giugno il progetto alternative-pop del cantautore trentino che concilia musica e natura in un connubio dove Terra e Anima sono i due volti di una stessa medaglia.

 

«Sono innamorato degli alberi, li ho studiati durante il mio percorso accademico in campo scientifico e di recente ho voluto sviluppare un’idea che li metta in luce da un nuovo punto di vista, che li veda molto più vicino a noi di quanto siamo abituati a pensare, molto più “insegnanti” di quanto siamo abituati a pensare. Credo che ognuno di noi sia profondamente connesso con ciò che lo circonda e il mio intento è ritrovare questa connessione, nello specifico appunto verso gli alberi. Con il mio disco voglio quindi raccontare questo mio amore e questa mia visione delle cose, e nel concreto sto facendo crescere nuove piante in Africa e Sud America attraverso la mia musica per dare il mio seppur piccolo contributo alla riforestazione della nostra Terra, ho poi aperto un blog e videoblog in cui racconto le piante da un punto di vista più calato nel nostro quotidiano, cercando dei parallelismi con l’uomo. Infine all’interno del mio album ci sarà un disco di carta intrisa di semi, che germoglia davvero se messo sotto terra». Francesco Camin

 

 

Il disco è stato registrato tra ottobre 2016 e marzo 2017 negli studi “Metrò Rec” di Riva del Garda (TN) e “La Forge Creative Chambers” di Provaglio d’Iseo (BS).

 

TRACK BY TRACK

 

Tartarughe

“Mi sono divertito a pensare cosa succederebbe se nella realtà che conosciamo, tutto d’un tratto, sparissero gli uomini lasciando la loro eredità di vizi, soprusi e arrivismi, agli animali e alle piante.

Poi ho pensato: se invece gli uomini non sparissero, ma cominciassimo a guardarli da un punto di vista più “animalesco” che immagini si formerebbero davanti ai nostri occhi? Ci sono due chiavi di lettura all’interno di questa canzone: la prima racconta di un mondo in cui gli animali e le piante si riprendono il posto di dominatori del Pianeta, ma solo dopo aver “imparato e acquisito” i difetti della natura umana. La seconda invece racconta il mondo che vediamo ogni giorno, e che non necessita di ulteriori descrizioni”.

Palindromi

“Il mondo, visto dalla finestra aperta di una camera, sta lentamente crollando su se stesso. Il rumore di televisioni, chiacchiere, illusioni e battaglie, è assordante, ma sotto questo frastuono due anime in silenziosa complicità si assaporano e vivono l’una con l’altra, unendosi nel profondo attraverso l’amore puro, fino a diventare un’unica forma. Con questa unione, anche fisica, i due diventano uno. Quando due persone sono nell’amore vero rimangono distinte ma unite, e si possono così “leggere” in entrambe le direzioni, diventando un vero e proprio palindromo vivente”.

Abisso

“A volte parlando con qualcuno non riesco a dire le cose come stanno, senza fronzoli, in particolare se a questo qualcuno voglio bene davvero. Già, è un paradosso. Abisso l’ho scritta per me, per tutte le volte in cui non riesco a dire le cose in faccia, per tutte le volte in cui la paura mi morde, per tutte le volte in cui mi dimentico di me. Ecco, l’ho scritta per ricordarmi di me, o per provarci almeno”.

Tasche

“Tasche è una richiesta di aiuto. Ci sono cose che non dico mai, che voglio tenere segrete agli occhi degli altri, e forse anche ai miei. Sono i demoni, le paure, i mostri, il passato. Sono il mio piombo. Tutto quello che mi appesantisce, che riempie le mie tasche e mi tiene ancorato sul fondo di un mare limpido che sarebbe bellissimo esplorare leggero e senza timori. L’unica cosa che può svuotare le mie tasche e farmi nuotare con le balene è l’amore, non inteso come amore per un’altra persona o come amore sdolcinato e romantico, ma come sola e unica verità esistente nell’universo e quindi nella vita di ognuno di noi”.

Verde

“Fino a quel giorno io ero color cielo, fino a quel giorno tu eri color miele.

Ci siamo sfiorati, ora siamo entrambi verdi. Per sempre”.

Dovrei

“Dovrei fare questo, dovrei fare quello. Me lo sarò ripetuto migliaia di volte, da diversi anni ormai! Alcuni “dovrei” si sono trasformati in realtà, altri sono ancora solo embrioni. Ma uno in particolare di questi “dovrei” mi sta a cuore, e cerco di metterlo in pratica nel mio quotidiano: il cambio di prospettiva. Credo che l’unico modo che ho per vivere davvero sia il cambio di prospettiva, l’annullamento di ciò che credo, l’abbattimento giornaliero dei dogmi e delle certezze accumulate nella mia esperienza. Mettere a tacere la mente per lasciare spazio all’anima, che sicuramente offre la visione di ciò che è, e non di ciò che sembra”.

Le cose semplici

“Questa canzone l’ho scritta diversi anni fa, si discosta un po’ dalle ambientazioni sonore del disco. Ha un andamento leggero e solare, un momento di luce e calore nella tracklist. Mi sono divertito a pensare a due persone, una che vive in maniera leggera, senza chiedersi troppe cose nella vita ma godendosi il presente, e l’altra invece che “il mondo intorno a se lo trasforma in radice di tre”, quindi complicandosi spesso l’esistenza.  Io personalmente non so quale parte interpreto, penso di essere entrambi i personaggi. Il finale dei ritornelli dice “mi piacciono le cose semplici, per questo non mi piaci tu”, credo che sia il mio “io” leggero e spensierato che si rivolge al mio “io” che a volte annaspa negli ingorghi della mente. Insomma, è una canzone schizofrenica”.

Un gioco

“Questa canzone è ispirata ad un testo scritto da Anna, una persona che mi è entrata nel cuore e che non ne uscirà più nonostante le nostre strade si siano separate. Non c’è molto da raccontare, penso che il testo si esprima da solo”.

 

PRODUZIONE ARTISTICA: Roberto La Fauci

REGISTRAZIONI E MIX: Marco Sirio Pivetti        

ETICHETTA: Lady Lovely Label

DISTRIBUZIONE: Goodfellas

 

Pubblicazione album: 15 giugno 2018

 

BIO

Francesco Camin, 29 anni di Trento, scrive canzoni, attualmente fa il postino sulle montagne del Trentino.

