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l’abito da sposa e il giorno della scelta

Finalmente ci siamo, è arrivato il giorno della prima prova dell’abito da sposa. Ho deciso l’atelier di piazza vittorio perché è un classico! Mia madre e le mie sorelle hanno comprato il loro vestito da sposa in quel negozio. È vero, adesso è un po’ invecchiato e non c’è grande scelta, ma in fondo io non sono una dalle grandi pretese. Cerco solo un bel vestito bianco, non cerco niente di pomposo o ultra eccentrico. Andrò insieme a mia madre e mia sorella maggiore a vedere il vestito da sposa, loro sono emozionatissime e anche io. Non vedo l’ora di essere io quella che esce dal camerino, e vedere la mia mamma e la mia sorellona sedute su quelle poltrone bianche. Non vedo l’ora di farmi aiutare a vestire dalla signora Maria dell’atelier, che ormai ci conosce bene a tutte e quattro. Ha visto tre generazioni di donne crescere e sposarsi, e tutte e tre vestite da lei, credo sia una bella soddisfazione per una signora di quasi ottant’anni, che ancora va in giro con il polsino portaspilli. Credo che anche se non troverò lì il mio vestito ideale, sarà proprio quello il negozio che confezionerà il mio vestito. L’amore che certe persone hanno per il loro lavoro, con me, riescono a superare il senso del gusto e dell’estetica. In fondo, come dice la mia insegnante di modellismo, se un abito non ti piace o lo ritieni pacchiano, è sufficiente togliere, eliminare i fronzoli e arrivare all’osso. Di fatto la struttura di un abito è sempre perfetta, sono i dettagli che poi lo possono rendere ideale per una sposa o per un’altra, e detestabile per altre. Insomma, troverò il mio vestito e lo troverò lì, dove l’hanno trovato le donne della mia famiglia. Lo trovo molto romantico, e voi? Non appena rientro vi faccio sapere com’è andata, oggi pomeriggio è il mio giorno, sono felicissima!

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