Comunicati

Boeing 787 Full Flight Simulator

La FAA (Federal Aviatíon Administrationn) e l’EASA (European Aviatíon Safety Ageney) hanno
recentemente approvato al “C level” lo standard immediatamente precedente alla certificazione definitiva, due degli otto FFS (Full Flight Simulator) dei B.787, cuore tecnologico della suite addestrativa concepita e realizzata da Thales per Boeing Training & Flight Servíces, la costola di Boeing responsabile del programma di formazione per l’abilitazione di piloti e personale addetto alla manutenzione del nuovo velivolo. Nell’attesa dell’approvazìone definitiva, il programma è già stato avviato presso cinque centri; uno di essi è dislocato sull’hub di Tokio, sede dell’ANA (All Nippon Airlines), cliente di lancio dei Dreamliner che entro il primo trimestre del prossimo anno, dopo infiniti ritardi, dovrebbe ricevere il primo esemplare ordinato; gli altri sono a Seattle, Singapore, Shanghai e Gatwick, in Inghilterra.

II “campus” che ospita il Training & Flight Services (ex Alteon) di Gatwick si trova poco lontano dall’omonimo aeroporto a sud di Londra, ed è sede di una delle strutture tecnologicamente più avanzate per l’addestramento dei piloti e dei personale tecnico da certificare su tutti i velivoli della flotta Boeing. Non a caso il campus è dotato di una ‘”full training suite’ per il “787 e di sette simulatori di volo completi per le versioni Classic e Next-Generation di B.737, B.757, B.767 e B777, ai quali lavorano 60 addetti per soddisfare le richieste di 80 clienti provenienti da tutto il mondo. Boeinq non ha ancora svelato quale compagnia aerea sfrutterà questa struttura per l’addestramento al ‘787’: probabilmente la prima sarà la Thomson Airways, il vettore nazionale che nel 2012 riceverà il Dreamliner nella sua flotta, seguita dalla Monarch Airlines nel 2013.

I dati parlano chiaro: entro il 2029 le principali compagnie aeree avranno bisogno di 30.900 nuovi aeromobili per un valore d’i mercato complessivo dì 3.600 milioni di dollari. La richiesta maggiore si indirizzerà verso i vettori a corridoio singolo (69%, pari a 21.160 velivoli) e a corridoio doppio (23%, pari a 7.100 velivoli), che tradotto in termini economici significa investimenti, rispettivamente, per 1.680 e 1.630 milioni di dollari. Per sostenere questa straordinaria crescita, Boeing prevede che sarà necessario reclutare circa un milione di nuovi “addetti ai lavori” di cui 466.650 piloti e 596.500 tecnici – ai quali vanno aggiunti assistenti di volo, personale di terra e migliaia di altri lavoratori dipendenti di supporto al business dell’aviazione commerciale.

Non sorprende che sarà l’area asiatica a generare la maggiore richiesta di nuovi piloti (39%), seguita da Stati Uniti (21%), Europa (20%), America Latina (8%), Medio Oriente (7%), Africa (3%) e CIS (2%); percentuali che restano praticamente immutate se riferite al personale tecnico. Per rispondere a questa domanda, Boeing conta moltissimo sul suo B.787 Dreamliner – ormai prossimo al debutto operativo con la compagnia giapponese ANA – grazie a un voluminoso portafoglio d’ordini di 847 velivoli da parte di 55 clienti in tutto il mondo. Ma non solo. Per questo velivolo, Boeing Training & Flight Services ha sviluppato, con il supporto industriale di Thales, il sistema di addestramento più efficiente, efficace e a basso impatto ambientale mai concepito per un velivolo commerciale.

Il programma addestrativo concepito per il Boeing 787 riflette, sia per la parte volo, sia per quella manutentiva, quegli aspetti di innovazione tecnologica e di “customer satisfaction” cui si ispira la stessa filosofia operativa dei velivolo. I dispositivi utilizzati sfruttano i più avanzati concetti di simulazione, mentre le metodologie applicate spaziano dalle più moderne tecniche di “distance learning” alla effettiva frequenza di corsi presso i centri addestrativi che Boeing ha installato nelle “home base” dei suoi principali clienti. Altro aspetto innovativo è l’ampiezza dell’offerta formativa, che prevede “pacchetti” differenziati ritagliati sulle esigenze specifiche dei suoi customer.
Ad esempio, per quanto riguarda l’addestramento dei piloti, è possibile optare tra il ‘”full transition training course”, della durata di 20 giorni, o lo “shortened transition and rating training course”, in sigla STAR, di 13 giorni, a seconda dei grado di familiarità che i piloti hanno con i velivoli commerciali della flotta Boeing; il più breve di tutti, della durata di soli cinque giorni, è il ‘”777 to 787 differences training course”,” riservato eslusivamente ai piloti abilitati al B.777.
Questa opportunità dipende dalla marcata “communality” dei B.787 con gli altri modelli della flotta Boeing, e in particolare con il più grande e già popolare B.777, dei quale condivide oltre all’architettura operativa della cabina di pilotaggio, molti altri elementi: dagli ETOPS (Extended-range Twin-engine Operational Performance Standard), vale a dire gli standard di performance operativi per bimotori a range esteso certificati dall’ICAO (International Civil Aviation Organization), alle procedure di avvicinamento, alle manovre di volo, alle tecniche di decollo e atterraggio; compatibile anche la loro velocità di crociera (0,85 Mach per il ‘787 e 0,84 Mach per il 777). Tutto questo, ovviamente, si traduce in un duplice vantaggio per le compagnie che, da un lato vedono ridotti drasticamente i tempi di abilitazione dei propri piloti, con conseguente abbattimento dei costi, e dall’altro possono utilizzare sostanzialmente lo stesso pool di personale per operare flotte miste Boeing. Nonostante l’elevato grado di “communality” con il 13.777, va sottolineato che il Dreamliner dispone, comunque, di numerose tecnologie innovative che consentono ai piloti una migliore amministrazione del peso dei lavori e una maggiore visione della posizione dell’aereo rispetto a cio che lo circonda e al terreno sottostante.

A cura del portale: VoliBariMilano.com(http://www.volibarimilano.com)

No Comments Found

Il servizio gratuito di pubblicazione dei comunicati stampa è offerto dall'Associazione link UP Europe! di Roma