Ama gli alberi e la loro vita silenziosa. È laureato in Scienze Forestali e Ambientali ma non ha mai voluto intraprendere una carriera lavorativa in quella direzione; il suo sentimento per i giganti verdi si esprime attraverso la musica che scrive, infatti ha deciso di fondere questi suoi due lati, utilizzando la sua musica come motore per un messaggio di riconnessione con la natura. Si è diplomato nel corso di composizione di musica leggera al CET di Mogol, è stato vincitore del Premio Lunezia Nuove Proposte e ha collaborato con Michele Mondella. Ha partecipato, successivamente, alle selezioni finali di Sanremo Nuove Proposte. Nel 2015 ha pubblicato un Ep di sei brani. Nel mese di ottobre 2017 è stato finalista del concorso L’autore, il mestiere della musica organizzato a Milano da Edizioni Curci Music Publishing e L’Officina della Musica e delle Parole. Recentemente ha lanciato un piccolo blog e videoblog in cui racconta gli alberi, considerandoli molto più? che semplici organismi muti.

 

Contatti e social

SITO www.francescocamin.com

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Comunicati Eventi News

Gli orti d’estate: paradisi da scoprire, tra laghi e alte quote, a Como, Brescia e Bormio

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  • 13 Luglio 2018

Estate vuol dire: mare, montagna, lago e… Orti Botanici! Le vacanze non possono dirsi complete senza una passeggiata tra le riserve di piante e fiori più spettacolari che ci siano. Custodite a un passo da alcuni dei panorami più belli d’Italia, gli Orti Botanici della Lombardia, affiliati all’omonima Rete no profit, sono un tesoro tutto da scoprire a ingresso libero e gratuito (a esclusione del Giardino Botanico di Villa Carlotta).

Si parte da “quel ramo del lago di Como” con il Giardino Botanico di Villa Carlotta: un luogo di rara bellezza, dove capolavori della natura e dell’ingegno umano convivono in perfetta armonia in oltre 70.000 mq visitabili tra giardini e strutture museali. La splendida dimora venne commissionata alla fine del 1600 dal marchese Giorgio Clerici e fu fin da subito circondata da un giardino all’italiana con statue, scale e fontane, affacciato sulle dolomitiche Grigne e Bellagio. Ma fu con Giovanni Battista Sommariva, il successivo proprietario, che la villa toccò il sommo dello splendore con l’ampliamento del giardino reso ancora più affascinante da Giorgio II, duca di Sassonia-Meiningen, appassionato Botanico, che sostituì le piante “utili” con arbusti da fiore, prodigandosi così per lo sviluppo e l’arricchimento del vasto giardino romantico, oggi di grande pregio storico e ambientale. Visitare il parco di Villa Carlotta è come immergersi in un angolo di paradiso per ammirare le oltre 150 varietà di azalee, antichi esemplari di cedri, camelie e sequoie secolari, nonché platani immensi ed essenze esotiche, la valle delle felci, il bosco dei rododendri, il giardino dei bambù e l’antico uliveto, circondati da straordinari scorci paesaggistici. Il parco, infatti, è diviso in 3 zone principali: “il giardino all’italiana”, “il giardino all’inglese” e “il giardino vecchio”, ognuno con una straordinaria tipicità da conoscere e apprezzare anche grazie alle numerose attività di educazione scientifica. A seconda dei propri interessi, infatti, è possibile scegliere percorsi di visita a tema storico-artistico, naturalistico, Botanico e paesaggistico. E nel periodo estivo è possibile osservare anche la mostra “Fiori di Vetro”, un’importante campionatura dalla collezione Bersellini dedicata ai principali maestri muranesi del XX secolo.

Seconda fermata: il Giardino Botanico “G.E Ghirardi” di Toscolano Maderno a Brescia. Poco lontano da un altro capolavoro del paesaggio italiano, famoso in tutto il mondo: il lago di Garda. L’Orto è dedicato prevalentemente alle piante medicinali, con una storia del tutto peculiare. Fondato nel 1964 dal proprietario della azienda farmaceutica Simes la cardioterapica, il professor Giordano Emilio Ghirardi, allo scopo di coltivare specie vegetali di diversa provenienza, si procurava i semi delle piante desiderate attraverso corrispondenti sparsi in tutto il mondo, acclimatava e coltivava anche in larga scala le specie utili e ne studiava i principi attivi. Alla scomparsa del fondatore, nel 1991, l’Orto è stato donato all’Università degli Studi di Milano e attualmente afferisce al Dipartimento di Scienze Farmaceutiche. Dato il clima relativamente mite del lago, all’esterno prosperano varie specie mediterranee, mentre internamente una nuova serra accoglie numerose specie esotiche. Ma si possono osservare anche specie appartenenti alla famiglia delle SolanaceaeApocynaceaeApiaceaeLamiaceae e delle Rutaceae.

Infine, il meraviglioso Giardino Botanico Alpino “Rezia” di Bormio, perfetto per chi avesse deciso di trascorrere qualche giorno di vacanza in montagna. A circa 1.400 m slm, il giardino si trova in località Campello, sopra Bormio, alle pendici del monte Reit ed è un’avventura straordinariamente interessante. Nasce per conservare le specie vegetali presenti nel territorio e per proteggere il patrimonio floristico, spesso minacciato di scomparsa o di riduzione a causa delle azioni distruttive dall’uomo. Negli anni, si sono consolidate sia la dimensione turistica che scientifico – educativa, diventando punto di riferimento anche per gli appassionati della fotografia naturalistica. Diviso in quattro sezioni, raccoglie in 14.400 mq una consistente parte della ricchissima flora del Parco (oltre 1.400 essenze) oltre a specie appenniniche o di gruppi montuosi europei ed extraeuropei, per un totale di oltre 2.500 specie vegetali. In particolare, si divide in: la Flora del Parco Nazionale dello Stelvio, la più rappresentata del giardino, le Collezioni Fitogeografiche, con le specie più rappresentative delle altre zone alpine e delle principali catene montuose internazionali, le Collezioni Sistematiche, con le specie Leontopodium, Dianthus, Gentiana, Potentilla, Saxifraga e molte altre, e l’Arboreto, costituito da specie arboree del Parco Nazionale dello Stelvio e di altre regioni. E durante la visita non ci si limiterà a osservare, ma si potrà anche toccare e sperimentare grazie ai tanti laboratori didattici per famiglie che l’Orto organizza durante l’estate con momenti di gioco, divertimento e apprendimento per tutte le età.

La Rete degli Orti Botanici della Lombardia è dunque una piacevole alternativa alla classica passeggiata in montagna o alla tintarella al lago per ritrovare una piacevole sensazione di serenità e leggerezza, “chiacchierando” con fiori, arbusti e piante. E per (re)innamorarsi follemente della natura.

