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– La soppressione dei plessi scolastici nei piccoli comuni del Cilento

In base all’art. 3 del DL 154 / 2008, contenente ( pensate un po’ ! ) disposizioni sul contenimento della spesa sanitaria, i plessi scolastici con meno di 50 alunni sono destinati a scomparire. La Campania ed in modo particolare il Cilento saranno fortemente penalizzati da questo provvedimento insensato che non tiene conto delle numerose e diverse realtà territoriali italiane.

L’imposizione di obiettivi numerici rischia di penalizzare le aree marginali.

I danni sono incalcolabili poiché nei piccoli comuni, come Vibonati, la scuola rappresenta il primo centro di aggregazione e socializzazione e l’ultimo baluardo contro lo spopolamento dei borghi.

Tale provvedimento comporterà, oltre al danno educativo, un aumento della spesa pubblica per i comuni che dovranno organizzare il trasporto scolastico e per le famiglie.
Non si può guardare alla scuola pubblica soltanto come ad un capitolo di spesa da contenere; anche perché se guardiamo al Cilento, investire e programmare in istruzione vuol dire rilanciare le ambizioni e le aspirazioni di un territorio.

Mi auguro che i sindaci dei comuni del Cilento, interessati dai tagli del Ministro Gelmini, si oppongano con ogni mezzo ed in tutte le sedi competenti contro la soppressione dei plessi scolastici così come sta facendo l’Assessore alla Pubblica Istruzione della Regione Campania, On. Corrado Gabriele, che sta preparando un ricorso alla corte costituzionale.

Vibonati, 15 Ottobre 2008

Manuel Borrelli

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