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Arsenico nell’acqua? Acquaviva arriva nelle scuole di Latina

L’emergenza arsenico nella provincia di Latina continua a tenere in allarme la popolazione laziale, in particolar modo per quanto riguarda i pozzi “privati”, laddove la presenza dell’arsenico risulta essere ben oltre i limiti di guardia, disposti

 

A rischio è pure l’intera catena alimentare, in quanto l’arsenico viene considerato dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità, ndr) un vero e proprio elemento cancerogeno, per il quale l’Ue ha disposto già dal 2001 precisi limiti (concentrazione massima ammissibile di arsenico nell’acqua potabile a 10 microgrammi al litro)

 

In questo scenario si colloca il progetto promosso dall’Acquaviva, azienda leader nella distribuzione di acqua alle imprese ed alle famiglie, in modo pratico ed igienico, attraverso la fornitura di ecoboccioni e l’attivazione di erogatori collegati alla rete idrica.

 

Le scuole della provincia di Latina, infatti, saranno in questo modo servite dall’esclusivo servizio di fornitura di acqua da bere di Acquaviva, che oltre a garantire la massima qualità del prodotto, disponendo di due sorgenti in Veneto ed in Molise, assicurerà anche tranquillità operando in modo ecologico e nel rispetto dell’ambiente.

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Il Comune di Tarquinia s’impegna per diminuire la concentrazione di arsenico nell’acqua

 

Il Comune realizzerà un progetto per diminuire la concentrazione di arsenico nell’acqua. Il sindaco Mauro Mazzola firmerà nei prossimi giorni un accordo con il primo cittadino di Civitavecchia, Gianni Moscherini, per finanziare e attuare il piano, basato su uno studio tecnico commissionato dal Consorzio Medio Tirreno. L’iniziativa si divide in due parti: nella prima il Consorzio Medio Tirreno aumenterà la portata d’acqua erogata alla città per assicurare una maggiore miscelazione con quella fornita dalla Società Talete, che presenta concentrazioni più alte (sebbene entro i limiti previsti attualmente dalla legge), e dai pozzi locali, che hanno tracce minime; nella seconda l’arsenico disciolto nell’acqua sarà estratto per adsorbimento con letti di idrossido di ferro installati all’interno di serbatoi di decantazione. «Stiamo lavorando con impegno per ottenere questo importante traguardo. – afferma il sindaco Mazzola – Il protocollo d’intesa con il Comune di Civitavecchia permetterà di entrare nella fase operativa». La soluzione proposta, miscelazione dell’acqua e adsorbimento con letti di idrossido di ferro, garantisce semplicità di gestione e manutenzione, bassi consumi energetici e convenienza economica. È per tali motivi che non si è scelto di acquistare i dearsenificatori: tali impianti sono infatti più costosi e i materiali, con cui sono costituiti i filtri, pongono alcuni interrogativi sullo smaltimento. «Il mio timore è che in futuro ci possa essere lo stesso problema avuto per l’eternit e il silicio dei pannelli fotovoltaici. – conclude il primo cittadino – La scelta fatta è semplice e sicura ed evita di compiere passi più lunghi della gamba».

 

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