La Rete degli Orti Botanici della Lombardia, è una Associazione non profit, che opera per favorire e promuovere le azioni degli Orti Botanici aderenti. Ne fanno parte: l’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”; il Giardino Botanico Alpino “Rezia” di Bormio; gli Orti Botanici milanesi di Brera e Città Studi; l’Orto Botanico di Pavia; il Giardino Botanico “G.E Ghirardi” di Toscolano Maderno (BS); Villa Carlotta Museo e Giardino Botanico a Tremezzina (CO). La Rete, nata nel 2002 per valorizzare e mettere in comune le reciproche esperienze, e costituitasi in Associazione nel 2009, si occupa inoltre della tutela, della conoscenza, della promozione e della valorizzazione del patrimonio culturale vegetale degli Orti Botanici, con particolare attenzione alla conservazione delle piante, alla divulgazione scientifica e alle attività educative.

www.reteortiBotanicilombardia.it

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Attestazione SOA e requisiti giuridici

L’attestazione SOA è un documento che costituisce condizione necessaria e sufficiente a comprovare, in sede di gara, la capacità dell’impresa di eseguire, direttamente o in subappalto, opere pubbliche di lavori.

L’attestato SOA ha una validità di 5 anni e viene rilasciata dopo un’istruttoria di validazione eseguita sui documenti prodotti dall’operatore economico riguardanti gli ultimi 10 anni di lavori compiuti e, tra essi, i migliori cinque esercizi amministrativi.

Le aziende possono presentare la richiesta per essere qualificate ad appaltare dei lavori per categoria generale di opere ed importi (come gli acquedotti, la viabilità, le strade, la rete fognaria e l’edilizia civile e industriale) oppure per delle opere specialistiche (come le demolizioni, le escavazioni, gli impianti e le ristrutturazioni di superfici decorate).

La valutazione viene effettuata dagli Organismi di Attestazioni competenti, ovvero che vengono autorizzati dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici (AVCP).

Le imprese vengono qualificate secondo una classifica di dieci posizioni, che vengono espresse da un numero romano da “I” a “VIII” e corrispondono ad un importo crescente espresso in Euro:

  • I pari a € 258.000;
  • II pari a € 516.000;
  • III pari a € 1.033.000;
  • III bis pari a € 1.500.000;
  • IV pari a € 2.582.000;
  • IV bis pari a € 3.500.000;
  • V pari a € 5.165.000;
  • VI pari a € 10.329.000;
  • VII pari a € 15.494.000;
  • VIII per importi oltre € 15.494.000 (convenzionalmente stabilito in € 20.658.000, relativamente al rispetto dei requisiti).

La classificazione autorizza l’operatore economica a partecipare alle gare d’appalto per valori equivalenti, incrementati di un quinto (20%): per aggiudicarsi delle qualifiche che rientrano nelle categorie superiori alla “II”, l’azienda deve dimostrare anche l’adozione di un Sistema di Qualità certificato secondo la normativa UNI EN ISO 9001.

I requisisti ordinati dall’Organismo di Attestazioni per il conseguimento dell’attestazione SOA possono essere dimostrati per mezzo di dichiarazioni sostitutive di atto notorio, documenti fiscali, atti approvati da processi qualitativi oppure certificazioni rilasciate dagli organi istituzionali (come la Camera di Commercio e l’Agenzia delle Entrate).
  • la regolarità ai fini antimafia e l’assenza di condanne incidenti o pendenti sulla moralità professionale delle cariche rappresentative dell’azienda;
  • l’iscrizione al “Registro delle Imprese” e la derivante scongiura di procedure fallimentari o concordatarie in esecuzione;
  • la mancanza di violazioni che possono essere sanzionate per dolo o colpa nell’esecuzione dei lavori, irregolarità fiscali, dichiarazioni false o infrazioni pesanti;
  • il rispetto della vigente normativa sul diritto al lavoro delle persone con disabilità motorie;
  • l’ineccepibilità del “Documento Unico di Regolarità Contributiva” (DURC);

L’art.18 del decreto Bargone prevede che l’impresa sia in possesso, in misura adeguata, anche dei seguenti requisiti di ordine speciale:

  • capacità economico-finanziaria;
  • idoneità tecnica e organizzativa;
  • dotazione di attrezzature tecniche;
  • organico medio annuo.
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Palazzo Massari – Il Miglior Bed And Breakfast A Lecce

Cosa vedere a Lecce

Ex monastero degli Olivetani

Il monastero degli Olivetani è un ex convento del XII secolo, dotato di due chiostri contigui con al centro un pozzo baldacchino con colonne salomoniche e cupola. Oggi il monastero è sede della facoltà dei Beni Culturali dell’Università del Salento.

Piazza Sant’Oronzo

Piazza Sant’Oronzo è centrale, scenografica e ricca di attrazioni: il vero vanto di tutti i leccesi e la passione di tutti i turisti. Qui si trova il famoso Anfiteatro Romano risalente al II secolo, la seicentesca Colonna di Sant’Oronzo, il Palazzo del Seggio, meglio noto come Sedile, e le chiese di San Marco e Santa Maria delle Grazie.

Castello di Lecce

Il Castello di Lecce è anche conosciuto come il Castello di Carlo V, poiché oggi appare per quello che è grazie al volere dell’imperatore asburgico. Il sovrano nel 1539 trasformò il baluardo medievale in una vera fortezza militare, capace di resistere ai feroci attacchi da parte dei Turchi. A renderlo inespugnabile fu l’estro di Gian Giacomo dell’Acaja, l’ingegnere capo del Regno di Napoli. Dal 2010 ospita il Museo della Carta Pesta.

Basilica di Santa Croce

La Basilica di Santa Croce è forse il simbolo più riconoscibile del Barocco di Lecce. Massiccia e sfarzosa, la sua facciata è riccamente decorata ed esplode in linee e ornamenti unici al mondo, tanto da renderla una delle opere monumentali più importanti del nostro patrimonio artistico. Scattate una foto al fantastico rosone profilato in foglie di alloro e bacche, poi varcate la soglia e godetevi lo spettacolo di un fastoso soffitto a cassettoni di noce. Resterete a bocca aperta.

Chiesa San Nicolò dei Greci

La Chiesa di San Nicolò dei Greci. Fu costruita in stile neoclassico nel 1765 per i mercanti greci e albanesi che abitavano a Lecce. Due sono le particolarità che la caratterizzano: ingloba i resti di una chiesa romanica, e al suo interno si svolgono ancora oggi celebrazioni di rito greco-ortodosso.

Piazza Duomo

Piazza Duomo è situata nel cuore di Lecce vecchia, poco distante da Piazza Sant’Oronzo. Una vera e propria cartolina di pietra, marmo e bronzo. Qui si ergono il Duomo con il suo alto campanile di 72 metri, il Palazzo Vescovile e il Seminario.

Convitto Palmeri

L’immobile francescano, situato tra Via Cairoli, Piazzetta Giosuè Carducci e Via Caracciolo, dispone di incredibili sale lettura multimediali, un bellissimo giardino e tutta una serie di cortili e chiostri recuperati al logorio del tempo.

Palazzo Massari

Per le tue vacanze pugliesi prenota subito da Palazzo Massari, il b&b zona stazione a Lecce. Palazzo Massari è situato in un luogo comodo e strategico, che ti permette di raggiungere in poco tempo sia le località marittime che quelle cittadine. Questo b&b alla stazione di Lecce è diventato un vero e proprio punto di riferimento per tanti appassionati itineranti che desiderano scoprire le bellezze del Salento! Prenotati subito. Palazzo Massari si trova a Lecce, in Via Oronzo Quarta n.18. Per saperne di più chiama al 337 1091 278.

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IL MARE PIU’ GLAMOUR, ANCHE IN CITTA’, PORTA IL NOME DI “I LOVE OSTRICA”

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  • 13 Luglio 2018

Cool, appassionante, divertente. L’estate 2018 è ormai entrata nel vivo e sprigiona tutta la sua energia accompagnata dal food più fresco ed esclusivo che ci sia: le ostriche, le crudités di mare e il pescato di altissima qualità di I LOVE OSTRICA, la finestra sul mondo del luxury fish che si rivolge a privati e aziende, facendo dell’assaggio un momento sublime e trasformando il cibo in una vera e propria opera d’arte.

Assaporare il luxury fish di I LOVE OSTRICA è come ritrovarsi, in un attimo, a un passo dal mare, immaginando di essere affacciati su un romantico golfo, a piedi nudi sulla sabbia o in uno dei più rinomati beach bar di sempre. Insomma, si può vivere la magia del mare, anche in città, intraprendendo un viaggio attraverso una pregiata selezione di ostriche, caviale, crudités e bollicine. Belon, Gillardeau, La Maison Grand Cru, Tsarksaya, La Perle de l’Imperatrice sono solo alcune delle varietà che I LOVE OSTRICApropone in degustazione accompagnandole con i migliori vini e Champagne e distinguendosi per un servizio attento e professionale con operatori pronti a illustrare ai commensali tutte le caratteristiche dei prodotti in assaggio. Un format che per l’estate 2018 fa già tendenza e che è disponibile sia per party at home che per eventi in grande stile.

Il primo passo per tuffarsi nel mondo I LOVE OSTRICA è il portale www.iloveostrica.it da cui è possibile conoscere, approfondire e ordinare, ricevendo direttamente a casa, le più preziose prelibatezze del mare, oltre che vini pregiati, caviale, foie gras, jamon iberico e rinomati formaggi francesi con la possibilità di richiedere anche uno chef a domicilio che cucini a vista il pesce dilettandosi in coinvolgenti showcooking e, per gli appassionati di sushi, un sushiman. E per chi non vuole rinunciare al gusto eccezionale del pesce crudo neanche durante la pausa pranzo, attraverso il semplice canale e-commerce è possibile ricevere direttamente in ufficio la propria ordinazione: da una freschissima tartare di tonno a un piatto di squisite crudités. Preparazioni insuperabili anche per un momento conviviale con gli amici con le formule “Pranzo per quattro” o “Aperitivo per cinque”.

Ma il format nato dall’intuizione dell’imprenditore bergamasco Luca Nicoli, profondo conoscitore del mondo delle ostriche e oggi, a tutti gli effetti, tra i principali esperti al mondo di questa prelibatezza, è anche un partner d’eccezione per imperdibili party estivi, catering e degustazioni didattiche, nonché punto di riferimento fondamentale per ristoratori e per singoli appassionati di pesce. Non solo, per ogni evento, I LOVE OSTRICA allestisce su richiesta i migliori design, con arredi esclusivi e modulari, come eleganti banchi da esposizione retro-illuminati, stoviglie e tovagliati di prima qualità e calici adatti a ogni tipo di drink. Un mix perfetto per sedurre la vista, oltre che il palato.

«Con I LOVE OSTRICA illuminiamo l’estate 2018 dandole un tocco glamour e di altissima qualità, grazie a prodotti freschissimi e piacevoli da degustare non solo in riva al mare ma anche in città e in serate dalle alte temperature. Grazie al nostro servizio e-commerce raggiungiamo i nostri clienti sempre e ovunque in Italia con tempestività e prodotti di qualità superiore. Inoltre, per eventi privati, aziendali e degustazioni, mettiamo a disposizione i nostri operatori professionali pronti ad aprire le ostriche al momento e a descrivere la varietà spiegandone il sapore, il giusto ordine di degustazione e le modalità di coltivazione, fornendo dunque tutte le informazioni utili a rispondere alle curiosità e al desiderio di approfondimento dei clienti. La nostra mission, infatti, non è solo offrire un prodotto di primo livello a privati e aziende, ma fare cultura, cultura dell’ostrica, a partire dagli esclusivi party d’estate» – ha dichiarato Luca Nicoli, fondatore di I love Ostrica.

Per diffondere la conoscenza del prodotto, infatti, I LOVE OSTRICA organizza anche le OYSTER ACADEMY, serate didattiche e degustazioni a tema con esperti della materia. Inoltre, le ostriche di Nicoli sono diventate anche protagoniste del menù degustazione del rinomato Ristorante D’O con l’”ostrica destrutturata”, ricetta unica al mondo.

I LOVE OSTRICA (www.iloveostrica.it) nasce da La Piazzetta del Pesce, e-commerce e delivery di pesce di alta qualità per ristoranti e privati, realtà fondata nel 2007 da Luca Nicoli, oggi a tutti gli effetti leader nella distribuzione italiana di prodotti di lusso, in particolare ostriche. Considerate che nell’ultimo anno sono quasi un milione le ostriche distribuite in Italia. L’accurata selezione dei fornitori, a cui viene imposto un rigido capitolato di autocontrollo, è alla base dell’alta qualità di ogni prodotto che viene tracciato in tutta la sua filiera produttiva, dal momento in cui viene pescato fino alla consegna. Con I love Ostrica www.iloveostrica.it, il portale di lusso che si occupa di eventi, show cooking, chef a domicilio, serate didattiche, le ostriche diventano vere protagoniste, portando all’attenzione di un pubblico curioso e selettivo un prodotto pregiato, tutto da scoprire.

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Monasterodue – Il Meglio Negli Infissi In PVC A Lecce

Le caratteristiche e i vantaggi degli infissi in PVC

Gli infissi sono essenziali per le nostre abitazioni in quanto, contribuendo al mantenimento della temperatura interna, incidono direttamente sui consumi per il riscaldamento e il raffreddamento della casa. Infissi vecchi o malmessi hanno bisogno di una maggiore quantità di energia per la regolazione della temperatura di una stanza, con conseguenze negative sia sull’ambiente che sulle bollette. Per questo motivo i lavori di sostituzione degli infissi rientrano tra i lavori di riqualificazione energetica e prevedono detrazioni al 65%.

Il cloruro di polivinile (PVC), è un materiale termoplastico molto versatile, tra i più utilizzati nella produzione di serramenti. Leggero, durevole nel tempo, resistente al fuoco, alla pioggia e agli agenti atmosferici in generale, poco permeabile al vapore e con ottimi valori d’isolamento termo-acustico, non è affatto una scelta di ripiego nell’acquisto dei serramenti.

Essendo facilmente lavorabile può fornire un prodotto personalizzabile per forma, profilo e finiture. Se si è alla ricerca di un modello di infisso funzionale e moderno, il PVC rappresenta quindi la scelta migliore, non solo grazie all’ottimo rapporto qualità/prezzo, ma anche in quanto permette di scegliere tra vari colori. Tale tipologia di serramento, infatti, è in grado di soddisfare molteplici richieste di colorazione superficiale, da colorati in massa ai pellicolati per ricreare un effetto simile alla venatura del legno, fino alle tinte RAL. Le finestre in PVC, inoltre, non hanno bisogno di alcuna manutenzione nel tempo e la pulizia può essere effettuata semplicemente con del detergente neutro per vetri ed un panno morbido.

Quanti tipi di PVC ci sono?

Esistono tre macro-categorie di infissi in PVC: bicolori, blindati e a taglio termico. Gli infissi in PVC bicolori sono leggermente più costosi di quelli monocolore (+10% circa) ma si integrano perfettamente sia all’arredo interno che all’ambiente esterno, permettendo così di rispettare eventuali vincoli condominiali o paesaggistici senza condizionare l’estetica degli ambienti che li ospitano. Gli infissi in PVC blindati hanno vetri antieffrazione e telaio antiscasso, sono dotati di cardini che hanno una particolare forma che non permette di sollevare l’infisso, e di una piastrina in acciaio sotto la maniglia che non permette la trapanazione. Il giusto equilibrio tra l’esigenza di difendere da qualsiasi forma di effrazione e tentativi di scasso e la necessità di soddisfare esigenze di estetica. Gli infissi in PVC a taglio termico possiedono materiali isolanti di qualità presenti al loro interno e i vetri termici di ultima generazione creano una barriera allo scambio di calore tra interno ed esterno e garantiscono un adeguato isolamento termico.

Monasterodue

Monasterodue è l’azienda specializzata nell’installazione di infissi PVC a Lecce. Porte e finestre, persiane, portoncini e scuretti in PVC compongono la vasta offerta di serramenti che distingue il punto vendita da ogni altro. Monasterodue mette a disposizione del cliente tutta la sua conoscenza e la sua esperienza con attività di rilevazione misure, progettazione, posa in opera, manutenzione e riparazione, con un servizio efficiente e proteso al futuro. Monasterodue produce e vende i migliori infissi in PVC di Lecce e di tutta la provincia, con la promessa mantenuta di garantire consistenti vantaggi in termini di risparmio energetico, isolamento termico, protezione.

Monasterodue è a Presicce (Lecce), in Via Mazzini 155, 73054. Per ulteriori informazioni chiama allo 08 3372 2564.

 

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A quale VIP dareste un passaggio in auto? Gli italiani dicono sì a Zalone, no a D’Urso e Corona

Immagina di trovarti su una strada isolata, al lato della quale molti personaggi famosi chiedono un passaggio, tu hai un solo posto in auto, quale VIP faresti salire, quale lasceresti a terra e…perché? A pochi giorni dall’inizio dell’estate Facile.it, tramite un sondaggio* realizzato per suo conto da mUp Research in collaborazione con Norstat su un campione di oltre 1.000 rispondenti rappresentativi della popolazione italiana, ha voluto scherzare trasformando, in chiave automobilistica, il gioco della torre. Ecco cosa hanno risposto gli italiani.

Chi rimane a terra…

Prima di andare a scoprire quali personaggi famosi gli italiani ospiterebbero volentieri in auto, vediamo quelli per i quali la portiera resterebbe chiusa.

Regina dell’infelice classifica dei VIP che gli italiani lascerebbero a terra è risultata Barbara D’Urso. Se fosse lei a chiedere un passaggio, il 23% dei rispondenti al sondaggio terrebbero la sicura abbassata perché, sostengono, ormai è ovunque in TV e averla anche in auto sarebbe troppo.

Secondo posto per un personaggio che recentemente è tornato ad occupare i giornali di gossip: Fabrizio Corona. Non lo vorrebbero in auto il 17,5% dei rispondenti perché, specificano, passerebbe tutto il tempo a vantarsi. Da notare, però, che Corona pare essere notevolmente più amato dalle donne che dagli uomini; fra il solo campione maschile lo lascerebbero a terra addirittura il 25,4% dei rispondenti, solo il 9,9% fra le donne.

Terzo posto per un altro VIP abituato a far parlare di sé, Flavio Briatore per il quale terrebbero la portiera chiusa 6.200.000 italiani (14,1%). La paura? Quella che li porti a parlare di lavoro anche durante le ferie.

Al quarto posto della classifica Nina Moric, personaggio che il 9,6% dei rispondenti lascerebbe a terra se fosse assieme al suo ex compagno Luigi Favoloso. Motivazione? I due, con ottima probabilità, litigherebbero per tutto il viaggio.

Quinto Gianluca Vacchi. Non lo farebbero salire in auto 3.350.000 italiani, 50.000 in più di quelli che lascerebbero a terra Fabio Fazio, sesto con il 7,5%. Opposte le motivazioni; si teme di essere infastiditi dal primo per l’eccessiva esuberanza, di annoiarsi a morte per l’eccessiva pacatezza con il secondo.

Dopo quella, scoppiata, Moric–Favoloso, un’altra coppia, questa volta prossima alle nozze, arriva in classifica: Chiara Ferragni e Fedez. Il cantante e la sua futura sposa restano a terra per il 6,8% degli intervistati, spaventati dal rischio di veder pubblicati sui social gli scatti della loro sporchissima automobile.

… e chi trova un passaggio

Con lui sono certo che il viaggio diventerebbe uno spasso incredibile. È questa la motivazione per cui Checco Zalone riuscirebbe a farsi dare un passaggio da ben 15.900.000 italiani (36,4% dei rispondenti) e distacca il VIP che occupa il secondo posto: Antonino Cannavacciuolo, per il quale farebbe spazio in auto l’11,3% dei rispondenti, ma con esplicito secondo fine; tempestarlo di domande per carpire i suoi segreti culinari.

La voglia di cantare a squarciagola canzoni memorabili assieme a chi le ha portate al successo fa dire a 4.700.000 italiani di voler dare il posto nella loro auto a Gianni Morandi (10,8%) che arriva terzo e scalza dal podio un’altra icona italiana, Valentino Rossi, quarto con il 10,1% delle preferenze.

Quinta, ma prima fra le donne in classifica, Antonella Clerici. A scegliere l’ormai ex conduttrice de La Prova del Cuoco sono ben 3.300.000 automobilisti (7,4%) che la accoglierebbero volentieri perché, affermano, lei di certo non li farebbe sentire in colpa se si fermassero a mangiare allungando il viaggio.

Dietro ad Antonella Clerici un’altra figura dirompente del panorama televisivo italiano: Mara Maionchi (5,7%). Un altro pezzo del talent targato SKY lo troviamo al nono posto della classifica, occupato da Alessandro Cattelan (3,4%), ma a separare i due protagonisti della fortunata trasmissione nomi decisamente curiosi; 2.300.000 italiani vorrebbero dare il passaggio ad Harry e Meghan (5,2%) per farsi raccontare di persona i dietro le quinte del matrimonio, mentre arriva ottava Franca Leosini (4,3%): 1.900.000 automobilisti sono certi che nulla sia meglio di una storia maledetta per farsi intrattenere durante il viaggio.

Chiude la top ten, e riesce a prendere l’ultimo posto disponibile in automobile, Cristiano Malgioglio perché, sostengono il 3,2% degli intervistati, chiusi nell’auto per qualche ora sarebbero certamente in grado di fargli raccontare gossip e segreti dello star system italiano che mai ha condiviso con altri.

 

* Metodologia: n.1018 interviste CAWI con individui in età tra i 18 e i 74 anni, ad un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta. Gli intervistati sono stati raggiunti tramite l’invio di un’email di istruzioni e di invito alla compilazione e hanno avuto accesso al questionario solo se qualificabili nel target stabilito per questa indagine. Indagine condotta fra il 7 e l’11 giugno 2018.

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PRONTO INTERVENTO ELETTRICISTA ROMA

Alla ricerca di una valida ditta di Pronto Intervento Elettricista Roma e dintorni? Che sia per la tua casa, per il tuo ufficio, o anche per i tuoi negozi, noi siamo la ditta perfetta per te, e faremo sempre al caso tuo. Siamo professionali, siamo attenti alla qualità, ma anche alla convenienza della nostra clientela. Questo, perché per i nostri clienti, vogliamo solo il meglio. In effetti, sarà solo grazie alla nostra clientela se, in città, noi saremo in grado di affinarci e di crescere, di accumulare tante nuove esperienze professionali in questo settore, ed anche di affermarci alla perfezione, come una ditta leader per il Pronto Intervento Elettricista Roma e dintorni. I nostri clienti, che ben ci conoscono, per questi motivi ci consigliano ad amici, a parenti e conoscenti, per il miglior Pronto Intervento Elettricista Roma in città.

Siamo una ditta davvero professionale, perché abbiamo dalla nostra parte uno staff al top, un team composto dei migliori professionisti della capitale, tutti con anni d’esperienza in questo settore, ed anche in costante aggiornamento circa le ultime novità, proprio al fine di garantire il meglio alla nostra clientela.

Clientela che, in più, potrà anche contare su di un servizio di Pronto Intervento Elettricista Roma di grande qualità, proprio perché scegliamo sempre di usare solo i migliori strumenti e macchinari, tutti a norma di legge ed in regola, di prima scelta ed anche molto moderni e d’avanguardia, in linea con le norme europee e comunitarie in fatto di sicurezza ed affidabilità, ma anche in possesso di un’ottima certificazione a marchio CE. E questa è, certamente, una perfetta garanzia, per chi sia alla ricerca di un Pronto Intervento Elettricista Roma al top, sempre.

Se ti affidi a noi, in breve tempo saremo da te in sede, per effettuare un attento e dettagliato sopralluogo, sulla base del quale, poi, potremo anche stendere un preventivo di lavoro e di spesa, personalizzato per le tue necessità anche in fatto di Pronto Intervento Elettricista Roma e dintorni.

E ti faremo anche risparmiare, con ottimi prezzi e tariffe, con delle cifre assai concorrenziali ed anche con molti altri vantaggi, tra cui sconti e promozioni, offerte speciali e dei pacchetti all inclusive, per un Pronto Intervento Elettricista Roma perfetto, che potrai anche pagare a rate mensili, in finanziamento, o con carta di credito. Un’eccellente agevolazione anche questa, che noi vogliamo offrire sempre ai nostri clienti. E proprio grazie al dilagante e virale passaparola, messo in atto ed anche ben portato avanti dalla nostra clientela più affezionata ed abituale, eccoci diventati veri leader per il Pronto Intervento Elettricista Roma.

 

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Attestazione SOA: di cosa si tratta e a cosa serve

L’attestazione SOA è il documento che dimostra il possesso dei requisiti a comprovare, in sede di gara, la capacità dell’impresa di eseguire, direttamente o in subappalto, opere pubbliche di lavori.

Se la tua azienda desidera partecipare alle gare d’appalto per l’esecuzione di lavori pubblici con un importo maggiore di 150.000 Euro hai bisogno di sapere come ottenere l’attestazione SOA (Società Organismo di Attestazioni), il documento che viene rilasciato dagli enti autorizzati alle imprese ritenute abili e conformi a partecipare a tali gare.

Prima di tutto è necessario specificare che nel settore dei contratti di diritto pubblico, ogni azienda che partecipa alle aste pubbliche per l’appalto o il subappalto di lavori pubblici con valore maggiore ai 150.000 Euro è obbligata a certificare la propria attività d’impresa, cioè verificare la conformità dei processi ai requisiti generali, tecnici, economici, finanziari ed organizzativi che assicurano l’idoneità della società all’eventuale assegnazione della gara.

Le aziende possono presentare la richiesta per essere qualificate ad appaltare dei lavori per categoria generale di opere ed importi (come gli acquedotti, la viabilità, le strade, la rete fognaria e l’edilizia civile e industriale) oppure per delle opere specialistiche (come le demolizioni, le escavazioni, gli impianti e le ristrutturazioni di superfici decorate).

La procedura serve a tutelare l’Ente Pubblico garantendo le qualità dell’operatore economico aggiudicatosi la gara e, quindi, l’efficacia del contratto in sede di stipulazione con la Pubblica Amministrazione: infatti, il conseguimento dell’attestazione SOA certifica l’idoneità dell’impresa del settore costruzioni all’esecuzione dei lavori pubblici, nonché il possesso di tutti i requisiti indicati dalla normativa vigente in tema di contratti pubblici.

In altre parole, vengono comprovate le conoscenze tecniche, le competenze organizzative, la solvibilità finanziaria e l’assenza di procedimenti penali compromettenti.

L’impresa dovrà fornire certificazioni di idoneità tecnica (ovvero documenti riassuntivi inerenti ai lavori svolti e contabilizzati nei sessanta mesi precedenti alla sottoscrizione dell’impegno con la SOA), secondo i seguenti parametri: per un valore almeno pari al 90% dell’importo della relativa attestazione richiesta con la dimostrazione di singole commesse (lavori di punta) di importi almeno pari a:

– almeno un lavoro pari al 40% dell’importo richiesto in ogni singola categoria;
– la somma di 2 pari al 55% dell’importo richiesto in ogni singola categoria;
– oppure la somma di 3 pari al 65% dell’importo richiesto in ogni singola categoria.

Il possesso della certificazione di qualità UNI EN ISO 9001 costituisce per tutti requisito premiante.

Tale certificazione, che ha validità quinquennale (a condizione che ne venga richiesta conferma al terzo anno dal rilascio), viene valutata sulla base di un’analisi degli ultimi cinque anni di attività dell’impresa, precedenti alla richiesta di attestazione.

L’Attestazione SOA qualifica l’impresa ad eseguire appalti per categorie di opere e classifiche di importi. Le categorie di opere a cui si può richiedere di essere attestati sono 48: 13 di esse sono opere generali (edilizia civile e industriale, strade, fogne e acquedotti, restauri di beni immobili etc.) e 35 di esse sono opere specializzate (restauri di superfici decorate, impianti, scavi, demolizioni, arginature, arredo urbano, finiture tecniche, finiture in legno, in vetro e in gesso, etc.).

Le classifiche di importi a cui si può richiedere di essere attestati (inizialmente 8, riportate in lire nel DPR 25 gennaio 2000, n. 34, e successivamente 10, inserite arrotondate nel DPR 5 ottobre 2010, n. 207 art. 61 comma 4), sono, in euro:

– I pari a € 258.000;
– II pari a € 516.000;
– III pari a € 1.033.000;
– III bis pari a € 1.500.000;
– IV pari a € 2.582.000;
– IV bis pari a € 3.500.000;
– V pari a € 5.165.000;
– VI pari a € 10.329.000;
– VII pari a € 15.494.000;
– VIII per importi oltre € 15.494.000 (convenzionalmente stabilito in € 20.658.000, relativamente al rispetto dei requisiti).

Esse abilitano l’impresa a partecipare ad appalti con importi pari alla relativa classifica, accresciuta del 20%. La classifica di importi sarà commisurata alla capacità economica e tecnica dell’impresa. Il costo minimo dell’attestazione sarà commisurato al numero di Categorie ottenute ed alle rispettive Classifiche.

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Auto 90 – Le Migliori Autoriparazioni a Parma

Le origini dell’automobile

La storia dell’automobile ha inizio poco più di due secoli fa, nel XIX secolo. Poiché essa si basa su modelli costruiti in precedenza, è veramente difficile riuscire a risalire alla data esatta dell’invenzione. Già durante l’epoca rinascimentale erano stati ideati e disegnati modelli di carri in grado di spostarsi da soli. L’automobile è stata inventata soprattutto per sostituire la trazione animale, servendosi di motori diversi di volta in volta a seconda del sistema di alimentazione.

I cambiamenti del motore dell’automobile

Nel 1769, con l’avvento del motore a vapore, viene progettato il carro di Cugnot. Quest’ultimo era in grado di trasportare un carico di oltre 4 tonnellate. Il carro di Cugnot fece una brevissima esibizione ed ebbe vita ancor più breve, poiché andò a schiantarsi contro il muro pochi minuti dopo la sua accensione. Ciò era dovuto alla lentezza della sterzata e della frenata. Tuttavia questo prototipo fu fondamentale per l’inizio della storia della motorizzazione. Anche nel XIX secolo vennero costruite automobili con trazione a vapore, ma la concorrenza dei sistemi più all’avanguardia non si fece attendere.

Nel 1804, in Svizzera, Isaac de Rivaz mette a punto il motore a combustione interna applicandolo su un veicolo. Poco più di trent’anni dopo viene inventata anche la prima auto elettrica. Un altro momento importante fu sicuramente il 1876, anno in cui Nikolaus August Otto mise a punto la prima autovettura con motore a combustione interna a due tempi. Più tardi verranno fondate anche le prime fabbriche di automobili. Ma il vero sdoganamento delle automobili arrivò soltanto il secolo successivo, poiché venivano ancora preferiti mezzi di locomozione come i treni.

Arriva la benzina

L’automobile a benzina diventò il modello più affermato solamente nel periodo attorno al primo conflitto mondiale. La prima autovettura non carrozziforme fu la Mercedes 35ps nel 1901. Dal 1908, grazie all’avvento della catena di montaggio, si fece il primo passo verso la produzione in massa di autovetture che potessero essere alla portata dei ceti meno abbienti.

Perché è importante controllare la propria automobile

Durante il Novecento sempre più persone hanno avuto la possibilità di acquistare una macchina a prezzi sempre più accessibili. Tuttavia, possedere un’automobile comporta onori ed oneri. Controllare il proprio veicolo è fondamentale, ed affidarsi a delle autofficine specializzate in questo settore lo è ancora di più. La propria macchina va controllata in maniera scrupolosa e dettagliata, non lasciando nulla al caso. Controlli affidabili sulla propria autovettura garantiscono il massimo dell’efficienza e della sicurezza per quest’ultima.

Auto 90 – Autoriparazioni Parma

Per il controllo della tua automobile rivolgiti ad Auto 90, officina di autoriparazioni a Parma. Auto 90 è specializzata nelle operazioni di intervento, riparazione, manutenzione e sostituzione. Un team di professionisti si rivolgerà a te con cordialità ed efficienza, garantendoti assistenza costante ed un servizio a 360 gradi. Dalla vendita gomme all’assetto delle ruote, dagli ammortizzatori al cambio dei dischi, ogni tipo di lavoro per la tua automobile è a tua disposizione in questa officina di autoriparazioni a Parma. Tanti clienti si rivolgono allo staff di Auto 90, che garantisce efficienza e preparazione su ogni problematica. Auto 90 si trova a Parma, in Via Baganzola 100a. Se vuoi saperne di più non esitare, e chiama allo 05 2160 2050.

 

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VIRGINIA RUSPINI: “STILL WITH ME” È IL NUOVO SINGOLO DELLA GIOVANISSIMA CANTANTE GENOVESE

Dopo le partecipazioni televisive a Lo Zecchino d’Oro, The Voice Kids – Francia, Italy’s got Talent, arriva in radio il brano pop-country che compone musicalmente il diario dei ricordi dell’artista.

 

Una canzone sui ricordi che sottolinea l’aiuto che possiamo trovare nei momenti difficili della vita di ogni giorno. Andare alla deriva trasportati dai sogni come quando si era bambini e rimanere sorpresi dalla quantità dei bei ricordi nascosti nella nostra mente.

 

Guarda il video su Youtube

La canzone è stata realizzata con la collaborazione internazionale tra il compositore/maestro italiano Maurizio Fiaschi e il produttore e autore Peter Young di Nashville, insieme al chitarrista e autore Kevin Mason. Il progetto è stato registrato e mixato negli studi di Ultra Audio Production a Nashville nel luglio 2016 copyright 2016 BMI, SIAE.

 

Radio date: 22 maggio 2018

Autoproduzione

 

BIO

 Virginia Ruspini è una giovane cantante genovese (20 anni) che abita a Londra da ormai 5 anni. Ha iniziato a cantare da piccola partecipando allo Zecchino d’Oro. Dal 2015 ha iniziato una collaborazione col maestro Maurizio Fiaschi e insieme hanno prodotto canzoni in inglese, italiano e spagnolo. Nel 2009 partecipa a Ti lascio una canzone come membro delle Belle bimbe. Nel 2014 partecipa a The Voice Kids in Francia. Nel 2015 partecipa a Italy’s got Talent. Virginia frequenta al momento la Drama School di East 15 a Londra dove studia teatro.

Virginia adora la musica e forse non ha ancora deciso su quale stile vuole dirigersi, ascolta e canta jazz, pop, rock, musicals in varie lingue e sta ancora cercando la sua vera strada, del resto abitando a Londra ed avendo stimoli di ogni tipo rimane difficile riuscire a seguire un solo percorso.

 

Contatti e social

Facebook: https://urly.it/3734

Twitter: https://twitter.com/virignialox

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Estia Banqueting – Solo il meglio della cucina pugliese

Cosa sapere della cucina pugliese

La cucina pugliese è una legata soprattutto al lavoro della terra. Sono quattro i pilastri di questa cucina: olio, grano, verdure e pesce. Dalla fascia costiera adriatica, tutta ammantata di stupendi oliveti, si ricava quell’olio che ha un posto d’onore in cucina e che rappresenta circa un terzo della produzione complessiva italiana. Nella pianura del Tavoliere si coltiva il grano duro, all’origine di innumerevoli tipi di pasta e del celebre pane pugliese, scuro e saporito. Le produzioni ortofrutticole sono alla base di piatti originalissimi, elaborati comunque in tutte le provincie senza differenze sostanziali. Federico II, che fece della regione la sua patria d’elezione, apprezzava moltissimo questa cucina dagli aromi superbi, dove l’aglio immancabile sul Tavoliere, cede lo scettro alla cipolla scendendo verso sud.

La cucina pugliese è apparentemente frugale perché i suoi ingredienti simbolo sono il grano duro, l’olio, le verdure, i pesci ed il vino. Una frugalità che era già la base alimentare nell’antica Grecia, e romana. Una sobrietà alimentare che contraddistingue anche la cucina dei Bizantini, fatta anch’essa di pane, formaggio e olive. Questa storica frugalità è comunque alla base di quella tanto elogiata ed universalmente nota “dieta mediterranea”. Il grano, in realtà, è ingrediente principale per pane, paste, pizze rustiche e calzoni. Paste che nella tradizione vengono accompagnate da succulenti sughi di verdure, di carne di cavallo, manzo e castrato, cotti con lentezza fino a raggiungere inebrianti sapori, per poi riempire sontuosi piatti di portata. Dalla campagna arriva anche l’agnello che, preparato arrosto, fritto, a spezzatino o stufato, rassicura ogni appetito. Numerosi i formaggi: dalle mozzarelle alle trecce; dalla burrata ai burrini; dal caciocavallo al provolone e alle scamorze, senza trascurare i pecorini, il prezioso cacio-ricotta e la rara mercia. Con Federico II la regione venne divisa, tramite un ordinamento amministrativo, in tre parti: Terra di Bari, Capitanata e Terra d’Otranto. Questa suddivisione la si può ancora intravedere nella cucina regionale, che si caratterizza nelle varie zone, per le sue varianti.

Estia Banqueting

Estia Banqueting, uno dei migliori ristoranti a Lecce dove potrai assaporare la vera cucina tipica pugliese. Con tanti anni di esperienza alle spalle Estia Banqueting è rinomato per la cura dei piatti nei minimi dettagli, per la scelta delle materie prime, per la cordialità e la professionalità dello staff. Estia Banqueting è la scelta migliore per la realizzazione del tuo evento importante. Specializzati nella realizzazione di feste ed eventi, avrai a tua disposizione il lavoro professionale di uno staff che opera in modo coordinato, con passionalità e dedizione, avendo come unico obiettivo l’eccellente riuscita di ogni ricorrenza. Estia Banqueting,uno dei migliori ristoranti a Lecce, è in Via Di Leuca 90. Per prenotare un tavolo chiama immediatamente il 3297797507.

 

 

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